Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
D omani<br />
sera la città avrà, finalmente, il suo sindaco.<br />
Si chiude così la lunga fase di transizione, cominciata<br />
con le dimissioni di Pino Galasso e seguita<br />
dalla lunga gestione commissariale <strong>del</strong> prefetto Cinzia<br />
Guercio. Si dovrebbe, quindi, tornare alla normalità. Almeno<br />
lo auspichiamo per il bene comune.<br />
Con grande franchezza, però, ci sentiamo di affermare che<br />
quella che si è appena conclusa non è stata una bella<br />
campagna elettorale. Anzi, tra le peggiori di quelle che<br />
vengono alla mente. Cominciata in sordina con un fair<br />
play degli otto candidati a sindaco, tutti desiderosi di<br />
passare il primo turno, il confronto ha visto, successivamente,<br />
l’impegno dei candidati per una ricognizione dei<br />
problemi <strong>del</strong>la città dolente, per concludersi, poi, decisamente<br />
nel modo peggiore, all’insegna <strong>del</strong>l’insulto, <strong>del</strong>la<br />
ricerca <strong>del</strong>lo scontro personale, <strong>del</strong>l’offesa messa in campo<br />
a tutti i costi.<br />
E qui una riflessione: quando la politica diventa cosa diversa<br />
dalla ricerca dei contenuti, come momento <strong>del</strong><br />
confronto, allora essa alimenta il sospetto che non ha<br />
più parole, nè metodo per combattere una civile battaglia.<br />
E ci sia consentito di esprimere il nostro disappunto<br />
nei confronti di una classe dirigente, un tempo orgoglio<br />
di questa terra, che pur di fare bottino finisce per dimenticare<br />
valori che erano il fondamento <strong>del</strong> suo successo.<br />
Da domani sera, chiunque dal ballottaggio uscirà con maggiori<br />
consensi, dovrà abbandonare parole e promesse<br />
per confrontarsi con la dura realtà che la città pone. Certo,<br />
per superare le difficoltà non basta, naturalmente, un<br />
solo uomo al comando. Occorre l’impegno di una squadra<br />
di intelligenze competenti e una dose di fantasia capace<br />
di rimodulare l’approccio alla città, definendo anzitutto<br />
il suo ruolo nei confronti <strong>del</strong>l’intera provincia. Non<br />
solo. Nella sua cinta urbana deve operare coraggiose operazioni.<br />
A cominciare dalla questione urbanistica, antico<br />
e attuale male <strong>del</strong>la città, che rappresenta, fra i tanti<br />
problemi, la madre di tutte le battaglie. E’ insopportabile<br />
lo scempio compiuto sulle colline di Avellino, mentre<br />
il suo cuore andava sempre più degradando. E che<br />
dire <strong>del</strong>le periferie che puntualmente sono tornate alla<br />
ribalta anche in questo turno elettorale?<br />
C’è la grande, terribile, drammatica questione giovanile.<br />
Va affrontata con urgenza. Sono ormai troppi, sempre di<br />
più, i giovani che vanno via, che si sentono traditi dalla<br />
loro terra, che imprecano contro di essa. Che hanno accantonato<br />
ogni speranza. Su questo terreno l’Ente locale<br />
oggi, pur nelle ristrettezze che si ritrova per la crisi globale,<br />
può, anzi deve, diventare punto di riferimento. Si<br />
tratta di affrancarsi dal clientelismo, dal concetto assistenzialistico<br />
e improduttivo e sollecitare iniziative capaci<br />
di mettere in moto nuove opportunità che soprattutto<br />
l’Europa offre. Ma i problemi, come detto, sono molti.<br />
Tanti. Aperti. Senza Risposta. Vale per tutti come esempio<br />
quello <strong>del</strong>la Dogana. E’ il simbolo <strong>del</strong>la città, <strong>del</strong> suo<br />
cuore antico. Oggi è semplicemente la testimonianza<br />
<strong>del</strong>l’ignavia e <strong>del</strong>l’abbandono. E’ una putrida ferita aperta.<br />
Che bello se il nuovo primo cittadino ricominciasse da qui.<br />
Da parte nostra continueremo a tenere il conto dei giorni<br />
<strong>del</strong>l’inedia che inesorabilmente cancellano la storia.<br />
Un ultimo appello agli elettori. Per combattere la non<br />
politica, ma soprattutto la malapolitica, occorre il vostro<br />
impegno, occorre l’espressione <strong>del</strong> proprio consenso. E’<br />
necessario partecipare, per cambiare ciò che non piace, che<br />
non è giusto. Esprimere il voto significa anche questo.<br />
ANNO XIII NUMERO 156<br />
DOMENICA 9 GIUGNO <strong>2013</strong><br />
CORRIERE<br />
Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia fondato da Gianni Festa<br />
L’Ottocento visto<br />
da un paese <strong>del</strong> Sud<br />
Sped in a.p. 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Dir. Comm. Imprese Avellino<br />
Ballottaggio: si vota da stamane dalle 8 alle 22. E domani dalle 7 fino alle ore 15<br />
E’ il giorno <strong>del</strong>la sfida finale<br />
Dalle parole ai fatti<br />
VALLE CAUDINA 9 ARIANO IRPINO 9 LAURO<br />
9<br />
Narcotrafficante ottiene<br />
i domiciliari per un cavillo<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
La “Regione Irpina”<br />
e i suoi patrioti<br />
Padre Bianco e l’etica<br />
<strong>del</strong>la responsabilità<br />
FIORENZO IANNINO /18 ADAMO CANDELMO / 19 ROBERTO BARBATO /20-21<br />
ANTONIO ALTERIO /24-25<br />
Assalto alla villa, ore contate<br />
per il terzo bandito<br />
Euro 0,50<br />
Si teme per la bassa partecipazione al voto. Candidati senza apparentamenti<br />
Rimane poco di una scialba campagna elettorale. Domani sera il sindaco<br />
Centro Australia, manovre<br />
per trasferire le attività<br />
AVELLINO- Sulla riorganizzazione<br />
<strong>del</strong> Centro Australia di Avellino e il<br />
rischio <strong>del</strong> trasferimento <strong>del</strong>le prestazioni<br />
per i diversamente abili nelle<br />
strutture di Sant’Angelo dei Lombardi,<br />
registriamo l’intervento di<br />
Michelangelo Varrecchia e Antonio<br />
Festa. Che dicono: «Può sembrare uno<br />
scherzo di cattivo gusto , oppure<br />
una intenzione senza alcun pre-<br />
Così al primo turno<br />
supposto di riflessione seria, una<br />
cosa però è certa: nel Centro Australiano,<br />
di Contrada Amoretta di<br />
Avellino, c’è una grande aria di tensione,<br />
angoscia, ansia e pesante<br />
preoccupazione». Sotto accusa finisce<br />
il manager <strong>del</strong>l’Asl avellinese<br />
e il suo piano di trasferimento di alcune<br />
attività.<br />
A PAGINA 4<br />
Una punta ungherese per<br />
il nuovo attacco <strong>del</strong>l’Avellino<br />
CALCIO AVELLINO - Le attese, per i tifosi <strong>del</strong>l'Avellino,<br />
si proiettano su due fronti, quello societario e quello di<br />
calciomercato. Per quanto attiene al club, la prossima settimana<br />
potrebbe portare novità anche di rilievo. Passando<br />
al discorso <strong>del</strong>le piste seguite dalla dirigenza in fase<br />
di mercato, spunta quella legata alla punta ungherese<br />
Feczenis e resta alta l'attenzione anche su Antenucci.<br />
la prossima settimana, riunione di lega con la discussione<br />
sulle date <strong>del</strong> calendario.<br />
ALLE PAGINE 32-33<br />
Luglio 1960, Ariano<br />
e il caso Campanile sera<br />
Teora e quella piazza<br />
intitolata a Ferrer<br />
LUCIANO LUCIANI/26<br />
Piantine di droga nell’ex<br />
asilo: blitz <strong>del</strong>l’Arma
CORRI R<br />
Domenica 9 Giugno <strong>2013</strong><br />
I FATTI DELLA VITA 2<br />
Afghanistan, bambino lancia una bomba contro<br />
i bersaglieri: ne uccide uno e tre restano feriti<br />
OSSERVATORIO<br />
E’ accaduto<br />
ROMA - Un morto e tre feriti per l'ennesimo<br />
attentato ai militari italiani in Afghanistan.<br />
Non il solito ordigno piazzato<br />
sulla carreggiata, stavolta, ma una<br />
bomba a mano lanciata all'interno di un<br />
Lince da un bambino di 11 anni, se e'<br />
vero quanto scrivono nella loro rivendicazione<br />
i talebani.<br />
L'ATTENTATO - Erano le 10.30 locali, le<br />
7 in Italia, ed un convoglio di militari italiani<br />
<strong>del</strong>la task force sud stava rientrando<br />
nella base di Farah, nella parte<br />
piu' meridionale e pericolosa <strong>del</strong> settore<br />
ovest <strong>del</strong>l'Afghanistan controllato dal nostro<br />
contingente. Gli istruttori <strong>del</strong> Military<br />
advisor team avevano appena svolto<br />
un'attivita' di sostegno ai soldati afgani.<br />
All'improvviso, una esplosione<br />
scuote un blindato Lince, il primo dei tre<br />
mezzi italiani. Questa volta la particolare<br />
blindatura, che in passato ha salvato<br />
molte vite da mine ed 'Ied', i micidiali<br />
ordigni improvvisati, nulla ha potuto: la<br />
bomba e' stata infatti lanciata all'interno<br />
<strong>del</strong> mezzo.<br />
LA VITTIMA, 'UN EROE' - Il capitano<br />
Giuseppe La Rosa - 31 anni, celibe, siciliano<br />
di Barcellona Pozzo di Gotto e da<br />
dicembre in servizio al 3/o reggimento<br />
bersaglieri <strong>del</strong>la 'Sassari' - e' morto sul<br />
colpo. E' la 53/a vittima italiana dall'inizio<br />
<strong>del</strong>la missione, nel 2004. 'Era un<br />
ufficiale solare, sempre disponibile. Professionalmente<br />
preparato', lo ricorda il<br />
suo comandante, il colonnello Corrado<br />
Carlini. Alla sua seconda missione in Afghanistan,<br />
e in precedenza altre tre nei<br />
Balcani, si era da poco laureato. I genitori<br />
lo piangono in silenzio.<br />
'Un eroe', lo definisce il ministro <strong>del</strong>la<br />
Difesa Mauro, perche' 'e' lui che si e'<br />
frapposto, contenendo con il proprio corpo<br />
le schegge, tra l'ordigno e gli altri occupanti<br />
<strong>del</strong> mezzo. Il suo sacrificio ci<br />
rende orgogliosi'.<br />
I FERITI - Altri tre militari, appartenenti<br />
all'82/o reggimento fanteria 'Torino',<br />
che ha sede a Barletta, ad all'8/o bersaglieri<br />
di Caserta, sono rimasti feriti. Su-<br />
Letta: «Puntare senza paura<br />
su riforme che siano ambiziose»<br />
ROMA, 8 GIU - Il discorso sulle riforme<br />
è sempre più presente nell’agenda<br />
dedl premier Letta. Puntare<br />
senza paura a riforme 'ambiziose'.<br />
Sapendo che 'le garanzie ci sono' e<br />
che non c'e' da temere che nasca 'chissa'<br />
quale mostro'. E' determinato,<br />
Enrico Letta. E allora, mentre il<br />
blog di Beppe Grillo infiamma il dibattito<br />
con l'accusa di 'colpo di stato<br />
permanente', il premier squaderna<br />
tutti i capitoli <strong>del</strong>le riforme, inclusa<br />
quella legge elettorale che pure<br />
Confindustria torna a indicare come<br />
una priorita'.Se non la faranno i<br />
partiti, avverte Letta, potra' intervenire<br />
in ultima istanza l'esecutivo.<br />
Riduzione <strong>del</strong> numero dei parlamentari,<br />
legge elettorale, fine <strong>del</strong> bicameralismo<br />
perfetto e anche titolo<br />
V <strong>del</strong>la Costituzione.<br />
Letta, nel corso di una lunga intervista<br />
a 'La Repubblica <strong>del</strong>le idee', fa<br />
un excursus <strong>del</strong>le riforme necessarie.<br />
Perche' la situazione ad ora e'<br />
'ingestibile'. 'Non si puo' dire che la<br />
soluzione <strong>del</strong>l'esistente e' la conservazione',<br />
avverte il premier. E replica<br />
cosi' a chi annuncia barricate<br />
di fronte alle modifiche <strong>del</strong>l'attuale<br />
impianto <strong>del</strong>la Carta. Se si vuole uscire<br />
dallo stallo emerso dalle urne,<br />
bisogna 'affrontare - avverte - lo scioglimento<br />
dei nodi' <strong>del</strong> nostro sistema<br />
istituzionale.<br />
Su questo capitolo la politica deve<br />
essere 'ambiziosa'.<br />
Nella consapevolezza che le 'garanzie'<br />
necessarie, assicura Letta, 'ci<br />
sono', a partire dal referendum<br />
confermativo che concludera' il percorso.<br />
'Non ho paure che possa nascere<br />
chissa' quale mostro', proclama<br />
il capo <strong>del</strong> governo. Che dice la<br />
sua sulle priorita' di intervento. Fermo<br />
restando che nel merito dei provvedimenti<br />
'ora tocca al Parlamento'.<br />
Anche sull'iter <strong>del</strong>le riforme voluto<br />
dal governo ci sono state nei giorni<br />
scorsi alcune polemiche. Ma il premier<br />
ribatte punto su punto. E mer-<br />
bito soccorsi, sono stati trasportati all'ospedale<br />
di Farah. C'e' chi ha riportato<br />
ferite da schegge alle gambe, come il<br />
maresciallo Giovanni Siero, 44 anni originario<br />
di Desenzano <strong>del</strong> Garda ma residente<br />
nel Casertano, e chi ha avuto altri<br />
traumi e lesioni, ma 'nessuno e' in<br />
pericolo di vita', assicurano allo Stato<br />
maggiore <strong>del</strong>la Difesa.<br />
coledi' sara' presente, con il vicepremier<br />
Alfano, alla prima riunione<br />
<strong>del</strong>la commissione dei 'saggi', convocata<br />
dal ministro Gaetano Quagliariello<br />
(primo tema all'ordine <strong>del</strong><br />
giorno, il superamento <strong>del</strong> bicameralismo).<br />
Sul semipresidenzialismo Letta non<br />
si sbilancia, ma ricorda al Pd la necessita'<br />
di 'una riflessione profonda'<br />
sulla 'democrazia rappresentativa'<br />
dopo quanto successo per l'elezione<br />
al Colle. Mentre sulla legge elettorale<br />
sostiene che la si deve fare solo<br />
dopo aver ridotto 'l'insostenibile'<br />
numero dei parlamentari. Ma certo,<br />
come ricordano anche il presidente<br />
<strong>del</strong> Senato Grasso e il presidente di<br />
Confindustria Squinzi, non si puo'<br />
tornare al voto con il Porcellum. Per<br />
questo, ricorda Letta, il governo avrebbe<br />
voluto una 'clausola di salvaguardia'<br />
per cambiare la legge 'porcata'.<br />
Ma 'non c'era nessun ac-<br />
cordo' tra i partiti, che su questo tema<br />
segnano 'la maggiore distanza'.<br />
Se ne riparlera' pero' nel caso prima<br />
<strong>del</strong> ritorno al voto se quell'accordo<br />
non sara' raggiunto: allora il governo<br />
potrebbe intervenire in 'ultima istanza'.<br />
Il terreno, intanto, e' pieno di mine,<br />
come testimoniano le parole di fuoco<br />
diffuse dal blog di Grillo. Oggi e'<br />
la volta <strong>del</strong>l'accusa di 'colpo di sta-<br />
L'ATTENTATORE-BAMBINO - E' stato un<br />
'coraggioso, eroico ragazzino afgano di<br />
11 anni che ha lanciato la granata', rivendicano<br />
i talebani. In realta', la ricostruzione<br />
dei fatti non e' ancora chiara.<br />
Il ministro Mauro dice che 'non ci sono<br />
riscontri' a questa versione: 'mi sembra<br />
il tipico approccio <strong>del</strong>la propaganda talebana',<br />
afferma. Lo Stato maggiore <strong>del</strong>la<br />
Difesa smentisce poi la notizia, circolata<br />
a caldo, che l'attentatore fosse un<br />
uomo con indosso una uniforme afgana.<br />
Nella sua versione ufficiale si limita a<br />
parlare di un attacco da parte di 'elementi<br />
ostili', uno dei quali 'ha lanciato<br />
un ordigno all'interno <strong>del</strong> primo dei tre<br />
mezzi' italiani, 'presumibilmente rallentato<br />
dal traffico nei pressi di un incrocio'.<br />
E' possibile, ma non ci sono conferme,<br />
che i militari abbiano aperto al<br />
bambino e che questi abbia cosi' inserito<br />
la bomba nell'abitacolo. Un ordigno<br />
probabilmente non di altissimo potenziale,<br />
e tale appunto da poter essere maneggiato<br />
da un ragazzino: lo dimostra il<br />
fatto, tra l'altro, che il mezzo e' potuto<br />
'rientrare autonomamente' alla base.<br />
DOLORE E CORDOGLIO. E C'E' CHI<br />
CHIEDE RITIRO - 'Profonda commozione'<br />
e' stata espressa dal capo <strong>del</strong>lo Stato<br />
Napolitano, mentre i presidenti <strong>del</strong> Senato<br />
Grasso e <strong>del</strong>la Camera Boldrini parlano<br />
di 'pesante tributo' che l'Italia continua<br />
a pagare per la stabilizzazione <strong>del</strong>l'Afghanistan.<br />
Il premier Letta esprime<br />
cordoglio per un 'sacrificio lancinante',<br />
cosi' come tutto il governo e il mondo<br />
<strong>del</strong>la politica. Ma e' ampio il fronte - da<br />
M5S a Sel, dall'Idv a Prc, dalla Lega ai<br />
Verdi - che insiste nel chiedere l'immediato<br />
ritiro dei soldati italiani. A rispondere,<br />
a distanza, e' lo stesso Grasso: non<br />
si puo', dice, perche' 'ci sono degli impegni<br />
internazionali da rispettare. Questo<br />
e' prioritario'.<br />
Anche lo sport si e' fermato per un minuto<br />
di raccoglimento ricordando il bersagliere<br />
ucciso, il 53/o italiano caduto<br />
in Afghanistan.<br />
Gran Premio Canada, Massa resta fuori<br />
Sebastian Vettel ha dominato le complicatissime qualifiche <strong>del</strong> Gran premio <strong>del</strong> Canada, settima prova <strong>del</strong> Mondiale di<br />
Formula 1. Secondo Lewis Hamilton (Mercedes), in una replica <strong>del</strong>la prima fila 2012.Fernando Alonso e' in sesta posizione,<br />
mentre Felipe Massa sara' addirittura sedicesimo sulla griglia a causa di un'uscita di pista durante la Q2, terminata con l'urto<br />
contro le barriere. Macchina danneggiata e molta <strong>del</strong>usione per il brasiliano, al terzo incidente consecutivo.<br />
to permanente' rivolta dal giurista<br />
Paolo Becchi a Pd e Pdl, al presidente<br />
<strong>del</strong>la Repubblica e anche al<br />
governo per la commissione dei 'saggi'<br />
sulle riforme.<br />
L'accusa e' quella di puntare a una<br />
'conventio ad excludendum' <strong>del</strong><br />
M5S che sarebbe stato tagliato fuori<br />
anche dai 'saggi'.<br />
Quelle accuse sono un 'autogol', replica<br />
il ministro Gaetano Quagliariello.<br />
Prendersela con una commissione<br />
con compiti solo di studio<br />
'e' come andare a caccia col cannone<br />
per sparare agli uccelletti'. Tanto<br />
piu' che tutte le aree sono state rappresentate,<br />
'nonostante non tutti abbiano<br />
agevolato il compito. Come<br />
Grillo e i suoi collaboratori - dice il<br />
ministro - sanno bene...'. Anche Letta<br />
scuote la testa: 'Quando sento<br />
Grillo dire che il Parlamento e' una<br />
tomba maleodorante ho difficolta' a<br />
pensar che si possa fare granche''.<br />
in Campania<br />
GdF sequestra 3 tonnellate di sigarette di contrabbando<br />
NAPOLI- Tre tonnellate di sigarette di contrabbando marcate 'Classic', <strong>del</strong> valore di oltre<br />
300mila euro, sono state sequestrate a Napoli dalla Guardia di Finanza: tre le persone arrestate<br />
e tre quelle denunciate. Le sigarette, di provenienza ucraina e di ottima qualita', erano<br />
custodite in un cassone coibentato parcheggiato all'interno di una vasta area adibita a parcheggio<br />
di automezzi pesanti di Casoria, in provincia di Napoli. Evasi tributi per oltre 400mila<br />
euro.<br />
Rapina autotrasportatori, un arresto<br />
NAPOLI - Rapina l'incasso <strong>del</strong>le consegne a due autotrasportatori su un'area di servizio <strong>del</strong>la<br />
tangenziale di Napoli ma viene notato, inseguito a piedi e arrestato da una pattuglia <strong>del</strong>la<br />
Polizia Stradale partenopea - guidata dal primo dirigente Maurizio Casamassima - e da un agente<br />
<strong>del</strong>l'Ufficio Scorte <strong>del</strong>la Questura. In manette e' finito Giovanni Pecoraro, di 39 anni,<br />
pluripregiudicato. Per impossessarsi <strong>del</strong> denaro, Pecoraro ha anche malmenato una <strong>del</strong>le vittime<br />
minacciando di avere con se un'arma.<br />
Ex dipendente sottrae 23 mln all’MPS<br />
NAPOLI - Vittima <strong>del</strong> vizio <strong>del</strong> gioco, un ex dipendente <strong>del</strong> Monte dei Paschi di Siena,<br />
con la complicita' di quattro colleghi, ha sottratto alla banca piu' di 23 milioni di<br />
euro; i cinque sono ora indagati dalla Procura <strong>del</strong>la Repubblica di Napoli assieme ad<br />
altre sette persone, tra cui alcuni titolari di agenzie di scommesse. Il pm Salvatore<br />
Scalera ipotizza per tutti il reato di associazione per <strong>del</strong>inquere e, a vario titolo, quelli<br />
di truffa e riciclaggio. Promotore <strong>del</strong>l'associazione per <strong>del</strong>inquere e' considerato Remigio<br />
C., 59 anni, ex dipendente di MPS addetto all'ufficio 'Servizi vari e logistica area<br />
Sud Ovest', che ha sede a Napoli. Il suo compito era quello di provvedere alle<br />
spese correnti <strong>del</strong>la banca, come il pagamento <strong>del</strong>le bollette. 'Gonfiando' ad arte la<br />
voce 'spese generali', Remigio C., con la complicita' dei colleghi Vincenzo N., Maria<br />
F., Giocondo C. e Giuseppe M., e' riuscito a far sborsare all'istituto di credito 23 milioni<br />
e 468.000 euro: per sua stessa ammissione, la maggior parte dei soldi e' finita<br />
nelle sue tasche, alcune centinaia di migliaia di euro in quelle dei colleghi.<br />
Favorì la latitanza <strong>del</strong> boss Setola, arrestato<br />
CASERTA - Favori' la latitanza <strong>del</strong> killer dei Casalesi Giuseppe Setola procurandogli<br />
l'ultimo alloggio utilizzato prima <strong>del</strong>la cattura. Per questo motivo e'<br />
finito in carcere Antonio Pisano, 48 anni, gia' arrestato e condannato per quei<br />
fatti, raggiunto oggi dall'ordine di carcerazione emesso dall'ufficio esecuzione<br />
penali <strong>del</strong>la Procura <strong>del</strong>la Repubblica di Napoli per il reato di favoreggiamento<br />
personale aggravato. Dalle indagini emerse che Pisano era l'intestatario<br />
<strong>del</strong> contratto d'affitto <strong>del</strong>l'immobile di Trentola Ducenta (Caserta) nel quale<br />
il capo <strong>del</strong>l'ala stragista dei Casalesi passo' parte <strong>del</strong>la sua latitanza tra la fine<br />
<strong>del</strong> 2008 e l'inizio di gennaio 20<strong>09</strong>; l'alloggio fu scoperto dai carabinieri il<br />
12 gennaio ma Setola, riusci' a fuggire con due fiancheggiatori attraverso le<br />
rete fognaria <strong>del</strong>la citta' cui aveva avuto accesso tramite un tunnel collegato<br />
con il covo; Setola fu catturato due giorni dopo a Mignano Montelungo.<br />
Trasporti, tornato regolare servizio Eav<br />
NAPOLI - Servizio regolare dei pullman <strong>del</strong>l'Eavbus, azienda <strong>del</strong> trasporto su<br />
gomma <strong>del</strong> gruppo Eav, holding <strong>del</strong>la Regione Campania. Il servizio 'e' stato<br />
ripristinato gia' nella serata di venerdì, soprattutto per le linee sostitutive dei<br />
treni di Circumvesuviana e Sepsa e sull'isola di Ischia'. I 1.270 dipendenti <strong>del</strong>l'azienda,<br />
di cui il tribunale di Napoli ha dichiarato il fallimento lo scorso mese<br />
di novembre, hanno incrociato le braccia nei giorni scorsi perche' temono<br />
per il loro futuro occupazionale. Al termine <strong>del</strong> bando di gara, indetto dalla<br />
curatela fallimentare, per la gestione <strong>del</strong> fitto <strong>del</strong> ramo d'azienda, tuttora<br />
gestito da Eav, e' stata infatti presentata una sola offerta, da parte di Clp. In<br />
base al bando, allo scadere <strong>del</strong> prossimo 30 giugno, quando finira' la gestione<br />
di Eav, il servizio sara' affidato a un nuovo soggetto. L'Eavbus ha un<br />
bacino d'utenza, in tutta la regione di 2,2 milioni di abitanti.<br />
Miss Italia: una casertana miss sport Montecarlo<br />
GENOVA - Miss Italia Sport Montecarlo e' Tiziana Morgillo, 24 anni, di Maddaloni<br />
(Caserta), ballerina di danze standard iscritta alla Federazione italiana Danza<br />
Sportiva (Fids). Insieme a lei, accede alle prefinali nazionali di Miss Italia un'altra<br />
tesserata Fids: Valentina Bonariva, 24 anni di Lecco, cui Patrizia Mirigliani ha<br />
attribuito il titolo speciale di Miss Fair Play Montecarlo. Terza classificata Sara<br />
Crincoli, 20 anni di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), professionista nella danza<br />
classica. L'elezione e' avvenuta nel corso <strong>del</strong>la serata di gala Wonderful Woman<br />
Awards, organizzata dal Comitato nazionale fairplay, nell'Hotel Fairmont<br />
<strong>del</strong>la citta' Stato. Le dieci miss in gara, tutte atlete professioniste, sono state valutate<br />
da una giuria presieduta dalla campionessa mondiale di salto in lungo Fiona<br />
May e composta tra gli altri da Christian De Sica, Remo Girone e Victoria Zinny,<br />
Alessandra Canale e Antonio Caliendo, Tiziana Luxardo e il responsabile <strong>del</strong>la<br />
direzione <strong>del</strong> turismo e congressi <strong>del</strong> Principato di Monaco Guillaume Rose. La<br />
stessa Fiona May e' stata premiata, insieme a Patrizia Mirigliani, con una medaglia<br />
d'oro al merito etico nello sport e nella cultura sportiva.<br />
Sfrattato si barrica nella sala mortuaria<br />
SALERNO - Si barrica nella sala mortuaria <strong>del</strong> cimitero di Pontecagnano Faiano (Salerno)<br />
perche' da circa tre mesi vive in auto assieme alla moglie e alle due figlie di<br />
27 e 30 anni. L'uomo, un LSU <strong>del</strong> comune dei Picentini, addetto ai servizi cimiteriali,<br />
ha deciso assieme alla famiglia di inscenare la singolare protesta, in quanto da tre<br />
mesi non dispone di un alloggio, dopo aver subito uno sfratto. La mediazione durata<br />
alcune ore e condotta dal sindaco, Ernesto Sica, e dai carabinieri <strong>del</strong>la compagnia<br />
di Battipaglia, ha fatto recedere l'uomo dalla insolita forma di protesta: per il momento<br />
il dipendente comunale sara' sistemato assieme alla famiglia in un albergo cittadino,<br />
in attesa che al piu' presto il problema <strong>del</strong>l'alloggio sia risolto definitivamente.<br />
'E' stato un intervento doveroso - ha detto il sindaco Sica - per dimostrare la vicinanza<br />
<strong>del</strong>le istituzioni ai cittadini che soffrono questo particolare momento di crisi.<br />
Si tratta di una soluzione tampone - ha aggiunto Sica - ed il problema verra' affrontato<br />
al piu' presto per cercare una soluzione definitiva. In questo momento, pero', i<br />
comuni si trovano a dover affrontare esigenze simili, sempre piu' frequenti con i pochi,<br />
quasi nulli, fondi a disposizione per le politiche sociali. sarebbe ora - ha concluso<br />
- che il governo affrontasse con la dovuta tempestivita' ed in maniera sistematica<br />
anche questa questione'.<br />
Scoperto arsenale in fondo ad un pozzo<br />
CASERTA - Un arsenale, con bombe, fucili e pistole a disposizione <strong>del</strong> clan di<br />
camorra 'Belforte' di Marcianise (Caserta), e' stato scoperto dai Carabinieri di<br />
Caserta in fondo a un pozzo, in un cortile di uso comune, nella zona centrale<br />
<strong>del</strong>la citta'. In tre borsoni, recuperati con la collaborazione dei Vigili <strong>del</strong> fuoco,<br />
sono stati trovati dieci pistole, una mitragliatrice inglese 'Sten' <strong>del</strong>la Seconda<br />
guerra mondiale, un fucile con canne mozzate, una bomba a mano, circa 800<br />
proiettili, una ventina di micce e due ricetrasmittenti. Sulle armi, che sono state<br />
sequestrateo, saranno fatti accertamenti per verificarne la provenienza e l'utilizzazione<br />
per episodi criminali.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Irisbus, Ugl: per ora nessun acquirente<br />
Voci infondate, il ministero chiarisca<br />
“Al momento non c’è nessuna manifestazione<br />
di interesse per la Irisbus di valle Ufita, ed<br />
è inutile alimentare ancora voci e dicerie su<br />
un problema così <strong>del</strong>icato ed importante”. Lo<br />
afferma il segretario generale <strong>del</strong>l’Ugl metalmeccanici,<br />
Antonio Oliviero, dopo aver appreso<br />
la notizia secondo la quale un imprenditore<br />
italiano avrebbe deciso di acquistare lo<br />
stabilimento irpino. “L’operazione <strong>del</strong>la Irisbus<br />
non si può concludere tanto facilmente<br />
- aggiunge - pertanto noi non intendiamo far<br />
parte <strong>del</strong>la schiera di chi illude o, peggio ancora,<br />
prende in giro i lavoratori. Fin dal primo<br />
momento avevamo affermato che sarebbe sta-<br />
Nel 2012 è stato un vero e proprio<br />
boom per gli impianti fotovoltaici<br />
in provincia di Avellino.<br />
La società Gse ha presentato il<br />
rapporto su scala nazionale contando<br />
per l’Irpinia 2.575 impianti<br />
contro i 1.642 <strong>del</strong>l’anno precedente.<br />
Incremento <strong>del</strong> 50 percento<br />
anche su scala regionale,<br />
con gli impianti che per lo stesso<br />
periodo sono passati da un totale<br />
di 10.071 a 16.571 unità. E<br />
l’Italia, con i suoi 478.331 impianti<br />
si conferma al secondo posto<br />
a livello mondiale, essendo<br />
stata superata soltanto dalla Germania.<br />
Ed anche in questo caso,<br />
nel 2012, l’incremento è stato pari<br />
al 45 percento. Interessante l’aspetto<br />
legato alla bonifica <strong>del</strong>l’amianto<br />
con gli impianti fotovoltaici:<br />
da qui, l’incremento segnalato<br />
<strong>del</strong> 58 percento nella bonifica<br />
e sostituzione con fotovoltaico<br />
è suddiviso territorialmente<br />
in queste percentuali: Toscana<br />
(38%), Lombardia (37%),<br />
Emilia Romagna (36%), Piemonte<br />
(35%) le Regioni che primeggiano,<br />
con Lombardia, Emilia<br />
Romagna, Veneto e Piemonte<br />
che raggiungono insieme il<br />
64% <strong>del</strong>la superficie totale italiana<br />
di coperture bonificate.La<br />
Campania si piazza nelle prime<br />
dieci posizioni, dopo la Lombardia,<br />
il Veneto, il Piemonte, l’Emilia<br />
Romagna, il Lazio e le Marche.<br />
Complessivamente le più<br />
penalizzate restano comunque le<br />
regioni meridionali e quel dato<br />
potrebbe non consentire all’Italia<br />
di concorrere al raggiungimento<br />
<strong>del</strong>l’obiettivo fissato dall’Unione<br />
Europea per il 2020,<br />
cioè quello <strong>del</strong> tetto dei mille<br />
Megawatt all’anno.<br />
L’indagine svolta dal Gruppo Servizi<br />
Energia ha preso a mo<strong>del</strong>lo<br />
gli impianti di tre tipologie: im-<br />
pianti con sistema di accumulo<br />
per entrate isolate dalla rete; impianti<br />
per entrate collegate con<br />
la rete in bassa tensione e centrali<br />
di produzione elettrica collegate<br />
alla rete in media e alta<br />
tensione. Secondo il rapporto elaborato<br />
dalla Gse, dal 2007 è in-<br />
credibilmente cresciuto il coefficiente<br />
di penetrazione nei comuni<br />
degli impianti fotovoltaici:<br />
nel 2007 era <strong>del</strong>l’unidic percento,<br />
nel 2008 <strong>del</strong> sessanta percento,<br />
nel 2010 <strong>del</strong>l’ottantatre<br />
percento e nel 2012 addirittura<br />
<strong>del</strong> 97 percento. Il coefficiente ri-<br />
LAVORO 3<br />
"L'assessore Vetrella? Che vada via al<br />
più presto, prima che provochi altri<br />
danni. Probabilmente, se ci avessero<br />
dato ascolto, avremmo evitato il disastro<br />
che caratterizza oggi il settore<br />
<strong>del</strong> trasporto pubblico in Campania".<br />
E' molto duro il giudizio <strong>del</strong> segretario<br />
generale regionale <strong>del</strong>la Cgil, Franco<br />
Tavella sull'operato <strong>del</strong>l'esponente<br />
<strong>del</strong>la giunta Caldoro.<br />
"In questi anni - precisa Tavella - l'assessorato<br />
si è caratterizzato per la sua<br />
gestione inefficiente, superficiale e irresponsabile<br />
che ha provocato grave<br />
Irpinia, è boom fotovoltaico<br />
Presentato il rapporto Gse<br />
Nel 2012 installati 2.575 impianti contro i 1.642 <strong>del</strong> 2011. Bene anche la bonifica <strong>del</strong>l’amianto<br />
REDAZIONE LAVORO<br />
AVELLINO- Taglio <strong>del</strong> nastro ieri mattina<br />
al Centro Sociale Samanta Della<br />
Porta <strong>del</strong>lo Sportello <strong>del</strong> Consumatore<br />
Promosso dall’Adoc, Associazione<br />
per la Difesa e l’Orientamento dei<br />
Consumatori, presieduta da Gianluca<br />
De Cenzo e parte <strong>del</strong> sistema integrato<br />
dei servizi UIL, membro <strong>del</strong> CNCU,<br />
Consiglio Nazionale dei Consumatori<br />
e Utenti, istituito presso il Ministero<br />
<strong>del</strong>lo Sviluppo Economico.<br />
Lo Sportello <strong>del</strong> Consumatore è un<br />
luogo d’incontro offerto ai cittadini di<br />
Avellino, intesi come consumatori ed<br />
utenti, per ricevere informazioni ed<br />
assistenza in merito alle più frequenti<br />
problematiche <strong>del</strong>la vita quotidiana,<br />
come ad esempio: disservizi in<br />
materia di telefonia, gas, luce, acqua,<br />
servizi postali, trasporti, turismo e<br />
pubblica amministrazione; garanzie<br />
nel settore <strong>del</strong>la vendita di beni e ser-<br />
La Cgil irpina domani sarà a Napoli<br />
per partecipare alla manifestazione:<br />
"Solitudine, povertà,<br />
nuove speranze. I mille volti <strong>del</strong>la<br />
crisi". Questo è il tema <strong>del</strong>l'incontro<br />
promosso dalla Cgil Campania<br />
che si terrà alle ore 9,30<br />
presso il Museo Diocesano di Napoli<br />
al largo Donnaregina. “Saremo<br />
presenti con la segreteria provinciale<br />
guidata da Vincenzo Petruzziello<br />
- afferma il responsabile<br />
organizzativo Antonio Famiglietti<br />
- ma saranno presenti anche<br />
tutti i segretari di categoria<br />
per testimoniare l’attenzione <strong>del</strong><br />
nostro sindacato nei confronti<br />
<strong>del</strong>la povertà e <strong>del</strong> disagio sociale<br />
che sta investendo un numero<br />
