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PDF (Chiara Tedeschi_Thomas Stanley, editore di Eschilo)

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1 – Il contesto storico e culturale<br />

Furono presentate dunque un gran numero <strong>di</strong> petizioni e proposte per una riforma del<br />

sistema educativo all’attenzione del Parlamento, e fiorirono le pubblicazioni che<br />

illustravano i limiti del sistema vigente proponendo delle soluzioni e degli<br />

accomodamenti alternativi.<br />

John Milton avvertiva la mancanza <strong>di</strong> aderenza alla realtà ed ai problemi quoti<strong>di</strong>ani<br />

nello stu<strong>di</strong>o fine a se stesso delle lingue classiche. Nel suo trattato del 1644, Of<br />

Education, egli propose un programma che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quello dei critici del sistema<br />

scolastico della modern scholarship suoi contemporanei, si manteneva profondamento<br />

ra<strong>di</strong>cato agli ideali umanistici <strong>di</strong> recupero e lettura dei classici, l’approccio ai quali però<br />

doveva seguire scopi e modalità <strong>di</strong>fferenti. Nel suo programma <strong>di</strong> insegnamento Milton<br />

imponeva la lettura <strong>di</strong> testi <strong>di</strong> autori come Catone, Varrone, Columella, Plinio, Vitruvio,<br />

Lucrezio, Manilio, Esiodo, Arato, Oppiano, Plutarco, Senofonte, Eliano e Polieno. I<br />

poeti e i trage<strong>di</strong>ografi erano lasciati agli anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o successivi al primo 52 .<br />

Questi testi dovevano avere per gli allievi un’utilità pratica, parlando essi <strong>di</strong> cose che<br />

potevano trovare un riscontro anche nella concretezza della quoti<strong>di</strong>anità. Se il latino, per<br />

Milton, aveva una sua utilità – a prescindere dagli autori classici che se ne servivano –<br />

come lingua veicolare <strong>di</strong> cultura e scienza, il greco doveva essere stu<strong>di</strong>ato unicamente<br />

per i concetti e le cose che attraverso <strong>di</strong> esso potevano essere imparate, leggendo gli<br />

autori che se ne occupavano 53 .<br />

Ad illustrare le deficienze del sistema educativo umanistico ci fu anche John Hall, il<br />

poeta protetto da <strong>Thomas</strong> <strong>Stanley</strong> (ve<strong>di</strong> infra, § 2.1.3).<br />

John Hall (1627-1656) dopo una formazione che, per le con<strong>di</strong>zioni eccezionali in cui il<br />

paese versava in quegli anni, si svolse prevalentemente nella casa della sua famiglia a<br />

Durham, fu accolto nel 1646 al St. John College’s <strong>di</strong> Cambridge.<br />

Affascinato dalle idee <strong>di</strong> Bacone e dalle sue proposte per una ra<strong>di</strong>cale riforma del sistema<br />

educativo, fu in contatto con Samuel Hartlib, <strong>di</strong> cui con<strong>di</strong>vise e sostenne i progetti. Dopo<br />

aver pubblicato sotto pseudonimo il pamphlet A true account and character of the times,<br />

historically and politically drawne by a gentleman to give satisfaction to his friend in the<br />

countrey, nel 1648 fondò un perio<strong>di</strong>co settimanale, il Mercurius Britannicus. Prestò<br />

servizio alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> Cromwell, collaborando nel 1650 alla spe<strong>di</strong>zione in Scozia.<br />

52 John Milton pur essendosi de<strong>di</strong>cato soprattutto alla composizione <strong>di</strong> versi in latino ed in inglese, fu<br />

anche un buon conoscitore della lingua greca. Oltre ad alcune traduzioni in esametri omerici dei Salmi,<br />

restano circa settecento congetture ad Euripide, tracciate a margine <strong>di</strong> una copia dell’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Paolo<br />

Stefano del 1602, ora conservata alla Bodleian Library. Esse risalgono alla quarta decade del secolo. Esse<br />

furono pubblicate da Barnes nel 1694. Alcune sono ancora in<strong>di</strong>cate negli apparati critici <strong>di</strong> Murray e<br />

Diggle. Esistono poi alcune sue annotazioni ad Arato e Licofrone. Cf. J. K. Hale in Todd 2004, s.v.<br />

‘Milton John’.<br />

53 Cf. Webster 1975, 190.<br />

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