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Indovina chi<br />
viene a cena<br />
con Berkeley<br />
DI TONI IERMANO<br />
Passò due giorni ad Avellino<br />
George Berkeley, famoso empirista<br />
inglese, nel suo lunghissimo<br />
Grand Tour che lo portò fino in Sicilia.<br />
Della nostra città, dove giunse<br />
l’otto giugno 1717, ricorda gli abitanti<br />
“particolarmente cortesi”, le<br />
colline fitte di verde, il notevole edificio<br />
<strong>del</strong>la Dogana dei grani con la statua <strong>del</strong> Re di<br />
bronzo, e soprattutto un’ottima locanda, la migliore<br />
<strong>del</strong> Regno a suo avviso. Posta lungo la Via Regia,<br />
la trattoria potrebbe collocarsi nelle prossimità<br />
<strong>del</strong>la fontana fanzaghiana decorata dalla statua <strong>del</strong><br />
centauro Bellerofonte, che il filosofo non manca di<br />
menzionare. Anche lo scrittore Henry Swinburne,<br />
che si recò ad Avellino sessant’anni dopo, parla<br />
dei boschi che circondano l’abitato e si sofferma sulla<br />
magnificenza <strong>del</strong>la Dogana e sulla guglia dedicata<br />
a Carlo II d’Asburgo.<br />
Ai due candidati rimasti in lizza per il prossimo<br />
ballottaggio facciamo, oltre agli auguri di rito, una<br />
raccomandazione: di concedersi un giorno per fare<br />
una lunga passeggiata in città, magari indossando<br />
il fiabesco mantello che rende invisibili, e<br />
guardarla con gli occhi dei viaggiatori <strong>del</strong> Settecento,<br />
che rimarrebbero molto sorpresi al vedere la<br />
tanto ammirata Dogana lacera e transennata, e Bellerofonte<br />
scomparso, forse impegnato, dopo il terremoto<br />
<strong>del</strong> 1980, a svernare in qualche villa di stile<br />
californiano. Questi imparziali turisti colgono le<br />
coordinate che caratterizzavano Avellino allora e ancora<br />
oggi ne improntano la fisionomia: i pregi architettonici,<br />
l’immersione nella natura, la cordialità<br />
<strong>del</strong> tessuto umano. Le loro testimonianze ci aiutano<br />
a leggere la città nei suoi tratti essenziali, a considerarla<br />
come organismo unitario e come rete di relazioni.<br />
La prospettiva di singole iniziative agitate<br />
in campagna elettorale, a volte utili, altre volte ripetitive<br />
e francamente inquietanti, rischia di essere<br />
inefficace e persino dannosa se non è inserita in<br />
progetto complessivo che riplasmi lo spazio urbano<br />
come luogo dove le persone si riconoscono in base<br />
a un’identità comunitaria e mettono in atto una<br />
progettualità condivisa. Questo vuol dire fare una<br />
vera Cultura <strong>del</strong>la città come patrimonio ideale che<br />
non ha bisogno di questa o quella casa ma di abitare<br />
nella mente di tutti.<br />
Non si può che partire dal centro antico, anche se<br />
sono molti gli equivoci da dissipare: la posta in gioco<br />
è ben più alta <strong>del</strong> confezionamento di un’eventuale<br />
attrazione turistica, che potrebbe ridurlo a<br />
un luna-park, come denuncia Tomaso Montanari<br />
nel recentissimo pamphlet “Le pietre e il popolo” dedicato<br />
allo scempio <strong>del</strong>le città d’arte italiane. Dagli<br />
sventramenti di via Seminario e <strong>del</strong>la rete topografica<br />
<strong>del</strong>la Collina <strong>del</strong>la Terra alla barbara condizione<br />
<strong>del</strong>la Dogana e dei cunicoli longobardi, l’incuria<br />
che attanaglia i monumenti e il loro contesto è l’espressione<br />
fisica <strong>del</strong> degrado <strong>del</strong>la memoria collettiva.<br />
Qualunque progettazione deve partire dalla sistemazione<br />
<strong>del</strong>l’Acropoli, <strong>del</strong> quartiere intorno al<br />
Duomo con le sue rampe medievali da riattivare, per<br />
allargarsi a raggiera verso l’area greco-longobarda,<br />
la zona di Palazzo De Conciliis-Hugo, fino a piazza<br />
<strong>del</strong>la Libertà, già Largo di Palazzo, da un lato, la discesa<br />
di Sant’Antonio Abate con la Fontana di Grimoaldo<br />
dall’altro. Continua a pagina 2<br />
ANNO XIII NUMERO 149<br />
DOMENICA 2 GIUGNO <strong>2013</strong><br />
CORRIERE<br />
Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia fondato da Gianni Festa<br />
Arresti a Siano, l’ex boss:<br />
alleanza con il clan Sarno<br />
«La ditta non si è presentata e riferisci<br />
che se non si fa viva non lavorerete<br />
più, domani vai alla ditta dove lavori<br />
e riferisci che debbono farsi trovare<br />
in quel bar che sanno». Sul cantiere<br />
<strong>del</strong> Palazzo Ducale di Braciglia-<br />
Avellino 1912: il sindaco<br />
e la stampa amica<br />
Sped in a.p. 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Dir. Comm. Imprese Avellino<br />
MERCOGLIANO 7 MONTORO SUPERIORE 7 MONTEFREDANE<br />
7<br />
Tentano il furto in un’abitazione<br />
messi in fuga dai carabinieri<br />
no è questa la minaccia che arriva da<br />
parte <strong>del</strong> gruppo composto dai fratelli<br />
Fiore e Salvatore Graziano e da<br />
Ferdinando Damato, indagati dalla<br />
Dda di Salerno nell'ambito <strong>del</strong>l'operazione<br />
Annibale. A PAGINA 6<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
Il 2 giugno e la storia<br />
di Alessandro Giorgio<br />
Marotta: la cultura<br />
non abita più qui<br />
FIORENZO IANNINO /16 DONATO LUIGI CASSESE /17 GERARDO MAROTTA /20-21<br />
CARLA PERUGINI /22<br />
Truffa <strong>del</strong> tonno rosso, cinque<br />
anni di carcere per un imprenditore<br />
Euro 0,50<br />
La partita <strong>del</strong>le alleanze si fa sempre più aspra. Alle 14 scade il termine per gli apparentamenti<br />
L’Udc corteggia Festa e Pdl<br />
Renzi: ora battete De Mita<br />
Confronto presso il partito con tensione alle stelle: criticata la linea <strong>del</strong> leader<br />
AVELLINO - Oggi, alle 14, scade il termine per gli apparentamenti. Grande<br />
tensione nell’Udc dove fino a tarda sera, in un confronto ad alta tensione, si<br />
sono opposte due linee. Quella <strong>del</strong> no alle alleanze, come aveva affermato il<br />
candidato sindaco Dino Preziosi in conferenza stampa di venerdì e quella di<br />
allearsi a tutti i costi, sostenuta da Ciriaco De Mita che avrebbe già avviato contatti<br />
con Gianluca Festa e Cosimo Sibilia. Non torna indietro Foti: per ora corre<br />
da solo. Intanto Renzi, nel suo tour elettorale in Campania, avverte: “battete<br />
De Mita, ad Avellino è il passato” DA PAGINA 3 a PAGINA 5<br />
Appello dei vescovi per l’Alta Irpinia: basta clientelismo, la politica recuperi i valori<br />
D’Agostino, il pm favorevole<br />
alla revoca <strong>del</strong>l’interdizione<br />
AVELLINO- Si va sfumando la posizione <strong>del</strong><br />
parlamentare irpino di Scelta Civica D’Agostino<br />
nell’ambito <strong>del</strong>l’inchiesta Axsoa, quella<br />
coordinata dai magistrati <strong>del</strong>la Procura di<br />
Roma. La circostanza emerge dalla discussione<br />
sulla richiesta di autorizzazione a pro-<br />
Emilia Bersabea Cirillo<br />
e le vite che bruciano<br />
cedere avanzata e affrontata nella Giunta<br />
per le Autorizzazioni <strong>del</strong>la Camera dei Deputati.<br />
Il relatore ha infatti comunicato che<br />
il pm avrebbe avanzato parere favorevole<br />
alla richiesta di revoca <strong>del</strong>la misura per il<br />
deputato. A PAGINA 7<br />
La filosofia e l’etica<br />
interculturale di Cacciatore<br />
LUIGI ANZALONE /28-29<br />
Rimborsi Regione, revocato<br />
obbligo di firma per Aquino
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
IL TEMPO MIGLIORERA’ DOPO IL 6 GIUGNO<br />
Ancora piogge e temporali per i prossimi giorni<br />
Roma - Un maggio cosi' fresco<br />
l'Italia non lo viveva dal<br />
1991, quando sulla Valpadana<br />
si sfiorarono gli 0°C e al<br />
Sud le temperature scesero<br />
sotto i 5°C persino sulle citta'<br />
costiere (Trapani registro'<br />
4°C ). Il dato e' offerto dal<br />
meteorologo di<br />
3bmeteo.com Edoardo Ferrara<br />
che spiega: "Negli anni<br />
2000 ci siamo abituati a frequenti<br />
anticipi d'Estate gia'<br />
a maggio, che spesso si e' rivelato<br />
piu' caldo <strong>del</strong> normale.<br />
Cosi' sorprende piu' <strong>del</strong><br />
dovuto constatare ora un periodo<br />
cosi' fresco ed instabi-<br />
Napolitano: vigilerò perchè il governo<br />
non scivoli verso l’inconcludenza<br />
Roma - "Vigilero' perche' non si<br />
scivoli di nuovo verso opposte forzature<br />
e rigidita' e verso l'inconcludenza,<br />
ne' per quel che riguarda<br />
scelte urgenti e vitali di politica<br />
economica e sociale, ne' per quel<br />
che riguarda la legge elettorale e<br />
riforme istituzionali piu' che mai<br />
necessarie". La garanzia e' <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Repubblica, Giorgio<br />
Napolitano, che in occasione <strong>del</strong>l'anniversario<br />
<strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la<br />
Repubblica parla ai cittadini.<br />
"Rivolgo a voi tutti un cordiale saluto<br />
ed augurio per l'anniversario<br />
<strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la nostra Repubblica",<br />
e' l'incipit di Napolitano.<br />
"Lo celebriamo nel modo piu' sobrio,<br />
riducendo all'essenziale lo<br />
stesso omaggio che non puo' mancare<br />
alle forze armate che servono<br />
con onore, anche lontano dal paese,<br />
la bandiera nazionale e - con<br />
l'apporto <strong>del</strong> volontariato civile -<br />
la causa <strong>del</strong>la solidarieta' insieme<br />
con quella <strong>del</strong>la sicurezza. E' giusto<br />
che in questa giornata <strong>del</strong> 2<br />
giugno l'Italia dia di se' un'immagine<br />
di dignita', di consapevolezza,<br />
di volonta' costruttiva. Viviamo<br />
con profonda preoccupazione<br />
il protrarsi e l'aggravarsi <strong>del</strong>la<br />
recessione, la crisi diffusa, in<br />
molti casi drammatica, <strong>del</strong>le imprese<br />
e <strong>del</strong> lavoro. Ma diciamo a<br />
noi stessi, come all'Europa e al<br />
mondo, che a queste difficolta' non<br />
ci pieghiamo, che vi reagiamo convinti<br />
di poterle superare. Purche'<br />
scatti uno sforzo straordinario di<br />
mobilitazione operosa e di coesione<br />
sociale, e insieme un impegno<br />
efficace e convergente di governo e<br />
Parlamento. E in effetti - aggiunge<br />
il presidente - ci si sta, in queste<br />
settimane, muovendo seriamente<br />
in direzioni nuove anche in<br />
Europa, dove ormai si impone all'ordine<br />
<strong>del</strong> giorno come problema<br />
numero uno quello <strong>del</strong> creare occasioni<br />
e prospettive di lavoro per<br />
vaste masse di giovani che ne sono<br />
privi. In questo senso, per la<br />
crescita e l'occupazione non meno<br />
che per il risanamento finanziario,<br />
ognuno deve fare la sua parte,<br />
perche' e' decisivo l'apporto di<br />
tutti"."Vedete, se tocca ancora a<br />
me rivolgervi quest'anno il messaggio<br />
per il 2 giugno, e' perche'<br />
ho accettato - sollecitato da molte<br />
parti - l'onore e il peso di una rielezione<br />
a Presidente. Ma ho compiuto<br />
questo gesto di responsabilita'<br />
verso il paese - ricorda ancora<br />
il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica -<br />
confidando che le forze politiche,<br />
a cominciare da quelle maggiori,<br />
sappiano mostrarsi a loro volta responsabili.<br />
E il primo banco di prova<br />
sta nel discutere e confrontarsi<br />
tra loro liberamente ma con realismo<br />
e senso <strong>del</strong> limite, senza mettere<br />
a rischio la stabilita' politica e<br />
istituzionale, in una fase cosi' <strong>del</strong>icata<br />
<strong>del</strong>la vita nazionale. E quindi<br />
vigilero' perche' non si scivoli di<br />
nuovo verso opposte forzature e rigidita'<br />
e verso l'inconcludenza, ne'<br />
per quel che riguarda scelte urgenti<br />
e vitali di politica economica e sociale,<br />
ne' per quel che riguarda la<br />
legge elettorale e riforme istituzio-<br />
le che, per quanto piuttosto<br />
anomalo, si verificava invece<br />
ben piu' frequentemente<br />
prima degli Anni '90".<br />
Una situazione anomala che<br />
penalizza pure l'Europa centro-occidentale<br />
con clima insolitamente<br />
fresco e piovoso,<br />
tanto che nell'ambiente<br />
meteorologico c'e' chi preannuncia<br />
un anno senza estate,<br />
anche per l'Italia.<br />
"La nostra opinione e' che<br />
invece l'estate sapra' rialzare<br />
la testa sull'Italia, in particolare<br />
al Centrosud - precisano<br />
da 3bmeteo.com - in<br />
quanto mancano alcune con-<br />
I FATTI DELLA VITA 2<br />
dizioni base che in passato<br />
hanno portato freddo e neve<br />
a quote basse anche nel trimestre<br />
estivo. Non sara'<br />
un'estate <strong>2013</strong> particolarmente<br />
brillante, almeno in una<br />
prima fase, ma sole e caldo<br />
non dovrebbero mancare<br />
soprattutto al Centrosud. Un<br />
po' piu' sottotono invece al<br />
Nord, con maggiori spunti<br />
piovosi o temporaleschi, ma<br />
comunque in un contesto<br />
climatico piu' caldo di quello<br />
attuale'. Per i prossimi<br />
giorni, "piogge, temporali<br />
sparsi e temperature sotto le<br />
medie ci terranno compagnia<br />
ancora fino a meta' <strong>del</strong>la<br />
prossima settimana - conclude<br />
l'esperto di 3bmeteo.com<br />
- anche se domani<br />
godremo di tempo piu' soleggiato,<br />
specie su coste e<br />
pianure; piu' penalizzate invece<br />
le aree montuose, ad elevato<br />
rischio acquazzone.<br />
Dopo il 6-7 giugno dovrebbe<br />
tornare l'alta pressione, garanzia<br />
di tempo piu' stabile<br />
con i primi caldi di stagione,<br />
specie al Centrosud; Nord invece<br />
a tratti lambito dagli umidi<br />
venti atlantici, con ancora<br />
qualche acquazzone o<br />
temporale".<br />
Ennesimo attacco di Grillo: faremo<br />
un c... così all’informazione collusa<br />
"Non ce l'ho con i giornalisti ma non dimentico niente. Un giorno gli faremo un c... così. Faremo i conti con i Floris e i Ballarò ma anche<br />
con il Rodotà e la Gabanelli, quelli che ci si sono rivoltati contro". Lo ha detto Beppe Grillo parlando ad una manifestazione elettorale<br />
in Sicilia in occasione <strong>del</strong> 'Tutti a casa tour'.<br />
nali piu' che mai necessarie. Occorre<br />
recuperare fiducia nella<br />
politica e nelle istituzioni,<br />
dando risposte concrete soprattutto<br />
ai molti tra voi che<br />
vivono momenti duri e penosi<br />
e sono in allarme per il presente<br />
e per il futuro. Ad essi<br />
mi sento e restero' vicino. Di<br />
qui al 2 giugno <strong>del</strong> prossimo<br />
anno, l'Italia dovra' essersi<br />
data una prospettiva nuova,<br />
piu' serena e sicura. Andiamo<br />
avanti con coraggio per<br />
potervi riuscire. Ancora un<br />
augurio - conclude - Viva la Repubblica<br />
!"<br />
Il Capo <strong>del</strong>lo Stato interviene<br />
con una dichiarazione anche<br />
Roma - In cima all'agenda <strong>del</strong> governo<br />
c'e' "la riduzione <strong>del</strong>le tasse<br />
sul lavoro per creare nuovi posti".<br />
Enrico Letta non perde occasione<br />
per ricordare che il primo<br />
obiettivo <strong>del</strong> suo esecutivo<br />
e' il lavoro. E intervenendo<br />
al festival <strong>del</strong>l'Economia a<br />
Trento, il presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
non ha mancato di ribadirlo.<br />
"Uscire dalla procedura<br />
di infrazione ci consente<br />
di andare al vertice europeo<br />
<strong>del</strong> 27-28 giugno non essendo<br />
gli ultimi <strong>del</strong>la classe - ha premesso<br />
-, il governo si presentera'<br />
con un piano di interventi<br />
e la priorita' sara' la riduzione<br />
<strong>del</strong>la disoccupazione<br />
giovanile sotto la soglia <strong>del</strong> 30 per<br />
cento". Sempre guardando all'Europa<br />
ha invece precisato: "Sbagliato<br />
chiedere a Bruxelles di rinegoziare il<br />
fiscal compact. Accanto a questo dobbiamo<br />
avere la gamba <strong>del</strong>la crescita.<br />
Questo e' il grande tema". Dopo aver<br />
sull’accordo sulla rappresentan-<br />
za tra sindacati e Confindustria.<br />
“E' un segno importante e incoraggiante<br />
di volonta' costruttiva<br />
e di coesione sociale, fattori en-<br />
ricordato che questo e' un "governo<br />
eccezionale, un governo strano e non<br />
si ripetera'", Letta si e' dato 18 me-<br />
si per completare l'iter di riforme,<br />
"e' il tempo giusto". E tra queste ci<br />
deve essere anche quella "<strong>del</strong> Titolo<br />
V <strong>del</strong>la Costituzione. La' dentro c'e'<br />
qualcosa che non funziona".<br />
Volgendo ancora lo sguardo al Vecchio<br />
Continente, il premier ha avvi-<br />
trambi decisivi per il superamento<br />
<strong>del</strong>le difficolta' e <strong>del</strong>le prove<br />
che l'Italia ha davanti a se'.<br />
Nell'esprimere il mio vivo apprezzamento<br />
per le scelte <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Confindustria e dei<br />
Segretari generali <strong>del</strong>le Confederazioni<br />
dei Lavoratori, mi auguro<br />
che lo spirito e il contenuto<br />
<strong>del</strong>l'accordo trovino la piu' larga<br />
adesione in tutti gli ambienti<br />
imprenditoriali e sindacali. Sono<br />
certo che l'esempio di convergenza<br />
tra le parti sociali che<br />
cosi' si e' dato suscitera' l'apprezzamento<br />
anche <strong>del</strong>le istituzioni<br />
europee, e varra' a rafforzare<br />
la credibilita' <strong>del</strong> nostro Paese<br />
in Europa."<br />
Letta: «La priorità è il taglio <strong>del</strong>le tasse<br />
sul lavoro. E le Riforme entro diciotto mesi»<br />
sato la platea: se alle prossime elezioni<br />
non "facciamo la svolta, avremo<br />
il Parlamento europeo piu' antieuropeo<br />
<strong>del</strong>la storia. O l'Europa<br />
diventa in 18-24 mesi quello strumento<br />
di democrazia <strong>del</strong>la globalizzazione,<br />
di sovranita' condivisa,<br />
oppure non la tocchiamo<br />
piu' e resta in mano ad altri.<br />
L'Europa e' morta a Sarajevo". E'<br />
importante che abbia "un proprio<br />
ministro degli Esteri" e una "presenza<br />
militare unica sugli scenari<br />
internazionali".<br />
"In Europa - ha quindi ricordato<br />
Letta - siamo pieni di paradisi fiscali.<br />
Non e' tollerabile. E' una<br />
battaglia di civilta'. La comunita'<br />
vive se ognuno fa la sua parte".<br />
E sulla possibile uscita dall'Unione<br />
<strong>del</strong>la Gran Bretagna ha chiosato:<br />
"Sarebbe un danno avere la Gran<br />
Bretagna fuori dall'Europa. Sicuramente<br />
nel nostro semestre lavoreremo<br />
per tenerla agganciata al treno<br />
europeo".<br />
OSSERVATORIO<br />
E’ accaduto<br />
in Campania<br />
Sequestrate 4 tonnellate di ciliegie dai Nas<br />
NAPOLI - Quattro tonnellate di ciliege in bagna di alcool, prive <strong>del</strong>la necessaria<br />
documentazione ai fini <strong>del</strong>la rintracciabilita' alimentare, sono state sequestrate dai<br />
carabinieri <strong>del</strong> Nas di Napoli nel corso di un'ispezione in un'azienda conserviera<br />
<strong>del</strong>la provincia. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che il semilavorato,<br />
dopo un preventivo trattamento di denocciolatura, sgambatura e calibratura,<br />
veniva stipato in appositi contenitori di plastica in soluzione alcoolica<br />
per poi essere successivamente consegnato ad altre ditte <strong>del</strong>la filiera alimentare<br />
a livello nazionale che lo utilizzavano come ripieno per cioccolatini. Le violazioni<br />
riscontrate hanno comportato la segnalazione <strong>del</strong> titolare <strong>del</strong>l'industria all'<br />
autorita' amministrativa, l'irrogazione di sanzioni pecuniarie e la distruzione dei<br />
frutti.<br />
Affiliato clan camorra perseguita moglie e figli<br />
NAPOLI - I Carabinieri hanno arrestato un uomo - A.M., 47 anni, ritenuto affiliato al<br />
clan camorristico dei 'Lago' - per atti persecutori verso l'ex moglie e i suoi tre figli.<br />
Con un'ordinanza di custodia cautelare <strong>del</strong> gip di Napoli, e' accusato di aver determinato,<br />
da circa tre anni, nonostante il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati<br />
dall'ex moglie e dai figli, un grave stato di ansia nella donna e nei figli con pedinamenti,<br />
telefonate e un tentativo di investimento.<br />
Camorra pestarono rumeno per uno sgarro: arrestati<br />
NAPOLI - Sei persone vicine al clan Veneruso, molto attivo a Volla (Napoli) e nelle<br />
zone limitrofe, sono state arrestate per effetto di due distinte ordinanze di custodia<br />
cautelare in carcere eseguite alle prime ore <strong>del</strong> giorno dai carabinieri <strong>del</strong>la<br />
compagnia di Torre <strong>del</strong> Greco (Napoli). Si tratta di Salvatore Alfuso, 36 anni di<br />
Casalnuovo, Vincenzo Esposito, 38 anni di Volla, Ciro Manganaro 46 anni di Volla,<br />
Antonio De Luca, 43 anni di Casalnuovo, di Salvatore Esposito, 30 anni di Volla<br />
e di Mirko Contacolli, 29 anni di Volla. I primi cinque erano gia' noti alle forze<br />
<strong>del</strong>l'ordine. Tutti sono stati rinchiusi nel carcere di Secondigliano. Nell'inchiesta,<br />
coordinata dalla Dda di Napoli, si contestano ai sei arrestati i reati di sequestro<br />
di persona, aggressione armata e lesioni, aggravati dalle finalita' e dal metodo<br />
mafiosi in riferimento al sequestro di un cittadino rumeno compiuto dagli esponenti<br />
<strong>del</strong> clan per punizione dopo che si era reso protagonista di un furto di gasolio<br />
ai danno di imprenditori locali. Questi ultimi si erano rivolti al clan per avere<br />
'soddisfazione'. La vittima fu pestata a colpi di calci, pugni e sprangate all'interno<br />
di un capannone di Volla. Due dei sei arrestati sono accusati anche di un tentativo<br />
di estorsione ai danni di un'impresa edile.<br />
Falsi certificati di residenza per sconti Rc auto<br />
CAMPOBASSO - Falsi certificati di residenza, per ottenere polizze assicurative<br />
a condizioni piu' vantaggiose. E' il sistema messo in atto da un gruppo di<br />
persone <strong>del</strong>la provincia di Napoli scoperto dalla Polizia stradale di Campobasso<br />
e denunciato all'autorita' giudiziaria. Attraverso queste certificazioni riuscivano<br />
ad ottenere l'aggiornamento <strong>del</strong>le banche dati Pra e <strong>del</strong>la Motorizzazione<br />
con il successivo rilascio di una nuova carta di circolazione.<br />
Camorra a Giugliano, appello dei parroci<br />
NAPOLI - Lettera appello dei parroci di Giugliano (Napoli) dopo lo scioglimento<br />
<strong>del</strong> consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. La lettera sara' distribuita<br />
oggi prima <strong>del</strong>la processione <strong>del</strong> 'Corpus Domini' e verra' letta nel corso <strong>del</strong>le<br />
messe celebrate sempre oggi. I sacerdoti ribadiscono che e' necessario 'cercare,<br />
trovare, e realizzare strategie innovative' che rendano il popolo giuglianese 'unito<br />
nella ricerca <strong>del</strong> bene comune, spezzando ogni forma di connivenza con realta'<br />
che - scrivono - impediscono la nostra crescita per un dignitoso vivere civile'.<br />
INDOVINA CHI VIENE<br />
A CENA CON BERKELEY<br />
dalla prima pagina<br />
Tutta questa zona, che ha bisogno di un’urgente azione di riordino<br />
<strong>del</strong>le aree archeologiche e di restauri mirati, deve diventare oggetto<br />
di una riqualificazione abitativa e di un potenziamento intelligente<br />
<strong>del</strong>le sue strutture di carattere scientifico e culturale. La Dogana,<br />
tornata in vita come nuova e aperta agorà, può essere punto di cerniera<br />
tra il nucleo antico e la più ampia parte storica, che deve invece<br />
sviluppare in maniera coordinata le sue funzioni di carattere<br />
civile, abitativo, ricreativo. Non vanno dimenticati i numerosi edifici<br />
storici disseminati in postazioni più periferiche, come le ville ottocentesche<br />
che, per quanto spesso in mano privata, devono essere<br />
oggetto di un grande disegno armonico che vada dall’inserimento<br />
in una rete di “Heritage” alla riconversione per finalità pubbliche. In<br />
altre parole, il recupero estetico e funzionale di manufatti storici come<br />
la Dogana (ma anche l’ex GIL di Del Debbio) deve contribuire alla<br />
immagine mentale condivisa (l’imageability <strong>del</strong>l’urbanista americano<br />
Kevin A. Lynch) degli spazi urbani grazie ad alcuni luoghi e<br />
strutture di alto valore architettonico e simbolico intorno ai quali si<br />
radica l’identità dei cittadini.<br />
E’ quindi a partire dal rapporto dinamico con il passato (va anche<br />
rimarcata la latitanza <strong>del</strong>le Sovrintendenze sul piano conoscitivo e<br />
propositivo) che va ritrovata una progettualità globale tale da prendere<br />
in considerazione diversi livelli di intervento. La rivitalizzazione<br />
<strong>del</strong> centro storico produce un riposizionamento funzionale<br />
<strong>del</strong>l’intero territorio cittadino (comprese le periferie), dove compito<br />
<strong>del</strong>la politica è il potenziamento <strong>del</strong> benessere dei quartieri intesi<br />
come comunità di relazione dotate di una loro istanza di autogoverno.<br />
Con riferimento infine a un’area vasta, che comprende anche i comuni<br />
circonvicini, si può migliorare la situazione dei trasporti e degli<br />
assi <strong>del</strong> commercio, e individuare gli strumenti per una riqualificazione<br />
<strong>del</strong>le preziose fasce naturali che già agli occhi dei viaggiatori<br />
stranieri esercitavano un forte richiamo, dal verde attrezzato<br />
agli orti urbani a un’agricoltura di livello che sia non solo produzione<br />
ma anche componente consapevole <strong>del</strong> paesaggio.<br />
Al prossimo sindaco, se avrà il coraggio <strong>del</strong>la libertà rispetto agli<br />
assetti pachidermici <strong>del</strong>la solita politica nostrana e anche a tanti lacci<br />
che potrebbero legarlo come fecero con Gulliver i piccolissimi abitanti<br />
di Lilliput (un esempio per tutti: ritornare a una offerta degli<br />
spettacoli teatrali gestita in proprio e non più attraverso società<br />
di precotti), basterà allora ispirarsi all’affascinante cartina <strong>del</strong>la città<br />
disegnata da Giovanni Battista Pacichelli nel 1703. E gli avellinesi<br />
nel 2017, dopo trecento anni esatti, di fronte a una Fontana di Bellerofonte<br />
e una Dogana restituite all’antica bellezza, potranno di<br />
nuovo sedersi a tavola insieme a Berkeley.<br />
toniermano@tiscali
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> 3<br />
LE VERTENZE<br />
Sinergia<br />
Sirpress-Fga<br />
La proposta<br />
<strong>del</strong>l’Ugl<br />
Una sinergia tra l’azienda di pressofusione<br />
Sirpress di Nusco e la Fga,<br />
ex Fma di Pratola Serra. E’ la<br />
nuova proposta avanzata dall’Ugl<br />
per provare a mettere nuovamente<br />
nel circuito produttivo i 160 lavoratori<br />
<strong>del</strong>la fallita Almec, che<br />
non sono stati assorbiti dalla Sirpress<br />
nonostante gli impegni assunti<br />
dalla proprietà, che è la<br />
Gruppioni di Bologna. Ieri mattina<br />
l’assemblea dei lavoratori presso<br />
la sede <strong>del</strong>l’Ugl di Avellino, organizzata<br />
dal segretario <strong>del</strong>la categoria<br />
dei metalmeccanici, Antonio<br />
Oliviero, e dal rappresentante<br />
rsa, Antonio Davidde, proprio per<br />
analizzare il comportamento da tenere<br />
nei prossimi mesi al fine di evitare<br />
che i lavoratori, attualmente<br />
in cassa integrazione, finiscano<br />
definitivamente in mobilità. “Il piano<br />
industriale annunciato dalla<br />
proprietà, pur presentando elementi<br />
positivi, in realtà non risolve<br />
il problema occupazionale – afferma<br />
Oliviero – perché l’attivazione<br />
a regime <strong>del</strong> reparto di sbavatura<br />
e l’accordo concluso con la<br />
Bmw nei fatti determinerebbero al<br />
massimo l’assunzione di una sessantina<br />
di lavoratori, ma le altre<br />
cento unità non avrebbero altre opportunità<br />
per tornare a lavorare.<br />
Partendo da questo presupposto<br />
abbiamo immaginato di proporre<br />
alla Gruppioni una soluzione che<br />
potrebbe tornare utile alla Sirpress<br />
e alla Fga di Pratola Serra.<br />
La Fiat sta iniziando a produrre i<br />
motori in alluminio e non vediamo<br />
per quale ragione dovrebbe negare<br />
una collaborazione con la Sirpress,<br />
tenuto presente che l’azienda<br />
attiva a Nusco è leader proprio<br />
nelle pressofusioni di alluminio.<br />
Gruppioni potrebbe offrire alla Fiat<br />
un prodotto di alta qualità ad un<br />
prezzo competitivo e l’azienda torinese<br />
potrebbe commissionare alla<br />
prima la realizzazione dei componenti<br />
di alluminio. Solo così –<br />
sottolinea Oliviero – la Sirpress potrebbe<br />
assumere tutti i lavoratori<br />
in cassa integrazione”. L’idea è<br />
condivisa anche da Davidde, che<br />
annuncia una iniziativa in sinergia<br />
con le altre sigle sindacali finalizzata<br />
a chiedere a Gruppioni<br />
un incontro urgente per capire se<br />
quella strada sia percorribile.<br />
Un poker di premi per i comuni avellinesi<br />
al Forum Asmel <strong>2013</strong>. Innanzitutto<br />
il premio TrasparENTE<br />
ai Comuni di Contrada e Moschiano.<br />
Il Programma TrasparENTE è un<br />
progetto nato a seguito di un protocollo<br />
d’intesa stipulato dal Consorzio<br />
Asmez con Adiconsum, Cna,<br />
Confindustria e Confartigianato<br />
di Campania e Calabria in virtù<br />
<strong>del</strong> quale vengono attribuiti rating<br />
ai comuni più attenti alla trasparenza<br />
ed all’utilizzo <strong>del</strong>le nuove<br />
tecnologie. Poi altri due comuni<br />
irpini premiati con il Premio Innovatore:<br />
Aiello <strong>del</strong> Sabato e Monteverde.<br />
Il Premio Comune Innovatore viene<br />
assegnato, invece, agli Enti Locali<br />
che hanno deciso di utilizzare<br />
strumenti telematici in grado di coniugare<br />
esigenze burocratiche con<br />
l’innovazione tecnologica, ottenendo<br />
risparmi, efficienza nella gestione<br />
dei processi e migliore qualità<br />
nei servizi al cittadino.<br />
Sono stati premiati i Comuni <strong>del</strong>la<br />
Il “rottamatore” incontra i<br />
candidati <strong>del</strong> centrosinistra<br />
al ballottaggio in Campania<br />
e li incita alla sfida<br />
Campania che hanno scelto di “gestire”<br />
tutte le procedure in materia<br />
di Attività produttive attraverso il<br />
Suap telematico e quelli che hanno<br />
svolto in maniera telematica i<br />
propri bandi di gara, in ossequio<br />
alle novità legislative in materia di<br />
codice degli appalti, utilizzando la<br />
centrale di Committenza consortile<br />
Asmel. Ma ci sono altre due<br />
buone notizie per gli oltre 100 comuni<br />
avellinesi aderenti alla rete<br />
Asmel: una convenzione quadro,<br />
con un appalto da 150 milioni di<br />
euro in 5 anni, a disposizione di<br />
1563 Enti Locali per la sostituzione<br />
di Equitalia nella riscossione dei<br />
attualita’<br />
Il sindaco di Firenze lancia da Napoli il messaggio a sostegno di Foti<br />
Renzi: battere De Mita<br />
Rappresenta il passato<br />
NAPOLI- S’intitola «Oltre la rottamazione»<br />
il nuovo libro di<br />
Matteo Renzi, per Mondadori,<br />
nella collana Strade blu. Racconta<br />
la nuova sfida che il sindaco<br />
propone per il Pd e per l’Italia.<br />
Ieri il sindaco di Firenze,<br />
in netto ritardo sulla tabella di<br />
marcia, l’ha presentato a Napoli.<br />
E l’occasione è stata propizia<br />
per spostare l’attenzione sul turno<br />
<strong>del</strong> ballottaggio nei maggiori<br />
comuni, due in particolare,<br />
per quanto riguarda la Campania.<br />
Il primo è Avellino. Riferito<br />
a Paolo Foti dice: “Dobbiamo<br />
vincere e sconfiggere De Mita,<br />
che rappresenta il passato”. E<br />
aggiunge il suo sostegno politico<br />
alla corsa <strong>del</strong> candidato che<br />
corre per il centrosinistra e che<br />
dovrà vedersela proprio con<br />
l’avversario <strong>del</strong>l’Udc, Dino Preziosi.<br />
Una parola anche per Nicola<br />
Cuomo, candidato democratico<br />
a Castellammare di Stabia:<br />
“Siamo forti” e per Mimmo<br />
Tuccillo, vicesegretario regionale<br />
<strong>del</strong> Pd, che si è messo in<br />
gioco ad Afragola. Il ballottaggio<br />
è al centro <strong>del</strong>la manifesta-<br />
zione di venerdì sera a Napoli.<br />
Tra gli altri si vedono anche Venanzio<br />
Carpentieri da Melito e<br />
Giuseppe Lanzaro da Pontecagnano,<br />
che aspetta pazientemente<br />
il "Rottamatore" per quasi<br />
due ore.<br />
Arriva così da Napoli il messaggio<br />
rivolto non solo ai renziani,<br />
AL FORUM ASMEL RICONOSCIMENTI A CONTRADA, MOSCHIANO, AIELLO E MONTEVERDE<br />
Trasparenza e innovazione, comuni premiati<br />
tributi e la neonata centrale di<br />
committenza per l’assegnazione<br />
degli appalti nei lavori pubblici.”.<br />
Il Forum, che si è svolto nel complesso<br />
congressuale <strong>del</strong>l’Hotel Ramada<br />
di Napoli, è un appuntamento<br />
annuale che raduna nel capoluogo<br />
campano i rappresentanti<br />
dei 1563 Enti Locali italiani uniti<br />
nell’Associazione Asmel, una rete<br />
di comuni che persegue l'obiettivo<br />
<strong>del</strong>la modernizzazione degli<br />
Enti associati, puntando ad “esportare”<br />
nel resto d'Italia la formula<br />
associativa affermatasi in<br />
Campania con l’attività svolta sin<br />
dal 1994 dal Consorzio Asmez ed<br />
ma a tutti quanti intendono segnare<br />
un punto di svolta, ha aggiunto<br />
il sindaco di Firenze ai<br />
cronisti che lo incitavano proprio<br />
sulle elezioni ad Avellino,<br />
dove l’esito <strong>del</strong>la sfida politica<br />
è particolarmente atteso.<br />
Nella sala <strong>del</strong>la Stazione Marittima,<br />
che l’ultima volta ha ac-<br />
Stato-mafia, Rotondi: Mancino<br />
non va lasciato solo, chi sa parli<br />
“Non fa onore alla Democrazia Cristiana<br />
l’assordante silenzio di tutto il mondo dc su<br />
quanto avviene attorno al nome di Nicola<br />
Mancino, uomo <strong>del</strong>le istituzioni la cui onesta<br />
e fe<strong>del</strong>tà alla Repubblica sono ben note al<br />
coro silente dei reduci <strong>del</strong>la Balena Bianca”.<br />
Il monito è <strong>del</strong>l’ex ministro e parlamentare<br />
<strong>del</strong> Pdl, Gianfranco Rotondi. “Non ho alcuna<br />
difficoltà a farlo io solo, assumendo la responsabilità<br />
che compete a chi ha portato in<br />
Parlamento nel 20<strong>06</strong> l’ultimo gruppo parlamentare <strong>del</strong>la Dc: Mancino<br />
non va lasciato solo e indifeso di fronte alla damnatio memoriae <strong>del</strong>la<br />
Democrazia Cristiana. Io non ho avuto parte per età a quella stagione<br />
e posso limitarmi a un’opinione, ma tutti quelli che conoscono<br />
le circostanze hanno il dovere di parlare ad alta voce”.<br />
ispirata ai principi <strong>del</strong>la sussidiarietà<br />
e <strong>del</strong>la valorizzazione <strong>del</strong>le<br />
Autonomie Locali.Hanno preso<br />
parte ai lavori <strong>del</strong> Forum, coordinati<br />
dal presidente di Asmel Francesco<br />
Pinto, l’assessore regionale<br />
agli Enti Locali Pasquale Sommese,<br />
il vice presidente nazionale<br />
ANPCI, Arturo Manera, gli eurodeputati<br />
Erminia Mazzoni e Andrea<br />
Cozzolino, il Presidente <strong>del</strong><br />
Tar Campania, Cesare Mastrocola,<br />
il Garante <strong>del</strong> contribuente Giuseppe<br />
Pedersoli e Francesco Caputo,<br />
fondatore <strong>del</strong>l’Istituto Etico<br />
per l'Osservazione e la Promozione<br />
degli Appalti.<br />
colto Pierluigi Bersani candidato<br />
premier, Renzi ha continuato<br />
toccando altri argomenti,<br />
che si leggono nelle pagine <strong>del</strong><br />
suo libro. «Questo governo per<br />
come è nato e per come è la legge<br />
elettorale è l'unica soluzione<br />
ed io non farò mai polemica verso<br />
questo governo».<br />
Dice il sindaco e poi ancora:<br />
«Questa è una legge elettorale<br />
fatta apposta per bloccare, è<br />
concepita perché al Senato ci sia<br />
un po' di confusione, viene amabilmente<br />
chiamata porcata.<br />
Ecco perché serve una legge elettorale<br />
chiara, che non sia una<br />
porcata. Ci vuole una legge<br />
elettorale degna di questo nome,<br />
che sia fatta bene, presto e che<br />
ci faccia credere nel bipolarismo».<br />
E infine su Beppe Grillo: «Grillo<br />
ha perso le elezioni perché ha<br />
detto cose allucinanti come la<br />
mafia non uccide, ma soprattutto<br />
perché ha dato plasticamente<br />
l'impressione di limitarsi a protestare<br />
e di non risolvere i problemi.<br />
Voleva dimezzare le indennità<br />
e invece ha finito per dimezzare<br />
i voti».<br />
LA NOTA DI RUBINACCIO<br />
Rifiuti, ancora<br />
botta e risposta<br />
Arriva immediata la replica <strong>del</strong><br />
rappresentante provinciale <strong>del</strong> Mir<br />
Giuseppe Rubinaccio all’assessore<br />
regionale Paolo Romano sulla<br />
questione rifiuti.<br />
«Voglio augurarmi- così Rubinaccio<br />
in una nota- che i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>la nostra provincia, in particolare<br />
i consiglieri regionali, si<br />
facciano sentire. Rappresentino<br />
quelle che sono le perplessità circa<br />
un passaggio su cui non ci sono<br />
ancora certezze e tante ombre.<br />
Anche a causa di un pericoloso<br />
vuoto legislativo, quello che non<br />
individua un percorso chiaro dopo<br />
il 30 giugno. In particolare lascia<br />
nel Limbo più assoluto circa<br />
il futuro di un ciclo integrato,<br />
quello dei rifiuti nella nostra provincia,<br />
che in tempi non sospetti,<br />
quando le sue ambizioni personali<br />
non avevano preso il sopravvento<br />
sulla verità, aveva lodato<br />
le attività e la ratio <strong>del</strong>la provincializzazione<br />
ed in particolare di<br />
IrpiniAmbiente». Per Rubinaccio,<br />
quella voluta dalla Regione Campania<br />
«è peggio di un salto nel<br />
buio. Con il problema che lo sarà<br />
anche per 600 dipendenti che ora<br />
devono ascoltare frasi <strong>del</strong> genere<br />
«non credo che la proroga<br />
potrà durare fino al 2014» o ancora<br />
«cassa integrazione». Ci rendiamo<br />
conto <strong>del</strong>la gravità <strong>del</strong>le<br />
affermazioni di questo assessore<br />
nominato e da tempo incompatibile?<br />
Spero che si rendano conto<br />
<strong>del</strong>la gravità di una situazione<br />
<strong>del</strong> genere anche i consiglieri regionali<br />
Sergio Nappi e Antonia<br />
Ruggiero, a cui mi rivolgo in particolare<br />
per la vicinanza politica<br />
in questi anni. A loro, come ai<br />
sindacati, chiedo un intervento<br />
sollecito e forte sulla problematica<br />
dei lavoratori». E un ultima riflessione<br />
è legata al tema <strong>del</strong>la legalità.<br />
«Se ne parla tanto, si dice<br />
che si vuole garantire la trasparenza.<br />
Ma alla fine si riapre la strada<br />
ai privati, che con tutto il rispetto<br />
per la gestione al 90%dei<br />
casi trasparente, comunque ha registrato<br />
forme di illecito anche<br />
nella nostra provincia. Una battaglia<br />
anche di legalità, di diritti e<br />
di garanzie per i dipendenti».<br />
Isochimica, appello <strong>del</strong> Prc<br />
a operai e Borgo: «Lottate»<br />
Dura presa di posizione <strong>del</strong> Partito <strong>del</strong>la Rifondazione Comunista sulla<br />
vicenda <strong>del</strong>l’ex Isochimica. Gli ultimi sviluppi inerenti la vicenda<br />
legata al pensionamento anticipato dei lavoratori non sorprende affatto<br />
il segretario provinciale Tony Della Pia, considerato che tutte le<br />
norme contenute nella legge 295/92 sono ostative viste le condizioni<br />
oggettive degli operai medesimi. «Da diversi mesi- spiega Della Piaandiamo<br />
predicando in tutte le sedi e con chi ha responsabilità istituzionali,<br />
parlamentari e di governo, che occorre la volontà politica,<br />
al fine di apportare le dovute modifiche con una deroga alla legge<br />
Fornero, per permettere alle vittime di questa vergognosa vicenda di<br />
ottenere i loro sacrosanti diritti, occorre forzare le norme volute e ancora<br />
pilotate dalle lobby <strong>del</strong>l'amianto che continuano ad essere ampiamente<br />
rappresentate anche nell'attuale Parlamento, serve un minimo<br />
di coraggio per non trattare la vicenda non come un semplice<br />
problema burocratico amministrativo, ma per quello che realmente<br />
è, un assassinio di stato coronato dal disastro ambientale realizzato<br />
da persone spietate,con il sostegno <strong>del</strong>lo Stato e l'omertà dei tanti corrotti<br />
che con omissioni e silenzi».<br />
Il Prc non è più disposto ad “ascoltare favole, che durano da trenta anni,<br />
mentre padri di famiglia muoiono, altri si ammalano ed un'intero<br />
territorio continua ad essere contaminato”. Di qui il consiglio ai lavoratori<br />
di scoprire la loro dignità di uomini, che non chiedono l'elemosina<br />
ma il rispetto <strong>del</strong>la legalità, ed avere la forza di trattare con<br />
chi continua in atteggiamenti omertosi. Infine il Prc si rivolge anche<br />
alla comunità di Borgo Ferrovia e alla cittadinanza irpina consigliando<br />
di dimostrare ai loro figli di essere a gente capace di lottare liberandosi<br />
dai tentacoli che da decenni li rende schiavi. «Nelle prossime<br />
ore-conclude- proporremo azioni di lotta, non violente, ma dure».
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
AVELLINO- “Fate decidere all’avvocato<br />
Preziosi”. Così gridano<br />
alcuni sostenitori <strong>del</strong> candidato<br />
sindaco, dopo tre ore di discussione<br />
nel quartier generale<br />
<strong>del</strong>l’Udc. Un vertice ad alta tensione<br />
quello voluto da Ciriaco<br />
De Mita, per confrontarsi sugli<br />
apparentamenti con tutti i candidati<br />
<strong>del</strong>le liste che al primo<br />
turno hanno sostenuto insieme<br />
all’Udc il direttore<br />
generale <strong>del</strong>l’Air<br />
che ora si gioca il<br />
tutto per tutto al<br />
turno di ballottaggio<br />
di domenica<br />
prossima. I distinguo<br />
non mancano,<br />
anzi sono<br />
rimarcati nettamente<br />
dai rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le liste<br />
civiche vicine<br />
al candidato sindaco,<br />
e che non<br />
digeriscono quello<br />
che sembra un accordo già<br />
deciso altrove.<br />
Insinuazioni e atteggiamenti<br />
che lo stesso De Mita mette a<br />
freno, mostrandosi anche indignato<br />
per atteggiamenti che non<br />
rinuncia a definire “camorristici”.<br />
E non è facile neanche per<br />
lui gestire una scelta che, comunque<br />
andrà a finire, ha già<br />
lacerato la coalizione che sfida<br />
Paolo Foti, nonostante il leader<br />
Udc, al tavolo insieme al segretario<br />
provinciale Maurizio Pe-<br />
tracca, al consigliere regionale<br />
Pietro Foglia e l’ex vicepresidente<br />
<strong>del</strong>la Provincia Vincenzo<br />
Sirignano. Vincere sembra per<br />
i demitiani l’unico imperativo<br />
categorico, e così tutto il ragionamento<br />
finisce per puntare ad<br />
una mediazione e convincere<br />
tutti sulla necessità <strong>del</strong>l’apparentamento.<br />
“Bisogna ragionare non per il<br />
proprio interesse ma per quello<br />
generale, altrimenti si rischia di<br />
diventare miopi”, dice sempre<br />
De Mita. Oppure, in un altro<br />
passaggio “la necessità di dare<br />
rappresentanza a quei partiti<br />
che convergeranno sulla candidatura<br />
di Preziosi”.<br />
Non sembra convincere tutti, il<br />
leader di Nusco, anche se la dirigenza<br />
Udc è tutta schierata al<br />
suo fianco, come non manca chi<br />
abbandona la sala e la tensione<br />
quando uno stizzito de Mita striglia<br />
chi porta amici e parenti alle<br />
riunioni: “Io non ho portato<br />
mio padre nemmeno quando mi<br />
sono laureato”. Imbarazzo tra i<br />
sostenitori di Preziosi che non<br />
digeriscono questo dietro-front<br />
a cui il candidato sindaco sembra<br />
essere costretto, dopo aver<br />
annunciato e promesso, con<br />
tanto di applausi, di non ricorrere<br />
a nessun apparentamento,<br />
in particolare con Galasso e con<br />
Festa. E aveva parlato di “capitolo<br />
chiuso” con il Pdl. Non sa-<br />
rebbe stato così, poche ore dopo.<br />
Perché ieri la giornata si è<br />
surriscaldata lungo il filo rosso<br />
<strong>del</strong>le telefonate, degli incontri e<br />
<strong>del</strong>le attese. E <strong>del</strong>le decisioni ufficiali<br />
da prendere nelle prossime<br />
ore. Gianluca Festa si è incontrato<br />
con i vertici <strong>del</strong>l’Udc.<br />
Festa avrebbe chiesto, in cambio<br />
<strong>del</strong>l’appoggio, un posto di vicesindaco,<br />
due assessori e quattro<br />
consiglieri.<br />
Poi l’incontro con il Pdl, sem-<br />
PRIMO PIANO 4<br />
LA SFIDA<br />
AMMINISTRATIVE <strong>2013</strong><br />
Udc, esplode la tensione<br />
Pd, Foti non recede: da soli<br />
De Mita detta la linea e apre i contatti con il Pdl di Sibilia e “Davvero”<br />
di Festa. Ma le contestazioni si fanno sentire. Difficoltà per il<br />
candidato sindaco Preziosi che, in conferenza stampa, aveva escluso<br />
l’ipotesi di apparentamento. Poi incassa il no a Festa e un’apertura<br />
di dialogo con Sibilia. Il candidato <strong>del</strong> centrosinistra non<br />
cede alla tentazione e prosegue la sua campagna così come dichiarato.<br />
E oggi scade il termine per definire le alleanze<br />
REDAZIONE POLITICA<br />
pre richiesto dal leader di<br />
Nusco. Alza il telefono,<br />
chiama Sibilia e lo prega<br />
di incontrarsi. Mezzora<br />
di confronto, qualche spiraglio<br />
di alleanza, ma il<br />
dialogo, pur restando aperto,<br />
ha bisogno di una<br />
verifica nel partito a cui<br />
Sibilia non vuole venir<br />
meno. Le tensioni tra le<br />
parti, quelle, sembrano essere<br />
calate, dopo una campagna<br />
elettorale durissima,<br />
tra Pdl e Udc.<br />
Poi, a tarda notte, la<br />
svolta: Preziosi incassa<br />
la non alleanza con<br />
Festa e lascia aperta una<br />
porta per Sibilia.<br />
Oggi alle quattordici il<br />
termine ultimo per dichiarare<br />
agli avellinesi<br />
chi c’è e chi non c’è,<br />
chi sarà alleato con<br />
Preziosi, e se alla fine<br />
Foti andrà realmente<br />
da solo o ci saranno ulteriori<br />
colpi di scena.<br />
La notte appena trascorsa<br />
non sarà stata facile per<br />
nessuno, anzi, è stata sicuramente<br />
la notte dei lunghi coltelli.<br />
Foti si è tenuto fuori dai<br />
contatti indesiderati, fino a ieri:<br />
telefono irraggiungibile, al lavoro<br />
per la campagna elettorale“Idee<br />
in movimento”. Riprende<br />
- annuncia il suo ufficio<br />
stampa- il tour elettorale di Paolo<br />
Foti, candidato sindaco <strong>del</strong><br />
centrosinistra, in vista <strong>del</strong> ballottaggio<br />
<strong>del</strong> 9 e 10 giugno. La<br />
TRIBUNA IMPOLITICA<br />
La verginità <strong>del</strong>la ragazza<br />
N“L’importante è finire” cantava Mina con<br />
quella sua calda e divina voce in una <strong>del</strong>le<br />
sue canzoni più belle e particolari,<br />
come può esserlo quella che racconta la goffaggine<br />
sudaticcia e poco concludente di un amante<br />
che l’amata non vuole più. Anche per noi<br />
l’importante è finire, mentre tiriamo un sospiro di sollievo perché una<br />
<strong>del</strong>le due settimane che ci separano dal ballottaggio per il sindaco di<br />
Avellino è passata. Nulla più ci sorprende. Quel che è accaduto anche<br />
stavolta in tema di brogli elettorali o, eufemisticamente, calcoli<br />
sbagliati è un film visto già tante volte. Qui da noi, lo spoglio dei voti<br />
ha un che di miracoloso: dà luogo a tre risultati: il primo è quello vero,<br />
in quanto rinvia al computo preciso dei voti e <strong>del</strong>le preferenze di liste e<br />
candidati. Che però non viene effettuato, sicché il risultato vero è<br />
destinato a rimanere sconosciuto. Il risultato reso noto è il secondo,<br />
ma viene dichiarato (in parte) falso proprio da chi l’ha effettuato –<br />
DI ALVARO PIUTTOSTO CORSARO<br />
prossima sarà una settimana ricca<br />
di appuntamenti. Il tour <strong>del</strong>le<br />
“Idee in movimento” di Paolo<br />
Foti attraverserà tutti i quartieri<br />
e le periferie <strong>del</strong>la città<br />
(Rione Valle, Bellizzi, Borgo Ferrovia,<br />
San Tommaso). Un tour elettorale<br />
che consentirà a Foti<br />
di approfondire i punti centrali<br />
<strong>del</strong> programma per il rilancio di<br />
Avellino capoluogo. Previste inoltre<br />
varie iniziative ed incontri<br />
tematici con associazioni,<br />
giovani, donne e categorie professionali<br />
nel corso <strong>del</strong>la prossima<br />
settimana. Da domani, domenica<br />
2 giugno, per l’intera<br />
giornata gazebo a Corso Vittorio<br />
Emanuele, all’incrocio di via<br />
Dante, con la presenza di tutti i<br />
candidati <strong>del</strong>le liste <strong>del</strong> centrosinistra.<br />
La chiusura <strong>del</strong>la campagna<br />
elettorale “La svolta è con<br />
Paolo Foti Il Tuo Sindaco” è prevista<br />
per venerdì al centro sociale<br />
“Samantha Della Porta”.<br />
Dino Preziosi, a causa <strong>del</strong> maltempo,<br />
ha invece annullato la<br />
prevista manifestazione al Parco<br />
Santo Spirito. Da oggi alle<br />
quattordici, ad apparentamenti<br />
dichiarati, il duello ricomincia.<br />
scrutatori, rappresentanti di lista, presidenti di seggio, uffici<br />
comunali, in guerra fra loro. Ne viene fuori un terzo, che manco è<br />
veramente vero: accontenta solo chi ha la forza di recuperare i suoi<br />
voti e di continuare a fregarsi quelli degli altri. Nella nostra città è<br />
ormai diventata un’arte far sparire i voti da una lista e farli<br />
ricomparire in un’altra. Sono i Fregoli <strong>del</strong> broglio elettorale, i maghi<br />
<strong>del</strong>le preferenze truccate.<br />
Un esempio (quasi) leggendario: negli anni settanta, all’atto <strong>del</strong>lo<br />
spoglio <strong>del</strong>le schede <strong>del</strong> congresso di una sezione democristiana di<br />
Avellino in cui aveva votato e fatto votare i suoi seguaci, il compianto<br />
on. Lorenzo De Vitto, <strong>del</strong>la destra dc, ebbe l’amara sorpresa che la sua<br />
lista prese zero voti, neppure il suo. La notte precedente lo spoglio,<br />
l’urna era stata sostituita. Credere che possano cambiare personaggi<br />
che agiscono così per amministrare la città come sappiamo è come<br />
chiedere se è vergine a una ragazza che ha un uomo tra le gambe.<br />
Comunque sorridiamo, anche se è un sorriso amaro.<br />
A SOSTEGNO DI FOTI<br />
Il circolo Foa:<br />
noi lavoriamo per<br />
non consegnare<br />
la città alla destra<br />
«Il risultato <strong>del</strong> primo turno <strong>del</strong>le amministrative<br />
rende giustizia alla<br />
bontà <strong>del</strong>le posizioni espresse dal<br />
circolo Foa, che per tempo aveva denunciato<br />
la fragilità <strong>del</strong>la coalizione<br />
e previsto i risultati <strong>del</strong>la lista Davvero<br />
e di Sel, che molti davano come<br />
marginali». E’ la nota a firma <strong>del</strong>lo<br />
stesso circolo che avverte:«Oggi, tuttavia,<br />
non è il tempo <strong>del</strong>le polemiche,<br />
ma quello <strong>del</strong>le scelte di coerenza e<br />
responsabilità.<br />
Il primo obiettivo è evitare di consegnare<br />
la città alla destra e per questo<br />
obiettivo il circolo lavorerà.<br />
Noi riteniamo che Foti potrà vincere<br />
facendo scelte forti e coraggiose, che<br />
siano in grado di allargare la piattaforma<br />
<strong>del</strong>la coalizione<br />
al centrosinistra<br />
intero e di andare<br />
oltre, attraendo,<br />
in particolare, il<br />
voto degli scontenti.<br />
Per queste ragioni,<br />
pur ribadendo tutte<br />
le nostre riserve e<br />
contrarietà per come<br />
il Pd ha scelto di<br />
giocarsi la partita,<br />
suggeriamo a Foti di<br />
assumere su di sé il<br />
peso <strong>del</strong>la responsabilità<br />
di fare appello,<br />
anche per l'esperienza di governo,<br />
ad energie che sappiano parlare<br />
alla città che pensa, alla città<br />
che lavora per il riscatto civile e sociale<br />
<strong>del</strong>la propria comunità.<br />
Foti deve, e siamo certi che lo farà,<br />
assolutamente marcare la differenza<br />
rispetto al candidato <strong>del</strong>l'Udc;<br />
questa è la strada che può condurlo<br />
alla vittoria». Così il Coordinamento<br />
<strong>del</strong> Circolo Pd Vittorio Foa.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
AVELLINO- «Nessuna indicazione di voto.<br />
Il mancato apparentamento con il Partito<br />
Democratico è stata una scelta di quel partito<br />
e <strong>del</strong> loro candidato sindaco. Ne prendiamo<br />
atto serenamente, con l’unico rammarico<br />
<strong>del</strong> fatto che si sta perdendo l’ennesima<br />
occasione di costruire un’alleanza organica<br />
di centrosinistra».<br />
Chiaro e dritto al cuore <strong>del</strong> problema come<br />
sempre, il candidato sindaco <strong>del</strong>la lista “Per<br />
Cambiare Avellino l’alternativa c’è” Giancarlo<br />
Giordano ha incontrato la stampa ieri<br />
mattina per chiarire, per l’ennesima volta,<br />
la posizione chiara <strong>del</strong>la sua compagine<br />
alla vigilia <strong>del</strong>la chiusura degli accordi per<br />
eventuali apparentamenti in vista <strong>del</strong> ballottaggio<br />
<strong>del</strong> 9 e 10 giugno prossimi.<br />
Giordano chiarisce anche come sul tavolo<br />
<strong>del</strong>le trattative non ci sia mai stata una possibile<br />
intesa con l’Udc e il candidato sindaco<br />
Dino Preziosi ma che lo sforzo è stato<br />
tutto teso a ragionare con quell’area di riferimento<br />
nella quale Sel si riconosce per naturale<br />
vocazione. «Abbiamo sempre avuto<br />
un interlocutore privilegiato tra i due- spiega<br />
meglio- In virtù di ciò abbiamo dato la nostra<br />
disponibilità tentando di allargare il ragionamento<br />
anche al futuro e, per questo, ritenevamo<br />
che si dovesse giungere a un accordo<br />
organico e nessun “accordicchio”. Non<br />
volevamo nessun assessorato, e su questo sfido<br />
chiunque ad affermare il contrario. A noi<br />
non sarebbe bastata la presenza in Consiglio<br />
Comunale, ma abbiamo posto determinate<br />
condizioni. Abbiamo chiesto, ad esempio,<br />
che il Comune diventasse alfiere <strong>del</strong>l’acqua<br />
pubblica, <strong>del</strong> Consorzio Alto Calore, abbiamo<br />
chiesto che fosse attuata la parte pubblica<br />
<strong>del</strong> Puc e che sociale e cultura fossero<br />
inserite tra spese di priorità <strong>del</strong> Comune. Evidentemente<br />
su questi punti il Partito Democratico<br />
ha qualche problema, o ce l’ha<br />
Foti. O semplicemente il Pd non ce la fa a rispettare<br />
condizioni troppo alte».<br />
L’onorevole sottolinea più di una volta come<br />
la sua coalizione non ha chiesto alcun<br />
assessorato, ne tantomeno incarichi o cariche.<br />
Una sola questione è stata posta sul tavolo<br />
<strong>del</strong> Partito Democratico: una questione<br />
tutta politica: ricomporre il centrosinistra<br />
per dare a questa contesa “una dignità politica”.<br />
«Laddove - incalza- non c’è questa condizione,<br />
in questo momento guardiamo con<br />
PRIMO PIANO 5<br />
Niente operazioni matematiche, avverte<br />
Maria Paola De Stefano <strong>del</strong> laboratorio<br />
politico <strong>del</strong>la destra, ma<br />
un’analisi <strong>del</strong> voto più ampia, magari<br />
rispolverando un assunto di gattopardiana<br />
memoria:<br />
"Occorre<br />
che tutto<br />
cambi, affinchènulla<br />
cambi".<br />
Con un altro<br />
dato: in<br />
ballottaggio<br />
il Pd con<br />
Mancino e<br />
l'Udc con<br />
De Mita. Una<br />
battaglia già vissuta, e che ritorna:<br />
“Ci lascia sbigottiti la capacità di<br />
taluni che sono stati la malattia di<br />
questa città, di presentarsi oggi agli<br />
elettori,come la cura. Da parte nostra,<br />
però, è doveroso ammettere<br />
che quel rinnovamento che seppur<br />
timidamente, anche gli avellinesi avevano<br />
auspicato, noi non abbiamo<br />
saputo ed in qualche caso voluto interpretarlo<br />
fino in fondo.<br />
C'è mancato il coraggio di osare, restando<br />
a volte vittime <strong>del</strong>la sindrome<br />
di chi essendo abituato all'opposizione<br />
si sente inadeguato al governo.<br />
In tutti questi anni mai il<br />
mondo <strong>del</strong>la destra ha candidato un<br />
sindaco proveniente dalle proprie<br />
file. Si è preferito pescare altrove,<br />
stringere alleanze a volte improbabili,<br />
non comprendendo che gli elettori,<br />
soprattutto i nostri simpatizzanti,<br />
si aspettavano ben altro da<br />
noi. Chi ci ha dato fiducia voleva<br />
LA CONFERENZA STAMPA DELLA COMPAGINE “L’ALTERNATIVA C’E’ ”<br />
Giordano: nessuna indicazione<br />
di voto, ma evitino accordicchi<br />
DOPO LE DURE DICHIARAZIONI DI D’ERCOLE AL CORRIERE<br />
Alto Calore, nervi sempre tesi<br />
Resta molto alta la tensione, se a parlare è il<br />
presidente <strong>del</strong>l’Alto Calore servizi, Franco<br />
D’Ercole che ieri sulle pagine <strong>del</strong> <strong>Corriere</strong><br />
<strong>del</strong>l’Irpinia ha consegnato tutta la sua amarezza:<br />
“Voglio andar via dall’Alto Calore perché<br />
sono espressione di un partito di cui<br />
non condivido la linea”. Il riferimento è al<br />
Pdl, a Sibilia, pesa la storia <strong>del</strong>la mancata<br />
candidatura <strong>del</strong> figlio Giovanni a sindaco,<br />
ancor più la sconfitta <strong>del</strong> candidato sindaco<br />
Battista. Il senatore Sibilia non replica alle<br />
dure accuse che D’Ercole ha lanciato, lasciando<br />
capire che i rapporti sono sempre<br />
molto tesi. Intanto il quadro politico torna a<br />
rimescolarsi, come riferiamo in queste pagine:<br />
le sorprese non mancheranno.<br />
L’ANALISI DEL VOTO DI DE STEFANO (DESTRA)<br />
“Ritorniamo a fare<br />
politica tra la gente”<br />
attenzione allo scenario che si aperto di fronte<br />
a noi e non diamo limitazione di voto».<br />
Una presa d’atto, quella <strong>del</strong>la lista “Per Cambiare<br />
Avellino”, che non deve essere intesa<br />
come disimpegno.<br />
«La nostra prerogativa rispetto ad altri- sottolinea<br />
a riguardo Giordano- è che facciamo<br />
politica da sempre, a prescindere dalle cam-<br />
che restassimo noi stessi, fe<strong>del</strong>i alle<br />
nostre idee ed al nostro stile comportamentale.<br />
Noi, invece, abbiamo<br />
spesso inseguito mo<strong>del</strong>li che non<br />
appartengono alla nostra storia ed<br />
alla nostra<br />
cultura. Ed<br />
è ovvio<br />
che a voler<br />
sfidare certipersonaggi<br />
sul<br />
loro stesso<br />
terreno di<br />
gioco si<br />
viene battuti<br />
sul<br />
piano <strong>del</strong>l'esperienza.<br />
Noi avevamo<br />
avuto l'opportunità di dettare<br />
i tempi <strong>del</strong> 'divenire' politico.<br />
Ma non esiste divenire che possa essere<br />
scisso dall'essere e perciò dovevamo<br />
salvaguardare la nostra identità<br />
impedendo il riciclaggio di<br />
vecchi dinosauri <strong>del</strong>la politica. Certo<br />
era ed è necessario aprirsi a nuovi<br />
contributi, ben vengano gli uomini<br />
nuovi portatori di nuove energie,<br />
purchè siano disposti a condividere<br />
le nostre idee ed i nostri progetti,<br />
e non siano solo impostori<br />
che tentano di mascherarsi indossando<br />
i nostri abiti. Ripartiamo dalla<br />
gente! Torniamo a fare politica<br />
nel solo modo in cui sappiamo e vogliamo<br />
farla: in difesa dei più deboli,<br />
sfidando il potere e non ambendo<br />
a posti da cortigiani. Non rinunciamo<br />
ad essere una forza alternativa<br />
al sistema consociativo<br />
che impera sulla città. Avellino merita<br />
di più».<br />
pagne elettorali. Per la lista rimane un futuro,<br />
quello conquistato con un seggio in<br />
Consiglio Comunale. Noi non dobbiamo<br />
chiedere niente a nessuno, ne tantomeno il<br />
permesso per parlare. Abbiamo acquisito<br />
autonomia e dignità politica accertata dal risultato<br />
elettorale che in qualche modo non<br />
ci chiede di riferire a nessuno le nostre decisioni.<br />
Se abbiamo chiesto chiarezza agli altri,<br />
è stato semplicemente perchè continua a<br />
viversi un momento estremamente <strong>del</strong>icato<br />
per la città di Avellino. Tutto qua».<br />
Necessità di chiarezza che Giordano comunque<br />
continua a chiedere ai candidati<br />
sindaco arrivati al ballottaggio rispetto al<br />
fatto che, al di la <strong>del</strong>le dichiarazioni di facciata<br />
di mancati apparentamenti, non siano<br />
già stati siglati accordi di altro genere. «Chi<br />
al ballottaggio non ci è arrivato- insiste- non<br />
dovrà avere nessun ruolo di governo o di<br />
sottogoverno nella loro giunta. Faccio questo<br />
appello per chiedere la trasparenza definitiva<br />
e non solo dichiarazioni di autonomia che<br />
poi non verranno rispettate nei fatti. Dicessero<br />
un po’ di verità, ore che sono ancora in<br />
tempo, così saremo tutti più sereni sul futuro.<br />
Spero che le dichiarazioni di entrambi i<br />
candidati siano figlie di una forza e non di<br />
una debolezza. Dimostrino di non essere ostaggi<br />
dei loro consiglieri».<br />
Tornando al “sogno” di centrosinistra, Giordano<br />
non nasconde come la chiusura <strong>del</strong> Pd<br />
stia diventando pesante, protratta in un tempo<br />
troppo lungo. «A fronte <strong>del</strong> fatto che il<br />
Partito Democratico non si pone più il problema<br />
di dialogare con la sinistra, noi abbiamo<br />
la necessità di riaprire un discorso <strong>del</strong><br />
centrosinistra, perchè questo ridarebbe fiato<br />
ed ampiezza ad una ipotesi politica seria.<br />
Tuttavia se non c’è la volontà e Foti ritiene<br />
di dover essere equidistante da me e da Festa,<br />
è una scelta di Foti e non mia».<br />
Infine rispetto a “ripensamenti” <strong>del</strong>l’ultimo<br />
momento, Giordano ribadisce come la<br />
scelta non debba essere sua ma “chi vuole<br />
sostegno lo deve chiedere, e lo deve fare con<br />
umiltà perchè ha preso il 25% dei voti non<br />
l’80% altrimenti sarebbe già sindaco. E lo<br />
deve fare- conclude l’esponente Sel- con intelligenza,<br />
aprendo una fase politica. Si può<br />
avere o no una caratura politica, tutto sta a<br />
chi ce l’ha o non ce l’ha. Abbiamo tentato di<br />
introdurre in campagna elettorale con le forze<br />
e le risorse che abbiamo un minimo di ragionamento<br />
su temi centrali. Non mi pare<br />
che questa seconda parte di campagna elettorale<br />
stia andando nel senso <strong>del</strong> dibattito<br />
tra le parti. Spero che recuperino nell’ultima<br />
settimana». (Simona De Cunzo)<br />
Rossano: il Pdl,<br />
partito che limita<br />
la democrazia<br />