Sportello <strong>del</strong> Consumatore<br />
“Adoc”, il taglio <strong>del</strong> nastro<br />
to difficile individuare un successore alla Fiat<br />
e così è stato. Noi confidiamo soltanto nell’incontro<br />
al ministero <strong>del</strong>lo sviluppo economico<br />
e stiamo facendo pressione in quella direzione:<br />
solo il tavolo istituzionale aperto subito<br />
dopo la chiusura <strong>del</strong>lo stabilimento <strong>del</strong>la<br />
Valle Ufita è deputato a confermare oppure<br />
a smentire le circostanze sul futuro dei nostri<br />
lavoratori. Per noi - conclude Oliviero -<br />
restano fermi due principi: l’approvazione <strong>del</strong><br />
piano nazionale dei trasporti, salva l’ipotesi<br />
di altre soluzioni che non possiamo permetterci<br />
il lusso di scartare e la tutela dei posti di<br />
lavoro”.<br />
vizi; sanzioni amministrative e avvisi<br />
di accertamento; cartelle esattoriali Equitalia;<br />
diffide società di recupero crediti;<br />
rapporti con banche, finanziarie<br />
e assicurazioni; diritto fondamentale<br />
alla salute, alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente,<br />
alla sicurezza, alla privacy e all’istruzione.<br />
Presso lo sportello <strong>del</strong> consumatore<br />
sarà inoltre possibile compilare il modulo<br />
di reclamo per denunciare il grave<br />
disservizio relativo al ritiro <strong>del</strong>le<br />
raccomandate inesitate presso il centro<br />
di smistamento di Pianodardine,<br />
chiedere il rimborso dei costi di disattivazione<br />
richiesti dalle società telefoniche<br />
allorquando si chiede di migrare<br />
presso altro operatore ed infine, presentare<br />
domanda per il cosiddetto bonus<br />
gas ed energia.<br />
Lo sportello <strong>del</strong> Consumatore resterà<br />
aperto dalle ore 10:00 alle ore 13:00.<br />
sempre maggiore di cittadini. E<br />
rispetto al passato il problema si<br />
sta espanendo anche nelle zone<br />
interne - ooserva Famiglietti - ritenute<br />
isola felice nei confronti<br />
<strong>del</strong>le aree metropolitane dove è<br />
sempre stato più difficile vivere<br />
per la povera gente. Ma la nostra<br />
priorità rimane sempre il lavoro<br />
ed anche la manifestazione di domani<br />
mattina servirà per organizzare<br />
al meglio lo sciopero in<br />
programma a Roma per il giorno<br />
22 giugno prossimo”. La discussione<br />
sarà introdotta dal segretario<br />
generale <strong>del</strong>la Cgil Campania,<br />
Franco Tavella, presieduta dal segretario<br />
generale <strong>del</strong>la Cgil di Napoli,<br />
Federico Libertino e conclu-<br />
Tavella, Cgil: Vetrella? Vada via prima<br />
che provochi altri danni ai trasporti<br />
guarda il rapporto tra il singolo<br />
comune e la presenza di un solo<br />
impianto e testimonia che in<br />
Italia in pratica non c’è un solo<br />
comune che non ne abbia almeno<br />
uno.<br />
In Campania la provincia di Avellino<br />
è penultima, seguita soltanto<br />
da Benevento che per il<br />
2012 ha installato 1.936 impianti<br />
contro i 1.101 <strong>del</strong>l’anno precedente.<br />
Al primo posto figura a<br />
sorpresa la provincia di Caserta<br />
con 4.1187 unità contro le 2.341<br />
<strong>del</strong> 2011; al secondo posto si posiziona<br />
a pochissima distanza la<br />
provincia di Salerno con rispettivamente<br />
3.984 unità contro le<br />
2.701 unità. Poi c’è la provincia<br />
di Napoli con 3.889 impianti realizzati<br />
nel 2012 contro i 2.286<br />
<strong>del</strong>l’anno 2011. In totale in Italia<br />
gli impianti sono 478.331 per una<br />
potenza totale di oltre sedicimila<br />
megawatt.<br />
“Solitudine e povertà”: Cgil irpina a Napoli<br />
alla manifestazione con Camusso e Sepe<br />
Mondial Group<br />
Giovedì vertice<br />
in Confindustria<br />
Giovedì prossimo la vertenza <strong>del</strong>la<br />
Mondial group di Montemiletto<br />
sbarcherà alla Confindustria di<br />
Avellino, dove i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>l’azienda incontreranno i vertici<br />
degli industriali e le organizzazioni<br />
sindacali di categoria per<br />
definire il percorso da seguire per<br />
risolvere il problema occupazionale.<br />
Intanto alla Mondial Group<br />
per adesso non ci saranno esuberi.<br />
La circostanza è salutata<br />
con cauto ottimismo dalle organizzazioni<br />
sindacali che intendono<br />
però chiudere sugli ammortizzatori<br />
sociali al fine di mettere<br />
in sicurezza tutti i lavoratori.<br />
La Mondial Group dovrebbe<br />
andare incontro all’aumento <strong>del</strong>le<br />
attività in vista <strong>del</strong>la stagione<br />
estiva. La vertenza è seguita dalla<br />
Fiom Cgil, la Ugl e la Uilm Uil.<br />
sa dal segretario generale <strong>del</strong>la Cgil,<br />
Susanna Camusso. Interventi<br />
<strong>del</strong> Cardinale di Napoli, Crescenzio<br />
Sepe, <strong>del</strong> professor Aldo<br />
Masullo e <strong>del</strong>lo scrittore Ermanno<br />
Rea.<br />
"Con questa iniziativa - spiega Tavella<br />
- vogliamo dare visibilità alle<br />
tante storie, di donne e uomini<br />
vittime <strong>del</strong>la crisi, che spesso<br />
non vengono raccontate, ma che<br />
sono comunque dolorose e vissute<br />
in solitudine. Sarà un'occasione<br />
per ragionare sulle nuove<br />
povertà e ricercare percorsi che<br />
possano portare ad un miglioramento<br />
non solo <strong>del</strong>le condizioni<br />
economiche ma anche di quelle<br />
umane e sociali".<br />
Domani lo sciopero dei lavoratori<br />
<strong>del</strong> legno contro il mancato rinnovo<br />
<strong>del</strong> Contratto Nazionale <strong>del</strong><br />
Settore “ Legno Industria”: la categoria<br />
a livello nazionale è entrata<br />
in stato di agitazione. Il sindacato<br />
unitario <strong>del</strong>la provincia di<br />
Avellino ( Filca Cisl con il segretario<br />
Mennato Magnolia, Feneal<br />
Uil con il rappresentante Carmine<br />
Piemonte e Fillea Cgil con Antonio<br />
Di Capua) hanno confermato<br />
che anche in provincia di Avellino<br />
si terrà l’agitazione e la<br />
mobilitazione dei lavoratori <strong>del</strong><br />
settore a sostegno <strong>del</strong> rinnovo<br />
contrattuale e, per costringere la<br />
“Federlegno” ( Associazione Industriale<br />
<strong>del</strong> Settore Legno) a riprendere<br />
rapidamente la trattative,<br />
per dare le giuste risposte ai<br />
lavoratori, seppur rispondenti al<br />
danno alla collettività". "L'abolizione<br />
<strong>del</strong>la tariffa <strong>del</strong> biglietto Unico, che<br />
ha privato i cittadini campani di uno<br />
strumento utile per sostenere il costo<br />
<strong>del</strong>la mobilità sul territorio, la leggerezza<br />
con la quale è stata affrontata la<br />
vicenza Eav Bus, piombata nel baratro<br />
<strong>del</strong> fallimento nella totale indifferenza<br />
<strong>del</strong>l'assessore sono ragioni sufficienti<br />
a motivare la nostra richiesta<br />
di dimissioni. Vetrella vuole portare<br />
l'intero <strong>del</strong> trasporto pubblico ad una<br />
privatizzazione selvaggia - conclude<br />
Tavella - ciò potrebbe favorire,<br />
momento di crisi. Dopo un aprima<br />
perplessità iniziale, anche l’Ugl<br />
si è unita alla protesta e marcerà<br />
unitariamnete alle altre sigle<br />
sindacali.<br />
“D’altro canto, non si capisce perché<br />
i lavoratori <strong>del</strong> settore Lapidei<br />
e <strong>del</strong> Cemento hanno rinnovato<br />
il loro Contratto Nazionale<br />
già da circa due mesi; mentre<br />
inconsapevolmente, un salto di qualità<br />
<strong>del</strong>le organizzazioni criminali, le<br />
uniche in grado di disporre <strong>del</strong>la liquidità<br />
necessaria per rilevare le aziende<br />
in difficoltà in conseguenza<br />
<strong>del</strong>la crisi economica".<br />
La posizione manifestata da Tavella<br />
è sostanzialmente condivisa anche in<br />
provincia di Avellino, dove le organizzazioni<br />
sindacali hanno vissuto un<br />
vero e proprio scontro fatto di replice<br />
e controrepliche. Ed in occasione <strong>del</strong>l’annunciata<br />
visita di Vetrella ad Ariano<br />
Irpino era stata preparata anche<br />
una contestazione più rumorosa rispetto<br />
a quelle riservate nelle precedenti<br />
sue visite. Poi, l’assessore ha<br />
annullato l’appuntamento per sopraggiunti<br />
impegni istituzionali ed i<br />
sindaci <strong>del</strong>l’arianese lo stanno ancora<br />
attendendo.<br />
UIL IRPINA, D’ORIA SMENTISCE<br />
“Non sono candidato<br />
Il sindacato sceglierà<br />
al momento giusto”<br />
Il segretario provinciale <strong>del</strong>la Uil<br />
scuola, Antonio D’Oria, smentisce<br />
di essere al momento candidato<br />
per la successione allo scomparso<br />
Franco De Feo per la segreteria<br />
generale <strong>del</strong> sindacato e<br />
precisa che qualsiasi iniziativa<br />
sarà discussa ed approvata con il<br />
sistema pacifico e democratico<br />
che ha sempre caratterizzato la<br />
Uil. Ma aggiunge pure che i segretari<br />
di categoria sono sempre<br />
naturalmente candidati per svolgere<br />
quel ruolo e non mostra di<br />
essere disinteressato nei confronti<br />
<strong>del</strong>la questione. “Apprendo dalle<br />
colonne <strong>del</strong> <strong>Corriere</strong> di essere in<br />
pole position per la successione<br />
al compianto Franco De Feo - afferma<br />
D’Oria - preciso di non essere<br />
il più accreditato e quando<br />
gli organismi <strong>del</strong>la Uil riterranno<br />
di dover individuare il successore<br />
di De Feo, lo faremo seguendo<br />
le regole <strong>del</strong>lo statuto e <strong>del</strong>la partecipazione<br />
democratica come è<br />
sempre avvenuto nel nostro sindacato.<br />
Vorrei anche precisare -<br />
aggiunge il segretario <strong>del</strong>la Uil<br />
scuola - che in occasione <strong>del</strong>le elezioni<br />
<strong>del</strong> 20<strong>09</strong>, quando fu votato<br />
Franco De Feo io non fui in<br />
contraddizione con lui, presentai<br />
soltanto una proposta politica che<br />
tendeva al rinnovamento, come<br />
<strong>del</strong> tutto normale in un sindacato<br />
che agisce in maniera partecipata<br />
e democratica, poi i consen-<br />
si incoronarono De Feo.<br />
Per le prossime elezioni non so<br />
se i tempi saranno brevi oppure<br />
lunghi - sottolinea ancora D’Oria<br />
- sono soltanto sicuro che queste<br />
si terranno nel rispetto <strong>del</strong>le stesse<br />
circostanze e con le stesse regole<br />
che permisero a De Feo di<br />
essere eletto alla guida <strong>del</strong> sindacato.<br />
La Uil è sempre stata attenta<br />
alla democrazia, alla partecipazione<br />
e saprà anche in quel caso<br />
ritrovare la massima condivisione<br />
sul nome <strong>del</strong> successore <strong>del</strong><br />
segretario improvvisamente<br />
scomparso”.<br />
Al momento il segretario regionale,<br />
Anna Rea sta guidando il<br />
sindacato irpino, ma le acque interne<br />
non sono così calme come<br />
si vorrebbe far credere e non per<br />
ragioni di conflitti tra gli iscritti<br />
ed i loro rappresentanti ma per<br />
un fatto logistico, tenuto presente<br />
che entro fine anno la Uil irpina<br />
dovrà comunque avere il suo<br />
nuovo segretario. Ufficialmente<br />
nessuno lancia candidature perché,<br />
si sa, valgono solo quelle<br />
protocollate al momento <strong>del</strong>la<br />
presentazione <strong>del</strong>le liste, ma il<br />
fermento è avvertibile anche perché<br />
l’improvvisa perdita di De<br />
Feo ha colto tutti impreparati ed<br />
ora è difficile trovare una intesa<br />
di massima che potrebbe fare i<br />
conti anche con le esigenze manifestate<br />
dai territori.<br />
Si fermano per quattro ore i lavoratori<br />
<strong>del</strong> legno. Intesa Cgil, Cisl, Uil e Ugl<br />
quelli <strong>del</strong> Legno, pur essendo un<br />
settore molto più rappresentativo<br />
nell’Industria <strong>del</strong>le Costruzioni,<br />
non debbano avere le loro specifiche<br />
risposte attraverso il rinnovo<br />
contrattuale - si legge nella nota<br />
stampa diffusa qualche giorno<br />
fa dai sindacati -<br />
le realtà produttive più significative<br />
<strong>del</strong> settore in provincia di Avellino<br />
sono rappresentate dalle<br />
aziende: Novolegno e Xilopac di<br />
Montefredane; Eurosystem e<br />
Holzbau di Calitri. Pertanto, le R-<br />
SU e le RSA di questi stabilimenti<br />
proclameranno nei prossimi<br />
giorno le quattro ore di sciopero,<br />
con assemblee nei luoghi di lavoro,<br />
auspicando una rapida ripresa<br />
<strong>del</strong>le trattative ed un buon<br />
risultato contrattuale, sia salariale<br />
che normativo.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Dopo il rinvio forzato per pioggia torna<br />
“Live your life” contro le dipendenze<br />
Martedì 11 giugno con inizio alle ore 16,45 seconda<br />
edizione di “Live your life” la kermesse musicale organizzata<br />
dal gruppo giovanile nato dal Progetto<br />
N.E.T. in collaborazione con l’ASL ed il SerT di Avellino<br />
in occasione <strong>del</strong>la Giornata Mondiale <strong>del</strong>la<br />
lotta contro le Dipendenze Patologiche <strong>2013</strong>.<br />
“Una tale modalità comunicativa, esito di un paziente<br />
e tenace lavoro di formazione di giovani Opinion<br />
Leader impegnati nella Educazione tra pari, è<br />
la testimonianza” -commenta l’ing. Sergio Florio,<br />
Direttore Generale <strong>del</strong>la ASL di Avellino- “di una sanità<br />
territoriale che, sapendo coinvolgere anche le<br />
forze vive <strong>del</strong> territorio, si dimostra sempre più capace<br />
di intercettare il reale bisogno dei cittadini, an-<br />
Centro Australia, a rischio<br />
la riabilitazione per i disabili?<br />
CITTÀ 4<br />
L’allarme lanciato da Varrecchia e Festa e l’appello al manager Florio AVELLINO- Un silen-<br />
AVELLINO- Sulla riorganizzazione<br />
<strong>del</strong> Centro Australia di Avellino<br />
e il rischio <strong>del</strong> trasferimento<br />
<strong>del</strong>le prestazioni per i diversamente<br />
abili nelle strutture di<br />
Sant’Angelo dei Lombardi, registriamo<br />
l’intervento di Michelangelo<br />
Varrecchia e Antonio Festa.<br />
«Può sembrare uno scherzo di cattivo<br />
gusto , oppure una intenzione<br />
senza alcun presupposto di riflessione<br />
seria, una cosa però è<br />
certa: nel Centro Australiano, di<br />
Contrada Amoretta di Avellino, c’è<br />
una grande aria di tensione, angoscia,<br />
ansia e pesante preoccupazione»,<br />
dicono Varrecchia e Festa.<br />
Indice punto su Sergio Florio,<br />
«dirigente pubblico, e non più<br />
Commissario, <strong>del</strong>l’ASL di Avellino.<br />
E’ lui il “soggetto” che sta facendo<br />
di tutto affinchè gli irpini<br />
ammalati diventassero dipendenti<br />
da medicina e cure sempre più<br />
incerte, insicure e costose, quando<br />
ci sono.<br />
In verità noi non sapevamo che la<br />
Sanità Pubblica e Universale, sancita<br />
dall’art. 32 <strong>del</strong>la nostra Costituzione<br />
Repubblicana, potesse avere<br />
deviazioni contrarie e opposte<br />
nella nostra Provincia. Ignoravamo<br />
che, in nome di una presunta<br />
efficienza e risparmio, si penalizzassero<br />
le categorie con i<br />
maggiori bisogni di interventi sanitari.<br />
Non immaginavamo minimamente<br />
che il governo <strong>del</strong>la Sanità<br />
potesse produrre in Irpinia questi<br />
guasti: Ospedali chiusi, grossolani<br />
tagli orizzontali fatti senza alcuna<br />
priorità e alternative».<br />
Il fatto, sempre come riferiscono<br />
Varrecchia e Festa: «Mercoledì<br />
prossimo l’ing. Sergio Florio ha<br />
convocato un incontro presso il<br />
salone <strong>del</strong> Centro Australia nel<br />
quale annuncerebbe la fine <strong>del</strong>le<br />
prestazioni riabilitazione per i pazienti<br />
diversamente abili adulti e il<br />
loro trasferimento al polo ospedaliero<br />
di S.Angelo dei Lombardi.<br />
Vorremmo ricordare che solo due<br />
anni fa, vedi <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’1 dicembre<br />
2010, Sergio Florio affermava:<br />
“…..il Centro Australia è una<br />
bella struttura pubblica, ma trascurata<br />
e sciupata….è slegata dal<br />
sistema generale, dovrebbe essere<br />
integrata”. Ora il legame dovrebbe<br />
riguardare solo l’infanzia<br />
e non si propone una sede funzionale<br />
al capoluogo per i pazienti<br />
adulti; eppure ci sono antichi ospedali<br />
che rischiano il decadimento<br />
e la fatiscenza (vedi Viale Italia,<br />
Contrada Pennini e Monteforte).<br />
Pensiamo, per un momento, ad<br />
un diversamente abile <strong>del</strong>la nostra<br />
città e dintorni che parta la mattina<br />
per un’ora di riabilitazione a S.<br />
Angelo dei Lombardi e poi ritorna<br />
dopo almeno quattro ore, viaggio<br />
compreso. Le sollecitazioni negative<br />
sulla colonna vertebrale,<br />
durante il viaggio, sono incluse<br />
nella cura? E’ un assurdo di medicina<br />
applicata... Lo sa l’ing. Florio<br />
che la maggior parte dei disabili<br />
maggiorenni, dopo anni di patimenti<br />
fisici, sono estremamente<br />
debilitati e per lo più incontinenti?<br />
Non vogliamo condannare nessuno<br />
senza processo e senza contraddittorio.<br />
Ma il buon senso e la<br />
logica ci spinge a chiederci: ma<br />
non si può fare altrimenti?<br />
Vediamo ora le proposte provenienti<br />
dai diversi interessati. La<br />
prima: la mattina i bambini sono<br />
a scuola e, in parte <strong>del</strong> Centro Au-<br />
che nella lotta contro il fenomeno in continua evoluzione<br />
<strong>del</strong>le dipendenze patologiche, fenomeno che,<br />
in scenari che vanno modificandosi (si profilano sempre<br />
più nuove modalità di assunzione <strong>del</strong>le “vecchie”<br />
sostanze e nuove devastanti dipendenze comportamentali<br />
quali il Gioco d'azzardo ed altre), continua<br />
ad interessare, purtroppo, anche il nostro territorio”.<br />
L’evento, gratuito, si svolgerà in Via De Concilii ed avrà<br />
come protagonisti assoluti i giovani artisti che si<br />
esibiranno per affermare il valore positivo <strong>del</strong>la musica<br />
contro le dipendenze da alcool e stupefacenti.<br />
Sintetizza il senso <strong>del</strong>l’evento il giovane dj avellinese<br />
e componente <strong>del</strong> Progetto N.E.T. Ettore Palmi-<br />
stralia, si possono fare terapie. Tra<br />
gli spazi utilizzabili ci sarebbe la<br />
Medicina Sportiva, che si potrebbe<br />
spostare al 5 piano di Via Circumvallazione,<br />
sede ASL, dove incredibilmente,<br />
ancora oggi e dopo<br />
10 anni di denunce, si devono recare<br />
i disabili per la richiesta di ausili<br />
e terapie domiciliari; con i disagi<br />
che potete immaginare.<br />
sano che afferma: “È un’esperienza molto importante<br />
per me ed i miei amici, poiché permette di esprimerci,<br />
di metterci in gioco e confrontarci con la<br />
società; abbiamo la possibilità di essere protagonisti<br />
assumendoci <strong>del</strong>le responsabilità. Sono molto contento<br />
<strong>del</strong> percorso svolto, ho incontrato nuovi amici<br />
ed ho stretto familiarità con loro. Davvero con questa<br />
manifestazione vogliamo invitare tutti i nostri<br />
coetanei a partecipare alla nostra esperienza <strong>del</strong> Pro-<br />
Ancora: a Contrada Pennini c’è<br />
l’antico Ospedale, recentemente<br />
ristrutturato. Il piano terra non ha<br />
barriere architettoniche, ci sono<br />
decine di stanze per ambulatori e<br />
uffici, oltre che un grande parcheggio».<br />
Terzo aspetto: «In Viale Italia c’è<br />
l’antico Ospedale Moscati con caratteristiche<br />
positive e utili per una<br />
sede riabilitativa». Ancora rivolti<br />
a Sergio Florio, , concludono:«L’Irpinia<br />
è terra di colline e<br />
montagne, e non appartiene alla<br />
pianura campana. L’inverno da<br />
noi è lungo, e a S. Angelo dei<br />
Lombardi fa molto freddo e talvolta<br />
è irraggiungibile. Ci ripensi<br />
e ci ascolti.<br />
Lei non è sicuramente il piemontese<br />
colonizzatore <strong>del</strong>l’Unità d’Italia,<br />
è un campano come noi, ospite<br />
in terra d’Irpinia. Noi abbiamo<br />
rispetto per il suo ruolo e la<br />
sua funzione, Lei ne abbia anche<br />
verso gli Irpini; almeno con il dialogo<br />
prima di decidere».<br />
E l’Asl annuncia la riorganizzazione<br />
<strong>del</strong>la struttura sanitaria riabilitativa<br />
Intanto l’Asl di Avellino, diretta dall’Ing. Segio Florio, comunica che mercoledì 12 Giugno alle ore 9:0 presso il<br />
Centro Sviluppo Infantile Australia - Contrada Moretta – Avellino – si terrà la presentazione <strong>del</strong>la” Riorganizzazione<br />
<strong>del</strong> Centro Sviluppo Infantile Australia”, che recupera la propria vocazione terapeutica, per quanto concerne<br />
la sfera psico - relazionale e riabilitativa dei minori dotati di abilità diverse, vocazione per la quale il Centro<br />
era stato donato e realizzato. Oltre la Direzione Aziendale interverranno : Mario Nicola Vittorio Ferrante,<br />
direttore sanitario <strong>del</strong>l’ASL di Avellino; Claudio Rumiano, direttore U.O.C. Riabilitazione; Marcello Celestini,<br />
responsabile polo specialistico riabilitativo” Don Gnocchi”; Antonio Gengaro - Camillo Vittozzi <strong>del</strong> Centro<br />
Riabilitazione Australia; Giovanni Maria Guazzo, psicologo – terapeuta; Marinella Pericolo, Presidente<br />
Consulta Diversamente Abili – Comune di Avellino. Le conclusioni sono affidate all’onorevole Anna Petrone,<br />
Vice Presidente V Comm. Sanità Regione Campania. Modererà il giornalista Bruno Buonanno. Saranno presenti<br />
Consiglieri Irpini Regione Campania, Ordine dei Medici Provincia di Avellino, Ordine Infermieri e Tecnici<br />
<strong>del</strong>la Riabilitazione, Polo spec. Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi, Le Associazioni di categoria, Piani<br />
di Zona, Unità Oper.. Complesse. ASL e Territorio.<br />
getto N.E.T. che -lo ricordiamo- ha la sua sede in uno<br />
stabile situato in piazza Assunta nel quartiere Valle<br />
di Avellino.<br />
La manifestazione sarà presentata dai ragazzi stessi<br />
<strong>del</strong> Progetto N.E.T., tra cui (per ricordarne solo alcuni):<br />
Mariarita Fischetti, Giuseppe Sanseverino,<br />
Chiara Staffa ed Emanuele Monda.<br />
Alle 16,45 inizieranno le esibizioni di gruppi rock locali<br />
con una jam session seguita dalla musica di: Red<br />
Liquid, Il Nastro di Moebius, Steel Alive, Petrosino &<br />
The Storms, Open Chords e Need Some Blues. Alle<br />
20,30 Andrea De Maria con alcuni degli artisti locali<br />
canteranno la sigla scritta da loro per l’evento. Seguiranno<br />
le esibizioni dei cantanti tra cui: Andrea<br />
De Maria, Caterina De Maria, Chiara Filodemo,<br />
Francesco Borghese, Ivanè, Mario Petrosino, Naomi<br />
Annunziata, Ritastella Liberale. Dalle 21,45 via<br />
al Rap e Freestyle di: Arkman, T-Rabbia e Blackout.<br />
Seguiranno balli di gruppo, disco, karaoke e sorpresa<br />
finale.<br />
NUOVA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI E ATTIVITÀ ESTIVE<br />
Eliseo, dopo il silenzio<br />
elettorale il Comitato<br />
rilancia per le priorità<br />
zio voluto durato oltre<br />
un mese, quello<br />
<strong>del</strong> “Comitato per<br />
l’Eliseo” con le elezioni<br />
comunali ormai<br />
alla conclusione, torna<br />
a far sentire la sua<br />
voce.<br />
I membri <strong>del</strong> Comitato<br />
si sono riuniti ed<br />
hanno inteso approfondire<br />
diversi aspetti.<br />
Innanzitutto, nonostante<br />
richieste esterne, dopo<br />
lunga riflessione si è ritenuto di<br />
non convocare i due candidati a<br />
sindaco per un confronto nell’ultima<br />
settimana. di ballottaggio.<br />
Sia per la ristrettezza dei<br />
tempi, sia per la volontà di proseguire<br />
nella linea di non coinvolgimento<br />
diretto, seguita dal<br />
Comitato durante la campagna<br />
elettorale.<br />
E’ stata quindi preparata una<br />
Carta di Intenti che parte da una<br />
nuova richiesta di accesso agli<br />
atti: «E’stato preferito- spiegano<br />
dal “Comitato”- mettere in<br />
standby la nuova richiesta di accesso<br />
agli atti, che è comunque<br />
più pronta e più particolareggiata<br />
<strong>del</strong>la precedente, anche alla<br />
luce <strong>del</strong> fatto che, comunque,<br />
un'analoga richiesta degli atti da<br />
parte <strong>del</strong>la Cgil è stata respinta».<br />
E’ stato successivamente stato<br />
firmato l'accordo per ospitare<br />
come Comitato per l'Eliseo un<br />
campo di volontariato internazionale<br />
dal 17 al 31 agosto <strong>2013</strong>.<br />
«Ospiteremo- dicono ancora- un<br />
massimo di 8 persone presso la<br />
struttura di Casa Betania, che ci<br />
è stata offerta gratuitamente,<br />
AVELLINO- Sarà una domenica<br />
diversa dalle altre, per i tanti fe<strong>del</strong>i<br />
<strong>del</strong>la parrocchia <strong>del</strong> Rosario.<br />
Non ci sarà il tradizionale appuntamento<br />
con don Giovanni<br />
Botta,<br />
parroco <strong>del</strong>la<br />
centralissima<br />
chiesa al corso.<br />
La santa messa<br />
da lui presieduta<br />
fino a qualche<br />
tempo fa<br />
sarà celebrata<br />
da un altro sacerdote,<br />
dopo<br />
che l’ex parroco<br />
ha preso una decisione che cambierà<br />
il corso <strong>del</strong>la sua vita. Ha<br />
scelto infatti di condividere con<br />
una compagna la seconda parte<br />
<strong>del</strong>la sua esistenza, mentre la comunità<br />
si è divisa tra chi solidarizza<br />
e chi critica la scelta <strong>del</strong>l’ex<br />
prete. Anche il vescovo di Avelli-<br />
che dovranno svolgere attività<br />
per 5 giorni alla settimana. Le<br />
spese che dovremo sostenere saranno<br />
quelle <strong>del</strong> vitto (il coordinamento<br />
dei Forum dovrebbe<br />
provvedere con un contributo<br />
parziale in tal senso), dei trasporti<br />
e degli eventuali materiali<br />
che verranno utilizzati nel corso<br />
<strong>del</strong>le attività di lavoro. E'<br />
un'occasione per coniugare attivismo<br />
e visibilità relativamente<br />
all'Eliseo, ma non solo. Verrà<br />
richiesta a tutti, a rotazione, la<br />
massima disponibilità nei giorni<br />
<strong>del</strong> campo. La programmazione<br />
<strong>del</strong>le attività attinenti richiederà<br />
a breve un'assemblea dedicata.<br />
Sarà necessaria la massima copertura<br />
mediatica per i 15 giorni<br />
<strong>del</strong> campo».<br />
Passi successivi: settimana prossima<br />
nuova riunione per riprogrammare,<br />
tempo permettendo,<br />
eventi di azione e partecipazione<br />
all'Eliseo. «Urge- dicono infine<br />
dal Comitato”- a nuovo sindaco<br />
insediato, darsi scadenze<br />
e modus operandi precisi, visto<br />
che dicembre <strong>2013</strong>, periodo in<br />
cui la struttura tornerà nella<br />
competenza <strong>del</strong>la Regione, si avvicina».<br />
IL PARROCO HA LASCIATO LA TONACA PER AMORE DI UNA DONNA<br />
La prima domenica al Rosario<br />
senza padre Giovanni Botta<br />
no, monsignor Francesco Marino,<br />
non ha preso ufficialmente<br />
posizione, dopo che l’ancora parroco<br />
gli aveva comunicato la sua<br />
decisione e<br />
anche quando,<br />
dopo la<br />
notizia data<br />
dal <strong>Corriere</strong><br />
<strong>del</strong>l’Irpinia,<br />
il fatto è divenuto<br />
di dominiopubblico.<br />
Don<br />
Giovanni ha<br />
spiegato pubblicamente<br />
le<br />
ragioni <strong>del</strong>la<br />
sua scelta, prima parlando ai fe<strong>del</strong>i<br />
e agli operatori ecclesiastici,<br />
poi attraverso gli organi di informazione.<br />
La svolta per lui sarà<br />
definitiva: per amore ha lasciato<br />
l’abito talare, per trasferirsi al<br />
Nord, dove ha già trovato lavoro,<br />
sempre in campo sociale.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
E' tempo di ballottaggi in Campania, oggi<br />
e domani, con 14 Comuni <strong>del</strong>la Regione<br />
chiamati ad eleggere il nuovo sindaco.<br />
Nella lista è presente solo un capoluogo<br />
di provincia, Avellino.<br />
Castellammare di Stabia, Avellino e Portici<br />
polarizzano gran parte <strong>del</strong>l' attenzione.<br />
E' testa a testa a Castellammare di Stabia,<br />
dove si affrontano Antonio Pentangelo<br />
(Pdl), presidente <strong>del</strong>la Provincia<br />
di Napoli (31,3% al primo turno), e<br />
Nicola Cuomo (Pd; 29,7%) segretario<br />
cittadino <strong>del</strong> partito. L' indicazione data<br />
ai propri elettori dal sindaco uscente<br />
Luigi Bobbio, che ha raccolto il 9% al<br />
primo turno, è l' astensione. E proprio<br />
questi elettori 'in libera uscita' potrebbero<br />
fare da ago <strong>del</strong>la bilancia.<br />
Ad Avellino il candidato <strong>del</strong> centrosinistra<br />
Paolo Foti, ex direttore <strong>del</strong>l'associazione<br />
costruttori (25,3%), se la vede<br />
con Costantino Preziosi, candidato<br />
<strong>del</strong>l' Udc e di tre liste civiche (23%).<br />
Qui il ballottaggio è anche una sfida tra<br />
gli ex democristiani Nicola Mancino,<br />
sponsor di Foti, e Ciriaco De Mita, che<br />
sostiene Preziosi.<br />
A Portici la partita è tutta interna al centrosinistra<br />
con Giovanni Iacone<br />
(42,6%), appoggiato da Pd, Comunisti<br />
Italiani, Socialisti democratici, ed altre<br />
5 liste, e forte <strong>del</strong> sostegno <strong>del</strong>l' sindaco<br />
uscente Vincenzo Cuomo, contrapposto<br />
a Nicola Marrone (38,8%), magistrato<br />
ed ex assessore comunale,. sostenuto<br />
da Unione di Centro, Sel, Verdi,<br />
Partito socialista, Idv, ed altre quattro<br />
liste.<br />
Negli altri Comuni il centrodestra è in<br />
vantaggio ad Afragola, dove Domenico<br />
Pannone, <strong>del</strong> Pdl (41%), affronta Domenico<br />
Tuccillo, <strong>del</strong> Pdl (36%), ed a<br />
Marano, dove Angelo Liccardo (49,6%)<br />
Quando<br />
si vota<br />
Dove<br />
si vota<br />
Come<br />
si vota<br />
Domenica 9<br />
dalle ore 8<br />
alle ore 22<br />
Lunedì 10<br />
dalle ore 7<br />
alle ore 15<br />
Bisogna recarsi<br />
alle urne provvisti<br />
di documento<br />
di identità<br />
e tessera<br />
elettorale<br />
Si sceglie solo tra<br />
i due candidati<br />
sindaci che<br />
hanno ottenuto,<br />
al primo turno,<br />
il maggior numero<br />
di voti e l’elettore<br />
vota tracciando<br />
un segno sul<br />
rettangolo entro<br />
il quale è scritto<br />
il nome <strong>del</strong> can<br />
didato prescelto<br />
IL BALLOTTAGGIO 5<br />
La parola agli elettori<br />
SI VOTA DALLE ORE 8 DI OGGI FINO ALLE 22. LUNEDÌ INVECE DALLE 7 ALLE 15<br />
Seggi aperti nelle 72 sezioni:<br />
primo test, l’affluenza alle urne<br />
se la vede con Mauro Bertini (28,0%).<br />
Tornando ad Avellino, ieri si sono insediati<br />
i seggi: si potrà votare dalle ore 8<br />
di oggi fino alle 22. Domani invece seggi<br />
aperti dalle 7 alle 15, a seguire lo spoglio.<br />
Il primo test da affrontare sarà dunque<br />
l’affluenza alle urne. Al primo turno, se<br />
si è verificato un crollo generale di partecipanti,<br />
per tutte le amministrative, la<br />
Campania è la regione che ha fatto registrare<br />
il dato più alto relativo all'affluenza<br />
alle urne. Il dato complessivo<br />
relativo a tutti i 90 comuni campani è<br />
<strong>del</strong> 74,41%, maggiore rispetto a tutte le<br />
altre regioni italiane, ma comunque in<br />
calo rispetto alle precedenti consultazioni<br />
(79,11%).<br />
La Campania è stata anche l'unica regione,<br />
assieme alla Puglia, ad aver superato<br />
la soglia <strong>del</strong> 70%.<br />
Avellino ha raggiunto una buona percentuale,<br />
due settimane fa, fermandosi<br />
al 76,97 per cento di votanti, pari a<br />
36.718 persone che si sono recate alle<br />
urne. Oltre 73mila invece gli elettori che<br />
si sono recati alle urne negli altri ventidue<br />
comuni irpini impegnati nel rinnovo<br />
degli organismi di rappresentanza.<br />
Gli elettori <strong>del</strong>le altre liste che sono state<br />
escluse al primo turno faranno ovviamente<br />
da ago <strong>del</strong>la bilancia: il test si<br />
misurerà su questo secondo livello, ancora<br />
più decisivo. Nessun apparenta-<br />
I NUMERI<br />
IN CITTA’<br />
SEZIONI 72<br />
CONSIGLIERI 32<br />
ASSESSORI 9<br />
ELETTORI<br />
MASCHI 22471<br />
FEMMINE 25235<br />
TOTALE 477<strong>06</strong><br />
mento ufficiale è stato fatto allo scadere<br />
<strong>del</strong> tempo utile: le liste collegate ai<br />
due candidati sindaci sono le stesse presentate<br />
al primo turno. Ora il test si fa<br />
interessante proprio perché si capirà<br />
quale candidato avrà saputo meglio interpretare<br />
la campagna elettorale e meglio<br />
far passare il suo messaggio agli elettori,<br />
mentre la città aspetta di fatto<br />
di poter essere rappresentata nei sui<br />
problemi e nelle sue aspettative. A proposito<br />
di attese, queste non dovrebbero<br />
essere così lunghe, e ora il riferimento<br />
è allo scrutinio elettorale. Alle quindici,<br />
