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Edizione del 02/06/2013 - Corriere

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Indovina chi<br />

viene a cena<br />

con Berkeley<br />

DI TONI IERMANO<br />

Passò due giorni ad Avellino<br />

George Berkeley, famoso empirista<br />

inglese, nel suo lunghissimo<br />

Grand Tour che lo portò fino in Sicilia.<br />

Della nostra città, dove giunse<br />

l’otto giugno 1717, ricorda gli abitanti<br />

“particolarmente cortesi”, le<br />

colline fitte di verde, il notevole edificio<br />

<strong>del</strong>la Dogana dei grani con la statua <strong>del</strong> Re di<br />

bronzo, e soprattutto un’ottima locanda, la migliore<br />

<strong>del</strong> Regno a suo avviso. Posta lungo la Via Regia,<br />

la trattoria potrebbe collocarsi nelle prossimità<br />

<strong>del</strong>la fontana fanzaghiana decorata dalla statua <strong>del</strong><br />

centauro Bellerofonte, che il filosofo non manca di<br />

menzionare. Anche lo scrittore Henry Swinburne,<br />

che si recò ad Avellino sessant’anni dopo, parla<br />

dei boschi che circondano l’abitato e si sofferma sulla<br />

magnificenza <strong>del</strong>la Dogana e sulla guglia dedicata<br />

a Carlo II d’Asburgo.<br />

Ai due candidati rimasti in lizza per il prossimo<br />

ballottaggio facciamo, oltre agli auguri di rito, una<br />

raccomandazione: di concedersi un giorno per fare<br />

una lunga passeggiata in città, magari indossando<br />

il fiabesco mantello che rende invisibili, e<br />

guardarla con gli occhi dei viaggiatori <strong>del</strong> Settecento,<br />

che rimarrebbero molto sorpresi al vedere la<br />

tanto ammirata Dogana lacera e transennata, e Bellerofonte<br />

scomparso, forse impegnato, dopo il terremoto<br />

<strong>del</strong> 1980, a svernare in qualche villa di stile<br />

californiano. Questi imparziali turisti colgono le<br />

coordinate che caratterizzavano Avellino allora e ancora<br />

oggi ne improntano la fisionomia: i pregi architettonici,<br />

l’immersione nella natura, la cordialità<br />

<strong>del</strong> tessuto umano. Le loro testimonianze ci aiutano<br />

a leggere la città nei suoi tratti essenziali, a considerarla<br />

come organismo unitario e come rete di relazioni.<br />

La prospettiva di singole iniziative agitate<br />

in campagna elettorale, a volte utili, altre volte ripetitive<br />

e francamente inquietanti, rischia di essere<br />

inefficace e persino dannosa se non è inserita in<br />

progetto complessivo che riplasmi lo spazio urbano<br />

come luogo dove le persone si riconoscono in base<br />

a un’identità comunitaria e mettono in atto una<br />

progettualità condivisa. Questo vuol dire fare una<br />

vera Cultura <strong>del</strong>la città come patrimonio ideale che<br />

non ha bisogno di questa o quella casa ma di abitare<br />

nella mente di tutti.<br />

Non si può che partire dal centro antico, anche se<br />

sono molti gli equivoci da dissipare: la posta in gioco<br />

è ben più alta <strong>del</strong> confezionamento di un’eventuale<br />

attrazione turistica, che potrebbe ridurlo a<br />

un luna-park, come denuncia Tomaso Montanari<br />

nel recentissimo pamphlet “Le pietre e il popolo” dedicato<br />

allo scempio <strong>del</strong>le città d’arte italiane. Dagli<br />

sventramenti di via Seminario e <strong>del</strong>la rete topografica<br />

<strong>del</strong>la Collina <strong>del</strong>la Terra alla barbara condizione<br />

<strong>del</strong>la Dogana e dei cunicoli longobardi, l’incuria<br />

che attanaglia i monumenti e il loro contesto è l’espressione<br />

fisica <strong>del</strong> degrado <strong>del</strong>la memoria collettiva.<br />

Qualunque progettazione deve partire dalla sistemazione<br />

<strong>del</strong>l’Acropoli, <strong>del</strong> quartiere intorno al<br />

Duomo con le sue rampe medievali da riattivare, per<br />

allargarsi a raggiera verso l’area greco-longobarda,<br />

la zona di Palazzo De Conciliis-Hugo, fino a piazza<br />

<strong>del</strong>la Libertà, già Largo di Palazzo, da un lato, la discesa<br />

di Sant’Antonio Abate con la Fontana di Grimoaldo<br />

dall’altro. Continua a pagina 2<br />

ANNO XIII NUMERO 149<br />

DOMENICA 2 GIUGNO <strong>2013</strong><br />

CORRIERE<br />

Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia fondato da Gianni Festa<br />

Arresti a Siano, l’ex boss:<br />

alleanza con il clan Sarno<br />

«La ditta non si è presentata e riferisci<br />

che se non si fa viva non lavorerete<br />

più, domani vai alla ditta dove lavori<br />

e riferisci che debbono farsi trovare<br />

in quel bar che sanno». Sul cantiere<br />

<strong>del</strong> Palazzo Ducale di Braciglia-<br />

Avellino 1912: il sindaco<br />

e la stampa amica<br />

Sped in a.p. 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Dir. Comm. Imprese Avellino<br />

MERCOGLIANO 7 MONTORO SUPERIORE 7 MONTEFREDANE<br />

7<br />

Tentano il furto in un’abitazione<br />

messi in fuga dai carabinieri<br />

no è questa la minaccia che arriva da<br />

parte <strong>del</strong> gruppo composto dai fratelli<br />

Fiore e Salvatore Graziano e da<br />

Ferdinando Damato, indagati dalla<br />

Dda di Salerno nell'ambito <strong>del</strong>l'operazione<br />

Annibale. A PAGINA 6<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

Il 2 giugno e la storia<br />

di Alessandro Giorgio<br />

Marotta: la cultura<br />

non abita più qui<br />

FIORENZO IANNINO /16 DONATO LUIGI CASSESE /17 GERARDO MAROTTA /20-21<br />

CARLA PERUGINI /22<br />

Truffa <strong>del</strong> tonno rosso, cinque<br />

anni di carcere per un imprenditore<br />

Euro 0,50<br />

La partita <strong>del</strong>le alleanze si fa sempre più aspra. Alle 14 scade il termine per gli apparentamenti<br />

L’Udc corteggia Festa e Pdl<br />

Renzi: ora battete De Mita<br />

Confronto presso il partito con tensione alle stelle: criticata la linea <strong>del</strong> leader<br />

AVELLINO - Oggi, alle 14, scade il termine per gli apparentamenti. Grande<br />

tensione nell’Udc dove fino a tarda sera, in un confronto ad alta tensione, si<br />

sono opposte due linee. Quella <strong>del</strong> no alle alleanze, come aveva affermato il<br />

candidato sindaco Dino Preziosi in conferenza stampa di venerdì e quella di<br />

allearsi a tutti i costi, sostenuta da Ciriaco De Mita che avrebbe già avviato contatti<br />

con Gianluca Festa e Cosimo Sibilia. Non torna indietro Foti: per ora corre<br />

da solo. Intanto Renzi, nel suo tour elettorale in Campania, avverte: “battete<br />

De Mita, ad Avellino è il passato” DA PAGINA 3 a PAGINA 5<br />

Appello dei vescovi per l’Alta Irpinia: basta clientelismo, la politica recuperi i valori<br />

D’Agostino, il pm favorevole<br />

alla revoca <strong>del</strong>l’interdizione<br />

AVELLINO- Si va sfumando la posizione <strong>del</strong><br />

parlamentare irpino di Scelta Civica D’Agostino<br />

nell’ambito <strong>del</strong>l’inchiesta Axsoa, quella<br />

coordinata dai magistrati <strong>del</strong>la Procura di<br />

Roma. La circostanza emerge dalla discussione<br />

sulla richiesta di autorizzazione a pro-<br />

Emilia Bersabea Cirillo<br />

e le vite che bruciano<br />

cedere avanzata e affrontata nella Giunta<br />

per le Autorizzazioni <strong>del</strong>la Camera dei Deputati.<br />

Il relatore ha infatti comunicato che<br />

il pm avrebbe avanzato parere favorevole<br />

alla richiesta di revoca <strong>del</strong>la misura per il<br />

deputato. A PAGINA 7<br />

La filosofia e l’etica<br />

interculturale di Cacciatore<br />

LUIGI ANZALONE /28-29<br />

Rimborsi Regione, revocato<br />

obbligo di firma per Aquino


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

IL TEMPO MIGLIORERA’ DOPO IL 6 GIUGNO<br />

Ancora piogge e temporali per i prossimi giorni<br />

Roma - Un maggio cosi' fresco<br />

l'Italia non lo viveva dal<br />

1991, quando sulla Valpadana<br />

si sfiorarono gli 0°C e al<br />

Sud le temperature scesero<br />

sotto i 5°C persino sulle citta'<br />

costiere (Trapani registro'<br />

4°C ). Il dato e' offerto dal<br />

meteorologo di<br />

3bmeteo.com Edoardo Ferrara<br />

che spiega: "Negli anni<br />

2000 ci siamo abituati a frequenti<br />

anticipi d'Estate gia'<br />

a maggio, che spesso si e' rivelato<br />

piu' caldo <strong>del</strong> normale.<br />

Cosi' sorprende piu' <strong>del</strong><br />

dovuto constatare ora un periodo<br />

cosi' fresco ed instabi-<br />

Napolitano: vigilerò perchè il governo<br />

non scivoli verso l’inconcludenza<br />

Roma - "Vigilero' perche' non si<br />

scivoli di nuovo verso opposte forzature<br />

e rigidita' e verso l'inconcludenza,<br />

ne' per quel che riguarda<br />

scelte urgenti e vitali di politica<br />

economica e sociale, ne' per quel<br />

che riguarda la legge elettorale e<br />

riforme istituzionali piu' che mai<br />

necessarie". La garanzia e' <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la Repubblica, Giorgio<br />

Napolitano, che in occasione <strong>del</strong>l'anniversario<br />

<strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la<br />

Repubblica parla ai cittadini.<br />

"Rivolgo a voi tutti un cordiale saluto<br />

ed augurio per l'anniversario<br />

<strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la nostra Repubblica",<br />

e' l'incipit di Napolitano.<br />

"Lo celebriamo nel modo piu' sobrio,<br />

riducendo all'essenziale lo<br />

stesso omaggio che non puo' mancare<br />

alle forze armate che servono<br />

con onore, anche lontano dal paese,<br />

la bandiera nazionale e - con<br />

l'apporto <strong>del</strong> volontariato civile -<br />

la causa <strong>del</strong>la solidarieta' insieme<br />

con quella <strong>del</strong>la sicurezza. E' giusto<br />

che in questa giornata <strong>del</strong> 2<br />

giugno l'Italia dia di se' un'immagine<br />

di dignita', di consapevolezza,<br />

di volonta' costruttiva. Viviamo<br />

con profonda preoccupazione<br />

il protrarsi e l'aggravarsi <strong>del</strong>la<br />

recessione, la crisi diffusa, in<br />

molti casi drammatica, <strong>del</strong>le imprese<br />

e <strong>del</strong> lavoro. Ma diciamo a<br />

noi stessi, come all'Europa e al<br />

mondo, che a queste difficolta' non<br />

ci pieghiamo, che vi reagiamo convinti<br />

di poterle superare. Purche'<br />

scatti uno sforzo straordinario di<br />

mobilitazione operosa e di coesione<br />

sociale, e insieme un impegno<br />

efficace e convergente di governo e<br />

Parlamento. E in effetti - aggiunge<br />

il presidente - ci si sta, in queste<br />

settimane, muovendo seriamente<br />

in direzioni nuove anche in<br />

Europa, dove ormai si impone all'ordine<br />

<strong>del</strong> giorno come problema<br />

numero uno quello <strong>del</strong> creare occasioni<br />

e prospettive di lavoro per<br />

vaste masse di giovani che ne sono<br />

privi. In questo senso, per la<br />

crescita e l'occupazione non meno<br />

che per il risanamento finanziario,<br />

ognuno deve fare la sua parte,<br />

perche' e' decisivo l'apporto di<br />

tutti"."Vedete, se tocca ancora a<br />

me rivolgervi quest'anno il messaggio<br />

per il 2 giugno, e' perche'<br />

ho accettato - sollecitato da molte<br />

parti - l'onore e il peso di una rielezione<br />

a Presidente. Ma ho compiuto<br />

questo gesto di responsabilita'<br />

verso il paese - ricorda ancora<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica -<br />

confidando che le forze politiche,<br />

a cominciare da quelle maggiori,<br />

sappiano mostrarsi a loro volta responsabili.<br />

E il primo banco di prova<br />

sta nel discutere e confrontarsi<br />

tra loro liberamente ma con realismo<br />

e senso <strong>del</strong> limite, senza mettere<br />

a rischio la stabilita' politica e<br />

istituzionale, in una fase cosi' <strong>del</strong>icata<br />

<strong>del</strong>la vita nazionale. E quindi<br />

vigilero' perche' non si scivoli di<br />

nuovo verso opposte forzature e rigidita'<br />

e verso l'inconcludenza, ne'<br />

per quel che riguarda scelte urgenti<br />

e vitali di politica economica e sociale,<br />

ne' per quel che riguarda la<br />

legge elettorale e riforme istituzio-<br />

le che, per quanto piuttosto<br />

anomalo, si verificava invece<br />

ben piu' frequentemente<br />

prima degli Anni '90".<br />

Una situazione anomala che<br />

penalizza pure l'Europa centro-occidentale<br />

con clima insolitamente<br />

fresco e piovoso,<br />

tanto che nell'ambiente<br />

meteorologico c'e' chi preannuncia<br />

un anno senza estate,<br />

anche per l'Italia.<br />

"La nostra opinione e' che<br />

invece l'estate sapra' rialzare<br />

la testa sull'Italia, in particolare<br />

al Centrosud - precisano<br />

da 3bmeteo.com - in<br />

quanto mancano alcune con-<br />

I FATTI DELLA VITA 2<br />

dizioni base che in passato<br />

hanno portato freddo e neve<br />

a quote basse anche nel trimestre<br />

estivo. Non sara'<br />

un'estate <strong>2013</strong> particolarmente<br />

brillante, almeno in una<br />

prima fase, ma sole e caldo<br />

non dovrebbero mancare<br />

soprattutto al Centrosud. Un<br />

po' piu' sottotono invece al<br />

Nord, con maggiori spunti<br />

piovosi o temporaleschi, ma<br />

comunque in un contesto<br />

climatico piu' caldo di quello<br />

attuale'. Per i prossimi<br />

giorni, "piogge, temporali<br />

sparsi e temperature sotto le<br />

medie ci terranno compagnia<br />

ancora fino a meta' <strong>del</strong>la<br />

prossima settimana - conclude<br />

l'esperto di 3bmeteo.com<br />

- anche se domani<br />

godremo di tempo piu' soleggiato,<br />

specie su coste e<br />

pianure; piu' penalizzate invece<br />

le aree montuose, ad elevato<br />

rischio acquazzone.<br />

Dopo il 6-7 giugno dovrebbe<br />

tornare l'alta pressione, garanzia<br />

di tempo piu' stabile<br />

con i primi caldi di stagione,<br />

specie al Centrosud; Nord invece<br />

a tratti lambito dagli umidi<br />

venti atlantici, con ancora<br />

qualche acquazzone o<br />

temporale".<br />

Ennesimo attacco di Grillo: faremo<br />

un c... così all’informazione collusa<br />

"Non ce l'ho con i giornalisti ma non dimentico niente. Un giorno gli faremo un c... così. Faremo i conti con i Floris e i Ballarò ma anche<br />

con il Rodotà e la Gabanelli, quelli che ci si sono rivoltati contro". Lo ha detto Beppe Grillo parlando ad una manifestazione elettorale<br />

in Sicilia in occasione <strong>del</strong> 'Tutti a casa tour'.<br />

nali piu' che mai necessarie. Occorre<br />

recuperare fiducia nella<br />

politica e nelle istituzioni,<br />

dando risposte concrete soprattutto<br />

ai molti tra voi che<br />

vivono momenti duri e penosi<br />

e sono in allarme per il presente<br />

e per il futuro. Ad essi<br />

mi sento e restero' vicino. Di<br />

qui al 2 giugno <strong>del</strong> prossimo<br />

anno, l'Italia dovra' essersi<br />

data una prospettiva nuova,<br />

piu' serena e sicura. Andiamo<br />

avanti con coraggio per<br />

potervi riuscire. Ancora un<br />

augurio - conclude - Viva la Repubblica<br />

!"<br />

Il Capo <strong>del</strong>lo Stato interviene<br />

con una dichiarazione anche<br />

Roma - In cima all'agenda <strong>del</strong> governo<br />

c'e' "la riduzione <strong>del</strong>le tasse<br />

sul lavoro per creare nuovi posti".<br />

Enrico Letta non perde occasione<br />

per ricordare che il primo<br />

obiettivo <strong>del</strong> suo esecutivo<br />

e' il lavoro. E intervenendo<br />

al festival <strong>del</strong>l'Economia a<br />

Trento, il presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

non ha mancato di ribadirlo.<br />

"Uscire dalla procedura<br />

di infrazione ci consente<br />

di andare al vertice europeo<br />

<strong>del</strong> 27-28 giugno non essendo<br />

gli ultimi <strong>del</strong>la classe - ha premesso<br />

-, il governo si presentera'<br />

con un piano di interventi<br />

e la priorita' sara' la riduzione<br />

<strong>del</strong>la disoccupazione<br />

giovanile sotto la soglia <strong>del</strong> 30 per<br />

cento". Sempre guardando all'Europa<br />

ha invece precisato: "Sbagliato<br />

chiedere a Bruxelles di rinegoziare il<br />

fiscal compact. Accanto a questo dobbiamo<br />

avere la gamba <strong>del</strong>la crescita.<br />

Questo e' il grande tema". Dopo aver<br />

sull’accordo sulla rappresentan-<br />

za tra sindacati e Confindustria.<br />

“E' un segno importante e incoraggiante<br />

di volonta' costruttiva<br />

e di coesione sociale, fattori en-<br />

ricordato che questo e' un "governo<br />

eccezionale, un governo strano e non<br />

si ripetera'", Letta si e' dato 18 me-<br />

si per completare l'iter di riforme,<br />

"e' il tempo giusto". E tra queste ci<br />

deve essere anche quella "<strong>del</strong> Titolo<br />

V <strong>del</strong>la Costituzione. La' dentro c'e'<br />

qualcosa che non funziona".<br />

Volgendo ancora lo sguardo al Vecchio<br />

Continente, il premier ha avvi-<br />

trambi decisivi per il superamento<br />

<strong>del</strong>le difficolta' e <strong>del</strong>le prove<br />

che l'Italia ha davanti a se'.<br />

Nell'esprimere il mio vivo apprezzamento<br />

per le scelte <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la Confindustria e dei<br />

Segretari generali <strong>del</strong>le Confederazioni<br />

dei Lavoratori, mi auguro<br />

che lo spirito e il contenuto<br />

<strong>del</strong>l'accordo trovino la piu' larga<br />

adesione in tutti gli ambienti<br />

imprenditoriali e sindacali. Sono<br />

certo che l'esempio di convergenza<br />

tra le parti sociali che<br />

cosi' si e' dato suscitera' l'apprezzamento<br />

anche <strong>del</strong>le istituzioni<br />

europee, e varra' a rafforzare<br />

la credibilita' <strong>del</strong> nostro Paese<br />

in Europa."<br />

Letta: «La priorità è il taglio <strong>del</strong>le tasse<br />

sul lavoro. E le Riforme entro diciotto mesi»<br />

sato la platea: se alle prossime elezioni<br />

non "facciamo la svolta, avremo<br />

il Parlamento europeo piu' antieuropeo<br />

<strong>del</strong>la storia. O l'Europa<br />

diventa in 18-24 mesi quello strumento<br />

di democrazia <strong>del</strong>la globalizzazione,<br />

di sovranita' condivisa,<br />

oppure non la tocchiamo<br />

piu' e resta in mano ad altri.<br />

L'Europa e' morta a Sarajevo". E'<br />

importante che abbia "un proprio<br />

ministro degli Esteri" e una "presenza<br />

militare unica sugli scenari<br />

internazionali".<br />

"In Europa - ha quindi ricordato<br />

Letta - siamo pieni di paradisi fiscali.<br />

Non e' tollerabile. E' una<br />

battaglia di civilta'. La comunita'<br />

vive se ognuno fa la sua parte".<br />

E sulla possibile uscita dall'Unione<br />

<strong>del</strong>la Gran Bretagna ha chiosato:<br />

"Sarebbe un danno avere la Gran<br />

Bretagna fuori dall'Europa. Sicuramente<br />

nel nostro semestre lavoreremo<br />

per tenerla agganciata al treno<br />

europeo".<br />

OSSERVATORIO<br />

E’ accaduto<br />

in Campania<br />

Sequestrate 4 tonnellate di ciliegie dai Nas<br />

NAPOLI - Quattro tonnellate di ciliege in bagna di alcool, prive <strong>del</strong>la necessaria<br />

documentazione ai fini <strong>del</strong>la rintracciabilita' alimentare, sono state sequestrate dai<br />

carabinieri <strong>del</strong> Nas di Napoli nel corso di un'ispezione in un'azienda conserviera<br />

<strong>del</strong>la provincia. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che il semilavorato,<br />

dopo un preventivo trattamento di denocciolatura, sgambatura e calibratura,<br />

veniva stipato in appositi contenitori di plastica in soluzione alcoolica<br />

per poi essere successivamente consegnato ad altre ditte <strong>del</strong>la filiera alimentare<br />

a livello nazionale che lo utilizzavano come ripieno per cioccolatini. Le violazioni<br />

riscontrate hanno comportato la segnalazione <strong>del</strong> titolare <strong>del</strong>l'industria all'<br />

autorita' amministrativa, l'irrogazione di sanzioni pecuniarie e la distruzione dei<br />

frutti.<br />

Affiliato clan camorra perseguita moglie e figli<br />

NAPOLI - I Carabinieri hanno arrestato un uomo - A.M., 47 anni, ritenuto affiliato al<br />

clan camorristico dei 'Lago' - per atti persecutori verso l'ex moglie e i suoi tre figli.<br />

Con un'ordinanza di custodia cautelare <strong>del</strong> gip di Napoli, e' accusato di aver determinato,<br />

da circa tre anni, nonostante il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati<br />

dall'ex moglie e dai figli, un grave stato di ansia nella donna e nei figli con pedinamenti,<br />

telefonate e un tentativo di investimento.<br />

Camorra pestarono rumeno per uno sgarro: arrestati<br />

NAPOLI - Sei persone vicine al clan Veneruso, molto attivo a Volla (Napoli) e nelle<br />

zone limitrofe, sono state arrestate per effetto di due distinte ordinanze di custodia<br />

cautelare in carcere eseguite alle prime ore <strong>del</strong> giorno dai carabinieri <strong>del</strong>la<br />

compagnia di Torre <strong>del</strong> Greco (Napoli). Si tratta di Salvatore Alfuso, 36 anni di<br />

Casalnuovo, Vincenzo Esposito, 38 anni di Volla, Ciro Manganaro 46 anni di Volla,<br />

Antonio De Luca, 43 anni di Casalnuovo, di Salvatore Esposito, 30 anni di Volla<br />

e di Mirko Contacolli, 29 anni di Volla. I primi cinque erano gia' noti alle forze<br />

<strong>del</strong>l'ordine. Tutti sono stati rinchiusi nel carcere di Secondigliano. Nell'inchiesta,<br />

coordinata dalla Dda di Napoli, si contestano ai sei arrestati i reati di sequestro<br />

di persona, aggressione armata e lesioni, aggravati dalle finalita' e dal metodo<br />

mafiosi in riferimento al sequestro di un cittadino rumeno compiuto dagli esponenti<br />

<strong>del</strong> clan per punizione dopo che si era reso protagonista di un furto di gasolio<br />

ai danno di imprenditori locali. Questi ultimi si erano rivolti al clan per avere<br />

'soddisfazione'. La vittima fu pestata a colpi di calci, pugni e sprangate all'interno<br />

di un capannone di Volla. Due dei sei arrestati sono accusati anche di un tentativo<br />

di estorsione ai danni di un'impresa edile.<br />

Falsi certificati di residenza per sconti Rc auto<br />

CAMPOBASSO - Falsi certificati di residenza, per ottenere polizze assicurative<br />

a condizioni piu' vantaggiose. E' il sistema messo in atto da un gruppo di<br />

persone <strong>del</strong>la provincia di Napoli scoperto dalla Polizia stradale di Campobasso<br />

e denunciato all'autorita' giudiziaria. Attraverso queste certificazioni riuscivano<br />

ad ottenere l'aggiornamento <strong>del</strong>le banche dati Pra e <strong>del</strong>la Motorizzazione<br />

con il successivo rilascio di una nuova carta di circolazione.<br />

Camorra a Giugliano, appello dei parroci<br />

NAPOLI - Lettera appello dei parroci di Giugliano (Napoli) dopo lo scioglimento<br />

<strong>del</strong> consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. La lettera sara' distribuita<br />

oggi prima <strong>del</strong>la processione <strong>del</strong> 'Corpus Domini' e verra' letta nel corso <strong>del</strong>le<br />

messe celebrate sempre oggi. I sacerdoti ribadiscono che e' necessario 'cercare,<br />

trovare, e realizzare strategie innovative' che rendano il popolo giuglianese 'unito<br />

nella ricerca <strong>del</strong> bene comune, spezzando ogni forma di connivenza con realta'<br />

che - scrivono - impediscono la nostra crescita per un dignitoso vivere civile'.<br />

INDOVINA CHI VIENE<br />

A CENA CON BERKELEY<br />

dalla prima pagina<br />

Tutta questa zona, che ha bisogno di un’urgente azione di riordino<br />

<strong>del</strong>le aree archeologiche e di restauri mirati, deve diventare oggetto<br />

di una riqualificazione abitativa e di un potenziamento intelligente<br />

<strong>del</strong>le sue strutture di carattere scientifico e culturale. La Dogana,<br />

tornata in vita come nuova e aperta agorà, può essere punto di cerniera<br />

tra il nucleo antico e la più ampia parte storica, che deve invece<br />

sviluppare in maniera coordinata le sue funzioni di carattere<br />

civile, abitativo, ricreativo. Non vanno dimenticati i numerosi edifici<br />

storici disseminati in postazioni più periferiche, come le ville ottocentesche<br />

che, per quanto spesso in mano privata, devono essere<br />

oggetto di un grande disegno armonico che vada dall’inserimento<br />

in una rete di “Heritage” alla riconversione per finalità pubbliche. In<br />

altre parole, il recupero estetico e funzionale di manufatti storici come<br />

la Dogana (ma anche l’ex GIL di Del Debbio) deve contribuire alla<br />

immagine mentale condivisa (l’imageability <strong>del</strong>l’urbanista americano<br />

Kevin A. Lynch) degli spazi urbani grazie ad alcuni luoghi e<br />

strutture di alto valore architettonico e simbolico intorno ai quali si<br />

radica l’identità dei cittadini.<br />

E’ quindi a partire dal rapporto dinamico con il passato (va anche<br />

rimarcata la latitanza <strong>del</strong>le Sovrintendenze sul piano conoscitivo e<br />

propositivo) che va ritrovata una progettualità globale tale da prendere<br />

in considerazione diversi livelli di intervento. La rivitalizzazione<br />

<strong>del</strong> centro storico produce un riposizionamento funzionale<br />

<strong>del</strong>l’intero territorio cittadino (comprese le periferie), dove compito<br />

<strong>del</strong>la politica è il potenziamento <strong>del</strong> benessere dei quartieri intesi<br />

come comunità di relazione dotate di una loro istanza di autogoverno.<br />

Con riferimento infine a un’area vasta, che comprende anche i comuni<br />

circonvicini, si può migliorare la situazione dei trasporti e degli<br />

assi <strong>del</strong> commercio, e individuare gli strumenti per una riqualificazione<br />

<strong>del</strong>le preziose fasce naturali che già agli occhi dei viaggiatori<br />

stranieri esercitavano un forte richiamo, dal verde attrezzato<br />

agli orti urbani a un’agricoltura di livello che sia non solo produzione<br />

ma anche componente consapevole <strong>del</strong> paesaggio.<br />

Al prossimo sindaco, se avrà il coraggio <strong>del</strong>la libertà rispetto agli<br />

assetti pachidermici <strong>del</strong>la solita politica nostrana e anche a tanti lacci<br />

che potrebbero legarlo come fecero con Gulliver i piccolissimi abitanti<br />

di Lilliput (un esempio per tutti: ritornare a una offerta degli<br />

spettacoli teatrali gestita in proprio e non più attraverso società<br />

di precotti), basterà allora ispirarsi all’affascinante cartina <strong>del</strong>la città<br />

disegnata da Giovanni Battista Pacichelli nel 1703. E gli avellinesi<br />

nel 2017, dopo trecento anni esatti, di fronte a una Fontana di Bellerofonte<br />

e una Dogana restituite all’antica bellezza, potranno di<br />

nuovo sedersi a tavola insieme a Berkeley.<br />

toniermano@tiscali


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> 3<br />

LE VERTENZE<br />

Sinergia<br />

Sirpress-Fga<br />

La proposta<br />

<strong>del</strong>l’Ugl<br />

Una sinergia tra l’azienda di pressofusione<br />

Sirpress di Nusco e la Fga,<br />

ex Fma di Pratola Serra. E’ la<br />

nuova proposta avanzata dall’Ugl<br />

per provare a mettere nuovamente<br />

nel circuito produttivo i 160 lavoratori<br />

<strong>del</strong>la fallita Almec, che<br />

non sono stati assorbiti dalla Sirpress<br />

nonostante gli impegni assunti<br />

dalla proprietà, che è la<br />

Gruppioni di Bologna. Ieri mattina<br />

l’assemblea dei lavoratori presso<br />

la sede <strong>del</strong>l’Ugl di Avellino, organizzata<br />

dal segretario <strong>del</strong>la categoria<br />

dei metalmeccanici, Antonio<br />

Oliviero, e dal rappresentante<br />

rsa, Antonio Davidde, proprio per<br />

analizzare il comportamento da tenere<br />

nei prossimi mesi al fine di evitare<br />

che i lavoratori, attualmente<br />

in cassa integrazione, finiscano<br />

definitivamente in mobilità. “Il piano<br />

industriale annunciato dalla<br />

proprietà, pur presentando elementi<br />

positivi, in realtà non risolve<br />

il problema occupazionale – afferma<br />

Oliviero – perché l’attivazione<br />

a regime <strong>del</strong> reparto di sbavatura<br />

e l’accordo concluso con la<br />

Bmw nei fatti determinerebbero al<br />

massimo l’assunzione di una sessantina<br />

di lavoratori, ma le altre<br />

cento unità non avrebbero altre opportunità<br />

per tornare a lavorare.<br />

Partendo da questo presupposto<br />

abbiamo immaginato di proporre<br />

alla Gruppioni una soluzione che<br />

potrebbe tornare utile alla Sirpress<br />

e alla Fga di Pratola Serra.<br />

La Fiat sta iniziando a produrre i<br />

motori in alluminio e non vediamo<br />

per quale ragione dovrebbe negare<br />

una collaborazione con la Sirpress,<br />

tenuto presente che l’azienda<br />

attiva a Nusco è leader proprio<br />

nelle pressofusioni di alluminio.<br />

Gruppioni potrebbe offrire alla Fiat<br />

un prodotto di alta qualità ad un<br />

prezzo competitivo e l’azienda torinese<br />

potrebbe commissionare alla<br />

prima la realizzazione dei componenti<br />

di alluminio. Solo così –<br />

sottolinea Oliviero – la Sirpress potrebbe<br />

assumere tutti i lavoratori<br />

in cassa integrazione”. L’idea è<br />

condivisa anche da Davidde, che<br />

annuncia una iniziativa in sinergia<br />

con le altre sigle sindacali finalizzata<br />

a chiedere a Gruppioni<br />

un incontro urgente per capire se<br />

quella strada sia percorribile.<br />

Un poker di premi per i comuni avellinesi<br />

al Forum Asmel <strong>2013</strong>. Innanzitutto<br />

il premio TrasparENTE<br />

ai Comuni di Contrada e Moschiano.<br />

Il Programma TrasparENTE è un<br />

progetto nato a seguito di un protocollo<br />

d’intesa stipulato dal Consorzio<br />

Asmez con Adiconsum, Cna,<br />

Confindustria e Confartigianato<br />

di Campania e Calabria in virtù<br />

<strong>del</strong> quale vengono attribuiti rating<br />

ai comuni più attenti alla trasparenza<br />

ed all’utilizzo <strong>del</strong>le nuove<br />

tecnologie. Poi altri due comuni<br />

irpini premiati con il Premio Innovatore:<br />

Aiello <strong>del</strong> Sabato e Monteverde.<br />

Il Premio Comune Innovatore viene<br />

assegnato, invece, agli Enti Locali<br />

che hanno deciso di utilizzare<br />

strumenti telematici in grado di coniugare<br />

esigenze burocratiche con<br />

l’innovazione tecnologica, ottenendo<br />

risparmi, efficienza nella gestione<br />

dei processi e migliore qualità<br />

nei servizi al cittadino.<br />

Sono stati premiati i Comuni <strong>del</strong>la<br />

Il “rottamatore” incontra i<br />

candidati <strong>del</strong> centrosinistra<br />

al ballottaggio in Campania<br />

e li incita alla sfida<br />

Campania che hanno scelto di “gestire”<br />

tutte le procedure in materia<br />

di Attività produttive attraverso il<br />

Suap telematico e quelli che hanno<br />

svolto in maniera telematica i<br />

propri bandi di gara, in ossequio<br />

alle novità legislative in materia di<br />

codice degli appalti, utilizzando la<br />

centrale di Committenza consortile<br />

Asmel. Ma ci sono altre due<br />

buone notizie per gli oltre 100 comuni<br />

avellinesi aderenti alla rete<br />

Asmel: una convenzione quadro,<br />

con un appalto da 150 milioni di<br />

euro in 5 anni, a disposizione di<br />

1563 Enti Locali per la sostituzione<br />

di Equitalia nella riscossione dei<br />

attualita’<br />

Il sindaco di Firenze lancia da Napoli il messaggio a sostegno di Foti<br />

Renzi: battere De Mita<br />

Rappresenta il passato<br />

NAPOLI- S’intitola «Oltre la rottamazione»<br />

il nuovo libro di<br />

Matteo Renzi, per Mondadori,<br />

nella collana Strade blu. Racconta<br />

la nuova sfida che il sindaco<br />

propone per il Pd e per l’Italia.<br />

Ieri il sindaco di Firenze,<br />

in netto ritardo sulla tabella di<br />

marcia, l’ha presentato a Napoli.<br />

E l’occasione è stata propizia<br />

per spostare l’attenzione sul turno<br />

<strong>del</strong> ballottaggio nei maggiori<br />

comuni, due in particolare,<br />

per quanto riguarda la Campania.<br />

Il primo è Avellino. Riferito<br />

a Paolo Foti dice: “Dobbiamo<br />

vincere e sconfiggere De Mita,<br />

che rappresenta il passato”. E<br />

aggiunge il suo sostegno politico<br />

alla corsa <strong>del</strong> candidato che<br />

corre per il centrosinistra e che<br />

dovrà vedersela proprio con<br />

l’avversario <strong>del</strong>l’Udc, Dino Preziosi.<br />

Una parola anche per Nicola<br />

Cuomo, candidato democratico<br />

a Castellammare di Stabia:<br />

“Siamo forti” e per Mimmo<br />

Tuccillo, vicesegretario regionale<br />

<strong>del</strong> Pd, che si è messo in<br />

gioco ad Afragola. Il ballottaggio<br />

è al centro <strong>del</strong>la manifesta-<br />

zione di venerdì sera a Napoli.<br />

Tra gli altri si vedono anche Venanzio<br />

Carpentieri da Melito e<br />

Giuseppe Lanzaro da Pontecagnano,<br />

che aspetta pazientemente<br />

il "Rottamatore" per quasi<br />

due ore.<br />

Arriva così da Napoli il messaggio<br />

rivolto non solo ai renziani,<br />

AL FORUM ASMEL RICONOSCIMENTI A CONTRADA, MOSCHIANO, AIELLO E MONTEVERDE<br />

Trasparenza e innovazione, comuni premiati<br />

tributi e la neonata centrale di<br />

committenza per l’assegnazione<br />

degli appalti nei lavori pubblici.”.<br />

Il Forum, che si è svolto nel complesso<br />

congressuale <strong>del</strong>l’Hotel Ramada<br />

di Napoli, è un appuntamento<br />

annuale che raduna nel capoluogo<br />

campano i rappresentanti<br />

dei 1563 Enti Locali italiani uniti<br />

nell’Associazione Asmel, una rete<br />

di comuni che persegue l'obiettivo<br />

<strong>del</strong>la modernizzazione degli<br />

Enti associati, puntando ad “esportare”<br />

nel resto d'Italia la formula<br />

associativa affermatasi in<br />

Campania con l’attività svolta sin<br />

dal 1994 dal Consorzio Asmez ed<br />

ma a tutti quanti intendono segnare<br />

un punto di svolta, ha aggiunto<br />

il sindaco di Firenze ai<br />

cronisti che lo incitavano proprio<br />

sulle elezioni ad Avellino,<br />

dove l’esito <strong>del</strong>la sfida politica<br />

è particolarmente atteso.<br />

Nella sala <strong>del</strong>la Stazione Marittima,<br />

che l’ultima volta ha ac-<br />

Stato-mafia, Rotondi: Mancino<br />

non va lasciato solo, chi sa parli<br />

“Non fa onore alla Democrazia Cristiana<br />

l’assordante silenzio di tutto il mondo dc su<br />

quanto avviene attorno al nome di Nicola<br />

Mancino, uomo <strong>del</strong>le istituzioni la cui onesta<br />

e fe<strong>del</strong>tà alla Repubblica sono ben note al<br />

coro silente dei reduci <strong>del</strong>la Balena Bianca”.<br />

Il monito è <strong>del</strong>l’ex ministro e parlamentare<br />

<strong>del</strong> Pdl, Gianfranco Rotondi. “Non ho alcuna<br />

difficoltà a farlo io solo, assumendo la responsabilità<br />

che compete a chi ha portato in<br />

Parlamento nel 20<strong>06</strong> l’ultimo gruppo parlamentare <strong>del</strong>la Dc: Mancino<br />

non va lasciato solo e indifeso di fronte alla damnatio memoriae <strong>del</strong>la<br />

Democrazia Cristiana. Io non ho avuto parte per età a quella stagione<br />

e posso limitarmi a un’opinione, ma tutti quelli che conoscono<br />

le circostanze hanno il dovere di parlare ad alta voce”.<br />

ispirata ai principi <strong>del</strong>la sussidiarietà<br />

e <strong>del</strong>la valorizzazione <strong>del</strong>le<br />

Autonomie Locali.Hanno preso<br />

parte ai lavori <strong>del</strong> Forum, coordinati<br />

dal presidente di Asmel Francesco<br />

Pinto, l’assessore regionale<br />

agli Enti Locali Pasquale Sommese,<br />

il vice presidente nazionale<br />

ANPCI, Arturo Manera, gli eurodeputati<br />

Erminia Mazzoni e Andrea<br />

Cozzolino, il Presidente <strong>del</strong><br />

Tar Campania, Cesare Mastrocola,<br />

il Garante <strong>del</strong> contribuente Giuseppe<br />

Pedersoli e Francesco Caputo,<br />

fondatore <strong>del</strong>l’Istituto Etico<br />

per l'Osservazione e la Promozione<br />

degli Appalti.<br />

colto Pierluigi Bersani candidato<br />

premier, Renzi ha continuato<br />

toccando altri argomenti,<br />

che si leggono nelle pagine <strong>del</strong><br />

suo libro. «Questo governo per<br />

come è nato e per come è la legge<br />

elettorale è l'unica soluzione<br />

ed io non farò mai polemica verso<br />

questo governo».<br />

Dice il sindaco e poi ancora:<br />

«Questa è una legge elettorale<br />

fatta apposta per bloccare, è<br />

concepita perché al Senato ci sia<br />

un po' di confusione, viene amabilmente<br />

chiamata porcata.<br />

Ecco perché serve una legge elettorale<br />

chiara, che non sia una<br />

porcata. Ci vuole una legge<br />

elettorale degna di questo nome,<br />

che sia fatta bene, presto e che<br />

ci faccia credere nel bipolarismo».<br />

E infine su Beppe Grillo: «Grillo<br />

ha perso le elezioni perché ha<br />

detto cose allucinanti come la<br />

mafia non uccide, ma soprattutto<br />

perché ha dato plasticamente<br />

l'impressione di limitarsi a protestare<br />

e di non risolvere i problemi.<br />

Voleva dimezzare le indennità<br />

e invece ha finito per dimezzare<br />

i voti».<br />

LA NOTA DI RUBINACCIO<br />

Rifiuti, ancora<br />

botta e risposta<br />

Arriva immediata la replica <strong>del</strong><br />

rappresentante provinciale <strong>del</strong> Mir<br />

Giuseppe Rubinaccio all’assessore<br />

regionale Paolo Romano sulla<br />

questione rifiuti.<br />

«Voglio augurarmi- così Rubinaccio<br />

in una nota- che i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>la nostra provincia, in particolare<br />

i consiglieri regionali, si<br />

facciano sentire. Rappresentino<br />

quelle che sono le perplessità circa<br />

un passaggio su cui non ci sono<br />

ancora certezze e tante ombre.<br />

Anche a causa di un pericoloso<br />

vuoto legislativo, quello che non<br />

individua un percorso chiaro dopo<br />

il 30 giugno. In particolare lascia<br />

nel Limbo più assoluto circa<br />

il futuro di un ciclo integrato,<br />

quello dei rifiuti nella nostra provincia,<br />

che in tempi non sospetti,<br />

quando le sue ambizioni personali<br />

non avevano preso il sopravvento<br />

sulla verità, aveva lodato<br />

le attività e la ratio <strong>del</strong>la provincializzazione<br />

ed in particolare di<br />

IrpiniAmbiente». Per Rubinaccio,<br />

quella voluta dalla Regione Campania<br />

«è peggio di un salto nel<br />

buio. Con il problema che lo sarà<br />

anche per 600 dipendenti che ora<br />

devono ascoltare frasi <strong>del</strong> genere<br />

«non credo che la proroga<br />

potrà durare fino al 2014» o ancora<br />

«cassa integrazione». Ci rendiamo<br />

conto <strong>del</strong>la gravità <strong>del</strong>le<br />

affermazioni di questo assessore<br />

nominato e da tempo incompatibile?<br />

Spero che si rendano conto<br />

<strong>del</strong>la gravità di una situazione<br />

<strong>del</strong> genere anche i consiglieri regionali<br />

Sergio Nappi e Antonia<br />

Ruggiero, a cui mi rivolgo in particolare<br />

per la vicinanza politica<br />

in questi anni. A loro, come ai<br />

sindacati, chiedo un intervento<br />

sollecito e forte sulla problematica<br />

dei lavoratori». E un ultima riflessione<br />

è legata al tema <strong>del</strong>la legalità.<br />

«Se ne parla tanto, si dice<br />

che si vuole garantire la trasparenza.<br />

Ma alla fine si riapre la strada<br />

ai privati, che con tutto il rispetto<br />

per la gestione al 90%dei<br />

casi trasparente, comunque ha registrato<br />

forme di illecito anche<br />

nella nostra provincia. Una battaglia<br />

anche di legalità, di diritti e<br />

di garanzie per i dipendenti».<br />

Isochimica, appello <strong>del</strong> Prc<br />

a operai e Borgo: «Lottate»<br />

Dura presa di posizione <strong>del</strong> Partito <strong>del</strong>la Rifondazione Comunista sulla<br />

vicenda <strong>del</strong>l’ex Isochimica. Gli ultimi sviluppi inerenti la vicenda<br />

legata al pensionamento anticipato dei lavoratori non sorprende affatto<br />

il segretario provinciale Tony Della Pia, considerato che tutte le<br />

norme contenute nella legge 295/92 sono ostative viste le condizioni<br />

oggettive degli operai medesimi. «Da diversi mesi- spiega Della Piaandiamo<br />

predicando in tutte le sedi e con chi ha responsabilità istituzionali,<br />

parlamentari e di governo, che occorre la volontà politica,<br />

al fine di apportare le dovute modifiche con una deroga alla legge<br />

Fornero, per permettere alle vittime di questa vergognosa vicenda di<br />

ottenere i loro sacrosanti diritti, occorre forzare le norme volute e ancora<br />

pilotate dalle lobby <strong>del</strong>l'amianto che continuano ad essere ampiamente<br />

rappresentate anche nell'attuale Parlamento, serve un minimo<br />

di coraggio per non trattare la vicenda non come un semplice<br />

problema burocratico amministrativo, ma per quello che realmente<br />

è, un assassinio di stato coronato dal disastro ambientale realizzato<br />

da persone spietate,con il sostegno <strong>del</strong>lo Stato e l'omertà dei tanti corrotti<br />

che con omissioni e silenzi».<br />

Il Prc non è più disposto ad “ascoltare favole, che durano da trenta anni,<br />

mentre padri di famiglia muoiono, altri si ammalano ed un'intero<br />

territorio continua ad essere contaminato”. Di qui il consiglio ai lavoratori<br />

di scoprire la loro dignità di uomini, che non chiedono l'elemosina<br />

ma il rispetto <strong>del</strong>la legalità, ed avere la forza di trattare con<br />

chi continua in atteggiamenti omertosi. Infine il Prc si rivolge anche<br />

alla comunità di Borgo Ferrovia e alla cittadinanza irpina consigliando<br />

di dimostrare ai loro figli di essere a gente capace di lottare liberandosi<br />

dai tentacoli che da decenni li rende schiavi. «Nelle prossime<br />

ore-conclude- proporremo azioni di lotta, non violente, ma dure».


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

AVELLINO- “Fate decidere all’avvocato<br />

Preziosi”. Così gridano<br />

alcuni sostenitori <strong>del</strong> candidato<br />

sindaco, dopo tre ore di discussione<br />

nel quartier generale<br />

<strong>del</strong>l’Udc. Un vertice ad alta tensione<br />

quello voluto da Ciriaco<br />

De Mita, per confrontarsi sugli<br />

apparentamenti con tutti i candidati<br />

<strong>del</strong>le liste che al primo<br />

turno hanno sostenuto insieme<br />

all’Udc il direttore<br />

generale <strong>del</strong>l’Air<br />

che ora si gioca il<br />

tutto per tutto al<br />

turno di ballottaggio<br />

di domenica<br />

prossima. I distinguo<br />

non mancano,<br />

anzi sono<br />

rimarcati nettamente<br />

dai rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le liste<br />

civiche vicine<br />

al candidato sindaco,<br />

e che non<br />

digeriscono quello<br />

che sembra un accordo già<br />

deciso altrove.<br />

Insinuazioni e atteggiamenti<br />

che lo stesso De Mita mette a<br />

freno, mostrandosi anche indignato<br />

per atteggiamenti che non<br />

rinuncia a definire “camorristici”.<br />

E non è facile neanche per<br />

lui gestire una scelta che, comunque<br />

andrà a finire, ha già<br />

lacerato la coalizione che sfida<br />

Paolo Foti, nonostante il leader<br />

Udc, al tavolo insieme al segretario<br />

provinciale Maurizio Pe-<br />

tracca, al consigliere regionale<br />

Pietro Foglia e l’ex vicepresidente<br />

<strong>del</strong>la Provincia Vincenzo<br />

Sirignano. Vincere sembra per<br />

i demitiani l’unico imperativo<br />

categorico, e così tutto il ragionamento<br />

finisce per puntare ad<br />

una mediazione e convincere<br />

tutti sulla necessità <strong>del</strong>l’apparentamento.<br />

“Bisogna ragionare non per il<br />

proprio interesse ma per quello<br />

generale, altrimenti si rischia di<br />

diventare miopi”, dice sempre<br />

De Mita. Oppure, in un altro<br />

passaggio “la necessità di dare<br />

rappresentanza a quei partiti<br />

che convergeranno sulla candidatura<br />

di Preziosi”.<br />

Non sembra convincere tutti, il<br />

leader di Nusco, anche se la dirigenza<br />

Udc è tutta schierata al<br />

suo fianco, come non manca chi<br />

abbandona la sala e la tensione<br />

quando uno stizzito de Mita striglia<br />

chi porta amici e parenti alle<br />

riunioni: “Io non ho portato<br />

mio padre nemmeno quando mi<br />

sono laureato”. Imbarazzo tra i<br />

sostenitori di Preziosi che non<br />

digeriscono questo dietro-front<br />

a cui il candidato sindaco sembra<br />

essere costretto, dopo aver<br />

annunciato e promesso, con<br />

tanto di applausi, di non ricorrere<br />

a nessun apparentamento,<br />

in particolare con Galasso e con<br />

Festa. E aveva parlato di “capitolo<br />

chiuso” con il Pdl. Non sa-<br />

rebbe stato così, poche ore dopo.<br />

Perché ieri la giornata si è<br />

surriscaldata lungo il filo rosso<br />

<strong>del</strong>le telefonate, degli incontri e<br />

<strong>del</strong>le attese. E <strong>del</strong>le decisioni ufficiali<br />

da prendere nelle prossime<br />

ore. Gianluca Festa si è incontrato<br />

con i vertici <strong>del</strong>l’Udc.<br />

Festa avrebbe chiesto, in cambio<br />

<strong>del</strong>l’appoggio, un posto di vicesindaco,<br />

due assessori e quattro<br />

consiglieri.<br />

Poi l’incontro con il Pdl, sem-<br />

PRIMO PIANO 4<br />

LA SFIDA<br />

AMMINISTRATIVE <strong>2013</strong><br />

Udc, esplode la tensione<br />

Pd, Foti non recede: da soli<br />

De Mita detta la linea e apre i contatti con il Pdl di Sibilia e “Davvero”<br />

di Festa. Ma le contestazioni si fanno sentire. Difficoltà per il<br />

candidato sindaco Preziosi che, in conferenza stampa, aveva escluso<br />

l’ipotesi di apparentamento. Poi incassa il no a Festa e un’apertura<br />

di dialogo con Sibilia. Il candidato <strong>del</strong> centrosinistra non<br />

cede alla tentazione e prosegue la sua campagna così come dichiarato.<br />

E oggi scade il termine per definire le alleanze<br />

REDAZIONE POLITICA<br />

pre richiesto dal leader di<br />

Nusco. Alza il telefono,<br />

chiama Sibilia e lo prega<br />

di incontrarsi. Mezzora<br />

di confronto, qualche spiraglio<br />

di alleanza, ma il<br />

dialogo, pur restando aperto,<br />

ha bisogno di una<br />

verifica nel partito a cui<br />

Sibilia non vuole venir<br />

meno. Le tensioni tra le<br />

parti, quelle, sembrano essere<br />

calate, dopo una campagna<br />

elettorale durissima,<br />

tra Pdl e Udc.<br />

Poi, a tarda notte, la<br />

svolta: Preziosi incassa<br />

la non alleanza con<br />

Festa e lascia aperta una<br />

porta per Sibilia.<br />

Oggi alle quattordici il<br />

termine ultimo per dichiarare<br />

agli avellinesi<br />

chi c’è e chi non c’è,<br />

chi sarà alleato con<br />

Preziosi, e se alla fine<br />

Foti andrà realmente<br />

da solo o ci saranno ulteriori<br />

colpi di scena.<br />

La notte appena trascorsa<br />

non sarà stata facile per<br />

nessuno, anzi, è stata sicuramente<br />

la notte dei lunghi coltelli.<br />

Foti si è tenuto fuori dai<br />

contatti indesiderati, fino a ieri:<br />

telefono irraggiungibile, al lavoro<br />

per la campagna elettorale“Idee<br />

in movimento”. Riprende<br />

- annuncia il suo ufficio<br />

stampa- il tour elettorale di Paolo<br />

Foti, candidato sindaco <strong>del</strong><br />

centrosinistra, in vista <strong>del</strong> ballottaggio<br />

<strong>del</strong> 9 e 10 giugno. La<br />

TRIBUNA IMPOLITICA<br />

La verginità <strong>del</strong>la ragazza<br />

N“L’importante è finire” cantava Mina con<br />

quella sua calda e divina voce in una <strong>del</strong>le<br />

sue canzoni più belle e particolari,<br />

come può esserlo quella che racconta la goffaggine<br />

sudaticcia e poco concludente di un amante<br />

che l’amata non vuole più. Anche per noi<br />

l’importante è finire, mentre tiriamo un sospiro di sollievo perché una<br />

<strong>del</strong>le due settimane che ci separano dal ballottaggio per il sindaco di<br />

Avellino è passata. Nulla più ci sorprende. Quel che è accaduto anche<br />

stavolta in tema di brogli elettorali o, eufemisticamente, calcoli<br />

sbagliati è un film visto già tante volte. Qui da noi, lo spoglio dei voti<br />

ha un che di miracoloso: dà luogo a tre risultati: il primo è quello vero,<br />

in quanto rinvia al computo preciso dei voti e <strong>del</strong>le preferenze di liste e<br />

candidati. Che però non viene effettuato, sicché il risultato vero è<br />

destinato a rimanere sconosciuto. Il risultato reso noto è il secondo,<br />

ma viene dichiarato (in parte) falso proprio da chi l’ha effettuato –<br />

DI ALVARO PIUTTOSTO CORSARO<br />

prossima sarà una settimana ricca<br />

di appuntamenti. Il tour <strong>del</strong>le<br />

“Idee in movimento” di Paolo<br />

Foti attraverserà tutti i quartieri<br />

e le periferie <strong>del</strong>la città<br />

(Rione Valle, Bellizzi, Borgo Ferrovia,<br />

San Tommaso). Un tour elettorale<br />

che consentirà a Foti<br />

di approfondire i punti centrali<br />

<strong>del</strong> programma per il rilancio di<br />

Avellino capoluogo. Previste inoltre<br />

varie iniziative ed incontri<br />

tematici con associazioni,<br />

giovani, donne e categorie professionali<br />

nel corso <strong>del</strong>la prossima<br />

settimana. Da domani, domenica<br />

2 giugno, per l’intera<br />

giornata gazebo a Corso Vittorio<br />

Emanuele, all’incrocio di via<br />

Dante, con la presenza di tutti i<br />

candidati <strong>del</strong>le liste <strong>del</strong> centrosinistra.<br />

La chiusura <strong>del</strong>la campagna<br />

elettorale “La svolta è con<br />

Paolo Foti Il Tuo Sindaco” è prevista<br />

per venerdì al centro sociale<br />

“Samantha Della Porta”.<br />

Dino Preziosi, a causa <strong>del</strong> maltempo,<br />

ha invece annullato la<br />

prevista manifestazione al Parco<br />

Santo Spirito. Da oggi alle<br />

quattordici, ad apparentamenti<br />

dichiarati, il duello ricomincia.<br />

scrutatori, rappresentanti di lista, presidenti di seggio, uffici<br />

comunali, in guerra fra loro. Ne viene fuori un terzo, che manco è<br />

veramente vero: accontenta solo chi ha la forza di recuperare i suoi<br />

voti e di continuare a fregarsi quelli degli altri. Nella nostra città è<br />

ormai diventata un’arte far sparire i voti da una lista e farli<br />

ricomparire in un’altra. Sono i Fregoli <strong>del</strong> broglio elettorale, i maghi<br />

<strong>del</strong>le preferenze truccate.<br />

Un esempio (quasi) leggendario: negli anni settanta, all’atto <strong>del</strong>lo<br />

spoglio <strong>del</strong>le schede <strong>del</strong> congresso di una sezione democristiana di<br />

Avellino in cui aveva votato e fatto votare i suoi seguaci, il compianto<br />

on. Lorenzo De Vitto, <strong>del</strong>la destra dc, ebbe l’amara sorpresa che la sua<br />

lista prese zero voti, neppure il suo. La notte precedente lo spoglio,<br />

l’urna era stata sostituita. Credere che possano cambiare personaggi<br />

che agiscono così per amministrare la città come sappiamo è come<br />

chiedere se è vergine a una ragazza che ha un uomo tra le gambe.<br />

Comunque sorridiamo, anche se è un sorriso amaro.<br />

A SOSTEGNO DI FOTI<br />

Il circolo Foa:<br />

noi lavoriamo per<br />

non consegnare<br />

la città alla destra<br />

«Il risultato <strong>del</strong> primo turno <strong>del</strong>le amministrative<br />

rende giustizia alla<br />

bontà <strong>del</strong>le posizioni espresse dal<br />

circolo Foa, che per tempo aveva denunciato<br />

la fragilità <strong>del</strong>la coalizione<br />

e previsto i risultati <strong>del</strong>la lista Davvero<br />

e di Sel, che molti davano come<br />

marginali». E’ la nota a firma <strong>del</strong>lo<br />

stesso circolo che avverte:«Oggi, tuttavia,<br />

non è il tempo <strong>del</strong>le polemiche,<br />

ma quello <strong>del</strong>le scelte di coerenza e<br />

responsabilità.<br />

Il primo obiettivo è evitare di consegnare<br />

la città alla destra e per questo<br />

obiettivo il circolo lavorerà.<br />

Noi riteniamo che Foti potrà vincere<br />

facendo scelte forti e coraggiose, che<br />

siano in grado di allargare la piattaforma<br />

<strong>del</strong>la coalizione<br />

al centrosinistra<br />

intero e di andare<br />

oltre, attraendo,<br />

in particolare, il<br />

voto degli scontenti.<br />

Per queste ragioni,<br />

pur ribadendo tutte<br />

le nostre riserve e<br />

contrarietà per come<br />

il Pd ha scelto di<br />

giocarsi la partita,<br />

suggeriamo a Foti di<br />

assumere su di sé il<br />

peso <strong>del</strong>la responsabilità<br />

di fare appello,<br />

anche per l'esperienza di governo,<br />

ad energie che sappiano parlare<br />

alla città che pensa, alla città<br />

che lavora per il riscatto civile e sociale<br />

<strong>del</strong>la propria comunità.<br />

Foti deve, e siamo certi che lo farà,<br />

assolutamente marcare la differenza<br />

rispetto al candidato <strong>del</strong>l'Udc;<br />

questa è la strada che può condurlo<br />

alla vittoria». Così il Coordinamento<br />

<strong>del</strong> Circolo Pd Vittorio Foa.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

AVELLINO- «Nessuna indicazione di voto.<br />

Il mancato apparentamento con il Partito<br />

Democratico è stata una scelta di quel partito<br />

e <strong>del</strong> loro candidato sindaco. Ne prendiamo<br />

atto serenamente, con l’unico rammarico<br />

<strong>del</strong> fatto che si sta perdendo l’ennesima<br />

occasione di costruire un’alleanza organica<br />

di centrosinistra».<br />

Chiaro e dritto al cuore <strong>del</strong> problema come<br />

sempre, il candidato sindaco <strong>del</strong>la lista “Per<br />

Cambiare Avellino l’alternativa c’è” Giancarlo<br />

Giordano ha incontrato la stampa ieri<br />

mattina per chiarire, per l’ennesima volta,<br />

la posizione chiara <strong>del</strong>la sua compagine<br />

alla vigilia <strong>del</strong>la chiusura degli accordi per<br />

eventuali apparentamenti in vista <strong>del</strong> ballottaggio<br />

<strong>del</strong> 9 e 10 giugno prossimi.<br />

Giordano chiarisce anche come sul tavolo<br />

<strong>del</strong>le trattative non ci sia mai stata una possibile<br />

intesa con l’Udc e il candidato sindaco<br />

Dino Preziosi ma che lo sforzo è stato<br />

tutto teso a ragionare con quell’area di riferimento<br />

nella quale Sel si riconosce per naturale<br />

vocazione. «Abbiamo sempre avuto<br />

un interlocutore privilegiato tra i due- spiega<br />

meglio- In virtù di ciò abbiamo dato la nostra<br />

disponibilità tentando di allargare il ragionamento<br />

anche al futuro e, per questo, ritenevamo<br />

che si dovesse giungere a un accordo<br />

organico e nessun “accordicchio”. Non<br />

volevamo nessun assessorato, e su questo sfido<br />

chiunque ad affermare il contrario. A noi<br />

non sarebbe bastata la presenza in Consiglio<br />

Comunale, ma abbiamo posto determinate<br />

condizioni. Abbiamo chiesto, ad esempio,<br />

che il Comune diventasse alfiere <strong>del</strong>l’acqua<br />

pubblica, <strong>del</strong> Consorzio Alto Calore, abbiamo<br />

chiesto che fosse attuata la parte pubblica<br />

<strong>del</strong> Puc e che sociale e cultura fossero<br />

inserite tra spese di priorità <strong>del</strong> Comune. Evidentemente<br />

su questi punti il Partito Democratico<br />

ha qualche problema, o ce l’ha<br />

Foti. O semplicemente il Pd non ce la fa a rispettare<br />

condizioni troppo alte».<br />

L’onorevole sottolinea più di una volta come<br />

la sua coalizione non ha chiesto alcun<br />

assessorato, ne tantomeno incarichi o cariche.<br />

Una sola questione è stata posta sul tavolo<br />

<strong>del</strong> Partito Democratico: una questione<br />

tutta politica: ricomporre il centrosinistra<br />

per dare a questa contesa “una dignità politica”.<br />

«Laddove - incalza- non c’è questa condizione,<br />

in questo momento guardiamo con<br />

PRIMO PIANO 5<br />

Niente operazioni matematiche, avverte<br />

Maria Paola De Stefano <strong>del</strong> laboratorio<br />

politico <strong>del</strong>la destra, ma<br />

un’analisi <strong>del</strong> voto più ampia, magari<br />

rispolverando un assunto di gattopardiana<br />

memoria:<br />

"Occorre<br />

che tutto<br />

cambi, affinchènulla<br />

cambi".<br />

Con un altro<br />

dato: in<br />

ballottaggio<br />

il Pd con<br />

Mancino e<br />

l'Udc con<br />

De Mita. Una<br />

battaglia già vissuta, e che ritorna:<br />

“Ci lascia sbigottiti la capacità di<br />

taluni che sono stati la malattia di<br />

questa città, di presentarsi oggi agli<br />

elettori,come la cura. Da parte nostra,<br />

però, è doveroso ammettere<br />

che quel rinnovamento che seppur<br />

timidamente, anche gli avellinesi avevano<br />

auspicato, noi non abbiamo<br />

saputo ed in qualche caso voluto interpretarlo<br />

fino in fondo.<br />

C'è mancato il coraggio di osare, restando<br />

a volte vittime <strong>del</strong>la sindrome<br />

di chi essendo abituato all'opposizione<br />

si sente inadeguato al governo.<br />

In tutti questi anni mai il<br />

mondo <strong>del</strong>la destra ha candidato un<br />

sindaco proveniente dalle proprie<br />

file. Si è preferito pescare altrove,<br />

stringere alleanze a volte improbabili,<br />

non comprendendo che gli elettori,<br />

soprattutto i nostri simpatizzanti,<br />

si aspettavano ben altro da<br />

noi. Chi ci ha dato fiducia voleva<br />

LA CONFERENZA STAMPA DELLA COMPAGINE “L’ALTERNATIVA C’E’ ”<br />

Giordano: nessuna indicazione<br />

di voto, ma evitino accordicchi<br />

DOPO LE DURE DICHIARAZIONI DI D’ERCOLE AL CORRIERE<br />

Alto Calore, nervi sempre tesi<br />

Resta molto alta la tensione, se a parlare è il<br />

presidente <strong>del</strong>l’Alto Calore servizi, Franco<br />

D’Ercole che ieri sulle pagine <strong>del</strong> <strong>Corriere</strong><br />

<strong>del</strong>l’Irpinia ha consegnato tutta la sua amarezza:<br />

“Voglio andar via dall’Alto Calore perché<br />

sono espressione di un partito di cui<br />

non condivido la linea”. Il riferimento è al<br />

Pdl, a Sibilia, pesa la storia <strong>del</strong>la mancata<br />

candidatura <strong>del</strong> figlio Giovanni a sindaco,<br />

ancor più la sconfitta <strong>del</strong> candidato sindaco<br />

Battista. Il senatore Sibilia non replica alle<br />

dure accuse che D’Ercole ha lanciato, lasciando<br />

capire che i rapporti sono sempre<br />

molto tesi. Intanto il quadro politico torna a<br />

rimescolarsi, come riferiamo in queste pagine:<br />

le sorprese non mancheranno.<br />

L’ANALISI DEL VOTO DI DE STEFANO (DESTRA)<br />

“Ritorniamo a fare<br />

politica tra la gente”<br />

attenzione allo scenario che si aperto di fronte<br />

a noi e non diamo limitazione di voto».<br />

Una presa d’atto, quella <strong>del</strong>la lista “Per Cambiare<br />

Avellino”, che non deve essere intesa<br />

come disimpegno.<br />

«La nostra prerogativa rispetto ad altri- sottolinea<br />

a riguardo Giordano- è che facciamo<br />

politica da sempre, a prescindere dalle cam-<br />

che restassimo noi stessi, fe<strong>del</strong>i alle<br />

nostre idee ed al nostro stile comportamentale.<br />

Noi, invece, abbiamo<br />

spesso inseguito mo<strong>del</strong>li che non<br />

appartengono alla nostra storia ed<br />

alla nostra<br />

cultura. Ed<br />

è ovvio<br />

che a voler<br />

sfidare certipersonaggi<br />

sul<br />

loro stesso<br />

terreno di<br />

gioco si<br />

viene battuti<br />

sul<br />

piano <strong>del</strong>l'esperienza.<br />

Noi avevamo<br />

avuto l'opportunità di dettare<br />

i tempi <strong>del</strong> 'divenire' politico.<br />

Ma non esiste divenire che possa essere<br />

scisso dall'essere e perciò dovevamo<br />

salvaguardare la nostra identità<br />

impedendo il riciclaggio di<br />

vecchi dinosauri <strong>del</strong>la politica. Certo<br />

era ed è necessario aprirsi a nuovi<br />

contributi, ben vengano gli uomini<br />

nuovi portatori di nuove energie,<br />

purchè siano disposti a condividere<br />

le nostre idee ed i nostri progetti,<br />

e non siano solo impostori<br />

che tentano di mascherarsi indossando<br />

i nostri abiti. Ripartiamo dalla<br />

gente! Torniamo a fare politica<br />

nel solo modo in cui sappiamo e vogliamo<br />

farla: in difesa dei più deboli,<br />

sfidando il potere e non ambendo<br />

a posti da cortigiani. Non rinunciamo<br />

ad essere una forza alternativa<br />

al sistema consociativo<br />

che impera sulla città. Avellino merita<br />

di più».<br />

pagne elettorali. Per la lista rimane un futuro,<br />

quello conquistato con un seggio in<br />

Consiglio Comunale. Noi non dobbiamo<br />

chiedere niente a nessuno, ne tantomeno il<br />

permesso per parlare. Abbiamo acquisito<br />

autonomia e dignità politica accertata dal risultato<br />

elettorale che in qualche modo non<br />

ci chiede di riferire a nessuno le nostre decisioni.<br />

Se abbiamo chiesto chiarezza agli altri,<br />

è stato semplicemente perchè continua a<br />

viversi un momento estremamente <strong>del</strong>icato<br />

per la città di Avellino. Tutto qua».<br />

Necessità di chiarezza che Giordano comunque<br />

continua a chiedere ai candidati<br />

sindaco arrivati al ballottaggio rispetto al<br />

fatto che, al di la <strong>del</strong>le dichiarazioni di facciata<br />

di mancati apparentamenti, non siano<br />

già stati siglati accordi di altro genere. «Chi<br />

al ballottaggio non ci è arrivato- insiste- non<br />

dovrà avere nessun ruolo di governo o di<br />

sottogoverno nella loro giunta. Faccio questo<br />

appello per chiedere la trasparenza definitiva<br />

e non solo dichiarazioni di autonomia che<br />

poi non verranno rispettate nei fatti. Dicessero<br />

un po’ di verità, ore che sono ancora in<br />

tempo, così saremo tutti più sereni sul futuro.<br />

Spero che le dichiarazioni di entrambi i<br />

candidati siano figlie di una forza e non di<br />

una debolezza. Dimostrino di non essere ostaggi<br />

dei loro consiglieri».<br />

Tornando al “sogno” di centrosinistra, Giordano<br />

non nasconde come la chiusura <strong>del</strong> Pd<br />

stia diventando pesante, protratta in un tempo<br />

troppo lungo. «A fronte <strong>del</strong> fatto che il<br />

Partito Democratico non si pone più il problema<br />

di dialogare con la sinistra, noi abbiamo<br />

la necessità di riaprire un discorso <strong>del</strong><br />

centrosinistra, perchè questo ridarebbe fiato<br />

ed ampiezza ad una ipotesi politica seria.<br />

Tuttavia se non c’è la volontà e Foti ritiene<br />

di dover essere equidistante da me e da Festa,<br />

è una scelta di Foti e non mia».<br />

Infine rispetto a “ripensamenti” <strong>del</strong>l’ultimo<br />

momento, Giordano ribadisce come la<br />

scelta non debba essere sua ma “chi vuole<br />

sostegno lo deve chiedere, e lo deve fare con<br />

umiltà perchè ha preso il 25% dei voti non<br />

l’80% altrimenti sarebbe già sindaco. E lo<br />

deve fare- conclude l’esponente Sel- con intelligenza,<br />

aprendo una fase politica. Si può<br />

avere o no una caratura politica, tutto sta a<br />

chi ce l’ha o non ce l’ha. Abbiamo tentato di<br />

introdurre in campagna elettorale con le forze<br />

e le risorse che abbiamo un minimo di ragionamento<br />

su temi centrali. Non mi pare<br />

che questa seconda parte di campagna elettorale<br />

stia andando nel senso <strong>del</strong> dibattito<br />

tra le parti. Spero che recuperino nell’ultima<br />

settimana». (Simona De Cunzo)<br />

Rossano: il Pdl,<br />

partito che limita<br />

la democrazia<br />

«Il direttivo cittadino <strong>del</strong> Pdl di<br />

Mercogliano ha voluto censurare<br />

le dichiarazioni autonomamente<br />

fatte da me e dall'amico<br />

Generoso Benigni sul disastroso<br />

risultato elettorale<br />

conseguito dal PDL ad Avellino,<br />

che ha escluso il candidato<br />

sindaco dal ballottaggio».<br />

L’architetto Claudio Rossano<br />

interviene nel dibattito e aggiunge:<br />

«Il “caso Avellino” è divenuto<br />

caso nazionale allorquando,<br />

proprio la sera in cui<br />

venivano commentati i risultati<br />

elettorali, in una trasmissione<br />

televisiva a carattere nazionale<br />

si evidenziava la sconfitta<br />

nel capoluogo irpino, in<br />

una regione guidata dal centrodestra,<br />

in una provincia guidata<br />

dal centrodestra e dove<br />

l'unico senatore eletto è <strong>del</strong><br />

PdL e riveste anche la carica di<br />

coordinatore provinciale. Invece<br />

di pensare alla cocente<br />

sconfitta subita, il coordinamento<br />

di Mercogliano si sofferma<br />

sul fatto che abbiamo<br />

“abbandonato immotivatamente<br />

il partito sin dal 2009”<br />

per creare il movimento di<br />

“Merito è Libertà” che – è bene<br />

ricordarlo – nelle elezioni<br />

provinciali conseguì circa<br />

10.000. voti che furono determinanti<br />

per l'elezione <strong>del</strong> Presidente<br />

Sibilia. Per lungo tempo<br />

abbiamo spiegato le motivazioni<br />

che ci portarono a lasciare<br />

il PdL: un partito in cui<br />

non c'era più democrazia interna,<br />

in cui le scelte avvenivano<br />

in maniera verticistica,<br />

negando spazio al Merito e alla<br />

Libertà di espressione».<br />

Rossano accusa i vertici <strong>del</strong><br />

partito, e la storia <strong>del</strong>le scelte<br />

compiute nel partito, «dove è<br />

stata condotta una lunga lotta<br />

a tutte le persone con autonomia<br />

di pensiero. Invece di attrarre<br />

nuove forze al Partito e di<br />

valorizzarle, qualcuno ha pensato,<br />

per propri fini, di allontanare<br />

coloro che volevano dare<br />

il loro intelligente contributo:<br />

tutti ricorderanno le figure degli<br />

on. Gargani, Zecchino, l'opera<br />

appassionata di De Mizio,<br />

il contributo intellettuale <strong>del</strong><br />

prof. Iannuzzi e <strong>del</strong>lo stesso<br />

avvocato Benigni che, con sapienza,<br />

cercava di mantenere<br />

la difficile coesione interna».<br />

Verso il turno<br />

di ballottaggio:<br />

ecco le regole<br />

La Prefettura di Avellino ricorda<br />

<strong>del</strong> turno di ballottaggio a cui<br />

parteciperà lo stesso corpo elettorale<br />

già chiamato al voto in<br />

occasione <strong>del</strong> primo turno<br />

amministrativo <strong>del</strong> 26 e 27 maggio<br />

<strong>2013</strong>. Al ballottaggio <strong>del</strong> 9 e<br />

10 giugno non potranno prendere<br />

parte coloro che dopo il 26<br />

maggio avranno compiuto il<br />

diciottesimo anno di età. Gli<br />

elettori dovranno esprimere il<br />

proprio voto nelle stesse sezioni<br />

elettorali <strong>del</strong> primo turno, previa<br />

esibizione al presidente di<br />

seggio <strong>del</strong>la tessera elettorale<br />

personale e di idoneo documento<br />

di riconoscimento. Coloro che<br />

avessero smarrito la tessera<br />

potranno rivolgersi all'ufficio<br />

elettorale <strong>del</strong> comune di<br />

Avellino per ottenerne il duplicato,<br />

previa domanda corredata<br />

dalla denuncia presentata ai<br />

competenti uffici di pubblica<br />

sicurezza - le operazioni di votazione<br />

si svolgeranno nella<br />

giornata di domenica 9 giugno<br />

dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì<br />

10 giugno <strong>2013</strong> dalle ore 7 alle<br />

ore 15 mentre le operazioni di<br />

scrutinio avranno inizio, senza<br />

soluzione di continuità, alle ore<br />

15 <strong>del</strong>lo stesso giorno di lunedì<br />

10 giugno, subito dopo la<br />

conclusione <strong>del</strong>la votazione e le<br />

operazioni di riscontro.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

«La ditta non si è presentata e riferisci<br />

che se non si fa viva non lavorerete più,<br />

domani vai alla ditta dove lavori e riferisci<br />

che debbono farsi trovare in quel bar<br />

che sanno». Sul cantiere <strong>del</strong> Palazzo Ducale<br />

di Bracigliano è questa la minaccia<br />

che arriva da parte <strong>del</strong> gruppo composto<br />

dai fratelli Fiore e Salvatore Graziano<br />

e da Ferdinando Damato, indagati dalla<br />

Dda di Salerno nell'ambito <strong>del</strong>l'operazione<br />

Annibale. Quella che ha sgominato<br />

il cartello creatosi dopo la fine <strong>del</strong><br />

clan Graziano, senza però dimenticare e<br />

soprattutto affrontare anche le vicende<br />

legate all'egemonia dei Graziano fino al<br />

2008.<br />

La vicenda contestata ad Arturo Graziano<br />

e i figli. E secondo le accuse <strong>del</strong>la Dda<br />

di Salerno, quelle contenute anche<br />

nel le indagini di Napoli, qualche giorno<br />

dopo il gruppo sarebbe tornato alla carica.<br />

inerente i lavori di recupero-ristrutturazione<br />

e riqualificazione ambientale<br />

di Palazzo De Simone sito nel<br />

comune di Bracigliano, trae origine dalle<br />

dichiarazioni rese dal boss collaboratore<br />

di giustizia Felice Graziano, a partire<br />

dal maggio 2008.<br />

L'INTERROGATORIO<br />

Quello reso davanti al pm <strong>del</strong>la Dda di<br />

Napoli Maria Antonietta Troncone, all'epoca<br />

titolare <strong>del</strong>le indagini sulla criminalità<br />

organizzata in provincia di Avellino.<br />

Quando il magistrato gli chiede<br />

di parlare <strong>del</strong> Palazzo Ducale di Bracigliano,<br />

il collaboratore di giustizia chiarisce:<br />

«Allora, per quello che ha interessato<br />

a me Dottoressa il primo lotto, sarebbe<br />

quando ha iniziato i lavori, quelli<br />

andavano a lotti, il primo lotto…Allora,<br />

questo è un Palazzo che sta al centro di<br />

Bracigliano. Questa persona veniva a ca-<br />

sa mia, si chiama Alfonso arriviamo ad<br />

Alfonso….Allora, una volta che è uscito<br />

questo lavoro io avevo già sulle carta..avevo<br />

tutto, diciamo l'importo, la ditta eccetera<br />

eccetera…Ci stava un mio» Chi le<br />

aveva dato le notizie, gli chiede il magistrato<br />

antimafia. «Sempre le stesse persone<br />

che vi ho fatto riferimento prima,<br />

O me li dava Sabatino o Antonio o Fulvio<br />

o Ciccio…sempre questi qua». Insomma,<br />

l'ex boss aveva un gruppo di<br />

quattro persone, tra cui un impiegato <strong>del</strong>l'Ut<br />

di Bracigliano, che gli passavano tutte<br />

le notizie sugli appalti. E' l'anno 2005,<br />

nel comune salernitano ci sono ancora i<br />

fondi <strong>del</strong> post frana che giungono a distanza<br />

di quasi dieci anni dall'evento alluvionale.<br />

Appetiti importanti per la camorra.<br />

Felicione è il ras assoluto <strong>del</strong>la<br />

zona. E così decide sia appalti che soggetti<br />

a cui dovranno andare. Accade anche<br />

per uno dei lotti <strong>del</strong> Palazzo Ducale<br />

o De Simone.<br />

L'ALLEANZA CON I SARNO<br />

CRONACA 6<br />

Il raid <strong>del</strong> clan Graziano nei cantieri<br />

«Da lunedì voi non lavorate più...»<br />

Indagati i vertici <strong>del</strong> clan quindicese nell’operazione Annibale. L’ex boss racconta il patto con il clan Sarno<br />