«Il direttivo cittadino <strong>del</strong> Pdl di<br />
Mercogliano ha voluto censurare<br />
le dichiarazioni autonomamente<br />
fatte da me e dall'amico<br />
Generoso Benigni sul disastroso<br />
risultato elettorale<br />
conseguito dal PDL ad Avellino,<br />
che ha escluso il candidato<br />
sindaco dal ballottaggio».<br />
L’architetto Claudio Rossano<br />
interviene nel dibattito e aggiunge:<br />
«Il “caso Avellino” è divenuto<br />
caso nazionale allorquando,<br />
proprio la sera in cui<br />
venivano commentati i risultati<br />
elettorali, in una trasmissione<br />
televisiva a carattere nazionale<br />
si evidenziava la sconfitta<br />
nel capoluogo irpino, in<br />
una regione guidata dal centrodestra,<br />
in una provincia guidata<br />
dal centrodestra e dove<br />
l'unico senatore eletto è <strong>del</strong><br />
PdL e riveste anche la carica di<br />
coordinatore provinciale. Invece<br />
di pensare alla cocente<br />
sconfitta subita, il coordinamento<br />
di Mercogliano si sofferma<br />
sul fatto che abbiamo<br />
“abbandonato immotivatamente<br />
il partito sin dal 2009”<br />
per creare il movimento di<br />
“Merito è Libertà” che – è bene<br />
ricordarlo – nelle elezioni<br />
provinciali conseguì circa<br />
10.000. voti che furono determinanti<br />
per l'elezione <strong>del</strong> Presidente<br />
Sibilia. Per lungo tempo<br />
abbiamo spiegato le motivazioni<br />
che ci portarono a lasciare<br />
il PdL: un partito in cui<br />
non c'era più democrazia interna,<br />
in cui le scelte avvenivano<br />
in maniera verticistica,<br />
negando spazio al Merito e alla<br />
Libertà di espressione».<br />
Rossano accusa i vertici <strong>del</strong><br />
partito, e la storia <strong>del</strong>le scelte<br />
compiute nel partito, «dove è<br />
stata condotta una lunga lotta<br />
a tutte le persone con autonomia<br />
di pensiero. Invece di attrarre<br />
nuove forze al Partito e di<br />
valorizzarle, qualcuno ha pensato,<br />
per propri fini, di allontanare<br />
coloro che volevano dare<br />
il loro intelligente contributo:<br />
tutti ricorderanno le figure degli<br />
on. Gargani, Zecchino, l'opera<br />
appassionata di De Mizio,<br />
il contributo intellettuale <strong>del</strong><br />
prof. Iannuzzi e <strong>del</strong>lo stesso<br />
avvocato Benigni che, con sapienza,<br />
cercava di mantenere<br />
la difficile coesione interna».<br />
Verso il turno<br />
di ballottaggio:<br />
ecco le regole<br />
La Prefettura di Avellino ricorda<br />
<strong>del</strong> turno di ballottaggio a cui<br />
parteciperà lo stesso corpo elettorale<br />
già chiamato al voto in<br />
occasione <strong>del</strong> primo turno<br />
amministrativo <strong>del</strong> 26 e 27 maggio<br />
<strong>2013</strong>. Al ballottaggio <strong>del</strong> 9 e<br />
10 giugno non potranno prendere<br />
parte coloro che dopo il 26<br />
maggio avranno compiuto il<br />
diciottesimo anno di età. Gli<br />
elettori dovranno esprimere il<br />
proprio voto nelle stesse sezioni<br />
elettorali <strong>del</strong> primo turno, previa<br />
esibizione al presidente di<br />
seggio <strong>del</strong>la tessera elettorale<br />
personale e di idoneo documento<br />
di riconoscimento. Coloro che<br />
avessero smarrito la tessera<br />
potranno rivolgersi all'ufficio<br />
elettorale <strong>del</strong> comune di<br />
Avellino per ottenerne il duplicato,<br />
previa domanda corredata<br />
dalla denuncia presentata ai<br />
competenti uffici di pubblica<br />
sicurezza - le operazioni di votazione<br />
si svolgeranno nella<br />
giornata di domenica 9 giugno<br />
dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì<br />
10 giugno <strong>2013</strong> dalle ore 7 alle<br />
ore 15 mentre le operazioni di<br />
scrutinio avranno inizio, senza<br />
soluzione di continuità, alle ore<br />
15 <strong>del</strong>lo stesso giorno di lunedì<br />
10 giugno, subito dopo la<br />
conclusione <strong>del</strong>la votazione e le<br />
operazioni di riscontro.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
«La ditta non si è presentata e riferisci<br />
che se non si fa viva non lavorerete più,<br />
domani vai alla ditta dove lavori e riferisci<br />
che debbono farsi trovare in quel bar<br />
che sanno». Sul cantiere <strong>del</strong> Palazzo Ducale<br />
di Bracigliano è questa la minaccia<br />
che arriva da parte <strong>del</strong> gruppo composto<br />
dai fratelli Fiore e Salvatore Graziano<br />
e da Ferdinando Damato, indagati dalla<br />
Dda di Salerno nell'ambito <strong>del</strong>l'operazione<br />
Annibale. Quella che ha sgominato<br />
il cartello creatosi dopo la fine <strong>del</strong><br />
clan Graziano, senza però dimenticare e<br />
soprattutto affrontare anche le vicende<br />
legate all'egemonia dei Graziano fino al<br />
2008.<br />
La vicenda contestata ad Arturo Graziano<br />
e i figli. E secondo le accuse <strong>del</strong>la Dda<br />
di Salerno, quelle contenute anche<br />
nel le indagini di Napoli, qualche giorno<br />
dopo il gruppo sarebbe tornato alla carica.<br />
inerente i lavori di recupero-ristrutturazione<br />
e riqualificazione ambientale<br />
di Palazzo De Simone sito nel<br />
comune di Bracigliano, trae origine dalle<br />
dichiarazioni rese dal boss collaboratore<br />
di giustizia Felice Graziano, a partire<br />
dal maggio 2008.<br />
L'INTERROGATORIO<br />
Quello reso davanti al pm <strong>del</strong>la Dda di<br />
Napoli Maria Antonietta Troncone, all'epoca<br />
titolare <strong>del</strong>le indagini sulla criminalità<br />
organizzata in provincia di Avellino.<br />
Quando il magistrato gli chiede<br />
di parlare <strong>del</strong> Palazzo Ducale di Bracigliano,<br />
il collaboratore di giustizia chiarisce:<br />
«Allora, per quello che ha interessato<br />
a me Dottoressa il primo lotto, sarebbe<br />
quando ha iniziato i lavori, quelli<br />
andavano a lotti, il primo lotto…Allora,<br />
questo è un Palazzo che sta al centro di<br />
Bracigliano. Questa persona veniva a ca-<br />
sa mia, si chiama Alfonso arriviamo ad<br />
Alfonso….Allora, una volta che è uscito<br />
questo lavoro io avevo già sulle carta..avevo<br />
tutto, diciamo l'importo, la ditta eccetera<br />
eccetera…Ci stava un mio» Chi le<br />
aveva dato le notizie, gli chiede il magistrato<br />
antimafia. «Sempre le stesse persone<br />
che vi ho fatto riferimento prima,<br />
O me li dava Sabatino o Antonio o Fulvio<br />
o Ciccio…sempre questi qua». Insomma,<br />
l'ex boss aveva un gruppo di<br />
quattro persone, tra cui un impiegato <strong>del</strong>l'Ut<br />
di Bracigliano, che gli passavano tutte<br />
le notizie sugli appalti. E' l'anno 2005,<br />
nel comune salernitano ci sono ancora i<br />
fondi <strong>del</strong> post frana che giungono a distanza<br />
di quasi dieci anni dall'evento alluvionale.<br />
Appetiti importanti per la camorra.<br />
Felicione è il ras assoluto <strong>del</strong>la<br />
zona. E così decide sia appalti che soggetti<br />
a cui dovranno andare. Accade anche<br />
per uno dei lotti <strong>del</strong> Palazzo Ducale<br />
o De Simone.<br />
L'ALLEANZA CON I SARNO<br />
CRONACA 6<br />
Il raid <strong>del</strong> clan Graziano nei cantieri<br />
«Da lunedì voi non lavorate più...»<br />
Indagati i vertici <strong>del</strong> clan quindicese nell’operazione Annibale. L’ex boss racconta il patto con il clan Sarno<br />
Felice Graziano vanta, in quasi tutti i suoi<br />
interrogatori, un'alleanza solida con il<br />
clan Sarno di Ponticelli. In particolare<br />
con Luciano Sarno, uno dei fratelli di Ciro,<br />
o sindaco. Già in passato aveva fatto<br />
riferimento allo scambio di armi e auto<br />
blindate con la famiglia camorristica napoletana,<br />
ora, proprio per l'appalto al<br />
centro di Bracigliano, spunta quella con<br />
l'imprenditore e cognato dei Sarno, Salvatore<br />
Abate. «Allora-continua Felice Graziano-<br />
quando io avevo tutti gli incartamenti<br />
mi sono recato a Ponticelli dal cognato<br />
dei Sarno, si chiama Salvatore Abate<br />
e gli ho dato tutte le notizie e lui ha<br />
detto: «Mò mi reco io dalla ditta appaltatrice»<br />
che doveva lasciare il lavoro». E<br />
chi era la ditta appaltatrice? Un'impresa<br />
di Afragola o Casoria, racconta il collaboratore<br />
di giustizia all'Antimafia. Abate<br />
inizia a lavorare. E racconta sempre il<br />
collaboratore di giustizia: «Lui ha iniziato<br />
questo lavoro e ha detto: "Felice, mò<br />
a chi dobbiamo mettere a lavorare qui? Io<br />
non posso spostare diciamo tutti gli operai,<br />
perché se no finiamo che qua non<br />
ci usciamo perché..». Ma perché ricorrere<br />
ai Sarno? Perché consentire ad un altro<br />
gruppo criminale di sbarcare in un<br />
territorio in cui Graziano, fino a quel momento<br />
non aveva avuto contrasti o avversari?<br />
«Allora- spiega sempre il collaboratore<br />
di giustizia- sono andato dai<br />
Sarno per questo motivo, perché dato<br />
che la zona di Bracigliano era una zona<br />
troppo…che aveva sempre diciamo la<br />
legge addosso, chiamai una ditta diciamo<br />
di Napoli come prima volta che là<br />
non è mai comparsa, sotto questo aspetto<br />
qua, per non fare stare diciamo le<br />
stesse persone, avete capito?». Dovevano<br />
uscire altri lavori, ovvero dovevano<br />
essere banditi altri appalti, così Felicione<br />
aveva pensato bene di far sbarcare<br />
quella ditta, e dopo un summit in un noto<br />
ristorante <strong>del</strong>la zona nord di Napoli, il<br />
patto su come dividersi i lavori era sancito.<br />
Una riunione in cui, come racconta<br />
lo stesso collaboratore di giustizia: «Si<br />
è deciso come si devono svolgere i lavori<br />
quando dovevano iniziare, come si dovevano<br />
fare». E non poteva mancare il<br />
sistema dei subappalti . Il racconto <strong>del</strong><br />
summit a cui partecipa anche il dipendente<br />
<strong>del</strong> comune di Bracigliano, è abbastanza<br />
articolato. «Nel momento in cui<br />
avevo il biglietto per iniziare a programmare<br />
tutto il tipo di lavoro abbiamo fatto<br />
una riunione in un ristorante che si<br />
chiama il Pino, a Cercola. Con Salvatore<br />
Abate, con …..quello che lavora sul Comune,<br />
io lo chiamo ingegnere, ma non<br />
è ingegnere, sarebbe il fratello di ….glielo<br />
presentai e dissi, quando avete qualcosa<br />
da vedere sul Comune andate da<br />
questa persona». Un partecipazione sen-<br />
za alcun compenso, quella per l'impiegato<br />
<strong>del</strong>l'Ut di Bracigliano, che secondo<br />
il collaboratore di giustizia «è come se<br />
verso di me si fosse sdebitato perché<br />
quando fecero estorsione al fratello, venne<br />
a casa mia e gli riferii che non ero stato<br />
io». Senza fare i conti con una variabile,<br />
quella di una lotta intestina allo stesso<br />
clan Graziano. Arturo Graziano e i figli,<br />
Fiore e Salvatore, decidono di sbarcare<br />
nella zona, con l'appoggio di Ferdinando<br />
Damato. E per Felicione iniziano<br />
i problemi.<br />
LO SCONTRO NEL CLAN GRAZIANO<br />
«Sono venuti i tuoi cugini che vogliono i<br />
soldi». Due mesi dopo il patto con i Sarno,<br />
almeno secondo quanto racconta Felice<br />
Graziano all'Antimafia, è questo il<br />
tenore di una chiamata intercorsa con il<br />
cognato dei boss di Ponticelli. Perché<br />
questo? La vicenda è emersa anche nel<br />
processo al clan Graziano celebrato ad<br />
Avellino qualche anno fa. E a spiegarlo<br />
alla pm Troncone è sempre Felice Graziano:<br />
«Ma loro mi volevano fare il dispetto<br />
a me, allora non avete capito dottore.<br />
Loro facendo quell'entrata sul cantiere<br />
volevano fare il dispetto a me non<br />
per i soldi…Per fargli dire…perché nelle<br />
intercettazioni ci sta quando mia madre<br />
va a Busagro e dice vicino a Fiore e Salvatore:<br />
se sei capace di pigliarti i soldi<br />
vai a prenderteli. Perciò vengono là. Questo<br />
sta nelle intercettazioni.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
AVELLINO- Si va sfumando la posizione <strong>del</strong> deputato<br />
di Scelta Civica D’Agostino nell’ambito <strong>del</strong>l’inchiesta<br />
Axsoa. Almeno da quanto emerge dopo che<br />
la Giunta per le Autorizzazioni a procedere <strong>del</strong>la Camera<br />
dei Deputati. E' quanto emerge dalla discussione<br />
nella Giunta sull esame di una domanda di<br />
autorizzazione all'esecuzione <strong>del</strong>la misura interdittiva<br />
<strong>del</strong> divieto temporaneo di esercitare imprese e<br />
uffici direttivi <strong>del</strong>le persone giuridiche e <strong>del</strong>le imprese<br />
nei confronti <strong>del</strong> deputato D'Agostino . E' la<br />
stessa relatrice la parlamentare Pd Anna Rossomando<br />
a chiedere un rinvio di una decisione che<br />
potrebbe anche non essere più necessaria. Prima di<br />
svolgere la relazione introduttiva, informa i colleghi<br />
che il deputato D'Agostino ha rappresentato – con<br />
una nota scritta indirizzata alla Presidenza <strong>del</strong>la<br />
Giunta – l'opportunità di un breve rinvio <strong>del</strong>l'esame<br />
<strong>del</strong>la richiesta <strong>del</strong>l'autorità giudiziaria. Ciò in<br />
quanto egli auspica che il GIP possa rapidamente<br />
accogliere la sua istanza di revoca <strong>del</strong> provvedimento,<br />
avendo avuto notizia <strong>del</strong> parere favorevole<br />
<strong>del</strong> pubblico ministero sulla medesima istanza. «Pertanto-si<br />
legge nel verbale <strong>del</strong>la Giunta- ove i colleghi<br />
Negati i figli all’hostess, interviene<br />
Lo Mazzo: atto incomprensibile<br />
La consigliera di parità si dichiara vicina alla donna che ha subito questa decisione <strong>del</strong>la magistratura<br />
REDAZIONE CRONACA<br />
ARIANO IRPINO- Continua a far registrare<br />
commenti l’ordinanza <strong>del</strong><br />
presidente <strong>del</strong> Tribunale di Ariano Irpino<br />
Rodolfo Daniele in merito ad un<br />
affidamento di minori. Mentre il diretto<br />
interessato con la sua solita cortesia<br />
declina l’invito a commentare<br />
la decisione, anche perchè da lui stesso<br />
prodotta, si registra l’intervento<br />
<strong>del</strong>la Consigliera di Parità <strong>del</strong>la Provincia<br />
di Avellino Mimma Lo Mazzo.<br />
«Semplicemente incomprensibile».<br />
Così giudica l'ordinanza <strong>del</strong> Tribunale<br />
di Ariano Irpino la consigliera<br />
di parità. Ovvero quella « di togliere<br />
l’affidamento dei figli alla madre con<br />
la motivazione ,così come viene riportato<br />
dai quotidiani, che ella ,a causa<br />
<strong>del</strong> suo lavoro di hostess di linea<br />
intercontinentale ,è costretta ad assentarsi<br />
per lungo tempo» .Continua<br />
la Lo Mazzo: «Se questa dovesse essere<br />
la motivazione principale che ha<br />
portato i Giudici a produrre tale decisione,<br />
siamo di fronte ad una palese<br />
e grave discriminazione ed ad una<br />
palese violazione dei diritti umani<br />
universali..Discriminazione palese<br />
perché a tanti uomini costretti a<br />
causa <strong>del</strong> loro lavoro di allontanarsi<br />
da casa ,giustamente, non viene tolto<br />
l’affidamento dei propri figli». E<br />
non è finita: «Violazione dei diritti umani<br />
fondamentali perchè la madrehostess<br />
si allontana dalla famiglia a<br />
causa <strong>del</strong> suo lavoro e , pertanto,<br />
semplicemente esercita un suo diritto<br />
di scelta di essere madre e lavoratrice<br />
insieme.<br />
Durante il periodo <strong>del</strong>le sue trasferte,<br />
la madre-hostess affida i suoi figli (di<br />
età sei e nove anni) alle cure dei nonni<br />
materni,cosa che oggi, a causa di<br />
carenze di strutture a supporto <strong>del</strong>la<br />
famiglia, fanno in tante. Dovremmo<br />
togliere l’affidamento dei figli anche<br />
a queste? Si ritiene quindi la decisione<br />
dei Giudici <strong>del</strong> Tribunale di Ariano<br />
Irpino davvero singolare .Il percorso<br />
<strong>del</strong>le donne verso la parità è<br />
un cammino ancora in salita e la società<br />
ha bisogno <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>le donne<br />
. A seguito di normative europee<br />
e nazionali le donne sono riuscite ad<br />
avere formalmente pari diritti di cittadinanza,le<br />
sentenze dei Giudici le<br />
aiutino a poterli godere anche in maniera<br />
sostanziale.“Sono vicina in<br />
quanto donna alla madre di Ariano<br />
Irpino ,ed in quanto Consigliera di<br />
parità ,se ella lo vorrà,le sarò vicina<br />
con tutti i mezzi che le normative vigenti<br />
in materia mi consentono”».<br />
«Una rilevanza determinante assume<br />
l'attivita' lavorativa <strong>del</strong>la signora-<br />
si legge nell'ordinanza - Ella, avendo<br />
sede lavorativa presso l'aeroporto<br />
di Milano Malpensa ed essendo<br />
impegnata come assistente di volo<br />
su tratte intercontinentali, pur potendo<br />
disporre di una settimana di<br />
riposo al mese, e' costretta a lunghi<br />
trasferimenti dalla residenza dapprima<br />
a Napoli e poi a Milano con necessita'<br />
di pernottare almeno tre notti<br />
al mese a Milano, oltre ovviamente<br />
ai pernottamenti che deve fare all'estero.<br />
Non vi e' dubbio, pertanto<br />
- scrive il Tribunale irpino - che la sua<br />
Ciro Aquino non ha più obblighi nei confronti<br />
<strong>del</strong>l’Autorità Giudiziaria. L’ex addetto stampa<br />
<strong>del</strong> consigliere regionale <strong>del</strong> gruppo Federato<br />
Caldoro Sergio Nappi, contrariamente a quanto<br />
si riteneva dopo il dispositivo <strong>del</strong> Tribunale <strong>del</strong><br />
Riesame non è più gravato dalla misura impostagli<br />
dal Gip D’Auria al<br />
termine <strong>del</strong>l’interrogatorio<br />
di garanzia <strong>del</strong> 10<br />
maggio scorso, quella appunto<br />
<strong>del</strong>l’obbligo di firma<br />
in sostituzione dei<br />
domiciliari. Per lui una<br />
valutazione, quella dei<br />
magistrati <strong>del</strong> Tribunale<br />
<strong>del</strong>la Libertà, infatti, hanno<br />
depositato il dispositivo<br />
relativo all’istanza di<br />
annullamento <strong>del</strong>la misura<br />
cautelare nei confronti<br />
<strong>del</strong> ventiseienne<br />
addetto stampa <strong>del</strong> consigliere<br />
regionale, che come sollecitato dal suo<br />
legale, il penalista Alberico Villani, è entrata nel<br />
merito dei gravi indizi. Non ne sarebbero stati<br />
ravvisati per Aquino ( ma si attende di conoscere<br />
la motivazione <strong>del</strong>la decisione dei magistrati<br />
<strong>del</strong> Tribunale <strong>del</strong>la Libertà di Napoli) Co-<br />
presenza nella localita' di residenza<br />
dei figli risentira' <strong>del</strong>l'inevitabile fatica<br />
che gli spostamenti lavorativi comporteranno<br />
(...). Va precisato che, come<br />
la stessa hostess ha dichiarato, in<br />
sua assenza i bimbi vengono accuditi<br />
dai nonni materni'. 'Al contrario,<br />
il padre lavora quale socio in un negozio<br />
al piano terra ubicato nello stesso<br />
stabile ove si trova la casa coniugale,<br />
che e' di sua proprieta' esclusiva.<br />
Egli potrebbe pertanto assolvere<br />
alla sua attivita' lavorativa e contemporaneamente<br />
essere una figura<br />
di costante riferimento per i figli». pino<br />
è un tribunale da record.<br />
Revocato l’obbligo di firma ad Aquino<br />
ex addetto stampa di Sergio Nappi<br />
CRONACA 7<br />
Interdizione per D’Agostino, il pm<br />
favorevole alla revoca <strong>del</strong>la misura<br />
concordino, si dichiara favorevole ad un rinvio <strong>del</strong>lo<br />
svolgimento <strong>del</strong>la sua relazione, in ragione <strong>del</strong>la<br />
circostanza che la decisione <strong>del</strong> GIP dovrebbe presumibilmente<br />
giungere in tempi molto rapidi e <strong>del</strong>la<br />
tenuità <strong>del</strong> provvedimento interdittivo, che il GIP<br />
stesso ha proposto esplicitando che la posizione <strong>del</strong>l'imputato<br />
è ’sfumata’». Anche perché rispetto alle<br />
richieste di rinvio <strong>del</strong>la seduta per attendere le decisioni<br />
<strong>del</strong> Gip sulla revoca <strong>del</strong> provvedimento di interdizione.<br />
«Siffatte istanze di revoca di provvedimenti<br />
cautelari-dice la Rossomando- soprattutto ove<br />
si registri il parere favorevole <strong>del</strong> pubblico ministero,<br />
vengono esaminate dal giudice entro tempi<br />
contenuti». E quando la parlamentare <strong>del</strong> Movimento<br />
Cinque Stelle «invita a valutare l'opportunità di acquisire<br />
informazioni direttamente dall'autorità giudiziaria<br />
circa i tempi <strong>del</strong> procedimento nonché di<br />
MERCOGLIANO<br />
Tentano un furto<br />
ma il colpo fallisce<br />
MERCOGLIANO- Avevano tentato di effrarre<br />
la finestra di un’abitazione di Via Traversa,<br />
nel comune di Mercogliano, ma non si<br />
comprende per quali motivi, invece, sono stati<br />
convinti a desistere. Così hanno abbandonato<br />
la zona. Molto probabilmente a causa<br />
<strong>del</strong> passaggio di una <strong>del</strong>le pattuglie dei militari<br />
<strong>del</strong>la locale stazione, che hanno intensificato<br />
nelle ultime settimane i controlli contro<br />
l’allarme furti. A fare la scoperta <strong>del</strong> tentativo<br />
di effrazione alla finestra <strong>del</strong>l’abitazione,<br />
ieri mattina, sono stati gli stessi proprietari,<br />
che non hanno perso tempo a sporgere<br />
denuncia alla locale stazione <strong>del</strong>l’Arma.<br />
I militari agli ordini <strong>del</strong> comandante Maffei,<br />
ora stanno indagando per verificare eventuali<br />
tracce lasciate dai malviventi sulla zona dove<br />
stavano per compiere il furto. Una nuova<br />
escalation dopo un periodo di tregua? E’ probabile,<br />
ma la pressione <strong>del</strong>l’Arma non cala.<br />
acquisire gli orientamenti <strong>del</strong> pubblico ministero sull'istanza<br />
di revoca». E sempre la stessa relatrice a<br />
chiarire ai « colleghi a porre attenzione all'esigenza<br />
di non assumere iniziative che – al di là <strong>del</strong>le intenzioni<br />
– possano essere intese come invasioni nell'altrui<br />
sfera di competenza. Ricorda che, per lo svolgimento<br />
dei propri compiti istituzionali, ben può la<br />
Giunta richiedere documentazione che ritiene necessaria,<br />
ma non può in alcun modo interferire con<br />
l'esercizio <strong>del</strong> potere giurisdizionale». Per questo,<br />
sui tempi e sulle perplessità dei Cinque Stelle è lo<br />
stesso Presidente <strong>del</strong>la Giunta per le Autorizzazioni<br />
a Procedere, Ignazio La Russa, a tranquillizzare i<br />
grillino: «cogliendo il senso <strong>del</strong>l'intervento <strong>del</strong> collega<br />
Colletti, precisa che il rinvio non deve essere<br />
inteso sine die ma contenuto entro tempi ragionevoli<br />
e che, in ogni caso, la questione verrà nuova-<br />
sì come invocato dal suo difensore, il penalista<br />
Alberico Villani, i giudici <strong>del</strong> Collegio D <strong>del</strong> Tribunale<br />
<strong>del</strong> Riesame hanno infatti annullato la<br />
misura cautelare emessa l’otto maggio scorso<br />
dal Gip <strong>del</strong> Tribunale di Napoli Roberto D’Auria,:<br />
«non ne deriva per effetto la liberazione <strong>del</strong>l’impugnante<br />
essendo stato<br />
il medesimo, nelle more <strong>del</strong>la<br />
procedura incidentale<br />
(quella davanti al Gip D’Auria),<br />
sottoposto dal giudice<br />
procedente alla misura prescritta<br />
prevista dall’articolo<br />
282 <strong>del</strong> codice penale (il<br />
provvedimento che dispone<br />
l'obbligo di presentazione<br />
alla polizia giudiziaria, il<br />
giudice si riteneva avesse<br />
prescritto all'imputato di<br />
presentarsi a un determinato<br />
ufficio di polizia giudiziaria<br />
ndr), ma a differenza<br />
di quanto deciso per Sergio Nappi, invece, per<br />
Aquino non ci saranno obblighi. Una posizione<br />
più sfumata, processualmente, quella <strong>del</strong> ventiseienne<br />
che ha sempre negato di aver fatto da<br />
collettore di fatture per conto dei due consiglieri<br />
regionali finiti nel mirino <strong>del</strong>la Procura.<br />
TRUFFA SUI FONDI COMUNITARI<br />
PER IMPIANTO A MONTORO<br />
SUL TONNO ROSSO: UNA CONDANNA<br />
MONTORO SUPERIORE- Un’azienda che trattasse il<br />
tonno rosso nella patria <strong>del</strong>la cipolla ramata, ed in particolare<br />
molto lontano da quella <strong>del</strong> pesce, ovvero la Sicilia.<br />
Alla fine, dopo attenti accertamenti, invece di<br />
un’iniziativa imprenditoriale, quella di alcuni imprenditori,<br />
tra cui due irpini, si era rilevata una truffa.<br />
Scoperta dagli esperti <strong>del</strong> Ministero. Dopo dieci anni,<br />
comunque, davanti ai magistrati <strong>del</strong> Tribunale di<br />
Santa Maria Capua Vetere, si è chiuso il processo di<br />
primo grado ai sei imputati per associazione a <strong>del</strong>inquere<br />
finalizzata alla truffa. Cinque prescrizioni, considerato<br />
che si tratta di fatti relativi al dicembre <strong>del</strong><br />
2003. L’unico ad essere condannato, comunque, come<br />
chiesto dal pm Damiano, è stato un imprenditore <strong>del</strong><br />
montorese. Cinque anni di reclusione, quelli inflitti dai<br />
magistrati <strong>del</strong> Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.<br />
Ovviamente anche per lui, la condanna rischia presto<br />
di sciogliersi in un nulla di fatto. Anche perchè la prescrizione<br />
incombe anche sulla sua posizione. Quella<br />
che scatterà nel settembre prossimo.<br />
Studenti anche in mutande nel video<br />
Harlem Shake<br />
con polemica<br />
al «Colletta»<br />
Se non fosse per un piccolo particolare,<br />
quello che il video è stato realizzato<br />
all’interno di uno dei più prestigiosi<br />
istituti secondari <strong>del</strong>la città<br />
capoluogo, non ci sarebbe nulla da<br />
obiettare sull’Harlem Shake, la moda<br />
che ha contagiato anche ad Avellino<br />
i teen ager. Con tanto di video<br />
su Youtube. Quello che scompare<br />
nella stessa giornata. Anche perchè<br />
le immagini degli studenti, qualcuno<br />
anche in mutande, ad alcuni<br />
aveva suscitato ilarità, ad altri invece<br />
qualche imbarazzo. In modo particolare<br />
tra la classe docente <strong>del</strong> prestigioso<br />
liceo avellinese. Così ne è nato<br />
un caso. Con tanto di pezzo sul<br />
mattino.it e sui siti online <strong>del</strong>la provincia<br />
(vedi immagine in alto ndr)<br />
Semplicemente di una scanzonata<br />
parodia ballerina per chiudere in bellezza,<br />
e in mutande a quanto pare,<br />
un faticoso anno scolastico. Ma non<br />
sono mancate le censure. L'Harlem<br />
shake ha origine ad Harlem, New<br />
York, nel 1981. Sin dall'inizio ebbe<br />
una velocissima diffusione nelle aree<br />
metropolitane vicine, e divenne<br />
popolare grazie a numerosissimi clip<br />
musicali. Il creatore dei passi è un residente<br />
di Harlem, soprannominato<br />
FORINO- Ancora una vettura in<br />
fiamme nel comune <strong>del</strong>la Valle<br />
<strong>del</strong>l’Irno, quella<br />
di un pensionato,<br />
tra l’altro<br />
estraneo e soprattutto<br />
fuori<br />
da qualsiasi logica<br />
per cui si<br />
possa pensare<br />
ad un’intimidazione.<br />
Nel corso<br />
<strong>del</strong>la notte,<br />
intorno all’una,<br />
i vigili <strong>del</strong> fuoco di Avellino intorno<br />
sono dovuti intervenire a<br />
Forino per un incendio di un'autovettura<br />
Lancia Y 10. E' accaduto<br />
nel vicolo Enrico Iacuzio. La<br />
squadra giunta sul posto ha ulti-<br />
mente esaminata non appena giungerà agli uffici notizia<br />
<strong>del</strong>l'esito <strong>del</strong>la richiesta <strong>del</strong>l'onorevole D'Agostino».<br />
La fine <strong>del</strong>la vicenda giudiziaria per il parlamentare<br />
irpino Angelo D'Agostino? A quanto pare,<br />
almeno un notevole ridimensionamento <strong>del</strong>la sua<br />
posizione nell'ambito <strong>del</strong>l'inchiesta <strong>del</strong>la Procura di<br />
Roma.<br />
L’accusa nei confronti <strong>del</strong> parlamentare irpino era<br />
quella di acquisto fittizio per partecipare a gare. Il<br />
meccanismo scoperto dalla Procura di Roma e dal<br />
Nucleo Speciale Tutela Mercati <strong>del</strong>la Guardia di Finanza<br />
ha sortito 18 misure, nove cautelari (sei in<br />
carcere e tre domiciliari) ed altrettante di interdizione<br />
temporanea dall'esercizio <strong>del</strong>l'attività. Associazione<br />
per <strong>del</strong>inquere, corruzione, falso in atti pubblici,<br />
riciclaggio, omessa presentazione <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />
dei redditi ed emissione di fatture per operazioni<br />
inesistenti i reati contestati, a seconda <strong>del</strong>le<br />
posizioni, dal procuratore aggiunto di Roma Nello<br />
Rossi e dal sostituto Giancarlo Cirielli. Secondo<br />
le accuse, proprio l’imprenditore irpino avrebbe versato<br />
150mila euro per l’acquisizione di rami di un’azienda,<br />
la Fp srl, solo a livello cartolare.<br />
AVELLINO<br />
FESTIVAL IMPEGNO CIVILE<br />
TAPPA ANCHE IN IRPINIA<br />
"Al B" Originariamente venne chiamata<br />
"albee" ma, in un secondo momento,<br />
al Rucker e ad Harlem stessa<br />
venne ribattezzata Harlem shake.<br />
E negli ultimi mesi in tutta la provincia<br />
sono scattati veri e propri video<br />
sulle migliori performance tra i<br />
giovani <strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>la provincia.<br />
Anche luoghi pubblici, quelli usati<br />
come location, ma alla fine quella<br />
degli studenti <strong>del</strong> Colletta, almeno<br />
per quanto riguarda la provincia di<br />
Avellino, è la prima volta che si scatenano<br />
all’interno di un’aula scolastica.<br />
Ed è nato il caso.<br />
Il 'Festival <strong>del</strong>l' Impegno civile'<br />
<strong>2013</strong> comincera' lunedi'<br />
a San Tammaro (Caserta),<br />
nell' area <strong>del</strong>la 'Beton Campania'.La<br />
manifestazione<br />
prevede due mesi di convegni,<br />
concerti e altre iniziative<br />
che avranno come sede beni immobili confiscati alla camorra. E proprio il riuso degli<br />
immobili sottratti ai clan sara' uno degli argomenti in discussione. All' inaugurazione<br />
interverra' il direttore <strong>del</strong>l' Agenzia nazionale per i Beni confiscati Giuseppe<br />
Caruso. In Campania - secondo i dati <strong>del</strong>l'Agenzia Nazionale Beni Confiscati aggiornati<br />
a gennaio <strong>2013</strong> - gli immobili e gli altri beni confiscati sono 1.571, dei quali<br />
5<strong>02</strong> in gestione all'Agenzia, 899 destinati e consegnati a Comuni o associazioni;<br />
1<strong>06</strong> sono i beni destinati ma non consegnati, e 64 quelli usciti dalla gestione.E' la<br />
provincia di Napoli ad avere il maggior numero di beni confiscati: 891 (317 in gestione,<br />
465 destinati e consegnati, 90 destinati e non consegnati, 19 usciti dalla gestione);<br />
seguono Caserta con 444 (120 in gestione all'Agenzia, 304 destinati e consegnati,<br />
7 destinati ma non consegnati, 13 usciti dalla gestione); Salerno con 200 beni<br />
(50 in gestione, 112 destinati e consegnati, 7 destinati ma non consegnati, 31 usciti<br />
dalla gestione); Avellino con 26, e Benevento con 10.<br />
Forino, in fiamme l’auto<br />
di un pensionato: è dolo?<br />
mato le operazioni di spegnimento<br />
<strong>del</strong> veicolo già iniziate da<br />
alcune persone presenti<br />
ed ha provveduto alla<br />
messa in sicurezza<br />
<strong>del</strong>l'autovettura e <strong>del</strong>l'area<br />
interessata dall'incendio.<br />
Non si esclude<br />
un’azione dolosa,<br />
anche se è strano<br />
che possa esserci un’azione<br />
violenta, considerato<br />
che l’uomo avrebbe<br />
anche riferito ai<br />
militari <strong>del</strong>la locale stazione di<br />
non aver mai subito alcun tipo di<br />
minaccia. Per questo motivo non<br />
si comprendono le ragioni <strong>del</strong>l’azione.<br />
Quelle su cui stanno comunque<br />
indagando i Carabinieri.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Centro servizi di Atripalda<br />
Il sindaco spera nell’alienazione<br />
ATRIPALDA - Dopo otto gare<br />
andate deserte il Centro Servizi<br />
di Via San Lorenzo ad Atripalda<br />
resta invenduto. Salta<br />
così la trattativa per la vendita.<br />
La trattativa avviata dal sindaco<br />
Paolo Spagnuolo e dal<br />
<strong>del</strong>egato al Patrimonio Domenico<br />
Landi con l’amministratore<br />
<strong>del</strong>la “Xenus srl”, la casa<br />
farmaceutica interessata all’acquisto,<br />
si è chiusa con esito<br />
negativo. Il responsabile <strong>del</strong><br />
MERCOGLIANO - E’ Bufera sulla<br />
Tares a Mercogliano dove<br />
l’opposizione chiede la convocazione<br />
di un Consiglio comunale<br />
al sindaco Massimiliano<br />
Carullo.<br />
Di fatto, da qualche giorno i cittadini<br />
di Mercogliano hanno ricevuto<br />
i bollettini per pagare la<br />
Tares, la nuova tassa dei rifiuti<br />
che andrà a sostituire la Tarsu.<br />
La Tares (Tassa Rifiuti E Servizi)<br />
è un'imposta in tema di gestione<br />
dei rifiuti introdotta dal<br />
Decreto Legge 6 dicembre 2011<br />
n. 2<strong>06</strong> in sostituzione <strong>del</strong>la Tariffa<br />
di igiene ambientale (Tia)<br />
e Tassa per lo smaltimento dei<br />
rifiuti solidi urbani.<br />
Il nuovo tributo è in vigore dal<br />
1º gennaio <strong>2013</strong> e consiste in<br />
un'imposta basata sulla superficie<br />
<strong>del</strong>l'immobile di riferimento,<br />
che ha come obiettivo la copertura<br />
economica per intero <strong>del</strong><br />
servizio di raccolta e smaltimento<br />
rifiuti <strong>del</strong> comune.<br />
Immediato l’intervento <strong>del</strong>l’opposizione<br />
che ieri mattina ha<br />
convocato una conferenza stampa<br />
presso la sede <strong>del</strong> Coordinamento<br />
Cittadino <strong>del</strong> Popolo <strong>del</strong>le<br />
Libertà di Mercogliano.<br />
Seduti intorno a un tavolo i<br />
Gruppi Consiliari di Libera Mercogliano<br />
– Pd e di Patto per<br />
Mercogliano Pdl.<br />
«I cittadini non paghino le tasse<br />
e il sindaco convochi immediatamente<br />
un consiglio comunale<br />
per spiegare cosa è cambiato»<br />
questo il monito <strong>del</strong> consigliere<br />
di opposizione Nicola<br />
Sampietro.<br />
«Sulla vicenda c’è poca chiarezza,<br />
non si sa se le competenze<br />
sono <strong>del</strong> Consiglio o <strong>del</strong>la<br />
giunta - ha continuato Sampietro<br />
- Un argomento di questa<br />
portata deve essere necessariamente<br />
portato in consiglio<br />
comunale. Per contro invece vediamo<br />
l’ennesima difficoltà di<br />
questa Amministrazione che di<br />
fronte all’esigenza di dover far<br />
cassa non pensa ad altro che a<br />
tassare ulteriormente i cittadini.<br />
Non trova di meglio da fare<br />
che accelerare i tempi e notifi-<br />
Settore Finanziario, dottor<br />
Paolo De Giuseppe, con determinazione<br />
<strong>del</strong> 28 maggio<br />
<strong>2013</strong>, infatti ha preso atto che<br />
la trattativa negoziata avviata<br />
con la società «Xenus Srl» si è<br />
conclusa con la mancata vendita<br />
<strong>del</strong> Centro Servizi di Via<br />
San Lorenzo per mancata proposizione<br />
<strong>del</strong>l’offerta formale<br />
richiesta.<br />
Infatti l’azienda privata, che aveva<br />
avviato la trattativa, presentando<br />
una manifestazione<br />
care cartelle di pagamento per<br />
mettere ancora una volta le mani<br />
nelle tasche dei cittadini. Si è<br />
anche giocato sulla cacofonia<br />
tra Tarsu e Tares. La gente non<br />
riesce nemmeno a distinguere<br />
bene di cosa stiamo parlando.<br />
Per questo è necessario che il<br />
sindaco spieghi perchè c’è que-<br />
d’interesse protocollata nel<br />
mese di dicembre, non ha risposto<br />
alla diffida inviata dal<br />
Comune di presentare entro fine<br />
maggio una proposta d’offerta<br />
economica. Inoltre il responsabile<br />
<strong>del</strong> II Settore ha deferito<br />
alla competenza <strong>del</strong><br />
Consiglio comunale ogni modifica<br />
integrativa al Piano di alienazione<br />
dei beni comunali<br />
per far fronte al disavanzo di<br />
gestione <strong>del</strong>l’Ente che ammonta<br />
a circa tre milioni e sei-<br />
sta variazione non solo nella<br />
sostanza ma anche nel nome di<br />
questa nuova tassa che bisogna<br />
pagare e soprattutto dar conto<br />
ai cittadini <strong>del</strong> perchè sono costretti<br />
a pagare anche di fronte<br />
a un servizio non adeguato».<br />
Inevitabile anche un passaggio<br />
sulla raccolta dei rifiuti che a<br />
IRPINIA 8<br />
centomila euro.<br />
L’importo per il quale il comune<br />
intendeva cedere la<br />
struttura di via San Lorenzo e-<br />
Mercogliano, scontro sulla Tares<br />
Sampietro: «Subito un Consiglio»<br />
Il consigliere di opposizione: «I cittadini meritano chiarezza sulla nuova tassa»<br />
RAFFAELE TECCE<br />
LAPIO - Con ogni probabilità si terrà il prossimo 15<br />
giugno il consiglio comunale di insediamento <strong>del</strong>la<br />
nuova Amministrazione Fabrizio a Lapio. Sarà<br />
allora che il nuovo sindaco Natalino Fabrizio ufficializzerà<br />
i nomi che comporranno<br />
la nuova giunta<br />
comunale.<br />
Pasquale Carbone ha ottenuto<br />
152 preferenze e<br />
con ogni probabilità sarà<br />
il prossimo vicesindaco,<br />
ruolo ricoperto per dieci<br />
anni dallo stesso Fabrizio<br />
durante le due Amministrazioni<br />
guidate dall’ex<br />
sindaco Ubaldo Reppucci.<br />
Walter Lepore, stimato architetto,<br />
invece dovrebbe essere il prossimo assessore<br />
all’Urbanistica.<br />
In consiglio per la maggioranza entreranno anche<br />
Carmelina D’Amore ed Ernesto Iovine. Per la minoranza<br />
invece ci saranno il candidato sindaco sconfitto<br />
Vito Carbone e Maria Raffaella Rossi, per lei<br />
Inaugurazione a Monteforte<br />
MONTEFORTE - E’ stata inaugurata<br />
ieri mattina nella frazione<br />
Alvanella di Monteforte Irpino<br />
la Scuola<br />
<strong>del</strong>l’Infanzia intitolata<br />
a Rosa e<br />
Carolina Agazzi.<br />
I bambini e<br />
le bambini <strong>del</strong>la<br />
scuola situata<br />
al piano inferiore<strong>del</strong>l’Istituto<br />
Montessori<br />
potranno finalmente beneficiare<br />
di una struttura dotata di ampi<br />
spazi con aule capienti e a-<br />
Mercogliano viene espletata da<br />
Irpiniambiente con la quale da<br />
tempo c’è un contenzioso in atto.<br />
«Mercogliano paga errori di gestione<br />
<strong>del</strong> passato - continua<br />
Sampietro - Errori che però sono<br />
riconducibili a questa amministrazione».<br />
Lapio, il sindaco Fabrizio ha deciso<br />
Sarà Carbone il nuovo vicesindaco<br />
deguate per le loro necessità didattiche.<br />
Sempre ieri è stata inaugurata<br />
"Cl@sse 2.0", unico<br />
progetto nella<br />
provincia di Avellinofinalizzato<br />
a modificarel'ambiente<br />
di apprendimento<br />
grazie<br />
all'utilizzo<br />
quotidiano<br />
<strong>del</strong>le TIC nella<br />
didattica. Il progetto è stato finanziato<br />
nel 2010 dall'ANSAS<br />
di Napoli.<br />
ben 114 preferenze.<br />
Tornando alla maggioranza, l’intenzione <strong>del</strong> sindaco<br />
Fabrizio è quella di coinvolgere attivamente anche<br />
Marco Melchionno e Arturo Fascione, i due<br />
candidati che non sono<br />
riusciti ad entrare in consiglio<br />
comunale.<br />
Un’Amministrazione che<br />
dovrà misurarsi con i problemi<br />
che riguardano tutti<br />
i comuni.<br />
Completamento <strong>del</strong>le opere<br />
pubbliche come Palazzo<br />
Filangieri e la palestra<br />
comunale. Poi la messa a<br />
punto <strong>del</strong> sistema consorziato<br />
dei servizi con i vicini<br />
Chiusano, Castelvetere<br />
e San Mango con i quali è già stato creato un comune<br />
catasto e per il futuro non è escluso che anche<br />
il servizio di raccolta dei rifiuti possa vedere<br />
questi enti insieme per un progetto.<br />
Sono questi alcuni dei capisaldi da cui ripartirà Natalino<br />
Fabrizio.<br />
ra di 2 milioni e 650 mila euro.<br />
Proprio sulla vendita <strong>del</strong> centro<br />
Pmi l’Amministrazione<br />
Spagnuolo puntava al risanamento<br />
<strong>del</strong>le casse comunali.<br />
A far saltare l’acquisto da parte<br />
<strong>del</strong>la società farmaceutica il<br />
mancato sblocco di fondi legati<br />
ad un finanziamento dal Ministero<br />
<strong>del</strong>le Attività produttive.<br />
Da parte <strong>del</strong>la Xenus ci sarebbe<br />
comunque l’intenzione di<br />
acquistare l’immobile a porzioni:<br />
una prima parte di 650<br />
mila euro e poi un’altra parte<br />
per i restanti 2 milioni di euro.<br />
«Nel giro di qualche mese -<br />
auspica il sindaco - mi auguro<br />
che si arrivi alla sua alienazione».<br />
SAN POTITO<br />
Il sindaco<br />
Iandoli:<br />
la giunta?<br />
Innovativa<br />
SAN POTITO- «Una giunta innovativa,<br />
vedrete». E’ la promessa<br />
che Francesco Iandoli,<br />
sindaco di San Potito da una<br />
settimana, fa alla vigilia <strong>del</strong>la<br />
presentazione <strong>del</strong> suo esecutivo.<br />
Quella che avverrà domani<br />
mattina, quando il primo cittadino<br />
firmerà i decreti di nomina<br />
dei suoi assessori. Sicuramente<br />
una novità, anche perchè<br />
se Iandoli opterà come<br />
sembra per una soluzione interna,<br />
comunque si tratterà di<br />
consiglieri comunali alla loro<br />
prima esperienza in politica.<br />
Non è l’unica novità. Anche<br />
perchè Iandoli e la sua squadra<br />
hanno già avviato una serie di<br />
sopralluoghi per verificare la<br />
condizione <strong>del</strong> paese. E non è<br />
l’unica iniziativa che il primo<br />
cittadino di San Potito sta preparando.<br />
Anche perchè già lunedì<br />
ci sarà un confronto con i<br />
responsabili <strong>del</strong> servizio di Economia<br />
<strong>del</strong>l’Ente per verificare<br />
eventuali passività nei conti<br />
<strong>del</strong> Comune di San Potito. Insomma,<br />
Iandoli e la sua squadra<br />
stanno prendendo contatto<br />
con quella che è la macchina<br />
amministrativa ed in particolare<br />
con quello su cui dovranno<br />
lavorare. Con l’intento di allargare<br />
ad una partecipazione<br />
sempre più ampia alla vita amministrativa,<br />
quello che sarà<br />
l’orizzonte <strong>del</strong>la squadra di governo<br />
che affiancherà l’avvocato<br />
nell’esperienza dei prossimi<br />
anni al Comune di San Potito.<br />
E c’è da giurarci che quello<br />
<strong>del</strong>la nuova amministrazione<br />
non sarà certo un compito<br />
facile, visto quello che riserva<br />
la crisi alle amministrazioni comunali.<br />
brevi<br />
A scuola di ecologia<br />
La soddisfazione<br />
di Spagnuolo<br />
ATRIPALDA - Lo scorso 25<br />
maggio, presso l’auditorium<br />
<strong>del</strong>la scuola media Masi, si è<br />
svolto il workshop finale “a<br />
scuola di ecologia”.<br />
Una manifestazione molto interessante<br />
che ha suscitato l’entusiasmo<br />
dei partecipanti. L’assessore<br />
Antonio Prezioso, il<br />
consigliere <strong>del</strong>egato Lello Barbarisi<br />
unitamente al Sindaco,<br />
hanno deciso di rendere pubblici<br />
i moduli <strong>del</strong> corso di formazione<br />
ed educazione ambientale<br />
dedicata ai genitori,<br />
ringraziando in maniera particolare<br />
tutti coloro, preside e docenti<br />
in primis, che hanno contribuito<br />
alla realizzazione <strong>del</strong><br />
progetto. Per questo motivo è<br />
presente sulla home page <strong>del</strong><br />
sito <strong>del</strong> Comune di Atripalda il<br />
link “Green School”, all’ interno<br />
sono contenute notizie sul<br />
club Amici <strong>del</strong>la Terra d’Irpina<br />
dalla nascita alle varie attività<br />
di promozione <strong>del</strong> territorio.<br />
Atripalda,<br />
Sel attacca<br />
il Comune<br />
ATRIPALDA - Ad un mese dall’avvio<br />
<strong>del</strong> nuovo servizio di raccolta<br />
differenziata in città, la sezione<br />
cittadina di Sel Atripalda<br />
con un manifesto attacca l’Amministrazione<br />
guidata dal sindaco<br />
Paolo Spagnuolo per aver lasciato<br />
da solo il commissario ad<br />
acta, dottoressa Curto, elogiando<br />
la maturità dimostrata dagli atripaldesi.<br />
«Sindaco e company hanno rifuggito<br />
qualunque forma di collaborazione<br />
- scrive Sinistra Ecologia e<br />
Libertà - abbandonando al proprio<br />
destino il commissario ad acta,<br />
anzi scommettendo sul suo fallimento,<br />
e condannando al disorientamento<br />
i cittadini, anzi aumentando<br />
la confusione dei primi<br />
momenti con comunicati fuori<br />
luogo. Ora terminata la bufera iniziale<br />
grazie anche alla maturità<br />
degli atripaldesi, sindaco e company<br />
fanno a gara per attribuirsi i<br />
meriti <strong>del</strong>l’operazione, sperando<br />
che i cittadini se la bevano».
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Rotondi, quattro vertici e poi il sindaco<br />
ufficializzerà assessorati e <strong>del</strong>eghe<br />
ROTONDI- Per il sindaco di Rotondi<br />
Antonio Russo e la sua<br />
squadra di governo quella che comincerà<br />
domani sarà la settimana<br />
decisiva per l’assegnazione di<br />
assessorati, <strong>del</strong>eghe e quindi, per<br />
la formazione definitiva <strong>del</strong>la<br />
nuova squadra di governo.<br />
Nei giorni scorsi il sindaco, dopo<br />
l’insediamento di martedì scorso,<br />
per lo più ha presenziato a impegni<br />
istituzionali e ha tentato di<br />
prendere contezza <strong>del</strong>le varie situazione.<br />
Una settimana che tuttavia<br />
è stata anche caratterizzata<br />
LAURO- «Non possiamo pensare<br />
di camminare da soli». Ad<br />
una settimana dalla vittoria elettorale,<br />
quella che lo ha portato<br />
nuovamente alla guida <strong>del</strong><br />
Comune di Lauro, Antonio Bossone<br />
«chiama» gli altri sindaci<br />
<strong>del</strong> Vallo di Lauro a discutere<br />
intorno ad un tavolo su quelle<br />
che sono le priorità e le linee<br />
di sviluppo tracciate dalla Regione<br />
Campania per l'associazionismo<br />
dei comuni. Rilanciare<br />
le Unioni dei Comuni, come<br />
prevede e auspica la legge che<br />
la giunta regionale Caldoro si<br />
prepara a portare all'attenzione<br />
<strong>del</strong> Consiglio Regionale. Un<br />
lavoro unitario, con Lauro che<br />
avrà il ruolo guida, ma solo in<br />
termini di coordinamento di una<br />
vera e propria cabina di regia<br />
territoriale per stabilire ambiti<br />
di intervento e iniziative<br />
per lo sviluppo locale. E' la prima<br />
iniziativa che il sindaco<br />
Bossone avvia, al di fuori <strong>del</strong>la<br />
tabella di marcia che si è dato<br />
per il governo <strong>del</strong> comune di<br />
Lauro. Quella che procede senza<br />
sosta. Per lui anche un appuntamento<br />
importante, quello<br />
di domani in Prefettura,<br />
quando incontrerà il massimo<br />
rappresentante di Governo Umberto<br />
Guidato per discutere tra<br />
l'altro anche <strong>del</strong>le problematiche<br />
che riguardano la comunità<br />
<strong>del</strong> Vallo di Lauro che guida<br />
nuovamente da una settimana.<br />
E si riparte da un appello all'unità<br />
dei sindaci <strong>del</strong> Vallo di<br />
Lauro. Anche perché con molti<br />
di loro Bossone ha ripreso un<br />
contatto interrotto negli anni<br />
precedenti. «Basta campanili-<br />
da un turbinio di emozioni e circostanze<br />
comunque nuove per<br />
Russo. Giorni, dunque, anche di<br />
riflessione per avviarsi alla settimana<br />
entrante con le giuste energie<br />
in modo da valutare il da<br />
farsi.<br />
Quattro riunioni determinanti<br />
quelle che Russo terrà da domani<br />
fino a venerdì prossimo per poi<br />
arrivare entro sabato all’ufficializzazione<br />
<strong>del</strong>le nuove cariche<br />
con tanto di festa di ringraziamento<br />
agli elettori.<br />
Il primo vertice, e questo il sin-<br />
smi-continua Bossone- è il momento<br />
di camminare uniti».<br />
Insomma, sindaco, è ora di<br />
camminare uniti nel Vallo?<br />
Pensa che saranno pronti a<br />
raccogliere questa sfida? Non<br />
c'è il timore che Lauro voglia<br />
fare la parte <strong>del</strong> padre padrone?<br />
«Il messaggio è quello al più<br />
presto di sedere al tavolo e invece<br />
di frammentarci riunirci.<br />
Anche perché ci sono <strong>del</strong>le sfide<br />
che tra poco ci troveremo ad<br />
affrontare. Quella sugli Ato, gli<br />
ambiti che si dovranno occupare<br />
<strong>del</strong>la gestione di numerosi<br />
servizi sul territorio. Nel Vallo<br />
di Lauro dobbiamo prenderla<br />
come una cosa fatta. Dobbiamo<br />
arrivare già pronti alla sfida e<br />
alle prospettive che si aprono<br />
con la legge che la giunta Caldoro<br />
Sugli assi di sviluppo. Ormai<br />
nessuno può camminare<br />
da solo. I servizi devono essere<br />
associati, ma con un mo<strong>del</strong>lo<br />
che come Anpci e Anci abbia-<br />
daco lo evidenzia più volte, sarà<br />
quello con la Segretaria Comunale<br />
per capire in che stato è la<br />
macchina amministrativa e, dunque,<br />
come farla ripartire.<br />
Seguirà a catana una riunione<br />
con tutti gli amministratori uscenti.<br />
«Ritengo giusto- spiega il<br />
sindaco- interfacciarmi con chi ha<br />
guidato il Comune negli ultimi<br />
anni. La Segretaria senza dubbio<br />
è la figura che più può mediare<br />
tra passato e futuro e conosce perfettamente<br />
ogni situazione. Lo<br />
stesso dicasi per gli uscenti che in-<br />
mo concordato insieme all'assessore<br />
Sommese, vedranno<br />
realtà associate di almeno dodicimila<br />
abitanti. Per questo<br />
motivo è necessario fermarci un<br />
attimo, creiamo un'associazione<br />
di servizi di tutto il Vallo di<br />
Lauro.<br />
La giunta regionale è già pronta<br />
a portarla in Consiglio. Lauro<br />
si propone come coordinamento<br />
e non come egemonia.<br />
Senza l'aiuto degli altri e di<br />
Lauro non si potrà andare molto<br />
avanti. Questo interessa attività<br />
produttive, sviluppo locale,<br />
polizia municipale. E' ormai<br />
una realtà e su questa ci dobbiamo<br />
muovere. Oggi nessuno<br />
può immaginare di risolvere<br />
questioni e servizi se non stiamo<br />
tutti quanti insieme.<br />
Ci sono poi anche le attività<br />
lauretane. Come procede su<br />
giunta e agenda amministrativa?<br />
«Questa settimana ripartiamo<br />
da un importante incontro in<br />
IRPINIA 9<br />
contrerò subito dopo».<br />
Successivamente sarà la volta dei<br />
sette consiglieri candidati nella lista<br />
con Russo “Amici in Comune”:<br />
Proprio con loro, eletti e non<br />
Bossone «chiama» i sindaci:<br />
rilanciare l’Unione dei comuni<br />
Il primo cittadino di Lauro: niente egemonie, ma bisogna camminare insieme in futuro<br />
REDAZIONE<br />
Chiusano, l’amministrazione Reppucci:<br />
«Via Codrazzo? Ecco qual è la verità»<br />
CHIUSANO SAN DOMENICO- Su Via Codrazzo e sull’inquinamento<br />
denunciato da alcuni cittadini, arriva la<br />
nota <strong>del</strong>l’amministrazione comunale, anche abbastanza<br />
piccata: «Leggere che un gruppo di cittadini di via Codrazzo<br />
scrive al sanitario e al sindaco, anche se poi sono<br />
risultate essere soltanto due persone, ci ha indotti a doverose<br />
risposte. Non appare illogico aver scritto «Sig. sanitario,<br />
siamo un gruppo di persone?». Oltretutto, è inappropriato<br />
utilizzare il fraseggio «in località Acqualemma<br />
versano nelle stesse condizioni altri cittadini», senza<br />
aver ancora descritto il patimento dei residenti in via<br />
Codrazzo. Il sanitario,forse, avrebbe dovuto intuire l'insofferenza<br />
dei cittadini <strong>del</strong>le rispettive località dall'oggetto<br />
<strong>del</strong>la missiva? Boh! Stendiamo un velo pietoso sulle semantiche<br />
lessicali». Questo l’esordio <strong>del</strong>la nota inviata<br />
dal sindaco e dai suoi consiglieri. «Un motto recita «non<br />
è mai troppo tardi » per denunciare eventuali omissioni.<br />
Rammentate o no che le problematiche urbanistiche, igieniche<br />
e di probabile inquinamento oncologico persistevano<br />
anche prima <strong>del</strong>l'insediamento <strong>del</strong>l'attuale amministrazione?<br />
. Infatti, anche se non era noto, l’amianto<br />
già era presente nelle strutture dei rispettivi insediamenti<br />
emergenziali, prima che l'attuale amministrazione<br />
iniziasse lo smantellamento. Tra l'altro - cosa molto più<br />
grave - ai denuncianti non avrebbe dovuto sfuggire che -<br />
ancora nell'anno 2007 – l’ex Amministrazione stipulava<br />
contratti di locazione a favore di chi ne faceva richiesta,<br />
alla modica cifra di due euro a vano, escluso il bagno!<br />
Sin da subito, invece, l’attuale Amministrazione, si è attivata<br />
per rimuovere queste strutture “abominevoli” mentre<br />
voi due - anziché essere riconoscenti di tale attivismo<br />
amministrativo - avete denunciato nella speranza di intimorire<br />
chi opera per il bene di Chiusano. Consentiteci<br />
una domanda. Dove stavate quando l'ex amministrazione<br />
locava tali inabitabili prefabbricati? E così per la località<br />
Acqualemma. Dove eravate quando concedevano<br />
in locazione identiche baracche dimenticando di compilare<br />
le schede da inviare dall’ARPAC? Ciò era condizione<br />
necessaria per poter accedere ai finanziamenti. Vi sfugge<br />
cosa significa Arpac? Ma torniamo alla questione di Via<br />
Codrazzo. L’impresa appaltatrice è stata costretta a sospendere<br />
il primo subappalto per irregolarità verso l’IN-<br />
PS. La stessa faceva nuova richiesta di subappalto per altra<br />
ditta specializzata alla rimozione <strong>del</strong>l’amianto. Non<br />
potete quindi smentire che già erano stati avviati i lavori<br />
per lo smantellamento di tali strutture fatiscenti. Con altrettanta<br />
facilità ed immediatezza avrebbe appreso che<br />
per poter riprendere e completare i lavori si è in attesa <strong>del</strong>l’autorizzazione<br />
<strong>del</strong>l’ASL di Avellino. Abbiamo dato tutte<br />
le risposte dovute, non solo per ragioni di civiltà e di educazione,<br />
ma soprattutto perché ci siamo meravigliati<br />
di aver appreso che i ricorrenti sono soltanto due».<br />
Prefettura, quello di domani<br />
con il Prefetto Guidato, con cui<br />
ci confronteremo sulle questioni<br />
di emergenza come la mobilità<br />
<strong>del</strong> personale.<br />
Questo sul fronte istituzionale.<br />
Ma rispetto alla tabella di marcia<br />
che ci siano posti a livello<br />
amministrativo spero che nei<br />
prossimi giorni, tempo permettendo,<br />
potremo riuscire a completare<br />
il lavoro di pulizia <strong>del</strong><br />
paese. Considerate che con l'azione<br />
dei volontari, a cui va tutto<br />
il mio più ampio ringraziamento,<br />
nei primi sette giorni<br />
siamo all ottanta per cento <strong>del</strong><br />
lavoro compiuto. E la tabella<br />
non subirà stop. Avevamo garantito<br />
di affrontare nei primi<br />
30 giorni il problema mobilità<br />
e lo faremo.<br />
Ristabilire la viabilità sottoservizi,<br />
pubblica illuminazione.<br />
Avvieremo queste grosse fasi e<br />
lo faremo. Nei primi 100 giorni<br />
faremo questo, poi parallelamente<br />
ci sarà da portare avanti<br />
il discorso sul turismo e i beni<br />
culturali. La nave ormai è<br />
già in mare aperto. Affronteremo<br />
queste vicende con la massima<br />
abnegazione. Sulla giunta<br />
stiamo approfondendo, molto<br />
probabilmente ci sarà una<br />
donna a completare la terna di<br />
assessori»<br />
E con l’opposizione? Quali saranno<br />
i vostri rapporti?<br />
«Ho già detto chiaramente quello<br />
che dovrà essere il nostro rapporto.<br />
Io non penso e non considero<br />
i consiglieri Corbisiero e<br />
Mazzocca come opposizione.<br />
Anzi, ritengo che siano insieme<br />
al Consiglio Comunale, parte<br />
fondamentale per i progetti sui<br />
grandi temi di sviluppo».<br />
QUADRELLE - Entro la prossima<br />
settimana il sindaco Nicola Masi varerà<br />
la giunta. Nell'esecutivo entreranno<br />
due done, Lucia Napolitano,<br />
sindaco uscente che ha potuto candidarsi<br />
dopo due mandati consecutivi<br />
a consigliere prima eletta nella lista.<br />
Altra donna in giunta Alfonsina<br />
Napolitano, seconda eletta. «La<br />
prossima settimana- dice il Primo<br />
Cittadino - vareremo la giunta nella<br />
quale di entreranno come consuetudine<br />
i primi eletti <strong>del</strong>la nostra compagine<br />
amministrativa.<br />
Intanto il sindaco uscente Lucia Napolitano<br />
analizza il risultato elettorale:<br />
«Abbianmo vinto ma dobbiamo<br />
tenere conto che il paese è diviso<br />
a metà. Dobbiamo tenere conto<br />
di questo dato e lavoreremo per recuperare.<br />
Purtroppo in questa fase<br />
di crisi è stato facile fare demagogia.<br />
Le tasse purtroppo sono state<br />
aumentate in quanto a livello nazionale<br />
i tagli hanno comportato anche<br />
questo. E' stato facile per gli av-<br />
eletti, il sindaco arriverà a decidere<br />
come dividere gli assessorati<br />
e le <strong>del</strong>eghe esterne.<br />
Decisioni che non saranno solo<br />
di Russo, ma il frutto <strong>del</strong> ragionamento<br />
allargato con tutti.<br />
L’ultima riunione, non a caso, è<br />
quella che il sindaco ha programmato<br />
con tutti gli amici e i<br />
sostenitori <strong>del</strong>la lista «perchè- così<br />
sottolinea lo stesso sindaco- è<br />
giusto che anche gli amici che al<br />
di fuori <strong>del</strong>la lista ci hanno dato<br />
grande sostegno in questa campagna<br />
elettorale, siano partecipi<br />
<strong>del</strong>le scelte».<br />
Quattro riunione decisive, come<br />
detto, che porteranno, quasi probabilmente<br />
già per il prossimo fine<br />
settimana all’ufficializzazione<br />
<strong>del</strong>la nuova giunta.<br />
LAURO<br />
Sorice: bene<br />
il risultato<br />
di Rega<br />
al voto<br />
LAURO- Bene il risultato di Armando<br />
Rega. E’ quello che scrive<br />
il portavoce di Ora si Può Stefano<br />
Sorice, tra i sostenitori <strong>del</strong> giovane<br />
consigliere comunale eletto nelle liste<br />
di Antonio Bossone. «L'elettore,<br />
come lo spettatore nelle gare<br />
sportive riesce sempre e comunque<br />
ad introdursi nel significato utile<br />
<strong>del</strong>l'area <strong>del</strong> podio, cioè, 1°, 2° e<br />
3° posto. Nella classifica, a chiunque,<br />
balza subito all'occhio il posizionamento<br />
avuto dal giovane Armando<br />
Rega, che prima di tutti ha<br />
provveduto, data la sua serietà e<br />
promessa di bene governare, a ringraziare<br />
tutti i suoi 242 elettori». Infine:<br />
«Dobbiamo dire però, che se,<br />
quando il Popolo sufficientemente<br />
informato <strong>del</strong>ibera, non vi fosse alcuna<br />
comunicazione tra i cittadini,<br />
dal gran numero <strong>del</strong>le piccole differenze,<br />
balzerebbe sempre fuori la<br />
volontà generale e la <strong>del</strong>iberazione<br />
sarebbe sempre buona. Ma quando<br />
si creano <strong>del</strong>le fazioni, <strong>del</strong>le associazioni<br />
particolari a spese <strong>del</strong><br />
tutto, la volontà di ciascuna di queste<br />
associazioni diventa generale in<br />
rapporto ai suoi membri e particolare<br />
in rapporto al Sindaco eletto.<br />
E' dunque necessario, perchè si abbia<br />
chiaramente l'espressione <strong>del</strong>la<br />
volontà generale, che non vi siano<br />
fazioni».<br />
versari la facile demagogia .La realtà<br />
è diversa. Se gli avversari avessero<br />
amministrato al posto nostro avrebbero<br />
assunto la stessa linea. Per<br />
quanto riguarda i rifiuti siamo dovuti<br />
passare con Irpinia- Ambiente<br />
brevi<br />
Baiano, il bilancio<br />
<strong>del</strong> gruppo Impegno:<br />
«Giovani invecchiati»<br />
BAIANO- Duro bilancio di un anno<br />
di amministrazione Montanaro, quello<br />
che fornisce il gruppo di minoranza<br />
“Impegno per Baiano”:<br />
«I "giovani" amministratori- così il<br />
manifesto <strong>del</strong>la minoranza dal titolo<br />
“Giovani invecchiati”- preferiscono<br />
fare solo proclami propagandistici,<br />
lontani dai problemi concreti <strong>del</strong> nostro<br />
paese e soprattutto lontani dal<br />
paventato cambiamento sul quale<br />
hanno costruito con estrema demagogia<br />
una campagna elettorale imperniata<br />
sullo slogan “Baiano sta<br />
Cambiando”.I nostri "giovani" sono<br />
stati capaci solo di mettere al bando<br />
le più elementari regole di convivenza<br />
civile e di democrazia, rovinando<br />
anche le poche cose buone<br />
rimaste».<br />
E poi “Impegno” snocciola tutte le<br />
questioni che ritiene irrisolte: «La raccolta<br />
differenziata che è sempre stata<br />
un fiore all'occhiello per la nostra<br />
comunità e grazie alla quale abbiamo<br />
raggiunto tanti traguardi e avuto<br />
anche tanti riconoscimenti, risulta<br />
oggi un servizio di qualità scadente<br />
a seguito <strong>del</strong>la stipula <strong>del</strong>la inefficiente<br />
e molto costosa convenzione<br />
con la cooperativa di Visciano alla<br />
quale vengono elargiti circa 6000 euro<br />
mensili. Un'amministrazione interprete<br />
<strong>del</strong> ruolo di guida politicoamministrativo<br />
<strong>del</strong>la nostra comunità<br />
sicuramente avrebbe avuto maggiore<br />
attenzione al traffico cittadino<br />
che è peggiorato, in quanto ormai si<br />
parcheggia anche sugli inutili, costosi<br />
e pericolosi dissuasori, inoltre la pulizia<br />
<strong>del</strong>le erbacce presente nelle strade<br />
e nelle piazze è stata fatta con l'uso<br />
<strong>del</strong> diserbante, veleno nocivo per<br />
la salute dei cittadini. La fontana al<br />
centro di piazza mercato, ormai da<br />
tempo è diventata una cloaca a cielo<br />
aperto. La villa comunale che un<br />
tempo era un luogo pubblico frequentato<br />
da tanti cittadini e bambini,<br />
oggi è abbandonata a se stessa,<br />
dove manca anche il minimo controllo<br />
necessario per dare tranquillità<br />
e sicurezza ai nostri giovani e a tutti<br />
i cittadini che la frequentano, seppure<br />
solo per una breve passeggiata.<br />
Anche per i loculi cimiteriali questi<br />
signori, dopo un anno, non hanno<br />
combinato ancora niente, eppure i<br />
cittadini assegnatari hanno pagato<br />
più <strong>del</strong>la metà <strong>del</strong> costo <strong>del</strong> loculo».<br />
Infine critiche anche al Pdz non funzionante<br />
e al Campo Sportivo.<br />
Quadrelle, Masi concentrato sulla giunta<br />
E la Napolitano: «Il lavoro non si ferma»<br />
e dopo il 30 giugno attendiamo indicazioni<br />
di legge per l'internalizzazione<br />
attraverso cooperative. Le<br />
tasse potrebbero, speriamo essere<br />
abbassate. Noi abbiamo applicato<br />
la legge».