chiuse le urne per il voto, si riapriranno<br />
per fare la conta. Tutto pronto anche<br />
per la macchina elettorale, dall’ufficio<br />
elettorale in Comune alla Prefettura<br />
di Avellino, che trasmetterà i dati in<br />
tempo reale. Il duello sarà avvincente, e<br />
di certo si verificheranno fughe in avanti<br />
a seconda <strong>del</strong>le sezioni. Conto alla rovescia,<br />
dunque, e buon ballottaggio ai<br />
due competitori.<br />
Al turno di ballottaggio<br />
parteciperà lo stesso corpo<br />
elettorale già chiamato<br />
al voto in occasione <strong>del</strong><br />
primo turno elettorale amministrativo<br />
<strong>del</strong> 26 e 27<br />
maggio <strong>2013</strong>. Al ballottaggio<br />
<strong>del</strong> 9 e 10 giugno<br />
non potranno prendere<br />
parte coloro che dopo il 26<br />
maggio hanno compiuto<br />
il 18° anno di età
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Centrosinistra<br />
contro Centro:<br />
la sfida è aperta<br />
MAGGIORANZA 20 CONSIGLEIRI<br />
PARTITO DEMOCRATICO<br />
15 CONSIGLIERI<br />
Petitto Livio 834 (voti)<br />
Cipriano Luca 651<br />
La Verde Stefano 583<br />
Negrone Giuseppe 5<strong>06</strong><br />
Arace Nadia 464<br />
Melillo Gerardo 457<br />
Russo Francesco 437<br />
Nargi Laura 418<br />
Genovese Antonio 403<br />
D’avanzo Guido 395<br />
Giordano Marietta 384<br />
Giacobbe Giuseppe 296<br />
Barra Caterina 286<br />
Di Iorio Francesca 260<br />
Cucciniello Salvatore 249<br />
DEMOCRATICI PER AVELLINO<br />
3 CONSIGLIERI<br />
Miro Massimiliano 197<br />
Matetich Barbara 195<br />
Grella Ida 157<br />
AUTONOMIA SUD<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Iannaccone Arturo 138<br />
CENTRO DEMOCRATICO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Poppa Nicola 231<br />
OPPOSIZIONE 12 CONSIGLIERI<br />
PAOLO<br />
FOTI<br />
COALIZIONE UNIONE DI CENTRO<br />
LISTA UDC<br />
5 CONSIGLIERI<br />
Dino Preziosi (candidato sindaco)<br />
Pericolo Raffaele 613<br />
Ambrosone Enza 610<br />
Bilotta Alberto 460<br />
Galluccio Mafalda 449<br />
LA SVOLTA INIZIA DA TE<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Palumbo Domenico 330<br />
IL BALLOTTAGGIO 6<br />
Voti 9.026<br />
25.32%<br />
Liste collegate<br />
al 2° turno<br />
Due storie a confronto, due modi di<br />
vivere e di vedere la città che sarà. Uno,<br />
Paolo Foti, ex direttore <strong>del</strong>l’Associazione<br />
costruttori, l’altro, Dino<br />
Preziosi, manager <strong>del</strong>l’Air, l’azienda<br />
di trasporti. Uno presenta un programma<br />
di Centrosinistra, l’altro viene<br />
sostenuto dal Centro.<br />
Avellino sta per scegliere il suo sindaco,<br />
alle urne l'ardua sentenza.<br />
Stamattina si sono aperti i seggi per<br />
il ballottagio: 47.7<strong>06</strong> elettori avellinesi<br />
dovranno, oggi e domani, esprimere<br />
la propria preferenza tra<br />
Paolo Foti, candidato <strong>del</strong> Partito Democratico,<br />
e Costantino Preziosi,<br />
candidato <strong>del</strong>l'Unione di Centro.<br />
In controtendenza con il dato nazionale<br />
che ha visto in molti comuni<br />
al voto una diminuzione drastica<br />
<strong>del</strong>la percentuali dei votanti (basti su<br />
tutti Roma dove alla prima tornata<br />
solo un romano su due si è recato alle<br />
urne), il capoluogo ha fatto riscontare<br />
un 76.97% dato che tradotto<br />
significa 36.718 elettori alle<br />
COALIZIONE CENTRODESTRA<br />
PDL<br />
2 CONSIGLIERI<br />
Nicola Battista (candidato sindaco)<br />
Monica Spiezia 252<br />
LISTA ABELLINUM<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Montanile Carmine 246<br />
IMPEGNO CIVICO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Virgilio Cicalese (candidato sindaco)<br />
DAVVERO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Gianluca Festa (candidato sindaco)<br />
PER CAMBIARE AVELLINO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Giancarlo Giordano (candidato sindaco)<br />
IL DU<br />
CONTO ALLA ROVESCIA PER IL N<br />
urne. Ma facciamo un passo indietro.<br />
Prendendo in esame il voto emerso<br />
dalla prima tornata, Foti ha ottenuto<br />
il 25.32% <strong>del</strong>le preferenze (9026<br />
voti) precedendo Preziosi: per lui<br />
8210 voti (23.03%).<br />
Ottocentosedici voti hanno consentito<br />
al candidato democratico di superare,<br />
al primo round, il candidato<br />
centrista. Un appassionante testa a<br />
testa emerso già dai primi exit-poll e<br />
poi dalle primissime schede scrutinate:<br />
una “battle” all'ultimo voto<br />
continuata fino alla chiusura <strong>del</strong>l'ultima<br />
sezione.<br />
I freddi numeri suggeriscono prudenza.<br />
Solo una cosa è certa: domani<br />
sera, alle ore 22, calerà ufficialmente<br />
il sipario su una campagna elettorale<br />
lunga e movimentata durante<br />
la quale momenti di fair play<br />
si sono alternati, come imprevebili<br />
onde anomale, a pathos, vis pugnandi<br />
e duri scontri fino alle code<br />
velenose nel rush finale.<br />
Alta l'attenzione dei due competi-<br />
tor sui programmi, immancabili veleni<br />
e stoccate, colpi di sciabola ed<br />
affondi decisi: tutto è consentito tra<br />
due uomini in fuga per la vittoria.<br />
Di contro, una notazione beneaugurale.<br />
Finalmente la città sembra<br />
essersi svegliata dal torpore diffuso<br />
in Italia quando l'argomento cade<br />
sulla politica. Nelle ultime settimane<br />
si è acceso il dibattito, il sindaco<br />
che verrà avrà di certo una caratteristica:<br />
aver destato dall’opacità le<br />
coscienze degli elettori catalizzandole<br />
su proposte ed idee.<br />
Capitolo a parte e molto dibattuto<br />
quello degli apparentamenti.<br />
Nessuno formale, poi ognuno ha preso<br />
la sua strada.<br />
Paolo Foti ha trovato così l'appoggio<br />
-oltre che di tutto il centrosinistra<br />
che si è rinsaldato intorno alla sua figura<br />
e <strong>del</strong>le sue liste- <strong>del</strong>l'ex vice<br />
sindaco Gianluca Festa e <strong>del</strong>l'ex assessore<br />
Sergio Trezza, i primi ad uscire<br />
allo scoperto. In seconda battuta,<br />
il candidato <strong>del</strong> Partito Demo-<br />
Se vince Foti I PRECEDENTI NEL 20<strong>09</strong><br />
Votanti I Turno 39.315 82,21%<br />
Schede bianche 403<br />
Schede Nulle 1.296<br />
Votanti II Turno 32.536 68,03%<br />
Schede bianche 214<br />
Schede Nulle 572<br />
SINDACO ELETTO<br />
GALASSO GIUSEPPE<br />
Voti I turno 15.997 42,08%<br />
Voti II turno 19.683 61,58%<br />
Candidato sindaco<br />
Preziosi Massimo<br />
Voti I turno 16.310 42,90%<br />
Voti II turno 12.281 38,42%<br />
Candidato sindaco<br />
Gengaro Antonio<br />
Voti I turno 2.684 7,<strong>06</strong>%<br />
Candidato sindaco<br />
Festa Gianluca<br />
Voti I turno 1.996 5,25%<br />
Candidato sindaco Micera Nicola<br />
Voti I turno 1.032 2,71%
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
ELLO<br />
NUOVO SINDACO DI AVELLINO<br />
cratico ha incassato l'appoggio anche<br />
<strong>del</strong> parlamentare di Scelta Civica<br />
Angelo Antonio D'Agostino ma<br />
non <strong>del</strong> candidato sindaco Virgilio<br />
Cicalese, proposto dai montiani.<br />
Il candidato <strong>del</strong>lo scudocrociato, dal<br />
canto suo, correrà con l'appoggio<br />
<strong>del</strong>le sue liste, quelle di ispirazione<br />
centrista, e col favore di una parte<br />
<strong>del</strong> centrodestra: Fratelli d'Italia e<br />
le aree <strong>del</strong> Pdl vicine all'onorevole<br />
Gianfranco Rotondi e all'ex consigliere<br />
regionale Franco D'Ercole, gli<br />
unici uomini politici che si sono<br />
schierati senza indugi col candidato<br />
centrista.<br />
Ad onor <strong>del</strong> vero, giovedì scorso, anche<br />
il presidente Caldoro ha inviato<br />
un messaggio di sostegno a Preziosi<br />
sostenendo un'identità di vedute<br />
con il coordinamento provinciale diretto<br />
dall'onorevole Cosimo Sibilia.<br />
Quest'ultimo, dopo aver discusso<br />
con De Mita, nell'unica nota ufficiale<br />
sul tema <strong>del</strong> ballottaggio pare<br />
aver tenuto lontano Preziosi.<br />
MAGGIORANZA<br />
Livio Petito<br />
Sergio Trezza<br />
Guido D’Avanzo<br />
Vincenzo De Luca<br />
Ettore Iacovacci<br />
Giuseppe Negrone<br />
Salvatore Cucciniello<br />
Ivo Capone<br />
Modestino Verrengia<br />
Antonio Genovese<br />
Stefano La Verde<br />
Francesco Todisco<br />
Gerardo Melillo<br />
Nicola Giordano<br />
Liste collegate<br />
al 2° turno<br />
Oggi commissariato<br />
COSI’ IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE NEL 20<strong>09</strong><br />
Angelo Petitto<br />
Luca Cipriano<br />
Ugo Lo Guercio<br />
Sergio Barbaro<br />
Antonio Iannaccone<br />
Gennero Romei<br />
Gianluca Gaeta<br />
Massimiliano Miro<br />
Gianluca Gaeta<br />
Massimiliano Miro<br />
Gianluca Festa<br />
Luigi Urciuoli<br />
OPPOSIZIONE<br />
Massimo Preziosi<br />
Nel valzer degli schieramenti “unofficial”<br />
è saltata fuori anche l'ipotesi<br />
che gli esponenti <strong>del</strong>la maggioranza<br />
<strong>del</strong> Pdl si stessero preparando<br />
a “far voti” per Foti che, di sicuro,<br />
avrà la preferenza di Francesco<br />
Pionati di Alleanza di Centro.<br />
Alla finestra, invece, i partiti <strong>del</strong>la sinistra<br />
capeggiati dal parlamentare<br />
Giancarlo Giordano ed il Movimento<br />
5 Stelle: niente indicazioni ai loro<br />
elettori.<br />
Ieri i due avversari hanno chiuso la<br />
campagna elettorale: ognuno assecondando<br />
il proprio stile e l’impronta<br />
data alla campagna elettorale<br />
senza dimenticarsi di infiammare<br />
l’ultimo giorno di dibattiti e confronti<br />
con la gente prima <strong>del</strong> silenzio.<br />
Nell'auditorium <strong>del</strong> “Samatha <strong>del</strong>la<br />
Porta”, Foti, tra giovani, dirigenti <strong>del</strong><br />
partito e partiti “amici”, ha annunciato<br />
i nomi di tre assessori. A rione<br />
Mazzini e a San Tommaso, Preziosi<br />
ritorna alle origini chiudendo<br />
Raffaele Pericolo<br />
Gerardo Bilotta<br />
Luigi Ercolino<br />
Domenico Palumbo<br />
Giuseppe Freda<br />
Giovanni D’Ercole<br />
Orazio Sorece<br />
Tony Cucciniello<br />
Nicola battista<br />
Costantino Preziosi<br />
Virgilio Cicalese<br />
Marco Cipriano<br />
Gerardo Bergamasco<br />
Antonio Gengaro<br />
Erika Picariello<br />
IL BALLOTTAGGIO 7<br />
la campagna elettorale.<br />
Adesso silenzio, che parlino gli elettori.<br />
Avellino ha di fronte un quinquennio<br />
difficile, deve rinascere, uscire<br />
dalla decadenza e dall'oblio.<br />
Opere pubbliche da completare, cantieri<br />
da chiudere, “occhio” alle finanze<br />
sono solo alcuni <strong>del</strong>le prime<br />
problematiche che il vincitore dovrà<br />
affrontare.<br />
Ricordandosi che amministrare la<br />
cosa pubblica è dovere morale ed etico<br />
prima ancora che politico, ridare<br />
dignità ad una comunità allo<br />
sbando diktat che va rispettato e<br />
messo in atto. La città versa in una<br />
brutta condizione di stasi che è sotto<br />
gli occhi di tutti. Per quindici giorni<br />
i due candidati si sono tenuti testa,<br />
hanno fronteggiato insieme anche<br />
momenti di tensione, esplosi a<br />
causa <strong>del</strong> dramma lavoro in città. Ora<br />
non serve più raccontare. Dalle<br />
parole si passi ai fatti. Subito. Prima<br />
però la sfida, che sarà all’ultimo voto<br />
utile.<br />
MAGGIORANZA 20 CONSIGLEIRI<br />
UDC<br />
12 CONSIGLIERI<br />
Raffaele Pericolo 613<br />
Ambrosone Enza 610<br />
Bilotta Alberto 460<br />
Galluccio Mafalda 449<br />
Bruno Mario 439<br />
Verrengia Modestino 429<br />
Cardillo Carmine 423<br />
Preziosi Lucia Irene 279<br />
Aldorasi Angelina 278<br />
Giordano Nicola 266<br />
Genovese Carmine 259<br />
Sasso Giuseppina 250<br />
LA SVOLTA INIZIA DA TE<br />
4 CONSIGLIERI<br />
Palumbo Domenico 330<br />
Cesa Fabio 282<br />
Mercuro Franco 125<br />
Giannattasio Eva 116<br />
DINO<br />
PREZIOSI<br />
Voti 8.210<br />
23,03%<br />
E’ battaglia<br />
all’ultimo voto<br />
per la città<br />
Se vince Preziosi<br />
LIBERA AZIONE DEMOCRATICA<br />
2 CONSIGLIERI<br />
Spiniello Mario 268<br />
Muscetta Katia 2<strong>09</strong><br />
AVELLINO AL CENTRO<br />
2 CONSIGLIERI<br />
De Angelis Antonietta 122<br />
Spina Antonio 120<br />
OPPOSIZIONE 12 CONSIGLIERI<br />
COALIZIONE CENTROSINISTRA<br />
PD<br />
5 CONSIGLIERI<br />
Paolo Foti (candidato sindaco)<br />
Petitto Livio 834<br />
Cipriano Luca 651<br />
La Verde Stefano 583<br />
Negrone Giuseppe 5<strong>06</strong><br />
DEMOCRATICI PER AVELLINO<br />
1 CONSIGLIERI<br />
Massimiliano Miro 197<br />
COALIZIONE CENTRODESTRA<br />
PDL<br />
2 CONSIGLIERI<br />
Nicola Battista (candidato sindaco)<br />
Monica Spiezia 252<br />
LISTA ABELLINUM<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Montanile Carmine 246<br />
IMPEGNO CIVICO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Virgilio Cicalese (candidato sindaco)<br />
DAVVERO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Gianluca Festa (candidato sindaco)<br />
PER CAMBIARE AVELLINO<br />
1 CONSIGLIERE<br />
Giancarlo Giordano (candidato sindaco)
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
IL BALLOTTAGGIO 8<br />
IL PRIMO TURNO<br />
I RISULTATI DEL VOTO DEL 26 E 27 MAGGIO<br />
Prima tornata, Avellino alle urne. E’ subito sfida<br />
a due tra Foti e Preziosi. Primato conteso fino<br />
all’ultimo, il colpo di coda è <strong>del</strong> primo: al fotofinish<br />
è avanti il candidato democratico con il<br />
25.32% (9026 voti) contro il 23.03% (8210 voti)<br />
<strong>del</strong> candidato centrista.<br />
Flop <strong>del</strong> Pdl: Battista si ferma al 16.55% inseguito<br />
da Festa all’11.01%. Cicalese non sfonda<br />
il muro <strong>del</strong> 10% (8.95%), Giordano col Sel va<br />
poco oltre il 6% (6.1%), <strong>del</strong>udono i grillini <strong>del</strong>la<br />
Guidi (5.71%) e Trezza (3.33%).<br />
Primo dato, ancor prima <strong>del</strong> voto, l’esclusione di<br />
Quintarelli a capo <strong>del</strong>la lista «Movimento Sociale<br />
- Destra nazionale»: il suo ricorso contro l’utilizzo<br />
di nome e logo, senza autorizzazione <strong>del</strong>la<br />
fondazione Alleanza Nazionale, viene respinto<br />
dal Tribunale di Avellino e rigettato dal commissione<br />
elettorale.<br />
Vane, dunque, anche le modifiche in corsa <strong>del</strong><br />
simbolo incriminato (la fiamma tricolore che richiama<br />
quella <strong>del</strong>l’Msi per l’accusa), il rischio<br />
COSÌ I VOTANTI AL PRIMO TURNO<br />
LE TENSIONI DOPO IL VOTO<br />
Il Pdl resta indietro, gli sfidanti<br />
si presentano senza apparentamenti<br />
di spostare gli election days è scongiurato.<br />
Dei 47.7<strong>06</strong> aventi diritto votano 36.718 avellinesi,<br />
alta la percentuale (76.97%) in confronto<br />
al trend nazionale ma il calo c’è rispetto al 20<strong>09</strong>:<br />
è <strong>del</strong> -5%. All’epoca tra gli sfidanti Galasso e<br />
Preziosi il primo turno finì con un sostanziale<br />
pareggio: 42.08% dei consensi per l’allora sindaco<br />
uscente esponente <strong>del</strong> centrosinistra, poco<br />
meno <strong>del</strong> candidato <strong>del</strong> centrodestra che<br />
portò a casa il 42,90%. E fu ballottaggio. Preziosi<br />
raggiunse il 38,42%, Galasso fece il botto:<br />
un plebiscito segnato da un roboante 61.58% e<br />
città riconquistarla.<br />
A cinque anni di distanza è ancora il Pd a salire<br />
sul gradino più alto <strong>del</strong> podio con 6845 preferenze<br />
(19.79%). Foti vince il “primo tempo”<br />
<strong>del</strong>la partita, democratici primo partito, bene per<br />
l’Udc: 5533 preferenze e 16%. Alle sue spalle si<br />
piazza il Pdl votato da 2513 elettori (7.27%).<br />
Subito dopo, la storia racconta di una caccia aperta<br />
alle liste civiche per catturare il consenso.<br />
Scontri duri, botta e risposta tra i due competi-<br />
tors che, inizialmente, escludono apparentamenti<br />
ufficiali. E così è stato. Foti e Preziosi al bivio: allargare<br />
la coalizione per tentare di vincere oppure<br />
evitare possibili malumori interni col rischio<br />
plausibile di non farcela. Soluzione? Gli<br />
appoggi esterni.<br />
«Resto disponibile a confrontarmi con tutto coloro<br />
che hanno a cuore il rinnovamento di Avellino»,<br />
così parlò Foti. «Non chiudiamo le porte<br />
al dialogo a nessuno ma eventuali accordi saranno<br />
costruiti solo sulla base <strong>del</strong> programma»,<br />
il pensiero di Preziosi. Ad oggi è fatto notorio<br />
come i due eserciti si sono schierati per il secondo<br />
tempo, quello decisivo. Infine, un ultimo<br />
dato. Tra i candidati eletti consiglieri a furor<br />
di popolo, Livio Petitto <strong>del</strong> Pd bissa il successo<br />
<strong>del</strong> 20<strong>09</strong> ed è ancora il “re <strong>del</strong>le preferenze” con<br />
834 voti. Per Luca Cipriano, sempre <strong>del</strong> Pd, secondo<br />
posto con 651 preferenze. Chiude il podio<br />
Raffaele Pericolo <strong>del</strong>l’Udc che ottiene 613<br />
consensi dal responso <strong>del</strong>le urne.<br />
LISTE VOTI %
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Valle Caudina, no all’estradizione<br />
in Canada per il narcos irpino Perrotta<br />
VALLE CAUDINA- Luigi Perrotta, accusato<br />
di essere un narcotrafficante italo venezuelano,<br />
tratto in arresto all'aeroporto di<br />
Malpensa nel 2007, rimasto in cella per oltre<br />
5 anni, fino al giorno in cui il Tribunale<br />
di Napoli – VIII sezione riesame, con una<br />
decisione che il suo legale Dario Vannetiello<br />
ha definito «coraggiosa, condividendo le<br />
argomentazioni <strong>del</strong> penalista Dario Vannetiello<br />
<strong>del</strong> foro di Napoli, ha concesso gli arresti<br />
domiciliari che sconterà nella Valle Caudina».L’<br />
inchiesta che lo ha coinvolto è una<br />
di quelle che può definirsi storica per la direzione<br />
nazionale antimafia e per la D.D.A.<br />
napoletana, caratterizzata dalla transnazio-<br />
Assalto in villa, ore contate<br />
per il terzo uomo <strong>del</strong>la banda<br />
Gli agenti <strong>del</strong>la Mobile sono a caccia <strong>del</strong>l’ultimo malvivente che ha preso parte al raid di Ariano<br />
REDAZIONE CRONACA<br />
ARIANO IRPINO – La polizia è<br />
sulle tracce <strong>del</strong> terzo uomo sfuggito<br />
alla operazione conclusa all’alba<br />
di venerdì scorso con l’arresto<br />
di due dei tre rapinatori che<br />
quindici giorni fa fecero irruzione<br />
nella villa <strong>del</strong>la famiglia Sampietro<br />
di Ariano Irpino. Le indagini<br />
si stanno tuttavia concentrando<br />
sul basista, la cui figura è<br />
ritenuta fondamentale dagli inquirenti,<br />
e l’ipotesi più accreditata<br />
è che sia proprio di Ariano Irpino.<br />
Le modalità con le quali il<br />
commando agì in occasione <strong>del</strong>la<br />
rapina dimostrerebbero che furono<br />
guidati da chi conosceva il<br />
luogo e tutte le circostanze: difficilmente<br />
i rapinatori, tutti <strong>del</strong> napoletano,<br />
si sarebbero potuti<br />
muovere con decisione e rapidità<br />
se non fossero stati guidati. E questo<br />
rileva anche in occasione <strong>del</strong>l’acquisto<br />
<strong>del</strong>l’utensili utilizzato<br />
per violare la cassaforte che si trovava<br />
in casa <strong>del</strong>l’imprenditore. Insomma,<br />
i rapinatori si sarebbero<br />
mossi con una disinvoltura ritenuta<br />
sospetta.<br />
Si analizzano tabulati telefonici<br />
di utenze intestate ad alcuni esponenti<br />
<strong>del</strong>la malavita locale e<br />
si incrociano testimonianze per<br />
verificare se le ipotesi appena costruite<br />
possano essere compatibili<br />
con la rapina. Nella giornata<br />
di ieri e nella notte scorsa la Polizia<br />
ha continuato a svolgere le<br />
attività di controllo sul territorio<br />
con posti di blocco lungo le principali<br />
vie di comunicazione alla<br />
ricerca <strong>del</strong>l’errore o di quel passo<br />
falso che potrebbe incastrare<br />
il basista. La sensazione è che le<br />
indagini siano complessivamen-<br />
nalità e <strong>del</strong>l’essere il narcotraffico realizzato<br />
per favorire numerose consorterie camorristiche<br />
e mafiose . I fatti risalgono all’anno<br />
2004, allorquando l’insospettabile<br />
Perrotta viveva in Venezuela, nella esotica<br />
Maracaibo e si occupava di import/export<br />
di capi di abbigliamento prodotti nella sua<br />
azienda, la società “Corto Maltese” che realizzava<br />
jeans per la nota azienda “Replay”<br />
nonché abiti da lavoro. Al Perrotta viene<br />
contestato il ruolo di cerniera tra i trafficanti<br />
sudamericani e quelli italiani, questo anche<br />
grazie alla sua conoscenza <strong>del</strong>le lingue<br />
spagnola ed italiano ed alla scaltrezza di<br />
“muoversi” e ed alla capacità di intessere<br />
te ad una svolta, anche perché ad<br />
Ariano Irpino nell’ultimo anno sono<br />
stati registrati decine di furti<br />
in appartamenti che, nei fatti, sono<br />
rimasti impuniti e che potrebbero<br />
essere riconducibili almeno<br />
CRONACA 9<br />
solidi rapporti commerciali con l’estero.L’accusa<br />
è gravissima ed ha come protagonisti,<br />
oltre al Perrotta, ben 112 indagati accusati<br />
di traffico internazionale di stupefacente proveniente<br />
dal Venezuela e destinato alle piazze<br />
europee. Al Perrotta è attribuito il ruolo di<br />
capo e promotore <strong>del</strong>l'associazione dedita<br />
al traffico transnazionale di stupefacenti che<br />
avrebbe acquistato in tutto il mondo la droga<br />
con la quale si riforniscono i clan <strong>del</strong>la<br />
camorra. Il suo nome compare decine di volte.<br />
Secondo quanto emerse all’epoca dalle<br />
indagini, il Perrotta, secondo gli inquirenti,<br />
avrebbe svolto con i Venezuelani un' opera<br />
di mediazione finalizzata a far arrivare a<br />
in parte ad una banda di professionisti<br />
che agisce dietro indicazioni<br />
partite da Ariano Irpino. Ecco<br />
perché anche i carabinieri <strong>del</strong>la<br />
locale compagnia, che pure<br />
stanno indagando su alcuni furti<br />
denunciati in passato, hanno<br />
rafforzato le attività di controllo<br />
su tutto il territorio.<br />
Il consigliere comunale di Ariano<br />
Irpino, Antonio Ninfadoro, voleva<br />
esprimere il compiacimento alle<br />
forze di polizia per la brillante<br />
operazione compiuta nei giorni<br />
scorsi e rinnovare la fiducia nei<br />
confronti <strong>del</strong>le istituzioni, la cui<br />
incisività dipende anche, come è<br />
stato dimostrato nel caso <strong>del</strong>la rapina,<br />
dalla collaborazione da parte<br />
dei cittadini».<br />
Domani l’interrogatorio di convalida<br />
per i due fermati davanti al Gup<br />
ARIANO IRPINO- E mentre gli agenti <strong>del</strong>la Squadra<br />
Mobile continuano a dare la caccia al terzo<br />
uomo, probabilmente anche lui originario <strong>del</strong><br />
napoletano, si prepara il primo atto giudiziario<br />
collegato alla brillante operazione messa a segno<br />
dagli agenti <strong>del</strong>la Mobile, agli ordini <strong>del</strong> vicequestore<br />
Paolo Iodice, coordinati dalla Procura<br />
<strong>del</strong>la Repubblica di Ariano Irpino. Domani<br />
mattina alle nove e trenta, nel carcere di Ariano<br />
Irpino, i due fermati, Angelo Annunziata e<br />
Claudio Quattroventi, dovranno infatti comparire<br />
davanti al Gip <strong>del</strong> Tribunale di Ariano Irpino<br />
Gelsomina Palmieri. E’ molto probabile che,<br />
anche per una scelta strategica a livello processuale,<br />
i due decidano di fare scena muta. Ma i<br />
gravi indizi raccolti da parte degli inquirenti e<br />
condensati nel decreto di fermo disposto dal pm<br />
Arturo De Stefano,<br />
dovrebbero servire a convincere il Gip sulle esigenze<br />
cautelari.<br />
Carabinieri, Papa lascia Avellino<br />
De Alescandris nuovo comandante<br />
AVELLINO- Cinque<br />
anni alla guida di una<br />
<strong>del</strong>le Compagnie più<br />
importanti <strong>del</strong> Comando<br />
Provinciale di<br />
Avellino, quella <strong>del</strong>la<br />
città capoluogo.<br />
Decine di stazioni, da<br />
Atripalda a Cervinara,<br />
passando per Solofra<br />
ed indagini che spesso<br />
hanno assunto anche<br />
rilevanza nazionale,<br />
ad esempio la strage degli indiani<br />
a Solofra. Da domani però il capitano<br />
Gabriele Papa, classe 80, due<br />
lauree, allievo <strong>del</strong>l'Accademia di Modena<br />
e già giovanissimo comandante<br />
<strong>del</strong>la Compagnia di Roma Piazza<br />
Dante, lascerà l'Irpinia. Un nuovo e<br />
prestigioso incarico, a Firenze, quello<br />
che attende l’ufficiale, contraddistintosi<br />
nella sua permanenza in Irpinia,<br />
anche per la sobrietà e soprattutto<br />
per la discrezione. Mai sopra le<br />
righe, anche nei rapporti con l’informazione.<br />
Ma sempre al fianco dei<br />
suoi militari. Quelli finiti nel mirino<br />
<strong>del</strong>le intimidazioni <strong>del</strong>la camorra, come<br />
la stazione di San Martino Valle<br />
Caudina, o quelli quotidianamente<br />
attaccati per le <strong>del</strong>icate indagini sostenute.<br />
Negli ultimi due anni, Papa<br />
ha creato una perfetta sinergia con il<br />
suo «vice», il tenente Paolo De Alescandris.<br />
Basti pensare a tutte le attività<br />
su rapine, furti, spaccio di dro-<br />
ga e omicidi, quello efferrato di Galyna<br />
Dotsyak ne è un esempio, che insieme<br />
hanno portato a termine. Sarà<br />
proprio il tenente Paolo De Alescandris,<br />
infatti, a guidare da domani la<br />
Del resto l’identificazione di Annunziata da parte<br />
dei titolari <strong>del</strong> negozio e soprattutto da altri<br />
cittadini che hanno collaborato e non solo, anche<br />
quella di Quattroventi, il capo, a causa di una<br />
menomazione alla mano, dovrebbero bastare<br />
insieme ad altri indizi a far restare in carcere<br />
i due malviventi.<br />
Compagnia di Avellino, in un passaggio<br />
di testimone ormai collaudato<br />
ed in perfetta continuità-. E l’ultima<br />
immagine <strong>del</strong> comandante <strong>del</strong>la<br />
Compagnia di Avellino resta quella<br />
<strong>del</strong>l’ufficiale che solo qualche giorno<br />
fa, in Via Pennini, insieme al sindaco<br />
di Mercogliano e ad un vigile <strong>del</strong><br />
Fuoco <strong>del</strong> Comando Provinciale di<br />
Avellino, ha convinto un precario a<br />
scendere da una gru da cui aveva minacciato<br />
di lanciarsi poco prima.<br />
Napoli ingenti quantitativi di cocaina. Questo,<br />
almeno, stando all' interpretazione <strong>del</strong>le<br />
moltissime telefonate allegate agli atti, dove<br />
si parla, ad esempio, di “muchachas” ritenuto<br />
un riferimento a grossi quantitativi<br />
chili di cocaina. Nel corso <strong>del</strong>le indagini il<br />
Perrotta avrebbe comunicato a mezzo posta<br />
elettronica, intercettata pure quella. Ascoltando<br />
le conversazioni che vengono eseguiti<br />
arresti e sequestri scattati nelle fasi<br />
intermedie <strong>del</strong>l' inchiesta, compreso il rinvenimento<br />
di ben 200 chili di cocaina nascosti<br />
su una nave, la "Alkman" salpata dal<br />
Venezuela e bloccata nel porto di Rostock,<br />
in Germania. Nonostante le gravissime accuse,<br />
nonostante 100 capi di imputazioni afferenti<br />
i <strong>del</strong>itti di varia natura previsti dal testo<br />
unico in materia di stupefacenti, il Perrotta,<br />
grazie all’incisiva attività difensiva, fu<br />
in primo grado assolto dall’accusa di capo<br />
e promotore <strong>del</strong>l’associazione nonché assolto<br />
da due dei tre episodi di importazio-<br />
L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI A MIGLIANO<br />
Piantine di droga<br />
nell’ex asilo, blitz<br />
e sequestri <strong>del</strong>l’Arma<br />
LAURO- I bagni <strong>del</strong>l’ex asilo di<br />
Migliano, abbandonato da anni,<br />
trasformati in un «incubatore»<br />
per piantine di cannabis.<br />
Quelle scoperte nel corso di una<br />
vera e propria operazione<br />
antidroga dai militari <strong>del</strong>la Stazione<br />
di Quindici e quelli di<br />
Lauro. I militari agli ordini <strong>del</strong><br />
capitano Iacuzio da tempo stavano<br />
controllando quella struttura,<br />
insieme ad un terreno in<br />
località Cupa, dove pure sono<br />
state ritrovate piantine di cannabis.<br />
Appostamenti durati<br />
giorno e notte, che comunque<br />
non avrebbero sortito effetto.<br />
La zona in cui si trova l’ex asilo<br />
è al centro <strong>del</strong>la piccola frazione<br />
di Lauro e quindi non è<br />
stato possibile secondo qualche<br />
ipotesi, sfuggire alle «vedette»<br />
che magari vigilavano<br />
anche su eventuali presenze di<br />
militari o di forze <strong>del</strong>l’ordine<br />
nella zona.Così si è deciso di<br />
intervenire. Con un’irruzione<br />
all’interno <strong>del</strong>la struttura, in<br />
parte di proprietà <strong>del</strong> Comune,<br />
in altra parte assegnata alla<br />
Provincia, che nel 2004 vi aveva<br />
anche distaccato una sede<br />
<strong>del</strong>la Protezione Civile ed un<br />
nucleo che si trovava sul campo<br />
per i primi interventi. Evidentemente,<br />
anche in ragione<br />
<strong>del</strong> completo abbandono da cui<br />
era ormai segnata, la struttura<br />
era diventata un luogo ideale<br />
per impiantare l’incubatore di<br />
piantine di droga. Quelle che i<br />
militari sapevano, grazie ad un<br />
lavoro di indagine, che potessero<br />
trovarsi proprio in quella<br />
struttura.<br />
ne di sostanza stupefacente, riportando condanna<br />
ad anni 14 di reclusione, decisione<br />
confermata in appello. La recente decisione<br />
assunta dai giudici <strong>del</strong> riesame appare<br />
clamorosa , se si considera anche che al Perrotta<br />
residuerebbero allo stato da scontare<br />
ulteriori 9 anni circa di Infatti, nulla è certo<br />
in quanto vi è molta attesa per l’esito <strong>del</strong><br />
giudizio di legittimità che si discuterà il 28<br />
novembre <strong>2013</strong> innanzi alla IV sezione <strong>del</strong>la<br />
Corte di cassazione, giorno nel quale la<br />
difesa invocherà l’annullamento <strong>del</strong>la sentenza<br />
di condanna. Il dato singolare è che<br />
proprio il giorno successivo alla concessione<br />
dei domiciliari, il Perrotta è stato “liberato”<br />
anche da un ulteriore titolo custodiale<br />
La Corte di Appello ha revocato la custodia<br />
cautelare applicata, questa volta, dall’Autorità<br />
Canadese che ne aveva chiesto anche<br />
l’estradizione per sottoporre a giudizio il<br />
Perrotta per diversi ed ulteriori traffici di stupefacenti<br />
tra il Venezuela ed il Canada.<br />
E hanno anche scoperto che all’interno<br />
dei bagni <strong>del</strong>la struttura,<br />
erano depositate le venti<br />
piantine, all’interno di altrettante<br />
bottigliette di plastica tagliate<br />
a metà, alte una ventina<br />
di centimetri. Non sarebbe stato<br />
quello <strong>del</strong>l’ex asilo, comunque,<br />
l’habitat definitivo dove le<br />
piantine sarebbero diventate<br />
semi. Anche perchè, come in<br />
altri casi, gli ignoti detentori<br />
<strong>del</strong>la piantagione si preparavano<br />
a spostarle altrove. Come<br />
speravano almeno i Carabinieri,<br />
che comunque avevano come<br />
priorità quella di evitare anche<br />
che le piante potessero produrre<br />
la sostanza cannabinoide.<br />
Ovviamente, prima che raggiungessero<br />
un metro e mezzo,<br />
cioè la completa fioritura, sarebbero<br />
stati necessari almeno<br />
altri due mesi. Tra le piantine<br />
sequestrate dai Carabinieri, anche<br />
una «maschio», quella indicata<br />
appunto per favorire la<br />
fioritura. In un terreno poco distante<br />
dal luogo dove è avvenuto<br />
il sequestro, sono state<br />
rinvenute altre due piantine di<br />
droga, che avevano le stesse caratteristiche<br />
di quelle nella<br />
scuola. Non è la prima operazione<br />
che i militari <strong>del</strong>la Compagnia<br />
dei Carabinieri di Baiano<br />
compiono sul fronte <strong>del</strong>la<br />
lotta alla droga, non solo nella<br />
zona <strong>del</strong> Vallo di Lauro, ma anche<br />
ed in modo particolare nel<br />
Baianese, dove non sono mancati<br />
anche arresti e sequestri di<br />
sostanze stupefacenti dai militari<br />
agli ordini <strong>del</strong> capitano Raffaele<br />
Iacuzio.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
LAURO- «Scusi, dove eravamo rimasti».<br />
Il vicesindaco Boglione cita<br />
Tortora, che per lui resta sempre<br />
un grande italiano. Ovviamente<br />
anche una metafora <strong>del</strong><br />
«processo» e dei veleni che ha dovuto<br />
subire dopo aver decretato la<br />
sfiducia all'amministrazione Mazzocca.<br />
Il verdetto per Boglione lo<br />
ha dato l’elettorato. 312 preferenze,<br />
un record assoluto. L’ex assessore,<br />
oggi vicesindaco, ha battuto sè<br />
stesso, già primo nel 2011 con 228<br />
preferenze. Insomma, usando un<br />