Felice Graziano vanta, in quasi tutti i suoi<br />

interrogatori, un'alleanza solida con il<br />

clan Sarno di Ponticelli. In particolare<br />

con Luciano Sarno, uno dei fratelli di Ciro,<br />

o sindaco. Già in passato aveva fatto<br />

riferimento allo scambio di armi e auto<br />

blindate con la famiglia camorristica napoletana,<br />

ora, proprio per l'appalto al<br />

centro di Bracigliano, spunta quella con<br />

l'imprenditore e cognato dei Sarno, Salvatore<br />

Abate. «Allora-continua Felice Graziano-<br />

quando io avevo tutti gli incartamenti<br />

mi sono recato a Ponticelli dal cognato<br />

dei Sarno, si chiama Salvatore Abate<br />

e gli ho dato tutte le notizie e lui ha<br />

detto: «Mò mi reco io dalla ditta appaltatrice»<br />

che doveva lasciare il lavoro». E<br />

chi era la ditta appaltatrice? Un'impresa<br />

di Afragola o Casoria, racconta il collaboratore<br />

di giustizia all'Antimafia. Abate<br />

inizia a lavorare. E racconta sempre il<br />

collaboratore di giustizia: «Lui ha iniziato<br />

questo lavoro e ha detto: "Felice, mò<br />

a chi dobbiamo mettere a lavorare qui? Io<br />

non posso spostare diciamo tutti gli operai,<br />

perché se no finiamo che qua non<br />

ci usciamo perché..». Ma perché ricorrere<br />

ai Sarno? Perché consentire ad un altro<br />

gruppo criminale di sbarcare in un<br />

territorio in cui Graziano, fino a quel momento<br />

non aveva avuto contrasti o avversari?<br />

«Allora- spiega sempre il collaboratore<br />

di giustizia- sono andato dai<br />

Sarno per questo motivo, perché dato<br />

che la zona di Bracigliano era una zona<br />

troppo…che aveva sempre diciamo la<br />

legge addosso, chiamai una ditta diciamo<br />

di Napoli come prima volta che là<br />

non è mai comparsa, sotto questo aspetto<br />

qua, per non fare stare diciamo le<br />

stesse persone, avete capito?». Dovevano<br />

uscire altri lavori, ovvero dovevano<br />

essere banditi altri appalti, così Felicione<br />

aveva pensato bene di far sbarcare<br />

quella ditta, e dopo un summit in un noto<br />

ristorante <strong>del</strong>la zona nord di Napoli, il<br />

patto su come dividersi i lavori era sancito.<br />

Una riunione in cui, come racconta<br />

lo stesso collaboratore di giustizia: «Si<br />

è deciso come si devono svolgere i lavori<br />

quando dovevano iniziare, come si dovevano<br />

fare». E non poteva mancare il<br />

sistema dei subappalti . Il racconto <strong>del</strong><br />

summit a cui partecipa anche il dipendente<br />

<strong>del</strong> comune di Bracigliano, è abbastanza<br />

articolato. «Nel momento in cui<br />

avevo il biglietto per iniziare a programmare<br />

tutto il tipo di lavoro abbiamo fatto<br />

una riunione in un ristorante che si<br />

chiama il Pino, a Cercola. Con Salvatore<br />

Abate, con …..quello che lavora sul Comune,<br />

io lo chiamo ingegnere, ma non<br />

è ingegnere, sarebbe il fratello di ….glielo<br />

presentai e dissi, quando avete qualcosa<br />

da vedere sul Comune andate da<br />

questa persona». Un partecipazione sen-<br />

za alcun compenso, quella per l'impiegato<br />

<strong>del</strong>l'Ut di Bracigliano, che secondo<br />

il collaboratore di giustizia «è come se<br />

verso di me si fosse sdebitato perché<br />

quando fecero estorsione al fratello, venne<br />

a casa mia e gli riferii che non ero stato<br />

io». Senza fare i conti con una variabile,<br />

quella di una lotta intestina allo stesso<br />

clan Graziano. Arturo Graziano e i figli,<br />

Fiore e Salvatore, decidono di sbarcare<br />

nella zona, con l'appoggio di Ferdinando<br />

Damato. E per Felicione iniziano<br />

i problemi.<br />

LO SCONTRO NEL CLAN GRAZIANO<br />

«Sono venuti i tuoi cugini che vogliono i<br />

soldi». Due mesi dopo il patto con i Sarno,<br />

almeno secondo quanto racconta Felice<br />

Graziano all'Antimafia, è questo il<br />

tenore di una chiamata intercorsa con il<br />

cognato dei boss di Ponticelli. Perché<br />

questo? La vicenda è emersa anche nel<br />

processo al clan Graziano celebrato ad<br />

Avellino qualche anno fa. E a spiegarlo<br />

alla pm Troncone è sempre Felice Graziano:<br />

«Ma loro mi volevano fare il dispetto<br />

a me, allora non avete capito dottore.<br />

Loro facendo quell'entrata sul cantiere<br />

volevano fare il dispetto a me non<br />

per i soldi…Per fargli dire…perché nelle<br />

intercettazioni ci sta quando mia madre<br />

va a Busagro e dice vicino a Fiore e Salvatore:<br />

se sei capace di pigliarti i soldi<br />

vai a prenderteli. Perciò vengono là. Questo<br />

sta nelle intercettazioni.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

AVELLINO- Si va sfumando la posizione <strong>del</strong> deputato<br />

di Scelta Civica D’Agostino nell’ambito <strong>del</strong>l’inchiesta<br />

Axsoa. Almeno da quanto emerge dopo che<br />

la Giunta per le Autorizzazioni a procedere <strong>del</strong>la Camera<br />

dei Deputati. E' quanto emerge dalla discussione<br />

nella Giunta sull esame di una domanda di<br />

autorizzazione all'esecuzione <strong>del</strong>la misura interdittiva<br />

<strong>del</strong> divieto temporaneo di esercitare imprese e<br />

uffici direttivi <strong>del</strong>le persone giuridiche e <strong>del</strong>le imprese<br />

nei confronti <strong>del</strong> deputato D'Agostino . E' la<br />

stessa relatrice la parlamentare Pd Anna Rossomando<br />

a chiedere un rinvio di una decisione che<br />

potrebbe anche non essere più necessaria. Prima di<br />

svolgere la relazione introduttiva, informa i colleghi<br />

che il deputato D'Agostino ha rappresentato – con<br />

una nota scritta indirizzata alla Presidenza <strong>del</strong>la<br />

Giunta – l'opportunità di un breve rinvio <strong>del</strong>l'esame<br />

<strong>del</strong>la richiesta <strong>del</strong>l'autorità giudiziaria. Ciò in<br />

quanto egli auspica che il GIP possa rapidamente<br />

accogliere la sua istanza di revoca <strong>del</strong> provvedimento,<br />

avendo avuto notizia <strong>del</strong> parere favorevole<br />

<strong>del</strong> pubblico ministero sulla medesima istanza. «Pertanto-si<br />

legge nel verbale <strong>del</strong>la Giunta- ove i colleghi<br />

Negati i figli all’hostess, interviene<br />

Lo Mazzo: atto incomprensibile<br />

La consigliera di parità si dichiara vicina alla donna che ha subito questa decisione <strong>del</strong>la magistratura<br />

REDAZIONE CRONACA<br />

ARIANO IRPINO- Continua a far registrare<br />

commenti l’ordinanza <strong>del</strong><br />

presidente <strong>del</strong> Tribunale di Ariano Irpino<br />

Rodolfo Daniele in merito ad un<br />

affidamento di minori. Mentre il diretto<br />

interessato con la sua solita cortesia<br />

declina l’invito a commentare<br />

la decisione, anche perchè da lui stesso<br />

prodotta, si registra l’intervento<br />

<strong>del</strong>la Consigliera di Parità <strong>del</strong>la Provincia<br />

di Avellino Mimma Lo Mazzo.<br />

«Semplicemente incomprensibile».<br />

Così giudica l'ordinanza <strong>del</strong> Tribunale<br />

di Ariano Irpino la consigliera<br />

di parità. Ovvero quella « di togliere<br />

l’affidamento dei figli alla madre con<br />

la motivazione ,così come viene riportato<br />

dai quotidiani, che ella ,a causa<br />

<strong>del</strong> suo lavoro di hostess di linea<br />

intercontinentale ,è costretta ad assentarsi<br />

per lungo tempo» .Continua<br />

la Lo Mazzo: «Se questa dovesse essere<br />

la motivazione principale che ha<br />

portato i Giudici a produrre tale decisione,<br />

siamo di fronte ad una palese<br />

e grave discriminazione ed ad una<br />

palese violazione dei diritti umani<br />

universali..Discriminazione palese<br />

perché a tanti uomini costretti a<br />

causa <strong>del</strong> loro lavoro di allontanarsi<br />

da casa ,giustamente, non viene tolto<br />

l’affidamento dei propri figli». E<br />

non è finita: «Violazione dei diritti umani<br />

fondamentali perchè la madrehostess<br />

si allontana dalla famiglia a<br />

causa <strong>del</strong> suo lavoro e , pertanto,<br />

semplicemente esercita un suo diritto<br />

di scelta di essere madre e lavoratrice<br />

insieme.<br />

Durante il periodo <strong>del</strong>le sue trasferte,<br />

la madre-hostess affida i suoi figli (di<br />

età sei e nove anni) alle cure dei nonni<br />

materni,cosa che oggi, a causa di<br />

carenze di strutture a supporto <strong>del</strong>la<br />

famiglia, fanno in tante. Dovremmo<br />

togliere l’affidamento dei figli anche<br />

a queste? Si ritiene quindi la decisione<br />

dei Giudici <strong>del</strong> Tribunale di Ariano<br />

Irpino davvero singolare .Il percorso<br />

<strong>del</strong>le donne verso la parità è<br />

un cammino ancora in salita e la società<br />

ha bisogno <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>le donne<br />

. A seguito di normative europee<br />

e nazionali le donne sono riuscite ad<br />

avere formalmente pari diritti di cittadinanza,le<br />

sentenze dei Giudici le<br />

aiutino a poterli godere anche in maniera<br />

sostanziale.“Sono vicina in<br />

quanto donna alla madre di Ariano<br />

Irpino ,ed in quanto Consigliera di<br />

parità ,se ella lo vorrà,le sarò vicina<br />

con tutti i mezzi che le normative vigenti<br />

in materia mi consentono”».<br />

«Una rilevanza determinante assume<br />

l'attivita' lavorativa <strong>del</strong>la signora-<br />

si legge nell'ordinanza - Ella, avendo<br />

sede lavorativa presso l'aeroporto<br />

di Milano Malpensa ed essendo<br />

impegnata come assistente di volo<br />

su tratte intercontinentali, pur potendo<br />

disporre di una settimana di<br />

riposo al mese, e' costretta a lunghi<br />

trasferimenti dalla residenza dapprima<br />

a Napoli e poi a Milano con necessita'<br />

di pernottare almeno tre notti<br />

al mese a Milano, oltre ovviamente<br />

ai pernottamenti che deve fare all'estero.<br />

Non vi e' dubbio, pertanto<br />

- scrive il Tribunale irpino - che la sua<br />

Ciro Aquino non ha più obblighi nei confronti<br />

<strong>del</strong>l’Autorità Giudiziaria. L’ex addetto stampa<br />

<strong>del</strong> consigliere regionale <strong>del</strong> gruppo Federato<br />

Caldoro Sergio Nappi, contrariamente a quanto<br />

si riteneva dopo il dispositivo <strong>del</strong> Tribunale <strong>del</strong><br />

Riesame non è più gravato dalla misura impostagli<br />

dal Gip D’Auria al<br />

termine <strong>del</strong>l’interrogatorio<br />

di garanzia <strong>del</strong> 10<br />

maggio scorso, quella appunto<br />

<strong>del</strong>l’obbligo di firma<br />

in sostituzione dei<br />

domiciliari. Per lui una<br />

valutazione, quella dei<br />

magistrati <strong>del</strong> Tribunale<br />

<strong>del</strong>la Libertà, infatti, hanno<br />

depositato il dispositivo<br />

relativo all’istanza di<br />

annullamento <strong>del</strong>la misura<br />

cautelare nei confronti<br />

<strong>del</strong> ventiseienne<br />

addetto stampa <strong>del</strong> consigliere<br />

regionale, che come sollecitato dal suo<br />

legale, il penalista Alberico Villani, è entrata nel<br />

merito dei gravi indizi. Non ne sarebbero stati<br />

ravvisati per Aquino ( ma si attende di conoscere<br />

la motivazione <strong>del</strong>la decisione dei magistrati<br />

<strong>del</strong> Tribunale <strong>del</strong>la Libertà di Napoli) Co-<br />

presenza nella localita' di residenza<br />

dei figli risentira' <strong>del</strong>l'inevitabile fatica<br />

che gli spostamenti lavorativi comporteranno<br />

(...). Va precisato che, come<br />

la stessa hostess ha dichiarato, in<br />

sua assenza i bimbi vengono accuditi<br />

dai nonni materni'. 'Al contrario,<br />

il padre lavora quale socio in un negozio<br />

al piano terra ubicato nello stesso<br />

stabile ove si trova la casa coniugale,<br />

che e' di sua proprieta' esclusiva.<br />

Egli potrebbe pertanto assolvere<br />

alla sua attivita' lavorativa e contemporaneamente<br />

essere una figura<br />

di costante riferimento per i figli». pino<br />

è un tribunale da record.<br />

Revocato l’obbligo di firma ad Aquino<br />

ex addetto stampa di Sergio Nappi<br />

CRONACA 7<br />

Interdizione per D’Agostino, il pm<br />

favorevole alla revoca <strong>del</strong>la misura<br />

concordino, si dichiara favorevole ad un rinvio <strong>del</strong>lo<br />

svolgimento <strong>del</strong>la sua relazione, in ragione <strong>del</strong>la<br />

circostanza che la decisione <strong>del</strong> GIP dovrebbe presumibilmente<br />

giungere in tempi molto rapidi e <strong>del</strong>la<br />

tenuità <strong>del</strong> provvedimento interdittivo, che il GIP<br />

stesso ha proposto esplicitando che la posizione <strong>del</strong>l'imputato<br />

è ’sfumata’». Anche perché rispetto alle<br />

richieste di rinvio <strong>del</strong>la seduta per attendere le decisioni<br />

<strong>del</strong> Gip sulla revoca <strong>del</strong> provvedimento di interdizione.<br />

«Siffatte istanze di revoca di provvedimenti<br />

cautelari-dice la Rossomando- soprattutto ove<br />

si registri il parere favorevole <strong>del</strong> pubblico ministero,<br />

vengono esaminate dal giudice entro tempi<br />

contenuti». E quando la parlamentare <strong>del</strong> Movimento<br />

Cinque Stelle «invita a valutare l'opportunità di acquisire<br />

informazioni direttamente dall'autorità giudiziaria<br />

circa i tempi <strong>del</strong> procedimento nonché di<br />

MERCOGLIANO<br />

Tentano un furto<br />

ma il colpo fallisce<br />

MERCOGLIANO- Avevano tentato di effrarre<br />

la finestra di un’abitazione di Via Traversa,<br />

nel comune di Mercogliano, ma non si<br />

comprende per quali motivi, invece, sono stati<br />

convinti a desistere. Così hanno abbandonato<br />

la zona. Molto probabilmente a causa<br />

<strong>del</strong> passaggio di una <strong>del</strong>le pattuglie dei militari<br />

<strong>del</strong>la locale stazione, che hanno intensificato<br />

nelle ultime settimane i controlli contro<br />

l’allarme furti. A fare la scoperta <strong>del</strong> tentativo<br />

di effrazione alla finestra <strong>del</strong>l’abitazione,<br />

ieri mattina, sono stati gli stessi proprietari,<br />

che non hanno perso tempo a sporgere<br />

denuncia alla locale stazione <strong>del</strong>l’Arma.<br />

I militari agli ordini <strong>del</strong> comandante Maffei,<br />

ora stanno indagando per verificare eventuali<br />

tracce lasciate dai malviventi sulla zona dove<br />

stavano per compiere il furto. Una nuova<br />

escalation dopo un periodo di tregua? E’ probabile,<br />

ma la pressione <strong>del</strong>l’Arma non cala.<br />

acquisire gli orientamenti <strong>del</strong> pubblico ministero sull'istanza<br />

di revoca». E sempre la stessa relatrice a<br />

chiarire ai « colleghi a porre attenzione all'esigenza<br />

di non assumere iniziative che – al di là <strong>del</strong>le intenzioni<br />

– possano essere intese come invasioni nell'altrui<br />

sfera di competenza. Ricorda che, per lo svolgimento<br />

dei propri compiti istituzionali, ben può la<br />

Giunta richiedere documentazione che ritiene necessaria,<br />

ma non può in alcun modo interferire con<br />

l'esercizio <strong>del</strong> potere giurisdizionale». Per questo,<br />

sui tempi e sulle perplessità dei Cinque Stelle è lo<br />

stesso Presidente <strong>del</strong>la Giunta per le Autorizzazioni<br />

a Procedere, Ignazio La Russa, a tranquillizzare i<br />

grillino: «cogliendo il senso <strong>del</strong>l'intervento <strong>del</strong> collega<br />

Colletti, precisa che il rinvio non deve essere<br />

inteso sine die ma contenuto entro tempi ragionevoli<br />

e che, in ogni caso, la questione verrà nuova-<br />

sì come invocato dal suo difensore, il penalista<br />

Alberico Villani, i giudici <strong>del</strong> Collegio D <strong>del</strong> Tribunale<br />

<strong>del</strong> Riesame hanno infatti annullato la<br />

misura cautelare emessa l’otto maggio scorso<br />

dal Gip <strong>del</strong> Tribunale di Napoli Roberto D’Auria,:<br />

«non ne deriva per effetto la liberazione <strong>del</strong>l’impugnante<br />

essendo stato<br />

il medesimo, nelle more <strong>del</strong>la<br />

procedura incidentale<br />

(quella davanti al Gip D’Auria),<br />

sottoposto dal giudice<br />

procedente alla misura prescritta<br />

prevista dall’articolo<br />

282 <strong>del</strong> codice penale (il<br />

provvedimento che dispone<br />

l'obbligo di presentazione<br />

alla polizia giudiziaria, il<br />

giudice si riteneva avesse<br />

prescritto all'imputato di<br />

presentarsi a un determinato<br />

ufficio di polizia giudiziaria<br />

ndr), ma a differenza<br />

di quanto deciso per Sergio Nappi, invece, per<br />

Aquino non ci saranno obblighi. Una posizione<br />

più sfumata, processualmente, quella <strong>del</strong> ventiseienne<br />

che ha sempre negato di aver fatto da<br />

collettore di fatture per conto dei due consiglieri<br />

regionali finiti nel mirino <strong>del</strong>la Procura.<br />

TRUFFA SUI FONDI COMUNITARI<br />

PER IMPIANTO A MONTORO<br />

SUL TONNO ROSSO: UNA CONDANNA<br />

MONTORO SUPERIORE- Un’azienda che trattasse il<br />

tonno rosso nella patria <strong>del</strong>la cipolla ramata, ed in particolare<br />

molto lontano da quella <strong>del</strong> pesce, ovvero la Sicilia.<br />

Alla fine, dopo attenti accertamenti, invece di<br />

un’iniziativa imprenditoriale, quella di alcuni imprenditori,<br />

tra cui due irpini, si era rilevata una truffa.<br />

Scoperta dagli esperti <strong>del</strong> Ministero. Dopo dieci anni,<br />

comunque, davanti ai magistrati <strong>del</strong> Tribunale di<br />

Santa Maria Capua Vetere, si è chiuso il processo di<br />

primo grado ai sei imputati per associazione a <strong>del</strong>inquere<br />

finalizzata alla truffa. Cinque prescrizioni, considerato<br />

che si tratta di fatti relativi al dicembre <strong>del</strong><br />

2003. L’unico ad essere condannato, comunque, come<br />

chiesto dal pm Damiano, è stato un imprenditore <strong>del</strong><br />

montorese. Cinque anni di reclusione, quelli inflitti dai<br />

magistrati <strong>del</strong> Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.<br />

Ovviamente anche per lui, la condanna rischia presto<br />

di sciogliersi in un nulla di fatto. Anche perchè la prescrizione<br />

incombe anche sulla sua posizione. Quella<br />

che scatterà nel settembre prossimo.<br />

Studenti anche in mutande nel video<br />

Harlem Shake<br />

con polemica<br />

al «Colletta»<br />

Se non fosse per un piccolo particolare,<br />

quello che il video è stato realizzato<br />

all’interno di uno dei più prestigiosi<br />

istituti secondari <strong>del</strong>la città<br />

capoluogo, non ci sarebbe nulla da<br />

obiettare sull’Harlem Shake, la moda<br />

che ha contagiato anche ad Avellino<br />

i teen ager. Con tanto di video<br />

su Youtube. Quello che scompare<br />

nella stessa giornata. Anche perchè<br />

le immagini degli studenti, qualcuno<br />

anche in mutande, ad alcuni<br />

aveva suscitato ilarità, ad altri invece<br />

qualche imbarazzo. In modo particolare<br />

tra la classe docente <strong>del</strong> prestigioso<br />

liceo avellinese. Così ne è nato<br />

un caso. Con tanto di pezzo sul<br />

mattino.it e sui siti online <strong>del</strong>la provincia<br />

(vedi immagine in alto ndr)<br />

Semplicemente di una scanzonata<br />

parodia ballerina per chiudere in bellezza,<br />

e in mutande a quanto pare,<br />

un faticoso anno scolastico. Ma non<br />

sono mancate le censure. L'Harlem<br />

shake ha origine ad Harlem, New<br />

York, nel 1981. Sin dall'inizio ebbe<br />

una velocissima diffusione nelle aree<br />

metropolitane vicine, e divenne<br />

popolare grazie a numerosissimi clip<br />

musicali. Il creatore dei passi è un residente<br />

di Harlem, soprannominato<br />

FORINO- Ancora una vettura in<br />

fiamme nel comune <strong>del</strong>la Valle<br />

<strong>del</strong>l’Irno, quella<br />

di un pensionato,<br />

tra l’altro<br />

estraneo e soprattutto<br />

fuori<br />

da qualsiasi logica<br />

per cui si<br />

possa pensare<br />

ad un’intimidazione.<br />

Nel corso<br />

<strong>del</strong>la notte,<br />

intorno all’una,<br />

i vigili <strong>del</strong> fuoco di Avellino intorno<br />

sono dovuti intervenire a<br />

Forino per un incendio di un'autovettura<br />

Lancia Y 10. E' accaduto<br />

nel vicolo Enrico Iacuzio. La<br />

squadra giunta sul posto ha ulti-<br />

mente esaminata non appena giungerà agli uffici notizia<br />

<strong>del</strong>l'esito <strong>del</strong>la richiesta <strong>del</strong>l'onorevole D'Agostino».<br />

La fine <strong>del</strong>la vicenda giudiziaria per il parlamentare<br />

irpino Angelo D'Agostino? A quanto pare,<br />

almeno un notevole ridimensionamento <strong>del</strong>la sua<br />

posizione nell'ambito <strong>del</strong>l'inchiesta <strong>del</strong>la Procura di<br />

Roma.<br />

L’accusa nei confronti <strong>del</strong> parlamentare irpino era<br />

quella di acquisto fittizio per partecipare a gare. Il<br />

meccanismo scoperto dalla Procura di Roma e dal<br />

Nucleo Speciale Tutela Mercati <strong>del</strong>la Guardia di Finanza<br />

ha sortito 18 misure, nove cautelari (sei in<br />

carcere e tre domiciliari) ed altrettante di interdizione<br />

temporanea dall'esercizio <strong>del</strong>l'attività. Associazione<br />

per <strong>del</strong>inquere, corruzione, falso in atti pubblici,<br />

riciclaggio, omessa presentazione <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />

dei redditi ed emissione di fatture per operazioni<br />

inesistenti i reati contestati, a seconda <strong>del</strong>le<br />

posizioni, dal procuratore aggiunto di Roma Nello<br />

Rossi e dal sostituto Giancarlo Cirielli. Secondo<br />

le accuse, proprio l’imprenditore irpino avrebbe versato<br />

150mila euro per l’acquisizione di rami di un’azienda,<br />

la Fp srl, solo a livello cartolare.<br />

AVELLINO<br />

FESTIVAL IMPEGNO CIVILE<br />

TAPPA ANCHE IN IRPINIA<br />

"Al B" Originariamente venne chiamata<br />

"albee" ma, in un secondo momento,<br />

al Rucker e ad Harlem stessa<br />

venne ribattezzata Harlem shake.<br />

E negli ultimi mesi in tutta la provincia<br />

sono scattati veri e propri video<br />

sulle migliori performance tra i<br />

giovani <strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>la provincia.<br />

Anche luoghi pubblici, quelli usati<br />

come location, ma alla fine quella<br />

degli studenti <strong>del</strong> Colletta, almeno<br />

per quanto riguarda la provincia di<br />

Avellino, è la prima volta che si scatenano<br />

all’interno di un’aula scolastica.<br />

Ed è nato il caso.<br />

Il 'Festival <strong>del</strong>l' Impegno civile'<br />

<strong>2013</strong> comincera' lunedi'<br />

a San Tammaro (Caserta),<br />

nell' area <strong>del</strong>la 'Beton Campania'.La<br />

manifestazione<br />

prevede due mesi di convegni,<br />

concerti e altre iniziative<br />

che avranno come sede beni immobili confiscati alla camorra. E proprio il riuso degli<br />

immobili sottratti ai clan sara' uno degli argomenti in discussione. All' inaugurazione<br />

interverra' il direttore <strong>del</strong>l' Agenzia nazionale per i Beni confiscati Giuseppe<br />

Caruso. In Campania - secondo i dati <strong>del</strong>l'Agenzia Nazionale Beni Confiscati aggiornati<br />

a gennaio <strong>2013</strong> - gli immobili e gli altri beni confiscati sono 1.571, dei quali<br />

5<strong>02</strong> in gestione all'Agenzia, 899 destinati e consegnati a Comuni o associazioni;<br />

1<strong>06</strong> sono i beni destinati ma non consegnati, e 64 quelli usciti dalla gestione.E' la<br />

provincia di Napoli ad avere il maggior numero di beni confiscati: 891 (317 in gestione,<br />

465 destinati e consegnati, 90 destinati e non consegnati, 19 usciti dalla gestione);<br />

seguono Caserta con 444 (120 in gestione all'Agenzia, 304 destinati e consegnati,<br />

7 destinati ma non consegnati, 13 usciti dalla gestione); Salerno con 200 beni<br />

(50 in gestione, 112 destinati e consegnati, 7 destinati ma non consegnati, 31 usciti<br />

dalla gestione); Avellino con 26, e Benevento con 10.<br />

Forino, in fiamme l’auto<br />

di un pensionato: è dolo?<br />

mato le operazioni di spegnimento<br />

<strong>del</strong> veicolo già iniziate da<br />

alcune persone presenti<br />

ed ha provveduto alla<br />

messa in sicurezza<br />

<strong>del</strong>l'autovettura e <strong>del</strong>l'area<br />

interessata dall'incendio.<br />

Non si esclude<br />

un’azione dolosa,<br />

anche se è strano<br />

che possa esserci un’azione<br />

violenta, considerato<br />

che l’uomo avrebbe<br />

anche riferito ai<br />

militari <strong>del</strong>la locale stazione di<br />

non aver mai subito alcun tipo di<br />

minaccia. Per questo motivo non<br />

si comprendono le ragioni <strong>del</strong>l’azione.<br />

Quelle su cui stanno comunque<br />

indagando i Carabinieri.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Centro servizi di Atripalda<br />

Il sindaco spera nell’alienazione<br />

ATRIPALDA - Dopo otto gare<br />

andate deserte il Centro Servizi<br />

di Via San Lorenzo ad Atripalda<br />

resta invenduto. Salta<br />

così la trattativa per la vendita.<br />

La trattativa avviata dal sindaco<br />

Paolo Spagnuolo e dal<br />

<strong>del</strong>egato al Patrimonio Domenico<br />

Landi con l’amministratore<br />

<strong>del</strong>la “Xenus srl”, la casa<br />

farmaceutica interessata all’acquisto,<br />

si è chiusa con esito<br />

negativo. Il responsabile <strong>del</strong><br />

MERCOGLIANO - E’ Bufera sulla<br />

Tares a Mercogliano dove<br />

l’opposizione chiede la convocazione<br />

di un Consiglio comunale<br />

al sindaco Massimiliano<br />

Carullo.<br />

Di fatto, da qualche giorno i cittadini<br />

di Mercogliano hanno ricevuto<br />

i bollettini per pagare la<br />

Tares, la nuova tassa dei rifiuti<br />

che andrà a sostituire la Tarsu.<br />

La Tares (Tassa Rifiuti E Servizi)<br />

è un'imposta in tema di gestione<br />

dei rifiuti introdotta dal<br />

Decreto Legge 6 dicembre 2011<br />

n. 2<strong>06</strong> in sostituzione <strong>del</strong>la Tariffa<br />

di igiene ambientale (Tia)<br />

e Tassa per lo smaltimento dei<br />

rifiuti solidi urbani.<br />

Il nuovo tributo è in vigore dal<br />

1º gennaio <strong>2013</strong> e consiste in<br />

un'imposta basata sulla superficie<br />

<strong>del</strong>l'immobile di riferimento,<br />

che ha come obiettivo la copertura<br />

economica per intero <strong>del</strong><br />

servizio di raccolta e smaltimento<br />

rifiuti <strong>del</strong> comune.<br />

Immediato l’intervento <strong>del</strong>l’opposizione<br />

che ieri mattina ha<br />

convocato una conferenza stampa<br />

presso la sede <strong>del</strong> Coordinamento<br />

Cittadino <strong>del</strong> Popolo <strong>del</strong>le<br />

Libertà di Mercogliano.<br />

Seduti intorno a un tavolo i<br />

Gruppi Consiliari di Libera Mercogliano<br />

– Pd e di Patto per<br />

Mercogliano Pdl.<br />

«I cittadini non paghino le tasse<br />

e il sindaco convochi immediatamente<br />

un consiglio comunale<br />

per spiegare cosa è cambiato»<br />

questo il monito <strong>del</strong> consigliere<br />

di opposizione Nicola<br />

Sampietro.<br />

«Sulla vicenda c’è poca chiarezza,<br />

non si sa se le competenze<br />

sono <strong>del</strong> Consiglio o <strong>del</strong>la<br />

giunta - ha continuato Sampietro<br />

- Un argomento di questa<br />

portata deve essere necessariamente<br />

portato in consiglio<br />

comunale. Per contro invece vediamo<br />

l’ennesima difficoltà di<br />

questa Amministrazione che di<br />

fronte all’esigenza di dover far<br />

cassa non pensa ad altro che a<br />

tassare ulteriormente i cittadini.<br />

Non trova di meglio da fare<br />

che accelerare i tempi e notifi-<br />

Settore Finanziario, dottor<br />

Paolo De Giuseppe, con determinazione<br />

<strong>del</strong> 28 maggio<br />

<strong>2013</strong>, infatti ha preso atto che<br />

la trattativa negoziata avviata<br />

con la società «Xenus Srl» si è<br />

conclusa con la mancata vendita<br />

<strong>del</strong> Centro Servizi di Via<br />

San Lorenzo per mancata proposizione<br />

<strong>del</strong>l’offerta formale<br />

richiesta.<br />

Infatti l’azienda privata, che aveva<br />

avviato la trattativa, presentando<br />

una manifestazione<br />

care cartelle di pagamento per<br />

mettere ancora una volta le mani<br />

nelle tasche dei cittadini. Si è<br />

anche giocato sulla cacofonia<br />

tra Tarsu e Tares. La gente non<br />

riesce nemmeno a distinguere<br />

bene di cosa stiamo parlando.<br />

Per questo è necessario che il<br />

sindaco spieghi perchè c’è que-<br />

d’interesse protocollata nel<br />

mese di dicembre, non ha risposto<br />

alla diffida inviata dal<br />

Comune di presentare entro fine<br />

maggio una proposta d’offerta<br />

economica. Inoltre il responsabile<br />

<strong>del</strong> II Settore ha deferito<br />

alla competenza <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale ogni modifica<br />

integrativa al Piano di alienazione<br />

dei beni comunali<br />

per far fronte al disavanzo di<br />

gestione <strong>del</strong>l’Ente che ammonta<br />

a circa tre milioni e sei-<br />

sta variazione non solo nella<br />

sostanza ma anche nel nome di<br />

questa nuova tassa che bisogna<br />

pagare e soprattutto dar conto<br />

ai cittadini <strong>del</strong> perchè sono costretti<br />

a pagare anche di fronte<br />

a un servizio non adeguato».<br />

Inevitabile anche un passaggio<br />

sulla raccolta dei rifiuti che a<br />

IRPINIA 8<br />

centomila euro.<br />

L’importo per il quale il comune<br />

intendeva cedere la<br />

struttura di via San Lorenzo e-<br />

Mercogliano, scontro sulla Tares<br />

Sampietro: «Subito un Consiglio»<br />

Il consigliere di opposizione: «I cittadini meritano chiarezza sulla nuova tassa»<br />

RAFFAELE TECCE<br />

LAPIO - Con ogni probabilità si terrà il prossimo 15<br />

giugno il consiglio comunale di insediamento <strong>del</strong>la<br />

nuova Amministrazione Fabrizio a Lapio. Sarà<br />

allora che il nuovo sindaco Natalino Fabrizio ufficializzerà<br />

i nomi che comporranno<br />

la nuova giunta<br />

comunale.<br />

Pasquale Carbone ha ottenuto<br />

152 preferenze e<br />

con ogni probabilità sarà<br />

il prossimo vicesindaco,<br />

ruolo ricoperto per dieci<br />

anni dallo stesso Fabrizio<br />

durante le due Amministrazioni<br />

guidate dall’ex<br />

sindaco Ubaldo Reppucci.<br />

Walter Lepore, stimato architetto,<br />

invece dovrebbe essere il prossimo assessore<br />

all’Urbanistica.<br />

In consiglio per la maggioranza entreranno anche<br />

Carmelina D’Amore ed Ernesto Iovine. Per la minoranza<br />

invece ci saranno il candidato sindaco sconfitto<br />

Vito Carbone e Maria Raffaella Rossi, per lei<br />

Inaugurazione a Monteforte<br />

MONTEFORTE - E’ stata inaugurata<br />

ieri mattina nella frazione<br />

Alvanella di Monteforte Irpino<br />

la Scuola<br />

<strong>del</strong>l’Infanzia intitolata<br />

a Rosa e<br />

Carolina Agazzi.<br />

I bambini e<br />

le bambini <strong>del</strong>la<br />

scuola situata<br />

al piano inferiore<strong>del</strong>l’Istituto<br />

Montessori<br />

potranno finalmente beneficiare<br />

di una struttura dotata di ampi<br />

spazi con aule capienti e a-<br />

Mercogliano viene espletata da<br />

Irpiniambiente con la quale da<br />

tempo c’è un contenzioso in atto.<br />

«Mercogliano paga errori di gestione<br />

<strong>del</strong> passato - continua<br />

Sampietro - Errori che però sono<br />

riconducibili a questa amministrazione».<br />

Lapio, il sindaco Fabrizio ha deciso<br />

Sarà Carbone il nuovo vicesindaco<br />

deguate per le loro necessità didattiche.<br />

Sempre ieri è stata inaugurata<br />

"Cl@sse 2.0", unico<br />

progetto nella<br />

provincia di Avellinofinalizzato<br />

a modificarel'ambiente<br />

di apprendimento<br />

grazie<br />

all'utilizzo<br />

quotidiano<br />

<strong>del</strong>le TIC nella<br />

didattica. Il progetto è stato finanziato<br />

nel 2010 dall'ANSAS<br />

di Napoli.<br />

ben 114 preferenze.<br />

Tornando alla maggioranza, l’intenzione <strong>del</strong> sindaco<br />

Fabrizio è quella di coinvolgere attivamente anche<br />

Marco Melchionno e Arturo Fascione, i due<br />

candidati che non sono<br />

riusciti ad entrare in consiglio<br />

comunale.<br />

Un’Amministrazione che<br />

dovrà misurarsi con i problemi<br />

che riguardano tutti<br />

i comuni.<br />

Completamento <strong>del</strong>le opere<br />

pubbliche come Palazzo<br />

Filangieri e la palestra<br />

comunale. Poi la messa a<br />

punto <strong>del</strong> sistema consorziato<br />

dei servizi con i vicini<br />

Chiusano, Castelvetere<br />

e San Mango con i quali è già stato creato un comune<br />

catasto e per il futuro non è escluso che anche<br />

il servizio di raccolta dei rifiuti possa vedere<br />

questi enti insieme per un progetto.<br />

Sono questi alcuni dei capisaldi da cui ripartirà Natalino<br />

Fabrizio.<br />

ra di 2 milioni e 650 mila euro.<br />

Proprio sulla vendita <strong>del</strong> centro<br />

Pmi l’Amministrazione<br />

Spagnuolo puntava al risanamento<br />

<strong>del</strong>le casse comunali.<br />

A far saltare l’acquisto da parte<br />

<strong>del</strong>la società farmaceutica il<br />

mancato sblocco di fondi legati<br />

ad un finanziamento dal Ministero<br />

<strong>del</strong>le Attività produttive.<br />

Da parte <strong>del</strong>la Xenus ci sarebbe<br />

comunque l’intenzione di<br />

acquistare l’immobile a porzioni:<br />

una prima parte di 650<br />

mila euro e poi un’altra parte<br />

per i restanti 2 milioni di euro.<br />

«Nel giro di qualche mese -<br />

auspica il sindaco - mi auguro<br />

che si arrivi alla sua alienazione».<br />

SAN POTITO<br />

Il sindaco<br />

Iandoli:<br />

la giunta?<br />

Innovativa<br />

SAN POTITO- «Una giunta innovativa,<br />

vedrete». E’ la promessa<br />

che Francesco Iandoli,<br />

sindaco di San Potito da una<br />

settimana, fa alla vigilia <strong>del</strong>la<br />

presentazione <strong>del</strong> suo esecutivo.<br />

Quella che avverrà domani<br />

mattina, quando il primo cittadino<br />

firmerà i decreti di nomina<br />

dei suoi assessori. Sicuramente<br />

una novità, anche perchè<br />

se Iandoli opterà come<br />

sembra per una soluzione interna,<br />

comunque si tratterà di<br />

consiglieri comunali alla loro<br />

prima esperienza in politica.<br />

Non è l’unica novità. Anche<br />

perchè Iandoli e la sua squadra<br />

hanno già avviato una serie di<br />

sopralluoghi per verificare la<br />

condizione <strong>del</strong> paese. E non è<br />

l’unica iniziativa che il primo<br />

cittadino di San Potito sta preparando.<br />

Anche perchè già lunedì<br />

ci sarà un confronto con i<br />

responsabili <strong>del</strong> servizio di Economia<br />

<strong>del</strong>l’Ente per verificare<br />

eventuali passività nei conti<br />

<strong>del</strong> Comune di San Potito. Insomma,<br />

Iandoli e la sua squadra<br />

stanno prendendo contatto<br />

con quella che è la macchina<br />

amministrativa ed in particolare<br />

con quello su cui dovranno<br />

lavorare. Con l’intento di allargare<br />

ad una partecipazione<br />

sempre più ampia alla vita amministrativa,<br />

quello che sarà<br />

l’orizzonte <strong>del</strong>la squadra di governo<br />

che affiancherà l’avvocato<br />

nell’esperienza dei prossimi<br />

anni al Comune di San Potito.<br />

E c’è da giurarci che quello<br />

<strong>del</strong>la nuova amministrazione<br />

non sarà certo un compito<br />

facile, visto quello che riserva<br />

la crisi alle amministrazioni comunali.<br />

brevi<br />

A scuola di ecologia<br />

La soddisfazione<br />

di Spagnuolo<br />

ATRIPALDA - Lo scorso 25<br />

maggio, presso l’auditorium<br />

<strong>del</strong>la scuola media Masi, si è<br />

svolto il workshop finale “a<br />

scuola di ecologia”.<br />

Una manifestazione molto interessante<br />

che ha suscitato l’entusiasmo<br />

dei partecipanti. L’assessore<br />

Antonio Prezioso, il<br />

consigliere <strong>del</strong>egato Lello Barbarisi<br />

unitamente al Sindaco,<br />

hanno deciso di rendere pubblici<br />

i moduli <strong>del</strong> corso di formazione<br />

ed educazione ambientale<br />

dedicata ai genitori,<br />

ringraziando in maniera particolare<br />

tutti coloro, preside e docenti<br />

in primis, che hanno contribuito<br />

alla realizzazione <strong>del</strong><br />

progetto. Per questo motivo è<br />

presente sulla home page <strong>del</strong><br />

sito <strong>del</strong> Comune di Atripalda il<br />

link “Green School”, all’ interno<br />

sono contenute notizie sul<br />

club Amici <strong>del</strong>la Terra d’Irpina<br />

dalla nascita alle varie attività<br />

di promozione <strong>del</strong> territorio.<br />

Atripalda,<br />

Sel attacca<br />

il Comune<br />

ATRIPALDA - Ad un mese dall’avvio<br />

<strong>del</strong> nuovo servizio di raccolta<br />

differenziata in città, la sezione<br />

cittadina di Sel Atripalda<br />

con un manifesto attacca l’Amministrazione<br />

guidata dal sindaco<br />

Paolo Spagnuolo per aver lasciato<br />

da solo il commissario ad<br />

acta, dottoressa Curto, elogiando<br />

la maturità dimostrata dagli atripaldesi.<br />

«Sindaco e company hanno rifuggito<br />

qualunque forma di collaborazione<br />

- scrive Sinistra Ecologia e<br />

Libertà - abbandonando al proprio<br />

destino il commissario ad acta,<br />

anzi scommettendo sul suo fallimento,<br />

e condannando al disorientamento<br />

i cittadini, anzi aumentando<br />

la confusione dei primi<br />

momenti con comunicati fuori<br />

luogo. Ora terminata la bufera iniziale<br />

grazie anche alla maturità<br />

degli atripaldesi, sindaco e company<br />

fanno a gara per attribuirsi i<br />

meriti <strong>del</strong>l’operazione, sperando<br />

che i cittadini se la bevano».


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Rotondi, quattro vertici e poi il sindaco<br />

ufficializzerà assessorati e <strong>del</strong>eghe<br />

ROTONDI- Per il sindaco di Rotondi<br />

Antonio Russo e la sua<br />

squadra di governo quella che comincerà<br />

domani sarà la settimana<br />

decisiva per l’assegnazione di<br />

assessorati, <strong>del</strong>eghe e quindi, per<br />

la formazione definitiva <strong>del</strong>la<br />

nuova squadra di governo.<br />

Nei giorni scorsi il sindaco, dopo<br />

l’insediamento di martedì scorso,<br />

per lo più ha presenziato a impegni<br />

istituzionali e ha tentato di<br />

prendere contezza <strong>del</strong>le varie situazione.<br />

Una settimana che tuttavia<br />

è stata anche caratterizzata<br />

LAURO- «Non possiamo pensare<br />

di camminare da soli». Ad<br />

una settimana dalla vittoria elettorale,<br />

quella che lo ha portato<br />

nuovamente alla guida <strong>del</strong><br />

Comune di Lauro, Antonio Bossone<br />

«chiama» gli altri sindaci<br />

<strong>del</strong> Vallo di Lauro a discutere<br />

intorno ad un tavolo su quelle<br />

che sono le priorità e le linee<br />

di sviluppo tracciate dalla Regione<br />

Campania per l'associazionismo<br />

dei comuni. Rilanciare<br />

le Unioni dei Comuni, come<br />

prevede e auspica la legge che<br />

la giunta regionale Caldoro si<br />

prepara a portare all'attenzione<br />

<strong>del</strong> Consiglio Regionale. Un<br />

lavoro unitario, con Lauro che<br />

avrà il ruolo guida, ma solo in<br />

termini di coordinamento di una<br />

vera e propria cabina di regia<br />

territoriale per stabilire ambiti<br />

di intervento e iniziative<br />

per lo sviluppo locale. E' la prima<br />

iniziativa che il sindaco<br />

Bossone avvia, al di fuori <strong>del</strong>la<br />

tabella di marcia che si è dato<br />

per il governo <strong>del</strong> comune di<br />

Lauro. Quella che procede senza<br />

sosta. Per lui anche un appuntamento<br />

importante, quello<br />

di domani in Prefettura,<br />

quando incontrerà il massimo<br />

rappresentante di Governo Umberto<br />

Guidato per discutere tra<br />

l'altro anche <strong>del</strong>le problematiche<br />

che riguardano la comunità<br />

<strong>del</strong> Vallo di Lauro che guida<br />

nuovamente da una settimana.<br />

E si riparte da un appello all'unità<br />

dei sindaci <strong>del</strong> Vallo di<br />

Lauro. Anche perché con molti<br />

di loro Bossone ha ripreso un<br />

contatto interrotto negli anni<br />

precedenti. «Basta campanili-<br />

da un turbinio di emozioni e circostanze<br />

comunque nuove per<br />

Russo. Giorni, dunque, anche di<br />

riflessione per avviarsi alla settimana<br />

entrante con le giuste energie<br />

in modo da valutare il da<br />

farsi.<br />

Quattro riunioni determinanti<br />

quelle che Russo terrà da domani<br />

fino a venerdì prossimo per poi<br />

arrivare entro sabato all’ufficializzazione<br />

<strong>del</strong>le nuove cariche<br />

con tanto di festa di ringraziamento<br />

agli elettori.<br />

Il primo vertice, e questo il sin-<br />

smi-continua Bossone- è il momento<br />

di camminare uniti».<br />

Insomma, sindaco, è ora di<br />

camminare uniti nel Vallo?<br />

Pensa che saranno pronti a<br />

raccogliere questa sfida? Non<br />

c'è il timore che Lauro voglia<br />

fare la parte <strong>del</strong> padre padrone?<br />

«Il messaggio è quello al più<br />

presto di sedere al tavolo e invece<br />

di frammentarci riunirci.<br />

Anche perché ci sono <strong>del</strong>le sfide<br />

che tra poco ci troveremo ad<br />

affrontare. Quella sugli Ato, gli<br />

ambiti che si dovranno occupare<br />

<strong>del</strong>la gestione di numerosi<br />

servizi sul territorio. Nel Vallo<br />

di Lauro dobbiamo prenderla<br />

come una cosa fatta. Dobbiamo<br />

arrivare già pronti alla sfida e<br />

alle prospettive che si aprono<br />

con la legge che la giunta Caldoro<br />

Sugli assi di sviluppo. Ormai<br />

nessuno può camminare<br />

da solo. I servizi devono essere<br />

associati, ma con un mo<strong>del</strong>lo<br />

che come Anpci e Anci abbia-<br />

daco lo evidenzia più volte, sarà<br />

quello con la Segretaria Comunale<br />

per capire in che stato è la<br />

macchina amministrativa e, dunque,<br />

come farla ripartire.<br />

Seguirà a catana una riunione<br />

con tutti gli amministratori uscenti.<br />

«Ritengo giusto- spiega il<br />

sindaco- interfacciarmi con chi ha<br />

guidato il Comune negli ultimi<br />

anni. La Segretaria senza dubbio<br />

è la figura che più può mediare<br />

tra passato e futuro e conosce perfettamente<br />

ogni situazione. Lo<br />

stesso dicasi per gli uscenti che in-<br />

mo concordato insieme all'assessore<br />

Sommese, vedranno<br />

realtà associate di almeno dodicimila<br />

abitanti. Per questo<br />

motivo è necessario fermarci un<br />

attimo, creiamo un'associazione<br />

di servizi di tutto il Vallo di<br />

Lauro.<br />

La giunta regionale è già pronta<br />

a portarla in Consiglio. Lauro<br />

si propone come coordinamento<br />

e non come egemonia.<br />

Senza l'aiuto degli altri e di<br />

Lauro non si potrà andare molto<br />

avanti. Questo interessa attività<br />

produttive, sviluppo locale,<br />

polizia municipale. E' ormai<br />

una realtà e su questa ci dobbiamo<br />

muovere. Oggi nessuno<br />

può immaginare di risolvere<br />

questioni e servizi se non stiamo<br />

tutti quanti insieme.<br />

Ci sono poi anche le attività<br />

lauretane. Come procede su<br />

giunta e agenda amministrativa?<br />

«Questa settimana ripartiamo<br />

da un importante incontro in<br />

IRPINIA 9<br />

contrerò subito dopo».<br />

Successivamente sarà la volta dei<br />

sette consiglieri candidati nella lista<br />

con Russo “Amici in Comune”:<br />

Proprio con loro, eletti e non<br />

Bossone «chiama» i sindaci:<br />

rilanciare l’Unione dei comuni<br />

Il primo cittadino di Lauro: niente egemonie, ma bisogna camminare insieme in futuro<br />

REDAZIONE<br />

Chiusano, l’amministrazione Reppucci:<br />

«Via Codrazzo? Ecco qual è la verità»<br />

CHIUSANO SAN DOMENICO- Su Via Codrazzo e sull’inquinamento<br />

denunciato da alcuni cittadini, arriva la<br />

nota <strong>del</strong>l’amministrazione comunale, anche abbastanza<br />

piccata: «Leggere che un gruppo di cittadini di via Codrazzo<br />

scrive al sanitario e al sindaco, anche se poi sono<br />

risultate essere soltanto due persone, ci ha indotti a doverose<br />

risposte. Non appare illogico aver scritto «Sig. sanitario,<br />

siamo un gruppo di persone?». Oltretutto, è inappropriato<br />

utilizzare il fraseggio «in località Acqualemma<br />

versano nelle stesse condizioni altri cittadini», senza<br />

aver ancora descritto il patimento dei residenti in via<br />

Codrazzo. Il sanitario,forse, avrebbe dovuto intuire l'insofferenza<br />

dei cittadini <strong>del</strong>le rispettive località dall'oggetto<br />

<strong>del</strong>la missiva? Boh! Stendiamo un velo pietoso sulle semantiche<br />

lessicali». Questo l’esordio <strong>del</strong>la nota inviata<br />

dal sindaco e dai suoi consiglieri. «Un motto recita «non<br />

è mai troppo tardi » per denunciare eventuali omissioni.<br />

Rammentate o no che le problematiche urbanistiche, igieniche<br />

e di probabile inquinamento oncologico persistevano<br />

anche prima <strong>del</strong>l'insediamento <strong>del</strong>l'attuale amministrazione?<br />

. Infatti, anche se non era noto, l’amianto<br />

già era presente nelle strutture dei rispettivi insediamenti<br />

emergenziali, prima che l'attuale amministrazione<br />

iniziasse lo smantellamento. Tra l'altro - cosa molto più<br />

grave - ai denuncianti non avrebbe dovuto sfuggire che -<br />

ancora nell'anno 2007 – l’ex Amministrazione stipulava<br />

contratti di locazione a favore di chi ne faceva richiesta,<br />

alla modica cifra di due euro a vano, escluso il bagno!<br />

Sin da subito, invece, l’attuale Amministrazione, si è attivata<br />

per rimuovere queste strutture “abominevoli” mentre<br />

voi due - anziché essere riconoscenti di tale attivismo<br />

amministrativo - avete denunciato nella speranza di intimorire<br />

chi opera per il bene di Chiusano. Consentiteci<br />

una domanda. Dove stavate quando l'ex amministrazione<br />

locava tali inabitabili prefabbricati? E così per la località<br />

Acqualemma. Dove eravate quando concedevano<br />

in locazione identiche baracche dimenticando di compilare<br />

le schede da inviare dall’ARPAC? Ciò era condizione<br />

necessaria per poter accedere ai finanziamenti. Vi sfugge<br />

cosa significa Arpac? Ma torniamo alla questione di Via<br />

Codrazzo. L’impresa appaltatrice è stata costretta a sospendere<br />

il primo subappalto per irregolarità verso l’IN-<br />

PS. La stessa faceva nuova richiesta di subappalto per altra<br />

ditta specializzata alla rimozione <strong>del</strong>l’amianto. Non<br />

potete quindi smentire che già erano stati avviati i lavori<br />

per lo smantellamento di tali strutture fatiscenti. Con altrettanta<br />

facilità ed immediatezza avrebbe appreso che<br />

per poter riprendere e completare i lavori si è in attesa <strong>del</strong>l’autorizzazione<br />

<strong>del</strong>l’ASL di Avellino. Abbiamo dato tutte<br />

le risposte dovute, non solo per ragioni di civiltà e di educazione,<br />

ma soprattutto perché ci siamo meravigliati<br />

di aver appreso che i ricorrenti sono soltanto due».<br />

Prefettura, quello di domani<br />

con il Prefetto Guidato, con cui<br />

ci confronteremo sulle questioni<br />

di emergenza come la mobilità<br />

<strong>del</strong> personale.<br />

Questo sul fronte istituzionale.<br />

Ma rispetto alla tabella di marcia<br />

che ci siano posti a livello<br />

amministrativo spero che nei<br />

prossimi giorni, tempo permettendo,<br />

potremo riuscire a completare<br />

il lavoro di pulizia <strong>del</strong><br />

paese. Considerate che con l'azione<br />

dei volontari, a cui va tutto<br />

il mio più ampio ringraziamento,<br />

nei primi sette giorni<br />

siamo all ottanta per cento <strong>del</strong><br />

lavoro compiuto. E la tabella<br />

non subirà stop. Avevamo garantito<br />

di affrontare nei primi<br />

30 giorni il problema mobilità<br />

e lo faremo.<br />

Ristabilire la viabilità sottoservizi,<br />

pubblica illuminazione.<br />

Avvieremo queste grosse fasi e<br />

lo faremo. Nei primi 100 giorni<br />

faremo questo, poi parallelamente<br />

ci sarà da portare avanti<br />

il discorso sul turismo e i beni<br />

culturali. La nave ormai è<br />

già in mare aperto. Affronteremo<br />

queste vicende con la massima<br />

abnegazione. Sulla giunta<br />

stiamo approfondendo, molto<br />

probabilmente ci sarà una<br />

donna a completare la terna di<br />

assessori»<br />

E con l’opposizione? Quali saranno<br />

i vostri rapporti?<br />

«Ho già detto chiaramente quello<br />

che dovrà essere il nostro rapporto.<br />

Io non penso e non considero<br />

i consiglieri Corbisiero e<br />

Mazzocca come opposizione.<br />

Anzi, ritengo che siano insieme<br />

al Consiglio Comunale, parte<br />

fondamentale per i progetti sui<br />

grandi temi di sviluppo».<br />

QUADRELLE - Entro la prossima<br />

settimana il sindaco Nicola Masi varerà<br />

la giunta. Nell'esecutivo entreranno<br />

due done, Lucia Napolitano,<br />

sindaco uscente che ha potuto candidarsi<br />

dopo due mandati consecutivi<br />

a consigliere prima eletta nella lista.<br />

Altra donna in giunta Alfonsina<br />

Napolitano, seconda eletta. «La<br />

prossima settimana- dice il Primo<br />

Cittadino - vareremo la giunta nella<br />

quale di entreranno come consuetudine<br />

i primi eletti <strong>del</strong>la nostra compagine<br />

amministrativa.<br />

Intanto il sindaco uscente Lucia Napolitano<br />

analizza il risultato elettorale:<br />

«Abbianmo vinto ma dobbiamo<br />

tenere conto che il paese è diviso<br />

a metà. Dobbiamo tenere conto<br />

di questo dato e lavoreremo per recuperare.<br />

Purtroppo in questa fase<br />

di crisi è stato facile fare demagogia.<br />

Le tasse purtroppo sono state<br />

aumentate in quanto a livello nazionale<br />

i tagli hanno comportato anche<br />

questo. E' stato facile per gli av-<br />

eletti, il sindaco arriverà a decidere<br />

come dividere gli assessorati<br />

e le <strong>del</strong>eghe esterne.<br />

Decisioni che non saranno solo<br />

di Russo, ma il frutto <strong>del</strong> ragionamento<br />

allargato con tutti.<br />

L’ultima riunione, non a caso, è<br />

quella che il sindaco ha programmato<br />

con tutti gli amici e i<br />

sostenitori <strong>del</strong>la lista «perchè- così<br />

sottolinea lo stesso sindaco- è<br />

giusto che anche gli amici che al<br />

di fuori <strong>del</strong>la lista ci hanno dato<br />

grande sostegno in questa campagna<br />

elettorale, siano partecipi<br />

<strong>del</strong>le scelte».<br />

Quattro riunione decisive, come<br />

detto, che porteranno, quasi probabilmente<br />

già per il prossimo fine<br />

settimana all’ufficializzazione<br />

<strong>del</strong>la nuova giunta.<br />

LAURO<br />

Sorice: bene<br />

il risultato<br />

di Rega<br />

al voto<br />

LAURO- Bene il risultato di Armando<br />

Rega. E’ quello che scrive<br />

il portavoce di Ora si Può Stefano<br />

Sorice, tra i sostenitori <strong>del</strong> giovane<br />

consigliere comunale eletto nelle liste<br />

di Antonio Bossone. «L'elettore,<br />

come lo spettatore nelle gare<br />

sportive riesce sempre e comunque<br />

ad introdursi nel significato utile<br />

<strong>del</strong>l'area <strong>del</strong> podio, cioè, 1°, 2° e<br />

3° posto. Nella classifica, a chiunque,<br />

balza subito all'occhio il posizionamento<br />

avuto dal giovane Armando<br />

Rega, che prima di tutti ha<br />

provveduto, data la sua serietà e<br />

promessa di bene governare, a ringraziare<br />

tutti i suoi 242 elettori». Infine:<br />

«Dobbiamo dire però, che se,<br />

quando il Popolo sufficientemente<br />

informato <strong>del</strong>ibera, non vi fosse alcuna<br />

comunicazione tra i cittadini,<br />

dal gran numero <strong>del</strong>le piccole differenze,<br />

balzerebbe sempre fuori la<br />

volontà generale e la <strong>del</strong>iberazione<br />

sarebbe sempre buona. Ma quando<br />

si creano <strong>del</strong>le fazioni, <strong>del</strong>le associazioni<br />

particolari a spese <strong>del</strong><br />

tutto, la volontà di ciascuna di queste<br />

associazioni diventa generale in<br />

rapporto ai suoi membri e particolare<br />

in rapporto al Sindaco eletto.<br />

E' dunque necessario, perchè si abbia<br />

chiaramente l'espressione <strong>del</strong>la<br />

volontà generale, che non vi siano<br />

fazioni».<br />

versari la facile demagogia .La realtà<br />

è diversa. Se gli avversari avessero<br />

amministrato al posto nostro avrebbero<br />

assunto la stessa linea. Per<br />

quanto riguarda i rifiuti siamo dovuti<br />

passare con Irpinia- Ambiente<br />

brevi<br />

Baiano, il bilancio<br />

<strong>del</strong> gruppo Impegno:<br />

«Giovani invecchiati»<br />

BAIANO- Duro bilancio di un anno<br />

di amministrazione Montanaro, quello<br />

che fornisce il gruppo di minoranza<br />

“Impegno per Baiano”:<br />

«I "giovani" amministratori- così il<br />

manifesto <strong>del</strong>la minoranza dal titolo<br />

“Giovani invecchiati”- preferiscono<br />

fare solo proclami propagandistici,<br />

lontani dai problemi concreti <strong>del</strong> nostro<br />

paese e soprattutto lontani dal<br />

paventato cambiamento sul quale<br />

hanno costruito con estrema demagogia<br />

una campagna elettorale imperniata<br />

sullo slogan “Baiano sta<br />

Cambiando”.I nostri "giovani" sono<br />

stati capaci solo di mettere al bando<br />

le più elementari regole di convivenza<br />

civile e di democrazia, rovinando<br />

anche le poche cose buone<br />

rimaste».<br />

E poi “Impegno” snocciola tutte le<br />

questioni che ritiene irrisolte: «La raccolta<br />

differenziata che è sempre stata<br />

un fiore all'occhiello per la nostra<br />

comunità e grazie alla quale abbiamo<br />

raggiunto tanti traguardi e avuto<br />

anche tanti riconoscimenti, risulta<br />

oggi un servizio di qualità scadente<br />

a seguito <strong>del</strong>la stipula <strong>del</strong>la inefficiente<br />

e molto costosa convenzione<br />

con la cooperativa di Visciano alla<br />

quale vengono elargiti circa 6000 euro<br />

mensili. Un'amministrazione interprete<br />

<strong>del</strong> ruolo di guida politicoamministrativo<br />

<strong>del</strong>la nostra comunità<br />

sicuramente avrebbe avuto maggiore<br />

attenzione al traffico cittadino<br />

che è peggiorato, in quanto ormai si<br />

parcheggia anche sugli inutili, costosi<br />

e pericolosi dissuasori, inoltre la pulizia<br />

<strong>del</strong>le erbacce presente nelle strade<br />

e nelle piazze è stata fatta con l'uso<br />

<strong>del</strong> diserbante, veleno nocivo per<br />

la salute dei cittadini. La fontana al<br />

centro di piazza mercato, ormai da<br />

tempo è diventata una cloaca a cielo<br />

aperto. La villa comunale che un<br />

tempo era un luogo pubblico frequentato<br />

da tanti cittadini e bambini,<br />

oggi è abbandonata a se stessa,<br />

dove manca anche il minimo controllo<br />

necessario per dare tranquillità<br />

e sicurezza ai nostri giovani e a tutti<br />

i cittadini che la frequentano, seppure<br />

solo per una breve passeggiata.<br />

Anche per i loculi cimiteriali questi<br />

signori, dopo un anno, non hanno<br />

combinato ancora niente, eppure i<br />

cittadini assegnatari hanno pagato<br />

più <strong>del</strong>la metà <strong>del</strong> costo <strong>del</strong> loculo».<br />

Infine critiche anche al Pdz non funzionante<br />

e al Campo Sportivo.<br />

Quadrelle, Masi concentrato sulla giunta<br />

E la Napolitano: «Il lavoro non si ferma»<br />

e dopo il 30 giugno attendiamo indicazioni<br />

di legge per l'internalizzazione<br />

attraverso cooperative. Le<br />

tasse potrebbero, speriamo essere<br />

abbassate. Noi abbiamo applicato<br />

la legge».


