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PDF (Chiara Tedeschi_Thomas Stanley, editore di Eschilo)

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1 – Il contesto storico e culturale<br />

vassallo della Francia. L’accordo segreto con la Francia cattolica sanciva il sostegno del<br />

re <strong>di</strong> Francia alla <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> Carlo II come cattolico romano ed all’acquisto della<br />

supremazia cattolica in Inghilterra. La Francia così finanziava l’instaurarsi in Europa <strong>di</strong><br />

una forte supremazia cattolica sotto la sua influenza. Ma la guerra in Olanda richiese più<br />

risorse <strong>di</strong> quelle che la Francia potesse fornire. Mentre Carlo doveva sottostare al<br />

controllo parlamentare, la Francia si trovò ad affrontare il popolo olandese, che rovesciò<br />

la Repubblica De Witt per nominare proprio stathouder proprio Guglielmo d’Orange,<br />

senza arrendersi a Francia e Inghilterra. Questo fallimento della politica estera portò il<br />

Parlamento inglese in una posizione <strong>di</strong> forza, e quando Carlo II volle sospendere le<br />

leggi penali nei confronti dei cattolici con l’Indulgence Act del 1672, il Parlamento lo<br />

costrinse a ritirare l’atto, e a firmare invece il Test Act, che imponeva a chiunque<br />

volesse ricoprire una carica pubblica <strong>di</strong> ricevere i sacramenti imposti dalla Chiesa<br />

Anglicana.<br />

Il re non aveva legittimi ere<strong>di</strong> maschi, e nel 1679 fu caldeggiato dal Parlamento un<br />

Exclusion Act che escludesse dalla linea <strong>di</strong> successione il fratello minore <strong>di</strong> Carlo II, il<br />

Duca <strong>di</strong> York, il futuro Giacomo II. A caldeggiare l’esclusione dalla successione del<br />

Duca <strong>di</strong> York era l’ala più estremista del Parlamento, vicina a posizioni protestanti e<br />

puritane, detta dei Petitioners o Whigs, guidati da Lord Shaftebury. Ad opporsi a loro<br />

stava invece l’ala parlamentare dei conservatori, i Tories o Abhorrers, contrari<br />

all’Exclusion Act e più vicini alla Chiesa Anglicana tra<strong>di</strong>zionale, sostenitori della<br />

monarchia e della linea <strong>di</strong> successione legittima della famiglia reale, cha passava<br />

appuntio per il Duca <strong>di</strong> York.<br />

Alternativi successori al trono potevano essere James Scott, duca <strong>di</strong> Monmouth, che<br />

però era figlio naturale, e non legittimo, <strong>di</strong> Carlo II, e Anna, moglie <strong>di</strong> Guglielmo<br />

d’Orange. Il sovrano si rifiutò <strong>di</strong> firmare l’atto <strong>di</strong> esclusione e sciolse il Parlamento<br />

capeggiato dagli Whig nel 1681, scatenando per contro una repressione ai danni dei<br />

puritani promossa dai Tories.<br />

Nel 1685 il sovrano morì in conseguenza <strong>di</strong> un colpo apoplettico, dopo aver ricevuto i<br />

sacramenti ed essersi convertito finalmente al Cattolicesimo. Egli affidò al fratello<br />

Giacomo, <strong>di</strong> provata fede cattolica, il regno e questo <strong>di</strong>venne re Giacomo II Stuart,<br />

l’ultimo sovrano cattolico a regnare sull’Inghilterra. Subito dopo la sua successione al<br />

trono, egli, sostenuto dal Parlamento, contrastò la rivolta del duca <strong>di</strong> Monmouth,<br />

animata dai Whigs e dalle frange puritane che negli ultimi anni del regno <strong>di</strong> Carlo II<br />

avevano subito confische e repressioni. La rivolta <strong>di</strong> Monmouth, conclusasi con la sua<br />

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