paragone caro a qualche suo detrattore,<br />
la targa di Boglione non è<br />
stata facilmente leggibile.<br />
Partiamo proprio da questo: la<br />
davano per spacciato: pagherà il<br />
passaggio dall’altra parte, qualcuno<br />
diceva in campagna elettorale.<br />
Alla fine sembra andata proprio<br />
diversamente?<br />
Tutte le scelte compiute sono state<br />
supportate, anzi i cittadini ci hanno<br />
premiato, facendo sì che potessimo<br />
avere un ampio consenso non<br />
solo in numeri, ma anche morale e<br />
politico. Il risultato elettorale parla<br />
chiaro. La macchina <strong>del</strong> fango,<br />
messa in azione ad arte dai soliti<br />
mestieranti <strong>del</strong>la politica, non ha<br />
sortito gli effetti sperati. Anche perché<br />
è stato fin troppo chiaro il motivo<br />
che ci ha portato allo strappo<br />
nel 2012.<br />
Non sono mancati anche in campagna<br />
elettorale veleni. Lei era il<br />
famoso autista <strong>del</strong> bus verso l’agro<br />
nocerino?<br />
Solo attacchi gratuiti contro la mia<br />
persona. Sulla questione <strong>del</strong>la mobilità<br />
come per tutto il resto, è stato<br />
fatto un lavoro che ha portato i<br />
comuni disponibili ad aderire alla<br />
VALLO LAURO- BAIANESE- CAUDINA 10<br />
Rotondi, ecco la nuova giunta Vittorio:<br />
vice di Russo, Gallo presidente <strong>del</strong>l’assise<br />
ROTONDI- In una sala consiliare<br />
gremita, ieri a Rotondi si<br />
è celebrato il primo COnsiglio<br />
Comunale <strong>del</strong>la nuova amministrazione,<br />
quella guidata dal<br />
neoeletto sindaco Antonio<br />
Russo.<br />
Nel corso <strong>del</strong>la riunione, prima<br />
<strong>del</strong> solenne guiramento da parte<br />
<strong>del</strong> sindaco, si è insediata anche<br />
la nuova giunta. Il vice di<br />
Russo sarà l’assessore uscente<br />
Claudio Vittorio mentre andranno<br />
a completare la rosa degli<br />
assessori Bartolomeo Esposito<br />
e Nello Ilario. Le <strong>del</strong>eghe<br />
a ciascono di loro verran-<br />
Il vicesindaco Boglione: la nostra<br />
«rivoluzione» parte da Equitalia<br />
Il numero due <strong>del</strong>l’amministrazione: la macchina <strong>del</strong> fango contro di me ha fallito<br />
ATTILIO RONGA<br />
no assegnate nei prossimi giorni.<br />
Sinergia anche sul nome <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale.<br />
La scelta è ricaduta<br />
sulla figura di Pino Gallo e la<br />
maggioranza ha incassato anche<br />
i voti dei due consiglieri di<br />
minoranza, il capogruppo Raffaele<br />
Lanni e Gennaro Mainolfi.<br />
Una giunta, dunque, che<br />
sostanziamente non tradisce le<br />
aspettative e le sensazioni degli<br />
ultimi giorni.<br />
Unico neo, l’assenza in giunta<br />
di quote rosa. Pare che sia stata<br />
anche valutata la possibilità<br />
richiesta motivata di assumere personale,<br />
già ad avere il nulla osta dlell’Ormel,<br />
che ha autorizzato gli<br />
stessi enti ad inserire il personale,<br />
a definire l’eventuale procedura,<br />
che in questi giorni sarà perfezionata<br />
e definita. Quello che ancora<br />
non mi riesco a spiegare è il livore<br />
e l’odio, quello che ha portato a<br />
mettere in discussione un impegno<br />
a favore di padri di famiglia, solo<br />
perché lo portava avanti un avversario<br />
politico, ma soprattutto grave<br />
è stato giocare sulla pelle di lavoratori<br />
e padri di famiglia. Non<br />
riesco a spiegarmi dei comportamenti<br />
simili.<br />
Scusi, ma se la soluzione è a portata<br />
di mano, a cosa serve la proroga?<br />
Per quanto si stia lavorando in modo<br />
spedito e concreto, in considerazione<br />
<strong>del</strong> numero di personale in<br />
disponibilità, per la maggior parte<br />
di categoria A, più difficilmente col-<br />
di inserire tra gli assessori Giovanna<br />
Cioffi, prima tra i non eletti<br />
ma poi la proposta non sarebbe<br />
passata a monte.<br />
Infine i i consiglieri di opposi-<br />
locabile altrove, una proroga sarebbe<br />
solo la possibilità di lavorare<br />
con più serenità ad altre soluzioni.<br />
E per questo il sindaco, a differenza<br />
di chi parla solo, nel concreto<br />
e con l’aiuto <strong>del</strong>l’onorevole<br />
Meloni si è attivato facendo sì che<br />
l’emendamento giungesse alla<br />
Commissione Lavoro alla Camera.<br />
Anzi, chi ha soltanto parlato, si impegnasse<br />
con i propri livelli politici<br />
affinché l’emendamento giunga<br />
ad un esito positivo.<br />
A parte veleni e impegni sulla<br />
mobilità da cosa ripartirà, da dove<br />
aveva lasciato?<br />
Archiviato il problema mobilità, assicurare<br />
il lavoro ai ragazzi, diventato<br />
il nostro pensiero quotidiano,<br />
lavorerò in qualità di vicesindaco<br />
e per la competenza legata alle mie<br />
<strong>del</strong>eghe, a rafforzare in primis il<br />
rapporto con gli enti sovracomunali.<br />
A valorizzare il nostro patrimonio,<br />
con dei progetti <strong>del</strong>la Co-<br />
Mobilità, Mastroieni (FdI): al fianco<br />
<strong>del</strong> sindaco Bossone con atti concreti<br />
Nuovi spiragli sembrano aprirsi sul futuro dei<br />
circa 30 dipendenti <strong>del</strong> Comune di Lauro collocati<br />
in disponibilità. A riferirlo è la giovanissima<br />
coordinatrice di Fratelli<br />
d’Italia “Vallo Lauro-Baianese”,<br />
Alessia Mastroieni,<br />
di rientro da Roma: «Contrariamente<br />
alle chiacchiere<br />
di qualche politico<br />
locale che ha messo in<br />
dubbio l’attenzione <strong>del</strong>l’onorevole<br />
Cirielli su questo<br />
problema in quanto<br />
non espressione politica<br />
<strong>del</strong> Vallo, siamo riusciti ad<br />
individuare proprio grazie<br />
al nostro parlamentare,<br />
oggi componente <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
di Presidenza <strong>del</strong><br />
Consiglio a Montecitorio,<br />
due enti territoriali di base <strong>del</strong> salernitano disposti<br />
ad assorbire esuberi <strong>del</strong> comune di Lauro.<br />
Si tratta dei comuni di Nocera Inferiore e di<br />
San Valentino Torio, che nei giorni scorsi hanno<br />
anche avviato le procedure amministrative per<br />
garantire l’integrazione di nuovi dipendenti nei<br />
loro rispettivi organici. Un’altra importante iniziativa<br />
è stata poi effettuata dal nostro capogruppo<br />
alla Camera, Giorgia Meloni, che nei giorni<br />
scorsi ha presentato alla XI<br />
Commissione Lavoro <strong>del</strong>la Camera<br />
dei Deputati la richiesta<br />
di proroga <strong>del</strong>la collocazione<br />
in disponibilità per ulteriori<br />
sei mesi, visto che il 30 giugno<br />
scade la fruizione <strong>del</strong>l’indennità.<br />
Non sappiamo certamente<br />
come andrà a finire, ma<br />
una cosa è certa: continueremo<br />
a lavorare con impegno,<br />
assiduità e in piena sinergia<br />
con il sindaco di Lauro, Antonio<br />
Bossone, affinché i dipendenti<br />
comunali in disponibilità<br />
trovino collocazione nel mondo<br />
<strong>del</strong> lavoro». Per la coordinatrice<br />
di Fratelli d’Italia “Vallo Lauro-Baianese”<br />
la priorità va data ai mobilitati comunali,<br />
senza però perdere di vista la crescita <strong>del</strong> territorio.<br />
«In tal senso, - precisa la Mastroieni - condividiamo<br />
e sosteniamo appieno il programma<br />
amministrativo di Antonio Bossone».<br />
zione hanno fatto gli auguri al<br />
nuovo esecutivo, assicurando<br />
che saranno vigili rispetto all’attività.<br />
Infine registriamo l’intervento<br />
<strong>del</strong> consigliere Tonino Campanile<br />
il quale in un precedente<br />
articolo era stato mensionato<br />
tra i tre consiglieri <strong>del</strong>la maggioranza<br />
uscente che avevano<br />
siglato un accordo per elettorale<br />
con il sindaco.<br />
Il nome di Campanile è stato<br />
confuso con quello di Saccomando<br />
mentre Campanile in<br />
Consiglio Comunale rappresenterà<br />
il Partito Democratico.<br />
munità Europea, ed in questo sarò<br />
affiancato a titolo gratuito da tecnici<br />
e professionisti, che operano e<br />
monitorano costantemente tutte le<br />
offerte <strong>del</strong>la programmazione comunitaria.<br />
Per quanto riguarda i<br />
tributi non dovrà essere come il settore<br />
che vampirizza i cittadini. Anzi,<br />
saremo pronti ad ascoltarli, tenendo<br />
in considerazione anche la<br />
grave congiuntura economica. Nella<br />
riprogrammazione <strong>del</strong> settore<br />
proprio su questo aspetto ci saranno<br />
iniziative che daranno epiù garanzie<br />
ai cittadini e maggiore risparmio<br />
al Comune. Rivedendo anche<br />
il rapporto con la riscossione Equitalia».<br />
E sarà sicuramente una<br />
sfida importante.<br />
I genitori si autofinanziano<br />
Spazio verde alle Materne<br />
LAURO – Ieri mattina presso la scuola materna<br />
di Migliano si è svolta l’inaugurazione<br />
<strong>del</strong> nuovo spazio giochi <strong>del</strong>l’asilo, per<br />
dare ai piccoli scolaretti la possibilità di giocare<br />
in sicurezza nell’edificio scolastico. Questa<br />
iniziativa è stata interamente finanziata<br />
dai genitori dei bambini e da alcuni sponsor<br />
dei commercianti di Lauro che hanno<br />
avvertito l’urgenza, piuttosto che l’esigenza<br />
di ristrutturare un’importante area di<br />
quella che è considerata la seconda casa dei<br />
bambini che la frequentano. Si tratta nello<br />
specifico <strong>del</strong>la ristrutturazione di un’area<br />
<strong>del</strong>la scuola adeguata con prato sintetico,<br />
installata e messa in condizione stesso da<br />
alcuni genitori. Iniziativa che è nata prima<br />
<strong>del</strong>l'avvento <strong>del</strong>la nuova amministrazione<br />
AVELLA/IL SINDACO BACCHETTA IL CENTROSINISTRA<br />
Caso canoni agricoli<br />
l’ira di Biancardi:<br />
falsità dal centrosinistra<br />
AVELLA- «Le proposte <strong>del</strong>la minoranza<br />
sull’enfiteusi? Le sto ancora aspettando».<br />
Domenico Biancardi è a<br />
dir poco sorpreso da quello che i rappresentanti<br />
<strong>del</strong> centrosinistra hanno<br />
sostenuto dopo l’ultima riunione <strong>del</strong><br />
civico consesso. Altro che dietrofront,<br />
spiega il sindaco di Avella, la decisione<br />
è nient’altro che il frutto di un<br />
confronto avviato dalla maggioranza<br />
con i titolari dei fondi. E il sindaco<br />
ricostruisce anche i passaggi che<br />
hanno portato alla definizione <strong>del</strong>la<br />
vicenda. «Abbiamo avuto un incontro<br />
con i proprietari dei terreni. Quello<br />
a cui hanno partecipato numerosi<br />
rappresentanti <strong>del</strong> Comitato nato<br />
ad Avella per definire insieme a noi<br />
una soluzione adeguata sul caso dei<br />
canoni pregressi. Incontro al quale,<br />
e che per la stessa volontà dei genitori, ad<br />
eccezione <strong>del</strong>l'autorizzazione assegnata dal<br />
commissario prefettizio non ha visto altri<br />
coinvolgimenti da parte di rappresentanti<br />
politici locali. Anche perchè è avvenuta proprio<br />
in campagna elettorale. E ieri mattina<br />
non c'erano rappresentanti istituzionali. Un<br />
esempio di come sia possibile anche contribuire<br />
a far crescere spazi, come quello<br />
<strong>del</strong>la scuola e dei bambini, con iniziative<br />
che hanno visto impegnati imprenditori e<br />
privati. I genitori ora puntano a riprendere<br />
anche il piccolo orto che si trova alle spalle<br />
<strong>del</strong>l’istituto. Quello dove i bambini potrebbero<br />
anche iniziare a fare educazione al rispetto<br />
<strong>del</strong>la natura e a coltivare e adottare<br />
una pianta.<br />
mi preme ribadire, erano assenti i<br />
rappresentanti <strong>del</strong>la minoranza. Per<br />
cui non comprendo a quale titolo essi<br />
oggi parlino di vittoria <strong>del</strong> centrosinistra:ma<br />
dove e quando?». Insomma,<br />
una vera e propria verità opposta<br />
a quella di Palmieri e dei rappresentanti<br />
<strong>del</strong> centrosinistra.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Irno service, Guacci: il sindaco<br />
non ha nessuna responsabilità<br />
SOLOFRA - «La responsabilità <strong>del</strong>l'annullamento<br />
<strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera assembleare<br />
<strong>del</strong> 27 luglio 2012 con cui erano stati eletti<br />
quali componenti <strong>del</strong> Consiglio di<br />
Amministrazione Federico Pirolo, Francesco<br />
De Girolamo e Franco Coppola.<br />
A fare chiarezza il capogruppo di maggioranza<br />
di Solofra Domani, Maria Luisa<br />
Guacci. «L'amministrazione, nella<br />
persona <strong>del</strong> sindaco, ha partecipato alla<br />
riunione come socio di maggioranza.<br />
L'eccezione sollevata dal signor Pio Gagliardi<br />
tramite ricorso al procedimento<br />
arbitrale è relativa alla irritualità <strong>del</strong>la<br />
convocazione per due soli soci. Le nor-<br />
MERCOGLIANO - «Un laboratorio<br />
civico Pdl - Pd per creare<br />
una alternativa alla attuale all’Amministrazione<br />
Carullo».<br />
E’ la proposta di Bruno Gambar<strong>del</strong>la,<br />
segretario cittadino<br />
<strong>del</strong> Pd di Mercogliano e dirigente<br />
provinciale <strong>del</strong> Pd, che<br />
precisa: «Noi partiamo dalla<br />
comune opposizione a questa<br />
amministrazione e abbiamo come<br />
obiettivo la formazione di<br />
una lista unitaria che possa<br />
proporre una alternativa democratica.<br />
Dunque per prima cosa da un<br />
analisi <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
Carullo viene<br />
fuori che sono stati tre anni disastrosi:<br />
da una parte il populismo<br />
più sfacciato, dall’altro la<br />
cattiva gestione, per esempio<br />
ricordo ultimamente gli errori<br />
macroscopici commessi nella<br />
redazione <strong>del</strong> bilancio e bilancio.<br />
Noi dunque in vista <strong>del</strong>le prossime<br />
elezioni vogliamo avviare<br />
un percorso civico partendo da<br />
questo presupposto - continua<br />
Gambar<strong>del</strong>la.<br />
Del resto - spiega ancora Gambar<strong>del</strong>la<br />
- non sono di quelli<br />
che chiedono che la politica<br />
faccio un passo indietro ma se<br />
mai di lato. Non sono un amatore<br />
<strong>del</strong> civismo strictu senso,<br />
credo nel ruolo dei partiti, nella<br />
politica fatta dai partiti.<br />
Nel caso di Mercogliano il comunque<br />
denominatore tra Pd e<br />
Pdl è il passato di opposizione<br />
a Carullo e le battaglie che abbiamo<br />
condiviso come quella<br />
MONTEMILETTO - A Montemiletto,<br />
dal prossimo mese, inizia<br />
la raccolta porta a porta <strong>del</strong>l’olio<br />
vegetale esausto. I cittadini<br />
sono pregati di porre, nel giorno<br />
previsto dal Comune, la tanichetta<br />
da 5 litri (precedentemente<br />
consegnata gratuitamente)<br />
piena di olio esausto. L'olio<br />
esausto di origine vegetale, pur<br />
non pericoloso in sè, se disperso<br />
nell'ambiente causa gravi<br />
danni alla flora e alla fauna. Analogamente,<br />
se smaltito attraverso<br />
la rete fognaria, raggiunge<br />
gli impianti di depurazione, causando<br />
a essi gravi danni con un<br />
elevato costo economico.<br />
Infatti questa raccolta consente<br />
notevoli vantaggi economici.<br />
Attraverso i processi di trattamento<br />
e riciclo si ottengono prodotti<br />
ad elevato valore aggiunto,<br />
quali lubrificanti vegetali per<br />
macchine agricole, combustibile<br />
per recupero energetico ed altri<br />
prodotti.<br />
La raccolta di olio sarà sostenu-<br />
me statutaria durante la seduta sono<br />
state tutte rispettate e il consiglio di amministrazione<br />
eletto in modo democratico.<br />
Del resto - osserva l'avvocato Guacci -<br />
la procedura non corretta è stata predisposta<br />
dall’ex presidente <strong>del</strong>l'Irno, che<br />
era espressione <strong>del</strong>l'amministrazione<br />
precedente, quella <strong>del</strong> sindaco Antonio<br />
Guarino.<br />
Ora è chiaro che l'attuale primo cittadino<br />
non ha nessuna responsabilità. E il<br />
lodo non è stato ancora omologato dal<br />
presidente <strong>del</strong> tribunale è dunque non è<br />
ancora efficace. In carica dunque rima-<br />
per il Centro Mercogliano. Ci rivolgiamo<br />
anche società civile,<br />
e alle tante associazioni che o-<br />
ta da una campagna di sensibilizzazione<br />
a partire dalle scuole<br />
facendo riferimento al nostro<br />
esercito di ecologisti, che sono i<br />
bambini, per i quali abbiamo il<br />
dovere di creargli un mondo migliore.<br />
Si realizza ciò, grazie alla<br />
convenzione tra la Ecolit tra-<br />
HINTERLAND 11<br />
perano sul territorio.<br />
Ci proponiamo di presentare<br />
un unico candidato che a pre-<br />
sporti srl e l ‘amministrazione.<br />
Il Comune di Montemiletto è noto<br />
anche per i successi e i buoni<br />
risultati <strong>del</strong>la raccolta differenziata,<br />
infatti bisogna darne merito<br />
all'Amministrazione che ha<br />
saputo concretizzare in pochi anni<br />
la raccolta porta a porta.<br />
ne ancora Federico Pirolo.<br />
E poi - continua ancora Guacci - da<br />
quando si è costituito il nuovo consiglio<br />
di amministrazione sono stati raggiunti<br />
dei buoni risultato: il risanamento dei<br />
conti e l’efficientamento dei servizi.<br />
Non credo ci sia nulla da eccepire in<br />
merito sulla gestione <strong>del</strong>la società. Le<br />
contestazioni di Gagliardi sono dovute<br />
al fatto che all’interno <strong>del</strong>la società non<br />
è entrato nessun componente di sua espressione.<br />
Spero ora che in futuro ci<br />
sia una atteggiamento collaborativo e di<br />
sostegno per il bene comune, e il livore<br />
venga messo da parte».<br />
Nel consiglio di amministrazione ci sono<br />
Federico Pirolo, Francesco De Girolamo<br />
e Franco Coppola; presidente <strong>del</strong><br />
consiglio di amministrazione, il dott. Federico<br />
Pirolo; nominati quali componenti<br />
<strong>del</strong> collegio sindacale il dott. Fi-<br />
Gambar<strong>del</strong>la: laboratorio civico<br />
per creare l’alternativa a Carullo<br />
Il segretario cittadino: un progetto Pd-Pdl con la società civile, nessun inciucio<br />
REDAZIONE<br />
scindere dalla sua appartenenza<br />
al Gruppo di Liberi per Mercogliano<br />
<strong>del</strong> Pd e Patto per<br />
Mercogliano <strong>del</strong> Pdl. Non si<br />
tratta di una ammucchiata, o di<br />
un inciucio - avverte Gambar<strong>del</strong>la.<br />
Noi prendiamo le distanze<br />
dalla pseudopposizione <strong>del</strong><br />
Centrosinistra per Mercogliano<br />
che in questi anni ha tenuto un<br />
comportamento subdolo, nei<br />
confronti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
senza mai adottare scelte chiare,<br />
forti., ma sempre fiancheggiando<br />
gli uomini <strong>del</strong> sindaco<br />
Carullo. A noi interessa un progetto<br />
che sia strutturato proprio<br />
per creare un alternativa decisa».<br />
Adamo: fallito il laboratorio Pd- Udc<br />
Pacia: sono in cerca solo di poltrone<br />
ATRIPALDA - Continuano le reazioni sulla crisi<br />
nella maggioranza apertasi dopo la decisione <strong>del</strong><br />
sindaco Paolo Spagnuolo di votare al Consiglio<br />
di amministrazione la lista <strong>del</strong> Pd al posto di quella<br />
<strong>del</strong>l’Udc. Una scelta che ha provocato<br />
le reazioni <strong>del</strong> gruppo <strong>del</strong>l’Udc<br />
che ha rassegnato in blocco le <strong>del</strong>eghe.<br />
«L’ennesima crisi. Lo avevamo detto<br />
sin dall’inizio dalla nascita di questa<br />
maggioranza troppo eterogenea -<br />
commenta l’esponete di Sel e ed ex<br />
assessore comunale, Luigi Adamo.<br />
Si trattava di una armata brancaleone -a ggiunge<br />
ancora Adamo. Hanno tentato di amministrare<br />
con giochi di prestigio. Hanno provato a cambiare<br />
le carte in tavole, a i mescolare i ruoli, perdendo<br />
continuamente pezzi.<br />
Questo nuovo scontro segna l’inizio <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong>l’esperimento<br />
politico che ha visto assieme Udc<br />
Montemiletto, dal prossimo mese<br />
al via la raccolta degli olii esausti<br />
e Pd. Un laboratorio politico che ha dato risultati<br />
molto <strong>del</strong>udenti e nelle ultime elezioni ha caratterizzato<br />
Solofra e Atripalda.<br />
Oggi è la città che ne risente. Del resto molto dipende<br />
anche da quello che sta succedendo<br />
a d Avellino. In sostanza ad<br />
Atripalda siamo ancora legati a logiche<br />
di potere vecchie e superate.<br />
Credo che questa amministrazione si<br />
sia dimostrata la peggiore di questi<br />
ultimi anni. Ma ora siamo arrivati alla<br />
fine».<br />
Ad intervenire anche il consigliere di<br />
opposizione, il socialista Ulderico Pacia: «Dicono<br />
che non sono in cerca di poltrone. Ma la verità<br />
è che lo strappo si è consumato proprio sugli incarichi.<br />
Fossi il sindaco Spagnuolo andrei subito<br />
alle elezioni. Si va avanti da ormai troppo tempo<br />
con questa storia. Sarà la gente a giudicare e decidere».<br />
lippo Paone, il rag. Ermelindo Ginolfi<br />
ed il dott. Francesco Garzilli, quali sindaci<br />
effettivi, nonché il dott. Mario Cresta<br />
ed il dott. Vincenzo D’Alessandro,<br />
quali sindaci effettivi; nominato presidente<br />
<strong>del</strong> collegio sindacale, il dott. Filippo<br />
Paone.<br />
RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO<br />
Dirigenza scolastico<br />
Pratola contro Prata<br />
il sindaco Tenneriello:<br />
non è la soluzione<br />
PRATA - «Non è uno scontro tra<br />
Prata e Pratola, io voglio solo<br />
tutelare gli interessi <strong>del</strong> mio<br />
paese». Il sindaco Gaetano Tenneriello<br />
si dice rammaricato<br />
<strong>del</strong>la notizia <strong>del</strong> ricorso al Consiglio<br />
di Stato da parte <strong>del</strong> comune<br />
di Pratola Serra con la<br />
quale si dispone al’nnullamento<br />
<strong>del</strong>l’accorpamento <strong>del</strong>l’Istituto<br />
comprensivo di Prata Principato<br />
Ultra con quello di Pratola<br />
Serra.<br />
Il Tar Campania ha notificato il<br />
29 maggio al Comune di Pratola<br />
Serra la sentenza di annullamento<br />
<strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong>la<br />
<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la giunta regionale<br />
<strong>del</strong>la Campania n. 11 <strong>del</strong><br />
30.01.2012 , <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera di<br />
giunta regionale <strong>del</strong>la Campania<br />
n. 36 <strong>del</strong> 14.02.2012, <strong>del</strong>la<br />
<strong>del</strong>ibera di giunta <strong>del</strong>la Provincia<br />
<strong>del</strong> 26 gennaio <strong>del</strong> 2012 adottata<br />
dalla Direzione scolastica<br />
regionale per la Campania,<br />
Il Tar Campania con ordinanza<br />
n. 01830/2012 Registro Generale<br />
ha pronunciato la sospensione<br />
<strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la <strong>del</strong>iberazione<br />
<strong>del</strong>la Giunta regionale<br />
n. 11/20. Accogliendo il ricorso<br />
<strong>del</strong> Comune di Prata di<br />
Principato Ultra. Ma l'amministrazione<br />
di Pratola ha deciso<br />
ore di proporre l'appello al<br />
Consiglio di Stato.<br />
Per il sindaco Tenneriello, «una<br />
decisione incomprensibile,<br />
di cui non intende le motivazioni.<br />
«Non si tratta di mettere<br />
i comuni l’uno contro l’altro<br />
ma di assicurare il bene <strong>del</strong>la<br />
nostra collettività. Si potevano<br />
scegliere altre soluzioni».<br />
brevi<br />
Solofra, dal 18<br />
al via le attività<br />
<strong>del</strong>la ludoteca<br />
SOLOFRA - La data per le iscrizioni<br />
è stata prorogata fino a martedì<br />
18 giugno.<br />
Sarà possibile iscriversi i giorni lunedì-<br />
mercoledì - venerdì presso<br />
l'ufficio <strong>del</strong>l'Assessore alla Pubblica<br />
Istruzione dalle ore 16.00 alle<br />
18.00.<br />
Ed inoltre i giorni lunedì- mercoledì<br />
- venerdì dalle ore <strong>09</strong>.30 alle ore<br />
12.00, ed i giorni martedì- giovedì<br />
dalle 16.00 alle 17.30, presso l'Ufficio<br />
Politiche Sociali. Si fa presente<br />
che all'atto <strong>del</strong>l'iscrizione deve essere<br />
presentato il certificato di sana<br />
e robusta costituzione.Per informazioni<br />
telefonare allo 0825/582422.<br />
Il ventiquattro<br />
il concorso<br />
per i Vigili urbani<br />
SOLOFRA - Fissate per il prossimo<br />
ventiquattro giugno le prove per la<br />
selezione dei candidati per il ruolo di<br />
comandante <strong>del</strong>la polizia municipale.<br />
Si tratta di selezionare un funzionario<br />
a tempo pieno assunto a tempo<br />
indeterminato. Questo l’elenco<br />
degli ammessi: De simone Luigi, Ferraro<br />
Annamaria, Salvato Donato,<br />
Giordano Luigi, Cucumile Pietro. Elenco<br />
non ammessi: Palmese Paola,<br />
Testaverde Fulvio, Caschili Efisio Alessandro,<br />
Giannetta Domenico,<br />
D’arco Teresa, Torre Giovanni. elenco<br />
ammessi con riserva: Picone Sebastiano,<br />
Bellobuono Anna, Volpicelli<br />
Vincenzo.<br />
Nuove regole<br />
al cimitero<br />
di Atripalda<br />
Atripalda - A partire dal 10 giugno<br />
entrerà in vigore il nuovo<br />
orario estivo <strong>del</strong> Cimitero di Atripalda<br />
, che meglio si adatta<br />
alle esigenze <strong>del</strong>la collettività.<br />
Con ordinanza immediatamente<br />
esecutiva i nuovi ingressi saranno<br />
così gestiti:<br />
Dalle ore 8.30 alle ore 12. ed il<br />
pomeriggio dalle ore 16. alle ore<br />
18.30. E' disposto inoltre l'avviso<br />
alla cittadinanza mediante<br />
affissione per 30 giorni consecutivi<br />
all'Albo pretorio comunale,<br />
affissione presso il cimitero<br />
e pubblicazione sul sito internet.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Ieri l’insediamento <strong>del</strong>l’amministrazione comunale. La Mascolo per le quote rosa<br />
Marzano, la nuova squadra<br />
di Greco, Moschiano il vice<br />
REDAZIONE<br />
MARZANO DI NOLA- Si è insediata<br />
ufficialmente la nuova<br />
Amministrazione Comunale di<br />
Marzano di Nola.<br />
Nella serata di ieri, nell’aula<br />
Consiliare il Sindaco Trifone<br />
Greco al termine <strong>del</strong> Giuramento<br />
per la quale a pronunciato le<br />
seguenti parole : giuro solennemente<br />
di essere fe<strong>del</strong>e alla costituzione<br />
italianafra gli applausi<br />
<strong>del</strong>la popolazione accorsa<br />
in massa ha presentato gli indirizzi<br />
Programmatici di Governo<br />
approvati all’unanimità dai<br />
consiglieri Comunali mentre<br />
successivamente Greco ha annunciato<br />
la Composizione <strong>del</strong>la<br />
Nuova Giunta composta da Antonio<br />
Moschiano Vicesindaco<br />
con <strong>del</strong>ega alle attività produttive<br />
e Giuseppina Mascolo come<br />
quota rosa <strong>del</strong> Consiglio Assessore<br />
alle Politiche Sociali ed<br />
alle Politiche Scolastiche. Inoltre<br />
hanno ricevuto <strong>del</strong>eghe anche<br />
i restanti Consiglieri Comunali<br />
come di seguito riportato:<br />
Antonio Sangermano che successivamente<br />
sarà nominato<br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio e stato<br />
<strong>del</strong>egato alle Politiche e Giovanili<br />
ed al Personale, Alessandro<br />
Caiazzo Sport, Turismo e<br />
Spettacolo Antonio Ariano Cultura<br />
e Ambiente, Rocco Fatibene<br />
Politiche Europee, tra le discussione<br />
all’ordine <strong>del</strong> Giorno<br />
le elezioni <strong>del</strong>la Commissione Elettorale<br />
e dei Rappresentati agli<br />
Enti sovra comunali per la<br />
quale sono stati eletti Antonio<br />
IRPINIA 12<br />
Moschiano e Sangermano componenti<br />
titolari <strong>del</strong>la Commissione<br />
Elettorale, Caiazzo Alessandro<br />
e Rocco Fatibene sono<br />
stai eletti come supplenti, mentre<br />
Alessandro Caiazzo e Stato<br />
eletto quale rappresentate per<br />
l’ATO, Rocco Fatibene rappresentante<br />
<strong>del</strong> Piano di Zona e<br />
<strong>del</strong>l’Unione dei Comune per la<br />
quale e stato eletto anche Antonio<br />
Ariano.<br />
Il Sindaco a caldo ha messo in<br />
evidenza com la nuova squadra<br />
di governo insediatasi ieri sera<br />
assume l’impegno di dedicare<br />
tutte le proprie energie per la<br />
crescita <strong>del</strong>la nostra Comunità.<br />
Altavilla, accusato di spacciare coca<br />
Trentasettenne assolto dopo due anni<br />
ALTAVILLA IRPINA- Assolto dall’accusa di concorso<br />
in detenzione di cocaina ai fini<br />
<strong>del</strong>lo spaccio. Questa la decisione<br />
<strong>del</strong> giudice monocratico <strong>del</strong> Tribunale<br />
di Avellino nei confronti di<br />
Vincenzo Fortunato, nato da Acerra<br />
nel 1975 e residente ad Altavilla.<br />
L’uomo era stato arrestato nell’ottobre<br />
<strong>del</strong> 2011 dagli agenti <strong>del</strong>la Mobile<br />
di Benevento. Nei suoi confronti<br />
la Procura di Avellino aveva chiesto<br />
una condanna a sei anni di reclusione.<br />
Il magistrato ha invece accolto le conclusioni<br />
<strong>del</strong> suo difensore, il penalista Alberico Villani. La<br />
vicenda risale al 2011, quando i due, partiti da Benevento<br />
per poi recarsi a San Giorgio <strong>del</strong> Sannio,<br />
poi a Napoli nel quartiere Forcella piazza "storica"<br />
<strong>del</strong>lo spaccio partenopeo ed infine, ritornare nel<br />
Sannio. Il momento decisivo <strong>del</strong>l'operazione antidroga<br />
è avvenuta nei pressi <strong>del</strong> casello<br />
di "Avellino Est": i due spacciatori<br />
hanno imboccato la vecchia<br />
viabilità che collega Avellino<br />
con Benevento. Bloccata l'auto,<br />
gli occupanti sono stati identificati<br />
per i due arrestati. Nel corso <strong>del</strong>la<br />
perquisizione personale, sotto<br />
l'ascella sinistra di De Iasio, è stato<br />
rinvenuto un involucro di carta<br />
bianca chiuso con il nastro adesivo<br />
marrone, contenente una palla di cocaina<br />
<strong>del</strong> peso di 45,362grammi destinata non ai singoli<br />
consumatori ma agli spacciatori <strong>del</strong>la città. Nel vano<br />
portaoggetti <strong>del</strong> cruscotto vi era un coltello a serramanico<br />
in acciaio con una lama di 8 cm, tre telefoni<br />
cellulari e 670euro in contanti.<br />
Rubinaccio alla guida<br />
<strong>del</strong> Mir in Irpinia<br />
La nomina di Samorì<br />
VALLO LAURO- Giuseppe Rubinaccio<br />
è stato nominato ieri<br />
mattina a Napoli coordinatore<br />
provinciale <strong>del</strong> Mir, i Moderati<br />
in rivoluzione guidati da Giampiero<br />
Samorì. Ed è stato proprio<br />
il presidente <strong>del</strong> movimento,<br />
presente alla manifestazione<br />
che si è svolta al business<br />
center al Centro Direzionale,<br />
ad indicare il trentacinquenne<br />
ex dirigente provinciale<br />
<strong>del</strong> Pdl alla guida <strong>del</strong> suo<br />
movimento, che tra pochi mesi<br />
diventerà partito, nella provincia<br />
di Avellino. Sarà lui a<br />
dover gestire la fase di trasformazione<br />
<strong>del</strong> movimento insieme<br />
al segretario regionale Amedeo<br />
Giglio e al vicesegretario<br />
Del Giudice, attuale sindaco<br />
di Striano. «Sono onorato di<br />
questa nomina-spiega Rubinaccio-<br />
e la dedico ai miei 600<br />
elettori, che mi hanno consentito<br />
di avere un ruolo ed una<br />
grande opportunità in favore di<br />
queste terre». Sono onorato anche<br />
per il fatto che sia stato<br />
proprio il presidente Samorì ad<br />
indicarmi. Sapremo sicuramente<br />
costruire un gruppo solido<br />
e impegnato a dare risposte<br />
al territorio. Quello che noi<br />
ascolteremo e a cui andremo<br />
incontro anche attraverso l’attività<br />
dei nostri parlamentari.<br />
«Tale intesa verte su diversi<br />
punti fondamentali, tra questi<br />
la presentazione al Parlamento,<br />
da parte dei parlamentari<br />
collegati con il Mir, dei primi<br />
sette progetti più urgenti di<br />
riforma strutturale <strong>del</strong>lo Stato<br />
IERI A NAPOLI<br />
(sicurezza di riorganizzazione<br />
<strong>del</strong>le forze di polizia italiane,<br />
ambiente, scuola, sanità, occupazione,<br />
imposizione fiscale,<br />
piano turistico di sviluppo<br />
economico elevato <strong>del</strong>le regioni<br />
meridionali italiane).<br />
Rubinaccio potrebbe presto incontrarsi<br />
anche con Walter Ferrazza,<br />
Sottosegretario agli Affari<br />
Regionali ed Autonomie<br />
Welfare <strong>del</strong> Mir.<br />
«Gli impegni con la nostra collettività<br />
sono quelli di giungere<br />
ad una vera e propria politica<br />
a favore <strong>del</strong>la gente, non dei<br />
pochi. Ma quello che a me preme<br />
di più è il lavoro per trovare<br />
soluzioni contro la crisi.<br />
Quella che anche nella nostra<br />
provincia sta uccidendo tanti<br />
onesti lavoratori, imprenditori<br />
e padri di famiglia. E’ il momento<br />
di dare risposte concrete<br />
su questo fronte».
