MONTAGNA NOSTRA - 2012 N°4 (completa) - Torrio
MONTAGNA NOSTRA - 2012 N°4 (completa) - Torrio
MONTAGNA NOSTRA - 2012 N°4 (completa) - Torrio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ontagna<br />
Nostra<br />
un “selvano” che si è fatto onore nella vita e nella carriera<br />
Toscani Giancarlo nasce a Selva il 23 settembre<br />
1949. Cresce in famiglia e nella frazione frequenta<br />
le scuole elementari <strong>completa</strong>ndo la scuola<br />
dell’obbligo nel capoluogo con la prima scuola<br />
media.<br />
Fin da giovanissimo Giancarlo si rivela una persona<br />
legata ai valori propri della nostra terra di montagna<br />
e ai principi morali e cristiani della nostra<br />
gente. Gli esempi e gli insegnamenti della famiglia<br />
lo guidano su un “percorso” di sacrifici, di rettitudine,<br />
di attenzione verso i bisogni della comunità<br />
e di un grande amore verso la famiglia.<br />
In tenera età vive un “dramma famigliare” perdendo<br />
nel 1962 il fratello Paolo, ricordato nelle pagine<br />
successive.<br />
Temprato in uno stile di vita sobrio, Giancarlo si<br />
avventura, come altri compaesani, verso la Liguria<br />
e a Genova in particolare. Intraprende la “missione”<br />
di carabiniere frequentando in diverse caserme<br />
d’Italia gli appositi corsi formativi. Da Iglesias (Sardegna) a Gorizia, da Firenze a<br />
Susa, Giancarlo lascia segni di professionalità per servizi e mansioni svolte con senso<br />
dello Stato non trascurando le necessità delle popolazioni.<br />
Nel 1978 arriva a Rovegno (Genova) con le funzioni di comandante della Stazione.<br />
Lascia il servizio nel maggio 1984. Nel luglio 2004 lo stesso Comune gli conferisce la<br />
cittadinanza onoraria per l’impegno esemplare nell’espletamento delle proprie funzioni.<br />
Sposato con Carmela Scianni, la famiglia è arricchita dei figli Sandro, Mario e<br />
Andrea. Cavaliere della Repubblica, a Toscani è stata conferita la Croce di Bronzo<br />
al merito dell’Arma dei Carabinieri con la seguente motivazione: “Luogotenente in<br />
possesso di pregevolissime doti umane ed intellettuali, di un insieme armmonico di<br />
emergenti requisiti morali e culturali, d’impeccabile<br />
stile militare nonchè di una eccellente<br />
preparazione professionale, sostenuta<br />
da altissimo senso del dovere, ha sempre<br />
svolto il suo servizio nell’arma con spiccao<br />
spirito di iniziativa, azione di comando<br />
equilibrato, efficace ed autorevole....”.<br />
All’amico Giancarlo, gli auguri di un lungo<br />
meritato riposo vissuto anche in mezzo alla<br />
sua gente di un tempo.<br />
ontagna<br />
Nostra<br />
Ricordiamoli<br />
Alla fine di settembre sono arrivate a Rompeggio i resti<br />
mortali di Gaetana Cesari ved. Cagnolari deceduta in<br />
Francia il 23 giugno scorso alla veneranda età di 98 anni,<br />
al termine di una vita che ha tutte lecaratteristiche di un<br />
romanzo.<br />
Nata nella Bassa Padana, emigrata in Francia giovanissima,<br />
lì incontra il suo amore, anche lui emigrato da Pertuso. Nel<br />
1939 ritorna a Pertuso per tornare in Francia nel 1945 dopo<br />
la morte del marito per una peritonite.<br />
Il figlio Sergio ricorda poi tutte le altre varie traversie affrontata<br />
sempre con tanto coraggio fino alla morte.<br />
Le sue ceneri ora riposano accanto ai resti mortali del marito<br />
nel cimitero di Rompeggio, in attesa di quell’ultima chiamata per la risurrezione<br />
finale!<br />
A Retorto ci ha lasciato Rosa Gogni.<br />
Se ne è andata di notte senza disturbare nessuno nella sua<br />
casa dove amava restare quasi rinchiusa nella sua semplicità<br />
di vita.<br />
Aveva passato tutta la sua esistenza nell’intimità della sua<br />
famiglia prima, e poi nella condivisione di tutto col fratello<br />
Emilio lavorando, pregando, a volte borbottando contro il<br />
governo o chissà chi, ma sempre attaccata alle sue radici e<br />
alla sua chiesa nella quale rimarrà sempre un segno della<br />
sua fede e della sua devozione<br />
alla Madonna.<br />
Dal mese di agosto 2007<br />
quello che era l’altare della Madonna del rosario<br />
(statua lignea trafugata a suo tempo) è diventato<br />
l’altare della Madonna di Fatima grazie al quadro<br />
che lo sovrasta raffigurante appunto la visione dei<br />
tre pastorelli a Fatima. Si tratta di un dipinto ad<br />
olio su pannello di legno opera del pittore Rodolfo<br />
Bersani di Cortemaggiore donata alla chiesa di<br />
Retorto dalla Rosa in memoria del fratello Emilio e<br />
dei genitori.<br />
98 Paolo<br />
99