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Vallata, Portanova: il sindaco Leone<br />
VALLATA – «Giuseppe Leone sarà sempre<br />
il nostro punto di riferimento, anche se in<br />
questa fase amministrativa non sarà presente<br />
fisicamente». Sono le affermazioni<br />
di Gerardo Portanova, neo vicesindaco di<br />
Vallata e colui che dovrà sostituire il primo<br />
cittadino dopo la sospensione dal mandato<br />
avvenuta su disposizione <strong>del</strong> Prefetto<br />
di Avellino.<br />
A breve sarà completata la squadra di maggioranza<br />
con la nomina di un altro assessore<br />
e di un consigliere <strong>del</strong>egato, ma nel<br />
contempo Portanova, che conta già un’esperienza<br />
nel civico consesso durante il<br />
mandato di FrancescoAntonio Zamarra, si<br />
pone con il chiaro intento di placare gli animi<br />
e rasserenare le parti coinvolte, da<br />
poco emerse da una campagna elettorale<br />
velenosa: «Giuseppe Leone ci ha dato massimo<br />
potere per gestire la casa comunale<br />
dopo il consenso popolare ottenuto. Non alimentiamo<br />
polemiche da paesotto, i nostri<br />
concittadini vogliono essere amministrati<br />
e non hanno bisogno di assistere a<br />
ulteriori dispute. Chiedo vivamente ai rappresentati<br />
<strong>del</strong>la minoranza – conclude il<br />
numero due <strong>del</strong>la casa comunale – di dare<br />
un contributo costruttivo». Gerardo Portanova<br />
sarà affiancato dal neo assessore<br />
Roberto Pali, in attesa di rifinire i linea-<br />
IRPINIA 10<br />
menti <strong>del</strong>l’intera formazione di governo locale.<br />
Il passaggio di consegna dei poteri è<br />
avvenuto e dovrebbero durare diciotto mesi,<br />
quindi Giuseppe Leone non governerà<br />
il paese per il primo anno e mezzo di mandato<br />
oltre al fatto che la sospensione si estende<br />
anche al suo ruolo da consigliere<br />
comunale. Sono queste le conseguenze <strong>del</strong><br />
procedimento in corso a suo carico dopo la<br />
sarà sempre il nostro riferimento brevi<br />
condanna di primo grado formulata nel<br />
«Le dimissioni di Grasso?<br />
Non ne sapevo niente»<br />
Il sindaco Mainiero sorpreso per i tempi e i modi utilizzati. Intanto ad Ariano è già clima elettorale<br />
REDAZIONE IRPINIA<br />
ARIANO IRPINO - “Sorpreso per<br />
le modalità utilizzate dall’avvocato<br />
Gaetano Grasso per dimettersi<br />
dalla carica di consigliere comunale<br />
e di presidente <strong>del</strong> civico consesso,<br />
sapevo che quel ruolo pubblico<br />
confliggeva con quello professionale,<br />
ma non mi aspettavo<br />
che avesse deciso senza anticipare<br />
la notizia a nessuno”. Il sindaco,<br />
Antonio Mainiero, conferma<br />
così che Grasso si sarebbe dimesso<br />
solo per motivi personali, ma<br />
aggiunge pure di essere in attesa<br />
di un colloquio per chiarire cosa<br />
sia accaduto nello specifico <strong>del</strong>le<br />
situazioni.<br />
“Non abbiamo avuto alcun dissenso,<br />
non mi aveva detto nulla<br />
nemmeno in occasione <strong>del</strong> consiglio<br />
comunale che si è riunito la<br />
sera precedente rispetto al momento<br />
nel quale ha protocollato la<br />
sua lettera - evidenzia il primo cittadino<br />
- pertanto escluso problemi<br />
di natura politica”. L’assessore<br />
Manfredi D’Amato, che è legato in<br />
modo particolarmente significativo<br />
con Grasso, conferma la versione<br />
degli impegni professionali<br />
incompatibili con l’incarico pubblico.<br />
Ma il problema politico rimane,<br />
perché il vice presidente, Giovanni<br />
La Vita, intende ripristinare subito<br />
la collegialità convocando la<br />
conferenza dei capigruppo per andare<br />
ad una nuova riunione <strong>del</strong>l’assemblea<br />
cittadina nel corso <strong>del</strong>la<br />
quale prendere atto <strong>del</strong>le dimissioni<br />
e procedere alla surroga<br />
con il primo dei non eletti, che è il<br />
sindacalista Giovanni Cicchella. Il<br />
passaggio potrebbe riservare qualche<br />
sorpresa perché a pochi mesi<br />
dalla scadenza naturale <strong>del</strong> man-<br />
dato sia Cicchella che altri potenziali<br />
consiglieri potrebbero non accettare<br />
l’ingresso in consiglio e<br />
l’incertezza politica generale potrebbe<br />
rendere impossibile l’elezione<br />
<strong>del</strong> nuovo presidente. Intanto<br />
a meta mese giungerà in as-<br />
UFITA- Sindacato e operatori <strong>del</strong> settore<br />
di polizia municipale in fibrillazione<br />
rispetto ad una richiesta avanzata<br />
al sindaco di Grottaminarda,<br />
Giovanni Ianniciello. Il sindacato,<br />
in maniera unitaria, ha chiesto al<br />
sindaco di revocare alcuni atti che<br />
riguardano il trasferimento degli agenti<br />
di polizia municipale dalle<br />
realtà locali all'Unione dei Comuni.<br />
E attendono risposte, in mancanza<br />
<strong>del</strong>le quali si potrebbe procedere anche<br />
con la contestazione di attività<br />
antisindacale. Al momento rispetto<br />
semblea l’argomento relativo al<br />
progetto di variante al cimitero comunale,<br />
che il consiglio non è riuscito<br />
a licenziare a febbraio scorso<br />
e che non può essere rinviato<br />
ancora nel tempo. In campo entrerebbero<br />
anche le alleanze con i<br />
DUBBI SULLA GESTIONE ASSOCIATA DELLA POLIZIA MUNICIPALE<br />
Terre <strong>del</strong>l’Ufita, i sindacati:<br />
revocare gli atti sui vigili<br />
alla richiesta avanzata dal sindacato<br />
non c'è stata nessuna risposta. Nel<br />
corso <strong>del</strong>la riunione che si è svolta<br />
una settimana fa era stata ribadita al<br />
sindaco Ianniciello una contestazione<br />
dal sindacato. Al primo cittadino<br />
grottese era stato contestato che<br />
l'informazione sul trasferimento dei<br />
vigili fosse avvenuto nel non rispetto<br />
<strong>del</strong>la legge. E quindi era stata chiesta<br />
la revoca di tutti gli atti, cosa fatta<br />
in precedenza e ribadita nel corso<br />
<strong>del</strong>la riunione. Al momento il sindaco<br />
restava fermo sulla sua posi-<br />
numeri stretti per portare avanti le<br />
attività amministrative.<br />
Che la maggioranza sia in affanno<br />
è un dato di fatto, ma è altrettanto<br />
vero che un po’ tutti, a cominciare<br />
proprio dal vice sindaco,<br />
Crescenzo Pratola, fino al consigliere<br />
Carminio Melito, giudicano<br />
inutile far cadere l’amministrazione<br />
ed affidare la gestione al commissario<br />
straordinario, tenuto presente<br />
che tra meno di un anno si<br />
andrà a nuove elezioni.<br />
La sensazione tuttavia è che l’ultimo<br />
obiettivo reale sia quello <strong>del</strong><br />
cimitero e che chiuso definitivamente<br />
quell’argomento si possa aprire<br />
la strada a qualsiasi altra ipotesi,<br />
non esclusa la caduta <strong>del</strong>l’amministrazione.<br />
Insomma, ad<br />
Ariano Irpino sono già in atto le<br />
prime manovre elettorali ed è probabile<br />
che alcuni attuali amministratori<br />
si stiano preparando per<br />
scendere in campo come candidati<br />
sindaco.<br />
zione e quindi si era creata una situazione<br />
di stallo.<br />
Per provare a superare la stessa la<br />
Cisl propose di non trasferire il personale,<br />
e chiedeva che non avvenisse<br />
il trasferimento ma vi fosse il comando.<br />
Un tentativo per cercare una<br />
via d'uscita.<br />
A questa proposta non ci fu una risposta<br />
precisa. Ma nei giorni scorsi,<br />
in una intervista rilasciata ad una emittente<br />
locale il sindaco avrebbe aperto<br />
verso questa strada. E quindi<br />
il sindacato attende che il primo cittadino<br />
sia consequenziale. La richiesta<br />
di revoca da parte <strong>del</strong> sindacato<br />
era avvenuta il venti maggio.<br />
Nessuna risposta fino ad ora e, come<br />
anticipato, se non dovesse arrivare<br />
si procederà alla contrapposizione<br />
dura per attività antisindacale.<br />
novembre <strong>del</strong> 2011 dal Tribunale penale di<br />
Roma per peculato, anche se il diretto interessato<br />
ha presentato appello il 2 aprile<br />
<strong>del</strong> 2012. Se in secondo grado, e si saprà fra<br />
poco più di un mese, dovesse essere assolto,<br />
cadrebbe la sospensione.<br />
Al contrario, e nella peggiore <strong>del</strong>l’ipotesi,<br />
ai diciotto mesi si aggiungerebbero altri<br />
dodici bloccando così metà <strong>del</strong>la legislatura<br />
comunale. Per chiarire, in conclusione,<br />
la vicenda per quanto complessa non<br />
dovrebbe far ripiombare il paese di Vallata<br />
nel commissariamento.<br />
angela valentina bruno<br />
LA CURIOSITA’<br />
Gesualdo:<br />
Nonno Gianni<br />
a novant’anni<br />
vota e fa festa<br />
GESUAL-<br />
DO – Giovanni<br />
Flammia,<br />
classe 1923,<br />
ha novant’anni<br />
e<br />
ancora vive le vicende politiche <strong>del</strong><br />
suo paese come se non fossero passate<br />
decine e decine di anni dalla<br />
sua personale esperienza nel civico<br />
consesso. Era l’epoca <strong>del</strong> sindaco<br />
Santolillo Petruzzo, quando Flammia<br />
era consigliere comunale, eppure<br />
nel periodo <strong>del</strong>la campagna elettorale<br />
<strong>2013</strong>, durante le votazioni<br />
e il giorno <strong>del</strong>lo scrutinio, ha voluto<br />
prender parte attivamente a ogni<br />
iniziativa, finanche alla sfilata finale<br />
in onore <strong>del</strong>la lista vincitrice: “La<br />
Vela”. Non ha fatto mistero <strong>del</strong>la sua<br />
preferenza e ha incoraggiato il capolista<br />
Domenico Forgione, sindaco<br />
di Gesualdo da quasi una settimana.<br />
In particolare una foto racconta<br />
al meglio lo spirito di questo<br />
nonnino gesualdino. Lui in posa con<br />
una bottiglia di spumante fra le mani,<br />
ma solo per far scena tengono a<br />
puntualizzare i presenti, in una <strong>del</strong>le<br />
autovetture dei sostenitori <strong>del</strong>la<br />
Vela. Un momento immortalato dai<br />
telefonini <strong>del</strong> gruppo giovani <strong>del</strong>la<br />
contrada di Torre dei Monaci che<br />
hanno fatto da spalla a “Zi’ Giovanni”<br />
– come lo chiamano affettuosamente<br />
in paese –. Inutile dirlo<br />
che la foto è diventata un tormentone<br />
sui social network accostando<br />
la massiccia presenza dei ragazzi<br />
di Gesualdo in questa tornata<br />
elettorale alla figura di quest’uomo<br />
oramai nel pieno <strong>del</strong>la “terza” fase<br />
<strong>del</strong>la vita. Intanto, dai ragazzi di Torre<br />
dei Monaci giungono le congratulazioni<br />
alla candidata <strong>del</strong>la Vela,<br />
Luigina Solomita, eletta con 170 preferenze.<br />
Ariano, Savino<br />
guida la Croce<br />
Rossa locale<br />
ARIANO IRPINO- La dottoressa<br />
Patrizia Savino, appartenente all’area<br />
di emergenza <strong>del</strong> pronto soccorso<br />
<strong>del</strong>l’ospedale Sant’Ottone<br />
Frangipane di Ariano Irpino è il<br />
nuovo presidente <strong>del</strong>la locale sezione<br />
<strong>del</strong>la Croce Rossa. Sostituisce<br />
il dottore Francesco Paolo di<br />
Gruttola, che è andato a guidare il<br />
centro Mainieri. Nell’occasione riparte<br />
il servizio di volontariato che<br />
sarà attivo il lunedì, il martedì, il<br />
giovedì ed il venerdì dalle ore 9.00<br />
alle ore 12.00, anche se il numero<br />
di telefono prevede il trasferimento<br />
di chiamata che rende il servizio<br />
sempre attivo e continuo.<br />
Savino ha ringraziato i volontari e<br />
tutti i cittadini che hanno collaborato<br />
per il radicamento <strong>del</strong>la Croce<br />
Rossa e spera di poter mettere a disposizione<br />
<strong>del</strong>la collettività la sua<br />
esperienza umana e professionale<br />
realizzata negli anni a servizio <strong>del</strong>la<br />
sanità di prima accoglienza.<br />
Il contratto<br />
di quartiere<br />
rimane fermo<br />
ARIANO IRPINO - Il Patto di stabilità<br />
è il nodo che stringe il collo<br />
degli amministratori locali e quindi<br />
<strong>del</strong>le imprese rispetto ai ritardi<br />
che esistono per i pagamenti nell'ambito<br />
dei lavori per il contratto<br />
di quartiere. La questione va a rilento,<br />
per quanto riguarda i lavori,<br />
proprio a causa <strong>del</strong> patto di stabilità<br />
e, quindi non si sono le condizioni<br />
poter pagare le imprese.<br />
Queste sono in attesa di riscuotere<br />
somme piuttosto corpose per<br />
un paio di stati di avanzamento.<br />
Ma il Comune di Ariano Irpino è<br />
fermo al palo per la questione <strong>del</strong><br />
Patto di stabilità. Non si riesce a<br />
pagare neppure per i lavori di consorzio<br />
Santo Stefano, anche in<br />
questo caso si tratta di opere da<br />
realizzare con i fondi <strong>del</strong>la legge<br />
219. Quasi pronto anche un altro<br />
tassello <strong>del</strong>la questione che riguarda<br />
il bocciodromo. La struttura<br />
è quasi pronta, serve il collaudo<br />
statico e subito dopo si potrà<br />
trasferire la stessa alla Curia la<br />
quale dovrebbe poi trasferire ad<br />
altra associazione il bocciodromo.<br />
E a quel punto tutto sarebbe risolto.<br />
In pratica una volta avviato<br />
il nuovo bocciodromo si demolisce<br />
il vecchio e si risolvono tanti<br />
problemi. Comunque l’amministrazione<br />
è al lavoro.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Montella, Palmieri: il Puc? Pronti<br />
ad ascoltare le idee dei cittadini<br />
MONTELLA - La redazione <strong>del</strong> nuovo piano urbanistico<br />
preliminare è in corso di completamento da parte degli<br />
architetti incaricati dalla Giunta comunale. Soddisfazione<br />
per come procedono i lavori nelle parole <strong>del</strong>l’assessore<br />
Salvatore Palmieri.<br />
“La popolazione montellese, le forze politiche, professionali<br />
e di categorie varie attendono con interesse il preliminare<br />
di piano urbanistico - dice Palmieri - sperando e immaginando<br />
con esso, un riequilibrio <strong>del</strong>la città non solo<br />
sotto l’aspetto edilizio bensì attraverso infrastrutture primarie<br />
e secondarie finalizzate alla crescita e sviluppo <strong>del</strong>l’economia<br />
locale e culturale <strong>del</strong> territorio inteso come risorsa<br />
da promuovere e valorizzare e non da sfruttare nel<br />
termine più freddo che sia. Nella qualità si assessore <strong>del</strong>egato<br />
alla pianificazione urbanistica sono fiero di vivere<br />
e compartecipare a questo momento di azione e di pro-<br />
REDAZIONE PROVINCIA<br />
MONTELLA - Primo convegno <strong>del</strong><br />
Volontariato a Montella nella mattinata<br />
di ieri. Il titolo: Volontariato,<br />
Quale futuro? La discussione<br />
ha visto spunti molto importanti<br />
e la presenza al tavolo <strong>del</strong>le relazioni,<br />
tra gli altri, di Mons. Salvatore<br />
Nunnari, Mons. Pasquale<br />
Cascio ed il sindaco di Montella<br />
Ferruccio Capone. L’obiettivo è stato<br />
quello di riflettere sull’importanza<br />
<strong>del</strong> volontariato per essere<br />
cooperatori <strong>del</strong>la carità nel sostegno<br />
e nell’accompagnamento <strong>del</strong>le<br />
persone che vivono vari disagi<br />
e difficoltà.<br />
Decise e profonde, come sempre,<br />
le parole di Mons. Salvatore Nunnari<br />
ex Vescovo <strong>del</strong>la Diocesi di<br />
Sant’Angelo dei Lombardi e molto<br />
legato alle popolazioni altirpine<br />
soprattutto per l’impegno sociale e<br />
culturale che ha sempre dimostrato<br />
per la difesa dei diritti in Alta<br />
Irpinia.<br />
“Sono tornato volentieri in Alta Irpinia<br />
- dice Mons. Nunnari - anche<br />
perchè il tema <strong>del</strong> volontariato<br />
è a me molto caro. Negli anni <strong>del</strong><br />
mio servizio in Alta Irpinia abbiamo<br />
lavorato molto in questo senso,<br />
infatti, proprio a Montella abbiamo<br />
aperto una casa <strong>del</strong>la solidarietà<br />
per ragazzi portatori di<br />
handicap, anime belle in corpi inceppati<br />
come ha scritto qualcuno.<br />
Il volontariato non è soltanto quello<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, ma anche quello<br />
<strong>del</strong>la società civile. E’ un dono gratuito<br />
di chi prende coscienza che le<br />
istituzioni non bastano e prova a<br />
dare un supplemento di amore a<br />
chi è in difficoltà. Questa gratuità<br />
nasce dalla consapevolezza che<br />
l’altro mi interessa, è mio fratello.<br />
Il volontariato è un pezzo di cielo<br />
sulla terra, è la nostra completezza:<br />
è quando comprendo e faccio<br />
miei i problemi <strong>del</strong>l’altro con gratuità<br />
e continuità. L’esempio può<br />
spettiva di rilancio innovativo per il paese. La città non<br />
si aspetti chissà quali stravolgimenti, tutto è partito dalla<br />
considerazione di valorizzare ciò che esiste e quant’altro<br />
è stato fatto dalle precedenti amministrazioni. Nessun<br />
pregiudizio, né politico, né tecnico. Non ci sono e non ci<br />
saranno calcoli di probabilità clientelare e speculativa, di<br />
nessun tipo. Poche cose, concrete e fattibili. L’agricoltura<br />
dovrà ritornare a essere un’economia concreta e di sviluppo<br />
economico. Non possiamo non approfittare di questa<br />
occasione, indirizzare e creare attrazioni turistiche attraverso<br />
l’offerta <strong>del</strong>la ricettività, valorizzando l’intero patrimonio<br />
che abbiamo, naturale e costruito. Occorre pianificare<br />
infrastrutture tali da poter competere con altre<br />
realtà e divenire più appetibili, promuovendo soprattutto<br />
le bellezze naturalistiche, paesaggistiche, architettoniche,<br />
monumentali, religiose, in un connubio dettato dai no-<br />
essere quello <strong>del</strong> buon Samaritano<br />
che rappresenta Cristo ed ogni cristiano<br />
che si avvicina a colui che<br />
vive in difficoltà e soffre e se ne fa<br />
carico, lo aiuta, se ne prende cura.<br />
IRPINIA 11<br />
stri prodotti agroalimentari locali invidiabili a più livelli.<br />
Grande attenzione sarà prestata alle predilette montagne<br />
con i suoi castagneti. Pensiamo a una ricucitura <strong>del</strong> tessuto<br />
urbano. Saranno riconsiderati i cosiddetti vuoti urbani,<br />
assegnando e rispettando ogni standards, anzi, siamo<br />
orientati di andare anche oltre, nell’interesse <strong>del</strong> cittadino.<br />
Certo, avrà uno sviluppo, il commercio, gli spazi<br />
comuni per manifestazioni e attività pubbliche e d’interesse<br />
collettivo. Si pensa ad una citta<strong>del</strong>la scolastica che<br />
Mons. Nunnari: l’Irpinia esca<br />
dal clientelismo e guardi a Dio<br />
L’ex Vescovo al convegno sul ruolo <strong>del</strong> volontariato che si è tenuto a Montella<br />
Il volontariato non deve essere una<br />
sostituzione ma un aiuto anche<br />
alle istituzioni che devono fare<br />
il loro lavoro e pensare ai più deboli<br />
in modo serio e concreto: deve<br />
essere un elemento integrativo rispetto<br />
a quello che devono fare gli<br />
altri. Il volontariato è il tempo libero<br />
che ognuno vuole consacrare<br />
ai fratelli per il loro bene e per il<br />
loro aiuto”. Forte il messaggio di<br />
Mons. Nunnari anche all’Irpinia.<br />
“Se l’Alta Irpinia, cosa che ho sempre<br />
denunciato, - conclude Mons.<br />
Nunnari - uscisse dall’assistenzialismo<br />
e dal clientelismo, con uno<br />
stile di carità che nel tempo diventa<br />
giustizia avrebbe il volto <strong>del</strong>la<br />
civiltà <strong>del</strong>’amore che potrà nascere<br />
abbinando al vivere la parola<br />
<strong>del</strong> Vangelo un umanesimo integrale”.<br />
Il Vescovo Cascio: crediamo in un vero<br />
coordinamento altirpino <strong>del</strong> volontariato<br />
MONTELLA - Uno degli interventi più attesi, nella<br />
mattinata di ieri, al convegno sul volontariato era<br />
Mons. Pasquale Cascio Vescovo<br />
<strong>del</strong>la Diocesi di Sant’Angelo<br />
dei Lombardi che ha parlato<br />
<strong>del</strong> territorio e di come potrebbe<br />
organizzarsi per dare,<br />
sempre di più, un aiuto alle<br />
persone che sono in difficoltà.<br />
“Siamo a Montella - spiega<br />
Mons. Cascio - per fare il punto<br />
sul volontariato in Alta Irpinia.<br />
Sia su quello che prende le<br />
mosse dalla fede cristiana che<br />
su quello che parte dalla società civile ed in esso<br />
vive e cresce. Vogliamo discutere di tutti coloro<br />
hanno deciso, con senso di solidarietà e carità, di<br />
Caposele, Conforti: la comunità<br />
deve riscoprire amicizia e unità<br />
CAPOSELE - Tutto pronto a Caposele per il primo Consiglio<br />
comunale di insediamento <strong>del</strong>la nuova amministrazione<br />
che ha visto la conferma <strong>del</strong> sindaco uscente<br />
Pasquale Farina. Soddisfazione e voglia di guardare<br />
avanti nelle parole <strong>del</strong>l’assessore Salvatore Conforti.<br />
“Dopo il grande risultato elettorale che mai si è verificato<br />
in tali dimensioni, nella<br />
storia <strong>del</strong>le elezioni caposelesi,<br />
- commenta Conforti - si<br />
tenta di ritornare alle normalità<br />
amministrativa. Non prima,<br />
però di aver partecipato al<br />
primo consiglio comunale previsto<br />
per fine settimana prossima,<br />
nel quale si decreteranno<br />
ed ufficializzeranno i ruoli degli<br />
assessori e dei consiglieri.<br />
Oggi, con la nuova normativa<br />
che impone un numero risicato<br />
di assessori e consiglieri, sarà<br />
più dura poter gestire ed organizzare<br />
la struttura amministrativa, per cui probabilmente,<br />
occorrerà riferirsi all'esterno ripescando gli uscenti<br />
<strong>del</strong>la squadra, per poter meglio amministrare in<br />
tutti i settori.<br />
Naturalmente, dopo la grande festa di ringraziamen-<br />
to per tutti gli elettori che hanno appoggiato la lista Caposele<br />
nel Cuore prevista per il giorno 14 giugno e dopo<br />
la proclamazione ed attribuzione <strong>del</strong>le <strong>del</strong>eghe ufficiali<br />
amministrative, si continuerà sulla strada già<br />
intrapresa <strong>del</strong>le opere pubbliche in itinere, sulla via <strong>del</strong><br />
turismo e sulle nuove proposte che hanno acceso la<br />
campagna elettorale, fermo restando<br />
e consapevoli che tutto<br />
quello che è stato promesso nel<br />
programma elettorale è fattibile<br />
e realizzabile anche con la collaborazione<br />
di tutti i cittadini di<br />
Caposele.<br />
A loro è dedicata la vittoria <strong>del</strong>la<br />
lista, con la speranza che il<br />
grande risultato ottenuto possa<br />
restituire alla comunità il senso<br />
di unità ed amicizia che si era,<br />
nel tempo, un pò smarrito. L'invito<br />
a tutti a trascorrere con noi<br />
e con Caposele il grande evento<br />
dedicato alla amicizia e alla fratellanza e naturalmente<br />
alla pace, con l'augurio che questi nobili sentimenti,<br />
possano accompagnare Caposele e i suoi cittadini, verso<br />
grandi traguardi di progresso e sviluppo” - conclude<br />
Salvatore Conforti.<br />
prendersi cura ed impegnarsi per gli altri. Da questi<br />
vogliamo partire per creare un vero e proprio<br />
coordinamento <strong>del</strong> volontariato<br />
in Alta Irpinia sia rispetto alla<br />
Chiesa che rispetto a qualsiasi<br />
forma di volontariato”.<br />
Mons. Cascio ha anche parlato<br />
<strong>del</strong>l’importanza che può avere<br />
il volontariato sul territorio. “Il<br />
volontariato può essere uno dei<br />
tanti elementi che, anche grazie<br />
all’impegno <strong>del</strong>le istituzioni,<br />
può contribuire al rilancio<br />
<strong>del</strong> territorio, ma da solo non<br />
basta nel più assoluto dei modi. Ci vogliono iniziative<br />
ed un interessamento ancora molto più<br />
grandi”.<br />
SANT’ANDREA DI CONZA - L’amministrazione<br />
comunale di Sant’Andrea di Conza lavora al Piano<br />
Urbanistico Comunale il cui preliminare è già<br />
stato approvato in Giunta.<br />
“Finalmente - dicono dall’amministrazione <strong>del</strong><br />
sindaco D’Angola - anche il<br />
piccolo territorio di<br />
Sant’Andrea di Conza avrà<br />
un proprio strumento di<br />
pianificazione urbanistica.<br />
E’ stato approvato, infatti,<br />
in giunta il preliminare <strong>del</strong><br />
Puc (Piano Urbanistico Comunale)<br />
che avvia così una<br />
nuova fase di sviluppo per<br />
il nostro paese.<br />
Lo scopo principale è quello<br />
di tutelare e valorizzare<br />
il territorio sia per quanto<br />
riguarda il centro storico<br />
che le aree semicentrali e periferiche e nello stesso<br />
tempo attuare strategie economiche e sociali<br />
dove ogni parte <strong>del</strong> territorio sia policentrico, fatto<br />
di identità locali. Il percorso per la preparazione<br />
<strong>del</strong> PUC non è stato facile, ma la determinazione<br />
e la volontà di fare, che sono alcune <strong>del</strong>-<br />
non sia soltanto un edificio con le aule dove svolgere le<br />
lezioni ma tanto di più per la ricerca e per lo sviluppo di<br />
progetti formativi, culturali e tali da divenire un polo di<br />
attrazione per il circondario. Abbiamo anche la necessità<br />
di un raccoglitore sportivo polifunzionale, di valenza intercomunale.<br />
Necessita un’autostazione nei pressi <strong>del</strong>lo<br />
svincolo <strong>del</strong>l’ofantina bis, luogo di pericolo e di morte,<br />
purtroppo come già è avvenuto. Tanti sono i temi su cui<br />
avremo tutti modo di esprimerci e confrontarci, senza però<br />
distoglierci dal momento storico che viviamo, come sappiamo.<br />
Meglio poco e buono. In sintesi voglio precisare -<br />
conclude Palmieri - che quest’amministrazione ascolterà<br />
tutti, senza pregiudizi d’interessi. Tocca al cittadino ed alle<br />
associazioni dimostrare di voler concretamente contribuire<br />
alla stesura definitiva <strong>del</strong> piano urbanistico, ciò dopo<br />
la presentazione <strong>del</strong> preliminare che avverrà molto probabilmente<br />
in questo mese. Questo è il nostro auspicio.<br />
Tutti, da qui a poco, avranno la possibilità di consultarlo,<br />
commentarlo e presentare le proposte. Siamo pronti e<br />
disponibili ad accogliere i suggerimenti di buon proposito<br />
e lo dimostreremo. Il piano urbanistico con il documento<br />
strategico sarà pubblicato anche sul sito web <strong>del</strong> Comune<br />
di Montella”.<br />
BISACCIA<br />
Sanità, Gallicchio scrive<br />
ai parlamentari irpini:<br />
ora bisogna intervenire<br />
BISACCIA - Il consigliere comunale<br />
<strong>del</strong> Pd di Bisaccia Pasquale Gallicchio<br />
scrive ai parlamentari irpini per<br />
sottoporre a loro la questione sanità<br />
e chiede un loro interessamento in<br />
merito. “Senza esercitare uno sforzo<br />
di memoria - dice Gallicchio - affermo<br />
con certezza che in molte province<br />
<strong>del</strong>la nostra regione è in forse l’effettiva<br />
soddisfazione <strong>del</strong> diritto alla<br />
salute, e a causa <strong>del</strong>la crisi sociale ed<br />
economica è sempre più crescente il<br />
numero di persone, non solo anziane,<br />
che rinunciano a curarsi. Non è<br />
una novità che le famiglie costrette<br />
a risparmiare riducano<br />
anche le visite specialistiche.<br />
Del resto le Aziende Sanitarie<br />
Locali, proprio in questo settore,<br />
registrano un calo <strong>del</strong>la domanda<br />
di prestazioni <strong>del</strong> 5-10<br />
per cento. Per essere intelligenti<br />
pragmatici sappiamo bene che<br />
la sanità, pur essendo materia<br />
<strong>del</strong>egata alle Regioni, coinvolge<br />
per alcuni passaggi fondamentali<br />
anche il Governo centrale<br />
soprattutto per quanto concerne<br />
risorse e autorizzazioni in particolare<br />
riferite al personale.<br />
Sappiamo molto bene, che la sanità<br />
in regione Campania è da sempre alle<br />
prese con la quadratura dei conti<br />
economici. Il Piano di Rientro stipulato<br />
il 13 marzo 2007 tra Regione<br />
Campania e Ministero <strong>del</strong>l’Economia<br />
e Finanze e <strong>del</strong>la Salute, e la <strong>del</strong>ibera<br />
<strong>del</strong> Consiglio dei Ministri <strong>del</strong> 28 luglio<br />
2009 che ha sottoposto a gestione<br />
commissariale la nostra sanità, con<br />
un Commissario ad Acta che è lo stesso<br />
presidente <strong>del</strong>la Giunta regionale,<br />
hanno rappresentato per i cittadini<br />
campani un vero e proprio salasso.<br />
Altro punto fondamentale <strong>del</strong>l’azione<br />
messa in campo dalla Giunta <strong>del</strong> Pre-<br />
sidente Stefano Caldoro è stato il decreto<br />
n. 49 <strong>del</strong> 27 settembre 2010, inerente<br />
al riassetto <strong>del</strong>la rete ospedaliera<br />
e territoriale, con adeguati interventi<br />
per la dismissione, riconversione<br />
e riorganizzazione dei presidi<br />
non in grado di assicurare adeguati<br />
profili di efficienza e di efficacia. Mi<br />
permetto di segnalare la situazione<br />
<strong>del</strong>l’Asl di Avellino, unica in Campania,<br />
che negli ultimi due anni ha<br />
chiuso con un avanzo di amministrazione<br />
di 57 milioni di euro. Risorse<br />
che non potranno essere utiliz-<br />
zate, se non in minima parte circa il<br />
5%, dal direttore generale Sergio Florio<br />
mentre il resto andrà a ripianare<br />
il deficit <strong>del</strong>le Aziende Sanitarie Locali<br />
<strong>del</strong> resto <strong>del</strong>la Campania con i<br />
conti in rosso. Una condizione che<br />
non ci può vedere indifferenti. Perciò,<br />
chiedo un Vostro intervento che possa<br />
creare le condizioni per un tavolo<br />
di confronto tra i Ministeri competenti<br />
e la struttura Commissariale <strong>del</strong>la Regione<br />
Campania, affinché, perseguendo<br />
una giusta politica di equità,<br />
si possa permettere che le risorse risparmiate<br />
siano spese sul territorio<br />
che genera virtuosità. Facciamo presto,<br />
perché se prima l’acqua ci arrivava<br />
alla gola adesso ci arriva alla<br />
bocca. Cerchiamo di non annegare”.<br />
Sant’Andrea, la Giunta approva<br />
il preliminare <strong>del</strong> Piano urbanistico<br />
le caratteristiche di questa amministrazione, hanno<br />
fatto il resto.<br />
Naturalmente a presto ci sarà un’assemblea pubblica<br />
in cui il Puc sarà presentato, alla presenza<br />
anche dei tecnici, a cui vanno i nostri ringraziamenti,<br />
e dove ogni cittadino<br />
potrà partecipare<br />
alla stesura definitiva, sia<br />
con osservazione orali che<br />
con controdeduzioni scritte,<br />
perché i cittadini, con<br />
le loro conoscenze dei<br />
quartieri e <strong>del</strong> territorio e<br />
le loro esperienze, possono<br />
dimostrarsi di fondamentale<br />
importanza per migliorare<br />
le qualità <strong>del</strong>la vita<br />
<strong>del</strong> nostro paese. All’interno<br />
<strong>del</strong> Puc sarà approvato<br />
anche un piano <strong>del</strong><br />
fabbisogno energetico. Come vediamo, sino all’ultimo<br />
giorno <strong>del</strong> proprio mandato, quest’amministrazione,<br />
nonostante le tante incertezze e<br />
le enormi difficoltà, va avanti per far sì che il<br />
piccolo paese quale è Sant’Andrea, sia alla pari<br />
dei grossi centri e territori”.
FARMACIE DI TURNO<br />
Dal 27maggio al 2 giugno<br />
Servizio notturno<br />
(ore 20.00 - 8.30)<br />
SABATO Via Carducci<br />
Tel 0825-35409<br />
Servizio continuativo<br />
(8.30 - 20.00)<br />
LANZARA Corso V. Emanuele<br />
Tel: 0825-35965<br />
Sabato pomeriggio e festivi<br />
SABATO Via Enrico Capozzi 47<br />
Tel 0825-35409<br />
NUMERO VERDE<br />
800/852525<br />
CI HANNO<br />
LASCIATO<br />
AVELLINO<br />
Margherita Fabrizio<br />
Carpenito,<br />
terziaria francescana<br />
Ne danno il triste annuncio<br />
le figlie Anna Maria e Marcella,<br />
il genero Stefano Vetrano,<br />
la nuora Concetta De<br />
Dominics Carpenito, i nipoti<br />
e parenti tutti.<br />
BELLIZZI<br />
Nicola Sant’Angelo, (Mario),<br />
78 anni<br />
Ne danno il triste annuncio<br />
la moglie Anna Argenio, le<br />
figlie Angelica, Sonia e Isabella,<br />
i generi Silvestro Gallo,<br />
Massimo Tagliaferri, il<br />
fratello Domenico, le sorelle<br />
Elvira, Anna e Silvia, i cognati,<br />
le cognate, i nipoti e<br />
parenti tutti.<br />
I funerali si terranno oggi a<br />
Monteforte Irpino alle ore<br />
9,30 muovendo da via Basecchia<br />
e proseguiranno per<br />
la chiesa madre di Bellizzi<br />
Irpino dove alle ore 10,00<br />
verrà celebrato il rito religioso.<br />
La salma sarà tumulata nel<br />
cimitero di Bellizzi.<br />
Registrazione Tribunale<br />
di Avellino n° 381<br />
<strong>del</strong> 18 maggio 2000<br />
Edizioni Proposta sud s.r.l.<br />
Via Annarumma 39/A 83100 Avellino<br />
PILA AI PIANI CALCIO DONAZIONE ORGANI<br />
AUGURI<br />
La prima comunione<br />
di Margherita de Lauri<br />
Oggi, la bellissima e dolcissima<br />
Margherita de Lauri di Forino riceverà<br />
la Prima Comunione.<br />
In questo giorno così importante,<br />
Margherita sarà circondata<br />
dall’Amero degli emozionatissimi<br />
genitori, mamma Linda e<br />
papà Luigi, <strong>del</strong>la meravigliosa<br />
sorellina Giusy e degli adorati<br />
nonni Carmine, Margherita e Pina.<br />
“Oggi per la prima volta ti avvicinerai<br />
alla mensa <strong>del</strong> Signore<br />
e per la prima volta incontrerai<br />
Gesù Cristo, che da questo momento<br />
illuminerà il tuo cammino<br />
e sarà la tua guida. E sarà lui<br />
a condurti verso la strada <strong>del</strong>la<br />
felicità.<br />
Sii sempre tenace nella fede,<br />
con la promessa che la tua famiglia<br />
sarà al tuo fianco in ogni<br />
passo che percorrerai nella tua<br />
vita.<br />
Auguri Margherita, con affetto<br />
infinito”.<br />
Amministratore<br />
SIMONA FESTA<br />
Direttore responsabile<br />
IVANA PICARIELLO<br />
La prima comunione<br />
di Luca Izzo<br />
Nell'incantevole cornice <strong>del</strong>la<br />
chiesa di San Guglielmo a Mercogliano,<br />
Luca Izzo si avvicina<br />
per la prima volta al banchetto<br />
eucaristico.<br />
I raggianti ed emozionati genitori<br />
Gaetano e Maria, i premurosi<br />
nonni Lucia e Mario Valente,<br />
unitamente ai familiari<br />
tutti e gli zii Franco e Fernanda<br />
Petraglia di Cervinara, dedicano<br />
al neocomunicato il seguente<br />
messaggio augurale:"Che il<br />
Signore ti conservi nella bontà<br />
evangelica, illumini sempre più<br />
la tua intelligenza, guidi il cammino<br />
<strong>del</strong>la tua esistenza verso i<br />
luminosi sentieri <strong>del</strong>la virtù e<br />
<strong>del</strong> sapere".<br />
La prima comunione<br />
di Serena Russo<br />
Oggi riceverà il sacramento <strong>del</strong>la<br />
prima comunione presso la<br />
Chiesa di San Modestino in<br />
Mercogliano, la dolcissima Serena<br />
Russo.<br />
“Oggi è il tuo giorno fortunato<br />
perchè ricevi Gesù, la sua grazia<br />
ed il suo amore.”<br />
Cresci sempre serena e felice,<br />
CONFIDENZIALE 12<br />
OGGI<br />
CORRIERE<br />
Redazione<br />
Via Annarumma 39/A<br />
Telefono 0825 792424<br />
Fax 0825 792440<br />
email provincia@corriereirpinia.it<br />
guidata dalla nella luce <strong>del</strong> Signore.<br />
Tantissimi auguri piccola mia,<br />
la tua mamma Assunta.<br />
I 50 anni<br />
di Giuseppe Guglielmo<br />
In occasione <strong>del</strong> 50esimo di Giuseppe<br />
Guglielmo, ex sindaco di<br />
Andretta, “la grande famiglia”<br />
ed in particolare il cugino Nicola<br />
Guglielmo, augurano pubblicamente<br />
al nostro sindaco di<br />
sempre Pinuccio un felice compleanno,<br />
con l’auspicio che il<br />
desiderio a lui più caro sia esaudito.<br />
La prima comunione<br />
di Davide Iorio<br />
Davide Iorio oggi riceverà il sacramento<br />
<strong>del</strong>l'Eucarestia nella<br />
Chiesa di Trinità. Un appuntamento<br />
importante per il giovane,<br />
che corona un'altra tappa<br />
<strong>del</strong> suo percorso da cristiano.<br />
Al piccolo Davide gli auguri da<br />
papà Quirino e dalla mamma<br />
Rosanna Natale. Anche dal fratello<br />
Antonio.<br />
Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia a diffusione regionale<br />
Tanti auguri da parte di familiari<br />
tutti e dalla redazione <strong>del</strong><br />
«<strong>Corriere</strong>».<br />
Onorificenza di Cavaliere<br />
<strong>del</strong>le Repubblica<br />
ad Antonio Nittolo<br />
Oggi, alle ore 11,30, presso la<br />
Prefettura di Avellino, il prof.<br />
Antonio Nittolo, sarà insignito<br />
dal Prefetto, dott. Umberto Guidato<br />
<strong>del</strong>l'Onorificenza di Cavaliere<br />
<strong>del</strong>la Repubblica. Al neo<br />
Cavaliere le<br />
congratulazioni e le felicitazioni<br />
degli amici e dei colleghi tutti.<br />
"Hai sempre svolto con impegno,<br />
competenza e lealtà il tuo<br />
lavoro. La tua correttezza e la<br />
tua professionalità sono state riconosciute<br />
e premiate con la<br />
prestigiosa onorificenza di "Cavaliere<br />
<strong>del</strong>la Repubblica" che<br />
meriti e che ti viene consegnata<br />
in questo giorno significativo.<br />
Congratulazioni e auguri vivissimi<br />
al Cav. Antonio Nittolo dalla<br />
moglie Maria Pia Guerriero,<br />
dalle figlie Angela, Wally e Antonella<br />
e dai nipoti Luca, Giada<br />
e Ambra".<br />
IL JACKOPOT SALE<br />
SEMPRE ALLE STELLE<br />
Il “6” resta nascosto anche nel<br />
primo appuntamento di giugno.<br />
La settimana si aprirà<br />
dunque con un jackpot da 34,7<br />
milioni di euro. L'ultima sestina<br />
vincente risale allo scorso<br />
16 marzo, quando in provincia<br />
di Udine fu assegnato un premio<br />
da oltre 53 milioni, diviso<br />
tra 40 giocatori. Nessun 5+2<br />
nemmeno nel concorso Eurojackpot<br />
di venerdì 31 maggio<br />
e il jackpot per la prossima settimana<br />
sale a 16milioni di euro.<br />
L’estrazione di ieri, però, ha<br />
premiato l'Italia: sono state rea-<br />
PUBBLICITA’<br />
Strategie srl<br />
tel.0825/1735224 fax 0825/1800154<br />
Igor Russomanno tel 3388978211<br />
Distribuito da Testa Dora & C.<br />
Stampato da Rotostampa LIONI<br />
CORRIERE<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
EMERGENZE CHE TEMPO FA<br />
PREFETTURA 0825/7981<br />
CARABINIERI 112- O825/ 682333<br />
POLIZIA 113<br />
POLIZIA STRADALE 0825/2<strong>06</strong>1<br />
GUARDIA FINANZA 117<br />
VIGILI DEL FUOCO 115<br />
VIGILI URBANI 0825/74830<br />
PRONTO SOCCORSO 118<br />
Lo Sporting travolge<br />
con sei reti il Pila ai<br />
Piani che nonostante il<br />
vantaggio, poi riesce a<br />
perdere per ben sei reti<br />
a uno<br />
INFERNO & PARADISO<br />
La vignetta di Don Juan<br />
ESTRAZIONE<br />
01 giugno <strong>2013</strong><br />
BARI 90 33 31 66 79<br />
CAGLIARI 37 27 80 62 77<br />
FIRENZE 6 87 67 28 48<br />
GENOVA 58 47 16 13 38<br />
MILANO 49 39 33 82 66<br />
NAPOLI 85 50 38 46 42<br />
PALERMO 44 39 35 55 38<br />
ROMA 3 4 31 62 83<br />
TORINO 12 45 44 22 82<br />
VENEZIA 20 26 15 84 11<br />
NAZIONALE 33 62 86 70 41<br />
NUMERI IN MASSIMO RITARDO<br />
Bari Numero 85 78 70 71 47<br />
Ritardo<br />
Cagliari Numero 68 17 22 12 56<br />
Ritardo<br />
Firenze Numero 78 25 7 42 77<br />
Ritardo<br />
Genova Numero 36 9 53 11 86<br />
Ritardo<br />
Milano Numero 74 76 85 77 41<br />
Ritardo<br />
Napoli Numero 70 62 28 36 21<br />
Ritardo<br />
Palermo Numero 27 22 24 34 21<br />
Ritardo<br />
Roma Numero 35 49 34 82 29<br />
Ritardo<br />
Torino Numero 53 60 22 16 50<br />
Ritardo<br />
Venezia Numero 47 41 19 71 89<br />
Ritardo<br />
L’Asl Avellino parteciperà<br />
anche quest’anno<br />
alla ”Giornata Nazionale<br />
<strong>del</strong>la Donazione<br />
Organi”. Conferma un<br />
impegno di anni<br />
CONCORSO N. 66 01/<strong>06</strong><br />
8- 21- 25 -54 -84 -85<br />
numero jolly 51<br />
numero superstar 73<br />
Vincitori Quote<br />
Nessuna vincita 6<br />
Nessuna vincita 5+1<br />
Cinque 9 €35.816,74<br />
Quattro 1041 €312,10<br />
Tre 41382 € 15,64<br />
Minima: 9<br />
Massima: 20<br />
Oggi<br />
Avellino: Poco nuvoloso<br />
Irno solofrano: Nuvoloso<br />
Arianese: Nuvoloso<br />
Baianese: Nuvoloso<br />
Alta Irpinia: Poco nuvoloso<br />
ValleCaudina: Nuvoloso<br />
Minima: 10<br />
Massima: 20<br />
Domani<br />
Avellino: Deboli temporali<br />
Irno solofrano: Deboli temporali<br />
Arianese: Deboli temporali<br />
Baianese: Deboli temporali<br />
Alta Irpinia: Deboli temporali<br />
ValleCaudina: Deboli temporali<br />
SANTO DEL GIORNO: SANTI MARCELLINO E PIETRO<br />
SEGNO ZODIACALE: GEMELLI<br />
MERCATI SETTIMANALI: ALTAVILLA - CASTELBARONIA -<br />
CASTELFRANCI - CONZA - FORINO - LAURO - LUOGOSANO -<br />
MONTEFORTE - MONTEMILETTO - MONTORO S. - PAROLISE -<br />
SAN MARTINO<br />
La prima comunione<br />
di Carla Ausania<br />
Oggi è un giorno importante per<br />
Carla Ausania perchè riceve la<br />
sua prima comunione.<br />
Il parroco <strong>del</strong>la Chiesa di San Ciro<br />
di Avellino, Don Luciano Gubitosa,<br />
e lo zio di Carla, Don<br />
Franco Ausania, missionario in<br />
Brasile, che è presente alla sua<br />
prima comunione, hanno messo<br />
in risalto l’importanza <strong>del</strong> primo<br />
incontro con Gesù dei piccoli<br />
comunicandi, sollecitandoli<br />
a tenere sempre vive lepromesse<br />
fatte sull’altare.<br />
Dopo il rito religioso, Carla ha<br />
riunito amici e parenti in un<br />
convivio di ringraziamento a<br />
Villa De Stefano a Monteforte Irpino.<br />
Un augurio di cuore da<br />
parte <strong>del</strong> papà dottor Angelo e<br />
<strong>del</strong>la mamma Maria Diletta Barbato.<br />
“La gioia che traspare oggi dai<br />
tuoi occhi, con l’augurio di essere<br />
sempre radiosa nel giorno<br />
più bello <strong>del</strong>la tua vita”.<br />
In questo giorno speciale la sorella<br />
Rosanna ti fa i migliori auguri<br />
di vivere serena e felice nella<br />
nostra famiglia, perchè la famiglia<br />
è la scuola degli affetti.<br />
E’ il primo luogo dove si impara<br />
il senso più vero <strong>del</strong>la giustizia,<br />
<strong>del</strong>la sobrietà e <strong>del</strong>la semplicità.<br />
Un grande abbraccio dagli zii e<br />
cugini e un messaggio speciale<br />
dai cari nonni: “A te Carla, che<br />
sei la nostra gioia, ti auguriamo<br />
un felice e radioso avvenire”.<br />
Ti vogliamo bene. Auguri<br />
lizzate vincite per 481.129,00<br />
mila euro grazie alla bacheca<br />
dei sistemi Sisal. Nei primi cinque<br />
mesi <strong>del</strong> <strong>2013</strong> il Superenalotto<br />
– comprese le cinque estrazioni<br />
di SiVinceTutto - ha<br />
raccolto 541 milioni di euro, un<br />
dato in calo <strong>del</strong> 28,4% rispetto<br />
ai 756 milioni totalizzati tra<br />
gennaio e maggio <strong>del</strong>lo scorso<br />
anno.<br />
Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi<br />
statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
Ditelo al <strong>Corriere</strong><br />
“È il cuore,<br />
che mi<br />
sbatte così<br />
forte contro<br />
le costole,<br />
ad<br />
impedirmi<br />
di ragionare.<br />
E’ il<br />
male alla<br />
mano sinistra,<br />
che<br />
sta diventando<br />
davvero<br />
insopportabile. Perché me la storcono<br />
tanto? Io non tento nessun<br />
movimento. Sono come congelata…”.<br />
Ed improvvisamente quel<br />
giorno si era ricoperto di vergogna.<br />
Avvolto da un manto di lana grezza,<br />
lacero, deforme, eppure pesante.<br />
Troppo pesante. L’umidità si<br />
muoveva come una lumaca. Afferrava<br />
ogni cosa, coprendola di<br />
bava lurida e fumo di sigarette. Uno<br />
scenario purpureo, dai toni abissali,<br />
si apriva davanti alle sue<br />
pupille. Spalancate e secche: incredule.<br />
Cristallizzate sul muro.<br />
Depredate <strong>del</strong>le lacrime e <strong>del</strong>la ragione.<br />
Fu questione di pochi istanti<br />
ed i primi artigli di terrore, sotto la<br />
spinta di un corpo sudato, si conficcarono<br />
nella carne. Ora ne aveva<br />
la certezza. Era in pasto alle bestie.<br />
Quando le avevano strappato<br />
i vestiti, le avevano strappato anche<br />
il fiato. Preso con forza nella<br />
gola, dov’era rintanato per paura<br />
di uscire. La paura di sembrare ancora<br />
viva. Di sembrare ancora una<br />
donna. Non una donna qualsiasi,<br />
ma Lei: Franca. Respiro travolto<br />
dalla furia animale, volatilizzato<br />
nell’aria pesante. Era rimasta<br />
così, incredula ed agonizzante, sfibrata<br />
nei polmoni, disseccata, sul<br />
punto di morire. Ma era necessario<br />
sopravvivere. Non c’era tempo<br />
per pensare. Quel morbo violento<br />
ed irrequieto aveva un turno prestabilito.<br />
Dopo il primo, avanti un<br />
altro. Nuove colate di lava sulla<br />
carne. Da incenerire ogni resistenza.<br />
Rimase in apnea per interminabili<br />
istanti. Il respiro, poi, sopraggiunse<br />
a singhiozzo. Come un<br />
pianto asfittico, senza l’intercessione<br />
dei lamenti. Respirava ancora,<br />
a fatica, ma respirava. Eppure la<br />
IL DIBATTITO<br />
Lettera dal sentimento<br />
a cura di Emanuela Sica<br />
...Domani<br />
“SCUOLA@AZIENDA:<br />
ANALISI E PROSPETTIVE”<br />
Il 6 giugno <strong>2013</strong> dalle ore 10.00 alle<br />
ore 13.30 si terrà a Napoli presso l’Auditorium<br />
<strong>del</strong>la Regione Campania -<br />
Centro Direzionale – Isola C3 il seminario<br />
“scuola@azienda: analisi e<br />
prospettive” organizzato dal Polo<br />
Qualità di Napoli - USR per la Cam-<br />
Questa sera in tv<br />
RAI 1<br />
16:35 Domenica In - Così è la vita<br />
18:50 L'Eredità<br />
20:00 TELEGIORNALE<br />
20:35 Rai Tg Sport - 5 minuti di recupero<br />
20:40 Affari Tuoi<br />
21:30 Un medico in famiglia 8<br />
23:15 TG1 60 Secondi<br />
23:45 Speciale Tg1<br />
00:50 TG1 Notte<br />
RAI 2<br />
17:15 Tg2 - L.I.S.<br />
17:20 Tornado - La furia <strong>del</strong> cielo<br />
18:10 A prova d'inganno<br />
19:35 Lasko<br />
20:30 Tg2<br />
21:00 Incontro amichevole<br />
22:35 La Domenica Sportiva estate<br />
01:00 Tg2<br />
01:20 Sorgente di vita<br />
01:50 Meteo 2<br />
01:55 Appuntamento al cinema<br />
sua mente non riusciva a slegarsi<br />
dal corpo. Li sentiva. Dannati, fili<br />
spinati che si annodavano ai muscoli,<br />
alle ossa, al sangue che colava<br />
dalle guance. Dolore cronico,<br />
cocente, vessante. Ogni singola cellula<br />
<strong>del</strong> suo corpo era sottomessa.<br />
Il suo mondo femminile invaso.<br />
Saccheggiato. Sconvolto. La paura<br />
l’aveva liquefatta nelle forze. Cera<br />
che cola sul pavimento. Il sudore,<br />
intanto, le stava creando milioni<br />
di aperture. Indicava all’anima<br />
la via d’uscita. Ma era come dissanguata.<br />
Senza forze. Senza resistenza.<br />
Vedeva il varco per scappare<br />
eppure rimaneva ferma, avviluppata<br />
alle membra. Quasi a<br />
creare una barriera di conforto<br />
mentre il corpo continuava a prendere<br />
violenza, senza ritegno, a dosi<br />
meticolosamente massicce. Anche<br />
il suo profumo si era dileguato.<br />
L’olezzo di quegli animali sovrastava<br />
ogni cosa, era insopportabile.<br />
La stavano dilaniando, pezzo<br />
per pezzo. Famelici. Sordi alle<br />
sue urla. Si abbattevano su di lei,<br />
inesorabili, con i movimenti sempre<br />
più affannosi, sempre più cru<strong>del</strong>i.<br />
Lungo il collo, lungo la schiena,<br />
lungo i fianchi, si moltiplicavano<br />
a ripetizione. Bruciavano e<br />
pulsavano senza darle tregua. Prima<br />
<strong>del</strong>la fine, non avrebbe disdegnato<br />
di morire, sognando di rimanere<br />
vinta, senza sensi, per non<br />
avere nessuna emozione. Per non<br />
plasmare il ricordo come una colla<br />
nel cervello. Gli anni passano,<br />
eppure la genesi <strong>del</strong>la memoria resta.<br />
Resta se, alla fine di questa storia,<br />
si rimane inesorabilmente vive.<br />
Vive ma travolte da un uragano<br />
di vetri. Vetri che si abbattono<br />
su legno giovane. Ogni pezzo si<br />
conficca e lascia un segno. La ferita<br />
resta. “Cammino… cammino non<br />
so per quanto tempo. Senza accorgermi,<br />
mi trovo davanti alla<br />
Questura. Appoggiata al muro <strong>del</strong><br />
palazzo di fronte, la sto a guardare<br />
per un bel pezzo. Penso a quello<br />
che dovrei affrontare se entrassi<br />
ora. Sento le loro domande. Vedo<br />
le loro facce, i loro mezzi sorrisi.<br />
Penso e ci ripenso. Poi mi decido.<br />
Torno a casa. Torno a casa. Li<br />
denuncerò domani“. (In memoria<br />
di Franca Rame – liberamente tratto<br />
da: Monologo di uno stupro)<br />
pania, in cui verranno presentati gli<br />
esiti dei percorsi attivati nel corrente<br />
anno scolastico e le piste di ricerca e<br />
sviluppo inerente il Progetto Qualità<br />
per il <strong>2013</strong>/14. Una <strong>del</strong>le principali<br />
piste di ricerca riguarderà il rapporto<br />
fra il sistema di istruzione, formazione<br />
e ricerca e il sistema economico<br />
e produttivo, in linea con tutti gli<br />
obiettivi di EUROPA 2<strong>02</strong>0. Tale iniziativa<br />
è volta, altresì, a costruire uno<br />
spazio plurale e condiviso per far<br />
dialogare i saperi interni.<br />
RAI 3<br />
19:00 TG3<br />
19:30 Tg Regione<br />
19:31 Tg Regione - Meteo<br />
20:00 Blob<br />
20:10 Che tempo che fa<br />
21:30 Report<br />
23:25 TG3<br />
23:35 Tg Regione<br />
23:40 Gazebo<br />
RETEQUATTRO<br />
17:50 Meteo.it<br />
18:50 Anteprima Tg4<br />
18:55 Tg4 - Telegiornale<br />
19:31 Meteo.it<br />
19:35 Tempesta d'amore<br />
21:30 Riassunto: Tierra de Lobos - L'amore<br />
e il coraggio<br />
21:35 Tierra de Lobos - L'amore e il coraggio<br />
23:35 I Bellissimi di Rete 4<br />
23:42 Boogie Nights - L'altra Hollywood<br />
CANALE 5<br />
16:30 Come un <strong>del</strong>fino - La serie<br />
18:50 The Money Drop<br />
20:00 Tg5<br />
20:39 Meteo.it<br />
20:40 Striscia la domenica<br />
21:30 Superpaperissima<br />
22:07 Tgcom<br />
22:08 Meteo.it<br />
00:10 Ombre <strong>del</strong> passato<br />
00:47 Tgcom<br />
ITALIA 1<br />
15:50 Internazionali BNL d'Italia<br />
18:28 Studio Aperto - Anticipazioni<br />
18:30 Studio Aperto<br />
18:58 Meteo.it<br />
19:00 Così fan tutte<br />
19: 00 Dante's Peak - La furia <strong>del</strong>la montagna<br />
20:17 Tgcom<br />
20:20 Meteo.it<br />
21:25 Le Iene Show<br />
00:45 2 Brat camp<br />
01:15 2 Broke Girls<br />
CORRIERE<br />
CONFIDENZIALE Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> 13<br />
Convenzione<br />
di Instanbul,<br />
alcune modifiche<br />
La Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia ed i Minorenni, nella<br />
persona <strong>del</strong>la Presidente <strong>del</strong>la sede territoriale di Avellino, avv. Tiziana<br />
Tomeo, ricordando il "passo" fatto dalla Camera dei Deputati<br />
lo scorso 29 Maggio, approvando all'unanimità la ratifica <strong>del</strong>la Convenzione<br />
di Instanbul "sulla prevenzione e la lotta contro la violenza<br />
sulle donne e la violenza domestica", evidenzia tuttavia, che trattasi<br />
di un segnale molto fragile e che necessita di ferme sinergie affinchè<br />
sia data vera esecuzione ai dettami <strong>del</strong>la Convenzione.<br />
Infatti, attualmente al vaglio <strong>del</strong> Senato, per entrare in vigore la legge<br />
deve essere ratificata da altri 5 paesi (l’Italia sarebbe la quinta, dopo<br />
Albania, Montenegro, Portogallo e Turchia) di cui 8 <strong>del</strong> Consiglio<br />
d’Europa. CamMiNo ha avuto l'onore in quanto associazione maggiormente<br />
rappresentativa che da decenni si prefigge la tutela dei<br />
soggetti vulnerabili, di essere stata audita presso la Commissione<br />
straordinaria per la tutela e la promozione e dei diritti umani su: femminicidio<br />
e violenza domestica e di genere.<br />
Del resto, CamMiNo ha iniziato uno studio sistematico <strong>del</strong>le sentenze<br />
<strong>del</strong>la Corte Europea dei Diritti <strong>del</strong>l’Uomo, organizzando eventi e<br />
pubblicazioni, promuovendo la conoscenza nel ceto forense, con<br />
particolare riferimento all’art. 8 <strong>del</strong>la Convenzione di Roma e alla tutela<br />
<strong>del</strong>le persone, specie nelle relazioni familiari.<br />
Non si può non porre l’accento affrontando il presente tema, sulla difficoltà<br />
psicologica di liberarsi <strong>del</strong> partner violento e certamente sussistono<br />
problematiche significative al riguardo: la violenza produce<br />
danni anche sulla capacità di autostima e autodeterminazione <strong>del</strong>la<br />
Le lettere rigorosamente firmate vanno indirizzate a Il <strong>Corriere</strong> quotidiano<br />
<strong>del</strong>l’Irpinia via Annarumma 39/a Avellino Fax 0825-792440 o all’indirizzo<br />
mail:provincia@corriereirpinia.it<br />
Le lettere<br />
LA 7<br />
17:10 The District<br />
17:55 L'Ispettore Barnaby<br />
20:00 Tg La7<br />
20:30 In Onda<br />
21:30 Return to Me<br />
00:10 Tg La7 Sport<br />
00:25 Movie Flash<br />
SKYCINEMA1<br />
14 : 55 Scusa ma ti voglio sposare<br />
16 : 45 Bianco e nero<br />
18 : 35 007 Skyfall<br />
21 : 00 Sky Cine News - Anteprima After<br />
Earth<br />
21: 10 88 Minuti<br />
23:10 Bel Ami Storia di un seduttore<br />
SKYSPORT1<br />
17 : 00 Fan Club Napoli<br />
17 : 30 Fan Club Juventus<br />
18 : 00 UEFA Champions League<br />
18 : 30 UEFA Europa League<br />
19 : 00 Champions League Review<br />
20 : 00 Serie A Remix Stagione Ritorno<br />
persona che quindi si trova spesso priva <strong>del</strong>le risorse interne primarie<br />
per intraprendere le strade necessarie. Agiscono meccanismi di<br />
vergogna e di discredito sociale, ma vi sono anche problemi di dipendenza<br />
economica che impediscono di sottrarsi alle condotte violente<br />
<strong>del</strong> partner economicamente più forte, come è ancora spesso<br />
nella nostra società l’uomo. Va anche detto tuttavia che anche il quadro<br />
giuridico è sconfortante, dal momento che la vittima di violenza,<br />
quando giunge alla difficile e sofferta determinazione di reagire sul<br />
piano giuridico, trova pochi strumenti che sono a lenta reattività e la<br />
costringono a esporsi alle reazioni ulteriormente e crescentemente<br />
violente <strong>del</strong> partner. Sono stati individuati dalla nostra associazione,<br />
interventi da effettuarsi sia sul piano penale che civile, frazionando gl'interventi<br />
e i rimedi decisamente scoordinati, lenti e tardivi.<br />
Non esiste ancora un unico data base nel quale confluiscano esposti,<br />
denunce, querele, ricorsi aventi ad oggetto comportamenti vessatori<br />
e referti <strong>del</strong> Pronto Soccorso con eziogenesi da violenza endofamiliare.<br />
Ciò da una parte impedisce di poter tracciare la storia <strong>del</strong><br />
maltrattamento sofferto, i cui episodi –quando denunciati- sono a<br />
volte distanziati nel tempo.<br />
L’assenza di un unico data base impedisce inoltre di rilevare i dati, di<br />
esaminarli e di poter apprestare rimedi efficaci, impedisce d'individuare<br />
sistematicamente i soggetti vittime di violenza per il necessario<br />
sostegno e quelli autori di atti di violenza anche per interventi di<br />
‘riabilitazione’.Tali obiettivi sono tutti indicati dalla Convenzione di Istanbul<br />
(artt. 16, 18-26). La vittima, mentre attende che il sistema giudiziario<br />
tardivamente reagisca, continua a rimanere esposta alla violenza<br />
quotidiana <strong>del</strong> partner : occorrono settimane prima che il giudice<br />
civile degli ordini di protezione fissi l’udienza e il ricorso deve essere<br />
quasi sempre prima notificato e quindi, portato a conoscenza<br />
<strong>del</strong> partner violento; occorrono mesi prima che una denuncia-querela<br />
presentata alle forze <strong>del</strong>l’ordine giunga al Pubblico Ministero che<br />
a sua volta impiega troppo altro tempo per verificare la fondatezza<br />
<strong>del</strong>la notizia di reato.<br />
Presidente territoriale “Cammino”, Avv. Tiziana Tomeo<br />
Donazione organi con l’Asl allo Sport Days<br />
L’Azienda Sanitaria Locale Avellino, da anni impegnata<br />
nel diffondere la cultura <strong>del</strong>la donazione<br />
e <strong>del</strong> trapianto di organi, parteciperà anche quest’anno<br />
alla ”Giornata Nazionale <strong>del</strong>la Donazione<br />
Organi”.<br />
Questa mattina nell’ambito <strong>del</strong>la manifestazione<br />
“Sport Days” presso il campo CONI di Avellino,<br />
l’azienda sanitaria irpina, guidata dal Direttore Generale<br />
ing. Sergio Florio, ha predisposto l’allestimento<br />
di un apposito gazebo, dove operatori saranno<br />
a disposizione, per la intera giornata, dei<br />
cittadini per chiarire dubbi, distribuire materiale<br />
informativo e promuovere la cultura <strong>del</strong>la donazione<br />
nonché provvedere alla ricezione <strong>del</strong>le di-<br />
Due Luglio 1923, la foto è tratta dal sito “www.avellinesi.it”<br />
Come eravamo<br />
chiarazioni di<br />
volontà da<br />
parte dei cittadini<br />
che ne<br />
facciano richiesta.<br />
L’iniziativa è<br />
stata coordinata<br />
dalla dott.ssa<br />
Rosaria Parenti,<br />
coordinatore locale Donazione Organi <strong>del</strong>l’Asl<br />
Avellino e dal dott. Luciano Uva, coordinatore<br />
<strong>del</strong> Sistema Informativo Trapianti <strong>del</strong>l’Asl Avellino.<br />
FOX CRIME<br />
18:20 N.C.I.S.<br />
19:10 Law & Order svu<br />
20:05 Law & Order svu<br />
21:00 C.S.I. Miami<br />
21:55 C.S.I. Miami<br />
22:45 C.S.I. Miami<br />
23:40 C.S.I.<br />
NATIONAL GEOGRAPHIC<br />
17:00 I maghi <strong>del</strong> garage<br />
17:55 Artisti <strong>del</strong> gusto<br />
18:05 Gli animali piu' pericolosi<br />
19:00 Monster Fish: pesci giganti<br />
20:00 Man vs Food: la sfida finale<br />
20:55 La Terra vista dallo spazio<br />
22:45 Inside World War II<br />
23:45 Il tempio maledetto <strong>del</strong> Terzo Reich<br />
CIELO<br />
21:00 End Game<br />
22:30 Cielo che Gol! Night<br />
00:15 La febbre <strong>del</strong>la Formula 1<br />
00:30 Appuntamento al buio -<br />
Gli incontri<br />
Ipse dixit....<br />
La paura è un meccanismo di difesa<br />
che ci permette di avere coscienza di<br />
un pericolo e quindi di mettere in atto<br />
risposte per evitarne le conseguenze.<br />
La vostra<br />
stella<br />
ariete dal 21/3 al 19/4<br />
L’aspetto solare <strong>del</strong><br />
transito in gemelli vi<br />
attiverà le difese ... le<br />
relazioni, i viaggi e il<br />
commercio saranno<br />
piuttosto movimentati<br />
toro dal 20/4 al 21/5<br />
Con la forza ferrigna di<br />
Marte di transito contrasterete<br />
l’integerrimo Saturno.<br />
Fortunatamente<br />
lo riuscirete ad ammorbidire<br />
e certi contrasti, psicologici<br />
gemelli dal 21/5 al 20/6<br />
Settimana splendente per<br />
l’amore e per le nuove relazioni,<br />
i viaggi saranno<br />
complici di notti fantastiche.<br />
Uno spostamento di<br />
lavoro sarà l’artefice di una passione<br />
cancro dal 22/6 al 22/7<br />
Ancora una settimana<br />
difficile per l’amore, finché<br />
Venere si troverà<br />
nel dodicesimo campo<br />
l’atmosfera sarà cupa<br />
e il grigiore influenzerà i sentimenti<br />
leone dal 23/7 al 22/8<br />
Chiuderete un periodo<br />
di complicazioni affettive<br />
che vi hanno logorato<br />
senza pietà. Finalmente<br />
riuscirete a creare<br />
un’intesa con la persona <strong>del</strong> cuore<br />
vergine dal 23/8 al 22/9<br />
Concedersi alle lusinghe<br />
<strong>del</strong>l’amore non è<br />
una debolezza, lasciatevi<br />
prendere dalla<br />
beatitudine di un’ondata<br />
di freschezza, allegria, brio<br />
bilancia dal 23/9 al 22/10<br />
Troverete il modo per raggiungere,<br />
senza troppa<br />
stanchezza e sacrificio, la<br />
soluzione a un amore lontano.<br />
Sarà proprio la fisicità<br />
a farvi accelerare i tempi e fare una scelta<br />
scorpione dal 23/10 al 21/11<br />
Niente da fare, anche in<br />
questa settimana andrete<br />
in bianco … siete sotto<br />
opposizioni e dissonanza<br />
planetarie, per chi già ce<br />
l’ha occorre che si tenga stretto il partner<br />
sagittario dal 22/11 al 21/12<br />
E’ la volta buona che<br />
riuscirete finalmente a<br />
chiudere con tutto un<br />
passato difficile e amaro,<br />
la rinascita vi aspetta.<br />
Nella vita matrimoniale tutto bene<br />
capricorno dal 22/12 al 19/1<br />
La passione sarà travolgente<br />
… avete ancora Plutone<br />
e Marte in trigono,<br />
trascorrerete un’altra settimana<br />
di sesso sfrenato.<br />
Chi è in coppia potrà soddisfare voglie<br />
acquario dal 20/1 al 18/2<br />
Amori che vanno amori<br />
che vengono, siete in un<br />
fantastico turbinio stellare<br />
che non vi dare un attimo<br />
di tregua. Le relazioni di<br />
coppia stanno navigando a vele spiegate<br />
pesci dal 19/2 al 20/3<br />
Una settimana difficile,<br />
non solo l’amore<br />
vivrà momenti convulsi<br />
ma un po’ tutto<br />
quello che girerà intorno<br />
sarà rocambolesco
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
LA SAGRA<br />
Prodotti tipici<br />
<strong>del</strong> Laceno<br />
protagonisti<br />
a Bagnoli<br />
BAGNOLI- Dopo la prima giornata di<br />
ieri, prosegue ancora oggi la Sagra <strong>del</strong><br />
Pecorino Bagnolese e <strong>del</strong>la ricotta e<br />
dei prodotti tipici <strong>del</strong> Laceno.<br />
Dalle ore 10:00 – 12:30 Mostra” degli<br />
antichi utensili dei pastori” presso<br />
la chiesa di Santa Margherita. Percorso<br />
video-fotografico <strong>del</strong>la storia<br />
<strong>del</strong>la transumanza intrecciato con l’esposizione<br />
degli utensili usati<br />
dagli allevatoriOre 12:00 In giro per<br />
il centro storico a degustare i prodotti<br />
tipici e piatti unici: piatti di Fettuccine<br />
al Tartufo e Funghi, Polenta con<br />
funghi porcini, pasta e fagioli con funghi<br />
porcini, patate con porcini , e tagliatelle<br />
alla carrettiera ( piccanti ),<br />
provolone podolico <strong>del</strong>la zona impiccato<br />
con tartufo , scamorza arrostita,<br />
carne mista alla brace,panini con<br />
salsiccia e provolone podolico, ravioli<br />
freschi fatti al momento ai funghi,al<br />
tartufo e al sugo, dolci di castagne,<br />
dolci con la ricotta, crêps alla nutella,<br />
e prodotti tipici locali (caso muscio,pecorino<br />
bagnolese,pecorino alla<br />
vinaccia, alla rucola, alla olive, ai<br />
peperoni e ancora tanti svariati accostamenti)<br />
il tutto accompagnato da<br />
un buon vino di cantine rinomate<br />
<strong>del</strong>l’Irpinia.<br />
Ore 19:30 Tutti in Sagra nel centro<br />
storico di Bagnoli Irpino a degustare<br />
i prodotti tipici locali e ad assaggiare<br />
tante pietanze preparate in svariati<br />
modi dal Tartufo nero di Bagnoli Irpino<br />
, al tartufo Estivo ( scorzone ) ai<br />
funghi porcini , al provolone podolico<br />
impiccato , pizze cotte al legno in<br />
svariati modi ,e tante altre cose .<br />
Finale con il Concerto <strong>del</strong> gruppo<br />
musicale “Folk Piccimundo”.<br />
Sarà una conferenza stampa- spettacolo<br />
quella in programma domani alle ore 21,00<br />
a San Nicola Baronia nella bella cornice<br />
<strong>del</strong> ristorante “Il Faro”, per la presentazione<br />
de “Le Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy” in<br />
programma l'8 giugno alle ore 21,00 presso<br />
le “Terme di San Teodoro” a Villamaina<br />
. Mattatore <strong>del</strong>l'incontro con la stampa<br />
sarà, infatti, l'esplosivo Enzo Costanza e<br />
quando c'è lui il divertimento e l'allegria<br />
sono assicurati. Il cabarettista farà da coconduttore<br />
<strong>del</strong>l'evento di Villamaina affiancando<br />
la ammaliante madrina Denny<br />
Mendez.<br />
Presenzierà alla conferenza stampa Antonio<br />
Cipriano, Presidente di Casartigiani insieme<br />
ai responsabili degli atelier che porteranno<br />
abiti ed accessori in passerella<br />
quali “Tettella” di Mirabella Eclano, “Factory”<br />
di Cristian Guarino sempre di Mirabella,<br />
“Soriano” di Lioni, “Fashion Victims”<br />
di Gesualdo, “8 Marzo Future” di<br />
LE ATTIVITÀ PROMOSSE DA “CALCIO OK”<br />
Tra laboratori e sport<br />
ecco i “Campi Estivi”<br />
Attività, laboratori, bricolage,<br />
disegno e tanto sport.<br />
Inizia l’estate, chiudono le<br />
scuole ed i camp estivi<br />
promossi dall’A.S.D. Calcio<br />
ok. Divertimento assicurato<br />
per maschietti e<br />
femminucce dai 5 ai 12<br />
anni che, dal 10 giugno,<br />
dal lunedì al venerdì, per<br />
tutta l’estate potranno essere<br />
seguiti da personale<br />
qualificato con laurea in<br />
Scienze Motorie.<br />
"...Da noi il divertimento<br />
è assicurato", questo lo<br />
“Farming is a colourful adventure”: è il<br />
tema <strong>del</strong>la quinta edizione <strong>del</strong> “Regio<br />
Tratturo & Friends”, il Farm Festival made<br />
in Irpinia che rappresenta un eccellente<br />
laboratorio didattico per la promozione<br />
di nuove forme di interazione tra<br />
cibo, agricoltura e territorio rurale in un<br />
orizzonte europeo lungo le vie <strong>del</strong>la transumanza.<br />
Anche quest’anno giovani da tutta Europa<br />
saranno ad Ariano Irpino (Avellino)<br />
dal 26 al 28 luglio per una full immersion<br />
in una realtà rurale simbolo <strong>del</strong>l’eccellenza<br />
<strong>del</strong> Sud Italia. Un confronto di<br />
culture e tradizioni europee con i valori<br />
di un’agricoltura sana e colorata tipica<br />
<strong>del</strong> territorio irpino. Il tema <strong>del</strong>l’edizione<br />
<strong>2013</strong> - “Farming is a colourful adventure”<br />
– vuole sottolineare proprio la multifunzionalità<br />
di un settore attivamente<br />
coinvolto nel promuovere una diversità<br />
di colori, suoni e sapori tipici <strong>del</strong> mondo<br />
rurale.<br />
Tantissime le attività che si svolgeranno<br />
nel corso <strong>del</strong> festival: camping, yoga, tree<br />
climbing, attività nell’orto, visite agli alveari<br />
con smielatura, costruzione <strong>del</strong>le<br />
frecce e tiro con l’arco, corsi di musiche<br />