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Grottaminarda, concerto di fine anno<br />
all’istituto scolastico “Giovanni XXIII”<br />
GrottaminardaGROTTAMINARDAFrigento<br />
per la Festa dei piccoli comuni di Legambiente,<br />
l'orchestra <strong>del</strong>la Scuola Secondaria<br />
di 1° grado Giovanni XXIII di Grottaminarda<br />
si è cimentata nel concerto di fine anno.<br />
Per l'occasione presentata dal dirigente Angelo<br />
Cobino una nuova interessante pubblicazione:<br />
“Itinerario turistico- culturale”.<br />
L'aula magna <strong>del</strong>l'istituto era gremita dai<br />
genitori dei piccoli strumentisti, circa 50 elementi<br />
tra violini, clarinetti, flauti traversi<br />
oltre ai solisti alternatisi al pianoforte. Esibizione<br />
anche degli studenti <strong>del</strong> primo anno,<br />
mostratisi già padroni <strong>del</strong>lo strumento<br />
ARIANO IRPINO È tempo di regole<br />
sul Tricolle ed entra a regime<br />
il nuovo sistema di controllo<br />
<strong>del</strong>la sosta affidato all’Azienda di<br />
Mobilità Ufitana. Da domani, lunedì<br />
10 luglio, gli automobilisti arianesi<br />
e <strong>del</strong> circondario dovranno<br />
munirsi di ticket e dovranno<br />
aver rispetto <strong>del</strong>le indicazioni dettate<br />
dalla segnaletica evitando di<br />
ritrovarsi un bollettino sul cruscotto<br />
<strong>del</strong>la propria vettura. Si dovranno<br />
acquistare, in definitiva,<br />
nuovamente i cosiddetti “grattini”<br />
che d’ora in poi saranno unici:<br />
sia per la sosta nel parcheggio<br />
coperto <strong>del</strong> Calvario sia per quelli<br />
a raso. Biglietto a tempo, quindi,<br />
ed ogni ora costerà cinquanta<br />
centesimi. Mentre bisogna dimenticare<br />
la tecnologia dei parcometri<br />
che, seppur ancora istallati,<br />
non si prevede entreranno in<br />
funzione.<br />
A controllare il perimetro urbano<br />
e i diversi livelli <strong>del</strong> parcheggio<br />
coperto, ci saranno gli addetti Amu<br />
che rispetteranno una turnazione:<br />
due controllori per il turno<br />
mattutino e due per quello pomeridiano<br />
fino alle ore 20. Saranno<br />
facilmente riconoscibili<br />
grazie alla classica divisa aziendale<br />
oltre all’utilizzo <strong>del</strong>la pettorina<br />
luminescente da ausiliare <strong>del</strong><br />
traffico. «Dalla prossima settimana<br />
sarà avviata una campagna di<br />
lotta all’evasione tariffaria – fanno<br />
sapere dalla direzione Amu -.<br />
I dipendenti <strong>del</strong>l’azienda ufitana<br />
gireranno in città alla ricerca dei<br />
cosiddetti “portoghesi”. Fino ad<br />
ora, l’automobilista era disorientato<br />
fra grattini, parcometri non<br />
funzionanti, e voci diffuse che i<br />
controlli non avvenivano». Dal-<br />
grazie all'impegno e alla dedizione dei docenti:<br />
Angelo Abruzzese per il clarinetto,<br />
Lucia Cardinale per il pianoforte, Rosita Di<br />
Sisto per il violino e Maria Rosaria Cardinale<br />
per il flauto. Tra l'altro proprio quest'anno<br />
il Corso di strumento musicale presso<br />
la scuola “Giovanni XXIII” ha raggiunto<br />
il traguardo dei 10 anni. Di grande piacevolezza<br />
il repertorio proposto con l'apertura<br />
dedicata all'Inno di Mameli, brani classici,<br />
qualche swing e studi tecnici per i diversi<br />
strumenti protagonisti. Molto interessante<br />
la pubblicazione “Itinerario turisticoculturale”<br />
realizzata nell'ambito <strong>del</strong> Pon<br />
l’Amu divulgano le novità così da<br />
avvisare in tempo l’utenza. Ma il<br />
direttore facente funzione, Gerardo<br />
Caccese, in nome <strong>del</strong>l’Azienda<br />
lancia anche un appello al-<br />
ARIANO/UFITA 13<br />
l’Amministrazione Comunale e al<br />
corpo <strong>del</strong>la Polizia Municipale affinché<br />
si badi a ripristinare e aggiornare<br />
la segnaletica verticale e<br />
orizzontale che generano un bel<br />
po’ di confusione. In tal modo<br />
giunge a conclusione di un braccio<br />
di ferro fra Comune e Amu<br />
per la gestione dei parcheggi a pagamento.<br />
L’azienda una parte avanzata la<br />
proposta per incrementare l’introito<br />
<strong>del</strong>le somme destinate a ridurre<br />
il disavanzo accumulato<br />
dalle passate gestioni e dall’altra<br />
il Comune, che pur essendo orientativamente<br />
d’accordo intendeva<br />
vederci chiaro prima di autorizzare<br />
l’operazione perché avrebbe<br />
dovuto rinunciare alla voce<br />
attiva di oltre centomila euro<br />
“Le(g)ali al Sud” C3, interventi di educazione<br />
ambientale, interculturale, sui diritti umani,<br />
sulla legalità e sul lavoro” realizzato<br />
in gemellaggio con l'Istituto Comprensivo<br />
“Pascoli” di Frigento e la scuola Secondaria<br />
di 1° grado “Pascoli” di Voghera. L'Istituto<br />
di ricerca “Biogem” è stato partner di<br />
alto profilo culturale e scientifico <strong>del</strong> progetto.<br />
La pubblicazione vuole essere un<br />
Parcheggi affidati all’Amu<br />
Da lunedì tornano i ticket<br />
Ariano, l’azienda <strong>del</strong>egata per riscuotere la sosta nei parcheggi coperti e a raso. Tolleranza zero<br />
REDAZIONE IRPINIA<br />
Ariano, in zona<br />
Camporeale:<br />
disagi e degrado<br />
ARIANO IRPINO- Periferia di<br />
nord-est trascurata. I cittadini di<br />
località Camporeale lamentano<br />
disagi per la cattiva distribuzione<br />
dei punti luce sul territorio, con<br />
zone fortemente illuminate senza<br />
che ve ne siano le necessità,<br />
come ad esempio davanti alla stazione<br />
ferroviaria di Pianerottolo,<br />
e zone buie nonostante la presenza<br />
<strong>del</strong>le abitazioni. Intanto è<br />
da segnalare l’intervento <strong>del</strong>l’assessore<br />
ai lavori pubblici <strong>del</strong> comune<br />
di Ariano, Giuliana Franciosa,<br />
che proprio a seguito di alcune<br />
segnalazioni provenienti dagli<br />
utenti <strong>del</strong> servizio di trasporto<br />
pubblico ha provveduto a far<br />
sistemare la pensilina che si trova<br />
lungo la strada statale 90 nel<br />
punto in cui attarversa la contrada<br />
Camporeale. Nei prossimi giorni<br />
l’intervento si estenderà anche<br />
alle altre zone cittadine.<br />
GESUALDO-VENERDÌ IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DOPO IL VOTO<br />
Forgione nomina la giunta<br />
Il suo vice sarà D’Adamo<br />
GESUALDO – Il Consiglio Comunale<br />
d’insediamento si terrà il<br />
prossimo venerdì, 15 giugno, alle<br />
ore 18 e in tale occasione il neo<br />
sindaco Domenico Forgione comunicherà<br />
i nomi dei componenti<br />
<strong>del</strong>la nuova giunta oltre alle linee<br />
programmatiche. Forgione ha nominato<br />
suo vice Federico D’Adamo,<br />
gli assessorati andranno invece<br />
a Gianluca Scrima e Assunta<br />
Annese, mentre presiederà la<br />
pubblica assise la candidata di<br />
Torre dei Monaci, Luigina Solomita.<br />
A confermarlo è lo stesso primo<br />
cittadino durante l’intervista televisiva<br />
condotta da Gianni Raviele<br />
nella rubrica “Dopo il voto”.<br />
Negli studi di Canale 58, Forgione<br />
spiega come la sua amministrazione<br />
conta «due quote rosa,<br />
quella che ha ricevuti maggiori<br />
consensi, anche se si tratta di un<br />
voto appena, ricoprirà il ruolo di<br />
Assessore, ma anche all’altra<br />
verrà data la giusta collocazione<br />
come Presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale.<br />
La nostra amministrazione<br />
non sarà basata su ruoli di<br />
maggiore o minore responsabilità,<br />
ognuno dovrà fare il meglio per<br />
Gesualdo». Forgione sempre al di-<br />
rettore Raviele racconta come<br />
«dopo una sana competizione elettorale,<br />
sia già stato avviato un<br />
processo di pacificazione all’interno<br />
<strong>del</strong>la comunità gesualdina,<br />
chiaro segno di rottura e discontinuità.<br />
Abbiamo avuto un risultato<br />
positivo, c’è stato sì qualche<br />
episodio spiacevole, ma nulla di<br />
rilevante. Stiamo cercando di istaurare<br />
un clima di serenità sia<br />
all’interno <strong>del</strong>la casa comunale,<br />
con i dipendenti, sia all’esterno<br />
affinché la nostra amministrazione<br />
possa rispondere a quelle che<br />
sono le esigenze concrete <strong>del</strong> paese.<br />
In questi giorni, infatti, ci siamo<br />
occupati <strong>del</strong>la verifica <strong>del</strong>lo<br />
stato di salute <strong>del</strong> bilancio comunale<br />
e presumo che in pochissimo<br />
tempo avremmo un<br />
quadro completo <strong>del</strong>la situazione.<br />
Come affermato anche nella<br />
campagna elettorale quello che<br />
dipenderà dalla nuova amministrazione<br />
verrà subito messo in<br />
pratica. Saranno quindi effettuati<br />
alcuni tagli e quelle risorse verranno<br />
utilizzate per garantire alcuni<br />
servizi per il cittadino quali<br />
il progetto H24, iniziative quindi<br />
per il sociale e il volontariato».<br />
COMUNE DI VOLTURARA<br />
Provincia di Avellino<br />
Il Commissario Straordinario Liquidatore il giorno 10/07/<strong>2013</strong> alle<br />
ore 10,00 terrà pubblico incanto per la vendita <strong>del</strong>la struttura<br />
già adibita a cinema. Base d’asta €. 493.000,00.<br />
Gli interessati dovranno far pervenire le offerte entro le ore 12 <strong>del</strong><br />
giorno <strong>09</strong>/07/<strong>2013</strong><br />
Il bando integrale è visionabile nell’albo on line <strong>del</strong> sito www.volturarairpina.av.it.<br />
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO LIQUIDATORE<br />
all’anno. Resta non risolto il problema<br />
dei parchimetri, la cui soluzione<br />
non è agevole perché implica<br />
interessi pubblici e dei privati<br />
con i quali il Comune ha sottoscritto<br />
la convenzione finita nel<br />
mirino <strong>del</strong>la politica e di alcune<br />
istituzioni locali. Per l’Amu si tratta<br />
di un tentativo, nels enso che<br />
da sola la gestione dei parcheggi<br />
non realizzerà il risultato <strong>del</strong> pareggio<br />
di bilancio, che non avverrà<br />
se non dopo l’approvazione<br />
definitiva di un piano industriale<br />
condiviso e frutto <strong>del</strong>l’organizzazione<br />
di un servizio che<br />
non potrà essere esattamente<br />
quello garantito finora. Alcune<br />
corse sono state già tagliate, ma<br />
è probabile che il tutto non sia<br />
ancora sufficiente.<br />
mezzo per fare marketing territoriale, una<br />
sorta di guida turistica che promuova il territorio,<br />
spaziando tra i comuni <strong>del</strong>la valle<br />
<strong>del</strong>l'Ufita, e <strong>del</strong>l'Alta Irpinia elencandone<br />
storia, bellezze architettoniche e peculiarità,<br />
partendo, naturalmente da Grottaminarda,<br />
toccando poi Melito Irpino, Ariano<br />
Irpino, Frigento, Rocca San Felice, Sant'Angelo<br />
dei Lombardi, Guardia dei Lombardi,<br />
Morra De Sanctis, con capitoli dedicati al<br />
Castello di Ariano con il suo Museo <strong>del</strong>la<br />
Civiltà Normanna, al Castello di Gesualdo,<br />
roccaforte e residenza principesca, al cammino<br />
micaelico che dalla vicina Puglia si estende<br />
fino alla Normandia, ed ancora con<br />
capitoli dedicati alla Valle <strong>del</strong> Reno con i<br />
suoi vigneti, la sua arte e la sua cultura e<br />
alle città di Pniewy e Poznan in Polonia, ad<br />
evidenziare la dimensione europea <strong>del</strong>la<br />
progettualità <strong>del</strong>l'Istituto scolastico grazie<br />
anche a Comenius.<br />
FRIGENTO<br />
E’ il giorno<br />
<strong>del</strong>la messa<br />
in diretta<br />
dalla cattedrale<br />
FRIGENTO – C’è attesa in paese<br />
per l’arrivo <strong>del</strong>le telecamere di Rai<br />
Uno che trasmetteranno quest’oggi<br />
in diretta la celebrazione <strong>del</strong>la<br />
Santa Messa. Il rito sarà presieduto<br />
dal parroco don Pietro Bonomo<br />
e avrà luogo all’interno <strong>del</strong>l’ex<br />
chiesa Cattedrale intitolata a Santa<br />
Maria Assunta in Cielo. Per diversi<br />
secoli Frigento è stata sede<br />
vescovile e vanta alcune chiese di<br />
grande pregio artistico e architettonico.<br />
Fra queste la Cattedrale<br />
scelta per la diretta Rai. È il monumento<br />
simbolo di Frigento, non<br />
solo per il suo valore artistico, ma<br />
soprattutto per l’importanza storica,<br />
in quanto testimone di un’antica<br />
grandezza. La trasmissione <strong>del</strong><br />
primo canale <strong>del</strong>la Tv pubblica avrà<br />
inizio dalle ore 10.55.<br />
brevi<br />
A Paternopoli<br />
“Domande<br />
e risposte”<br />
PATERNOPOLI – «La vostra presenza<br />
è fondamentale per dare<br />
avvio ad un processo di partecipazione<br />
democratica e di libertà<br />
di pensiero e di dar voce a quanti<br />
come noi hanno voglia di cambiare<br />
attraverso un’opposizione<br />
trasparente propositiva e costruttiva».<br />
Così Antonio Morsa si rivolge<br />
alla popolazione di Paternopoli<br />
rinnovando l’invito per<br />
questo pomeriggio quando, nel<br />
Centro Cepas, si terrà un dibattito<br />
dal titolo “Domanda e Risposta”<br />
per un confronto con la cittadinanza<br />
“utile a riflettere ad alta<br />
voce sull'andamento amministrativo<br />
e politico <strong>del</strong> comune”.<br />
Vari gli argomenti che saranno<br />
sviscerati nel confronto popolare:<br />
“Assunzione segreteria comunale;<br />
Polizza assicurativa per responsabilità<br />
civile degli amministratori;<br />
Randagismo; Storia e sorte<br />
<strong>del</strong> centro polifunzionale per<br />
disabili di via Capuani; Manifestazioni;<br />
Programmazione opere<br />
pubbliche manutenzione <strong>del</strong> patrimonio<br />
edilizio; Incarichi a professionisti<br />
esterni; Variante urbanistica<br />
al vigente PRG; Pianta organica,<br />
Tarsu, incentivi al personale;<br />
Spazzamento strade e contratti<br />
interinali; Accadimenti consiglio<br />
comunale <strong>del</strong> 19 aprile con<br />
l’approvazione <strong>del</strong> bilancio consuntivo<br />
2012; Citta<strong>del</strong>la <strong>del</strong> carnevale<br />
e relativo epilogo; Atti ingiustificati<br />
e da ostacolo all'attività<br />
imprenditoriale”.
FARMACIE DI TURNO<br />
Dal 3 al 9 giugno<br />
Servizio notturno<br />
(ore 20.00 - 8.30)<br />
COPPOLINO Viale Italia, 199<br />
Tel 0825 34475<br />
Servizio continuativo<br />
(8.30 - 20.00)<br />
TULIMIEROVia Circumvallazione<br />
Tel 0825-281140<br />
Sabato pomeriggio e festivi<br />
COPPOLINO Viale Italia, 199<br />
Tel 0825 34475<br />
NUMERO VERDE<br />
800/852525<br />
CI HANNO<br />
LASCIATO<br />
Federico Matarazzo<br />
Ne danno il triste annuncio la<br />
moglie Angela Polese, i figli<br />
Umberto e Candida, la nuora<br />
Marianna D’Acienro, il genero<br />
Carmine Librera, i nipoti Federico<br />
ed Ersilia, i cognati, le cognate<br />
e parenti tutti.<br />
Registrazione Tribunale<br />
di Avellino n° 381<br />
<strong>del</strong> 18 maggio 2000<br />
Edizioni Proposta sud s.r.l.<br />
Via Annarumma 39/A 83100 Avellino<br />
CAMPOREALE SOLOFRA<br />
AUGURI<br />
Buon compleanno<br />
Michela<br />
Al mio dolce amore, tantissimi<br />
auguri per il suo 23esimo<br />
compleanno. Sei la luce <strong>del</strong>la<br />
mia vita, ogni giorno trascorso<br />
insieme a te è fantastico,<br />
pieno di gioia e allegria.<br />
Spero di renderti sempre felice<br />
e di vedere quel magnifico<br />
sorriso sul tuo viso ogni giorno<br />
<strong>del</strong>la mia vita.<br />
Sei il mio cuore.<br />
Ti amoooooo, Enzo.<br />
La prima Comunione<br />
di Daniele<br />
Riceve il sacramento <strong>del</strong>la<br />
prima Cumunione<br />
Daniele Secondino.<br />
Auguri per questo lieto<br />
evento dai genitori<br />
Loredana e Leopoldo<br />
e dai familiari tutti e<br />
dalla redazione.<br />
Amministratore<br />
SIMONA FESTA<br />
Direttore responsabile<br />
IVANA PICARIELLO<br />
La prima comunione<br />
di Giuseppe Montuori<br />
GIUSEPPE<br />
Oggi per te è il giorno più<br />
bello: riceverai tra le tue innocenti<br />
mani il pane <strong>del</strong>la vita.<br />
Prepara il tuo cuore ad accoglierlo!<br />
Lascia che risuoni a festa la<br />
tua anima tra le note <strong>del</strong>l'Ave<br />
Maria e con la purezza dei<br />
bianchi gigli arrivi a te Gesù.<br />
Non sarai più solo; in te custodirai<br />
lo Spirito Santo con<br />
quella Fede che onorerà la<br />
tua esistenza.<br />
Il nostro augurio è che tu<br />
possa sempre rivivere, attraverso<br />
i tuoi occhi e la tua anima,<br />
la stessa luminosa<br />
gioia che stai vivendo oggi<br />
che ricevi Gesù nel cuore.<br />
Tantissimi auguri da<br />
Giuseppina Colucci<br />
e Pasquale Can<strong>del</strong>a.<br />
Prima Comunione<br />
Enrico Bianco<br />
Oggi riceverà il sacramento<br />
<strong>del</strong>la prima comunione nel<br />
CONFIDENZIALE 14<br />
OGGI<br />
CORRIERE<br />
Redazione<br />
Via Annarumma 39/A<br />
Telefono 0825 792424<br />
Fax 0825 792440<br />
email provincia@corriereirpinia.it<br />
Duomo di<br />
Avellino il piccolo Enrico<br />
Bianco. Tanti auguri di cuore<br />
per questo giorno<br />
speciale da chi ti vuole un<br />
bene" speciale" la tua mamma<br />
Cristina Luciano e il<br />
tuo papa' Felice Bianco.<br />
Prima Comunione<br />
Manila Del Core<br />
In questo giorno così solenne,<br />
la bellissima e dolcissima<br />
Manila riceve il<br />
Sacramento <strong>del</strong>la Prima Comunione<br />
nella Basilica Cattedrale<br />
di Ariano Irpino,<br />
approfondendo il rapporto<br />
con Gesù, ricevendo un bene<br />
prezioso, da conservare<br />
sempre nel proprio cuore.<br />
Alla tenerissima Manila, alla<br />
mamma Francesca, alla cara<br />
sorella Marika, al<br />
nostro carissimo ed<br />
insostituibile collega Francesco,i<br />
migliori auguri per<br />
vivere altre mille giorni<br />
ricolmi di questa magia, felicità<br />
e gioia,arricchiti<br />
dai sorrisi di tutte le persone<br />
a loro care, con grande affetto<br />
da tutto lo<br />
staff <strong>del</strong>la C&P Grafica di Ariano<br />
Irpino, dalla signora<br />
Vittoria Intonti, dagli<br />
amici Marco Dell’Infante,<br />
Andrea Tutolo e Lucrezia Zerella.<br />
Prima Comunione<br />
Filomena Gambar<strong>del</strong>la<br />
Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia a diffusione regionale<br />
I nostri cuori sono pieni<br />
di gioia nel giorno <strong>del</strong>la tua<br />
Prima Comunione. Ti auguriamo<br />
una vita di felice serenità<br />
da trascorrere sempre<br />
con accanto Gesù!<br />
Vivissimi auguri<br />
dai tuoi cugini<br />
Pasquale Can<strong>del</strong>a<br />
e Giuseppina Colucci<br />
Buon compleanno<br />
Angelo Vinciguerra<br />
Ha festeggiato il suo<br />
compleanno tra un<br />
rifornimento di carburante e<br />
l'altro il re <strong>del</strong>le stazioni Agip<br />
Angelo Vinciguerra,<br />
attorniato da sua moglie, dai<br />
I CONSIGLI PER<br />
TENTARE LA FORTUNA<br />
Attenzione a questo metodo a<br />
dir poco sorprendente,Una sola<br />
ambata da giocare su due<br />
ruote, come ambata semplice,<br />
ma sopratutto come estratto determinato.<br />
Il metodo ha dato 9<br />
colpi su 9 l’estratto determinato<br />
sulla ruota di Palermo. E 6<br />
casi su 9 sulla ruota di genova.<br />
Ma vediamo subito la condizione<br />
di gioco quale è e cosa ci<br />
consiglia. CONDIZIONI DI<br />
GIOCO Estrazione Generatrice:<br />
10° Estrazione Mensile | Data<br />
Inizio: 02/01/2012 Casi Esaminati:<br />
17 | Data Fine: 24/05/13<br />
PUBBLICITA’<br />
Strategie srl<br />
tel.0825/1735224 fax 0825/1800154<br />
Igor Russomanno tel 3388978211<br />
Distribuito da Testa Dora & C.<br />
Stampato da Rotostampa LIONI<br />
CORRIERE<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
EMERGENZE CHE TEMPO FA<br />
PREFETTURA 0825/7981<br />
CARABINIERI 112- O825/ 682333<br />
POLIZIA 113<br />
POLIZIA STRADALE 0825/2<strong>06</strong>1<br />
GUARDIA FINANZA 117<br />
VIGILI DEL FUOCO 115<br />
VIGILI URBANI 0825/74830<br />
PRONTO SOCCORSO 118<br />
LA RASSEGNA<br />
Festa <strong>del</strong>la Musica<br />
e “SFrutta la Nota”<br />
In occasione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Musica<br />
<strong>2013</strong> (21 giugno, giorno <strong>del</strong><br />
Solstizio d’estate) l’Associazione<br />
Stravinsky di Avellino inaugurerà<br />
la sua XV edizione de I Concerti<br />
Itineranti con la rassegna dal titolo<br />
“SFrutta la Nota”.<br />
Dal 15 al 29 giugno, nei fine settimana,<br />
sei diversi appuntamenti<br />
concertistici, ed una conferenza<br />
multimediale, seguiti da<br />
momenti di convivialità, ci faranno<br />
assaporare le Note <strong>del</strong> tango<br />
argentino di Astor Piazzolla,<br />
<strong>del</strong>le famose Melodie classiche<br />
napoletane, <strong>del</strong>le arie liriche tratte<br />
dalle più famose opere ed operette,<br />
<strong>del</strong>le Songs di Broadway,<br />
<strong>del</strong>le Cantate tratte dalla tradizione<br />
popolare italiana e straniera,<br />
<strong>del</strong>le atmosfere spagnole rievocate<br />
dalle pagine pianistiche di<br />
compositori quali Granados ed<br />
Albeniz.<br />
Periferia di nord-est<br />
trascurata. I cittadini di<br />
località Camporeale<br />
lamentano disagi per<br />
la cattiva distribuzione<br />
dei punti luce<br />
INFERNO & PARADISO<br />
La vignetta di Don Juan<br />
ESTRAZIONE<br />
<strong>09</strong> giugno <strong>2013</strong><br />
BARI 27 87 76 37 69<br />
CAGLIARI 2 43 56 26 60<br />
FIRENZE 36 29 59 13 65<br />
GENOVA 63 26 29 59 28<br />
MILANO 48 46 87 25 1<br />
NAPOLI 22 80 9 45 77<br />
PALERMO 52 33 11 78 62<br />
ROMA 73 86 25 21 63<br />
TORINO 9 63 28 74 79<br />
VENEZIA 45 68 69 89 83<br />
NAZIONALE 41 18 50 20 87<br />
NUMERI IN MASSIMO RITARDO<br />
Bari Numero<br />
Ritardo<br />
85 78 70 71 47<br />
Cagliari Numero<br />
Ritardo<br />
68 17 22 12 56<br />
Firenze Numero<br />
Ritardo<br />
78 25 7 42 77<br />
Genova Numero<br />
Ritardo<br />
36 9 53 11 86<br />
Milano Numero 74 76 85 77 41<br />
Ritardo<br />
Napoli Numero<br />
Ritardo<br />
70 62 28 36 21<br />
Palermo Numero<br />
Ritardo<br />
27 22 24 34 21<br />
Roma Numero<br />
Ritardo<br />
35 49 34 82 29<br />
Torino Numero<br />
Ritardo<br />
53 60 22 16 50<br />
Venezia Numero<br />
Ritardo<br />
47 41 19 71 89<br />
Solofra ospiterà Riccardo<br />
Lattuada, docente<br />
di Storia <strong>del</strong>l’Arte<br />
Moderna presso la<br />
Seconda Università degli<br />
Studi di Napoli<br />
CONCORSO N. 69 08/<strong>06</strong><br />
5 -10 -31- 53 -56 -61<br />
numero jolly 21<br />
numero superstar 19<br />
Vincitori Quote<br />
Nessuna vincita 6<br />
Nessuna vincita 5+1<br />
Cinque 13 €24.911,64<br />
Quattro 1.270 €257,00<br />
Tre 42.049 € 15,64<br />
Minima: 13<br />
Massima: 17<br />
Oggi<br />
Avellino: Poco nuvoloso<br />
Irno solofrano: Nuvoloso<br />
Arianese: Nuvoloso<br />
Baianese: Nuvoloso<br />
Alta Irpinia: Poco nuvoloso<br />
ValleCaudina: Nuvoloso<br />
Minima: 13<br />
Massima: 23<br />
Domani<br />
Avellino: Deboli temporali<br />
Irno solofrano: Deboli temporali<br />
Arianese: Deboli temporali<br />
Baianese: Deboli temporali<br />
Alta Irpinia: Deboli temporali<br />
ValleCaudina: Deboli temporali<br />
SANTO DEL GIORNO: SAN EFREM<br />
SEGNO ZODIACALE: GEMELLI<br />
MERCATI SETTIMANALI: ALTAVILLA - CASTELBARONIA -<br />
CASTELFRANCI - CONZA - FORINO - LAURO - LUOGOSANO -<br />
MONTEFORTE - MONTEMILETTO - MONTORO S. - PAROLISE -<br />
SAN MARTINO<br />
figli e dagli amici più cari.<br />
Sempre sorridente e disponibile<br />
con tutti, gli auguriamo<br />
"litri di auguri in modo<br />
da non rimanere a secco."<br />
Auguri Sinceri da tutti i tuoi<br />
clienti di Valle e dalla redazione<br />
<strong>del</strong> <strong>Corriere</strong>.<br />
Auguri ai dipendenti<br />
<strong>del</strong> Conad Trevico<br />
Auguri dalla Baronia – In<br />
questo giorno interamente<br />
dedicato a te, le colleghe e i<br />
colleghi <strong>del</strong> Conad Trevico<br />
augurano a Virginia di vivere<br />
infiniti attimi di felicità<br />
circondata dall'affetto <strong>del</strong>le<br />
persone che ama di più!<br />
Buon compleanno.<br />
A Mirabella si celebrano<br />
112 Comunioni<br />
Una funzione religiosa da<br />
guiness dei primati tanto che<br />
sarà officiata nella piazza <strong>del</strong><br />
piccolo borgo. La chiesa <strong>del</strong>la<br />
Madonna <strong>del</strong> Carmine si è rivelata<br />
troppo piccola per<br />
contenere la marea di persone<br />
e di cresimandi. Saranno<br />
infatti in centododici a ricevere<br />
il sacramento <strong>del</strong>la confermazione,<br />
detto volgarmente<br />
cresima.<br />
La più piccola cresimanda,<br />
Alessia ha dodici anni, mentre<br />
la più grande ne ha 54.<br />
Oggi si ritroveranno tutti a<br />
Calore di Mirabella, con il<br />
Vescovo di Avellino,<br />
mons Marino<br />
Casi vincenti: 14 | Ruote di Gioco:<br />
GENOVA – PALERMO Colpi<br />
di Gioco: 5 | Vi allego il metodo<br />
in questione. Il metodo ha<br />
dato per 12 colpi positivi, su 17<br />
totali. E di questi 12 colpi positivi,<br />
10 sono di estratto determinato.<br />
Attenzione: sono puramente<br />
consigli presi dal web e<br />
non hanno alcuna attendibilità<br />
di vincita certa.<br />
Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi<br />
statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
Ditelo al <strong>Corriere</strong><br />
Lettera dal sentimento<br />
a cura di Emanuela Sica<br />
Crema di riso amara<br />
La campanellaavevaannunciato<br />
il suo<br />
triplo rintocco.<br />
Le<br />
sedioline<br />
ed i banchettifurono,<br />
in<br />
un attimo,<br />
vuoti. Il<br />
rumore<br />
dei passi,<br />
il vociare festoso dei bambini, si mischiò,<br />
ben presto, al tintinnio <strong>del</strong>le<br />
posate che iniziarono a battere sui<br />
piatti, ancora vuoti. Nell’altra stanza,<br />
di fianco al refettorio, nell’asilo<br />
nido, nessuna voce a scaldare l’ambiente.<br />
Soltanto un sediolino, un<br />
bambino ed una donna. La pappa<br />
era pronta, fumante. Era ora di mangiare<br />
ma il piccolo non ne voleva<br />
sapere. Pochi tentativi maldestri. La<br />
crema di riso era sul tavolo, sul bavaglino,<br />
sulla faccia, sul pavimento,<br />
ma non nella bocca. “Allora?<br />
Non vuoi proprio mangiare?”Da<br />
quella domanda, al momento immediatamente<br />
successivo, non ci fu<br />
alcuna risposta comprensibile. Nessun<br />
ragionamento logico a tenere<br />
banco. Quando la piccola manina<br />
scansò, per l’ennesima volta, il cucchiaio,<br />
un primordiale istinto prese<br />
il sopravvento. Fu questione di attimi.<br />
Il livore salì negli occhi. La reazione<br />
montò nelle ossa, nei muscoli.<br />
La donna ebbe un sussulto scomposto.<br />
Una ribellione sconsiderata.<br />
Con la mano destra poggiò il cucchiaio<br />
nel piatto, con la sinistra afferrò<br />
il bavaglino. Lo tirò con forza<br />
verso di sé. Lo tenne stretto come a<br />
strapparlo. Con precisione prese la<br />
direzione voluta. Una sberla secca<br />
venne crocifissa sulla guancia. Su<br />
quel volto morbido, ancora immaturo.<br />
Il piccolo trasalì, come se gli<br />
mancasse il respiro ma rimase, immobile,<br />
a guardarla. Gli occhi appresero<br />
immediatamente il dolore, inaspettato,<br />
come trafitti da una scarica<br />
di corrente. Le ciglia cominciarono<br />
a muoversi velocemente. Sbattevano<br />
contro le prime gocce di lacrime.<br />
Lacrime che iniziarono a<br />
riempire gli occhi, a riversarsi in una<br />
diga senz’argini. Lacrime che colarono,<br />
ben presto, lungo le discese,<br />
sinuose, paffute, di quella pelle<br />
LA MANIFESTAZIONE<br />
TRAVERSATA DEL PARTENIO<br />
PER GIUSTINO FORTUNATO<br />
Era il 9 giugno 1878 quando, partendo<br />
da Cervinara, Giustino Fortunato<br />
compiva la sua Traversata<br />
<strong>del</strong> Partenio. A135 anni di distanza,<br />
si ripete quello che ormai è diventato<br />
un rito, una consuetudine<br />
Questa sera in tv<br />
RAI 1<br />
16:35 Domenica In - Così è la vita<br />
18:50 L'Eredità<br />
20:00 TELEGIORNALE<br />
20:35 Rai Tg Sport - 5 minuti di recupero<br />
20:40 Affari Tuoi<br />
21:30 Un medico in famiglia 8<br />
23:15 TG1 60 Secondi<br />
23:45 Speciale Tg1<br />
00:50 TG1 Notte<br />
RAI 2<br />
17:15 Tg2 - L.I.S.<br />
17:20 Tornado - La furia <strong>del</strong> cielo<br />
18:10 A prova d'inganno<br />
19:35 Lasko<br />
20:30 Tg2<br />
21:00 Incontro amichevole<br />
22:35 La Domenica Sportiva estate<br />
01:00 Tg2<br />
01:20 Sorgente di vita<br />
01:50 Meteo 2<br />
01:55 Appuntamento al cinema<br />
rosea. Il piccolo portò le manine sulla<br />
fronte, come a creare un’inutile,<br />
quanto improvvisata, barriera. Il<br />
tempo sembrò prendere una rincorsa<br />
repentina su quell’istantanea<br />
di violenza. Tutto precipitò nel baratro<br />
di pochi attimi. Seguì un risucchio<br />
e quello che era uscito dagli<br />
occhi ritornò nel naso, aggredito<br />
da un pianto a singhiozzo. A quella<br />
richiesta di aiuto, involontaria<br />
quanto decisa, a quel pianto disperato,<br />
fece eco una seconda folata di<br />
rabbia. Ancora schiaffi. Il silenzio,<br />
che prima aleggiava nella stanza,<br />
dipinta di mille colori, di fiori ed alberi<br />
incantati, venne travolto dallo<br />
smarrimento agonizzante <strong>del</strong> terrore.<br />
Non una richiesta di perdono<br />
venne messa in conto. Non una richiesta<br />
di pietà venne considerata<br />
ammissibile. Non una richiesta di<br />
tregua venne valutata possibile. Soltanto<br />
schiaffi: botte. La viltà, cruda,<br />
vergognosa, di battere un bambino<br />
indifeso. Eppure quella era la stanza<br />
dei giochi, <strong>del</strong>le risate, <strong>del</strong>la spensieratezza<br />
e mai nessuno avrebbe<br />
immaginato di trovarsi di fronte ad<br />
una scena <strong>del</strong> genere. Il carabiniere<br />
spense il video e trattenne, a fatica,<br />
la rabbia nei pugni. Disse: “Mi<br />
dispiace” con un filo di voce e ritornò<br />
alla sua scrivania. Infilò un foglio<br />
nella macchina da scrivere e si<br />
fermò ad aspettare. Seduti davanti a<br />
lui, i genitori di quel bambino. La<br />
madre, caduta in uno stato di trans,<br />
aveva gli occhi pieni di sconcerto,<br />
rossi, gonfi di lacrime dense, amare,<br />