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Vallata, Portanova: il sindaco Leone<br />

VALLATA – «Giuseppe Leone sarà sempre<br />

il nostro punto di riferimento, anche se in<br />

questa fase amministrativa non sarà presente<br />

fisicamente». Sono le affermazioni<br />

di Gerardo Portanova, neo vicesindaco di<br />

Vallata e colui che dovrà sostituire il primo<br />

cittadino dopo la sospensione dal mandato<br />

avvenuta su disposizione <strong>del</strong> Prefetto<br />

di Avellino.<br />

A breve sarà completata la squadra di maggioranza<br />

con la nomina di un altro assessore<br />

e di un consigliere <strong>del</strong>egato, ma nel<br />

contempo Portanova, che conta già un’esperienza<br />

nel civico consesso durante il<br />

mandato di FrancescoAntonio Zamarra, si<br />

pone con il chiaro intento di placare gli animi<br />

e rasserenare le parti coinvolte, da<br />

poco emerse da una campagna elettorale<br />

velenosa: «Giuseppe Leone ci ha dato massimo<br />

potere per gestire la casa comunale<br />

dopo il consenso popolare ottenuto. Non alimentiamo<br />

polemiche da paesotto, i nostri<br />

concittadini vogliono essere amministrati<br />

e non hanno bisogno di assistere a<br />

ulteriori dispute. Chiedo vivamente ai rappresentati<br />

<strong>del</strong>la minoranza – conclude il<br />

numero due <strong>del</strong>la casa comunale – di dare<br />

un contributo costruttivo». Gerardo Portanova<br />

sarà affiancato dal neo assessore<br />

Roberto Pali, in attesa di rifinire i linea-<br />

IRPINIA 10<br />

menti <strong>del</strong>l’intera formazione di governo locale.<br />

Il passaggio di consegna dei poteri è<br />

avvenuto e dovrebbero durare diciotto mesi,<br />

quindi Giuseppe Leone non governerà<br />

il paese per il primo anno e mezzo di mandato<br />

oltre al fatto che la sospensione si estende<br />

anche al suo ruolo da consigliere<br />

comunale. Sono queste le conseguenze <strong>del</strong><br />

procedimento in corso a suo carico dopo la<br />

sarà sempre il nostro riferimento brevi<br />

condanna di primo grado formulata nel<br />

«Le dimissioni di Grasso?<br />

Non ne sapevo niente»<br />

Il sindaco Mainiero sorpreso per i tempi e i modi utilizzati. Intanto ad Ariano è già clima elettorale<br />

REDAZIONE IRPINIA<br />

ARIANO IRPINO - “Sorpreso per<br />

le modalità utilizzate dall’avvocato<br />

Gaetano Grasso per dimettersi<br />

dalla carica di consigliere comunale<br />

e di presidente <strong>del</strong> civico consesso,<br />

sapevo che quel ruolo pubblico<br />

confliggeva con quello professionale,<br />

ma non mi aspettavo<br />

che avesse deciso senza anticipare<br />

la notizia a nessuno”. Il sindaco,<br />

Antonio Mainiero, conferma<br />

così che Grasso si sarebbe dimesso<br />

solo per motivi personali, ma<br />

aggiunge pure di essere in attesa<br />

di un colloquio per chiarire cosa<br />

sia accaduto nello specifico <strong>del</strong>le<br />

situazioni.<br />

“Non abbiamo avuto alcun dissenso,<br />

non mi aveva detto nulla<br />

nemmeno in occasione <strong>del</strong> consiglio<br />

comunale che si è riunito la<br />

sera precedente rispetto al momento<br />

nel quale ha protocollato la<br />

sua lettera - evidenzia il primo cittadino<br />

- pertanto escluso problemi<br />

di natura politica”. L’assessore<br />

Manfredi D’Amato, che è legato in<br />

modo particolarmente significativo<br />

con Grasso, conferma la versione<br />

degli impegni professionali<br />

incompatibili con l’incarico pubblico.<br />

Ma il problema politico rimane,<br />

perché il vice presidente, Giovanni<br />

La Vita, intende ripristinare subito<br />

la collegialità convocando la<br />

conferenza dei capigruppo per andare<br />

ad una nuova riunione <strong>del</strong>l’assemblea<br />

cittadina nel corso <strong>del</strong>la<br />

quale prendere atto <strong>del</strong>le dimissioni<br />

e procedere alla surroga<br />

con il primo dei non eletti, che è il<br />

sindacalista Giovanni Cicchella. Il<br />

passaggio potrebbe riservare qualche<br />

sorpresa perché a pochi mesi<br />

dalla scadenza naturale <strong>del</strong> man-<br />

dato sia Cicchella che altri potenziali<br />

consiglieri potrebbero non accettare<br />

l’ingresso in consiglio e<br />

l’incertezza politica generale potrebbe<br />

rendere impossibile l’elezione<br />

<strong>del</strong> nuovo presidente. Intanto<br />

a meta mese giungerà in as-<br />

UFITA- Sindacato e operatori <strong>del</strong> settore<br />

di polizia municipale in fibrillazione<br />

rispetto ad una richiesta avanzata<br />

al sindaco di Grottaminarda,<br />

Giovanni Ianniciello. Il sindacato,<br />

in maniera unitaria, ha chiesto al<br />

sindaco di revocare alcuni atti che<br />

riguardano il trasferimento degli agenti<br />

di polizia municipale dalle<br />

realtà locali all'Unione dei Comuni.<br />

E attendono risposte, in mancanza<br />

<strong>del</strong>le quali si potrebbe procedere anche<br />

con la contestazione di attività<br />

antisindacale. Al momento rispetto<br />

semblea l’argomento relativo al<br />

progetto di variante al cimitero comunale,<br />

che il consiglio non è riuscito<br />

a licenziare a febbraio scorso<br />

e che non può essere rinviato<br />

ancora nel tempo. In campo entrerebbero<br />

anche le alleanze con i<br />

DUBBI SULLA GESTIONE ASSOCIATA DELLA POLIZIA MUNICIPALE<br />

Terre <strong>del</strong>l’Ufita, i sindacati:<br />

revocare gli atti sui vigili<br />

alla richiesta avanzata dal sindacato<br />

non c'è stata nessuna risposta. Nel<br />

corso <strong>del</strong>la riunione che si è svolta<br />

una settimana fa era stata ribadita al<br />

sindaco Ianniciello una contestazione<br />

dal sindacato. Al primo cittadino<br />

grottese era stato contestato che<br />

l'informazione sul trasferimento dei<br />

vigili fosse avvenuto nel non rispetto<br />

<strong>del</strong>la legge. E quindi era stata chiesta<br />

la revoca di tutti gli atti, cosa fatta<br />

in precedenza e ribadita nel corso<br />

<strong>del</strong>la riunione. Al momento il sindaco<br />

restava fermo sulla sua posi-<br />

numeri stretti per portare avanti le<br />

attività amministrative.<br />

Che la maggioranza sia in affanno<br />

è un dato di fatto, ma è altrettanto<br />

vero che un po’ tutti, a cominciare<br />

proprio dal vice sindaco,<br />

Crescenzo Pratola, fino al consigliere<br />

Carminio Melito, giudicano<br />

inutile far cadere l’amministrazione<br />

ed affidare la gestione al commissario<br />

straordinario, tenuto presente<br />

che tra meno di un anno si<br />

andrà a nuove elezioni.<br />

La sensazione tuttavia è che l’ultimo<br />

obiettivo reale sia quello <strong>del</strong><br />

cimitero e che chiuso definitivamente<br />

quell’argomento si possa aprire<br />

la strada a qualsiasi altra ipotesi,<br />

non esclusa la caduta <strong>del</strong>l’amministrazione.<br />

Insomma, ad<br />

Ariano Irpino sono già in atto le<br />

prime manovre elettorali ed è probabile<br />

che alcuni attuali amministratori<br />

si stiano preparando per<br />

scendere in campo come candidati<br />

sindaco.<br />

zione e quindi si era creata una situazione<br />

di stallo.<br />

Per provare a superare la stessa la<br />

Cisl propose di non trasferire il personale,<br />

e chiedeva che non avvenisse<br />

il trasferimento ma vi fosse il comando.<br />

Un tentativo per cercare una<br />

via d'uscita.<br />

A questa proposta non ci fu una risposta<br />

precisa. Ma nei giorni scorsi,<br />

in una intervista rilasciata ad una emittente<br />

locale il sindaco avrebbe aperto<br />

verso questa strada. E quindi<br />

il sindacato attende che il primo cittadino<br />

sia consequenziale. La richiesta<br />

di revoca da parte <strong>del</strong> sindacato<br />

era avvenuta il venti maggio.<br />

Nessuna risposta fino ad ora e, come<br />

anticipato, se non dovesse arrivare<br />

si procederà alla contrapposizione<br />

dura per attività antisindacale.<br />

novembre <strong>del</strong> 2011 dal Tribunale penale di<br />

Roma per peculato, anche se il diretto interessato<br />

ha presentato appello il 2 aprile<br />

<strong>del</strong> 2012. Se in secondo grado, e si saprà fra<br />

poco più di un mese, dovesse essere assolto,<br />

cadrebbe la sospensione.<br />

Al contrario, e nella peggiore <strong>del</strong>l’ipotesi,<br />

ai diciotto mesi si aggiungerebbero altri<br />

dodici bloccando così metà <strong>del</strong>la legislatura<br />

comunale. Per chiarire, in conclusione,<br />

la vicenda per quanto complessa non<br />

dovrebbe far ripiombare il paese di Vallata<br />

nel commissariamento.<br />

angela valentina bruno<br />

LA CURIOSITA’<br />

Gesualdo:<br />

Nonno Gianni<br />

a novant’anni<br />

vota e fa festa<br />

GESUAL-<br />

DO – Giovanni<br />

Flammia,<br />

classe 1923,<br />

ha novant’anni<br />

e<br />

ancora vive le vicende politiche <strong>del</strong><br />

suo paese come se non fossero passate<br />

decine e decine di anni dalla<br />

sua personale esperienza nel civico<br />

consesso. Era l’epoca <strong>del</strong> sindaco<br />

Santolillo Petruzzo, quando Flammia<br />

era consigliere comunale, eppure<br />

nel periodo <strong>del</strong>la campagna elettorale<br />

<strong>2013</strong>, durante le votazioni<br />

e il giorno <strong>del</strong>lo scrutinio, ha voluto<br />

prender parte attivamente a ogni<br />

iniziativa, finanche alla sfilata finale<br />

in onore <strong>del</strong>la lista vincitrice: “La<br />

Vela”. Non ha fatto mistero <strong>del</strong>la sua<br />

preferenza e ha incoraggiato il capolista<br />

Domenico Forgione, sindaco<br />

di Gesualdo da quasi una settimana.<br />

In particolare una foto racconta<br />

al meglio lo spirito di questo<br />

nonnino gesualdino. Lui in posa con<br />

una bottiglia di spumante fra le mani,<br />

ma solo per far scena tengono a<br />

puntualizzare i presenti, in una <strong>del</strong>le<br />

autovetture dei sostenitori <strong>del</strong>la<br />

Vela. Un momento immortalato dai<br />

telefonini <strong>del</strong> gruppo giovani <strong>del</strong>la<br />

contrada di Torre dei Monaci che<br />

hanno fatto da spalla a “Zi’ Giovanni”<br />

– come lo chiamano affettuosamente<br />

in paese –. Inutile dirlo<br />

che la foto è diventata un tormentone<br />

sui social network accostando<br />

la massiccia presenza dei ragazzi<br />

di Gesualdo in questa tornata<br />

elettorale alla figura di quest’uomo<br />

oramai nel pieno <strong>del</strong>la “terza” fase<br />

<strong>del</strong>la vita. Intanto, dai ragazzi di Torre<br />

dei Monaci giungono le congratulazioni<br />

alla candidata <strong>del</strong>la Vela,<br />

Luigina Solomita, eletta con 170 preferenze.<br />

Ariano, Savino<br />

guida la Croce<br />

Rossa locale<br />

ARIANO IRPINO- La dottoressa<br />

Patrizia Savino, appartenente all’area<br />

di emergenza <strong>del</strong> pronto soccorso<br />

<strong>del</strong>l’ospedale Sant’Ottone<br />

Frangipane di Ariano Irpino è il<br />

nuovo presidente <strong>del</strong>la locale sezione<br />

<strong>del</strong>la Croce Rossa. Sostituisce<br />

il dottore Francesco Paolo di<br />

Gruttola, che è andato a guidare il<br />

centro Mainieri. Nell’occasione riparte<br />

il servizio di volontariato che<br />

sarà attivo il lunedì, il martedì, il<br />

giovedì ed il venerdì dalle ore 9.00<br />

alle ore 12.00, anche se il numero<br />

di telefono prevede il trasferimento<br />

di chiamata che rende il servizio<br />

sempre attivo e continuo.<br />

Savino ha ringraziato i volontari e<br />

tutti i cittadini che hanno collaborato<br />

per il radicamento <strong>del</strong>la Croce<br />

Rossa e spera di poter mettere a disposizione<br />

<strong>del</strong>la collettività la sua<br />

esperienza umana e professionale<br />

realizzata negli anni a servizio <strong>del</strong>la<br />

sanità di prima accoglienza.<br />

Il contratto<br />

di quartiere<br />

rimane fermo<br />

ARIANO IRPINO - Il Patto di stabilità<br />

è il nodo che stringe il collo<br />

degli amministratori locali e quindi<br />

<strong>del</strong>le imprese rispetto ai ritardi<br />

che esistono per i pagamenti nell'ambito<br />

dei lavori per il contratto<br />

di quartiere. La questione va a rilento,<br />

per quanto riguarda i lavori,<br />

proprio a causa <strong>del</strong> patto di stabilità<br />

e, quindi non si sono le condizioni<br />

poter pagare le imprese.<br />

Queste sono in attesa di riscuotere<br />

somme piuttosto corpose per<br />

un paio di stati di avanzamento.<br />

Ma il Comune di Ariano Irpino è<br />

fermo al palo per la questione <strong>del</strong><br />

Patto di stabilità. Non si riesce a<br />

pagare neppure per i lavori di consorzio<br />

Santo Stefano, anche in<br />

questo caso si tratta di opere da<br />

realizzare con i fondi <strong>del</strong>la legge<br />

219. Quasi pronto anche un altro<br />

tassello <strong>del</strong>la questione che riguarda<br />

il bocciodromo. La struttura<br />

è quasi pronta, serve il collaudo<br />

statico e subito dopo si potrà<br />

trasferire la stessa alla Curia la<br />

quale dovrebbe poi trasferire ad<br />

altra associazione il bocciodromo.<br />

E a quel punto tutto sarebbe risolto.<br />

In pratica una volta avviato<br />

il nuovo bocciodromo si demolisce<br />

il vecchio e si risolvono tanti<br />

problemi. Comunque l’amministrazione<br />

è al lavoro.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Montella, Palmieri: il Puc? Pronti<br />

ad ascoltare le idee dei cittadini<br />

MONTELLA - La redazione <strong>del</strong> nuovo piano urbanistico<br />

preliminare è in corso di completamento da parte degli<br />

architetti incaricati dalla Giunta comunale. Soddisfazione<br />

per come procedono i lavori nelle parole <strong>del</strong>l’assessore<br />

Salvatore Palmieri.<br />

“La popolazione montellese, le forze politiche, professionali<br />

e di categorie varie attendono con interesse il preliminare<br />

di piano urbanistico - dice Palmieri - sperando e immaginando<br />

con esso, un riequilibrio <strong>del</strong>la città non solo<br />

sotto l’aspetto edilizio bensì attraverso infrastrutture primarie<br />

e secondarie finalizzate alla crescita e sviluppo <strong>del</strong>l’economia<br />

locale e culturale <strong>del</strong> territorio inteso come risorsa<br />

da promuovere e valorizzare e non da sfruttare nel<br />

termine più freddo che sia. Nella qualità si assessore <strong>del</strong>egato<br />

alla pianificazione urbanistica sono fiero di vivere<br />

e compartecipare a questo momento di azione e di pro-<br />

REDAZIONE PROVINCIA<br />

MONTELLA - Primo convegno <strong>del</strong><br />

Volontariato a Montella nella mattinata<br />

di ieri. Il titolo: Volontariato,<br />

Quale futuro? La discussione<br />

ha visto spunti molto importanti<br />

e la presenza al tavolo <strong>del</strong>le relazioni,<br />

tra gli altri, di Mons. Salvatore<br />

Nunnari, Mons. Pasquale<br />

Cascio ed il sindaco di Montella<br />

Ferruccio Capone. L’obiettivo è stato<br />

quello di riflettere sull’importanza<br />

<strong>del</strong> volontariato per essere<br />

cooperatori <strong>del</strong>la carità nel sostegno<br />

e nell’accompagnamento <strong>del</strong>le<br />

persone che vivono vari disagi<br />

e difficoltà.<br />

Decise e profonde, come sempre,<br />

le parole di Mons. Salvatore Nunnari<br />

ex Vescovo <strong>del</strong>la Diocesi di<br />

Sant’Angelo dei Lombardi e molto<br />

legato alle popolazioni altirpine<br />

soprattutto per l’impegno sociale e<br />

culturale che ha sempre dimostrato<br />

per la difesa dei diritti in Alta<br />

Irpinia.<br />

“Sono tornato volentieri in Alta Irpinia<br />

- dice Mons. Nunnari - anche<br />

perchè il tema <strong>del</strong> volontariato<br />

è a me molto caro. Negli anni <strong>del</strong><br />

mio servizio in Alta Irpinia abbiamo<br />

lavorato molto in questo senso,<br />

infatti, proprio a Montella abbiamo<br />

aperto una casa <strong>del</strong>la solidarietà<br />

per ragazzi portatori di<br />

handicap, anime belle in corpi inceppati<br />

come ha scritto qualcuno.<br />

Il volontariato non è soltanto quello<br />

<strong>del</strong>la Chiesa, ma anche quello<br />

<strong>del</strong>la società civile. E’ un dono gratuito<br />

di chi prende coscienza che le<br />

istituzioni non bastano e prova a<br />

dare un supplemento di amore a<br />

chi è in difficoltà. Questa gratuità<br />

nasce dalla consapevolezza che<br />

l’altro mi interessa, è mio fratello.<br />

Il volontariato è un pezzo di cielo<br />

sulla terra, è la nostra completezza:<br />

è quando comprendo e faccio<br />

miei i problemi <strong>del</strong>l’altro con gratuità<br />

e continuità. L’esempio può<br />

spettiva di rilancio innovativo per il paese. La città non<br />

si aspetti chissà quali stravolgimenti, tutto è partito dalla<br />

considerazione di valorizzare ciò che esiste e quant’altro<br />

è stato fatto dalle precedenti amministrazioni. Nessun<br />

pregiudizio, né politico, né tecnico. Non ci sono e non ci<br />

saranno calcoli di probabilità clientelare e speculativa, di<br />

nessun tipo. Poche cose, concrete e fattibili. L’agricoltura<br />

dovrà ritornare a essere un’economia concreta e di sviluppo<br />

economico. Non possiamo non approfittare di questa<br />

occasione, indirizzare e creare attrazioni turistiche attraverso<br />

l’offerta <strong>del</strong>la ricettività, valorizzando l’intero patrimonio<br />

che abbiamo, naturale e costruito. Occorre pianificare<br />

infrastrutture tali da poter competere con altre<br />

realtà e divenire più appetibili, promuovendo soprattutto<br />

le bellezze naturalistiche, paesaggistiche, architettoniche,<br />

monumentali, religiose, in un connubio dettato dai no-<br />

essere quello <strong>del</strong> buon Samaritano<br />

che rappresenta Cristo ed ogni cristiano<br />

che si avvicina a colui che<br />

vive in difficoltà e soffre e se ne fa<br />

carico, lo aiuta, se ne prende cura.<br />

IRPINIA 11<br />

stri prodotti agroalimentari locali invidiabili a più livelli.<br />

Grande attenzione sarà prestata alle predilette montagne<br />

con i suoi castagneti. Pensiamo a una ricucitura <strong>del</strong> tessuto<br />

urbano. Saranno riconsiderati i cosiddetti vuoti urbani,<br />

assegnando e rispettando ogni standards, anzi, siamo<br />

orientati di andare anche oltre, nell’interesse <strong>del</strong> cittadino.<br />

Certo, avrà uno sviluppo, il commercio, gli spazi<br />

comuni per manifestazioni e attività pubbliche e d’interesse<br />

collettivo. Si pensa ad una citta<strong>del</strong>la scolastica che<br />

Mons. Nunnari: l’Irpinia esca<br />

dal clientelismo e guardi a Dio<br />

L’ex Vescovo al convegno sul ruolo <strong>del</strong> volontariato che si è tenuto a Montella<br />

Il volontariato non deve essere una<br />

sostituzione ma un aiuto anche<br />

alle istituzioni che devono fare<br />

il loro lavoro e pensare ai più deboli<br />

in modo serio e concreto: deve<br />

essere un elemento integrativo rispetto<br />

a quello che devono fare gli<br />

altri. Il volontariato è il tempo libero<br />

che ognuno vuole consacrare<br />

ai fratelli per il loro bene e per il<br />

loro aiuto”. Forte il messaggio di<br />

Mons. Nunnari anche all’Irpinia.<br />

“Se l’Alta Irpinia, cosa che ho sempre<br />

denunciato, - conclude Mons.<br />

Nunnari - uscisse dall’assistenzialismo<br />

e dal clientelismo, con uno<br />

stile di carità che nel tempo diventa<br />

giustizia avrebbe il volto <strong>del</strong>la<br />

civiltà <strong>del</strong>’amore che potrà nascere<br />

abbinando al vivere la parola<br />

<strong>del</strong> Vangelo un umanesimo integrale”.<br />

Il Vescovo Cascio: crediamo in un vero<br />

coordinamento altirpino <strong>del</strong> volontariato<br />

MONTELLA - Uno degli interventi più attesi, nella<br />

mattinata di ieri, al convegno sul volontariato era<br />

Mons. Pasquale Cascio Vescovo<br />

<strong>del</strong>la Diocesi di Sant’Angelo<br />

dei Lombardi che ha parlato<br />

<strong>del</strong> territorio e di come potrebbe<br />

organizzarsi per dare,<br />

sempre di più, un aiuto alle<br />

persone che sono in difficoltà.<br />

“Siamo a Montella - spiega<br />

Mons. Cascio - per fare il punto<br />

sul volontariato in Alta Irpinia.<br />

Sia su quello che prende le<br />

mosse dalla fede cristiana che<br />

su quello che parte dalla società civile ed in esso<br />

vive e cresce. Vogliamo discutere di tutti coloro<br />

hanno deciso, con senso di solidarietà e carità, di<br />

Caposele, Conforti: la comunità<br />

deve riscoprire amicizia e unità<br />

CAPOSELE - Tutto pronto a Caposele per il primo Consiglio<br />

comunale di insediamento <strong>del</strong>la nuova amministrazione<br />

che ha visto la conferma <strong>del</strong> sindaco uscente<br />

Pasquale Farina. Soddisfazione e voglia di guardare<br />

avanti nelle parole <strong>del</strong>l’assessore Salvatore Conforti.<br />

“Dopo il grande risultato elettorale che mai si è verificato<br />

in tali dimensioni, nella<br />

storia <strong>del</strong>le elezioni caposelesi,<br />

- commenta Conforti - si<br />

tenta di ritornare alle normalità<br />

amministrativa. Non prima,<br />

però di aver partecipato al<br />

primo consiglio comunale previsto<br />

per fine settimana prossima,<br />

nel quale si decreteranno<br />

ed ufficializzeranno i ruoli degli<br />

assessori e dei consiglieri.<br />

Oggi, con la nuova normativa<br />

che impone un numero risicato<br />

di assessori e consiglieri, sarà<br />

più dura poter gestire ed organizzare<br />

la struttura amministrativa, per cui probabilmente,<br />

occorrerà riferirsi all'esterno ripescando gli uscenti<br />

<strong>del</strong>la squadra, per poter meglio amministrare in<br />

tutti i settori.<br />

Naturalmente, dopo la grande festa di ringraziamen-<br />

to per tutti gli elettori che hanno appoggiato la lista Caposele<br />

nel Cuore prevista per il giorno 14 giugno e dopo<br />

la proclamazione ed attribuzione <strong>del</strong>le <strong>del</strong>eghe ufficiali<br />

amministrative, si continuerà sulla strada già<br />

intrapresa <strong>del</strong>le opere pubbliche in itinere, sulla via <strong>del</strong><br />

turismo e sulle nuove proposte che hanno acceso la<br />

campagna elettorale, fermo restando<br />

e consapevoli che tutto<br />

quello che è stato promesso nel<br />

programma elettorale è fattibile<br />

e realizzabile anche con la collaborazione<br />

di tutti i cittadini di<br />

Caposele.<br />

A loro è dedicata la vittoria <strong>del</strong>la<br />

lista, con la speranza che il<br />

grande risultato ottenuto possa<br />

restituire alla comunità il senso<br />

di unità ed amicizia che si era,<br />

nel tempo, un pò smarrito. L'invito<br />

a tutti a trascorrere con noi<br />

e con Caposele il grande evento<br />

dedicato alla amicizia e alla fratellanza e naturalmente<br />

alla pace, con l'augurio che questi nobili sentimenti,<br />

possano accompagnare Caposele e i suoi cittadini, verso<br />

grandi traguardi di progresso e sviluppo” - conclude<br />

Salvatore Conforti.<br />

prendersi cura ed impegnarsi per gli altri. Da questi<br />

vogliamo partire per creare un vero e proprio<br />

coordinamento <strong>del</strong> volontariato<br />

in Alta Irpinia sia rispetto alla<br />

Chiesa che rispetto a qualsiasi<br />

forma di volontariato”.<br />

Mons. Cascio ha anche parlato<br />

<strong>del</strong>l’importanza che può avere<br />

il volontariato sul territorio. “Il<br />

volontariato può essere uno dei<br />

tanti elementi che, anche grazie<br />

all’impegno <strong>del</strong>le istituzioni,<br />

può contribuire al rilancio<br />

<strong>del</strong> territorio, ma da solo non<br />

basta nel più assoluto dei modi. Ci vogliono iniziative<br />

ed un interessamento ancora molto più<br />

grandi”.<br />

SANT’ANDREA DI CONZA - L’amministrazione<br />

comunale di Sant’Andrea di Conza lavora al Piano<br />

Urbanistico Comunale il cui preliminare è già<br />

stato approvato in Giunta.<br />

“Finalmente - dicono dall’amministrazione <strong>del</strong><br />

sindaco D’Angola - anche il<br />

piccolo territorio di<br />

Sant’Andrea di Conza avrà<br />

un proprio strumento di<br />

pianificazione urbanistica.<br />

E’ stato approvato, infatti,<br />

in giunta il preliminare <strong>del</strong><br />

Puc (Piano Urbanistico Comunale)<br />

che avvia così una<br />

nuova fase di sviluppo per<br />

il nostro paese.<br />

Lo scopo principale è quello<br />

di tutelare e valorizzare<br />

il territorio sia per quanto<br />

riguarda il centro storico<br />

che le aree semicentrali e periferiche e nello stesso<br />

tempo attuare strategie economiche e sociali<br />

dove ogni parte <strong>del</strong> territorio sia policentrico, fatto<br />

di identità locali. Il percorso per la preparazione<br />

<strong>del</strong> PUC non è stato facile, ma la determinazione<br />

e la volontà di fare, che sono alcune <strong>del</strong>-<br />

non sia soltanto un edificio con le aule dove svolgere le<br />

lezioni ma tanto di più per la ricerca e per lo sviluppo di<br />

progetti formativi, culturali e tali da divenire un polo di<br />

attrazione per il circondario. Abbiamo anche la necessità<br />

di un raccoglitore sportivo polifunzionale, di valenza intercomunale.<br />

Necessita un’autostazione nei pressi <strong>del</strong>lo<br />

svincolo <strong>del</strong>l’ofantina bis, luogo di pericolo e di morte,<br />

purtroppo come già è avvenuto. Tanti sono i temi su cui<br />

avremo tutti modo di esprimerci e confrontarci, senza però<br />

distoglierci dal momento storico che viviamo, come sappiamo.<br />

Meglio poco e buono. In sintesi voglio precisare -<br />

conclude Palmieri - che quest’amministrazione ascolterà<br />

tutti, senza pregiudizi d’interessi. Tocca al cittadino ed alle<br />

associazioni dimostrare di voler concretamente contribuire<br />

alla stesura definitiva <strong>del</strong> piano urbanistico, ciò dopo<br />

la presentazione <strong>del</strong> preliminare che avverrà molto probabilmente<br />

in questo mese. Questo è il nostro auspicio.<br />

Tutti, da qui a poco, avranno la possibilità di consultarlo,<br />

commentarlo e presentare le proposte. Siamo pronti e<br />

disponibili ad accogliere i suggerimenti di buon proposito<br />

e lo dimostreremo. Il piano urbanistico con il documento<br />

strategico sarà pubblicato anche sul sito web <strong>del</strong> Comune<br />

di Montella”.<br />

BISACCIA<br />

Sanità, Gallicchio scrive<br />

ai parlamentari irpini:<br />

ora bisogna intervenire<br />

BISACCIA - Il consigliere comunale<br />

<strong>del</strong> Pd di Bisaccia Pasquale Gallicchio<br />

scrive ai parlamentari irpini per<br />

sottoporre a loro la questione sanità<br />

e chiede un loro interessamento in<br />

merito. “Senza esercitare uno sforzo<br />

di memoria - dice Gallicchio - affermo<br />

con certezza che in molte province<br />

<strong>del</strong>la nostra regione è in forse l’effettiva<br />

soddisfazione <strong>del</strong> diritto alla<br />

salute, e a causa <strong>del</strong>la crisi sociale ed<br />

economica è sempre più crescente il<br />

numero di persone, non solo anziane,<br />

che rinunciano a curarsi. Non è<br />

una novità che le famiglie costrette<br />

a risparmiare riducano<br />

anche le visite specialistiche.<br />

Del resto le Aziende Sanitarie<br />

Locali, proprio in questo settore,<br />

registrano un calo <strong>del</strong>la domanda<br />

di prestazioni <strong>del</strong> 5-10<br />

per cento. Per essere intelligenti<br />

pragmatici sappiamo bene che<br />

la sanità, pur essendo materia<br />

<strong>del</strong>egata alle Regioni, coinvolge<br />

per alcuni passaggi fondamentali<br />

anche il Governo centrale<br />

soprattutto per quanto concerne<br />

risorse e autorizzazioni in particolare<br />

riferite al personale.<br />

Sappiamo molto bene, che la sanità<br />

in regione Campania è da sempre alle<br />

prese con la quadratura dei conti<br />

economici. Il Piano di Rientro stipulato<br />

il 13 marzo 2007 tra Regione<br />

Campania e Ministero <strong>del</strong>l’Economia<br />

e Finanze e <strong>del</strong>la Salute, e la <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>del</strong> Consiglio dei Ministri <strong>del</strong> 28 luglio<br />

2009 che ha sottoposto a gestione<br />

commissariale la nostra sanità, con<br />

un Commissario ad Acta che è lo stesso<br />

presidente <strong>del</strong>la Giunta regionale,<br />

hanno rappresentato per i cittadini<br />

campani un vero e proprio salasso.<br />

Altro punto fondamentale <strong>del</strong>l’azione<br />

messa in campo dalla Giunta <strong>del</strong> Pre-<br />

sidente Stefano Caldoro è stato il decreto<br />

n. 49 <strong>del</strong> 27 settembre 2010, inerente<br />

al riassetto <strong>del</strong>la rete ospedaliera<br />

e territoriale, con adeguati interventi<br />

per la dismissione, riconversione<br />

e riorganizzazione dei presidi<br />

non in grado di assicurare adeguati<br />

profili di efficienza e di efficacia. Mi<br />

permetto di segnalare la situazione<br />

<strong>del</strong>l’Asl di Avellino, unica in Campania,<br />

che negli ultimi due anni ha<br />

chiuso con un avanzo di amministrazione<br />

di 57 milioni di euro. Risorse<br />

che non potranno essere utiliz-<br />

zate, se non in minima parte circa il<br />

5%, dal direttore generale Sergio Florio<br />

mentre il resto andrà a ripianare<br />

il deficit <strong>del</strong>le Aziende Sanitarie Locali<br />

<strong>del</strong> resto <strong>del</strong>la Campania con i<br />

conti in rosso. Una condizione che<br />

non ci può vedere indifferenti. Perciò,<br />

chiedo un Vostro intervento che possa<br />

creare le condizioni per un tavolo<br />

di confronto tra i Ministeri competenti<br />

e la struttura Commissariale <strong>del</strong>la Regione<br />

Campania, affinché, perseguendo<br />

una giusta politica di equità,<br />

si possa permettere che le risorse risparmiate<br />

siano spese sul territorio<br />

che genera virtuosità. Facciamo presto,<br />

perché se prima l’acqua ci arrivava<br />

alla gola adesso ci arriva alla<br />

bocca. Cerchiamo di non annegare”.<br />

Sant’Andrea, la Giunta approva<br />

il preliminare <strong>del</strong> Piano urbanistico<br />

le caratteristiche di questa amministrazione, hanno<br />

fatto il resto.<br />

Naturalmente a presto ci sarà un’assemblea pubblica<br />

in cui il Puc sarà presentato, alla presenza<br />

anche dei tecnici, a cui vanno i nostri ringraziamenti,<br />

e dove ogni cittadino<br />

potrà partecipare<br />

alla stesura definitiva, sia<br />

con osservazione orali che<br />

con controdeduzioni scritte,<br />

perché i cittadini, con<br />

le loro conoscenze dei<br />

quartieri e <strong>del</strong> territorio e<br />

le loro esperienze, possono<br />

dimostrarsi di fondamentale<br />

importanza per migliorare<br />

le qualità <strong>del</strong>la vita<br />

<strong>del</strong> nostro paese. All’interno<br />

<strong>del</strong> Puc sarà approvato<br />

anche un piano <strong>del</strong><br />

fabbisogno energetico. Come vediamo, sino all’ultimo<br />

giorno <strong>del</strong> proprio mandato, quest’amministrazione,<br />

nonostante le tante incertezze e<br />

le enormi difficoltà, va avanti per far sì che il<br />

piccolo paese quale è Sant’Andrea, sia alla pari<br />

dei grossi centri e territori”.


FARMACIE DI TURNO<br />

Dal 27maggio al 2 giugno<br />

Servizio notturno<br />

(ore 20.00 - 8.30)<br />

SABATO Via Carducci<br />

Tel 0825-35409<br />

Servizio continuativo<br />

(8.30 - 20.00)<br />

LANZARA Corso V. Emanuele<br />

Tel: 0825-35965<br />

Sabato pomeriggio e festivi<br />

SABATO Via Enrico Capozzi 47<br />

Tel 0825-35409<br />

NUMERO VERDE<br />

800/852525<br />

CI HANNO<br />

LASCIATO<br />

AVELLINO<br />

Margherita Fabrizio<br />

Carpenito,<br />

terziaria francescana<br />

Ne danno il triste annuncio<br />

le figlie Anna Maria e Marcella,<br />

il genero Stefano Vetrano,<br />

la nuora Concetta De<br />

Dominics Carpenito, i nipoti<br />

e parenti tutti.<br />

BELLIZZI<br />

Nicola Sant’Angelo, (Mario),<br />

78 anni<br />

Ne danno il triste annuncio<br />

la moglie Anna Argenio, le<br />

figlie Angelica, Sonia e Isabella,<br />

i generi Silvestro Gallo,<br />

Massimo Tagliaferri, il<br />

fratello Domenico, le sorelle<br />

Elvira, Anna e Silvia, i cognati,<br />

le cognate, i nipoti e<br />

parenti tutti.<br />

I funerali si terranno oggi a<br />

Monteforte Irpino alle ore<br />

9,30 muovendo da via Basecchia<br />

e proseguiranno per<br />

la chiesa madre di Bellizzi<br />

Irpino dove alle ore 10,00<br />

verrà celebrato il rito religioso.<br />

La salma sarà tumulata nel<br />

cimitero di Bellizzi.<br />

Registrazione Tribunale<br />

di Avellino n° 381<br />

<strong>del</strong> 18 maggio 2000<br />

Edizioni Proposta sud s.r.l.<br />

Via Annarumma 39/A 83100 Avellino<br />

PILA AI PIANI CALCIO DONAZIONE ORGANI<br />

AUGURI<br />

La prima comunione<br />

di Margherita de Lauri<br />

Oggi, la bellissima e dolcissima<br />

Margherita de Lauri di Forino riceverà<br />

la Prima Comunione.<br />

In questo giorno così importante,<br />

Margherita sarà circondata<br />

dall’Amero degli emozionatissimi<br />

genitori, mamma Linda e<br />

papà Luigi, <strong>del</strong>la meravigliosa<br />

sorellina Giusy e degli adorati<br />

nonni Carmine, Margherita e Pina.<br />

“Oggi per la prima volta ti avvicinerai<br />

alla mensa <strong>del</strong> Signore<br />

e per la prima volta incontrerai<br />

Gesù Cristo, che da questo momento<br />

illuminerà il tuo cammino<br />

e sarà la tua guida. E sarà lui<br />

a condurti verso la strada <strong>del</strong>la<br />

felicità.<br />

Sii sempre tenace nella fede,<br />

con la promessa che la tua famiglia<br />

sarà al tuo fianco in ogni<br />

passo che percorrerai nella tua<br />

vita.<br />

Auguri Margherita, con affetto<br />

infinito”.<br />

Amministratore<br />

SIMONA FESTA<br />

Direttore responsabile<br />

IVANA PICARIELLO<br />

La prima comunione<br />

di Luca Izzo<br />

Nell'incantevole cornice <strong>del</strong>la<br />

chiesa di San Guglielmo a Mercogliano,<br />

Luca Izzo si avvicina<br />

per la prima volta al banchetto<br />

eucaristico.<br />

I raggianti ed emozionati genitori<br />

Gaetano e Maria, i premurosi<br />

nonni Lucia e Mario Valente,<br />

unitamente ai familiari<br />

tutti e gli zii Franco e Fernanda<br />

Petraglia di Cervinara, dedicano<br />

al neocomunicato il seguente<br />

messaggio augurale:"Che il<br />

Signore ti conservi nella bontà<br />

evangelica, illumini sempre più<br />

la tua intelligenza, guidi il cammino<br />

<strong>del</strong>la tua esistenza verso i<br />

luminosi sentieri <strong>del</strong>la virtù e<br />

<strong>del</strong> sapere".<br />

La prima comunione<br />

di Serena Russo<br />

Oggi riceverà il sacramento <strong>del</strong>la<br />

prima comunione presso la<br />

Chiesa di San Modestino in<br />

Mercogliano, la dolcissima Serena<br />

Russo.<br />

“Oggi è il tuo giorno fortunato<br />

perchè ricevi Gesù, la sua grazia<br />

ed il suo amore.”<br />

Cresci sempre serena e felice,<br />

CONFIDENZIALE 12<br />

OGGI<br />

CORRIERE<br />

Redazione<br />

Via Annarumma 39/A<br />

Telefono 0825 792424<br />

Fax 0825 792440<br />

email provincia@corriereirpinia.it<br />

guidata dalla nella luce <strong>del</strong> Signore.<br />

Tantissimi auguri piccola mia,<br />

la tua mamma Assunta.<br />

I 50 anni<br />

di Giuseppe Guglielmo<br />

In occasione <strong>del</strong> 50esimo di Giuseppe<br />

Guglielmo, ex sindaco di<br />

Andretta, “la grande famiglia”<br />

ed in particolare il cugino Nicola<br />

Guglielmo, augurano pubblicamente<br />

al nostro sindaco di<br />

sempre Pinuccio un felice compleanno,<br />

con l’auspicio che il<br />

desiderio a lui più caro sia esaudito.<br />

La prima comunione<br />

di Davide Iorio<br />

Davide Iorio oggi riceverà il sacramento<br />

<strong>del</strong>l'Eucarestia nella<br />

Chiesa di Trinità. Un appuntamento<br />

importante per il giovane,<br />

che corona un'altra tappa<br />

<strong>del</strong> suo percorso da cristiano.<br />

Al piccolo Davide gli auguri da<br />

papà Quirino e dalla mamma<br />

Rosanna Natale. Anche dal fratello<br />

Antonio.<br />

Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia a diffusione regionale<br />

Tanti auguri da parte di familiari<br />

tutti e dalla redazione <strong>del</strong><br />

«<strong>Corriere</strong>».<br />

Onorificenza di Cavaliere<br />

<strong>del</strong>le Repubblica<br />

ad Antonio Nittolo<br />

Oggi, alle ore 11,30, presso la<br />

Prefettura di Avellino, il prof.<br />

Antonio Nittolo, sarà insignito<br />

dal Prefetto, dott. Umberto Guidato<br />

<strong>del</strong>l'Onorificenza di Cavaliere<br />

<strong>del</strong>la Repubblica. Al neo<br />

Cavaliere le<br />

congratulazioni e le felicitazioni<br />

degli amici e dei colleghi tutti.<br />

"Hai sempre svolto con impegno,<br />

competenza e lealtà il tuo<br />

lavoro. La tua correttezza e la<br />

tua professionalità sono state riconosciute<br />

e premiate con la<br />

prestigiosa onorificenza di "Cavaliere<br />

<strong>del</strong>la Repubblica" che<br />

meriti e che ti viene consegnata<br />

in questo giorno significativo.<br />

Congratulazioni e auguri vivissimi<br />

al Cav. Antonio Nittolo dalla<br />

moglie Maria Pia Guerriero,<br />

dalle figlie Angela, Wally e Antonella<br />

e dai nipoti Luca, Giada<br />

e Ambra".<br />

IL JACKOPOT SALE<br />

SEMPRE ALLE STELLE<br />

Il “6” resta nascosto anche nel<br />

primo appuntamento di giugno.<br />

La settimana si aprirà<br />

dunque con un jackpot da 34,7<br />

milioni di euro. L'ultima sestina<br />

vincente risale allo scorso<br />

16 marzo, quando in provincia<br />

di Udine fu assegnato un premio<br />

da oltre 53 milioni, diviso<br />

tra 40 giocatori. Nessun 5+2<br />

nemmeno nel concorso Eurojackpot<br />

di venerdì 31 maggio<br />

e il jackpot per la prossima settimana<br />

sale a 16milioni di euro.<br />

L’estrazione di ieri, però, ha<br />

premiato l'Italia: sono state rea-<br />

PUBBLICITA’<br />

Strategie srl<br />

tel.0825/1735224 fax 0825/1800154<br />

Igor Russomanno tel 3388978211<br />

Distribuito da Testa Dora & C.<br />

Stampato da Rotostampa LIONI<br />

CORRIERE<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

EMERGENZE CHE TEMPO FA<br />

PREFETTURA 0825/7981<br />

CARABINIERI 112- O825/ 682333<br />

POLIZIA 113<br />

POLIZIA STRADALE 0825/2<strong>06</strong>1<br />

GUARDIA FINANZA 117<br />

VIGILI DEL FUOCO 115<br />

VIGILI URBANI 0825/74830<br />

PRONTO SOCCORSO 118<br />

Lo Sporting travolge<br />

con sei reti il Pila ai<br />

Piani che nonostante il<br />

vantaggio, poi riesce a<br />

perdere per ben sei reti<br />

a uno<br />

INFERNO & PARADISO<br />

La vignetta di Don Juan<br />

ESTRAZIONE<br />

01 giugno <strong>2013</strong><br />

BARI 90 33 31 66 79<br />

CAGLIARI 37 27 80 62 77<br />

FIRENZE 6 87 67 28 48<br />

GENOVA 58 47 16 13 38<br />

MILANO 49 39 33 82 66<br />

NAPOLI 85 50 38 46 42<br />

PALERMO 44 39 35 55 38<br />

ROMA 3 4 31 62 83<br />

TORINO 12 45 44 22 82<br />

VENEZIA 20 26 15 84 11<br />

NAZIONALE 33 62 86 70 41<br />

NUMERI IN MASSIMO RITARDO<br />

Bari Numero 85 78 70 71 47<br />

Ritardo<br />

Cagliari Numero 68 17 22 12 56<br />

Ritardo<br />

Firenze Numero 78 25 7 42 77<br />

Ritardo<br />

Genova Numero 36 9 53 11 86<br />

Ritardo<br />

Milano Numero 74 76 85 77 41<br />

Ritardo<br />

Napoli Numero 70 62 28 36 21<br />

Ritardo<br />

Palermo Numero 27 22 24 34 21<br />

Ritardo<br />

Roma Numero 35 49 34 82 29<br />

Ritardo<br />

Torino Numero 53 60 22 16 50<br />

Ritardo<br />

Venezia Numero 47 41 19 71 89<br />

Ritardo<br />

L’Asl Avellino parteciperà<br />

anche quest’anno<br />

alla ”Giornata Nazionale<br />

<strong>del</strong>la Donazione<br />

Organi”. Conferma un<br />

impegno di anni<br />

CONCORSO N. 66 01/<strong>06</strong><br />

8- 21- 25 -54 -84 -85<br />

numero jolly 51<br />

numero superstar 73<br />

Vincitori Quote<br />

Nessuna vincita 6<br />

Nessuna vincita 5+1<br />

Cinque 9 €35.816,74<br />

Quattro 1041 €312,10<br />

Tre 41382 € 15,64<br />

Minima: 9<br />

Massima: 20<br />

Oggi<br />

Avellino: Poco nuvoloso<br />

Irno solofrano: Nuvoloso<br />

Arianese: Nuvoloso<br />

Baianese: Nuvoloso<br />

Alta Irpinia: Poco nuvoloso<br />

ValleCaudina: Nuvoloso<br />

Minima: 10<br />

Massima: 20<br />

Domani<br />

Avellino: Deboli temporali<br />

Irno solofrano: Deboli temporali<br />

Arianese: Deboli temporali<br />

Baianese: Deboli temporali<br />

Alta Irpinia: Deboli temporali<br />

ValleCaudina: Deboli temporali<br />

SANTO DEL GIORNO: SANTI MARCELLINO E PIETRO<br />

SEGNO ZODIACALE: GEMELLI<br />

MERCATI SETTIMANALI: ALTAVILLA - CASTELBARONIA -<br />

CASTELFRANCI - CONZA - FORINO - LAURO - LUOGOSANO -<br />

MONTEFORTE - MONTEMILETTO - MONTORO S. - PAROLISE -<br />

SAN MARTINO<br />

La prima comunione<br />

di Carla Ausania<br />

Oggi è un giorno importante per<br />

Carla Ausania perchè riceve la<br />

sua prima comunione.<br />

Il parroco <strong>del</strong>la Chiesa di San Ciro<br />

di Avellino, Don Luciano Gubitosa,<br />

e lo zio di Carla, Don<br />

Franco Ausania, missionario in<br />

Brasile, che è presente alla sua<br />

prima comunione, hanno messo<br />

in risalto l’importanza <strong>del</strong> primo<br />

incontro con Gesù dei piccoli<br />

comunicandi, sollecitandoli<br />

a tenere sempre vive lepromesse<br />

fatte sull’altare.<br />

Dopo il rito religioso, Carla ha<br />

riunito amici e parenti in un<br />

convivio di ringraziamento a<br />

Villa De Stefano a Monteforte Irpino.<br />

Un augurio di cuore da<br />

parte <strong>del</strong> papà dottor Angelo e<br />

<strong>del</strong>la mamma Maria Diletta Barbato.<br />

“La gioia che traspare oggi dai<br />

tuoi occhi, con l’augurio di essere<br />

sempre radiosa nel giorno<br />

più bello <strong>del</strong>la tua vita”.<br />

In questo giorno speciale la sorella<br />

Rosanna ti fa i migliori auguri<br />

di vivere serena e felice nella<br />

nostra famiglia, perchè la famiglia<br />

è la scuola degli affetti.<br />

E’ il primo luogo dove si impara<br />

il senso più vero <strong>del</strong>la giustizia,<br />

<strong>del</strong>la sobrietà e <strong>del</strong>la semplicità.<br />

Un grande abbraccio dagli zii e<br />

cugini e un messaggio speciale<br />

dai cari nonni: “A te Carla, che<br />

sei la nostra gioia, ti auguriamo<br />

un felice e radioso avvenire”.<br />

Ti vogliamo bene. Auguri<br />

lizzate vincite per 481.129,00<br />

mila euro grazie alla bacheca<br />

dei sistemi Sisal. Nei primi cinque<br />

mesi <strong>del</strong> <strong>2013</strong> il Superenalotto<br />

– comprese le cinque estrazioni<br />

di SiVinceTutto - ha<br />

raccolto 541 milioni di euro, un<br />

dato in calo <strong>del</strong> 28,4% rispetto<br />

ai 756 milioni totalizzati tra<br />

gennaio e maggio <strong>del</strong>lo scorso<br />

anno.<br />

Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi<br />

statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250


Ditelo al <strong>Corriere</strong><br />

“È il cuore,<br />

che mi<br />

sbatte così<br />

forte contro<br />

le costole,<br />

ad<br />

impedirmi<br />

di ragionare.<br />

E’ il<br />

male alla<br />

mano sinistra,<br />

che<br />

sta diventando<br />

davvero<br />

insopportabile. Perché me la storcono<br />

tanto? Io non tento nessun<br />

movimento. Sono come congelata…”.<br />

Ed improvvisamente quel<br />

giorno si era ricoperto di vergogna.<br />

Avvolto da un manto di lana grezza,<br />

lacero, deforme, eppure pesante.<br />

Troppo pesante. L’umidità si<br />

muoveva come una lumaca. Afferrava<br />

ogni cosa, coprendola di<br />

bava lurida e fumo di sigarette. Uno<br />

scenario purpureo, dai toni abissali,<br />

si apriva davanti alle sue<br />

pupille. Spalancate e secche: incredule.<br />

Cristallizzate sul muro.<br />

Depredate <strong>del</strong>le lacrime e <strong>del</strong>la ragione.<br />

Fu questione di pochi istanti<br />

ed i primi artigli di terrore, sotto la<br />

spinta di un corpo sudato, si conficcarono<br />

nella carne. Ora ne aveva<br />

la certezza. Era in pasto alle bestie.<br />

Quando le avevano strappato<br />

i vestiti, le avevano strappato anche<br />

il fiato. Preso con forza nella<br />

gola, dov’era rintanato per paura<br />

di uscire. La paura di sembrare ancora<br />

viva. Di sembrare ancora una<br />

donna. Non una donna qualsiasi,<br />

ma Lei: Franca. Respiro travolto<br />

dalla furia animale, volatilizzato<br />

nell’aria pesante. Era rimasta<br />

così, incredula ed agonizzante, sfibrata<br />

nei polmoni, disseccata, sul<br />

punto di morire. Ma era necessario<br />

sopravvivere. Non c’era tempo<br />

per pensare. Quel morbo violento<br />

ed irrequieto aveva un turno prestabilito.<br />

Dopo il primo, avanti un<br />

altro. Nuove colate di lava sulla<br />

carne. Da incenerire ogni resistenza.<br />

Rimase in apnea per interminabili<br />

istanti. Il respiro, poi, sopraggiunse<br />

a singhiozzo. Come un<br />

pianto asfittico, senza l’intercessione<br />

dei lamenti. Respirava ancora,<br />

a fatica, ma respirava. Eppure la<br />

IL DIBATTITO<br />

Lettera dal sentimento<br />

a cura di Emanuela Sica<br />

...Domani<br />

“SCUOLA@AZIENDA:<br />

ANALISI E PROSPETTIVE”<br />

Il 6 giugno <strong>2013</strong> dalle ore 10.00 alle<br />

ore 13.30 si terrà a Napoli presso l’Auditorium<br />

<strong>del</strong>la Regione Campania -<br />

Centro Direzionale – Isola C3 il seminario<br />

“scuola@azienda: analisi e<br />

prospettive” organizzato dal Polo<br />

Qualità di Napoli - USR per la Cam-<br />

Questa sera in tv<br />

RAI 1<br />

16:35 Domenica In - Così è la vita<br />

18:50 L'Eredità<br />

20:00 TELEGIORNALE<br />

20:35 Rai Tg Sport - 5 minuti di recupero<br />

20:40 Affari Tuoi<br />

21:30 Un medico in famiglia 8<br />

23:15 TG1 60 Secondi<br />

23:45 Speciale Tg1<br />

00:50 TG1 Notte<br />

RAI 2<br />

17:15 Tg2 - L.I.S.<br />

17:20 Tornado - La furia <strong>del</strong> cielo<br />

18:10 A prova d'inganno<br />

19:35 Lasko<br />

20:30 Tg2<br />

21:00 Incontro amichevole<br />

22:35 La Domenica Sportiva estate<br />

01:00 Tg2<br />

01:20 Sorgente di vita<br />

01:50 Meteo 2<br />

01:55 Appuntamento al cinema<br />

sua mente non riusciva a slegarsi<br />

dal corpo. Li sentiva. Dannati, fili<br />

spinati che si annodavano ai muscoli,<br />

alle ossa, al sangue che colava<br />

dalle guance. Dolore cronico,<br />

cocente, vessante. Ogni singola cellula<br />

<strong>del</strong> suo corpo era sottomessa.<br />

Il suo mondo femminile invaso.<br />

Saccheggiato. Sconvolto. La paura<br />

l’aveva liquefatta nelle forze. Cera<br />

che cola sul pavimento. Il sudore,<br />

intanto, le stava creando milioni<br />

di aperture. Indicava all’anima<br />

la via d’uscita. Ma era come dissanguata.<br />

Senza forze. Senza resistenza.<br />

Vedeva il varco per scappare<br />

eppure rimaneva ferma, avviluppata<br />

alle membra. Quasi a<br />

creare una barriera di conforto<br />

mentre il corpo continuava a prendere<br />

violenza, senza ritegno, a dosi<br />

meticolosamente massicce. Anche<br />

il suo profumo si era dileguato.<br />

L’olezzo di quegli animali sovrastava<br />

ogni cosa, era insopportabile.<br />

La stavano dilaniando, pezzo<br />

per pezzo. Famelici. Sordi alle<br />

sue urla. Si abbattevano su di lei,<br />

inesorabili, con i movimenti sempre<br />

più affannosi, sempre più cru<strong>del</strong>i.<br />

Lungo il collo, lungo la schiena,<br />

lungo i fianchi, si moltiplicavano<br />

a ripetizione. Bruciavano e<br />

pulsavano senza darle tregua. Prima<br />

<strong>del</strong>la fine, non avrebbe disdegnato<br />

di morire, sognando di rimanere<br />

vinta, senza sensi, per non<br />

avere nessuna emozione. Per non<br />

plasmare il ricordo come una colla<br />

nel cervello. Gli anni passano,<br />

eppure la genesi <strong>del</strong>la memoria resta.<br />

Resta se, alla fine di questa storia,<br />

si rimane inesorabilmente vive.<br />

Vive ma travolte da un uragano<br />

di vetri. Vetri che si abbattono<br />

su legno giovane. Ogni pezzo si<br />

conficca e lascia un segno. La ferita<br />

resta. “Cammino… cammino non<br />

so per quanto tempo. Senza accorgermi,<br />

mi trovo davanti alla<br />

Questura. Appoggiata al muro <strong>del</strong><br />

palazzo di fronte, la sto a guardare<br />

per un bel pezzo. Penso a quello<br />

che dovrei affrontare se entrassi<br />

ora. Sento le loro domande. Vedo<br />

le loro facce, i loro mezzi sorrisi.<br />

Penso e ci ripenso. Poi mi decido.<br />

Torno a casa. Torno a casa. Li<br />

denuncerò domani“. (In memoria<br />

di Franca Rame – liberamente tratto<br />

da: Monologo di uno stupro)<br />

pania, in cui verranno presentati gli<br />

esiti dei percorsi attivati nel corrente<br />

anno scolastico e le piste di ricerca e<br />

sviluppo inerente il Progetto Qualità<br />

per il <strong>2013</strong>/14. Una <strong>del</strong>le principali<br />

piste di ricerca riguarderà il rapporto<br />

fra il sistema di istruzione, formazione<br />

e ricerca e il sistema economico<br />

e produttivo, in linea con tutti gli<br />

obiettivi di EUROPA 2<strong>02</strong>0. Tale iniziativa<br />

è volta, altresì, a costruire uno<br />

spazio plurale e condiviso per far<br />

dialogare i saperi interni.<br />

RAI 3<br />

19:00 TG3<br />

19:30 Tg Regione<br />

19:31 Tg Regione - Meteo<br />

20:00 Blob<br />

20:10 Che tempo che fa<br />

21:30 Report<br />

23:25 TG3<br />

23:35 Tg Regione<br />

23:40 Gazebo<br />

RETEQUATTRO<br />

17:50 Meteo.it<br />

18:50 Anteprima Tg4<br />

18:55 Tg4 - Telegiornale<br />

19:31 Meteo.it<br />

19:35 Tempesta d'amore<br />

21:30 Riassunto: Tierra de Lobos - L'amore<br />

e il coraggio<br />

21:35 Tierra de Lobos - L'amore e il coraggio<br />

23:35 I Bellissimi di Rete 4<br />

23:42 Boogie Nights - L'altra Hollywood<br />

CANALE 5<br />

16:30 Come un <strong>del</strong>fino - La serie<br />

18:50 The Money Drop<br />

20:00 Tg5<br />

20:39 Meteo.it<br />

20:40 Striscia la domenica<br />

21:30 Superpaperissima<br />

22:07 Tgcom<br />

22:08 Meteo.it<br />

00:10 Ombre <strong>del</strong> passato<br />

00:47 Tgcom<br />

ITALIA 1<br />

15:50 Internazionali BNL d'Italia<br />

18:28 Studio Aperto - Anticipazioni<br />

18:30 Studio Aperto<br />

18:58 Meteo.it<br />

19:00 Così fan tutte<br />

19: 00 Dante's Peak - La furia <strong>del</strong>la montagna<br />

20:17 Tgcom<br />

20:20 Meteo.it<br />

21:25 Le Iene Show<br />

00:45 2 Brat camp<br />

01:15 2 Broke Girls<br />

CORRIERE<br />

CONFIDENZIALE Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> 13<br />

Convenzione<br />

di Instanbul,<br />

alcune modifiche<br />

La Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia ed i Minorenni, nella<br />

persona <strong>del</strong>la Presidente <strong>del</strong>la sede territoriale di Avellino, avv. Tiziana<br />

Tomeo, ricordando il "passo" fatto dalla Camera dei Deputati<br />

lo scorso 29 Maggio, approvando all'unanimità la ratifica <strong>del</strong>la Convenzione<br />

di Instanbul "sulla prevenzione e la lotta contro la violenza<br />

sulle donne e la violenza domestica", evidenzia tuttavia, che trattasi<br />

di un segnale molto fragile e che necessita di ferme sinergie affinchè<br />

sia data vera esecuzione ai dettami <strong>del</strong>la Convenzione.<br />

Infatti, attualmente al vaglio <strong>del</strong> Senato, per entrare in vigore la legge<br />

deve essere ratificata da altri 5 paesi (l’Italia sarebbe la quinta, dopo<br />

Albania, Montenegro, Portogallo e Turchia) di cui 8 <strong>del</strong> Consiglio<br />

d’Europa. CamMiNo ha avuto l'onore in quanto associazione maggiormente<br />

rappresentativa che da decenni si prefigge la tutela dei<br />

soggetti vulnerabili, di essere stata audita presso la Commissione<br />

straordinaria per la tutela e la promozione e dei diritti umani su: femminicidio<br />

e violenza domestica e di genere.<br />

Del resto, CamMiNo ha iniziato uno studio sistematico <strong>del</strong>le sentenze<br />

<strong>del</strong>la Corte Europea dei Diritti <strong>del</strong>l’Uomo, organizzando eventi e<br />

pubblicazioni, promuovendo la conoscenza nel ceto forense, con<br />

particolare riferimento all’art. 8 <strong>del</strong>la Convenzione di Roma e alla tutela<br />

<strong>del</strong>le persone, specie nelle relazioni familiari.<br />

Non si può non porre l’accento affrontando il presente tema, sulla difficoltà<br />

psicologica di liberarsi <strong>del</strong> partner violento e certamente sussistono<br />

problematiche significative al riguardo: la violenza produce<br />

danni anche sulla capacità di autostima e autodeterminazione <strong>del</strong>la<br />

Le lettere rigorosamente firmate vanno indirizzate a Il <strong>Corriere</strong> quotidiano<br />

<strong>del</strong>l’Irpinia via Annarumma 39/a Avellino Fax 0825-792440 o all’indirizzo<br />

mail:provincia@corriereirpinia.it<br />

Le lettere<br />

LA 7<br />

17:10 The District<br />

17:55 L'Ispettore Barnaby<br />

20:00 Tg La7<br />

20:30 In Onda<br />

21:30 Return to Me<br />

00:10 Tg La7 Sport<br />

00:25 Movie Flash<br />

SKYCINEMA1<br />

14 : 55 Scusa ma ti voglio sposare<br />

16 : 45 Bianco e nero<br />

18 : 35 007 Skyfall<br />

21 : 00 Sky Cine News - Anteprima After<br />

Earth<br />

21: 10 88 Minuti<br />

23:10 Bel Ami Storia di un seduttore<br />

SKYSPORT1<br />

17 : 00 Fan Club Napoli<br />

17 : 30 Fan Club Juventus<br />

18 : 00 UEFA Champions League<br />

18 : 30 UEFA Europa League<br />

19 : 00 Champions League Review<br />

20 : 00 Serie A Remix Stagione Ritorno<br />

persona che quindi si trova spesso priva <strong>del</strong>le risorse interne primarie<br />

per intraprendere le strade necessarie. Agiscono meccanismi di<br />

vergogna e di discredito sociale, ma vi sono anche problemi di dipendenza<br />

economica che impediscono di sottrarsi alle condotte violente<br />

<strong>del</strong> partner economicamente più forte, come è ancora spesso<br />

nella nostra società l’uomo. Va anche detto tuttavia che anche il quadro<br />

giuridico è sconfortante, dal momento che la vittima di violenza,<br />

quando giunge alla difficile e sofferta determinazione di reagire sul<br />

piano giuridico, trova pochi strumenti che sono a lenta reattività e la<br />

costringono a esporsi alle reazioni ulteriormente e crescentemente<br />

violente <strong>del</strong> partner. Sono stati individuati dalla nostra associazione,<br />

interventi da effettuarsi sia sul piano penale che civile, frazionando gl'interventi<br />

e i rimedi decisamente scoordinati, lenti e tardivi.<br />

Non esiste ancora un unico data base nel quale confluiscano esposti,<br />

denunce, querele, ricorsi aventi ad oggetto comportamenti vessatori<br />

e referti <strong>del</strong> Pronto Soccorso con eziogenesi da violenza endofamiliare.<br />

Ciò da una parte impedisce di poter tracciare la storia <strong>del</strong><br />

maltrattamento sofferto, i cui episodi –quando denunciati- sono a<br />

volte distanziati nel tempo.<br />

L’assenza di un unico data base impedisce inoltre di rilevare i dati, di<br />

esaminarli e di poter apprestare rimedi efficaci, impedisce d'individuare<br />

sistematicamente i soggetti vittime di violenza per il necessario<br />

sostegno e quelli autori di atti di violenza anche per interventi di<br />

‘riabilitazione’.Tali obiettivi sono tutti indicati dalla Convenzione di Istanbul<br />

(artt. 16, 18-26). La vittima, mentre attende che il sistema giudiziario<br />

tardivamente reagisca, continua a rimanere esposta alla violenza<br />

quotidiana <strong>del</strong> partner : occorrono settimane prima che il giudice<br />

civile degli ordini di protezione fissi l’udienza e il ricorso deve essere<br />

quasi sempre prima notificato e quindi, portato a conoscenza<br />

<strong>del</strong> partner violento; occorrono mesi prima che una denuncia-querela<br />

presentata alle forze <strong>del</strong>l’ordine giunga al Pubblico Ministero che<br />

a sua volta impiega troppo altro tempo per verificare la fondatezza<br />

<strong>del</strong>la notizia di reato.<br />

Presidente territoriale “Cammino”, Avv. Tiziana Tomeo<br />

Donazione organi con l’Asl allo Sport Days<br />

L’Azienda Sanitaria Locale Avellino, da anni impegnata<br />

nel diffondere la cultura <strong>del</strong>la donazione<br />

e <strong>del</strong> trapianto di organi, parteciperà anche quest’anno<br />

alla ”Giornata Nazionale <strong>del</strong>la Donazione<br />

Organi”.<br />

Questa mattina nell’ambito <strong>del</strong>la manifestazione<br />

“Sport Days” presso il campo CONI di Avellino,<br />

l’azienda sanitaria irpina, guidata dal Direttore Generale<br />

ing. Sergio Florio, ha predisposto l’allestimento<br />

di un apposito gazebo, dove operatori saranno<br />

a disposizione, per la intera giornata, dei<br />

cittadini per chiarire dubbi, distribuire materiale<br />

informativo e promuovere la cultura <strong>del</strong>la donazione<br />

nonché provvedere alla ricezione <strong>del</strong>le di-<br />

Due Luglio 1923, la foto è tratta dal sito “www.avellinesi.it”<br />

Come eravamo<br />

chiarazioni di<br />

volontà da<br />

parte dei cittadini<br />

che ne<br />

facciano richiesta.<br />

L’iniziativa è<br />

stata coordinata<br />

dalla dott.ssa<br />

Rosaria Parenti,<br />

coordinatore locale Donazione Organi <strong>del</strong>l’Asl<br />

Avellino e dal dott. Luciano Uva, coordinatore<br />

<strong>del</strong> Sistema Informativo Trapianti <strong>del</strong>l’Asl Avellino.<br />

FOX CRIME<br />

18:20 N.C.I.S.<br />

19:10 Law & Order svu<br />

20:05 Law & Order svu<br />

21:00 C.S.I. Miami<br />

21:55 C.S.I. Miami<br />

22:45 C.S.I. Miami<br />

23:40 C.S.I.<br />

NATIONAL GEOGRAPHIC<br />

17:00 I maghi <strong>del</strong> garage<br />

17:55 Artisti <strong>del</strong> gusto<br />

18:05 Gli animali piu' pericolosi<br />

19:00 Monster Fish: pesci giganti<br />

20:00 Man vs Food: la sfida finale<br />

20:55 La Terra vista dallo spazio<br />

22:45 Inside World War II<br />

23:45 Il tempio maledetto <strong>del</strong> Terzo Reich<br />

CIELO<br />

21:00 End Game<br />

22:30 Cielo che Gol! Night<br />

00:15 La febbre <strong>del</strong>la Formula 1<br />

00:30 Appuntamento al buio -<br />

Gli incontri<br />

Ipse dixit....<br />

La paura è un meccanismo di difesa<br />

che ci permette di avere coscienza di<br />

un pericolo e quindi di mettere in atto<br />

risposte per evitarne le conseguenze.<br />

La vostra<br />

stella<br />

ariete dal 21/3 al 19/4<br />

L’aspetto solare <strong>del</strong><br />

transito in gemelli vi<br />

attiverà le difese ... le<br />

relazioni, i viaggi e il<br />

commercio saranno<br />

piuttosto movimentati<br />

toro dal 20/4 al 21/5<br />

Con la forza ferrigna di<br />

Marte di transito contrasterete<br />

l’integerrimo Saturno.<br />

Fortunatamente<br />

lo riuscirete ad ammorbidire<br />

e certi contrasti, psicologici<br />

gemelli dal 21/5 al 20/6<br />

Settimana splendente per<br />

l’amore e per le nuove relazioni,<br />

i viaggi saranno<br />

complici di notti fantastiche.<br />

Uno spostamento di<br />

lavoro sarà l’artefice di una passione<br />

cancro dal 22/6 al 22/7<br />

Ancora una settimana<br />

difficile per l’amore, finché<br />

Venere si troverà<br />

nel dodicesimo campo<br />

l’atmosfera sarà cupa<br />

e il grigiore influenzerà i sentimenti<br />

leone dal 23/7 al 22/8<br />

Chiuderete un periodo<br />

di complicazioni affettive<br />

che vi hanno logorato<br />

senza pietà. Finalmente<br />

riuscirete a creare<br />

un’intesa con la persona <strong>del</strong> cuore<br />

vergine dal 23/8 al 22/9<br />

Concedersi alle lusinghe<br />

<strong>del</strong>l’amore non è<br />

una debolezza, lasciatevi<br />

prendere dalla<br />

beatitudine di un’ondata<br />

di freschezza, allegria, brio<br />

bilancia dal 23/9 al 22/10<br />

Troverete il modo per raggiungere,<br />

senza troppa<br />

stanchezza e sacrificio, la<br />

soluzione a un amore lontano.<br />

Sarà proprio la fisicità<br />

a farvi accelerare i tempi e fare una scelta<br />

scorpione dal 23/10 al 21/11<br />

Niente da fare, anche in<br />

questa settimana andrete<br />

in bianco … siete sotto<br />

opposizioni e dissonanza<br />

planetarie, per chi già ce<br />

l’ha occorre che si tenga stretto il partner<br />

sagittario dal 22/11 al 21/12<br />

E’ la volta buona che<br />

riuscirete finalmente a<br />

chiudere con tutto un<br />

passato difficile e amaro,<br />

la rinascita vi aspetta.<br />

Nella vita matrimoniale tutto bene<br />

capricorno dal 22/12 al 19/1<br />

La passione sarà travolgente<br />

… avete ancora Plutone<br />

e Marte in trigono,<br />

trascorrerete un’altra settimana<br />

di sesso sfrenato.<br />

Chi è in coppia potrà soddisfare voglie<br />

acquario dal 20/1 al 18/2<br />

Amori che vanno amori<br />

che vengono, siete in un<br />

fantastico turbinio stellare<br />

che non vi dare un attimo<br />

di tregua. Le relazioni di<br />

coppia stanno navigando a vele spiegate<br />

pesci dal 19/2 al 20/3<br />

Una settimana difficile,<br />

non solo l’amore<br />

vivrà momenti convulsi<br />

ma un po’ tutto<br />

quello che girerà intorno<br />

sarà rocambolesco


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

LA SAGRA<br />

Prodotti tipici<br />

<strong>del</strong> Laceno<br />

protagonisti<br />

a Bagnoli<br />

BAGNOLI- Dopo la prima giornata di<br />

ieri, prosegue ancora oggi la Sagra <strong>del</strong><br />

Pecorino Bagnolese e <strong>del</strong>la ricotta e<br />

dei prodotti tipici <strong>del</strong> Laceno.<br />

Dalle ore 10:00 – 12:30 Mostra” degli<br />

antichi utensili dei pastori” presso<br />

la chiesa di Santa Margherita. Percorso<br />

video-fotografico <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong>la transumanza intrecciato con l’esposizione<br />

degli utensili usati<br />

dagli allevatoriOre 12:00 In giro per<br />

il centro storico a degustare i prodotti<br />

tipici e piatti unici: piatti di Fettuccine<br />

al Tartufo e Funghi, Polenta con<br />

funghi porcini, pasta e fagioli con funghi<br />

porcini, patate con porcini , e tagliatelle<br />

alla carrettiera ( piccanti ),<br />

provolone podolico <strong>del</strong>la zona impiccato<br />

con tartufo , scamorza arrostita,<br />

carne mista alla brace,panini con<br />

salsiccia e provolone podolico, ravioli<br />

freschi fatti al momento ai funghi,al<br />

tartufo e al sugo, dolci di castagne,<br />

dolci con la ricotta, crêps alla nutella,<br />

e prodotti tipici locali (caso muscio,pecorino<br />

bagnolese,pecorino alla<br />

vinaccia, alla rucola, alla olive, ai<br />

peperoni e ancora tanti svariati accostamenti)<br />

il tutto accompagnato da<br />

un buon vino di cantine rinomate<br />

<strong>del</strong>l’Irpinia.<br />

Ore 19:30 Tutti in Sagra nel centro<br />

storico di Bagnoli Irpino a degustare<br />

i prodotti tipici locali e ad assaggiare<br />

tante pietanze preparate in svariati<br />

modi dal Tartufo nero di Bagnoli Irpino<br />

, al tartufo Estivo ( scorzone ) ai<br />

funghi porcini , al provolone podolico<br />

impiccato , pizze cotte al legno in<br />

svariati modi ,e tante altre cose .<br />

Finale con il Concerto <strong>del</strong> gruppo<br />

musicale “Folk Piccimundo”.<br />

Sarà una conferenza stampa- spettacolo<br />

quella in programma domani alle ore 21,00<br />

a San Nicola Baronia nella bella cornice<br />

<strong>del</strong> ristorante “Il Faro”, per la presentazione<br />

de “Le Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy” in<br />

programma l'8 giugno alle ore 21,00 presso<br />

le “Terme di San Teodoro” a Villamaina<br />

. Mattatore <strong>del</strong>l'incontro con la stampa<br />

sarà, infatti, l'esplosivo Enzo Costanza e<br />

quando c'è lui il divertimento e l'allegria<br />

sono assicurati. Il cabarettista farà da coconduttore<br />

<strong>del</strong>l'evento di Villamaina affiancando<br />

la ammaliante madrina Denny<br />

Mendez.<br />

Presenzierà alla conferenza stampa Antonio<br />

Cipriano, Presidente di Casartigiani insieme<br />

ai responsabili degli atelier che porteranno<br />

abiti ed accessori in passerella<br />

quali “Tettella” di Mirabella Eclano, “Factory”<br />

di Cristian Guarino sempre di Mirabella,<br />

“Soriano” di Lioni, “Fashion Victims”<br />

di Gesualdo, “8 Marzo Future” di<br />

LE ATTIVITÀ PROMOSSE DA “CALCIO OK”<br />

Tra laboratori e sport<br />

ecco i “Campi Estivi”<br />

Attività, laboratori, bricolage,<br />

disegno e tanto sport.<br />

Inizia l’estate, chiudono le<br />

scuole ed i camp estivi<br />

promossi dall’A.S.D. Calcio<br />

ok. Divertimento assicurato<br />

per maschietti e<br />

femminucce dai 5 ai 12<br />

anni che, dal 10 giugno,<br />

dal lunedì al venerdì, per<br />

tutta l’estate potranno essere<br />

seguiti da personale<br />

qualificato con laurea in<br />

Scienze Motorie.<br />

"...Da noi il divertimento<br />

è assicurato", questo lo<br />

“Farming is a colourful adventure”: è il<br />

tema <strong>del</strong>la quinta edizione <strong>del</strong> “Regio<br />

Tratturo & Friends”, il Farm Festival made<br />

in Irpinia che rappresenta un eccellente<br />

laboratorio didattico per la promozione<br />

di nuove forme di interazione tra<br />

cibo, agricoltura e territorio rurale in un<br />

orizzonte europeo lungo le vie <strong>del</strong>la transumanza.<br />

Anche quest’anno giovani da tutta Europa<br />

saranno ad Ariano Irpino (Avellino)<br />

dal 26 al 28 luglio per una full immersion<br />

in una realtà rurale simbolo <strong>del</strong>l’eccellenza<br />

<strong>del</strong> Sud Italia. Un confronto di<br />

culture e tradizioni europee con i valori<br />

di un’agricoltura sana e colorata tipica<br />

<strong>del</strong> territorio irpino. Il tema <strong>del</strong>l’edizione<br />

<strong>2013</strong> - “Farming is a colourful adventure”<br />

– vuole sottolineare proprio la multifunzionalità<br />

di un settore attivamente<br />

coinvolto nel promuovere una diversità<br />

di colori, suoni e sapori tipici <strong>del</strong> mondo<br />

rurale.<br />

Tantissime le attività che si svolgeranno<br />

nel corso <strong>del</strong> festival: camping, yoga, tree<br />

climbing, attività nell’orto, visite agli alveari<br />

con smielatura, costruzione <strong>del</strong>le<br />

frecce e tiro con l’arco, corsi di musiche<br />

popolari <strong>del</strong>la più verace Irpinia, con storie<br />

sui briganti in un viaggio itinerante<br />

verso il passato. E ancora, corsi di pittura<br />

per colorare la fantasia e riscoprire i<br />

colori <strong>del</strong>la nostra campagna, l’intreccio<br />

<strong>del</strong> vimini, escursione lungo il Regio Tratturo,<br />

corsi di ceramica, laboratori promossi<br />

da Slow Food, drum circle in aperta<br />

campagna nelle ore più buie <strong>del</strong>la giornata,<br />

degustazioni di vini e olii <strong>del</strong>l’Irpinia.<br />

Per i più coraggiosi anche una gara<br />

di mungitura <strong>del</strong>le vacche, nonché una<br />

slogan ideato dagli istruttori<br />

<strong>del</strong>la Calcio ok pronti a far<br />

trascorrere ai bambini un’estate<br />

di sport e apprendimento.<br />

In programma anche<br />

diverse giornate in piscina.<br />

Questo ed altro nei campi estivi<br />

che si terranno al Centro<br />

Sportivo "Le Querce" in<br />

contrada Valle. Tante le promozioni<br />

per le famiglie che<br />

potranno lasciare i propri figli<br />

a degli educatori affermati<br />

e preparati. Per info e<br />

prenotazioni contattare il<br />

320 5745673.<br />

VIVIRPINIA 14<br />

Ad Ariano Irpino torna il Festival “Regio Tratturo & Friends”<br />

Quando cultura e territorio<br />

rurale interagiscono<br />

Grottaminarda, “I Maschi” di Ariano Irpino,<br />

“Time to Smoke” di Grottaminarda,<br />

“Ottica Nicastro” di Lioni, “PM Calzature<br />

Self Service” di Ariano Irpino e altri sponsor<br />

come l'oleificio “Valletta” di Calabritto”.<br />

Parteciperà anche Carmen Brunone,<br />

Direttrice di produzione. Non mancheranno<br />

le splendide indossatrici, tutte professioniste<br />

e naturalmente il patron <strong>del</strong>l'evento,<br />

Walter Tordiglione <strong>del</strong>la Tordiglione<br />

Production che illustrerà tutti i momenti<br />

di attrazione di Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy.<br />

Modererà la conferenza stampa la giornalista<br />

e critica d'arte Pina Pilla.<br />

“I nostri- spiega Tordiglione- sono evento<br />

itineranti che abbiamo già portato in diversi<br />

comuni <strong>del</strong>la provincia nella logica<br />

di regalare intrattenimento e divertimento<br />

a tutti, ma anche con l'intento di valorizzare<br />

queste località dallo straordinario potenziale,<br />

da qui la scelta di Villamaina con<br />

il suo importante Centro Termale. E anche<br />

gara di cucina in cui i partecipanti saranno<br />

coinvolti nella produzione di un<br />

piatto tipico, procurandosi gli ingredienti<br />

direttamente all’origine, andando nell’orto,<br />

nel pollaio e nel frutteto. In più,<br />

corsi di italiano e inglese per favorire un<br />

coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti<br />

e, per i più curiosi, anche corsi di<br />

dialetto con la possibilità di apprendere<br />

proverbi e modi di dire tipici <strong>del</strong> territorio.<br />

L’anteprima <strong>del</strong> festival si è svolta a<br />

Bruxelles, ad aprile, in una <strong>del</strong>le brasserie<br />

storiche <strong>del</strong>la capitale europea, “L’amour<br />

Fou”. Dieci i giovani fortunati che<br />

si sono aggiudicati un soggiorno gratuito<br />

al Regio Tratturo & Friends <strong>2013</strong>, e che<br />

arriveranno in Irpinia dalla Grecia, Portogallo,<br />

Inghilterra, Belgio, Romania ed<br />

anche da alcune regioni italiane. Numerosi<br />

i partecipanti all’anteprima europea,<br />

che ha visto il coinvolgimento di tutti in<br />

numerose attività organizzate per riuscire<br />

a rappresentare “in piccolo” ciò che attende<br />

i partecipanti: dall’atelier di pasta<br />

LA MANIFESTAZIONE DI BENEFICENZA<br />

Raduno ed esposizione<br />

<strong>del</strong>le Ferrari ad Ariano<br />

Stanno arrivando da tutta Italia l’equipaggi <strong>del</strong>le Ferrari per<br />

dare ancora una volta la gioia e sorriso ai bambini e ragazzi<br />

<strong>del</strong> Centro di Riabilitazione Psicomotoria <strong>del</strong> Santuario<br />

di Valleluogo. Un appuntamento ormai annuale che<br />

è così tanto atteso dai ragazzi. Per la terza volta arriveranno<br />

ad Arianoper vivere il III Raduno <strong>del</strong>le Ferrari e <strong>del</strong>la<br />

Solidarietà, per ricordare ancora una volta che non c’è<br />

nessuno che debba essere messo al margine perché è diverso,<br />

ma tutti hanno diritto alla vita e alla felicità.<br />

Dopo l’evento di ieri, le auto resteranno in esposizione<br />

per tutta la giornata di oggi presso il Santuario di Valleluogo;<br />

alle ore 11.30 celebreremo la ricorrenza <strong>del</strong>la Festa<br />

<strong>del</strong>la Repubblica con la partecipazione <strong>del</strong> Sindaco<br />

Antonio Mainiero e dalla rappresentanza Militare. Alle ore<br />

17,00 ci sarà la Santa Messa con la benedizione <strong>del</strong>le<br />

Ferrari.<br />

SAN NICOLA BARONIA DOMANI LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE CON COSTANZA<br />