popolari <strong>del</strong>la più verace Irpinia, con storie<br />
sui briganti in un viaggio itinerante<br />
verso il passato. E ancora, corsi di pittura<br />
per colorare la fantasia e riscoprire i<br />
colori <strong>del</strong>la nostra campagna, l’intreccio<br />
<strong>del</strong> vimini, escursione lungo il Regio Tratturo,<br />
corsi di ceramica, laboratori promossi<br />
da Slow Food, drum circle in aperta<br />
campagna nelle ore più buie <strong>del</strong>la giornata,<br />
degustazioni di vini e olii <strong>del</strong>l’Irpinia.<br />
Per i più coraggiosi anche una gara<br />
di mungitura <strong>del</strong>le vacche, nonché una<br />
slogan ideato dagli istruttori<br />
<strong>del</strong>la Calcio ok pronti a far<br />
trascorrere ai bambini un’estate<br />
di sport e apprendimento.<br />
In programma anche<br />
diverse giornate in piscina.<br />
Questo ed altro nei campi estivi<br />
che si terranno al Centro<br />
Sportivo "Le Querce" in<br />
contrada Valle. Tante le promozioni<br />
per le famiglie che<br />
potranno lasciare i propri figli<br />
a degli educatori affermati<br />
e preparati. Per info e<br />
prenotazioni contattare il<br />
320 5745673.<br />
VIVIRPINIA 14<br />
Ad Ariano Irpino torna il Festival “Regio Tratturo & Friends”<br />
Quando cultura e territorio<br />
rurale interagiscono<br />
Grottaminarda, “I Maschi” di Ariano Irpino,<br />
“Time to Smoke” di Grottaminarda,<br />
“Ottica Nicastro” di Lioni, “PM Calzature<br />
Self Service” di Ariano Irpino e altri sponsor<br />
come l'oleificio “Valletta” di Calabritto”.<br />
Parteciperà anche Carmen Brunone,<br />
Direttrice di produzione. Non mancheranno<br />
le splendide indossatrici, tutte professioniste<br />
e naturalmente il patron <strong>del</strong>l'evento,<br />
Walter Tordiglione <strong>del</strong>la Tordiglione<br />
Production che illustrerà tutti i momenti<br />
di attrazione di Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy.<br />
Modererà la conferenza stampa la giornalista<br />
e critica d'arte Pina Pilla.<br />
“I nostri- spiega Tordiglione- sono evento<br />
itineranti che abbiamo già portato in diversi<br />
comuni <strong>del</strong>la provincia nella logica<br />
di regalare intrattenimento e divertimento<br />
a tutti, ma anche con l'intento di valorizzare<br />
queste località dallo straordinario potenziale,<br />
da qui la scelta di Villamaina con<br />
il suo importante Centro Termale. E anche<br />
gara di cucina in cui i partecipanti saranno<br />
coinvolti nella produzione di un<br />
piatto tipico, procurandosi gli ingredienti<br />
direttamente all’origine, andando nell’orto,<br />
nel pollaio e nel frutteto. In più,<br />
corsi di italiano e inglese per favorire un<br />
coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti<br />
e, per i più curiosi, anche corsi di<br />
dialetto con la possibilità di apprendere<br />
proverbi e modi di dire tipici <strong>del</strong> territorio.<br />
L’anteprima <strong>del</strong> festival si è svolta a<br />
Bruxelles, ad aprile, in una <strong>del</strong>le brasserie<br />
storiche <strong>del</strong>la capitale europea, “L’amour<br />
Fou”. Dieci i giovani fortunati che<br />
si sono aggiudicati un soggiorno gratuito<br />
al Regio Tratturo & Friends <strong>2013</strong>, e che<br />
arriveranno in Irpinia dalla Grecia, Portogallo,<br />
Inghilterra, Belgio, Romania ed<br />
anche da alcune regioni italiane. Numerosi<br />
i partecipanti all’anteprima europea,<br />
che ha visto il coinvolgimento di tutti in<br />
numerose attività organizzate per riuscire<br />
a rappresentare “in piccolo” ciò che attende<br />
i partecipanti: dall’atelier di pasta<br />
LA MANIFESTAZIONE DI BENEFICENZA<br />
Raduno ed esposizione<br />
<strong>del</strong>le Ferrari ad Ariano<br />
Stanno arrivando da tutta Italia l’equipaggi <strong>del</strong>le Ferrari per<br />
dare ancora una volta la gioia e sorriso ai bambini e ragazzi<br />
<strong>del</strong> Centro di Riabilitazione Psicomotoria <strong>del</strong> Santuario<br />
di Valleluogo. Un appuntamento ormai annuale che<br />
è così tanto atteso dai ragazzi. Per la terza volta arriveranno<br />
ad Arianoper vivere il III Raduno <strong>del</strong>le Ferrari e <strong>del</strong>la<br />
Solidarietà, per ricordare ancora una volta che non c’è<br />
nessuno che debba essere messo al margine perché è diverso,<br />
ma tutti hanno diritto alla vita e alla felicità.<br />
Dopo l’evento di ieri, le auto resteranno in esposizione<br />
per tutta la giornata di oggi presso il Santuario di Valleluogo;<br />
alle ore 11.30 celebreremo la ricorrenza <strong>del</strong>la Festa<br />
<strong>del</strong>la Repubblica con la partecipazione <strong>del</strong> Sindaco<br />
Antonio Mainiero e dalla rappresentanza Militare. Alle ore<br />
17,00 ci sarà la Santa Messa con la benedizione <strong>del</strong>le<br />
Ferrari.<br />
SAN NICOLA BARONIA DOMANI LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE CON COSTANZA<br />
Torna “Le Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy”<br />
per la conferenza stampa abbiamo voluto<br />
spaziare tra la Valle Ufita e la Baronia scegliendo<br />
San Nicola, un caratteristico borgo<br />
immerso nel verde dove l'arte culinaria<br />
trova grande espressione nel ristorante il<br />
Faro che ci darà ospitalità”.<br />
Dunque “Le Stelle <strong>del</strong>l'Universo Italy” è<br />
moda, spettacolo, glamour ma anche conoscenza<br />
e rilancio <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>la<br />
sua cultura.<br />
fresca organizzato dall’agriturismo “Regio<br />
Tratturo” di Ariano Irpino, promotore <strong>del</strong><br />
Regio Tratturo & Friends, fino al workshop<br />
di mozzarelle e formaggi freschi a<br />
cura di Fattoria Rosabella di Montella,<br />
partner <strong>del</strong> Farm Festival.<br />
In un contesto sempre più globalizzato,<br />
caratterizzato da appiattimenti sensoriali<br />
e gusti standardizzati, il Farm Festival<br />
“Regio Tratturo & Friends” vuole contribuire<br />
alla sensibilizzazione dei consumatori<br />
verso un’alimentazione più attenta<br />
e responsabile nei confronti <strong>del</strong> mondo<br />
agricolo, riconoscendo gli standard di<br />
qualità offerti dalla nostra agricoltura e<br />
l’impegno degli agricoltori nel portare a<br />
tavola solo i prodotti migliori. L’agriturismo<br />
“Regio Tratturo” di Ariano Irpino,<br />
principale promotore <strong>del</strong> Farm Festival<br />
insieme ad altre aziende ed istituzioni locali,<br />
è attivamente impegnato in attività<br />
a forte respiro internazionale. Da tempo<br />
coinvolto nel programma Erasmus promosso<br />
dalla Commissione Europea per<br />
favorire la mobilità di giovani agricoltori<br />
in Europa, ha visto di recente la partecipazione<br />
di un giovane finlandese per un<br />
mese ad Ariano Irpino per apprendere le<br />
migliori tecniche di gestione di un’attività<br />
agrituristica. A questo si aggiungono<br />
numerose collaborazioni con scuole<br />
superiori che aderiscono al Programma<br />
Europeo Comenius per facilitare la divulgazione<br />
<strong>del</strong>le culture Europee e <strong>del</strong>le<br />
diverse lingue e dei valori. Una realtà aziendale<br />
che si distingue anche sul piano<br />
produttivo per un eccellente olio di Ravece<br />
annoverato di recente tra i migliori<br />
olii d’Italia con il riconoscimento “Olio<br />
Slow” da parte di Slow Food.<br />
L’ANGOLO DEL MEDICO<br />
PER LE VOSTRE E-MAIL provincia@co riereirpinia.it FAX 0825-792440<br />
f<br />
L a<br />
Dopo lo stop forzato di venerdì a<br />
causa <strong>del</strong>la pioggia, ieri c’è stato il<br />
taglio <strong>del</strong> nastro a Campania Pro Loco<br />
Expo <strong>2013</strong>, evento organizzato a<br />
Mercogliano da Unpli Campania, Unpli<br />
Avellino, Pro Loco Mercogliano e<br />
Pro Locando - viaggi e turismo.<br />
Nonostante anche ieri il tempo è stato<br />
incerto, gli onorevoli Pietro Foglia<br />
e Cosimo Sibilia hanno comunque<br />
dato il via all’iniziativa che metterà<br />
in mostra tutte le eccellenze <strong>del</strong> territorio.<br />
A fare da cornice il suggestivo<br />
viale San Modestino, lungo il<br />
quale sarà possibile ammirare sessanta<br />
esposizioni enogastronomiche<br />
e artigianali, sfilate, gruppi folk, visite<br />
guidate, convegni e mostre fotografiche<br />
sulle tradizioni. Non mancherà<br />
ottima musica live. «Purtroppo<br />
questa pioggia non ha consentito<br />
l'apertura degli stand allestiti dalle<br />
Disfunzione<br />
erettile<br />
e rischio<br />
cardio-vascolare<br />
DR. ATTILIO SPIDALIERI<br />
Specialista in Endocrinologia e Diabetologia<br />
rivista scientifica Plos Medicine ha pubblicato<br />
uno studio di ricercatori australiani,<br />
col titolo The 45 and up Study, che evidenzia<br />
il legame tra la disfunzione erettile e il<br />
rischio di malattie cardiovascolari.<br />
Infatti il numero di ospedalizzazioni per cardiopatie<br />
sembra aumentare, indipendentemente<br />
da altri fattori di rischio, con la severità <strong>del</strong>la<br />
disfunzione erettile nei soggetti con o senza<br />
antecedenti conosciuti di malattie cardiovascolari.<br />
I risultati <strong>del</strong>lo studio evidenziano che negli uomini,<br />
senza antecedenti conosciuti, il rischio relativo<br />
di malattia cardiovascolare associato alla<br />
presenza di una disfunzione erettile è di 1,60, e<br />
il rischio di decesso è di 1,35. Tale aumento <strong>del</strong><br />
rischio resta significativo anche dopo l’aggiustamento<br />
<strong>del</strong>l’insieme dei fattori di rischio cardiovascolare.<br />
Gli autori sottolineano che la disfunzione erettile,<br />
più che una causa, può essere considerata<br />
un primo segnale di una malattia cardiovascolare<br />
ancora silenziosa, percui sarebbe utile una<br />
ricerca <strong>del</strong>la turba come marker di rischio cardiovascolare.<br />
Naturalmente non sfugge l’importanza di una<br />
tale conclusione, che ci induce a mettere in atto,<br />
alla presenza di una disfunzione erettile, tutte<br />
le prevenzioni utili che vanno dallo stile di<br />
vita all’impiego dei farmaci cosiddetti salvavita.<br />
OGGI<br />
Guardia: giornata di prevenzione<br />
<strong>del</strong> diabete e <strong>del</strong>l’ipertensione<br />
utto pronto per la<br />
V <strong>Edizione</strong> <strong>del</strong>la<br />
giornata di prevenzione<br />
<strong>del</strong> diabete e<br />
l’ipertensione arteriosa.<br />
L’appuntamento,<br />
organizzato dai<br />
volontari <strong>del</strong> locale<br />
Gruppo <strong>del</strong>la<br />
Croce Rossa Italiana,<br />
si terrà nella<br />
giornata di oggi a<br />
Guardia dei Lombardi<br />
in piazza Vittoria a partire dalle 8:30 fino alle<br />
ore 13:00. Come consuetudine, l’evento che ha ottenuto<br />
il patrocinio morale <strong>del</strong> Comune di Guardia Lombardi,<br />
prevede la registrazione dei partecipanti, nonche’<br />
uno screening relativo alla misurazione <strong>del</strong>la glicemia<br />
e <strong>del</strong>la pressione arteriosa a cura dei due medici<br />
presenti.<br />
Coloro i quali si sottoporranno alla visita gratuita, riceveranno<br />
anche una documentazione informativa<br />
sulle malattie metaboliche donate per l’occasione dalla<br />
societa’ “Menarini Diagnostic”.<br />
L’APPUNTAMENTO DELLE PRO LOCO A MERCOGLIANO<br />
“Campania Pro Loco Expo <strong>2013</strong>”:<br />
taglio <strong>del</strong> nastro, si prosegue oggi<br />
Pro Loco intervenute da tutta la regione<br />
- afferma Mario Perrotti, presidente<br />
Unpli Campania - Ieri siamo<br />
comunque stati in campo per la prima<br />
giornata e anche oggi e saremo<br />
a disposizione di tutti per l'intera<br />
giornata. Confermati tutti gli appuntamenti<br />
in programma. L'evento<br />
si chiuderà domenica»
ALL’INTERNO<br />
16 - Avellino 1912, il sindaco e la stampa<br />
Iannino<br />
17 - I sopravvissuti alla guerra<br />
Cassese<br />
20/21 “La cultura non abita qui”<br />
Marotta<br />
Piccoli comuni e nuovo modo di vedere<br />
alla creazione di ricchezza al<br />
centro <strong>del</strong> dibattito tenutosi ai Feudi<br />
di San Gregorio, Sorbo Serpico,<br />
in occasione <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong><br />
libro di Ermete Realacci (Green Italy), Presidente<br />
<strong>del</strong>la Commissione Ambiente <strong>del</strong>la Camera;<br />
con Luigi Famiglietti, deputato<br />
<strong>del</strong> Pd. All’iniziativa era presente<br />
anche Alessandra Bonfanti,<br />
responsabile nazionale di “Voler bene<br />
all’Italia”, poiché la presentazione<br />
era ispirata alla legge sui piccoli<br />
comuni presentata il 21 maggio da<br />
Realacci e Famiglietti e collegata alla<br />
giornata nazionale di Legambiente<br />
in programma per domenica due<br />
giugno, arrivata alla sua decima edizione<br />
coinvolgendo ogni anni più di<br />
seimila piccoli centri. Quest’anno<br />
sarà Frigento la sede principale <strong>del</strong>la<br />
manifestazione; con il centro irpino<br />
che ospiterà in piazza, dalle dieci<br />
di mattina, attività, visite guidate,<br />
artigiani, sapori e spettacoli in costume.<br />
Tra gli ospiti <strong>del</strong>la giornata di domenica<br />
anche Ernesto Magorno, sindaco di Diamante<br />
e deputato <strong>del</strong> Pd; il sindaco di Pollica<br />
Stefano Pisani e gli altri sindaci <strong>del</strong>le eccellenze<br />
campane.<br />
Secondo l’onorevole Famiglietti “La sfida che<br />
ci troviamo costretti ad affrontare la possiamo<br />
vincere solo senza tradire la nostra anima; insomma,<br />
mettendo a frutto quello che ci rende<br />
unici: perché in un modo così grande, in un<br />
mercato così competitivo: la bellezza, il senso,<br />
la qualità avranno sempre maggior spazio. E<br />
la bellezza e la conoscenza sono frutto di incroci<br />
non replicabili, che nascono solo in un posto:<br />
e su questo un particolare merito va al patrimonio<br />
dei piccoli comuni e all’esperienza dei<br />
distretti che riescono a far nascere da un insieme<br />
di relazioni, esperienze e tradizioni dei vantaggi<br />
competitivi assolutamente non replicabili”.<br />
Il presidente Ermete Realacci, nella sede<br />
dei Feudi ha usato l’esempio <strong>del</strong> vino per spiegare<br />
cosa significa fare economia in modo<br />
green: “Nell’86, con lo scandalo <strong>del</strong> metanolo,<br />
si fermò la corsa <strong>del</strong>l’Italia nel produrre vino a<br />
bassa qualità e prezzo contenuto. In quel mo-<br />
CULTURA<br />
SPETTACOLI<br />
24/25 Ariano, storia di un santuario<br />
Alterio LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
mento si capì che bisognava puntare sulla qualità;<br />
oggi esportiamo il 40% in meno in termini<br />
di quantità ma con un valore cinque volte<br />
maggiore: ce la possiamo fare ma è diventato<br />
fondamentale produrre ricchezza con meno<br />
consumo di energia e materie prime, con processi<br />
di innovazione e puntando sulle idee dei<br />
talenti italiani”.<br />
E alla domanda su quanto è fondamentale l’investimento<br />
<strong>del</strong>le grandi aziende, vedi la Fiat,<br />
nel campo <strong>del</strong>le energie alternative e <strong>del</strong>la riduzione<br />
<strong>del</strong>l’inquinamento, risponde:«Che la<br />
Fiat non abbia investito in questi settori è evidente.<br />
Se la Germania produce in un anno<br />
quattro milioni di automobili e la Fiat solo settecentomila<br />
un motivo pure ci dovrà essere. I<br />
nostri mo<strong>del</strong>li non sono di qualità ed io non ho<br />
la sensazione che Sergio Marchionne abbia in<br />
mente una idea chiara sul futuro <strong>del</strong>l’automobile.<br />
Secondo me si è tanto discusso intorno all’articolo<br />
18 e al diritto <strong>del</strong> lavoro per spostare<br />
l’attenzione su questioni diverse rispetto a quelle<br />
sulle quali sarebbe stato utile soffermarsi.<br />
Guardi, è da dementi ragionare come ha fatto<br />
Marchionne quando ha risposto al sindaco di<br />
Firenze, Matteo Renzi, affermando che la sua<br />
città era piccola e povera. Ma come vuole vendere<br />
le sua automobili in Italia se pensa questo<br />
di Firenze?».<br />
Il tema è stato ripreso anche da Giuseppe<br />
Morsa, sindacalista <strong>del</strong>la Cgil che ha chiesto a<br />
Realacci un impegno corale affinché la Fiat si<br />
metta ad investire sulla trazione elettrica e sulle<br />
tecnologie di avanguardia non solo a tutela<br />
<strong>del</strong>l’ambiente, ma a difesa dei posti di lavoro.<br />
Il riferimento era rivolto alla Fma e alla Irisbus.<br />
“Oramai da qualche anno si è superato la dicotomia<br />
tra eccellenza e sostenibilità, oggi tutti<br />
i progetti che si intraprendono, dal fotovoltaico<br />
alla riduzione dei solfiti, vanno nella direzione<br />
di rispettare entrambe- fa notare Antonio<br />
Capaldo, Presidente dei Feudi di San Gregorio-.<br />
C’è bisogno di attenzione al green. Non<br />
solo da parte <strong>del</strong>le istituzioni ma anche da parte<br />
dei cittadini, e l’agriturismo con il rispetto<br />
<strong>del</strong>l’ambiente che è l’unico modo per<br />
fare eccellenza in modo duraturo”.<br />
“Sull’ambiente c’è ancora tanto da<br />
fare, e quello che è stato fatto finora<br />
non è sempre stato ispirato al rispetto-<br />
afferma il professore Ugo Morelli-.<br />
Oggi stiamo finalmente riconoscendo<br />
che noi essere umani non siamo<br />
sopra le parti, ma siamo parte<br />
<strong>del</strong> tutto. E’ un cambiamento epocale;<br />
può avere tante declinazioni, una<br />
di questa è fare <strong>del</strong>la valorizzazione<br />
ambientale una risorsa economica,<br />
ma si arriverà a questo solo smettendo<br />
di aspettare interventi dall’alto<br />
e i piccoli comuni saranno capaci<br />
di sviluppare iniziative specifiche in<br />
grado di valorizzare le vocazioni locali,<br />
le quali se si distinguono sono anche globali<br />
perché uniche”. Gabriella De Matteis ha<br />
sottolinea il cambio di paradigma anche nel<br />
settore industriale: “Sono qui per testimoniare<br />
la nostra esperienza, noi abbiamo un mulino;<br />
solo il 10% dei pastifici ha un mulino di proprietà<br />
e questo significa avere un rapporto con<br />
la materia prima assoluto.<br />
Gli altri pastifici sono costretti a comprare tutto<br />
il grano all’estero. Questo ci ha permesso di<br />
approfondire il rapporto con i territori d’origine<br />
grazie al progetto di filiera che il nostro mulino<br />
ha permesso di mettere in moto: gli agricoltori<br />
si impegnano a coltivare secondo un<br />
particolare disciplinare che permette di ottenere<br />
un grano duro di grandissima qualità, avendo<br />
in cambio un prezzo garantito molto soddisfacente,<br />
e più il grano è di qualità, più il compenso<br />
per loro aumenta”.<br />
Cambiamento ancora solo sperato in altri settori,<br />
come testimonia Giuseppe Morsa: “Questo<br />
libro regala importanti insegnamenti, tra<br />
cui quello di concepire l’operaio come una risorsa<br />
di valorizzare, di poter fare impresa in<br />
modo verde e sostenibile”.<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
&<br />
Piccoli comuni, patrimonio da esaltare<br />
Ai Feudi di San Gregorio ieri il dibattito con il deputato Famiglietti e il presidente <strong>del</strong>la<br />
Commissione Ambiente alla Camera, Realacci, che ha presentato il suo libro, Green Italy<br />
RED. CULTURA<br />
PADRE GIOVANNI BOTTA<br />
Ora prendiamo in esame un altro atteggiamento fondamentale<br />
in chi prega veramente. È la gioia. Può<br />
sembrare stano ma è così: il vero incontro con Dio,<br />
anche quando siamo in situazioni emotive non vicine alla<br />
contentezza, infondono nel fe<strong>del</strong>e quel tipo di gioia<br />
che solo il Signore può donare. Ed è il famoso Salmo 8<br />
che ci conduce a comprendere questa essenziale dimensione<br />
<strong>del</strong>la preghiera. Eccone il testo: “O Signore, Signore<br />
nostro, / quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!<br />
/ Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, /<br />
con la bocca di bambini e di lattanti: / hai posto una difesa<br />
contro i tuoi avversari, / per ridurre al silenzio nemici<br />
e ribelli. / Quando vedo i tuoi cieli, opera <strong>del</strong>le tue dita,<br />
/ la luna e le stelle che tu hai fissato, / che cosa è mai<br />
l’uomo perché di lui ti ricordi, / il figlio <strong>del</strong>l’uomo, perché<br />
te ne curi? / Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,<br />
/ di gloria e di onore lo hai coronato. / Gli hai dato potere<br />
sulle opere <strong>del</strong>le tue mani, / tutto hai posto sotto i<br />
suoi piedi: / tutte le greggi e gli armenti / e anche le bestie<br />
<strong>del</strong>la campagna, / gli uccelli <strong>del</strong> cielo e i pesci <strong>del</strong><br />
mare, / ogni essere che percorre le vie dei mari.”.<br />
Questo è un Salmo molto conosciuto, ma molte volte poco<br />
compreso. Siamo, infatti, di fronte a un Salmo che va<br />
al di là <strong>del</strong>la semplice esclamazione di lode a Dio per la<br />
VANGELO E VITA<br />
L’atteggiamento in chi prega<br />
veramente: la gioia<br />
grandezza <strong>del</strong> creato e anche al di là di una semplice contemplazione<br />
<strong>del</strong>la grandezza <strong>del</strong>l’uomo. È un Salmo che<br />
deriva certamente dall’esperienza di una notte insonne<br />
di un uomo che si ferma a contemplare il cielo <strong>del</strong>la Palestina<br />
di molti secoli fa, un cielo ricco di suggestioni per<br />
la sua particolare bellezza che ispira alti pensieri a chi si<br />
ferma a contemplarlo attraverso la sua esperienza di vita.<br />
Qui si può verosimilmente immaginare lo stesso Davide<br />
quando ancora era un guerriero al servizio di Saul;<br />
proprio al tempo in cui si sente tradito e braccato proprio<br />
dal re Saul; e come ci testimonia il primo Libro di Samuele<br />
(vedi in particolare i capitoli 19-23) egli fugge nel<br />
deserto di Giuda. Egli è pieno di spavento e di paura: gli<br />
è successo qualcosa d’irreparabile, ha perso ingiustamente<br />
la fiducia <strong>del</strong> re; gli sembra che Dio l’abbia abbandonato,<br />
e si ritrova solo nel freddo <strong>del</strong> deserto e <strong>del</strong>la notte.<br />
Ed è proprio in questa situazione, esterna e interna, che<br />
SOCIETA’<br />
il giovane Davide alza gli occhi al cielo sopra di sé, vede<br />
queste stelle meravigliose, così chiare e limpide quasi da<br />
trafiggere gli occhi, e incomincia a pensare: “Com’è grande<br />
Dio, come è immenso! E in fondo com’è piccola la mia<br />
vicenda. Sì, io mi sono fatto importante, ho creduto di essere<br />
qualcuno, e ora la mia forza è andata a rotoli. Ma<br />
che cosa sono io di fronte a questo immenso universo?<br />
Di fronte a questo tempo senza fine di Dio? Di fronte a<br />
queste ricchezze sterminate che le dita di Dio hanno intessuto<br />
nella volta <strong>del</strong> cielo?”. E mentre Davide s’immerge<br />
in questa contemplazione, si placa gradualmente, dimentica<br />
i suoi affanni, il suo passato; si perde in questo<br />
sguardo verso le opere di Dio, e a un certo momento viene<br />
spontaneo pensare all’amore di Dio: Dio mi ama! In<br />
fondo tutto quest’universo è anche per me, Lui si ricorda<br />
di me nonostante sia così piccolo, mi visita con questa<br />
luce <strong>del</strong>le stelle! Ed ecco lo stupore <strong>del</strong> salmo: l’uomo<br />
15<br />
“VOLER BENE ALL’ITALIA”<br />
Notti bianche e gare<br />
di cucina: Legambiente<br />
sbarca oggi a Frigento<br />
Visite guidate, notti bianche, incontri, prodotti tipici e gare di cucina<br />
in centinaia di piccoli comuni per l'iniziativa 'Voler Bene all'Italia' di<br />
Legambiente che avra' il suo fulcro a Frigento.<br />
L'appuntamento e' per oggi: da Frigento a Roscigno, da Polla a Pollica,<br />
da Solopaca a Teggiano, i piccoli comuni aprono le porte ai visitatori<br />
con tante feste tra cui scegliere, per acquistare prodotti tipici o<br />
biologici, conoscere essenze e piante nostrane, scoprire centri storici<br />
e assistere a concerti e spettacoli di piazza. In Campania sono 338 i<br />
piccoli comuni pari al 61% dei 551 comuni <strong>del</strong>la regione. La popolazione<br />
residente in questi territori e' pari al 13% <strong>del</strong>la popolazione<br />
campana.<br />
'Non solo una festa ma anche l'occasione per valorizzare e i tanti talenti<br />
dei nostri territori - afferma Ermete Realacci, presidente <strong>del</strong>la<br />
Commissione Ambiente <strong>del</strong>la Camera dei Deputati e primo firmatario<br />
<strong>del</strong>la legge in sostegno dei piccoli comuni -. Quest'anno nella giornata<br />
di Voler Bene all'Italia ci sara' un motivo in piu' per festeggiare<br />
visto che e' ripartito l'iter parlamentare <strong>del</strong>la legge a favore dei piccoli<br />
comuni'. Nel corso <strong>del</strong>la mattinata, nella piazza centrale di Frigento,<br />
cuochi appassionati e ristoratori si metteranno in gioco partecipando<br />
ad una gara di cucina. Cucineranno e racconteranno la riscoperta di<br />
un sapore perduto con la realizzazione di un piatto tipico locale 'lagane<br />
e cicerchie'.<br />
Gli appassionati <strong>del</strong>la cucina tipica irpina, inoltre, potranno degustare<br />
la cicerchia, il prodotto che distingue Frigento, assieme al pecorino<br />
di Carmasciano, al vino Aglianico e all'olio di Ravece. Previste anche<br />
visite guidate attraverso il vasto patrimonio storico-culturale <strong>del</strong><br />
luogo. “Siamo onorati di ospitare l’evento principale <strong>del</strong>l’iniziativa nazionale<br />
di Legambiente- dichiara l’onorevole <strong>del</strong> Partito Democratico e<br />
sindaco di Frigento Luigi Famiglietti - Da sempre sostengo come sia fondamentale<br />
la priorità <strong>del</strong>l’impegno per la valorizzazione <strong>del</strong>le risorse e<br />
<strong>del</strong>le potenzialità dei piccoli comuni, che non sono solo <strong>del</strong>le ricchezze<br />
ereditate dal passato, da tutelare, ma soprattutto qualità da mettere in luce<br />
ed esaltare; e le azioni di Legambiente vanno assolutamente in questa<br />
direzione”. Relativamente all’evento di domenica il sindaco testimonia<br />
come sia alto l’entusiasmo <strong>del</strong>la propria comunità: “Tutti si stanno impegnando<br />
affinché le nostre risorse siano presentate al meglio: cultura,<br />
patrimonio artistico, enogastronomia, saperi e tradizioni; ogni tassello <strong>del</strong><br />
nostro meraviglioso mosaico avrà una rappresentazione, una testimonianza”.<br />
che sente la sua povertà, la sua fragilità, e improvvisamente<br />
si scopre al centro <strong>del</strong>l’universo, al centro <strong>del</strong>l’amore<br />
di Dio, <strong>del</strong>la sua visita. Infatti, il testo ebraico così<br />
recita: ”Che cos’è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio <strong>del</strong>l’uomo,<br />
perché tu venga a visitarlo?”. E con queste due espressioni:<br />
“ricordi” e “visiti” l’autore <strong>del</strong> salmo descrive<br />
la dinamica fondamentale <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la salvezza. Allora<br />
ogni uomo che insieme a Davide prega con questo<br />
Salmo, contemplando la grandezza di Dio che gli ha fatto<br />
dimenticare per un momento se stesso, si accorge di essere<br />
molto amato, di essere in questo immenso universo<br />
oggetto di una predilezione attenta, sente che la storia<br />
<strong>del</strong>la salvezza si sta realizzando in lui in quanto Dio si<br />
sta ricordando di lui anzi lo visita, soprattutto con la sua<br />
consolazione. Questa consapevolezza <strong>del</strong>l’amore di Dio fa<br />
si che il salmista, e in lui ogni uomo che prega, si senta<br />
nel giusto posto nel cosmo, nella storia e nello stesso cuore<br />
di Dio. Ritrovando così il vero significato <strong>del</strong> cammino<br />
<strong>del</strong>la sua vita, anche quando questa presenta grandi e<br />
gravi difficoltà.<br />
Ecco che cos’è la gioia cristiana! Perciò l’uomo che prega,<br />
come fa il salmista, prendendo coscienza <strong>del</strong>l’amore<br />
grande di Dio per noi, <strong>del</strong> significato <strong>del</strong>la propria esistenza<br />
in quest’amore immenso, sente sgorgare in sé questa<br />
grande gioia. Se vogliamo capire quanto è vera la nostra<br />
preghiera dobbiamo misurare quanta gioia essa arreca<br />
al nostro cuore!
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Avellino 1912: il sindaco e la stampa amica<br />
Nel 1911 nacque “Il nuovo giornale”, organo di stampa <strong>del</strong>l’Unione Liberale che allora amministrava il capoluogo<br />
irpino, che elogiava e sosteneva il ministro <strong>del</strong> tesoro, Francesco Tedesco, illustre irpino e grande uomo di Stato<br />
I<br />
Alfonso Rubilli<br />
FIORENZO IANNINO<br />
Il primo gennaio<br />
1911, ad<br />
Avellino, uscì il<br />
primo numero<br />
de “Il nuovo<br />
giornale”, organo<br />
<strong>del</strong>l’Unione Liberale<br />
che allora amministrava<br />
la città, dall’ex<br />
sindaco socialista<br />
Remigio Pagnotta definito<br />
con sprezzo la voce <strong>del</strong>la “coppia<br />
Tedesco-Aster Vetroni”, rispettivamente<br />
ministro <strong>del</strong> tesoro e sindaco <strong>del</strong> capoluogo<br />
(oltre che nipote <strong>del</strong>l’ex deputato<br />
e già primo cittadino Achille Vetroni,<br />
a lungo dominatore <strong>del</strong>la scena politica<br />
<strong>del</strong>la città): “ora- affermò con la consueta<br />
ironia il leader <strong>del</strong>la sinistra cittadinail<br />
capo <strong>del</strong> vetronismo è Sua Eccellenza il<br />
Ministro”. Nei suoi circa tre anni di vita,<br />
il giornale sostenne ed esaltò progetti ed<br />
azioni <strong>del</strong>l’amministrazione comunale,<br />
sostenuta da Tedesco.<br />
L’acquedotto cittadino<br />
e la “fenomenale attività”<br />
di sindaco e ministro<br />
Per “Il nuovo giornale”, Tedesco era ormai<br />
“l’augusto benefattore” di Avellino<br />
e <strong>del</strong>la sua provincia. Non a caso, i suoi<br />
articoli erano pieni di elogi sperticati<br />
“all’illustre Irpino e grande Uomo di Stato”,<br />
che per sua “esclusiva intercessione”<br />
concedeva al capoluogo utili opere pubbliche<br />
(come la pavimentazione <strong>del</strong>la<br />
strada che ancora oggi porta il suo nome)<br />
oppure avviava rapidamente le procedure<br />
per la costruzione <strong>del</strong>l’acquedotto cittadino,<br />
atteso da anni. Su quest’ultima<br />
vicenda il giornale si soffermò più volte<br />
con toni trionfali, soprattutto nei primi<br />
mesi <strong>del</strong> 1912, quando l’operazione sembrò<br />
effettivamente concretizzarsi, facendo<br />
notare “l’eccezionalità” <strong>del</strong>lo stanziamento<br />
di ottocentomila lire disposto<br />
dal ministro: “Concessione <strong>del</strong> tutto<br />
straordinaria, ove si considerino le gravi<br />
odierne cure <strong>del</strong> Governo per la guerra<br />
con la Turchia”.<br />
Esemplare fu il numero <strong>del</strong> 15 febbraio,<br />
aperto da un vistoso titolo a nove colonne,<br />
corredato da un’immagine <strong>del</strong>lo<br />
stesso Tedesco, al quale il sindaco Vetroni<br />
inviò un encomiastico telegramma:<br />
“I più lontani nipoti, come noi vostri ammiratori,<br />
plaudiranno a Francesco Tedesco,<br />
che primo fra gli Irpini, sostenne, difese<br />
e fece trionfare in tempi difficili il diritto<br />
<strong>del</strong> capoluogo”.<br />
Il ministro, insomma, era diventato l’uomo<br />
dei miracoli politici: “Ad un figlio<br />
<strong>del</strong>l’Irpinia Avellino deve essere pur riconoscente,<br />
a S.E. il Ministro <strong>del</strong> Tesoro,<br />
Francesco Tedesco, che attraverso tutte le<br />
gravi cure <strong>del</strong> potere, attraverso i difficili<br />
ed oscuri meandri burocratici volle che si<br />
cedesse il passo al desiderio espresso dal<br />
capoluogo <strong>del</strong>l’Irpinia. E dalla sua fenomenale<br />
attività, dalla sua ferrea volontà<br />
fu accompagnato il progetto per il pubblico<br />
acquedotto avellinese; e nel volger di<br />
quattro mesi si ebbe dal Governo <strong>del</strong> Re,<br />
quello che non si ebbe mai nel volger di<br />
25 anni. Ecco perché anche per noi è giusto<br />
si scriva per l’acquedotto avellinese:<br />
unicuique suum”.<br />
Naturalmente, il foglio non trascurò quelli<br />
che riteneva i meriti <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
comunale, che aveva saputo agire<br />
in sinergia con il governo: “la mancata<br />
soluzione di tale arduo problema trovava<br />
Francesco Tedesco<br />
Piazza Libertà<br />
barriere insormontabili nelle misere beghe<br />
partigiane, <strong>del</strong>le quali non intese mai<br />
occuparsi l’ultima amministrazione civica,<br />
che non cura le vacue intimidazioni<br />
comprendendo il primo dovere di onesti<br />
amministratori.<br />
E’ doveroso non transigere colla propria<br />
coscienza per rimanere attaccati alla greppia<br />
<strong>del</strong> potere, applicare in tutto il suo rigore<br />
la legge, ed essere liberi e mai asserviti<br />
a qualunque specie di ordini, da<br />
qualunque autorità essi pervengano”.<br />
Colpi di spillo a Capozzi e le accuse<br />
<strong>del</strong>l’Araldo<br />
Il nuovo corso amministrativo fece riemergere<br />
la polemica mai sopita con i<br />
sostenitori <strong>del</strong> vecchio “re” Michele Capozzi,<br />
defenestrato cinque anni prima<br />
dalla presidenza <strong>del</strong> consiglio provinciale,<br />
proprio per far posto al ministro:<br />
“Francesco Tedesco - annotò il giornaleha<br />
ridotta bella e trafficabile l’ampia, la<br />
larga e lunga strada cha da Avellino porta<br />
alla stazione ferroviaria non di Avellino,<br />
ma di Atripalda, ragion per cui con<br />
affetto si ricorda l’opera mortalmente indefessa<br />
spiegata dall’ex presidente <strong>del</strong><br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
Consiglio Provinciale contro Avellino.<br />
Francesco Tedesco ha fatto risorgere le finanze<br />
<strong>del</strong>la Provincia, da altri impunemente<br />
dilapidate”.<br />
Intanto, gli antagonisti <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
cittadina (definiti “piccolo gruppo<br />
di incoscienti”) insinuarono che “la Cassa<br />
Depositi e Prestiti non ha i fondi necessari<br />
per rispettare la firma apposta ad<br />
un Decreto reale, o per fare onore alla firma<br />
<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong> tesoro”: insomma, secondo<br />
loro i fondi per avviare i lavori<br />
non erano così sicuri come si voleva far<br />
apparire. Di più, “L’Araldo” osservò che<br />
proprio le incerte prospettive finanziarie<br />
<strong>del</strong>l’operazione e vari ritardi di natura<br />
tecnica avevano reso quasi deserta la<br />
gara di appalto per l’aggiudicazione dei<br />
lavori <strong>del</strong>l’acquedotto. “Il nuovo giornale”<br />
ribadì che si era trattato di semplici<br />
disguidi tecnici, ai quali si sarebbe posto<br />
subito rimedio: “diciamo subito – osservò-<br />
che sarebbe stata imperdonabile<br />
leggerezza quella di precipitare ed assegnare<br />
ad uno dei due concorrenti un’opera<br />
di tale importanza, senza usare ogni<br />
mezzo e concedere ogni agevolezza agli<br />
STORIA POLITICA<br />
altri, che per ritardi giustificati,<br />
non ebbero la possibilità di concorrere<br />
ai lavori per l’acquedotto<br />
avellinese”. E poi, l’amministrazione<br />
comunale non poteva certo<br />
“distruggere con avventatezze<br />
l’opera benefica portata a termine<br />
sotto la tutela di un uomo come<br />
Francesco Tedesco”. Pertanto, concluse<br />
il foglio, “se la puntata <strong>del</strong>l’Araldo<br />
fu scritta al semplice scopo<br />
di creare discredito o grattacapi<br />
all’Amministrazione di cui fan<br />
parte persone che veramente intendono<br />
fare il bene di Avellino,<br />
crediamo che siano parole ed inchiostro<br />
sprecato, perché più che<br />
polemiche, la cittadinanza ha bisogno<br />
di vedere fatti completi e<br />
non vane chiacchiere, <strong>del</strong>le quali<br />
se ne son fatte troppe con grave<br />
danno <strong>del</strong> nostro bel paese”.<br />
Non solo acquedotto<br />
Per il periodico <strong>del</strong>l’Unione liberale,<br />
nel 1912 Avellino stava vivendo<br />
un processo di profonda<br />
rigenerazione: “un’aura novella<br />
di trasformazione rigeneratrice<br />
spira, vivifica in ogni angolo <strong>del</strong>la<br />
città, ed all’apatia ed inerzie morbose<br />
ed opprimenti <strong>del</strong> passato, si<br />
fa strada l’azione redentrice e feconda<br />
<strong>del</strong> presente, incoraggiata e<br />
sospinta dall’opera incessantemente<br />
benefica e patrocinio sempre<br />
felice di eminenti protettori, al<br />
cui soffio vitale, irresistibile, tolgono<br />
forza ed ispirazioni le attuali<br />
amministrazioni locali, per rendere<br />
ad Avellino quel lustro e quel<br />
decoro, cui ha tanto dritto, comunque<br />
da tanto tempo dimenticata<br />
da un cumulo di misere circostanze.<br />
La città dunque va rinascendo,<br />
si rinnova e si trasforma ogni<br />
giorno sotto l’impulso rigeneratore e potente<br />
<strong>del</strong>la giovane amministrazione che,<br />
appena libera da ogni pastoia di tutela legale<br />
e rivendicata la sua piena emancipazione<br />
amministrativa, ha subito spiegata<br />
la sua forza sapientemente produttiva<br />
ed innovatrice nello interesse pubblico<br />
con una serie di utili provvedimenti, in<br />
cui non si sa se più ammirare l’ardimento<br />
<strong>del</strong> genio creatore, ovvero l’intelligenza<br />
positiva e feconda <strong>del</strong>l’amministratore<br />
“Giunto in Prefettura, l’on. Tedesco si affacciò più volte al balcone<br />
centrale insieme coll’on. Di Marzo, per ringraziare il<br />
pubblico il quale entusiasticamente li acclamava. E la spontanea<br />
dimostrazione di ossequio si protrasse fin quando l’on.<br />
Tedesco non si ritirò nel suo appartamento....”<br />
competente ed integerrimo, i cui provvidi<br />
atti si traducono in un costante sensibilissimo<br />
miglioramento <strong>del</strong> paese in ogni<br />
ramo di pubblico servizio, sia che riguardi<br />
l’interesse industriale e commerciale,<br />
che di quanto altro occorra alla prosperità<br />
e vita di una città civile e progredita”.<br />
Tra le altre opere realizzate o da realizzare<br />
in breve tempo, il giornale ricordò<br />
il ripristino <strong>del</strong> verde in Piazza Libertà, il<br />
rifacimento <strong>del</strong>la strada di via Seminario,<br />
l’azione in materia edilizia (che aveva favorito<br />
“restauri e decorazioni” a vari edifici),<br />
la “concessione <strong>del</strong> massimo sussidio<br />
per l’elettrovia”. Tutto, naturalmente,<br />
16<br />
era favorito dal “concorso onnipotente<br />
<strong>del</strong>l’opera vitale <strong>del</strong> sommo fra i sommi<br />
degli uomini generosi e benefici, di quel<br />
genio soprannaturale e benefico che risponde<br />
al nome di S.E. Tedesco, nome<br />
caro e sacro agli irpini in particolare, ed<br />
al mondo civile in generale”.<br />
Anche Di Marzo è amico<br />
<strong>del</strong> ministro<br />
Il rafforzamento <strong>del</strong> blocco politico-amministrativo<br />
cementatosi attorno all’<br />
Unione liberale mise gradualmente in<br />
ombra la figura <strong>del</strong> deputato Alberto Di<br />
Marzo, a sua volta sostenuto dall’Unione<br />
democratico-liberale, che pure<br />
aveva goduto <strong>del</strong> determinante appoggio<br />
dei vetroniani per affermarsi alle politiche<br />
<strong>del</strong> 1909. Un primo segnale di frattura<br />
nel variegato blocco giolittiano <strong>del</strong>la<br />
città lo si era intravisto già nel 1911, in<br />
occasione <strong>del</strong>l’elezione dei consiglieri<br />
provinciali <strong>del</strong>la città. La rottura definitiva<br />
si consumò nel 1913, quando il più<br />
popolare Rubilli, svestito gradualmente<br />
l’abito <strong>del</strong>l’oppositore radicale per incontrarsi<br />
con i suoi primi avversari, lo<br />
sconfisse nel collegio <strong>del</strong> capoluogo con<br />
un risultato al cardiopalmo. Fino all’ultimo,<br />
comunque, Di Marzo aveva sperato<br />
nella benevolenza di Tedesco, ormai consolidato<br />
luogotenente di Giolitti e quindi<br />
arbitro indiscusso <strong>del</strong>la vita politica irpina,<br />
che però, come abbiamo visto, aveva<br />
rivolto lo sguardo altrove. Ed amico di<br />
Tedesco Di Marzo volle apparire sempre.<br />
Esemplare, in proposito, è un articolo apparso<br />
su “Il corriere irpino” agli inizi <strong>del</strong><br />
1911, allorché il ministro venne in città<br />
per presiedere ai lavori <strong>del</strong> consiglio provinciale.<br />
L’autore <strong>del</strong>la cronaca cercò in tutti i modi<br />
di sottolineare la vicinanza <strong>del</strong> deputato<br />
al ministro, che doveva sembrare<br />
politica più che fisica: “ [...] Giunto in<br />
Prefettura, l’on. Tedesco si affacciò più<br />
volte al balcone centrale insieme coll’on.<br />
Di Marzo, per ringraziare il pubblico il<br />
quale entusiasticamente li acclamava. E<br />
la spontanea dimostrazione di ossequio<br />
si protrasse fin quando l’on. Tedesco non<br />
si ritirò nel suo appartamento, ospite <strong>del</strong><br />
prefetto comm. Sansone e l’on. Di Marzo<br />
non fece ritorno alla sua villa Giulia […].<br />
Nel giorno 18 corrente vi fu poi una colazione<br />
di addio offerta dai consiglieri provinciali<br />
al loro illustre presidente nelle sale<br />
<strong>del</strong>l’Albergo Centrale. Significantissimo<br />
il brindisi pronunciato dall’on. Di Marzo,<br />
il quale, al semplice accenno da lui fatto,<br />
di sentirsi estraneo ai commensali, fu<br />
fatto segno ad unanime manifestazione<br />
di simpatia. L’on Di Marzo rilevò di essere<br />
con piacere intervenuto al banchetto<br />
per porgere il saluto cordiale e affettuoso<br />
<strong>del</strong> capoluogo a S.E. Tedesco, ministro <strong>del</strong><br />
Tesoro, a dispetto di coloro che si sforzarono<br />
a voler far credere la gentile Avellino<br />
inospitale ed incivile. Le parole sue,<br />
improntate alla maggiore sincerità, furono<br />
vivamente applaudite […] Dopo colazione,<br />
nell’automobile <strong>del</strong>l’on. Alberto DI<br />
Marzo, in compagnia di questi fino a villa<br />
Giulia, S.E. Tedesco partì alla volta di<br />
Napoli per far ritorno a Roma”.<br />
Alle successive elezioni, Di Marzo diede<br />
ampia pubblicità ad una cortese ma formale<br />
lettera scrittagli dal ministro, cercando<br />
di trarne vantaggio in termini di<br />
voti. I vetroniani risposero: “Tutto sommato<br />
Alberto Di Marzo è un docile servitore<br />
di ogni Gabinetto e non dargli neppure<br />
la soddisfazione di una letterina di<br />
consolazione sarebbe stato troppo cru<strong>del</strong>e”.
Alessandro Giorgio a venti anni<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
“Mio padre tornato dalla guerra”<br />
La figlia Pasqualina ritirerà questa mattina dalle mani <strong>del</strong> Prefetto Guidato la medaglia d’oro <strong>del</strong> padre Alessandro Giorgio,<br />
deceduto il 20 aprile 1981 a Sant’Andrea di Conza. Al <strong>Corriere</strong> racconta la storia <strong>del</strong> ventenne chiamato alle armi nel ‘39<br />
DONATO LUIGI CASSESE<br />
Questa mattina, in occasione<br />
<strong>del</strong>la ricorrenza <strong>del</strong><br />
67° anniversario <strong>del</strong>la<br />
proclamazione <strong>del</strong>la Repubblica<br />
Italiana, dopo la<br />
cerimonia <strong>del</strong>l’alza bandiera<br />
e la deposizione <strong>del</strong>le corone ai<br />
caduti di tutte le guerre, il Prefetto Guidato,<br />
nel salone <strong>del</strong>le rappresentanze<br />
<strong>del</strong>la Prefettura, consegnerà le onorificenze<br />
<strong>del</strong>l’Ordine al Merito <strong>del</strong>la Repubblica<br />
Italiana, inoltre, consegnerà le<br />
medaglie d’onore conferite dal Presidente<br />
<strong>del</strong>la Repubblica ai cittadini italiani<br />
deportati e internati nei lager nazisti<br />
e destinati al lavoro coatto per l’economia<br />
di guerra e ai familiari dei deceduti.<br />
Grande è stato il contributo che l’Irpinia<br />
ha dato alla Patria cosicché, da alcuni<br />
anni, il ventisette gennaio e il due giugno<br />
di ogni anno, con una cerimonia<br />
solenne che si tiene in Prefettura, vengono<br />
ricordate quelle persone che hanno<br />
tanto sofferto e che sono morte nei<br />
lager nazisti; nell’occasione, vengono<br />
consegnate le medaglie d’onore a coloro<br />
che ne hanno fatto richiesta ai sensi<br />
<strong>del</strong>l’art. 1, comma 1272, <strong>del</strong>la legge 27<br />
dicembre 20<strong>06</strong>, n° 296.<br />
Tra le altre, una medaglia d’onore sarà<br />
consegnata dal Prefetto Guidato a Giorgio<br />
Alessandro di Sant’Andrea di Conza;<br />
ritirerà la medaglia la figlia Pasqualina,<br />
accompagnata dai suoi familiari,<br />
alla presenza <strong>del</strong>l’assessore <strong>del</strong> Comune<br />
di Sant’Andrea di Conza Giuseppe<br />
Cignarella e di tante autorità civili e militari.<br />
Per onorare la memoria <strong>del</strong> padre, la figlia<br />
Pasqualina ci fornisce alcune notizie<br />
<strong>del</strong>la sua vita.<br />
“Mio padre Giorgio Alessandro è nato a<br />
Sant’Andrea di Conza, era figlio di contadini,<br />
e faceva il contadino prima di<br />
partire per il militare all’età di venti anni.<br />
Soldato di leva <strong>del</strong>la classe 1919, fu ammesso<br />
al congedo anticipato per avere i<br />
requisiti di legge ma, nell’aprile <strong>del</strong><br />
1939 fu chiamato alle armi e aggregato<br />
nel 43° Reggimento fanteria; dopo un<br />
anno fu promosso soldato scelto e poi<br />
caporale.<br />
Agli inizi di febbraio <strong>del</strong> 1941, il suo<br />
Reggimento partì dal porto di Bari per<br />
raggiungere i territori <strong>del</strong>l’Albania, dichiarati<br />
in stato di guerra. Mio padre<br />
era il responsabile <strong>del</strong>la salmeria quando,<br />
agli inizi di aprile, fu ferito al torace<br />
da una scheggia di granata nemica,<br />
mentre foraggiava i cavalli; fu subito ricoverato<br />
nell’Ospedale da campo n° 78<br />
e, poi, traslocato in altri. Dopo un mese<br />
fu dimesso dal luogo di cura e, a causa<br />
<strong>del</strong>la sua salute, fu aggregato al Comando<br />
tappa n° 6 di Tirana. Agli inizi<br />
<strong>del</strong>l’anno successivo, raggiunse il suo<br />
Reggimento e a maggio fu promosso caporale<br />
maggiore. In quel periodo la popolazione<br />
locale si era rivolta contro l’esercito<br />
italiano perciò gli scontri con i<br />
partigiani albanesi erano frequenti, l’unica<br />
consolazione per mio padre era<br />
quello di ricevere notizie <strong>del</strong>la sua famiglia<br />
e <strong>del</strong>la sua giovane promessa<br />
sposa Angela Maria. Il 9 settembre <strong>del</strong><br />
1943 fu fatto prigioniero dei tedeschi e<br />
fu condotto nei campi di concentramento<br />
in Germania, dove c’erano prigionieri<br />
di tutte le razze.<br />
Alessandro Giorgio con un giovane albanese<br />
Alessandro Giorgio in Germania seduto a capotavola -1965<br />
Questa mattina, alla presenza<br />
<strong>del</strong> Prefetto Umberto Guidato,<br />
si svolgeranno le cerimonie ufficiali<br />
per la celebrazione <strong>del</strong> 67° Anniversario<br />
<strong>del</strong>la proclamazione <strong>del</strong>la<br />
Repubblica. Manifestazioni tutte all’insegna<br />
<strong>del</strong>la sobrietà, in linea con<br />
il momento di difficoltà <strong>del</strong> paese.<br />
Si comincia alle ore 10.30 in Piazza<br />
Libertà con lo schieramento <strong>del</strong> Reparto<br />
di formazione al quale seguiranno<br />
l’afflusso e il posizionamento<br />
<strong>del</strong>le autorità, <strong>del</strong> Medagliere dei<br />
Combattenti e Reduci e <strong>del</strong>le Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma, il<br />
Gonfaloni <strong>del</strong>la Città di Avellino, decorato<br />
con Medaglia d’Oro al Valore<br />
Civile e Medaglia d’Oro al Merito Civile,<br />
e il Gonfalone <strong>del</strong>la Provincia.<br />
Dopo gli onori al Prefetto di Avellino<br />
e rassegna <strong>del</strong> Reparto schierato, seguirà<br />
la cerimonia <strong>del</strong>l’Alzabandiera.<br />
A Via Matteotti si terrà la deposizione<br />
di tre corone e la Guardia d’onore<br />
al Monumento dedicato ai Caduti.<br />
Quindi in Prefettura – Ufficio Territoriale<br />
<strong>del</strong> Governo, alle ore 11.30, il<br />
Prefetto Dott. Umberto Guidato darà<br />
lettura <strong>del</strong> messaggio <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Repubblica e, quindi, procederà<br />
alla consegna di n. 8 Diplomi <strong>del</strong>l’<br />
“Ordine al Merito <strong>del</strong>la Repubblica Italiana”<br />
che il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica<br />
ha conferito a cittadini di<br />
Dopo la disinfestazione e le prime visite<br />
mediche gli fu data la piastrina con<br />
sopra stampigliato il suo numero di matricola<br />
e fu assegnato a una famiglia di<br />
contadini che ne aveva fatto richiesta<br />
per farlo lavorare nelle loro campagne;<br />
a differenza di altri commilitoni, mio<br />
padre si ritenne fortunato perché, grazie<br />
alla sua professione potette lavorare<br />
liberamente nei campi e vivere con la<br />
famiglia presso la quale fu assegnato, fino<br />
all’8 maggio <strong>del</strong> 1945.<br />
In quel periodo trascorso in Germania,<br />
il problema per mio padre, oltre a quel-<br />
FESTA DELLA REPUBBLICA<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
Sobrietà e commozione, il Prefetto<br />
consegna oggi le medaglie e i titoli<br />
questa Provincia che si sono particolarmente<br />
distinti, nonché n. 5 Medaglie<br />
d’onore ai cittadini italiani, militari<br />
e civili, deportati ed internati nei<br />
lager nazisti e destinati al lavoro coatto<br />
per l’economia di guerra ed ai familiari<br />
dei deceduti ed una medaglia<br />
al valor civile.<br />
Il Prefetto, d’intesa con il Dirigente<br />
Scolastico <strong>del</strong> Liceo Classico “Pietro<br />
Colletta” di Avellino, Prof. Paolino<br />
Marotta, ha ritenuto particolarmente<br />
significativa nella ricorrenza la partecipazione<br />
di alunni <strong>del</strong> citato Istituto<br />
che svolgeranno riflessioni sulla Repubblica<br />
e l’esecuzione di relativi brani<br />
musicali. La cerimonia <strong>del</strong>l’Ammainabandiera<br />
in Piazza Libertà, prevista<br />
alla ore 19.30, chiuderà la cele-<br />
Medaglia d’onore<br />
brazione <strong>del</strong>la Festa Nazionale <strong>del</strong>la<br />
Repubblica. Ecco l’elenco degli insigniti<br />
che stamattina riceveranno la<br />
medaglia d’oro.<br />
Nicola Cibellis, nato a Caposele il<br />
21.11.1915 (deceduto) internato in<br />
Grecia fino al 23.12.1943 - Ritira la<br />
nipote Silvia Cibellis; Alessandro<br />
Giorgio, nato a S. Andrea di Conza<br />
il 28.12.1919 (deceduto), internato in<br />
Germania dal 09.09.1943 al<br />
081.05.1945 - Ritira la figlia Pasqualina;<br />
Rocco Tamburelli, nato a S.<br />
Andrea di Conza il 15.08.1920 (deceduto),<br />
- Ritira il nipote Pasquale Restaino;<br />
Sabato D’Archi , nato a Summonte<br />
il 18.10.1920 (deceduto), internato<br />
nel Campo III B dal<br />
08.09.1943 al 08.05.1945 - Ritira il figlio<br />
Carmine; Angelo Marra, nato a<br />
Volturara Irpina il 27.07.1909 (deceduto),<br />
internato a Wolfsberg dal<br />
21.09.1943 al 01.12.1944 - Ritira il figlio<br />
Antonio.<br />
Elenco insigniti con il titolo di cavaliere:<br />
(Comune di Avellino) Anna Capone,<br />
Emilio Fattoriello, Antonio Mazzucca,<br />
Pasqualino Zambella.<br />
(Comune di Capriglia Irpina)Antonio<br />
Nittolo (Comune di Grottolella)<br />
Luigi Spiniello (Comune di Mercogliano<br />
Marino Spagnuolo, Nicola Vicale. <br />
lo che gli provocava la ferita al torace, è<br />
stato quello di non aver potuto ricevere<br />
e dare sue notizie alla famiglia; in paese<br />
tutti lo ritenevano deceduto e i suoi<br />
genitori, addirittura, invogliavano la fidanzata<br />
a non aspettare più il suo ritorno<br />
e a sposarsi.<br />
LA CGIL DI AVELLINO<br />
A Cefalonia<br />
per ricordare<br />
l’eccidio<br />
17<br />
La Cgil di Avellino oggi sarà in Grecia,<br />
per ricordare l’eccidio di Cefalonia. Il<br />
segretario generale <strong>del</strong>la camera <strong>del</strong> lavoro<br />
irpina, Vincenzo<br />
Petruzziello, il responsabile<strong>del</strong>l’Archivio<br />
storico <strong>del</strong>la Cgil<br />
Gianni Marino e la<br />
<strong>del</strong>egata Pari opportunità<br />
A<strong>del</strong>e Giro incontreranno<br />
a Cefalonia<br />
i componenti <strong>del</strong>l’associazione<br />
italo-greca “Mediterraneo”.<br />
La cerimonia prevede la deposizione<br />
di una corona d’alloro al monumento<br />
che ricorda i soldati <strong>del</strong>la divisione<br />
Acqui. Sarà un momento di ampia<br />
riflessione seguendo i fili <strong>del</strong>la storia<br />
e guardando in prospettiva. Sarà presentato<br />
il libro di Bruna de Paula e Paolo<br />
Paoletti “Itinerari <strong>del</strong>la memoria -<br />
guida ai luoghi <strong>del</strong>le stragi dei militari<br />
italiani a Cefalonia”.<br />
Per fortuna mia madre volle aspettare<br />
ancora e, quando una notte sognò un<br />
grosso uomo che le disse che c’erano<br />
novità in arrivo, si rincuorò. Nel sonno,<br />
mia madre non riconobbe quell’uomo,<br />
questi si presentò come Ciccio Gallucci<br />
e disse, inoltre, che la futura suocera lo<br />
conosceva benissimo. Quando Angela<br />
Maria riferì il sonno alla futura suocera,<br />
questa le disse che Ciccio Gallucci era il<br />
vecchio postino <strong>del</strong> paese, deceduto prima<br />
che lei nascesse.<br />
Era la fine di giugno <strong>del</strong> 1945 quando<br />
mio padre arrivò in paese, la sua famiglia<br />
era alle prese con la mietitura <strong>del</strong><br />
grano, per l’occasione, il padre aveva ingaggiato<br />
alcuni mietitori; quella fu una<br />
giornata indimenticabile per tutti i presenti<br />
perché mio nonno ordinò di smettere<br />
di lavorare e di festeggiare il ritorno<br />
di suo figlio Alessandro dalla guerra.<br />
Il 22 dicembre <strong>del</strong>lo stesso anno, mio<br />
padre e mia madre si sposarono, l’anno<br />
successivo nacque mia sorella Giuseppina<br />
e poi siamo nati io e mio fratello<br />
Angelomaria.<br />
Mio padre continuò a fare il contadino<br />
e, nel 1955 ebbe l’opportunità di comprare<br />
i terreni che i suoi antenati avevano<br />
in affitto da diversi decenni, contraendo<br />
debiti.<br />
Poiché non riusciva a pagare quel debito<br />
che aveva contratto, dopo due anni<br />
mio padre decise di emigrare in Germania,<br />
aiutato da un suo confinante. In<br />
Germania faceva il manovale e i suoi<br />
capi lo utilizzavano anche come interprete<br />
perché, quando era stato deportato,<br />
aveva imparato a parlare benino il<br />
tedesco presso la famiglia di contadini<br />
dove era stato assegnato.<br />
Nel 1963 gli è stata conferita la Croce al<br />
merito di guerra. Mio padre è rientrato<br />
definitivamente dalla Germania nel 1971<br />
e, nonostante la sua malattia contratta<br />
durante il servizio militare, è vissuto fino<br />
al 20 aprile <strong>del</strong> 1981 facendo il contadino”<br />
.<br />
Donato Luigi Cassese
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Abellinum, la città da costruire<br />
Si va verso l’approvazione <strong>del</strong> Piano territoriale di coordinamento provinciale in un contesto di scarno dibattito pubblico<br />
e con due enti commissariati. Ma il Ptcp è un atto fondamentale, strumento politico che definisce il futuro di un territorio<br />
ROBERTO CORVIGNO<br />
L’Amministrazione Provinciale,<br />
lo scorso 27 dicembre,<br />
cioè alla vigilia <strong>del</strong>le<br />
dimissioni <strong>del</strong> suo Presidente<br />
da Palazzo Caracciolo<br />
per poter concorrere<br />
per Palazzo Madama, ha adottato il<br />
Piano Territoriale di Coordinamento<br />
Provinciale (PTCP); con l’Amministrazione<br />
commissariata, il progetto di<br />
piano è stato pubblicato (29 gennaio<br />
u.s.), quindi è stato oggetto <strong>del</strong>le prescritte<br />
“osservazioni” nel successivo<br />
periodo di 60 gg. ed al momento è<br />
nella fase di valutazione di dette “osservazioni”<br />
e di discussione dei ricorsi<br />
pendenti davanti alla Magistratura<br />
Amministrativa.<br />
Si va verso l’approvazione definitiva in<br />
assenza di responsabilità politica su<br />
questo importante atto, affidato in sostanza,<br />
dal momento <strong>del</strong>l’adozione, alla<br />
struttura tecnica; cosa anomala, anche<br />
se sono in molti a dire che è sicuramente<br />
meglio così.<br />
Nello stesso periodo anche la città capoluogo<br />
è stata commissariata e per<br />
motivi identici e cioè sindaco dimissionario<br />
per poter concorrere per un<br />
seggio in Parlamento, strategia poi<br />
abortita per altri motivi.<br />
E’ il segno dei tempi: territori soli, senza<br />
politica ed i politici in servizio effettivo<br />
che hanno imbarazzo a pronunciare<br />
la parola “indicibile”; dicono<br />
infatti di non fare politica ma di attuare<br />
“politiche”, o meglio “tecniche”,<br />
per risolvere problemi. Riflettendo su<br />
questo ambiguo gioco di parole, mi<br />
viene in mente Platone, il grande filosofo<br />
greco che ci ricorda che la tecnica<br />
sa “come” si fanno le cose, ma la<br />
politica sa “perché” si fanno e “quando”;<br />
quindi, a ragione, definisce la politica:<br />
“tecnica regia”, in quanto ha<br />
piena coscienza <strong>del</strong>le cose da fare,<br />
cioè conosce il bene comune e lo persegue<br />
utilizzando le migliori tecniche.<br />
Il PTCP, anche in un momento di scarsa<br />
fiducia nella pianificazione, è da<br />
considerare un atto fondamentale per<br />
perseguire il bene comune, è uno strumento<br />
politico di grande importanza<br />
perché definisce gli obiettivi generali<br />
di assetto e tutela <strong>del</strong> territorio e ne<br />
indirizza le politiche di governo nei<br />
vari settori: da quello ambientale a<br />
quello <strong>del</strong>le infrastrutturale e <strong>del</strong>la mobilità,<br />
da quello riguardante il sistema<br />
produttivo a quello inerente il sistema<br />
insediativo.<br />
Lo scarno dibattito pubblico che lo ha<br />
riguardato ci consegna contestazioni<br />
diffuse da parte di numerosi Comuni,<br />
che ne hanno denunciato la mancanza<br />
di effettiva “condivisione” e di conseguenza<br />
lo hanno percepito come un<br />
atto calato dall’alto, imposto, che non<br />
tiene conto <strong>del</strong>le reali vocazioni <strong>del</strong>le<br />
comunità locali, se non addirittura<br />
strumento di intralcio al loro sviluppo.<br />
E‘ stata contestata persino la proposta,<br />
certamente positiva, di aggregare i Comuni<br />
<strong>del</strong> territorio provinciale in 20<br />
sistemi di città, in 20 città policentriche,<br />
identificate con nomi evocativi<br />
dei territori di riferimento; devo però<br />
dire che in questo caso la contestazione<br />
quasi mai è stata sul principio di<br />
aggregazione, ma sulle procedure<br />
adottate, oltre che sulle opzioni alter-<br />
Di i governo partecipato <strong>del</strong> territorio e in- in<br />
tercomunalità tercomunalità si discuterà discuterà domani domani a par-<br />
tire dalle nove nella sala congressi <strong>del</strong>-<br />
l’ex Carcere borbonico. Si partirà dall’espe-<br />
rienza <strong>del</strong> Ptcp di Avellino Avellino con con le relazioni relazioni <strong>del</strong> <strong>del</strong><br />
commissario straordinario <strong>del</strong>la Provincia, Raf-<br />
faele Coppola e il presidente <strong>del</strong>l’Ordine degli<br />
ingegneri ingegneri di Avellino, Avellino, Michele Michele Carovello. Carovello. Se-<br />
guiranno gli interventi dei docenti universita-<br />
ri Fabrizio Mangoni di S.Stefano, Francesco<br />
Domenico Moccia, Isidoro Fasolino, Gianluigi<br />
De Mare, Roberto Gerundo. Coordinerà il di-<br />
battito l’ingegnere Roberto Corvigno, presi-<br />
dente <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la commissione commissione urbanistica urbanistica <strong>del</strong>l’Or- <strong>del</strong>l’Or<br />
dine avellinese. Concluderà l’ingegnere Ar-<br />
mando mando Zambrano, Zambrano, presidente presidente <strong>del</strong> <strong>del</strong> Consiglio Consiglio na-<br />
zionale. Con questa iniziativa l’Ordine degli<br />
ingegneri ingegneri <strong>del</strong>l’Irpinia <strong>del</strong>l’Irpinia intende intende aprire aprire un’ampia un’ampia<br />
riflessione sul tema <strong>del</strong>le forme e <strong>del</strong>le di-<br />
mensioni <strong>del</strong>l’aggregazione intercomunale e<br />
sul ruolo chiave che gli ingegneri possono as-<br />
sumere sumere nella nella pianificazione pianificazione e gestione gestione <strong>del</strong> <strong>del</strong> ter-<br />
ritorio. ritorio. Al termine termine <strong>del</strong>l’incontro, <strong>del</strong>l’incontro, intorno intorno alle alle<br />
tredici, si svolgerà la manifestazione per l’in-<br />
testazione <strong>del</strong>la sala conferenze <strong>del</strong>l’Odine al<br />
compianto Domenico Fraternali.<br />
native di associazione tra comuni vicini.<br />
La città policentrica è indubbiamente<br />
una visione importante <strong>del</strong> Piano, una<br />
scelta forte, di lungo respiro; insomma,<br />
una proposta giusta, anche solo<br />
come provocazione, come punto di<br />
partenza, perché indirizza verso una<br />
pianificazione ordinata ed economica<br />
tra paesi vicini.<br />
La nostra provincia di 119 comuni, ha<br />
realtà evidenti di continuità urbana<br />
tra paesi confinanti ed ha 76 comuni<br />
con meno di 3000 ab., 25 tra 3000 e<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
5000, 10 tra 5000 e 10000, solo 8 con<br />
popolazione maggiore di 10000 ab..<br />
L’idea di rafforzare la dimensione urbana<br />
è strategica, e non certo per cancellare<br />
identità, ma per evitare lo spopolamento<br />
e l’abbandono di realtà deboli,<br />
per pianificare funzioni, per programmare<br />
servizi e attrezzature, sia<br />
pubbliche che private; ma anche per<br />
razionalizzare, qualificare e ridurre la<br />
spesa pubblica, che è la questione centrale<br />
oggi e comunque questione non<br />
più rinviabile. L’opzione <strong>del</strong> policentrismo<br />
può essere colta anche come<br />
TERRITORIO<br />
DOMANI IL CONVEGNO DELL’ORDINE ALL’EX CARCERE BORBONICO<br />
Docenti universitari domani ad Avellino<br />
Sarà intitolata a Fraternali la sala <strong>del</strong>l’Ordine<br />
opportunità per specializzare ciascun<br />
comune, ciascuna realtà locale, in funzione<br />
<strong>del</strong>le specifiche caratteristiche<br />
geografiche, storiche, identitarie.<br />
Non c’è alcun dubbio che questa è la<br />
strada maestra, perché i problemi che<br />
abbiamo davanti a noi quasi mai possono<br />
essere affrontati in modo efficace<br />
dai singoli comuni, grandi o piccoli<br />
che siano.<br />
La pianificazione intercomunale (così<br />
chiamata nella L.1150 <strong>del</strong> 1942), oggi<br />
pianificazione associata o intercomunalità,<br />
da tempo nell’agenda urbani-<br />
18<br />
stica, è la strada per individuare il giusto<br />
ambito territoriale sovra-comunale<br />
sul quale riflettere per ipotizzare uno<br />
sviluppo equilibrato, sul quale progettare<br />
non solo il futuro urbanistico, ma<br />
anche quello culturale, economico e<br />
sociale. E’ però <strong>del</strong> tutto evidente che<br />
le modalità costitutive di queste città<br />
policentriche non devono essere quelle<br />
rozze <strong>del</strong> decreto di riordino <strong>del</strong>le<br />
Province, <strong>del</strong> Governo Monti, basate<br />
su meccaniche operazioni di semplici<br />
sommatorie di parametri ( abitanti e<br />
superficie territoriale); occorrerà maggiore<br />
sensibilità e lungimiranza e procedere<br />
tenendo conto <strong>del</strong>la complessità<br />
dei territori, <strong>del</strong>le identità dei luoghi,<br />
dei flussi in atto e di quelli in via<br />
di generazione, al fine di individuare e<br />
riconoscere le geografie locali più giuste,<br />
quelle cioè che meglio riescono ad<br />
armonizzare “funzioni istituzionaliamministrative”<br />
ed “esigenze dei territori”.<br />
E la questione riguarda non solo i paesi<br />
più piccoli, ma anche le realtà a<br />
maggiore concentrazione urbana, in<br />
particolare quella <strong>del</strong> comune capoluogo.<br />
Avellino o città di Abellinum<br />
prossima futura, dovrà essere ripensata<br />
come area vasta di 13 comuni, con<br />
una popolazione di 115.473 abitanti,<br />
cioè con una struttura urbana che le<br />
consente di affrontare meglio gli scenari<br />
<strong>del</strong>le politiche territoriali prossime<br />
future, che riguarderanno necessariamente<br />
tre temi:<br />
1) la citata associazione dei comuni,<br />
che non è mai partita per iniziativa volontaria<br />
ma dovrà partire per necessità;<br />
2) il riordino o la eliminazione <strong>del</strong>le<br />
province, riforma che ha spaventato<br />
tutti ma che al momento non è archiviata,<br />
ma solo sospesa;<br />
2) la istituzione <strong>del</strong>le aree metropolitane<br />
che condizionerà le politiche <strong>del</strong>la<br />
nostra Regione ed avrà influenze<br />
notevoli anche sulla nostra comunità<br />
provinciale e soprattutto sulla città capoluogo.