come quella crema di riso incollata<br />
sull’incoscienza. Spiaccicata sulle<br />
cose, sull’infanzia, sulla dolcezza<br />
di suo figlio. Inerme e solo davanti<br />
al buio <strong>del</strong>la ragione. Il padre<br />
puntava lo sguardo sul pavimento<br />
lesionato. Fissava una crepa, la più<br />
grande, simile a quella che aveva,<br />
adesso, nel suo cuore. Teneva le mani<br />
sulle gambe, che si muovevano<br />
nervosamente, come tremanti. Vedere<br />
ciò che avevano visto era più<br />
che una tortura.<br />
Il carabiniere attese ancora un attimo<br />
e poi iniziò a battere sui tasti.<br />
La rabbia sistemò verbi e congiunzioni.<br />
Il concetto si cristallizzò senza<br />
sconti. La denuncia si catapultò<br />
sul foglio senza il limite <strong>del</strong> pensiero.<br />
Denuncia ancora in attesa di giustizia.<br />
Non quella degli uomini ma<br />
divina.<br />
legata al ricordo di uno dei più importanti<br />
esponenti <strong>del</strong> Meridionalismo<br />
<strong>del</strong>la storia, Promossa da Irpinia<br />
Trekking e dal Gal Partenio,<br />
con il patrocinio <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong> Partenio<br />
e dei Comuni di Cervinara,<br />
San Martino Valle Caudina, Pannarano,<br />
Sant’Angelo a Scala, Summonte,<br />
Mercogliano, Ospedaletto<br />
d’Alpinolo e Avellino, “La Traversata<br />
<strong>del</strong> Partenio”si ispira ad uno<br />
dei momenti <strong>del</strong> viaggio.<br />
RAI 3<br />
19:00 TG3<br />
19:30 Tg Regione<br />
19:31 Tg Regione - Meteo<br />
20:00 Blob<br />
20:10 Che tempo che fa<br />
21:30 Report<br />
23:25 TG3<br />
23:35 Tg Regione<br />
23:40 Gazebo<br />
RETEQUATTRO<br />
17:50 Meteo.it<br />
18:50 Anteprima Tg4<br />
18:55 Tg4 - Telegiornale<br />
19:31 Meteo.it<br />
19:35 Tempesta d'amore<br />
21:30 Riassunto<br />
Pilastri <strong>del</strong>la Terra<br />
21:35 Tierra de Lobos - L'amore e il coraggio<br />
23:35 I Bellissimi di Rete 4<br />
23:42 Boogie Nights - L'altra Hollywood<br />
CANALE 5<br />
16:30 Come un <strong>del</strong>fino - La serie<br />
18:50 The Money Drop<br />
20:00 Tg5<br />
20:39 Meteo.it<br />
20:40 Striscia la domenica<br />
21:30 Superpaperissima<br />
22:07 Tgcom<br />
22:08 Meteo.it<br />
00:10 Ombre <strong>del</strong> passato<br />
00:47 Tgcom<br />
ITALIA 1<br />
15:50 Internazionali BNL d'Italia<br />
18:28 Studio Aperto - Anticipazioni<br />
18:30 Studio Aperto<br />
18:58 Meteo.it<br />
19:00 Così fan tutte<br />
19: 00 Dante's Peak - La furia <strong>del</strong>la montagna<br />
20:17 Tgcom<br />
20:20 Meteo.it<br />
21:25Fast and Furious<br />
00:45 2 Brat camp<br />
01:15 2 Broke Girls<br />
CORRIERE<br />
CONFIDENZIALE Domenica 9 giugno <strong>2013</strong> 15<br />
Falsi invalidi,<br />
la misura<br />
è ormai colma<br />
Un lungo e dettagliato dossier era stato recapitato il 27 maggio<br />
<strong>2013</strong> al Quirinale dal Presidente <strong>del</strong>l’A.N.I.D.A Giuseppe Sannino,<br />
disabile colpito dal virus <strong>del</strong>la polio alla tenera età di 8 mesi.<br />
“La misura è colma e l’esasperazione è tanta!” afferma Sannino.<br />
Una vita da disabile in difesa dei disabili, e adesso si trova a sostenere<br />
nel silenzio generale una solitaria lotta contro l’INPS ed i<br />
suoi soprusi.<br />
“In questo paese, se non ti suicidi non fai notizia!.” Afferma con amarezza<br />
il leader di uno dei movimenti dei disabili più grandi <strong>del</strong><br />
Sud e che soprattutto non fa nessuna distinzione tra i disabili, perché<br />
tutti hanno gli stessi diritti e le stesse necessità.<br />
Ebbene, proprio contro di lui l’INPS ha dichiarato Guerra!!<br />
Sannino nel 2008 è stato tra i primi ad essere chiamato a controllo<br />
dall’INPS, secondo quanto prevedeva la campagna di verifica sorta<br />
in merito ai falsi invalidi; fino a quella data era un disabile con<br />
invalidità riconosciuta al 100%, con l’assegnazione <strong>del</strong>la indennità<br />
di accompagnamento.<br />
L’Inps dopo il controllo ridusse al Sannino la percentuale all’80%<br />
nonostante i diversi controlli di verifica avuti negli anni precedenti<br />
che avevano sempre confermato il 100% con accompagnamento.<br />
Nel mese di ottobre 2010 dopo 2 anni di battaglia legale il Magistrato<br />
da ragione a Sannino smentendo i medici che gli avevano<br />
ridotto l’invalidità. Una sentenza simbolo che gli riconosce la giusta<br />
invalidità 100% con accompagnamento dalla data <strong>del</strong>la revoca.<br />
Sannino come è giusto che sia, da Presidente A.N.I.D.A. denuncia<br />
su tutti i mass-media le ingiustizie che aveva subito, ma<br />
con tempistica a dir poco “sospetta” veniva sottoposto ingiustifi-<br />
Le lettere rigorosamente firmate vanno indirizzate a Il <strong>Corriere</strong> quotidiano<br />
<strong>del</strong>l’Irpinia via Annarumma 39/a Avellino Fax 0825-792440 o all’indirizzo<br />
mail:provincia@corriereirpinia.it<br />
Le lettere<br />
LA 7<br />
17:10 The District<br />
17:55 L'Ispettore Barnaby<br />
20:00 Tg La7<br />
20:30 In Onda<br />
21:30 Return to Me<br />
00:10 Tg La7 Sport<br />
00:25 Movie Flash<br />
SKYCINEMA1<br />
14 : 55 Scusa ma ti voglio sposare<br />
16 : 45 Bianco e nero<br />
18 : 35 007 Skyfall<br />
21 : 00 Marilyn<br />
21: 10 88 Minuti<br />
23:10 Act of valor<br />
SKYSPORT1<br />
17 : 00 Fan Club Napoli<br />
17 : 30 Fan Club Juventus<br />
18 : 00 UEFA Champions League<br />
18 : 30 UEFA Europa League<br />
19 : 00 Champions League Review<br />
20 : 00 Serie A Remix Stagione Ritorno<br />
catamente ad una nuova verifica e dopo la partecipazione di Sannino<br />
il 07-12-2011 alla trasmissione <strong>del</strong>la rai UNO Mattina, in cui<br />
si scontra con un dirigente molto importante <strong>del</strong>l’INPS, il 23-12-<br />
2011 riceve la comunicazione dal’INPS con la quale gli riducono<br />
nuovamente l’invalidità all’80%.<br />
Il Presidente dichiara “Quelle mie posizioni debbono aver dato<br />
molto fastidio ai dirigenti <strong>del</strong>l’INPS, per aver suscitato le loro reazioni<br />
tanto discriminatorie nei miei confronti”.<br />
L’Inps non ha tenuto nemmeno minimamente in considerazione<br />
la sentenza.<br />
Sannino si è rivolto al Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Napolitano e<br />
afferma “Quello che avrei voluto sapere da colui che per la sua<br />
alta carica è anche il Presidente <strong>del</strong> C.S.M., e se l’INPS è autorizzata<br />
a non rispettare le sentenze di un Tribunale italiano”.<br />
Purtroppo, in data 7 giugno <strong>2013</strong> ha ricevuto la solita lettera standard<br />
scritta da un funzionario che scontatamente dichiara che la<br />
Magistratura è indipendente e deve fare il suo corso autonomo.<br />
A questo punto afferma Sannino : “la domanda sorge spontanea:<br />
l’Istituto di Previdenza ha più poteri <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica?”<br />
Sannino, suo malgrado, dal 2011 ha dovuto nuovamente<br />
attivare la macchina giudiziaria: 2 ricorsi ex art. 700 c.p.c., reclamo<br />
ex art. 699 Terdieces c.p.c. ed infine nel maggio 2012 istanza<br />
A.T.P. ex art. 445 bis c.p.c., si prevedono altri anni di battaglia legale…<br />
Sballottato da una Giustizia che non riesce a capire la natura <strong>del</strong><br />
contendere, con sentenze che si rincorrono, procedure che si accavallano<br />
ed incartamenti che si intersecano, Sannino ha cercato<br />
di ottenere l’interessamento di Ministri, Sottosegretari, politici che<br />
hanno fatto anche interrogazioni parlamentari senza che ci fosse<br />
nessun risultato.<br />
“Sembra che tutti abbiano timore di mettersi contro l’Inps, ma io<br />
non mi arrendo” Conclude Sannino.<br />
Per una maggior comprensione di quanto segnalato si allega dossier<br />
analitico dei fatti accaduti dal 2008 al <strong>2013</strong>.<br />
Inoltre tutto presente sul sito www.anidaonlus.i e sulla pagina face<br />
book <strong>del</strong>l’associazione.<br />
Giuseppe Sannino, Presidente Anida<br />
Ad Ariano lotta alle tossicodipendenze<br />
Presso l'Auditorium comunale di Ariano Irpino, si<br />
terrà domani alle ore 20,00 la manifestazione musicale<br />
'Giovani senza frontiere' nell'ambito <strong>del</strong> progetto<br />
Musica-Teatro dedicato ai giovani e all'adolescenza<br />
2012-<strong>2013</strong>, Alcol-Droga e problematiche<br />
correlate. Si tratta di un evento intermedio alle attività<br />
che riprenderanno a settembre e proseguiranno<br />
fino a fine anno. I giovani potranno liberamente<br />
esprimersi ed esibirsi sul palco <strong>del</strong>l'Auditorium,<br />
non solo quelli che hanno partecipato alle<br />
attività ma chiunque lo desideri. Le iniziative<br />
musicali laboratoriali , promosse dal Comune di<br />
Come eravamo<br />
Così si giocava a Bellizzi, anni 70, la foto è tratta dal sito “www.avellinesi.it”<br />
Ariano Irpino,Assessorato<br />
Lotta alleTossicodipendenze,<br />
a<br />
cura <strong>del</strong>l'associazione<br />
'-<br />
Musica & Arte'<br />
<strong>del</strong> Maestro<br />
Nicolino Squarcio, si svolgono presso il 'Putipu',<br />
il Centro comunale giovanile di produzione<br />
e fruizione musicale.<br />
FOX CRIME<br />
18:20 N.C.I.S.<br />
19:10 Law & Order svu<br />
20:05 Law & Order svu<br />
21:00 C.S.I. Miami<br />
21:55 C.S.I. Miami<br />
22:45 C.S.I. Miami<br />
23:40 C.S.I.<br />
NATIONAL GEOGRAPHIC<br />
17:00 I maghi <strong>del</strong> garage<br />
17:55 Artisti <strong>del</strong> gusto<br />
18:05 Gli animali piu' pericolosi<br />
19:00 Monster Fish: pesci giganti<br />
20:00 Man vs Food: la sfida finale<br />
20:55 La Terra vista dallo spazio<br />
22:45 Inside World War II<br />
23:45 Il tempio maledetto <strong>del</strong> Terzo Reich<br />
CIELO<br />
21:00 End Game<br />
22:30 Cielo che Gol! Night<br />
00:15 La febbre <strong>del</strong>la Formula 1<br />
00:30 Appuntamento al buio -<br />
Gli incontri<br />
Ipse dixit....<br />
I veri grandi spiriti costruiscono, come<br />
le aquile, i loro nidi a grandi altezze,<br />
nella solitudine.<br />
(Arthur Schopenhauer)<br />
La vostra<br />
stella<br />
ariete dal 21/3 al 19/4<br />
Niente di meglio che il<br />
transito <strong>del</strong>la Luna in<br />
Gemelli per celebrare<br />
alla grande la domenica.<br />
on gli amici sarete<br />
perfettamente a vostro agio<br />
toro dal 20/4 al 21/5<br />
Segnali contraddittori<br />
arrivano dalle stelle.<br />
Siete spinti da tanti<br />
buoni propositi, ma alla<br />
fine rischiate di cadere<br />
in tutt’altre tentazioni<br />
gemelli dal 21/5 al 20/6<br />
Le stelle stemperano le<br />
passioni e ridimensionano<br />
i problemi. Scrollata<br />
di dosso ogni residua incertezza,<br />
penserete solo<br />
a godervi la domenica<br />
cancro dal 22/6 al 22/7<br />
Giornata priva di sorprese,<br />
ma comunque<br />
tranquilla. Oggi si respira<br />
l’aria <strong>del</strong>l’estate:<br />
basta pensare solo al<br />
lavoro<br />
leone dal 23/7 al 22/8<br />
Approfittate <strong>del</strong> transito<br />
<strong>del</strong>la Luna in Gemelli,<br />
che arricchisce la<br />
comunicativa ed asseconda<br />
la passione per<br />
l’arte: date sfogo alla creatività<br />
vergine dal 23/8 al 22/9<br />
L’odierna configurazione<br />
astrale esaspera il<br />
lato più spinoso <strong>del</strong> vostro<br />
carattere, rendendovi<br />
intolleranti, individualisti<br />
e poco disponibili<br />
bilancia dal 23/9 al 22/10<br />
Incontri piacevoli vi faranno<br />
dimenticare le<br />
noie domestiche. In<br />
serata, una cena con<br />
gli amici renderà l’atmosfera<br />
disinvolta e frizzante<br />
scorpione dal 23/10 al 21/11<br />
Affidatevi senza riserve<br />
alla vostra determinazione,<br />
capace di piegare<br />
qualsiasi resistenza.<br />
Se ciò che avete non vi<br />
basta, chiedete di più<br />
sagittario dal 22/11 al 21/12<br />
Il desiderio di spaziare,<br />
allontanandovi dal solito<br />
ambiente, sarà il<br />
giusto stimolo per programmare<br />
a breve<br />
scadenza un viaggio all’estero<br />
capricorno dal 22/12 al 19/1<br />
Raccoglierete i frutti di<br />
quello che avete seminato<br />
e guarderete<br />
avanti. Non più insidioso,<br />
il futuro diventa<br />
il campo <strong>del</strong>le possibilità<br />
acquario dal 20/1 al 18/2<br />
In trigono al vostro<br />
cielo, la Luna e Giove<br />
congiunti in Gemelli<br />
promettono grandi novità,<br />
a condizione che<br />
siate disposti a coglierle<br />
pesci dal 19/2 al 20/3<br />
Simile ad una bomba<br />
ad orologeria, l’ostilità<br />
<strong>del</strong>la Luna innesca<br />
una reazione<br />
a catena, destabilizzando<br />
il cuore e la mente
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
GESUALDO<br />
Don Bosco<br />
in scena con<br />
la Compagnia<br />
“SulReale”<br />
Domenica 16 Giugno presso il Convento<br />
dei Cappuccini di Gesualdo alle<br />
ore 21:30 andrà in scena il musical<br />
“Don Bosco” a cura <strong>del</strong>la Compagnia<br />
“SulReale”, Associazione culturale<br />
“Luciano Li Pizzi”, con il patrocinio<br />
<strong>del</strong> Comune di Ariano Irpino e <strong>del</strong>la<br />
Diocesi Ariano-Lacedonia. Un musical<br />
per ricordare la vita e le opere di<br />
Don Bosco, che 150 anni fa, immaginò<br />
una carta dei diritti per gli adolescenti<br />
costretti fin dalla tenera età a<br />
lavorare, consacrandosi come una<br />
sorta di precursore dei sindacati dei<br />
nostri giorni. Nello spettacolo verranno<br />
raccontate le difficoltà incontrare<br />
per far sorgere i primi oratori ed<br />
i grandi successi ottenuti con la creazione<br />
<strong>del</strong>le prime missioni. Non mancheranno<br />
i riferimenti alla realtà storica<br />
e sociale di quel periodo storico.<br />
Dunque una vicenda straordinaria,<br />
seria ed importante, ma raccontata<br />
con leggerezza ed allegria attraverso<br />
musiche che passeranno dal rock al<br />
gospel al rap, anche con momenti acrobatici,<br />
per far comprendere soprattutto<br />
ai più giovani chi era Don<br />
Bosco e creare in loro la curiosità di<br />
andare ad approfondire la sua figura.<br />
Il musical, prodotto da Alessandro Pagliaro<br />
con la regia di Katia Cogliano,<br />
direzione artistica Marika Cuoco.<br />
MONTEFORTE IRPINO- Dopo la<br />
prima giornata di ieri, continuerà<br />
anche nalla giornata di<br />
oggi la seconda edizione di Piazza<br />
Senza Frontiere, manifestazione<br />
all’insegna <strong>del</strong>la socializzazione<br />
e <strong>del</strong> gioco organizzata<br />
dal Clan Eos <strong>del</strong> gruppo scout Agesci<br />
Monteforte Irpino1. Dopo<br />
il successo <strong>del</strong>lo scorso anno, i<br />
ragazzi hanno voluto ripetere<br />
l’esperienza dei ‘giochi di piazza’<br />
per tutta la cittadinanza di<br />
Monteforte Irpino e per tutti coloro<br />
che ovviamente vorranno unirsi.<br />
Sarà possibile giocare a biliardino,<br />
a ping pong e a giochi di carte. Lo<br />
scorso anno, alla prima edizione di<br />
Piazza Senza Frontiere, in un solo pomeriggio<br />
parteciparono più di 300<br />
persone che occuparono la centralissima<br />
Piazza Umberto I fino a tarda<br />
DOMENICA PROSSIMA LA SECONDA EDIZIONE<br />
“Children’s Day”, Pro Loco<br />
Atripalda per i più piccoli<br />
ATRIPALDA- E’ tutto pronto per la<br />
II^ <strong>Edizione</strong> di “Children’s Day”,<br />
manifestazione organizzata dalla<br />
Pro Loco Atripaldese, in collaborazione<br />
con il Circolo Amatori <strong>del</strong>la<br />
Bici, con il patrocinio <strong>del</strong> Comune<br />
di Atripalda. L’appuntamento è per<br />
domenica 16 ad Atripalda dalle ore<br />
10. Per l’intera giornata, Piazza<br />
Umberto I si trasformerà in un<br />
grande parco giochi dove saranno<br />
allestiti giochi gonfiabili, dedicati<br />
ai più piccoli. La manifestazione<br />
vedrà abbinate alle attività ludiche<br />
momenti dedicati allo svago e allo<br />
sport.<br />
Dalle 9,30 fino alle 10,30 sarà pos-<br />
Inizia a prendere corpo la diciottesima<br />
edizione <strong>del</strong>l’Ariano folk festival in vista<br />
<strong>del</strong>la sua presentazione ufficiale prevista<br />
per il prossimo 30 giugno a Roma<br />
con molta probabilità presso il ‘Circolo<br />
degli artisti’. Già chiusi alcuni importanti<br />
contratti per lo show in programma<br />
dal 15 al 18 agosto <strong>2013</strong>. Parteciperanno<br />
alla kermesse organizzata dall’associazione<br />
‘Red sox’, Enzo Avitabile<br />
con i Bottari, dal Giappone, Skaff<br />
Links, dalla Serbia, Dubioza Kollectiv,<br />
dalla Grecia, Locomondo. E gli organizzatori<br />
<strong>del</strong> festival promettono numerose<br />
sorprese per l’edizione che segna<br />
l’ingresso <strong>del</strong>la manifestazione nella<br />
maggiore età, riconfermandola come<br />
l’evento di punta <strong>del</strong>l’estate arianese.<br />
La promozione <strong>del</strong>l’Ariano folk festival<br />
dura tutto l’anno, grazie al progetto Aff<br />
Euroclub tour, una sorta di staffetta nei<br />
principali circuiti musicali europei per<br />
la presentazione <strong>del</strong>l’evento arianese e<br />
per la promozione <strong>del</strong>le tipicità <strong>del</strong> territorio.<br />
La prima parte <strong>del</strong>la maratona<br />
europea si è conclusa lo scorso 19 maggio<br />
con un evento parigino presso lo<br />
storico locale ‘Alimentaion Generale’,<br />
dove si sono esibiti per l’occasione il<br />
‘Nomad set’ e Lord Sassafrass.<br />
Una tappa importante, quella di Parigi,<br />
che insieme agli appuntamenti di Barcellona<br />
e di Bruxelles, ha contribuito a<br />
rendere ancora più forte all’estero il<br />
marchio di successo ‘Ariano folk festival’.<br />
In vista <strong>del</strong>la programmazione <strong>del</strong>l’edizione<br />
2014, una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’associazione<br />
‘Red sox’ si è recata a Siviglia<br />
per partecipare al festival ‘Territorios’,<br />
uno degli appuntamenti più importanti<br />
<strong>del</strong> settore a livello europeo.<br />
VIVIRPINIA 16<br />
sibile iscriversi al percorso ciclo -<br />
turistico che toccherà le seguenti<br />
strade: Via MELFI – Via ROMA -<br />
Via FERROVIA – Via S.LORENZO –<br />
Via PIANODARDINE – Via MAN-<br />
FREDI - PIAZZA UMBERTO I – Via<br />
MELFI – Via ROMA- Via Aldo Moro<br />
– Via Salvi – Via Caracciolo –<br />
Piazza Orta- Via Gramsci – Via FIU-<br />
ME con arrivo in piazza Umberto<br />
I.<br />
La Pro Loco Atripaldese allestirà il<br />
proprio stand con materiale informativo<br />
sulle attività svolte e il materiale<br />
illustrativo <strong>del</strong>la Città.<br />
L’accesso ai giochi e la partecipazione<br />
alle attività in programma è<br />
Ariano folk festival è un progetto etnoculturale<br />
nato nel ’96 e negli anni è cresciuto<br />
fino a diventare punto di riferimento<br />
nei paesi europei e <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />
L’Ariano international film festival respira<br />
il profumo di una storia avvincente<br />
lunga secoli e secoli. Il neonato<br />
festival <strong>del</strong> cinema, organizzato dall’associazione<br />
culturale e di promozione<br />
<strong>del</strong> territorio Rai.Co onlus, che sta<br />
testando la macchina organizzativa in<br />
vista <strong>del</strong> debutto di agosto (la prima edizione<br />
andrà in scena dal 20 al 22),<br />
potrà vantare un prestigioso patrocinio,<br />
quello <strong>del</strong> ‘Sovrano militare ordine teutonico’.<br />
Il ‘Sovrano ordine militare teutonico’<br />
è una legittima gemmazione<br />
<strong>del</strong>l’Ordine crociato dei cavalieri teutonici,<br />
fondato nella città di San Giovanni<br />
d’Acri in Palestina nel 1198. L’Ordine<br />
ha lo scopo di preservare, difen-<br />
totalmente gratuita per tutti. La<br />
manifestazione è interamente realizzata<br />
grazie ai proventi <strong>del</strong> 5 per<br />
1000 che i Cittadini hanno destinato<br />
all’associazione Pro Loco Atripaldese.<br />
L’iniziativa è finalizzata alla creazione<br />
di un momento di forte socialità<br />
ed aggregazione, per trasmettere<br />
ai più piccoli l’importanza<br />
<strong>del</strong>lo stare insieme divertendosi.<br />
Inoltre, attraverso il percorso ciclo<br />
– turistico, grandi e piccini saranno<br />
coinvolti in un tour alla scoperta<br />
<strong>del</strong> nostro territorio.<br />
«Ringraziamo- ci tengono ad evidenziare<br />
i membri <strong>del</strong>la Pro Loco<br />
di Atripalda- quanti stanno collaborando<br />
per il buon esito <strong>del</strong>la Manifestazione.<br />
Vi aspettiamo- concludono- numerosi<br />
per trascorrere una giornata insieme<br />
all’insegna <strong>del</strong> puro divertimento».<br />
Al via la macchina organizzativa <strong>del</strong>la kermesse di Red Sox<br />
Un Ariano Folk Festival<br />
“teutonico” con Avitabile<br />
MONTEFORTE IRPINO ULTIMA GIORNATA DELLA MANIFESTAZIONE CON IL GRUPPO SCOUT<br />
Tutti in “Piazza senza frontiere”<br />
sera, all’insegna <strong>del</strong>la convivialità e<br />
<strong>del</strong> divertimento tramite i giochi proposti.<br />
In questa seconda edizione si<br />
è aggiunta la novità <strong>del</strong> biliardino umano,<br />
che vedrà fronteggiarsi squadre<br />
di sei persone e che già nelle prove<br />
ha riscosso molto successo. Ogni<br />
torneo ha un costo di 2 euro per par-<br />
tecipante, mentre l’iscrizione<br />
al biliardino umano sarà di tre<br />
euro. La partecipazione è aperta<br />
a tutte le età. Saranno inoltre<br />
previsti degli stand enogastronomici.<br />
Questi soldi<br />
serviranno sia per l’organizzazione<br />
<strong>del</strong>la manifestazione<br />
che per il finanziamento <strong>del</strong>le<br />
attività che il Clan Eos svolge<br />
durante tutto il suo anno associativo,<br />
con presenza costante<br />
e attiva sia sul territorio<br />
montefortese che irpino in<br />
termini di volontariato, di animazione<br />
e di esperienze di crescita personale<br />
e comunitaria dei ragazzi tra i<br />
16 e i 21 anni.<br />
Vi aspettiamo, quindi, sabato dalle ore<br />
15 alle ore 22 e domenica dalle ore<br />
16:00 alle 22:00 a Monteforte Irpino,<br />
in Piazza Umberto I.<br />
dere e diffondere la fede cattolica apostolica<br />
romana, proteggere, assistere,<br />
soccorrere ed aiutare il bambino, il povero,<br />
l’anziano, l’infermo, e comunque<br />
tutti gli esseri umani in difficoltà. Promuovere<br />
e mantenere vivi i principi <strong>del</strong>la<br />
Cavalleria Cristiana, seguire l’insegnamento<br />
di Cristo e <strong>del</strong>la sua Santa<br />
Chiesa. La vera Sovrana <strong>del</strong>l’Ordine è<br />
la Madre di Dio, Maria Santissima, a<br />
cui si consacra e sotto la cui protezione<br />
si pone, venerata da tutte le confessioni<br />
cristiane nella sua Maternità Divina,<br />
definita al Concilio di Efeso 481<br />
d.C. Dunque, un prestigioso riconoscimento<br />
per una manifestazione ai nastri<br />
di partenza che sta registrando, già<br />
alle battute iniziali, uno strepitoso successo.<br />
Sono numerosissimi, infatti, i lavori<br />
che giungono allo staff <strong>del</strong> festival<br />
da ogni parte di Italia e dall’estero. Il<br />
termine ultimo per poter partecipare alla<br />
kermesse inviando il proprio prodotto<br />
è il 30 giugno.<br />
La tre giorni di cinema, che porterà sul<br />
Tricolle numerosi personaggi <strong>del</strong> mondo<br />
<strong>del</strong>lo spettacolo, <strong>del</strong> cinema e <strong>del</strong><br />
teatro, prevede cinque sezioni: lungometraggi,<br />
cortometraggi, cortometraggi<br />
scuole, cortometraggi animazione, serie<br />
web, fenomeno di grande rilevanza negli<br />
Stati Uniti, che adesso si sta diffondendo<br />
anche in Italia. Il festival prevede<br />
un bando di concorso aperto a registi<br />
di ogni nazione. Collegati alla rassegna<br />
cinematografica, un concorso fotografico<br />
diviso in due sezioni, cinema<br />
e tema libero, e un altro dedicato ai<br />
musicisti e alle colonne sonore; il brano<br />
che supererà la selezione diventerà<br />
la colonna sonora <strong>del</strong> festival.<br />
L’Ugl giovani di Grottolella in collaborazione con il<br />
Forum dei Giovani e con il patrocinio <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
comunale di Grottolella, ha organizzato la<br />
manifestazione “Riprendiamoci il Territorio”. Una serie<br />
di giornate ecologiche che con l’ausilio di volontari<br />
consentiranno di ripristinare siti storici e paesaggistici<br />
di Grottolella. Si inizia oggi con la prima giornata<br />
dedicata alla sorgente di acqua sulfurea in località<br />
Cerreta nei pressi <strong>del</strong> Torrente San Giulio. Il programma<br />
proseguirà con altre tre giornate dedicate rispettivamente<br />
alla riqualificazione <strong>del</strong>la sorgente Festola,<br />
<strong>del</strong>l’antico lavatoio in Via Fontana e <strong>del</strong> Borgo<br />
antico ai piedi <strong>del</strong> Castello Macedonio “La nostra proposta<br />
– dice Benito Spagnuolo Coordinatore Ugl Giovani<br />
di Grottolella – vuole sensibilizzare l’attenzione<br />
nei confronti di scorci suggestivi e paesaggistici che<br />
possono diventare attrattiva turistica di Grottolella.<br />
Opportuno quindi il patrocinio <strong>del</strong>l’amministrazione<br />
comunale che recependo il nostro messaggio ha pensato<br />
bene di esserci vicino e di promuovere insieme<br />
a noi questa iniziativa di volontariato”. Soddisfazione<br />
anche da parte <strong>del</strong> Vice Sindaco e assessore al tu-<br />
L’ANGOLO DEL MEDICO<br />
PER LE VOSTRE E-MAIL provincia@co riereirpinia.it FAX 0825-792440<br />
f<br />
In Cina<br />
accertati 400<br />
“Villaggi<br />
<strong>del</strong> cancro”<br />
DR. ATTILIO SPIDALIERI<br />
Specialista in Endocrinologia e Diabetologia<br />
Le Figaro indica che il ministero cinese <strong>del</strong>- <strong>del</strong><br />
l’ambiente ha pubblicato, per la prima volta, la<br />
lista dei “ villaggi <strong>del</strong> cancro “, borghi nei qua- qua<br />
li il livello di inquinamento è tale che la popo- popo<br />
lazione di persone ammalate di cancro raggiun- raggiun<br />
gerebbe livelli allarmanti.<br />
La Cina conterebbe, secondo cifre ormai ufficiali,<br />
più di 400 villaggi con questa sinistra reputa- reputa<br />
zione.<br />
Le Figaro spiega così che in un testo che pro- pro<br />
clama la volontà di controllare i rischi legati al-<br />
l’esposizione a sostanze chimiche nell’ambien-<br />
nell’ambien<br />
te, durante il periodo <strong>del</strong> piano quinquennale (<br />
2011 – 2015 ), il ministero <strong>del</strong>l’ambiente ricono- ricono<br />
sce che il problema è importante e che i prodotti<br />
chimici tossici sono stati all’origine di numero- numero<br />
se crisi ambientali, legate all’inquinamento <strong>del</strong>- <strong>del</strong><br />
l’aria e <strong>del</strong>l’acqua. Esistono anche casi molto<br />
seri come i villaggi <strong>del</strong> cancro in alcune regioni<br />
circoscritte.<br />
Il quotidiano osserva che nelle campagne gli a-<br />
busi di imprese che inquinano senza limiti e sen- sen<br />
za ritegno alimentano il malcontento <strong>del</strong>le po- po<br />
polazioni rurali.<br />
Ma l’inquinamento che ha colpito Pechino nel<br />
gennaio scorso ha senza dubbio dato nuova am- am<br />
piezza al dibattito. Una nube di pericolosità i-<br />
nedita ha avvolto la capitale cinese per quasi tre<br />
settimane, smentendo l’idea che il fenomeno re-<br />
stasse limitato a qualche sacca industrializzata.<br />
Con il rapporto <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>l’ambiente il go- go<br />
verno centrale spera di dare una prova <strong>del</strong>la pro- pro<br />
pria volontà di non ignorare più il problema, ma<br />
di combatterlo.<br />
Le Monde rileva ugualmente che Pechino rico- rico<br />
nosce la presenza dei “ villaggi <strong>del</strong> cancro “, no- no<br />
tando che l’inquinamento è la causa di una au- au<br />
mentata mortalità in molte regioni.<br />
Il giornale spiega inoltre che, secondo il mini- mini<br />
stero <strong>del</strong>l’ambiente, il 23% degli stabilimenti chi- chi<br />
mici e farmaceutici costituisce una minaccia per<br />
i campi e le sorgenti di acqua in prossimità.<br />
Il nuovo piano di lotta contro l’inquinamento<br />
stabilisce notoriamente <strong>del</strong>le quote di emissio- emissio<br />
ne per una lista di prodotti chimici riguardanti<br />
sei settori industriali.<br />
IN SCENA GLI ALUNNI DELLA SEZIONE E<br />
“La festa <strong>del</strong>l'Orto”, recita<br />
di fine anno all’Ist. Adamo<br />
ATRIPALDA- Recita di<br />
fine anno per gli alunni<br />
<strong>del</strong>la sezione E <strong>del</strong>la<br />
scuola primaria “Nicolino<br />
Adamo” di Atripalda<br />
il cui direttore è<br />
Elio Parziale. “La festa<br />
<strong>del</strong>l'Orto” il titolo <strong>del</strong>la<br />
recita preparata dalle maestre Annamaria ed Elvira. Grande<br />
successo per i giovani studenti che hanno incassato<br />
gli applausi <strong>del</strong> pubblico e dei genitori.<br />
SARÀ RIPRISTINATA L’ANTICA SORGENTE A SAN GIULIO<br />
Grottolella, “Giornata Ecologica”<br />
con l’Ugl e Forum <strong>del</strong>la gioventù<br />
rismo Rino Medugno<br />
che si dice soddisfatto e<br />
coinvolto dall’iniziativa.<br />
“E’ il primo appuntamento<br />
specifico – sostiene<br />
il Vice Sindaco di<br />
Grottolella – che consentirà<br />
grazie al sostegno<br />
dei volontari di sistemare<br />
un luogo caratteristico<br />
di Grottolella senza gravio di spesa pubblica.<br />
L’intervento di riqualificazione sarà completato<br />
dall’analisi specifica e dettagliata <strong>del</strong>l’acqua <strong>del</strong>la<br />
sorgente per accertarne la potabilità e le caratteristiche<br />
mineralogiche. Anche questa spesa non graverà sulla<br />
spesa pubblica grazie alla sponsorizzazione <strong>del</strong> laboratorio<br />
AnalisiSata di Avellino”. Intanto nei prossimi<br />
giorni l’assessorato al turismo <strong>del</strong> comune di Grottolella<br />
pubblicherà il cartellone dettagliato <strong>del</strong>le manifestazioni<br />
estive. C’è molta attesa per la sagra <strong>del</strong><br />
maialino di Sant’Antonio in programma dal 21 al 23<br />
Giugno prossimo».
