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PDF (Chiara Tedeschi_Thomas Stanley, editore di Eschilo)

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1 – Il contesto storico e culturale<br />

missioni <strong>di</strong>plomatiche sul continente, e soprattutto in Italia, avevano acquisito qualche<br />

competenza <strong>di</strong> greco e l’avevano portata in patria, insieme ad un rinnovato interesse per<br />

i classici e la cultura che quella lingua ri<strong>di</strong>ffondeva.<br />

Inizialmente, opere letterarie <strong>di</strong> autori greci circolarono, in Inghilterra, nella traduzione<br />

latina redatta dagli umanisti del continente, e soprattutto quelli italiani. Il contatto con<br />

l’Italia era possibile grazie all’iniziativa <strong>di</strong> singoli mecenati, come Sir Humphrey, duca <strong>di</strong><br />

Gloucester (1391-1447), che raccolse, nel corso degli anni, una <strong>di</strong>screta compagine <strong>di</strong><br />

opere classiche, latine o greche in traduzione latina.<br />

Importante fu l’insegnamento <strong>di</strong> Guarino <strong>di</strong> Verona, dal 1436 Professore <strong>di</strong> Retorica a<br />

Ferrara. In occasione del Concilio del 1438 egli insegnò la lingua greca agli uomini <strong>di</strong><br />

chiesa britannici intervenuti e che si trovavano in Italia negli anni successivi (cf. Sandys<br />

1908, II, 49-50).<br />

Altri inglesi, spesso uomini <strong>di</strong> chiesa, grazie ad un’istruzione eccezionale ed alla<br />

frequentazione <strong>di</strong> maestri italiani o greci provenienti dal <strong>di</strong>ssolto impero bizantino e<br />

giunti in Inghilterra spesso con incarichi <strong>di</strong>plomatici, padroneggiarono la lingua greca<br />

fino a poterla insegnare. È il caso del monaco benedettino del monastero <strong>di</strong> Christ Church<br />

a Canterbury William Sellyng (morto nel 1494), che apprese il greco in Inghilterra, grazie<br />

all’insegnamento <strong>di</strong> Stefano Surigone e <strong>di</strong> un greco, Emanuele da Costantinopoli.<br />

Emanuele Crisolora faceva parte del circolo dell’arcivescovo <strong>di</strong> York Gorge Neville,<br />

come altri greci come Giovanni Serbopoulos. Allievo <strong>di</strong> Serbopoulos o <strong>di</strong> Emanuele <strong>di</strong><br />

Costantinopoli fu anche William Grocyn (1446-1519) che si valse anche <strong>di</strong> un soggiorno<br />

<strong>di</strong> tre anni in Italia, ove ebbe modo <strong>di</strong> conoscere Demetrio Calcon<strong>di</strong>la e Poliziano.<br />

Tornato in patria, egli si de<strong>di</strong>cò all’attività <strong>di</strong>dattica, e fu il precettore <strong>di</strong> <strong>Thomas</strong> More ad<br />

Oxford. A Grocyn si deve l’introduzione degli stu<strong>di</strong> greci ad Oxford.<br />

Stimolato da Sellyng allo stu<strong>di</strong>o del greco fu anche <strong>Thomas</strong> Linacre (1460-1524), suo<br />

accompagnatore con Grocyn nella visita al papa nel 1485. Al suo ritorno, nel 1499, si<br />

de<strong>di</strong>cò alla traduzione del commentario <strong>di</strong> Simplicio alla Fisica aristotelica e <strong>di</strong><br />

Alessandro ai Metheorologica, sui quali egli tenne delle lezioni seguite da <strong>Thomas</strong><br />

More 17 .<br />

Interessato alla filosofia platonica e neoplatonica, John Colet (c. 1467-1519) scese in<br />

Italia per apprendere il greco e poter leggere in greco le opere platoniche 18 . Colet <strong>di</strong>ede un<br />

forte impulso allo stu<strong>di</strong>o dei classici fondando a Londra la scuola <strong>di</strong> St. Paul, ed è<br />

ricordato per il suo stu<strong>di</strong>o delle opere platoniche nella traduzione latina <strong>di</strong> Ficino.<br />

Anche <strong>Thomas</strong> More (1478-1535) fu allievo <strong>di</strong> Grocyn; egli però si avvicinò al greco<br />

solo in occasione della prima visita <strong>di</strong> Erasmo da Rotterdam in Inghilterra, nel 1499.<br />

Grazie a Linacre, Grocyn e i loro allievi, iniziò la cosiddetta Modern English<br />

Scholarship 19 , erede della tra<strong>di</strong>zione umanistica europea.<br />

Superata questa fase iniziale, grazie agli allievi <strong>di</strong> questi pionieri, nel XVI secolo nelle<br />

istituzioni scolastiche ed universitarie inglesi si <strong>di</strong>ffuse progressivamente lo stu<strong>di</strong>o della<br />

lingua greca. Questo processo fu il risultato della combinazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi fattori:<br />

l’avvicinamento del protestantesimo e ai testi sacri in lingua originale; l’influsso <strong>di</strong><br />

personalità forti come Erasmo da Rotterdam (1466-1536), Juan Luis Vives (1492-<br />

1540) che furono per qualche tempo in Inghilterra, ed infine l’ideale <strong>di</strong> educazione<br />

17 Cf. V. Nutton in Todd 2004, s. v. ‘Linacre <strong>Thomas</strong>’.<br />

18 Cf. Sandys 1908, II, 229.<br />

19 Cf. Sandys 1908, II, 228.<br />

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