Vincenzo Cannaviello<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Le cinque giornate di Avellino<br />
Nell’opuscolo <strong>del</strong>l’avellinese Pecchia, dal libro “Giornalismo <strong>del</strong> Risorgimento”, la cronaca degli avvenimenti <strong>del</strong> 1820, l’inizio<br />
di un moto verso la libertà. Gloriose giornate da collegare alle barricate di Napoli <strong>del</strong> 1848 e ai moti di Ariano <strong>del</strong> 1860<br />
ADAMO CANDELMO<br />
II giornalista Pellegrino Pellecchia,<br />
avellinese, compilò "un<br />
opuscolo ricavato dal libro<br />
Giornalismo <strong>del</strong> Risorgimento<br />
edito dalla casa editrice Vincenzo<br />
Bona di Torino dedicandolo:<br />
“Alla cara zia Filomena nel ricordo<br />
di papà. Roma 26 giugno '61”. Esso<br />
si intitola "LE CINQUE GIORNATE DI<br />
AVELLINO DEL 1820 ED I GIORNALI<br />
NAPOLETANI TRA LE DUE COSTITU-<br />
ZIONI". L'estratto interessa soprattutto<br />
la nostra Irpinia.<br />
Quarant'anni fa, di queste giornate, gli<br />
Irpini celebrarono il loro "centenario",<br />
un centenario che mette conto ricordare<br />
oggi mentre ci accingiamo a celebrare<br />
l'unità d'Italia.<br />
Vincenzo Cannaviello, che fu uno storico<br />
attento e costante nel ricercare le<br />
vicende <strong>del</strong>la sua Terra e ricostruirle<br />
giorno per giorno quasi in una singolare<br />
cronaca, ancora oggi così viva ed attuale,<br />
dettò in quel "centenario" questa<br />
lapide che sotto un bassorilievo in<br />
bronzo, dopo molte vicissitudini, fu<br />
murata sul Palazzo <strong>del</strong>la Prefettura di<br />
Avellino: "Il 2 luglio 1820 da Nola per<br />
Monteforte - centotrenta cavalleggeri e<br />
venti carbonari- qui trassero gridando<br />
costituzione e libertà- in cinque giorni<br />
- duce Lorenzo de Concilij- col popolo<br />
d'Irpinia divennero falangi - paventò e<br />
si arrese il Borbonesi scosse ed esultò<br />
l'Italia - Spuntava l'alba <strong>del</strong> Risorgimento<br />
Nazionale".<br />
E fu davvero in quelle cinque giornate<br />
e nei mesi successivi che ne seguirono<br />
l'inizio di un moto verso la libertà che<br />
non si fermerà più e con quelle gloriose<br />
giornate sono da collegare le barricate<br />
di Napoli <strong>del</strong> 1848, i moti di Ariano <strong>del</strong><br />
'60, la definitiva cacciata <strong>del</strong> Borbone.<br />
La battaglia che gli irpini ingaggiarono<br />
trae nome dalla costituzione: una parola<br />
pressoché magica che aveva travolto<br />
e acceso pacifiche contrade.<br />
I contadini dei dintorni di Avellino nella<br />
loro ignoranza parlavano di "cauzione"<br />
che il Sovrano avrebbe dovuto concedere:<br />
una sorta di pegno che il Borbone<br />
avrebbe dovuto dare ai contadini<br />
per poter governare. Ma quanto si fosse<br />
lontano da quella cauzione, e i Patrioti<br />
d'Irpinia dovettero apprendere a<br />
loro spese. Ferdinando di Borbone, spodestato,<br />
si trovava in Sicilia, al riparo<br />
dallo stretto, mentre Murat attraversava<br />
il Po e portava verso il Sud il primo<br />
soffio di idee nuove che la rivoluzione<br />
francese aveva forgiato.<br />
LA LOTTA DELLE “VINDITE”<br />
Così quando i 17 generali napoletani<br />
decisero di presentare a re Gioacchino<br />
un indirizzo chiedendo la costituzione,<br />
Ferdinando si affrettò a promettere ogni<br />
cosa, salvo a dimenticarsene non appena<br />
fu rimesso al trono. Cominciò proprio<br />
allora la lotta dei patrioti irpini,o<br />
rganizzata attraverso le "vindite" carbonare<br />
che diedero alla battaglia per la<br />
costituzione una forza decisiva. Risalgono<br />
al 1817 i primi "giornali manoscritti"<br />
che circolavano nell'Alta Irpinia<br />
fra Ariano, Grottaminarda, Melito,<br />
Montemarano. Uno di questi "giornali"<br />
fu trovato affisso a Montesarchio la<br />
mattina <strong>del</strong> 17 dicembre <strong>del</strong> 1817; conteneva<br />
questo proclama: "Da tutti gli<br />
angoli <strong>del</strong> Regno sono state inviate a<br />
S.M. <strong>del</strong>le domande ragionate per una<br />
Costituzione liberale, che assicuri ad un<br />
tempo il Re sul Trono e la Felicità Nazionale.<br />
Quando S.M. non è pieghevole<br />
questo giusto Invito,è autorizzato ed<br />
invitato ciascuno di sostenere i suoi diritti<br />
incominciando dal sospendere ogni<br />
contribuzione perché non dovuta ad un<br />
Governo che non riconosce i diritti <strong>del</strong>la<br />
Nazione, e continuando fino allo<br />
spargimento <strong>del</strong> sangue."<br />
Erano i primi segni <strong>del</strong>l'azione sempre<br />
più decisa che la Carboneria fin dagli<br />
albori <strong>del</strong> secolo andava svolgendo nelle<br />
contrade d'Irpinia e che doveva poi<br />
palesarsi nelle gloriose giornate <strong>del</strong><br />
1820. Provvidenziale fu per la sorte <strong>del</strong>la<br />
setta, <strong>del</strong>le "vindite" e <strong>del</strong>l'azione rivoluzionaria<br />
successiva, verso la fine<br />
<strong>del</strong> 1818 la nomina di Guglielmo Pepe<br />
a comandante <strong>del</strong>le due provincie di<br />
Avellino e di Foggia con Lorenzo de<br />
Concilij capo <strong>del</strong>lo Stato Maggiore.<br />
Si trattò allora, dopo la partenza dal<br />
Napoletano <strong>del</strong>le truppe Austriache, di<br />
istituire e organizzare le milizie provinciali<br />
che avevano principalmente il<br />
compito di sconfiggere il brigantaggio<br />
allora dilagante in molte piaghe <strong>del</strong><br />
Sud. Lorenzo de Concilij che aveva il<br />
compito di assoldare le milizie, d'accordo<br />
con Guglielmo Pepe (insieme i<br />
due si erano battuti nel 1799 per la repubblica<br />
partenopea e poi nell'infelice<br />
campagna di Murat) per l'ammissione<br />
alla Milizia richiedeva un solo requisito:<br />
l'appartenenza alla Carboneria, sicché<br />
non passò molto tempo che Milizia<br />
e Carboneria costituivano un tutt'uno:<br />
l'una, la Milizia, era il braccio visibile<br />
<strong>del</strong>lo Stato, l'altra, la Carboneria, il<br />
braccio invisibile che l'altro moveva e<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
comandava.<br />
Molti fogli e giornaletti manoscritti circolavano<br />
in quel tempo: la memoria c'è<br />
conservata dagli atti dei processi che si<br />
susseguivano ai fatti di Monteforte;<br />
purtroppo materialmente quei giornaletti<br />
sono andati quasi tutti distrutti o<br />
dispersi. Su uno di essi, che fu trovato<br />
il 13 luglio 1818 in Montesarchio era<br />
scritto: "Gli individui tutti appartenenti<br />
alla setta Carbonara si riuniranno<br />
mercoledì la notte in Montesarchio per<br />
togliere dal mondo il pappagallo Reggente<br />
I^".<br />
IL MANCATO RAPIMENTO<br />
DI METTERNICK<br />
In quei due anni che precedettero i moti<br />
di Avellino, la Milizia e la Carboneria<br />
erano diventati talmente potenti che<br />
Guglielmo Pepe e Lorenzo de Concilij<br />
progettarono un disegno rivoluzionario<br />
che avrebbe dovuto, forse, mutare i<br />
connotati d'Europa. Nel 1818 Francesco<br />
d'Austria e il Metternick vennero a Napoli<br />
per visitare il Borbone, e il governo<br />
napoletano, che aveva in gran conto<br />
l'efficienza <strong>del</strong>le "milizie" di Avellino<br />
e dei paesi limitrofi - decise di includere<br />
nei festeggiamenti una visita<br />
degli imperiali ospiti anche alla città di<br />
Avellino e ai principali centri <strong>del</strong>l'Alta<br />
Irpinia per far ammirare lo "spirito marziale"<br />
di quelle milizie. Pepe e de Concilij<br />
pensarono allora che fosse venuto<br />
il gran giorno e idearono di far prigionieri<br />
in Avellino nel palazzo <strong>del</strong>la Prefettura<br />
il Borbone, l'Imperatore Francesco<br />
d'Austria con tutta la famiglia imperiale,<br />
il Metternick, i ministri Medici<br />
e Nugent, e inviarli al carcere di Nusco<br />
e quindi a quello di Melfi, dove avreb-<br />
PAGINE DI STORIA<br />
bero dovuto concedere la costituzione.<br />
Troppa grazia! Il piano era stato studiato<br />
fin nei minimi dettagli: avrebbero dovuto<br />
avere una parte non indifferente i<br />
"giardinieri" (così venivano chiamate in<br />
Irpinia le donne Carbonare) che avrebbero<br />
intrappolati a un certo punto con<br />
una parvenza di festa in una determinata<br />
ala <strong>del</strong> palazzo gli uomini <strong>del</strong> seguito<br />
reale e imperiale. Senonchè la visita<br />
ad Avellino fu cassata dal viaggio<br />
di Francesco d'Austria, e al Pepe e al de<br />
Concilij rimase l'amarezza <strong>del</strong> piano<br />
andato a vuoto, di cui il Pepe ci ha dato<br />
ricordo nelle "Memorie" pubblicate<br />
a Parigi nel 1847. Ma il seme era stato<br />
gettato, non si poteva più ritirare. La rivoluzione<br />
covava non soltanto più sotto<br />
le "vindite" dei Carbonari ma ormai<br />
apertamente. Fu fissata anche la data:<br />
essa doveva scoppiare ad Avellino il 29<br />
La ventata napoleonica non era passata invano in quelle contrade,<br />
e l'attività <strong>del</strong>le industrie e dei commerci, che apparivano<br />
sempre più fiorenti, si innestò un'ampia propaganda<br />
patriottica, facendo leva sulle condizioni economiche avvilenti<br />
in cui l'amministrazione Borbonica lasciava il Sud<br />
maggio <strong>del</strong> 1820; i fatti di Spagna avevano<br />
eccitato la fantasia dei patrioti irpini<br />
che volevano ripetere quei moti per<br />
ottenere dal Borbone la costituzione. E<br />
non aveva proprio in quei giorni un<br />
giornale francese pubblicato che i monarchi<br />
d'Europa avevano declinato il<br />
"non intervento" negli affari interni di<br />
un altro Stato. Di questo parlò de Concilij<br />
sul finire <strong>del</strong> maggio <strong>del</strong> 1820 in<br />
una visita che fece a Nola al generale<br />
Carrascosa, ma in risposta il generale<br />
gli mostrò una copia <strong>del</strong> Giornale <strong>del</strong>le<br />
due Sicilie dove era detto, o almeno fatto<br />
intendere, esattamente il contrario, e<br />
cioè che presto si sarebbe riunito a Parigi<br />
un congresso <strong>del</strong>le principali Potenze<br />
per decidere degli ultimi avvenimenti<br />
<strong>del</strong>la Spagna. Quelle notizie consigliarono<br />
una maggiore prudenza e il<br />
moto rivoluzionario già pronto per il 29<br />
19<br />
maggio fu disdetto: in tutta fretta furono<br />
spediti dall' "Alta Vendita" di Avellino<br />
emissari verso i luoghi dove già<br />
praticamente si stava mettendo in opera<br />
la rivoluzione, e si fece appena in<br />
tempo a dare il contrordine.<br />
RIVOLUZIONE E "CAUZIONE"<br />
Il popolo Irpino in quel tempo era ormai<br />
maturo per la sua "rivoluzione", e<br />
la "cauzione" (costituzione) era ormai<br />
una richiesta non più occasionale o segreta,<br />
ma era sulla bocca di tutti, borghesi,<br />
popolani e contadini. Non solo i<br />
giornaletti manoscritti <strong>del</strong>le "vindite"<br />
contribuirono a infiammare la popolazione;<br />
ma ci si servì di singolari iniziative<br />
giornalistiche che fra i1 1817 e il<br />
1820 fiorirono nella Regione. La ventata<br />
napoleonica non era passata invano<br />
in quelle contrade, e l'attività <strong>del</strong>le industrie<br />
e dei commerci, che apparivano<br />
sempre più fiorenti, si innestò un'ampia<br />
propaganda patriottica, facendo leva<br />
sulle condizioni economiche avvilenti<br />
in cui l'amministrazione Borbonica<br />
lasciava il Sud.<br />
Parlando e scrivendo <strong>del</strong>le cose semplici<br />
di ogni giorno, <strong>del</strong>l'attività che ciascuno<br />
era tenuto a svolgere, gli uomini<br />
di lettere e i patrioti arrivavano più rapidamente<br />
al cuore di quelle genti semplici<br />
e per secoli abbandonate e sfruttate.<br />
Tramontato a Pizzo l'astro napoleonico<br />
e restituito sul trono di Napoli<br />
Ferdinando I, il monarca cerca di essere<br />
liberale: e rispetta quelle istituzioni<br />
che l'esperienza di dieci anni aveva dimostrato<br />
utili alle popolazioni (e non<br />
disturbavano, beninteso, le casse <strong>del</strong><br />
Reame).<br />
E così fu rispettata anche la "Società<br />
agraria di Principato Ultra": questa come<br />
le altre stabilite nelle città "capitali<br />
<strong>del</strong> regno"- cambiò nome e si chiamò<br />
R. Società Economica". Nel 1817, pei tipi<br />
di Cava e Giambarda, fu stampato in<br />
Avellino il "Real Decreto e Statuto <strong>del</strong>le<br />
R. Società Economiche stabilite nelle<br />
Capitali <strong>del</strong>le Provincie <strong>del</strong> Regno <strong>del</strong>le<br />
due Sicilie di qua dal Faro".<br />
Probabilmente si debbono anche questa<br />
tipografia i piccoli giornali stampati<br />
alla macchia in quegli anni, di cui è<br />
menzione negli atti processuali per la<br />
rivoluzione <strong>del</strong> 1820.<br />
Di essi, inoltre, si ha traccia in molte<br />
pubblicazioni conservate nel Grande<br />
Archivio di Stato di Napoli, nell' “Elenco<br />
<strong>del</strong> fatto in ordine cronologico successi<br />
in Avellino dal 1818 a tutto il marzo<br />
<strong>del</strong> 1821", di d. Giulio Ruggiero, giudice<br />
<strong>del</strong>la Gran Corte Criminale di Avellino<br />
(da un manoscritto appartenente ai<br />
Capone di Montella e riesumato dal<br />
Cannaviello).<br />
Nel 1819 alla carica di segretario fu<br />
chiamato Serafino Pionati, che proprio<br />
all'indomani <strong>del</strong> mancato moto rivoluzionario<br />
di Avellino, e un mese prima<br />
<strong>del</strong>la sortita di Morelli e Silvati, così<br />
scriveva nel suo "Rapporto <strong>del</strong> 30 maggio<br />
1819: l'industria degli abitanti - vi si<br />
leggeva - non poteva svilupparsi sotto<br />
la tirannide viceregnale e l'anarchia<br />
feudale: costituzioni infelici, <strong>del</strong>le quali<br />
lungo tempo era stata depressa: un<br />
governo malfermo, un'amministrazione<br />
sgherresca doveva portare fra tanti<br />
mali anche il ristagno <strong>del</strong> commercio<br />
interno!" I tempi, come si vede, erano<br />
mutati, se uomini come il Pionati, investiti<br />
di mansioni ufficiali, potevano<br />
scrivere su una pubblicazione pressoché<br />
ufficiale, frasi di questo genere.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />
Il caso <strong>del</strong>l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici<br />
Marotta: la cultura<br />
non abita più qui<br />
Non c’è più chi paga l’affitto e per questo è stato deciso lo 'sfratto' immediato per i 300 mila volumi <strong>del</strong>-<br />
la biblioteca <strong>del</strong>l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici fondato nel 1975 dall’avvocato e conosciuto nel-<br />
le università e nei circoli culturali di mezzo mondo per la qualità di ricerca che ha saputo divulgare<br />
Una pagina nera<br />
La <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Regione Campania si è smarrita<br />
«nei corridoi <strong>del</strong>l’inerzia». Il governo Monti ha azzerato<br />
i fondi. Il Comune di Napoli non ha un euro<br />
in cassa. Insomma non c’è più chi paga l’affitto<br />
e per questo è stato deciso lo 'sfratto' immediato<br />
per i 300 mila volumi <strong>del</strong>la biblioteca <strong>del</strong>l’Istituto<br />
italiano per gli studi filosofici fondato nel 1975 dall’avvocato<br />
Gerardo Marotta e conosciuto nelle università e<br />
nei circoli culturali di mezzo mondo per la qualità di ricerca<br />
che ha saputo divulgare.<br />
Per Napoli, sussurrano in molti, si tratta di una pagina nera.<br />
Anzi, è l’ennesimo segno di un declino culturale (e civile)<br />
di più ampie dimensioni che inizia da lontano e appare<br />
inesorabile.<br />
«È un insulto alla cultura, venga Monti a vedere questo<br />
scempio», ha detto a Lettera 43.it Gerardo Marotta, 83 anni,<br />
che ha dedicato la vita ai preziosi volumi che l’Unesco ha inserito<br />
ai primi posti fra i beni per l’umanità da tutelare. L'avvocato<br />
ha poi definito Napoli «una città ostile, che ha paura<br />
di realtà culturali politicamente non catalogabili come l'Istituto<br />
per gli studi filosofici».<br />
Al governatore Stefano Caldoro, al sindaco Luigi De Magistris,<br />
come ai predecessori Rosa Russo Iervolino e Antonio<br />
Bassolino, Marotta non ha riservato parole di stima. «Mi<br />
sento un intellettuale tradito, la vera cultura non è l’ossessione<br />
per il grande evento», ha tuonato. «Purtroppo, anche chi<br />
va al potere come rivoluzionario finisce per accordarsi subito<br />
con le altre forze politiche subendo richieste di ogni tipo».<br />
Marotta - che di De Magistris è stato un convinto elettore -<br />
ha impacchettato con cura i preziosi testi antichi di Giambattista<br />
Vico, Benedetto<br />
Croce, Giordano<br />
Bruno, Aristotele,<br />
Platone, Cicerone,<br />
Tommaso d’Aquino,<br />
Bacone, Newton,<br />
Montesquieu, Voltaire,<br />
Beccaria e Galiani<br />
per trasferirli in<br />
un deposito a Casoria,<br />
nella periferia a<br />
nord di Napoli.<br />
Per le istituzioni, lo<br />
sfratto non solo «una<br />
gran brutta figura».<br />
Ma anche il segno<br />
di una «distrazione»<br />
imbarazzante verso le sorti di una realtà d’eccellenza<br />
<strong>del</strong>la cultura internazionale.<br />
Del resto trasferire i preziosi volumi è inevitabile, visto l’alto<br />
costo (200 mila euro) <strong>del</strong>l’affitto dei locali <strong>del</strong>la biblioteca,<br />
il venir meno dei finanziamenti pubblici e le tasche ormai<br />
vuote <strong>del</strong>l’avvocato Marotta. «Quelle opere», hanno<br />
però fatto notare dall'Istituto, «finché resteranno relegate<br />
nel deposito di Casoria non saranno consultabili dalle centinaia<br />
di intellettuali e studiosi che da tutta Europa visitano<br />
ogni giorno palazzo Serra di Cassano».<br />
L'ultima speranza <strong>del</strong>l’avvocato - che alla Sorbona ricordano<br />
con simpatia come «il filosofo minuto dallo sguardo di fanciullo»<br />
e che i tedeschi hanno insignito col prestigioso premio<br />
Goethe - è riposta ora nel presidente <strong>del</strong>la Repubblica,<br />
Giorgio Napolitano, che da sempre apprezza la sua opera ma<br />
che, finora, è rimasto in silenzio.<br />
«Lo sfratto dei libri di Marotta», si dice in città, «è spia di un<br />
declino più complessivo di Napoli». E fa da amaro controcanto<br />
all’anatema lanciato dall’etno-musicologo Roberto<br />
De Simone, papà <strong>del</strong>la Nuova compagnia di canto popolare<br />
e autore <strong>del</strong>l’opera La gatta Cenerentola, che lo scorso luglio,<br />
stanco <strong>del</strong>le promesse e <strong>del</strong>le attese, ha accettato di aprire<br />
nella splendida Villa Savonarola a Portici, e non più a<br />
Napoli, il Museo di arti e tradizioni popolari campane e la sua<br />
Scuola di Musica.<br />
«Bassolino mi ha <strong>del</strong>uso. L’ex sindaco Rosa Russo Iervolino<br />
ha preferito destinare il Conservatorio di sant’Onofrio a Capuana<br />
a una caserma di polizia invece che ala mia scuola di<br />
musica», ha spiegato De Simone. «Da settembre 2011 aspetto<br />
invano che il sindaco De Magistris mi convochi per discutere<br />
<strong>del</strong> suo progetto di trasferire il Museo nel complesso di<br />
San Domenico Maggiore». Poi ha aggiunto: «Ora, basta. Sono<br />
stufo: abbandono Napoli, troppe <strong>del</strong>usioni. Per favore:<br />
quando muoio, seppellitemi altrove».<br />
Napoli, quindi, avviata verso il declino? «Bisogna passare dal<br />
sogno alla realizzazione dei fatti concreti», ha spiegato Marco<br />
Rossi Doria, napoletano, ex maestro di strada e sottosegretario<br />
<strong>del</strong> governo Monti. (Lettera 43.it)<br />
La scorsa settimana nell’ambito<br />
<strong>del</strong>la Fiera <strong>del</strong> Libro di Atripalda, al<br />
convegno: “Cultura e Giornalismo<br />
umiliati: libri negli scantinati e<br />
giornalisti imbavagliati. Il caso Istituto<br />
Italiano Studi Filosofici e i<br />
trecentomila volumi dimenticati',<br />
insieme al sen Sergio Zavoli, a Nino<br />
Daniele, presidente <strong>del</strong>l’osservatorio<br />
sulla Camorra <strong>del</strong>la Campania<br />
e <strong>del</strong>l’Anci regionale, il filosofo<br />
Gerardo Marotta ha ripercorso la<br />
storia <strong>del</strong>l'Istituto Italiano degli Studi<br />
Filosofici che oggi rischia la chiusura<br />
per la mancanza di fondi. La Spadolini e a Maccanico che dispose-<br />
biblioteca è stata messa insieme ro un'inchiesta. Mi disse Spadolini: “<br />
proprio da Gerardo Marotta in Gerardo tu permetti che io ti mandi un<br />
mezzo secolo di pazienti ricerche consigliere di Stato all'amministrazio-<br />
presso fondi librari e antiquari in ne?”. Risposi: “Sarei felice, perché fino-<br />
tutta Europa e costituisce il nucleo ra ho provveduto soltanto io per quin-<br />
fondamentale <strong>del</strong>l'Istituto fondadici anni all'Istituto”. Il consigliere di<br />
to nel 1975 a Roma, nella sede <strong>del</strong>- Stato fece una relazione nella quale afl’Accademia<br />
dei Lincei. fermò che, negli ultimi cinquant'anni<br />
Qui di seguito riportiamo l’inter- la più bella manifestazione, la più belvento<br />
integrale di Marotta la espressione di cultura in Europa era<br />
<strong>del</strong>l'Istituto. Nel 1980, il più grande filosofo<br />
d'Europa, Hans-Georg Gada-<br />
GERARDO MAROTTA<br />
mer, scrisse diversi articoli, di<br />
cui uno su gli annali <strong>del</strong>la<br />
Nel 1993 quando già ave-<br />
Pubblica Istruzione, <strong>del</strong> Ministero dei<br />
vamo fatto diverse scuo-<br />
Beni Culturali e, un altro, un bellissimo<br />
le nel Mezzogiorno, mi<br />
lavoro dedicato proprio all'Istituto. Nel-<br />
arrivò una telefonata dall’Istituto<br />
lui vedeva realizzarsi il suo sola<br />
Presidenza <strong>del</strong> Consigno,<br />
inseguito da sempre e mai realizglio.<br />
Era presidente <strong>del</strong><br />
zatosi, nonostante avesse girato tutto il<br />
consiglio Carlo Azeglio Ciampi, il qua-<br />
mondo, dall'America al Canada, in tutle<br />
mi disse: “L'Istituto Italiano per gli<br />
ti i paesi europei. Il suo sogno era quel-<br />
Studi Filosofici ha il primato in Europa.<br />
lo di cercare un istituto che potesse ri-<br />
Io ho seguito le sue manifestazioni, le<br />
mediare alla crisi universitaria. Aveva<br />
sue lezioni, i suoi seminari però, non ho<br />
capito insieme a Kristeller, a Richell e<br />
mai avuto la possibilità di cercare un po-<br />
altri grandi personaggi che, l'Università,<br />
sticino da dedicare a lei. Voglio venire a<br />
se abbandonata a se stessa, è fonte di<br />
Napoli ma, intanto voglio dedicare tutto<br />
corruzione per la società. Essa crea sem-<br />
il ricavato <strong>del</strong>la legge <strong>del</strong>l'otto per mille<br />
plicemente persone interessate al dena-<br />
per creare 400 scuole nel Mezzogiorno.<br />
ro. questo già era stato intuito da Fede-<br />
In Sicilia, Calabria, Sardegna , Puglia, in<br />
rico Cesi che fu il creatore <strong>del</strong>l'Accade-<br />
Lucania, nel Molise, dappertutto nel<br />
mia dei Lincei nel 1600. Egli aveva det-<br />
Mezzogiorno. Le manderò questi soldi.<br />
to che, bisognava creare un'accademia,<br />
So che lei fino adesso ha provveduto con<br />
perché i giovani che uscivano dall'Uni-<br />
i suoi risparmi a portare avanti l'Istituversità<br />
dopo la laurea<br />
to, ma questo non è giusto. Io voglio as-<br />
abbandonavano gli studi e si davano alle<br />
professioni. Si<br />
davano a far sol-<br />
“Io sono Raffaele Mattioli, sono il predi. Questo corrompeva<br />
man<br />
sidente <strong>del</strong>la Banca Commerciale Ita- mano la società.<br />
liana ma ho dietro di me tutte le ban- E questo aveva<br />
intuito nel secolo<br />
che italiane. Vorremmo fondare qui a scorso Gadamer<br />
insieme a Kristel-<br />
Napoli un Istituto che serva a formare ler. Egli venne a<br />
una classe dirigente perché Francesco Napoli e disse:<br />
“Io di qui non mi<br />
Saverio Nitti, ha detto che, non esiste muovo, ogni anno<br />
vengo a fare<br />
più una classe dirigente”<br />
lezione”. E così fu<br />
per venticinque<br />
solutamente contribuire come Governo”.<br />
anni.<br />
Dopo una settimana arrivò un'altra te-<br />
Che cosa si proponevano questi grandi<br />
lefonata: “Avevamo deciso cinque miliar-<br />
studiosi, insieme a Pugliese Carratelli<br />
di, invece vogliamo darne dieci, in ono-<br />
che era il direttore <strong>del</strong> nostro Istituto, <strong>del</strong><br />
re di quello che l'Istituto ha creato: l’Isti-<br />
quale ero il presidente?<br />
tuto Superiore di Hei<strong>del</strong>berg la collabo-<br />
Si proponevano di creare un'accademia<br />
razione con gli Istituti di Londra, duecen-<br />
a fianco ad ogni Università europea e<br />
to seminari in Germania. Tutto ciò ono-<br />
occidentale, anche negli Stati Uniti. Quera<br />
il nostro paese. Finché sarò al potere<br />
st'accademia serviva a dare una cultu-<br />
le farò dare sette miliardi all'anno”.<br />
ra generale, ma specificamente intensa.<br />
Ci trovammo così in una posizione di<br />
Una cultura umanistica, scientifica di<br />
privilegio. Naturalmente questo suscitò<br />
base, di scienze naturali, letteraria, sto-<br />
la cattiveria dei napoletani e quindi, prarica.ticamente,<br />
avemmo una campagna di<br />
Tutto questo era stato anche anticipato<br />
stampa contro Ciampi. Ne uscimmo<br />
da Benedetto Croce nel dopoguerra,<br />
gloriosamente, perché l'avvocatura <strong>del</strong>-<br />
quando aveva creato l'Istituto Italiano<br />
lo Stato disse: “Il comitato contro Ciam-<br />
per gli Studi Storici.<br />
pi non può far niente, può solo chiedere<br />
Che cosa era successo nel dopoguerra?<br />
semplicemente pareri al Ministero per i<br />
L'Italia era distrutta, come Napoli. Ven-<br />
Beni Culturali. Ciampi ha agito con giune<br />
un signore a Napoli e domandò:<br />
stizia”. Allora il comitato si rivolse a<br />
“Scusate dov'è la casa di Benedetto Croce?”<br />
Dopo che gli fu indicata la casa di<br />
Marotta,Parascandalo,<br />
Zavoli e Daniele<br />
alla manifestazione<br />
di Atripalda<br />
Benedetto Croce, a via Mariano Sebola,<br />
egli bussò, e fu ricevuto immediatamente.<br />
“Io sono Raffaele Mattioli, sono il<br />
presidente <strong>del</strong>la Banca Commerciale Italiana<br />
ma ho dietro di me tutte le banche<br />
italiane. Vorremmo fondare qui a Napoli<br />
un Istituto che serva a formare una<br />
classe dirigente perché Francesco Saverio<br />
Nitti, ha detto che, non esiste più<br />
una classe dirigente. Tutti i suoi collaboratori<br />
hanno cambiato fisionomia. Si sono<br />
dati al commercio <strong>del</strong>le cariche, <strong>del</strong>le<br />
prebende, anche se si sono mantenuti<br />
onesti. Per cui io voglio mettere a disposizione,<br />
quanti soldi volete, per creare un<br />
Istituto di teoria politica, per formare<br />
una classe dirigente”.<br />
Benedetto Croce si consultò con Adolfo<br />
Omodeo e decisero insieme di dare il<br />
nome di Istituto Italiano per gli Studi<br />
Storici. Fecero un discorso molto importante<br />
insieme a Pugliese Carratelli, a Federico<br />
Chabod, che fu il primo direttore<br />
<strong>del</strong>l'Istituto per gli Studi Storici. “Noi<br />
offriamo alla gioventù qualcosa che l'Università<br />
non può dare, perché l'Università<br />
ha un insegnamento monologico:<br />
ciò avviene per la facoltà di giurisprudenza,<br />
di medicina, di scienze, di architettura<br />
e tante altre facoltà. In realtà ogni<br />
giovane che esce da questa Università<br />
poi si mette a far soldi”.<br />
Era lo stesso ragionamento di Federico<br />
Cesi, fatto anche daGadamer. L'Istituto<br />
Italiano per gli Studi Storici servì a creare,<br />
come disse Valter Piagiami sulla<br />
Giurisprudenza italiana, una robusta covata<br />
di storici. Praticamente, Benedetto<br />
Croce e Raffaele Mattioli avevano realizzato<br />
semplicemente una parte di una<br />
missione: dare ai giovani che venivano<br />
a studiare all'Istituto di Napoli, un'istruzione<br />
di un insegnamento storico ador-<br />
20<br />
Foto di Antonio Mastromarino<br />
nato di una metodologia filosofica. Benedetto<br />
Croce diceva: “Ognuno di voi,<br />
se è idealista farà la storia idealista, con<br />
il metodo <strong>del</strong>la filosofia idealista, se è un<br />
marxista farà la storia secondo il manifesto<br />
di Marx e praticamente farà un'opera<br />
storica marxista, se è un fenomenologo<br />
farà una storia orientata alla fenomenologia<br />
di Husserl, in modo che la<br />
storia non diverrà più una mnemonica,<br />
di date. Noi daremo un insegnamento<br />
piantato sulla filosofia, cioè ognuno seguirà<br />
la propria filosofia nel raccontare<br />
una storia”. Così sorse una grande covata<br />
di storici. Per esempio Ernesto Ragionieri<br />
fu uno storico marxsista o Federico<br />
Chabod che già era un grande storico<br />
idealista.<br />
L’Istituto Italiano per gli Studi Storici co-<br />
L’avvocato Gerardo Marotta ad Avellino con l’ex sindaco Galasso e il presidente de<br />
sì diventò famoso. Ma i tedeschi e i francesi<br />
non si rassegnarono. Loro volevano<br />
una forma di insegnamento diverso<br />
come aveva cercato di fare Humboldt<br />
in Germania. Egli aveva creato a Berlino<br />
un'università al cui fianco aveva<br />
messo uno stiftung in cui si dava ai giovani<br />
una visione panoramica di tutte le<br />
materie.<br />
Naturalmente questo esempio luminoso<br />
di Humboldt, non fu molto seguito<br />
dal Ministero <strong>del</strong>l'Istruzione tedesca.<br />
Nel '900 ci fu un giro per tutto il mondo<br />
di Gadamer, di Kristeller, che venne<br />
con grande speranza in Italia. Entrò come<br />
docente alla Scuola Normale di Pisa.<br />
Kristeller significava la storia <strong>del</strong> Rinascimento,<br />
e i giovani di tutta Italia, corsero<br />
a diventare allievi <strong>del</strong>la Scuola Normale<br />
di Pisa. Questo esperimento grandioso<br />
che si stava creando a Pisa fu interrotto<br />
da una telefonata di Hitler a<br />
Mussolini. Disse Hitler: “Caccia Kristel-
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />
Gerardo Marotta<br />
ler: è ebreo!” Mussolini gli rispose:<br />
“Mi dice Giovanni Gentile che Kristeller<br />
è veramente un pozzo di<br />
scienza e fa molto bene all'Italia”. E<br />
Hitler: “ Lo devi mandar via subito,<br />
altrimenti mando <strong>del</strong>le SS e lo porto<br />
a Auschwitz, il tuo Kristeller”.<br />
Mussolini si rivolse a Giovanni Gentile<br />
che gli disse: “Io non posso man-<br />
lla Provincia sen. Cosimo Sibilia<br />
darlo via, perché Kristeller rappresenta<br />
una ricchezza enorme per i giovani”<br />
e così andò avanti per altri due<br />
anni. Arrivò una telefonata ultimativa<br />
di Hitler: “Mandalo via altrimenti<br />
in settimana mando <strong>del</strong>le SS a prelevare<br />
Kristeller!”.<br />
Allora Giovanni Gentile si affrettò a<br />
dire a Kristeller: “Corri subito all'aeroporto<br />
e vai a Londra dove sarai accolto<br />
come un principe”. Infatti fu accolto<br />
come un principe a Londra, e poi<br />
fu chiamato subito alla Columbia<br />
University in America.<br />
Il problema quindi rimase irrisolto.<br />
Gadamer si disperava per creare, in<br />
un momento in cui negli anni cinquanta<br />
l'ondata tecnologica sommerse<br />
il pianeta, con la tecnologia<br />
che entrava nella vita privata, soprattutto<br />
dei giovani, con l’avvento <strong>del</strong>la<br />
televisione, un Istituto che potesse<br />
rimediare alla crisi inesorabile<br />
<strong>del</strong>l'università. Con lui si allearono<br />
parecchi studiosi, europei e americani.<br />
Tuttavia non si riusciva a trovare<br />
un Istituto che assolvesse al compito<br />
di accademia.Oggi la storia come<br />
si studia nelle Università non serve<br />
quasi a niente. Serve a creare semplicemente<br />
degli eruditi.<br />
Invece Gadamer e Kristeller vennero<br />
a Napoli e trovarono proprio quello<br />
che ercavano. Con Pugliese Carratelli<br />
avevamo creato un Istituto che<br />
dava possibilità ai giovani di entrare<br />
in tutto uno scibile, con maestri che<br />
venivano da tutto il mondo, tutti premi<br />
nobel, tutti gli allievi di Einstein.<br />
Vennero all'Istituto Italiano per gli<br />
Studi Filosofici, e vennero insieme a<br />
tutti i fisici che furono cacciati da<br />
Mussolini. Venne la scuola di fisica<br />
di Roma, vennero tutti i filosofi europei,<br />
venne Deridda, ma vennero<br />
anche i grandi umanisti, i grandi<br />
studiosi <strong>del</strong>la Germania. Facemmo<br />
giusto in tempo perché oggi sono<br />
tutti morti e hanno lasciato una eredità<br />
a Napoli.<br />
Il mio discorso è drammatico. Da<br />
tutta l'Europa e dall'America arrivavano<br />
i giovani, da tutta l'Italia meridionale.<br />
Creammo una scuola di<br />
studi superiore, oltre all'Istituto per<br />
gli Studi Filosofici. La finanziò Francesco<br />
Compagna ed ebbe sede presso<br />
i Gerolamini. Con questa scuola<br />
Compagna venne incontro al sogno<br />
di Gadamer. Egli non voleva essere<br />
ospitato in albergo.L'atmosfera moderna<br />
<strong>del</strong>l'albergo non si addice alle<br />
grandi dottrine. Compagna, ministro<br />
dei lavori pubblici, stanziò una<br />
grossa somma e creò il Laboratorio<br />
di Studio nei Gerolamini con una<br />
grande foresteria, al piano superiore<br />
di quell'immenso convento meraviglioso.<br />
Arrivò il terremoto e i preti<br />
riuscirono a riappropriarsi dei Gerolamini.<br />
Salvammo la Biblioteca dei<br />
Gerolamini: chiamammo la polizia ,<br />
perché gli sfollati che furono messi<br />
in quel convento volevano prendere<br />
i libri <strong>del</strong>la Biblioteca per far fuoco.<br />
L'Istituto, intanto, continuava a funzionare<br />
con forza e con grande efficacia,<br />
ma a Napoli si scatenò un'ira<br />
di Dio, fecero il ricorso contro Ciampi.<br />
C'era un signore, che io ho soprannominato<br />
lo speziale, cioè colui<br />
che mandò a morte tutti gli intellettuali<br />
di Napoli <strong>del</strong>la controrivoluzione<br />
<strong>del</strong> '99, che furono mandati o<br />
sulla piazza mercato impiccati e decapitati,<br />
oppure nelle isole intorno<br />
al Mezzogiorno d'Italia buttati nelle<br />
fosse a morire di umidità e di fame.<br />
Allora tutta l'intellettualità fu distrutta.<br />
Su questo io verrò a raccontarvi<br />
una storia appassionante, che nessuno<br />
finora vi ha raccontato. Accadde<br />
che la gelosia, di quattro professori<br />
universitari, uno più lurido <strong>del</strong>l'altro,<br />
i quali volevano mantenere lo status<br />
quo, e, quindi, volevano sostituire<br />
Pugliese Carratelli con un professore<br />
<strong>del</strong>l'Università di Napoli per ridurre<br />
l'istituto a una copia <strong>del</strong>l'Università<br />
rovinando il nostro lavoro.<br />
Allora venne Eugenio Carella a Napoli,<br />
il quale ha scritto <strong>del</strong>le cose mirabili<br />
sull'Istituto, e mi disse: “Volete<br />
mettere un professore <strong>del</strong>l'Università<br />
al posto di Pugliese Carratelli,<br />
cioè una cesta al posto di un'altare?<br />
Andate, ritiratevi nella vostra Università,<br />
e cercate di collaborare nella vostra<br />
Università, come Pugliese Carratelli<br />
vi ha invitato a collaborare”.<br />
Ma i gelosi non si fermarono, erano<br />
quattro professori camorristi, uno<br />
più tremendo <strong>del</strong>l'altro, uno più<br />
ignorante <strong>del</strong>l'altro.<br />
Gli scienziati, i premi nobel che venivano<br />
dicevano: “Quelli non sono<br />
scienziati, sono faccendieri, quelli cercheranno<br />
di rovinare l'Istituto quando<br />
Ciampi se ne va dalla Presidenza<br />
<strong>del</strong> Consiglio”. Ciampi andò via dalla<br />
Presidenza <strong>del</strong> Consiglio ma lottò<br />
con tutte le sue forze, finché quando<br />
diventò presidente <strong>del</strong>la Repubblica<br />
dispose altre provvidenze per<br />
l'Istituto . Venne all'Istituto a fare dei<br />
discorsi, dicendo: “Ce ne fossero cento<br />
di dirigenti <strong>del</strong>l'Istituto per rinnovare<br />
tutto il paese, per realizzare finalmente,<br />
la rigenerazione morale<br />
intellettuale di questo paese”. Ma<br />
quelli non si fermarono. Così ci hanno<br />
tagliato i finanziamenti. Ho dovuto<br />
vendere il restante dei miei beni,<br />
un attico di proprietà di mia moglie a<br />
Roma, una villa a Cercola, tra le ville<br />
vesuviane, e tutti i risparmi dei<br />
miei figli, le loro case.<br />
Il dottor Parascaldoli mi ha mandato<br />
dieci milioni da Roma per farmi<br />
continuare per qualche mese a gestire<br />
l'Istituto. Perché la camorra intellettuale<br />
si è impadronita di Napoli,<br />
alleandosi con i burocrati disonesti<br />
che ultimamente hanno rubato settantatré<br />
miliardi al Ministero <strong>del</strong>la Ricerca<br />
con il ministro Romani. Invece<br />
io non ho avuto un soldo, il mio<br />
Istituto non ha avuto una lira. Ciampi<br />
allora ha scritto una lettera al Ministro<br />
Moratti, ma i burocrati disonesti<br />
hanno tolto questa lettera dalla<br />
posta <strong>del</strong> Ministro e hanno fatto con-<br />
tinuare la persecuzione contro l'Istituto.<br />
Questi signori si sono alleati<br />
con gli amministratori <strong>del</strong>la Regione,<br />
e hanno privato l'Istituto di quello<br />
che la vecchia amministrazione dava,<br />
modesto ma sufficiente, accanto<br />
ai finanziamenti <strong>del</strong> Ministero.<br />
Sono andato insieme al presidente<br />
<strong>del</strong>l'Istituto Croce, che oggi è Natalino<br />
Irti, al Parlamento <strong>del</strong>la Repubblica<br />
e abbiamo fatto discorsi eccezionali.<br />
I deputati si sono commossi<br />
e hanno fatto un'ordine <strong>del</strong> giorno<br />
chiedendo al Governo, che ha<br />
accettato, formalmente, di dare agli<br />
Istituti Filosofici e Storici, quello che<br />
davano prima con Ciampi. Il Governo<br />
ha accettato, ma poi Tremonti<br />
ha detto: “Con la cultura non si<br />
mangia, pensiamo a mangiare e<br />
non a comprare libri, e non a fare<br />
lezioni, non ha stordire i giovani”.<br />
Si è creata una situazione in cui le<br />
nuove generazioni si stanno perdendo,<br />
perché manca il filo unitario<br />
<strong>del</strong>l'insegnamento, manca l'insegnamento<br />
non monologico,<br />
manca l'insegnamento pluralistico.<br />
Così sono stati cacciati da Napoli<br />
progressivamente Adriano Buzzati<br />
Traverso, mio amico fraterno che<br />
ha collaborato all'Istituto, Eduardo<br />
Caianiello, cacciato dai professori<br />
universitari napoletani, andando fare<br />
il preside di Scienza e di Fisica a<br />
Salerno,il professore Grathoff, il<br />
più grande scienziato russo, chiamato<br />
da Caianiello a Napoli.<br />
Io mi sono ammalato, la mia vista<br />
si è abbassata, ma il cuore mi sostiene<br />
ancora. Questi quattro lazzaroni,<br />
comandano tutta l'Italia, perché<br />
sono diventati anche amici dei<br />
governanti. Ma l'attività non è stata<br />
mai smessa. Ogni giorno ci sono<br />
cinque seminari, cinque convegni!<br />
La Germania, la Francia e l'Austria<br />
si sono messi a disposizione <strong>del</strong>l'Istituto<br />
e ogni due tre mesi organizzano<br />
un convegno di alta storia, alta<br />
filosofia, di alta letteratura, di antropologia,<br />
di alte scienze.<br />
Quindi noi siamo stati sostenuti<br />
dall'Europa, perché l'Europa ha detto:<br />
“Voi avete creato un grande Istituto<br />
Superiore di Studi in Germania,<br />
proprio mentre la Germania abbandonava<br />
la grande filosofia classica tedesca<br />
, proprio mentre la Francia dopo<br />
la morte di Addo ha abbandonato<br />
completamente la cultura classica.<br />
Dopo la morte di Chocev e di Richer<br />
ha abbandonato la filosofia, è stata<br />
facoltativa la filosofia. In Germania,<br />
in Francia, e poi immediatamente<br />
dopo in Spagna. Vergogna per l'Europa!..<br />
achtung Europa!..ho gridato<br />
dalla radio francese e dalla radio<br />
tedesca.<br />
Attenta Europa!... al destino in cui<br />
incontro vai!... perché Thomas<br />
Mann l'ha ricordato nel '32, prima<br />
<strong>del</strong>l'arrivo di Hitler, dando ragione al<br />
fratello, che l'aveva capito per prima<br />
che cosa significava questo itinerario<br />
<strong>del</strong>la Germania verso i forni di Auschwitz.<br />
Ora signori, la Germania,<br />
gli ambienti colti, si sono messi insieme<br />
e hanno finanziato il congresso<br />
<strong>del</strong>l'Istituto. La Francia si è messa<br />
insieme, la parte migliore, e hanno<br />
finanziato la traduzione completa<br />
di Giordano Bruno. Se l'Europa<br />
ha potuto creare una grande scienza<br />
di base, una grande filosofia, lo si deve<br />
a Giordano Bruno.<br />
E’ arrivato Kristeller a Napoli e ha<br />
detto: “Marotta, Pugliese Carratelli,<br />
fatevi dire la verità! Praticamente<br />
Atene, luminoso esempio di civiltà,<br />
21<br />
ma tanto rispetto alla Magna Grecia<br />
<strong>del</strong> sesto secolo, dove Platone venne<br />
a imparare la filosofia di Pitagora e<br />
di Parmenide e poi andò a fondare<br />
la sua accademia ad Atene e non<br />
riuscì ad impedire la decadenza a la<br />
Grecia.<br />
Se volete verrò a raccontare perché<br />
Napoli è incapace oggi di creare una<br />
classe dirigente, perché l'Italia non<br />
può creare una grande classe dirigen-<br />
te, ci sono le ragioni storiche che hanno<br />
svelato questo meccanismo nuovo<br />
che abbiamo creato a Napoli, creato<br />
da Kristeller, da Gadamer, da Pugliese<br />
Carratelli, da Federico Chaboad,<br />
Eugenio Carelli.<br />
Questo meccanismo che ci ha insegnato<br />
a perforare la storia e capire<br />
perché, dopo la distruzione <strong>del</strong>la classe<br />
dirigente, migliaia e migliaia di intellettuali<br />
di Napoli, mai più si è potuto<br />
creare una vera classe dirigente,<br />
a Napoli e Italia.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Vite che bruciano di violenza<br />
Ne “Gli incendi <strong>del</strong> tempo” di Emilia Bersabea Cirillo il primo grande dissolvimento, il genocidio, ma anche mille altre storie:<br />
il terrorista Leo, gli anarchici Sacco e Vanzetti e l’emigrante Nicola, i bambini africani in balia dei mercanti di schiavi<br />
CARLA PERUGINI<br />
Ci si ritrova in un autore<br />
amato come in<br />
una dimora a noi<br />
nota: si riconoscono<br />
i luoghi che la<br />
costituiscono, gli<br />
arredi che la occupano, lo stile<br />
che giustifica quanto si è scelto e<br />
quanto si è scartato. Ci accomodiamo<br />
in questa casa aspettando<br />
di trovarci comodi, da ospiti altrettanto<br />
prediletti, che non saranno<br />
defraudati da quel patto<br />
finzionale (e amicale) che sta a<br />
monte <strong>del</strong>la finzione narrativa.<br />
Entrare, quindi, per me in un<br />
nuovo libro di racconti di Emilia<br />
Cirillo è come tornare a casa, a<br />
causa <strong>del</strong>la lunga frequentazione<br />
(da lettrice, da critica e da amica)<br />
con la scrittrice, ma anche <strong>del</strong>la<br />
consapevolezza che il mio orizzonte<br />
d’attesa neanche questa<br />
volta mi sarà sottratto o mistificato.<br />
So che vi ritroverò quella<br />
scrittura insieme colloquiale e colta,<br />
preferentemente dialogata, con un uso<br />
esatto e spiazzante <strong>del</strong> dialetto, una<br />
scrittura dal taglio sghembo e sintetico,<br />
con punti di vista sorprendenti e personaggi<br />
di cui ci sembra di riconoscere le<br />
fattezze reali, ma che pure appartengono<br />
di pieno diritto al mondo<br />
<strong>del</strong>l’arte. Perché proprio in<br />
questo consiste l’abilità <strong>del</strong>la<br />
narratrice: nel farci guardare<br />
alle creature che popolano<br />
le sue pagine come a dei<br />
nostri compagni di gioventù, o<br />
a degli amori perduti o a degli<br />
amici attuali, per poi riportarle<br />
nell’universo finzionale riprendendosele<br />
con una mossa repentina,<br />
dovuta a un taglio brusco<br />
<strong>del</strong>la narrazione o a una conclusione<br />
inaspettata <strong>del</strong>la vicenda<br />
o a una dilatazione o restrizione<br />
<strong>del</strong> tempo in cui esse agiscono.<br />
Già, il tempo. Se in questo mondo<br />
esso è la dimensione dominante, se<br />
«nuestra vida es tiempo», come scriveva<br />
Antonio Machado, in questo libro<br />
segna la direzione scelta dalla scrittrice<br />
fin dal titolo, in cui, in combinazione<br />
con “gli incendi”, esso fa da marcatore,<br />
da segnalatore di intenzioni, e innanzitutto<br />
ci indica i punti di riferimento, riferimenti<br />
alti (Paul Celan, la letteratura<br />
<strong>del</strong>la shoah), ma insieme prevedibili<br />
per chi conosce certe predilezioni di lettura<br />
di Emilia. E quindi soffermiamoci<br />
sulla soglia <strong>del</strong> libro, che a una soglia,<br />
pur tacendola, rimanda: Von Schwelle<br />
zu Schwelle (Di soglia in soglia) recita<br />
il titolo <strong>del</strong>la raccolta di poesie da cui<br />
sono tratti i versi in epigrafe, l’ultimo<br />
dei quali dà il titolo ai racconti. Un titolo,<br />
dunque, scelto non solo perché<br />
bello, intenso e poetico, ma perché significativo.<br />
I due elementi, infatti, compaiono<br />
continuamente nei testi, appaiati,<br />
in combinazioni sintagmatiche<br />
così frequenti da smentirne ogni casualità.<br />
Il primo grande incendio <strong>del</strong> tempo, <strong>del</strong><br />
nostro tempo, è quello <strong>del</strong>l’umanità<br />
bruciata nell’insensato rogo <strong>del</strong>la<br />
shoah, che continuò a segnare, con le<br />
sue ceneri soffocanti, l’esistenza e la fine<br />
di tanti sopravvissuti al genocidio,<br />
fra essi lo stesso Celan, suicida a Parigi<br />
nel 1970, a cui è idealmente dedicato il<br />
libro. Ma di vite bruciate c’è traccia anche<br />
nei protagonisti <strong>del</strong>le varie storie:<br />
dal terrorista Leo <strong>del</strong> racconto omonimo<br />
che apre la raccolta, a cui la sua antica<br />
fidanzata rimprovera la spietata indifferenza<br />
verso i<br />
massacri <strong>del</strong>le vite<br />
altrui («Ognuno brucia<br />
la sua vita come<br />
crede», p. 26), alla<br />
sabbia che scotta i<br />
piedi dei bambini<br />
e degli adolescenti<br />
costretti a lasciare<br />
l’Africa in<br />
balia di mercanti<br />
di schiavi (Sogno<br />
di sabbia),<br />
al bruciare non<br />
metaforico degli<br />
anarchici<br />
Sacco e Vanzetti,condannati<br />
alla sedia elettrica<br />
e rievocati nel tempo lento e doloroso<br />
di un emigrante meridionale in Germania<br />
(Capo lavoro: «Era una storia tremenda,<br />
senza speranza, l’ingiustizia di<br />
tutte le ingiustizie, due poveri cristi<br />
mandati a morire arrostiti con il cuore<br />
libero dal male», p. 40). Qui Nicola,<br />
l’incolto riggiolaro sensibile alla bellezza,<br />
con quel gesto di ribellione verso il<br />
padrone salva il suo mosaico di mattonelle<br />
<strong>del</strong>la piscina, messo in opera con<br />
meticolosità e fantasia, dal cattivo gusto,<br />
dalla fretta («il tempo fa il lavoro<br />
più importante», p. 46) e dallo sfruttamento<br />
<strong>del</strong>l’uomo sull’uomo. E, anche<br />
qui, qualcuno brucia, precisamente la<br />
pelle <strong>del</strong> padrone, che l’operaio ha investito<br />
con un’imprevista pioggia d’acqua<br />
«fredda e varechinosa» (p. 51). E<br />
brucia moltissimo l’eritema che ha invaso<br />
la pelle <strong>del</strong>la giovane Sabina, in<br />
vacanza con amici e fidanzato nella mitica<br />
Bretagna di Merlino e Viviana, leggende<br />
che improvvisamente trasformano<br />
la metà femminile di una relazione<br />
abitudinaria e spenta nell’appassionata<br />
e sensuale paziente di un desiderabile<br />
dottore francese, le cui cure spengono<br />
quell’incendio alla San Lorenzo sulla<br />
graticola in «un tempo di paradiso» (p.<br />
67). E, come rimedio alla passione im-<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
possibile, il bel medico sa solo<br />
consigliarle di affidarsi al tempo<br />
(p. 73).<br />
Nell’accogliente casa di pietra e<br />
di fiori di Licosa, l’incipit <strong>del</strong>la<br />
storia Il violino di Sena parte da<br />
una leggera bruciatura <strong>del</strong> polpastrello<br />
<strong>del</strong>l’io narrante per allargarsi<br />
all’incendio <strong>del</strong>la guerra in<br />
Iugoslavia e a un gesto di fraterna<br />
solidarietà con dei profughi<br />
bosniaci. Eppure, fra l’intellettuale<br />
italiana che offre ospitalità e la<br />
musicista straniera che con pudica<br />
ritrosia l’accetta, il dialogo si<br />
crea più grazie ai gesti e alla corporeità<br />
che alle parole: troppo pesante<br />
è infatti la finzione di guerre<br />
lette nei libri o viste nei film<br />
perché l’una possa fino in fondo<br />
capire la verità <strong>del</strong>l’altra, che la<br />
guerra l’ha vissuta sulla propria<br />
pelle e ne ha abbastanza di discorsi<br />
e riferimenti culturali. Nei<br />
racconti di Emilia la pacificazione,<br />
se arriva, non passa mai attraverso<br />
il venire a patti o la rassegnazione,<br />
ma, paradossalmente,<br />
attraverso il conflitto: è solo dopo lo<br />
scontro, pare volerci dire, che si puo’<br />
arrivare all’incontro. Oltre all’ultimo<br />
esempio basti pensare ai rapporti fra<br />
donne <strong>del</strong> racconto che chiude la raccolta<br />
(Tutto il suo), a quello nella coppia<br />
di Sabina e Dario in Océan o a quello<br />
fra amiche de Gli infiniti possibili. È<br />
questo, senz’altro, il frutto più maturo<br />
<strong>del</strong> libro, non a caso riproposto da una<br />
precedente raccolta, testo in cui confluiscono,<br />
e si amalgamano sapientemente,<br />
i Leitmotive <strong>del</strong>la scrittura di<br />
Emilia: i luoghi <strong>del</strong>la vita (Avellino, l’Irpinia),<br />
le persone con cui condividerli<br />
(i familiari, gli amici), gli ideali politici,<br />
la musica, il cibo buono, lo scorrere<br />
<strong>del</strong>le stagioni.<br />
Il ritmo -scriveva Platone- è ordine nel<br />
tempo. E in questo riandare con la memoria<br />
a una città scomparsa, trasformata,<br />
forse deformata, è proprio questo<br />
ritmo di cose, paesaggi e costumi che<br />
conferivano l’identità comune a una<br />
collettività ad essersi perduto. «Il tempo<br />
davanti a noi era lungo, come il corso<br />
cittadino dove consumavamo i nostri<br />
passi avanti e dietro, senza stancarci<br />
mai» (p. 1<strong>02</strong>), un tempo ciclico che si<br />
aprì d’improvviso, con naturalezza, a<br />
chi, da fuori, da lontano, gli insegnò ad<br />
ascoltare «altri infiniti possibili» (p.<br />
111). Quella che fu l’esperienza, indimenticabile<br />
per chi l’ha vissuta, di Musica<br />
Incontro, <strong>del</strong>l’arrivo in una sperduta<br />
provincia <strong>del</strong> Sud <strong>del</strong> più grande<br />
musicista italiano contemporaneo, Luigi<br />
Nono, diventa il racconto di una generazione<br />
che finì per perdere forse il<br />
suo migliore rappresentante, Saverio<br />
nella finzione narrativa, anche lui destinato<br />
a bruciare la propria vita, lasciando<br />
gli altri, annichiliti dal folle volo<br />
di quell’Ulisse incompreso, a spalare<br />
ogni tanto la neve <strong>del</strong> tempo dalle proprie<br />
vite, su cui s’è andata ammonticchiando.<br />
Il ritmo, l’ordine nel tempo.<br />
La voce narrante di Mimma lo cerca<br />
nella ripetitività, nella serialità e nell’esattezza<br />
<strong>del</strong> nuoto, <strong>del</strong> tuffo: «Cronometrare,<br />
vasca dopo vasca, è prendere<br />
le misure <strong>del</strong>la nostra vita» (p. 118).<br />
Forse, ci vuol dire, il tempo ci salverà<br />
dagli incendi. O forse no. La letteratura<br />
è, per antonomasia, lo spazio degli infiniti<br />
possibili.<br />
LETTERATURA<br />
Ha suscitato interesse tra i lettori <strong>del</strong>la<br />
Polonia il libro “Michelangelo Petruzziello<br />
La Poesia Latina in Europa", edito<br />
da Mephite cinque mesi fa. Questo contributo<br />
<strong>del</strong>la prof. Ewa Grzesiak , che qui<br />
riportiamo nella traduzione italiana, sarà<br />
pubblicato prossimamente su un magazine<br />
<strong>del</strong> suo paese. Ringraziamo la prof.<br />
Ewa Grzesiak per aver concesso in anteprima<br />
la pubblicazione <strong>del</strong> suo articolo<br />
sul nostro giornale.<br />
Quando noi pensiamo ad un libro, normalmente<br />
noi pensiamo alla sua creazione,<br />
alla sua pubblicazione e alla sua<br />
traduzione in altre lingue. Ma il libro di<br />
cui vogliamo qui parlare si differenzia da<br />
un simile schema. Questo libro è “nato”<br />
contemporaneamente in diverse lingue:<br />
italiano, inglese, polacco e … se si considera<br />
l’introduzione, in francese.<br />
I capitoli scritti in latino, rappresentano<br />
un'altra sorpresa. Il latino oggi, un linguaggio<br />
non usato in pubblicazioni<br />
scientifiche, e tanto meno per fini letterari.<br />
Questa non è l’ultima <strong>del</strong>le caratteristiche<br />
originali che presenta il libro. Un’ altra<br />
è la forma in cui è stata composto.<br />
Questo scrittore e poeta italiano contemporaneo-<br />
Michelangelo Petruzziello<br />
(19<strong>02</strong>-1961)- ha scelto il latino, quale lingua<br />
<strong>del</strong>le sue opere. Di qui la domanda:<br />
perché ha scritto in questa lingua, chiamata<br />
da alcuni morta? Gli autori dei saggi<br />
contenuti nel libro cercano di dare una<br />
risposta. Per essi l’ argomento più significativa<br />
è questo: il poeta ha usato il latino<br />
per un'opera d'arte, perché questa<br />
lingua è qualcosa di finito, stabile, compiuta,<br />
non si evolve come le lingue moderne.<br />
Chi è Michelangelo Petruzziello, questo<br />
poeta originale? Egli era nato in un paesino<br />
<strong>del</strong>la Campania - Montefalcione. La<br />
sua famiglia coltivava un piccolo appezzamento<br />
di terra. Per l’ istruzione,<br />
andò a studiare nel seminario diocesano<br />
di Benevento, dove acquistò una profonda<br />
conoscenza <strong>del</strong> greco e <strong>del</strong> latino. Qui<br />
ebbe l'opportunità di incontrare molti famosi<br />
studiosi italiani <strong>del</strong>la cultura classica.<br />
Non si avviò, però, alla vita sacerdotale<br />
, anche se i valori cristiani sono sempre<br />
stati importanti nella sua vita. Si laureò<br />
in lettere classiche presso l'Università<br />
di Napoli. Dopo la laurea insegnò per<br />
molti anni come professore di lingua italiana<br />
e latina nelle scuole secondarie di<br />
Avellino, in Abruzzo e a Salerno.<br />
La sua avventura letteraria iniziò con traduzioni<br />
da Orazio, per poi lui stesso<br />
comporre in latino. Fu premiato al Certamen<br />
Capitolinum nel 1953 con il racconto<br />
"Mater infelix ". Questa è una storia<br />
basata su fatti realmente accaduti: si<br />
parla di soldati italiani che nella seconda<br />
guerra mondiale si trovavano sul fronte<br />
<strong>del</strong>l’Europa Orientale. Senza alcun<br />
sentimentalismo, è la storia di persone<br />
comuni di diverse nazionalità (italiani, tedeschi,<br />
russi, polacchi) che sono accomunati<br />
nella storia di eventi dolorosi, che<br />
soffrono di nostalgia ed hanno bisogno<br />
22<br />
MICHELANGELO PETRUZZIELLO “LA POESIA LATINA IN EUROPA”<br />
Latino lingua morta?<br />
No, si scrivono libri<br />
di compassione e sostegno dagli altri.<br />
Michelangelo Petruzziello, segnato da<br />
grave malattia, poco prima <strong>del</strong>la morte<br />
tornò alla sua nativa Montefalcione dove<br />
morì nel 1961, nella casa in cui era nato.<br />
"Michelangelo Petruzziello La Poesia Latina<br />
in Europa." - un libro pubblicato da<br />
MEPHITE – si presenta non solo con la<br />
sua impaginazione e i contributi degli autori,<br />
ma contiene anche una riflessione<br />
che l’opera di questo poeta ha sul patrimonio<br />
comune d'Europa, le cui tracce si<br />
possono trovare non solo nelle memorie<br />
<strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>la lingua.<br />
Questo, però, non è <strong>del</strong> tutto sufficiente<br />
a spiegare perché il libro è stato scritto<br />
anche in polacco. Da che cosa è derivato<br />
questo interesse?<br />
Prima di tutto, si tratta di progetto comune,<br />
il risultato <strong>del</strong>la collaborazione tra<br />
insegnanti di entrambi i paesi (l’Italia e<br />
la Polonia) per il fascino <strong>del</strong>la storia, la<br />
tradizione e la lingua, promosso, questo<br />
impegno comune, da Virgilio Iandiorio (e<br />
con lui coinvolti nel lavoro Malvina Cichon,<br />
Francois Delolme, Fausto Baldassarre,<br />
Giuseppe Marano, Teresa Zeppa).<br />
In un capitolo, il curatore <strong>del</strong> libro fa riferimento<br />
a secoli di scambi commerciali<br />
e culturali tra le due nazioni. Egli ci ricorda<br />
non solo noti personaggi come la<br />
regina di Polonia ,Bona Sforza, ma anche<br />
meno famosi come quelli che parteciparono<br />
alla rivolta di gennaio. Facendo riferimento<br />
alla nostra storia, si dimostra<br />
l'importanza <strong>del</strong> latino nel plasmare il<br />
nostro paese. Etnicamente diversificata,<br />
la Polonia è stata per molti secoli un paese<br />
bilingue. Onnipresente nella politica,<br />
nell'educazione e nella religione, il latino<br />
è stato il fattore che ha consolidato la società<br />
e il sistema statale.<br />
Nell'era attuale <strong>del</strong>la moda di comunicare<br />
in inglese, potrebbe essere utile conoscere<br />
le nostre radici e mostrare che l'idea<br />
di comunicare nella stessa lingua,<br />
pur mantenendo il rispetto per la lingua<br />
nazionale, non è estraneo all'Europa. Anche<br />
se oggi non lo si apprezza sempre, il<br />
latino non è una lingua morta, ma può<br />
anche costituire un materiale letterario<br />
affascinante, e, grazie alla sua stabilità,<br />
può essere un'arte in sé.<br />
Il libro ha anche un’ altra qualità preziosa.<br />
Esso mostra che la cooperazione internazionale<br />
può portare notevoli risultati.<br />
Non è necessaria la sua dichiarazione<br />
nei trattati ufficiali tra i governi. Ma<br />
importante è l'impegno di conoscersi e la<br />
volontà di lavorare insieme.<br />
Gli autori sono insegnanti molto attivi,<br />
hanno intrepidamente eseguito questo lavoro.<br />
Penso che questo sia molto importante.<br />
Se gli insegnanti mostrano ai loro<br />
studenti che possono lavorare insieme a<br />
livello europeo, e che il loro lavoro ha<br />
specifici risultati misurabili, essi mettono<br />
in pratica il metodo migliore per educare<br />
le giovani generazioni in uno spirito di<br />
tolleranza e di senso di essere cittadini di<br />
un'Europa unita.<br />
Ewa Grzesiak
Rubrica<br />
di<br />
EnoGastronomia<br />
di Annito Abate<br />
email: annito.abate@libero.it<br />
blog: www.annitoabate.wordpress.com<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Amicizia, Arte, Musica e Cantine Aperte<br />
L’Amicizia in Cantina: il tema portante <strong>del</strong>la XXI edizione di<br />
Cantine Aperte declinata nelle varie forme di arte, musica,<br />
spettacolo buon cibo ed ovviamente ottimo vino<br />
Auto storiche in Cantina: accoglienza <strong>del</strong>le Storiche FIAT, un<br />
corteo di auto d’epoca, capitanato da una bellissima Torpedo<br />
Blu, che ha portato gli enoturisti in giro tra le vigne<br />
Arte in Cantina: un’opera d’arte in bottaia, un occhio che<br />
interpreta la trasparenza e l’introspezione tra visioni interiori<br />
(la mente) ed esteriori (il mondo circostante)<br />
Associo l’appuntamento di Cantine Aperte<br />
all’inizio <strong>del</strong>l’estate, ricordo, nelle edizioni<br />
passate, che già i campi si tingevano di<br />
gialli nel tentativo di prendere il sopravvento sui<br />
verdi rigogliosi <strong>del</strong> mondo vegetale irrorato dalle<br />
acque primaverili.<br />
Quest’anno parto, invece, in maglione e quasi<br />
debbo accendere, in auto, il riscaldamento; una<br />
domenica fredda, ma comunque abbastanza luminosa,<br />
un cielo che, alla partenza, regala più tonalità<br />
di grigio e che, lungo la strada, quasi ad invitare<br />
al sorriso, fa spazio al sole che mi scorta<br />
fino al piazzale d’ingresso <strong>del</strong>la Cantina Terredora,<br />
in via Serra a Montefusco, rigorosamente<br />
in Terra d’Irpinia.<br />
Superato il cancello si apre la prospettiva <strong>del</strong>l’ingresso,<br />
capannelli di persone si addensano nel<br />
parcheggio dove sostano, in bella mostra, le auto<br />
storiche che di li a poco sarebbero partite alla<br />
volta <strong>del</strong>le vigne equipaggiate da sorridenti wine-lovers<br />
vogliosi di sfilare in corteo nella bucolica<br />
minigita prevista tra i colli d’Irpinia.<br />
E’ festa in tutte le Cantine che aderiscono all’iniziativa<br />
e si sente nell’aria il tema di questa ventunesima<br />
edizione: “A” che sta per “Amicizia”,<br />
quella declinata nelle sue diverse e variegate forme<br />
e rappresentazioni: arte, musica, spettacolo,<br />
buon cibo ed, ovviamente, ottimo vino.<br />
Seicentomila bottiglie stappate, più di un milione<br />
di visitatori e mille Aziende coinvolte dal Movimento<br />
Turismo <strong>del</strong> Vino per questo atteso<br />
evento annuale, l’appuntamento più famoso,<br />
quello che permette di vedere, con occhi diversi,<br />
i Territori <strong>del</strong>l’enologia e <strong>del</strong>la viticoltura, quello<br />
che apre le porte <strong>del</strong>le Cantine ai tantissimi<br />
“enoturisti” alla scoperta <strong>del</strong> mondo e <strong>del</strong>la cultura<br />
<strong>del</strong> vino direttamente sul luogo di produzione.<br />
Tra le realtà enoiche d’Irpinia scelgo quella<br />
più rappresentativa, la cui Padrona di Casa,<br />
Daniela Mastroberadino, è anche la Presidente<br />
Nazionale <strong>del</strong>l’Associazione che, dal 1993, ha<br />
ideato l’avvenimento.<br />
“A” che sta per “Amicizia” e che per la Cantina-<br />
Terredora diventa un modo per idearne cinque<br />
modi diversi per declinarla. «Vengo a prenderti<br />
stasera sulla mia torpedo blu, l'automobile sportiva<br />
che mi dà un tono di gioventù» è il ritornello<br />
<strong>del</strong>la famosissima canzone di Gaber che sarebbe<br />
venuto in mente a tutti guardando il mo<strong>del</strong>lo<br />
parcheggiato a sinistra: una lucente Fiat 520<br />
Torpedo il cui colore può essere facile da indovinare.<br />
L’Amicizia come simpatia tra Terre diverse<br />
simboleggiata dall’accoglienza, in Cantina, dei<br />
proprietari (con famiglia al seguito) <strong>del</strong>le Auto<br />
Storiche FIAT <strong>del</strong>la Regione Puglia che hanno<br />
portato a spasso i tanti appassionati scesi in campo<br />
in questa fredda domenica di fine maggio.<br />
L’Amicizia come arte simboleggiata da un vernissage<br />
per l’installazione di un’opera nella bottaia;<br />
Antonio Mele ha reinterpretato, con materiali<br />
poveri, contadini (corda e legno di castagno),<br />
lo scambio tra artista e vinificatore attraverso<br />
la figura di un occhio che va inteso anche<br />
come trasparenza e come introspezione tra vi-<br />
G<br />
sioni interiori (la mente) ed esteriori (il mondo<br />
circostante). Proprio l’arte è stato il tema portante<br />
degli ultimi tre anni <strong>del</strong> Movimento Turismo <strong>del</strong><br />
Vino attivo in Irpinia che ha voluto la collaborazione<br />
diretta di alcuni pittori per disegnare etichette<br />
o decorare bottiglie presentate poi in altri<br />
eventi tematici.<br />
L’Amicizia come musica simboleggiata dalle note<br />
di Fabrizio De Andrè ispirate alle poesie di<br />
Spoon River di Edgar Lee Masters che hanno<br />
riempito la Cantina risalendo tra i cartoni di vini<br />
ed i lignei pallet pronti ad essere spediti.<br />
L’amicizia come cibo, o meglio abbinamento di<br />
pietanze ai nettari di bacco in degustazione simboleggiata<br />
dalle preparazioni di Fiorella Perretta<br />
<strong>del</strong>l’'Associazione Nazionale Cuoche a Domicilio<br />
per valorizzare, conservare e divulgare le ricette<br />
tradizionali preparate da appassionate di cucina<br />
di ogni Regione d'Italia, un patrimonio immenso<br />
da tutelare e raccontare attraverso ricette, storie<br />
di famiglie, territorio, prodotti tipici, lavoro dei<br />
produttori. E la Cuoca a Domicilio ha offerto l’arte<br />
dei suoi sapori a chilometro zero che, in particolare,<br />
ha preparato i “cicatielli cu lu pulieio”,<br />
in lingua italica “i cavatelli con il puleggio”, una<br />
pianta aromatica (famiglia <strong>del</strong>la mentuccia) dai<br />
fiori lilla e dalle foglie piccole e colorate di verde<br />
scuro conosciuta già in epoca romana ed usata<br />
per curare raffreddori e disturbi respiratori (chissà<br />
che la ricetta non sia stata ispirata dalla rigida<br />
giornata di questo atipico inizio estate proprio<br />
per arginare eventuali malanni).<br />
L’amicizia come vino, scambio ed integrazione<br />
tra produttori ed aree vitivinicole diverse, quattro<br />
grandi Cantine; un’amicizia nata, qualche anno<br />
fa, nel cuore degli Stati Uniti, in Arizona durante<br />
un viaggio di lavoro, durante il quale si sono<br />
conosciuti i proprietari di quattro Aziende. «Ci<br />
siamo incontrati ancora a Phoenix ed abbiamo<br />
pensato di festeggiare, insieme, l’evento di Cantine<br />
Aperte <strong>2013</strong>, un modo per scambiare le nostre<br />
esperienze e cementare la nostra amicizia;<br />
negli USA è l’anno <strong>del</strong>la cultura italiana» racconta<br />
Daniela Mastroberardino sorridente ed orgogliosa.<br />
Ed infatti, in ognuna <strong>del</strong>le quattro cantine, gli<br />
enoturisti hanno avuto modo di degustare i vini<br />
<strong>del</strong>le altre Aziende: Castello di Luzzano di Rovescala<br />
(PV), Maso Poli di Lavis (TN), Marenco<br />
di Strevi (AL) ed, ovviamente, Terredora.<br />
Come nei titoli di coda, trovo doveroso elencare<br />
le altre Cantine Irpine, oltre Terredora, che hanno<br />
inteso onorare la cultura <strong>del</strong> vino lasciando le loro<br />
porte “aperte” al mondo <strong>del</strong>l’enoturismo:<br />
Azienda Agricola Antonio Caggiano, Azienda<br />
Agricola Di Marzo, Cantine Famiglietti, Feudi Di<br />
San Gregorio, Tenuta Cavalier Pepe.<br />
E’ quasi sera, salgo in auto, gli occhi guardano<br />
per un attimo l’immagine <strong>del</strong>la Cantina riflessa<br />
nello specchietto retrovisore, metto in moto e<br />
parto, torno a casa ricco di un’altra esperienza e<br />
con un’altra storia da raccontare. In testa ho ancora<br />
il motivo <strong>del</strong>la canzone di Gaber: «Vengo a<br />
prenderti stasera, suono il clacson, scendi giù, e<br />
mi troverai seduto sulla mia torpedo blu».<br />
23<br />
ustoeacapo<br />
architetture <strong>del</strong> sapore<br />
Dal 1993, ultima<br />
domenica di<br />
maggio, Cantine<br />
Aperte è l’appuntamento<br />
che<br />
l’enoturista non<br />
può perdere; “A”<br />
come Amicizia,<br />
nelle diverse manifestazioni,<br />
è il<br />
tema scelto per<br />
la ventunesima<br />
edizione<br />
Musica in Cantina: le suadenti canzoni di Fabrizio De Andrè<br />
ispirate alle poesie di Spoon River di Edgar Lee Masters, interpretate<br />
dal Gruppo “La gonna di Jenny”<br />
Cibo in Cantina: abbinate ai vini in degustazione le preparazioni<br />
di Fiorella Perretta <strong>del</strong>l’'Associazione Nazionale Cuoche<br />
a Domicilio<br />
I Vini <strong>del</strong>le altre “Cantine Aperte” in Cantina: Castello di<br />