ALL’INTERNO<br />
18 - L’Ottocento visto da Sud<br />
Iannino<br />
19 - L’Irpinia patriottica<br />
Can<strong>del</strong>mo<br />
20- 21 - “Io, Padre Michele Bianco”<br />
Barbato<br />
Ai tempi di Dante si avvertiva<br />
molto fortemente<br />
l’esigenza di un rinnovamento<br />
morale e spirituale<br />
<strong>del</strong>la Chiesa che<br />
partiva soprattutto dai<br />
grandi ordini religiosi come I certosini, I<br />
Cistercensi, I Silvestrini, I Celestini, gli<br />
Olivetani, I Benedettini.I monaci vestivano<br />
abiti rudi<br />
dandosi regolamenti severi mangiando<br />
cibi poveri e nutrendosi di acqua e preghiere.In<br />
questo ambiente si sviluppò un<br />
culto tutto particolare per la Vergine Maria.<br />
Ogni monastero aveva un’icona dinanzi<br />
a cui , la sera prima di coricarsi, si<br />
piegavano in ginocchio per invocarne la<br />
protezione.<br />
La prima Madonna venerata a Montevergine,<br />
per la sua antichità, era detta di<br />
San Guglielmo, ma appariva troppo ieratica<br />
e distaccata per cui I Verginiani fecero<br />
di tutto per averne un a che fosse<br />
più vicina alla loro sensibilità religiosa. L’<br />
Abate Beda ricostruisce il momento in<br />
cui i monaci si rivolgono al pittore Montano<br />
d’Arezzo, e gli dicono come deve<br />
essere la Madonna che egli deve dipingere<br />
per loro. Deve essere come una Regina<br />
con una corona in testa e un mantello<br />
di colore blu con riflessi Dorati. Il<br />
trono regale deve recare i gigli di Francia.<br />
I piedi devono poggiare su un cuscino.<br />
La Madonna deve esprimere un sentimento<br />
di bontà e di dolcezza, ma anche<br />
di severità penetrando all’interno <strong>del</strong>la<br />
coscienza per estirparle il male contenuto.<br />
Il risultato a cui pervenne il Montano<br />
fu di particolare gradimento tanto<br />
che l’immagine Santa <strong>del</strong>la Madonna e<br />
<strong>del</strong> suo bambino divenne oggetto di venerazione<br />
da parte di principi e sovrani<br />
ed anche di gente povera ed ignorante.<br />
Ognuno poteva rivolgersi a lei e parlarle<br />
come meglio credeva. Importante era aprire<br />
il proprio cuore dinanzi a lei.Il quadro<br />
metteva d’accordo un po’ tutti: I teologi<br />
come la gente semplice . Doveva esprimere<br />
innanzitutto il simbolo <strong>del</strong>la<br />
verginità espresso attraverso il maphorion<br />
che le copre il capo. E’ Madre di Dio<br />
e tutti gli angeli le debbono rendere gli<br />
onori regali. Il Montano per rendere figurativamente<br />
il concetto,dipinge gli angeli<br />
molto molto piccoli. Si riconoscono<br />
per le aureole . I tre angeli <strong>del</strong>la base sono<br />
Gabriele,e Michele Raffaele. I due angeli<br />
posti sulla spalliera ed uno sulla base<br />
bruciano incenso mentre altri due sono<br />
angeli cantori . Sulla base Gabriele fa<br />
degli strani segni con cui spiega la doppia<br />
natura di Gesù Bambino uomo e Dio<br />
e nello stesso tempo ed indica la Trinità<br />
con la mano sinistra. L’angelo che sta al<br />
centro , ha nelle mani un globo per indicare<br />
la supremazia di Dio sul creato.Il<br />
terzo angelo volge lo sguardo verso la<br />
Madonna affinché aiuti I suoi fe<strong>del</strong>i a salvarsi.<br />
La Madonna per oltre sette secoli<br />
è rimasta nella cappella Angioina ma nel<br />
1960 fu trasferita nella nuova chiesa per<br />
consentire una maggiore presenza di pellegrini.<br />
Lì è rimasta fino allo scorso anno<br />
quando il nuovo Abate, per ispirazione<br />
divina interpellò il Soprintendente<br />
Giuseppe Muollo se era possibile trasferire<br />
di nuovo la Madonna nella vecchia<br />
cappella. Dopo una attenta ricognizione<br />
si capì che la Madonna poteva ritornare<br />
nella antica sede senza subire al-<br />
CULTURA<br />
SPETTACOLI<br />
24-25 - Ariano e il “Campanile Sera”<br />
Alterio LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
cun danno. Occorreva creare un sistema<br />
di argani e di carrelli che consentissero<br />
di maneggiare la preziosa tavola con la<br />
massima libertà possibile. Una visione<br />
più ravvicinata e dettagliata hanno dimostrato<br />
che l’artista che ha eseguito è<br />
senza dubbio Montano d’Arezzo lo stesso<br />
che ha eseguito gli affreschi <strong>del</strong> Duomo<br />
di Napoli.<br />
Montano pur aderendo aalla tradizione<br />
pittorica di Cimabue e Giotto si proponeva<br />
come un artista moderno.<br />
Il restauro moderno ha dovuto sanare I<br />
guasti causati dagli interventi <strong>del</strong> 60 determinati<br />
dall’uso di una vernice che si era<br />
ossidata accentuate il colore nero <strong>del</strong><br />
fondo. La Madonna nera era tale per questa<br />
ragione non perché nata così. Le principali<br />
scoperte sono avvenute grazie a<br />
questo intervento che ha chiarito come<br />
il colore sia stato disteso direttamente sul<br />
legno e solo occasionalmente su un leggero<br />
strato di fondo. La tecnica seguita<br />
è quella <strong>del</strong> cartone preparatorio e <strong>del</strong>la<br />
trasposizione mediante sinopia. Insomma<br />
un bel lavoro se si esclude la scelta<br />
dei tasselli da adoperare come campioni<br />
risultati non molto significativi per<br />
una esatta datazione.<br />
E’ opinione diffusa quella di addossare<br />
all’euro le colpe <strong>del</strong>l’attuale interminabile<br />
crisi economica. Non è la prima<br />
volta che viene tirata in ballo la moneta,<br />
colpevole dei disastri dei popoli, ieri<br />
come oggi.<br />
L’ Archivio Storico per le Province Napoletane,<br />
Anno III, f. I Napoli 1878 riporta<br />
un interessante, e per alcuni versi<br />
attualissimo, saggio di Scipione Volpicella<br />
intitolato Affari <strong>del</strong>la Mutazione<br />
<strong>del</strong>la Moneta <strong>del</strong>l'Anno 1622. Scrive<br />
l’autore <strong>del</strong>l’articolo: “In un codice <strong>del</strong>la<br />
Biblioteca Nazionale di Napoli …s'incontra<br />
alle carte 33-44 una scrittura intitolata:<br />
Affari <strong>del</strong>la mutazione <strong>del</strong>la<br />
moneta <strong>del</strong>l' anno 1622 cavati dagli Annali<br />
<strong>del</strong>la Città e Regno di Napoli mano<br />
scritti appresso l'autore Nicolò Caputo”.<br />
Veniamo a sapere che nell’anno 1622:”<br />
S'accrebbero le calamità <strong>del</strong>l'anno antecedente,<br />
che s' aggiravano in quelli<br />
due poli, il primo <strong>del</strong>la carestia de' grani<br />
ed altre vettovaglie, ed il secondo <strong>del</strong>la<br />
moneta corrosa, chiamata in questo<br />
Regno per disprezzo zannetta”. Si tratta<br />
<strong>del</strong> mezzo carlino d’argento coniato<br />
a Napoli durante i regni di Filippo II<br />
(1527-1598) e di Filippo III (1578-1621)<br />
di Spagna.<br />
La situazione nel Regno napoletano era<br />
grave:” E toccante al primo capo, il<br />
mancamento de' viveri, e principalmente<br />
de' grani, perché ascesero sino a<br />
docati sei il tomolo, fu cagionato dalle<br />
continue piogge di quattro mesi, accompagnate<br />
da terribili venti scirocchi,<br />
che non meno rendevano tempestoso il<br />
mare a' naviganti che guaste le strade<br />
<strong>del</strong>le Provincie per la condotta <strong>del</strong>le vettovaglie<br />
per terra; per lo che la città metropoli<br />
pativa i travagli <strong>del</strong>la fame”. In<br />
quell’anno il “Cardinal don. Antonio<br />
Zabatta arcivescovo di Burgos, maneggiava<br />
le redini <strong>del</strong> pubblico governo<br />
con carico di viceré”, incarico che<br />
tenne per due anni dal 14 dicembre<br />
1620. Sfortuna volle che durante il suo<br />
governo il Regno fu funestato da calamità<br />
naturale, la carestia, e dalla “sciagura<br />
<strong>del</strong>le Zannette e di altre monete ritagliate”,<br />
un’ alterazione monetaria.<br />
“Ma, per rimediarsi al misfatto de' falsificatori<br />
e ritagliatori di denari, ne furono<br />
in un giorno molti condannati al<br />
remo, altri desterrati, ed altri con vituperosa<br />
morte fatti perire , proibendosi<br />
a' bancherotti e tiratori d'oro il poterne<br />
comprare. E con tutto ciò le calamità<br />
<strong>del</strong> Regno furono grandi e maggiori di<br />
gran lunga che sperimentarono in tempo<br />
<strong>del</strong>la buona moneta, ragionate solo<br />
dalla poca quantità che ne fu zeccata.<br />
Onde il Regno tutto ne restò scarsissimo,<br />
né si poteva giungere a quell'abbondanza<br />
che n'era stata prima; ché si<br />
stimava che la sola moneta zannetta ascendesse<br />
a sei milioni , <strong>del</strong>la quale i<br />
banchi si ritrovarono pieni ed i cittadini<br />
abbondanti. Laonde ottimamente registrò<br />
il Reggente Carlo Tappia Marchese<br />
di Belmonte, che non si può dar mutazione<br />
di moneta senza sconvolgi-<br />
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
&<br />
La Madonna, come una Regina<br />
I monaci si rivolsero al pittore Montano d’Arezzo e gli comunicarono l’immagine che avrebbe<br />
REDAZIONE CULTURA<br />
IL CONVEGNO<br />
Francesco Guarino<br />
nelle pittura <strong>del</strong> Seicento<br />
SOLOFRA - Venerdì 14 giugno alle ore 18:00<br />
Solofra ospiterà Riccardo Lattuada, docente<br />
di Storia <strong>del</strong>l’Arte Moderna presso la Seconda<br />
Università degli Studi di Napoli. Nel Salone<br />
maggiore <strong>del</strong> Palazzo Orsini, oggi sede municipale<br />
presenterà il volume “Francesco Guarino<br />
da Solofra (1611-1651) nella pittura napoletana<br />
<strong>del</strong> Seicento” edito da Paparo. Si tratta<br />
di una ristampa aggiorna ta di quello che è<br />
stato il primo contributo organico su uno dei<br />
più importanti pittori <strong>del</strong>l’Italia meridionale<br />
nella prima metà <strong>del</strong> Seicento. La nuova edizione<br />
è stata redatta distinguendo chiaramente<br />
il testo <strong>del</strong> 2000 dalle nuove aggiunte e preci-<br />
sazioni. Le nuo ve parti consistono in una introduzione<br />
alla seconda edizione, che serve<br />
anche come sin tetica rassegna degli studi degli<br />
ultimi anni sulla pittura a Napoli nella prima<br />
metà <strong>del</strong> Seicento. La discussione sulle<br />
nuove pro poste attributive prodotte dalla critica<br />
dal 2000 al 2012 è contenuta in una nuova<br />
sezio ne dopo il catalogo ragionato <strong>del</strong>le opere<br />
di Francesco Guarino. La nuova introduzione,<br />
al pari di tutte le parti saggistiche <strong>del</strong><br />
libro, è redatta in Italiano e in Inglese. Fondamentale<br />
per la realizzazione <strong>del</strong> volume è stato<br />
l’apporto <strong>del</strong>lo sponsor tecnico “Officina<br />
s.r.l. - Chimica in Movimento” <strong>del</strong>la famiglia<br />
D’Onofrio di Solofra. La cerimonia di presentazione<br />
<strong>del</strong>l’opera è sotto l’egida <strong>del</strong>l’Associazione<br />
A.S.Be.Cu.So. (Associazione Salvaguardia<br />
Beni Culturali Solofra), con il patrocinio<br />
<strong>del</strong>la Città di Solofra e la collaborazione<br />
<strong>del</strong>la Proloco. Il benvenuto sarà affidato al<br />
Sindaco Michele Vignola e al Mons. Mario<br />
Pierro, Primicerio <strong>del</strong>la Collegiata. Interverranno:<br />
Antonio Braca per la Soprintendenza<br />
di Salerno ed Avellino; Rosanna Cioffi direttore<br />
<strong>del</strong> Dipartimento di Lettere e Beni Culturali<br />
<strong>del</strong>la Seconda Università degli Studi di Napoli;<br />
Mario Alberto Pavone ordinario di Storia<br />
<strong>del</strong>l’Arte Moderna a Salerno.<br />
SOCIETA’<br />
TRA PRESENTE E PASSATO<br />
La moneta zannetta<br />
VIRGILIO IANDIORIO<br />
mento <strong>del</strong> pubblico; e però che il principe<br />
non vi deve venire se non' astretto<br />
dalla necessità ... Mercé che i banchi<br />
tutti e sette mancarono , e la moneta<br />
nuova , per essere d' ottima lega e soprabbondante<br />
di peso, fu estratta furtivamente<br />
dal Regno, e pochissima ne fu<br />
zeccata”.<br />
Chi se la vide male fu proprio il cardinale<br />
viceré, il quale il giorno <strong>del</strong>l' Epifania<br />
<strong>del</strong>l’anno 1622, venne persuaso<br />
dal Prefetto <strong>del</strong>l'annona a farsi vedere<br />
per la città. “Dalla quale sul principio<br />
che cominciò a governare fu stimato di<br />
gran talento, ma di soverchia facilità di<br />
tratto, e di genio così amoroso che non<br />
sapeva condannare i <strong>del</strong>inquenti, e condannati<br />
ancora li assolveva dalle pene<br />
dovute quando ne veniva richiesto per<br />
grazia; onde ne cadde prima in ottimo<br />
concetto di principe santissimo , e poscia<br />
in odio a’ Napolitani , che non vogliono<br />
altro che l'abbondanza: essendo<br />
pur troppo vero l'ammaestramento di<br />
quel gran politico, che i governatori de'<br />
regni, anche inetti, sono adorati da' popoli<br />
nel primo semestre, e nel secondo<br />
poi amati, nel terzo odiati, ed in capo<br />
a due anni calunniati e perseguitati come<br />
una pubblica peste anche gli ottimi”.<br />
Mentre in carrozza , si avviava<br />
verso il Duomo,” ove maggiormente<br />
concorrevano le processioni <strong>del</strong> popolo,<br />
sentì colle proprie orecchie parole irreverenti<br />
e verso la sua persona poco amorevoli,<br />
affermando molti temerarii<br />
ed insolenti cagionarsi questa carestia<br />
dalla cattiva moneta che si spendeva in<br />
quel tempo, e non dalle scarse raccolte<br />
di tanti anni antecedenti”. Il 4 maggio<br />
<strong>del</strong>lo stesso anno dalle parole ingiuriose<br />
si passò alle vie di fatto:” S'incominciò<br />
a sentire d' una fazione di gente<br />
vile e malcontenta il prologo d'una<br />
sanguinosa tragedia, a cagione che, passeggiando<br />
per la città il Cardinale insieme<br />
col Conte di Monterey venuto da<br />
Roma per ambasciatore , giunsero nella<br />
strada <strong>del</strong>l' Olmo, ed ecco che alcuni<br />
temerarii plebei, <strong>del</strong>la gente più vile<br />
e disperata di quel rione, ebbero ardire<br />
di manomettere il Cardinale, tirandoli<br />
<strong>del</strong>le pietre, con altre insolenze ed ingiurie,<br />
parendo a questi ignoranti poltroni<br />
che lui fosse stato cagione di tanti<br />
mali. Ed allora s' avvide il Viceré, che<br />
le sedizioni si vogliono estinguere nella<br />
radice quando cominciano a germogliare,<br />
e non aspettare che l'insolenza<br />
prenda forza… Laonde mosso adesso<br />
da giustissimo sdegno ne <strong>del</strong>egò la causa<br />
al Reggente Giovanbattista Valenzuola<br />
ed a' Consiglieri Cesare Alderisio,<br />
Pomponio Salvo e Scipione Rovito, dai<br />
quali contro i colpevoli <strong>del</strong>inquenti a'29<br />
<strong>del</strong> medesimo mese fu promulgata sentenza…<br />
in esecuzione <strong>del</strong>la quale furono<br />
questi disgraziati condotti sui carri<br />
e per le strade con infocate tenaglie<br />
afflitti nel petto e nelle mammelle , e<br />
poi a colpo di martello fatti morire su<br />
le ruote nella Piazza di Porto, ed i loro<br />
cadaveri divisi in pezzi esposti alli augelli<br />
<strong>del</strong>l' aria senza sepoltura, e le case<br />
diroccate e menatovi sale”.<br />
Virgilio Iandiorio<br />
17
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
L’Ottocento visto da Sud<br />
Ceppaloni dipendeva “dal circondario di Altavilla per il Giudice Regio e di Avellino per i tribunali nel paese”.<br />
La difficoltà degli scambi commerciali ed economici per l’assenza di vie rotabili, la scarsa scolarizzazione<br />
I<br />
FIORENZO IANNINO<br />
Nel dizionariogeografico<br />
<strong>del</strong> Regno<br />
di Napoli pubblicato<br />
da Lorenzo Giustiniani<br />
nel 1797, a<br />
proposito di Ceppaloni<br />
si leggono note assai<br />
scarne: “Terra in Principato Ulteriore,<br />
in diocesi di Benevento, distante da<br />
Montefuscolo miglia 6, abitata inoggi<br />
da circa 2500 individui, in tutti i suoi<br />
piccioli dieci casali appellati Avella, Garemelle,<br />
Guglieri, Chianche, Manni,<br />
Picciolilli, Pipicielli, Santacroce, Valva,<br />
San Giovanni. La tassa <strong>del</strong> 1532 fu di<br />
fuochi 205, <strong>del</strong> 1561 di 290, <strong>del</strong> 1595<br />
di 5<strong>09</strong>, <strong>del</strong> 1648 di 235, e <strong>del</strong> 1669 di<br />
133”. Mancano, nel testo, quelle pur<br />
minime informazioni sull’economia, la<br />
storia e i monumenti, che di solito l’autore<br />
ci offre per molti altri paesi. Per<br />
saperne qualcosa in più, si può far ricorso<br />
ad un posteriore manoscritto<br />
“Cenno statistico, geologico, fitologico,<br />
zoologico e commerciale di Ceppaloni”,<br />
inviato nel 1853 alla Reale Società Economica<br />
di Principato Ultra dal medico<br />
Onofrio Parenti, che divenne poi direttore<br />
<strong>del</strong>l’Orto agrario provinciale di<br />
Avellino.<br />
Notizie statistiche e curiose<br />
Il documento abbonda di informazioni<br />
statistiche: sappiamo, così, che il paese<br />
dipendeva “dal circondario di Altavilla<br />
pel Giudice Regio e di Avellino pei<br />
tribunali nel paese” (dopo il 1860 sarà<br />
invece incluso nella neoistituita provincia<br />
di Benevento) e che l’amministrazione<br />
comunale era di seconda<br />
classe, con un conciliatore ed un “supplente<br />
giudiziario”. Dettagliate note sono<br />
dedicate alla “condizione zoologica<br />
popolare”, cioè alla demografia. In<br />
quell’anno Ceppaloni contava circa<br />
3400 abitanti, ulterioremente suddivisi<br />
per fasce d’età, sesso e stato civile.<br />
La media dei matrimoni annui ascendeva<br />
a trenta a fronte di trentadue<br />
morti ed ottanta nati. Curioso e comunque<br />
interessante è anche l’analitico<br />
censimento <strong>del</strong>la popolazione animale<br />
domestica, dai cavalli alle galline,<br />
con relative indicazioni sulla natalità e<br />
la mortalità (sappiamo, ad esempio,<br />
che in quell’anno erano morte 80 galline<br />
e 10 galli d’india). Leggendo le<br />
informazioni sulla “condizione popolare<br />
per stato economico”, cioè sullo stato<br />
sociale e sui mestieri esercitati in<br />
paese, apprendiamo che la gran parte<br />
degli abitanti (1251) erano genericamente<br />
indicati come possidenti (senza<br />
distinzioni di reddito, però).<br />
I cittadini ufficialmente considerati<br />
“poveri” erano soltanto dieci (cinque<br />
maschi ed altrettante femmine).Vi erano<br />
poi 407 “contadini” e 50 “individui<br />
all’attuale servizio militare”. Gli addetti<br />
alle “arti liberali” erano: tre medici,<br />
altrettanti “agrimensori” e quattro notai<br />
e legali. I cosiddetti “artisti” oggi<br />
diremmo artigiani) erano: otto muratori,<br />
dieci sarti, cinque “legnaioli”, dieci<br />
calzolai, sei barbieri e salassatori,<br />
quindici tessitrici, due sensali, dodici<br />
commercianti. L’unica nota curiosa è<br />
data dai sei suonatori di tamburo.<br />
Completavano il quadro i dodici frati<br />
(sacerdoti e laici) <strong>del</strong> convento dei<br />
Riformati e gli undici sacerdoti secolari<br />
(“incluso il Parroco, che dirige la<br />
parrocchia, e <strong>del</strong>l’economi, uno addetto<br />
alla cura <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong> villaggio<br />
Cianche e l’altro a quella <strong>del</strong> villaggio<br />
S. Giovanni, fornite entrambe da Battistero”).<br />
Soffermandoci ancora sulla<br />
struttura ecclesiastica, apprendiamo<br />
che in paese vi erano un cimitero comunale<br />
e due “camposanti principiati<br />
e non finiti”. Un fugace appunto è dedicato<br />
alle opere d’arte: “ è notabile<br />
nella Chiesa Parrocchiale un quadro<br />
<strong>del</strong>la Passione, che pretendesi essere<br />
opera <strong>del</strong>li Zingari; e nella chiesa de’<br />
Riformati è degna di menzione la statua<br />
di San Francesco, di cui s’ignora<br />
l’autore. Vi è una cappella rurale poi<br />
<strong>del</strong>la famiglia Iannotti, dipendente dal<br />
Cappellano regio”.<br />
Uomini illustri e povera gente<br />
Sfiorando il tema <strong>del</strong>la “condizione<br />
onorifica” di Ceppaloni, l’autore <strong>del</strong>la<br />
memoria ricorda che “merita onorevol<br />
menzione il non guari trapassato, di<br />
cui compiangiamo per sempre la perdita,<br />
don Luigi Barone, giovane di bella<br />
riuscita nella pittura, che fissatosi in<br />
Napoli fu più volte premiato nelle<br />
esposizioni solenni per invenzione e finezza<br />
de’ suoi dipinti”.<br />
Altri personaggi illustri erano monsignor<br />
De Blasio, vescovo di Castellaneta,<br />
nato nel secolo precedente, e “l’arciprete<br />
don Domenico Iannotti, che di<br />
proprio corredò di molti ornamenti la<br />
Chiesa parrocchiale”. Infine, “per opera<br />
di beneficenza deve ricordarsi don<br />
Onofrio Parenti seniore, che nella carestia<br />
<strong>del</strong> 1764 somministrò di pane l’in-<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
tiero comune”.<br />
Riguardo alla “condizione sanitaria” il<br />
quadro <strong>del</strong>ineato è a suo modo ottimistico:<br />
“ la pubblica salute non va compromessa<br />
per cause miasmatiche o cosmotelluriche<br />
giacché l’aria è salubre,<br />
le acque sono pure, perlocché non si<br />
hanno a deplorare malattie di periodo,<br />
o altre da simili cagioni dipendenti.<br />
Non ho curato ancora nello esercizio di<br />
mia professione alcuna tubercolosi, ed<br />
un medico che ha 35 anni di esercizio<br />
ne ha assistito un solo in sua vita. Le<br />
malattie contagiose poco si travagliano;<br />
i morbi acuti d’indole infiammatoria,<br />
son quelli che più vi dominano. Non vi<br />
è condotta medica né cerusica, ma i<br />
medici e cerusici che vi sono si prestano<br />
per tutti, precise pei poveri gratuitamente.<br />
La inoculazione vaccinica è in buono<br />
stato, ed annualmente s’inoculano non<br />
meno di 50 fanciulli. Gli animali d’industria<br />
agricola andiedero soggetti nell’anno<br />
scorso alle afte contagiose, ma<br />
previo pochi preservativi non si ebbe a<br />
deplorare la morte di alcuno”.<br />
Qualche nota critica la ritroviamo invece<br />
nel capitolo dedicato all’istruzione:<br />
“si manca di maestro normale, ma<br />
parecchi fanciulli sono inviati nel leggere<br />
e scrivere ed altri rudimenti da’<br />
frati Rifrormati, ed altri sacerdoti secolari,<br />
ma col metodo barbaro individuale;<br />
giunti a dieci o dodici anni si spediscono<br />
in Benevento dalle famiglie comode,<br />
ed i meno agiati si danno alla<br />
agricoltura. Si manca pure <strong>del</strong>la maestra<br />
<strong>del</strong>le fanciulle, perciò poche sono<br />
quelle che si istruiscono <strong>del</strong>le arti donnesche”.<br />
Occupandosi <strong>del</strong>le istituzioni<br />
di beneficenza, Parenti lamentò che<br />
l’antica rendita annua di trecento ducati,<br />
vincolata al “mantenimento di un<br />
Ospedale pe’ poveri” era ora passata<br />
STORIA DEL TERRITORIO<br />
alle spese di culto: in poche parole, era<br />
diventata appannaggio <strong>del</strong> clero, “contro<br />
la santa ispirazione de’ fondatori”.<br />
Un’altra istituzione ritenuta particolarmente<br />
utile per la popolazione contadina,<br />
ma purtroppo anch’essa scomparsa<br />
da tempo, era il Monte frumentario:<br />
“Potrebbe il Municipio fondarlo<br />
facilmente cogli avanzi di cassa luoghi<br />
pii e comunali, nonché da significatorie<br />
provenienti dall’una o l’altra gestione,<br />
come pure dalla liberalità de’ privati,<br />
aprendo apposite soscrizioni”.<br />
Il commercio è frenato<br />
dalla rete viaria<br />
Le maggiori produzioni locali (che erano<br />
“il vino, il frutto ed il grano”) venivano<br />
acquistate dagli “incettatori napoletani<br />
e di Terra di Lavoro”. Purtroppo,<br />
però, la mancanza di strade adeguate<br />
rendeva difficoltosa la consegna<br />
<strong>del</strong>la merce, con conseguenze negative<br />
sui prezzi: “in quanto al commercio sarebbe<br />
alquanto attivo se avesse strade<br />
rotabili, poiché il comune dista quattro<br />
miglia da Benevento, sei da Montesarchio<br />
e dieci da Avellino.<br />
E’ in costruzione una traversa rotabile,<br />
che menerà sulla strada Irpina Ferdinandea,<br />
ma se ne rende trascurato il<br />
proseguimento non solo, ma ancora deperire<br />
il già costruito, colpa di nostra<br />
oscitanza”.<br />
Una soluzione poteva essere il passaggio<br />
in zona <strong>del</strong>la ferrovia, che a torto<br />
si immaginava prossimo: “Ma non<br />
lungi sarà il giorno <strong>del</strong>la costruzione di<br />
una ferrovia, che unisca il Tirreno e<br />
l’Adriatico, e che il progresso europeo e<br />
la posizione naturale <strong>del</strong> nostro regno<br />
reclamano. Dessa per condizione topografica<br />
indispensabile deve accostarsi a<br />
Benevento, corre il Calore e menarsi<br />
18<br />
nelle Puglie, per tale opera ne sentirà<br />
tutto il regno l’utile e più questo comune<br />
per esservi limitrofo”. Le fiere annuali<br />
erano due: “ La prima al 1° 2° 3°<br />
4° giorno di agosto ( detta <strong>del</strong>la Porziuncola)<br />
ed è molto accorsata, negoziandovisi<br />
di assai bovini ed altri animali<br />
ancora; ed i calzolai di Montesarchio<br />
vi fanno molto commercio di scarpe.<br />
L’altra fiera è detta <strong>del</strong>l’Addolorata,<br />
si celebra a 15 e 16 settembre, ma è<br />
poco accorsata per mancanza di zelo<br />
pubblico nelle Autorità Comunali”. Infine,<br />
ricordando che in estate per Ceppaloni<br />
passavano numerosi “abitanti di<br />
tutta la Valle Caudina, e molti paesi di<br />
Terra di Lavoro, per condursi alla Macina<br />
nei molini di Chianche e Chienchetella,<br />
messi all’est <strong>del</strong> nostro territorio”,<br />
Parenti osservò che, con strade<br />
migliori e più sicure, “farebbesi stazione<br />
di deposito nell’abitato con grande<br />
utile pubblico per i prodotti di ogni<br />
natura, che si consumerebbero”.<br />
Consigli per il vino<br />
Il rapporto di Parenti è ricco di osservazioni<br />
sull’agricoltura e sul sistema<br />
vegetale <strong>del</strong> paese: tutte le piante esistenti<br />
sul territorio sono minuziosamente<br />
censite e catalogate. Non mancano<br />
poi le tabelle dedicate alla produzione<br />
annua dei frutti. Particolare attenzione<br />
è rivolta all’uva e al sistema<br />
di vinificazione, con relativi consigli<br />
pratici: “ Di viti se ne coltivano per frutto<br />
e per vino […] Non vi ha sito <strong>del</strong> territorio<br />
comunale, che non sia coverto<br />
da vitigni, ed ogni possidente ne coltiva<br />
per uso proprio e per venderne; vi sono<br />
talune contrade, che danno vino generoso,<br />
altre poderoso ed altre finalmente<br />
leggiero. Potrebbesene migliorare<br />
la qualità, perfenzionandone la coltura<br />
nonché la manufatturazione e conservazione<br />
<strong>del</strong> vino; perlocché ho fatto<br />
costruire <strong>del</strong>le botti col metodo seguente,<br />
cioè la prima più piccola, e l’ultima<br />
più grande, onde servire gradatamente<br />
per la fermentazione e travasazione<br />
nella medesima cantina, senza deteriorazione<br />
<strong>del</strong>le qualità […]”<br />
Tra le altre piante pregiate e diffuse<br />
nell’agro di Ceppaloni vi erano le ciliege<br />
e i fichi, “di squisito gusto e ricercati<br />
ne’ mercati di Benevento, Montesarchio<br />
ed Altavilla”. Gli ulivi, invece,<br />
“vegetano e fruttificano propiziamente<br />
presso l’abitato, ma la coltura è<br />
ristretta”. Si stava intanto diffondendo<br />
l’uso <strong>del</strong>la patata, che “coltivasi ne<br />
terreni sciolti, e vi produce bene piantandosi<br />
di marzo; si ha un solo tipo,<br />
mancando <strong>del</strong>la gialla ed altre varietà<br />
ricercate”.<br />
Non mancano, infine, le notizie sulla<br />
caccia e la pesca, che integravano l’economia<br />
ed il regime alimentare dei<br />
ceppalonesi: “Gli animali che ordinariamente<br />
di cacciano sono i quadrupedi<br />
ed i volatili suddetti, ed a chi ammazza<br />
una volpe, gli statuti municipali<br />
accordano un premio di carlini dieci<br />
dal fondo <strong>del</strong>le multe, atteso il danno<br />
che arreca all’industria agricola un tale<br />
animale. Di certe epoche, gli uccelli<br />
di transito sono eccellenti, come la beccaccia,<br />
tordo, lodola, beccafico. La pesca<br />
più ordinaria si fa nel fiume Sabato<br />
di rane, gamberi, anguille, trotte ecc,<br />
taluni proprietari ne hanno nelle vasche<br />
o peschiere; riprovo l’uso di materie venefiche<br />
che ne distruggono cento per<br />
averne uno”.