Torna “Le Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy”<br />

per la conferenza stampa abbiamo voluto<br />

spaziare tra la Valle Ufita e la Baronia scegliendo<br />

San Nicola, un caratteristico borgo<br />

immerso nel verde dove l'arte culinaria<br />

trova grande espressione nel ristorante il<br />

Faro che ci darà ospitalità”.<br />

Dunque “Le Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy” è<br />

moda, spettacolo, glamour ma anche conoscenza<br />

e rilancio <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>la<br />

sua cultura.<br />

fresca organizzato dall’agriturismo “Regio<br />

Tratturo” di Ariano Irpino, promotore <strong>del</strong><br />

Regio Tratturo & Friends, fino al workshop<br />

di mozzarelle e formaggi freschi a<br />

cura di Fattoria Rosabella di Montella,<br />

partner <strong>del</strong> Farm Festival.<br />

In un contesto sempre più globalizzato,<br />

caratterizzato da appiattimenti sensoriali<br />

e gusti standardizzati, il Farm Festival<br />

“Regio Tratturo & Friends” vuole contribuire<br />

alla sensibilizzazione dei consumatori<br />

verso un’alimentazione più attenta<br />

e responsabile nei confronti <strong>del</strong> mondo<br />

agricolo, riconoscendo gli standard di<br />

qualità offerti dalla nostra agricoltura e<br />

l’impegno degli agricoltori nel portare a<br />

tavola solo i prodotti migliori. L’agriturismo<br />

“Regio Tratturo” di Ariano Irpino,<br />

principale promotore <strong>del</strong> Farm Festival<br />

insieme ad altre aziende ed istituzioni locali,<br />

è attivamente impegnato in attività<br />

a forte respiro internazionale. Da tempo<br />

coinvolto nel programma Erasmus promosso<br />

dalla Commissione Europea per<br />

favorire la mobilità di giovani agricoltori<br />

in Europa, ha visto di recente la partecipazione<br />

di un giovane finlandese per un<br />

mese ad Ariano Irpino per apprendere le<br />

migliori tecniche di gestione di un’attività<br />

agrituristica. A questo si aggiungono<br />

numerose collaborazioni con scuole<br />

superiori che aderiscono al Programma<br />

Europeo Comenius per facilitare la divulgazione<br />

<strong>del</strong>le culture Europee e <strong>del</strong>le<br />

diverse lingue e dei valori. Una realtà aziendale<br />

che si distingue anche sul piano<br />

produttivo per un eccellente olio di Ravece<br />

annoverato di recente tra i migliori<br />

olii d’Italia con il riconoscimento “Olio<br />

Slow” da parte di Slow Food.<br />

L’ANGOLO DEL MEDICO<br />

PER LE VOSTRE E-MAIL provincia@co riereirpinia.it FAX 0825-792440<br />

f<br />

L a<br />

Dopo lo stop forzato di venerdì a<br />

causa <strong>del</strong>la pioggia, ieri c’è stato il<br />

taglio <strong>del</strong> nastro a Campania Pro Loco<br />

Expo <strong>2013</strong>, evento organizzato a<br />

Mercogliano da Unpli Campania, Unpli<br />

Avellino, Pro Loco Mercogliano e<br />

Pro Locando - viaggi e turismo.<br />

Nonostante anche ieri il tempo è stato<br />

incerto, gli onorevoli Pietro Foglia<br />

e Cosimo Sibilia hanno comunque<br />

dato il via all’iniziativa che metterà<br />

in mostra tutte le eccellenze <strong>del</strong> territorio.<br />

A fare da cornice il suggestivo<br />

viale San Modestino, lungo il<br />

quale sarà possibile ammirare sessanta<br />

esposizioni enogastronomiche<br />

e artigianali, sfilate, gruppi folk, visite<br />

guidate, convegni e mostre fotografiche<br />

sulle tradizioni. Non mancherà<br />

ottima musica live. «Purtroppo<br />

questa pioggia non ha consentito<br />

l'apertura degli stand allestiti dalle<br />

Disfunzione<br />

erettile<br />

e rischio<br />

cardio-vascolare<br />

DR. ATTILIO SPIDALIERI<br />

Specialista in Endocrinologia e Diabetologia<br />

rivista scientifica Plos Medicine ha pubblicato<br />

uno studio di ricercatori australiani,<br />

col titolo The 45 and up Study, che evidenzia<br />

il legame tra la disfunzione erettile e il<br />

rischio di malattie cardiovascolari.<br />

Infatti il numero di ospedalizzazioni per cardiopatie<br />

sembra aumentare, indipendentemente<br />

da altri fattori di rischio, con la severità <strong>del</strong>la<br />

disfunzione erettile nei soggetti con o senza<br />

antecedenti conosciuti di malattie cardiovascolari.<br />

I risultati <strong>del</strong>lo studio evidenziano che negli uomini,<br />

senza antecedenti conosciuti, il rischio relativo<br />

di malattia cardiovascolare associato alla<br />

presenza di una disfunzione erettile è di 1,60, e<br />

il rischio di decesso è di 1,35. Tale aumento <strong>del</strong><br />

rischio resta significativo anche dopo l’aggiustamento<br />

<strong>del</strong>l’insieme dei fattori di rischio cardiovascolare.<br />

Gli autori sottolineano che la disfunzione erettile,<br />

più che una causa, può essere considerata<br />

un primo segnale di una malattia cardiovascolare<br />

ancora silenziosa, percui sarebbe utile una<br />

ricerca <strong>del</strong>la turba come marker di rischio cardiovascolare.<br />

Naturalmente non sfugge l’importanza di una<br />

tale conclusione, che ci induce a mettere in atto,<br />

alla presenza di una disfunzione erettile, tutte<br />

le prevenzioni utili che vanno dallo stile di<br />

vita all’impiego dei farmaci cosiddetti salvavita.<br />

OGGI<br />

Guardia: giornata di prevenzione<br />

<strong>del</strong> diabete e <strong>del</strong>l’ipertensione<br />

utto pronto per la<br />

V <strong>Edizione</strong> <strong>del</strong>la<br />

giornata di prevenzione<br />

<strong>del</strong> diabete e<br />

l’ipertensione arteriosa.<br />

L’appuntamento,<br />

organizzato dai<br />

volontari <strong>del</strong> locale<br />

Gruppo <strong>del</strong>la<br />

Croce Rossa Italiana,<br />

si terrà nella<br />

giornata di oggi a<br />

Guardia dei Lombardi<br />

in piazza Vittoria a partire dalle 8:30 fino alle<br />

ore 13:00. Come consuetudine, l’evento che ha ottenuto<br />

il patrocinio morale <strong>del</strong> Comune di Guardia Lombardi,<br />

prevede la registrazione dei partecipanti, nonche’<br />

uno screening relativo alla misurazione <strong>del</strong>la glicemia<br />

e <strong>del</strong>la pressione arteriosa a cura dei due medici<br />

presenti.<br />

Coloro i quali si sottoporranno alla visita gratuita, riceveranno<br />

anche una documentazione informativa<br />

sulle malattie metaboliche donate per l’occasione dalla<br />

societa’ “Menarini Diagnostic”.<br />

L’APPUNTAMENTO DELLE PRO LOCO A MERCOGLIANO<br />

“Campania Pro Loco Expo <strong>2013</strong>”:<br />

taglio <strong>del</strong> nastro, si prosegue oggi<br />

Pro Loco intervenute da tutta la regione<br />

- afferma Mario Perrotti, presidente<br />

Unpli Campania - Ieri siamo<br />

comunque stati in campo per la prima<br />

giornata e anche oggi e saremo<br />

a disposizione di tutti per l'intera<br />

giornata. Confermati tutti gli appuntamenti<br />

in programma. L'evento<br />

si chiuderà domenica»


ALL’INTERNO<br />

16 - Avellino 1912, il sindaco e la stampa<br />

Iannino<br />

17 - I sopravvissuti alla guerra<br />

Cassese<br />

20/21 “La cultura non abita qui”<br />

Marotta<br />

Piccoli comuni e nuovo modo di vedere<br />

alla creazione di ricchezza al<br />

centro <strong>del</strong> dibattito tenutosi ai Feudi<br />

di San Gregorio, Sorbo Serpico,<br />

in occasione <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong><br />

libro di Ermete Realacci (Green Italy), Presidente<br />

<strong>del</strong>la Commissione Ambiente <strong>del</strong>la Camera;<br />

con Luigi Famiglietti, deputato<br />

<strong>del</strong> Pd. All’iniziativa era presente<br />

anche Alessandra Bonfanti,<br />

responsabile nazionale di “Voler bene<br />

all’Italia”, poiché la presentazione<br />

era ispirata alla legge sui piccoli<br />

comuni presentata il 21 maggio da<br />

Realacci e Famiglietti e collegata alla<br />

giornata nazionale di Legambiente<br />

in programma per domenica due<br />

giugno, arrivata alla sua decima edizione<br />

coinvolgendo ogni anni più di<br />

seimila piccoli centri. Quest’anno<br />

sarà Frigento la sede principale <strong>del</strong>la<br />

manifestazione; con il centro irpino<br />

che ospiterà in piazza, dalle dieci<br />

di mattina, attività, visite guidate,<br />

artigiani, sapori e spettacoli in costume.<br />

Tra gli ospiti <strong>del</strong>la giornata di domenica<br />

anche Ernesto Magorno, sindaco di Diamante<br />

e deputato <strong>del</strong> Pd; il sindaco di Pollica<br />

Stefano Pisani e gli altri sindaci <strong>del</strong>le eccellenze<br />

campane.<br />

Secondo l’onorevole Famiglietti “La sfida che<br />

ci troviamo costretti ad affrontare la possiamo<br />

vincere solo senza tradire la nostra anima; insomma,<br />

mettendo a frutto quello che ci rende<br />

unici: perché in un modo così grande, in un<br />

mercato così competitivo: la bellezza, il senso,<br />

la qualità avranno sempre maggior spazio. E<br />

la bellezza e la conoscenza sono frutto di incroci<br />

non replicabili, che nascono solo in un posto:<br />

e su questo un particolare merito va al patrimonio<br />

dei piccoli comuni e all’esperienza dei<br />

distretti che riescono a far nascere da un insieme<br />

di relazioni, esperienze e tradizioni dei vantaggi<br />

competitivi assolutamente non replicabili”.<br />

Il presidente Ermete Realacci, nella sede<br />

dei Feudi ha usato l’esempio <strong>del</strong> vino per spiegare<br />

cosa significa fare economia in modo<br />

green: “Nell’86, con lo scandalo <strong>del</strong> metanolo,<br />

si fermò la corsa <strong>del</strong>l’Italia nel produrre vino a<br />

bassa qualità e prezzo contenuto. In quel mo-<br />

CULTURA<br />

SPETTACOLI<br />

24/25 Ariano, storia di un santuario<br />

Alterio LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

mento si capì che bisognava puntare sulla qualità;<br />

oggi esportiamo il 40% in meno in termini<br />

di quantità ma con un valore cinque volte<br />

maggiore: ce la possiamo fare ma è diventato<br />

fondamentale produrre ricchezza con meno<br />

consumo di energia e materie prime, con processi<br />

di innovazione e puntando sulle idee dei<br />

talenti italiani”.<br />

E alla domanda su quanto è fondamentale l’investimento<br />

<strong>del</strong>le grandi aziende, vedi la Fiat,<br />

nel campo <strong>del</strong>le energie alternative e <strong>del</strong>la riduzione<br />

<strong>del</strong>l’inquinamento, risponde:«Che la<br />

Fiat non abbia investito in questi settori è evidente.<br />

Se la Germania produce in un anno<br />

quattro milioni di automobili e la Fiat solo settecentomila<br />

un motivo pure ci dovrà essere. I<br />

nostri mo<strong>del</strong>li non sono di qualità ed io non ho<br />

la sensazione che Sergio Marchionne abbia in<br />

mente una idea chiara sul futuro <strong>del</strong>l’automobile.<br />

Secondo me si è tanto discusso intorno all’articolo<br />

18 e al diritto <strong>del</strong> lavoro per spostare<br />

l’attenzione su questioni diverse rispetto a quelle<br />

sulle quali sarebbe stato utile soffermarsi.<br />

Guardi, è da dementi ragionare come ha fatto<br />

Marchionne quando ha risposto al sindaco di<br />

Firenze, Matteo Renzi, affermando che la sua<br />

città era piccola e povera. Ma come vuole vendere<br />

le sua automobili in Italia se pensa questo<br />

di Firenze?».<br />

Il tema è stato ripreso anche da Giuseppe<br />

Morsa, sindacalista <strong>del</strong>la Cgil che ha chiesto a<br />

Realacci un impegno corale affinché la Fiat si<br />

metta ad investire sulla trazione elettrica e sulle<br />

tecnologie di avanguardia non solo a tutela<br />

<strong>del</strong>l’ambiente, ma a difesa dei posti di lavoro.<br />

Il riferimento era rivolto alla Fma e alla Irisbus.<br />

“Oramai da qualche anno si è superato la dicotomia<br />

tra eccellenza e sostenibilità, oggi tutti<br />

i progetti che si intraprendono, dal fotovoltaico<br />

alla riduzione dei solfiti, vanno nella direzione<br />

di rispettare entrambe- fa notare Antonio<br />

Capaldo, Presidente dei Feudi di San Gregorio-.<br />

C’è bisogno di attenzione al green. Non<br />

solo da parte <strong>del</strong>le istituzioni ma anche da parte<br />

dei cittadini, e l’agriturismo con il rispetto<br />

<strong>del</strong>l’ambiente che è l’unico modo per<br />

fare eccellenza in modo duraturo”.<br />

“Sull’ambiente c’è ancora tanto da<br />

fare, e quello che è stato fatto finora<br />

non è sempre stato ispirato al rispetto-<br />

afferma il professore Ugo Morelli-.<br />

Oggi stiamo finalmente riconoscendo<br />

che noi essere umani non siamo<br />

sopra le parti, ma siamo parte<br />

<strong>del</strong> tutto. E’ un cambiamento epocale;<br />

può avere tante declinazioni, una<br />

di questa è fare <strong>del</strong>la valorizzazione<br />

ambientale una risorsa economica,<br />

ma si arriverà a questo solo smettendo<br />

di aspettare interventi dall’alto<br />

e i piccoli comuni saranno capaci<br />

di sviluppare iniziative specifiche in<br />

grado di valorizzare le vocazioni locali,<br />

le quali se si distinguono sono anche globali<br />

perché uniche”. Gabriella De Matteis ha<br />

sottolinea il cambio di paradigma anche nel<br />

settore industriale: “Sono qui per testimoniare<br />

la nostra esperienza, noi abbiamo un mulino;<br />

solo il 10% dei pastifici ha un mulino di proprietà<br />

e questo significa avere un rapporto con<br />

la materia prima assoluto.<br />

Gli altri pastifici sono costretti a comprare tutto<br />

il grano all’estero. Questo ci ha permesso di<br />

approfondire il rapporto con i territori d’origine<br />

grazie al progetto di filiera che il nostro mulino<br />

ha permesso di mettere in moto: gli agricoltori<br />

si impegnano a coltivare secondo un<br />

particolare disciplinare che permette di ottenere<br />

un grano duro di grandissima qualità, avendo<br />

in cambio un prezzo garantito molto soddisfacente,<br />

e più il grano è di qualità, più il compenso<br />

per loro aumenta”.<br />

Cambiamento ancora solo sperato in altri settori,<br />

come testimonia Giuseppe Morsa: “Questo<br />

libro regala importanti insegnamenti, tra<br />

cui quello di concepire l’operaio come una risorsa<br />

di valorizzare, di poter fare impresa in<br />

modo verde e sostenibile”.<br />

CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

&<br />

Piccoli comuni, patrimonio da esaltare<br />

Ai Feudi di San Gregorio ieri il dibattito con il deputato Famiglietti e il presidente <strong>del</strong>la<br />

Commissione Ambiente alla Camera, Realacci, che ha presentato il suo libro, Green Italy<br />

RED. CULTURA<br />

PADRE GIOVANNI BOTTA<br />

Ora prendiamo in esame un altro atteggiamento fondamentale<br />

in chi prega veramente. È la gioia. Può<br />

sembrare stano ma è così: il vero incontro con Dio,<br />

anche quando siamo in situazioni emotive non vicine alla<br />

contentezza, infondono nel fe<strong>del</strong>e quel tipo di gioia<br />

che solo il Signore può donare. Ed è il famoso Salmo 8<br />

che ci conduce a comprendere questa essenziale dimensione<br />

<strong>del</strong>la preghiera. Eccone il testo: “O Signore, Signore<br />

nostro, / quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!<br />

/ Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, /<br />

con la bocca di bambini e di lattanti: / hai posto una difesa<br />

contro i tuoi avversari, / per ridurre al silenzio nemici<br />

e ribelli. / Quando vedo i tuoi cieli, opera <strong>del</strong>le tue dita,<br />

/ la luna e le stelle che tu hai fissato, / che cosa è mai<br />

l’uomo perché di lui ti ricordi, / il figlio <strong>del</strong>l’uomo, perché<br />

te ne curi? / Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,<br />

/ di gloria e di onore lo hai coronato. / Gli hai dato potere<br />

sulle opere <strong>del</strong>le tue mani, / tutto hai posto sotto i<br />

suoi piedi: / tutte le greggi e gli armenti / e anche le bestie<br />

<strong>del</strong>la campagna, / gli uccelli <strong>del</strong> cielo e i pesci <strong>del</strong><br />

mare, / ogni essere che percorre le vie dei mari.”.<br />

Questo è un Salmo molto conosciuto, ma molte volte poco<br />

compreso. Siamo, infatti, di fronte a un Salmo che va<br />

al di là <strong>del</strong>la semplice esclamazione di lode a Dio per la<br />

VANGELO E VITA<br />

L’atteggiamento in chi prega<br />

veramente: la gioia<br />

grandezza <strong>del</strong> creato e anche al di là di una semplice contemplazione<br />

<strong>del</strong>la grandezza <strong>del</strong>l’uomo. È un Salmo che<br />

deriva certamente dall’esperienza di una notte insonne<br />

di un uomo che si ferma a contemplare il cielo <strong>del</strong>la Palestina<br />

di molti secoli fa, un cielo ricco di suggestioni per<br />

la sua particolare bellezza che ispira alti pensieri a chi si<br />

ferma a contemplarlo attraverso la sua esperienza di vita.<br />

Qui si può verosimilmente immaginare lo stesso Davide<br />

quando ancora era un guerriero al servizio di Saul;<br />

proprio al tempo in cui si sente tradito e braccato proprio<br />

dal re Saul; e come ci testimonia il primo Libro di Samuele<br />

(vedi in particolare i capitoli 19-23) egli fugge nel<br />

deserto di Giuda. Egli è pieno di spavento e di paura: gli<br />

è successo qualcosa d’irreparabile, ha perso ingiustamente<br />

la fiducia <strong>del</strong> re; gli sembra che Dio l’abbia abbandonato,<br />

e si ritrova solo nel freddo <strong>del</strong> deserto e <strong>del</strong>la notte.<br />

Ed è proprio in questa situazione, esterna e interna, che<br />

SOCIETA’<br />

il giovane Davide alza gli occhi al cielo sopra di sé, vede<br />

queste stelle meravigliose, così chiare e limpide quasi da<br />

trafiggere gli occhi, e incomincia a pensare: “Com’è grande<br />

Dio, come è immenso! E in fondo com’è piccola la mia<br />

vicenda. Sì, io mi sono fatto importante, ho creduto di essere<br />

qualcuno, e ora la mia forza è andata a rotoli. Ma<br />

che cosa sono io di fronte a questo immenso universo?<br />

Di fronte a questo tempo senza fine di Dio? Di fronte a<br />

queste ricchezze sterminate che le dita di Dio hanno intessuto<br />

nella volta <strong>del</strong> cielo?”. E mentre Davide s’immerge<br />

in questa contemplazione, si placa gradualmente, dimentica<br />

i suoi affanni, il suo passato; si perde in questo<br />

sguardo verso le opere di Dio, e a un certo momento viene<br />

spontaneo pensare all’amore di Dio: Dio mi ama! In<br />

fondo tutto quest’universo è anche per me, Lui si ricorda<br />

di me nonostante sia così piccolo, mi visita con questa<br />

luce <strong>del</strong>le stelle! Ed ecco lo stupore <strong>del</strong> salmo: l’uomo<br />

15<br />

“VOLER BENE ALL’ITALIA”<br />

Notti bianche e gare<br />

di cucina: Legambiente<br />

sbarca oggi a Frigento<br />

Visite guidate, notti bianche, incontri, prodotti tipici e gare di cucina<br />

in centinaia di piccoli comuni per l'iniziativa 'Voler Bene all'Italia' di<br />

Legambiente che avra' il suo fulcro a Frigento.<br />

L'appuntamento e' per oggi: da Frigento a Roscigno, da Polla a Pollica,<br />

da Solopaca a Teggiano, i piccoli comuni aprono le porte ai visitatori<br />

con tante feste tra cui scegliere, per acquistare prodotti tipici o<br />

biologici, conoscere essenze e piante nostrane, scoprire centri storici<br />

e assistere a concerti e spettacoli di piazza. In Campania sono 338 i<br />

piccoli comuni pari al 61% dei 551 comuni <strong>del</strong>la regione. La popolazione<br />

residente in questi territori e' pari al 13% <strong>del</strong>la popolazione<br />

campana.<br />

'Non solo una festa ma anche l'occasione per valorizzare e i tanti talenti<br />

dei nostri territori - afferma Ermete Realacci, presidente <strong>del</strong>la<br />

Commissione Ambiente <strong>del</strong>la Camera dei Deputati e primo firmatario<br />

<strong>del</strong>la legge in sostegno dei piccoli comuni -. Quest'anno nella giornata<br />

di Voler Bene all'Italia ci sara' un motivo in piu' per festeggiare<br />

visto che e' ripartito l'iter parlamentare <strong>del</strong>la legge a favore dei piccoli<br />

comuni'. Nel corso <strong>del</strong>la mattinata, nella piazza centrale di Frigento,<br />

cuochi appassionati e ristoratori si metteranno in gioco partecipando<br />

ad una gara di cucina. Cucineranno e racconteranno la riscoperta di<br />

un sapore perduto con la realizzazione di un piatto tipico locale 'lagane<br />

e cicerchie'.<br />

Gli appassionati <strong>del</strong>la cucina tipica irpina, inoltre, potranno degustare<br />

la cicerchia, il prodotto che distingue Frigento, assieme al pecorino<br />

di Carmasciano, al vino Aglianico e all'olio di Ravece. Previste anche<br />

visite guidate attraverso il vasto patrimonio storico-culturale <strong>del</strong><br />

luogo. “Siamo onorati di ospitare l’evento principale <strong>del</strong>l’iniziativa nazionale<br />

di Legambiente- dichiara l’onorevole <strong>del</strong> Partito Democratico e<br />

sindaco di Frigento Luigi Famiglietti - Da sempre sostengo come sia fondamentale<br />

la priorità <strong>del</strong>l’impegno per la valorizzazione <strong>del</strong>le risorse e<br />

<strong>del</strong>le potenzialità dei piccoli comuni, che non sono solo <strong>del</strong>le ricchezze<br />

ereditate dal passato, da tutelare, ma soprattutto qualità da mettere in luce<br />

ed esaltare; e le azioni di Legambiente vanno assolutamente in questa<br />

direzione”. Relativamente all’evento di domenica il sindaco testimonia<br />

come sia alto l’entusiasmo <strong>del</strong>la propria comunità: “Tutti si stanno impegnando<br />

affinché le nostre risorse siano presentate al meglio: cultura,<br />

patrimonio artistico, enogastronomia, saperi e tradizioni; ogni tassello <strong>del</strong><br />

nostro meraviglioso mosaico avrà una rappresentazione, una testimonianza”.<br />

che sente la sua povertà, la sua fragilità, e improvvisamente<br />

si scopre al centro <strong>del</strong>l’universo, al centro <strong>del</strong>l’amore<br />

di Dio, <strong>del</strong>la sua visita. Infatti, il testo ebraico così<br />

recita: ”Che cos’è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio <strong>del</strong>l’uomo,<br />

perché tu venga a visitarlo?”. E con queste due espressioni:<br />

“ricordi” e “visiti” l’autore <strong>del</strong> salmo descrive<br />

la dinamica fondamentale <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la salvezza. Allora<br />

ogni uomo che insieme a Davide prega con questo<br />

Salmo, contemplando la grandezza di Dio che gli ha fatto<br />

dimenticare per un momento se stesso, si accorge di essere<br />

molto amato, di essere in questo immenso universo<br />

oggetto di una predilezione attenta, sente che la storia<br />

<strong>del</strong>la salvezza si sta realizzando in lui in quanto Dio si<br />

sta ricordando di lui anzi lo visita, soprattutto con la sua<br />

consolazione. Questa consapevolezza <strong>del</strong>l’amore di Dio fa<br />

si che il salmista, e in lui ogni uomo che prega, si senta<br />

nel giusto posto nel cosmo, nella storia e nello stesso cuore<br />

di Dio. Ritrovando così il vero significato <strong>del</strong> cammino<br />

<strong>del</strong>la sua vita, anche quando questa presenta grandi e<br />

gravi difficoltà.<br />

Ecco che cos’è la gioia cristiana! Perciò l’uomo che prega,<br />

come fa il salmista, prendendo coscienza <strong>del</strong>l’amore<br />

grande di Dio per noi, <strong>del</strong> significato <strong>del</strong>la propria esistenza<br />

in quest’amore immenso, sente sgorgare in sé questa<br />

grande gioia. Se vogliamo capire quanto è vera la nostra<br />

preghiera dobbiamo misurare quanta gioia essa arreca<br />

al nostro cuore!


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Avellino 1912: il sindaco e la stampa amica<br />

Nel 1911 nacque “Il nuovo giornale”, organo di stampa <strong>del</strong>l’Unione Liberale che allora amministrava il capoluogo<br />

irpino, che elogiava e sosteneva il ministro <strong>del</strong> tesoro, Francesco Tedesco, illustre irpino e grande uomo di Stato<br />

I<br />

Alfonso Rubilli<br />

FIORENZO IANNINO<br />

Il primo gennaio<br />

1911, ad<br />

Avellino, uscì il<br />

primo numero<br />

de “Il nuovo<br />

giornale”, organo<br />

<strong>del</strong>l’Unione Liberale<br />

che allora amministrava<br />

la città, dall’ex<br />

sindaco socialista<br />

Remigio Pagnotta definito<br />

con sprezzo la voce <strong>del</strong>la “coppia<br />

Tedesco-Aster Vetroni”, rispettivamente<br />

ministro <strong>del</strong> tesoro e sindaco <strong>del</strong> capoluogo<br />

(oltre che nipote <strong>del</strong>l’ex deputato<br />

e già primo cittadino Achille Vetroni,<br />

a lungo dominatore <strong>del</strong>la scena politica<br />

<strong>del</strong>la città): “ora- affermò con la consueta<br />

ironia il leader <strong>del</strong>la sinistra cittadinail<br />

capo <strong>del</strong> vetronismo è Sua Eccellenza il<br />

Ministro”. Nei suoi circa tre anni di vita,<br />

il giornale sostenne ed esaltò progetti ed<br />

azioni <strong>del</strong>l’amministrazione comunale,<br />

sostenuta da Tedesco.<br />

L’acquedotto cittadino<br />

e la “fenomenale attività”<br />

di sindaco e ministro<br />

Per “Il nuovo giornale”, Tedesco era ormai<br />

“l’augusto benefattore” di Avellino<br />

e <strong>del</strong>la sua provincia. Non a caso, i suoi<br />

articoli erano pieni di elogi sperticati<br />

“all’illustre Irpino e grande Uomo di Stato”,<br />

che per sua “esclusiva intercessione”<br />

concedeva al capoluogo utili opere pubbliche<br />

(come la pavimentazione <strong>del</strong>la<br />

strada che ancora oggi porta il suo nome)<br />

oppure avviava rapidamente le procedure<br />

per la costruzione <strong>del</strong>l’acquedotto cittadino,<br />

atteso da anni. Su quest’ultima<br />

vicenda il giornale si soffermò più volte<br />

con toni trionfali, soprattutto nei primi<br />

mesi <strong>del</strong> 1912, quando l’operazione sembrò<br />

effettivamente concretizzarsi, facendo<br />

notare “l’eccezionalità” <strong>del</strong>lo stanziamento<br />

di ottocentomila lire disposto<br />

dal ministro: “Concessione <strong>del</strong> tutto<br />

straordinaria, ove si considerino le gravi<br />

odierne cure <strong>del</strong> Governo per la guerra<br />

con la Turchia”.<br />

Esemplare fu il numero <strong>del</strong> 15 febbraio,<br />

aperto da un vistoso titolo a nove colonne,<br />

corredato da un’immagine <strong>del</strong>lo<br />

stesso Tedesco, al quale il sindaco Vetroni<br />

inviò un encomiastico telegramma:<br />

“I più lontani nipoti, come noi vostri ammiratori,<br />

plaudiranno a Francesco Tedesco,<br />

che primo fra gli Irpini, sostenne, difese<br />

e fece trionfare in tempi difficili il diritto<br />

<strong>del</strong> capoluogo”.<br />

Il ministro, insomma, era diventato l’uomo<br />

dei miracoli politici: “Ad un figlio<br />

<strong>del</strong>l’Irpinia Avellino deve essere pur riconoscente,<br />

a S.E. il Ministro <strong>del</strong> Tesoro,<br />

Francesco Tedesco, che attraverso tutte le<br />

gravi cure <strong>del</strong> potere, attraverso i difficili<br />

ed oscuri meandri burocratici volle che si<br />

cedesse il passo al desiderio espresso dal<br />

capoluogo <strong>del</strong>l’Irpinia. E dalla sua fenomenale<br />

attività, dalla sua ferrea volontà<br />

fu accompagnato il progetto per il pubblico<br />

acquedotto avellinese; e nel volger di<br />

quattro mesi si ebbe dal Governo <strong>del</strong> Re,<br />

quello che non si ebbe mai nel volger di<br />

25 anni. Ecco perché anche per noi è giusto<br />

si scriva per l’acquedotto avellinese:<br />

unicuique suum”.<br />

Naturalmente, il foglio non trascurò quelli<br />

che riteneva i meriti <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

comunale, che aveva saputo agire<br />

in sinergia con il governo: “la mancata<br />

soluzione di tale arduo problema trovava<br />

Francesco Tedesco<br />

Piazza Libertà<br />

barriere insormontabili nelle misere beghe<br />

partigiane, <strong>del</strong>le quali non intese mai<br />

occuparsi l’ultima amministrazione civica,<br />

che non cura le vacue intimidazioni<br />

comprendendo il primo dovere di onesti<br />

amministratori.<br />

E’ doveroso non transigere colla propria<br />

coscienza per rimanere attaccati alla greppia<br />

<strong>del</strong> potere, applicare in tutto il suo rigore<br />

la legge, ed essere liberi e mai asserviti<br />

a qualunque specie di ordini, da<br />

qualunque autorità essi pervengano”.<br />

Colpi di spillo a Capozzi e le accuse<br />

<strong>del</strong>l’Araldo<br />

Il nuovo corso amministrativo fece riemergere<br />

la polemica mai sopita con i<br />

sostenitori <strong>del</strong> vecchio “re” Michele Capozzi,<br />

defenestrato cinque anni prima<br />

dalla presidenza <strong>del</strong> consiglio provinciale,<br />

proprio per far posto al ministro:<br />

“Francesco Tedesco - annotò il giornaleha<br />

ridotta bella e trafficabile l’ampia, la<br />

larga e lunga strada cha da Avellino porta<br />

alla stazione ferroviaria non di Avellino,<br />

ma di Atripalda, ragion per cui con<br />

affetto si ricorda l’opera mortalmente indefessa<br />

spiegata dall’ex presidente <strong>del</strong><br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

Consiglio Provinciale contro Avellino.<br />

Francesco Tedesco ha fatto risorgere le finanze<br />

<strong>del</strong>la Provincia, da altri impunemente<br />

dilapidate”.<br />

Intanto, gli antagonisti <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

cittadina (definiti “piccolo gruppo<br />

di incoscienti”) insinuarono che “la Cassa<br />

Depositi e Prestiti non ha i fondi necessari<br />

per rispettare la firma apposta ad<br />

un Decreto reale, o per fare onore alla firma<br />

<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong> tesoro”: insomma, secondo<br />

loro i fondi per avviare i lavori<br />

non erano così sicuri come si voleva far<br />

apparire. Di più, “L’Araldo” osservò che<br />

proprio le incerte prospettive finanziarie<br />

<strong>del</strong>l’operazione e vari ritardi di natura<br />

tecnica avevano reso quasi deserta la<br />

gara di appalto per l’aggiudicazione dei<br />

lavori <strong>del</strong>l’acquedotto. “Il nuovo giornale”<br />

ribadì che si era trattato di semplici<br />

disguidi tecnici, ai quali si sarebbe posto<br />

subito rimedio: “diciamo subito – osservò-<br />

che sarebbe stata imperdonabile<br />

leggerezza quella di precipitare ed assegnare<br />

ad uno dei due concorrenti un’opera<br />

di tale importanza, senza usare ogni<br />

mezzo e concedere ogni agevolezza agli<br />

STORIA POLITICA<br />

altri, che per ritardi giustificati,<br />

non ebbero la possibilità di concorrere<br />

ai lavori per l’acquedotto<br />

avellinese”. E poi, l’amministrazione<br />

comunale non poteva certo<br />

“distruggere con avventatezze<br />

l’opera benefica portata a termine<br />

sotto la tutela di un uomo come<br />

Francesco Tedesco”. Pertanto, concluse<br />

il foglio, “se la puntata <strong>del</strong>l’Araldo<br />

fu scritta al semplice scopo<br />

di creare discredito o grattacapi<br />

all’Amministrazione di cui fan<br />

parte persone che veramente intendono<br />

fare il bene di Avellino,<br />

crediamo che siano parole ed inchiostro<br />

sprecato, perché più che<br />

polemiche, la cittadinanza ha bisogno<br />

di vedere fatti completi e<br />

non vane chiacchiere, <strong>del</strong>le quali<br />

se ne son fatte troppe con grave<br />

danno <strong>del</strong> nostro bel paese”.<br />

Non solo acquedotto<br />

Per il periodico <strong>del</strong>l’Unione liberale,<br />

nel 1912 Avellino stava vivendo<br />

un processo di profonda<br />

rigenerazione: “un’aura novella<br />

di trasformazione rigeneratrice<br />

spira, vivifica in ogni angolo <strong>del</strong>la<br />

città, ed all’apatia ed inerzie morbose<br />

ed opprimenti <strong>del</strong> passato, si<br />

fa strada l’azione redentrice e feconda<br />

<strong>del</strong> presente, incoraggiata e<br />

sospinta dall’opera incessantemente<br />

benefica e patrocinio sempre<br />

felice di eminenti protettori, al<br />

cui soffio vitale, irresistibile, tolgono<br />

forza ed ispirazioni le attuali<br />

amministrazioni locali, per rendere<br />

ad Avellino quel lustro e quel<br />

decoro, cui ha tanto dritto, comunque<br />

da tanto tempo dimenticata<br />

da un cumulo di misere circostanze.<br />

La città dunque va rinascendo,<br />

si rinnova e si trasforma ogni<br />

giorno sotto l’impulso rigeneratore e potente<br />

<strong>del</strong>la giovane amministrazione che,<br />

appena libera da ogni pastoia di tutela legale<br />

e rivendicata la sua piena emancipazione<br />

amministrativa, ha subito spiegata<br />

la sua forza sapientemente produttiva<br />

ed innovatrice nello interesse pubblico<br />

con una serie di utili provvedimenti, in<br />

cui non si sa se più ammirare l’ardimento<br />

<strong>del</strong> genio creatore, ovvero l’intelligenza<br />

positiva e feconda <strong>del</strong>l’amministratore<br />

“Giunto in Prefettura, l’on. Tedesco si affacciò più volte al balcone<br />

centrale insieme coll’on. Di Marzo, per ringraziare il<br />

pubblico il quale entusiasticamente li acclamava. E la spontanea<br />

dimostrazione di ossequio si protrasse fin quando l’on.<br />

Tedesco non si ritirò nel suo appartamento....”<br />

competente ed integerrimo, i cui provvidi<br />

atti si traducono in un costante sensibilissimo<br />

miglioramento <strong>del</strong> paese in ogni<br />

ramo di pubblico servizio, sia che riguardi<br />

l’interesse industriale e commerciale,<br />

che di quanto altro occorra alla prosperità<br />

e vita di una città civile e progredita”.<br />

Tra le altre opere realizzate o da realizzare<br />

in breve tempo, il giornale ricordò<br />

il ripristino <strong>del</strong> verde in Piazza Libertà, il<br />

rifacimento <strong>del</strong>la strada di via Seminario,<br />

l’azione in materia edilizia (che aveva favorito<br />

“restauri e decorazioni” a vari edifici),<br />

la “concessione <strong>del</strong> massimo sussidio<br />

per l’elettrovia”. Tutto, naturalmente,<br />

16<br />

era favorito dal “concorso onnipotente<br />

<strong>del</strong>l’opera vitale <strong>del</strong> sommo fra i sommi<br />

degli uomini generosi e benefici, di quel<br />

genio soprannaturale e benefico che risponde<br />

al nome di S.E. Tedesco, nome<br />

caro e sacro agli irpini in particolare, ed<br />

al mondo civile in generale”.<br />

Anche Di Marzo è amico<br />

<strong>del</strong> ministro<br />

Il rafforzamento <strong>del</strong> blocco politico-amministrativo<br />

cementatosi attorno all’<br />

Unione liberale mise gradualmente in<br />

ombra la figura <strong>del</strong> deputato Alberto Di<br />

Marzo, a sua volta sostenuto dall’Unione<br />

democratico-liberale, che pure<br />

aveva goduto <strong>del</strong> determinante appoggio<br />

dei vetroniani per affermarsi alle politiche<br />

<strong>del</strong> 1909. Un primo segnale di frattura<br />

nel variegato blocco giolittiano <strong>del</strong>la<br />

città lo si era intravisto già nel 1911, in<br />

occasione <strong>del</strong>l’elezione dei consiglieri<br />

provinciali <strong>del</strong>la città. La rottura definitiva<br />

si consumò nel 1913, quando il più<br />

popolare Rubilli, svestito gradualmente<br />

l’abito <strong>del</strong>l’oppositore radicale per incontrarsi<br />

con i suoi primi avversari, lo<br />

sconfisse nel collegio <strong>del</strong> capoluogo con<br />

un risultato al cardiopalmo. Fino all’ultimo,<br />

comunque, Di Marzo aveva sperato<br />

nella benevolenza di Tedesco, ormai consolidato<br />

luogotenente di Giolitti e quindi<br />

arbitro indiscusso <strong>del</strong>la vita politica irpina,<br />

che però, come abbiamo visto, aveva<br />

rivolto lo sguardo altrove. Ed amico di<br />

Tedesco Di Marzo volle apparire sempre.<br />

Esemplare, in proposito, è un articolo apparso<br />

su “Il corriere irpino” agli inizi <strong>del</strong><br />

1911, allorché il ministro venne in città<br />

per presiedere ai lavori <strong>del</strong> consiglio provinciale.<br />

L’autore <strong>del</strong>la cronaca cercò in tutti i modi<br />

di sottolineare la vicinanza <strong>del</strong> deputato<br />

al ministro, che doveva sembrare<br />

politica più che fisica: “ [...] Giunto in<br />

Prefettura, l’on. Tedesco si affacciò più<br />

volte al balcone centrale insieme coll’on.<br />

Di Marzo, per ringraziare il pubblico il<br />

quale entusiasticamente li acclamava. E<br />

la spontanea dimostrazione di ossequio<br />

si protrasse fin quando l’on. Tedesco non<br />

si ritirò nel suo appartamento, ospite <strong>del</strong><br />

prefetto comm. Sansone e l’on. Di Marzo<br />

non fece ritorno alla sua villa Giulia […].<br />

Nel giorno 18 corrente vi fu poi una colazione<br />

di addio offerta dai consiglieri provinciali<br />

al loro illustre presidente nelle sale<br />

<strong>del</strong>l’Albergo Centrale. Significantissimo<br />

il brindisi pronunciato dall’on. Di Marzo,<br />

il quale, al semplice accenno da lui fatto,<br />

di sentirsi estraneo ai commensali, fu<br />

fatto segno ad unanime manifestazione<br />

di simpatia. L’on Di Marzo rilevò di essere<br />

con piacere intervenuto al banchetto<br />

per porgere il saluto cordiale e affettuoso<br />

<strong>del</strong> capoluogo a S.E. Tedesco, ministro <strong>del</strong><br />

Tesoro, a dispetto di coloro che si sforzarono<br />

a voler far credere la gentile Avellino<br />

inospitale ed incivile. Le parole sue,<br />

improntate alla maggiore sincerità, furono<br />

vivamente applaudite […] Dopo colazione,<br />

nell’automobile <strong>del</strong>l’on. Alberto DI<br />

Marzo, in compagnia di questi fino a villa<br />

Giulia, S.E. Tedesco partì alla volta di<br />

Napoli per far ritorno a Roma”.<br />

Alle successive elezioni, Di Marzo diede<br />

ampia pubblicità ad una cortese ma formale<br />

lettera scrittagli dal ministro, cercando<br />

di trarne vantaggio in termini di<br />

voti. I vetroniani risposero: “Tutto sommato<br />

Alberto Di Marzo è un docile servitore<br />

di ogni Gabinetto e non dargli neppure<br />

la soddisfazione di una letterina di<br />

consolazione sarebbe stato troppo cru<strong>del</strong>e”.


Alessandro Giorgio a venti anni<br />

CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

“Mio padre tornato dalla guerra”<br />

La figlia Pasqualina ritirerà questa mattina dalle mani <strong>del</strong> Prefetto Guidato la medaglia d’oro <strong>del</strong> padre Alessandro Giorgio,<br />

deceduto il 20 aprile 1981 a Sant’Andrea di Conza. Al <strong>Corriere</strong> racconta la storia <strong>del</strong> ventenne chiamato alle armi nel ‘39<br />

DONATO LUIGI CASSESE<br />

Questa mattina, in occasione<br />

<strong>del</strong>la ricorrenza <strong>del</strong><br />

67° anniversario <strong>del</strong>la<br />

proclamazione <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Italiana, dopo la<br />

cerimonia <strong>del</strong>l’alza bandiera<br />

e la deposizione <strong>del</strong>le corone ai<br />

caduti di tutte le guerre, il Prefetto Guidato,<br />

nel salone <strong>del</strong>le rappresentanze<br />

<strong>del</strong>la Prefettura, consegnerà le onorificenze<br />

<strong>del</strong>l’Ordine al Merito <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Italiana, inoltre, consegnerà le<br />

medaglie d’onore conferite dal Presidente<br />

<strong>del</strong>la Repubblica ai cittadini italiani<br />

deportati e internati nei lager nazisti<br />

e destinati al lavoro coatto per l’economia<br />

di guerra e ai familiari dei deceduti.<br />

Grande è stato il contributo che l’Irpinia<br />

ha dato alla Patria cosicché, da alcuni<br />

anni, il ventisette gennaio e il due giugno<br />

di ogni anno, con una cerimonia<br />

solenne che si tiene in Prefettura, vengono<br />

ricordate quelle persone che hanno<br />

tanto sofferto e che sono morte nei<br />

lager nazisti; nell’occasione, vengono<br />

consegnate le medaglie d’onore a coloro<br />

che ne hanno fatto richiesta ai sensi<br />

<strong>del</strong>l’art. 1, comma 1272, <strong>del</strong>la legge 27<br />

dicembre 20<strong>06</strong>, n° 296.<br />

Tra le altre, una medaglia d’onore sarà<br />

consegnata dal Prefetto Guidato a Giorgio<br />

Alessandro di Sant’Andrea di Conza;<br />

ritirerà la medaglia la figlia Pasqualina,<br />

accompagnata dai suoi familiari,<br />

alla presenza <strong>del</strong>l’assessore <strong>del</strong> Comune<br />

di Sant’Andrea di Conza Giuseppe<br />

Cignarella e di tante autorità civili e militari.<br />

Per onorare la memoria <strong>del</strong> padre, la figlia<br />

Pasqualina ci fornisce alcune notizie<br />

<strong>del</strong>la sua vita.<br />

“Mio padre Giorgio Alessandro è nato a<br />

Sant’Andrea di Conza, era figlio di contadini,<br />

e faceva il contadino prima di<br />

partire per il militare all’età di venti anni.<br />

Soldato di leva <strong>del</strong>la classe 1919, fu ammesso<br />

al congedo anticipato per avere i<br />

requisiti di legge ma, nell’aprile <strong>del</strong><br />

1939 fu chiamato alle armi e aggregato<br />

nel 43° Reggimento fanteria; dopo un<br />

anno fu promosso soldato scelto e poi<br />

caporale.<br />

Agli inizi di febbraio <strong>del</strong> 1941, il suo<br />

Reggimento partì dal porto di Bari per<br />

raggiungere i territori <strong>del</strong>l’Albania, dichiarati<br />

in stato di guerra. Mio padre<br />

era il responsabile <strong>del</strong>la salmeria quando,<br />

agli inizi di aprile, fu ferito al torace<br />

da una scheggia di granata nemica,<br />

mentre foraggiava i cavalli; fu subito ricoverato<br />

nell’Ospedale da campo n° 78<br />

e, poi, traslocato in altri. Dopo un mese<br />

fu dimesso dal luogo di cura e, a causa<br />

<strong>del</strong>la sua salute, fu aggregato al Comando<br />

tappa n° 6 di Tirana. Agli inizi<br />

<strong>del</strong>l’anno successivo, raggiunse il suo<br />

Reggimento e a maggio fu promosso caporale<br />

maggiore. In quel periodo la popolazione<br />

locale si era rivolta contro l’esercito<br />

italiano perciò gli scontri con i<br />

partigiani albanesi erano frequenti, l’unica<br />

consolazione per mio padre era<br />

quello di ricevere notizie <strong>del</strong>la sua famiglia<br />

e <strong>del</strong>la sua giovane promessa<br />

sposa Angela Maria. Il 9 settembre <strong>del</strong><br />

1943 fu fatto prigioniero dei tedeschi e<br />

fu condotto nei campi di concentramento<br />

in Germania, dove c’erano prigionieri<br />

di tutte le razze.<br />

Alessandro Giorgio con un giovane albanese<br />

Alessandro Giorgio in Germania seduto a capotavola -1965<br />

Questa mattina, alla presenza<br />

<strong>del</strong> Prefetto Umberto Guidato,<br />

si svolgeranno le cerimonie ufficiali<br />

per la celebrazione <strong>del</strong> 67° Anniversario<br />

<strong>del</strong>la proclamazione <strong>del</strong>la<br />

Repubblica. Manifestazioni tutte all’insegna<br />

<strong>del</strong>la sobrietà, in linea con<br />

il momento di difficoltà <strong>del</strong> paese.<br />

Si comincia alle ore 10.30 in Piazza<br />

Libertà con lo schieramento <strong>del</strong> Reparto<br />

di formazione al quale seguiranno<br />

l’afflusso e il posizionamento<br />

<strong>del</strong>le autorità, <strong>del</strong> Medagliere dei<br />

Combattenti e Reduci e <strong>del</strong>le Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma, il<br />

Gonfaloni <strong>del</strong>la Città di Avellino, decorato<br />

con Medaglia d’Oro al Valore<br />

Civile e Medaglia d’Oro al Merito Civile,<br />

e il Gonfalone <strong>del</strong>la Provincia.<br />

Dopo gli onori al Prefetto di Avellino<br />

e rassegna <strong>del</strong> Reparto schierato, seguirà<br />

la cerimonia <strong>del</strong>l’Alzabandiera.<br />

A Via Matteotti si terrà la deposizione<br />

di tre corone e la Guardia d’onore<br />

al Monumento dedicato ai Caduti.<br />

Quindi in Prefettura – Ufficio Territoriale<br />

<strong>del</strong> Governo, alle ore 11.30, il<br />

Prefetto Dott. Umberto Guidato darà<br />

lettura <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la Repubblica e, quindi, procederà<br />

alla consegna di n. 8 Diplomi <strong>del</strong>l’<br />

“Ordine al Merito <strong>del</strong>la Repubblica Italiana”<br />

che il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica<br />

ha conferito a cittadini di<br />

Dopo la disinfestazione e le prime visite<br />

mediche gli fu data la piastrina con<br />

sopra stampigliato il suo numero di matricola<br />

e fu assegnato a una famiglia di<br />

contadini che ne aveva fatto richiesta<br />

per farlo lavorare nelle loro campagne;<br />

a differenza di altri commilitoni, mio<br />

padre si ritenne fortunato perché, grazie<br />

alla sua professione potette lavorare<br />

liberamente nei campi e vivere con la<br />

famiglia presso la quale fu assegnato, fino<br />

all’8 maggio <strong>del</strong> 1945.<br />

In quel periodo trascorso in Germania,<br />

il problema per mio padre, oltre a quel-<br />

FESTA DELLA REPUBBLICA<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

Sobrietà e commozione, il Prefetto<br />

consegna oggi le medaglie e i titoli<br />

questa Provincia che si sono particolarmente<br />

distinti, nonché n. 5 Medaglie<br />

d’onore ai cittadini italiani, militari<br />

e civili, deportati ed internati nei<br />

lager nazisti e destinati al lavoro coatto<br />

per l’economia di guerra ed ai familiari<br />

dei deceduti ed una medaglia<br />

al valor civile.<br />

Il Prefetto, d’intesa con il Dirigente<br />

Scolastico <strong>del</strong> Liceo Classico “Pietro<br />

Colletta” di Avellino, Prof. Paolino<br />

Marotta, ha ritenuto particolarmente<br />

significativa nella ricorrenza la partecipazione<br />

di alunni <strong>del</strong> citato Istituto<br />

che svolgeranno riflessioni sulla Repubblica<br />

e l’esecuzione di relativi brani<br />

musicali. La cerimonia <strong>del</strong>l’Ammainabandiera<br />

in Piazza Libertà, prevista<br />

alla ore 19.30, chiuderà la cele-<br />

Medaglia d’onore<br />

brazione <strong>del</strong>la Festa Nazionale <strong>del</strong>la<br />

Repubblica. Ecco l’elenco degli insigniti<br />

che stamattina riceveranno la<br />

medaglia d’oro.<br />

Nicola Cibellis, nato a Caposele il<br />

21.11.1915 (deceduto) internato in<br />

Grecia fino al 23.12.1943 - Ritira la<br />

nipote Silvia Cibellis; Alessandro<br />

Giorgio, nato a S. Andrea di Conza<br />

il 28.12.1919 (deceduto), internato in<br />

Germania dal 09.09.1943 al<br />

081.05.1945 - Ritira la figlia Pasqualina;<br />

Rocco Tamburelli, nato a S.<br />

Andrea di Conza il 15.08.1920 (deceduto),<br />

- Ritira il nipote Pasquale Restaino;<br />

Sabato D’Archi , nato a Summonte<br />

il 18.10.1920 (deceduto), internato<br />

nel Campo III B dal<br />

08.09.1943 al 08.05.1945 - Ritira il figlio<br />

Carmine; Angelo Marra, nato a<br />

Volturara Irpina il 27.07.1909 (deceduto),<br />

internato a Wolfsberg dal<br />

21.09.1943 al 01.12.1944 - Ritira il figlio<br />

Antonio.<br />

Elenco insigniti con il titolo di cavaliere:<br />

(Comune di Avellino) Anna Capone,<br />

Emilio Fattoriello, Antonio Mazzucca,<br />

Pasqualino Zambella.<br />

(Comune di Capriglia Irpina)Antonio<br />

Nittolo (Comune di Grottolella)<br />

Luigi Spiniello (Comune di Mercogliano<br />

Marino Spagnuolo, Nicola Vicale. <br />

lo che gli provocava la ferita al torace, è<br />

stato quello di non aver potuto ricevere<br />

e dare sue notizie alla famiglia; in paese<br />

tutti lo ritenevano deceduto e i suoi<br />

genitori, addirittura, invogliavano la fidanzata<br />

a non aspettare più il suo ritorno<br />

e a sposarsi.<br />

LA CGIL DI AVELLINO<br />

A Cefalonia<br />

per ricordare<br />

l’eccidio<br />

17<br />

La Cgil di Avellino oggi sarà in Grecia,<br />

per ricordare l’eccidio di Cefalonia. Il<br />

segretario generale <strong>del</strong>la camera <strong>del</strong> lavoro<br />

irpina, Vincenzo<br />

Petruzziello, il responsabile<strong>del</strong>l’Archivio<br />

storico <strong>del</strong>la Cgil<br />

Gianni Marino e la<br />

<strong>del</strong>egata Pari opportunità<br />

A<strong>del</strong>e Giro incontreranno<br />

a Cefalonia<br />

i componenti <strong>del</strong>l’associazione<br />

italo-greca “Mediterraneo”.<br />

La cerimonia prevede la deposizione<br />

di una corona d’alloro al monumento<br />

che ricorda i soldati <strong>del</strong>la divisione<br />

Acqui. Sarà un momento di ampia<br />

riflessione seguendo i fili <strong>del</strong>la storia<br />

e guardando in prospettiva. Sarà presentato<br />

il libro di Bruna de Paula e Paolo<br />

Paoletti “Itinerari <strong>del</strong>la memoria -<br />

guida ai luoghi <strong>del</strong>le stragi dei militari<br />

italiani a Cefalonia”.<br />

Per fortuna mia madre volle aspettare<br />

ancora e, quando una notte sognò un<br />

grosso uomo che le disse che c’erano<br />

novità in arrivo, si rincuorò. Nel sonno,<br />

mia madre non riconobbe quell’uomo,<br />

questi si presentò come Ciccio Gallucci<br />

e disse, inoltre, che la futura suocera lo<br />

conosceva benissimo. Quando Angela<br />

Maria riferì il sonno alla futura suocera,<br />

questa le disse che Ciccio Gallucci era il<br />

vecchio postino <strong>del</strong> paese, deceduto prima<br />

che lei nascesse.<br />

Era la fine di giugno <strong>del</strong> 1945 quando<br />

mio padre arrivò in paese, la sua famiglia<br />

era alle prese con la mietitura <strong>del</strong><br />

grano, per l’occasione, il padre aveva ingaggiato<br />

alcuni mietitori; quella fu una<br />

giornata indimenticabile per tutti i presenti<br />

perché mio nonno ordinò di smettere<br />

di lavorare e di festeggiare il ritorno<br />

di suo figlio Alessandro dalla guerra.<br />

Il 22 dicembre <strong>del</strong>lo stesso anno, mio<br />

padre e mia madre si sposarono, l’anno<br />

successivo nacque mia sorella Giuseppina<br />

e poi siamo nati io e mio fratello<br />

Angelomaria.<br />

Mio padre continuò a fare il contadino<br />

e, nel 1955 ebbe l’opportunità di comprare<br />

i terreni che i suoi antenati avevano<br />

in affitto da diversi decenni, contraendo<br />

debiti.<br />

Poiché non riusciva a pagare quel debito<br />

che aveva contratto, dopo due anni<br />

mio padre decise di emigrare in Germania,<br />

aiutato da un suo confinante. In<br />

Germania faceva il manovale e i suoi<br />

capi lo utilizzavano anche come interprete<br />

perché, quando era stato deportato,<br />

aveva imparato a parlare benino il<br />

tedesco presso la famiglia di contadini<br />

dove era stato assegnato.<br />

Nel 1963 gli è stata conferita la Croce al<br />

merito di guerra. Mio padre è rientrato<br />

definitivamente dalla Germania nel 1971<br />

e, nonostante la sua malattia contratta<br />

durante il servizio militare, è vissuto fino<br />

al 20 aprile <strong>del</strong> 1981 facendo il contadino”<br />

.<br />

Donato Luigi Cassese


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Abellinum, la città da costruire<br />

Si va verso l’approvazione <strong>del</strong> Piano territoriale di coordinamento provinciale in un contesto di scarno dibattito pubblico<br />

e con due enti commissariati. Ma il Ptcp è un atto fondamentale, strumento politico che definisce il futuro di un territorio<br />

ROBERTO CORVIGNO<br />

L’Amministrazione Provinciale,<br />

lo scorso 27 dicembre,<br />

cioè alla vigilia <strong>del</strong>le<br />

dimissioni <strong>del</strong> suo Presidente<br />

da Palazzo Caracciolo<br />

per poter concorrere<br />

per Palazzo Madama, ha adottato il<br />

Piano Territoriale di Coordinamento<br />

Provinciale (PTCP); con l’Amministrazione<br />

commissariata, il progetto di<br />

piano è stato pubblicato (29 gennaio<br />

u.s.), quindi è stato oggetto <strong>del</strong>le prescritte<br />

“osservazioni” nel successivo<br />

periodo di 60 gg. ed al momento è<br />

nella fase di valutazione di dette “osservazioni”<br />

e di discussione dei ricorsi<br />

pendenti davanti alla Magistratura<br />

Amministrativa.<br />

Si va verso l’approvazione definitiva in<br />

assenza di responsabilità politica su<br />

questo importante atto, affidato in sostanza,<br />

dal momento <strong>del</strong>l’adozione, alla<br />

struttura tecnica; cosa anomala, anche<br />

se sono in molti a dire che è sicuramente<br />

meglio così.<br />

Nello stesso periodo anche la città capoluogo<br />

è stata commissariata e per<br />

motivi identici e cioè sindaco dimissionario<br />

per poter concorrere per un<br />

seggio in Parlamento, strategia poi<br />

abortita per altri motivi.<br />

E’ il segno dei tempi: territori soli, senza<br />

politica ed i politici in servizio effettivo<br />

che hanno imbarazzo a pronunciare<br />

la parola “indicibile”; dicono<br />

infatti di non fare politica ma di attuare<br />

“politiche”, o meglio “tecniche”,<br />

per risolvere problemi. Riflettendo su<br />

questo ambiguo gioco di parole, mi<br />

viene in mente Platone, il grande filosofo<br />

greco che ci ricorda che la tecnica<br />

sa “come” si fanno le cose, ma la<br />

politica sa “perché” si fanno e “quando”;<br />

quindi, a ragione, definisce la politica:<br />

“tecnica regia”, in quanto ha<br />

piena coscienza <strong>del</strong>le cose da fare,<br />

cioè conosce il bene comune e lo persegue<br />

utilizzando le migliori tecniche.<br />

Il PTCP, anche in un momento di scarsa<br />

fiducia nella pianificazione, è da<br />

considerare un atto fondamentale per<br />

perseguire il bene comune, è uno strumento<br />

politico di grande importanza<br />

perché definisce gli obiettivi generali<br />

di assetto e tutela <strong>del</strong> territorio e ne<br />

indirizza le politiche di governo nei<br />

vari settori: da quello ambientale a<br />

quello <strong>del</strong>le infrastrutturale e <strong>del</strong>la mobilità,<br />

da quello riguardante il sistema<br />

produttivo a quello inerente il sistema<br />

insediativo.<br />

Lo scarno dibattito pubblico che lo ha<br />

riguardato ci consegna contestazioni<br />

diffuse da parte di numerosi Comuni,<br />

che ne hanno denunciato la mancanza<br />

di effettiva “condivisione” e di conseguenza<br />

lo hanno percepito come un<br />

atto calato dall’alto, imposto, che non<br />

tiene conto <strong>del</strong>le reali vocazioni <strong>del</strong>le<br />

comunità locali, se non addirittura<br />

strumento di intralcio al loro sviluppo.<br />

E‘ stata contestata persino la proposta,<br />

certamente positiva, di aggregare i Comuni<br />

<strong>del</strong> territorio provinciale in 20<br />

sistemi di città, in 20 città policentriche,<br />

identificate con nomi evocativi<br />

dei territori di riferimento; devo però<br />

dire che in questo caso la contestazione<br />

quasi mai è stata sul principio di<br />

aggregazione, ma sulle procedure<br />

adottate, oltre che sulle opzioni alter-<br />

Di i governo partecipato <strong>del</strong> territorio e in- in<br />

tercomunalità tercomunalità si discuterà discuterà domani domani a par-<br />

tire dalle nove nella sala congressi <strong>del</strong>-<br />

l’ex Carcere borbonico. Si partirà dall’espe-<br />

rienza <strong>del</strong> Ptcp di Avellino Avellino con con le relazioni relazioni <strong>del</strong> <strong>del</strong><br />

commissario straordinario <strong>del</strong>la Provincia, Raf-<br />

faele Coppola e il presidente <strong>del</strong>l’Ordine degli<br />

ingegneri ingegneri di Avellino, Avellino, Michele Michele Carovello. Carovello. Se-<br />

guiranno gli interventi dei docenti universita-<br />

ri Fabrizio Mangoni di S.Stefano, Francesco<br />

Domenico Moccia, Isidoro Fasolino, Gianluigi<br />

De Mare, Roberto Gerundo. Coordinerà il di-<br />

battito l’ingegnere Roberto Corvigno, presi-<br />

dente <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la commissione commissione urbanistica urbanistica <strong>del</strong>l’Or- <strong>del</strong>l’Or<br />

dine avellinese. Concluderà l’ingegnere Ar-<br />

mando mando Zambrano, Zambrano, presidente presidente <strong>del</strong> <strong>del</strong> Consiglio Consiglio na-<br />

zionale. Con questa iniziativa l’Ordine degli<br />

ingegneri ingegneri <strong>del</strong>l’Irpinia <strong>del</strong>l’Irpinia intende intende aprire aprire un’ampia un’ampia<br />

riflessione sul tema <strong>del</strong>le forme e <strong>del</strong>le di-<br />

mensioni <strong>del</strong>l’aggregazione intercomunale e<br />

sul ruolo chiave che gli ingegneri possono as-<br />

sumere sumere nella nella pianificazione pianificazione e gestione gestione <strong>del</strong> <strong>del</strong> ter-<br />

ritorio. ritorio. Al termine termine <strong>del</strong>l’incontro, <strong>del</strong>l’incontro, intorno intorno alle alle<br />

tredici, si svolgerà la manifestazione per l’in-<br />

testazione <strong>del</strong>la sala conferenze <strong>del</strong>l’Odine al<br />

compianto Domenico Fraternali.<br />

native di associazione tra comuni vicini.<br />

La città policentrica è indubbiamente<br />

una visione importante <strong>del</strong> Piano, una<br />

scelta forte, di lungo respiro; insomma,<br />

una proposta giusta, anche solo<br />

come provocazione, come punto di<br />

partenza, perché indirizza verso una<br />

pianificazione ordinata ed economica<br />

tra paesi vicini.<br />

La nostra provincia di 119 comuni, ha<br />

realtà evidenti di continuità urbana<br />

tra paesi confinanti ed ha 76 comuni<br />

con meno di 3000 ab., 25 tra 3000 e<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

5000, 10 tra 5000 e 10000, solo 8 con<br />

popolazione maggiore di 10000 ab..<br />

L’idea di rafforzare la dimensione urbana<br />

è strategica, e non certo per cancellare<br />

identità, ma per evitare lo spopolamento<br />

e l’abbandono di realtà deboli,<br />

per pianificare funzioni, per programmare<br />

servizi e attrezzature, sia<br />

pubbliche che private; ma anche per<br />

razionalizzare, qualificare e ridurre la<br />

spesa pubblica, che è la questione centrale<br />

oggi e comunque questione non<br />

più rinviabile. L’opzione <strong>del</strong> policentrismo<br />

può essere colta anche come<br />

TERRITORIO<br />

DOMANI IL CONVEGNO DELL’ORDINE ALL’EX CARCERE BORBONICO<br />

Docenti universitari domani ad Avellino<br />

Sarà intitolata a Fraternali la sala <strong>del</strong>l’Ordine<br />

opportunità per specializzare ciascun<br />

comune, ciascuna realtà locale, in funzione<br />

<strong>del</strong>le specifiche caratteristiche<br />

geografiche, storiche, identitarie.<br />

Non c’è alcun dubbio che questa è la<br />

strada maestra, perché i problemi che<br />

abbiamo davanti a noi quasi mai possono<br />

essere affrontati in modo efficace<br />

dai singoli comuni, grandi o piccoli<br />

che siano.<br />

La pianificazione intercomunale (così<br />

chiamata nella L.1150 <strong>del</strong> 1942), oggi<br />

pianificazione associata o intercomunalità,<br />

da tempo nell’agenda urbani-<br />

18<br />

stica, è la strada per individuare il giusto<br />

ambito territoriale sovra-comunale<br />

sul quale riflettere per ipotizzare uno<br />

sviluppo equilibrato, sul quale progettare<br />

non solo il futuro urbanistico, ma<br />

anche quello culturale, economico e<br />

sociale. E’ però <strong>del</strong> tutto evidente che<br />

le modalità costitutive di queste città<br />

policentriche non devono essere quelle<br />

rozze <strong>del</strong> decreto di riordino <strong>del</strong>le<br />

Province, <strong>del</strong> Governo Monti, basate<br />

su meccaniche operazioni di semplici<br />

sommatorie di parametri ( abitanti e<br />

superficie territoriale); occorrerà maggiore<br />

sensibilità e lungimiranza e procedere<br />

tenendo conto <strong>del</strong>la complessità<br />

dei territori, <strong>del</strong>le identità dei luoghi,<br />

dei flussi in atto e di quelli in via<br />

di generazione, al fine di individuare e<br />

riconoscere le geografie locali più giuste,<br />

quelle cioè che meglio riescono ad<br />

armonizzare “funzioni istituzionaliamministrative”<br />

ed “esigenze dei territori”.<br />

E la questione riguarda non solo i paesi<br />

più piccoli, ma anche le realtà a<br />

maggiore concentrazione urbana, in<br />

particolare quella <strong>del</strong> comune capoluogo.<br />

Avellino o città di Abellinum<br />

prossima futura, dovrà essere ripensata<br />

come area vasta di 13 comuni, con<br />

una popolazione di 115.473 abitanti,<br />

cioè con una struttura urbana che le<br />

consente di affrontare meglio gli scenari<br />

<strong>del</strong>le politiche territoriali prossime<br />

future, che riguarderanno necessariamente<br />

tre temi:<br />

1) la citata associazione dei comuni,<br />

che non è mai partita per iniziativa volontaria<br />

ma dovrà partire per necessità;<br />

2) il riordino o la eliminazione <strong>del</strong>le<br />

province, riforma che ha spaventato<br />

tutti ma che al momento non è archiviata,<br />

ma solo sospesa;<br />

2) la istituzione <strong>del</strong>le aree metropolitane<br />

che condizionerà le politiche <strong>del</strong>la<br />

nostra Regione ed avrà influenze<br />

notevoli anche sulla nostra comunità<br />

provinciale e soprattutto sulla città capoluogo.