Luzzano di Rovescala (PV), Maso Poli di Lavis (TN), Marenco<br />
di Strevi (AL)
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />
La fede per la Madonna <strong>del</strong> Carmine<br />
Ariano, storia di un santuario<br />
Il vescovo Giacinto <strong>del</strong>la Calce effettuò la visita l’otto maggio 1699, rilevando<br />
che la chiesa era ottimamente ornata e ben curata: era la testimonianza<br />
<strong>del</strong>la grande devozione dei fe<strong>del</strong>i per la Vergine e il sacro tempio<br />
ANTONIO ALTERIO<br />
Dalla “Storia <strong>del</strong>la<br />
Regia Città di<br />
Ariano e sua Diocesi”di<br />
Tommaso<br />
Vitale, apprendiamo<br />
che, ancora<br />
prima che sorgesse la chiesa dedicata<br />
alla Beatissima Vergine <strong>del</strong><br />
Carmine nell’attuale posto in corso<br />
Vittorio Emanuele, ve ne era<br />
un’altra posta “sotto il giardino<br />
de’ Padri Domenicani”. Il giardino,<br />
a cui fece riferimento, apparteneva<br />
al convento di Santa Croce,<br />
che i padri domenicani avevano<br />
eretto intorno al 1438 circa.<br />
Sempre Vitale ci riferì che l’edificazione<br />
<strong>del</strong>la nuova più ampia<br />
chiesa fu iniziata nel 1688 con<br />
l’intento di destinarla sempre al<br />
culto <strong>del</strong>la Santissima Vergine <strong>del</strong><br />
Carmine, verso la quale “I Cittadini<br />
Arianesi ebbero particolar<br />
divozione”. Certamente le spese<br />
furono a carico <strong>del</strong>l’intera comunità<br />
di Ariano a cui contribuì anche<br />
l’Università, ossia la civica<br />
amministrazione, che aveva donato<br />
“un di lei Palazzo per Ospizio<br />
de’ Padri Carmelitani Scalzi<br />
di S. Teresa”.<br />
L’obbiettivo che si posero i cittadini<br />
fu quello di “far venire al di<br />
lei governo i Padri di detto ordine<br />
Carmelitano”.<br />
Purtroppo i carmelitani non vennero<br />
in Ariano, forse dissuasi<br />
dalla presenza di altri cinque monasteri<br />
maschili e di uno femminile,<br />
quello <strong>del</strong>le Benedettine<br />
Cassinesi <strong>del</strong> Santissimo Salvatore.<br />
Infatti si contavano i seguenti<br />
cenobi maschili: Francescani,<br />
Benedettini Verginiani, Cappuccini,<br />
Domenicani ed Agostiniani.<br />
Sempre Vitale ci riferì che nella<br />
chiesa <strong>del</strong> Carmine venivano<br />
giornalmente celebrate “più Messe,<br />
e grande era il concorso <strong>del</strong><br />
divoto Popolo”, tanto che Antonio<br />
Galtieri ed Antonio Vitoli,<br />
due notabili di Ariano, si adoperarono<br />
per ottenere il “Reale patrocinio,<br />
ed in conseguenza ottenerle<br />
la prerogativa di Chiesa Regia”.<br />
A tal fine fu avanzata al Viceré<br />
di Napoli Medina Coeli una<br />
supplica di concessione <strong>del</strong> detto<br />
reale privilegio, nella quale vennero<br />
esposte le motivazioni a sostegno<br />
<strong>del</strong>la richiesta.<br />
Fu messo in evidenza il grande<br />
impegno profuso non solo da<br />
Galtieri e da Vitoli, ma dall’intera<br />
Universitas di Ariano per riedificare<br />
“da pedamenti” (dalle<br />
fondamenta) una nuova e più<br />
grande chiesa dedicata alla Madonna<br />
Santissima <strong>del</strong> Carmine,<br />
fornendola “di suppellettili non<br />
solo necessarie, ma più di quello<br />
che richiedeva il bisogno”.<br />
Tale attivo interessamento fu riconosciuto<br />
anche dal Regio Consigliere<br />
Carlo Petra, Duca <strong>del</strong> Vasto<br />
Girardo, che aveva istruito la<br />
pratica per conto <strong>del</strong> Re, corredandola<br />
di ogni utile informazione.<br />
Egli in un atto <strong>del</strong> 21 gennaio<br />
1697 attestò “Ho riconosciuto<br />
cossi detta Memoriale, come un<br />
Atto pubblico fatto dalli magnifici<br />
Sindaco et Eletti di detta Città<br />
di Ariano, <strong>del</strong>la continua applicazione,<br />
devozione, et fatiga <strong>del</strong>li<br />
magnifici Antonio Galtieri, et Antonio<br />
Vitoli con altri Cittadini<br />
verso la detta Chiesa sotto il titolo<br />
di S. Maria <strong>del</strong> Carmine,<br />
conforme si contiene in detto<br />
memoriale”.<br />
Dopo tale premessa concluse “<br />
La Statua <strong>del</strong>la madonna in processione<br />
Son di Voto: che l’E.V. può restar<br />
servita (quando così le paresse)<br />
di ricevere detta Chiesa, e suoi<br />
Cittadini, sotto l’ali <strong>del</strong>la Real<br />
Protezione, con farli godere di<br />
tutti gli onori, grazie, e privilegi,<br />
che si sogliono concedere alle<br />
Chiese sotto la Protezione Reale<br />
acciò possa maggiormente augumentare,<br />
e dar animo cossì a<br />
quelli che governano come all’altri<br />
di fare l’elemosine..”.<br />
Il beneficio che si chiedeva era di<br />
grande importanza e non veniva<br />
concesso a tutte le chiese, se non<br />
quando queste avessero avuto<br />
particolari connotazioni.<br />
Il Diploma di riconoscimento, redatto<br />
rigorosamente in lingua latina<br />
e munito <strong>del</strong> sigillo reale, fu<br />
sottoscritto dal Viceré Aluisi de<br />
la Zerda y Aragon in Napoli “in<br />
Regio Palatio” il 13 febbraio<br />
1697.<br />
In esso si faceva riferimento alla<br />
concessione di un privilegio, che<br />
consisteva nel porre la detta chiesa<br />
sotto la protezione <strong>del</strong> Re con<br />
tutti i privilegi e benefici da essa<br />
scaturenti (“cum <strong>del</strong>iberatione, et<br />
assistentia Regii Collateralis Consilii<br />
apud Nos assistentis, iam<br />
dictam Ecclesiam sub titulo S.<br />
Mariae Carmelitane constructae<br />
in dicta Civitate Ariani per supplicantes,<br />
sub Regis protectione<br />
ponimus, et acceptamus, Regioque<br />
presidio, et munimine roboramus,<br />
cum omnibus, et singulis<br />
honoribus, gratis, et privilegiis,<br />
prout in talibus soliti sunt, et<br />
consueverunt…”).<br />
Appena giunse il dispaccio “il<br />
Sindaco, ed Eletti <strong>del</strong>la città, unitamente<br />
al Regio Governatore Nicola<br />
Francesco Celentano, andarono<br />
in essa Chiesa, in cui pubblicatosi<br />
colla lettura detto Privilegio,<br />
concesso dal Viceré in nome<br />
<strong>del</strong> Re Carlo II, fu cantato solennemente<br />
il Te Deum, e rogato<br />
l’atto da un Notaro con pubblico<br />
istrumento a 15 marzo <strong>del</strong>l’istesso<br />
anno”.<br />
Sempre Vitale ci riferì che nella<br />
chiesa “oltre l’Altar maggiore ve<br />
ne sono due altri”.<br />
Altre poche, ma interessanti notizie<br />
le possiamo ricavare da alcune<br />
visite pastorali fatte dai vescovi<br />
alla fine <strong>del</strong> XVII secolo ed<br />
all’inizio <strong>del</strong> XVIII. Il 13 settembre<br />
1669 la chiesa fu visitata dal<br />
vescovo Emanuele Brancaccio, il<br />
quale rilevò che la chiesa di Santa<br />
Maria di Monte Carmelo si trovava<br />
sotto il convento di San Domenico,<br />
era nelle cure <strong>del</strong> canonico<br />
Antonio Tancredi ed era for-<br />
nita di tutte le suppellettili necessarie<br />
(Deinde Visitamus Ecclesia<br />
Sante Ma.ie de Montecarmelo<br />
subtus conventus Sancti Dominici<br />
custodita a Canonicis Syr Antonius<br />
Tancredi. In ea adsunt<br />
competenter necessaria).<br />
Il vescovo Giacinto <strong>del</strong>la Calce<br />
effettuò la visita l’otto Maggio<br />
1699, rilevando che la chiesa era<br />
ottimamente ornata e ben curata<br />
(Supradicta Ecclesia inventa fuit<br />
optime ornata et recentissime coli).<br />
Anche per il 1700 lo stesso<br />
vescovo annotò quanto aveva riportato<br />
nell’anno precedente; ciò<br />
stava a significare che i fe<strong>del</strong>i,<br />
nutrendo una grande e sentita<br />
devozione per la Madonna, prodigavano<br />
ogni possibile cura ed<br />
attenzione per il sacro tempio.<br />
Lo storico Nicola Flammia, alla<br />
fine <strong>del</strong> XIX secolo, di detta<br />
chiesa ci ha tramandato che era<br />
“piccola, pulita” e che in essa “si<br />
dicono molte messe quotidiane,<br />
vi si fanno molte funzioni e la fe-<br />
sta <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Carmine”.<br />
E <strong>del</strong>la festa ci rimane un particolare<br />
ricordo lasciatoci nel giornale<br />
“Lo Squillo” <strong>del</strong> 22 agosto<br />
1895 da Ottone de Miranda che<br />
intitolò il suo articolo “Strascichi<br />
<strong>del</strong>la festa <strong>del</strong> Carmine”. Scrisse:<br />
“Il 4 corrente si celebrò la festa<br />
<strong>del</strong> Carmine nella contrada detta<br />
abbascio lu Paese”, e sì perché la<br />
città, un tempo, verso ovest finiva<br />
proprio a San Rocco località<br />
dove era ed è ubicata la chiesa.<br />
Poi il giornalista, dopo avere<br />
messo in evidenza che la festa<br />
era un’occasione per sfoggiare<br />
nuovi abbigliamenti “tanto che<br />
da qualche settimana sarti e sarte<br />
lavoravano indefessamente alla<br />
confezione di nuovi abiti”, riferì<br />
che la mattina “la processione<br />
percorse tutte le strade di<br />
Ariano seguito da lungo corteo di<br />
simpatiche Paesane, che dirette<br />
dalla bacchetta <strong>del</strong> Componente<br />
la Commissione <strong>del</strong>egato alla sezione<br />
musicale eseguivano la<br />
bella canzoncina sulle note <strong>del</strong><br />
Concerto cittadino” per rientrare<br />
in chiesa alle 13.<br />
Successivamente “Nel ore pomeridiane<br />
fummo divertiti dal<br />
palio <strong>del</strong>la cuccagna, e la sera,<br />
dopo gli scelti pezzi <strong>del</strong> nostro<br />
Concerto, continuamente applaudito,<br />
finì con lo sparo dei fuochi<br />
eseguiti dall’artista Flammia di<br />
Grottaminarda”.<br />
Il cronista non mancò di citare<br />
alcune vecchie consuetudini culinarie,<br />
scrivendo “ognuno si ritirò<br />
in casa per gustare la cotica,<br />
tradizionale <strong>del</strong>la contrada, anche<br />
qualche pezzo di buana genovese,<br />
che per disgrazia di<br />
Flammia e per fortuna dei Paesani,<br />
potè aversi a pochi soldi”.<br />
Non furono soltanto queste le<br />
uniche note di colore, perchè<br />
pensò bene anche di fare alcuni<br />
apprezzamenti sulle già note ed<br />
altrettanto famose fattezze ed avvenenza<br />
<strong>del</strong>le sue concittadine.<br />
Ed allora “Ma il vero clou <strong>del</strong>la<br />
festa furono le fanciulle, che tutte<br />
vestite di un abito più o meno<br />
nuovo o rimodernato, splendevano<br />
agli occhi degli azzimati giovanotti<br />
accorsi numerosi ad ammirare.<br />
E prima fra le prime affascinava<br />
la bella e simpatica Paesana,<br />
modista, col resto <strong>del</strong>la sua<br />
corte”.<br />
La congregazione<br />
<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Carmine<br />
La congregazione <strong>del</strong>la Madonna<br />
<strong>del</strong> Carmine “Eletta nella chiesa<br />
parrocchiale di S. Biagio”, presente<br />
in Ariano nel XIX secolo, ci<br />
conferma la devozione ed il culto<br />
dedicato alla Madre di Gesù.<br />
Era l’anno 1898 allorquando il<br />
parroco di detta chiesa Francesco<br />
Paolo Schiavo scriveva “Maria è<br />
la restauratrice <strong>del</strong>la società cristiana,<br />
quindi a Lei dobbiamo rivolgere<br />
i nostri cuori, a Lei i nostri<br />
palpiti, a Lei i nostri affetti”.<br />
Da questa premessa faceva discendere<br />
la necessità di costituire<br />
il sodalizio “per rinvigorire<br />
nell’anima <strong>del</strong> popolo l’amore alla<br />
Regina degli Angeli”.<br />
Annunciava, pertanto, di avere<br />
“ottenuto da Roma la facoltà di<br />
fondare in questa Chiesa Parrocchiale<br />
di S. Biagio la Confraternita<br />
<strong>del</strong>la Vergine <strong>del</strong> Carmine”.<br />
Va detto che la citata chiesa di S.<br />
Biagio oggi non esiste più; essa<br />
era ubicata lungo via D’Afflitto<br />
nel centro storico di Ariano alla<br />
sinistra <strong>del</strong>l’attuale Cine- Teatro<br />
Giorgione.<br />
24<br />
Il parroco fu anche il direttore<br />
<strong>del</strong>la congregazione, che si prefiggeva<br />
di diffondere l’amore per<br />
la Madonna anche con un segno<br />
tangibile <strong>del</strong>la devozione, indossando<br />
“l’Abitino <strong>del</strong> Carmine”.<br />
Questo non era solo un simbolo,<br />
ma, secondo il buon sacerdote,<br />
“Il suo Abitino sarà la vostra difesa<br />
nei pericoli, l’arma con cui<br />
vincerete tutti i nemici, sarà il sole<br />
che pioverà sul vostro capo<br />
tutte le benedizioni <strong>del</strong> Cielo,<br />
poiché la congregazione <strong>del</strong> Carmine<br />
è ricchissima di privilegi e<br />
d’idulgenze”.<br />
I privilegi erano i seguenti:<br />
“1. Tutti gli iscritti alla Congregazione<br />
<strong>del</strong> Carmine, morendo cristianamente,<br />
sono liberati dal<br />
Purgatorio il primo sabato dopo<br />
la morte. Questo privilegio fu annunziato<br />
dalla Vergine stessa e<br />
venne promulgato dal Papa Giovanni<br />
XXII. Solo gli associati alla<br />
Congregazione <strong>del</strong> Carmine<br />
godono questo privilegio.<br />
2. Gli associati sono in vita difesi<br />
da Maria da tutti i pericoli, sia<br />
<strong>del</strong> corpo che <strong>del</strong>l’anima, e, nell’ora<br />
<strong>del</strong>la morte, sono assistiti da<br />
Lei con amore speciale per portarli<br />
in paradiso.<br />
3. Gli associati godono tutti i beni<br />
spirituali <strong>del</strong>l’Ordine Carmelitano,<br />
come se vivessero in Convento”.<br />
Seguivano le indulgenze riservate<br />
agli associati a seguito di particolari<br />
atti di devozione, indicati<br />
in 20 punti, dei quali i più significativi<br />
erano: “1. Indulgenza plenaria<br />
nel giorno in cui si ricevono<br />
alla Congregazione e indossano<br />
l’Abitino benedetto; 12. Indulgenza<br />
plenaria il giorno <strong>del</strong>la<br />
Madonna <strong>del</strong> Carmine; 19. Nell’ora<br />
<strong>del</strong>la morte ogni associato<br />
avrà l’assoluzione generale e la<br />
benedizione papale con l’indulgenza<br />
plenaria; 20. Ogni associato<br />
partecipa a tutte le penitenze,<br />
a tutti digiuni, a tutte le preghiere,<br />
a tutte le Messe che si dicono<br />
ogni giorno in tutte le Chiese <strong>del</strong><br />
mondo”.<br />
Il direttore infine, ad evitare che<br />
gli iscritti avessero gli abitini non<br />
“buoni per essere benedetti”, avvisava<br />
che li aveva “fatti venire<br />
da Roma come li vuole l’Ordine<br />
Carmelitano”.<br />
Nicola Scarpellino rettore<br />
<strong>del</strong> Santuario<br />
Ma ritorniamo al nostro santuario<br />
per alcune utili notizie che ho
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />
La festa <strong>del</strong> grano San Rocco e i tranesi<br />
La chiesa innevata San Rocco Dopo il terremoto<br />
ricavato da un volantino, stampato<br />
dalla tipografia Riccio e gentilmente<br />
messo a mia disposizione<br />
dall’amico professore Emilio<br />
Chianca, appassionato stimatore<br />
e raccoglitore <strong>del</strong>le patrie memorie.<br />
Tale documento, datato “giugno<br />
1930-VIII”, era stato predisposto,<br />
fatto stampare e diffuso dal sacerdote<br />
Nicola Scarpellino, che si<br />
definiva Rettore <strong>del</strong> santuario.<br />
Esso aveva la seguente intestazione<br />
“Santuario di Maria SS. <strong>del</strong><br />
Monte Carmelo- Terz’Ordine Carmelitano<br />
Teresiano- Cong. <strong>del</strong><br />
Santo Abitino- Circolo- Colonia<br />
Agicola Domenicale <strong>del</strong>la Giov.<br />
Cattolica Femminile- Asilo infantile<br />
Carmelitano- Ariano di Puglia<br />
(Avellino)”.<br />
Con esso il rettore invitava i destinatari<br />
a recarsi in santuario per<br />
onorare la Madonna e per partecipare<br />
alla “Rinomata fiera annuale<br />
14- 15- 16-17-18 luglio”,<br />
avvertendo, altresì, “Mercato il<br />
mercoledì di ogni settimana Rione<br />
Carmine”. Intanto precisava<br />
che la fiera si teneva “in Rione<br />
Carmine, S. Rocco, Cappuccini,<br />
Paradiso, Contrappone, largo S.<br />
Antonio con comodità di acqua<br />
abbondante e di tutto il necessario”,<br />
che non si pagava “la tassa<br />
di suolo”, sospesa dal Podestà<br />
nei giorni di fiera, né si pagava la<br />
tassa sul bestiame.<br />
Altro avviso riguardava il seguente<br />
invito “Per onorare Maria<br />
SS. <strong>del</strong> Monte Carmelo, il giorno<br />
16 luglio riguardiamolo come festa<br />
di precetto”. Poi annunciava<br />
che il 2 febbraio di ogni anno veniva<br />
celebrata la festa <strong>del</strong>l’offerta<br />
<strong>del</strong>l’olio per le lampade votive,<br />
aggiungendo “con premi”.<br />
Degno di menzione era l’avviso<br />
per i forestieri secondo cui sarebbe<br />
stato concesso il “Ribasso<br />
Ferroviario sui biglietti di andata<br />
e ritorno, distribuiti dal 12 al<br />
18 luglio, validi pel ritorno fino a<br />
tutto il successivo giorno 20 <strong>del</strong>lo<br />
stesso mese ”.<br />
Si trattava di una promozione turistica<br />
simile a quelle molto dif-<br />
fuse nei tempi odierni.<br />
Veniva fatta un’ultima raccomandazione<br />
ai fe<strong>del</strong>i di fare “l’offerta<br />
dei ceri al Santuario”.<br />
Il volantino si avvaleva di due<br />
facciate, sicchè a tergo di quella<br />
principale seguiva il programma<br />
dettagliato che annunciava<br />
“Grandiosa Festa Tutta Religiosa”.<br />
La festività sarebbe stata preceduta<br />
“da un solenne novenario”,<br />
seguito nella notte tra il 15 e 16<br />
luglio dalla veglia Santa, partendo<br />
dalle ore 21 <strong>del</strong> 15 per cantare<br />
“i solenni vespri”, mentre a partire<br />
dalla mezzanotte e fino alle<br />
ore 13, 30 <strong>del</strong> giorno 16 sarebbero<br />
state celebrate le Sante Messe,<br />
con la partecipazione <strong>del</strong>la Scola<br />
Cantorum Carmelitana.<br />
Il programma prevedeva alle ore<br />
9 la celebrazione <strong>del</strong> “Basso Pontificale”<br />
da parte <strong>del</strong> vescovo<br />
Giuseppe Lojacono, che subito<br />
dopo avrebbe amministrato “il<br />
Sacramento <strong>del</strong>la Cresima negli<br />
ampi locali <strong>del</strong>l’Asilo Infantile”.<br />
Poi, a coronamento <strong>del</strong>la sua presenza,<br />
il vescovo avrebbe sorteggiato<br />
“tre maritaggi in favore di<br />
tre oneste e povere contadine” e<br />
questa non era l’unica iniziativa<br />
caritatevole perché sarebbe stata<br />
seguita da un’altra cerimonia<br />
prevista per il 10 Agosto.<br />
Si trattava di celebrare “l’annuale<br />
festa <strong>del</strong> grano” con la consegna<br />
di “numerosi e svariati premi”,<br />
festa definita “tutta speciale<br />
<strong>del</strong> Massaro e <strong>del</strong> Contadino”.<br />
Il cerimoniale prevedeva che alle<br />
ore 12 di questo giorno il vesco-<br />
vo sarebbe sceso “con la massima<br />
pompa al Santuario, scortato<br />
da numerosi massari e contadini,<br />
per benedire il grano offerto al<br />
Santuario di Maria SS. <strong>del</strong> Monte<br />
Carmelo” e, subito dopo,<br />
avrebbe inaugurato “l’Asilo infantile<br />
e la Colonia agricola domenicale<br />
<strong>del</strong>la Gioventù Cattolica<br />
Femminile Carmelitana”.<br />
Le offerte “in denaro, grano,<br />
granturco ecc.” avrebbero avuto<br />
un preciso utilizzo.<br />
Dopo avere dedotto le spese<br />
“strettamente necessarie per la<br />
festa <strong>del</strong> 16 luglio e 10 agosto, le<br />
restanti somme sarebbero state<br />
“devolute al saldo in tutto o in<br />
parte dei debiti non ancora estinti<br />
ed ai restauri <strong>del</strong> Santuario”.<br />
Ovviamente si raccomandava “a<br />
tutti di essere larghi nelle offerte”<br />
e si pregava di “voler offrire pure<br />
oggetti preziosi fuori uso, come<br />
oro, argento, nichelio ecc.,<br />
mentre le offerte in denaro potevano<br />
essere spedite “a mezzo<br />
Conto Corrente postale N.<br />
612850”.<br />
Ai donatori veniva assicurato “La<br />
Celeste Regina concederà a tutti<br />
i suoi devoti grazie e benedizioni”<br />
ed al pellegrino in visita al<br />
Santuario veniva promesso di<br />
trovare “da dormire gratuitamente,<br />
alla militare, in appositi locali<br />
con tutte le possibili comodità<br />
di provvedersi personalmente alla<br />
propria refezione; le vetture<br />
avranno paglia e fieno; gli autoveicoli<br />
benzina ed olio”.<br />
Come si nota si trattava di una<br />
moderna e perfetta organizzazio-<br />
ne di un evento religioso che vedeva<br />
da tempi remoti la partecipazione<br />
di un folto stuolo di fe<strong>del</strong>i<br />
provenienti dai paesi <strong>del</strong> circondario<br />
per onorare la Madre<br />
Celeste.<br />
Il Rettore Scarpellino a chiusura<br />
<strong>del</strong> suo foglio-invito non mancò<br />
di fare la seguente ultima raccomandazione<br />
“In questo Santuario<br />
le donne devono stare col capo<br />
coperto e modestamente vestite.<br />
Saranno espulse quelle donne<br />
che non osserveranno scrupolosamente<br />
la legge”.<br />
Certamente la chiesa fu utilizzata<br />
fino al 1930 allorquando fu<br />
colpita e gravemente danneggiata<br />
dal sisma avvenuto all’una e<br />
mezza <strong>del</strong>la notte <strong>del</strong> 23 luglio.<br />
Venne immortalata in una foto<br />
pubblicata da Giovanni Battista<br />
Alfano, che scrisse sugli effetti<br />
<strong>del</strong> sisma.<br />
Nell’immagine si notano le macerie<br />
cadute dal tetto <strong>del</strong>la chiesa,<br />
mentre l’orologio posto sulla<br />
facciata segnava l’ora <strong>del</strong> deva-<br />
Il 13 settembre 1669 la chiesa fu visitata dal vescovo<br />
Emanuele Brancaccio, il quale rilevò che la chiesa di Santa<br />
Maria di Monte Carmelo si trovava sotto il convento<br />
di San Domenico, era nelle cure <strong>del</strong> canonico Antonio<br />
Tancredi ed era fornita di tutte le suppellettili necessarie<br />
stante movimento tellurico.<br />
Dopo il disastro si provvide alla<br />
ricostruzione, ma altre sofferenze<br />
doveva patire l’intera città a<br />
seguito <strong>del</strong>l’entrata in guerra <strong>del</strong>la<br />
nazione sotto la guida di Mussolini.<br />
Le strade <strong>del</strong>la nostra<br />
Ariano furono attraversate dalle<br />
truppe tedesche in ritirata e da<br />
quelle alleate (inglesi ed americane)<br />
in avanzata, mentre dall’alto<br />
gli aerei bombardavano il nostro<br />
territorio.<br />
Finita la guerra si contarono i<br />
morti sui vari fronti ed in Ariano;<br />
poi la ripresa con la sofferenza<br />
dei numerosi militari rientranti<br />
dalla prigionia o le solenni cerimonie<br />
in onore di sventurati caduti<br />
ed ora portati a spalla in una<br />
spoglia bara.<br />
Il parroco <strong>del</strong>la Chiesa di San Nicola<br />
in San Domenico canonico<br />
de Leo a tal proposito appuntò<br />
sotto la data <strong>del</strong> 1945 “Quet’anno<br />
ha segnato la fine <strong>del</strong>la guerra,<br />
ma non l’avvento <strong>del</strong>la sospirata<br />
pace nel modo. Il 16 Luglio<br />
uscì in solenne processione l’Immagine<br />
di Maria Santissima <strong>del</strong><br />
Carmine. Furono invitati tutti i<br />
reduci. L’invito fu fatto dal Parroco<br />
personalmente. Largo fu l’intervento<br />
e molti si accostarono<br />
alla Sacra Mensa. Finita la processione,<br />
il Parroco dall’alto di<br />
un balcone, davanti alla Chiesa<br />
<strong>del</strong> Carmine, presenti migliaia di<br />
persone, rivolse ai reduci un caldo<br />
saluto, una esortazione e tracciò<br />
loro un breve programma di<br />
vita cristiana”.<br />
E sotto la stessa data leggiamo<br />
che nella detta chiesa si tenevano<br />
le lezioni <strong>del</strong>la istituita “scuola<br />
di religione”, perché “centrale<br />
e più comoda ed opportuna per<br />
la frequenza”.<br />
Le preghiere in onore<br />
<strong>del</strong>la Madonna<br />
e congregazione<br />
Il 16 Luglio 1927 il vescovo di<br />
Ariano Giuseppe Lojacono, con<br />
decreto <strong>del</strong> Capitolo Vaticano <strong>del</strong><br />
21 Febbraio 1926, incoronò la<br />
statua <strong>del</strong>la Madonna.<br />
In tale occasione dispose la concessione<br />
di 50 giorni d’Indulgenza<br />
a tutti i fe<strong>del</strong>i che “devotamente”<br />
avessero recitato la seguente<br />
preghiera:<br />
“O Maria, Madre nostra Dolcissima,<br />
Voi che venerata in questo<br />
Santuario, col titolo glorioso <strong>del</strong><br />
Monte Carmelo, di tante grazie<br />
avete arricchiti i padri nostri per<br />
tanti secoli; continuate a mostrarvi<br />
benigna anche alle nostre preghiere;<br />
e degnatevi di gradire gli<br />
omaggi che vi offriamo.<br />
25<br />
Il simbolico titolo di Regina <strong>del</strong><br />
Monte Carmelo ci ricorda tutte le<br />
antiche profezie che vi annunziarono<br />
al mondo madre gloriosissima<br />
<strong>del</strong> nostro Redentore Gesù; ci<br />
ricorda i magnifici privilegi dei<br />
quali Egli vi volle adornata, e la<br />
bontà vostra veramente materna<br />
per tutta quanta l’umanità.<br />
Queste divine prerogative di potenza<br />
e di bontà noi abbiamo voluto<br />
affermare con l’aurea Corona<br />
che vi abbiamo messo sul Capo,<br />
piccolo segno <strong>del</strong>l’affetto e<br />
<strong>del</strong>la gratitudine che vi professiamo.<br />
Deh! O Maria SS. Del Monte Carmelo,<br />
siate per noi veramente<br />
Madre e Regina: Madre, compatendo<br />
le nostre miserie; Regina,<br />
soccorrendoci col vostro potere.<br />
Noi a voi affidiamo con grande<br />
fiducia tutti i nostri bisogni spirituali<br />
e temporali.<br />
Otteneteci dal buon Gesù, che<br />
stringete Bambino nelle braccia,<br />
la sanità <strong>del</strong> corpo, la tranquillità<br />
negli anni <strong>del</strong>la nostra vita, e tutte<br />
le grazie più urgenti.<br />
Ma con speciale impegno supplicate<br />
il divin vostro Figliuolo che<br />
ci conceda il perdono e l’emenda<br />
dei nostri peccati, la perseveranza<br />
nel bene, una santa morte ed<br />
il premio eterno in Paradiso. Così<br />
sia”.<br />
Qualche anno dopo il vescovo<br />
Pasquale Venezia ritenne opportuno<br />
appartare alcune rettifiche a<br />
questa preghiera, concedendo<br />
100 giorni di indulgenza.<br />
Volle eliminare la seconda strofa,<br />
che iniziava con “Il simbolico titolo<br />
di Regina….” e la terza che<br />
recitava “Queste divine prerogative…”.<br />
Poi alla quarta strofa dopo le parole<br />
“ Otteneteci dal Buon Gesù,<br />
che stringete Bambino nelle<br />
braccia.. ” fece seguire soltanto<br />
le parole “il trionfo <strong>del</strong>la Chiesa<br />
e la pace nel mondo”.<br />
Devo chiudere con un doveroso<br />
ringraziamento a mio fratello Gerardo<br />
che per ogni articolo da me<br />
pubblicato mi ha messo a disposizione<br />
le belle foto.
ROBERTO BARBATO<br />
E’ un<br />
bel<br />
pomeriggio<br />
di maggio, ma un<br />
leggero venticello<br />
di tramontana fa<br />
rabbrividire le prime<br />
ciliege che<br />
fanno capolino tra il fogliame <strong>del</strong>le<br />
campagne di Lapio. Riesco a scoprire il<br />
fascino nascosto e pudico di questa cittadina<br />
grazie ad una guida eccezionale<br />
come il presidente di tribunale Matteo<br />
Claudio Zarrella che mi disvela la<br />
sua millenaria storia, già feudo dei Filangieri<br />
la cui principesca dimora, ora<br />
in restauro, conserva meravigliose bellezze<br />
architettoniche. Con la mia illustre<br />
guida, percorro l’antico borgo al<br />
quale si accedeva per la “Porta dei piedi”,<br />
così chiamata perché, per motivi<br />
igienici, poteva essere attraversata solo<br />
dai contadini, ma senza le loro bestie.<br />
Lapio e le sue chiese ricche di<br />
straordinarie reliquie come il dente di<br />
santa Caterina, o il legno <strong>del</strong>la croce o<br />
una spina <strong>del</strong>a corona di Cristo. Lapio<br />
e i suoi misteri. Lapio che affida il suo<br />
sentimento religioso alle tavole di cartapesta<br />
che dal 1700 raccontano la storia<br />
infinita <strong>del</strong> bene e <strong>del</strong> male. E’ giunto<br />
il momento, da tempo concordato<br />
per l’intervista.<br />
“Che cosa è la verità?” Chiese Pilato ma<br />
non aspettò la risposta. Quid est veritas?<br />
Si chiede Giovanni, la stessa domanda si<br />
fa Francesco Bacone. Una domanda a cui<br />
è estremamente difficile dare una risposta<br />
ed infatti da oltre 2000 anni siamo ancora<br />
ad interrogarci su questo problema.<br />
Ci vuole molta cura nel separare la zizzania<br />
che cresce nell’orto accanto all’erba<br />
buona. Lei si è posto più volte questa domanda<br />
con quali esiti?<br />
Ogni processo ripropone la domanda<br />
“Quid est veritas?” ed ogni sentenza pretende<br />
di dare una risposta. Sulla domanda<br />
“Quid est veritas?” che Pilato indispettito<br />
ribalta su Gesù, che gli si era<br />
presentato dicendo: “io sono la verità”,<br />
ho scritto un testo teatrale nel quale<br />
prendono voce i personaggi <strong>del</strong>la passione<br />
e morte di Cristo, ciascuno carico<br />
di una propria verità. Personaggi contemporanei<br />
che assumono le parti dei<br />
personaggi <strong>del</strong> Vangelo, volendo sperimentare<br />
la tenuta nel tempo <strong>del</strong>le loro<br />
verità, dimostratesi tutte vacillanti, interrogative,<br />
dubbiose ed incomplete perché<br />
pregiudicate, influenzate, suggestionate<br />
dai personali loro interessi. Pilato<br />
non conosce verità (parola ritenuta<br />
da lui vuota, astratta, non trovando<br />
corrispondenza materiale, di utile concretezza,<br />
nelle cose <strong>del</strong> mondo) che non<br />
sia connaturale alle esigenze <strong>del</strong> suo potere,<br />
che nel caso <strong>del</strong> processo a Gesù si<br />
estrinseca nel potere di emettere sentenza<br />
indiscutibile (quod scripsi, scripsi).<br />
Alla fine, nel dramma, è proprio<br />
Pilato a risolvere l’enigma riconoscendo<br />
la verità nella profonda sincerità di coscienza,<br />
insegnatagli da quell’uomo sotto<br />
accusa, che gli si presenta, mirabile<br />
nella scena <strong>del</strong>l’Hecce Homo.<br />
Discernere la zizzania dall’erba buona<br />
non sempre è facile. Come giudice il discorso<br />
è alleggerito dal codice che predispone<br />
i criteri di selezione. Il giudice ha<br />
il dovere di applicare i criteri <strong>del</strong>la legge,<br />
ma va detto che la legge non è inesorabile<br />
come si suole immaginare. La<br />
legge stessa sollecita soluzioni di giustizia<br />
che tengano conto <strong>del</strong>la dignità<br />
umana di ogni giudicabile. È pur vero<br />
che il primo codice il giudice lo ritrova<br />
nella propria coscienza, che deve essere<br />
autonoma, non condizionata, indipendente,<br />
come vuole la nostra Carta Co-<br />
stituzionale.<br />
Ma attezione. Non sempre è distinguibile<br />
l’erba e la zizzania. Sarebbe semplicistico<br />
dividere gli uomini in buoni e<br />
cattivi. Mi sovviene l’intuizione di Borges,<br />
il poeta che vede lontano a dispetto<br />
<strong>del</strong>la sua cecità, o forse proprio perché<br />
cieco. Immagina un incontro tra<br />
Caino ed Abele in un paesaggio di oltretomba.<br />
Caino osserva il segno di pietra<br />
sulla fronte di Abele e chiede al fratello<br />
perdono per averlo ucciso a colpi di<br />
pietra. Abele gli risponde: non ricordo,<br />
sono stato io ad uccidere te o tu ad uccidere<br />
me. Caino, rincuorato,<br />
osserva: ora so che mi hai<br />
perdonato davvero, perchè dimenticare<br />
equivale a perdonare.<br />
Abele conferma: “Mientras<br />
dura el remordimento<br />
dura la culpa” (finchè dura il<br />
rimorso dura la colpa).<br />
La giustizia è un valore sublime,<br />
superiore alle nostre<br />
forze, come tale difficilmente<br />
raggiungibile in assoluto. Ugo<br />
Betti, un giudice scrittore, autore<br />
<strong>del</strong> dramma teatrale<br />
“Corruzione al palazzo di<br />
giustizia”, fa dire ad un giudice<br />
avido di potere e come<br />
tale disincantato, disilluso:<br />
“gli uomini sono un po’ gracili;<br />
e invece ciò che essi fabbricano,pensieri….leggi…<br />
<strong>del</strong>itti è troppo pe-<br />
sante per le loro spalle”.<br />
Ecco venir fuori la figura<br />
di un giudice disposto<br />
ad assecondare mire<br />
di potere, piuttosto<br />
che mire di giustizia.<br />
Durante la settimana<br />
santa Lapio rivive la<br />
passione di Cristo. 22<br />
gruppi di statue fissate<br />
su tavole di impressionante<br />
realismo vengono<br />
portate in processione<br />
presentate da un<br />
oratore che fa la spiega.<br />
Sono immagini che<br />
si incidono in<strong>del</strong>ebilmente nella fantasia<br />
e nell’immaginazione di un bambino.<br />
È stato così anche per lei?<br />
Sicuramente. Al punto di farmene una<br />
ragione scrivendo sulle “tavolate dei misteri”,<br />
come vengono definiti i gruppi<br />
statuari <strong>del</strong>la via crucis. Mettere per<br />
scritto impressioni ed idee è come cercarle,<br />
approfondirle. Con la sfilata dei<br />
“misteri” Lapio, nel giorno di venerdì<br />
Santo, si sente Gerusalemme e come un<br />
attore appassionato ne recita la parte.<br />
Io non conosco direttamente Lapio ma<br />
attraverso i fantastici racconti di Pasquale<br />
Ariniello collega e amico di sempre mi<br />
sono formato l’impressione di un paese<br />
che ami la teatralità, la spettacolarità.<br />
Non bisogna dimenticare che i Filangieri<br />
abitavano il loro feudo stabilmente dando<br />
vita a tutta una vita di corte con personaggi<br />
mitizzati. Condivide?<br />
Lapio ha coltivato da tempo l’arte <strong>del</strong><br />
teatro. Gli stessi “Misteri” sono rappresentazioni<br />
sceniche d’arte teatrale. Statue<br />
a misura d’uomo, portate innanzi<br />
ad un oratore che si faceva da interprete,<br />
ne recitava le parti. Tramite il teatro,<br />
Lapio ha progredito in civiltà e cultura.<br />
Molti lapiani erano coinvolti come attori<br />
di teatro. E notevole era l’afflusso di<br />
pubblico. Si viveva di teatro perché ai lapiani<br />
piacevano i sogni, piaceva l’arte<br />
che si reclama quando la vita non basta.<br />
Una considerazione questa, credo,<br />
di Pessoa. L’arte per sublimare la vita.<br />
Una vita altrimenti racchiusa in un piccolo<br />
paese dove si ripetono quotidianamente<br />
i gesti e le usanze di sempre. Mio<br />
nonno, Matteo Zarrella, è ancor oggi ricordato<br />
per la sua capacità di interpretare<br />
eroici personaggi di teatro. Ero piccolo<br />
quando mi si poneva davanti ed<br />
invece di raccontare favole recitava pez-<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
zi di teatro. Morì, congedandosi dalla<br />
vita con un messaggio: “esco di scena”.<br />
Teneva con cura i suoi libri, i suoi testi<br />
teatrali, cercando di preservarli dal furore<br />
<strong>del</strong> fuoco, quanta carta serviva un<br />
tempo per ravvivare le fiamme <strong>del</strong> camino.<br />
Ne è sopravvissuto uno solo: la<br />
Gerusalemme liberata <strong>del</strong> Tasso. Il libro,<br />
colorato dalla ruggine <strong>del</strong> tempo, sgualcito,<br />
consumato da tante letture, è passato<br />
nelle mie mani e ho l’impressione,<br />
a leggerlo, di sentire il nonno recitarlo<br />
con la stessa voce teatrale di quella volta<br />
quando recitò per me solo, bambino,<br />
la sua parte. Ho motivo di pensare che i<br />
Filangieri tornavano volentieri nel loro<br />
feudo di Lapio, dove erano ricorrenti festose<br />
rappresentazioni religiose e teatrali.<br />
I confini tra il mondo <strong>del</strong>la letteratura e<br />
mondo giudiziario sono piuttosto incerti e<br />
non mancano irruzioni clamorose, tra cui<br />
anche la sua, di giudici scrittori. Quale aggancio<br />
forte e quale analogia lei vede tra<br />
queste due nobilissime attività?<br />
Mi viene da rispondere richiamando il<br />
pensiero di un grande giurista, rivelatosi,<br />
dopo morto, un grande scrittore,<br />
Salvatore Satta, autore di poderosi<br />
commentari al codice di procedura civile<br />
ma anche di un grande libro (Il<br />
giorno <strong>del</strong> giudizio), uscito postumo,<br />
che riproduce in senso narrativo una<br />
sua consolidata riflessione sul mistero<br />
<strong>del</strong> processo e <strong>del</strong> giudizio. Provo a sintetizzare<br />
il suo pensiero. La vita è un<br />
continuo susseguirsi di azioni; scorre<br />
come un fiume in piena. Un vortice<br />
che non ci dà il tempo di riflettere sul<br />
senso profondo <strong>del</strong>le nostre azioni, <strong>del</strong><br />
nostro modo di vivere e di stare al<br />
mondo. Ecco che d’incanto con il processo<br />
si arresta il corso <strong>del</strong>la vita di chi<br />
è chiamato a risponderne in un giudizio<br />
ed è come se si fermasse il flusso<br />
<strong>del</strong>la stessa vita <strong>del</strong> giudicante. Torna<br />
a proposito il monito di Terenzio, che<br />
resiste da oltre 2000 anni: “homo sum,<br />
umani nihil a me alienum puto”, traduco<br />
convinto: tutto ciò che appartiene<br />
agli uomini, mi appartiene”.<br />
Il giudice in tal modo si esercita a capire<br />
la vita, ripresa nelle sue intime pieghe.<br />
Facendo bene il suo mestiere, è facile<br />
al giudice maturare una sensibilità,<br />
una capacità di percezione che lo porta<br />
a descrivere fatti, azioni <strong>del</strong>la vita che<br />
IL PERSONAGGIO<br />
gli scrittori s’inventano. Anche la letteratura<br />
fa irruzione nel mondo giudiziario.<br />
Manzoni ha preso spunto da precisi<br />
fatti giudiziari. Ha descritto personaggi<br />
veri e personaggi d’invenzione,<br />
quest’ultimi esemplari di modi di essere,<br />
per questo non meno veri.<br />
Lei oggi è uno scrittore-magistrato ed<br />
anche capo di un Tribunale. Facendo<br />
un po’ il cammino a ritroso negli anni<br />
liceali vi è qualche segno premonitore<br />
che le indicava la strada a lei più congeniale?<br />
Non ero metodico nello studio.<br />
Studiavo oltre il necessario<br />
argomenti di gradimento,<br />
solitamente di letteratura,<br />
ma di una letteratura<br />
capace di dare risposte<br />
alle questioni <strong>del</strong>la vita.<br />
Leopardi, Dante, Manzoni,<br />
DicKens, Shakespeare, Dostoevskij.<br />
La letteratura, la<br />
storia, la filosofia come strumenti<br />
di conoscenza <strong>del</strong>l’umanità.<br />
Quando il tribunale era ancora<br />
nel palazzo Caracciolo<br />
i grandi processi richiamavano<br />
un grande numero di<br />
persone che affluivano nell’aula<br />
giudiziaria per assistere<br />
alle arringhe<br />
dei grandi avvocati.<br />
Un mondo ormai<br />
scomparso. Un bene<br />
o un male?<br />
Un giorno, avevo 13<br />
anni, fui attratto dal<br />
Tribunale di palazzo<br />
Caracciolo perché<br />
era corsa voce <strong>del</strong>la<br />
partecipazione ad<br />
un processo di quel<br />
giorno <strong>del</strong> grande<br />
avvocato Alfredo De<br />
Marsico. Per assistere<br />
al processo, mandato<br />
via da un ruvido<br />
usciere per abbigliamento<br />
inadatto,<br />
rivelatore <strong>del</strong>l’età, dovetti tornare a casa,<br />
in via Roma 15, nel palazzo <strong>del</strong>l’IN-<br />
PS, una corsa di oltre un chilometro di<br />
via, per ritornare in tribunale vestito<br />
con una giacca. Tutto per sentire De<br />
Marsico. Ne ricordo la voce declamante,<br />
stentoria, resa efficace da pause accorte<br />
di silenzio per far sì che quelle parole<br />
si rimarcassero nella meditazione.<br />
Ed i gesti amplificati dal gonfiore <strong>del</strong>la<br />
toga. La capacità di suggestionare la<br />
Corte e specialmente la giuria popolare<br />
era enorme.<br />
Oggi la difesa è più tecnica. L’arte oratoria<br />
sarebbe esorbitante per il moderno<br />
processo, fatto di schermaglie di avvocati<br />
in contraddittorio, di eccezioni<br />
procedurali, di prove da valutare con criteri<br />
predeterminati, di incidenti probatori,<br />
concetti astrusi per i non addetti ai<br />
lavori. Criteri fissati per legge circoscrivono<br />
la portata <strong>del</strong> libero convincimento<br />
<strong>del</strong> giudice.<br />
Prima il libero convincimento <strong>del</strong> giudice<br />
era ampio e su di esso si concentrava<br />
l’arte <strong>del</strong>la persuasione degli oratori<br />
di un tempo. Oggi l’arte oratoria è<br />
finita. Trionfava quest’arte in Castelcapuano.<br />
Oggi Castelcapuano è in silenzio,<br />
come una memoria svanita.<br />
Un tempo i grandi oratori erano capaci<br />
di fare bianco il nero. Non tutti potevano<br />
permettersi di farsi difendere dai<br />
grandi avvocati. La giustizia allora più<br />
che oggi dipendeva dalla capacità di<br />
persuasione e di suggestione dei grandi<br />
avvocati che tante volte riuscivano a far<br />
passare autori di efferati omicidi come<br />
infermi di mente, sconvolti dal <strong>del</strong>irio,<br />
in un momento di follia. I grandi oratori<br />
facevano da guida e da esempio per<br />
gli avvocati minori. Ma spesso i “piccoli”<br />
avvocati, “i paglietta”, nell’ostinarsi<br />
ad imitare i gradi oratori si esponevano<br />
alla<br />
caricatura. L’oratoria quando non<br />
era arte era ridicola.<br />
Oggi i libri sulla camorra e sulla mafia<br />
hanno un sicuro successo di pubblico.<br />
Non si rischia di mitizzare questi personaggi<br />
facendoli diventare degli eroi sia<br />
pure in negativo?<br />
I libri dovrebbero esaltare i grandi valori<br />
<strong>del</strong>l’umanità. I cattivi libri, le cattive<br />
opere (cinematografiche) possono portare<br />
a mitizzare come eroi personaggi<br />
negativi. Altra cosa è cercare di comprendere<br />
con i libri, con le opere cinematografiche,<br />
le motivazioni profonde<br />
<strong>del</strong>la criminalità. Il giudice, il buon giudice<br />
deve conoscere il giudicabile.<br />
Per giudicare non basta conoscere il fatto<br />
ma bisogna conoscerne l’autore, la<br />
persona che quel fatto ha voluto e commesso.<br />
È la cultura, la civiltà di un popolo<br />
a dover dare le direttrici per una<br />
scala di valori. Il denaro non dovrebbe<br />
stare al primo posto nella scala dei valori.<br />
L’abietta criminalità persegue il denaro<br />
che consente l’ozio ed il vizio. Oggi<br />
si corre il pericolo di una società di<br />
anonimi riconoscibili solo esteriormente<br />
dalle apparenze che le procura il denaro<br />
ed i beni in possesso. È venuto a<br />
mancare il controllo sociale, il senso di<br />
stima per un lavoro ben fatto, e per converso<br />
il senso <strong>del</strong>la riprovazione, <strong>del</strong>l’infamia<br />
nei confronti <strong>del</strong> “vilissimus”<br />
che vive da parassita <strong>del</strong> lavoro altrui.<br />
Ecco a cosa mira la vera <strong>del</strong>inquenza,<br />
quella che concreta una scelta di vita: a<br />
soddisfare uno spietato egocentrismo,<br />
senza pensare agli altri (contrariando il<br />
precetto cristiano: ama il prossimo tuo,<br />
amare nel significato originario di voler<br />
stare insieme agli altri, condividendone<br />
le sorti); a perseguire il danaro a qualunque<br />
costo, a scapito degli onesti, non<br />
con il lavoro inteso in senso solidaristico,<br />
secondo l’insegnamento di Seneca.<br />
Tra i tanti libri o articoli, quale le ha dato<br />
più soddisfazioni?<br />
Sono libri e scritti per dare risposta alle<br />
mie stesse domande: uno scritto sulla<br />
pace e sulla guerra, comparso sulla rivista<br />
di Padre Balducci, “Le tavolate dei<br />
misteri”, “un incontro con Borges”,<br />
“Quid est veritas?”<br />
Tra le varie cariche che arricchiscono il<br />
suo curriculum c’è anche quello di direttore<br />
di carcere. So che per lei questa è<br />
stata una grande esperienza di vita.<br />
Alfonso Gatto ha descritto il carcere come<br />
un mondo nascosto, con il suo centro,<br />
le sue periferie, con i tanti mestieri e i<br />
tanti traffici. Non è un girone infernale<br />
dove stanno i peggiori. Ho intravisto tracce<br />
di spiccata moralità in alcuni carcerati<br />
per quanto resisi colpevoli di <strong>del</strong>itti. Carcerati<br />
che hanno ammesso, confessato la<br />
propria colpa. Quanti di fuori sono riusciti<br />
a scansare la giustizia?<br />
Restando impuniti! Nei confronti <strong>del</strong><br />
“<strong>del</strong>inquente” non bisogna porsi come<br />
di fronte ad un nemico da abbattere.<br />
Sarebbe come andare contro i principi<br />
<strong>del</strong> nostro ordinamento. Per questo non<br />
mi piace sentir dire <strong>del</strong> giudice che lotta<br />
la criminalità, fa guerra alla mafia,<br />
alla camorra. Preferisco che semplicemente<br />
si dica <strong>del</strong> giudice che giudica<br />
autori di <strong>del</strong>itti di mafia e di camorra.<br />
Ho fatto processi contro la camorra conclusi<br />
con severe sentenze di condanna,<br />
senza pensare di essere in guerra contro<br />
l’essere umano sottoposto al giudizio.<br />
Essere imparziale è il primo requisito<br />
<strong>del</strong> giudice. Ed un giudice non può<br />
mai esser imparziale quando dimostra<br />
animosità e vede in un imputato un<br />
suo nemico, come a dire, la sua contro-<br />
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Intervista al giudice irpino Matteo Claudio Zarrella, presidente <strong>del</strong> Tribunale di Lagonegro<br />
“La Giustizia,<br />
valore sublime”<br />
Il mistero <strong>del</strong> processo e <strong>del</strong> giudizio:<br />
il magistrato che si esercita<br />
a capire la vita, ripresa nelle<br />
sue intime pieghe e che, facendo<br />
bene il suo pensiero, matura una<br />
capacità di percezione che lo porta<br />
a descrivere fatti che gli scrittori si<br />
inventano<br />
26<br />
parte. Ho<br />
capito che<br />
ciascuno di<br />
noi può essereinfluenzatodall’ambiented’origine.<br />
Come il caso<br />
di B.D. Era stato un ragazzo di strada,<br />
chiamato, dietro compenso, a mandare<br />
segnali al passaggio di un qualsiasi “forestiero”<br />
in terra di camorra. Niente che<br />
gli facesse pensare di stare a commettere<br />
cattive azioni. Cresciuto, un capo gli<br />
chiese di accompagnarlo in un cantiere<br />
e si trovò a fare da spalla in una impresa<br />
estorsiva. Di passo in passo fino<br />
all’inserimento convinto in una banda<br />
di camorra. Indotto a compiere a comando<br />
atroci <strong>del</strong>itti. Non per questo va<br />
giustificato. Dura è stata contro di lui la<br />
condanna. Ma se fosse nato e vissuto in<br />
altro contesto familiare e ambientale le<br />
cose potevano andare diversamente? Eccezione<br />
esemplare il caso di Peppino Impastato.<br />
Per ambiente anche familiare<br />
sarebbe stato destinato ad una scelta di<br />
vita mafiosa. 100 passi contavano la distanza<br />
<strong>del</strong>la sua casa dalla casa <strong>del</strong> capo-mafia.<br />
Peppino volle fare una scelta<br />
alternativa. Si mise ad urlare da una radio<br />
la sua protesta contro un sistema<br />
mafioso che opprimeva la comunità lasciandola<br />
nell’omertà e nell’intimidazione.<br />
Può capitare a tutti di avere un guaio<br />
giudiziario, anche se completamente<br />
innocente viene immediatamente considerato<br />
colpevole dall’opinione pubblica.<br />
Quando dopo anni viene prosciolto,<br />
nessuno si preoccupa di ricucire lo<br />
strappo. Sarà una giustizia giusta e una<br />
certezza <strong>del</strong>la pena per i colpevoli?<br />
Oggi sono tali e tante le garanzie predisposte<br />
per un processo che è difficile che<br />
un giudice condanni un innocente superando<br />
il vaglio <strong>del</strong> ragionevole dubbio.<br />
Piuttosto deve riconoscersi che garanzie<br />
più incisive possono mancare<br />
nella fase iniziale quando può scattare<br />
la carcerazione preventiva. E la giustizia<br />
molte volte corre a due velocità. Spedita,<br />
energica contro i <strong>del</strong>inquenti sorpresi<br />
in flagranza di reato, nella flagranza<br />
dei reati evidenti, di furti, di lesioni<br />
e resistenza a pubblici ufficiali.<br />
Tossicodipendenti ed “extracomunitari”<br />
popolano in massa le nostre carceri. È<br />
la loro stessa esistenza, il loro stesso modo<br />
di vivere a dare ombra di sospetto e<br />
prova <strong>del</strong>le loro illegalità. Per la maggior<br />
parte degli altri reati che richiedono accertamenti<br />
complessi, ispezioni meticolose<br />
sui profili <strong>del</strong>la colpa e <strong>del</strong> dolo, sull’animus<br />
<strong>del</strong>inquendi, le indagini sono<br />
più complicate, e la giustizia rallenta il<br />
suo ritmo, le sentenze sopravvengono<br />
spesso inoperose e tardive, a distanza di<br />
tempo dai fatti. Troppe garanzie formali<br />
intralciano e non agevolano il corso<br />
<strong>del</strong> processo mentre non sono altrettanto<br />
incisive le garanzie predisposte per la<br />
prima fase <strong>del</strong>le indagini quando sulla<br />
base di indizi gravi e di esigenze di sicurezza<br />
cautelare, può disporsi la carcerazione<br />
preventiva. Un sistema sbilanciato.<br />
In ogni caso il sistema italiano ha<br />
i suoi correttivi, per quanto inadeguati,<br />
predisponendo risarcimenti e indennizzi<br />
per i danni conseguenti a processi di<br />
lunga ed estenuante durata e a ingiuste<br />
detenzioni. Il Carcere come struttura accorpante<br />
nella promiscuità una folla eccessiva<br />
di detenuti, condannati definitivi<br />
insieme con imputati presunti innocenti,<br />
si presenta disumano, poco incline<br />
al compito di “rieducazione” che<br />
la Costituzione assegna alla pena. Un<br />
inferno per chi non vi è abituato. Ecco<br />
perché lo stesso legislatore tende ad aprire<br />
dei varchi, <strong>del</strong>le vie di uscita che intaccano<br />
il principio <strong>del</strong>la certezza <strong>del</strong>la<br />
pena.<br />
Il discorso va approfondito, possibilmente<br />
in occasione di altra intervista.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Giugno, apri il pugno<br />
Giugno è un mese di passaggio: chiude la porta alla prima metà <strong>del</strong>l’anno e apre quella <strong>del</strong>la seconda metà. Già prima<br />
<strong>del</strong>la civiltà cristiana il solstizio estivo era un tempus fatidicum et horrendum, in quanto Capodanno <strong>del</strong> secondo semestre<br />
ANIELLO RUSSO<br />
Come a<br />
gennaio,<br />
così pure<br />
a giugno,<br />
il<br />
fratello<br />
mezzano dei dodici<br />
mesi, si attribuiva il<br />
potere di grandi cambiamenti.Nell’immaginario<br />
collettivo giugno<br />
è un mese di passaggio: da una<br />
parte chiude la porta alla prima metà<br />
<strong>del</strong>l’anno e dall’altra apre la porta <strong>del</strong>la<br />
seconda metà. E come dicembre, era<br />
carico di misteri e di magia.<br />
Giugno è infatti un mese speculare all’ultimo<br />
mese <strong>del</strong>l’anno: al solstizio<br />
estivo di giugno si oppone il solstizio<br />
invernale di dicembre; alla ricorrenza<br />
<strong>del</strong> S. Giovanni che piange (24 giugno),<br />
corrisponde la ricorrenza <strong>del</strong> S. Giovanni<br />
che ride (27 dicembre); a dicembre<br />
il sole comincia la sua fase ascendente,<br />
a giugno inizia il semestre discendente;<br />
e ancora, se nella notte di<br />
Natale si assiste al prorompere <strong>del</strong>le<br />
forze <strong>del</strong> bene, nella notte <strong>del</strong> Battista<br />
si scatenano tutte le forze <strong>del</strong> male.<br />
La breve estate<br />
La bella stagione sui nostri monti un<br />
tempo era assai breve. Poco più di tre<br />
mesi, dal primo taglio <strong>del</strong> fieno in giugno<br />
alla bacchiatura <strong>del</strong>le noci in settembre.<br />
L’estate, che si apriva in coincidenza<br />
<strong>del</strong>la luna piena di giugno (il<br />
giorno otto), era la stagione <strong>del</strong>l’afa, dei<br />
temporali, <strong>del</strong>le grandinate dannose alle<br />
culture. La prima stagione lunga (la<br />
vernata), la seconda breve (la staggione):<br />
viernu luongu, staggione corta. Ecco<br />
un altro proverbio a conferma <strong>del</strong>la<br />
brevità <strong>del</strong>l’estate: Lu cappottu me lu<br />
mettu a San Franciscu (4 ottobre) e me<br />
lu levu a Sant’Antoniu (13 giugno).<br />
A causa <strong>del</strong>la temperatura non ancora<br />
stabilizzata, come il riccio di una castagna<br />
che non si apre subito <strong>del</strong> tutto,<br />
così l’irpino in questo mese si scopriva<br />
poco per volta, come se aprisse il pugno<br />
con grande prudenza: Giugnu, aràpi<br />
lu puniu. Con i primi calori si era<br />
portati a vestirsi in modo leggero, ma<br />
non prima <strong>del</strong> tredici: Si nun vène lu<br />
Patuvànu, nun te luvà lu capànu (Se<br />
non giunge S. Antonio di Padova, non<br />
toglierti il pastrano). Ma il caldo arrivava<br />
all’improvviso e rovinoso; c’era un<br />
detto: S’è appicciato sant’Antoniu, per<br />
dire che il calore cominciava proprio<br />
dal giorno posto sotto la protezione <strong>del</strong><br />
Santo.Racconta una fonte di Bagnoli:<br />
prima, nessuna donna panificava in<br />
questa giornata, perché Sant’Antonio è<br />
nu Santo r’ fuocu. Le fornaie non accendevano<br />
i forni, temevano che il pane<br />
bruciasse o che prendesse fuoco tutto<br />
il forno. Chi era rimasto senza pane<br />
ne chiedeva una panella in prestito.<br />
Avrebbe panificato l’indomani.<br />
Per il gran caldo non era raro il rischio<br />
<strong>del</strong>la siccità: Giugnu, fuocu p’ tuttu lu<br />
munnu. In questa eventualità venivano<br />
cacciate in processione le statue di<br />
tutti i Santi, seguite dalla folla dei fe<strong>del</strong>i:<br />
i maschi si percuotevano le spalle<br />
con funi bagnate, le donne portavano<br />
sul capo corone di spine. Una pioggia<br />
a fine mese non è più utile alla campagna:<br />
L’acqua r’ San Giuvànnu serve sulu<br />
a llavà li panni.<br />
La mietitura <strong>del</strong> grano<br />
L’agricoltore doveva stare con la falce<br />
sempre a portata di mano: Giugnu, fàvici<br />
mpugnu; e per la fine <strong>del</strong> mese, comunque<br />
si presentava il grano andava<br />
mietuto: A S. Pietru, cumm’ è re granu,<br />
a ra mète! In verità, nelle zone più alte<br />
d’Irpinia la mietitura si effettuava per lo<br />
più nel mese di luglio, che per questo<br />
era chiamato dai contadini anche metùgliu.<br />
E così tra lo stormire stridente <strong>del</strong>le<br />
cicale, all’alba, uomini e donne armati<br />
di falce e allineati (mparanza) iniziavano<br />
a mietere le messi.<br />
Poiché il sole spaccava le pietre, sul capo<br />
gli uomini portavano cappelli di paglia<br />
e le donne le pezzuole legate sotto<br />
il mento. I mietitori si dividevano in<br />
due gruppi, di solito in maschi e fem-<br />
mine, e mentre tagliavano le messi a<br />
mannelli, di colpo partivano i canti.<br />
La trebbiatura (scugnatùra) veniva effettuata<br />
con due sistemi: portando in<br />
tondo sull’aia un paio di buoi che tiravano<br />
una pietra piatta la quale, passando<br />
sui covoni (re gregne), separava i<br />
chicchi dalla spiga; oppure battendo sui<br />
covoni con i manganieddi, una specie<br />
di correggiati.<br />
La spulatura era fatta con l’aiuto <strong>del</strong><br />
vento: il lavoro era eseguito in due tempi.<br />
Prima con una pala lanciavano in alto<br />
il grano perché il vento spingesse<br />
lontano le pule leggere e lasciasse ca-<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
dere ai piedi <strong>del</strong> contadino i chicchi di<br />
grano; e di solito erano gli uomini a fare<br />
questo lavoro, col capo protetto da<br />
un sacco di tela. Poi le donne riempivano<br />
il crivello (l’airòla) e lasciavano<br />
cadere dall’alto lentamente il frumento,<br />
esponendolo ai soffi <strong>del</strong> vento che portava<br />
lontano le pule, mentre i chicchi di<br />
grano cadevano sul telone steso ai piedi<br />
<strong>del</strong>le lavoratrici.<br />
Festività nel mese<br />
Con il mese di giugno prende inizio in<br />
Irpinia il trimestre estivo <strong>del</strong>le grandi feste<br />
padronali che un tempo esaltavano<br />
le peculiarità di ogni paese <strong>del</strong>la provincia.<br />
Oggi, prima domenica <strong>del</strong> mese,<br />
ricorre la festa <strong>del</strong> Corpus Domini, che<br />
la civiltà contadina celebrava in modo<br />
solenne con dispendio di colori e di fiori.<br />
In occasione <strong>del</strong>la processione <strong>del</strong><br />
SS. Sacramento, portato sotto il baldacchino,<br />
tutto il paese veniva addobbato:<br />
alle finestre e ai balconi pendevano lenzuola<br />
ricamate e coperte variopinte; e,<br />
al passaggio <strong>del</strong>l’Ostensorio, dall’alto<br />
piovevano fiori e petali di rose, sicché<br />
le strade parevano lunghi tappeti fioriti.<br />
La partecipazione <strong>del</strong>la comunità era<br />
corale; in ogni rione per ricevere il SS.<br />
Sacramento si allestiva un altare, dove<br />
il sacerdote sostava recitando una breve<br />
preghiera, prima di riprendere il percorso<br />
stabilito, che toccava ogni ango-<br />
TRADIZIONI<br />
lo <strong>del</strong> paese.<br />
Il giorno tredici si festeggia S. Antonio<br />
da Padova, assai venerato in Irpinia (è<br />
patrono di Andretta, Bisaccia, Montefalcione,<br />
Pago, Torella). Il giorno quindici<br />
è San Vito, patrono di Aquilonia e<br />
S. Stefano <strong>del</strong> Sole, venerato come patrono<br />
dei cani. In alcuni paesi, come<br />
Vallata, si compiva questa pratica rituale<br />
per curare la malattia <strong>del</strong>la propria<br />
bestiola: la portavano in giro tre<br />
volte attorno alla chiesa <strong>del</strong> Santo, con<br />
la convinzione che così sarebbe guarita<br />
dal male che l’aveva colpito.<br />
Il 25 ricorre la festa di Guglielmo, Patrono<br />
<strong>del</strong>l’Irpinia. Intorno a S. Guglielmo,<br />
che nel XIII secolo visse da eremita<br />
e da apostolo nella terra d’Irpinia<br />
(Montevergine, Laceno, Goleto), fiori-<br />
La ricorrenza <strong>del</strong>la festività di San Giovanni non è solo un<br />
tempo pieno di premonizioni. Per alcuni aspetti è anche un<br />
tempus horrendum. E’ la notte maledetta in cui le donne,<br />
che sono venute al mondo a Natale, si mutano in janàre<br />
rono numerose leggende. A Laceno,<br />
Guglielmo ebbe la visione <strong>del</strong> SS. Salvatore<br />
che gli impose di lasciare l’eremo<br />
(Ne stes in loco isto! gli disse) e di<br />
dedicarsi a una vita più operosa.<br />
Abbandonato l’altopiano Laceno, Guglielmo<br />
scese nell’alta valle <strong>del</strong>l’Ofanto,<br />
dove intraprese la costruzione <strong>del</strong>l’abbazia<br />
<strong>del</strong> Goleto. E qui un giorno<br />
addomesticò un lupo che gli aveva azzannato<br />
l’asinello, imponendogli il basto<br />
e costringendolo a trasportare le pietre<br />
che servivano per la costruzione <strong>del</strong><br />
convento.<br />
Il 24 è S. Giovanni Battista, Patrono di<br />
27<br />
Carife, Contrada, Quadrella, Villanova.<br />
La notte di San Giovanni<br />
Il periodo in cui cade il solstizio estivo,<br />
all’inizio <strong>del</strong>l’estate, già prima <strong>del</strong>la civiltà<br />
cristiana era un tempo di prodigi e<br />
di premonizioni, tempus fatidicum.<br />
Poiché era ritenuto il capodanno <strong>del</strong> secondo<br />
semestre, in questa giornata si<br />
traevano gli auspici. In seguito la chiesa<br />
cattolica ha fissato nella data <strong>del</strong> 24<br />
la festa di S. Giovanni Battista, a cui la<br />
religiosità popolare ha attribuito alcuni<br />
degli aspetti <strong>del</strong>la tradizione precristiana.<br />
La notte tra il ventitré e il ventiquattro<br />
di giugno, per antica tradizione,<br />
era ritenuta un momento favorevole per<br />
ricavare presagi.<br />
La fanciulla che durante la notte riusciva<br />
per prima a vedere la testa decapitata<br />
di S. Giovanni nella luna, si sarebbe<br />
sposata entro l’anno. Ma la notte era<br />
anche il momento propizio per attivare<br />
un rito divinatorio. La fanciulla innamorata,<br />
per leggere nel cuore <strong>del</strong> suo<br />
amato, spiantava un cardo selvatico, e<br />
una volta bruciacchiato alla fiamma di<br />
una can<strong>del</strong>a, lo poneva in un vaso d’acqua;<br />
posato il vaso col cardo sul davanzale<br />
<strong>del</strong>la finestra, lo lasciava lì per<br />
tutta la notte. Se l’indomani lo trovava<br />
rifiorito, era segno che sarebbe durato<br />
per sempre l’amore con il suo ragazzo;<br />
se, invece, il cardo appassiva, voleva dire<br />
che presto lui l’avrebbe piantata.<br />
Ad Aquilonia e a S. Andrea di Conza<br />
per un rito simile le ragazze ricorrevano<br />
all’albume: mettevano la chiara<br />
d’uovo in un bicchiere e la esponevano<br />
al sereno.<br />
Al mattino, dalla forma assunta dall’albume,<br />
sarebbero riuscite a desumere il<br />
mestiere <strong>del</strong>l’uomo che sarebbe stato il<br />
loro compagno per tutta la vita. A Calitri,<br />
Nusco, Bagnoli le ragazze attivavano<br />
il medesimo rito magico: ponevano<br />
in una paletta di ferro un pezzetto di<br />
piombo, e lo lasciavano sciogliere al calore<br />
<strong>del</strong> fuoco. Una volta che il piombo<br />
era diventato liquido, lo buttavano in<br />
una bacinella d’acqua. Dalla forma assunta<br />
dal piombo, di nuovo indurito, le<br />
ragazze pronosticavano il mestiere <strong>del</strong><br />
futuro marito: una sega indicava un<br />
marito falegname, una penna un marito<br />
impiegato.<br />
La ricorrenza <strong>del</strong>la festività di San Giovanni<br />
non è solo un tempo pieno di<br />
premonizioni. Per alcuni aspetti è anche<br />
un tempus horrendum. E’ la notte<br />
maledetta in cui le donne, che sono venute<br />
al mondo a Natale, si mutano in<br />
janàre. Questa specie di strega nostrana<br />
che discende dalla strigem romana, volando<br />
sulle ali <strong>del</strong> vento, penetra nelle<br />
case in cui c’è un neonato, se lo porta<br />
via e lo mette a cuocere in una pentola<br />
per ricavarne il grasso con cui si unge<br />
sotto le ascelle per volare.<br />
Nella notte è anche possibile vedere riflesse<br />
in un bacile con l’acqua le ombre<br />
di Erodiade e di sua figlia Salomè, che<br />
attraversano il cielo a cavallo di una trave<br />
di fuoco, spinte lassù - così narra la<br />
leggenda - da un soffio violento emanato<br />
dalla bocca di S. Giovanni, dopo<br />
che gli fu tagliata la testa.<br />
Le due donne, che avevano ottenuto da<br />
Erode la decapitazione <strong>del</strong> Santo, si<br />
scambiano parole di reciproca accusa.<br />
Precisano le fonti che possono sentire<br />
quanto si dicono madre e figlia solo coloro<br />
che hanno l’animo puro.<br />
*da Irpinia Magica
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />
Breve profilo di uno dei maggiori pensatori italiani<br />
La Filosofia e l’Etica<br />
Interculturale di Cacciatore<br />
L’originale opera storico-ermeneutica sulla filosofia italiana e tedesca dal ‘700 al ‘900 - lo storicismo<br />
critico-problematico di ascendenza vichiana e marxista - l’elaborazione <strong>del</strong>la prospettiva di<br />
una società fondata sulla cittadinanza attiva, sulla solidarietà, l’ospitalità e l’interculturalismo<br />
LUIGI ANZALONE<br />
“E’<br />
ben<br />
vero<br />
che<br />
oggi<br />
sulle<br />
democrazie moderne<br />
è calato il<br />
peso plumbeo <strong>del</strong>la paura, <strong>del</strong>la<br />
diffidenza, <strong>del</strong>la corsa al respingimento<br />
<strong>del</strong>l’altro, <strong>del</strong>le forme nuove<br />
di annichilimento <strong>del</strong>le diversità<br />
così economico-sociali come<br />
culturali, ed è altresì vero che è<br />
proprio la diversità <strong>del</strong>le fedi religiose<br />
a costituire uno degli ingredienti<br />
di queste paura, a fornire<br />
spesso la miccia capace di provocare<br />
conflagrazioni drammatiche,<br />
non soltanto metaforiche. Di fronte<br />
a un tale fenomeno, che nessuna<br />
illuministica fiducia nel dialogo<br />
e nessun generoso appello alla<br />
fraternità contribuiranno a dissipare,<br />
vi è solo la disponibilità, che<br />
dev’essere eticamente consapevole<br />
e politicamente concretissima, a<br />
trovare forme normative, che siano<br />
cosmopolitiche al massimo possibile<br />
e che riconoscano e garantiscano<br />
la piena libertà <strong>del</strong>le coscienze”(1).<br />
Infatti la libertà di coscienza<br />
non solo è un diritto inalienabile<br />
<strong>del</strong>la persona, in quanto<br />
forma prima <strong>del</strong>la sua libertà, ma<br />
si propone anche come l’essenza<br />
e il fondamento di ogni Stato che<br />
voglia essere, ed effettivamente<br />
sia, democratico e si riconosca,<br />
pur con eclettismo e pluralità di<br />
visioni, nei principi e negli ideali<br />
su cui si fonda un’etica civile<br />
umanistica ed universalistica. Solo<br />
dismettendo qualsiasi eurocentrismo<br />
culturale e valoriale e<br />
muovendo dal reciproco riconoscimento<br />
e rispetto, si può se non<br />
creare, giacché già esiste, sia pure<br />
con contra-<br />
statadiscontinuità, almeno<br />
tentare di incrementare<br />
in manierasignificativa<br />
e incisiva un<br />
pensiero e una<br />
prassi (e, quindi,<br />
una cittadinanza)interculturale<br />
che si<br />
esprima nella<br />
vivacità originale<br />
e creativa <strong>del</strong><br />
dialogo, <strong>del</strong> dibattito,<br />
<strong>del</strong> confronto, degli influssi<br />
e scambi tra culture e civiltà. Si<br />
può, così, dare luogo a un loro ulteriore<br />
e forte arricchimento e anche<br />
a un meticciato culturale e civile<br />
- insomma, a un “processo di<br />
«ibridazione»” non “soltanto a<br />
partire dal «mescolamento» <strong>del</strong>le<br />
culture, ma anche dal continuo,<br />
reciproco trasmettersi (…) di simbologie,<br />
miti, religioni, stili di vita,<br />
mo<strong>del</strong>li artistici e letterari”(2).<br />
E’ una cosa, questa, tanto complessa<br />
quanto utile al fine sia di<br />
sostituire sempre più, nella vita<br />
dei singoli e dei gruppi come dei<br />
popoli e <strong>del</strong>le nazioni, a un io e a<br />
un tu egoistici e chiusi un noi solidale<br />
e umano, sia di promuovere<br />
un mondo finalmente pacificato,<br />
aperto, plurale, libero, demo-<br />
Giambattista Vico<br />
cratico, ancora più multiculturale,<br />
non solo tollerante ma ospitale,<br />
solidale, giusto.<br />
C’è, quindi, urgente bisogno di<br />
costruzione e diffusione di un<br />
un’etica interculturale, dove “l’interculturalità<br />
si propone come plurale<br />
possibilità di riempimento di<br />
contenuti <strong>del</strong>la più formale e teoretica<br />
questione <strong>del</strong>l’intersoggettività”.<br />
L’intersoggettività è la questione<br />
<strong>del</strong>l’esserci <strong>del</strong>l’uomo in<br />
quanto essere-con-altri, ponendosi<br />
come fondazione e modalità,<br />
strutturazione e fisionomia, vita e<br />
storia <strong>del</strong>le comunità nelle loro diverse<br />
articolazioni ed espressioni<br />
economico, sociali, civili, culturali,<br />
religiose e politiche. Ma mai come<br />
oggi, nell’epoca successiva al<br />
crollo <strong>del</strong>la divisione <strong>del</strong> mondo<br />
creata a Yalta nel febbraio <strong>del</strong><br />
1945, nell’epoca cioè <strong>del</strong>la mondialità<br />
dei mercati, <strong>del</strong> loro darwinismo<br />
cinico e spietato, segnatamente<br />
quello <strong>del</strong> capitalismo finanziario,<br />
e di un multiculturalismo<br />
carico di drammi e tensioni,<br />
questa questione assume massima<br />
