MONTAGNA NOSTRA - 2012 N°4 (completa) - Torrio
MONTAGNA NOSTRA - 2012 N°4 (completa) - Torrio
MONTAGNA NOSTRA - 2012 N°4 (completa) - Torrio
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ontagna<br />
Nostra<br />
Il Consiglio dei Ministri, in data 31 ottobre<br />
<strong>2012</strong>, ha varato il decreto legge<br />
“Spending review” (revisione della spesa<br />
pubblica), proposto in Estate a luglio.<br />
Una voce molto consistente di questa<br />
serie di tagli alla spesa pubblica riguarda<br />
il riassetto, la riorganizzazione delle<br />
Province, che passeranno dal 1° gennaio<br />
2013 a 51 (oggi 86).<br />
La riforma, riguarda purtroppo anche la<br />
“nostra” provincia di Piacenza, che verrà<br />
accorpata ad un’altra.<br />
Due erano infatti i requisiti necessari<br />
per salvare una provincia dal taglio: una<br />
superficie territoriale che supera i 2.500<br />
km quadrati (Piacenza superava seppur<br />
di poco questo limite) e una popolazione<br />
residente superiore a 350.000 abitanti<br />
(ci fermiamo sotto i 300.000 abitanti).<br />
Con il nuovo anno la provincia di Piacenza<br />
cesserà la sua attività di ente politico,<br />
con la soppressione della Giunta:<br />
i compiti e le funzioni più importanti<br />
svolte dall’attuale amministrazione del<br />
Presidente Massimo Trespidi verranno<br />
provvisoriamente delegate a 3 consiglieri<br />
per un anno.<br />
Questo è solo il primo atto di una rivisitazione<br />
degli assetti degli uffici territoriali<br />
di governo (prefetture, questure,<br />
motorizzazioni civili,ecc.).<br />
Piacenza ha provato in tutti i modi a<br />
chiedere una deroga al Governo appellandosi<br />
al fatto di trovarsi in una zona di<br />
confine regionale, evidenziando la sua<br />
condizione di provincia virtuosa (cifre<br />
di bilancio alla mano è una delle migliori<br />
in Italia), facendo notare anche che<br />
dal punto di vista storico è una delle più<br />
antiche (nel 2010 fu celebrato il 150°<br />
anno di vita dell’ente di via Garibaldi).<br />
Il governo non ha concesso deroghe<br />
attualita’<br />
in nessuna delle 15 regioni ordinarie, e<br />
perciò, molto presumibilmente Piacenza<br />
verrà accorpata a Parma, dando vita alla<br />
“Provincia di Parma e Piacenza”.<br />
In Emilia-Romagna, ad eccezione di<br />
Bologna (capoluogo di Regione), solamente<br />
Ferrara riesce a salvare la propria<br />
autonomia: verranno accorpate infatti le<br />
provincie di Modena-Reggio Emilia e le<br />
romagnole Forlì-Cesena-Ravenna-Rimini.<br />
L’accorpamento ha sviluppato notevoli<br />
polemiche in tutto il nostro territorio: a<br />
Parma infatti (visto il maggior numero di<br />
abitanti) spetterebbe il ruolo di capoluogo,<br />
con tutte le conseguenze del caso<br />
(trasferimento di diversi servizi e uffici<br />
fondamentali per la vita dei cittadini).<br />
Inoltre destano stupore alcuni dati ripresi<br />
dal quotidiano “SOLE-24 Ore”.<br />
Mentre la nostra Provincia è una delle<br />
più virtuose dal punto di vista economico<br />
(presenta un debito nel bilancio di 8<br />
milioni di €, perciò un debito di 29 € su<br />
ogni residente), la provincia parmigiana<br />
risulta essere notevolmente indebitata<br />
(105 milioni il totale, 248 € pro capite).<br />
Con questi dati si evidenzia che ci andremmo<br />
ad accorpare a una provincia<br />
indebitata 8 volte più della nostra, senza<br />
calcolare il dissesto economico che sta<br />
vivendo il Comune di Parma, in crisi finanziaria<br />
da diverso tempo.<br />
Per scongiurare quest’ipotesi, alcuni<br />
consiglieri provinciali hanno promosso<br />
e ottenuto l’ok dalla Cassazione per indire<br />
un Referendum (che probabilmente<br />
si effettuerà in primavera) per il passaggio<br />
di Piacenza in Lombardia, ed evitare<br />
l’accorpamento con Parma.<br />
I cittadini saranno chiamati a rispondere<br />
al quesito. Per trasferire Piacenza in<br />
un’altra regione sarà necessario il rag-<br />
giungimento del quorum (più di metà<br />
degli aventi diritto al voto dovrebbero<br />
recarsi alle urne).<br />
I promotori del referendum vogliono<br />
appellarsi a una cosa: Piacenza dovrebbe<br />
diventare lombarda, perché dal punto<br />
di vista economico è sempre stata più<br />
attratta da Milano (rispetto a Bologna).<br />
Sono migliaia infatti i piacentini che<br />
ogni mattina si spostano verso Milano<br />
(grande centro gravitazionale di attività<br />
lavorative e universitarie) e altre città<br />
lombarde, pochissimi quelli che hanno<br />
rapporti con le città emiliane.<br />
La proposta ha diviso l’opinione pubblica,<br />
sebbene Piacenza sia sicuramente<br />
più attratta da Milano è sicuramente<br />
più legata dal punto di vista culturale e<br />
storico all’Emilia-Romagna. Una cosa è<br />
certa: se per la nostra Montagna, la sede<br />
della provincia piacentina e tutta la sua<br />
attività politica era già percepita come<br />
“distante”, figuriamoci come verranno<br />
sentite e ascoltate a Parma le istanze e i<br />
problemi della nostra gente.<br />
Filippo Mulazzi<br />
ontagna<br />
Nostra<br />
Testamento<br />
Son morto, ma voi non piangete,<br />
cantate, pregate e ridete,<br />
dal cielo lassù in paradiso<br />
vi guardo e vi mando un sorriso.<br />
L’amore per i miei figli<br />
lo lascio al più bianco dei gigli.<br />
L’amore per la mia sposa<br />
ad un rosso bocciolo di rosa.<br />
L’amor per le mie nipotine<br />
lo lascio alle stelline<br />
che brillano in cielo di sera<br />
sentore di primavera.<br />
L’amore per i miei amici<br />
lo lascio alle pendici<br />
di un monte coperto di fiori<br />
sepolto fra mille colori.<br />
E infine le mie parole<br />
al vento che odora di viole<br />
e vadano in giro nel mondo<br />
per mano in un gran girotondo.<br />
Dino Baffari<br />
Un grazie a chi ha rinnovato l’abbonamento al Bollettino<br />
Ricordiamo, per chi desidera, gli estremi del conto intestato alla Parrocchia<br />
di San Giovanni Battista di Ferriere.<br />
Numero Conto corrente postale: 6212788<br />
Per bonifico codice IBAN: IT-56-M-07601-12600-000006212788<br />
Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX<br />
Annuo - Italia: € 20,00 - Estero € 30,00<br />
Nel presente numero inseriamo anche il bollettino di c/c Postale che può<br />
essere utilizzato da coloro che hanno la scadenza di dicembre <strong>2012</strong>.<br />
Alleghiamo al presente numero anche il calendario 2013 riportante le foto degli<br />
interni delle varie chiese del territorio comunale. E’ dono della Tipografia Ediprima<br />
- Piacenza, che stampa per noi anche il bollettino.<br />
8 9