Vincenzo Cannaviello<br />

CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Le cinque giornate di Avellino<br />

Nell’opuscolo <strong>del</strong>l’avellinese Pecchia, dal libro “Giornalismo <strong>del</strong> Risorgimento”, la cronaca degli avvenimenti <strong>del</strong> 1820, l’inizio<br />

di un moto verso la libertà. Gloriose giornate da collegare alle barricate di Napoli <strong>del</strong> 1848 e ai moti di Ariano <strong>del</strong> 1860<br />

ADAMO CANDELMO<br />

II giornalista Pellegrino Pellecchia,<br />

avellinese, compilò "un<br />

opuscolo ricavato dal libro<br />

Giornalismo <strong>del</strong> Risorgimento<br />

edito dalla casa editrice Vincenzo<br />

Bona di Torino dedicandolo:<br />

“Alla cara zia Filomena nel ricordo<br />

di papà. Roma 26 giugno '61”. Esso<br />

si intitola "LE CINQUE GIORNATE DI<br />

AVELLINO DEL 1820 ED I GIORNALI<br />

NAPOLETANI TRA LE DUE COSTITU-<br />

ZIONI". L'estratto interessa soprattutto<br />

la nostra Irpinia.<br />

Quarant'anni fa, di queste giornate, gli<br />

Irpini celebrarono il loro "centenario",<br />

un centenario che mette conto ricordare<br />

oggi mentre ci accingiamo a celebrare<br />

l'unità d'Italia.<br />

Vincenzo Cannaviello, che fu uno storico<br />

attento e costante nel ricercare le<br />

vicende <strong>del</strong>la sua Terra e ricostruirle<br />

giorno per giorno quasi in una singolare<br />

cronaca, ancora oggi così viva ed attuale,<br />

dettò in quel "centenario" questa<br />

lapide che sotto un bassorilievo in<br />

bronzo, dopo molte vicissitudini, fu<br />

murata sul Palazzo <strong>del</strong>la Prefettura di<br />

Avellino: "Il 2 luglio 1820 da Nola per<br />

Monteforte - centotrenta cavalleggeri e<br />

venti carbonari- qui trassero gridando<br />

costituzione e libertà- in cinque giorni<br />

- duce Lorenzo de Concilij- col popolo<br />

d'Irpinia divennero falangi - paventò e<br />

si arrese il Borbonesi scosse ed esultò<br />

l'Italia - Spuntava l'alba <strong>del</strong> Risorgimento<br />

Nazionale".<br />

E fu davvero in quelle cinque giornate<br />

e nei mesi successivi che ne seguirono<br />

l'inizio di un moto verso la libertà che<br />

non si fermerà più e con quelle gloriose<br />

giornate sono da collegare le barricate<br />

di Napoli <strong>del</strong> 1848, i moti di Ariano <strong>del</strong><br />

'60, la definitiva cacciata <strong>del</strong> Borbone.<br />

La battaglia che gli irpini ingaggiarono<br />

trae nome dalla costituzione: una parola<br />

pressoché magica che aveva travolto<br />

e acceso pacifiche contrade.<br />

I contadini dei dintorni di Avellino nella<br />

loro ignoranza parlavano di "cauzione"<br />

che il Sovrano avrebbe dovuto concedere:<br />

una sorta di pegno che il Borbone<br />

avrebbe dovuto dare ai contadini<br />

per poter governare. Ma quanto si fosse<br />

lontano da quella cauzione, e i Patrioti<br />

d'Irpinia dovettero apprendere a<br />

loro spese. Ferdinando di Borbone, spodestato,<br />

si trovava in Sicilia, al riparo<br />

dallo stretto, mentre Murat attraversava<br />

il Po e portava verso il Sud il primo<br />

soffio di idee nuove che la rivoluzione<br />

francese aveva forgiato.<br />

LA LOTTA DELLE “VINDITE”<br />

Così quando i 17 generali napoletani<br />

decisero di presentare a re Gioacchino<br />

un indirizzo chiedendo la costituzione,<br />

Ferdinando si affrettò a promettere ogni<br />

cosa, salvo a dimenticarsene non appena<br />

fu rimesso al trono. Cominciò proprio<br />

allora la lotta dei patrioti irpini,o<br />

rganizzata attraverso le "vindite" carbonare<br />

che diedero alla battaglia per la<br />

costituzione una forza decisiva. Risalgono<br />

al 1817 i primi "giornali manoscritti"<br />

che circolavano nell'Alta Irpinia<br />

fra Ariano, Grottaminarda, Melito,<br />

Montemarano. Uno di questi "giornali"<br />

fu trovato affisso a Montesarchio la<br />

mattina <strong>del</strong> 17 dicembre <strong>del</strong> 1817; conteneva<br />

questo proclama: "Da tutti gli<br />

angoli <strong>del</strong> Regno sono state inviate a<br />

S.M. <strong>del</strong>le domande ragionate per una<br />

Costituzione liberale, che assicuri ad un<br />

tempo il Re sul Trono e la Felicità Nazionale.<br />

Quando S.M. non è pieghevole<br />

questo giusto Invito,è autorizzato ed<br />

invitato ciascuno di sostenere i suoi diritti<br />

incominciando dal sospendere ogni<br />

contribuzione perché non dovuta ad un<br />

Governo che non riconosce i diritti <strong>del</strong>la<br />

Nazione, e continuando fino allo<br />

spargimento <strong>del</strong> sangue."<br />

Erano i primi segni <strong>del</strong>l'azione sempre<br />

più decisa che la Carboneria fin dagli<br />

albori <strong>del</strong> secolo andava svolgendo nelle<br />

contrade d'Irpinia e che doveva poi<br />

palesarsi nelle gloriose giornate <strong>del</strong><br />

1820. Provvidenziale fu per la sorte <strong>del</strong>la<br />

setta, <strong>del</strong>le "vindite" e <strong>del</strong>l'azione rivoluzionaria<br />

successiva, verso la fine<br />

<strong>del</strong> 1818 la nomina di Guglielmo Pepe<br />

a comandante <strong>del</strong>le due provincie di<br />

Avellino e di Foggia con Lorenzo de<br />

Concilij capo <strong>del</strong>lo Stato Maggiore.<br />

Si trattò allora, dopo la partenza dal<br />

Napoletano <strong>del</strong>le truppe Austriache, di<br />

istituire e organizzare le milizie provinciali<br />

che avevano principalmente il<br />

compito di sconfiggere il brigantaggio<br />

allora dilagante in molte piaghe <strong>del</strong><br />

Sud. Lorenzo de Concilij che aveva il<br />

compito di assoldare le milizie, d'accordo<br />

con Guglielmo Pepe (insieme i<br />

due si erano battuti nel 1799 per la repubblica<br />

partenopea e poi nell'infelice<br />

campagna di Murat) per l'ammissione<br />

alla Milizia richiedeva un solo requisito:<br />

l'appartenenza alla Carboneria, sicché<br />

non passò molto tempo che Milizia<br />

e Carboneria costituivano un tutt'uno:<br />

l'una, la Milizia, era il braccio visibile<br />

<strong>del</strong>lo Stato, l'altra, la Carboneria, il<br />

braccio invisibile che l'altro moveva e<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

comandava.<br />

Molti fogli e giornaletti manoscritti circolavano<br />

in quel tempo: la memoria c'è<br />

conservata dagli atti dei processi che si<br />

susseguivano ai fatti di Monteforte;<br />

purtroppo materialmente quei giornaletti<br />

sono andati quasi tutti distrutti o<br />

dispersi. Su uno di essi, che fu trovato<br />

il 13 luglio 1818 in Montesarchio era<br />

scritto: "Gli individui tutti appartenenti<br />

alla setta Carbonara si riuniranno<br />

mercoledì la notte in Montesarchio per<br />

togliere dal mondo il pappagallo Reggente<br />

I^".<br />

IL MANCATO RAPIMENTO<br />

DI METTERNICK<br />

In quei due anni che precedettero i moti<br />

di Avellino, la Milizia e la Carboneria<br />

erano diventati talmente potenti che<br />

Guglielmo Pepe e Lorenzo de Concilij<br />

progettarono un disegno rivoluzionario<br />

che avrebbe dovuto, forse, mutare i<br />

connotati d'Europa. Nel 1818 Francesco<br />

d'Austria e il Metternick vennero a Napoli<br />

per visitare il Borbone, e il governo<br />

napoletano, che aveva in gran conto<br />

l'efficienza <strong>del</strong>le "milizie" di Avellino<br />

e dei paesi limitrofi - decise di includere<br />

nei festeggiamenti una visita<br />

degli imperiali ospiti anche alla città di<br />

Avellino e ai principali centri <strong>del</strong>l'Alta<br />

Irpinia per far ammirare lo "spirito marziale"<br />

di quelle milizie. Pepe e de Concilij<br />

pensarono allora che fosse venuto<br />

il gran giorno e idearono di far prigionieri<br />

in Avellino nel palazzo <strong>del</strong>la Prefettura<br />

il Borbone, l'Imperatore Francesco<br />

d'Austria con tutta la famiglia imperiale,<br />

il Metternick, i ministri Medici<br />

e Nugent, e inviarli al carcere di Nusco<br />

e quindi a quello di Melfi, dove avreb-<br />

PAGINE DI STORIA<br />

bero dovuto concedere la costituzione.<br />

Troppa grazia! Il piano era stato studiato<br />

fin nei minimi dettagli: avrebbero dovuto<br />

avere una parte non indifferente i<br />

"giardinieri" (così venivano chiamate in<br />

Irpinia le donne Carbonare) che avrebbero<br />

intrappolati a un certo punto con<br />

una parvenza di festa in una determinata<br />

ala <strong>del</strong> palazzo gli uomini <strong>del</strong> seguito<br />

reale e imperiale. Senonchè la visita<br />

ad Avellino fu cassata dal viaggio<br />

di Francesco d'Austria, e al Pepe e al de<br />

Concilij rimase l'amarezza <strong>del</strong> piano<br />

andato a vuoto, di cui il Pepe ci ha dato<br />

ricordo nelle "Memorie" pubblicate<br />

a Parigi nel 1847. Ma il seme era stato<br />

gettato, non si poteva più ritirare. La rivoluzione<br />

covava non soltanto più sotto<br />

le "vindite" dei Carbonari ma ormai<br />

apertamente. Fu fissata anche la data:<br />

essa doveva scoppiare ad Avellino il 29<br />

La ventata napoleonica non era passata invano in quelle contrade,<br />

e l'attività <strong>del</strong>le industrie e dei commerci, che apparivano<br />

sempre più fiorenti, si innestò un'ampia propaganda<br />

patriottica, facendo leva sulle condizioni economiche avvilenti<br />

in cui l'amministrazione Borbonica lasciava il Sud<br />

maggio <strong>del</strong> 1820; i fatti di Spagna avevano<br />

eccitato la fantasia dei patrioti irpini<br />

che volevano ripetere quei moti per<br />

ottenere dal Borbone la costituzione. E<br />

non aveva proprio in quei giorni un<br />

giornale francese pubblicato che i monarchi<br />

d'Europa avevano declinato il<br />

"non intervento" negli affari interni di<br />

un altro Stato. Di questo parlò de Concilij<br />

sul finire <strong>del</strong> maggio <strong>del</strong> 1820 in<br />

una visita che fece a Nola al generale<br />

Carrascosa, ma in risposta il generale<br />

gli mostrò una copia <strong>del</strong> Giornale <strong>del</strong>le<br />

due Sicilie dove era detto, o almeno fatto<br />

intendere, esattamente il contrario, e<br />

cioè che presto si sarebbe riunito a Parigi<br />

un congresso <strong>del</strong>le principali Potenze<br />

per decidere degli ultimi avvenimenti<br />

<strong>del</strong>la Spagna. Quelle notizie consigliarono<br />

una maggiore prudenza e il<br />

moto rivoluzionario già pronto per il 29<br />

19<br />

maggio fu disdetto: in tutta fretta furono<br />

spediti dall' "Alta Vendita" di Avellino<br />

emissari verso i luoghi dove già<br />

praticamente si stava mettendo in opera<br />

la rivoluzione, e si fece appena in<br />

tempo a dare il contrordine.<br />

RIVOLUZIONE E "CAUZIONE"<br />

Il popolo Irpino in quel tempo era ormai<br />

maturo per la sua "rivoluzione", e<br />

la "cauzione" (costituzione) era ormai<br />

una richiesta non più occasionale o segreta,<br />

ma era sulla bocca di tutti, borghesi,<br />

popolani e contadini. Non solo i<br />

giornaletti manoscritti <strong>del</strong>le "vindite"<br />

contribuirono a infiammare la popolazione;<br />

ma ci si servì di singolari iniziative<br />

giornalistiche che fra i1 1817 e il<br />

1820 fiorirono nella Regione. La ventata<br />

napoleonica non era passata invano<br />

in quelle contrade, e l'attività <strong>del</strong>le industrie<br />

e dei commerci, che apparivano<br />

sempre più fiorenti, si innestò un'ampia<br />

propaganda patriottica, facendo leva<br />

sulle condizioni economiche avvilenti<br />

in cui l'amministrazione Borbonica<br />

lasciava il Sud.<br />

Parlando e scrivendo <strong>del</strong>le cose semplici<br />

di ogni giorno, <strong>del</strong>l'attività che ciascuno<br />

era tenuto a svolgere, gli uomini<br />

di lettere e i patrioti arrivavano più rapidamente<br />

al cuore di quelle genti semplici<br />

e per secoli abbandonate e sfruttate.<br />

Tramontato a Pizzo l'astro napoleonico<br />

e restituito sul trono di Napoli<br />

Ferdinando I, il monarca cerca di essere<br />

liberale: e rispetta quelle istituzioni<br />

che l'esperienza di dieci anni aveva dimostrato<br />

utili alle popolazioni (e non<br />

disturbavano, beninteso, le casse <strong>del</strong><br />

Reame).<br />

E così fu rispettata anche la "Società<br />

agraria di Principato Ultra": questa come<br />

le altre stabilite nelle città "capitali<br />

<strong>del</strong> regno"- cambiò nome e si chiamò<br />

R. Società Economica". Nel 1817, pei tipi<br />

di Cava e Giambarda, fu stampato in<br />

Avellino il "Real Decreto e Statuto <strong>del</strong>le<br />

R. Società Economiche stabilite nelle<br />

Capitali <strong>del</strong>le Provincie <strong>del</strong> Regno <strong>del</strong>le<br />

due Sicilie di qua dal Faro".<br />

Probabilmente si debbono anche questa<br />

tipografia i piccoli giornali stampati<br />

alla macchia in quegli anni, di cui è<br />

menzione negli atti processuali per la<br />

rivoluzione <strong>del</strong> 1820.<br />

Di essi, inoltre, si ha traccia in molte<br />

pubblicazioni conservate nel Grande<br />

Archivio di Stato di Napoli, nell' “Elenco<br />

<strong>del</strong> fatto in ordine cronologico successi<br />

in Avellino dal 1818 a tutto il marzo<br />

<strong>del</strong> 1821", di d. Giulio Ruggiero, giudice<br />

<strong>del</strong>la Gran Corte Criminale di Avellino<br />

(da un manoscritto appartenente ai<br />

Capone di Montella e riesumato dal<br />

Cannaviello).<br />

Nel 1819 alla carica di segretario fu<br />

chiamato Serafino Pionati, che proprio<br />

all'indomani <strong>del</strong> mancato moto rivoluzionario<br />

di Avellino, e un mese prima<br />

<strong>del</strong>la sortita di Morelli e Silvati, così<br />

scriveva nel suo "Rapporto <strong>del</strong> 30 maggio<br />

1819: l'industria degli abitanti - vi si<br />

leggeva - non poteva svilupparsi sotto<br />

la tirannide viceregnale e l'anarchia<br />

feudale: costituzioni infelici, <strong>del</strong>le quali<br />

lungo tempo era stata depressa: un<br />

governo malfermo, un'amministrazione<br />

sgherresca doveva portare fra tanti<br />

mali anche il ristagno <strong>del</strong> commercio<br />

interno!" I tempi, come si vede, erano<br />

mutati, se uomini come il Pionati, investiti<br />

di mansioni ufficiali, potevano<br />

scrivere su una pubblicazione pressoché<br />

ufficiale, frasi di questo genere.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />

Il caso <strong>del</strong>l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici<br />

Marotta: la cultura<br />

non abita più qui<br />

Non c’è più chi paga l’affitto e per questo è stato deciso lo 'sfratto' immediato per i 300 mila volumi <strong>del</strong>-<br />

la biblioteca <strong>del</strong>l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fondato nel 1975 dall’avvocato e conosciuto nel-<br />

le università e nei circoli culturali di mezzo mondo per la qualità di ricerca che ha saputo divulgare<br />

Una pagina nera<br />

La <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Regione Campania si è smarrita<br />

«nei corridoi <strong>del</strong>l’inerzia». Il governo Monti ha azzerato<br />

i fondi. Il Comune di Napoli non ha un euro<br />

in cassa. Insomma non c’è più chi paga l’affitto<br />

e per questo è stato deciso lo 'sfratto' immediato<br />

per i 300 mila volumi <strong>del</strong>la biblioteca <strong>del</strong>l’Istituto<br />

italiano per gli studi filosofici fondato nel 1975 dall’avvocato<br />

Gerardo Marotta e conosciuto nelle università e<br />

nei circoli culturali di mezzo mondo per la qualità di ricerca<br />

che ha saputo divulgare.<br />

Per Napoli, sussurrano in molti, si tratta di una pagina nera.<br />

Anzi, è l’ennesimo segno di un declino culturale (e civile)<br />

di più ampie dimensioni che inizia da lontano e appare<br />

inesorabile.<br />

«È un insulto alla cultura, venga Monti a vedere questo<br />

scempio», ha detto a Lettera 43.it Gerardo Marotta, 83 anni,<br />

che ha dedicato la vita ai preziosi volumi che l’Unesco ha inserito<br />

ai primi posti fra i beni per l’umanità da tutelare. L'avvocato<br />

ha poi definito Napoli «una città ostile, che ha paura<br />

di realtà culturali politicamente non catalogabili come l'Istituto<br />

per gli studi filosofici».<br />

Al governatore Stefano Caldoro, al sindaco Luigi De Magistris,<br />

come ai predecessori Rosa Russo Iervolino e Antonio<br />

Bassolino, Marotta non ha riservato parole di stima. «Mi<br />

sento un intellettuale tradito, la vera cultura non è l’ossessione<br />

per il grande evento», ha tuonato. «Purtroppo, anche chi<br />

va al potere come rivoluzionario finisce per accordarsi subito<br />

con le altre forze politiche subendo richieste di ogni tipo».<br />

Marotta - che di De Magistris è stato un convinto elettore -<br />

ha impacchettato con cura i preziosi testi antichi di Giambattista<br />

Vico, Benedetto<br />

Croce, Giordano<br />

Bruno, Aristotele,<br />

Platone, Cicerone,<br />

Tommaso d’Aquino,<br />

Bacone, Newton,<br />

Montesquieu, Voltaire,<br />

Beccaria e Galiani<br />

per trasferirli in<br />

un deposito a Casoria,<br />

nella periferia a<br />

nord di Napoli.<br />

Per le istituzioni, lo<br />

sfratto non solo «una<br />

gran brutta figura».<br />

Ma anche il segno<br />

di una «distrazione»<br />

imbarazzante verso le sorti di una realtà d’eccellenza<br />

<strong>del</strong>la cultura internazionale.<br />

Del resto trasferire i preziosi volumi è inevitabile, visto l’alto<br />

costo (200 mila euro) <strong>del</strong>l’affitto dei locali <strong>del</strong>la biblioteca,<br />

il venir meno dei finanziamenti pubblici e le tasche ormai<br />

vuote <strong>del</strong>l’avvocato Marotta. «Quelle opere», hanno<br />

però fatto notare dall'Istituto, «finché resteranno relegate<br />

nel deposito di Casoria non saranno consultabili dalle centinaia<br />

di intellettuali e studiosi che da tutta Europa visitano<br />

ogni giorno palazzo Serra di Cassano».<br />

L'ultima speranza <strong>del</strong>l’avvocato - che alla Sorbona ricordano<br />

con simpatia come «il filosofo minuto dallo sguardo di fanciullo»<br />

e che i tedeschi hanno insignito col prestigioso premio<br />

Goethe - è riposta ora nel presidente <strong>del</strong>la Repubblica,<br />

Giorgio Napolitano, che da sempre apprezza la sua opera ma<br />

che, finora, è rimasto in silenzio.<br />

«Lo sfratto dei libri di Marotta», si dice in città, «è spia di un<br />

declino più complessivo di Napoli». E fa da amaro controcanto<br />

all’anatema lanciato dall’etno-musicologo Roberto<br />

De Simone, papà <strong>del</strong>la Nuova compagnia di canto popolare<br />

e autore <strong>del</strong>l’opera La gatta Cenerentola, che lo scorso luglio,<br />

stanco <strong>del</strong>le promesse e <strong>del</strong>le attese, ha accettato di aprire<br />

nella splendida Villa Savonarola a Portici, e non più a<br />

Napoli, il Museo di arti e tradizioni popolari campane e la sua<br />

Scuola di Musica.<br />

«Bassolino mi ha <strong>del</strong>uso. L’ex sindaco Rosa Russo Iervolino<br />

ha preferito destinare il Conservatorio di sant’Onofrio a Capuana<br />

a una caserma di polizia invece che ala mia scuola di<br />

musica», ha spiegato De Simone. «Da settembre 2011 aspetto<br />

invano che il sindaco De Magistris mi convochi per discutere<br />

<strong>del</strong> suo progetto di trasferire il Museo nel complesso di<br />

San Domenico Maggiore». Poi ha aggiunto: «Ora, basta. Sono<br />

stufo: abbandono Napoli, troppe <strong>del</strong>usioni. Per favore:<br />

quando muoio, seppellitemi altrove».<br />

Napoli, quindi, avviata verso il declino? «Bisogna passare dal<br />

sogno alla realizzazione dei fatti concreti», ha spiegato Marco<br />

Rossi Doria, napoletano, ex maestro di strada e sottosegretario<br />

<strong>del</strong> governo Monti. (Lettera 43.it)<br />

La scorsa settimana nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la Fiera <strong>del</strong> Libro di Atripalda, al<br />

convegno: “Cultura e Giornalismo<br />

umiliati: libri negli scantinati e<br />

giornalisti imbavagliati. Il caso Istituto<br />

Italiano Studi Filosofici e i<br />

trecentomila volumi dimenticati',<br />

insieme al sen Sergio Zavoli, a Nino<br />

Daniele, presidente <strong>del</strong>l’osservatorio<br />

sulla Camorra <strong>del</strong>la Campania<br />

e <strong>del</strong>l’Anci regionale, il filosofo<br />

Gerardo Marotta ha ripercorso la<br />

storia <strong>del</strong>l'Istituto Italiano degli Studi<br />

Filosofici che oggi rischia la chiusura<br />

per la mancanza di fondi. La Spadolini e a Maccanico che dispose-<br />

biblioteca è stata messa insieme ro un'inchiesta. Mi disse Spadolini: “<br />

proprio da Gerardo Marotta in Gerardo tu permetti che io ti mandi un<br />

mezzo secolo di pazienti ricerche consigliere di Stato all'amministrazio-<br />

presso fondi librari e antiquari in ne?”. Risposi: “Sarei felice, perché fino-<br />

tutta Europa e costituisce il nucleo ra ho provveduto soltanto io per quin-<br />

fondamentale <strong>del</strong>l'Istituto fondadici anni all'Istituto”. Il consigliere di<br />

to nel 1975 a Roma, nella sede <strong>del</strong>- Stato fece una relazione nella quale afl’Accademia<br />

dei Lincei. fermò che, negli ultimi cinquant'anni<br />

Qui di seguito riportiamo l’inter- la più bella manifestazione, la più belvento<br />

integrale di Marotta la espressione di cultura in Europa era<br />

<strong>del</strong>l'Istituto. Nel 1980, il più grande filosofo<br />

d'Europa, Hans-Georg Gada-<br />

GERARDO MAROTTA<br />

mer, scrisse diversi articoli, di<br />

cui uno su gli annali <strong>del</strong>la<br />

Nel 1993 quando già ave-<br />

Pubblica Istruzione, <strong>del</strong> Ministero dei<br />

vamo fatto diverse scuo-<br />

Beni Culturali e, un altro, un bellissimo<br />

le nel Mezzogiorno, mi<br />

lavoro dedicato proprio all'Istituto. Nel-<br />

arrivò una telefonata dall’Istituto<br />

lui vedeva realizzarsi il suo sola<br />

Presidenza <strong>del</strong> Consigno,<br />

inseguito da sempre e mai realizglio.<br />

Era presidente <strong>del</strong><br />

zatosi, nonostante avesse girato tutto il<br />

consiglio Carlo Azeglio Ciampi, il qua-<br />

mondo, dall'America al Canada, in tutle<br />

mi disse: “L'Istituto Italiano per gli<br />

ti i paesi europei. Il suo sogno era quel-<br />

Studi Filosofici ha il primato in Europa.<br />

lo di cercare un istituto che potesse ri-<br />

Io ho seguito le sue manifestazioni, le<br />

mediare alla crisi universitaria. Aveva<br />

sue lezioni, i suoi seminari però, non ho<br />

capito insieme a Kristeller, a Richell e<br />

mai avuto la possibilità di cercare un po-<br />

altri grandi personaggi che, l'Università,<br />

sticino da dedicare a lei. Voglio venire a<br />

se abbandonata a se stessa, è fonte di<br />

Napoli ma, intanto voglio dedicare tutto<br />

corruzione per la società. Essa crea sem-<br />

il ricavato <strong>del</strong>la legge <strong>del</strong>l'otto per mille<br />

plicemente persone interessate al dena-<br />

per creare 400 scuole nel Mezzogiorno.<br />

ro. questo già era stato intuito da Fede-<br />

In Sicilia, Calabria, Sardegna , Puglia, in<br />

rico Cesi che fu il creatore <strong>del</strong>l'Accade-<br />

Lucania, nel Molise, dappertutto nel<br />

mia dei Lincei nel 1600. Egli aveva det-<br />

Mezzogiorno. Le manderò questi soldi.<br />

to che, bisognava creare un'accademia,<br />

So che lei fino adesso ha provveduto con<br />

perché i giovani che uscivano dall'Uni-<br />

i suoi risparmi a portare avanti l'Istituversità<br />

dopo la laurea<br />

to, ma questo non è giusto. Io voglio as-<br />

abbandonavano gli studi e si davano alle<br />

professioni. Si<br />

davano a far sol-<br />

“Io sono Raffaele Mattioli, sono il predi. Questo corrompeva<br />

man<br />

sidente <strong>del</strong>la Banca Commerciale Ita- mano la società.<br />

liana ma ho dietro di me tutte le ban- E questo aveva<br />

intuito nel secolo<br />

che italiane. Vorremmo fondare qui a scorso Gadamer<br />

insieme a Kristel-<br />

Napoli un Istituto che serva a formare ler. Egli venne a<br />

una classe dirigente perché Francesco Napoli e disse:<br />

“Io di qui non mi<br />

Saverio Nitti, ha detto che, non esiste muovo, ogni anno<br />

vengo a fare<br />

più una classe dirigente”<br />

lezione”. E così fu<br />

per venticinque<br />

solutamente contribuire come Governo”.<br />

anni.<br />

Dopo una settimana arrivò un'altra te-<br />

Che cosa si proponevano questi grandi<br />

lefonata: “Avevamo deciso cinque miliar-<br />

studiosi, insieme a Pugliese Carratelli<br />

di, invece vogliamo darne dieci, in ono-<br />

che era il direttore <strong>del</strong> nostro Istituto, <strong>del</strong><br />

re di quello che l'Istituto ha creato: l’Isti-<br />

quale ero il presidente?<br />

tuto Superiore di Hei<strong>del</strong>berg la collabo-<br />

Si proponevano di creare un'accademia<br />

razione con gli Istituti di Londra, duecen-<br />

a fianco ad ogni Università europea e<br />

to seminari in Germania. Tutto ciò ono-<br />

occidentale, anche negli Stati Uniti. Quera<br />

il nostro paese. Finché sarò al potere<br />

st'accademia serviva a dare una cultu-<br />

le farò dare sette miliardi all'anno”.<br />

ra generale, ma specificamente intensa.<br />

Ci trovammo così in una posizione di<br />

Una cultura umanistica, scientifica di<br />

privilegio. Naturalmente questo suscitò<br />

base, di scienze naturali, letteraria, sto-<br />

la cattiveria dei napoletani e quindi, prarica.ticamente,<br />

avemmo una campagna di<br />

Tutto questo era stato anche anticipato<br />

stampa contro Ciampi. Ne uscimmo<br />

da Benedetto Croce nel dopoguerra,<br />

gloriosamente, perché l'avvocatura <strong>del</strong>-<br />

quando aveva creato l'Istituto Italiano<br />

lo Stato disse: “Il comitato contro Ciam-<br />

per gli Studi Storici.<br />

pi non può far niente, può solo chiedere<br />

Che cosa era successo nel dopoguerra?<br />

semplicemente pareri al Ministero per i<br />

L'Italia era distrutta, come Napoli. Ven-<br />

Beni Culturali. Ciampi ha agito con giune<br />

un signore a Napoli e domandò:<br />

stizia”. Allora il comitato si rivolse a<br />

“Scusate dov'è la casa di Benedetto Croce?”<br />

Dopo che gli fu indicata la casa di<br />

Marotta,Parascandalo,<br />

Zavoli e Daniele<br />

alla manifestazione<br />

di Atripalda<br />

Benedetto Croce, a via Mariano Sebola,<br />

egli bussò, e fu ricevuto immediatamente.<br />

“Io sono Raffaele Mattioli, sono il<br />

presidente <strong>del</strong>la Banca Commerciale Italiana<br />

ma ho dietro di me tutte le banche<br />

italiane. Vorremmo fondare qui a Napoli<br />

un Istituto che serva a formare una<br />

classe dirigente perché Francesco Saverio<br />

Nitti, ha detto che, non esiste più<br />

una classe dirigente. Tutti i suoi collaboratori<br />

hanno cambiato fisionomia. Si sono<br />

dati al commercio <strong>del</strong>le cariche, <strong>del</strong>le<br />

prebende, anche se si sono mantenuti<br />

onesti. Per cui io voglio mettere a disposizione,<br />

quanti soldi volete, per creare un<br />

Istituto di teoria politica, per formare<br />

una classe dirigente”.<br />

Benedetto Croce si consultò con Adolfo<br />

Omodeo e decisero insieme di dare il<br />

nome di Istituto Italiano per gli Studi<br />

Storici. Fecero un discorso molto importante<br />

insieme a Pugliese Carratelli, a Federico<br />

Chabod, che fu il primo direttore<br />

<strong>del</strong>l'Istituto per gli Studi Storici. “Noi<br />

offriamo alla gioventù qualcosa che l'Università<br />

non può dare, perché l'Università<br />

ha un insegnamento monologico:<br />

ciò avviene per la facoltà di giurisprudenza,<br />

di medicina, di scienze, di architettura<br />

e tante altre facoltà. In realtà ogni<br />

giovane che esce da questa Università<br />

poi si mette a far soldi”.<br />

Era lo stesso ragionamento di Federico<br />

Cesi, fatto anche daGadamer. L'Istituto<br />

Italiano per gli Studi Storici servì a creare,<br />

come disse Valter Piagiami sulla<br />

Giurisprudenza italiana, una robusta covata<br />

di storici. Praticamente, Benedetto<br />

Croce e Raffaele Mattioli avevano realizzato<br />

semplicemente una parte di una<br />

missione: dare ai giovani che venivano<br />

a studiare all'Istituto di Napoli, un'istruzione<br />

di un insegnamento storico ador-<br />

20<br />

Foto di Antonio Mastromarino<br />

nato di una metodologia filosofica. Benedetto<br />

Croce diceva: “Ognuno di voi,<br />

se è idealista farà la storia idealista, con<br />

il metodo <strong>del</strong>la filosofia idealista, se è un<br />

marxista farà la storia secondo il manifesto<br />

di Marx e praticamente farà un'opera<br />

storica marxista, se è un fenomenologo<br />

farà una storia orientata alla fenomenologia<br />

di Husserl, in modo che la<br />

storia non diverrà più una mnemonica,<br />

di date. Noi daremo un insegnamento<br />

piantato sulla filosofia, cioè ognuno seguirà<br />

la propria filosofia nel raccontare<br />

una storia”. Così sorse una grande covata<br />

di storici. Per esempio Ernesto Ragionieri<br />

fu uno storico marxsista o Federico<br />

Chabod che già era un grande storico<br />

idealista.<br />

L’Istituto Italiano per gli Studi Storici co-<br />

L’avvocato Gerardo Marotta ad Avellino con l’ex sindaco Galasso e il presidente de<br />

sì diventò famoso. Ma i tedeschi e i francesi<br />

non si rassegnarono. Loro volevano<br />

una forma di insegnamento diverso<br />

come aveva cercato di fare Humboldt<br />

in Germania. Egli aveva creato a Berlino<br />

un'università al cui fianco aveva<br />

messo uno stiftung in cui si dava ai giovani<br />

una visione panoramica di tutte le<br />

materie.<br />

Naturalmente questo esempio luminoso<br />

di Humboldt, non fu molto seguito<br />

dal Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione tedesca.<br />

Nel '900 ci fu un giro per tutto il mondo<br />

di Gadamer, di Kristeller, che venne<br />

con grande speranza in Italia. Entrò come<br />

docente alla Scuola Normale di Pisa.<br />

Kristeller significava la storia <strong>del</strong> Rinascimento,<br />

e i giovani di tutta Italia, corsero<br />

a diventare allievi <strong>del</strong>la Scuola Normale<br />

di Pisa. Questo esperimento grandioso<br />

che si stava creando a Pisa fu interrotto<br />

da una telefonata di Hitler a<br />

Mussolini. Disse Hitler: “Caccia Kristel-


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />

Gerardo Marotta<br />

ler: è ebreo!” Mussolini gli rispose:<br />

“Mi dice Giovanni Gentile che Kristeller<br />

è veramente un pozzo di<br />

scienza e fa molto bene all'Italia”. E<br />

Hitler: “ Lo devi mandar via subito,<br />

altrimenti mando <strong>del</strong>le SS e lo porto<br />

a Auschwitz, il tuo Kristeller”.<br />

Mussolini si rivolse a Giovanni Gentile<br />

che gli disse: “Io non posso man-<br />

lla Provincia sen. Cosimo Sibilia<br />

darlo via, perché Kristeller rappresenta<br />

una ricchezza enorme per i giovani”<br />

e così andò avanti per altri due<br />

anni. Arrivò una telefonata ultimativa<br />

di Hitler: “Mandalo via altrimenti<br />

in settimana mando <strong>del</strong>le SS a prelevare<br />

Kristeller!”.<br />

Allora Giovanni Gentile si affrettò a<br />

dire a Kristeller: “Corri subito all'aeroporto<br />

e vai a Londra dove sarai accolto<br />

come un principe”. Infatti fu accolto<br />

come un principe a Londra, e poi<br />

fu chiamato subito alla Columbia<br />

University in America.<br />

Il problema quindi rimase irrisolto.<br />

Gadamer si disperava per creare, in<br />

un momento in cui negli anni cinquanta<br />

l'ondata tecnologica sommerse<br />

il pianeta, con la tecnologia<br />

che entrava nella vita privata, soprattutto<br />

dei giovani, con l’avvento <strong>del</strong>la<br />

televisione, un Istituto che potesse<br />

rimediare alla crisi inesorabile<br />

<strong>del</strong>l'università. Con lui si allearono<br />

parecchi studiosi, europei e americani.<br />

Tuttavia non si riusciva a trovare<br />

un Istituto che assolvesse al compito<br />

di accademia.Oggi la storia come<br />

si studia nelle Università non serve<br />

quasi a niente. Serve a creare semplicemente<br />

degli eruditi.<br />

Invece Gadamer e Kristeller vennero<br />

a Napoli e trovarono proprio quello<br />

che ercavano. Con Pugliese Carratelli<br />

avevamo creato un Istituto che<br />

dava possibilità ai giovani di entrare<br />

in tutto uno scibile, con maestri che<br />

venivano da tutto il mondo, tutti premi<br />

nobel, tutti gli allievi di Einstein.<br />

Vennero all'Istituto Italiano per gli<br />

Studi Filosofici, e vennero insieme a<br />

tutti i fisici che furono cacciati da<br />

Mussolini. Venne la scuola di fisica<br />

di Roma, vennero tutti i filosofi europei,<br />

venne Deridda, ma vennero<br />

anche i grandi umanisti, i grandi<br />

studiosi <strong>del</strong>la Germania. Facemmo<br />

giusto in tempo perché oggi sono<br />

tutti morti e hanno lasciato una eredità<br />

a Napoli.<br />

Il mio discorso è drammatico. Da<br />

tutta l'Europa e dall'America arrivavano<br />

i giovani, da tutta l'Italia meridionale.<br />

Creammo una scuola di<br />

studi superiore, oltre all'Istituto per<br />

gli Studi Filosofici. La finanziò Francesco<br />

Compagna ed ebbe sede presso<br />

i Gerolamini. Con questa scuola<br />

Compagna venne incontro al sogno<br />

di Gadamer. Egli non voleva essere<br />

ospitato in albergo.L'atmosfera moderna<br />

<strong>del</strong>l'albergo non si addice alle<br />

grandi dottrine. Compagna, ministro<br />

dei lavori pubblici, stanziò una<br />

grossa somma e creò il Laboratorio<br />

di Studio nei Gerolamini con una<br />

grande foresteria, al piano superiore<br />

di quell'immenso convento meraviglioso.<br />

Arrivò il terremoto e i preti<br />

riuscirono a riappropriarsi dei Gerolamini.<br />

Salvammo la Biblioteca dei<br />

Gerolamini: chiamammo la polizia ,<br />

perché gli sfollati che furono messi<br />

in quel convento volevano prendere<br />

i libri <strong>del</strong>la Biblioteca per far fuoco.<br />

L'Istituto, intanto, continuava a funzionare<br />

con forza e con grande efficacia,<br />

ma a Napoli si scatenò un'ira<br />

di Dio, fecero il ricorso contro Ciampi.<br />

C'era un signore, che io ho soprannominato<br />

lo speziale, cioè colui<br />

che mandò a morte tutti gli intellettuali<br />

di Napoli <strong>del</strong>la controrivoluzione<br />

<strong>del</strong> '99, che furono mandati o<br />

sulla piazza mercato impiccati e decapitati,<br />

oppure nelle isole intorno<br />

al Mezzogiorno d'Italia buttati nelle<br />

fosse a morire di umidità e di fame.<br />

Allora tutta l'intellettualità fu distrutta.<br />

Su questo io verrò a raccontarvi<br />

una storia appassionante, che nessuno<br />

finora vi ha raccontato. Accadde<br />

che la gelosia, di quattro professori<br />

universitari, uno più lurido <strong>del</strong>l'altro,<br />

i quali volevano mantenere lo status<br />

quo, e, quindi, volevano sostituire<br />

Pugliese Carratelli con un professore<br />

<strong>del</strong>l'Università di Napoli per ridurre<br />

l'istituto a una copia <strong>del</strong>l'Università<br />

rovinando il nostro lavoro.<br />

Allora venne Eugenio Carella a Napoli,<br />

il quale ha scritto <strong>del</strong>le cose mirabili<br />

sull'Istituto, e mi disse: “Volete<br />

mettere un professore <strong>del</strong>l'Università<br />

al posto di Pugliese Carratelli,<br />

cioè una cesta al posto di un'altare?<br />

Andate, ritiratevi nella vostra Università,<br />

e cercate di collaborare nella vostra<br />

Università, come Pugliese Carratelli<br />

vi ha invitato a collaborare”.<br />

Ma i gelosi non si fermarono, erano<br />

quattro professori camorristi, uno<br />

più tremendo <strong>del</strong>l'altro, uno più<br />

ignorante <strong>del</strong>l'altro.<br />

Gli scienziati, i premi nobel che venivano<br />

dicevano: “Quelli non sono<br />

scienziati, sono faccendieri, quelli cercheranno<br />

di rovinare l'Istituto quando<br />

Ciampi se ne va dalla Presidenza<br />

<strong>del</strong> Consiglio”. Ciampi andò via dalla<br />

Presidenza <strong>del</strong> Consiglio ma lottò<br />

con tutte le sue forze, finché quando<br />

diventò presidente <strong>del</strong>la Repubblica<br />

dispose altre provvidenze per<br />

l'Istituto . Venne all'Istituto a fare dei<br />

discorsi, dicendo: “Ce ne fossero cento<br />

di dirigenti <strong>del</strong>l'Istituto per rinnovare<br />

tutto il paese, per realizzare finalmente,<br />

la rigenerazione morale<br />

intellettuale di questo paese”. Ma<br />

quelli non si fermarono. Così ci hanno<br />

tagliato i finanziamenti. Ho dovuto<br />

vendere il restante dei miei beni,<br />

un attico di proprietà di mia moglie a<br />

Roma, una villa a Cercola, tra le ville<br />

vesuviane, e tutti i risparmi dei<br />

miei figli, le loro case.<br />

Il dottor Parascaldoli mi ha mandato<br />

dieci milioni da Roma per farmi<br />

continuare per qualche mese a gestire<br />

l'Istituto. Perché la camorra intellettuale<br />

si è impadronita di Napoli,<br />

alleandosi con i burocrati disonesti<br />

che ultimamente hanno rubato settantatré<br />

miliardi al Ministero <strong>del</strong>la Ricerca<br />

con il ministro Romani. Invece<br />

io non ho avuto un soldo, il mio<br />

Istituto non ha avuto una lira. Ciampi<br />

allora ha scritto una lettera al Ministro<br />

Moratti, ma i burocrati disonesti<br />

hanno tolto questa lettera dalla<br />

posta <strong>del</strong> Ministro e hanno fatto con-<br />

tinuare la persecuzione contro l'Istituto.<br />

Questi signori si sono alleati<br />

con gli amministratori <strong>del</strong>la Regione,<br />

e hanno privato l'Istituto di quello<br />

che la vecchia amministrazione dava,<br />

modesto ma sufficiente, accanto<br />

ai finanziamenti <strong>del</strong> Ministero.<br />

Sono andato insieme al presidente<br />

<strong>del</strong>l'Istituto Croce, che oggi è Natalino<br />

Irti, al Parlamento <strong>del</strong>la Repubblica<br />

e abbiamo fatto discorsi eccezionali.<br />

I deputati si sono commossi<br />

e hanno fatto un'ordine <strong>del</strong> giorno<br />

chiedendo al Governo, che ha<br />

accettato, formalmente, di dare agli<br />

Istituti Filosofici e Storici, quello che<br />

davano prima con Ciampi. Il Governo<br />

ha accettato, ma poi Tremonti<br />

ha detto: “Con la cultura non si<br />

mangia, pensiamo a mangiare e<br />

non a comprare libri, e non a fare<br />

lezioni, non ha stordire i giovani”.<br />

Si è creata una situazione in cui le<br />

nuove generazioni si stanno perdendo,<br />

perché manca il filo unitario<br />

<strong>del</strong>l'insegnamento, manca l'insegnamento<br />

non monologico,<br />

manca l'insegnamento pluralistico.<br />

Così sono stati cacciati da Napoli<br />

progressivamente Adriano Buzzati<br />

Traverso, mio amico fraterno che<br />

ha collaborato all'Istituto, Eduardo<br />

Caianiello, cacciato dai professori<br />

universitari napoletani, andando fare<br />

il preside di Scienza e di Fisica a<br />

Salerno,il professore Grathoff, il<br />

più grande scienziato russo, chiamato<br />

da Caianiello a Napoli.<br />

Io mi sono ammalato, la mia vista<br />

si è abbassata, ma il cuore mi sostiene<br />

ancora. Questi quattro lazzaroni,<br />

comandano tutta l'Italia, perché<br />

sono diventati anche amici dei<br />

governanti. Ma l'attività non è stata<br />

mai smessa. Ogni giorno ci sono<br />

cinque seminari, cinque convegni!<br />

La Germania, la Francia e l'Austria<br />

si sono messi a disposizione <strong>del</strong>l'Istituto<br />

e ogni due tre mesi organizzano<br />

un convegno di alta storia, alta<br />

filosofia, di alta letteratura, di antropologia,<br />

di alte scienze.<br />

Quindi noi siamo stati sostenuti<br />

dall'Europa, perché l'Europa ha detto:<br />

“Voi avete creato un grande Istituto<br />

Superiore di Studi in Germania,<br />

proprio mentre la Germania abbandonava<br />

la grande filosofia classica tedesca<br />

, proprio mentre la Francia dopo<br />

la morte di Addo ha abbandonato<br />

completamente la cultura classica.<br />

Dopo la morte di Chocev e di Richer<br />

ha abbandonato la filosofia, è stata<br />

facoltativa la filosofia. In Germania,<br />

in Francia, e poi immediatamente<br />

dopo in Spagna. Vergogna per l'Europa!..<br />

achtung Europa!..ho gridato<br />

dalla radio francese e dalla radio<br />

tedesca.<br />

Attenta Europa!... al destino in cui<br />

incontro vai!... perché Thomas<br />

Mann l'ha ricordato nel '32, prima<br />

<strong>del</strong>l'arrivo di Hitler, dando ragione al<br />

fratello, che l'aveva capito per prima<br />

che cosa significava questo itinerario<br />

<strong>del</strong>la Germania verso i forni di Auschwitz.<br />

Ora signori, la Germania,<br />

gli ambienti colti, si sono messi insieme<br />

e hanno finanziato il congresso<br />

<strong>del</strong>l'Istituto. La Francia si è messa<br />

insieme, la parte migliore, e hanno<br />

finanziato la traduzione completa<br />

di Giordano Bruno. Se l'Europa<br />

ha potuto creare una grande scienza<br />

di base, una grande filosofia, lo si deve<br />

a Giordano Bruno.<br />

E’ arrivato Kristeller a Napoli e ha<br />

detto: “Marotta, Pugliese Carratelli,<br />

fatevi dire la verità! Praticamente<br />

Atene, luminoso esempio di civiltà,<br />

21<br />

ma tanto rispetto alla Magna Grecia<br />

<strong>del</strong> sesto secolo, dove Platone venne<br />

a imparare la filosofia di Pitagora e<br />

di Parmenide e poi andò a fondare<br />

la sua accademia ad Atene e non<br />

riuscì ad impedire la decadenza a la<br />

Grecia.<br />

Se volete verrò a raccontare perché<br />

Napoli è incapace oggi di creare una<br />

classe dirigente, perché l'Italia non<br />

può creare una grande classe dirigen-<br />

te, ci sono le ragioni storiche che hanno<br />

svelato questo meccanismo nuovo<br />

che abbiamo creato a Napoli, creato<br />

da Kristeller, da Gadamer, da Pugliese<br />

Carratelli, da Federico Chaboad,<br />

Eugenio Carelli.<br />

Questo meccanismo che ci ha insegnato<br />

a perforare la storia e capire<br />

perché, dopo la distruzione <strong>del</strong>la classe<br />

dirigente, migliaia e migliaia di intellettuali<br />

di Napoli, mai più si è potuto<br />

creare una vera classe dirigente,<br />

a Napoli e Italia.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Vite che bruciano di violenza<br />

Ne “Gli incendi <strong>del</strong> tempo” di Emilia Bersabea Cirillo il primo grande dissolvimento, il genocidio, ma anche mille altre storie:<br />

il terrorista Leo, gli anarchici Sacco e Vanzetti e l’emigrante Nicola, i bambini africani in balia dei mercanti di schiavi<br />

CARLA PERUGINI<br />

Ci si ritrova in un autore<br />

amato come in<br />

una dimora a noi<br />

nota: si riconoscono<br />

i luoghi che la<br />

costituiscono, gli<br />

arredi che la occupano, lo stile<br />

che giustifica quanto si è scelto e<br />

quanto si è scartato. Ci accomodiamo<br />

in questa casa aspettando<br />

di trovarci comodi, da ospiti altrettanto<br />

prediletti, che non saranno<br />

defraudati da quel patto<br />

finzionale (e amicale) che sta a<br />

monte <strong>del</strong>la finzione narrativa.<br />

Entrare, quindi, per me in un<br />

nuovo libro di racconti di Emilia<br />

Cirillo è come tornare a casa, a<br />

causa <strong>del</strong>la lunga frequentazione<br />

(da lettrice, da critica e da amica)<br />

con la scrittrice, ma anche <strong>del</strong>la<br />

consapevolezza che il mio orizzonte<br />

d’attesa neanche questa<br />

volta mi sarà sottratto o mistificato.<br />

So che vi ritroverò quella<br />

scrittura insieme colloquiale e colta,<br />

preferentemente dialogata, con un uso<br />

esatto e spiazzante <strong>del</strong> dialetto, una<br />

scrittura dal taglio sghembo e sintetico,<br />

con punti di vista sorprendenti e personaggi<br />

di cui ci sembra di riconoscere le<br />

fattezze reali, ma che pure appartengono<br />

di pieno diritto al mondo<br />

<strong>del</strong>l’arte. Perché proprio in<br />

questo consiste l’abilità <strong>del</strong>la<br />

narratrice: nel farci guardare<br />

alle creature che popolano<br />

le sue pagine come a dei<br />

nostri compagni di gioventù, o<br />

a degli amori perduti o a degli<br />

amici attuali, per poi riportarle<br />

nell’universo finzionale riprendendosele<br />

con una mossa repentina,<br />

dovuta a un taglio brusco<br />

<strong>del</strong>la narrazione o a una conclusione<br />

inaspettata <strong>del</strong>la vicenda<br />

o a una dilatazione o restrizione<br />

<strong>del</strong> tempo in cui esse agiscono.<br />

Già, il tempo. Se in questo mondo<br />

esso è la dimensione dominante, se<br />

«nuestra vida es tiempo», come scriveva<br />

Antonio Machado, in questo libro<br />

segna la direzione scelta dalla scrittrice<br />

fin dal titolo, in cui, in combinazione<br />

con “gli incendi”, esso fa da marcatore,<br />

da segnalatore di intenzioni, e innanzitutto<br />

ci indica i punti di riferimento, riferimenti<br />

alti (Paul Celan, la letteratura<br />

<strong>del</strong>la shoah), ma insieme prevedibili<br />

per chi conosce certe predilezioni di lettura<br />

di Emilia. E quindi soffermiamoci<br />

sulla soglia <strong>del</strong> libro, che a una soglia,<br />

pur tacendola, rimanda: Von Schwelle<br />

zu Schwelle (Di soglia in soglia) recita<br />

il titolo <strong>del</strong>la raccolta di poesie da cui<br />

sono tratti i versi in epigrafe, l’ultimo<br />

dei quali dà il titolo ai racconti. Un titolo,<br />

dunque, scelto non solo perché<br />

bello, intenso e poetico, ma perché significativo.<br />

I due elementi, infatti, compaiono<br />

continuamente nei testi, appaiati,<br />

in combinazioni sintagmatiche<br />

così frequenti da smentirne ogni casualità.<br />

Il primo grande incendio <strong>del</strong> tempo, <strong>del</strong><br />

nostro tempo, è quello <strong>del</strong>l’umanità<br />

bruciata nell’insensato rogo <strong>del</strong>la<br />

shoah, che continuò a segnare, con le<br />

sue ceneri soffocanti, l’esistenza e la fine<br />

di tanti sopravvissuti al genocidio,<br />

fra essi lo stesso Celan, suicida a Parigi<br />

nel 1970, a cui è idealmente dedicato il<br />

libro. Ma di vite bruciate c’è traccia anche<br />

nei protagonisti <strong>del</strong>le varie storie:<br />

dal terrorista Leo <strong>del</strong> racconto omonimo<br />

che apre la raccolta, a cui la sua antica<br />

fidanzata rimprovera la spietata indifferenza<br />

verso i<br />

massacri <strong>del</strong>le vite<br />

altrui («Ognuno brucia<br />

la sua vita come<br />

crede», p. 26), alla<br />

sabbia che scotta i<br />

piedi dei bambini<br />

e degli adolescenti<br />

costretti a lasciare<br />

l’Africa in<br />

balia di mercanti<br />

di schiavi (Sogno<br />

di sabbia),<br />

al bruciare non<br />

metaforico degli<br />

anarchici<br />

Sacco e Vanzetti,condannati<br />

alla sedia elettrica<br />

e rievocati nel tempo lento e doloroso<br />

di un emigrante meridionale in Germania<br />

(Capo lavoro: «Era una storia tremenda,<br />

senza speranza, l’ingiustizia di<br />

tutte le ingiustizie, due poveri cristi<br />

mandati a morire arrostiti con il cuore<br />

libero dal male», p. 40). Qui Nicola,<br />

l’incolto riggiolaro sensibile alla bellezza,<br />

con quel gesto di ribellione verso il<br />

padrone salva il suo mosaico di mattonelle<br />

<strong>del</strong>la piscina, messo in opera con<br />

meticolosità e fantasia, dal cattivo gusto,<br />

dalla fretta («il tempo fa il lavoro<br />

più importante», p. 46) e dallo sfruttamento<br />

<strong>del</strong>l’uomo sull’uomo. E, anche<br />

qui, qualcuno brucia, precisamente la<br />

pelle <strong>del</strong> padrone, che l’operaio ha investito<br />

con un’imprevista pioggia d’acqua<br />

«fredda e varechinosa» (p. 51). E<br />

brucia moltissimo l’eritema che ha invaso<br />

la pelle <strong>del</strong>la giovane Sabina, in<br />

vacanza con amici e fidanzato nella mitica<br />

Bretagna di Merlino e Viviana, leggende<br />

che improvvisamente trasformano<br />

la metà femminile di una relazione<br />

abitudinaria e spenta nell’appassionata<br />

e sensuale paziente di un desiderabile<br />

dottore francese, le cui cure spengono<br />

quell’incendio alla San Lorenzo sulla<br />

graticola in «un tempo di paradiso» (p.<br />

67). E, come rimedio alla passione im-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

possibile, il bel medico sa solo<br />

consigliarle di affidarsi al tempo<br />

(p. 73).<br />

Nell’accogliente casa di pietra e<br />

di fiori di Licosa, l’incipit <strong>del</strong>la<br />

storia Il violino di Sena parte da<br />

una leggera bruciatura <strong>del</strong> polpastrello<br />

<strong>del</strong>l’io narrante per allargarsi<br />

all’incendio <strong>del</strong>la guerra in<br />

Iugoslavia e a un gesto di fraterna<br />

solidarietà con dei profughi<br />

bosniaci. Eppure, fra l’intellettuale<br />

italiana che offre ospitalità e la<br />

musicista straniera che con pudica<br />

ritrosia l’accetta, il dialogo si<br />

crea più grazie ai gesti e alla corporeità<br />

che alle parole: troppo pesante<br />

è infatti la finzione di guerre<br />

lette nei libri o viste nei film<br />

perché l’una possa fino in fondo<br />

capire la verità <strong>del</strong>l’altra, che la<br />

guerra l’ha vissuta sulla propria<br />

pelle e ne ha abbastanza di discorsi<br />

e riferimenti culturali. Nei<br />

racconti di Emilia la pacificazione,<br />

se arriva, non passa mai attraverso<br />

il venire a patti o la rassegnazione,<br />

ma, paradossalmente,<br />

attraverso il conflitto: è solo dopo lo<br />

scontro, pare volerci dire, che si puo’<br />

arrivare all’incontro. Oltre all’ultimo<br />

esempio basti pensare ai rapporti fra<br />

donne <strong>del</strong> racconto che chiude la raccolta<br />

(Tutto il suo), a quello nella coppia<br />

di Sabina e Dario in Océan o a quello<br />

fra amiche de Gli infiniti possibili. È<br />

questo, senz’altro, il frutto più maturo<br />

<strong>del</strong> libro, non a caso riproposto da una<br />

precedente raccolta, testo in cui confluiscono,<br />

e si amalgamano sapientemente,<br />

i Leitmotive <strong>del</strong>la scrittura di<br />

Emilia: i luoghi <strong>del</strong>la vita (Avellino, l’Irpinia),<br />

le persone con cui condividerli<br />

(i familiari, gli amici), gli ideali politici,<br />

la musica, il cibo buono, lo scorrere<br />

<strong>del</strong>le stagioni.<br />

Il ritmo -scriveva Platone- è ordine nel<br />

tempo. E in questo riandare con la memoria<br />

a una città scomparsa, trasformata,<br />

forse deformata, è proprio questo<br />

ritmo di cose, paesaggi e costumi che<br />

conferivano l’identità comune a una<br />

collettività ad essersi perduto. «Il tempo<br />

davanti a noi era lungo, come il corso<br />

cittadino dove consumavamo i nostri<br />

passi avanti e dietro, senza stancarci<br />

mai» (p. 1<strong>02</strong>), un tempo ciclico che si<br />

aprì d’improvviso, con naturalezza, a<br />

chi, da fuori, da lontano, gli insegnò ad<br />

ascoltare «altri infiniti possibili» (p.<br />

111). Quella che fu l’esperienza, indimenticabile<br />

per chi l’ha vissuta, di Musica<br />

Incontro, <strong>del</strong>l’arrivo in una sperduta<br />

provincia <strong>del</strong> Sud <strong>del</strong> più grande<br />

musicista italiano contemporaneo, Luigi<br />

Nono, diventa il racconto di una generazione<br />

che finì per perdere forse il<br />

suo migliore rappresentante, Saverio<br />

nella finzione narrativa, anche lui destinato<br />

a bruciare la propria vita, lasciando<br />

gli altri, annichiliti dal folle volo<br />

di quell’Ulisse incompreso, a spalare<br />

ogni tanto la neve <strong>del</strong> tempo dalle proprie<br />

vite, su cui s’è andata ammonticchiando.<br />

Il ritmo, l’ordine nel tempo.<br />

La voce narrante di Mimma lo cerca<br />

nella ripetitività, nella serialità e nell’esattezza<br />

<strong>del</strong> nuoto, <strong>del</strong> tuffo: «Cronometrare,<br />

vasca dopo vasca, è prendere<br />

le misure <strong>del</strong>la nostra vita» (p. 118).<br />

Forse, ci vuol dire, il tempo ci salverà<br />

dagli incendi. O forse no. La letteratura<br />

è, per antonomasia, lo spazio degli infiniti<br />

possibili.<br />

LETTERATURA<br />

Ha suscitato interesse tra i lettori <strong>del</strong>la<br />

Polonia il libro “Michelangelo Petruzziello<br />

La Poesia Latina in Europa", edito<br />

da Mephite cinque mesi fa. Questo contributo<br />

<strong>del</strong>la prof. Ewa Grzesiak , che qui<br />

riportiamo nella traduzione italiana, sarà<br />

pubblicato prossimamente su un magazine<br />

<strong>del</strong> suo paese. Ringraziamo la prof.<br />

Ewa Grzesiak per aver concesso in anteprima<br />

la pubblicazione <strong>del</strong> suo articolo<br />

sul nostro giornale.<br />

Quando noi pensiamo ad un libro, normalmente<br />

noi pensiamo alla sua creazione,<br />

alla sua pubblicazione e alla sua<br />

traduzione in altre lingue. Ma il libro di<br />

cui vogliamo qui parlare si differenzia da<br />

un simile schema. Questo libro è “nato”<br />

contemporaneamente in diverse lingue:<br />

italiano, inglese, polacco e … se si considera<br />

l’introduzione, in francese.<br />

I capitoli scritti in latino, rappresentano<br />

un'altra sorpresa. Il latino oggi, un linguaggio<br />

non usato in pubblicazioni<br />

scientifiche, e tanto meno per fini letterari.<br />

Questa non è l’ultima <strong>del</strong>le caratteristiche<br />

originali che presenta il libro. Un’ altra<br />

è la forma in cui è stata composto.<br />

Questo scrittore e poeta italiano contemporaneo-<br />

Michelangelo Petruzziello<br />

(19<strong>02</strong>-1961)- ha scelto il latino, quale lingua<br />

<strong>del</strong>le sue opere. Di qui la domanda:<br />

perché ha scritto in questa lingua, chiamata<br />

da alcuni morta? Gli autori dei saggi<br />

contenuti nel libro cercano di dare una<br />

risposta. Per essi l’ argomento più significativa<br />

è questo: il poeta ha usato il latino<br />

per un'opera d'arte, perché questa<br />

lingua è qualcosa di finito, stabile, compiuta,<br />

non si evolve come le lingue moderne.<br />

Chi è Michelangelo Petruzziello, questo<br />

poeta originale? Egli era nato in un paesino<br />

<strong>del</strong>la Campania - Montefalcione. La<br />

sua famiglia coltivava un piccolo appezzamento<br />

di terra. Per l’ istruzione,<br />

andò a studiare nel seminario diocesano<br />

di Benevento, dove acquistò una profonda<br />

conoscenza <strong>del</strong> greco e <strong>del</strong> latino. Qui<br />

ebbe l'opportunità di incontrare molti famosi<br />

studiosi italiani <strong>del</strong>la cultura classica.<br />

Non si avviò, però, alla vita sacerdotale<br />

, anche se i valori cristiani sono sempre<br />

stati importanti nella sua vita. Si laureò<br />

in lettere classiche presso l'Università<br />

di Napoli. Dopo la laurea insegnò per<br />

molti anni come professore di lingua italiana<br />

e latina nelle scuole secondarie di<br />

Avellino, in Abruzzo e a Salerno.<br />

La sua avventura letteraria iniziò con traduzioni<br />

da Orazio, per poi lui stesso<br />

comporre in latino. Fu premiato al Certamen<br />

Capitolinum nel 1953 con il racconto<br />

"Mater infelix ". Questa è una storia<br />

basata su fatti realmente accaduti: si<br />

parla di soldati italiani che nella seconda<br />

guerra mondiale si trovavano sul fronte<br />

<strong>del</strong>l’Europa Orientale. Senza alcun<br />

sentimentalismo, è la storia di persone<br />

comuni di diverse nazionalità (italiani, tedeschi,<br />

russi, polacchi) che sono accomunati<br />

nella storia di eventi dolorosi, che<br />

soffrono di nostalgia ed hanno bisogno<br />

22<br />

MICHELANGELO PETRUZZIELLO “LA POESIA LATINA IN EUROPA”<br />

Latino lingua morta?<br />

No, si scrivono libri<br />

di compassione e sostegno dagli altri.<br />

Michelangelo Petruzziello, segnato da<br />

grave malattia, poco prima <strong>del</strong>la morte<br />

tornò alla sua nativa Montefalcione dove<br />

morì nel 1961, nella casa in cui era nato.<br />

"Michelangelo Petruzziello La Poesia Latina<br />

in Europa." - un libro pubblicato da<br />

MEPHITE – si presenta non solo con la<br />

sua impaginazione e i contributi degli autori,<br />

ma contiene anche una riflessione<br />

che l’opera di questo poeta ha sul patrimonio<br />

comune d'Europa, le cui tracce si<br />

possono trovare non solo nelle memorie<br />

<strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>la lingua.<br />

Questo, però, non è <strong>del</strong> tutto sufficiente<br />

a spiegare perché il libro è stato scritto<br />

anche in polacco. Da che cosa è derivato<br />

questo interesse?<br />

Prima di tutto, si tratta di progetto comune,<br />

il risultato <strong>del</strong>la collaborazione tra<br />

insegnanti di entrambi i paesi (l’Italia e<br />

la Polonia) per il fascino <strong>del</strong>la storia, la<br />

tradizione e la lingua, promosso, questo<br />

impegno comune, da Virgilio Iandiorio (e<br />

con lui coinvolti nel lavoro Malvina Cichon,<br />

Francois Delolme, Fausto Baldassarre,<br />

Giuseppe Marano, Teresa Zeppa).<br />

In un capitolo, il curatore <strong>del</strong> libro fa riferimento<br />

a secoli di scambi commerciali<br />

e culturali tra le due nazioni. Egli ci ricorda<br />

non solo noti personaggi come la<br />

regina di Polonia ,Bona Sforza, ma anche<br />

meno famosi come quelli che parteciparono<br />

alla rivolta di gennaio. Facendo riferimento<br />

alla nostra storia, si dimostra<br />

l'importanza <strong>del</strong> latino nel plasmare il<br />

nostro paese. Etnicamente diversificata,<br />

la Polonia è stata per molti secoli un paese<br />

bilingue. Onnipresente nella politica,<br />

nell'educazione e nella religione, il latino<br />

è stato il fattore che ha consolidato la società<br />

e il sistema statale.<br />

Nell'era attuale <strong>del</strong>la moda di comunicare<br />

in inglese, potrebbe essere utile conoscere<br />

le nostre radici e mostrare che l'idea<br />

di comunicare nella stessa lingua,<br />

pur mantenendo il rispetto per la lingua<br />

nazionale, non è estraneo all'Europa. Anche<br />

se oggi non lo si apprezza sempre, il<br />

latino non è una lingua morta, ma può<br />

anche costituire un materiale letterario<br />

affascinante, e, grazie alla sua stabilità,<br />

può essere un'arte in sé.<br />

Il libro ha anche un’ altra qualità preziosa.<br />

Esso mostra che la cooperazione internazionale<br />

può portare notevoli risultati.<br />

Non è necessaria la sua dichiarazione<br />

nei trattati ufficiali tra i governi. Ma<br />

importante è l'impegno di conoscersi e la<br />

volontà di lavorare insieme.<br />

Gli autori sono insegnanti molto attivi,<br />

hanno intrepidamente eseguito questo lavoro.<br />

Penso che questo sia molto importante.<br />

Se gli insegnanti mostrano ai loro<br />

studenti che possono lavorare insieme a<br />

livello europeo, e che il loro lavoro ha<br />

specifici risultati misurabili, essi mettono<br />

in pratica il metodo migliore per educare<br />

le giovani generazioni in uno spirito di<br />

tolleranza e di senso di essere cittadini di<br />

un'Europa unita.<br />

Ewa Grzesiak


Rubrica<br />

di<br />

EnoGastronomia<br />

di Annito Abate<br />

email: annito.abate@libero.it<br />

blog: www.annitoabate.wordpress.com<br />

CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Amicizia, Arte, Musica e Cantine Aperte<br />

L’Amicizia in Cantina: il tema portante <strong>del</strong>la XXI edizione di<br />

Cantine Aperte declinata nelle varie forme di arte, musica,<br />

spettacolo buon cibo ed ovviamente ottimo vino<br />

Auto storiche in Cantina: accoglienza <strong>del</strong>le Storiche FIAT, un<br />

corteo di auto d’epoca, capitanato da una bellissima Torpedo<br />

Blu, che ha portato gli enoturisti in giro tra le vigne<br />

Arte in Cantina: un’opera d’arte in bottaia, un occhio che<br />

interpreta la trasparenza e l’introspezione tra visioni interiori<br />

(la mente) ed esteriori (il mondo circostante)<br />

Associo l’appuntamento di Cantine Aperte<br />

all’inizio <strong>del</strong>l’estate, ricordo, nelle edizioni<br />

passate, che già i campi si tingevano di<br />

gialli nel tentativo di prendere il sopravvento sui<br />

verdi rigogliosi <strong>del</strong> mondo vegetale irrorato dalle<br />

acque primaverili.<br />

Quest’anno parto, invece, in maglione e quasi<br />

debbo accendere, in auto, il riscaldamento; una<br />

domenica fredda, ma comunque abbastanza luminosa,<br />

un cielo che, alla partenza, regala più tonalità<br />

di grigio e che, lungo la strada, quasi ad invitare<br />

al sorriso, fa spazio al sole che mi scorta<br />

fino al piazzale d’ingresso <strong>del</strong>la Cantina Terredora,<br />

in via Serra a Montefusco, rigorosamente<br />

in Terra d’Irpinia.<br />

Superato il cancello si apre la prospettiva <strong>del</strong>l’ingresso,<br />

capannelli di persone si addensano nel<br />

parcheggio dove sostano, in bella mostra, le auto<br />

storiche che di li a poco sarebbero partite alla<br />

volta <strong>del</strong>le vigne equipaggiate da sorridenti wine-lovers<br />

vogliosi di sfilare in corteo nella bucolica<br />

minigita prevista tra i colli d’Irpinia.<br />

E’ festa in tutte le Cantine che aderiscono all’iniziativa<br />

e si sente nell’aria il tema di questa ventunesima<br />

edizione: “A” che sta per “Amicizia”,<br />

quella declinata nelle sue diverse e variegate forme<br />

e rappresentazioni: arte, musica, spettacolo,<br />

buon cibo ed, ovviamente, ottimo vino.<br />

Seicentomila bottiglie stappate, più di un milione<br />

di visitatori e mille Aziende coinvolte dal Movimento<br />

Turismo <strong>del</strong> Vino per questo atteso<br />

evento annuale, l’appuntamento più famoso,<br />

quello che permette di vedere, con occhi diversi,<br />

i Territori <strong>del</strong>l’enologia e <strong>del</strong>la viticoltura, quello<br />

che apre le porte <strong>del</strong>le Cantine ai tantissimi<br />

“enoturisti” alla scoperta <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>la cultura<br />

<strong>del</strong> vino direttamente sul luogo di produzione.<br />

Tra le realtà enoiche d’Irpinia scelgo quella<br />

più rappresentativa, la cui Padrona di Casa,<br />

Daniela Mastroberadino, è anche la Presidente<br />

Nazionale <strong>del</strong>l’Associazione che, dal 1993, ha<br />

ideato l’avvenimento.<br />

“A” che sta per “Amicizia” e che per la Cantina-<br />

Terredora diventa un modo per idearne cinque<br />

modi diversi per declinarla. «Vengo a prenderti<br />

stasera sulla mia torpedo blu, l'automobile sportiva<br />

che mi dà un tono di gioventù» è il ritornello<br />

<strong>del</strong>la famosissima canzone di Gaber che sarebbe<br />

venuto in mente a tutti guardando il mo<strong>del</strong>lo<br />

parcheggiato a sinistra: una lucente Fiat 520<br />

Torpedo il cui colore può essere facile da indovinare.<br />

L’Amicizia come simpatia tra Terre diverse<br />

simboleggiata dall’accoglienza, in Cantina, dei<br />

proprietari (con famiglia al seguito) <strong>del</strong>le Auto<br />

Storiche FIAT <strong>del</strong>la Regione Puglia che hanno<br />

portato a spasso i tanti appassionati scesi in campo<br />

in questa fredda domenica di fine maggio.<br />

L’Amicizia come arte simboleggiata da un vernissage<br />

per l’installazione di un’opera nella bottaia;<br />

Antonio Mele ha reinterpretato, con materiali<br />

poveri, contadini (corda e legno di castagno),<br />

lo scambio tra artista e vinificatore attraverso<br />

la figura di un occhio che va inteso anche<br />

come trasparenza e come introspezione tra vi-<br />

G<br />

sioni interiori (la mente) ed esteriori (il mondo<br />

circostante). Proprio l’arte è stato il tema portante<br />

degli ultimi tre anni <strong>del</strong> Movimento Turismo <strong>del</strong><br />

Vino attivo in Irpinia che ha voluto la collaborazione<br />

diretta di alcuni pittori per disegnare etichette<br />

o decorare bottiglie presentate poi in altri<br />

eventi tematici.<br />

L’Amicizia come musica simboleggiata dalle note<br />

di Fabrizio De Andrè ispirate alle poesie di<br />

Spoon River di Edgar Lee Masters che hanno<br />

riempito la Cantina risalendo tra i cartoni di vini<br />

ed i lignei pallet pronti ad essere spediti.<br />

L’amicizia come cibo, o meglio abbinamento di<br />

pietanze ai nettari di bacco in degustazione simboleggiata<br />

dalle preparazioni di Fiorella Perretta<br />

<strong>del</strong>l’'Associazione Nazionale Cuoche a Domicilio<br />

per valorizzare, conservare e divulgare le ricette<br />

tradizionali preparate da appassionate di cucina<br />

di ogni Regione d'Italia, un patrimonio immenso<br />

da tutelare e raccontare attraverso ricette, storie<br />

di famiglie, territorio, prodotti tipici, lavoro dei<br />

produttori. E la Cuoca a Domicilio ha offerto l’arte<br />

dei suoi sapori a chilometro zero che, in particolare,<br />

ha preparato i “cicatielli cu lu pulieio”,<br />

in lingua italica “i cavatelli con il puleggio”, una<br />

pianta aromatica (famiglia <strong>del</strong>la mentuccia) dai<br />

fiori lilla e dalle foglie piccole e colorate di verde<br />

scuro conosciuta già in epoca romana ed usata<br />

per curare raffreddori e disturbi respiratori (chissà<br />

che la ricetta non sia stata ispirata dalla rigida<br />

giornata di questo atipico inizio estate proprio<br />

per arginare eventuali malanni).<br />

L’amicizia come vino, scambio ed integrazione<br />

tra produttori ed aree vitivinicole diverse, quattro<br />

grandi Cantine; un’amicizia nata, qualche anno<br />

fa, nel cuore degli Stati Uniti, in Arizona durante<br />

un viaggio di lavoro, durante il quale si sono<br />

conosciuti i proprietari di quattro Aziende. «Ci<br />

siamo incontrati ancora a Phoenix ed abbiamo<br />

pensato di festeggiare, insieme, l’evento di Cantine<br />

Aperte <strong>2013</strong>, un modo per scambiare le nostre<br />

esperienze e cementare la nostra amicizia;<br />

negli USA è l’anno <strong>del</strong>la cultura italiana» racconta<br />

Daniela Mastroberardino sorridente ed orgogliosa.<br />

Ed infatti, in ognuna <strong>del</strong>le quattro cantine, gli<br />

enoturisti hanno avuto modo di degustare i vini<br />

<strong>del</strong>le altre Aziende: Castello di Luzzano di Rovescala<br />

(PV), Maso Poli di Lavis (TN), Marenco<br />

di Strevi (AL) ed, ovviamente, Terredora.<br />

Come nei titoli di coda, trovo doveroso elencare<br />

le altre Cantine Irpine, oltre Terredora, che hanno<br />

inteso onorare la cultura <strong>del</strong> vino lasciando le loro<br />

porte “aperte” al mondo <strong>del</strong>l’enoturismo:<br />

Azienda Agricola Antonio Caggiano, Azienda<br />

Agricola Di Marzo, Cantine Famiglietti, Feudi Di<br />

San Gregorio, Tenuta Cavalier Pepe.<br />

E’ quasi sera, salgo in auto, gli occhi guardano<br />

per un attimo l’immagine <strong>del</strong>la Cantina riflessa<br />

nello specchietto retrovisore, metto in moto e<br />

parto, torno a casa ricco di un’altra esperienza e<br />

con un’altra storia da raccontare. In testa ho ancora<br />

il motivo <strong>del</strong>la canzone di Gaber: «Vengo a<br />

prenderti stasera, suono il clacson, scendi giù, e<br />

mi troverai seduto sulla mia torpedo blu».<br />

23<br />

ustoeacapo<br />

architetture <strong>del</strong> sapore<br />

Dal 1993, ultima<br />

domenica di<br />

maggio, Cantine<br />

Aperte è l’appuntamento<br />

che<br />

l’enoturista non<br />

può perdere; “A”<br />

come Amicizia,<br />

nelle diverse manifestazioni,<br />

è il<br />

tema scelto per<br />

la ventunesima<br />

edizione<br />

Musica in Cantina: le suadenti canzoni di Fabrizio De Andrè<br />

ispirate alle poesie di Spoon River di Edgar Lee Masters, interpretate<br />

dal Gruppo “La gonna di Jenny”<br />

Cibo in Cantina: abbinate ai vini in degustazione le preparazioni<br />

di Fiorella Perretta <strong>del</strong>l’'Associazione Nazionale Cuoche<br />

a Domicilio<br />

I Vini <strong>del</strong>le altre “Cantine Aperte” in Cantina: Castello di<br />

Luzzano di Rovescala (PV), Maso Poli di Lavis (TN), Marenco<br />

di Strevi (AL)


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />

La fede per la Madonna <strong>del</strong> Carmine<br />

Ariano, storia di un santuario<br />

Il vescovo Giacinto <strong>del</strong>la Calce effettuò la visita l’otto maggio 1699, rilevando<br />

che la chiesa era ottimamente ornata e ben curata: era la testimonianza<br />

<strong>del</strong>la grande devozione dei fe<strong>del</strong>i per la Vergine e il sacro tempio<br />