attualità e preminenza su altre<br />
pur importanti e decisive e<br />
chiama in gioco le categorie fondamentali<br />
<strong>del</strong>la riflessione etica:<br />
“alterità, riconoscimento, identità,<br />
differenza, relazione, diritti umani,<br />
norme, dialogo, libertà, autonomia<br />
e così via”(3).<br />
Alla costruzione critica e organica<br />
di un’etica, anzi, di una filosofia<br />
interculturale che, senza cadere<br />
in relativismo fatuo e fuorviante,<br />
sia fondamento e orizzonte<br />
di senso di una società umana<br />
democratica e interculturale e anche<br />
interetnica, capace di avere la<br />
meglio su fondamentalismi, razzismi,<br />
nazionalismi, xenofobie e<br />
integralismi di vario genere, il professore<br />
Giuseppe Cacciatore, al<br />
quale appartengono le frasi citate<br />
fra virgolette insieme al senso <strong>del</strong><br />
discorso fin qui svolto, sta dedicando<br />
da più di 10 anni le sue così<br />
elevate energie speculative e le<br />
sue eccezionali competenze filosofiche,<br />
storico-letterarie e sociologico-politiche,<br />
mettendo anche<br />
di nuovo alla prova la sua particolare<br />
passione e grande capacità di<br />
gobettiano e gramsciano organizzatore<br />
di fatti ed eventi sulle tematiche<br />
<strong>del</strong>lo spirito umano e <strong>del</strong><br />
nostro tempo, pur così povero e<br />
impoetico(4). Per fare un esempio,<br />
si può ricordare che Caccia-<br />
“E’ ben vero che oggi sulle democrazie moderne è calato il peso<br />
plumbeo <strong>del</strong>la paura, <strong>del</strong>la diffidenza, <strong>del</strong>la corsa al respingimento<br />
<strong>del</strong>l’altro. Difronte ad un tale fenomeno vi è solo la<br />
disponibilità, che deve essere eticamente consapevole e politicamente<br />
concretissima, a trovare forme normative, che siano<br />
cosmopolitiche al massimo possibile e che riconoscano e garantiscano<br />
la piena libertà <strong>del</strong>le coscienze” (G. Cacciatore)<br />
tore ha organizzato, tra maggio e<br />
giugno <strong>del</strong> 2008, insieme alle più<br />
importanti Università italiane, una<br />
fitta serie di Giornate di studio sull’Interculturalità<br />
con i maggiori<br />
esponenti a livello internazionale<br />
di questa, per più versi, nuova disciplina.<br />
“L’obiettivo <strong>del</strong> programma<br />
di ricerca, per dirla con il suo<br />
promotore, era quello di individuare<br />
nuovi strumenti concettuali<br />
e rinnovate metodologie ai fini<br />
<strong>del</strong>la comprensione dei significati<br />
e dei contenuti di una filosofia<br />
e di un’etica <strong>del</strong>l’interculturalità.<br />
E ciò nel senso (…) soprattutto di<br />
provocare necessari ripensamenti<br />
e riformulazioni <strong>del</strong>la categorie di<br />
multiculturalismo e cittadinanza<br />
democratica, di intersoggettività e<br />
diritti umani, di universalismo e<br />
particolarismo”(5).<br />
Vale la pena<br />
di sottolineare<br />
che, così pensando<br />
e agendo,<br />
Cacciatore<br />
ha corrisposto<br />
non solo alla<br />
specificità <strong>del</strong>l’oggetto<br />
<strong>del</strong><br />
suo attuale lavoro<br />
teorico e<br />
pratico, che è<br />
tutt’altro che<br />
indicato per<br />
una riflessione<br />
monastica<br />
e/o aristocraticamentesolitaria,<br />
ma innanzitutto<br />
a<br />
quella che è la<br />
sostanza prima,<br />
che è anche<br />
l’origine,<br />
logico-dialettica<br />
o dia-logica<br />
<strong>del</strong>la filosofia,<br />
secondo<br />
quanto ci insegna Platone e, prima<br />
di lui, i Sapienti così come<br />
Colli ha chiamato i cosiddetti Presocratici<br />
e concordando con la rivalutazione<br />
potente <strong>del</strong> loro pensiero<br />
operata da Heidegger e Severino.<br />
2. Giuseppe Cacciatore è uno dei<br />
massimi esponenti <strong>del</strong>la filosofia<br />
italiana, il cui nome e i cui libri<br />
hanno da molti anni meritata e<br />
ampia notorietà e risonanza, oltre<br />
che in Italia, specie in due Paesi<br />
europei di particolare, sia pure diverso,<br />
rilievo culturale e speculativo:<br />
la Germania che, dall’età di<br />
Kant e Hegel ad oggi, ponendosi<br />
come il luogo in cui lo spirito<br />
giunge a se stesso nell’elemento<br />
<strong>del</strong> concetto, è, per la filosofia, ciò<br />
che fu la Grecia dall’età dei Sapienti<br />
a Platone, Ari-<br />
stotele e Plotino, e la<br />
Spagna, la cui dionisiaca<br />
e palpitante,<br />
complessa e plurale,<br />
mediterranea e drammatica<br />
esistenzialità<br />
storica ha donato parti<br />
maschi e frutti maturi<br />
al libero pensiero,<br />
alla poesia e alla meditazione<br />
critica. Riservandoci<br />
di fare riferimento,<br />
al rapporto<br />
appassionato e concettualmente<br />
più che<br />
riuscito, di Cacciatore con la filosofia<br />
tedesca, diciamo subito che<br />
<strong>del</strong>l’eccellenza interculturale <strong>del</strong>la<br />
filosofia spagnola e anche <strong>del</strong>la<br />
sua letteratura - dalla “ragione<br />
<strong>del</strong>la vita” che si rivolge alla<br />
“struttura storica essenziale <strong>del</strong>la<br />
realtà umana” in un “affanno di<br />
chiarezza sulle cose” di Ortega y<br />
Gasset alla ragione come “<strong>del</strong>irio<br />
e destino”di Maria Zambrano,<br />
per concludere o, meglio, principiare<br />
con il Don Chisciotte, al fine<br />
di tentare di intenderne il “sentimento<br />
tragico <strong>del</strong>la vita umana”<br />
e, seguendo l’invito di Unamuno,<br />
“riscattare il sepolcro <strong>del</strong> Cavaliere<br />
<strong>del</strong>la Follia dal dominio dei gentiluomini<br />
<strong>del</strong>la Ragione”– Cacciatore<br />
si segnala quale eminente interprete,<br />
come attesta, tra l’altro,<br />
quell’autentico gioiello filosoficoermeneutico,<br />
che è la raccolta di<br />
saggi e ricerche pubblicata quest’anno<br />
con il titolo Sulla filosofia<br />
spagnola(6).<br />
Poco più che trentenne è diventato<br />
professore ordinario di Storia<br />
<strong>del</strong>la Filosofia presso l’Università<br />
degli Studi Federico II di Napoli,<br />
dopo essere stato, dagli anni immediatamente<br />
successivi alla laurea<br />
(1968), prima assistente di<br />
Storia <strong>del</strong>la Filosofia presso l’Università<br />
di Salerno e poi professore<br />
associato di Dottrine Politiche<br />
presso lo stesso Ateneo. Nel giro<br />
di non molti anni, la particolare<br />
qualità <strong>del</strong>la sua ricerca teorica e<br />
dei suoi scritti, nei quali la<br />
profondità <strong>del</strong> pensiero e il rigore<br />
<strong>del</strong>l’investigazione critico-filologico-filosofica<br />
si traducono in un<br />
linguaggio chiaro, elegante, coinvolgente<br />
e in un argomentare serrato,<br />
profondo e conseguenziale<br />
(tipico di quel saper pensare e saper<br />
scrivere che lo accomuna a<br />
un altro grande filosofo come lui<br />
salernitano, Abbagnano), lo ha<br />
imposto nelle più prestigiose istituzioni<br />
culturali <strong>del</strong> nostro Paese.<br />
Basti dire che è socio <strong>del</strong>l’Accademia<br />
di Scienze Politiche e Morali<br />
di Napoli, <strong>del</strong>l’Accademia Ponta-<br />
Wilhelm Dithey<br />
niana, <strong>del</strong>l’Istituto Nazionale di<br />
Studi Crociani, <strong>del</strong>l’Accademia<br />
Nazionale dei Lincei, Direttore <strong>del</strong><br />
Centro di Studi Vichiani e degli<br />
Studi Latinoamericani (ISLA), . E’<br />
stato fino a qualche anno fa Direttore<br />
<strong>del</strong> Dipartimento di Filosofia<br />
28<br />
“A. Aliotta” e, nel 1999, è stato<br />
insignito <strong>del</strong> premio Internazionale<br />
“G. Dorso”. La sua attività didattico-educativa<br />
si svolge, oltre<br />
che presso l’Università di Napoli,<br />
anche presso l’Università “Humboldt”<br />
di Berlino, le Università di<br />
Dusserdolf, di Monaco di Baviera<br />
e di Halle-Wittemberg, di cui è visiting<br />
professor, di Barcellona, Valencia<br />
e l’Universitad Central de<br />
Venezuela.<br />
E’, perciò, poco che una ripetizione<br />
di quanto già detto dire che<br />
Giuseppe Cacciatore, se lo riportiamo<br />
al suo luogo di nascita, che<br />
è anche quello di vita, si caratterizza<br />
come una <strong>del</strong>le più importanti<br />
e significative personalità<br />
che, a livello nazionale e oltre, illustrano<br />
Salerno. Ma è utile dirlo<br />
per sottolineare che le sue origini<br />
familiari ne fanno un esponente<br />
di spicco di quella borghesia intellettuale<br />
e di sinistra di cui questa<br />
città campana, a ragione, va fiera.<br />
Peraltro, dalla sua famiglia il nostro<br />
futuro e famoso professore e<br />
filosofo ricevette buone provviste<br />
per la vita, sia activa che contemplativa.<br />
Né poteva essere diversamente:<br />
suo padre Francesco era<br />
uno dei dirigenti più noti e stimati<br />
<strong>del</strong> PSI e poi <strong>del</strong> PSUP salerni-<br />
tano e campano, oltre che deputato<br />
al Parlamento, e un suo zio<br />
paterno, Luigi, una <strong>del</strong>le più intelligenti<br />
e luminose figure <strong>del</strong>la<br />
grande storia <strong>del</strong> socialismo italiano.a.<br />
Parlando di Luigi Cacciatore,<br />
è doveroso aggiungere che
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> FILOSOFIA<br />
Giuseppe Cacciatore<br />
avrebbe senz’altro dato tanto di<br />
più alla causa <strong>del</strong> movimento<br />
operaio e <strong>del</strong> socialismo di quanto<br />
già diede se, all’improvviso,<br />
non fosse morto nell’agosto <strong>del</strong><br />
1951, ad appena 51 anni, mentre<br />
era impegnato, con Di Vittorio,<br />
nell’esaltante e difficile lavoro di<br />
direzione <strong>del</strong> più grande sindacato<br />
dei lavoratori italiani, la CGIL.<br />
Infatti, già a 19 anni si era iscritto<br />
al Partito Socialista, era stato<br />
più volte in carcere per la sua irriducibile<br />
e attiva opposizione al<br />
fascismo, per diventare, dopo la<br />
Liberazione, esponente di primo<br />
piano <strong>del</strong>l’ala sinistra e membro<br />
<strong>del</strong>la Direzione nazionale <strong>del</strong> PSI,<br />
deputato, sottosegretario, ministro.<br />
A suo padre e a suo zio, che<br />
così felicemente ne hanno influenzato<br />
la formazione umana<br />
ed etico-politica, il loro Peppino<br />
ha dedicato, nella seconda metà<br />
degli anni settanta, due libri di indiscutibile<br />
pregio, a tutt’oggi importanti<br />
e attuali: Per l’unità dei<br />
lavoratori e La sinistra socialista<br />
nel dopoguerra. Meridionalismo e<br />
politica unitaria in Luigi Cacciatore.<br />
3. Non è risolvibile nello spazio<br />
ristretto di questo scritto la <strong>del</strong>ineazione,<br />
vuoi pure rapida, <strong>del</strong>l’itinerarium<br />
mentis in philosophiam<br />
<strong>del</strong> nostro professore,<br />
che appare quanto mai impegnativo,<br />
originale e articolato. Ma al<br />
fine di introdurre, sia pure in modo<br />
accennato, alla sua biografia di<br />
studioso e di filosofo e far intendere<br />
donde provenga il suo non<br />
fortuito approdo alla filosofia <strong>del</strong>l’interculturalità,<br />
forse giova dire<br />
innanzitutto che Cacciatore muove<br />
dal rigoroso e critico assillo,<br />
politico e filosofico, di mediare il<br />
suo forte e mai rinnegato marxismo<br />
con l’esigenza di una visione<br />
storica che non dia per acclarato,<br />
come Marx vuole, ciò che invece<br />
acclarato non è: il nesso universale-particolare,<br />
teoria-prassi, in<br />
quanto nesso tra il soggetto che<br />
conosce la società e la storia (la<br />
civetta hegeliana) e il soggetto che<br />
la fa (la talpa ancora hegeliana)<br />
nel senso che le trasforma radictus<br />
attraverso la rivoluzione. Così,<br />
infatti, si corre il rischio di “terrorizzare”<br />
il particolare, di non intendere<br />
le individualità, le specificità<br />
proprie <strong>del</strong> divenire storico,<br />
le loro contraddizioni e di forzarle<br />
fino a rendere il comunismo,<br />
quando si crede possa cambiare<br />
il corso <strong>del</strong>la storia, un Dio ingannatore.<br />
Di qui l’incontro di Cacciatore<br />
– grazie anche all’influsso<br />
di Tessitore, filosofo storicista di<br />
prima grandezza, e, con lui, di<br />
Piovani, loro comune Maestro –<br />
con lo storicismo tedesco: non,<br />
però, quello di ascendenza hegeliana<br />
o hegelo-marxista, ma quello<br />
che, sulla scorta <strong>del</strong>le Critiche<br />
di Kant, assegna a se stesso il<br />
compito di fondare la Scienza storica.<br />
Quest’indirizzo ha come<br />
massimo esponente Dilthey, di<br />
cui Cacciatore è riuscito a diventare<br />
uno dei più accreditati e prestigiosi<br />
interpreti a livello europeo,<br />
avendogli dedicato una serie<br />
di scritti impressionante per quantità<br />
e indiscutibile per qualità, tra<br />
cui spicca una splendida e insuperata<br />
trilogia, rappresentata dai<br />
due volumi di Scienza e filosofia<br />
in Dilthey (1976) e Vita e forme<br />
<strong>del</strong>la scienza storica (1985). A nostro<br />
avviso, uno dei pregi maggiori<br />
<strong>del</strong>la sua opera di ermeneutica<br />
diltheyana consiste nell’aver saputo<br />
lumeggiare appieno l’intrico<br />
emozional-razionale, polisemico<br />
e dialettico, <strong>del</strong> Verstehen (il comprendere<br />
storico come conoscenza<br />
accompagnata da una tonalità<br />
emotiva) e la fondamentale funzione<br />
che esso svolge nella conoscenza<br />
come nella vita e nella storia,<br />
al punto che “il significato e il<br />
ruolo <strong>del</strong> «Versthen» non appaiono<br />
separabili dalla ricerca <strong>del</strong> fondamento<br />
<strong>del</strong>le «Geisteswissenshaften»,<br />
sia nel senso <strong>del</strong>la relazione<br />
di fondo che Dilthey istituisce tra<br />
ragione gnoseologica <strong>del</strong>la realtà<br />
complessa, e al tempo stesso unitaria,<br />
<strong>del</strong> «Leben» e oggettività <strong>del</strong><br />
mondo storico, sia in quello <strong>del</strong>la<br />
storicità come luogo di maggiore<br />
visibilità dei processi di comprensione<br />
e «legittimazione» dei fenomeni<br />
<strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>la società e<br />
<strong>del</strong>lo Stato”(7). Anche degli altri<br />
più importanti rappresentanti <strong>del</strong>lo<br />
storicismo tedesco (come<br />
Droysen, Troeltsch, Meinecke,<br />
Lamprecht) e italiano Cacciatore<br />
si pone, con i suoi studi e saggi,<br />
come uno dei maggiori studiosi.<br />
E’ necessario, però, dare anche<br />
giusto rilievo al suo libro su Cassirer<br />
interprete di Kant, che possiede,<br />
tra l’altro, il pregio di aver<br />
individuato il fulcro <strong>del</strong>l’interpretazione<br />
cassireriana <strong>del</strong> criticismo<br />
non nella separazione tra mondo<br />
sensibile e mondo intelligibile ma<br />
“nell’unica distinzione possibile,<br />
quella fra sensibilità e ragione,<br />
cioè non fra due entità oggettive<br />
ma fra due funzioni conoscitive”(8).<br />
A questo punto, appaiono evidenti<br />
le peculiarità morfologiche <strong>del</strong>lo<br />
storicismo critico-problematico<br />
di Cacciatore. La criticità si riferisce<br />
al metodo di cui si serve, consistente<br />
nel muovere dalla “permanente<br />
tensione dialettica” che<br />
caratterizza “le oggettivazioni <strong>del</strong>la<br />
vita”, così da portarne alla luce<br />
“le connessioni dinamiche che<br />
non contrappongono, in processi<br />
di reciproca subordinazione, universale<br />
e particolare, strutture logiche<br />
e dati empirici, forme e vita”(9).<br />
La problematicità ha una<br />
duplice declinazione: 1) oggettiva<br />
nel senso che la storia resta pur<br />
sempre un problema da risolvere<br />
per la storiografia e per la filosofia<br />
e non è mai un sistema, poiché<br />
non è una totalità bell’e fatta,<br />
tale cioè da realizzare un significato<br />
o fine unico o una costellazione<br />
coerente di fini e significati,<br />
pur se, persino nei momenti di<br />
crisi, somiglia alla lancia di Odino,<br />
dal momento che, come l’arma<br />
<strong>del</strong> dio nordico, guarisce le fe-<br />
rite che infligge(10). (D’altronde,<br />
lo stesso Hegel identificava la razionalità<br />
effettuale con la “rosa<br />
<strong>del</strong>la ragione nella croce <strong>del</strong> presente”);<br />
2) soggettiva nel senso<br />
che la problematicità <strong>del</strong>la storia<br />
non solo nega alla ricerca qualsiasi<br />
ybris di conclusività, ma richiede<br />
che su di essa s’intervenga in<br />
senso politico o etico-politico, per<br />
volgerla al meglio. Ed è proprio<br />
nella politicità <strong>del</strong>la sua visione<br />
che Cacciatore si distanzia dall’accademismo<br />
liberal-democratico di<br />
Dilthey e dei suoi seguaci, qualcuno<br />
dei quali attardato, per dirla<br />
con Lenk, da un romanticismo<br />
medievaleggiante. Se ne distanzia,<br />
per esprimere una forte e sentita<br />
vicinanza al padre <strong>del</strong>lo storicismo<br />
a cui anche anche Marx deve<br />
tanto, Vico(11) e, con essa, far<br />
valere le ragioni <strong>del</strong> suo originale<br />
storicismo marxista. Lo fa già<br />
quando dialoga con l’utopismo di<br />
Bloch e <strong>del</strong> giovane Lukàcs(12)<br />
o, perché no, di Pisacane, con<br />
Gramsci, <strong>del</strong> quale ben coglie la<br />
criticità e la storicità <strong>del</strong>la visione,<br />
e con Labriola, di cui, evidenzia<br />
come anche in lui “la criticità <strong>del</strong>lo<br />
storicismo e <strong>del</strong> marxismo fanno<br />
tutt’uno”, grazie anche “al forte<br />
hegelismo”, mutuato da Spaventa(13).<br />
Non venendo, comunque,<br />
meno a quello che per uno<br />
storicista e un marxista come lui<br />
è quasi un obbligo: la riscoperta<br />
<strong>del</strong>l’autentico e forte spirito liberal<br />
di Croce e l’interpretazione <strong>del</strong><br />
vitale come dissolutore di ogni<br />
olimpica distinzione e circolarità<br />
<strong>del</strong>le fasi <strong>del</strong> cammino <strong>del</strong>lo Spirito<br />
nella storia.(14).<br />
4. “In un angolo <strong>del</strong> campo c’è un<br />
cartello dove è segnalato che lì sorgeva<br />
la «quercia di Goethe». Incuriosito<br />
ho sfogliato la guida e ho<br />
appreso che le SS la risparmiarono<br />
quando vennero creati gli<br />
spiazzi per le baracche in segno di<br />
omaggio al grande poeta che, così<br />
dice l’aneddotica, sostava spesso<br />
sotto i grande albero in compagnia<br />
<strong>del</strong>la sua amata Madame<br />
von Stein. Si trattava, cioè, per<br />
quegli aguzzini di un segno da rispettare,<br />
di un simbolo da celebrare,<br />
di un monumento, tra gli altri,<br />
alla grande superiorità <strong>del</strong>la Germania”(15).<br />
Questo brano è tratto dal capitolo<br />
<strong>del</strong> libro <strong>del</strong> nostro filosofo su un<br />
suo viaggio in Germania in cui<br />
descrive la sua commossa visita<br />
al campo di sterminio di Buchenwald,<br />
distante pochi chilometri<br />
dalla “magica” Weimar, i<br />
cui bravi abitanti non si “accorsero”<br />
di ciò che accadeva davanti<br />
casa loro. Non è esagerato ritenere<br />
che Buchenwald e l’albero di<br />
Goethe hanno rappresentato per<br />
Cacciatore un Erlebnis che simboleggiava<br />
quella che Lukàcs ha<br />
chiamato “la tragedia tedesca” e,<br />
con essa, la tragedia <strong>del</strong>l’umanità<br />
<strong>del</strong> Novecento alle prese con i<br />
suoi demoni e con l’emergere orrido<br />
<strong>del</strong> sottosuolo <strong>del</strong>la sua anima.<br />
Soprattutto una esperienza<br />
di tale lacerante e indimenticabile<br />
vissutezza sembra aver provocato<br />
in Cacciatore la forte e nobile<br />
spinta emozional-esistenziale<br />
che ha fatto sì che il suo storicismo<br />
critico-problematico o, se si<br />
vuole, il suo marxismo come “teoria<br />
critica”, “apparato concettuale<br />
dialetticamente aperto e inconchiuso”(16)<br />
acquisisse, come in<br />
Eraclito, un “logos più profondo”<br />
nel momento in cui ha posto mano<br />
a una filosofia e a un’etica <strong>del</strong>l’interculturalità.<br />
Di esse, abbiamo riassunto i fini<br />
fondamentali. Ora, avendo cercato<br />
di dire qualcosa sul filosofo<br />
che le ha elaborate, tentiamo di ricostruirne<br />
in breve l’impianto teorico<br />
che le sostiene e fa sì che non<br />
si riducano ad astratta quanto generosa<br />
utopia, ma rilucano come<br />
ragione filosofica che comanda<br />
un dover-essere. Dialogando in<br />
modo serrato specie con Seyla<br />
Benhabib, Wallerstein, Bauman,<br />
Hannah Arendt, Habermas, Cacciatore,<br />
nel proporre come terreno<br />
di ricerca “la fondabilità e la<br />
stessa plausibilità di un «universalismo<br />
etico che, pur perseguendo<br />
la ricerca di una norma morale,<br />
non smarrisca e non occulti la<br />
ricchezza <strong>del</strong>la «differenza storicoculturale»”,<br />
afferma che ciò è pos-<br />
sibile se si muove dalla rinunzia<br />
all’egemonia culturale e dal “presupposto<br />
<strong>del</strong>l’uguaglianza dei<br />
punti di partenza; pur riconoscendo<br />
la peculiare identità di ogni<br />
cultura, si può tendere ad una dimensione<br />
di interculturalità resa<br />
plausibile dalla conoscenza e dalla<br />
comunicazione di elementi comuni<br />
e da tutte le opportunità offerte<br />
dalla relazione interculturale”(17).<br />
Solo apparentemente la ricerca<br />
<strong>del</strong>l’universale pare cozzare con<br />
la possibilità di una contestuale<br />
realizzazione di forme di vita, di<br />
cultura, di civiltà afferenti a ogni<br />
specifica identità culturale. Non<br />
c’è, invece, antinomia tra universalismo<br />
e contestualismo se si<br />
pensa e si realizza “un’idea di vita<br />
umana che presenta contemporaneamente<br />
gli elementi contestuali<br />
e trasformativi di esperienze<br />
morali individuali differenziali<br />
e gli elementi di un universalismo<br />
condiviso sempre disposto, tuttavia,<br />
a misurarsi con la relazionalità<br />
di stili di vita”(18).<br />
Con finezza d’intuizione e mente<br />
preveggente, Cacciatore vede proprio<br />
nelle città in cui viviamo, così<br />
interetniche, l’occasione per attuare<br />
un’idea di cittadinanza interculturale<br />
attiva, partecipata e<br />
dotata dei mezzi per esprimersi.<br />
Occorre realizzare questo protagonismo<br />
dei cittadini non solo per<br />
creare una città interculturale, ma<br />
anche per affrontare la lacerante<br />
contraddizione <strong>del</strong>le nostre città:<br />
“quella <strong>del</strong>la concentrazione massima<br />
in essa <strong>del</strong>le funzioni più<br />
avanzate <strong>del</strong> capitalismo finanziario<br />
e telematico e <strong>del</strong>la contemporanea<br />
presenza di una spaccatura<br />
sempre più radicale tra la<br />
città <strong>del</strong>la sicurezza e <strong>del</strong>la ricchezza<br />
(…) e la città invivibile<br />
<strong>del</strong>l’insicurezza economica, <strong>del</strong><br />
disagio, <strong>del</strong>la violenza, <strong>del</strong>le nuove<br />
e vecchie povertà”(19). L’obiettivo<br />
non impossibile è quello di<br />
Luigi Cacciatore<br />
una città interculturale che si faccia<br />
mondo e sia fondata sulla democrazia<br />
dal basso, <strong>del</strong>iberativa,<br />
solidale, giusta, ospitale, sapendo<br />
sempre che “il vero cemento che<br />
tiene insieme tutto ciò è il senso<br />
<strong>del</strong>l’appartenenza a una comune<br />
umanità”(20).<br />
NOTE<br />
1) G. CACCIATORE, Introduzione ad<br />
AA. VV., Interculturalità. Religione<br />
e teologia politica, a cura di G. Cacciatore<br />
e R. Diana, Guida, Napoli<br />
2010, p. 39.<br />
2) G. CACCIATORE, Etica interculturale<br />
e universalismo “critico”, in AA.<br />
VV. Interculturalità. Tra etica e politica,<br />
a cura di G. Cacciatore e G.<br />
D’Anna, Carocci, Roma 2010, p. 29<br />
3) G. CACCIATORE e G. D’ANNA, In-<br />
29<br />
troduzione. Dentro la differenza: riflessioni<br />
sull’etica interculturale, ivi,<br />
p. 9.<br />
4) Vale la pena ricordare il convegno<br />
internazionale che Cacciatore<br />
organizzò nel primo centenario <strong>del</strong>la<br />
morte di Karl Marx a Napoli<br />
dall’1 al 3 dicembre 1983, i cui atti<br />
sono raccolti in AA. VV., Marx e i<br />
marxismi cent’anni dopo, a cura di<br />
G. Cacciatore e F. Lomonaco, Guida,<br />
Napoli 1977.<br />
5) G. CACCIATORE-R. DIANA, Presentazione<br />
ad AA. VV., Interculturalità.<br />
Religione e teologia politica, cit.,<br />
p. 8<br />
6) G. CACCIATORE, Sulla filosofia<br />
spagnola. Saggi e ricerche, il Mulino,<br />
Bologna <strong>2013</strong>, pp. 50-51, 45.<br />
7) G. CACCIATORE, Vita e forme<br />
<strong>del</strong>la scienza storica. Saggi sulla storiografia<br />
di Dilthey, Morano, Napoli<br />
1985, p. 17.<br />
8) G. CACCIATORE, Cassirer interprete<br />
di Kant. E altri saggi, a cura di<br />
G. Gembillo, Armando Siciliano,<br />
Messina 2005, p. 41.<br />
9) G. CACCIATORE, Storicismo problematico<br />
e metodo critico, Guida,<br />
Napoli 1993, p. 362.<br />
10) Cfr., G. CACCIATORE, La lancia<br />
di Odino. Teorie e metodi <strong>del</strong>la scienza<br />
storica tra Ottocento e Novecento,<br />
Guerini e Associati, Milano<br />
1994.<br />
11) Cfr. G. CACCIATORE, L’infinito<br />
nella storia. Saggi su Vico, ESI, Napoli<br />
2009.<br />
11) Cfr. G. CACCIATORE, Ragione e<br />
speranza nel marxismo. L’eredità di<br />
Ernst Bloch, Dedalo, Bari 1979; ID.,<br />
Marxismo etica utopia negli anni<br />
Venti: Bloch e Lukàcs, in AA. VV.,<br />
Figure <strong>del</strong>l’Utopia. Saggi su Ernst<br />
Bloch, a cura di G. Cacciatore, Avellino<br />
1989, pp. 35-151<br />
12) G. CACCIATORE, Carlo Pisacane.<br />
Socialismo e Risorgimento, in<br />
AA.VV., Il pensiero civile a Napoli<br />
fra Ottocento e Novecento, IL DL Libri,<br />
Napoli 2008, pp. 59-77.<br />
13) G. CACCIATORE, Antonio Labriola<br />
in un altro secolo, Rubettino,<br />
2005, pp. 11, 55.<br />
14) Cfr. G. CACCIATORE, Filosofia<br />
pratica e filosofia civile nel pensiero<br />
di Benedetto Croce, Rubettino, 2005.<br />
15) G. CACCIATORE, La quercia di<br />
Goethe. Note di viaggio dalla Germania,<br />
Rubbettino, 1998, p. 87.<br />
16) G. CACCIATORE, Il Marx di<br />
Gramsci. Per una rilettura <strong>del</strong> nesso<br />
etica-teoria-politica, in AA. VV.,<br />
Marx e i marxismi cent’anni dopo,<br />
cit., p. 262.<br />
17) G. CACCIATORE, Etica interculturale<br />
e universalismo “critico”, in<br />
AA. VV., Interculturalità. Tra etica<br />
e politica, cit., pp. 32-34.<br />
18) Ivi, pp. 34-35<br />
19) G. CACCIATORE, Per un’idea interculturale<br />
di cittadinanza, in<br />
AA.VV., Per una relazionalità interculturale,<br />
a cura di G. Cacciatore, G.<br />
D’Anna, R. Diana, F. Santonianni,<br />
Mimesis, Milano-Udine 2012, p. 13.<br />
20) Ivi, p. 23.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Rubrica<br />
Consigli<br />
di lettura<br />
*<br />
*<br />
*<br />
*<br />
*<br />
a cura <strong>del</strong>la Testa Dora srl<br />
Sull'onda <strong>del</strong> successo juventino, (la Juve ha<br />
appena conquistato il suo secondo scudetto<br />
consecutivo), nelle edicole irpine arrivano due<br />
titoli scritti da due degli assoluti protagonisti<br />
di questo trionfo. Penso quindi gioco è la conferma<br />
<strong>del</strong>la perfetta efficienza <strong>del</strong>la macchina<br />
Pirlo. Il regista bianconero usa i piedi per calciare,<br />
la testa per pensare e la lingua per dire<br />
ciò che sente, senza tatticismo o giri di parole.<br />
Fra le tante prese di posizione contenute in<br />
questo libro, Pirlo è categorico sui colleghi calciatori<br />
coinvolti nelle scommesse, suggerisce<br />
provvedimenti drastici per combattere la violenza<br />
negli stadi e il crescente razzismo che<br />
LIBRI 30<br />
colpisce gli atleti di pelle nera. Non è certo tenero<br />
nei confronti dei dirigenti che hanno provato<br />
a rottamarlo, mentre ha qualche rimpianto<br />
verso quegli addetti ai lavori (Barcellona,<br />
Real Madrid, Chelsea) che gli hanno fatto<br />
una corte spietata, ma mai nel momento giusto.<br />
Pirlo racconta anche il suo lato spiritoso<br />
che si esprime negli scherzi da spogliatoio.<br />
Antonio Conte nella sua biografia Testa, cuore<br />
e gambe ripercorre tutta la sua carriera di<br />
calciatore da quando all'età di dodici anni passo'<br />
dalla Juventina al Lecce fino a quando la<br />
Juve lo sceglie come allenatore per tornare<br />
grandi insieme.<br />
Titolo: Innamorarsi a Notting Hill<br />
Autore: Ali McNamara Traduttore: Ricci A.<br />
Editore: Newton Compton<br />
Collana: Anagramma<br />
Data di Pubblicazione: Maggio <strong>2013</strong><br />
Pagine: 375<br />
Reparto: Narrativa > Narrativa rosa > Contemporanea e per adulti<br />
Descrizione: Scarlett O'Brien sogna una vita da film. Nel vero senso <strong>del</strong>la parola: perché il cinema, e in<br />
particolare le sue amate commedie romantiche, sono molto più eccitanti <strong>del</strong>la banale realtà di tutti i giorni<br />
accanto a un noioso fidanzato appassionato di fai-da-te. Ossessionata da Hugh Grant, Brad Pitt e Johnny Depp, Scarlett trascorre<br />
le giornate con la testa tra le nuvole, e le serate con la mano immersa in un sacchetto di popcorn, davanti allo schermo. Così,<br />
quando le si presenta l'occasione di trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, scenario di uno dei suoi film preferiti, non<br />
esita un secondo ad accettare: prima di cedere alle insistenze <strong>del</strong>la famiglia, che la vuole sposata e "sistemata", potrà vivere le<br />
sue fantasie almeno una volta! Ben presto però Scarlett scopre che la vera Notting Hill è molto diversa dalla sua versione di celluloide,<br />
e quando fa conoscenza con il suo nuovo vicino, l'affascinate quanto irritante Sean, si rende conto che il copione <strong>del</strong>la<br />
sua vita rischia di sfuggirle di mano... Forse il destino sta tramando come in "Serendipity"? O magari sta andando in scena il suo<br />
personale remake di "Se scappi ti sposo"? Ma qual è, in fin dei conti, il lieto fine che Scarlett desidera per se stessa? L'importante<br />
è deciderlo in fretta, perché il giorno <strong>del</strong>le nozze si avvicina...<br />
Titolo: Aprite la mente al vostro cuore<br />
Autore: Francesco (Jorge Mario Bergoglio)<br />
Editore: Rizzoli<br />
Collana: Saggi stranieri<br />
Data di Pubblicazione: Marzo <strong>2013</strong><br />
Pagine: 250<br />
Reparto: Religione > Cristianesimo > Teologia cristiana<br />
Descrizione: Ha conquistato il mondo con la sua semplicità, con parole chiare e profonde, con un messaggio<br />
rivoluzionario: in questo libro le lezioni di umiltà, di verità e di amore <strong>del</strong> papa che sta già cambiando<br />
la storia <strong>del</strong>la Chiesa. “Voglio una Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto di chiamarmi Francesco”: con queste<br />
parole Jorge Bergoglio si è rivolto ai giornalisti nella sua prima udienza pubblica. “La Chiesa non ha natura politica, ma spirituale.<br />
È il santo popolo di Dio. Con le sue virtù e i suoi peccati. E al centro non c'è il papa. Cristo è il centro.” La gioia e l’amore<br />
per i poveri, che hanno ispirato Francesco d’Assisi e che sono stati al centro <strong>del</strong>la vita e <strong>del</strong>l’apostolato di Jorge Bergoglio<br />
in Argentina, sono i valori che dobbiamo comprendere e ricercare nella vita vissuta giorno per giorno, come relazione personale<br />
con Dio. In questi quattro esercizi spirituali, papa Francesco ci invita a meditare e riflettere sui valori fondamentali, nel silenzio<br />
<strong>del</strong>la solitudine o in comunità, sull’essere felici “nel fare per gli altri”, sulla ricerca <strong>del</strong>le tracce di Cristo nel mondo, per dare<br />
un nuovo senso alla nostra vita e alla nostra fede.<br />
Titolo: Tutti a casa! Noi paghiamo il mutuo loro si prendono i palazzi<br />
Autore: Mario Giordano<br />
Editore: Mondadori<br />
Collana: Frecce<br />
Data di Pubblicazione: Aprile <strong>2013</strong><br />
Pagine: 168<br />
Reparto: Politica e società > Servizi sociali e criminologia > Reati e criminologia > Reati <strong>del</strong>la classe dirigente<br />
Descrizione: Se avete comprato una casa pagandola fino all'ultimo centesimo, siete fessi. E se avete investito<br />
nelle quattro mura i risparmi di una vita, siete fessi al quadrato. Perché gli altri che fessi non sono, cioè<br />
i furbi, quelli che contano, che sanno muoversi, che hanno un papà importante o un marito ministro, quelli che conoscono o sono<br />
conosciuti, quelli che gestiscono il potere o perlomeno lo frequentano, la casa l'hanno avuta in ben altro modo. E, sicuramente,<br />
facendo meno sacrifici di voi. Il presidente <strong>del</strong> Senato e quello <strong>del</strong>la Corte dei conti, lo sceriffo di Equitalia e il grande sindacalista,<br />
l'ex presidente <strong>del</strong>la Consob e quello <strong>del</strong>la Lega Calcio, il medico <strong>del</strong> Papa e il magnifico rettore, l'ex ministro <strong>del</strong>l'Economia<br />
e il capo <strong>del</strong>l'Inps, gli alti burocrati e i grand commis di Stato, il rampollo <strong>del</strong> senatore e la figlia <strong>del</strong> deputato, le star<br />
<strong>del</strong> cinema e quelle <strong>del</strong>la musica: ecco alcune <strong>del</strong>le tante persone citate in questo libro. Sono diverse per età, formazione culturale,<br />
ruolo e partito politico, ma hanno tutte una passione in comune: quella per il mattone. Comprano molto e, soprattutto,<br />
comprano con lo sconto, spesso da un ente pubblico previdenziale: 30, 40, fino al 70-80 per cento in meno <strong>del</strong> valore di mercato.<br />
Risultato: quello che è accaduto negli ultimi vent'anni in Italia è un vero e proprio saccheggio <strong>del</strong> nostro patrimonio immobiliare,<br />
avvenuto quasi sempre nel rispetto <strong>del</strong>la legge, ma con meccanismi incredibilmente perversi che questa sconvolgente<br />
inchiesta vi svelerà. Per esempio, com'è possibile comprare una casa dal Comune di Roma pagandola 26.000 euro, cioè meno<br />
di un camper? Perché esistono interi palazzi di Roma che, appartamento dopo appartamento, vengono comprati e rivenduti lo<br />
stesso giorno? Dall'appartamento «a sua insaputa» di Scajola ai villoni di Lusi e Fiorito, negli ultimi tempi i potenti hanno dimostrato<br />
un debole per il settore immobiliare. Ma non avremmo mai immaginato fino a che punto.E siamo sicuri che anche voi<br />
rimarrete stupiti se avrete la forza di arrivare all'ultima pagina di questo primo rapporto completo sulla gigantesca depredazione<br />
immobiliare <strong>del</strong> nostro Paese: una denuncia forte e chiara, scritta con un linguaggio incisivo e brillante, che non si ferma di<br />
fronte a nessuna porta e a nessun portone, fa nomi e cognomi, elenca cifre e dati precisi, tirando fuori casi assolutamente inediti<br />
e documenti esclusivi.Un libro che mette a nudo tutta la verità sulle case, senza diventare mai un mattone. E che dimostra che<br />
non è vero che i politici non risolvono mai nessun problema: quello <strong>del</strong>la casa l'hanno risolto benissimo. Solo <strong>del</strong>la loro, però.<br />
Titolo: Lezioni di autostima. Come imparare a stare bene con<br />
se stessi e con gli altri<br />
Autore: Raffaele Morelli<br />
Editore: Mondadori<br />
Collana: Comefare<br />
Data di Pubblicazione: Aprile <strong>2013</strong><br />
Pagine: 95<br />
Reparto: Benessere, mente e corpo > Conoscere se stessi > Autostima<br />
Descrizione: "Nella mia professione mi capita spesso di incontrare persone che hanno dei problemi di autostima,<br />
che soffrono perché non riescono ad amarsi abbastanza, e di conseguenza a farsi amare. Sono miei pazienti, persone<br />
che mi scrivono o che frequentano i miei gruppi. Per tutti loro, e per tutti quelli che patiscono questo disagio, ho deciso di riassumere<br />
in questo libro il mio pensiero sull'autostima, e la via per conquistarla. Ho diviso le mie idee in sette lezioni, sette messaggi<br />
chiave su cui riflettere. Ho scelto di riportare anche dei brani di conversazione con miei pazienti e dei miei incontri di gruppo,<br />
perché le domande, le obiezioni e i problemi esposti sono spesso comuni a molti e, immagino, anche al lettore. Per aiutare<br />
il nostro percorso verso l'autostima ho pensato fosse utile anche proporre dieci consigli di saggezza tratti dalle parole di maestri<br />
antichi o contemporanei, da visualizzare e ripetere come mantra. E infine, per concludere, una serie di piccoli esercizi. Per riconquistare,<br />
giorno dopo giorno, il piacere di stare bene con se stessi." (Raffaele Morelli)<br />
Titolo: Il mio diario. Violetta<br />
Editore: Walt Disney Company Italia<br />
Data di Pubblicazione: Gennaio <strong>2013</strong><br />
Pagine: 192<br />
Reparto: Bambini e ragazzi > Narrativa e storie vere > Narrativa<br />
Descrizione: La storia, le confidenze, i sogni e le riflessioni <strong>del</strong>la sedicenne Violetta su amore, amicizia, musica<br />
e famiglia, qui raccolti nel suo diario segreto. Completano il tutto illustrazioni a 2 colori. Tratto dall'omonima<br />
serie tv di Disney Channel. Età di lettura: da 8 anni.<br />
*Classifiche previsionali su base di dati storici e su tirature<br />
effettuate dalla Mach2libri
CALCIO/SECONDA CATEGORIA<br />
Al via<br />
i play off<br />
dei gironi<br />
F, G e H<br />
SERVIZIO A PAGINA 34<br />
<strong>Corriere</strong><br />
Sport<br />
CALCIO/TERZA CATEGORIA<br />
L’Aiello<br />
stende<br />
i Giovani<br />
di S. Stefano<br />
SERVIZIO A PAGINA 36<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Il club biancoverde continua a sondare il mercato: in avanti piacciono Ciano e Iemmello<br />
Società all’attacco all’ attacco<br />
Intanto Rastelli, De Vito e Taccone a Gubbio per le finali Primavera, alla ricerca di giovani talenti<br />
L’ALTRO CALCIO<br />
PLAY OFF/OUT<br />
Match decisivi per la B<br />
e per la salvezza in Lega Pro<br />
SERVIZIO A PAGINA 34<br />
BASKET<br />
Sirene russe per Lakovic<br />
Lo sloveno prende tempo<br />
SERVIZIO A PAGINA 38<br />
CALCIO/TERZA CATEGORIA<br />
Il S. Andrea<br />
di Conza<br />
batte<br />
la Vetus<br />
SERVIZIO A PAGINA 39<br />
:
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Ciano o Iemmello<br />
per l’attacco<br />
dei biancoverdi?<br />
GIANLUCA AMATUCCI<br />
CALCIOMERCATO E LINEA VERDE.<br />
Per costruire una buona squadra, anche<br />
per la serie cadetta, non si può<br />
non considerare che saranno importanti<br />
anche i giovani. L’apporto degli<br />
under sarà determinante in un torneo<br />
che ha regole ben precise da seguire in<br />
merito. Anche per questo motivo, la<br />
dirigenza <strong>del</strong>l’As Avellino ed il mister,<br />
Massimo Rastelli hanno deciso di partire<br />
subito con un nuovo impegno e si<br />
sono recati a Gubbio per visionare,<br />
osservare e magari anche provare a<br />
chiudere qualche contatto importante<br />
per qualche elemento che scende in<br />
campo nelle gare che vedono sfidarsi<br />
il meglio <strong>del</strong> calcio giovanile a livello<br />
nazionale, con le squadre che si contendono<br />
il campionato Primavera, in<br />
occasione <strong>del</strong>le final eight. Il tecnico,<br />
insieme al diesse De Vito e a Massimiliano<br />
Taccone stanno seguendo con<br />
attenzione queste sfide e soprattutto<br />
gli elementi che daranno prova di aver<br />
meritato anche spazi importanti in un<br />
futuro torneo di B. Ottimi i contatti<br />
che il club irpino ha già con diverse<br />
società di A come il Milan, l’Inter, Napoli,<br />
Fiorentina, Roma, Atalanta ed<br />
Udinese. Per questo motivo, le operazioni<br />
che successivamente<br />
si potrebbero discutere,<br />
non sono affatto impraticabili.<br />
I team qualificati<br />
alle Final Eight sono<br />
Lazio, Chievo, Atalanta,<br />
Milan, Torino, Juventus, Fiorentina e<br />
Catania. Tutte gare ad eliminazione<br />
diretta. Ieri spazio a Lazio-Torino, a<br />
Gubbio il match Chievo-Juventus. Oggi<br />
è sfida interessante tra Atalanta e<br />
Fiorentina. Calcio d’inizio alle 17:00<br />
al Bernicchi di Città di Castello. Gli orobici<br />
sono giunti primi nel loro girone,<br />
davanti a Inter e Milan mente i gigliati<br />
sono arrivati secondi dietro alla<br />
Juventus. Milan-Catania è l’ultimo<br />
quarto di finale. Ci sarà da vedere, sicuramente<br />
tra tanti talenti in campo.<br />
E’ certo che anche la linea verde sarà<br />
uno degli argomenti da valutare con<br />
grandissima attenzione, in casa <strong>del</strong>l’AS<br />
Avellino, al fine di operare le scelte<br />
giuste. Serviranno elementi che dovranno<br />
arrivare in forza alla rosa <strong>del</strong><br />
mister Rastelli, con il chiaro obiettivo<br />
SPORT 32<br />
calcio avellino<br />
Intanto Rastelli, De Vito e Taccone,<br />
a Gubbio da “osservatori”<br />
per le final eight <strong>del</strong>le Primavere.<br />
Attenzione sui giovani talenti<br />
di dare il massimo ed anche di entrare<br />
subito nella mentalità di un gruppo<br />
che dovrà combattere per difendere<br />
a denti stretti la serie B.<br />
LE PISTE DI CALCIOMERCATO. Se<br />
nel fine settimana l’attenzione è stata<br />
dedicata ai giovani grazie a questa<br />
importantissima vetrina <strong>del</strong>la Prima-<br />
“<br />
Calciomercato<br />
Ciano<br />
Tra gli attaccanti, potrebbe<br />
farsi strada la pisa<br />
che porta a Camillo<br />
Ciano, che ha giocato<br />
con il Crotone<br />
Calciomercato<br />
Anania<br />
Ritorno ad Avellino che<br />
non appare oggi impossibile<br />
per l’ex portiere<br />
dei Lupi, il 33enne Luca<br />
Anania<br />
Evento interessante, quello che stanno seguendo<br />
mister e dirigenza. Riflettori puntati sui giovani<br />
di qualità di otto club <strong>del</strong>la massima serie<br />
vera, in casa irpina si sta lavorando<br />
anche sul fronte <strong>del</strong>le conferme, <strong>del</strong>le<br />
possibili partenze e degli arrivi che<br />
invece potrebbero dare manforte al<br />
gruppo per la prossima annata di serie<br />
cadetta. Per ora, restano indiscrezioni,<br />
voci di corridoio e riguardano<br />
sia chi dovrebbe lasciare l’Irpinia che,<br />
Iemmello<br />
Il contatto per Pietro<br />
Iemmello ci sarebbe. Ora<br />
andranno valutati diversi<br />
elementi per discutere<br />
la trattativa<br />
qualche nome che potrebbe passare a<br />
far parte <strong>del</strong> team che si andrà a costruire<br />
di qui a breve. Tanti i nomi che<br />
sono circolati nelle ultime giornate,<br />
tra cui il difensore 26 enne <strong>del</strong> Bari,<br />
Martino Borghese che ha giocato il<br />
campionato tra la Puglia e la Pro Vercelli,<br />
dopo che aveva indossato le casacche<br />
di Alghero, Pescara, Viterbese<br />
e Genoa. Altro nome che circola sarebbe<br />
quello <strong>del</strong> 29 enne Riccardo Bolzan<br />
che oggi è un calciatore svincolato.<br />
Un esterno sinistro che si posizio-<br />
Millesi<br />
Il capitano dei Lupi, Ciccio<br />
Millesi, avrebbe almeno<br />
due club che si<br />
stanno interessando alle<br />
sue prestazioni<br />
Fella<br />
Autore di un buon campionato<br />
con il Campobasso,<br />
dove era in prestito,<br />
rientra alla base il 20<br />
enne Fella<br />
Masucci<br />
Per il baianese Gaetano<br />
Masucci si sarebbe<br />
registrato l’interesse di<br />
un’altra società oltre a<br />
quella biancoverde<br />
na bene sia in mediana che sulla linea<br />
difensiva. In passato,per lui, anche<br />
due anni a Nocera con un bottino di<br />
una rete e 62 presenze, dopo le esperienze<br />
maturate anche con Taranto,<br />
Monza, Lucchese, Pisa e Sangiovannese.<br />
In tema di partenti, dovrebbero<br />
lasciare l’Avellino sia Ermanno Fumagalli<br />
che Federico Orlandi sono sicuri<br />
partenti. Per Giuseppe Di Masi sembra<br />
possa esserci una riconferma, come<br />
potrebbe tornare in irpinia Pietro<br />
Terracciano, attualmente al Catania.<br />
Si potrebbe discutere<br />
anche di un altro<br />
ritorno, quello di<br />
Ciro Polito con<br />
un’altra trattativa<br />
che potrebbe entra-<br />
re nel vivo, per Luca<br />
Anania. Pietro<br />
Iemmello o il 23 enne<br />
Camillo Ciano,<br />
punta <strong>del</strong> Napoli<br />
che ha indossato<br />
nelle ultime due<br />
stagioni la maglia<br />
<strong>del</strong> Crotone, segnato<br />
11 marcature, potrebbero<br />
essere i<br />
calciatori ideali da<br />
poter affiancare in<br />
attacco a bomber<br />
Gigi Castaldo.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
Nella foto alcuni dei protagonisti <strong>del</strong>la sfida<br />
che ha chiuso la stagione. Tra poche settimane,<br />
le prime conferme ed anche i saluti<br />
IL SALARY CAP<br />
Il Salary Cap avrà effetti considerevoli su tutto il<br />
campionato di Serie B e a farne le spese saranno,<br />
come previsto, i big <strong>del</strong> campionato. Il Salary Cap<br />
tanto voluto dai vertici <strong>del</strong>la Lega di Serie B è un<br />
tetto salariale che prevede che lo stipendio massimo<br />
percepibile in Serie B dovrà essere di trecentomila<br />
euro. Molti calciatori quindi, loro malgrado,<br />
dovranno tagliarsi di netto la busta paga<br />
UN POSTO IN SERIE A. Arriva la<br />
sfida <strong>del</strong>le sfide. In campo ci saranno<br />
due squadre con l’obiettivo di<br />
arrivare in serie A. Una sola potrà,<br />
alla fine, festeggiare. Tra Livorno ed<br />
Empoli, il derby toscano avrà un sapore<br />
particolare,in quella che è la<br />
gara di ritorno. Per i biancoazzurri<br />
si tratta di fare l’impresa sul campo<br />
<strong>del</strong> Livorno. L’Empoli non ha mai<br />
fatto bene al “Picchi”. Nessun successo<br />
per gli empolesi negli 11 precedenti.<br />
DA EMPOLI. In casa Empoli, Signorelli<br />
è uscito malconcio dalla<br />
partita di mercoledì sera, tanto che<br />
la sua presenza è in dubbio. Gli accertamenti<br />
hanno categoricamente<br />
escluso la frattura <strong>del</strong> malleolo. Resta<br />
però una brutta distorsione alla<br />
caviglia. Tutto okay invece per Croce<br />
che non è al top. Ci saranno fina<br />
dal primo minuto anche Regini e<br />
Saponara che raggiungeranno l'Under<br />
21 dopo la partita <strong>del</strong> Picchi. La<br />
tifoseria <strong>del</strong>l’Empoli è pronta a seguire<br />
la finale di ritorno. Lunghe<br />
code al Centro di Coordinamento<br />
Empoli Clubs per acquistare il biglietto<br />
per il settore ospiti di Livorno:<br />
più di 900 tifosi hanno già acquistato<br />
il tagliando. Attivo anche il<br />
"porta un amico". Alla trasferta potranno<br />
prendere parte tutti i titolari<br />
<strong>del</strong>la "Tessera <strong>del</strong> Tifoso" permettendo<br />
a un altro tifoso senza tessera<br />
di acquistare ugualmente il biglietto.<br />
Intanto il sito ufficiale <strong>del</strong>l'Empoli<br />
FC ha emesso un comunicato<br />
a nome <strong>del</strong>la società in cui si<br />
"accoglie con soddisfazione la decisione<br />
<strong>del</strong>la Federazione Italiana<br />
Giuoco Calcio di rinviare la convocazione<br />
dei calciatori Saponara e<br />
Regini dopo la finale playoff di Livorno<br />
<strong>del</strong> 2 giugno. L’Empoli FC ringrazia<br />
in particolare il presidente A-<br />
SPORT 33<br />
Oggi si gioca la finale di ritorno play off di B<br />
Tra Livorno ed Empoli<br />
una resterà in cadetteria<br />
Allo stadio “Armando Picchi” va in scena la partita decisiva dei play-off <strong>del</strong><br />
torneo di B. Chi sbaglia, avrà perso il treno per la A. Basta un pari ai labronici<br />
bete per aver condiviso le ragioni<br />
presentate da Empoli FC a sostegno<br />
<strong>del</strong>la propria posizione. Le squadre<br />
di Livorno ed Empoli potranno così<br />
affrontarsi a pieno organico schierando<br />
in campo la migliore formazione.<br />
Un ringraziamento infine all'allenatore<br />
<strong>del</strong>la nazionale Under<br />
21 Devis Mangia il quale si è reso disponibile<br />
ad accogliere i due calciatori<br />
nel gruppo <strong>del</strong>la nazionale lunedì<br />
3 giugno.<br />
DA LIVORNO. Passando ai padroni<br />
di casa, Belingheri salterà la finale<br />
di oggi per squalifica. La squadra<br />
si è preparata alla sfida con corsa e<br />
ginnastica, poi schemi e partitella.<br />
Squadra in ritiro che oggi dovrà essere<br />
concentrata al massimo per l’obiettivo<br />
<strong>del</strong>la A. In quanto a biglietti<br />
venduti siamo intorno ai sedicimila.<br />
La società ha lanciato un appel-<br />
Dino Tommasi di Bassano <strong>del</strong> Grappa dirigerà la gara 2 Play off<br />
di Serie B, Livorno-Empoli, questa sera alle 20:45. Guardalinee<br />
Vivenzi e Tasso, quarto uomo Ciancaleoni.<br />
lo alla tifoseria. A tutti è stato chiesto<br />
di indossare un indumento di<br />
colore amaranto. Inoltre, in virtù<br />
<strong>del</strong> fatto che la Lega Nazionale Professionisti<br />
di serie B, in occasione<br />
<strong>del</strong>la finale di ritorno playoff Livorno-Empoli<br />
<strong>del</strong> 2/6/<strong>2013</strong>, ha previsto<br />
di dare luogo ad un cerimoniale di<br />
fine gara per premiare la squadra<br />
vincente dei playoff, la Società A.S.<br />
Livorno Calcio invita tutti i tifosi a<br />
rimanere seduti ai propri posti al<br />
termine <strong>del</strong>la gara. Restando ai propri<br />
posti, gli spettatori potranno godere<br />
<strong>del</strong> cerimoniale previsto ed inoltre<br />
sarà garantita la sicurezza<br />
personale di ogni presente e saran-<br />
VERSO IL RITIRO. Visite mediche, calciomercato<br />
e partenza per il ritiro. Il mese di luglio sarà dedicato<br />
alla prima fase <strong>del</strong>la preparazione in vista<br />
<strong>del</strong>la prossima stagione di Serie B. I Lupi si ritroveranno<br />
in terra abruzzese, a<br />
Castel di Sangro. Dopo gli ultimi<br />
appuntamenti con i ritiri tenuti<br />
in Irpinia, a Sturno, il gruppo<br />
<strong>del</strong> club avellinese si recherà<br />
in ritiro in Val di Sangro (distanza<br />
di circa due ore di auto<br />
da Avellino). Una opzione che<br />
è stata scelta al fine di potersi<br />
servire di una struttura che è da<br />
tutti considerata di alto livello.<br />
Presenti infatti ben tre campi<br />
da calcio, i percorsi per sviluppare<br />
la fase atletica, con diverse<br />
piste, ed anche una piscina.<br />
Il Direttore sportivo dei biancoverdi,<br />
Enzo De Vito, conosceva già la sede di ritiro,<br />
per averci lavorato quando era in forza all’Aversa<br />
Normanna. In quanto alle date, si parte con<br />
il 17 luglio, quando si terranno le prime visite<br />
mediche in città, seguite dalla fase atletica, con il<br />
ritrovo per tutti fissato al “Partenio-Lombardi”.<br />
I PIU’ PAGATI IN SERIE B<br />
Ab<strong>del</strong>kader Ghezzal, attaccante africano in forza<br />
al Bari (1 milione e 300mila euro lordi), Pablo<br />
Gonzalez <strong>del</strong> Novara (1 milione 200mila),<br />
Andrea Caracciolo <strong>del</strong> Brescia e Daniele Vantaggiato<br />
<strong>del</strong> Padova (1 milione di euro l’anno),<br />
Daniele Cacia <strong>del</strong> Verona (900mila euro), Marco<br />
Sansovini <strong>del</strong>lo Spezia (800mila euro). Sono<br />
questi oggi i calciatori più pagati in cadetteria<br />
no rispettate le vigenti normative<br />
di ordine pubblico. Poi, considerando<br />
la numerosa affluenza prevista<br />
allo stadio "Picchi" in occasione<br />
<strong>del</strong>la gara di finale playoff Livorno-<br />
Empoli che avrà inizio questa sera<br />
alle ore 20 e 45, l’ A. S. Livorno Calcio<br />
invita tutti gli sportivi che avessero<br />
intenzione di venire ad assistere<br />
alla partita di acquistare il tagliando<br />
di ingresso in prevendita e<br />
ad arrivare in anticipo allo stadio,<br />
con i cancelli che saranno aperti<br />
dalle 18:00. Manca poco e poi sarà<br />
ufficiale il nome <strong>del</strong>la squadra che<br />
scatterà in Serie A e di quella che invece<br />
resterà in cadetteria.<br />
Il ritiro dei Lupi: si parte<br />
il 20 luglio in terra abruzzese<br />
Tre giorni dopo, il 20 luglio, la partenza per l’Abruzzo.<br />
A Castel di Sangro, tutti al lavoro dino al<br />
3 agosto. La sede di ritiro appare come una struttura<br />
validissima, che si può considerare come all’altezza,<br />
di un team che si deve<br />
preparare ad affrontare una stagione<br />
di serie B. L’Hotel Don Luis<br />
ospiterà il ritiro dei lupi di Massimo<br />
Rastelli. Una struttura dove<br />
erano state in ritiro anche le<br />
squadre toscane <strong>del</strong> Livorno e<br />
<strong>del</strong> Grosseto. Il primo impegno<br />
di Coppa Italia potrebbe cadere<br />
l’11 agosto. La squadra si dovrà<br />
orientare, conoscere, ed anche<br />
acquisire le nozioni tecnico-tattiche<br />
che mister Massimo Rastelli<br />
dovrà dosare nel corso <strong>del</strong><br />
ritiro che si svolgerà in terra abruzzese.<br />
Lo scopo sarà quello<br />
di partire subito con un buon stato di forma, ma<br />
anche con le idee ben chiare sotto l’aspetto <strong>del</strong>lo<br />
schieramento in campo dei tesserati che arriveranno<br />
a completare la rosa, insieme a quelli che verranno<br />
confermati, rispetto alla scorsa stagione agonistica.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
OGGI LE SFIDE DI RITORNO<br />
LEGA PRO PLAY OFF/PLAY OUT<br />
All’andata NOCERINA-LATINA 1-0.<br />
NOCERINA (4-3-3): De Lucia; Garufo, Baldan, Scardina,<br />
Chiosa (dal 11’ s.t. Pepe); De Liguori (dal 11’ s.t. Daffara),<br />
Bruno, Corapi (dal 45 s.t. Diagouraga) ; Mazzeo, Evacuo,<br />
Negro. A disp. Ragni, An<strong>del</strong>kovic, Gavilan, Russo.<br />
All.: Gaetano Auteri.<br />
LATINA (4-3-3): Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin;<br />
Cejas, Burrai (dal 13’ s.t. Ricciardi), Sacilotto; Agodirin,<br />
Barraco (dal 33’ s.t. Schetter), Jefferson<br />
(dal 17’ s.t. Danilevicius). A disposizione: Ioime,<br />
Cafiero, Agius, Gerbo. All.: Stefano Sanderra.<br />
ARBITRO: Sig.Ghersini di Genova Assistenti:Chiocchi-Bottegoni<br />
RETI: Baldan 23’ s.t.<br />
AMMONITI: Cottafava (L), De Liguori (N), Sacilotto<br />
(L)<br />
CORNER: 3-5.<br />
RECUPERO: 2’ p.t. ; 5’ s.t.<br />
NOTE: Spettatori 7500 circa, di cui 500 ospiti.<br />
VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />
Una gara <strong>del</strong>icata. Una sfida che ambedue vorranno<br />
vincere. Oggi allo stadio “Francioni” di Latina<br />
va in scena il big match che vale quale ritorno<br />
<strong>del</strong>la sfida play Off tra i pontini ed i molossi.<br />
LATINA: In casa <strong>del</strong> team nerazzurro Milani e Sacilotto<br />
potrebbero essere fuori gioco. Tutti la lavoro<br />
per la sfida con Giacomini che potrebbe essere schierato<br />
in difesa e Gerbo che potrebbe trovare spazio a centrocampo.<br />
Il tecnico, Stefano Sanderra annuncia cambiamenti,<br />
forse potrebbe giocare Schetter al posto di Barraco<br />
nel tridente. L’ultimo allenamento è stato svolto a<br />
porte aperte per permettere ai tifosi di stare vicino alla<br />
squadra. Il Latina andrebbe in finale solo nel caso in cui<br />
dovesse battere oggi la Nocerina.<br />
NOCERINA: I molossi di Gaetano Auteri ripartono dalla<br />
vittoria per 1 a 0 colta nella gara di andata in terra<br />
campana. Per la seconda sfida contro i nerazzurri non<br />
saranno disponibili due elementi, Giuliatto e Russo. Si va<br />
verso la conferma in blocco <strong>del</strong>la squadra vittoriosa nella<br />
gara di andata. L’esodo dei tifosi sarà massiccio. Si<br />
prevedono oltre mille supporters dei molossi al seguito<br />
<strong>del</strong>la formazione rossonera mentre va ricordato che è<br />
saltata la possibilità <strong>del</strong>la diretta tv su Rai 3, per la sola<br />
All’andata SORRENTO-PRATO 1-1.<br />
SORRENTO (4-3-3) Rossi; Ciampi, Nocentini, Di Nunzio,<br />
Bonomi; Arcuri (26' st Konan), Salvi; Corsetti (32'<br />
st A.Esposito), Guitto, Tortolano; Bernardo. A disp: Polizzi,<br />
Balzano, Fusar Bassini, Beati, Terminiello.<br />
All. Aldo Papagni.<br />
PRATO (4-3-1-2) Layeni; Beduschi (37' pt Carminati),<br />
Malomo, Ghinassi, Lamma; Corvesi,<br />
Disabato (41' st Bisoli), Casini;<br />
Silva Reis; Papini (11' st Essabr),<br />
Napoli. A disp: Brunelli, Bagnai,<br />
Di Dio, Tiboni.<br />
All.: Vincenzo Esposito.<br />
ARBITRO Aureliano di Bologna<br />
(Colì-Bonafede).<br />
RETI: Corsetti (S) rig. al 31' pt, Corvesi<br />
(P) al 19' st.<br />
NOTE Ammoniti: Beduschi (P),<br />
Tortolano (S), Corvesi (P), Lamma<br />
(p).<br />
Angoli: 5-3. Recuperi: 1' pt, 3' st.<br />
VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />
Occasione sprecata in una sfida<br />
che i rossoneri dovevano vincere<br />
nel match che valeva per l’andata.<br />
Oggi, solo un risultato a disposizione<br />
per i campani, la vittoria. Per<br />
la squadra di Papagni è un’impresa<br />
difficile ma che si può e si deve centrare quella che<br />
si dovrà materializzare nel pomeriggio di oggi allo stadio<br />
“Lungobisenzio” di Prato.<br />
PRATO: Riflettori sulla squadra di casa che avrà a disposizione<br />
il rientrante De Agostini. L’esperto calciatore<br />
ha scontato la squalifica e potrebbe ispirare il ritorno<br />
ad un modulo 4-3-1-2, con Corvesi, Disabato e<br />
ALL’ANDATA HA VINTO LA NOCERINA 1 A 0<br />
Il Latina<br />
dovrà battere<br />
i rossoneri<br />
zona <strong>del</strong>l’agro Sarnese -Nocerino. Ricordiamo che la<br />
squadra campana, allenata dal tecnico aretuseo, avrà il<br />
diritto di accedere alla finale se vince o se pareggia. Due<br />
risultati possibili quindi per Evacuo e compagni nel match<br />
che verrà diretto dal signor Francesco Paolo Saia di<br />
Palermo. Dopo la conferenza stampa la Nocerina ha reso<br />
noti i convocati per la partita di oggi. Tutti presenti<br />
nella lista tranne Giuliatto, Diagouraga, Livio Bruno e il<br />
portiere Russo. Alla Nocerina è sufficiente non perdere<br />
per accedere alle finali, e incontrerebbe una tra Perugia<br />
e Pisa. In difesa, convocati: Andjelkovic, Diagouraga,<br />
Baldan, Chiosa, Daffara e Scardina. Per la mediana: Garufo,<br />
A. Bruno, Corapi, De Liguori, Gorobsov e Lettieri.<br />
In attacco: Evacuo, Gavilan, Negro, Pepe, Mazzeo e N.<br />
Russo. Al “Francioni” la Nocerina potrebbe essere così<br />
schierata: De Lucia in porta; difesa a 4 composta da Garufo,<br />
Baldan, Scardina e Chiosa; centrocampo a 3 con Corapi,<br />
Bruno e De Liguori; tridente d’attacco con Negro,<br />
Evacuo e Mazzeo. Antonio Schetter, impegnato in questo<br />
play-off da ex di turno ha affermato: “Nell’orgoglio<br />
<strong>del</strong>l’ex ci si può anche credere, ma in partite come questa<br />
qui, al di là di essere o meno un ex di turno, c’è tanto<br />
da mettere in campo. Si gioca per un obiettivo importante.<br />
Bisogna dare il mille per mille perché c’è un obiettivo<br />
importante da raggiungere”.<br />
IL SORRENTO SI GIOCA LA SALVEZZA IN TOSCANA<br />
Costieri, obiettivo<br />
rimonta<br />
al Lungobisenzio<br />
Casini schierati al centro <strong>del</strong> campo ed Essabr favorito<br />
su Papini e Tiboni nel ruolo di seconda punta. Tifoseria<br />
divisa: i Wild Kaos entreranno allo stadio, gli Ultras<br />
invitano a restare fuori in dissenso con i Toccafondi.<br />
La strada per la salvezza passerà attraverso due possibili<br />
risultati: nel caso in cui dovesse vincere o ancora,<br />
pareggiare, come accaduto nella gara di andata che è<br />
terminata sul finale<br />
di 1 ad 1, con le reti<br />
siglate da Corsetti e<br />
Corvesi.<br />
SORRENTO: In casa<br />
dei campani Mister<br />
Papagni potrebbe<br />
confermare il<br />
modulo 4-2-3-1.<br />
Non avrà a disposizione<br />
due elementi,<br />
visto che per la gara<br />
di oggi mancheranno<br />
all’appello Musetti<br />
e Kostadinovic.<br />
A questo punto il<br />
mister potrebbe decidere<br />
di variare<br />
qualcosa in campo,<br />
sulla linea mediana,<br />
andando a schierare<br />
Salvi, insieme a Beati<br />
o Alessio Esposito al posto di uno degli elementi di<br />
maggiore valore tecnico, Dario Arcuri. La squadra costiera<br />
si salverebbe, come detto, solo in caso di vittoria.<br />
Sarà quindi un match che dovrà vedere i rossoneri<br />
andare all’attacco alla ricerca <strong>del</strong>la rete. Arbitrerà la<br />
<strong>del</strong>icata sfida di oggi tra toscani e campani il signor Riccardo<br />
Ros di Pordenone.<br />
All’andata PISA-PERUGIA 2-1.<br />
Pisa: Sepe, Sbraga, Sabato, Suagher, Colombini, Favasulli,<br />
Buscè (14' st. Fondi), Barberis, Scappini (15' st<br />
Perez), Rizzo, Gatto (32' st Benedetto). A disp. Pugliesi,<br />
Rozzio, Carini, Benedetti, Fondi, Tulli, Perez All. Dino<br />
Pagliari<br />
Perugia: Koprivec, Cangi, Liviero (1' st Giani) Esposito,<br />
Russo, Massoni, Politano (16' st Rantier) Nicco, Ciofani,<br />
Moscati (23' st Lebran), Fabinho A disp.<br />
Pinti, Lebran, Gianni, Dettori, Italiano, Rantier,<br />
Tozzi Borsoi. All.Andrea Camplone<br />
RETI: 9' pt Gatto , 49' pt. Gatto, 12' st Moscati<br />
Ammoniti: 19' pt Massoni, 29' pt Esposito,<br />
13' st Politano, 27' st Perez.<br />
Espulsi: 20' st Massoni per doppia ammonizione.<br />
VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />
Dopo tanta attesa, finalmente si gioca anche<br />
la gara 2 dei play off tra Perugia e Pisa, con i<br />
toscani che sono in vantaggio di una rete, avendo<br />
vinto in casa propria con la doppietta<br />
di Gatto e con Moscati che ha saputo accorciare<br />
le distanze. Oggi tappa al “Curi” con la<br />
sfida che sarà giocata e trasmessa in diretta<br />
sui canali di RaiSport.<br />
PERUGIA: La squadra di casa non avrà tra i suoi Massoni<br />
che avendo rimediato un giallo è stato anche squalificato.<br />
Nicco non è al 100%. Lebran è favorito per una<br />
maglia da titolare in difesa sul compagno di reparto<br />
Cacioli. Moscati dovrebbe vincere il ballottaggio con<br />
Cangi sull’out di destra. A sinistra ci sarà Giani che è stato<br />
scelto al posto di Liviero che partirà dalla panchina.<br />
In mediana giocherà Dettori e c’è il ballottaggio Italiano<br />
Esposito. In attacco Rantier dovrebbe prendere il<br />
posto di Politano, mentre al centro Tozzi Borsoi sarebbe<br />
la scelta adottata dal tecnico Camplone, al posto di<br />
è Ciofani. Sicuramente si supereranno le 16 mila presenze<br />
per una gara attesissima. Perugia in finale solo se<br />
dovesse vincere.<br />
PISA: Tra i toscani rientrerà dalla squalifica un elemento<br />
importante come Mingazzini e andrà a prendere il posto<br />
di Barberis. Altra ipotesi potrebbe essere quella che<br />
il mister ha valutato e che si potrebbe materializzare<br />
All’andata BARLETTA- ANDRIA 2-0.<br />
BARLETTA: Liverani, Romeo, Camilleri, Molina, Di Bella,<br />
Pippa, Prutsch, Allegretti, La Mantia, Dezi, Cicirelli.<br />
All. Orlandi.<br />
ANDRIA: Rossi, Lorenzini, Contezza, Larosa, Migliaccio,<br />
Zaffagnini, D'Errico, Giorgino, Sy, Innocenti. Taormina.<br />
All. Vincenzo Cosco.<br />
RETI: 87’ Allegretti, 90’ La Mantia.<br />
NOTE: espulso al 50’ La Rosa.<br />
VERSO LA SFIDA DI OGGI.<br />
Si torna in campo quindi allo stadio “Degli Ulivi” di Andria<br />
per l’esame finale tra le due squadre pugliesi che<br />
si giocano la permanenza in categoria.<br />
ANDRIA: Partendo dalla squadra che giocherà tra le<br />
mura amiche e che dovrà recuperare due reti subite<br />
nella gara di andata in casa <strong>del</strong> Barletta non ci sarà lo<br />
squalificato Larosa. Il tecnico Vincenzo Cosco avrebbe<br />
valutato l’ipotesi di schierare al suo posto Branzani. De<br />
Giorgi sarebbe poi in vantaggio su Scrugli e Lorenzini.<br />
La squadra <strong>del</strong>l’Andria, lo ricordiamo, potrà brindare<br />
alla sofferta salvezza soltanto se riuscirà a vincere con<br />
almeno due gol di scarto.<br />
BARLETTA: In casa degli ospiti che hanno brillato nella<br />
gara di andata grazie alle reti di Allegretti e di La Mantia<br />
giunte nel finale <strong>del</strong> match, il tecnico Orlandi ha potuto<br />
recuperare il giovane Cicerelli, e con lui altri due elementi<br />
importanti, Di Bella e Romeo. Fuori Piccinni e<br />
Menegaz, alle prese con infortuni. Grande attesa in città<br />
con i 700 biglietti a disposizione polverizzati in poche<br />
ore. In tema di salvezza, la otterrebbe nel caso in cui vincesse<br />
o se pareggiasse o ancora con una sconfitta con<br />
un solo gol di scarto. A dirigere il match sarà il signor<br />
Daniele Chiffi di Padova. Francesco Depasquale suona<br />
34<br />
PISA VINCENTE NEL MATCH D’ANDATA 2 A 1<br />
Il Perugia<br />
al Curi deve<br />
fare l’impresa<br />
attraverso è lo spostamento di Favasuli su una fascia.<br />
Out Benedetti. Tutti gli altri ci saranno. Anche Rizzo e<br />
Gatto che hanno lamentato qualche noia muscolare,<br />
ma hanno anche completamente ripreso ad allenarsi a<br />
pieno regime. Sono stati già venduti più di 1.500 biglietti.<br />
In attacco, non è dato sapere se dall’inizio ci sarà<br />
Scappini o Perez. Il Pisa ha due opzioni: andrà alla finale<br />
se dovesse vincere o se pareggiasse. A dirigere la<br />
sfida di oggi sarà il signor Gianluca Aureliano di Bologna.<br />
Il pisa ha effettuato la rifinitura sul prato <strong>del</strong>l’Arena<br />
Garibaldi accompagnato dai cori e dall’incitamento<br />
di centinaia di tifosi nerazzurri che hanno letteralmente<br />
assiepato la tribuna coperta inferiore trasformando un<br />
semplice allenamento in una sorta di riscaldamento<br />
pre-gara. Mister Dino Pagliari, dopo aver salutato i tifosi<br />
assieme al resto <strong>del</strong>la squadra, ha iniziato un lavoro<br />
protrattosi per circa un’ora durante il quale dopo le esercitazioni<br />
sui calci piazzati c’è stato spazio per le simulazioni<br />
di gioco. Poca pretattica e spazio soprattutto<br />
alla concretezza e ai ritmi alti di una seduta che si è<br />
conclusa con un nuovo emozionante abbraccio con il<br />
pubblico pisano. A parte l’influenzato Benedetti, tutti<br />
i nerazzurri sono saliti sul pullman diretto verso l’Umbria,<br />
dove oggi non sarà certo facile passare il turno ma<br />
la squadra nerazzurra appare come quella che ha maggiori<br />
possibilità di andare proprio in finalissima.<br />
IL BARLETTA SI E’ AGGIUDICATO LA PRIMA SFIDA<br />
Per l’Andria<br />
sarà mission<br />
impossible<br />
la carica per il suo Andria Bat in vista <strong>del</strong> derby contro<br />
il Barletta. Il patron dei biancoblù è intervenuto telefonicamente<br />
a RTP per fare il punto <strong>del</strong>la situazione: “Partita<br />
da zero a zero all'andata, la differenza l'ha fatta una<br />
gemma di Allegretti. Sono convinto che ce la possiamo<br />
fare e ribaltare il punteggio <strong>del</strong>la gara <strong>del</strong> Puttilli.<br />
Come ha fatto due reti il Barletta, siamo in grado anche<br />
noi. I ragazzi hanno fatto un'annata straordinaria,<br />
guidati ottimamente da mister Cosco che ha tante richieste.<br />
Sono convinto possa materializzarsi la rimonta.<br />
Futuro? Già da un mese stiamo lavorando alla fidejussione,<br />
perciò possono stare tutti tranquilli. Inoltre<br />
ci sono diverse persone interessate a entrare nel club in<br />
qualità di nuovi soci. Per il momento però rimaniamo<br />
concentrati sui Playout. Arriva una gara fondamentale<br />
per noi".
