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PDF (Chiara Tedeschi_Thomas Stanley, editore di Eschilo)

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1 – Il contesto storico e culturale<br />

a quello ciceroniano. Oltre a Cicerone, però, John Colet concentrò il suo programma<br />

soprattutto su autori cristiani, come Prudenzio e Lattanzio.<br />

La tra<strong>di</strong>zionale educazione universitaria si basava sull’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> quelle che<br />

erano le componenti del tra<strong>di</strong>zionale trivium e quadrivium: grammatica, <strong>di</strong>alettica,<br />

retorica, aritmetica, geometria musica ed astronomia; a queste era aggiunta la filosofia<br />

naturale, morale e la metafisica. Affiancare a queste l’appren<strong>di</strong>mento della lingua greca<br />

significava tornare ai testi originari dai quali la conoscenza <strong>di</strong> queste materie si era<br />

<strong>di</strong>ffusa.<br />

Nel 1516, nello statuto del Corpus Christi College <strong>di</strong> Oxford, fu introdotta dal vescovo<br />

Richard Fox la prima cattedra stabile dell’insegnamento del greco. Autori greci erano<br />

affrontati durante le lezioni <strong>di</strong> greco e <strong>di</strong> teologia: nelle prime, accanto allo stu<strong>di</strong>o della<br />

grammatica, si legevano le opere <strong>di</strong> Isocrate, Luciano, Aristofane, Teocrito, Euripide,<br />

Sofocle, Pindaro, Esiodo, Demostene, Tuci<strong>di</strong>de, e naturalmente Aristotele. Le lezioni <strong>di</strong><br />

teologia invece spesso affrontavano i testi della patristica antica, ed accanto a Girolamo,<br />

Agostino, Ambrogio, si leggevano Origene, Ilario, Giovanni Crisostomo 23 .<br />

Dopo la partenza definitiva <strong>di</strong> Erasmo dall’Inghilterra, nel 1514, il vescovo Fisher, che<br />

l’aveva sostenuto nella sua nomina <strong>di</strong> Lady Margaret Professor of Divinity e aveva<br />

appoggiato la sua <strong>di</strong>dattica del greco presso il Queen’s College, cercò <strong>di</strong> organizzare un<br />

insegnamento <strong>di</strong> greco stabile anche a Cambridge, che sostituisse le lezioni tenute dal<br />

celebre umanista olandese. Fisher in<strong>di</strong>cò nel 1518 come lettore <strong>di</strong> greco all’Università<br />

Richard Croke (1489-1558), allievo <strong>di</strong> Grocyn ed Erasmo stesso, e già apprezzato<br />

lettore <strong>di</strong> greco all’università <strong>di</strong> Lipsia. Divenuto fellow del St. John’s College, Croke<br />

introdusse lo stu<strong>di</strong>o del greco anche in quella istituzione, dove poi sarebbe stato portato<br />

avanti da Cheke. Dal 1526 si de<strong>di</strong>cò a servire la casa reale, curando l’istruzione del<br />

figlio naturale <strong>di</strong> Enrico VIII ed Elizabeth Blount, Henry Fitzroy, e quin<strong>di</strong> andando in<br />

missione in Italia, per cercare supporto intellettuale alla causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>vorzio del sovrano da<br />

Caterina d’Aragona 24 .<br />

23 Ad alcuni sembrava che lo stu<strong>di</strong>o del greco si avvicinasse troppo alla chiesa orientale ortodossa, e<br />

costituisse quin<strong>di</strong> un potenziale incoraggiamento all’eresia. Un gruppo <strong>di</strong> studenti, autodenominatisi<br />

Trojans, si oppose al nuovo insegnamento, a sostegno del quale lo stesso More scrisse alle autorità una<br />

lettera, sostenendo l’utilità dello stu<strong>di</strong>o della letteratura per i futuri avvocati, che sarebbero stati elementi<br />

essenziali allo sviluppo dello stato, e ricordando che gli stessi Padri della Chiesa avevano dovuto, a loro<br />

tempo, approfon<strong>di</strong>re lo stu<strong>di</strong>o delle lingue antiche. Dal re Enrico VIII quin<strong>di</strong> giunse una ulteriore epistola<br />

che appoggiava il nuovo insegnamento e i desideri dei sostenitori della lingua greca al Corpus Christi, i<br />

Grecians. Cf. Clarke 1959, 23-24; Simon 1967, 83-89 e 253.<br />

24 Cf. J. Woolfson in Todd 2004, s.v. ‘Croke, Richard’.<br />

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