ANTONIO ALTERIO<br />

Dalla “Storia <strong>del</strong>la<br />

Regia Città di<br />

Ariano e sua Diocesi”di<br />

Tommaso<br />

Vitale, apprendiamo<br />

che, ancora<br />

prima che sorgesse la chiesa dedicata<br />

alla Beatissima Vergine <strong>del</strong><br />

Carmine nell’attuale posto in corso<br />

Vittorio Emanuele, ve ne era<br />

un’altra posta “sotto il giardino<br />

de’ Padri Domenicani”. Il giardino,<br />

a cui fece riferimento, apparteneva<br />

al convento di Santa Croce,<br />

che i padri domenicani avevano<br />

eretto intorno al 1438 circa.<br />

Sempre Vitale ci riferì che l’edificazione<br />

<strong>del</strong>la nuova più ampia<br />

chiesa fu iniziata nel 1688 con<br />

l’intento di destinarla sempre al<br />

culto <strong>del</strong>la Santissima Vergine <strong>del</strong><br />

Carmine, verso la quale “I Cittadini<br />

Arianesi ebbero particolar<br />

divozione”. Certamente le spese<br />

furono a carico <strong>del</strong>l’intera comunità<br />

di Ariano a cui contribuì anche<br />

l’Università, ossia la civica<br />

amministrazione, che aveva donato<br />

“un di lei Palazzo per Ospizio<br />

de’ Padri Carmelitani Scalzi<br />

di S. Teresa”.<br />

L’obbiettivo che si posero i cittadini<br />

fu quello di “far venire al di<br />

lei governo i Padri di detto ordine<br />

Carmelitano”.<br />

Purtroppo i carmelitani non vennero<br />

in Ariano, forse dissuasi<br />

dalla presenza di altri cinque monasteri<br />

maschili e di uno femminile,<br />

quello <strong>del</strong>le Benedettine<br />

Cassinesi <strong>del</strong> Santissimo Salvatore.<br />

Infatti si contavano i seguenti<br />

cenobi maschili: Francescani,<br />

Benedettini Verginiani, Cappuccini,<br />

Domenicani ed Agostiniani.<br />

Sempre Vitale ci riferì che nella<br />

chiesa <strong>del</strong> Carmine venivano<br />

giornalmente celebrate “più Messe,<br />

e grande era il concorso <strong>del</strong><br />

divoto Popolo”, tanto che Antonio<br />

Galtieri ed Antonio Vitoli,<br />

due notabili di Ariano, si adoperarono<br />

per ottenere il “Reale patrocinio,<br />

ed in conseguenza ottenerle<br />

la prerogativa di Chiesa Regia”.<br />

A tal fine fu avanzata al Viceré<br />

di Napoli Medina Coeli una<br />

supplica di concessione <strong>del</strong> detto<br />

reale privilegio, nella quale vennero<br />

esposte le motivazioni a sostegno<br />

<strong>del</strong>la richiesta.<br />

Fu messo in evidenza il grande<br />

impegno profuso non solo da<br />

Galtieri e da Vitoli, ma dall’intera<br />

Universitas di Ariano per riedificare<br />

“da pedamenti” (dalle<br />

fondamenta) una nuova e più<br />

grande chiesa dedicata alla Madonna<br />

Santissima <strong>del</strong> Carmine,<br />

fornendola “di suppellettili non<br />

solo necessarie, ma più di quello<br />

che richiedeva il bisogno”.<br />

Tale attivo interessamento fu riconosciuto<br />

anche dal Regio Consigliere<br />

Carlo Petra, Duca <strong>del</strong> Vasto<br />

Girardo, che aveva istruito la<br />

pratica per conto <strong>del</strong> Re, corredandola<br />

di ogni utile informazione.<br />

Egli in un atto <strong>del</strong> 21 gennaio<br />

1697 attestò “Ho riconosciuto<br />

cossi detta Memoriale, come un<br />

Atto pubblico fatto dalli magnifici<br />

Sindaco et Eletti di detta Città<br />

di Ariano, <strong>del</strong>la continua applicazione,<br />

devozione, et fatiga <strong>del</strong>li<br />

magnifici Antonio Galtieri, et Antonio<br />

Vitoli con altri Cittadini<br />

verso la detta Chiesa sotto il titolo<br />

di S. Maria <strong>del</strong> Carmine,<br />

conforme si contiene in detto<br />

memoriale”.<br />

Dopo tale premessa concluse “<br />

La Statua <strong>del</strong>la madonna in processione<br />

Son di Voto: che l’E.V. può restar<br />

servita (quando così le paresse)<br />

di ricevere detta Chiesa, e suoi<br />

Cittadini, sotto l’ali <strong>del</strong>la Real<br />

Protezione, con farli godere di<br />

tutti gli onori, grazie, e privilegi,<br />

che si sogliono concedere alle<br />

Chiese sotto la Protezione Reale<br />

acciò possa maggiormente augumentare,<br />

e dar animo cossì a<br />

quelli che governano come all’altri<br />

di fare l’elemosine..”.<br />

Il beneficio che si chiedeva era di<br />

grande importanza e non veniva<br />

concesso a tutte le chiese, se non<br />

quando queste avessero avuto<br />

particolari connotazioni.<br />

Il Diploma di riconoscimento, redatto<br />

rigorosamente in lingua latina<br />

e munito <strong>del</strong> sigillo reale, fu<br />

sottoscritto dal Viceré Aluisi de<br />

la Zerda y Aragon in Napoli “in<br />

Regio Palatio” il 13 febbraio<br />

1697.<br />

In esso si faceva riferimento alla<br />

concessione di un privilegio, che<br />

consisteva nel porre la detta chiesa<br />

sotto la protezione <strong>del</strong> Re con<br />

tutti i privilegi e benefici da essa<br />

scaturenti (“cum <strong>del</strong>iberatione, et<br />

assistentia Regii Collateralis Consilii<br />

apud Nos assistentis, iam<br />

dictam Ecclesiam sub titulo S.<br />

Mariae Carmelitane constructae<br />

in dicta Civitate Ariani per supplicantes,<br />

sub Regis protectione<br />

ponimus, et acceptamus, Regioque<br />

presidio, et munimine roboramus,<br />

cum omnibus, et singulis<br />

honoribus, gratis, et privilegiis,<br />

prout in talibus soliti sunt, et<br />

consueverunt…”).<br />

Appena giunse il dispaccio “il<br />

Sindaco, ed Eletti <strong>del</strong>la città, unitamente<br />

al Regio Governatore Nicola<br />

Francesco Celentano, andarono<br />

in essa Chiesa, in cui pubblicatosi<br />

colla lettura detto Privilegio,<br />

concesso dal Viceré in nome<br />

<strong>del</strong> Re Carlo II, fu cantato solennemente<br />

il Te Deum, e rogato<br />

l’atto da un Notaro con pubblico<br />

istrumento a 15 marzo <strong>del</strong>l’istesso<br />

anno”.<br />

Sempre Vitale ci riferì che nella<br />

chiesa “oltre l’Altar maggiore ve<br />

ne sono due altri”.<br />

Altre poche, ma interessanti notizie<br />

le possiamo ricavare da alcune<br />

visite pastorali fatte dai vescovi<br />

alla fine <strong>del</strong> XVII secolo ed<br />

all’inizio <strong>del</strong> XVIII. Il 13 settembre<br />

1669 la chiesa fu visitata dal<br />

vescovo Emanuele Brancaccio, il<br />

quale rilevò che la chiesa di Santa<br />

Maria di Monte Carmelo si trovava<br />

sotto il convento di San Domenico,<br />

era nelle cure <strong>del</strong> canonico<br />

Antonio Tancredi ed era for-<br />

nita di tutte le suppellettili necessarie<br />

(Deinde Visitamus Ecclesia<br />

Sante Ma.ie de Montecarmelo<br />

subtus conventus Sancti Dominici<br />

custodita a Canonicis Syr Antonius<br />

Tancredi. In ea adsunt<br />

competenter necessaria).<br />

Il vescovo Giacinto <strong>del</strong>la Calce<br />

effettuò la visita l’otto Maggio<br />

1699, rilevando che la chiesa era<br />

ottimamente ornata e ben curata<br />

(Supradicta Ecclesia inventa fuit<br />

optime ornata et recentissime coli).<br />

Anche per il 1700 lo stesso<br />

vescovo annotò quanto aveva riportato<br />

nell’anno precedente; ciò<br />

stava a significare che i fe<strong>del</strong>i,<br />

nutrendo una grande e sentita<br />

devozione per la Madonna, prodigavano<br />

ogni possibile cura ed<br />

attenzione per il sacro tempio.<br />

Lo storico Nicola Flammia, alla<br />

fine <strong>del</strong> XIX secolo, di detta<br />

chiesa ci ha tramandato che era<br />

“piccola, pulita” e che in essa “si<br />

dicono molte messe quotidiane,<br />

vi si fanno molte funzioni e la fe-<br />

sta <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Carmine”.<br />

E <strong>del</strong>la festa ci rimane un particolare<br />

ricordo lasciatoci nel giornale<br />

“Lo Squillo” <strong>del</strong> 22 agosto<br />

1895 da Ottone de Miranda che<br />

intitolò il suo articolo “Strascichi<br />

<strong>del</strong>la festa <strong>del</strong> Carmine”. Scrisse:<br />

“Il 4 corrente si celebrò la festa<br />

<strong>del</strong> Carmine nella contrada detta<br />

abbascio lu Paese”, e sì perché la<br />

città, un tempo, verso ovest finiva<br />

proprio a San Rocco località<br />

dove era ed è ubicata la chiesa.<br />

Poi il giornalista, dopo avere<br />

messo in evidenza che la festa<br />

era un’occasione per sfoggiare<br />

nuovi abbigliamenti “tanto che<br />

da qualche settimana sarti e sarte<br />

lavoravano indefessamente alla<br />

confezione di nuovi abiti”, riferì<br />

che la mattina “la processione<br />

percorse tutte le strade di<br />

Ariano seguito da lungo corteo di<br />

simpatiche Paesane, che dirette<br />

dalla bacchetta <strong>del</strong> Componente<br />

la Commissione <strong>del</strong>egato alla sezione<br />

musicale eseguivano la<br />

bella canzoncina sulle note <strong>del</strong><br />

Concerto cittadino” per rientrare<br />

in chiesa alle 13.<br />

Successivamente “Nel ore pomeridiane<br />

fummo divertiti dal<br />

palio <strong>del</strong>la cuccagna, e la sera,<br />

dopo gli scelti pezzi <strong>del</strong> nostro<br />

Concerto, continuamente applaudito,<br />

finì con lo sparo dei fuochi<br />

eseguiti dall’artista Flammia di<br />

Grottaminarda”.<br />

Il cronista non mancò di citare<br />

alcune vecchie consuetudini culinarie,<br />

scrivendo “ognuno si ritirò<br />

in casa per gustare la cotica,<br />

tradizionale <strong>del</strong>la contrada, anche<br />

qualche pezzo di buana genovese,<br />

che per disgrazia di<br />

Flammia e per fortuna dei Paesani,<br />

potè aversi a pochi soldi”.<br />

Non furono soltanto queste le<br />

uniche note di colore, perchè<br />

pensò bene anche di fare alcuni<br />

apprezzamenti sulle già note ed<br />

altrettanto famose fattezze ed avvenenza<br />

<strong>del</strong>le sue concittadine.<br />

Ed allora “Ma il vero clou <strong>del</strong>la<br />

festa furono le fanciulle, che tutte<br />

vestite di un abito più o meno<br />

nuovo o rimodernato, splendevano<br />

agli occhi degli azzimati giovanotti<br />

accorsi numerosi ad ammirare.<br />

E prima fra le prime affascinava<br />

la bella e simpatica Paesana,<br />

modista, col resto <strong>del</strong>la sua<br />

corte”.<br />

La congregazione<br />

<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Carmine<br />

La congregazione <strong>del</strong>la Madonna<br />

<strong>del</strong> Carmine “Eletta nella chiesa<br />

parrocchiale di S. Biagio”, presente<br />

in Ariano nel XIX secolo, ci<br />

conferma la devozione ed il culto<br />

dedicato alla Madre di Gesù.<br />

Era l’anno 1898 allorquando il<br />

parroco di detta chiesa Francesco<br />

Paolo Schiavo scriveva “Maria è<br />

la restauratrice <strong>del</strong>la società cristiana,<br />

quindi a Lei dobbiamo rivolgere<br />

i nostri cuori, a Lei i nostri<br />

palpiti, a Lei i nostri affetti”.<br />

Da questa premessa faceva discendere<br />

la necessità di costituire<br />

il sodalizio “per rinvigorire<br />

nell’anima <strong>del</strong> popolo l’amore alla<br />

Regina degli Angeli”.<br />

Annunciava, pertanto, di avere<br />

“ottenuto da Roma la facoltà di<br />

fondare in questa Chiesa Parrocchiale<br />

di S. Biagio la Confraternita<br />

<strong>del</strong>la Vergine <strong>del</strong> Carmine”.<br />

Va detto che la citata chiesa di S.<br />

Biagio oggi non esiste più; essa<br />

era ubicata lungo via D’Afflitto<br />

nel centro storico di Ariano alla<br />

sinistra <strong>del</strong>l’attuale Cine- Teatro<br />

Giorgione.<br />

24<br />

Il parroco fu anche il direttore<br />

<strong>del</strong>la congregazione, che si prefiggeva<br />

di diffondere l’amore per<br />

la Madonna anche con un segno<br />

tangibile <strong>del</strong>la devozione, indossando<br />

“l’Abitino <strong>del</strong> Carmine”.<br />

Questo non era solo un simbolo,<br />

ma, secondo il buon sacerdote,<br />

“Il suo Abitino sarà la vostra difesa<br />

nei pericoli, l’arma con cui<br />

vincerete tutti i nemici, sarà il sole<br />

che pioverà sul vostro capo<br />

tutte le benedizioni <strong>del</strong> Cielo,<br />

poiché la congregazione <strong>del</strong> Carmine<br />

è ricchissima di privilegi e<br />

d’idulgenze”.<br />

I privilegi erano i seguenti:<br />

“1. Tutti gli iscritti alla Congregazione<br />

<strong>del</strong> Carmine, morendo cristianamente,<br />

sono liberati dal<br />

Purgatorio il primo sabato dopo<br />

la morte. Questo privilegio fu annunziato<br />

dalla Vergine stessa e<br />

venne promulgato dal Papa Giovanni<br />

XXII. Solo gli associati alla<br />

Congregazione <strong>del</strong> Carmine<br />

godono questo privilegio.<br />

2. Gli associati sono in vita difesi<br />

da Maria da tutti i pericoli, sia<br />

<strong>del</strong> corpo che <strong>del</strong>l’anima, e, nell’ora<br />

<strong>del</strong>la morte, sono assistiti da<br />

Lei con amore speciale per portarli<br />

in paradiso.<br />

3. Gli associati godono tutti i beni<br />

spirituali <strong>del</strong>l’Ordine Carmelitano,<br />

come se vivessero in Convento”.<br />

Seguivano le indulgenze riservate<br />

agli associati a seguito di particolari<br />

atti di devozione, indicati<br />

in 20 punti, dei quali i più significativi<br />

erano: “1. Indulgenza plenaria<br />

nel giorno in cui si ricevono<br />

alla Congregazione e indossano<br />

l’Abitino benedetto; 12. Indulgenza<br />

plenaria il giorno <strong>del</strong>la<br />

Madonna <strong>del</strong> Carmine; 19. Nell’ora<br />

<strong>del</strong>la morte ogni associato<br />

avrà l’assoluzione generale e la<br />

benedizione papale con l’indulgenza<br />

plenaria; 20. Ogni associato<br />

partecipa a tutte le penitenze,<br />

a tutti digiuni, a tutte le preghiere,<br />

a tutte le Messe che si dicono<br />

ogni giorno in tutte le Chiese <strong>del</strong><br />

mondo”.<br />

Il direttore infine, ad evitare che<br />

gli iscritti avessero gli abitini non<br />

“buoni per essere benedetti”, avvisava<br />

che li aveva “fatti venire<br />

da Roma come li vuole l’Ordine<br />

Carmelitano”.<br />

Nicola Scarpellino rettore<br />

<strong>del</strong> Santuario<br />

Ma ritorniamo al nostro santuario<br />

per alcune utili notizie che ho


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />

La festa <strong>del</strong> grano San Rocco e i tranesi<br />

La chiesa innevata San Rocco Dopo il terremoto<br />

ricavato da un volantino, stampato<br />

dalla tipografia Riccio e gentilmente<br />

messo a mia disposizione<br />

dall’amico professore Emilio<br />

Chianca, appassionato stimatore<br />

e raccoglitore <strong>del</strong>le patrie memorie.<br />

Tale documento, datato “giugno<br />

1930-VIII”, era stato predisposto,<br />

fatto stampare e diffuso dal sacerdote<br />

Nicola Scarpellino, che si<br />

definiva Rettore <strong>del</strong> santuario.<br />

Esso aveva la seguente intestazione<br />

“Santuario di Maria SS. <strong>del</strong><br />

Monte Carmelo- Terz’Ordine Carmelitano<br />

Teresiano- Cong. <strong>del</strong><br />

Santo Abitino- Circolo- Colonia<br />

Agicola Domenicale <strong>del</strong>la Giov.<br />

Cattolica Femminile- Asilo infantile<br />

Carmelitano- Ariano di Puglia<br />

(Avellino)”.<br />

Con esso il rettore invitava i destinatari<br />

a recarsi in santuario per<br />

onorare la Madonna e per partecipare<br />

alla “Rinomata fiera annuale<br />

14- 15- 16-17-18 luglio”,<br />

avvertendo, altresì, “Mercato il<br />

mercoledì di ogni settimana Rione<br />

Carmine”. Intanto precisava<br />

che la fiera si teneva “in Rione<br />

Carmine, S. Rocco, Cappuccini,<br />

Paradiso, Contrappone, largo S.<br />

Antonio con comodità di acqua<br />

abbondante e di tutto il necessario”,<br />

che non si pagava “la tassa<br />

di suolo”, sospesa dal Podestà<br />

nei giorni di fiera, né si pagava la<br />

tassa sul bestiame.<br />

Altro avviso riguardava il seguente<br />

invito “Per onorare Maria<br />

SS. <strong>del</strong> Monte Carmelo, il giorno<br />

16 luglio riguardiamolo come festa<br />

di precetto”. Poi annunciava<br />

che il 2 febbraio di ogni anno veniva<br />

celebrata la festa <strong>del</strong>l’offerta<br />

<strong>del</strong>l’olio per le lampade votive,<br />

aggiungendo “con premi”.<br />

Degno di menzione era l’avviso<br />

per i forestieri secondo cui sarebbe<br />

stato concesso il “Ribasso<br />

Ferroviario sui biglietti di andata<br />

e ritorno, distribuiti dal 12 al<br />

18 luglio, validi pel ritorno fino a<br />

tutto il successivo giorno 20 <strong>del</strong>lo<br />

stesso mese ”.<br />

Si trattava di una promozione turistica<br />

simile a quelle molto dif-<br />

fuse nei tempi odierni.<br />

Veniva fatta un’ultima raccomandazione<br />

ai fe<strong>del</strong>i di fare “l’offerta<br />

dei ceri al Santuario”.<br />

Il volantino si avvaleva di due<br />

facciate, sicchè a tergo di quella<br />

principale seguiva il programma<br />

dettagliato che annunciava<br />

“Grandiosa Festa Tutta Religiosa”.<br />

La festività sarebbe stata preceduta<br />

“da un solenne novenario”,<br />

seguito nella notte tra il 15 e 16<br />

luglio dalla veglia Santa, partendo<br />

dalle ore 21 <strong>del</strong> 15 per cantare<br />

“i solenni vespri”, mentre a partire<br />

dalla mezzanotte e fino alle<br />

ore 13, 30 <strong>del</strong> giorno 16 sarebbero<br />

state celebrate le Sante Messe,<br />

con la partecipazione <strong>del</strong>la Scola<br />

Cantorum Carmelitana.<br />

Il programma prevedeva alle ore<br />

9 la celebrazione <strong>del</strong> “Basso Pontificale”<br />

da parte <strong>del</strong> vescovo<br />

Giuseppe Lojacono, che subito<br />

dopo avrebbe amministrato “il<br />

Sacramento <strong>del</strong>la Cresima negli<br />

ampi locali <strong>del</strong>l’Asilo Infantile”.<br />

Poi, a coronamento <strong>del</strong>la sua presenza,<br />

il vescovo avrebbe sorteggiato<br />

“tre maritaggi in favore di<br />

tre oneste e povere contadine” e<br />

questa non era l’unica iniziativa<br />

caritatevole perché sarebbe stata<br />

seguita da un’altra cerimonia<br />

prevista per il 10 Agosto.<br />

Si trattava di celebrare “l’annuale<br />

festa <strong>del</strong> grano” con la consegna<br />

di “numerosi e svariati premi”,<br />

festa definita “tutta speciale<br />

<strong>del</strong> Massaro e <strong>del</strong> Contadino”.<br />

Il cerimoniale prevedeva che alle<br />

ore 12 di questo giorno il vesco-<br />

vo sarebbe sceso “con la massima<br />

pompa al Santuario, scortato<br />

da numerosi massari e contadini,<br />

per benedire il grano offerto al<br />

Santuario di Maria SS. <strong>del</strong> Monte<br />

Carmelo” e, subito dopo,<br />

avrebbe inaugurato “l’Asilo infantile<br />

e la Colonia agricola domenicale<br />

<strong>del</strong>la Gioventù Cattolica<br />

Femminile Carmelitana”.<br />

Le offerte “in denaro, grano,<br />

granturco ecc.” avrebbero avuto<br />

un preciso utilizzo.<br />

Dopo avere dedotto le spese<br />

“strettamente necessarie per la<br />

festa <strong>del</strong> 16 luglio e 10 agosto, le<br />

restanti somme sarebbero state<br />

“devolute al saldo in tutto o in<br />

parte dei debiti non ancora estinti<br />

ed ai restauri <strong>del</strong> Santuario”.<br />

Ovviamente si raccomandava “a<br />

tutti di essere larghi nelle offerte”<br />

e si pregava di “voler offrire pure<br />

oggetti preziosi fuori uso, come<br />

oro, argento, nichelio ecc.,<br />

mentre le offerte in denaro potevano<br />

essere spedite “a mezzo<br />

Conto Corrente postale N.<br />

612850”.<br />

Ai donatori veniva assicurato “La<br />

Celeste Regina concederà a tutti<br />

i suoi devoti grazie e benedizioni”<br />

ed al pellegrino in visita al<br />

Santuario veniva promesso di<br />

trovare “da dormire gratuitamente,<br />

alla militare, in appositi locali<br />

con tutte le possibili comodità<br />

di provvedersi personalmente alla<br />

propria refezione; le vetture<br />

avranno paglia e fieno; gli autoveicoli<br />

benzina ed olio”.<br />

Come si nota si trattava di una<br />

moderna e perfetta organizzazio-<br />

ne di un evento religioso che vedeva<br />

da tempi remoti la partecipazione<br />

di un folto stuolo di fe<strong>del</strong>i<br />

provenienti dai paesi <strong>del</strong> circondario<br />

per onorare la Madre<br />

Celeste.<br />

Il Rettore Scarpellino a chiusura<br />

<strong>del</strong> suo foglio-invito non mancò<br />

di fare la seguente ultima raccomandazione<br />

“In questo Santuario<br />

le donne devono stare col capo<br />

coperto e modestamente vestite.<br />

Saranno espulse quelle donne<br />

che non osserveranno scrupolosamente<br />

la legge”.<br />

Certamente la chiesa fu utilizzata<br />

fino al 1930 allorquando fu<br />

colpita e gravemente danneggiata<br />

dal sisma avvenuto all’una e<br />

mezza <strong>del</strong>la notte <strong>del</strong> 23 luglio.<br />

Venne immortalata in una foto<br />

pubblicata da Giovanni Battista<br />

Alfano, che scrisse sugli effetti<br />

<strong>del</strong> sisma.<br />

Nell’immagine si notano le macerie<br />

cadute dal tetto <strong>del</strong>la chiesa,<br />

mentre l’orologio posto sulla<br />

facciata segnava l’ora <strong>del</strong> deva-<br />

Il 13 settembre 1669 la chiesa fu visitata dal vescovo<br />

Emanuele Brancaccio, il quale rilevò che la chiesa di Santa<br />

Maria di Monte Carmelo si trovava sotto il convento<br />

di San Domenico, era nelle cure <strong>del</strong> canonico Antonio<br />

Tancredi ed era fornita di tutte le suppellettili necessarie<br />

stante movimento tellurico.<br />

Dopo il disastro si provvide alla<br />

ricostruzione, ma altre sofferenze<br />

doveva patire l’intera città a<br />

seguito <strong>del</strong>l’entrata in guerra <strong>del</strong>la<br />

nazione sotto la guida di Mussolini.<br />

Le strade <strong>del</strong>la nostra<br />

Ariano furono attraversate dalle<br />

truppe tedesche in ritirata e da<br />

quelle alleate (inglesi ed americane)<br />

in avanzata, mentre dall’alto<br />

gli aerei bombardavano il nostro<br />

territorio.<br />

Finita la guerra si contarono i<br />

morti sui vari fronti ed in Ariano;<br />

poi la ripresa con la sofferenza<br />

dei numerosi militari rientranti<br />

dalla prigionia o le solenni cerimonie<br />

in onore di sventurati caduti<br />

ed ora portati a spalla in una<br />

spoglia bara.<br />

Il parroco <strong>del</strong>la Chiesa di San Nicola<br />

in San Domenico canonico<br />

de Leo a tal proposito appuntò<br />

sotto la data <strong>del</strong> 1945 “Quet’anno<br />

ha segnato la fine <strong>del</strong>la guerra,<br />

ma non l’avvento <strong>del</strong>la sospirata<br />

pace nel modo. Il 16 Luglio<br />

uscì in solenne processione l’Immagine<br />

di Maria Santissima <strong>del</strong><br />

Carmine. Furono invitati tutti i<br />

reduci. L’invito fu fatto dal Parroco<br />

personalmente. Largo fu l’intervento<br />

e molti si accostarono<br />

alla Sacra Mensa. Finita la processione,<br />

il Parroco dall’alto di<br />

un balcone, davanti alla Chiesa<br />

<strong>del</strong> Carmine, presenti migliaia di<br />

persone, rivolse ai reduci un caldo<br />

saluto, una esortazione e tracciò<br />

loro un breve programma di<br />

vita cristiana”.<br />

E sotto la stessa data leggiamo<br />

che nella detta chiesa si tenevano<br />

le lezioni <strong>del</strong>la istituita “scuola<br />

di religione”, perché “centrale<br />

e più comoda ed opportuna per<br />

la frequenza”.<br />

Le preghiere in onore<br />

<strong>del</strong>la Madonna<br />

e congregazione<br />

Il 16 Luglio 1927 il vescovo di<br />

Ariano Giuseppe Lojacono, con<br />

decreto <strong>del</strong> Capitolo Vaticano <strong>del</strong><br />

21 Febbraio 1926, incoronò la<br />

statua <strong>del</strong>la Madonna.<br />

In tale occasione dispose la concessione<br />

di 50 giorni d’Indulgenza<br />

a tutti i fe<strong>del</strong>i che “devotamente”<br />

avessero recitato la seguente<br />

preghiera:<br />

“O Maria, Madre nostra Dolcissima,<br />

Voi che venerata in questo<br />

Santuario, col titolo glorioso <strong>del</strong><br />

Monte Carmelo, di tante grazie<br />

avete arricchiti i padri nostri per<br />

tanti secoli; continuate a mostrarvi<br />

benigna anche alle nostre preghiere;<br />

e degnatevi di gradire gli<br />

omaggi che vi offriamo.<br />

25<br />

Il simbolico titolo di Regina <strong>del</strong><br />

Monte Carmelo ci ricorda tutte le<br />

antiche profezie che vi annunziarono<br />

al mondo madre gloriosissima<br />

<strong>del</strong> nostro Redentore Gesù; ci<br />

ricorda i magnifici privilegi dei<br />

quali Egli vi volle adornata, e la<br />

bontà vostra veramente materna<br />

per tutta quanta l’umanità.<br />

Queste divine prerogative di potenza<br />

e di bontà noi abbiamo voluto<br />

affermare con l’aurea Corona<br />

che vi abbiamo messo sul Capo,<br />

piccolo segno <strong>del</strong>l’affetto e<br />

<strong>del</strong>la gratitudine che vi professiamo.<br />

Deh! O Maria SS. Del Monte Carmelo,<br />

siate per noi veramente<br />

Madre e Regina: Madre, compatendo<br />

le nostre miserie; Regina,<br />

soccorrendoci col vostro potere.<br />

Noi a voi affidiamo con grande<br />

fiducia tutti i nostri bisogni spirituali<br />

e temporali.<br />

Otteneteci dal buon Gesù, che<br />

stringete Bambino nelle braccia,<br />

la sanità <strong>del</strong> corpo, la tranquillità<br />

negli anni <strong>del</strong>la nostra vita, e tutte<br />

le grazie più urgenti.<br />

Ma con speciale impegno supplicate<br />

il divin vostro Figliuolo che<br />

ci conceda il perdono e l’emenda<br />

dei nostri peccati, la perseveranza<br />

nel bene, una santa morte ed<br />

il premio eterno in Paradiso. Così<br />

sia”.<br />

Qualche anno dopo il vescovo<br />

Pasquale Venezia ritenne opportuno<br />

appartare alcune rettifiche a<br />

questa preghiera, concedendo<br />

100 giorni di indulgenza.<br />

Volle eliminare la seconda strofa,<br />

che iniziava con “Il simbolico titolo<br />

di Regina….” e la terza che<br />

recitava “Queste divine prerogative…”.<br />

Poi alla quarta strofa dopo le parole<br />

“ Otteneteci dal Buon Gesù,<br />

che stringete Bambino nelle<br />

braccia.. ” fece seguire soltanto<br />

le parole “il trionfo <strong>del</strong>la Chiesa<br />

e la pace nel mondo”.<br />

Devo chiudere con un doveroso<br />

ringraziamento a mio fratello Gerardo<br />

che per ogni articolo da me<br />

pubblicato mi ha messo a disposizione<br />

le belle foto.


ROBERTO BARBATO<br />

E’ un<br />

bel<br />

pomeriggio<br />

di maggio, ma un<br />

leggero venticello<br />

di tramontana fa<br />

rabbrividire le prime<br />

ciliege che<br />

fanno capolino tra il fogliame <strong>del</strong>le<br />

campagne di Lapio. Riesco a scoprire il<br />

fascino nascosto e pudico di questa cittadina<br />

grazie ad una guida eccezionale<br />

come il presidente di tribunale Matteo<br />

Claudio Zarrella che mi disvela la<br />

sua millenaria storia, già feudo dei Filangieri<br />

la cui principesca dimora, ora<br />

in restauro, conserva meravigliose bellezze<br />

architettoniche. Con la mia illustre<br />

guida, percorro l’antico borgo al<br />

quale si accedeva per la “Porta dei piedi”,<br />

così chiamata perché, per motivi<br />

igienici, poteva essere attraversata solo<br />

dai contadini, ma senza le loro bestie.<br />

Lapio e le sue chiese ricche di<br />

straordinarie reliquie come il dente di<br />

santa Caterina, o il legno <strong>del</strong>la croce o<br />

una spina <strong>del</strong>a corona di Cristo. Lapio<br />

e i suoi misteri. Lapio che affida il suo<br />

sentimento religioso alle tavole di cartapesta<br />

che dal 1700 raccontano la storia<br />

infinita <strong>del</strong> bene e <strong>del</strong> male. E’ giunto<br />

il momento, da tempo concordato<br />

per l’intervista.<br />

“Che cosa è la verità?” Chiese Pilato ma<br />

non aspettò la risposta. Quid est veritas?<br />

Si chiede Giovanni, la stessa domanda si<br />

fa Francesco Bacone. Una domanda a cui<br />

è estremamente difficile dare una risposta<br />

ed infatti da oltre 2000 anni siamo ancora<br />

ad interrogarci su questo problema.<br />

Ci vuole molta cura nel separare la zizzania<br />

che cresce nell’orto accanto all’erba<br />

buona. Lei si è posto più volte questa domanda<br />

con quali esiti?<br />

Ogni processo ripropone la domanda<br />

“Quid est veritas?” ed ogni sentenza pretende<br />

di dare una risposta. Sulla domanda<br />

“Quid est veritas?” che Pilato indispettito<br />

ribalta su Gesù, che gli si era<br />

presentato dicendo: “io sono la verità”,<br />

ho scritto un testo teatrale nel quale<br />

prendono voce i personaggi <strong>del</strong>la passione<br />

e morte di Cristo, ciascuno carico<br />

di una propria verità. Personaggi contemporanei<br />

che assumono le parti dei<br />

personaggi <strong>del</strong> Vangelo, volendo sperimentare<br />

la tenuta nel tempo <strong>del</strong>le loro<br />

verità, dimostratesi tutte vacillanti, interrogative,<br />

dubbiose ed incomplete perché<br />

pregiudicate, influenzate, suggestionate<br />

dai personali loro interessi. Pilato<br />

non conosce verità (parola ritenuta<br />

da lui vuota, astratta, non trovando<br />

corrispondenza materiale, di utile concretezza,<br />

nelle cose <strong>del</strong> mondo) che non<br />

sia connaturale alle esigenze <strong>del</strong> suo potere,<br />

che nel caso <strong>del</strong> processo a Gesù si<br />

estrinseca nel potere di emettere sentenza<br />

indiscutibile (quod scripsi, scripsi).<br />

Alla fine, nel dramma, è proprio<br />

Pilato a risolvere l’enigma riconoscendo<br />

la verità nella profonda sincerità di coscienza,<br />

insegnatagli da quell’uomo sotto<br />

accusa, che gli si presenta, mirabile<br />

nella scena <strong>del</strong>l’Hecce Homo.<br />

Discernere la zizzania dall’erba buona<br />

non sempre è facile. Come giudice il discorso<br />

è alleggerito dal codice che predispone<br />

i criteri di selezione. Il giudice ha<br />

il dovere di applicare i criteri <strong>del</strong>la legge,<br />

ma va detto che la legge non è inesorabile<br />

come si suole immaginare. La<br />

legge stessa sollecita soluzioni di giustizia<br />

che tengano conto <strong>del</strong>la dignità<br />

umana di ogni giudicabile. È pur vero<br />

che il primo codice il giudice lo ritrova<br />

nella propria coscienza, che deve essere<br />

autonoma, non condizionata, indipendente,<br />

come vuole la nostra Carta Co-<br />

stituzionale.<br />

Ma attezione. Non sempre è distinguibile<br />

l’erba e la zizzania. Sarebbe semplicistico<br />

dividere gli uomini in buoni e<br />

cattivi. Mi sovviene l’intuizione di Borges,<br />

il poeta che vede lontano a dispetto<br />

<strong>del</strong>la sua cecità, o forse proprio perché<br />

cieco. Immagina un incontro tra<br />

Caino ed Abele in un paesaggio di oltretomba.<br />

Caino osserva il segno di pietra<br />

sulla fronte di Abele e chiede al fratello<br />

perdono per averlo ucciso a colpi di<br />

pietra. Abele gli risponde: non ricordo,<br />

sono stato io ad uccidere te o tu ad uccidere<br />

me. Caino, rincuorato,<br />

osserva: ora so che mi hai<br />

perdonato davvero, perchè dimenticare<br />

equivale a perdonare.<br />

Abele conferma: “Mientras<br />

dura el remordimento<br />

dura la culpa” (finchè dura il<br />

rimorso dura la colpa).<br />

La giustizia è un valore sublime,<br />

superiore alle nostre<br />

forze, come tale difficilmente<br />

raggiungibile in assoluto. Ugo<br />

Betti, un giudice scrittore, autore<br />

<strong>del</strong> dramma teatrale<br />

“Corruzione al palazzo di<br />

giustizia”, fa dire ad un giudice<br />

avido di potere e come<br />

tale disincantato, disilluso:<br />

“gli uomini sono un po’ gracili;<br />

e invece ciò che essi fabbricano,pensieri….leggi…<br />

<strong>del</strong>itti è troppo pe-<br />

sante per le loro spalle”.<br />

Ecco venir fuori la figura<br />

di un giudice disposto<br />

ad assecondare mire<br />

di potere, piuttosto<br />

che mire di giustizia.<br />

Durante la settimana<br />

santa Lapio rivive la<br />

passione di Cristo. 22<br />

gruppi di statue fissate<br />

su tavole di impressionante<br />

realismo vengono<br />

portate in processione<br />

presentate da un<br />

oratore che fa la spiega.<br />

Sono immagini che<br />

si incidono in<strong>del</strong>ebilmente nella fantasia<br />

e nell’immaginazione di un bambino.<br />

È stato così anche per lei?<br />

Sicuramente. Al punto di farmene una<br />

ragione scrivendo sulle “tavolate dei misteri”,<br />

come vengono definiti i gruppi<br />

statuari <strong>del</strong>la via crucis. Mettere per<br />

scritto impressioni ed idee è come cercarle,<br />

approfondirle. Con la sfilata dei<br />

“misteri” Lapio, nel giorno di venerdì<br />

Santo, si sente Gerusalemme e come un<br />

attore appassionato ne recita la parte.<br />

Io non conosco direttamente Lapio ma<br />

attraverso i fantastici racconti di Pasquale<br />

Ariniello collega e amico di sempre mi<br />

sono formato l’impressione di un paese<br />

che ami la teatralità, la spettacolarità.<br />

Non bisogna dimenticare che i Filangieri<br />

abitavano il loro feudo stabilmente dando<br />

vita a tutta una vita di corte con personaggi<br />

mitizzati. Condivide?<br />

Lapio ha coltivato da tempo l’arte <strong>del</strong><br />

teatro. Gli stessi “Misteri” sono rappresentazioni<br />

sceniche d’arte teatrale. Statue<br />

a misura d’uomo, portate innanzi<br />

ad un oratore che si faceva da interprete,<br />

ne recitava le parti. Tramite il teatro,<br />

Lapio ha progredito in civiltà e cultura.<br />

Molti lapiani erano coinvolti come attori<br />

di teatro. E notevole era l’afflusso di<br />

pubblico. Si viveva di teatro perché ai lapiani<br />

piacevano i sogni, piaceva l’arte<br />

che si reclama quando la vita non basta.<br />

Una considerazione questa, credo,<br />

di Pessoa. L’arte per sublimare la vita.<br />

Una vita altrimenti racchiusa in un piccolo<br />

paese dove si ripetono quotidianamente<br />

i gesti e le usanze di sempre. Mio<br />

nonno, Matteo Zarrella, è ancor oggi ricordato<br />

per la sua capacità di interpretare<br />

eroici personaggi di teatro. Ero piccolo<br />

quando mi si poneva davanti ed<br />

invece di raccontare favole recitava pez-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

zi di teatro. Morì, congedandosi dalla<br />

vita con un messaggio: “esco di scena”.<br />

Teneva con cura i suoi libri, i suoi testi<br />

teatrali, cercando di preservarli dal furore<br />

<strong>del</strong> fuoco, quanta carta serviva un<br />

tempo per ravvivare le fiamme <strong>del</strong> camino.<br />

Ne è sopravvissuto uno solo: la<br />

Gerusalemme liberata <strong>del</strong> Tasso. Il libro,<br />

colorato dalla ruggine <strong>del</strong> tempo, sgualcito,<br />

consumato da tante letture, è passato<br />

nelle mie mani e ho l’impressione,<br />

a leggerlo, di sentire il nonno recitarlo<br />

con la stessa voce teatrale di quella volta<br />

quando recitò per me solo, bambino,<br />

la sua parte. Ho motivo di pensare che i<br />

Filangieri tornavano volentieri nel loro<br />

feudo di Lapio, dove erano ricorrenti festose<br />

rappresentazioni religiose e teatrali.<br />

I confini tra il mondo <strong>del</strong>la letteratura e<br />

mondo giudiziario sono piuttosto incerti e<br />

non mancano irruzioni clamorose, tra cui<br />

anche la sua, di giudici scrittori. Quale aggancio<br />

forte e quale analogia lei vede tra<br />

queste due nobilissime attività?<br />

Mi viene da rispondere richiamando il<br />

pensiero di un grande giurista, rivelatosi,<br />

dopo morto, un grande scrittore,<br />

Salvatore Satta, autore di poderosi<br />

commentari al codice di procedura civile<br />

ma anche di un grande libro (Il<br />

giorno <strong>del</strong> giudizio), uscito postumo,<br />

che riproduce in senso narrativo una<br />

sua consolidata riflessione sul mistero<br />

<strong>del</strong> processo e <strong>del</strong> giudizio. Provo a sintetizzare<br />

il suo pensiero. La vita è un<br />

continuo susseguirsi di azioni; scorre<br />

come un fiume in piena. Un vortice<br />

che non ci dà il tempo di riflettere sul<br />

senso profondo <strong>del</strong>le nostre azioni, <strong>del</strong><br />

nostro modo di vivere e di stare al<br />

mondo. Ecco che d’incanto con il processo<br />

si arresta il corso <strong>del</strong>la vita di chi<br />

è chiamato a risponderne in un giudizio<br />

ed è come se si fermasse il flusso<br />

<strong>del</strong>la stessa vita <strong>del</strong> giudicante. Torna<br />

a proposito il monito di Terenzio, che<br />

resiste da oltre 2000 anni: “homo sum,<br />

umani nihil a me alienum puto”, traduco<br />

convinto: tutto ciò che appartiene<br />

agli uomini, mi appartiene”.<br />

Il giudice in tal modo si esercita a capire<br />

la vita, ripresa nelle sue intime pieghe.<br />

Facendo bene il suo mestiere, è facile<br />

al giudice maturare una sensibilità,<br />

una capacità di percezione che lo porta<br />

a descrivere fatti, azioni <strong>del</strong>la vita che<br />

IL PERSONAGGIO<br />

gli scrittori s’inventano. Anche la letteratura<br />

fa irruzione nel mondo giudiziario.<br />

Manzoni ha preso spunto da precisi<br />

fatti giudiziari. Ha descritto personaggi<br />

veri e personaggi d’invenzione,<br />

quest’ultimi esemplari di modi di essere,<br />

per questo non meno veri.<br />

Lei oggi è uno scrittore-magistrato ed<br />

anche capo di un Tribunale. Facendo<br />

un po’ il cammino a ritroso negli anni<br />

liceali vi è qualche segno premonitore<br />

che le indicava la strada a lei più congeniale?<br />

Non ero metodico nello studio.<br />

Studiavo oltre il necessario<br />

argomenti di gradimento,<br />

solitamente di letteratura,<br />

ma di una letteratura<br />

capace di dare risposte<br />

alle questioni <strong>del</strong>la vita.<br />

Leopardi, Dante, Manzoni,<br />

DicKens, Shakespeare, Dostoevskij.<br />

La letteratura, la<br />

storia, la filosofia come strumenti<br />

di conoscenza <strong>del</strong>l’umanità.<br />

Quando il tribunale era ancora<br />

nel palazzo Caracciolo<br />

i grandi processi richiamavano<br />

un grande numero di<br />

persone che affluivano nell’aula<br />

giudiziaria per assistere<br />

alle arringhe<br />

dei grandi avvocati.<br />

Un mondo ormai<br />

scomparso. Un bene<br />

o un male?<br />

Un giorno, avevo 13<br />

anni, fui attratto dal<br />

Tribunale di palazzo<br />

Caracciolo perché<br />

era corsa voce <strong>del</strong>la<br />

partecipazione ad<br />

un processo di quel<br />

giorno <strong>del</strong> grande<br />

avvocato Alfredo De<br />

Marsico. Per assistere<br />

al processo, mandato<br />

via da un ruvido<br />

usciere per abbigliamento<br />

inadatto,<br />

rivelatore <strong>del</strong>l’età, dovetti tornare a casa,<br />

in via Roma 15, nel palazzo <strong>del</strong>l’IN-<br />

PS, una corsa di oltre un chilometro di<br />

via, per ritornare in tribunale vestito<br />

con una giacca. Tutto per sentire De<br />

Marsico. Ne ricordo la voce declamante,<br />

stentoria, resa efficace da pause accorte<br />

di silenzio per far sì che quelle parole<br />

si rimarcassero nella meditazione.<br />

Ed i gesti amplificati dal gonfiore <strong>del</strong>la<br />

toga. La capacità di suggestionare la<br />

Corte e specialmente la giuria popolare<br />

era enorme.<br />

Oggi la difesa è più tecnica. L’arte oratoria<br />

sarebbe esorbitante per il moderno<br />

processo, fatto di schermaglie di avvocati<br />

in contraddittorio, di eccezioni<br />

procedurali, di prove da valutare con criteri<br />

predeterminati, di incidenti probatori,<br />

concetti astrusi per i non addetti ai<br />

lavori. Criteri fissati per legge circoscrivono<br />

la portata <strong>del</strong> libero convincimento<br />

<strong>del</strong> giudice.<br />

Prima il libero convincimento <strong>del</strong> giudice<br />

era ampio e su di esso si concentrava<br />

l’arte <strong>del</strong>la persuasione degli oratori<br />

di un tempo. Oggi l’arte oratoria è<br />

finita. Trionfava quest’arte in Castelcapuano.<br />

Oggi Castelcapuano è in silenzio,<br />

come una memoria svanita.<br />

Un tempo i grandi oratori erano capaci<br />

di fare bianco il nero. Non tutti potevano<br />

permettersi di farsi difendere dai<br />

grandi avvocati. La giustizia allora più<br />

che oggi dipendeva dalla capacità di<br />

persuasione e di suggestione dei grandi<br />

avvocati che tante volte riuscivano a far<br />

passare autori di efferati omicidi come<br />

infermi di mente, sconvolti dal <strong>del</strong>irio,<br />

in un momento di follia. I grandi oratori<br />

facevano da guida e da esempio per<br />

gli avvocati minori. Ma spesso i “piccoli”<br />

avvocati, “i paglietta”, nell’ostinarsi<br />

ad imitare i gradi oratori si esponevano<br />

alla<br />

caricatura. L’oratoria quando non<br />

era arte era ridicola.<br />

Oggi i libri sulla camorra e sulla mafia<br />

hanno un sicuro successo di pubblico.<br />

Non si rischia di mitizzare questi personaggi<br />

facendoli diventare degli eroi sia<br />

pure in negativo?<br />

I libri dovrebbero esaltare i grandi valori<br />

<strong>del</strong>l’umanità. I cattivi libri, le cattive<br />

opere (cinematografiche) possono portare<br />

a mitizzare come eroi personaggi<br />

negativi. Altra cosa è cercare di comprendere<br />

con i libri, con le opere cinematografiche,<br />

le motivazioni profonde<br />

<strong>del</strong>la criminalità. Il giudice, il buon giudice<br />

deve conoscere il giudicabile.<br />

Per giudicare non basta conoscere il fatto<br />

ma bisogna conoscerne l’autore, la<br />

persona che quel fatto ha voluto e commesso.<br />

È la cultura, la civiltà di un popolo<br />

a dover dare le direttrici per una<br />

scala di valori. Il denaro non dovrebbe<br />

stare al primo posto nella scala dei valori.<br />

L’abietta criminalità persegue il denaro<br />

che consente l’ozio ed il vizio. Oggi<br />

si corre il pericolo di una società di<br />

anonimi riconoscibili solo esteriormente<br />

dalle apparenze che le procura il denaro<br />

ed i beni in possesso. È venuto a<br />

mancare il controllo sociale, il senso di<br />

stima per un lavoro ben fatto, e per converso<br />

il senso <strong>del</strong>la riprovazione, <strong>del</strong>l’infamia<br />

nei confronti <strong>del</strong> “vilissimus”<br />

che vive da parassita <strong>del</strong> lavoro altrui.<br />

Ecco a cosa mira la vera <strong>del</strong>inquenza,<br />

quella che concreta una scelta di vita: a<br />

soddisfare uno spietato egocentrismo,<br />

senza pensare agli altri (contrariando il<br />

precetto cristiano: ama il prossimo tuo,<br />

amare nel significato originario di voler<br />

stare insieme agli altri, condividendone<br />

le sorti); a perseguire il danaro a qualunque<br />

costo, a scapito degli onesti, non<br />

con il lavoro inteso in senso solidaristico,<br />

secondo l’insegnamento di Seneca.<br />

Tra i tanti libri o articoli, quale le ha dato<br />

più soddisfazioni?<br />

Sono libri e scritti per dare risposta alle<br />

mie stesse domande: uno scritto sulla<br />

pace e sulla guerra, comparso sulla rivista<br />

di Padre Balducci, “Le tavolate dei<br />

misteri”, “un incontro con Borges”,<br />

“Quid est veritas?”<br />

Tra le varie cariche che arricchiscono il<br />

suo curriculum c’è anche quello di direttore<br />

di carcere. So che per lei questa è<br />

stata una grande esperienza di vita.<br />

Alfonso Gatto ha descritto il carcere come<br />

un mondo nascosto, con il suo centro,<br />

le sue periferie, con i tanti mestieri e i<br />

tanti traffici. Non è un girone infernale<br />

dove stanno i peggiori. Ho intravisto tracce<br />

di spiccata moralità in alcuni carcerati<br />

per quanto resisi colpevoli di <strong>del</strong>itti. Carcerati<br />

che hanno ammesso, confessato la<br />

propria colpa. Quanti di fuori sono riusciti<br />

a scansare la giustizia?<br />

Restando impuniti! Nei confronti <strong>del</strong><br />

“<strong>del</strong>inquente” non bisogna porsi come<br />

di fronte ad un nemico da abbattere.<br />

Sarebbe come andare contro i principi<br />

<strong>del</strong> nostro ordinamento. Per questo non<br />

mi piace sentir dire <strong>del</strong> giudice che lotta<br />

la criminalità, fa guerra alla mafia,<br />

alla camorra. Preferisco che semplicemente<br />

si dica <strong>del</strong> giudice che giudica<br />

autori di <strong>del</strong>itti di mafia e di camorra.<br />

Ho fatto processi contro la camorra conclusi<br />

con severe sentenze di condanna,<br />

senza pensare di essere in guerra contro<br />

l’essere umano sottoposto al giudizio.<br />

Essere imparziale è il primo requisito<br />

<strong>del</strong> giudice. Ed un giudice non può<br />

mai esser imparziale quando dimostra<br />

animosità e vede in un imputato un<br />

suo nemico, come a dire, la sua contro-<br />

CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Intervista al giudice irpino Matteo Claudio Zarrella, presidente <strong>del</strong> Tribunale di Lagonegro<br />

“La Giustizia,<br />

valore sublime”<br />

Il mistero <strong>del</strong> processo e <strong>del</strong> giudizio:<br />

il magistrato che si esercita<br />

a capire la vita, ripresa nelle<br />

sue intime pieghe e che, facendo<br />

bene il suo pensiero, matura una<br />

capacità di percezione che lo porta<br />

a descrivere fatti che gli scrittori si<br />

inventano<br />

26<br />

parte. Ho<br />

capito che<br />

ciascuno di<br />

noi può essereinfluenzatodall’ambiented’origine.<br />

Come il caso<br />

di B.D. Era stato un ragazzo di strada,<br />

chiamato, dietro compenso, a mandare<br />

segnali al passaggio di un qualsiasi “forestiero”<br />

in terra di camorra. Niente che<br />

gli facesse pensare di stare a commettere<br />

cattive azioni. Cresciuto, un capo gli<br />

chiese di accompagnarlo in un cantiere<br />

e si trovò a fare da spalla in una impresa<br />

estorsiva. Di passo in passo fino<br />

all’inserimento convinto in una banda<br />

di camorra. Indotto a compiere a comando<br />

atroci <strong>del</strong>itti. Non per questo va<br />

giustificato. Dura è stata contro di lui la<br />

condanna. Ma se fosse nato e vissuto in<br />

altro contesto familiare e ambientale le<br />

cose potevano andare diversamente? Eccezione<br />

esemplare il caso di Peppino Impastato.<br />

Per ambiente anche familiare<br />

sarebbe stato destinato ad una scelta di<br />

vita mafiosa. 100 passi contavano la distanza<br />

<strong>del</strong>la sua casa dalla casa <strong>del</strong> capo-mafia.<br />

Peppino volle fare una scelta<br />

alternativa. Si mise ad urlare da una radio<br />

la sua protesta contro un sistema<br />

mafioso che opprimeva la comunità lasciandola<br />

nell’omertà e nell’intimidazione.<br />

Può capitare a tutti di avere un guaio<br />

giudiziario, anche se completamente<br />

innocente viene immediatamente considerato<br />

colpevole dall’opinione pubblica.<br />

Quando dopo anni viene prosciolto,<br />

nessuno si preoccupa di ricucire lo<br />

strappo. Sarà una giustizia giusta e una<br />

certezza <strong>del</strong>la pena per i colpevoli?<br />

Oggi sono tali e tante le garanzie predisposte<br />

per un processo che è difficile che<br />

un giudice condanni un innocente superando<br />

il vaglio <strong>del</strong> ragionevole dubbio.<br />

Piuttosto deve riconoscersi che garanzie<br />

più incisive possono mancare<br />

nella fase iniziale quando può scattare<br />

la carcerazione preventiva. E la giustizia<br />

molte volte corre a due velocità. Spedita,<br />

energica contro i <strong>del</strong>inquenti sorpresi<br />

in flagranza di reato, nella flagranza<br />

dei reati evidenti, di furti, di lesioni<br />

e resistenza a pubblici ufficiali.<br />

Tossicodipendenti ed “extracomunitari”<br />

popolano in massa le nostre carceri. È<br />

la loro stessa esistenza, il loro stesso modo<br />

di vivere a dare ombra di sospetto e<br />

prova <strong>del</strong>le loro illegalità. Per la maggior<br />

parte degli altri reati che richiedono accertamenti<br />

complessi, ispezioni meticolose<br />

sui profili <strong>del</strong>la colpa e <strong>del</strong> dolo, sull’animus<br />

<strong>del</strong>inquendi, le indagini sono<br />

più complicate, e la giustizia rallenta il<br />

suo ritmo, le sentenze sopravvengono<br />

spesso inoperose e tardive, a distanza di<br />

tempo dai fatti. Troppe garanzie formali<br />

intralciano e non agevolano il corso<br />

<strong>del</strong> processo mentre non sono altrettanto<br />

incisive le garanzie predisposte per la<br />

prima fase <strong>del</strong>le indagini quando sulla<br />

base di indizi gravi e di esigenze di sicurezza<br />

cautelare, può disporsi la carcerazione<br />

preventiva. Un sistema sbilanciato.<br />

In ogni caso il sistema italiano ha<br />

i suoi correttivi, per quanto inadeguati,<br />

predisponendo risarcimenti e indennizzi<br />

per i danni conseguenti a processi di<br />

lunga ed estenuante durata e a ingiuste<br />

detenzioni. Il Carcere come struttura accorpante<br />

nella promiscuità una folla eccessiva<br />

di detenuti, condannati definitivi<br />

insieme con imputati presunti innocenti,<br />

si presenta disumano, poco incline<br />

al compito di “rieducazione” che<br />

la Costituzione assegna alla pena. Un<br />

inferno per chi non vi è abituato. Ecco<br />

perché lo stesso legislatore tende ad aprire<br />

dei varchi, <strong>del</strong>le vie di uscita che intaccano<br />

il principio <strong>del</strong>la certezza <strong>del</strong>la<br />

pena.<br />

Il discorso va approfondito, possibilmente<br />

in occasione di altra intervista.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Giugno, apri il pugno<br />

Giugno è un mese di passaggio: chiude la porta alla prima metà <strong>del</strong>l’anno e apre quella <strong>del</strong>la seconda metà. Già prima<br />

<strong>del</strong>la civiltà cristiana il solstizio estivo era un tempus fatidicum et horrendum, in quanto Capodanno <strong>del</strong> secondo semestre<br />

ANIELLO RUSSO<br />

Come a<br />

gennaio,<br />

così pure<br />

a giugno,<br />

il<br />

fratello<br />

mezzano dei dodici<br />

mesi, si attribuiva il<br />

potere di grandi cambiamenti.Nell’immaginario<br />

collettivo giugno<br />

è un mese di passaggio: da una<br />

parte chiude la porta alla prima metà<br />

<strong>del</strong>l’anno e dall’altra apre la porta <strong>del</strong>la<br />

seconda metà. E come dicembre, era<br />

carico di misteri e di magia.<br />

Giugno è infatti un mese speculare all’ultimo<br />

mese <strong>del</strong>l’anno: al solstizio<br />

estivo di giugno si oppone il solstizio<br />

invernale di dicembre; alla ricorrenza<br />

<strong>del</strong> S. Giovanni che piange (24 giugno),<br />

corrisponde la ricorrenza <strong>del</strong> S. Giovanni<br />

che ride (27 dicembre); a dicembre<br />

il sole comincia la sua fase ascendente,<br />

a giugno inizia il semestre discendente;<br />

e ancora, se nella notte di<br />

Natale si assiste al prorompere <strong>del</strong>le<br />

forze <strong>del</strong> bene, nella notte <strong>del</strong> Battista<br />

si scatenano tutte le forze <strong>del</strong> male.<br />

La breve estate<br />

La bella stagione sui nostri monti un<br />

tempo era assai breve. Poco più di tre<br />

mesi, dal primo taglio <strong>del</strong> fieno in giugno<br />

alla bacchiatura <strong>del</strong>le noci in settembre.<br />

L’estate, che si apriva in coincidenza<br />

<strong>del</strong>la luna piena di giugno (il<br />

giorno otto), era la stagione <strong>del</strong>l’afa, dei<br />

temporali, <strong>del</strong>le grandinate dannose alle<br />

culture. La prima stagione lunga (la<br />

vernata), la seconda breve (la staggione):<br />

viernu luongu, staggione corta. Ecco<br />

un altro proverbio a conferma <strong>del</strong>la<br />

brevità <strong>del</strong>l’estate: Lu cappottu me lu<br />

mettu a San Franciscu (4 ottobre) e me<br />

lu levu a Sant’Antoniu (13 giugno).<br />

A causa <strong>del</strong>la temperatura non ancora<br />

stabilizzata, come il riccio di una castagna<br />

che non si apre subito <strong>del</strong> tutto,<br />

così l’irpino in questo mese si scopriva<br />

poco per volta, come se aprisse il pugno<br />

con grande prudenza: Giugnu, aràpi<br />

lu puniu. Con i primi calori si era<br />

portati a vestirsi in modo leggero, ma<br />

non prima <strong>del</strong> tredici: Si nun vène lu<br />

Patuvànu, nun te luvà lu capànu (Se<br />

non giunge S. Antonio di Padova, non<br />

toglierti il pastrano). Ma il caldo arrivava<br />

all’improvviso e rovinoso; c’era un<br />

detto: S’è appicciato sant’Antoniu, per<br />

dire che il calore cominciava proprio<br />

dal giorno posto sotto la protezione <strong>del</strong><br />

Santo.Racconta una fonte di Bagnoli:<br />

prima, nessuna donna panificava in<br />

questa giornata, perché Sant’Antonio è<br />

nu Santo r’ fuocu. Le fornaie non accendevano<br />

i forni, temevano che il pane<br />

bruciasse o che prendesse fuoco tutto<br />

il forno. Chi era rimasto senza pane<br />

ne chiedeva una panella in prestito.<br />

Avrebbe panificato l’indomani.<br />

Per il gran caldo non era raro il rischio<br />

<strong>del</strong>la siccità: Giugnu, fuocu p’ tuttu lu<br />

munnu. In questa eventualità venivano<br />

cacciate in processione le statue di<br />

tutti i Santi, seguite dalla folla dei fe<strong>del</strong>i:<br />

i maschi si percuotevano le spalle<br />

con funi bagnate, le donne portavano<br />

sul capo corone di spine. Una pioggia<br />

a fine mese non è più utile alla campagna:<br />

L’acqua r’ San Giuvànnu serve sulu<br />

a llavà li panni.<br />

La mietitura <strong>del</strong> grano<br />

L’agricoltore doveva stare con la falce<br />

sempre a portata di mano: Giugnu, fàvici<br />

mpugnu; e per la fine <strong>del</strong> mese, comunque<br />

si presentava il grano andava<br />

mietuto: A S. Pietru, cumm’ è re granu,<br />

a ra mète! In verità, nelle zone più alte<br />

d’Irpinia la mietitura si effettuava per lo<br />

più nel mese di luglio, che per questo<br />

era chiamato dai contadini anche metùgliu.<br />

E così tra lo stormire stridente <strong>del</strong>le<br />

cicale, all’alba, uomini e donne armati<br />

di falce e allineati (mparanza) iniziavano<br />

a mietere le messi.<br />

Poiché il sole spaccava le pietre, sul capo<br />

gli uomini portavano cappelli di paglia<br />

e le donne le pezzuole legate sotto<br />

il mento. I mietitori si dividevano in<br />

due gruppi, di solito in maschi e fem-<br />

mine, e mentre tagliavano le messi a<br />

mannelli, di colpo partivano i canti.<br />

La trebbiatura (scugnatùra) veniva effettuata<br />

con due sistemi: portando in<br />

tondo sull’aia un paio di buoi che tiravano<br />

una pietra piatta la quale, passando<br />

sui covoni (re gregne), separava i<br />

chicchi dalla spiga; oppure battendo sui<br />

covoni con i manganieddi, una specie<br />

di correggiati.<br />

La spulatura era fatta con l’aiuto <strong>del</strong><br />

vento: il lavoro era eseguito in due tempi.<br />

Prima con una pala lanciavano in alto<br />

il grano perché il vento spingesse<br />

lontano le pule leggere e lasciasse ca-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

dere ai piedi <strong>del</strong> contadino i chicchi di<br />

grano; e di solito erano gli uomini a fare<br />

questo lavoro, col capo protetto da<br />

un sacco di tela. Poi le donne riempivano<br />

il crivello (l’airòla) e lasciavano<br />

cadere dall’alto lentamente il frumento,<br />

esponendolo ai soffi <strong>del</strong> vento che portava<br />

lontano le pule, mentre i chicchi di<br />

grano cadevano sul telone steso ai piedi<br />

<strong>del</strong>le lavoratrici.<br />

Festività nel mese<br />

Con il mese di giugno prende inizio in<br />

Irpinia il trimestre estivo <strong>del</strong>le grandi feste<br />

padronali che un tempo esaltavano<br />

le peculiarità di ogni paese <strong>del</strong>la provincia.<br />

Oggi, prima domenica <strong>del</strong> mese,<br />

ricorre la festa <strong>del</strong> Corpus Domini, che<br />

la civiltà contadina celebrava in modo<br />

solenne con dispendio di colori e di fiori.<br />

In occasione <strong>del</strong>la processione <strong>del</strong><br />

SS. Sacramento, portato sotto il baldacchino,<br />

tutto il paese veniva addobbato:<br />

alle finestre e ai balconi pendevano lenzuola<br />

ricamate e coperte variopinte; e,<br />

al passaggio <strong>del</strong>l’Ostensorio, dall’alto<br />

piovevano fiori e petali di rose, sicché<br />

le strade parevano lunghi tappeti fioriti.<br />

La partecipazione <strong>del</strong>la comunità era<br />

corale; in ogni rione per ricevere il SS.<br />

Sacramento si allestiva un altare, dove<br />

il sacerdote sostava recitando una breve<br />

preghiera, prima di riprendere il percorso<br />

stabilito, che toccava ogni ango-<br />

TRADIZIONI<br />

lo <strong>del</strong> paese.<br />

Il giorno tredici si festeggia S. Antonio<br />

da Padova, assai venerato in Irpinia (è<br />

patrono di Andretta, Bisaccia, Montefalcione,<br />

Pago, Torella). Il giorno quindici<br />

è San Vito, patrono di Aquilonia e<br />

S. Stefano <strong>del</strong> Sole, venerato come patrono<br />

dei cani. In alcuni paesi, come<br />

Vallata, si compiva questa pratica rituale<br />

per curare la malattia <strong>del</strong>la propria<br />

bestiola: la portavano in giro tre<br />

volte attorno alla chiesa <strong>del</strong> Santo, con<br />

la convinzione che così sarebbe guarita<br />

dal male che l’aveva colpito.<br />

Il 25 ricorre la festa di Guglielmo, Patrono<br />

<strong>del</strong>l’Irpinia. Intorno a S. Guglielmo,<br />

che nel XIII secolo visse da eremita<br />

e da apostolo nella terra d’Irpinia<br />

(Montevergine, Laceno, Goleto), fiori-<br />

La ricorrenza <strong>del</strong>la festività di San Giovanni non è solo un<br />

tempo pieno di premonizioni. Per alcuni aspetti è anche un<br />

tempus horrendum. E’ la notte maledetta in cui le donne,<br />

che sono venute al mondo a Natale, si mutano in janàre<br />

rono numerose leggende. A Laceno,<br />

Guglielmo ebbe la visione <strong>del</strong> SS. Salvatore<br />

che gli impose di lasciare l’eremo<br />

(Ne stes in loco isto! gli disse) e di<br />

dedicarsi a una vita più operosa.<br />

Abbandonato l’altopiano Laceno, Guglielmo<br />

scese nell’alta valle <strong>del</strong>l’Ofanto,<br />

dove intraprese la costruzione <strong>del</strong>l’abbazia<br />

<strong>del</strong> Goleto. E qui un giorno<br />

addomesticò un lupo che gli aveva azzannato<br />

l’asinello, imponendogli il basto<br />

e costringendolo a trasportare le pietre<br />

che servivano per la costruzione <strong>del</strong><br />

convento.<br />

Il 24 è S. Giovanni Battista, Patrono di<br />

27<br />

Carife, Contrada, Quadrella, Villanova.<br />

La notte di San Giovanni<br />

Il periodo in cui cade il solstizio estivo,<br />

all’inizio <strong>del</strong>l’estate, già prima <strong>del</strong>la civiltà<br />

cristiana era un tempo di prodigi e<br />

di premonizioni, tempus fatidicum.<br />

Poiché era ritenuto il capodanno <strong>del</strong> secondo<br />

semestre, in questa giornata si<br />

traevano gli auspici. In seguito la chiesa<br />

cattolica ha fissato nella data <strong>del</strong> 24<br />

la festa di S. Giovanni Battista, a cui la<br />

religiosità popolare ha attribuito alcuni<br />

degli aspetti <strong>del</strong>la tradizione precristiana.<br />

La notte tra il ventitré e il ventiquattro<br />

di giugno, per antica tradizione,<br />

era ritenuta un momento favorevole per<br />

ricavare presagi.<br />

La fanciulla che durante la notte riusciva<br />

per prima a vedere la testa decapitata<br />

di S. Giovanni nella luna, si sarebbe<br />

sposata entro l’anno. Ma la notte era<br />

anche il momento propizio per attivare<br />

un rito divinatorio. La fanciulla innamorata,<br />

per leggere nel cuore <strong>del</strong> suo<br />

amato, spiantava un cardo selvatico, e<br />

una volta bruciacchiato alla fiamma di<br />

una can<strong>del</strong>a, lo poneva in un vaso d’acqua;<br />

posato il vaso col cardo sul davanzale<br />

<strong>del</strong>la finestra, lo lasciava lì per<br />

tutta la notte. Se l’indomani lo trovava<br />

rifiorito, era segno che sarebbe durato<br />

per sempre l’amore con il suo ragazzo;<br />

se, invece, il cardo appassiva, voleva dire<br />

che presto lui l’avrebbe piantata.<br />

Ad Aquilonia e a S. Andrea di Conza<br />

per un rito simile le ragazze ricorrevano<br />

all’albume: mettevano la chiara<br />

d’uovo in un bicchiere e la esponevano<br />

al sereno.<br />

Al mattino, dalla forma assunta dall’albume,<br />

sarebbero riuscite a desumere il<br />

mestiere <strong>del</strong>l’uomo che sarebbe stato il<br />

loro compagno per tutta la vita. A Calitri,<br />

Nusco, Bagnoli le ragazze attivavano<br />

il medesimo rito magico: ponevano<br />

in una paletta di ferro un pezzetto di<br />

piombo, e lo lasciavano sciogliere al calore<br />

<strong>del</strong> fuoco. Una volta che il piombo<br />

era diventato liquido, lo buttavano in<br />

una bacinella d’acqua. Dalla forma assunta<br />

dal piombo, di nuovo indurito, le<br />

ragazze pronosticavano il mestiere <strong>del</strong><br />

futuro marito: una sega indicava un<br />

marito falegname, una penna un marito<br />

impiegato.<br />

La ricorrenza <strong>del</strong>la festività di San Giovanni<br />

non è solo un tempo pieno di<br />

premonizioni. Per alcuni aspetti è anche<br />

un tempus horrendum. E’ la notte<br />

maledetta in cui le donne, che sono venute<br />

al mondo a Natale, si mutano in<br />

janàre. Questa specie di strega nostrana<br />

che discende dalla strigem romana, volando<br />

sulle ali <strong>del</strong> vento, penetra nelle<br />

case in cui c’è un neonato, se lo porta<br />

via e lo mette a cuocere in una pentola<br />

per ricavarne il grasso con cui si unge<br />

sotto le ascelle per volare.<br />

Nella notte è anche possibile vedere riflesse<br />

in un bacile con l’acqua le ombre<br />

di Erodiade e di sua figlia Salomè, che<br />

attraversano il cielo a cavallo di una trave<br />

di fuoco, spinte lassù - così narra la<br />

leggenda - da un soffio violento emanato<br />

dalla bocca di S. Giovanni, dopo<br />

che gli fu tagliata la testa.<br />

Le due donne, che avevano ottenuto da<br />

Erode la decapitazione <strong>del</strong> Santo, si<br />

scambiano parole di reciproca accusa.<br />

Precisano le fonti che possono sentire<br />

quanto si dicono madre e figlia solo coloro<br />

che hanno l’animo puro.<br />

*da Irpinia Magica


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />

Breve profilo di uno dei maggiori pensatori italiani<br />

La Filosofia e l’Etica<br />

Interculturale di Cacciatore<br />

L’originale opera storico-ermeneutica sulla filosofia italiana e tedesca dal ‘700 al ‘900 - lo storicismo<br />

critico-problematico di ascendenza vichiana e marxista - l’elaborazione <strong>del</strong>la prospettiva di<br />

una società fondata sulla cittadinanza attiva, sulla solidarietà, l’ospitalità e l’interculturalismo<br />

LUIGI ANZALONE<br />

“E’<br />

ben<br />

vero<br />

che<br />

oggi<br />

sulle<br />

democrazie moderne<br />

è calato il<br />

peso plumbeo <strong>del</strong>la paura, <strong>del</strong>la<br />

diffidenza, <strong>del</strong>la corsa al respingimento<br />

<strong>del</strong>l’altro, <strong>del</strong>le forme nuove<br />

di annichilimento <strong>del</strong>le diversità<br />

così economico-sociali come<br />

culturali, ed è altresì vero che è<br />

proprio la diversità <strong>del</strong>le fedi religiose<br />

a costituire uno degli ingredienti<br />

di queste paura, a fornire<br />

spesso la miccia capace di provocare<br />

conflagrazioni drammatiche,<br />

non soltanto metaforiche. Di fronte<br />

a un tale fenomeno, che nessuna<br />

illuministica fiducia nel dialogo<br />

e nessun generoso appello alla<br />

fraternità contribuiranno a dissipare,<br />

vi è solo la disponibilità, che<br />

dev’essere eticamente consapevole<br />

e politicamente concretissima, a<br />

trovare forme normative, che siano<br />

cosmopolitiche al massimo possibile<br />

e che riconoscano e garantiscano<br />

la piena libertà <strong>del</strong>le coscienze”(1).<br />

Infatti la libertà di coscienza<br />

non solo è un diritto inalienabile<br />

<strong>del</strong>la persona, in quanto<br />

forma prima <strong>del</strong>la sua libertà, ma<br />

si propone anche come l’essenza<br />

e il fondamento di ogni Stato che<br />

voglia essere, ed effettivamente<br />

sia, democratico e si riconosca,<br />

pur con eclettismo e pluralità di<br />

visioni, nei principi e negli ideali<br />

su cui si fonda un’etica civile<br />

umanistica ed universalistica. Solo<br />

dismettendo qualsiasi eurocentrismo<br />

culturale e valoriale e<br />

muovendo dal reciproco riconoscimento<br />

e rispetto, si può se non<br />

creare, giacché già esiste, sia pure<br />

con contra-<br />

statadiscontinuità, almeno<br />

tentare di incrementare<br />

in manierasignificativa<br />

e incisiva un<br />

pensiero e una<br />

prassi (e, quindi,<br />

una cittadinanza)interculturale<br />

che si<br />

esprima nella<br />

vivacità originale<br />

e creativa <strong>del</strong><br />

dialogo, <strong>del</strong> dibattito,<br />

<strong>del</strong> confronto, degli influssi<br />

e scambi tra culture e civiltà. Si<br />

può, così, dare luogo a un loro ulteriore<br />

e forte arricchimento e anche<br />

a un meticciato culturale e civile<br />

- insomma, a un “processo di<br />

«ibridazione»” non “soltanto a<br />

partire dal «mescolamento» <strong>del</strong>le<br />

culture, ma anche dal continuo,<br />

reciproco trasmettersi (…) di simbologie,<br />

miti, religioni, stili di vita,<br />

mo<strong>del</strong>li artistici e letterari”(2).<br />

E’ una cosa, questa, tanto complessa<br />

quanto utile al fine sia di<br />

sostituire sempre più, nella vita<br />

dei singoli e dei gruppi come dei<br />

popoli e <strong>del</strong>le nazioni, a un io e a<br />

un tu egoistici e chiusi un noi solidale<br />

e umano, sia di promuovere<br />

un mondo finalmente pacificato,<br />

aperto, plurale, libero, demo-<br />

Giambattista Vico<br />

cratico, ancora più multiculturale,<br />

non solo tollerante ma ospitale,<br />

solidale, giusto.<br />

C’è, quindi, urgente bisogno di<br />

costruzione e diffusione di un<br />

un’etica interculturale, dove “l’interculturalità<br />

si propone come plurale<br />

possibilità di riempimento di<br />

contenuti <strong>del</strong>la più formale e teoretica<br />

questione <strong>del</strong>l’intersoggettività”.<br />

L’intersoggettività è la questione<br />

<strong>del</strong>l’esserci <strong>del</strong>l’uomo in<br />

quanto essere-con-altri, ponendosi<br />

come fondazione e modalità,<br />

strutturazione e fisionomia, vita e<br />

storia <strong>del</strong>le comunità nelle loro diverse<br />

articolazioni ed espressioni<br />

economico, sociali, civili, culturali,<br />

religiose e politiche. Ma mai come<br />

oggi, nell’epoca successiva al<br />

crollo <strong>del</strong>la divisione <strong>del</strong> mondo<br />

creata a Yalta nel febbraio <strong>del</strong><br />

1945, nell’epoca cioè <strong>del</strong>la mondialità<br />

dei mercati, <strong>del</strong> loro darwinismo<br />

cinico e spietato, segnatamente<br />

quello <strong>del</strong> capitalismo finanziario,<br />

e di un multiculturalismo<br />

carico di drammi e tensioni,<br />

questa questione assume massima<br />

attualità e preminenza su altre<br />

pur importanti e decisive e<br />

chiama in gioco le categorie fondamentali<br />

<strong>del</strong>la riflessione etica:<br />

“alterità, riconoscimento, identità,<br />

differenza, relazione, diritti umani,<br />

norme, dialogo, libertà, autonomia<br />

e così via”(3).<br />

Alla costruzione critica e organica<br />

di un’etica, anzi, di una filosofia<br />

interculturale che, senza cadere<br />

in relativismo fatuo e fuorviante,<br />

sia fondamento e orizzonte<br />

di senso di una società umana<br />

democratica e interculturale e anche<br />

interetnica, capace di avere la<br />

meglio su fondamentalismi, razzismi,<br />

nazionalismi, xenofobie e<br />

integralismi di vario genere, il professore<br />

Giuseppe Cacciatore, al<br />

quale appartengono le frasi citate<br />

fra virgolette insieme al senso <strong>del</strong><br />

discorso fin qui svolto, sta dedicando<br />

da più di 10 anni le sue così<br />

elevate energie speculative e le<br />

sue eccezionali competenze filosofiche,<br />

storico-letterarie e sociologico-politiche,<br />

mettendo anche<br />

di nuovo alla prova la sua particolare<br />

passione e grande capacità di<br />

gobettiano e gramsciano organizzatore<br />

di fatti ed eventi sulle tematiche<br />

<strong>del</strong>lo spirito umano e <strong>del</strong><br />

nostro tempo, pur così povero e<br />

impoetico(4). Per fare un esempio,<br />

si può ricordare che Caccia-<br />

“E’ ben vero che oggi sulle democrazie moderne è calato il peso<br />

plumbeo <strong>del</strong>la paura, <strong>del</strong>la diffidenza, <strong>del</strong>la corsa al respingimento<br />