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
II cAtegOrIA PLAY OFF<br />
LE SFIDE<br />
VERITÀ<br />
Tutto pronto per<br />
le quattro gare<br />
<strong>del</strong>le compagini<br />
irpine per centrare<br />
la tanto sognata<br />
Prima<br />
Categoria<br />
CALCIO 35<br />
OGGI POMERIGGIO A MONTEFUSCO, SPAREGGIO TRA PIETRADEFUSI E FRIGENTO CON LE SQUADRE AL COMPLETO O QUASI LA SFIDA DEL RENZULLI OFFUSCATA DALLA POSSIBILE PIOGGIA<br />
Pietradefusi - Frigento, si parte Calcio Manna<br />
PIETRADEFUSI - E’ il giorno<br />
<strong>del</strong>la verità per Pietradefusi e<br />
Frigento, che si sfidano, presso<br />
il terreno di gioco di Montefusco,<br />
per continuare a sognare<br />
un epilogo positivo <strong>del</strong>l’annata<br />
calcistica.<br />
Pietradefusi è stata ad un passo<br />
dal conquistare il primo posto,<br />
e un poco di amarezza c’è,<br />
ma la buona posizione in classifica<br />
consegna a questa compagine<br />
la possibilità<br />
di giocarsi la qualificazione<br />
in casa e con<br />
due risultati su tre<br />
che sono buoni.Basta<br />
anche il pareggio ai<br />
padroni di casa, se<br />
dovesse persistere il<br />
pari, dopo il novantesimo<br />
ed i supplementari.<br />
La compagine <strong>del</strong> Pietradefusi<br />
arriva alla<br />
prima sfida di play off<br />
con l’assenza certa<br />
solo di Antonio De<br />
Luca, fermo per squalifica.<br />
Per il resto dovrebbe<br />
recuperare anche<br />
qualche infortunato. Venerdì<br />
pomeriggio si sono riuniti<br />
ed hanno discusso <strong>del</strong>la gara<br />
da disputare, i ragazzi hanno<br />
sostenuto l’allenamento e<br />
quindi si attende solo questa<br />
mattina per diradare anche gli<br />
ultimi dubbi. E cioè verificare<br />
anche le condizioni <strong>del</strong>l’attaccante<br />
Politano e di qualche al-<br />
SALZA - La compagine di mister Oliva<br />
attende il Torella per provare a<br />
dare la scalata attraverso i play off.<br />
Eppure aveva contrastato chi poi ha<br />
vinto il campionato fino ad un passo<br />
dalla fine. Tutti pronti, ieri allenamento<br />
di rifinitura e mancherà soltanto<br />
lo squalificato Luciano. Salza<br />
attende la sfida di oggi per provare a<br />
raggiungere l’obiettivo perso per un<br />
calo di tensione a tre quarti di campionato.<br />
Tutto pronto per oggi, c’è<br />
voglia di recuperare ciò che è stato<br />
perso in campionato. Le motivazioni<br />
ci sono. E pure il Torella ha molte<br />
motivazioni e anche in alta Irpinia<br />
l’ambiente è carico. I tifosi si sono organizzati<br />
per raggiungere Salza con<br />
ogni mezzo e poter dare il proprio<br />
tro elemento, ma dovrebbero<br />
essere pronti<br />
tutti gli elementi<br />
<strong>del</strong>la squadra <strong>del</strong> Pietradefusi.<br />
A seguire la squadra<br />
ci saranno i soliti<br />
tanti tifosi che hanno<br />
ritrovato la voglia di<br />
guardare partite di<br />
calcio dilettantistico<br />
grazie alle perfor-<br />
mance <strong>del</strong>la squadra guidata da<br />
Collins e Politano in attacco.<br />
Pronti a tifare e gioire per una<br />
eventuale vittoria dei propri beniamini.<br />
Sereni invece dalla società.<br />
Lo dice bene De Nisco, il motore<br />
<strong>del</strong>la società. «Siamo consapevoli<br />
<strong>del</strong>la nostra forza e auspichiamo<br />
la vittoria. Se non<br />
supporto ai ragazzi. Per mister Di<br />
Marino e Buonamico, il duo tecnico<br />
che da qualche settimana guida la<br />
squadra ha il problema dovuto agli<br />
squalificati: Gelsomino e Alessio Amato.<br />
Per quanto riguarda il resto <strong>del</strong>la<br />
rosa sono tutti abili e arruolati e<br />
quindi la società è fiduciosa in un<br />
buon risultato. Come lo sono i tifosi<br />
che dall’alta Irpinia oggi arriveranno<br />
a Salza per incoraggiare i portacolori<br />
di Torella. E dalla società si auspica<br />
che sia una bella giornata. Certo<br />
che giocarsi uno spareggio dopo mesi<br />
di fatica con brutto tempo aumenta<br />
la sforzo. La società altirpina attende<br />
i tifosi perché la gara è dura. «Ce<br />
la giocheremo cercando di sovvertire<br />
quanto avvenuto in campionato». I<br />
dovesse<br />
venire e<br />
vincessero<br />
gli avversari<br />
siamo<br />
pronti a<br />
stringere<br />
loro la<br />
mano e<br />
augurare<br />
un buon<br />
prosieguo.<br />
L’importante è che si giochi bene<br />
e sia una bella giornata di<br />
sport». A Frigento è altrettanto<br />
spasmodica l’attesa per lo spareggio<br />
contro il Pietradefusi. I<br />
supporters <strong>del</strong>la squadra di mister<br />
Di Rienzo stanno preparando<br />
la trasferta di Montefusco<br />
in ogni dettaglio.<br />
Raggiungeranno lo stadio con<br />
LA SQUADRA DI MISTER OLIVA ATTENDE GLI ALTIRPINI ACCOMPAGNATI DA TANTI TIFOSI<br />
Salza e Torella per il posto al sole<br />
precedenti infatti non sono di buon<br />
auspicio, una brutta sconfitta ad inizio<br />
di torneo e poi pareggio in casa,<br />
a Lioni. Anche se a fine campionato<br />
si ricorda che «Sono stati recuperati<br />
molti punti, e il Torella si è classificato<br />
solo pochi punti sotto. Siamo<br />
soddisfatti - precisano dalla società -<br />
<strong>del</strong> torneo disputato e con tutti ragazzi<br />
di Torella. Cercheremo di ottenere il<br />
massimo».<br />
La prima categoria Torella l’ha già visitata<br />
dieci anni fa, e, purtroppo, dopo<br />
problemi intervenuti si è ripartiti<br />
dalla terza categoria. L’anno scorso<br />
la squadra è stata costruita per un<br />
campionato positivo e c’è stato l’impegno<br />
a far rientrare i ragazzi di Torella<br />
che giocavano fuori. Peraltro la<br />
squadra è giovane, la media è intorno<br />
ai 23 anni. Il progetto è ambizioso,<br />
far crescere questi ragazzi con altri<br />
innesti di esperienza. «Abbiamo<br />
creato un bell’ambiente con i giovani<br />
di Torella». E oltre alle ambizioni calcistiche<br />
c’è l’obiettivo di raggiungere<br />
una aggregazione sociale. Un solo<br />
problema è rappresentato dalla<br />
struttura ancora non completa e<br />
quindi si gioca praticamente fuori casa,<br />
a Lioni. E c’è stata anche pressione<br />
con il Comune affinché si risolva<br />
il problema. Ambiente molto<br />
caricato, anche perché quasi ogni famiglia<br />
ha un ragazzo che gioca. E oggi<br />
è la prova <strong>del</strong>la verità per Salza e<br />
Torella.<br />
un pullman,<br />
oltre<br />
a tutti coloro<br />
che<br />
viaggeranno<br />
in automobile<br />
privata.<br />
Pronti a<br />
dipingere<br />
gli spalti<br />
<strong>del</strong>lo stadioavversario<br />
con i<br />
colori <strong>del</strong>la<br />
propria<br />
squadra.<br />
Il blu è il<br />
colore che<br />
va di moda tra i tifosi frigentini<br />
che si stima possano essere<br />
almeno centocinquanta la seguito<br />
<strong>del</strong>la squadra.<br />
Mister Di Rienzo dovrebbe avere<br />
tutti a disposizione, ad eccezione<br />
<strong>del</strong> forte difensore centrale<br />
Michele Cipriano. Una assenza<br />
importante la sua, perchè<br />
oltre alle doti calcistiche ha<br />
anche la capacità di dare vigore,<br />
con il suo esempio e i suoi<br />
suggerimenti, all’azione dei<br />
suoi compagni.<br />
Mister Di Rienzo tuttavia recupera<br />
l’attaccante Di Biasi, il<br />
quale è stato assente per cinque<br />
domeniche di seguito ma<br />
pare abbia superato il problema<br />
fisico.<br />
E quindi guiderà l’attacco <strong>del</strong><br />
Frigento.<br />
GIRONE F<br />
OGGI POMERIGGIO (ORE 16.30) DI SCENA A MONTEFORTE LA PRIMA SFIDA<br />
Mercogliano - Rizla: è tutto pronto<br />
Tutto pronto per la<br />
sfida <strong>del</strong> primo turno<br />
dei play off <strong>del</strong> girone<br />
F tra il Città di<br />
Mercogliano e il Rizla<br />
Group Serino.<br />
La sfida in programma<br />
oggi pomeriggio<br />
alle ore 16 e 30 sul<br />
terreno di gioco di<br />
Monteforte Irpino vedrà<br />
scontrarsi, rispettivamente,<br />
la terza e<br />
la quarta forza <strong>del</strong> girone<br />
<strong>del</strong>l'hinterland<br />
avellinese.<br />
Due tra le compagini<br />
più forti <strong>del</strong> raggruppamento<br />
F si sfideranno<br />
in una gara<br />
secca, che promette<br />
spettacolo e bel gioco.<br />
La vincitrice di questo<br />
incontro se la vedrà<br />
con la seconda<br />
classificata <strong>del</strong> girone,<br />
i Cosmos di Montoro<br />
Superiore. Graziano<br />
Alfieri, presidente<br />
<strong>del</strong> Rizla Group Serino,<br />
è fiducioso sull'esito <strong>del</strong>la partita:<br />
«La gara di domani (oggi<br />
ndr), sarà difficile. il Città di<br />
Mercogliano è compagine forte<br />
e molto esperta, e sicuramente<br />
ci sarà filo da torcere. Ma la<br />
e Bonito sperano<br />
nel bel tempo<br />
ARIANO IRPINO - Il timore maggiore<br />
riguarda le condizioni meteorologiche,<br />
sulla città <strong>del</strong> tricolle c’è<br />
nebbia e ha anche piovuto tanto,<br />
nella giornata di ieri. Questo ha fatto<br />
temere una presenza minore sugli<br />
spalti di tifosi locali che i ragazzi<br />
<strong>del</strong> Calcio Manna ritengono fondamentali<br />
per poter andare all’assalto<br />
<strong>del</strong> Bonito nella sfida di play off. La<br />
sfida è stata preparata con attenzione<br />
dal mister Felice Grasso, il quale<br />
ha provato a tenere carichi i ragazzi.<br />
Ed ha dovuto anche preparare la<br />
partita tenendo conto di alcuni infortunati<br />
che potrebbero non essere recuperati<br />
per la gara di oggi. Tuttavia<br />
i ragazzi, come detto, sono carichi.<br />
E si auspica un buon numero di tifosi.<br />
Il pubblico per gli arianesi è importante.<br />
Mister Grasso è fiducioso anche se<br />
in campionato il Bonito ha vinto entrambe<br />
le sfide. «La gara <strong>del</strong>l’andata<br />
è stata una <strong>del</strong>le più brutte giocate<br />
dalla mia squadra - dice mister<br />
Grasso - nel ritorno, invece abbiamo<br />
giocato meglio noi, ma la sfortuna ci<br />
portò alla sconfitta. Ricordo anche<br />
che restammo in nove ma colpimmo<br />
vari legni». Gli arianesi hanno tuttavia<br />
da parte loro la possibilità di giocare<br />
in casa e di avere a disposizione<br />
il doppio risultato, oltre la vittoria<br />
mia squadra è carica, e vogliosa<br />
di fare bene. Andremo a<br />
Monteforte a vincere».<br />
Una sfida che si preannuncia<br />
però, per i serinesi, ancora più<br />
complicata visto che andrà a<br />
giocarsi il passaggio <strong>del</strong> turno<br />
sarebbe buono anche il pareggio, al<br />
termine dei supplementari, per passare<br />
il turno. Unico problema per mister<br />
Felice Grasso gli infortunati, si<br />
tratta di Liberato Grasso, Picari e<br />
Can<strong>del</strong>ino. «Io guardo comunque alla<br />
gara che dobbiamo disputare e vedo<br />
che i ragazzi sono motivati. Penso<br />
che con l’aiuto dei tifosi, si può fare<br />
una bella impresa. Speriamo che<br />
la giornata sia buona e siamo fiduciosi<br />
nelle nostre capacità». Mister<br />
Grasso auspica che oltre ad avere una<br />
giornata di sole ci sia anche una<br />
bella giornata di sport e che sia il calcio<br />
a vincere. Stesso concetto espresso<br />
dai bonitesi. Anche da questa<br />
parte l’ambiente è bello carico.<br />
E ad Ariano mister racca dovrebbe<br />
avere a disposizione tutti. I ragazzi<br />
sono sicuri di poter fare una bella figura<br />
e il capitano, Mustone, spera<br />
che sia una «Bella partita di calcio».<br />
I ragazzi hanno preparato la sfida<br />
ognuno a modo proprio, alcuni sono<br />
appena rientrati dalle sedi universitarie<br />
hanno scambiato opinioni<br />
con il mister. «Siamo fiduciosi -<br />
aggiunge capitan Mustone - e se loro<br />
hanno il doppio risultato noi puntiamo<br />
sulla nostra forza, ricordando<br />
di aver vinto due volte in campionato.<br />
E’ questa la mentalità che dovremo<br />
avere». E viva lo sport.<br />
con gli uomini contati:<br />
«Purtroppo ci presenteremo<br />
alla sfida<br />
con soli dodici uomini.<br />
Molti infortuni ci<br />
hanno penalizzati,<br />
ma questo però sarà<br />
un motivo in più per<br />
stringere i denti e<br />
combattere con il<br />
doppio <strong>del</strong>le energie».<br />
Energie che infonderanno<br />
anche i tifosi<br />
<strong>del</strong> Rizla al seguito<br />
<strong>del</strong>la squadra: «Credo<br />
che verranno a tifarci<br />
una cinquantina di<br />
supporters. La squadra<br />
è molto seguita, e<br />
i nostri tifosi non<br />
mancheranno a questo<br />
appuntamento<br />
storico». Alfieri svela<br />
anche una simpatica<br />
curiosità: «Il nostro<br />
capitano, con al seguito<br />
alcuni giocatori,<br />
mi hanno chiamato<br />
nel cuore <strong>del</strong>la notte,<br />
svegliandomi ovviamente,<br />
sul cellulare urlando<br />
a squarciagola i cori dei nostri<br />
tifosi. Una cosa che mi ha<br />
fatto sorridere, e capire come<br />
questo gruppo sia unito e consapevole<br />
di fare qualcosa di<br />
grande».
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
III CATeGORIA A/B/C 21/25^GIORNATA<br />
GIRONE A<br />
I RAGAZZI DI TOMEO VOLANO IN TESTA, ASPETTANDO L’ABELLINUM<br />
L’Aiello vince e va avanti<br />
AIELLO DEL SA-<br />
BATO - Quattro reti<br />
e l'Aiello batte i<br />
Giovani Santostefanesi.<br />
Al 10 <strong>del</strong><br />
primo tempo un<br />
tiro di Tedesco<br />
viene respinto dal<br />
portiere e Capriuolo<br />
batta a rete.<br />
A dieci minuti<br />
dallo scadere <strong>del</strong><br />
primo tempo<br />
Guarriello intercetta<br />
un cross di<br />
Del Gaizo e l'Aiello<br />
raddoppia. Al<br />
15 st Guarriello tira<br />
in porta da calcio<br />
d'angolo ed a<br />
cinque minuti dal<br />
termine il neoentrato<br />
Romano con<br />
una punizione dal<br />
limite batta a rete.<br />
L’Aiello ottiene così una grande<br />
vittoria contro un'ottima<br />
squadra quella dei Giovani<br />
Santostefanesi che in questo<br />
campionato tutto sommato si<br />
è comportata abbastanza bene,<br />
ma in questa gara ha prevalso<br />
l'Aiello che si giocherà<br />
con l’Abellinum Calcio la promozione<br />
in Seconda Categoria.<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe c<br />
25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
S. LUCIA - AZIONE CATTOLICA OGGI<br />
S. VITO MONTORO - G. G. BANZANO OGGI<br />
VIS INTERMONTOTO - HISPANIKA OGGI<br />
D. SAN FELICE - MONTORO 3-3<br />
ATL. BANZANO - REAL SAN FELICE OGGI<br />
R. CALCIO SOLOFRA - S. EUSTACHIO 2-0<br />
RIPOSO: SAN MICHELE SOLOFRA B<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
**UNA GARA IN MENO<br />
26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
G. G. BANZANO - ATL. BANZANO<br />
S. EUSTACHIO - DINAMO S. FELICE<br />
S. MICHELE S. B - REAL C. SOLOFRA<br />
MONTORO - SAN VITO MONTORO<br />
REAL S. FELICE - SANTA LUCIA<br />
A. CATTOLICA - VIS INTERMONTORO<br />
RIPOSA: HISPANIKA CALCIO<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe A<br />
21^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
ABELLINUM CALCIO - E. LA MANNA OGGI<br />
AIELLO - G. SANTOSTEFANESI 4-0<br />
REAL TUFINO - HIRPUS 2012 2-5<br />
CESINALI CALCIO - QUINDICI SOCCER 4-2<br />
ATL. SERINO - SAN MICHELE SERINO OGGI<br />
ALTA IRPINIA - SERENA GROUP OGGI<br />
22^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
SAN MICHELE SERINO - ABELLINUM CALCIO<br />
QUINDICI SOCCER - AIELLO<br />
C. E. LA MANNA - ALTA IRPINIA<br />
HIRPUS 2012 - ATLETICO SERINO<br />
SERENA GROUP - CESINALI CALCIO<br />
G. SANTOSTEFANESI - REAL TUFINO<br />
GIRONE C/I CONCIARI VINCONO ALL’INGLESE<br />
Gallucci e Nicolini<br />
trascinano il Real C. Solofra<br />
SOLOFRA - Due reti e il Real Calcio<br />
Solofra batte il Sant'Eustachio<br />
Al 15 <strong>del</strong> primo tempo, Gallucci<br />
su punizione segna la prima rete<br />
per i padroni casa. Alla mezz'ora<br />
Nicolini su cross di Gaspari afferra<br />
la alla e batte a rete. Nel secondo<br />
tempo il Real calcio Solofra<br />
a questo punto non può far altro<br />
che giocare una gara di contenimento.<br />
Nel secondo tempo<br />
Pacelli prova a realizzare la terza<br />
rete in diverse occasioni ma senza<br />
esito. Non creano particolari<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
AIELLO 52 21 17 1 3 51 16<br />
ABELLINUM CALCIO 50 20 16 2 2 66 20<br />
HIRPUS 2012 37 21 11 4 6 48 35<br />
CESINALI 36 21 11 3 7 50 33<br />
REAL TUFINO (-2) 35 21 12 1 8 41 32<br />
G. SANTOSTEFANESI 33 21 10 3 8 41 35<br />
S. MICHELE SERINO 27 20 8 3 9 35 41<br />
SERENA GROUP (-1) 26 20 8 3 9 43 50<br />
ATL. SERINO 24 20 7 3 10 34 47<br />
C. E. LA MANNA 15 20 3 6 11 24 42<br />
QUINDICI SOCCER 8 21 2 2 17 31 73<br />
ALTA IRPINIA 6 20 1 3 16 20 51<br />
problemi gli avversari e il vantaggio<br />
può essere mantenuto sino<br />
al triplice fischio finale.<br />
AIELLO 4<br />
G.S.STEFANESI 0<br />
AIELLO: Arena, Matarese,<br />
Siniscalchi, Del Gaizo, Galluccio,<br />
Russo (30 st Romano),<br />
Cucciniello, Capriuolo,<br />
Tedesco, Guarriello, Vegliante<br />
A disp.: Tomeo C., Tomeo<br />
F., Romano, Sabry All.: Tomeo<br />
G. SANTOSTEFANESI: Iandoli,<br />
Colucci, Zitolo, De<br />
Feo, Caruso, Romano, Cocchia,<br />
Nacci, Melissa, Iallonardo,<br />
Di Maio<br />
All.: Lepore<br />
RETI: 10’ Capriuolo, 35’ 60’<br />
Guarriello, 85’ Romano<br />
NOTE: Terreno di gioco in<br />
buone condizioni. Spettatori<br />
presenti sulle gradinate,<br />
circa cento.<br />
REAL C. SOLOFRA 2<br />
S. EUSTACHIO 0<br />
R. C. SOLOFRA: Luciano M. '94,<br />
Altruda, Luciano N., Nicolini,<br />
De Piano, Luciano M.'89,D'Urso,<br />
Maffei, Gasparri, Pacelli, Gallucci<br />
All. Coppola<br />
S. EUSTACHIO: Ricci, De Dominicis,<br />
Pace, Faggiano, Pace<br />
A., Pace V., |Orciuolo, Botta,<br />
Penna, Pompa, Pace G., D'Antonio<br />
All. De Piano R.<br />
RETI: 15’ Gallucci, 75’ Nicolini<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
SANTA LUCIA* 60 22 20 0 2 67 14<br />
HISPANIKA 50 23 18 5 3 61 26<br />
REAL S. FELICE 43 22 13 4 5 53 26<br />
ATL. BANZANO 43 22 13 4 5 46 14<br />
G. G. BANZANO 39 22 12 3 7 41 31<br />
REAL CALCIO SOLOFRA 37 23 12 1 10 45 46<br />
A. C. PIANO** 33 21 10 3 8 47 32<br />
S. EUSTACHIO 28 23 8 4 11 35 34<br />
MONTORO 25 22 7 4 11 36 50<br />
VIS INTERMONTORO 19 21 5 4 12 25 45<br />
S. VITO MONTORO 16 22 5 2 15 28 46<br />
DINAMO S. FELICE** 13 22 3 4 15 26 77<br />
S.MICHELE SOLOFRA B 10 23 3 1 19 22 95<br />
CALCIO 36<br />
GIRONE B<br />
IL REAL FORINO METTE KO LA SQUADRA DI SANTA PAOLINA<br />
Il Volturara travolge l’Hirpinia<br />
VOLTURARA T. B 6<br />
HIRPINIA SOCCER 0<br />
VOLTURARA T. B: Feo, Licciar<strong>del</strong>lo<br />
(30'st Risoli), Del Percio<br />
(15'st Di Meo P.), Marra R., Gallo,<br />
Fischetti, Nardiello, Marra G.,<br />
Rodia, Zarra, Ingino<br />
Allenatore: Di Meo Luciano<br />
HIRPINIA SOCCER: Saveriano,<br />
Iannaccone, Cerullo, Barbarisi,<br />
Palladino, Vattolo, Iannaccone S.,<br />
Santoriello, Melchionne, Criscitiello,<br />
Napolitano<br />
A disposizione: Freda, Santoriello,M.,<br />
Della Sala, Siniscalchi<br />
Allenatore: Barbarisi<br />
RETI: 11'st Ingino (VTB), 15'st<br />
20'st Nardiello (VTB), 25'st Marra<br />
G. (VTB), 33'st 40'st Gallo<br />
(VTB)<br />
ARBITRO: signor Napolitano <strong>del</strong>la<br />
sezione di Nola<br />
ESPULSI: 25'st Iannaccone (HS)<br />
per proteste verso l'arbitro<br />
NOTE: terreno di gioco in buone<br />
condizioni.<br />
Spettatori 30 circa.<br />
Giornata nuvolosa<br />
ATL. MUNIANENSE 1<br />
WOLVES AV 1<br />
ATL. MUNIANENSE: Alaia, De<br />
Simone, Colucci, Buonerba,<br />
Guerriero Antonio, Biancardi,<br />
Minna, D'Apolito, Lup, Salerno,<br />
Napolitano Domenico<br />
A disposizione: Monteforte,<br />
Guerriero Andrea, Napolitano<br />
Pasquale<br />
Allenatore: Napolitano Pasquale<br />
WOLVES AV: Ardino, Santo, Sarno,<br />
Petruzziello, Appecarico,<br />
Perrelli, Guarino, De Cunzo, Puilam,<br />
Caputo, Romano<br />
A disposizione: //<br />
Allenatore: Rosetta<br />
RETI: 45' Puilam (W), 70' Lup<br />
(AM)<br />
ESPULSI: 42'pt Guerriero (AM)<br />
per proteste<br />
NOTE: terreno di gioco in buone<br />
condizioni.<br />
Spettatori 20 circa<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe B<br />
25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
LEON SIRIGNANO - C. MERCOGLIANO B 3-1<br />
VOLTURARA T. B - HIRPINIA SOCCER 6-0<br />
O PRIMM AMMOR - K. A. SOCCER 5-3<br />
SANTA PAOLINA - R. FORINO C. B 2-3<br />
BORGO MONTORO - DE JUDICIBUS 2-3<br />
ATL. MUNIANESE - WOLVES AV 1-1<br />
RIPOSO: BORGO FERROVIA<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
C. MERCOGLIANO B - ATL. MUNIANESE<br />
R. FORINO CALCIO B - BORGO MONTORO<br />
BORGO FERROVIA - LEON SIRIGNANO<br />
DE JUDICIBUS - O PRIMM AMMOR<br />
HIRPINIA SOCCER - SANTA PAOLINA<br />
SANTA PAOLINA - VOLTURARA T. B<br />
RIPOSO: K. A. SOCCER<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
S. DE JUDICIBUS* 66 23 21 2 0 91 15<br />
REAL FORINO B 58 23 19 1 3 96 32<br />
SANTA PAOLINA 49 23 16 1 6 62 35<br />
BORGO MONTORO 44 23 14 2 7 71 39<br />
LEON SIRIGNANO 44 23 14 2 7 50 46<br />
O PRIMM AMMORE 30 23 9 3 11 50 55<br />
VOLTURARA T B. 29 23 9 2 12 45 47<br />
BORGO FERROVIA 28 23 8 4 11 49 42<br />
WOLVES AV 27 23 8 3 12 59 72<br />
A. MUNIANESE 25 23 8 1 14 43 70<br />
C. MERCOGLIANO B 16 23 5 1 17 36 50<br />
KING ANIMATION S. 12 24 3 3 18 32 86<br />
HIRPINIA SOCCER 10 23 3 1 19 34 129<br />
Il Volturara travolge l'Irpinia Soccer<br />
con sei reti.<br />
Il primo tempo <strong>del</strong>la partita è<br />
molto equilibrato con varie occasioni<br />
di attacco da parte di entrambe<br />
le formazioni che, però,<br />
vengono bloccate prontamente<br />
dalle rispettive difese. Due tiri da<br />
segnalare, quello di Zarra, parato<br />
in tuffo da Saveriano, e quello<br />
di Rodia che sfiora il palo e termina<br />
di poco fuori. Il primo tempo<br />
si chiude a reti inviolate.<br />
Nella ripresa, i padroni di casa<br />
riescono ad imporre il proprio<br />
gioco in campo.<br />
All'undicesimo, Ingino insacca la<br />
prima palla gol, con un bel tiro al<br />
volo, su assist di Zarra.<br />
Al quindicesimo, Nardiello raddoppia<br />
su calcio di punizione dal<br />
limite, che spedisce la palla direttamente<br />
in porta.<br />
Cinque minuti dopo, ancora Nardiello<br />
chiude una stupenda azione<br />
in solitario realizzando la terza<br />
meta. Al 25esimo, Gianmarco<br />
Marra mette a segno la quarta rete<br />
con un fortissimo tiro dai trenta<br />
metri. Al 33', Rodia batte un<br />
calcio d'angolo e Gallo, ben piazzato<br />
in area, insacca la palla, per<br />
la quinta volta, nella rete <strong>del</strong>l'Irpinia<br />
Soccer.<br />
Al quarantesimo, ancora su calcio<br />
d'angolo battuto da Rodia,<br />
Gallo, con un colpo di testa in<br />
tuffo, buca per la sesta ed ultima<br />
volta la rete degli ospiti.<br />
SANTA PAOLINA 2<br />
R. FORINO CA. B 3<br />
SANTA PAOLINA: Egidio Evarista,<br />
Egidio Rocco, Ricciar<strong>del</strong>li,<br />
Luciano, Campanile, Fioretti, (70'<br />
Cocozziello), Trettola, Egidio Vincenzo,<br />
Peluso, Luogo, Centrella<br />
Allenatore: Zuzolo<br />
R. FORINO CALCIO B: Rega,<br />
Moffa, Califano, Del Gaizo Giovanni,<br />
Del Gaizo Andrea, Di Callo,<br />
Tufano, Buonanno, Liotti, Calienno,<br />
Iannaccone (60' D'Andrea)<br />
Allenatore: De Angelis<br />
RETI: 30' Liotti (RCFB), 40' Calienno<br />
(RCFB), 55' Peluso (SP),<br />
60' Liotti (RCFB), 80' Campanile<br />
(SP)<br />
AMMONITI: Buonanno (RFCB),<br />
Iannaccone (RFCB), Di Carlo<br />
(RFCB)<br />
NOTE: Al terzo minuto <strong>del</strong> secondo<br />
tempo, Rega, <strong>del</strong> Real Forino<br />
B, para un rigore battuto da<br />
Peluso.<br />
Terreno di gioco in discrete condizioni.<br />
Spettatori 20 circa<br />
GIRONE B<br />
IL LEON SIRIGNANO METTE A SEGNO TRE COLPI CONTRO IL MERCOGLIANO B<br />
Primo pareggio per il Munianense<br />
L'Atletico Munianense pareggia<br />
la prima partita di campionato<br />
contro i Wolves, con il risultato<br />
di uno a uno.<br />
La partita è molto equilibrata con<br />
varie azioni di attacco da parte di<br />
entrambe le squadre. Al quindicesimo<br />
minuto, Napolitano, dopo<br />
una stupenda azione personale,<br />
solo davanti alla porta, tira<br />
sicuro. Ma è bravo il portiere dei<br />
Wolves a parare.<br />
Allo scadere <strong>del</strong> primo tempo,<br />
Puilam, in contropiede, realizza<br />
il gol ospite. Per Guerriero, il gol<br />
non è regolare e protesta. L'arbitro<br />
caccia il cartellino rosso e<br />
manda il giocatore negli spogliatoi.<br />
Munianense costretto in dieci<br />
uomini.<br />
Nella ripresa, l'Atletico attacca<br />
senza sosta gli avversari, e, al settantesimo,<br />
trova il gol <strong>del</strong> pareggio.<br />
Calcio d'angolo e Lup, con uno<br />
stupendo tiro al volo, manda la<br />
palla in rete.<br />
Al novantesimo, lo stesso Lup<br />
sfuma l'occasione di realizzare il<br />
gol vincente. Il giocatore prende<br />
la mira dal limite <strong>del</strong>l'area e tira.<br />
Ma la palla prende in pieno il palo.<br />
LEON SIRIGNANO 3<br />
C. MERCOGLIANO B 1<br />
LEON SIRIGNANO: Chiocca, Lubrano<br />
(46' Terracciano G.), Capriglione,<br />
D'Apolito (46' Corvisiero),<br />
Conte, Festa, Barone, Salcito<br />
(10'st Russo), Terracciano<br />
Michele, Napolitano, Picciocchi<br />
Allenatore: Picciocchi<br />
C. MERCOGLIANO B: Dello Russo<br />
G., Filomena, Sabatino C., Vitulano<br />
F., Ziccardi, Dello Russo<br />
R., Ercolino, Dello Russo N., Brogi,<br />
Villaricca, Dello Russo R.<br />
A disp.: Petruzziello, Belardo,<br />
Salvo G., Barbarisi A., Nappo L.<br />
RETI: 20'pt Napolitano (LS), 15'st<br />
Russo (LS), 35'st Mercogliano,<br />
40'st Napolitano (LS)<br />
Leon Sirignano buca tre volte la<br />
rete <strong>del</strong> Mercogliano. Al ventesimo,<br />
la prima rete di Napolitano<br />
su passaggio di Terracciano. Al<br />
15’ <strong>del</strong>la ripresa, Russo segna la<br />
doppietta direttamente su calcio<br />
di punizione. Al 35’ il Mercogliano<br />
accorcia le distanze. Ma, al<br />
40’, ancora Napolitano chiude<br />
l’incontro con la terza rete.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
III CategorIa D/e<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe d<br />
25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
ROCCABASCERANA - ATL. MONTEFUSCO 3-2<br />
SERRA 2007 - ATL. SAN POTITO OGGI<br />
CENTRO ST. AV - HELLAS ALTAVILLA OGGI<br />
SPORT. VENTICANO - LIB. GROTTOLELLA 4-1<br />
V. VOLTURARA - LIONS M. MILITUM OGGI<br />
ATLANTIS - SP. PATERNOPOLI B 4-1<br />
RIPOSA: PAROLISE CALCIO<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
HELLAS ALTAVILLA - ATLANTIS<br />
LIB. GROTTOLELLA - CENTRO STORICO<br />
SP. PATERNOPOLI - ROCCABASCERANA<br />
LIONS M. MILITUM - SERRA 2007<br />
ATL. SAN POTITO - SP. VENTICANO<br />
PAROLISE - V. VOLTURARA<br />
RIPOSA: ATL. MONTEFUSCO<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
CENTRO STORICO AV* 63 22 21 0 1 69 15<br />
SPORT. VENTICANO 53 23 16 4 2 58 18<br />
ATLANTIS 43 23 13 3 6 56 29<br />
HELLAS ALTAVILLA 41 22 12 3 7 30 25<br />
LIB. GROTTOLELLA 40 23 12 3 7 30 30<br />
L. MONS MILITUM 40 22 13 1 8 44 27<br />
SERRA 2007 29 22 9 2 11 44 42<br />
VIRTUS VOLTURARA 29 22 9 2 11 31 44<br />
ATL. MONTEFUSCO 26 24 7 5 12 40 50<br />
ATL. SAN POTITO 20 22 5 5 12 25 38<br />
ROCCABASCERANA 17 23 5 2 15 33 70<br />
PAROLISE CALCIO 15 23 3 6 14 26 45<br />
SP. PATERNOPOLI B 6 23 2 0 21 16 80<br />
CALCIO 37<br />
25^gIorNata<br />
25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
S. ANGELO ALL’E. - CASTELFRANCO 2-1<br />
ECLANESE B - PIETRA VIVA 2-2<br />
SP. ARIANO - PILA AI PIANI 6-1<br />
GROTTA B - SAVIGNANESE OGGI<br />
SP. FLUMERI - TAURASI 1-1<br />
BONITO B - ZUNGOLI 2-4<br />
RIPOSA: ATL. TAURASI<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
CASTELFRANCO - BONITO<br />
TAURASI - ECLANESE<br />
ATL. TAURASI - GROTTA<br />
PILA AI PIANI - S. ANGELO ALL’ESCA<br />
SAVIGNANESE - SP. ARIANO<br />
ZUNGOLI - SP. FLUMERI<br />
RIPOSA: PIETRA VIVA<br />
IL TEAM UFITANO TRAVOLGE IL PILA AI PIANI CHE PASSA IN VANTAGGIO NEL PRIMO TEMPO. RIPRESA DA DIMENTICARE<br />
Il Sei vincente <strong>del</strong>lo Sporting Ariano<br />
ARIANO: Vittoria a<br />
valanga per il team di<br />
mister Caso e terzo<br />
posto in classifica. Lo<br />
Sporting travolge con<br />
sei reti il Pila ai Piani.<br />
La compagine di Frigento<br />
passa in vantaggio<br />
al 16esimo grazie<br />
alla rete di Troisi:<br />
cross di Grella M.,<br />
Troisi anticipa un pò<br />
tutti e mette dentro.<br />
Il primo tempo il campo<br />
per lo Sporting<br />
sembra stregato, nessuna<br />
occasione di rilievo<br />
e soprattutto<br />
nessun gol.<br />
Tutte le sei marcature concentrate<br />
nella ripresa.<br />
Nella ripresa entra in campo un<br />
altro Sporting, deciso a prendersi<br />
la vittoria.<br />
Al 15esimo il pareggio con Gargiulo:<br />
palla per Costanzo verso<br />
Gargiulo che a beve distanza insacca<br />
per la rete <strong>del</strong>l’1 a 1.<br />
Panzone al 22esimo permette<br />
allo Sporting di passare in vantaggio,<br />
con un’azione <strong>del</strong> tutto<br />
solitaria.<br />
Lo Sporting ha ripreso padro-<br />
LO SPORTING FLUMERI E IL TAURASI SI DIVIDONO IL PUNTO<br />
La squadra di mister Del Sordo<br />
pareggia e perde il terzo posto<br />
FLUMERI: Risultato di parità a<br />
Flumeri tra lo Sporting e il Taurasi.<br />
Il Taurasi, parte forte e va<br />
subito vicino al vantaggio: Cappuccio<br />
mette La Torella a tu per<br />
tu con Garofalo R., ma il portiere<br />
riesce a respingere di piede il<br />
rasoterra <strong>del</strong> centravanti . Monaco<br />
e Sorrentino vanno poi al<br />
tiro da buona posizione difettando<br />
però in precisione. Al 25esimo<br />
va in vantaggio il Taurasi<br />
con Iuliano, punizione da posizione<br />
defilata e arriva in tap in<br />
Iuliano. Si fa vedere anche il Flumeri<br />
con Bravoco che controlla<br />
bene di petto in area ma conclude<br />
troppo centralmente per<br />
impensierire Ferrante. Sul ribaltamento<br />
di fronte Martiniello aggancia<br />
un lancio di Monaco, ma<br />
nanza <strong>del</strong> campo e riesce a giocare<br />
con tutte le proprie qualità.<br />
Panzone sigla la doppietta personale<br />
al 27esimo, palla di<br />
Grasso per Panzone che quasi<br />
con una scivolata trascina la<br />
palla in rte.<br />
Il Pila tenta un affondo ma la<br />
difesa arianese non si fa trovare<br />
scoperta questa volta. Costanzo<br />
sigla il quarto gol <strong>del</strong>lo<br />
Sporting: Gargiulo tira, il portiere<br />
respinge e Costanzo dal limite<br />
insacca.<br />
la conclusione volante a botta sicura<br />
si infrange sul corpo di Garofalo<br />
in uscita. Già prima <strong>del</strong><br />
20' arriva la terza clamorosa palla<br />
gol per il Taurasi con Sorrentino<br />
che si invola tutto solo verso<br />
Garofalo sulla sponda di Monaco<br />
ma calcia incredibilmente a<br />
lato. Lo Sporting raggiunge il pareggio<br />
alla mezzora inoltrata con<br />
Pila A., assist di Salza A. e sul<br />
secondo palo Pila anticipa tutti.<br />
Col passare dei minuti si affievolisce<br />
la spinta forsennata dei<br />
padroni di casa e il Taurasi inizia<br />
a gestire la situazione con maggiore<br />
tranquillità. Solo in chiusura<br />
di gara la squadra di Palermo<br />
torna ad attaccare ma con<br />
dei cross dalle fasce su cui Garofalo<br />
fa sempre buona guardia.<br />
Lo Sporting decolla e<br />
il Pila ai Piani omai è<br />
schiacciato nella propria<br />
metà campo. Ciccone<br />
realizza la doppietta<br />
e gli ultimi due<br />
gol per gli ufitani, al<br />
34esimo e al 39esimo.<br />
Ciccone sigla la doppietta<br />
in due azioni<br />
molto simili.<br />
Entrambe le volte con<br />
spunti personali arriva<br />
solitario in porta e<br />
insacca.<br />
Gli ultimi minuti vedono<br />
una certa stasi,<br />
con le squadre che si<br />
attestano al centrocampo.<br />
Lo Sporting prende fiato, il Pila<br />
ormai si arrende alla grave<br />
sconfitta subita.<br />
Bene per lo Sporting, che con<br />
questa vittoria, e grazie anche<br />
al pareggio <strong>del</strong> Flumeri, raggiunge<br />
il terzo posto a quarantasette<br />
punti.<br />
Per l’ultima di campionato lo<br />
Sporting se la vedrà in casa <strong>del</strong>la<br />
Savignanese.<br />
Mentre il Pila ai Piani ospiterà<br />
in casa il S. Angelo All’Esca.<br />
SP. FLUMERI 1<br />
TAURASI 1<br />
SPORTING FLUMERI: Garofalo<br />
R., Bravoco, Salza A., Russo (<br />
Palmarozza 20’st), Cardinale, Lo<br />
Conte, Meninno (Grasso 5’st),<br />
Moccia, Pila D., Del Sordo (Salza<br />
L. 20’st), Pila A. All: Del Sordo<br />
TAURASI: Ferrante L., Coluccia,<br />
Martiniello, Cappuccio, La torella,<br />
Perriello (Marchetti 30’st),<br />
Monaco, Sorrentino, Ferrante A.,<br />
Monaco A., Iuliano. All: Palermo<br />
MARCATURE: Iuliano (25’), Pila<br />
A. (35’)<br />
NOTE: Terreno di gioco di Melito<br />
in discrete condizioni, spettatori<br />
presenti circa cento.<br />
SP. ARIANO 6<br />
PILA AI PIANI 1<br />
SPORTING ARIANO: Sebastiano,<br />
Ciccone, Albanese, Sabatino, Senape,<br />
Squarcio, Grasso, Cuordoro,<br />
Gargiulo, Costanzo, Panzone.<br />
A disp: Gallo, Caso. All: Caso<br />
PILA AI PIANI: Ricciardi, Pascucci<br />
M., Pascucci T., Bevilacqua,<br />
Grella M., Galante, Tarantino<br />
(Grella R. 30’st), Caggiano,<br />
Troisi, Graziosi, Corsino. All: Pascucci<br />
MARCATURE: Troisi (16’), Gargiulo<br />
(15’st), Panzone (22’st,<br />
27’st), Costanzo (23’st), Ciccone<br />
(34’st, 39’st)<br />
AMMONITI: Tarantino, Sabatino<br />
ESPULSO: Caggiano<br />
ARBITRO: De Sapio di Avellino<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe e<br />
IL TEAM DI FICOCIELLO E D’AVANZO CONQUISTA I TRE PUNTI<br />
Poker casalingo per l’Atlantis,<br />
Sporting sempre più ultimo<br />
AVELLINO: Bella vittoria <strong>del</strong>l’Atlantis<br />
nella penultima giornata<br />
di campionato. Lo Sporting sempre<br />
più ultimo subisce quest’ul<br />
teriore sconfitta. In apertura do<br />
gara l’Atlantis ha subito due match-point<br />
con Memmolo: prima<br />
l’attaccante calcia malamente alto<br />
da ottima posizione sul centro<br />
basso di Belmonte dalla sinistra.<br />
Poi si invola verso la porta di Lo<br />
Vuolo sul passaggio filtrante di Iodice,<br />
ma il suo gran destro si<br />
stampa sulla parte bassa <strong>del</strong>la traversa.<br />
ma è proprio lo Sporting al<br />
15esimo a passare in vantaggio<br />
con Daveta.<br />
Al 20esimo ma è ancora l’Atlantis<br />
ad andare vicino al gol: la difesa<br />
ospite si fa sorprendere su<br />
un fallo laterale, Testa si libera e<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
ATL. TAURASI* 62 23 21 3 0 54 16<br />
TAURASI 50 23 15 5 3 39 12<br />
SPORTING ARIANO 47 23 14 5 4 57 27<br />
SPORTING FLUMERI 45 23 13 6 4 54 21<br />
BONITO B 40 23 12 4 7 49 35<br />
S. ANGELO ALL’ESCA (-1) 37 23 12 2 9 43 29<br />
PIETRA VIVA 33 24 9 5 10 39 38<br />
CASTELFRANCO 23 23 7 2 14 41 52<br />
ZUNGOLI 21 23 7 6 12 39 54<br />
PILA AI PIANI 19 23 6 1 16 21 67<br />
SAVIGNANESE (-1) 17 22 5 2 15 22 38<br />
ECLANESE B 15 23 3 7 13 29 57<br />
GROTTA B (-1) 11 22 2 3 16 14 55<br />
IL POKER PORTA LA FIRMA DELL’ATTACCANTE DELLO ZUNGOLI<br />
A Bonito va in scena<br />
l’Ardanese show<br />
BONITO: Travolgente vittoria <strong>del</strong>lo<br />
Zungoli ai danni dei padroni di<br />
casa <strong>del</strong> Bonito. Le quattro marcature<br />
portano tutte la firma di<br />
Ardanese, due nel primo tempo<br />
e due nella ripresa. Beatrice e<br />
Luongo siglano per il Bonito. Parte<br />
in maniera ottimale la compagine<br />
di mister Pagliarulo che non<br />
si fa sorprendere e permane per<br />
la maggior parte <strong>del</strong> tempo nella<br />
metacampo avversaria. Ardanese<br />
sigla al 20 e al 30esimo nel primo<br />
tempo, mentre l’attaccante<br />
zungolese nella ripresa segna al<br />
35esimo e al 40esimo. Il Bonito<br />
tenta due affondi e riesce ad accorciare<br />
le distanze, lo fa con Beatrice<br />
e Luongo. Occasione per il<br />
Bonito anche con Merola e De Pasquale.<br />
Ardanese nella ripresa segna grazie<br />
a due tiri piazzati, una punizione<br />
dai trenta metri, e l’altra<br />
marcatura sugli sviluppi di un calcio<br />
d’angolo battuto da Ciccone.<br />
Prossimo e ultimo impegno per<br />
lo Zungoli domenica nove giugno<br />
contro la quarta in classifica Sporting<br />
Flumeri. Il Bonito se la vedrà<br />
invece contro il Castelfranco in<br />
casa.<br />
pesca tutto solo dentro l'area piccola<br />
Aquino, il numero 8 calcia<br />
di piatto a botta sicura, ma trova<br />
la grande risposta di Lo Vuolo. Il<br />
preludio al gol: infatti dopo un<br />
minuto l’Atlantis pareggia con Testa.<br />
La prima frazione di gara si<br />
chiude con il risultato di uno a uno.<br />
Nella ripresa avanti l’Atlantis<br />
che sigla la tripletta decisiva. I gol<br />
sono di Scarpa al settimo minuto,<br />
segue La Regina al 27esimo e<br />
chiude le danza per la vittoria la<br />
marcatura di D’Avanzo A. L. al<br />
32esimo. Con questa vittoria l’Atlantis<br />
va a quarantatre punti,<br />
piazzandosi al terzo posto e scavalcando<br />
l’Hellas in attesa <strong>del</strong>la<br />
gara di oggi. Bene quindi per gli<br />
avellinesi che inseguono un posto<br />
utile per i playoff.<br />
BONITO 2<br />
ZUNGOLI 4<br />
BONITO B: D’Ambrosio, Ballarano,<br />
Mariano, Belmonte,<br />
Camuso, Beatrice, Merola, De<br />
Pasquale, Luongo, Picariello<br />
(55 De Pietro), Allocca<br />
All.: Capocasale<br />
ZUNGOLI: Pato, Flammia, Coppola,<br />
Grande, Tarone, pagliarulo,<br />
Di Ieso, Ciccone, Ardanese,<br />
Nisco, Albanese. A disp:<br />
De Lillo. All: Pagliarulo<br />
MARCATURE: Ardanese (20’,<br />
30’, 35’st, 40’st), Beatrice<br />
(25’), Luongo (23’st)<br />
NOTE: Terreno di gioco in discrete<br />
condizioni, a causa <strong>del</strong>la<br />
pioggia, spettatori presenti<br />
circa cinquanta.<br />
ATLANTIS 4<br />
SP. PATERNOPOLI 1<br />
ATLANTIS: Tortora (Ficociello<br />
33’st), D’Avanzo L., Ficociello<br />
R., Testa, Iodice, Memmolo, Aquino<br />
(D’Avanzo A. F. 1’st), Generoso,<br />
Scarpa (D’Avanzo A.<br />
30’st), D’Avanzo A.L., La regina<br />
(D’Avanzo A. D. 33’st). All: Ficociello,<br />
D’Avanzo<br />
SP. PATERNOPOLI:Lo Vuolo,<br />
Zarrella, Caputo, Belmonte<br />
(Ventruto 1’st), Cristiano G.<br />
(Morsa 33’st), Cristiano M., Balestra,<br />
Palmieri (Grasso 25’st),<br />
Di Prisco, D’Amato, D’aveta. All:<br />
Ventruto G.<br />
MARCATURE: D’aveta (15’), Testa<br />
(21’), Scarpa (7’st), La regina<br />
(27’st), d’Avanzo A. L. (32’st)
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
ALTRI<br />
SPORT<br />
Lakovic è appetito<br />
da diverse<br />
società<br />
russe. Lo sloveno<br />
sta prendendo<br />
tempo.<br />
Anche Milano<br />
è sulle tracce<br />
<strong>del</strong> cestista<br />
Terza giornata di Sportdays al via da stamattina<br />
alle 9.00. Tempo permettendo, quella di oggi sarà<br />
una giornata molto intensa e divertente, tutta dedicata<br />
ai giochi e al divertimento, peculiarità <strong>del</strong>la<br />
manifestazione diretta dal professor<br />
Giuseppe Saviano. La giornata<br />
si aprirà alle ore 9.00 con uno<br />
spazio dedicato alla Giornata <strong>del</strong>la<br />
Donazione degli organi, a cura <strong>del</strong>l’ASL<br />
Avellino.<br />
Da mezzogiorno alle 19.00 al via i<br />
Laboratori di orto giardino, con esposizioni<br />
di fiori e piante a cura<br />
Garden Club Verde Irpinia e in collaborazione<br />
con Progress. Dalle ore<br />
10 alle 15 spazio al Taekwondo, dei<br />
maestri D’Alessandro e Fita con il<br />
Trofeo Hirpinia Cup. Sempre alle ore<br />
10, le iscrizioni presso lo stand<br />
Coni al concorso fotografico “Fotografa<br />
lo sport”, riservato ai bambini<br />
dai 6 ai 13 anni. Alla stessa ora, di<br />
scena il kickboxing, a cura <strong>del</strong>l’Asd Kickboxing<br />
Avellino, <strong>del</strong>l’Asd Kickboxing Club Avellino e <strong>del</strong>la<br />
FIKBMS Irpinia. Alle 11, divertimento assicurato<br />
per i più piccoli con la Giocoleria di Giulio<br />
Lanzafame. Dalle 16 alle 20 spazio ai Tornei libe-<br />
ri di Sportdays. Dalle ore 17, ecco il teatrino, la<br />
micromagia e tutti i trucchi per stupire grandi e<br />
piccini con il Luna Park. Sempre nel pieno pomeriggio,<br />
i Wolvers e l’Avellino Rugby saranno di<br />
scena con l’invito a seguire e praticare lo sport<br />
dalla palla ovale. Alle 17.30 l’appuntamento con<br />
“A volte le emozioni si possono indossare”, con la<br />
mostra <strong>del</strong>le maglie <strong>del</strong>la Scandone dal 1980 a oggi.<br />
SPORT<br />
Società <strong>del</strong>l’Est Europa sul playmaker biancoverde ex Barcellona<br />
Scandone, attenta: i russi<br />
vogliono Jaka Lakovic<br />
AVELLINO - La Sidigas Scandone<br />
continua a rifarsi il look in vista<br />
<strong>del</strong> prossimo campionato.<br />
Contatti e indiscrezioni si rincorrono<br />
senza sosta in queste<br />
giornate di post campionato per<br />
cercare di dare una forma al roster<br />
biancoverde. Occhi puntati<br />
sulla situazione Lakovic. Il forte<br />
cestista sloveno, uno dei punti<br />
fermi <strong>del</strong> roster irpino, sta prendendo<br />
tempo per valutare la sua<br />
posizione. La società considera<br />
Jaka uno dei punti da cui ripartire<br />
per la prossima stagione, ma<br />
altre società non stanno a guardare.<br />
a quanto pare il pluridecorato<br />
campione <strong>del</strong>l’Est ha preso tempo.<br />
Infatti, sul forte cestista ci sarebbero<br />
gli occhi di alcuni club<br />
russi pronti a ricoprirlo di oro.<br />
Secondo le ultime indiscrezioni<br />
sarebbe giunta al suo agente, anche<br />
una offerta da Milano.<br />
Avellino dal canto suo, farà di<br />
tutto per riuscire a trattenere un<br />
atleta che grazie al suo apporto<br />
ha permesso ai biancoverdi di<br />
sfiorare il sogno play-off. La svolta<br />
<strong>del</strong>la vicenda, dovrebbe avvenire<br />
entro la giornata di martedì.<br />
Nei prossimi giorni verrà fuori ufficialmente<br />
anche il nome <strong>del</strong> secondo<br />
coach sulla panchina <strong>del</strong>la<br />
Scandone. Si parla insistentemente<br />
di Massimiliano Oldoini,<br />
ora alla Juve Caserta, ma che in<br />
passato è stato sulle panchine,<br />
come vice, <strong>del</strong>l’Under 20, <strong>del</strong>la<br />
Nazionale Universitaria, di Bologna<br />
e Siena.<br />
Intanto continua la viva soddisfazione<br />
per la convocazione nel-<br />
la nazionale under 20 di Domenico<br />
Izzo. Il giovane cestista<br />
biancoverde è stato chiamato dalla<br />
Nazionale giovanile azzurra<br />
per il raduno nazionale che si<br />
terrà a Giulianova dal 10 al 16<br />
giugno.<br />
La Nazionale Under 20, che ha<br />
nello staff tecnico Silvio Barnabà<br />
come preparatore fisico, sta preparando<br />
i campionati Europei di<br />
categoria che si terranno dall’11<br />
al 21 luglio in Estonia.<br />
Un ennesima dimostrazione di<br />
come il settore giovanile <strong>del</strong>la Sidigas<br />
Scandone svezzi ogni anno<br />
giovani campioni, utili anche nel<br />
giro <strong>del</strong>la Nazionale. Una vetrina<br />
importante per chi sta facendosi<br />
le ossa nel roster <strong>del</strong> capoluogo<br />
irpino.<br />
OGGI LA TERZA GIORNATA DI SPORTDAYS CON SPORT, DANZA E MOLTO ALTRO<br />
LA MANIFESTAZIONE<br />
Taekwondo e Kickboxing di scena<br />
Alle 18 si balla con la Baby dance. Mezz’ora più<br />
tardi, la mostra di parapendio a cura <strong>del</strong>la Federazione<br />
italiana volo libero. Tutti in pista per ballare<br />
e tenersi in forma con lo Zumba, dalle 19 ale<br />
20, a cura <strong>del</strong>la Tixiagim. La manifestazione<br />
si chiuderà a partire dalle 20.15, con<br />
l’esibizione <strong>del</strong>l’associazione Fidia Dance.<br />
E tra i protagonisti <strong>del</strong>la due settimane di<br />
Sportdays ci sarà anche la Polisportiva<br />
Podjgym ci sarà. La Polisportiva <strong>del</strong> Pres.<br />
Carmelo Alvino, sarà presente per tutti giorni<br />
<strong>del</strong>lo sportdays con uno spazio dedicato<br />
interamente alla scherma ed un invito perenne<br />
con ingresso libero e prova per quanti<br />
si volessero avvicinare a questo affascinante<br />
sport.<br />
Nei giorni <strong>del</strong> 6 e <strong>del</strong>l'11 giugno si svolgerà<br />
il 2°trofeo Città di Avellino Podjgym scherma<br />
giovedì 6 giugno dalle ore 16,00 si disputeranno<br />
le gare <strong>del</strong>le categorie Giovanili<br />
under 14, prime lame e lame dove vi saranno<br />
presenti schermitori che hanno partecipato<br />
alle finali Nazionali di Riccione, mentre,<br />
martedì 11 giugno le finali <strong>del</strong>le categorie assoluti<br />
dove vi saranno anche la presenza di atleti <strong>del</strong>la<br />
Nazionale ed in forse anche una medaglia Olimpica.<br />
38<br />
CALCIO A 5/VICTORIA SOLOFRA<br />
Gennarelli<br />
è il nuovo<br />
allenatore<br />
SOLOFRA - Cambio di guardia sulla panchina <strong>del</strong><br />
Victoria Solofra. La squadra vincitrice <strong>del</strong>la serie D<br />
e <strong>del</strong>la Coppa Campania di serie D ha annunciato la<br />
firma con il<br />
nuovo tecnico,<br />
Vincenzo Gennarelli.<br />
Dopo un primo<br />
contatto con il<br />
neo direttore<br />
generale <strong>del</strong>la<br />
società solofrana,<br />
Luigi Palumbo,<br />
ed il vice<br />
presidente<br />
Alberto Guarino,<br />
l'allenatore<br />
Gennarelli ha<br />
detto ‘sì' alla<br />
proposta <strong>del</strong><br />
sodalizio conciario.<br />
Gennarelli è allenatoreesperto,<br />
che conosce<br />
molto bene il<br />
mondo <strong>del</strong> calcio<br />
a 5, soprattutto<br />
quello campano. Con l’Afragola, poi, ha compito<br />
una vera e propria impresa: ingaggiato quando era<br />
in serie D, il tecnico ha traghettato i partenopei prima<br />
in C1, per poi farli salire anche in serie B.<br />
Palumbo è sicuro che il nuovo mister continuerà a<br />
dare grandi soddisfazioni alla squadra. Obiettivo <strong>del</strong><br />
club conciario, oltre ad arricchire la rosa con giocatori<br />
<strong>del</strong>lo Sbarra e <strong>del</strong>l’Afragola, è anche far crescere<br />
nella squadra giovani calciatori solofrani. Un settore<br />
giovanile in grande espansione, che nella città<br />
<strong>del</strong>la concia sta dando grosse soddisfazioni.<br />
Appena arrivato, il nuovo tecnico si è detto felice<br />
<strong>del</strong>la chiamata da parte <strong>del</strong>la società <strong>del</strong> Victoria. Il<br />
mister è sicuro che la sua nuova squadra vincerà il<br />
campionato, grazie a una squadra che sarà sicuramente<br />
competitiva.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong><br />
III CATeGORIA F/G 25^GIORNATA<br />
SANT’ANDREA DI CONZA -<br />
Sotto un insolito cielo plumbeo,<br />
il Sant’Andrea ha battuto,<br />
nell’impegno casalingo, la Vetus<br />
Castelvetere. Il match è terminato<br />
sul finale di 2 a 1 per<br />
la truppa allenata da mister<br />
Luigi Coppola. Dopo la vittoria<br />
di ieri, il Sant’Andrea si posiziona<br />
in seconda piazza, ad un<br />
solo punto di distacco dal Cione<br />
Grazia Bagnoli, oggi impegnato<br />
nella difficile trasferta di<br />
Sant’Angelo. I padroni di casa<br />
macinano gioco sulle fasce e<br />
prendono possesso <strong>del</strong> terreno<br />
di gioco. La compagine locale<br />
passa in vantaggio dopo soli<br />
cinque minuti dal fischio d’inizio:<br />
Piccininno, dalla fascia<br />
destra, pennella un perfetto<br />
cross in area per l’accorrente<br />
Marco Iannicelli che di testa<br />
trafigge il numero uno avversario,<br />
confermandosi sempre di<br />
più bomber indiscusso <strong>del</strong>la<br />
formazione allenata da mister<br />
Coppola. Alla mezz’ora di gioco<br />
la Vetus si porta in parità<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe f<br />
25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
GESUALDO B - A. CASTELFRANCI 0 - 0<br />
S. ANGELO - C. G. BAGNOLI OGGI<br />
R. CALABRITTANA - MORRA DE S. 3 - 0<br />
A. DON GNOCCHI - S. C. MONTELLA 1 - 3<br />
MONTEMARANO - STELLA ROSSA SOSP<br />
S. ANDREA C. - V. CASTELVETERE 3 - 2<br />
RIPOSO: CASTELVETERE<br />
26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
S. R.VILLAMAINA - A. DON GNOCCHI<br />
C.G. BAGNOLI - GESUALDO B<br />
A. CASTELFRANCI - MONTEMARANO<br />
CASTELVETERE - R. CALABRITTANA<br />
MORRA DE S. - S. ANDREA DI CONZA<br />
V. CASTELVETERE - SANT'ANGELO<br />
RIPOSO: SCAND. CALCIO MONTELLA<br />
* UNA GARA IN MENO<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
C. GRAZIA BAGNOLI 53 22 16 5 1 49 14<br />
S. ANDREA DI CONZA 52 23 16 5 2 84 29<br />
CASTELVETERE 51 23 15 6 2 68 27<br />
MORRA D.S. 45 23 14 3 6 51 28<br />
MONTEMARANO* 36 22 10 6 6 48 33<br />
R. CALABRITTANA 35 23 10 5 8 50 39<br />
SCANDONE CALCIO 32 23 10 2 11 41 38<br />
SANT’ANGELO 31 22 9 4 9 49 37<br />
ATL. CASTELFRANCI 30 23 9 3 11 42 48<br />
GESUALDO B (-1) 26 23 7 6 10 34 38<br />
S. R. VILLAMAINA* 14 22 4 2 16 28 61<br />
V. CASTELVETERE 9 23 2 3 18 20 65<br />
A. DON GNOCCHI (-3) 1 23 1 1 21 21 122<br />
GIRONE F<br />
BATTUTA LA SQUADRA DI CASTELVETERE CON 3 RETI DEL BOMBER IANNICELLI<br />
Tris <strong>del</strong> Sant’Andrea sulla Vetus<br />
R. CALABRITTANA 3<br />
MORRA D.S. 0<br />
REAL CALABRITTANA: Castagno,<br />
Lione, Di Popolo, Farella<br />
Pi., Spatola, Luongo F. (30’st<br />
Luongo G.), Ficetola, Carluccio,<br />
Bisogno, Napoliello, Di<br />
Leone (25’st Giovine). A disp.:<br />
Marcantuono, Farella Pa.,<br />
Luongo G., Giovine.<br />
All: Castagno Alessandro.<br />
MORRA DE SANCTIS: Braccia,<br />
Lardieri, Zuccardi, Di Pietro<br />
G., Strazza, Ambrosecchia M.,<br />
Ambrosecchia J., D’Elia, Cervasio,<br />
Iannone, Fonzo. A disp.:<br />
Di Pietro R.<br />
All: Fonzo Alessandro.<br />
RETI: 50’ Napoliello, 63’ Carluccio,<br />
87’ Napoliello.<br />
con una rete di Vena che risolve,<br />
dopo una mischia in area.<br />
Al 40’ arriva il nuovo vantaggio<br />
targato Sant’Andrea, ancora<br />
con una marcatura di Iannicelli,<br />
che supera in diagonale<br />
l’estremo difensore <strong>del</strong>la Vetus.<br />
La prima frazione di gioco termina<br />
con il vantaggio <strong>del</strong><br />
Sant’Andrea e con le formazioni<br />
che si dirigono negli spogliatoi<br />
per la pausa. Dopo un<br />
quarto d’ora di gioco, i padroni<br />
di casa passano ancora una<br />
volta con Iannicelli, autore di<br />
una bellissima tripletta. L’attaccante<br />
è lesto ad anticipare<br />
tutti e trafigge per l’ennesima<br />
volta il numero uno degli ospiti.<br />
La Vetus subisce le iniziative<br />
<strong>del</strong> Sant’Andrea che imposta<br />
il suo gioco sulle fasce e<br />
sulla finalizzazione <strong>del</strong> suo<br />
prolifico attacco. Quasi allo<br />
scadere <strong>del</strong> match, gli ospiti accorciano<br />
con Pagano. Ma la gara<br />
termina con la preziosa vittoria<br />
dei locali che vale alla<br />
CALABRITTO - Continua l’ottimo<br />
campionato <strong>del</strong>la Real Calabrittana<br />
di mister Alessandro<br />
Castagno, che ieri davanti al<br />
pubblico amico si è imposta con<br />
il risultato di 3 a 0 contro il blasonato<br />
Morra De Sanctis. La<br />
truppa gialloverde è stata impeccabile<br />
tra le mura amiche.<br />
Un primo tempo molto equilibrato<br />
che vede entrambe le compagini<br />
contendersi il possesso<br />
palla e l’impostazione <strong>del</strong>le trame<br />
di gioco. Nonostante le tante<br />
occasioni da gol costruite, la<br />
prima frazione <strong>del</strong>la sfida termina<br />
a reti inviolate. Nella ripresa<br />
la musica cambia. I padroni<br />
di casa scendono in campo<br />
più motivati e dopo cinque<br />
minuti dal fischio d’inizio, Napoliello<br />
scatta sul filo <strong>del</strong> fuorigioco<br />
e porta in vantaggio i suoi.<br />
Il Morra ha un’occasione tanto<br />
clamorosa quanto sfortunata: un<br />
S.ANDREA DI CONZA 3<br />
V. CASTELVETERE 2<br />
SANT’ANDREA DI CONZA: Sessa,<br />
Di Emidio, Piccininno, Aiello,<br />
Santorsola M., Tortoriello,<br />
Di Guglielmo F., Di Guglielmo<br />
D., Camerlingo, Aamir, Perriello,<br />
Boukrim, Iannicelli. A<br />
disp.: bellino V., Bellino R., Tobia,<br />
Santorsola A., Ciaglia.<br />
All: Coppola Luigi.<br />
VETUS CASTELVETERE: Follo<br />
G., Gammarino, Bimonte, Follo<br />
R., Picardi, Lazazzera, Di<br />
Gregorio, Vena E., Pagano, Bonetti,<br />
Caporale.<br />
A disp.: Picariello, D’Agostino,<br />
Vena M.<br />
All.: Igino Ferraro.<br />
RETI: 5’- 30’ Vena (VC) 40’ Iannicelli<br />
(SA), 15’st Iannicelli<br />
(SA), 49’st Pagano (VC)<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni ma reso pesante<br />
dalla pioggia. Giornata fredda e<br />
piovosa. Match disputato a porte<br />
chiuse.<br />
squadra di Coppola il momentaneo<br />
secondo posto, in attesa<br />
<strong>del</strong>la partita <strong>del</strong> Cione Grazia.<br />
Nell’ultima giornata di campionato,<br />
il Sant’Andrea sarà<br />
impegnato nell’insidiosa trasferta<br />
di Morra De Sanctis. Un<br />
incontro che si prospetta di<br />
grande spettacolo, data la posta<br />
in palio per entrambe le<br />
compagini.<br />
Francesco De Risi<br />
GIRONE F<br />
LA SQUADRA DI MISTER CASTAGNO CHIUDE IL MATCH SUL 3 A 0<br />
Napoliello e Carluccio mettono ko il Morra<br />
calciatore ospite arriva a tu per<br />
tu col portiere, ma dopo la conclusione<br />
la palla si ferma sulla<br />
linea di porta. Al 63’ i padroni<br />
di casa si portano sul 2 a 0 grazie<br />
alla rete di Carluccio, che<br />
dopo un’azione personale infila<br />
nel sacco una pregevole conclusione<br />
da fuori area. Il doppio<br />
vantaggio dei gialloverdi è un<br />
boccone amaro per il Morra che<br />
non riesce ad essere incisivo e<br />
ad accorciare il risultato. Anzi a<br />
tre minuti dalla fischio finale, la<br />
Real Calabrittana cala il tris ancora<br />
con Napoliello che dopo aver<br />
duettato con il nuovo entrato<br />
Giovine e con Carluccio, segna<br />
da posizione defilata, indirizzando<br />
la sfera sul secondo palo.<br />
La Real di Castagno sale a<br />
quota 35 punti in classifica e nel<br />
prossimo turno sarà impegnata<br />
nella difficile trasferta di Castelvetere.<br />
CALCIO 39<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe G<br />
25^GIORNATA - <strong>02</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
VIS LACEDONIA - ANDRETTA 0 - 0<br />
CARIFE - ANZANO 1971 OGGI<br />
AQUILONIA - APPENNINICA OGGI<br />
SP. SCAMPITELLA - SSD BISACCIA OGGI<br />
VALLESACCARDA - LUPI TREVICO OGGI<br />
ANTONIO SPIRITO - S. N. BARONIA OGGI<br />
RIPOSO: SPORTING ACCADIA<br />
26^GIORNATA - 09/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
BISACCIA - ANTONIO SPIRITO<br />
SAN NICOLA BARONIA - AQUILONIA<br />
APPENNINICA - CARIFE<br />
SP. ACCADIA - SP. SCAMPITELLA<br />
ANDRETTA - VALLESACCARDA<br />
ANZANO 1971 - VIS LACEDONIA<br />
RIPOSO: LUPI TREVICO<br />
A. DON GNOCCHI 1<br />
S.C. MONTELLA 3<br />
AMICI DON GNOCCHI: D’A-<br />
melio, Abbazia, Renna, Bevilacqua,<br />
Grella, Riccio,<br />
Torti, D’Italia, Mango, Pagnino,<br />
Aromatico.<br />
A disposizione: Cona G., Cona,<br />
Petroccioni, Flammia,<br />
Nigro.<br />
All: Fiume Eugenio.<br />
SCANDONE CALCIO MONTEL-<br />
LA: Carbone, Cavallo, Coscia,<br />
Barbone, Di Santo, Chieffo<br />
Daniele, Garofalo, Capone,<br />
Lepore, Rota, Marano.<br />
A disposizione: Chieffo Walter,<br />
Chieffo Aurelio, Cardone<br />
Silvio, Rosania.<br />
All.: Antonio Fiorentino.<br />
NOTE: Giornata piovosa e fredda.<br />
Maltempo protagonista,<br />
con pioggia anche intensa, nel<br />
corso <strong>del</strong>la sfida giocata a<br />
Sant’Angelo dei Lombardi.<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
ANDRETTA 52 23 16 6 2 54 17<br />
BISACCIA 51 22 16 3 3 50 20<br />
SP. ACCADIA 47 23 15 2 6 47 36<br />
AQUILONIA 46 22 14 4 4 62 30<br />
S. NICOLA BARONIA 41 22 12 5 5 43 28<br />
CARIFE 30 22 8 6 8 40 44<br />
ANTONIO SPIRITO 26 22 7 5 10 34 32<br />
SP. SCAMPITELLA 22 22 6 4 12 39 51<br />
LUPI TREVICO 22 23 6 4 13 38 59<br />
APPENNINICA 19 22 5 4 13 41 63<br />
VALLESACCARDA (-1) 18 21 5 4 12 20 41<br />
VIS LACEDONIA 17 23 4 5 14 24 37<br />
ANZANO 14 22 3 5 14 17 49<br />
GIRONE F<br />
IL TEAM DI MONTELLA ESCE CORSARO DA SANT’ANGELO<br />
Trasferta vincente per la Scandone<br />
SANT’ANGELO DEI LOMBAR-<br />
DI - Scandone Calcio Montella<br />
corsara nella trasferta di<br />
Sant’Angelo dei Lombardi. Archiviata<br />
la pratica Amici Don<br />
Gnocchi con un preciso 3 a 1,<br />
che permette alla compagine<br />
montellese di salire a quota 32<br />
in classifica. Gli Amici Don<br />
Gnocchi chiudono il campionato<br />
impantanati nelle zone paludose<br />
di una classifica che li ha<br />
sempre visti navigare sul fondo.<br />
Nulla da fare per i locali, che subiscono<br />
le iniziative degli ospi-<br />
ti, che sono più concreti e macinano<br />
gioco, rendendosi più<br />
volte pericolosi, creando diverse<br />
occasioni da rete.<br />
I locali cadono sotto le percussioni<br />
degli ospiti che riescono ad<br />
affondare per ben tre volte contro<br />
una squadra ormai demoralizzata<br />
e demotivata. Nel prossimo<br />
turno, i santangiolesi saranno<br />
impegnati nella difficile<br />
trasferta di Villamaina, cercando<br />
di chiudere il campionato<br />
con una vittoria. Per la Scandone<br />
invece sarà turno di riposo.<br />
GIRONE G<br />
LA SQUADRA DI MISTER MIANO SCIUPA UNA GHIOTTA OCCASIONE<br />
Andretta, un pari che non va<br />
LACEDONIA - La compagine allenata<br />
da mister Pasquale Miano<br />
non va oltre lo 0 a 0 nella trasferta<br />
di Lacedonia. Un risultato<br />
imprevisto, che arresta la corsa<br />
<strong>del</strong> team biancazzurro per l’accesso<br />
in Seconda Categoria. Partita<br />
che termina a reti inviolate<br />
e un punto guadagnato che permette<br />
di distaccare la SSD Bisaccia<br />
di una sola lunghezza. Bisaccia<br />
sempre pronto, dietro<br />
l’angolo, a fare il grande balzo<br />
per scalzare gli undici di Miano<br />
dalla piazza più ambita. In un<br />
match incolore, a parte un gol<br />
annullato per presunta carica sul<br />
portiere, la corazzata capitanata<br />
da Mister Miano non ha brillato.<br />
L’Andretta inciampa bru-<br />
scamente in trasferta. Match che<br />
sulla carta si presentava non difficile,<br />
contro una squadra ormai<br />
arresa ad una classifica senza<br />
più assilli e pretese. Ed è così<br />
che la truppa andrettese ha perso<br />
l’occasione di allungare ulteriormente<br />
sul temibile Bisaccia,<br />
impegnato oggi sul campo non<br />
proprio impegnativo di Scampitella.<br />
All’Andretta non basta il<br />
punto di Lacedonia, che la espone<br />
comunque ad un pericoloso<br />
sorpasso <strong>del</strong> Bisaccia. Allora<br />
Andretta farà il tifo per lo<br />
Sporting Scampitella e si giocherà<br />
il tutto per tutto a Vallesaccarda.<br />
Si continua così, a credere,<br />
ostinatamente in un sogno<br />
neanche troppo lontano.<br />
VIS LACEDONIA 0<br />
ANDRETTA 0<br />
VIS LACEDONIA: Stratulat,<br />
Gargano, Sciretta (1’st Casarella),<br />
Ragusa, Patanella<br />
G., Frascione, Solazzo, Patanella<br />
R., Maggese, Megliola,<br />
Antolino. A disp.:<br />
All: Di Girolamo.<br />
POLISPORTIVA ANDRETTA:<br />
D’Ascoli, Mastrogiacomo, Caruso,<br />
Miele G., Miele M., Guglielmo<br />
M., Tore, Nigro, D’Ascoli<br />
P., Miano, Guglielmo N.<br />
A disposizione: Cesta, Marano,<br />
Tenore, Miele.<br />
All: Pasquale Miano.<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni, nonostante la<br />
pioggia che ha interessato anche<br />
questa zona d’Irpinia. Giornata<br />
fredda. Spettatori presenti<br />
sugli spalti 80 circa. Recriminazioni<br />
per la squadra ospite<br />
a seguito di un’azione dubbia.<br />
Un gol annullato all’Andretta,<br />
con l’arbitro che nell’occasione<br />
ha ravvisato una<br />
carica sul portiere.