<strong>del</strong>l’altro. Difronte ad un tale fenomeno vi è solo la<br />

disponibilità, che deve essere eticamente consapevole e politicamente<br />

concretissima, a trovare forme normative, che siano<br />

cosmopolitiche al massimo possibile e che riconoscano e garantiscano<br />

la piena libertà <strong>del</strong>le coscienze” (G. Cacciatore)<br />

tore ha organizzato, tra maggio e<br />

giugno <strong>del</strong> 2008, insieme alle più<br />

importanti Università italiane, una<br />

fitta serie di Giornate di studio sull’Interculturalità<br />

con i maggiori<br />

esponenti a livello internazionale<br />

di questa, per più versi, nuova disciplina.<br />

“L’obiettivo <strong>del</strong> programma<br />

di ricerca, per dirla con il suo<br />

promotore, era quello di individuare<br />

nuovi strumenti concettuali<br />

e rinnovate metodologie ai fini<br />

<strong>del</strong>la comprensione dei significati<br />

e dei contenuti di una filosofia<br />

e di un’etica <strong>del</strong>l’interculturalità.<br />

E ciò nel senso (…) soprattutto di<br />

provocare necessari ripensamenti<br />

e riformulazioni <strong>del</strong>la categorie di<br />

multiculturalismo e cittadinanza<br />

democratica, di intersoggettività e<br />

diritti umani, di universalismo e<br />

particolarismo”(5).<br />

Vale la pena<br />

di sottolineare<br />

che, così pensando<br />

e agendo,<br />

Cacciatore<br />

ha corrisposto<br />

non solo alla<br />

specificità <strong>del</strong>l’oggetto<br />

<strong>del</strong><br />

suo attuale lavoro<br />

teorico e<br />

pratico, che è<br />

tutt’altro che<br />

indicato per<br />

una riflessione<br />

monastica<br />

e/o aristocraticamentesolitaria,<br />

ma innanzitutto<br />

a<br />

quella che è la<br />

sostanza prima,<br />

che è anche<br />

l’origine,<br />

logico-dialettica<br />

o dia-logica<br />

<strong>del</strong>la filosofia,<br />

secondo<br />

quanto ci insegna Platone e, prima<br />

di lui, i Sapienti così come<br />

Colli ha chiamato i cosiddetti Presocratici<br />

e concordando con la rivalutazione<br />

potente <strong>del</strong> loro pensiero<br />

operata da Heidegger e Severino.<br />

2. Giuseppe Cacciatore è uno dei<br />

massimi esponenti <strong>del</strong>la filosofia<br />

italiana, il cui nome e i cui libri<br />

hanno da molti anni meritata e<br />

ampia notorietà e risonanza, oltre<br />

che in Italia, specie in due Paesi<br />

europei di particolare, sia pure diverso,<br />

rilievo culturale e speculativo:<br />

la Germania che, dall’età di<br />

Kant e Hegel ad oggi, ponendosi<br />

come il luogo in cui lo spirito<br />

giunge a se stesso nell’elemento<br />

<strong>del</strong> concetto, è, per la filosofia, ciò<br />

che fu la Grecia dall’età dei Sapienti<br />

a Platone, Ari-<br />

stotele e Plotino, e la<br />

Spagna, la cui dionisiaca<br />

e palpitante,<br />

complessa e plurale,<br />

mediterranea e drammatica<br />

esistenzialità<br />

storica ha donato parti<br />

maschi e frutti maturi<br />

al libero pensiero,<br />

alla poesia e alla meditazione<br />

critica. Riservandoci<br />

di fare riferimento,<br />

al rapporto<br />

appassionato e concettualmente<br />

più che<br />

riuscito, di Cacciatore con la filosofia<br />

tedesca, diciamo subito che<br />

<strong>del</strong>l’eccellenza interculturale <strong>del</strong>la<br />

filosofia spagnola e anche <strong>del</strong>la<br />

sua letteratura - dalla “ragione<br />

<strong>del</strong>la vita” che si rivolge alla<br />

“struttura storica essenziale <strong>del</strong>la<br />

realtà umana” in un “affanno di<br />

chiarezza sulle cose” di Ortega y<br />

Gasset alla ragione come “<strong>del</strong>irio<br />

e destino”di Maria Zambrano,<br />

per concludere o, meglio, principiare<br />

con il Don Chisciotte, al fine<br />

di tentare di intenderne il “sentimento<br />

tragico <strong>del</strong>la vita umana”<br />

e, seguendo l’invito di Unamuno,<br />

“riscattare il sepolcro <strong>del</strong> Cavaliere<br />

<strong>del</strong>la Follia dal dominio dei gentiluomini<br />

<strong>del</strong>la Ragione”– Cacciatore<br />

si segnala quale eminente interprete,<br />

come attesta, tra l’altro,<br />

quell’autentico gioiello filosoficoermeneutico,<br />

che è la raccolta di<br />

saggi e ricerche pubblicata quest’anno<br />

con il titolo Sulla filosofia<br />

spagnola(6).<br />

Poco più che trentenne è diventato<br />

professore ordinario di Storia<br />

<strong>del</strong>la Filosofia presso l’Università<br />

degli Studi Federico II di Napoli,<br />

dopo essere stato, dagli anni immediatamente<br />

successivi alla laurea<br />

(1968), prima assistente di<br />

Storia <strong>del</strong>la Filosofia presso l’Università<br />

di Salerno e poi professore<br />

associato di Dottrine Politiche<br />

presso lo stesso Ateneo. Nel giro<br />

di non molti anni, la particolare<br />

qualità <strong>del</strong>la sua ricerca teorica e<br />

dei suoi scritti, nei quali la<br />

profondità <strong>del</strong> pensiero e il rigore<br />

<strong>del</strong>l’investigazione critico-filologico-filosofica<br />

si traducono in un<br />

linguaggio chiaro, elegante, coinvolgente<br />

e in un argomentare serrato,<br />

profondo e conseguenziale<br />

(tipico di quel saper pensare e saper<br />

scrivere che lo accomuna a<br />

un altro grande filosofo come lui<br />

salernitano, Abbagnano), lo ha<br />

imposto nelle più prestigiose istituzioni<br />

culturali <strong>del</strong> nostro Paese.<br />

Basti dire che è socio <strong>del</strong>l’Accademia<br />

di Scienze Politiche e Morali<br />

di Napoli, <strong>del</strong>l’Accademia Ponta-<br />

Wilhelm Dithey<br />

niana, <strong>del</strong>l’Istituto Nazionale di<br />

Studi Crociani, <strong>del</strong>l’Accademia<br />

Nazionale dei Lincei, Direttore <strong>del</strong><br />

Centro di Studi Vichiani e degli<br />

Studi Latinoamericani (ISLA), . E’<br />

stato fino a qualche anno fa Direttore<br />

<strong>del</strong> Dipartimento di Filosofia<br />

28<br />

“A. Aliotta” e, nel 1999, è stato<br />

insignito <strong>del</strong> premio Internazionale<br />

“G. Dorso”. La sua attività didattico-educativa<br />

si svolge, oltre<br />

che presso l’Università di Napoli,<br />

anche presso l’Università “Humboldt”<br />

di Berlino, le Università di<br />

Dusserdolf, di Monaco di Baviera<br />

e di Halle-Wittemberg, di cui è visiting<br />

professor, di Barcellona, Valencia<br />

e l’Universitad Central de<br />

Venezuela.<br />

E’, perciò, poco che una ripetizione<br />

di quanto già detto dire che<br />

Giuseppe Cacciatore, se lo riportiamo<br />

al suo luogo di nascita, che<br />

è anche quello di vita, si caratterizza<br />

come una <strong>del</strong>le più importanti<br />

e significative personalità<br />

che, a livello nazionale e oltre, illustrano<br />

Salerno. Ma è utile dirlo<br />

per sottolineare che le sue origini<br />

familiari ne fanno un esponente<br />

di spicco di quella borghesia intellettuale<br />

e di sinistra di cui questa<br />

città campana, a ragione, va fiera.<br />

Peraltro, dalla sua famiglia il nostro<br />

futuro e famoso professore e<br />

filosofo ricevette buone provviste<br />

per la vita, sia activa che contemplativa.<br />

Né poteva essere diversamente:<br />

suo padre Francesco era<br />

uno dei dirigenti più noti e stimati<br />

<strong>del</strong> PSI e poi <strong>del</strong> PSUP salerni-<br />

tano e campano, oltre che deputato<br />

al Parlamento, e un suo zio<br />

paterno, Luigi, una <strong>del</strong>le più intelligenti<br />

e luminose figure <strong>del</strong>la<br />

grande storia <strong>del</strong> socialismo italiano.a.<br />

Parlando di Luigi Cacciatore,<br />

è doveroso aggiungere che


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />

Giuseppe Cacciatore<br />

avrebbe senz’altro dato tanto di<br />

più alla causa <strong>del</strong> movimento<br />

operaio e <strong>del</strong> socialismo di quanto<br />

già diede se, all’improvviso,<br />

non fosse morto nell’agosto <strong>del</strong><br />

1951, ad appena 51 anni, mentre<br />

era impegnato, con Di Vittorio,<br />

nell’esaltante e difficile lavoro di<br />

direzione <strong>del</strong> più grande sindacato<br />

dei lavoratori italiani, la CGIL.<br />

Infatti, già a 19 anni si era iscritto<br />

al Partito Socialista, era stato<br />

più volte in carcere per la sua irriducibile<br />

e attiva opposizione al<br />

fascismo, per diventare, dopo la<br />

Liberazione, esponente di primo<br />

piano <strong>del</strong>l’ala sinistra e membro<br />

<strong>del</strong>la Direzione nazionale <strong>del</strong> PSI,<br />

deputato, sottosegretario, ministro.<br />

A suo padre e a suo zio, che<br />

così felicemente ne hanno influenzato<br />

la formazione umana<br />

ed etico-politica, il loro Peppino<br />

ha dedicato, nella seconda metà<br />

degli anni settanta, due libri di indiscutibile<br />

pregio, a tutt’oggi importanti<br />

e attuali: Per l’unità dei<br />

lavoratori e La sinistra socialista<br />

nel dopoguerra. Meridionalismo e<br />

politica unitaria in Luigi Cacciatore.<br />

3. Non è risolvibile nello spazio<br />

ristretto di questo scritto la <strong>del</strong>ineazione,<br />

vuoi pure rapida, <strong>del</strong>l’itinerarium<br />

mentis in philosophiam<br />

<strong>del</strong> nostro professore,<br />

che appare quanto mai impegnativo,<br />

originale e articolato. Ma al<br />

fine di introdurre, sia pure in modo<br />

accennato, alla sua biografia di<br />

studioso e di filosofo e far intendere<br />

donde provenga il suo non<br />

fortuito approdo alla filosofia <strong>del</strong>l’interculturalità,<br />

forse giova dire<br />

innanzitutto che Cacciatore muove<br />

dal rigoroso e critico assillo,<br />

politico e filosofico, di mediare il<br />

suo forte e mai rinnegato marxismo<br />

con l’esigenza di una visione<br />

storica che non dia per acclarato,<br />

come Marx vuole, ciò che invece<br />

acclarato non è: il nesso universale-particolare,<br />

teoria-prassi, in<br />

quanto nesso tra il soggetto che<br />

conosce la società e la storia (la<br />

civetta hegeliana) e il soggetto che<br />

la fa (la talpa ancora hegeliana)<br />

nel senso che le trasforma radictus<br />

attraverso la rivoluzione. Così,<br />

infatti, si corre il rischio di “terrorizzare”<br />

il particolare, di non intendere<br />

le individualità, le specificità<br />

proprie <strong>del</strong> divenire storico,<br />

le loro contraddizioni e di forzarle<br />

fino a rendere il comunismo,<br />

quando si crede possa cambiare<br />

il corso <strong>del</strong>la storia, un Dio ingannatore.<br />

Di qui l’incontro di Cacciatore<br />

– grazie anche all’influsso<br />

di Tessitore, filosofo storicista di<br />

prima grandezza, e, con lui, di<br />

Piovani, loro comune Maestro –<br />

con lo storicismo tedesco: non,<br />

però, quello di ascendenza hegeliana<br />

o hegelo-marxista, ma quello<br />

che, sulla scorta <strong>del</strong>le Critiche<br />

di Kant, assegna a se stesso il<br />

compito di fondare la Scienza storica.<br />

Quest’indirizzo ha come<br />

massimo esponente Dilthey, di<br />

cui Cacciatore è riuscito a diventare<br />

uno dei più accreditati e prestigiosi<br />

interpreti a livello europeo,<br />

avendogli dedicato una serie<br />

di scritti impressionante per quantità<br />

e indiscutibile per qualità, tra<br />

cui spicca una splendida e insuperata<br />

trilogia, rappresentata dai<br />

due volumi di Scienza e filosofia<br />

in Dilthey (1976) e Vita e forme<br />

<strong>del</strong>la scienza storica (1985). A nostro<br />

avviso, uno dei pregi maggiori<br />

<strong>del</strong>la sua opera di ermeneutica<br />

diltheyana consiste nell’aver saputo<br />

lumeggiare appieno l’intrico<br />

emozional-razionale, polisemico<br />

e dialettico, <strong>del</strong> Verstehen (il comprendere<br />

storico come conoscenza<br />

accompagnata da una tonalità<br />

emotiva) e la fondamentale funzione<br />

che esso svolge nella conoscenza<br />

come nella vita e nella storia,<br />

al punto che “il significato e il<br />

ruolo <strong>del</strong> «Versthen» non appaiono<br />

separabili dalla ricerca <strong>del</strong> fondamento<br />

<strong>del</strong>le «Geisteswissenshaften»,<br />

sia nel senso <strong>del</strong>la relazione<br />

di fondo che Dilthey istituisce tra<br />

ragione gnoseologica <strong>del</strong>la realtà<br />

complessa, e al tempo stesso unitaria,<br />

<strong>del</strong> «Leben» e oggettività <strong>del</strong><br />

mondo storico, sia in quello <strong>del</strong>la<br />

storicità come luogo di maggiore<br />

visibilità dei processi di comprensione<br />

e «legittimazione» dei fenomeni<br />

<strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>la società e<br />

<strong>del</strong>lo Stato”(7). Anche degli altri<br />

più importanti rappresentanti <strong>del</strong>lo<br />

storicismo tedesco (come<br />

Droysen, Troeltsch, Meinecke,<br />

Lamprecht) e italiano Cacciatore<br />

si pone, con i suoi studi e saggi,<br />

come uno dei maggiori studiosi.<br />

E’ necessario, però, dare anche<br />

giusto rilievo al suo libro su Cassirer<br />

interprete di Kant, che possiede,<br />

tra l’altro, il pregio di aver<br />

individuato il fulcro <strong>del</strong>l’interpretazione<br />

cassireriana <strong>del</strong> criticismo<br />

non nella separazione tra mondo<br />

sensibile e mondo intelligibile ma<br />

“nell’unica distinzione possibile,<br />

quella fra sensibilità e ragione,<br />

cioè non fra due entità oggettive<br />

ma fra due funzioni conoscitive”(8).<br />

A questo punto, appaiono evidenti<br />

le peculiarità morfologiche <strong>del</strong>lo<br />

storicismo critico-problematico<br />

di Cacciatore. La criticità si riferisce<br />

al metodo di cui si serve, consistente<br />

nel muovere dalla “permanente<br />

tensione dialettica” che<br />

caratterizza “le oggettivazioni <strong>del</strong>la<br />

vita”, così da portarne alla luce<br />

“le connessioni dinamiche che<br />

non contrappongono, in processi<br />

di reciproca subordinazione, universale<br />

e particolare, strutture logiche<br />

e dati empirici, forme e vita”(9).<br />

La problematicità ha una<br />

duplice declinazione: 1) oggettiva<br />

nel senso che la storia resta pur<br />

sempre un problema da risolvere<br />

per la storiografia e per la filosofia<br />

e non è mai un sistema, poiché<br />

non è una totalità bell’e fatta,<br />

tale cioè da realizzare un significato<br />

o fine unico o una costellazione<br />

coerente di fini e significati,<br />

pur se, persino nei momenti di<br />

crisi, somiglia alla lancia di Odino,<br />

dal momento che, come l’arma<br />

<strong>del</strong> dio nordico, guarisce le fe-<br />

rite che infligge(10). (D’altronde,<br />

lo stesso Hegel identificava la razionalità<br />

effettuale con la “rosa<br />

<strong>del</strong>la ragione nella croce <strong>del</strong> presente”);<br />

2) soggettiva nel senso<br />

che la problematicità <strong>del</strong>la storia<br />

non solo nega alla ricerca qualsiasi<br />

ybris di conclusività, ma richiede<br />

che su di essa s’intervenga in<br />

senso politico o etico-politico, per<br />

volgerla al meglio. Ed è proprio<br />

nella politicità <strong>del</strong>la sua visione<br />

che Cacciatore si distanzia dall’accademismo<br />

liberal-democratico di<br />

Dilthey e dei suoi seguaci, qualcuno<br />

dei quali attardato, per dirla<br />

con Lenk, da un romanticismo<br />

medievaleggiante. Se ne distanzia,<br />

per esprimere una forte e sentita<br />

vicinanza al padre <strong>del</strong>lo storicismo<br />

a cui anche anche Marx deve<br />

tanto, Vico(11) e, con essa, far<br />

valere le ragioni <strong>del</strong> suo originale<br />

storicismo marxista. Lo fa già<br />

quando dialoga con l’utopismo di<br />

Bloch e <strong>del</strong> giovane Lukàcs(12)<br />

o, perché no, di Pisacane, con<br />

Gramsci, <strong>del</strong> quale ben coglie la<br />

criticità e la storicità <strong>del</strong>la visione,<br />

e con Labriola, di cui, evidenzia<br />

come anche in lui “la criticità <strong>del</strong>lo<br />

storicismo e <strong>del</strong> marxismo fanno<br />

tutt’uno”, grazie anche “al forte<br />

hegelismo”, mutuato da Spaventa(13).<br />

Non venendo, comunque,<br />

meno a quello che per uno<br />

storicista e un marxista come lui<br />

è quasi un obbligo: la riscoperta<br />

<strong>del</strong>l’autentico e forte spirito liberal<br />

di Croce e l’interpretazione <strong>del</strong><br />

vitale come dissolutore di ogni<br />

olimpica distinzione e circolarità<br />

<strong>del</strong>le fasi <strong>del</strong> cammino <strong>del</strong>lo Spirito<br />

nella storia.(14).<br />

4. “In un angolo <strong>del</strong> campo c’è un<br />

cartello dove è segnalato che lì sorgeva<br />

la «quercia di Goethe». Incuriosito<br />

ho sfogliato la guida e ho<br />

appreso che le SS la risparmiarono<br />

quando vennero creati gli<br />

spiazzi per le baracche in segno di<br />

omaggio al grande poeta che, così<br />

dice l’aneddotica, sostava spesso<br />

sotto i grande albero in compagnia<br />

<strong>del</strong>la sua amata Madame<br />

von Stein. Si trattava, cioè, per<br />

quegli aguzzini di un segno da rispettare,<br />

di un simbolo da celebrare,<br />

di un monumento, tra gli altri,<br />

alla grande superiorità <strong>del</strong>la Germania”(15).<br />

Questo brano è tratto dal capitolo<br />

<strong>del</strong> libro <strong>del</strong> nostro filosofo su un<br />

suo viaggio in Germania in cui<br />

descrive la sua commossa visita<br />

al campo di sterminio di Buchenwald,<br />

distante pochi chilometri<br />

dalla “magica” Weimar, i<br />

cui bravi abitanti non si “accorsero”<br />

di ciò che accadeva davanti<br />

casa loro. Non è esagerato ritenere<br />

che Buchenwald e l’albero di<br />

Goethe hanno rappresentato per<br />

Cacciatore un Erlebnis che simboleggiava<br />

quella che Lukàcs ha<br />

chiamato “la tragedia tedesca” e,<br />

con essa, la tragedia <strong>del</strong>l’umanità<br />

<strong>del</strong> Novecento alle prese con i<br />

suoi demoni e con l’emergere orrido<br />

<strong>del</strong> sottosuolo <strong>del</strong>la sua anima.<br />

Soprattutto una esperienza<br />

di tale lacerante e indimenticabile<br />

vissutezza sembra aver provocato<br />

in Cacciatore la forte e nobile<br />

spinta emozional-esistenziale<br />

che ha fatto sì che il suo storicismo<br />

critico-problematico o, se si<br />

vuole, il suo marxismo come “teoria<br />

critica”, “apparato concettuale<br />

dialetticamente aperto e inconchiuso”(16)<br />

acquisisse, come in<br />

Eraclito, un “logos più profondo”<br />

nel momento in cui ha posto mano<br />

a una filosofia e a un’etica <strong>del</strong>l’interculturalità.<br />

Di esse, abbiamo riassunto i fini<br />

fondamentali. Ora, avendo cercato<br />

di dire qualcosa sul filosofo<br />

che le ha elaborate, tentiamo di ricostruirne<br />

in breve l’impianto teorico<br />

che le sostiene e fa sì che non<br />

si riducano ad astratta quanto generosa<br />

utopia, ma rilucano come<br />

ragione filosofica che comanda<br />

un dover-essere. Dialogando in<br />

modo serrato specie con Seyla<br />

Benhabib, Wallerstein, Bauman,<br />

Hannah Arendt, Habermas, Cacciatore,<br />

nel proporre come terreno<br />

di ricerca “la fondabilità e la<br />

stessa plausibilità di un «universalismo<br />

etico che, pur perseguendo<br />

la ricerca di una norma morale,<br />

non smarrisca e non occulti la<br />

ricchezza <strong>del</strong>la «differenza storicoculturale»”,<br />

afferma che ciò è pos-<br />

sibile se si muove dalla rinunzia<br />

all’egemonia culturale e dal “presupposto<br />

<strong>del</strong>l’uguaglianza dei<br />

punti di partenza; pur riconoscendo<br />

la peculiare identità di ogni<br />

cultura, si può tendere ad una dimensione<br />

di interculturalità resa<br />

plausibile dalla conoscenza e dalla<br />

comunicazione di elementi comuni<br />

e da tutte le opportunità offerte<br />

dalla relazione interculturale”(17).<br />

Solo apparentemente la ricerca<br />

<strong>del</strong>l’universale pare cozzare con<br />

la possibilità di una contestuale<br />

realizzazione di forme di vita, di<br />

cultura, di civiltà afferenti a ogni<br />

specifica identità culturale. Non<br />

c’è, invece, antinomia tra universalismo<br />

e contestualismo se si<br />

pensa e si realizza “un’idea di vita<br />

umana che presenta contemporaneamente<br />

gli elementi contestuali<br />

e trasformativi di esperienze<br />

morali individuali differenziali<br />

e gli elementi di un universalismo<br />

condiviso sempre disposto, tuttavia,<br />

a misurarsi con la relazionalità<br />

di stili di vita”(18).<br />

Con finezza d’intuizione e mente<br />

preveggente, Cacciatore vede proprio<br />

nelle città in cui viviamo, così<br />

interetniche, l’occasione per attuare<br />

un’idea di cittadinanza interculturale<br />

attiva, partecipata e<br />

dotata dei mezzi per esprimersi.<br />

Occorre realizzare questo protagonismo<br />

dei cittadini non solo per<br />

creare una città interculturale, ma<br />

anche per affrontare la lacerante<br />

contraddizione <strong>del</strong>le nostre città:<br />

“quella <strong>del</strong>la concentrazione massima<br />

in essa <strong>del</strong>le funzioni più<br />

avanzate <strong>del</strong> capitalismo finanziario<br />

e telematico e <strong>del</strong>la contemporanea<br />

presenza di una spaccatura<br />

sempre più radicale tra la<br />

città <strong>del</strong>la sicurezza e <strong>del</strong>la ricchezza<br />

(…) e la città invivibile<br />

<strong>del</strong>l’insicurezza economica, <strong>del</strong><br />

disagio, <strong>del</strong>la violenza, <strong>del</strong>le nuove<br />

e vecchie povertà”(19). L’obiettivo<br />

non impossibile è quello di<br />

Luigi Cacciatore<br />

una città interculturale che si faccia<br />

mondo e sia fondata sulla democrazia<br />

dal basso, <strong>del</strong>iberativa,<br />

solidale, giusta, ospitale, sapendo<br />

sempre che “il vero cemento che<br />

tiene insieme tutto ciò è il senso<br />

<strong>del</strong>l’appartenenza a una comune<br />

umanità”(20).<br />

NOTE<br />

1) G. CACCIATORE, Introduzione ad<br />

AA. VV., Interculturalità. Religione<br />

e teologia politica, a cura di G. Cacciatore<br />

e R. Diana, Guida, Napoli<br />

2010, p. 39.<br />

2) G. CACCIATORE, Etica interculturale<br />

e universalismo “critico”, in AA.<br />

VV. Interculturalità. Tra etica e politica,<br />

a cura di G. Cacciatore e G.<br />

D’Anna, Carocci, Roma 2010, p. 29<br />

3) G. CACCIATORE e G. D’ANNA, In-<br />

29<br />

troduzione. Dentro la differenza: riflessioni<br />

sull’etica interculturale, ivi,<br />

p. 9.<br />

4) Vale la pena ricordare il convegno<br />

internazionale che Cacciatore<br />

organizzò nel primo centenario <strong>del</strong>la<br />

morte di Karl Marx a Napoli<br />

dall’1 al 3 dicembre 1983, i cui atti<br />

sono raccolti in AA. VV., Marx e i<br />

marxismi cent’anni dopo, a cura di<br />

G. Cacciatore e F. Lomonaco, Guida,<br />

Napoli 1977.<br />

5) G. CACCIATORE-R. DIANA, Presentazione<br />

ad AA. VV., Interculturalità.<br />

Religione e teologia politica, cit.,<br />

p. 8<br />

6) G. CACCIATORE, Sulla filosofia<br />

spagnola. Saggi e ricerche, il Mulino,<br />

Bologna <strong>2013</strong>, pp. 50-51, 45.<br />

7) G. CACCIATORE, Vita e forme<br />

<strong>del</strong>la scienza storica. Saggi sulla storiografia<br />

di Dilthey, Morano, Napoli<br />

1985, p. 17.<br />

8) G. CACCIATORE, Cassirer interprete<br />

di Kant. E altri saggi, a cura di<br />

G. Gembillo, Armando Siciliano,<br />

Messina 2005, p. 41.<br />

9) G. CACCIATORE, Storicismo problematico<br />

e metodo critico, Guida,<br />

Napoli 1993, p. 362.<br />

10) Cfr., G. CACCIATORE, La lancia<br />

di Odino. Teorie e metodi <strong>del</strong>la scienza<br />

storica tra Ottocento e Novecento,<br />

Guerini e Associati, Milano<br />

1994.<br />

11) Cfr. G. CACCIATORE, L’infinito<br />

nella storia. Saggi su Vico, ESI, Napoli<br />

2009.<br />

11) Cfr. G. CACCIATORE, Ragione e<br />

speranza nel marxismo. L’eredità di<br />

Ernst Bloch, Dedalo, Bari 1979; ID.,<br />

Marxismo etica utopia negli anni<br />

Venti: Bloch e Lukàcs, in AA. VV.,<br />

Figure <strong>del</strong>l’Utopia. Saggi su Ernst<br />

Bloch, a cura di G. Cacciatore, Avellino<br />

1989, pp. 35-151<br />

12) G. CACCIATORE, Carlo Pisacane.<br />

Socialismo e Risorgimento, in<br />

AA.VV., Il pensiero civile a Napoli<br />

fra Ottocento e Novecento, IL DL Libri,<br />

Napoli 2008, pp. 59-77.<br />

13) G. CACCIATORE, Antonio Labriola<br />

in un altro secolo, Rubettino,<br />

2005, pp. 11, 55.<br />

14) Cfr. G. CACCIATORE, Filosofia<br />

pratica e filosofia civile nel pensiero<br />

di Benedetto Croce, Rubettino, 2005.<br />

15) G. CACCIATORE, La quercia di<br />

Goethe. Note di viaggio dalla Germania,<br />

Rubbettino, 1998, p. 87.<br />

16) G. CACCIATORE, Il Marx di<br />

Gramsci. Per una rilettura <strong>del</strong> nesso<br />

etica-teoria-politica, in AA. VV.,<br />

Marx e i marxismi cent’anni dopo,<br />

cit., p. 262.<br />

17) G. CACCIATORE, Etica interculturale<br />

e universalismo “critico”, in<br />

AA. VV., Interculturalità. Tra etica<br />

e politica, cit., pp. 32-34.<br />

18) Ivi, pp. 34-35<br />

19) G. CACCIATORE, Per un’idea interculturale<br />

di cittadinanza, in<br />

AA.VV., Per una relazionalità interculturale,<br />

a cura di G. Cacciatore, G.<br />

D’Anna, R. Diana, F. Santonianni,<br />

Mimesis, Milano-Udine 2012, p. 13.<br />

20) Ivi, p. 23.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Rubrica<br />

Consigli<br />

di lettura<br />

*<br />

*<br />

*<br />

*<br />

*<br />

a cura <strong>del</strong>la Testa Dora srl<br />

Sull'onda <strong>del</strong> successo juventino, (la Juve ha<br />

appena conquistato il suo secondo scudetto<br />

consecutivo), nelle edicole irpine arrivano due<br />

titoli scritti da due degli assoluti protagonisti<br />

di questo trionfo. Penso quindi gioco è la conferma<br />

<strong>del</strong>la perfetta efficienza <strong>del</strong>la macchina<br />

Pirlo. Il regista bianconero usa i piedi per calciare,<br />

la testa per pensare e la lingua per dire<br />

ciò che sente, senza tatticismo o giri di parole.<br />

Fra le tante prese di posizione contenute in<br />

questo libro, Pirlo è categorico sui colleghi calciatori<br />

coinvolti nelle scommesse, suggerisce<br />

provvedimenti drastici per combattere la violenza<br />

negli stadi e il crescente razzismo che<br />

LIBRI 30<br />

colpisce gli atleti di pelle nera. Non è certo tenero<br />

nei confronti dei dirigenti che hanno provato<br />

a rottamarlo, mentre ha qualche rimpianto<br />

verso quegli addetti ai lavori (Barcellona,<br />

Real Madrid, Chelsea) che gli hanno fatto<br />

una corte spietata, ma mai nel momento giusto.<br />

Pirlo racconta anche il suo lato spiritoso<br />

che si esprime negli scherzi da spogliatoio.<br />

Antonio Conte nella sua biografia Testa, cuore<br />

e gambe ripercorre tutta la sua carriera di<br />

calciatore da quando all'età di dodici anni passo'<br />

dalla Juventina al Lecce fino a quando la<br />

Juve lo sceglie come allenatore per tornare<br />

grandi insieme.<br />

Titolo: Innamorarsi a Notting Hill<br />

Autore: Ali McNamara Traduttore: Ricci A.<br />

Editore: Newton Compton<br />

Collana: Anagramma<br />

Data di Pubblicazione: Maggio <strong>2013</strong><br />

Pagine: 375<br />

Reparto: Narrativa > Narrativa rosa > Contemporanea e per adulti<br />

Descrizione: Scarlett O'Brien sogna una vita da film. Nel vero senso <strong>del</strong>la parola: perché il cinema, e in<br />

particolare le sue amate commedie romantiche, sono molto più eccitanti <strong>del</strong>la banale realtà di tutti i giorni<br />

accanto a un noioso fidanzato appassionato di fai-da-te. Ossessionata da Hugh Grant, Brad Pitt e Johnny Depp, Scarlett trascorre<br />

le giornate con la testa tra le nuvole, e le serate con la mano immersa in un sacchetto di popcorn, davanti allo schermo. Così,<br />

quando le si presenta l'occasione di trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, scenario di uno dei suoi film preferiti, non<br />

esita un secondo ad accettare: prima di cedere alle insistenze <strong>del</strong>la famiglia, che la vuole sposata e "sistemata", potrà vivere le<br />

sue fantasie almeno una volta! Ben presto però Scarlett scopre che la vera Notting Hill è molto diversa dalla sua versione di celluloide,<br />

e quando fa conoscenza con il suo nuovo vicino, l'affascinate quanto irritante Sean, si rende conto che il copione <strong>del</strong>la<br />

sua vita rischia di sfuggirle di mano... Forse il destino sta tramando come in "Serendipity"? O magari sta andando in scena il suo<br />

personale remake di "Se scappi ti sposo"? Ma qual è, in fin dei conti, il lieto fine che Scarlett desidera per se stessa? L'importante<br />

è deciderlo in fretta, perché il giorno <strong>del</strong>le nozze si avvicina...<br />

Titolo: Aprite la mente al vostro cuore<br />

Autore: Francesco (Jorge Mario Bergoglio)<br />

Editore: Rizzoli<br />

Collana: Saggi stranieri<br />

Data di Pubblicazione: Marzo <strong>2013</strong><br />

Pagine: 250<br />

Reparto: Religione > Cristianesimo > Teologia cristiana<br />

Descrizione: Ha conquistato il mondo con la sua semplicità, con parole chiare e profonde, con un messaggio<br />

rivoluzionario: in questo libro le lezioni di umiltà, di verità e di amore <strong>del</strong> papa che sta già cambiando<br />

la storia <strong>del</strong>la Chiesa. “Voglio una Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto di chiamarmi Francesco”: con queste<br />

parole Jorge Bergoglio si è rivolto ai giornalisti nella sua prima udienza pubblica. “La Chiesa non ha natura politica, ma spirituale.<br />

È il santo popolo di Dio. Con le sue virtù e i suoi peccati. E al centro non c'è il papa. Cristo è il centro.” La gioia e l’amore<br />

per i poveri, che hanno ispirato Francesco d’Assisi e che sono stati al centro <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>l’apostolato di Jorge Bergoglio<br />

in Argentina, sono i valori che dobbiamo comprendere e ricercare nella vita vissuta giorno per giorno, come relazione personale<br />

con Dio. In questi quattro esercizi spirituali, papa Francesco ci invita a meditare e riflettere sui valori fondamentali, nel silenzio<br />

<strong>del</strong>la solitudine o in comunità, sull’essere felici “nel fare per gli altri”, sulla ricerca <strong>del</strong>le tracce di Cristo nel mondo, per dare<br />

un nuovo senso alla nostra vita e alla nostra fede.<br />

Titolo: Tutti a casa! Noi paghiamo il mutuo loro si prendono i palazzi<br />

Autore: Mario Giordano<br />

Editore: Mondadori<br />

Collana: Frecce<br />

Data di Pubblicazione: Aprile <strong>2013</strong><br />

Pagine: 168<br />

Reparto: Politica e società > Servizi sociali e criminologia > Reati e criminologia > Reati <strong>del</strong>la classe dirigente<br />

Descrizione: Se avete comprato una casa pagandola fino all'ultimo centesimo, siete fessi. E se avete investito<br />

nelle quattro mura i risparmi di una vita, siete fessi al quadrato. Perché gli altri che fessi non sono, cioè<br />

i furbi, quelli che contano, che sanno muoversi, che hanno un papà importante o un marito ministro, quelli che conoscono o sono<br />

conosciuti, quelli che gestiscono il potere o perlomeno lo frequentano, la casa l'hanno avuta in ben altro modo. E, sicuramente,<br />

facendo meno sacrifici di voi. Il presidente <strong>del</strong> Senato e quello <strong>del</strong>la Corte dei conti, lo sceriffo di Equitalia e il grande sindacalista,<br />

l'ex presidente <strong>del</strong>la Consob e quello <strong>del</strong>la Lega Calcio, il medico <strong>del</strong> Papa e il magnifico rettore, l'ex ministro <strong>del</strong>l'Economia<br />

e il capo <strong>del</strong>l'Inps, gli alti burocrati e i grand commis di Stato, il rampollo <strong>del</strong> senatore e la figlia <strong>del</strong> deputato, le star<br />

<strong>del</strong> cinema e quelle <strong>del</strong>la musica: ecco alcune <strong>del</strong>le tante persone citate in questo libro. Sono diverse per età, formazione culturale,<br />

ruolo e partito politico, ma hanno tutte una passione in comune: quella per il mattone. Comprano molto e, soprattutto,<br />

comprano con lo sconto, spesso da un ente pubblico previdenziale: 30, 40, fino al 70-80 per cento in meno <strong>del</strong> valore di mercato.<br />

Risultato: quello che è accaduto negli ultimi vent'anni in Italia è un vero e proprio saccheggio <strong>del</strong> nostro patrimonio immobiliare,<br />

avvenuto quasi sempre nel rispetto <strong>del</strong>la legge, ma con meccanismi incredibilmente perversi che questa sconvolgente<br />

inchiesta vi svelerà. Per esempio, com'è possibile comprare una casa dal Comune di Roma pagandola 26.000 euro, cioè meno<br />

di un camper? Perché esistono interi palazzi di Roma che, appartamento dopo appartamento, vengono comprati e rivenduti lo<br />

stesso giorno? Dall'appartamento «a sua insaputa» di Scajola ai villoni di Lusi e Fiorito, negli ultimi tempi i potenti hanno dimostrato<br />

un debole per il settore immobiliare. Ma non avremmo mai immaginato fino a che punto.E siamo sicuri che anche voi<br />

rimarrete stupiti se avrete la forza di arrivare all'ultima pagina di questo primo rapporto completo sulla gigantesca depredazione<br />

immobiliare <strong>del</strong> nostro Paese: una denuncia forte e chiara, scritta con un linguaggio incisivo e brillante, che non si ferma di<br />

fronte a nessuna porta e a nessun portone, fa nomi e cognomi, elenca cifre e dati precisi, tirando fuori casi assolutamente inediti<br />

e documenti esclusivi.Un libro che mette a nudo tutta la verità sulle case, senza diventare mai un mattone. E che dimostra che<br />

non è vero che i politici non risolvono mai nessun problema: quello <strong>del</strong>la casa l'hanno risolto benissimo. Solo <strong>del</strong>la loro, però.<br />

Titolo: Lezioni di autostima. Come imparare a stare bene con<br />

se stessi e con gli altri<br />

Autore: Raffaele Morelli<br />

Editore: Mondadori<br />

Collana: Comefare<br />

Data di Pubblicazione: Aprile <strong>2013</strong><br />

Pagine: 95<br />

Reparto: Benessere, mente e corpo > Conoscere se stessi > Autostima<br />

Descrizione: "Nella mia professione mi capita spesso di incontrare persone che hanno dei problemi di autostima,<br />

che soffrono perché non riescono ad amarsi abbastanza, e di conseguenza a farsi amare. Sono miei pazienti, persone<br />

che mi scrivono o che frequentano i miei gruppi. Per tutti loro, e per tutti quelli che patiscono questo disagio, ho deciso di riassumere<br />

in questo libro il mio pensiero sull'autostima, e la via per conquistarla. Ho diviso le mie idee in sette lezioni, sette messaggi<br />

chiave su cui riflettere. Ho scelto di riportare anche dei brani di conversazione con miei pazienti e dei miei incontri di gruppo,<br />

perché le domande, le obiezioni e i problemi esposti sono spesso comuni a molti e, immagino, anche al lettore. Per aiutare<br />

il nostro percorso verso l'autostima ho pensato fosse utile anche proporre dieci consigli di saggezza tratti dalle parole di maestri<br />

antichi o contemporanei, da visualizzare e ripetere come mantra. E infine, per concludere, una serie di piccoli esercizi. Per riconquistare,<br />

giorno dopo giorno, il piacere di stare bene con se stessi." (Raffaele Morelli)<br />

Titolo: Il mio diario. Violetta<br />

Editore: Walt Disney Company Italia<br />

Data di Pubblicazione: Gennaio <strong>2013</strong><br />

Pagine: 192<br />

Reparto: Bambini e ragazzi > Narrativa e storie vere > Narrativa<br />

Descrizione: La storia, le confidenze, i sogni e le riflessioni <strong>del</strong>la sedicenne Violetta su amore, amicizia, musica<br />

e famiglia, qui raccolti nel suo diario segreto. Completano il tutto illustrazioni a 2 colori. Tratto dall'omonima<br />

serie tv di Disney Channel. Età di lettura: da 8 anni.<br />

*Classifiche previsionali su base di dati storici e su tirature<br />

effettuate dalla Mach2libri


CALCIO/SECONDA CATEGORIA<br />

Al via<br />

i play off<br />

dei gironi<br />

F, G e H<br />

SERVIZIO A PAGINA 34<br />

<strong>Corriere</strong><br />

Sport<br />

CALCIO/TERZA CATEGORIA<br />

L’Aiello<br />

stende<br />

i Giovani<br />

di S. Stefano<br />

SERVIZIO A PAGINA 36<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Il club biancoverde continua a sondare il mercato: in avanti piacciono Ciano e Iemmello<br />

Società all’attacco all’ attacco<br />

Intanto Rastelli, De Vito e Taccone a Gubbio per le finali Primavera, alla ricerca di giovani talenti<br />

L’ALTRO CALCIO<br />

PLAY OFF/OUT<br />

Match decisivi per la B<br />

e per la salvezza in Lega Pro<br />

SERVIZIO A PAGINA 34<br />

BASKET<br />

Sirene russe per Lakovic<br />

Lo sloveno prende tempo<br />

SERVIZIO A PAGINA 38<br />

CALCIO/TERZA CATEGORIA<br />

Il S. Andrea<br />

di Conza<br />

batte<br />

la Vetus<br />

SERVIZIO A PAGINA 39<br />

:


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Ciano o Iemmello<br />

per l’attacco<br />

dei biancoverdi?<br />

GIANLUCA AMATUCCI<br />

CALCIOMERCATO E LINEA VERDE.<br />

Per costruire una buona squadra, anche<br />

per la serie cadetta, non si può<br />

non considerare che saranno importanti<br />

anche i giovani. L’apporto degli<br />

under sarà determinante in un torneo<br />

che ha regole ben precise da seguire in<br />

merito. Anche per questo motivo, la<br />

dirigenza <strong>del</strong>l’As Avellino ed il mister,<br />

Massimo Rastelli hanno deciso di partire<br />

subito con un nuovo impegno e si<br />

sono recati a Gubbio per visionare,<br />

osservare e magari anche provare a<br />

chiudere qualche contatto importante<br />

per qualche elemento che scende in<br />

campo nelle gare che vedono sfidarsi<br />

il meglio <strong>del</strong> calcio giovanile a livello<br />

nazionale, con le squadre che si contendono<br />

il campionato Primavera, in<br />

occasione <strong>del</strong>le final eight. Il tecnico,<br />

insieme al diesse De Vito e a Massimiliano<br />

Taccone stanno seguendo con<br />

attenzione queste sfide e soprattutto<br />

gli elementi che daranno prova di aver<br />

meritato anche spazi importanti in un<br />

futuro torneo di B. Ottimi i contatti<br />

che il club irpino ha già con diverse<br />

società di A come il Milan, l’Inter, Napoli,<br />

Fiorentina, Roma, Atalanta ed<br />

Udinese. Per questo motivo, le operazioni<br />

che successivamente<br />

si potrebbero discutere,<br />

non sono affatto impraticabili.<br />

I team qualificati<br />

alle Final Eight sono<br />

Lazio, Chievo, Atalanta,<br />

Milan, Torino, Juventus, Fiorentina e<br />

Catania. Tutte gare ad eliminazione<br />

diretta. Ieri spazio a Lazio-Torino, a<br />

Gubbio il match Chievo-Juventus. Oggi<br />

è sfida interessante tra Atalanta e<br />

Fiorentina. Calcio d’inizio alle 17:00<br />

al Bernicchi di Città di Castello. Gli orobici<br />

sono giunti primi nel loro girone,<br />

davanti a Inter e Milan mente i gigliati<br />

sono arrivati secondi dietro alla<br />

Juventus. Milan-Catania è l’ultimo<br />

quarto di finale. Ci sarà da vedere, sicuramente<br />

tra tanti talenti in campo.<br />

E’ certo che anche la linea verde sarà<br />

uno degli argomenti da valutare con<br />

grandissima attenzione, in casa <strong>del</strong>l’AS<br />

Avellino, al fine di operare le scelte<br />

giuste. Serviranno elementi che dovranno<br />

arrivare in forza alla rosa <strong>del</strong><br />

mister Rastelli, con il chiaro obiettivo<br />

SPORT 32<br />

calcio avellino<br />

Intanto Rastelli, De Vito e Taccone,<br />

a Gubbio da “osservatori”<br />

per le final eight <strong>del</strong>le Primavere.<br />

Attenzione sui giovani talenti<br />

di dare il massimo ed anche di entrare<br />

subito nella mentalità di un gruppo<br />

che dovrà combattere per difendere<br />

a denti stretti la serie B.<br />

LE PISTE DI CALCIOMERCATO. Se<br />

nel fine settimana l’attenzione è stata<br />

dedicata ai giovani grazie a questa<br />

importantissima vetrina <strong>del</strong>la Prima-<br />

“<br />

Calciomercato<br />

Ciano<br />

Tra gli attaccanti, potrebbe<br />

farsi strada la pisa<br />

che porta a Camillo<br />

Ciano, che ha giocato<br />

con il Crotone<br />

Calciomercato<br />

Anania<br />

Ritorno ad Avellino che<br />

non appare oggi impossibile<br />

per l’ex portiere<br />

dei Lupi, il 33enne Luca<br />

Anania<br />

Evento interessante, quello che stanno seguendo<br />

mister e dirigenza. Riflettori puntati sui giovani<br />

di qualità di otto club <strong>del</strong>la massima serie<br />

vera, in casa irpina si sta lavorando<br />

anche sul fronte <strong>del</strong>le conferme, <strong>del</strong>le<br />

possibili partenze e degli arrivi che<br />

invece potrebbero dare manforte al<br />

gruppo per la prossima annata di serie<br />

cadetta. Per ora, restano indiscrezioni,<br />

voci di corridoio e riguardano<br />

sia chi dovrebbe lasciare l’Irpinia che,<br />

Iemmello<br />

Il contatto per Pietro<br />

Iemmello ci sarebbe. Ora<br />

andranno valutati diversi<br />

elementi per discutere<br />

la trattativa<br />

qualche nome che potrebbe passare a<br />

far parte <strong>del</strong> team che si andrà a costruire<br />

di qui a breve. Tanti i nomi che<br />

sono circolati nelle ultime giornate,<br />

tra cui il difensore 26 enne <strong>del</strong> Bari,<br />

Martino Borghese che ha giocato il<br />

campionato tra la Puglia e la Pro Vercelli,<br />

dopo che aveva indossato le casacche<br />

di Alghero, Pescara, Viterbese<br />

e Genoa. Altro nome che circola sarebbe<br />

quello <strong>del</strong> 29 enne Riccardo Bolzan<br />

che oggi è un calciatore svincolato.<br />

Un esterno sinistro che si posizio-<br />

Millesi<br />

Il capitano dei Lupi, Ciccio<br />

Millesi, avrebbe almeno<br />

due club che si<br />

stanno interessando alle<br />

sue prestazioni<br />

Fella<br />

Autore di un buon campionato<br />

con il Campobasso,<br />

dove era in prestito,<br />

rientra alla base il 20<br />

enne Fella<br />

Masucci<br />

Per il baianese Gaetano<br />

Masucci si sarebbe<br />

registrato l’interesse di<br />

un’altra società oltre a<br />

quella biancoverde<br />

na bene sia in mediana che sulla linea<br />

difensiva. In passato,per lui, anche<br />

due anni a Nocera con un bottino di<br />

una rete e 62 presenze, dopo le esperienze<br />

maturate anche con Taranto,<br />

Monza, Lucchese, Pisa e Sangiovannese.<br />

In tema di partenti, dovrebbero<br />

lasciare l’Avellino sia Ermanno Fumagalli<br />

che Federico Orlandi sono sicuri<br />

partenti. Per Giuseppe Di Masi sembra<br />

possa esserci una riconferma, come<br />

potrebbe tornare in irpinia Pietro<br />

Terracciano, attualmente al Catania.<br />

Si potrebbe discutere<br />

anche di un altro<br />

ritorno, quello di<br />

Ciro Polito con<br />

un’altra trattativa<br />

che potrebbe entra-<br />

re nel vivo, per Luca<br />

Anania. Pietro<br />

Iemmello o il 23 enne<br />

Camillo Ciano,<br />

punta <strong>del</strong> Napoli<br />

che ha indossato<br />

nelle ultime due<br />

stagioni la maglia<br />

<strong>del</strong> Crotone, segnato<br />

11 marcature, potrebbero<br />

essere i<br />

calciatori ideali da<br />

poter affiancare in<br />

attacco a bomber<br />

Gigi Castaldo.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

Nella foto alcuni dei protagonisti <strong>del</strong>la sfida<br />

che ha chiuso la stagione. Tra poche settimane,<br />

le prime conferme ed anche i saluti<br />

IL SALARY CAP<br />

Il Salary Cap avrà effetti considerevoli su tutto il<br />

campionato di Serie B e a farne le spese saranno,<br />

come previsto, i big <strong>del</strong> campionato. Il Salary Cap<br />

tanto voluto dai vertici <strong>del</strong>la Lega di Serie B è un<br />

tetto salariale che prevede che lo stipendio massimo<br />

percepibile in Serie B dovrà essere di trecentomila<br />

euro. Molti calciatori quindi, loro malgrado,<br />

dovranno tagliarsi di netto la busta paga<br />

UN POSTO IN SERIE A. Arriva la<br />

sfida <strong>del</strong>le sfide. In campo ci saranno<br />

due squadre con l’obiettivo di<br />

arrivare in serie A. Una sola potrà,<br />

alla fine, festeggiare. Tra Livorno ed<br />

Empoli, il derby toscano avrà un sapore<br />

particolare,in quella che è la<br />

gara di ritorno. Per i biancoazzurri<br />

si tratta di fare l’impresa sul campo<br />

<strong>del</strong> Livorno. L’Empoli non ha mai<br />

fatto bene al “Picchi”. Nessun successo<br />

per gli empolesi negli 11 precedenti.<br />

DA EMPOLI. In casa Empoli, Signorelli<br />

è uscito malconcio dalla<br />

partita di mercoledì sera, tanto che<br />

la sua presenza è in dubbio. Gli accertamenti<br />

hanno categoricamente<br />

escluso la frattura <strong>del</strong> malleolo. Resta<br />

però una brutta distorsione alla<br />

caviglia. Tutto okay invece per Croce<br />

che non è al top. Ci saranno fina<br />

dal primo minuto anche Regini e<br />

Saponara che raggiungeranno l'Under<br />

21 dopo la partita <strong>del</strong> Picchi. La<br />

tifoseria <strong>del</strong>l’Empoli è pronta a seguire<br />

la finale di ritorno. Lunghe<br />

code al Centro di Coordinamento<br />

Empoli Clubs per acquistare il biglietto<br />

per il settore ospiti di Livorno:<br />

più di 900 tifosi hanno già acquistato<br />

il tagliando. Attivo anche il<br />

"porta un amico". Alla trasferta potranno<br />

prendere parte tutti i titolari<br />

<strong>del</strong>la "Tessera <strong>del</strong> Tifoso" permettendo<br />

a un altro tifoso senza tessera<br />

di acquistare ugualmente il biglietto.<br />

Intanto il sito ufficiale <strong>del</strong>l'Empoli<br />

FC ha emesso un comunicato<br />

a nome <strong>del</strong>la società in cui si<br />

"accoglie con soddisfazione la decisione<br />

<strong>del</strong>la Federazione Italiana<br />

Giuoco Calcio di rinviare la convocazione<br />

dei calciatori Saponara e<br />

Regini dopo la finale playoff di Livorno<br />

<strong>del</strong> 2 giugno. L’Empoli FC ringrazia<br />

in particolare il presidente A-<br />

SPORT 33<br />

Oggi si gioca la finale di ritorno play off di B<br />

Tra Livorno ed Empoli<br />

una resterà in cadetteria<br />

Allo stadio “Armando Picchi” va in scena la partita decisiva dei play-off <strong>del</strong><br />

torneo di B. Chi sbaglia, avrà perso il treno per la A. Basta un pari ai labronici<br />

bete per aver condiviso le ragioni<br />

presentate da Empoli FC a sostegno<br />

<strong>del</strong>la propria posizione. Le squadre<br />

di Livorno ed Empoli potranno così<br />

affrontarsi a pieno organico schierando<br />

in campo la migliore formazione.<br />

Un ringraziamento infine all'allenatore<br />

<strong>del</strong>la nazionale Under<br />

21 Devis Mangia il quale si è reso disponibile<br />

ad accogliere i due calciatori<br />

nel gruppo <strong>del</strong>la nazionale lunedì<br />

3 giugno.<br />

DA LIVORNO. Passando ai padroni<br />

di casa, Belingheri salterà la finale<br />

di oggi per squalifica. La squadra<br />

si è preparata alla sfida con corsa e<br />

ginnastica, poi schemi e partitella.<br />

Squadra in ritiro che oggi dovrà essere<br />

concentrata al massimo per l’obiettivo<br />

<strong>del</strong>la A. In quanto a biglietti<br />

venduti siamo intorno ai sedicimila.<br />

La società ha lanciato un appel-<br />

Dino Tommasi di Bassano <strong>del</strong> Grappa dirigerà la gara 2 Play off<br />

di Serie B, Livorno-Empoli, questa sera alle 20:45. Guardalinee<br />

Vivenzi e Tasso, quarto uomo Ciancaleoni.<br />

lo alla tifoseria. A tutti è stato chiesto<br />

di indossare un indumento di<br />

colore amaranto. Inoltre, in virtù<br />

<strong>del</strong> fatto che la Lega Nazionale Professionisti<br />

di serie B, in occasione<br />

<strong>del</strong>la finale di ritorno playoff Livorno-Empoli<br />

<strong>del</strong> 2/6/<strong>2013</strong>, ha previsto<br />

di dare luogo ad un cerimoniale di<br />

fine gara per premiare la squadra<br />

vincente dei playoff, la Società A.S.<br />

Livorno Calcio invita tutti i tifosi a<br />

rimanere seduti ai propri posti al<br />

termine <strong>del</strong>la gara. Restando ai propri<br />

posti, gli spettatori potranno godere<br />

<strong>del</strong> cerimoniale previsto ed inoltre<br />

sarà garantita la sicurezza<br />

personale di ogni presente e saran-<br />

VERSO IL RITIRO. Visite mediche, calciomercato<br />

e partenza per il ritiro. Il mese di luglio sarà dedicato<br />

alla prima fase <strong>del</strong>la preparazione in vista<br />

<strong>del</strong>la prossima stagione di Serie B. I Lupi si ritroveranno<br />

in terra abruzzese, a<br />

Castel di Sangro. Dopo gli ultimi<br />

appuntamenti con i ritiri tenuti<br />

in Irpinia, a Sturno, il gruppo<br />

<strong>del</strong> club avellinese si recherà<br />

in ritiro in Val di Sangro (distanza<br />

di circa due ore di auto<br />

da Avellino). Una opzione che<br />

è stata scelta al fine di potersi<br />

servire di una struttura che è da<br />

tutti considerata di alto livello.<br />

Presenti infatti ben tre campi<br />

da calcio, i percorsi per sviluppare<br />

la fase atletica, con diverse<br />

piste, ed anche una piscina.<br />

Il Direttore sportivo dei biancoverdi,<br />

Enzo De Vito, conosceva già la sede di ritiro,<br />

per averci lavorato quando era in forza all’Aversa<br />

Normanna. In quanto alle date, si parte con<br />

il 17 luglio, quando si terranno le prime visite<br />

mediche in città, seguite dalla fase atletica, con il<br />

ritrovo per tutti fissato al “Partenio-Lombardi”.<br />

I PIU’ PAGATI IN SERIE B<br />

Ab<strong>del</strong>kader Ghezzal, attaccante africano in forza<br />

al Bari (1 milione e 300mila euro lordi), Pablo<br />

Gonzalez <strong>del</strong> Novara (1 milione 200mila),<br />

Andrea Caracciolo <strong>del</strong> Brescia e Daniele Vantaggiato<br />

<strong>del</strong> Padova (1 milione di euro l’anno),<br />

Daniele Cacia <strong>del</strong> Verona (900mila euro), Marco<br />

Sansovini <strong>del</strong>lo Spezia (800mila euro). Sono<br />

questi oggi i calciatori più pagati in cadetteria<br />

no rispettate le vigenti normative<br />

di ordine pubblico. Poi, considerando<br />

la numerosa affluenza prevista<br />

allo stadio "Picchi" in occasione<br />

<strong>del</strong>la gara di finale playoff Livorno-<br />

Empoli che avrà inizio questa sera<br />

alle ore 20 e 45, l’ A. S. Livorno Calcio<br />

invita tutti gli sportivi che avessero<br />

intenzione di venire ad assistere<br />

alla partita di acquistare il tagliando<br />

di ingresso in prevendita e<br />

ad arrivare in anticipo allo stadio,<br />

con i cancelli che saranno aperti<br />

dalle 18:00. Manca poco e poi sarà<br />

ufficiale il nome <strong>del</strong>la squadra che<br />

scatterà in Serie A e di quella che invece<br />

resterà in cadetteria.<br />

Il ritiro dei Lupi: si parte<br />

il 20 luglio in terra abruzzese<br />

Tre giorni dopo, il 20 luglio, la partenza per l’Abruzzo.<br />

A Castel di Sangro, tutti al lavoro dino al<br />

3 agosto. La sede di ritiro appare come una struttura<br />

validissima, che si può considerare come all’altezza,<br />

di un team che si deve<br />

preparare ad affrontare una stagione<br />

di serie B. L’Hotel Don Luis<br />

ospiterà il ritiro dei lupi di Massimo<br />

Rastelli. Una struttura dove<br />

erano state in ritiro anche le<br />

squadre toscane <strong>del</strong> Livorno e<br />

<strong>del</strong> Grosseto. Il primo impegno<br />

di Coppa Italia potrebbe cadere<br />

l’11 agosto. La squadra si dovrà<br />

orientare, conoscere, ed anche<br />

acquisire le nozioni tecnico-tattiche<br />

che mister Massimo Rastelli<br />

dovrà dosare nel corso <strong>del</strong><br />

ritiro che si svolgerà in terra abruzzese.<br />

Lo scopo sarà quello<br />

di partire subito con un buon stato di forma, ma<br />

anche con le idee ben chiare sotto l’aspetto <strong>del</strong>lo<br />

schieramento in campo dei tesserati che arriveranno<br />

a completare la rosa, insieme a quelli che verranno<br />

confermati, rispetto alla scorsa stagione agonistica.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

OGGI LE SFIDE DI RITORNO<br />

LEGA PRO PLAY OFF/PLAY OUT<br />

All’andata NOCERINA-LATINA 1-0.<br />

NOCERINA (4-3-3): De Lucia; Garufo, Baldan, Scardina,<br />

Chiosa (dal 11’ s.t. Pepe); De Liguori (dal 11’ s.t. Daffara),<br />

Bruno, Corapi (dal 45 s.t. Diagouraga) ; Mazzeo, Evacuo,<br />

Negro. A disp. Ragni, An<strong>del</strong>kovic, Gavilan, Russo.<br />

All.: Gaetano Auteri.<br />

LATINA (4-3-3): Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin;<br />

Cejas, Burrai (dal 13’ s.t. Ricciardi), Sacilotto; Agodirin,<br />

Barraco (dal 33’ s.t. Schetter), Jefferson<br />

(dal 17’ s.t. Danilevicius). A disposizione: Ioime,<br />

Cafiero, Agius, Gerbo. All.: Stefano Sanderra.<br />

ARBITRO: Sig.Ghersini di Genova Assistenti:Chiocchi-Bottegoni<br />

RETI: Baldan 23’ s.t.<br />

AMMONITI: Cottafava (L), De Liguori (N), Sacilotto<br />

(L)<br />

CORNER: 3-5.<br />

RECUPERO: 2’ p.t. ; 5’ s.t.<br />

NOTE: Spettatori 7500 circa, di cui 500 ospiti.<br />

VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />

Una gara <strong>del</strong>icata. Una sfida che ambedue vorranno<br />

vincere. Oggi allo stadio “Francioni” di Latina<br />

va in scena il big match che vale quale ritorno<br />

<strong>del</strong>la sfida play Off tra i pontini ed i molossi.<br />

LATINA: In casa <strong>del</strong> team nerazzurro Milani e Sacilotto<br />

potrebbero essere fuori gioco. Tutti la lavoro<br />

per la sfida con Giacomini che potrebbe essere schierato<br />

in difesa e Gerbo che potrebbe trovare spazio a centrocampo.<br />

Il tecnico, Stefano Sanderra annuncia cambiamenti,<br />

forse potrebbe giocare Schetter al posto di Barraco<br />

nel tridente. L’ultimo allenamento è stato svolto a<br />

porte aperte per permettere ai tifosi di stare vicino alla<br />

squadra. Il Latina andrebbe in finale solo nel caso in cui<br />

dovesse battere oggi la Nocerina.<br />

NOCERINA: I molossi di Gaetano Auteri ripartono dalla<br />

vittoria per 1 a 0 colta nella gara di andata in terra<br />

campana. Per la seconda sfida contro i nerazzurri non<br />

saranno disponibili due elementi, Giuliatto e Russo. Si va<br />

verso la conferma in blocco <strong>del</strong>la squadra vittoriosa nella<br />

gara di andata. L’esodo dei tifosi sarà massiccio. Si<br />

prevedono oltre mille supporters dei molossi al seguito<br />

<strong>del</strong>la formazione rossonera mentre va ricordato che è<br />

saltata la possibilità <strong>del</strong>la diretta tv su Rai 3, per la sola<br />

All’andata SORRENTO-PRATO 1-1.<br />

SORRENTO (4-3-3) Rossi; Ciampi, Nocentini, Di Nunzio,<br />

Bonomi; Arcuri (26' st Konan), Salvi; Corsetti (32'<br />

st A.Esposito), Guitto, Tortolano; Bernardo. A disp: Polizzi,<br />

Balzano, Fusar Bassini, Beati, Terminiello.<br />

All. Aldo Papagni.<br />

PRATO (4-3-1-2) Layeni; Beduschi (37' pt Carminati),<br />

Malomo, Ghinassi, Lamma; Corvesi,<br />

Disabato (41' st Bisoli), Casini;<br />

Silva Reis; Papini (11' st Essabr),<br />

Napoli. A disp: Brunelli, Bagnai,<br />

Di Dio, Tiboni.<br />

All.: Vincenzo Esposito.<br />

ARBITRO Aureliano di Bologna<br />

(Colì-Bonafede).<br />

RETI: Corsetti (S) rig. al 31' pt, Corvesi<br />

(P) al 19' st.<br />

NOTE Ammoniti: Beduschi (P),<br />

Tortolano (S), Corvesi (P), Lamma<br />

(p).<br />

Angoli: 5-3. Recuperi: 1' pt, 3' st.<br />

VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />

Occasione sprecata in una sfida<br />

che i rossoneri dovevano vincere<br />

nel match che valeva per l’andata.<br />

Oggi, solo un risultato a disposizione<br />

per i campani, la vittoria. Per<br />

la squadra di Papagni è un’impresa<br />

difficile ma che si può e si deve centrare quella che<br />

si dovrà materializzare nel pomeriggio di oggi allo stadio<br />

“Lungobisenzio” di Prato.<br />

PRATO: Riflettori sulla squadra di casa che avrà a disposizione<br />

il rientrante De Agostini. L’esperto calciatore<br />

ha scontato la squalifica e potrebbe ispirare il ritorno<br />

ad un modulo 4-3-1-2, con Corvesi, Disabato e<br />

ALL’ANDATA HA VINTO LA NOCERINA 1 A 0<br />

Il Latina<br />

dovrà battere<br />

i rossoneri<br />

zona <strong>del</strong>l’agro Sarnese -Nocerino. Ricordiamo che la<br />

squadra campana, allenata dal tecnico aretuseo, avrà il<br />

diritto di accedere alla finale se vince o se pareggia. Due<br />

risultati possibili quindi per Evacuo e compagni nel match<br />

che verrà diretto dal signor Francesco Paolo Saia di<br />

Palermo. Dopo la conferenza stampa la Nocerina ha reso<br />

noti i convocati per la partita di oggi. Tutti presenti<br />

nella lista tranne Giuliatto, Diagouraga, Livio Bruno e il<br />

portiere Russo. Alla Nocerina è sufficiente non perdere<br />

per accedere alle finali, e incontrerebbe una tra Perugia<br />

e Pisa. In difesa, convocati: Andjelkovic, Diagouraga,<br />

Baldan, Chiosa, Daffara e Scardina. Per la mediana: Garufo,<br />

A. Bruno, Corapi, De Liguori, Gorobsov e Lettieri.<br />

In attacco: Evacuo, Gavilan, Negro, Pepe, Mazzeo e N.<br />

Russo. Al “Francioni” la Nocerina potrebbe essere così<br />

schierata: De Lucia in porta; difesa a 4 composta da Garufo,<br />

Baldan, Scardina e Chiosa; centrocampo a 3 con Corapi,<br />

Bruno e De Liguori; tridente d’attacco con Negro,<br />

Evacuo e Mazzeo. Antonio Schetter, impegnato in questo<br />

play-off da ex di turno ha affermato: “Nell’orgoglio<br />

<strong>del</strong>l’ex ci si può anche credere, ma in partite come questa<br />

qui, al di là di essere o meno un ex di turno, c’è tanto<br />

da mettere in campo. Si gioca per un obiettivo importante.<br />

Bisogna dare il mille per mille perché c’è un obiettivo<br />

importante da raggiungere”.<br />

IL SORRENTO SI GIOCA LA SALVEZZA IN TOSCANA<br />

Costieri, obiettivo<br />

rimonta<br />

al Lungobisenzio<br />

Casini schierati al centro <strong>del</strong> campo ed Essabr favorito<br />

su Papini e Tiboni nel ruolo di seconda punta. Tifoseria<br />

divisa: i Wild Kaos entreranno allo stadio, gli Ultras<br />

invitano a restare fuori in dissenso con i Toccafondi.<br />

La strada per la salvezza passerà attraverso due possibili<br />

risultati: nel caso in cui dovesse vincere o ancora,<br />

pareggiare, come accaduto nella gara di andata che è<br />

terminata sul finale<br />

di 1 ad 1, con le reti<br />

siglate da Corsetti e<br />

Corvesi.<br />

SORRENTO: In casa<br />

dei campani Mister<br />

Papagni potrebbe<br />

confermare il<br />

modulo 4-2-3-1.<br />

Non avrà a disposizione<br />

due elementi,<br />

visto che per la gara<br />

di oggi mancheranno<br />

all’appello Musetti<br />

e Kostadinovic.<br />

A questo punto il<br />

mister potrebbe decidere<br />

di variare<br />

qualcosa in campo,<br />

sulla linea mediana,<br />

andando a schierare<br />

Salvi, insieme a Beati<br />

o Alessio Esposito al posto di uno degli elementi di<br />

maggiore valore tecnico, Dario Arcuri. La squadra costiera<br />

si salverebbe, come detto, solo in caso di vittoria.<br />

Sarà quindi un match che dovrà vedere i rossoneri<br />

andare all’attacco alla ricerca <strong>del</strong>la rete. Arbitrerà la<br />

<strong>del</strong>icata sfida di oggi tra toscani e campani il signor Riccardo<br />

Ros di Pordenone.<br />

All’andata PISA-PERUGIA 2-1.<br />

Pisa: Sepe, Sbraga, Sabato, Suagher, Colombini, Favasulli,<br />

Buscè (14' st. Fondi), Barberis, Scappini (15' st<br />

Perez), Rizzo, Gatto (32' st Benedetto). A disp. Pugliesi,<br />

Rozzio, Carini, Benedetti, Fondi, Tulli, Perez All. Dino<br />

Pagliari<br />

Perugia: Koprivec, Cangi, Liviero (1' st Giani) Esposito,<br />

Russo, Massoni, Politano (16' st Rantier) Nicco, Ciofani,<br />

Moscati (23' st Lebran), Fabinho A disp.<br />

Pinti, Lebran, Gianni, Dettori, Italiano, Rantier,<br />

Tozzi Borsoi. All.Andrea Camplone<br />

RETI: 9' pt Gatto , 49' pt. Gatto, 12' st Moscati<br />

Ammoniti: 19' pt Massoni, 29' pt Esposito,<br />

13' st Politano, 27' st Perez.<br />

Espulsi: 20' st Massoni per doppia ammonizione.<br />

VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />

Dopo tanta attesa, finalmente si gioca anche<br />

la gara 2 dei play off tra Perugia e Pisa, con i<br />

toscani che sono in vantaggio di una rete, avendo<br />

vinto in casa propria con la doppietta<br />

di Gatto e con Moscati che ha saputo accorciare<br />

le distanze. Oggi tappa al “Curi” con la<br />

sfida che sarà giocata e trasmessa in diretta<br />

sui canali di RaiSport.<br />

PERUGIA: La squadra di casa non avrà tra i suoi Massoni<br />

che avendo rimediato un giallo è stato anche squalificato.<br />

Nicco non è al 100%. Lebran è favorito per una<br />

maglia da titolare in difesa sul compagno di reparto<br />

Cacioli. Moscati dovrebbe vincere il ballottaggio con<br />

Cangi sull’out di destra. A sinistra ci sarà Giani che è stato<br />

scelto al posto di Liviero che partirà dalla panchina.<br />

In mediana giocherà Dettori e c’è il ballottaggio Italiano<br />

Esposito. In attacco Rantier dovrebbe prendere il<br />

posto di Politano, mentre al centro Tozzi Borsoi sarebbe<br />

la scelta adottata dal tecnico Camplone, al posto di<br />

è Ciofani. Sicuramente si supereranno le 16 mila presenze<br />

per una gara attesissima. Perugia in finale solo se<br />

dovesse vincere.<br />

PISA: Tra i toscani rientrerà dalla squalifica un elemento<br />

importante come Mingazzini e andrà a prendere il posto<br />

di Barberis. Altra ipotesi potrebbe essere quella che<br />

il mister ha valutato e che si potrebbe materializzare<br />

All’andata BARLETTA- ANDRIA 2-0.<br />

BARLETTA: Liverani, Romeo, Camilleri, Molina, Di Bella,<br />

Pippa, Prutsch, Allegretti, La Mantia, Dezi, Cicirelli.<br />

All. Orlandi.<br />

ANDRIA: Rossi, Lorenzini, Contezza, Larosa, Migliaccio,<br />

Zaffagnini, D'Errico, Giorgino, Sy, Innocenti. Taormina.<br />

All. Vincenzo Cosco.<br />

RETI: 87’ Allegretti, 90’ La Mantia.<br />

NOTE: espulso al 50’ La Rosa.<br />

VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />

Si torna in campo quindi allo stadio “Degli Ulivi” di Andria<br />

per l’esame finale tra le due squadre pugliesi che<br />

si giocano la permanenza in categoria.<br />

ANDRIA: Partendo dalla squadra che giocherà tra le<br />

mura amiche e che dovrà recuperare due reti subite<br />

nella gara di andata in casa <strong>del</strong> Barletta non ci sarà lo<br />

squalificato Larosa. Il tecnico Vincenzo Cosco avrebbe<br />

valutato l’ipotesi di schierare al suo posto Branzani. De<br />

Giorgi sarebbe poi in vantaggio su Scrugli e Lorenzini.<br />

La squadra <strong>del</strong>l’Andria, lo ricordiamo, potrà brindare<br />

alla sofferta salvezza soltanto se riuscirà a vincere con<br />

almeno due gol di scarto.<br />

BARLETTA: In casa degli ospiti che hanno brillato nella<br />

gara di andata grazie alle reti di Allegretti e di La Mantia<br />

giunte nel finale <strong>del</strong> match, il tecnico Orlandi ha potuto<br />

recuperare il giovane Cicerelli, e con lui altri due elementi<br />

importanti, Di Bella e Romeo. Fuori Piccinni e<br />

Menegaz, alle prese con infortuni. Grande attesa in città<br />

con i 700 biglietti a disposizione polverizzati in poche<br />

ore. In tema di salvezza, la otterrebbe nel caso in cui vincesse<br />

o se pareggiasse o ancora con una sconfitta con<br />

un solo gol di scarto. A dirigere il match sarà il signor<br />

Daniele Chiffi di Padova. Francesco Depasquale suona<br />

34<br />

PISA VINCENTE NEL MATCH D’ANDATA 2 A 1<br />

Il Perugia<br />

al Curi deve<br />

fare l’impresa<br />

attraverso è lo spostamento di Favasuli su una fascia.<br />

Out Benedetti. Tutti gli altri ci saranno. Anche Rizzo e<br />

Gatto che hanno lamentato qualche noia muscolare,<br />

ma hanno anche completamente ripreso ad allenarsi a<br />

pieno regime. Sono stati già venduti più di 1.500 biglietti.<br />

In attacco, non è dato sapere se dall’inizio ci sarà<br />

Scappini o Perez. Il Pisa ha due opzioni: andrà alla finale<br />

se dovesse vincere o se pareggiasse. A dirigere la<br />

sfida di oggi sarà il signor Gianluca Aureliano di Bologna.<br />

Il pisa ha effettuato la rifinitura sul prato <strong>del</strong>l’Arena<br />

Garibaldi accompagnato dai cori e dall’incitamento<br />

di centinaia di tifosi nerazzurri che hanno letteralmente<br />

assiepato la tribuna coperta inferiore trasformando un<br />

semplice allenamento in una sorta di riscaldamento<br />

pre-gara. Mister Dino Pagliari, dopo aver salutato i tifosi<br />

assieme al resto <strong>del</strong>la squadra, ha iniziato un lavoro<br />

protrattosi per circa un’ora durante il quale dopo le esercitazioni<br />

sui calci piazzati c’è stato spazio per le simulazioni<br />

di gioco. Poca pretattica e spazio soprattutto<br />

alla concretezza e ai ritmi alti di una seduta che si è<br />

conclusa con un nuovo emozionante abbraccio con il<br />

pubblico pisano. A parte l’influenzato Benedetti, tutti<br />

i nerazzurri sono saliti sul pullman diretto verso l’Umbria,<br />

dove oggi non sarà certo facile passare il turno ma<br />

la squadra nerazzurra appare come quella che ha maggiori<br />

possibilità di andare proprio in finalissima.<br />

IL BARLETTA SI E’ AGGIUDICATO LA PRIMA SFIDA<br />

Per l’Andria<br />

sarà mission<br />

impossible<br />

la carica per il suo Andria Bat in vista <strong>del</strong> derby contro<br />

il Barletta. Il patron dei biancoblù è intervenuto telefonicamente<br />

a RTP per fare il punto <strong>del</strong>la situazione: “Partita<br />

da zero a zero all'andata, la differenza l'ha fatta una<br />

gemma di Allegretti. Sono convinto che ce la possiamo<br />

fare e ribaltare il punteggio <strong>del</strong>la gara <strong>del</strong> Puttilli.<br />

Come ha fatto due reti il Barletta, siamo in grado anche<br />

noi. I ragazzi hanno fatto un'annata straordinaria,<br />

guidati ottimamente da mister Cosco che ha tante richieste.<br />

Sono convinto possa materializzarsi la rimonta.<br />

Futuro? Già da un mese stiamo lavorando alla fidejussione,<br />

perciò possono stare tutti tranquilli. Inoltre<br />

ci sono diverse persone interessate a entrare nel club in<br />

qualità di nuovi soci. Per il momento però rimaniamo<br />

concentrati sui Playout. Arriva una gara fondamentale<br />

per noi".


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

II cAtegOrIA PLAY OFF<br />

LE SFIDE<br />

VERITÀ<br />

Tutto pronto per<br />

le quattro gare<br />

<strong>del</strong>le compagini<br />

irpine per centrare<br />

la tanto sognata<br />

Prima<br />

Categoria<br />

CALCIO 35<br />

OGGI POMERIGGIO A MONTEFUSCO, SPAREGGIO TRA PIETRADEFUSI E FRIGENTO CON LE SQUADRE AL COMPLETO O QUASI LA SFIDA DEL RENZULLI OFFUSCATA DALLA POSSIBILE PIOGGIA<br />

Pietradefusi - Frigento, si parte Calcio Manna<br />

PIETRADEFUSI - E’ il giorno<br />

<strong>del</strong>la verità per Pietradefusi e<br />

Frigento, che si sfidano, presso<br />

il terreno di gioco di Montefusco,<br />

per continuare a sognare<br />

un epilogo positivo <strong>del</strong>l’annata<br />

calcistica.<br />

Pietradefusi è stata ad un passo<br />

dal conquistare il primo posto,<br />

e un poco di amarezza c’è,<br />

ma la buona posizione in classifica<br />

consegna a questa compagine<br />

la possibilità<br />

di giocarsi la qualificazione<br />

in casa e con<br />

due risultati su tre<br />

che sono buoni.Basta<br />

anche il pareggio ai<br />

padroni di casa, se<br />

dovesse persistere il<br />

pari, dopo il novantesimo<br />

ed i supplementari.<br />

La compagine <strong>del</strong> Pietradefusi<br />

arriva alla<br />

prima sfida di play off<br />

con l’assenza certa<br />

solo di Antonio De<br />

Luca, fermo per squalifica.<br />

Per il resto dovrebbe<br />

recuperare anche<br />

qualche infortunato. Venerdì<br />

pomeriggio si sono riuniti<br />

ed hanno discusso <strong>del</strong>la gara<br />

da disputare, i ragazzi hanno<br />

sostenuto l’allenamento e<br />

quindi si attende solo questa<br />

mattina per diradare anche gli<br />

ultimi dubbi. E cioè verificare<br />

anche le condizioni <strong>del</strong>l’attaccante<br />

Politano e di qualche al-<br />

SALZA - La compagine di mister Oliva<br />

attende il Torella per provare a<br />

dare la scalata attraverso i play off.<br />

Eppure aveva contrastato chi poi ha<br />

vinto il campionato fino ad un passo<br />

dalla fine. Tutti pronti, ieri allenamento<br />

di rifinitura e mancherà soltanto<br />

lo squalificato Luciano. Salza<br />

attende la sfida di oggi per provare a<br />

raggiungere l’obiettivo perso per un<br />

calo di tensione a tre quarti di campionato.<br />

Tutto pronto per oggi, c’è<br />

voglia di recuperare ciò che è stato<br />

perso in campionato. Le motivazioni<br />

ci sono. E pure il Torella ha molte<br />

motivazioni e anche in alta Irpinia<br />

l’ambiente è carico. I tifosi si sono organizzati<br />

per raggiungere Salza con<br />

ogni mezzo e poter dare il proprio<br />

tro elemento, ma dovrebbero<br />

essere pronti<br />

tutti gli elementi<br />

<strong>del</strong>la squadra <strong>del</strong> Pietradefusi.<br />

A seguire la squadra<br />

ci saranno i soliti<br />

tanti tifosi che hanno<br />

ritrovato la voglia di<br />

guardare partite di<br />

calcio dilettantistico<br />

grazie alle perfor-<br />

mance <strong>del</strong>la squadra guidata da<br />

Collins e Politano in attacco.<br />

Pronti a tifare e gioire per una<br />

eventuale vittoria dei propri beniamini.<br />

Sereni invece dalla società.<br />

Lo dice bene De Nisco, il motore<br />

<strong>del</strong>la società. «Siamo consapevoli<br />

<strong>del</strong>la nostra forza e auspichiamo<br />

la vittoria. Se non<br />

supporto ai ragazzi. Per mister Di<br />

Marino e Buonamico, il duo tecnico<br />

che da qualche settimana guida la<br />

squadra ha il problema dovuto agli<br />

squalificati: Gelsomino e Alessio Amato.<br />

Per quanto riguarda il resto <strong>del</strong>la<br />

rosa sono tutti abili e arruolati e<br />

quindi la società è fiduciosa in un<br />

buon risultato. Come lo sono i tifosi<br />

che dall’alta Irpinia oggi arriveranno<br />

a Salza per incoraggiare i portacolori<br />

di Torella. E dalla società si auspica<br />

che sia una bella giornata. Certo<br />

che giocarsi uno spareggio dopo mesi<br />

di fatica con brutto tempo aumenta<br />

la sforzo. La società altirpina attende<br />

i tifosi perché la gara è dura. «Ce<br />

la giocheremo cercando di sovvertire<br />

quanto avvenuto in campionato». I<br />

dovesse<br />

venire e<br />

vincessero<br />

gli avversari<br />

siamo<br />

pronti a<br />

stringere<br />

loro la<br />

mano e<br />

augurare<br />

un buon<br />

prosieguo.<br />

L’importante è che si giochi bene<br />

e sia una bella giornata di<br />

sport». A Frigento è altrettanto<br />

spasmodica l’attesa per lo spareggio<br />

contro il Pietradefusi. I<br />

supporters <strong>del</strong>la squadra di mister<br />

Di Rienzo stanno preparando<br />

la trasferta di Montefusco<br />

in ogni dettaglio.<br />

Raggiungeranno lo stadio con<br />

LA SQUADRA DI MISTER OLIVA ATTENDE GLI ALTIRPINI ACCOMPAGNATI DA TANTI TIFOSI<br />

Salza e Torella per il posto al sole<br />

precedenti infatti non sono di buon<br />

auspicio, una brutta sconfitta ad inizio<br />

di torneo e poi pareggio in casa,<br />

a Lioni. Anche se a fine campionato<br />

si ricorda che «Sono stati recuperati<br />

molti punti, e il Torella si è classificato<br />

solo pochi punti sotto. Siamo<br />

soddisfatti - precisano dalla società -<br />

<strong>del</strong> torneo disputato e con tutti ragazzi<br />

di Torella. Cercheremo di ottenere il<br />

massimo».<br />

La prima categoria Torella l’ha già visitata<br />

dieci anni fa, e, purtroppo, dopo<br />

problemi intervenuti si è ripartiti<br />

dalla terza categoria. L’anno scorso<br />

la squadra è stata costruita per un<br />

campionato positivo e c’è stato l’impegno<br />

a far rientrare i ragazzi di Torella<br />

che giocavano fuori. Peraltro la<br />

squadra è giovane, la media è intorno<br />

ai 23 anni. Il progetto è ambizioso,<br />

far crescere questi ragazzi con altri<br />

innesti di esperienza. «Abbiamo<br />

creato un bell’ambiente con i giovani<br />

di Torella». E oltre alle ambizioni calcistiche<br />

c’è l’obiettivo di raggiungere<br />

una aggregazione sociale. Un solo<br />

problema è rappresentato dalla<br />

struttura ancora non completa e<br />

quindi si gioca praticamente fuori casa,<br />

a Lioni. E c’è stata anche pressione<br />

con il Comune affinché si risolva<br />

il problema. Ambiente molto<br />

caricato, anche perché quasi ogni famiglia<br />

ha un ragazzo che gioca. E oggi<br />

è la prova <strong>del</strong>la verità per Salza e<br />

Torella.<br />

un pullman,<br />

oltre<br />

a tutti coloro<br />

che<br />

viaggeranno<br />

in automobile<br />

privata.<br />

Pronti a<br />

dipingere<br />

gli spalti<br />

<strong>del</strong>lo stadioavversario<br />

con i<br />

colori <strong>del</strong>la<br />

propria<br />

squadra.<br />

Il blu è il<br />

colore che<br />

va di moda tra i tifosi frigentini<br />

che si stima possano essere<br />

almeno centocinquanta la seguito<br />

<strong>del</strong>la squadra.<br />

Mister Di Rienzo dovrebbe avere<br />

tutti a disposizione, ad eccezione<br />

<strong>del</strong> forte difensore centrale<br />

Michele Cipriano. Una assenza<br />

importante la sua, perchè<br />

oltre alle doti calcistiche ha<br />

anche la capacità di dare vigore,<br />

con il suo esempio e i suoi<br />

suggerimenti, all’azione dei<br />

suoi compagni.<br />

Mister Di Rienzo tuttavia recupera<br />

l’attaccante Di Biasi, il<br />

quale è stato assente per cinque<br />

domeniche di seguito ma<br />

pare abbia superato il problema<br />

fisico.<br />

E quindi guiderà l’attacco <strong>del</strong><br />

Frigento.<br />

GIRONE F<br />

OGGI POMERIGGIO (ORE 16.30) DI SCENA A MONTEFORTE LA PRIMA SFIDA<br />

Mercogliano - Rizla: è tutto pronto<br />

Tutto pronto per la<br />

sfida <strong>del</strong> primo turno<br />

dei play off <strong>del</strong> girone<br />

F tra il Città di<br />

Mercogliano e il Rizla<br />

Group Serino.<br />

La sfida in programma<br />

oggi pomeriggio<br />

alle ore 16 e 30 sul<br />

terreno di gioco di<br />

Monteforte Irpino vedrà<br />

scontrarsi, rispettivamente,<br />

la terza e<br />

la quarta forza <strong>del</strong> girone<br />

<strong>del</strong>l'hinterland<br />

avellinese.<br />

Due tra le compagini<br />

più forti <strong>del</strong> raggruppamento<br />

F si sfideranno<br />

in una gara<br />

secca, che promette<br />

spettacolo e bel gioco.<br />

La vincitrice di questo<br />

incontro se la vedrà<br />

con la seconda<br />

classificata <strong>del</strong> girone,<br />

i Cosmos di Montoro<br />

Superiore. Graziano<br />

Alfieri, presidente<br />

<strong>del</strong> Rizla Group Serino,<br />

è fiducioso sull'esito <strong>del</strong>la partita:<br />

«La gara di domani (oggi<br />

ndr), sarà difficile. il Città di<br />

Mercogliano è compagine forte<br />

e molto esperta, e sicuramente<br />

ci sarà filo da torcere. Ma la<br />

e Bonito sperano<br />

nel bel tempo<br />

ARIANO IRPINO - Il timore maggiore<br />

riguarda le condizioni meteorologiche,<br />

sulla città <strong>del</strong> tricolle c’è<br />

nebbia e ha anche piovuto tanto,<br />

nella giornata di ieri. Questo ha fatto<br />

temere una presenza minore sugli<br />

spalti di tifosi locali che i ragazzi<br />

<strong>del</strong> Calcio Manna ritengono fondamentali<br />

per poter andare all’assalto<br />

<strong>del</strong> Bonito nella sfida di play off. La<br />

sfida è stata preparata con attenzione<br />

dal mister Felice Grasso, il quale<br />

ha provato a tenere carichi i ragazzi.<br />

Ed ha dovuto anche preparare la<br />

partita tenendo conto di alcuni infortunati<br />

che potrebbero non essere recuperati<br />

per la gara di oggi. Tuttavia<br />

i ragazzi, come detto, sono carichi.<br />

E si auspica un buon numero di tifosi.<br />

Il pubblico per gli arianesi è importante.<br />

Mister Grasso è fiducioso anche se<br />

in campionato il Bonito ha vinto entrambe<br />

le sfide. «La gara <strong>del</strong>l’andata<br />

è stata una <strong>del</strong>le più brutte giocate<br />

dalla mia squadra - dice mister<br />

Grasso - nel ritorno, invece abbiamo<br />

giocato meglio noi, ma la sfortuna ci<br />

portò alla sconfitta. Ricordo anche<br />

che restammo in nove ma colpimmo<br />

vari legni». Gli arianesi hanno tuttavia<br />

da parte loro la possibilità di giocare<br />

in casa e di avere a disposizione<br />

il doppio risultato, oltre la vittoria<br />

mia squadra è carica, e vogliosa<br />

di fare bene. Andremo a<br />

Monteforte a vincere».<br />

Una sfida che si preannuncia<br />

però, per i serinesi, ancora più<br />

complicata visto che andrà a<br />

giocarsi il passaggio <strong>del</strong> turno<br />

sarebbe buono anche il pareggio, al<br />

termine dei supplementari, per passare<br />

il turno. Unico problema per mister<br />

Felice Grasso gli infortunati, si<br />

tratta di Liberato Grasso, Picari e<br />

Can<strong>del</strong>ino. «Io guardo comunque alla<br />

gara che dobbiamo disputare e vedo<br />

che i ragazzi sono motivati. Penso<br />

che con l’aiuto dei tifosi, si può fare<br />

una bella impresa. Speriamo che<br />

la giornata sia buona e siamo fiduciosi<br />

nelle nostre capacità». Mister<br />

Grasso auspica che oltre ad avere una<br />

giornata di sole ci sia anche una<br />

bella giornata di sport e che sia il calcio<br />

a vincere. Stesso concetto espresso<br />

dai bonitesi. Anche da questa<br />

parte l’ambiente è bello carico.<br />

E ad Ariano mister racca dovrebbe<br />

avere a disposizione tutti. I ragazzi<br />

sono sicuri di poter fare una bella figura<br />

e il capitano, Mustone, spera<br />

che sia una «Bella partita di calcio».<br />

I ragazzi hanno preparato la sfida<br />

ognuno a modo proprio, alcuni sono<br />

appena rientrati dalle sedi universitarie<br />

hanno scambiato opinioni<br />

con il mister. «Siamo fiduciosi -<br />

aggiunge capitan Mustone - e se loro<br />

hanno il doppio risultato noi puntiamo<br />

sulla nostra forza, ricordando<br />

di aver vinto due volte in campionato.<br />

E’ questa la mentalità che dovremo<br />

avere». E viva lo sport.<br />

con gli uomini contati:<br />

«Purtroppo ci presenteremo<br />

alla sfida<br />

con soli dodici uomini.<br />

Molti infortuni ci<br />

hanno penalizzati,<br />

ma questo però sarà<br />

un motivo in più per<br />

stringere i denti e<br />

combattere con il<br />

doppio <strong>del</strong>le energie».<br />

Energie che infonderanno<br />

anche i tifosi<br />

<strong>del</strong> Rizla al seguito<br />

<strong>del</strong>la squadra: «Credo<br />

che verranno a tifarci<br />

una cinquantina di<br />

supporters. La squadra<br />

è molto seguita, e<br />

i nostri tifosi non<br />

mancheranno a questo<br />

appuntamento<br />

storico». Alfieri svela<br />

anche una simpatica<br />

curiosità: «Il nostro<br />

capitano, con al seguito<br />

alcuni giocatori,<br />

mi hanno chiamato<br />

nel cuore <strong>del</strong>la notte,<br />

svegliandomi ovviamente,<br />

sul cellulare urlando<br />

a squarciagola i cori dei nostri<br />

tifosi. Una cosa che mi ha<br />

fatto sorridere, e capire come<br />

questo gruppo sia unito e consapevole<br />

di fare qualcosa di<br />

grande».


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

III CATeGORIA A/B/C 21/25^GIORNATA<br />

GIRONE A<br />

I RAGAZZI DI TOMEO VOLANO IN TESTA, ASPETTANDO L’ABELLINUM<br />

L’Aiello vince e va avanti<br />

AIELLO DEL SA-<br />

BATO - Quattro reti<br />

e l'Aiello batte i<br />

Giovani Santostefanesi.<br />

Al 10 <strong>del</strong><br />

primo tempo un<br />

tiro di Tedesco<br />

viene respinto dal<br />

portiere e Capriuolo<br />

batta a rete.<br />

A dieci minuti<br />

dallo scadere <strong>del</strong><br />

primo tempo<br />

Guarriello intercetta<br />

un cross di<br />

Del Gaizo e l'Aiello<br />

raddoppia. Al<br />

15 st Guarriello tira<br />

in porta da calcio<br />

d'angolo ed a<br />

cinque minuti dal<br />

termine il neoentrato<br />

Romano con<br />

una punizione dal<br />

limite batta a rete.<br />

L’Aiello ottiene così una grande<br />

vittoria contro un'ottima<br />

squadra quella dei Giovani<br />

Santostefanesi che in questo<br />

campionato tutto sommato si<br />

è comportata abbastanza bene,<br />

ma in questa gara ha prevalso<br />

l'Aiello che si giocherà<br />

con l’Abellinum Calcio la promozione<br />

in Seconda Categoria.<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe c<br />

25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

S. LUCIA - AZIONE CATTOLICA OGGI<br />

S. VITO MONTORO - G. G. BANZANO OGGI<br />

VIS INTERMONTOTO - HISPANIKA OGGI<br />

D. SAN FELICE - MONTORO 3-3<br />

ATL. BANZANO - REAL SAN FELICE OGGI<br />

R. CALCIO SOLOFRA - S. EUSTACHIO 2-0<br />

RIPOSO: SAN MICHELE SOLOFRA B<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

**UNA GARA IN MENO<br />

26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

G. G. BANZANO - ATL. BANZANO<br />

S. EUSTACHIO - DINAMO S. FELICE<br />

S. MICHELE S. B - REAL C. SOLOFRA<br />

MONTORO - SAN VITO MONTORO<br />

REAL S. FELICE - SANTA LUCIA<br />

A. CATTOLICA - VIS INTERMONTORO<br />

RIPOSA: HISPANIKA CALCIO<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe A<br />

21^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

ABELLINUM CALCIO - E. LA MANNA OGGI<br />

AIELLO - G. SANTOSTEFANESI 4-0<br />

REAL TUFINO - HIRPUS 2012 2-5<br />

CESINALI CALCIO - QUINDICI SOCCER 4-2<br />

ATL. SERINO - SAN MICHELE SERINO OGGI<br />

ALTA IRPINIA - SERENA GROUP OGGI<br />

22^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

SAN MICHELE SERINO - ABELLINUM CALCIO<br />

QUINDICI SOCCER - AIELLO<br />

C. E. LA MANNA - ALTA IRPINIA<br />

HIRPUS 2012 - ATLETICO SERINO<br />

SERENA GROUP - CESINALI CALCIO<br />

G. SANTOSTEFANESI - REAL TUFINO<br />

GIRONE C/I CONCIARI VINCONO ALL’INGLESE<br />

Gallucci e Nicolini<br />

trascinano il Real C. Solofra<br />

SOLOFRA - Due reti e il Real Calcio<br />

Solofra batte il Sant'Eustachio<br />

Al 15 <strong>del</strong> primo tempo, Gallucci<br />

su punizione segna la prima rete<br />

per i padroni casa. Alla mezz'ora<br />

Nicolini su cross di Gaspari afferra<br />

la alla e batte a rete. Nel secondo<br />

tempo il Real calcio Solofra<br />

a questo punto non può far altro<br />

che giocare una gara di contenimento.<br />

Nel secondo tempo<br />

Pacelli prova a realizzare la terza<br />

rete in diverse occasioni ma senza<br />

esito. Non creano particolari<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

AIELLO 52 21 17 1 3 51 16<br />

ABELLINUM CALCIO 50 20 16 2 2 66 20<br />

HIRPUS 2012 37 21 11 4 6 48 35<br />

CESINALI 36 21 11 3 7 50 33<br />

REAL TUFINO (-2) 35 21 12 1 8 41 32<br />

G. SANTOSTEFANESI 33 21 10 3 8 41 35<br />

S. MICHELE SERINO 27 20 8 3 9 35 41<br />

SERENA GROUP (-1) 26 20 8 3 9 43 50<br />

ATL. SERINO 24 20 7 3 10 34 47<br />

C. E. LA MANNA 15 20 3 6 11 24 42<br />

QUINDICI SOCCER 8 21 2 2 17 31 73<br />

ALTA IRPINIA 6 20 1 3 16 20 51<br />

problemi gli avversari e il vantaggio<br />

può essere mantenuto sino<br />

al triplice fischio finale.<br />

AIELLO 4<br />

G.S.STEFANESI 0<br />

AIELLO: Arena, Matarese,<br />

Siniscalchi, Del Gaizo, Galluccio,<br />

Russo (30 st Romano),<br />

Cucciniello, Capriuolo,<br />

Tedesco, Guarriello, Vegliante<br />

A disp.: Tomeo C., Tomeo<br />

F., Romano, Sabry All.: Tomeo<br />

G. SANTOSTEFANESI: Iandoli,<br />

Colucci, Zitolo, De<br />

Feo, Caruso, Romano, Cocchia,<br />

Nacci, Melissa, Iallonardo,<br />

Di Maio<br />

All.: Lepore<br />

RETI: 10’ Capriuolo, 35’ 60’<br />

Guarriello, 85’ Romano<br />

NOTE: Terreno di gioco in<br />

buone condizioni. Spettatori<br />

presenti sulle gradinate,<br />

circa cento.<br />

REAL C. SOLOFRA 2<br />

S. EUSTACHIO 0<br />

R. C. SOLOFRA: Luciano M. '94,<br />

Altruda, Luciano N., Nicolini,<br />

De Piano, Luciano M.'89,D'Urso,<br />

Maffei, Gasparri, Pacelli, Gallucci<br />

All. Coppola<br />

S. EUSTACHIO: Ricci, De Dominicis,<br />

Pace, Faggiano, Pace<br />

A., Pace V., |Orciuolo, Botta,<br />

Penna, Pompa, Pace G., D'Antonio<br />

All. De Piano R.<br />

RETI: 15’ Gallucci, 75’ Nicolini<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

SANTA LUCIA* 60 22 20 0 2 67 14<br />

HISPANIKA 50 23 18 5 3 61 26<br />

REAL S. FELICE 43 22 13 4 5 53 26<br />

ATL. BANZANO 43 22 13 4 5 46 14<br />

G. G. BANZANO 39 22 12 3 7 41 31<br />

REAL CALCIO SOLOFRA 37 23 12 1 10 45 46<br />

A. C. PIANO** 33 21 10 3 8 47 32<br />

S. EUSTACHIO 28 23 8 4 11 35 34<br />

MONTORO 25 22 7 4 11 36 50<br />

VIS INTERMONTORO 19 21 5 4 12 25 45<br />

S. VITO MONTORO 16 22 5 2 15 28 46<br />

DINAMO S. FELICE** 13 22 3 4 15 26 77<br />

S.MICHELE SOLOFRA B 10 23 3 1 19 22 95<br />

CALCIO 36<br />

GIRONE B<br />

IL REAL FORINO METTE KO LA SQUADRA DI SANTA PAOLINA<br />

Il Volturara travolge l’Hirpinia<br />

VOLTURARA T. B 6<br />

HIRPINIA SOCCER 0<br />

VOLTURARA T. B: Feo, Licciar<strong>del</strong>lo<br />

(30'st Risoli), Del Percio<br />

(15'st Di Meo P.), Marra R., Gallo,<br />

Fischetti, Nardiello, Marra G.,<br />

Rodia, Zarra, Ingino<br />

Allenatore: Di Meo Luciano<br />

HIRPINIA SOCCER: Saveriano,<br />

Iannaccone, Cerullo, Barbarisi,<br />

Palladino, Vattolo, Iannaccone S.,<br />

Santoriello, Melchionne, Criscitiello,<br />

Napolitano<br />

A disposizione: Freda, Santoriello,M.,<br />

Della Sala, Siniscalchi<br />

Allenatore: Barbarisi<br />

RETI: 11'st Ingino (VTB), 15'st<br />

20'st Nardiello (VTB), 25'st Marra<br />

G. (VTB), 33'st 40'st Gallo<br />

(VTB)<br />

ARBITRO: signor Napolitano <strong>del</strong>la<br />

sezione di Nola<br />

ESPULSI: 25'st Iannaccone (HS)<br />

per proteste verso l'arbitro<br />

NOTE: terreno di gioco in buone<br />

condizioni.<br />

Spettatori 30 circa.<br />

Giornata nuvolosa<br />

ATL. MUNIANENSE 1<br />

WOLVES AV 1<br />

ATL. MUNIANENSE: Alaia, De<br />

Simone, Colucci, Buonerba,<br />

Guerriero Antonio, Biancardi,<br />

Minna, D'Apolito, Lup, Salerno,<br />

Napolitano Domenico<br />

A disposizione: Monteforte,<br />

Guerriero Andrea, Napolitano<br />

Pasquale<br />

Allenatore: Napolitano Pasquale<br />

WOLVES AV: Ardino, Santo, Sarno,<br />

Petruzziello, Appecarico,<br />

Perrelli, Guarino, De Cunzo, Puilam,<br />

Caputo, Romano<br />

A disposizione: //<br />

Allenatore: Rosetta<br />

RETI: 45' Puilam (W), 70' Lup<br />

(AM)<br />

ESPULSI: 42'pt Guerriero (AM)<br />

per proteste<br />

NOTE: terreno di gioco in buone<br />

condizioni.<br />

Spettatori 20 circa<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe B<br />

25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

LEON SIRIGNANO - C. MERCOGLIANO B 3-1<br />

VOLTURARA T. B - HIRPINIA SOCCER 6-0<br />

O PRIMM AMMOR - K. A. SOCCER 5-3<br />

SANTA PAOLINA - R. FORINO C. B 2-3<br />

BORGO MONTORO - DE JUDICIBUS 2-3<br />

ATL. MUNIANESE - WOLVES AV 1-1<br />

RIPOSO: BORGO FERROVIA<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

C. MERCOGLIANO B - ATL. MUNIANESE<br />

R. FORINO CALCIO B - BORGO MONTORO<br />

BORGO FERROVIA - LEON SIRIGNANO<br />

DE JUDICIBUS - O PRIMM AMMOR<br />

HIRPINIA SOCCER - SANTA PAOLINA<br />

SANTA PAOLINA - VOLTURARA T. B<br />

RIPOSO: K. A. SOCCER<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

S. DE JUDICIBUS* 66 23 21 2 0 91 15<br />

REAL FORINO B 58 23 19 1 3 96 32<br />

SANTA PAOLINA 49 23 16 1 6 62 35<br />

BORGO MONTORO 44 23 14 2 7 71 39<br />

LEON SIRIGNANO 44 23 14 2 7 50 46<br />

O PRIMM AMMORE 30 23 9 3 11 50 55<br />

VOLTURARA T B. 29 23 9 2 12 45 47<br />

BORGO FERROVIA 28 23 8 4 11 49 42<br />

WOLVES AV 27 23 8 3 12 59 72<br />

A. MUNIANESE 25 23 8 1 14 43 70<br />

C. MERCOGLIANO B 16 23 5 1 17 36 50<br />

KING ANIMATION S. 12 24 3 3 18 32 86<br />

HIRPINIA SOCCER 10 23 3 1 19 34 129<br />

Il Volturara travolge l'Irpinia Soccer<br />

con sei reti.<br />

Il primo tempo <strong>del</strong>la partita è<br />

molto equilibrato con varie occasioni<br />

di attacco da parte di entrambe<br />

le formazioni che, però,<br />

vengono bloccate prontamente<br />

dalle rispettive difese. Due tiri da<br />

segnalare, quello di Zarra, parato<br />

in tuffo da Saveriano, e quello<br />

di Rodia che sfiora il palo e termina<br />

di poco fuori. Il primo tempo<br />

si chiude a reti inviolate.<br />

Nella ripresa, i padroni di casa<br />

riescono ad imporre il proprio<br />

gioco in campo.<br />

All'undicesimo, Ingino insacca la<br />

prima palla gol, con un bel tiro al<br />

volo, su assist di Zarra.<br />

Al quindicesimo, Nardiello raddoppia<br />

su calcio di punizione dal<br />

limite, che spedisce la palla direttamente<br />

in porta.<br />

Cinque minuti dopo, ancora Nardiello<br />

chiude una stupenda azione<br />

in solitario realizzando la terza<br />

meta. Al 25esimo, Gianmarco<br />

Marra mette a segno la quarta rete<br />

con un fortissimo tiro dai trenta<br />

metri. Al 33', Rodia batte un<br />

calcio d'angolo e Gallo, ben piazzato<br />

in area, insacca la palla, per<br />

la quinta volta, nella rete <strong>del</strong>l'Irpinia<br />

Soccer.<br />

Al quarantesimo, ancora su calcio<br />

d'angolo battuto da Rodia,<br />

Gallo, con un colpo di testa in<br />

tuffo, buca per la sesta ed ultima<br />

volta la rete degli ospiti.<br />

SANTA PAOLINA 2<br />

R. FORINO CA. B 3<br />

SANTA PAOLINA: Egidio Evarista,<br />

Egidio Rocco, Ricciar<strong>del</strong>li,<br />

Luciano, Campanile, Fioretti, (70'<br />

Cocozziello), Trettola, Egidio Vincenzo,<br />

Peluso, Luogo, Centrella<br />

Allenatore: Zuzolo<br />

R. FORINO CALCIO B: Rega,<br />

Moffa, Califano, Del Gaizo Giovanni,<br />

Del Gaizo Andrea, Di Callo,<br />

Tufano, Buonanno, Liotti, Calienno,<br />

Iannaccone (60' D'Andrea)<br />

Allenatore: De Angelis<br />

RETI: 30' Liotti (RCFB), 40' Calienno<br />

(RCFB), 55' Peluso (SP),<br />

60' Liotti (RCFB), 80' Campanile<br />

(SP)<br />

AMMONITI: Buonanno (RFCB),<br />

Iannaccone (RFCB), Di Carlo<br />

(RFCB)<br />

NOTE: Al terzo minuto <strong>del</strong> secondo<br />

tempo, Rega, <strong>del</strong> Real Forino<br />

B, para un rigore battuto da<br />

Peluso.<br />

Terreno di gioco in discrete condizioni.<br />

Spettatori 20 circa<br />

GIRONE B<br />

IL LEON SIRIGNANO METTE A SEGNO TRE COLPI CONTRO IL MERCOGLIANO B<br />

Primo pareggio per il Munianense<br />

L'Atletico Munianense pareggia<br />

la prima partita di campionato<br />

contro i Wolves, con il risultato<br />

di uno a uno.<br />

La partita è molto equilibrata con<br />

varie azioni di attacco da parte di<br />

entrambe le squadre. Al quindicesimo<br />

minuto, Napolitano, dopo<br />

una stupenda azione personale,<br />

solo davanti alla porta, tira<br />

sicuro. Ma è bravo il portiere dei<br />

Wolves a parare.<br />

Allo scadere <strong>del</strong> primo tempo,<br />

Puilam, in contropiede, realizza<br />

il gol ospite. Per Guerriero, il gol<br />

non è regolare e protesta. L'arbitro<br />

caccia il cartellino rosso e<br />

manda il giocatore negli spogliatoi.<br />

Munianense costretto in dieci<br />

uomini.<br />

Nella ripresa, l'Atletico attacca<br />

senza sosta gli avversari, e, al settantesimo,<br />

trova il gol <strong>del</strong> pareggio.<br />

Calcio d'angolo e Lup, con uno<br />

stupendo tiro al volo, manda la<br />

palla in rete.<br />

Al novantesimo, lo stesso Lup<br />

sfuma l'occasione di realizzare il<br />

gol vincente. Il giocatore prende<br />

la mira dal limite <strong>del</strong>l'area e tira.<br />

Ma la palla prende in pieno il palo.<br />

LEON SIRIGNANO 3<br />

C. MERCOGLIANO B 1<br />

LEON SIRIGNANO: Chiocca, Lubrano<br />

(46' Terracciano G.), Capriglione,<br />

D'Apolito (46' Corvisiero),<br />

Conte, Festa, Barone, Salcito<br />

(10'st Russo), Terracciano<br />

Michele, Napolitano, Picciocchi<br />

Allenatore: Picciocchi<br />

C. MERCOGLIANO B: Dello Russo<br />

G., Filomena, Sabatino C., Vitulano<br />

F., Ziccardi, Dello Russo<br />

R., Ercolino, Dello Russo N., Brogi,<br />

Villaricca, Dello Russo R.<br />

A disp.: Petruzziello, Belardo,<br />

Salvo G., Barbarisi A., Nappo L.<br />

RETI: 20'pt Napolitano (LS), 15'st<br />

Russo (LS), 35'st Mercogliano,<br />

40'st Napolitano (LS)<br />

Leon Sirignano buca tre volte la<br />

rete <strong>del</strong> Mercogliano. Al ventesimo,<br />

la prima rete di Napolitano<br />

su passaggio di Terracciano. Al<br />

15’ <strong>del</strong>la ripresa, Russo segna la<br />

doppietta direttamente su calcio<br />

di punizione. Al 35’ il Mercogliano<br />

accorcia le distanze. Ma, al<br />

40’, ancora Napolitano chiude<br />

l’incontro con la terza rete.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

III CategorIa D/e<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe d<br />

25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

ROCCABASCERANA - ATL. MONTEFUSCO 3-2<br />

SERRA 2007 - ATL. SAN POTITO OGGI<br />

CENTRO ST. AV - HELLAS ALTAVILLA OGGI<br />

SPORT. VENTICANO - LIB. GROTTOLELLA 4-1<br />

V. VOLTURARA - LIONS M. MILITUM OGGI<br />

ATLANTIS - SP. PATERNOPOLI B 4-1<br />

RIPOSA: PAROLISE CALCIO<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

HELLAS ALTAVILLA - ATLANTIS<br />

LIB. GROTTOLELLA - CENTRO STORICO<br />

SP. PATERNOPOLI - ROCCABASCERANA<br />

LIONS M. MILITUM - SERRA 2007<br />

ATL. SAN POTITO - SP. VENTICANO<br />

PAROLISE - V. VOLTURARA<br />

RIPOSA: ATL. MONTEFUSCO<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

CENTRO STORICO AV* 63 22 21 0 1 69 15<br />

SPORT. VENTICANO 53 23 16 4 2 58 18<br />

ATLANTIS 43 23 13 3 6 56 29<br />

HELLAS ALTAVILLA 41 22 12 3 7 30 25<br />

LIB. GROTTOLELLA 40 23 12 3 7 30 30<br />

L. MONS MILITUM 40 22 13 1 8 44 27<br />

SERRA 2007 29 22 9 2 11 44 42<br />

VIRTUS VOLTURARA 29 22 9 2 11 31 44<br />

ATL. MONTEFUSCO 26 24 7 5 12 40 50<br />

ATL. SAN POTITO 20 22 5 5 12 25 38<br />

ROCCABASCERANA 17 23 5 2 15 33 70<br />

PAROLISE CALCIO 15 23 3 6 14 26 45<br />

SP. PATERNOPOLI B 6 23 2 0 21 16 80<br />

CALCIO 37<br />

25^gIorNata<br />

25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

S. ANGELO ALL’E. - CASTELFRANCO 2-1<br />

ECLANESE B - PIETRA VIVA 2-2<br />

SP. ARIANO - PILA AI PIANI 6-1<br />

GROTTA B - SAVIGNANESE OGGI<br />

SP. FLUMERI - TAURASI 1-1<br />

BONITO B - ZUNGOLI 2-4<br />

RIPOSA: ATL. TAURASI<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

CASTELFRANCO - BONITO<br />

TAURASI - ECLANESE<br />

ATL. TAURASI - GROTTA<br />

PILA AI PIANI - S. ANGELO ALL’ESCA<br />

SAVIGNANESE - SP. ARIANO<br />

ZUNGOLI - SP. FLUMERI<br />

RIPOSA: PIETRA VIVA<br />

IL TEAM UFITANO TRAVOLGE IL PILA AI PIANI CHE PASSA IN VANTAGGIO NEL PRIMO TEMPO. RIPRESA DA DIMENTICARE<br />

Il Sei vincente <strong>del</strong>lo Sporting Ariano<br />

ARIANO: Vittoria a<br />

valanga per il team di<br />

mister Caso e terzo<br />

posto in classifica. Lo<br />

Sporting travolge con<br />

sei reti il Pila ai Piani.<br />

La compagine di Frigento<br />

passa in vantaggio<br />

al 16esimo grazie<br />

alla rete di Troisi:<br />

cross di Grella M.,<br />

Troisi anticipa un pò<br />

tutti e mette dentro.<br />

Il primo tempo il campo<br />

per lo Sporting<br />

sembra stregato, nessuna<br />

occasione di rilievo<br />

e soprattutto<br />

nessun gol.<br />

Tutte le sei marcature concentrate<br />

nella ripresa.<br />

Nella ripresa entra in campo un<br />

altro Sporting, deciso a prendersi<br />

la vittoria.<br />

Al 15esimo il pareggio con Gargiulo:<br />

palla per Costanzo verso<br />

Gargiulo che a beve distanza insacca<br />

per la rete <strong>del</strong>l’1 a 1.<br />

Panzone al 22esimo permette<br />

allo Sporting di passare in vantaggio,<br />

con un’azione <strong>del</strong> tutto<br />

solitaria.<br />

Lo Sporting ha ripreso padro-<br />

LO SPORTING FLUMERI E IL TAURASI SI DIVIDONO IL PUNTO<br />

La squadra di mister Del Sordo<br />

pareggia e perde il terzo posto<br />

FLUMERI: Risultato di parità a<br />

Flumeri tra lo Sporting e il Taurasi.<br />

Il Taurasi, parte forte e va<br />

subito vicino al vantaggio: Cappuccio<br />

mette La Torella a tu per<br />

tu con Garofalo R., ma il portiere<br />

riesce a respingere di piede il<br />

rasoterra <strong>del</strong> centravanti . Monaco<br />

e Sorrentino vanno poi al<br />

tiro da buona posizione difettando<br />

però in precisione. Al 25esimo<br />

va in vantaggio il Taurasi<br />

con Iuliano, punizione da posizione<br />

defilata e arriva in tap in<br />

Iuliano. Si fa vedere anche il Flumeri<br />

con Bravoco che controlla<br />

bene di petto in area ma conclude<br />

troppo centralmente per<br />

impensierire Ferrante. Sul ribaltamento<br />

di fronte Martiniello aggancia<br />

un lancio di Monaco, ma<br />

nanza <strong>del</strong> campo e riesce a giocare<br />

con tutte le proprie qualità.<br />

Panzone sigla la doppietta personale<br />

al 27esimo, palla di<br />

Grasso per Panzone che quasi<br />

con una scivolata trascina la<br />

palla in rte.<br />

Il Pila tenta un affondo ma la<br />

difesa arianese non si fa trovare<br />

scoperta questa volta. Costanzo<br />

sigla il quarto gol <strong>del</strong>lo<br />

Sporting: Gargiulo tira, il portiere<br />

respinge e Costanzo dal limite<br />

insacca.<br />

la conclusione volante a botta sicura<br />

si infrange sul corpo di Garofalo<br />

in uscita. Già prima <strong>del</strong><br />

20' arriva la terza clamorosa palla<br />

gol per il Taurasi con Sorrentino<br />

che si invola tutto solo verso<br />

Garofalo sulla sponda di Monaco<br />

ma calcia incredibilmente a<br />

lato. Lo Sporting raggiunge il pareggio<br />

alla mezzora inoltrata con<br />

Pila A., assist di Salza A. e sul<br />

secondo palo Pila anticipa tutti.<br />

Col passare dei minuti si affievolisce<br />

la spinta forsennata dei<br />

padroni di casa e il Taurasi inizia<br />

a gestire la situazione con maggiore<br />

tranquillità. Solo in chiusura<br />

di gara la squadra di Palermo<br />

torna ad attaccare ma con<br />

dei cross dalle fasce su cui Garofalo<br />

fa sempre buona guardia.<br />

Lo Sporting decolla e<br />

il Pila ai Piani omai è<br />

schiacciato nella propria<br />

metà campo. Ciccone<br />

realizza la doppietta<br />

e gli ultimi due<br />

gol per gli ufitani, al<br />

34esimo e al 39esimo.<br />

Ciccone sigla la doppietta<br />

in due azioni<br />

molto simili.<br />

Entrambe le volte con<br />

spunti personali arriva<br />

solitario in porta e<br />

insacca.<br />

Gli ultimi minuti vedono<br />

una certa stasi,<br />

con le squadre che si<br />

attestano al centrocampo.<br />

Lo Sporting prende fiato, il Pila<br />

ormai si arrende alla grave<br />

sconfitta subita.<br />

Bene per lo Sporting, che con<br />

questa vittoria, e grazie anche<br />

al pareggio <strong>del</strong> Flumeri, raggiunge<br />

il terzo posto a quarantasette<br />

punti.<br />

Per l’ultima di campionato lo<br />

Sporting se la vedrà in casa <strong>del</strong>la<br />

Savignanese.<br />

Mentre il Pila ai Piani ospiterà<br />

in casa il S. Angelo All’Esca.<br />

SP. FLUMERI 1<br />

TAURASI 1<br />

SPORTING FLUMERI: Garofalo<br />

R., Bravoco, Salza A., Russo (<br />

Palmarozza 20’st), Cardinale, Lo<br />

Conte, Meninno (Grasso 5’st),<br />

Moccia, Pila D., Del Sordo (Salza<br />

L. 20’st), Pila A. All: Del Sordo<br />

TAURASI: Ferrante L., Coluccia,<br />

Martiniello, Cappuccio, La torella,<br />

Perriello (Marchetti 30’st),<br />

Monaco, Sorrentino, Ferrante A.,<br />

Monaco A., Iuliano. All: Palermo<br />

MARCATURE: Iuliano (25’), Pila<br />

A. (35’)<br />

NOTE: Terreno di gioco di Melito<br />

in discrete condizioni, spettatori<br />

presenti circa cento.<br />

SP. ARIANO 6<br />

PILA AI PIANI 1<br />

SPORTING ARIANO: Sebastiano,<br />

Ciccone, Albanese, Sabatino, Senape,<br />

Squarcio, Grasso, Cuordoro,<br />

Gargiulo, Costanzo, Panzone.<br />

A disp: Gallo, Caso. All: Caso<br />

PILA AI PIANI: Ricciardi, Pascucci<br />

M., Pascucci T., Bevilacqua,<br />

Grella M., Galante, Tarantino<br />

(Grella R. 30’st), Caggiano,<br />

Troisi, Graziosi, Corsino. All: Pascucci<br />

MARCATURE: Troisi (16’), Gargiulo<br />

(15’st), Panzone (22’st,<br />

27’st), Costanzo (23’st), Ciccone<br />

(34’st, 39’st)<br />

AMMONITI: Tarantino, Sabatino<br />

ESPULSO: Caggiano<br />

ARBITRO: De Sapio di Avellino<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe e<br />

IL TEAM DI FICOCIELLO E D’AVANZO CONQUISTA I TRE PUNTI<br />

Poker casalingo per l’Atlantis,<br />

Sporting sempre più ultimo<br />

AVELLINO: Bella vittoria <strong>del</strong>l’Atlantis<br />

nella penultima giornata<br />

di campionato. Lo Sporting sempre<br />

più ultimo subisce quest’ul<br />

teriore sconfitta. In apertura do<br />

gara l’Atlantis ha subito due match-point<br />

con Memmolo: prima<br />

l’attaccante calcia malamente alto<br />

da ottima posizione sul centro<br />

basso di Belmonte dalla sinistra.<br />

Poi si invola verso la porta di Lo<br />

Vuolo sul passaggio filtrante di Iodice,<br />

ma il suo gran destro si<br />

stampa sulla parte bassa <strong>del</strong>la traversa.<br />

ma è proprio lo Sporting al<br />

15esimo a passare in vantaggio<br />

con Daveta.<br />

Al 20esimo ma è ancora l’Atlantis<br />

ad andare vicino al gol: la difesa<br />

ospite si fa sorprendere su<br />

un fallo laterale, Testa si libera e<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

ATL. TAURASI* 62 23 21 3 0 54 16<br />

TAURASI 50 23 15 5 3 39 12<br />

SPORTING ARIANO 47 23 14 5 4 57 27<br />

SPORTING FLUMERI 45 23 13 6 4 54 21<br />

BONITO B 40 23 12 4 7 49 35<br />

S. ANGELO ALL’ESCA (-1) 37 23 12 2 9 43 29<br />

PIETRA VIVA 33 24 9 5 10 39 38<br />

CASTELFRANCO 23 23 7 2 14 41 52<br />

ZUNGOLI 21 23 7 6 12 39 54<br />

PILA AI PIANI 19 23 6 1 16 21 67<br />

SAVIGNANESE (-1) 17 22 5 2 15 22 38<br />

ECLANESE B 15 23 3 7 13 29 57<br />

GROTTA B (-1) 11 22 2 3 16 14 55<br />

IL POKER PORTA LA FIRMA DELL’ATTACCANTE DELLO ZUNGOLI<br />

A Bonito va in scena<br />

l’Ardanese show<br />

BONITO: Travolgente vittoria <strong>del</strong>lo<br />

Zungoli ai danni dei padroni di<br />

casa <strong>del</strong> Bonito. Le quattro marcature<br />

portano tutte la firma di<br />

Ardanese, due nel primo tempo<br />

e due nella ripresa. Beatrice e<br />

Luongo siglano per il Bonito. Parte<br />

in maniera ottimale la compagine<br />

di mister Pagliarulo che non<br />

si fa sorprendere e permane per<br />

la maggior parte <strong>del</strong> tempo nella<br />

metacampo avversaria. Ardanese<br />

sigla al 20 e al 30esimo nel primo<br />

tempo, mentre l’attaccante<br />

zungolese nella ripresa segna al<br />

35esimo e al 40esimo. Il Bonito<br />

tenta due affondi e riesce ad accorciare<br />

le distanze, lo fa con Beatrice<br />

e Luongo. Occasione per il<br />

Bonito anche con Merola e De Pasquale.<br />

Ardanese nella ripresa segna grazie<br />

a due tiri piazzati, una punizione<br />

dai trenta metri, e l’altra<br />

marcatura sugli sviluppi di un calcio<br />

d’angolo battuto da Ciccone.<br />

Prossimo e ultimo impegno per<br />

lo Zungoli domenica nove giugno<br />

contro la quarta in classifica Sporting<br />

Flumeri. Il Bonito se la vedrà<br />

invece contro il Castelfranco in<br />

casa.<br />

pesca tutto solo dentro l'area piccola<br />

Aquino, il numero 8 calcia<br />

di piatto a botta sicura, ma trova<br />

la grande risposta di Lo Vuolo. Il<br />

preludio al gol: infatti dopo un<br />

minuto l’Atlantis pareggia con Testa.<br />

La prima frazione di gara si<br />

chiude con il risultato di uno a uno.<br />

Nella ripresa avanti l’Atlantis<br />

che sigla la tripletta decisiva. I gol<br />

sono di Scarpa al settimo minuto,<br />

segue La Regina al 27esimo e<br />

chiude le danza per la vittoria la<br />

marcatura di D’Avanzo A. L. al<br />

32esimo. Con questa vittoria l’Atlantis<br />

va a quarantatre punti,<br />

piazzandosi al terzo posto e scavalcando<br />

l’Hellas in attesa <strong>del</strong>la<br />

gara di oggi. Bene quindi per gli<br />

avellinesi che inseguono un posto<br />

utile per i playoff.<br />

BONITO 2<br />

ZUNGOLI 4<br />

BONITO B: D’Ambrosio, Ballarano,<br />

Mariano, Belmonte,<br />

Camuso, Beatrice, Merola, De<br />

Pasquale, Luongo, Picariello<br />

(55 De Pietro), Allocca<br />

All.: Capocasale<br />

ZUNGOLI: Pato, Flammia, Coppola,<br />

Grande, Tarone, pagliarulo,<br />

Di Ieso, Ciccone, Ardanese,<br />

Nisco, Albanese. A disp:<br />

De Lillo. All: Pagliarulo<br />

MARCATURE: Ardanese (20’,<br />

30’, 35’st, 40’st), Beatrice<br />

(25’), Luongo (23’st)<br />

NOTE: Terreno di gioco in discrete<br />

condizioni, a causa <strong>del</strong>la<br />

pioggia, spettatori presenti<br />

circa cinquanta.<br />

ATLANTIS 4<br />

SP. PATERNOPOLI 1<br />

ATLANTIS: Tortora (Ficociello<br />

33’st), D’Avanzo L., Ficociello<br />

R., Testa, Iodice, Memmolo, Aquino<br />

(D’Avanzo A. F. 1’st), Generoso,<br />

Scarpa (D’Avanzo A.<br />

30’st), D’Avanzo A.L., La regina<br />

(D’Avanzo A. D. 33’st). All: Ficociello,<br />

D’Avanzo<br />

SP. PATERNOPOLI:Lo Vuolo,<br />

Zarrella, Caputo, Belmonte<br />

(Ventruto 1’st), Cristiano G.<br />

(Morsa 33’st), Cristiano M., Balestra,<br />

Palmieri (Grasso 25’st),<br />

Di Prisco, D’Amato, D’aveta. All:<br />

Ventruto G.<br />

MARCATURE: D’aveta (15’), Testa<br />

(21’), Scarpa (7’st), La regina<br />

(27’st), d’Avanzo A. L. (32’st)


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

ALTRI<br />

SPORT<br />

Lakovic è appetito<br />

da diverse<br />

società<br />

russe. Lo sloveno<br />

sta prendendo<br />

tempo.<br />

Anche Milano<br />

è sulle tracce<br />

<strong>del</strong> cestista<br />

Terza giornata di Sportdays al via da stamattina<br />

alle 9.00. Tempo permettendo, quella di oggi sarà<br />

una giornata molto intensa e divertente, tutta dedicata<br />

ai giochi e al divertimento, peculiarità <strong>del</strong>la<br />

manifestazione diretta dal professor<br />

Giuseppe Saviano. La giornata<br />

si aprirà alle ore 9.00 con uno<br />

spazio dedicato alla Giornata <strong>del</strong>la<br />

Donazione degli organi, a cura <strong>del</strong>l’ASL<br />

Avellino.<br />

Da mezzogiorno alle 19.00 al via i<br />

Laboratori di orto giardino, con esposizioni<br />

di fiori e piante a cura<br />

Garden Club Verde Irpinia e in collaborazione<br />

con Progress. Dalle ore<br />

10 alle 15 spazio al Taekwondo, dei<br />

maestri D’Alessandro e Fita con il<br />

Trofeo Hirpinia Cup. Sempre alle ore<br />

10, le iscrizioni presso lo stand<br />

Coni al concorso fotografico “Fotografa<br />

lo sport”, riservato ai bambini<br />

dai 6 ai 13 anni. Alla stessa ora, di<br />

scena il kickboxing, a cura <strong>del</strong>l’Asd Kickboxing<br />

Avellino, <strong>del</strong>l’Asd Kickboxing Club Avellino e <strong>del</strong>la<br />

FIKBMS Irpinia. Alle 11, divertimento assicurato<br />

per i più piccoli con la Giocoleria di Giulio<br />

Lanzafame. Dalle 16 alle 20 spazio ai Tornei libe-<br />

ri di Sportdays. Dalle ore 17, ecco il teatrino, la<br />

micromagia e tutti i trucchi per stupire grandi e<br />

piccini con il Luna Park. Sempre nel pieno pomeriggio,<br />

i Wolvers e l’Avellino Rugby saranno di<br />

scena con l’invito a seguire e praticare lo sport<br />

dalla palla ovale. Alle 17.30 l’appuntamento con<br />

“A volte le emozioni si possono indossare”, con la<br />

mostra <strong>del</strong>le maglie <strong>del</strong>la Scandone dal 1980 a oggi.<br />

SPORT<br />

Società <strong>del</strong>l’Est Europa sul playmaker biancoverde ex Barcellona<br />

Scandone, attenta: i russi<br />

vogliono Jaka Lakovic<br />

AVELLINO - La Sidigas Scandone<br />

continua a rifarsi il look in vista<br />

<strong>del</strong> prossimo campionato.<br />

Contatti e indiscrezioni si rincorrono<br />

senza sosta in queste<br />

giornate di post campionato per<br />

cercare di dare una forma al roster<br />

biancoverde. Occhi puntati<br />

sulla situazione Lakovic. Il forte<br />

cestista sloveno, uno dei punti<br />

fermi <strong>del</strong> roster irpino, sta prendendo<br />

tempo per valutare la sua<br />

posizione. La società considera<br />

Jaka uno dei punti da cui ripartire<br />

per la prossima stagione, ma<br />

altre società non stanno a guardare.<br />

a quanto pare il pluridecorato<br />

campione <strong>del</strong>l’Est ha preso tempo.<br />

Infatti, sul forte cestista ci sarebbero<br />

gli occhi di alcuni club<br />

russi pronti a ricoprirlo di oro.<br />

Secondo le ultime indiscrezioni<br />

sarebbe giunta al suo agente, anche<br />

una offerta da Milano.<br />

Avellino dal canto suo, farà di<br />

tutto per riuscire a trattenere un<br />

atleta che grazie al suo apporto<br />

ha permesso ai biancoverdi di<br />

sfiorare il sogno play-off. La svolta<br />

<strong>del</strong>la vicenda, dovrebbe avvenire<br />

entro la giornata di martedì.<br />

Nei prossimi giorni verrà fuori ufficialmente<br />

anche il nome <strong>del</strong> secondo<br />

coach sulla panchina <strong>del</strong>la<br />

Scandone. Si parla insistentemente<br />

di Massimiliano Oldoini,<br />

ora alla Juve Caserta, ma che in<br />

passato è stato sulle panchine,<br />

come vice, <strong>del</strong>l’Under 20, <strong>del</strong>la<br />

Nazionale Universitaria, di Bologna<br />

e Siena.<br />

Intanto continua la viva soddisfazione<br />

per la convocazione nel-<br />

la nazionale under 20 di Domenico<br />

Izzo. Il giovane cestista<br />

biancoverde è stato chiamato dalla<br />

Nazionale giovanile azzurra<br />

per il raduno nazionale che si<br />

terrà a Giulianova dal 10 al 16<br />

giugno.<br />

La Nazionale Under 20, che ha<br />

nello staff tecnico Silvio Barnabà<br />

come preparatore fisico, sta preparando<br />

i campionati Europei di<br />

categoria che si terranno dall’11<br />

al 21 luglio in Estonia.<br />

Un ennesima dimostrazione di<br />

come il settore giovanile <strong>del</strong>la Sidigas<br />

Scandone svezzi ogni anno<br />

giovani campioni, utili anche nel<br />

giro <strong>del</strong>la Nazionale. Una vetrina<br />

importante per chi sta facendosi<br />

le ossa nel roster <strong>del</strong> capoluogo<br />

irpino.<br />

OGGI LA TERZA GIORNATA DI SPORTDAYS CON SPORT, DANZA E MOLTO ALTRO<br />

LA MANIFESTAZIONE<br />

Taekwondo e Kickboxing di scena<br />

Alle 18 si balla con la Baby dance. Mezz’ora più<br />

tardi, la mostra di parapendio a cura <strong>del</strong>la Federazione<br />

italiana volo libero. Tutti in pista per ballare<br />

e tenersi in forma con lo Zumba, dalle 19 ale<br />

20, a cura <strong>del</strong>la Tixiagim. La manifestazione<br />

si chiuderà a partire dalle 20.15, con<br />

l’esibizione <strong>del</strong>l’associazione Fidia Dance.<br />

E tra i protagonisti <strong>del</strong>la due settimane di<br />

Sportdays ci sarà anche la Polisportiva<br />

Podjgym ci sarà. La Polisportiva <strong>del</strong> Pres.<br />

Carmelo Alvino, sarà presente per tutti giorni<br />

<strong>del</strong>lo sportdays con uno spazio dedicato<br />

interamente alla scherma ed un invito perenne<br />

con ingresso libero e prova per quanti<br />

si volessero avvicinare a questo affascinante<br />

sport.<br />

Nei giorni <strong>del</strong> 6 e <strong>del</strong>l'11 giugno si svolgerà<br />

il 2°trofeo Città di Avellino Podjgym scherma<br />

giovedì 6 giugno dalle ore 16,00 si disputeranno<br />

le gare <strong>del</strong>le categorie Giovanili<br />

under 14, prime lame e lame dove vi saranno<br />

presenti schermitori che hanno partecipato<br />

alle finali Nazionali di Riccione, mentre,<br />

martedì 11 giugno le finali <strong>del</strong>le categorie assoluti<br />

dove vi saranno anche la presenza di atleti <strong>del</strong>la<br />

Nazionale ed in forse anche una medaglia Olimpica.<br />

38<br />

CALCIO A 5/VICTORIA SOLOFRA<br />

Gennarelli<br />

è il nuovo<br />

allenatore<br />

SOLOFRA - Cambio di guardia sulla panchina <strong>del</strong><br />

Victoria Solofra. La squadra vincitrice <strong>del</strong>la serie D<br />

e <strong>del</strong>la Coppa Campania di serie D ha annunciato la<br />

firma con il<br />

nuovo tecnico,<br />

Vincenzo Gennarelli.<br />

Dopo un primo<br />

contatto con il<br />

neo direttore<br />

generale <strong>del</strong>la<br />

società solofrana,<br />

Luigi Palumbo,<br />

ed il vice<br />

presidente<br />

Alberto Guarino,<br />

l'allenatore<br />

Gennarelli ha<br />

detto ‘sì' alla<br />

proposta <strong>del</strong><br />

sodalizio conciario.<br />

Gennarelli è allenatoreesperto,<br />

che conosce<br />

molto bene il<br />

mondo <strong>del</strong> calcio<br />

a 5, soprattutto<br />

quello campano. Con l’Afragola, poi, ha compito<br />

una vera e propria impresa: ingaggiato quando era<br />

in serie D, il tecnico ha traghettato i partenopei prima<br />

in C1, per poi farli salire anche in serie B.<br />

Palumbo è sicuro che il nuovo mister continuerà a<br />

dare grandi soddisfazioni alla squadra. Obiettivo <strong>del</strong><br />

club conciario, oltre ad arricchire la rosa con giocatori<br />

<strong>del</strong>lo Sbarra e <strong>del</strong>l’Afragola, è anche far crescere<br />

nella squadra giovani calciatori solofrani. Un settore<br />

giovanile in grande espansione, che nella città<br />

<strong>del</strong>la concia sta dando grosse soddisfazioni.<br />

Appena arrivato, il nuovo tecnico si è detto felice<br />

<strong>del</strong>la chiamata da parte <strong>del</strong>la società <strong>del</strong> Victoria. Il<br />

mister è sicuro che la sua nuova squadra vincerà il<br />

campionato, grazie a una squadra che sarà sicuramente<br />

competitiva.


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />

III CATeGORIA F/G 25^GIORNATA<br />

SANT’ANDREA DI CONZA -<br />

Sotto un insolito cielo plumbeo,<br />

il Sant’Andrea ha battuto,<br />

nell’impegno casalingo, la Vetus<br />

Castelvetere. Il match è terminato<br />

sul finale di 2 a 1 per<br />

la truppa allenata da mister<br />

Luigi Coppola. Dopo la vittoria<br />

di ieri, il Sant’Andrea si posiziona<br />

in seconda piazza, ad un<br />

solo punto di distacco dal Cione<br />

Grazia Bagnoli, oggi impegnato<br />

nella difficile trasferta di<br />

Sant’Angelo. I padroni di casa<br />

macinano gioco sulle fasce e<br />

prendono possesso <strong>del</strong> terreno<br />

di gioco. La compagine locale<br />

passa in vantaggio dopo soli<br />

cinque minuti dal fischio d’inizio:<br />

Piccininno, dalla fascia<br />

destra, pennella un perfetto<br />

cross in area per l’accorrente<br />

Marco Iannicelli che di testa<br />

trafigge il numero uno avversario,<br />

confermandosi sempre di<br />

più bomber indiscusso <strong>del</strong>la<br />

formazione allenata da mister<br />

Coppola. Alla mezz’ora di gioco<br />

la Vetus si porta in parità<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe f<br />

25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

GESUALDO B - A. CASTELFRANCI 0 - 0<br />

S. ANGELO - C. G. BAGNOLI OGGI<br />

R. CALABRITTANA - MORRA DE S. 3 - 0<br />

A. DON GNOCCHI - S. C. MONTELLA 1 - 3<br />

MONTEMARANO - STELLA ROSSA SOSP<br />

S. ANDREA C. - V. CASTELVETERE 3 - 2<br />

RIPOSO: CASTELVETERE<br />

26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

S. R.VILLAMAINA - A. DON GNOCCHI<br />

C.G. BAGNOLI - GESUALDO B<br />

A. CASTELFRANCI - MONTEMARANO<br />

CASTELVETERE - R. CALABRITTANA<br />

MORRA DE S. - S. ANDREA DI CONZA<br />

V. CASTELVETERE - SANT'ANGELO<br />

RIPOSO: SCAND. CALCIO MONTELLA<br />

* UNA GARA IN MENO<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

C. GRAZIA BAGNOLI 53 22 16 5 1 49 14<br />

S. ANDREA DI CONZA 52 23 16 5 2 84 29<br />

CASTELVETERE 51 23 15 6 2 68 27<br />

MORRA D.S. 45 23 14 3 6 51 28<br />

MONTEMARANO* 36 22 10 6 6 48 33<br />

R. CALABRITTANA 35 23 10 5 8 50 39<br />

SCANDONE CALCIO 32 23 10 2 11 41 38<br />

SANT’ANGELO 31 22 9 4 9 49 37<br />

ATL. CASTELFRANCI 30 23 9 3 11 42 48<br />

GESUALDO B (-1) 26 23 7 6 10 34 38<br />

S. R. VILLAMAINA* 14 22 4 2 16 28 61<br />

V. CASTELVETERE 9 23 2 3 18 20 65<br />

A. DON GNOCCHI (-3) 1 23 1 1 21 21 122<br />

GIRONE F<br />

BATTUTA LA SQUADRA DI CASTELVETERE CON 3 RETI DEL BOMBER IANNICELLI<br />

Tris <strong>del</strong> Sant’Andrea sulla Vetus<br />

R. CALABRITTANA 3<br />

MORRA D.S. 0<br />

REAL CALABRITTANA: Castagno,<br />

Lione, Di Popolo, Farella<br />

Pi., Spatola, Luongo F. (30’st<br />

Luongo G.), Ficetola, Carluccio,<br />

Bisogno, Napoliello, Di<br />

Leone (25’st Giovine). A disp.:<br />

Marcantuono, Farella Pa.,<br />

Luongo G., Giovine.<br />

All: Castagno Alessandro.<br />

MORRA DE SANCTIS: Braccia,<br />

Lardieri, Zuccardi, Di Pietro<br />

G., Strazza, Ambrosecchia M.,<br />

Ambrosecchia J., D’Elia, Cervasio,<br />

Iannone, Fonzo. A disp.:<br />

Di Pietro R.<br />

All: Fonzo Alessandro.<br />

RETI: 50’ Napoliello, 63’ Carluccio,<br />

87’ Napoliello.<br />

con una rete di Vena che risolve,<br />

dopo una mischia in area.<br />

Al 40’ arriva il nuovo vantaggio<br />

targato Sant’Andrea, ancora<br />

con una marcatura di Iannicelli,<br />

che supera in diagonale<br />

l’estremo difensore <strong>del</strong>la Vetus.<br />

La prima frazione di gioco termina<br />

con il vantaggio <strong>del</strong><br />

Sant’Andrea e con le formazioni<br />

che si dirigono negli spogliatoi<br />

per la pausa. Dopo un<br />

quarto d’ora di gioco, i padroni<br />

di casa passano ancora una<br />

volta con Iannicelli, autore di<br />

una bellissima tripletta. L’attaccante<br />

è lesto ad anticipare<br />

tutti e trafigge per l’ennesima<br />

volta il numero uno degli ospiti.<br />

La Vetus subisce le iniziative<br />

<strong>del</strong> Sant’Andrea che imposta<br />

il suo gioco sulle fasce e<br />

sulla finalizzazione <strong>del</strong> suo<br />

prolifico attacco. Quasi allo<br />

scadere <strong>del</strong> match, gli ospiti accorciano<br />

con Pagano. Ma la gara<br />

termina con la preziosa vittoria<br />

dei locali che vale alla<br />

CALABRITTO - Continua l’ottimo<br />

campionato <strong>del</strong>la Real Calabrittana<br />

di mister Alessandro<br />

Castagno, che ieri davanti al<br />

pubblico amico si è imposta con<br />

il risultato di 3 a 0 contro il blasonato<br />

Morra De Sanctis. La<br />

truppa gialloverde è stata impeccabile<br />

tra le mura amiche.<br />

Un primo tempo molto equilibrato<br />

che vede entrambe le compagini<br />

contendersi il possesso<br />

palla e l’impostazione <strong>del</strong>le trame<br />

di gioco. Nonostante le tante<br />

occasioni da gol costruite, la<br />

prima frazione <strong>del</strong>la sfida termina<br />

a reti inviolate. Nella ripresa<br />

la musica cambia. I padroni<br />

di casa scendono in campo<br />

più motivati e dopo cinque<br />

minuti dal fischio d’inizio, Napoliello<br />

scatta sul filo <strong>del</strong> fuorigioco<br />

e porta in vantaggio i suoi.<br />

Il Morra ha un’occasione tanto<br />

clamorosa quanto sfortunata: un<br />

S.ANDREA DI CONZA 3<br />

V. CASTELVETERE 2<br />

SANT’ANDREA DI CONZA: Sessa,<br />

Di Emidio, Piccininno, Aiello,<br />

Santorsola M., Tortoriello,<br />

Di Guglielmo F., Di Guglielmo<br />

D., Camerlingo, Aamir, Perriello,<br />

Boukrim, Iannicelli. A<br />

disp.: bellino V., Bellino R., Tobia,<br />

Santorsola A., Ciaglia.<br />

All: Coppola Luigi.<br />

VETUS CASTELVETERE: Follo<br />

G., Gammarino, Bimonte, Follo<br />

R., Picardi, Lazazzera, Di<br />

Gregorio, Vena E., Pagano, Bonetti,<br />

Caporale.<br />

A disp.: Picariello, D’Agostino,<br />

Vena M.<br />

All.: Igino Ferraro.<br />

RETI: 5’- 30’ Vena (VC) 40’ Iannicelli<br />

(SA), 15’st Iannicelli<br />

(SA), 49’st Pagano (VC)<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni ma reso pesante<br />

dalla pioggia. Giornata fredda e<br />

piovosa. Match disputato a porte<br />

chiuse.<br />

squadra di Coppola il momentaneo<br />

secondo posto, in attesa<br />

<strong>del</strong>la partita <strong>del</strong> Cione Grazia.<br />

Nell’ultima giornata di campionato,<br />

il Sant’Andrea sarà<br />

impegnato nell’insidiosa trasferta<br />

di Morra De Sanctis. Un<br />

incontro che si prospetta di<br />

grande spettacolo, data la posta<br />

in palio per entrambe le<br />

compagini.<br />

Francesco De Risi<br />

GIRONE F<br />

LA SQUADRA DI MISTER CASTAGNO CHIUDE IL MATCH SUL 3 A 0<br />

Napoliello e Carluccio mettono ko il Morra<br />

calciatore ospite arriva a tu per<br />

tu col portiere, ma dopo la conclusione<br />

la palla si ferma sulla<br />

linea di porta. Al 63’ i padroni<br />

di casa si portano sul 2 a 0 grazie<br />

alla rete di Carluccio, che<br />

dopo un’azione personale infila<br />

nel sacco una pregevole conclusione<br />

da fuori area. Il doppio<br />

vantaggio dei gialloverdi è un<br />

boccone amaro per il Morra che<br />

non riesce ad essere incisivo e<br />

ad accorciare il risultato. Anzi a<br />

tre minuti dalla fischio finale, la<br />

Real Calabrittana cala il tris ancora<br />

con Napoliello che dopo aver<br />

duettato con il nuovo entrato<br />

Giovine e con Carluccio, segna<br />

da posizione defilata, indirizzando<br />

la sfera sul secondo palo.<br />

La Real di Castagno sale a<br />

quota 35 punti in classifica e nel<br />

prossimo turno sarà impegnata<br />

nella difficile trasferta di Castelvetere.<br />

CALCIO 39<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe G<br />

25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

VIS LACEDONIA - ANDRETTA 0 - 0<br />

CARIFE - ANZANO 1971 OGGI<br />

AQUILONIA - APPENNINICA OGGI<br />

SP. SCAMPITELLA - SSD BISACCIA OGGI<br />

VALLESACCARDA - LUPI TREVICO OGGI<br />

ANTONIO SPIRITO - S. N. BARONIA OGGI<br />

RIPOSO: SPORTING ACCADIA<br />

26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

BISACCIA - ANTONIO SPIRITO<br />

SAN NICOLA BARONIA - AQUILONIA<br />

APPENNINICA - CARIFE<br />

SP. ACCADIA - SP. SCAMPITELLA<br />

ANDRETTA - VALLESACCARDA<br />

ANZANO 1971 - VIS LACEDONIA<br />

RIPOSO: LUPI TREVICO<br />

A. DON GNOCCHI 1<br />

S.C. MONTELLA 3<br />

AMICI DON GNOCCHI: D’A-<br />

melio, Abbazia, Renna, Bevilacqua,<br />

Grella, Riccio,<br />

Torti, D’Italia, Mango, Pagnino,<br />

Aromatico.<br />

A disposizione: Cona G., Cona,<br />

Petroccioni, Flammia,<br />

Nigro.<br />

All: Fiume Eugenio.<br />

SCANDONE CALCIO MONTEL-<br />

LA: Carbone, Cavallo, Coscia,<br />

Barbone, Di Santo, Chieffo<br />

Daniele, Garofalo, Capone,<br />

Lepore, Rota, Marano.<br />

A disposizione: Chieffo Walter,<br />

Chieffo Aurelio, Cardone<br />

Silvio, Rosania.<br />

All.: Antonio Fiorentino.<br />

NOTE: Giornata piovosa e fredda.<br />

Maltempo protagonista,<br />

con pioggia anche intensa, nel<br />

corso <strong>del</strong>la sfida giocata a<br />

Sant’Angelo dei Lombardi.<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

ANDRETTA 52 23 16 6 2 54 17<br />

BISACCIA 51 22 16 3 3 50 20<br />

SP. ACCADIA 47 23 15 2 6 47 36<br />

AQUILONIA 46 22 14 4 4 62 30<br />

S. NICOLA BARONIA 41 22 12 5 5 43 28<br />

CARIFE 30 22 8 6 8 40 44<br />

ANTONIO SPIRITO 26 22 7 5 10 34 32<br />

SP. SCAMPITELLA 22 22 6 4 12 39 51<br />

LUPI TREVICO 22 23 6 4 13 38 59<br />

APPENNINICA 19 22 5 4 13 41 63<br />

VALLESACCARDA (-1) 18 21 5 4 12 20 41<br />

VIS LACEDONIA 17 23 4 5 14 24 37<br />

ANZANO 14 22 3 5 14 17 49<br />

GIRONE F<br />

IL TEAM DI MONTELLA ESCE CORSARO DA SANT’ANGELO<br />

Trasferta vincente per la Scandone<br />

SANT’ANGELO DEI LOMBAR-<br />

DI - Scandone Calcio Montella<br />

corsara nella trasferta di<br />

Sant’Angelo dei Lombardi. Archiviata<br />

la pratica Amici Don<br />

Gnocchi con un preciso 3 a 1,<br />

che permette alla compagine<br />

montellese di salire a quota 32<br />

in classifica. Gli Amici Don<br />

Gnocchi chiudono il campionato<br />

impantanati nelle zone paludose<br />

di una classifica che li ha<br />

sempre visti navigare sul fondo.<br />

Nulla da fare per i locali, che subiscono<br />

le iniziative degli ospi-<br />

ti, che sono più concreti e macinano<br />

gioco, rendendosi più<br />

volte pericolosi, creando diverse<br />

occasioni da rete.<br />

I locali cadono sotto le percussioni<br />

degli ospiti che riescono ad<br />

affondare per ben tre volte contro<br />

una squadra ormai demoralizzata<br />

e demotivata. Nel prossimo<br />

turno, i santangiolesi saranno<br />

impegnati nella difficile<br />

trasferta di Villamaina, cercando<br />

di chiudere il campionato<br />

con una vittoria. Per la Scandone<br />

invece sarà turno di riposo.<br />

GIRONE G<br />

LA SQUADRA DI MISTER MIANO SCIUPA UNA GHIOTTA OCCASIONE<br />

Andretta, un pari che non va<br />

LACEDONIA - La compagine allenata<br />

da mister Pasquale Miano<br />

non va oltre lo 0 a 0 nella trasferta<br />

di Lacedonia. Un risultato<br />

imprevisto, che arresta la corsa<br />

<strong>del</strong> team biancazzurro per l’accesso<br />

in Seconda Categoria. Partita<br />

che termina a reti inviolate<br />

e un punto guadagnato che permette<br />

di distaccare la SSD Bisaccia<br />

di una sola lunghezza. Bisaccia<br />

sempre pronto, dietro<br />

l’angolo, a fare il grande balzo<br />

per scalzare gli undici di Miano<br />

dalla piazza più ambita. In un<br />

match incolore, a parte un gol<br />

annullato per presunta carica sul<br />

portiere, la corazzata capitanata<br />

da Mister Miano non ha brillato.<br />

L’Andretta inciampa bru-<br />

scamente in trasferta. Match che<br />

sulla carta si presentava non difficile,<br />

contro una squadra ormai<br />

arresa ad una classifica senza<br />

più assilli e pretese. Ed è così<br />

che la truppa andrettese ha perso<br />

l’occasione di allungare ulteriormente<br />

sul temibile Bisaccia,<br />

impegnato oggi sul campo non<br />

proprio impegnativo di Scampitella.<br />

All’Andretta non basta il<br />

punto di Lacedonia, che la espone<br />

comunque ad un pericoloso<br />

sorpasso <strong>del</strong> Bisaccia. Allora<br />

Andretta farà il tifo per lo<br />

Sporting Scampitella e si giocherà<br />

il tutto per tutto a Vallesaccarda.<br />

Si continua così, a credere,<br />

ostinatamente in un sogno<br />

neanche troppo lontano.<br />

VIS LACEDONIA 0<br />

ANDRETTA 0<br />

VIS LACEDONIA: Stratulat,<br />

Gargano, Sciretta (1’st Casarella),<br />

Ragusa, Patanella<br />

G., Frascione, Solazzo, Patanella<br />

R., Maggese, Megliola,<br />

Antolino. A disp.:<br />

All: Di Girolamo.<br />

POLISPORTIVA ANDRETTA:<br />

D’Ascoli, Mastrogiacomo, Caruso,<br />

Miele G., Miele M., Guglielmo<br />

M., Tore, Nigro, D’Ascoli<br />

P., Miano, Guglielmo N.<br />

A disposizione: Cesta, Marano,<br />

Tenore, Miele.<br />

All: Pasquale Miano.<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni, nonostante la<br />

pioggia che ha interessato anche<br />

questa zona d’Irpinia. Giornata<br />

fredda. Spettatori presenti<br />

sugli spalti 80 circa. Recriminazioni<br />

per la squadra ospite<br />

a seguito di un’azione dubbia.<br />

Un gol annullato all’Andretta,<br />

con l’arbitro che nell’occasione<br />

ha ravvisato una<br />

carica sul portiere.

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