Guglielmo Pepe<br />
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
La “Regione Irpina” e i suoi patrioti<br />
La R. Società Economica ebbe un ruolo fondamentale. Tre le relazioni topografiche <strong>del</strong> 1816 in cui si condanna un regime<br />
ormai in disfacimento. Nella zona di Avellino si affinavano gli animi e i cuori di uomini pronti alla rivolta<br />
ADAMO CANDELMO<br />
Forse era soltanto il dispetto<br />
per il mancato moto rivoluzionario<br />
<strong>del</strong> 3 maggio, forse<br />
era il presagio di quello<br />
che già di lì a un mese stava<br />
per maturare ai primi di<br />
luglio! Ma non si trattava di un episodio<br />
isolato, di un fatto singolo dovuto<br />
ad un patriota. La "R. Società Economica",<br />
in quel tempo, fu una vera e<br />
propria fucina di patrioti. Sono <strong>del</strong> 1816<br />
tre "Relazioni topografiche", quella di<br />
S. Lucia di Serino, redatta da Luigi Pelosi,<br />
quella di Torella da Michele Marchese,<br />
e quella di Altavilla da Pasquale<br />
Salerno: fra riga e riga di queste relazioni,<br />
un passo dietro l'altro, vi è la<br />
condanna di un regime che è ormai in<br />
disfacimento economicamente prima<br />
ancora che politicamente. Un esempio<br />
per tutte: il rendiconto <strong>del</strong>le spese <strong>del</strong>la<br />
città di Avellino verso la fine <strong>del</strong> XVIII<br />
secolo. Le rendite <strong>del</strong> Comune erano,<br />
rappresentate dalla somma di ducati<br />
7116, 5, di cui 6400 provenienti da gabelle.<br />
Di queste alla Regia Corte andavano<br />
ducati 1326, e alla stessa, per pagamenti<br />
fiscali, altri 2841 ducati; e soltanto<br />
al Principe di Avellino (per scannaggio,<br />
forno e taverna) andavano 740<br />
ducati senza peraltro considerare il "solito<br />
regalo per il Natale" (così si intitolava<br />
questa partita) consistente in prosciutti,<br />
salami, lardo, formaggi per il valore<br />
di ducati<br />
115,13. E quasi per contrappunto si notava<br />
in quei "ragguagli" che ben poche<br />
diecine di ducati erano previsti per il<br />
"mastro di Scuola" e per il medico. In<br />
queste relazioni vi si poteva leggere che<br />
non vi erano né medici, né "cerusici<br />
condottari" <strong>del</strong> Comune, non da pubblici<br />
stabilimenti; e tra gli "speziali" vi<br />
erano alcuni che di questa materia non<br />
si intendevano. L'ostetricia era nelle<br />
mani di donnicciole ignoranti, diffusi i<br />
morbi venerei e curati, da "segretisti" e<br />
donnicciole.<br />
Nello studio di queste vicende economiche<br />
<strong>del</strong>la "Regione Irpina" (così venne<br />
indicata la zona di Avellino dalla<br />
Massoneria che doveva dar vita al primo<br />
nucleo <strong>del</strong>la Carboneria) si affinavano<br />
gli animi e i cuori dei patrioti e<br />
nello spingere all'azione e alla rivolta<br />
tenevano soprattutto a mente, e avevano<br />
buon gioco, il tenore di vita di un<br />
popolo stremato dalle gabelle, dalle pestilenze,<br />
dai soprusi. E a riprova di ciò<br />
troviamo nel 1817 insignito <strong>del</strong>la carica<br />
di vice presidente <strong>del</strong>la "Società Economica"<br />
Pietro <strong>del</strong> Luca da Montefusco,<br />
colui che doveva essere La mente<br />
<strong>del</strong>la rivoluzione <strong>del</strong> 1820 e alla cui<br />
penna si debbono quei caldi proclami<br />
che il de Concilij, che certamente letterato<br />
non era, andava pubblicando nei<br />
giorni fortunosi <strong>del</strong> luglio.<br />
Quell'attività patriottica era ormai diventata<br />
di dominio pubblico; e la voce<br />
volò fino a Napoli e il risultato fu che<br />
Guglielmo Pepe veniva trasferito in Calabria<br />
e Lorenzo de Concilij in Abruzzo.<br />
Il Pepe, verso la metà di giugno<br />
dové lasciare Avellino e i" de Concilij vi<br />
rimase temporeggiando e preparando<br />
quella rivolta ch'egli già sapeva essere<br />
nell'aria. I piccoli giornaletti alla macchia,<br />
i cartelli che venivano apposti di<br />
notte sui muri,sul portone <strong>del</strong>lo stesso<br />
Palazzo di Città sono ormai di pubblico<br />
dominio,corrono di bocca in bocca. Il<br />
22 e il 24 giugno i deputati carbonari<br />
<strong>del</strong>le varie provincie tenevano ad Avellino<br />
due assemblee, e su un foglio manoscritto<br />
giusto di quell'epoca è detto<br />
che i deputati giurarono "di correre alle<br />
armi tostoché si attentasse alla libertà<br />
di uno solo dei soci". Ma nessuno aveva<br />
voglia di attentarvi, e lo stesso Lorenzo<br />
de Concilij si destreggiava abil-<br />
mente e a Napoli faceva apparire la sua<br />
voce molto aspra verso i patrioti e ad<br />
Avellino incitava all'azione.<br />
130 CAVALLEGGERI<br />
Nel citato elenco dei "fatti cronologici"<br />
successi ad Avellino dal '18 al '31 è riferito<br />
che un certo tenente Fresegna<br />
giunge a Nola a riferire a quei patrioti<br />
che le "Vindite" di Avellino e di Foggia<br />
sono pronte; e il 1^ luglio arriva ancora<br />
a Nola un tale Nunzio Scala mandatovi<br />
da Avellino da don Nicola Imbimbo<br />
uno dei settari più in vista -ad informare<br />
che "tutto è pronto in Principato<br />
Ultra". E a Nola non si fanno attendere.<br />
Il l^ luglio è la festa di S.Teobaldo,<br />
patrono <strong>del</strong>la Carboneria, e sotto i suoi<br />
auspici nella notte seguente i due sottotenenti<br />
Morelli e Silvati con 130 tra<br />
sergenti e soldati <strong>del</strong> Reggimento "Borbone<br />
Cavalleria" disertano dal quartiere<br />
di Nola secondati dal prete Minichini<br />
e da 21 settari e al grido di Monteforte!<br />
Monteforte! si dirigono verso Avellino<br />
dove sanno che Lorenzo de Concilij<br />
ha preparato il terreno. Sul numero<br />
dei cavalieri che disertarono dal quartiere<br />
di Nola, che è diverso in alcuni autori,<br />
non ci sono dubbi, secondo il Cannaviello,<br />
che ha consultato l'Atto di Accusa<br />
<strong>del</strong> R. Procuratore G. Brundesini<br />
contro il Pepe, Carrascosa e de Concilij.<br />
Il de Concilij infatti finge di combattere<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
gli insorti; in realtà li favorisce. Stabilisce<br />
un contatto con Morelli e Silvati, fa<br />
piegare lo squadrone verso Mercogliano<br />
per toglierlo dall'Appia. Chiama da<br />
ogni Comune le compagnie dei militi in<br />
pieno assetto di guerra, si pone in contatto<br />
coi comandanti amici <strong>del</strong>le provincie<br />
limitrofe, tiene a rapporto i capi<br />
settore (i due fratelli Giuseppe e Tommaso<br />
De Filippi, il maggiore Nicola Pio-<br />
nati, il capitano Preziosi, i tenenti Gallo<br />
e Giannattasio) e quindi alla fine di<br />
una laboriosa giornata si incontra segretamente<br />
con Morelli nelle vicinanze<br />
di Mercogliano. Primo risultato di questo<br />
incontro fu che la sera stessa Morelli,<br />
rafforzato da compagnie di militi<br />
che il de Concilij aveva posto a sua disposizione,si<br />
ricongiunge con Silvati<br />
sulle gole di Monteforte dove si temeva<br />
il maggior attacco <strong>del</strong>le truppe borboniche.<br />
L'indomani i cavalleggeri e i settari di<br />
Nola entrano in Avellino e con loro fa<br />
causa comune la Gendarmeria, i Fucilieri<br />
reali presidiari, i1 distaccamento<br />
Sanniti, i Carbonari. Morelli con sei<br />
"deputati <strong>del</strong> Popolo" (Gaetano Licastro,<br />
Nicola Imbimbo, Scipione Giordano,<br />
Giuseppe Vitale,Gabriele Damiani e<br />
Saverio Ranucci) si presenta alle autorità<br />
che erano radunate nel Palazzo <strong>del</strong>l'Intendente<br />
mentre il popolo tutto di<br />
Avellino insorgeva e acclamava i rivoltosi.<br />
Morelli spiega le ragioni che hanno<br />
spinto lui e Silvati all'impresa e annunzia,<br />
fra il generale giubilo, che non<br />
è lui l'autore di questa impresa, bensì il<br />
de Concilij che lo aveva più volte spinto<br />
e potendo poi al suo arrivo distruggere<br />
l'opera, l'aveva invece favorita e<br />
ingigantita. I "Deputati <strong>del</strong> Popolo" a<br />
loro volta annunziano il governo rappresentativo<br />
promulgato dalla Provincia<br />
ne domandano la sanzione sovrana<br />
I MOTI LIBERALI<br />
e proclamano capo di tutte le forze costituzionali<br />
Lorenzo de Concilij.<br />
La folla si moltiplicava sempre più nel<br />
Gran Largo dei Tribunali, de Concilij<br />
dovette più volte apparire al balcone,<br />
scendere nella stessa piazza; montava<br />
quindi a cavallo ed assumeva il comando<br />
<strong>del</strong>le milizie schierate. E in mezzo<br />
alla Piazza, seguito dagli altri esponenti<br />
<strong>del</strong>la rivolta, de Concilij giurò solennemente<br />
fe<strong>del</strong>tà alla costituzione di<br />
Spagna, precedendo così' di undici<br />
giorni il gesto di Ferdinando I. E da<br />
quel giorno il "Gran Largo dei Tribunali"<br />
la maggiore piazza di Avellino, prese<br />
il nome di "Piazza <strong>del</strong>la Libertà".<br />
Nome che tuttora reca nonostante un<br />
inutile tentativo dei fascisti cent'anni<br />
dopo di tramutarne il nome in "Piazza<br />
<strong>del</strong>la Rivoluzione";una rivoluzione,be-<br />
Pietro Colletta scrisse: “Cinque<br />
giorni di storia racchiudono<br />
i fasti di cinque<br />
secoli di gloria. gli avellinesi<br />
han ripigliato il nome<br />
degli Irpini e ne sono degni”<br />
ninteso,che non aveva nulla a che vedere<br />
con quella <strong>del</strong> 1820.<br />
CINQUE GIORNATE<br />
Le cinque giornate che ne seguirono<br />
possono, a giusto titolo, definirsi le<br />
"cinque giornate di Avellino". Il de<br />
Concilij postosi all'opera esautorò e sostituì<br />
col segretario generale Lucente,<br />
l'Intendente Sant'Agapito che non aveva<br />
voluto prestare giuramento; lanciò i<br />
proclami che già abbiamo ricordati; fece<br />
organizzare in ogni Comune <strong>del</strong>la<br />
Provincia una guardia di sicurezza interna<br />
per evitare contraccolpi reazionari<br />
ed anche le sempre possibili azioni di<br />
briganti. E intanto provvedeva a rafforzare<br />
i distaccamenti per evitare sorprese<br />
dai regi che già avanzavano dalla<br />
parte di Salerno coi generali Campana<br />
e Nunziante, e dalla parte di Mugnano<br />
<strong>del</strong> Cardinale coi generali Roccaromana<br />
e Carrascosa.<br />
Ma tutti evitarono gli scontri e temporeggiavano:<br />
quei generali- e soprattutto<br />
Carrascosa - condividevano l'ansia di libertà<br />
che già rifulgeva in Avellino e non<br />
volevano impegnare le truppe in una<br />
battaglia frontale; i piccoli scontri che<br />
si ebbero nelle gole di Monteforte, o al<br />
di qua di Montoro, furono sfavorevoli<br />
ai regi. Anzi, respinto il nemico sulla<br />
salita <strong>del</strong>la Laura, le truppe di de Concilij<br />
entravano il giorno 3 a Salerno e vi<br />
proclamavano la costituzione, come i<br />
settari lo stesso giorno l'avevano proclamata<br />
a Foggia.<br />
E con le provincie di Salerno e Foggia<br />
sollevata era la Basilicata; in agitazione<br />
erano il Molise e la Terra di Lavoro. E<br />
nella città di Avellino gli insorti ingrossavano<br />
e giungevano in forze da ogni<br />
parte: i battaglioni <strong>del</strong>l'Arianese comandati<br />
dal maggiore Florio, e dal Santangiolese<br />
comandati dal maggiore Alvino.<br />
E il giorno 5 il reggimento "Prin-<br />
19<br />
cipe Cavalleria" disertando con due<br />
cannoni da Nocera veniva a far causa<br />
comune con Avellino;un altro reggimento<br />
disertava da Foggia;lo stesso facevano<br />
nella notte dal 5 al 6 Guglielmo<br />
Pepe (che non aveva ancora raggiunto<br />
la sua destinazione in Calabria e si era<br />
trattenuto a Napoli) e il generale Napolitani<br />
che a capo di squadroni di cavalleria,<br />
si era diretto anch'egli ad Avellino<br />
ad ingrossare le forze al comando<br />
<strong>del</strong> de Concilij. In una parola - racconta<br />
il Cannaviello - il Regno tranquillissimo<br />
il 10 luglio, il giorno 5 era tutto in<br />
fiamme. Senonché la tranquillità che<br />
aveva preceduto il luglio, come abbiamo<br />
visto innanzi, era una tranquillità<br />
apparente: il popolo che a lungo aveva<br />
compresso il suo tormento, alfine esplodeva.<br />
Quelle manifestazioni, le sollecitazioni<br />
che provenivano<br />
a Napoli<br />
da ogni dove pie-<br />
garono alfine il<br />
governo e il Re,<br />
ormai impotenti a<br />
domare la sommossa.<br />
E quando<br />
nella stessa notte<br />
sul 6 luglio cinque<br />
eletti <strong>del</strong>la<br />
Carboneria, qualificatisiambasciatori<br />
<strong>del</strong> popolo si<br />
presentarono alla<br />
Reggia per<br />
comunicare a Ferdinando<br />
I che esso<br />
voleva la costituzione, il vecchio monarca<br />
si arrese. All'alba <strong>del</strong> 6 infatti un<br />
editto sovrano, affisso a tutti gli angoli<br />
<strong>del</strong>la Capitale e subito spedito ai rivoltosi<br />
e alle provincie, prometteva nel<br />
corso di otto giorni, le basi di una costituzione.<br />
L'entusiasmo fu generale; la costituzione<br />
non era stata ancora giurata "sui<br />
santi evangeli" che Guglielmo Pepe e<br />
Lorenzo de Concilij vollero che le truppe<br />
che avevano contribuito a quella pacifica<br />
rivoluzione avessero l'apoteosi<br />
<strong>del</strong>la Capitale.<br />
E infatti a Napoli convennero, la mattina<br />
<strong>del</strong> 9, ch'era una domenica, e dal<br />
campo di Marte sfilarono verso la Reggia<br />
in lungo corteo con molte bande<br />
musicali, il drappello di Morelli e Silvati<br />
(più tardi il 23 dicembre 1820 fu chiamato<br />
con legge <strong>del</strong> Parlamento lo<br />
"squadrone sacro", ma quale effimera<br />
legge se di lì a poco i due sottotenenti<br />
dovevano penzolare dalla forca <strong>del</strong> cardinal<br />
Ruffo!), e poi Pepe, Napoletani,<br />
de Concilij venivano a cavallo alla testa<br />
<strong>del</strong>le loro milizie, e poi il prete Luigi<br />
Minichini che sulla veste di prete aveva<br />
le armi <strong>del</strong> combattente, e poi le<br />
"vindite" e poi una lunga schiera di<br />
Carbonari coi loro vessilli. Le legioni Irpine<br />
si fregiavano <strong>del</strong>la fatidica coccarda<br />
tricolore e gridavano "Viva la Libertà";<br />
ma quello era un grido che già<br />
ne preannunziava un altro,quello che<br />
quarant'anni dopo,il 7 settembre 1860,<br />
doveva infiammare i cuori dei napoletani<br />
e, degli Italiani tutti: "Viva l'Unita<br />
d'Italia".<br />
E Pietro Colletta scriveva qualche mese<br />
dopo sul giornale "l'amico <strong>del</strong>la costituzione"<br />
che vide la luce dieci giorni<br />
dopo la elargita costituzione: "Cinque<br />
giorni di storia racchiudono i fasti di<br />
cinque secoli di gloria. Gli Avellinesi<br />
han ripigliato il nome degli Irpini e ne<br />
sono degni".
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong> PRIMO PIANO<br />
Colloquio con padre Michele Bianco<br />
La speranza? Il risveglio etico<br />
“Sono necessarie una macroetica ma anche un’etica <strong>del</strong>la responsabilità fondate sulla<br />
ragione e non sulla tecnica o sull’economia, ma sulla conoscenza intesa come sapere<br />
umanistico che nutre la libertà di pensiero e di parola e l’autonomia di giudizio”<br />
ROBERTO BARBATO<br />
Ho conosciuto<br />
Don<br />
Michele<br />
Bianco grazie ad una<br />
sua magistrale e poderosa<br />
lectura Dantis, tenuta<br />
nel corso di un convegno proposto<br />
e promosso dal Liceo Colletta<br />
e dalla rivista “SINESTESIE” in cui<br />
ha sviluppato il tema <strong>del</strong> Loquace silenzio<br />
e <strong>del</strong>l’azione silenzio e <strong>del</strong>l’azione<br />
salvifica <strong>del</strong>la Vergine. Pur<br />
confessando qualche dubbio interpretativo<br />
debbo dire che sono rimasto<br />
letteralmente ammirato dal vigore<br />
espressivo e dall’intenso misticismo<br />
che pervade il dato ermeneutico.<br />
Figura carismatica don Michele<br />
riesce nel poco tempo che gli rimane<br />
libero a dedicarsi alla sua passione<br />
principale, la lettura come lo dimostrano<br />
le migliaia di libri che,<br />
esondati dalla biblioteca, hanno invaso<br />
ogni spazio vitale perfino la<br />
cucina <strong>del</strong>la casa canonica, regno finora<br />
incontrastato <strong>del</strong>la simpaticissima<br />
e vivacissima mamma. E mentre<br />
già si affollano i primi fe<strong>del</strong>i in<br />
cerca di speranza o di una voce amica<br />
ha inizio la nostra conversazione.<br />
Don Michele è docente di Etica presso<br />
l’università di Bari, filosofo, teologo,<br />
critico. Il suo libro su Palatucci<br />
è già alla seconda ristampa.<br />
Padre Michele mi consenta di<br />
chiamarla così semplicemente: la<br />
teologia rimane sempre la via preferenziale<br />
per arrivare a Dio sia<br />
pure con l’aiuto <strong>del</strong>la Vergine o ci<br />
sono percorsi o itinerari più agevoli?<br />
Prima di rispondere alla Sua domanda,<br />
è opportuno richiamare l’attenzione<br />
sul concetto di teologia, che è<br />
un “discorso su Dio”, ossia una trattazione<br />
scientifica sulla divinità -<br />
Sant’Agostino, in questo senso, la definisce<br />
“De divinitate rationem sive<br />
sermonem” - che si può fare in due<br />
maniere: seguendo i principi <strong>del</strong>la<br />
ragione o quelli <strong>del</strong>la Rivelazione.<br />
Nel primo caso si ha la teologia naturale<br />
o teodicea, nel secondo la teologia<br />
propriamente detta, che è la<br />
scienza che tratta di Dio e di tutto ciò<br />
che a Lui si riferisce secondo un complesso<br />
di proposizioni, sistematicamente<br />
ordinate tra loro, dedotte da<br />
principi certi. La teologia non si limita<br />
a esporre verità rivelate, ma le esamina,<br />
ne analizza i termini e deduce<br />
le conclusioni che vi sono implicitamente<br />
contenute. Essa ha per oggetto<br />
primario Dio e per oggetto secondario<br />
tutto ciò che è distinto da<br />
Dio ma che a Lui non di meno si riferisce:<br />
quindi gli Angeli, l’uomo ed<br />
anche il mondo materiale. La teologia<br />
tuttavia si distingue dalle altre<br />
scienze perché procede alla luce <strong>del</strong>la<br />
Rivelazione, il che vuol dire che i<br />
suoi principi non hanno l’evidenza<br />
intrinseca (come quelli di tutte le<br />
scienze), bensì quella estrinseca, cioè<br />
l’autorità di Dio rivelante, che non<br />
può né ingannarsi né ingannare, come<br />
ci ricorda il Concilio Vaticano I.<br />
La sua certezza scaturisce dalla sapienza<br />
indefettibile di Dio, la sua<br />
materia è Dio stesso, autore <strong>del</strong>l’ordine<br />
soprannaturale, il suo fine è<br />
quello di condurre gli uomini alla visione<br />
beatifica. Si divide in teologia<br />
dogmatica, “regula credendarum”, e<br />
morale, “regula agendarum”, speculativa<br />
e positiva. Le prime due classificazioni<br />
riguardano la materia, le<br />
altre due il metodo. La teologia, stricto<br />
sensu, rimane ancorata alla Rivelazione<br />
come suo fondamento e alla<br />
fede come sua intelligenza critica,<br />
perché la vita di fede <strong>del</strong> credente<br />
possa essere motivata e significativa.<br />
L’approccio al Mistero di Dio attraverso<br />
la mariologia - la branca più<br />
vitale <strong>del</strong>la teologia sistematica, riassumibile<br />
nel motto ad Jesum per<br />
Mariam, o, meglio ancora, ad Mariam<br />
per Jesum, ponendo l’accento<br />
su Maria come donna ecclesiale, rendendola<br />
una figura significativa per<br />
i cristiani d’oggi, icona <strong>del</strong> Mistero in<br />
una dimensione simbolico - narrativa<br />
e storico-biblica, relazionale<br />
a Cristo e alla<br />
Chiesa, di cui è membro<br />
eccezionale oltre<br />
che mo<strong>del</strong>lo e madre,<br />
come rimarcano il Proemio<br />
al capitolo 8 <strong>del</strong>la<br />
Marialis cultus di Paolo<br />
VI (2 febbraio 1974) e<br />
l’Enciclica Redemptoris<br />
Mater di Giovanni Paolo II<br />
(25 marzo 1987) - può avvenire<br />
per via catafatica,<br />
con cui si ascrivono a Dio i<br />
concetti relativi ai nomi con<br />
cui lo si indica, ma solo come<br />
Causa Prima di tutte le cose,<br />
perché essi non possono mai<br />
esprimere adeguatamente la<br />
Sua natura, o apofatica, che<br />
procede per negazioni, rifiutando<br />
di riferire a Dio gli attributi<br />
presi dal mondo sensibile e intellegibile,<br />
poiché Egli trascende ogni<br />
conoscenza e concetto.<br />
A prevalere in occidente è la teologia<br />
catafatica con la Scolastica, ma vi è<br />
pure una significativa tradizione<br />
apofatica con Maestro Eckhart, i mistici<br />
spagnoli <strong>del</strong> XVI secolo e la tradizione<br />
mistica francescana. Personificando<br />
questa negatività, i neoplatonici<br />
avevano chiamato l’inaccessibile<br />
Divinità Silenzio. Del resto anche<br />
San Tommaso assevera che “di<br />
Dio non possiamo sapere ciò che è,<br />
ma soltanto ciò che non è, e quale relazione<br />
ha con tutto il resto” (Summa<br />
contra gentiles I, 30; Summa<br />
theologica I, q. 3, prol.). “Non è la conoscenza<br />
che illumina il Mistero, ma<br />
è il Mistero che illumina la conoscenza”.<br />
Credo che l’uomo di oggi sia affascinato<br />
da un itinerario simbolico,<br />
quale quello proposto ad esempio da<br />
San Bonaventura, che accentua la<br />
teologia <strong>del</strong>la bellezza.<br />
San Francesco, asserisce il Dottore Serafico,<br />
ha “contemplato nelle cose<br />
belle il più bello” (Legenda Maior 9,<br />
1). La teologia è scienza pratica, conoscenza<br />
concreta <strong>del</strong> divino nell’umano,<br />
o, più correttamente, <strong>del</strong>l’umano<br />
nel divino, che si coglie con il<br />
terzo occhio <strong>del</strong> Cuore o <strong>del</strong>la Fede.<br />
Occorre un costante dialogo tra scienza<br />
e fede e il recupero <strong>del</strong>l’elemento<br />
simbolico per una visione trinitaria<br />
<strong>del</strong>la creazione, come ci ricordano<br />
San Francesco, che sente e vive il<br />
Mistero, e San Bo-<br />
naventura,<br />
che lo pensa con la potenza<br />
organizzatrice <strong>del</strong> suo genio<br />
nell’Itineraruium mentis in Deum e<br />
lo propone come mo<strong>del</strong>lo a tutti per<br />
giungere a Dio, come rileva opportunamente<br />
il Gilson.<br />
Lei parla spesso con i giovani e<br />
non li lusinga, anzi usa un tono<br />
giustamente severo richiamandoli<br />
a un forte sentire. È sicuro di essere,<br />
non dico capito, ma almeno<br />
ascoltato?<br />
L’esigenza di “sentire”, in senso forte,<br />
come Lei giustamente dice, nasce<br />
dalla necessità di proporre alle giovani<br />
generazioni, mete e traguardi alti,<br />
dopo la crisi <strong>del</strong>l’individuo, ribadita,<br />
tra gli altri, da Theodor W.<br />
Adorno secondo cui “l’individuo<br />
sembra ormai condannato a potersi<br />
mantenere in vita soltanto a patto di<br />
abdicare alla sua individualità, di<br />
cancellare i confini <strong>del</strong>l’ambiente, di<br />
rinunciare a una parte consistente<br />
<strong>del</strong>la propria autonomia e indipendenza.<br />
In ampi strati <strong>del</strong>la popolazione<br />
non esiste più alcun «io» in<br />
senso tradizionale”; l’esigenza <strong>del</strong>la<br />
modernità con le sue aporie irrisolte,<br />
colto da Carl Schmitt e sintetizzato<br />
da Kosselleck per il quale “l’uomo,<br />
dal quale sono stati dedotti il nonuomo,<br />
il superuomo e il sottouomo,<br />
conferma soltanto un arbitrio [Beliebigkeik]<br />
ideologico, che non riesce a<br />
definire ciò che deriva storicamente<br />
dal proprio concetto: che egli è un essere<br />
ambivalente, e definire la sua<br />
natura resta un rischio politico”, e la<br />
stessa condizione postmoderna <strong>del</strong>l’uomo<br />
che vede, per Jean-François<br />
Lyotard, il crollo dei sistemi teorici e<br />
<strong>del</strong>le grandi narrazioni totalizzanti,<br />
con uno sradicamento e con una<br />
molteplicità di linguaggi e nessuna<br />
verità, ma solo combinazioni pragmatiche<br />
che registrano questo paradosso,<br />
mettono in risalto la necessità<br />
di riformulare con le categorie<br />
ermeneutiche moderne i<br />
grandi temi <strong>del</strong> passato e farli rivivere<br />
nelle figure paradigmatiche<br />
degli spiriti magni che ci<br />
hanno lasciato un insegnamento<br />
“aere perennius”: non<br />
si potrà capire il futuro senza<br />
radicarlo nel passato. E questo<br />
“sentire forte” i giovani<br />
hanno bisogno di percepirlo.<br />
Ero presente ad una Sua Lectura<br />
Dantis, in cui ha trattato argomenti<br />
difficili senza mai perdere fiato<br />
con una partecipazione che trascende<br />
il fatto culturale o apologetico<br />
e diventa energia pura ed esaltazione<br />
mistica. Si riconosce in<br />
questo giudizio personale?<br />
Sì, intendendo, però, per “esaltazione<br />
mistica” l’approdo alla Verità mediante<br />
lo studium e poi la ratio e la<br />
contemplatio che ci fanno pervenire,<br />
come dichiara san Bonaventura, al<br />
supermentalis excessus, ossia alla<br />
mistica. E in fondo si tratta proprio<br />
<strong>del</strong> cammino proposto da Dante:<br />
dall’oscura notte <strong>del</strong> peccato, simboleggiata<br />
dalla “selva” e dalla “diserta<br />
piaggia”, attraverso il pentimento<br />
sincero, con l’uso <strong>del</strong>la ragione (Virgilio)<br />
e con l’atto teologico <strong>del</strong>l’abbandono<br />
fiducioso alla volontà di<br />
Dio (Beatrice), si giunge alla fine,<br />
per l’intercessione di San Bernardo<br />
e per il dono <strong>del</strong>la Vergine “mediatri-<br />
ce tra la conoscenza e l’estasi”, come<br />
dice il Gilson, alla contemplazione o<br />
mistica, come dir si voglia.<br />
Ritornando al mondo giovanile<br />
credo che il problema principale<br />
sia l’assenza di ogni forma di responsabilità<br />
o di impegno. Il risultato?<br />
La noia, l’indifferenza che Heidegger<br />
chiamava “la nebbia silenziosa che<br />
si raccoglie negli abissi <strong>del</strong>l’esistere”.<br />
Può darci un antidoto contro questa<br />
pericolosa tossina?<br />
Per definire il concetto di nulla Heidegger,<br />
nella sua opera, Concetti fondamentali<br />
<strong>del</strong>la metafisica, contrappone<br />
al linguaggio comune “scolorito<br />
nell’incolore uniformità <strong>del</strong>l’ovvietà”<br />
quello metafisico e, dal nulla<br />
relativo, passa al nulla assoluto, che<br />
nega la totalità di ciò che è, la totalità<br />
<strong>del</strong>le cose che sono. E, proprio<br />
perché si contrappone a questa totalità,<br />
il nulla stesso è concetto totale.<br />
Il nulla è dato in un’esperienza e<br />
non in un pensiero; e questa esperienza<br />
<strong>del</strong> nulla è vissuta appunto<br />
come esperienza di totalità nell’atto<br />
<strong>del</strong> suo annientamento.<br />
Il richiamo alla totalità è significativo<br />
nell’approccio al problema metafisico<br />
attraverso la via <strong>del</strong>le emozioni.<br />
Gioia, tristezza, ansietà, paura, ecc.,<br />
sono momenti <strong>del</strong>la vita quotidiana,<br />
“un costante affaccendamento” (alltägliches<br />
Dahintreiben), legati alla<br />
particolarità di un momento o di<br />
uno scopo. La noia (Langweile) come<br />
stato psicologico è la caduta di<br />
interessi per un oggetto in favore di<br />
un altro ed è legata alla dimensione<br />
<strong>del</strong>la quotidianità. Essa tuttavia può<br />
giungere fino al totale disinteresse<br />
per qualsiasi oggetto e ogni particolarità<br />
tende a rifluire in una totalità<br />
indifferenziata che va dissolvendosi<br />
che ci strappa alla stessa quotidianità;<br />
e in questo movimento il nulla<br />
appare come “totalità che si annulla”.<br />
Tale noia profonda perde il significato<br />
psicologico e assume quello<br />
metafisico che la sottrae all’affaccendamento<br />
quotidiano.<br />
In essa c’è la totalità come un diffondersi<br />
su ogni cosa di un velo di nebbia<br />
sempre più fitta. L’analisi <strong>del</strong> filosofo<br />
riflette lo status <strong>del</strong>l’uomo moderno:<br />
il soggetto contemporaneo<br />
sperimenta il passaggio dalla propria<br />
onnipotenza all’impotenza, dalla sicurezza<br />
all’insicurezza, dal trionfo<br />
all’angoscia; spezzato il nesso prescrittivo<br />
tra particolare e universale,<br />
tra soggetto e dovere, l’età contemporanea,<br />
vuota di forma e di destinazione,<br />
oscilla tra arbitrario particolarismo<br />
(la cattiva singolarità) e informe<br />
massificazione (la cattiva universalità),<br />
tra razionalità dei mezzi e irrazionalità<br />
dei fini, in un’anomia<br />
che sconta l’inconciliabilità tra etica<br />
<strong>del</strong>la responsabilità e etica <strong>del</strong>le convinzioni,<br />
tra apatia e stile cool. Non<br />
esiste un antidoto specifico. Occorre<br />
la rifondazione di nuovi universali<br />
concreti che, pur facendo i conti con<br />
il relativismo e il nichilismo postmoderni,<br />
colmino il vuoto lasciato dagli<br />
assoluti astratti <strong>del</strong>la modernità (valore<br />
centrale <strong>del</strong> soggetto con la sua<br />
intrinseca razionalità e la sua nativa<br />
libertà) col suo soggettivismo razionalistico,<br />
costruttivistico e universalistico<br />
e col trionfo <strong>del</strong>l’Assoluto razionale,<br />
<strong>del</strong> logos che rende universale<br />
il particolare. Proprio l’indifferentismo<br />
etico di massa postula il risveglio<br />
etico come momento di speranza<br />
in un nuovo senso etico <strong>del</strong><br />
soggetto e <strong>del</strong>l’umanità. Sono necessarie<br />
una macroetica (Apel, Habermas),<br />
ma anche un’etica <strong>del</strong>la responsabilità<br />
(Jonas), fondate sulla<br />
ragione e non sulla tecnica, “lonta-<br />
20<br />
no abbandono <strong>del</strong>l’essere” (Heidegger),<br />
o sull’economia, ma sulla conoscenza<br />
intesa come sapere umanistico<br />
che nutre la libertà di pensiero e<br />
di parola, l’autonomia <strong>del</strong> giudizio e<br />
la forza <strong>del</strong>la ragione come condizioni<br />
di un’umanità matura e responsabile<br />
(Naussbaum). La filosofia e,<br />
in genere, il sapere, diventano uno<br />
strumento di liberazione perché ampliano<br />
i confini <strong>del</strong>la nostra coscienza<br />
e umanità (Bencivegna).<br />
Recentemente ho letto il libro di Georges<br />
Bernanos che narra il dramma<br />
di un prete ateo che viene risucchiato<br />
dal vuoto. Solo finzione letteraria.<br />
Lo scrittore cattolico francese Georges<br />
Bernanos, più noto al grande pubblico<br />
per il suo celebre romanzo Diario<br />
di un curato di campagna, presenta<br />
la figura <strong>del</strong> prete come protagonista<br />
principale. Il divino e l’umano, il Bene<br />
e il Male si confrontano nella sua<br />
opera nella caratterizzazione psicologica<br />
dei protagonisti nel cui animo<br />
l’autore scava a fondo. Nel 1927<br />
pubblica L’impostura che descrive<br />
l’abbé Cénabre che sprofonda nel baratro<br />
<strong>del</strong>l’incredulità fino a giungere<br />
all’ateismo che esprime nel grido:<br />
“non credo più!”. Bernanos distingue<br />
a ragione tra essenza e nulla (il fatto<br />
che non si senta più Dio non significa<br />
eo ipso che Egli non esista),<br />
tra tentazione e rifiuto e dubbio. Père<br />
Cénabre è andato oltre l’assenza<br />
di Dio e il suo silenzio; il suo animo<br />
è pervenuto al nulla, il “niente nientificante”<br />
di Heiddeger, alla noia<br />
profonda che non si confronta più<br />
con niente, neppure con l’assenza di<br />
una presenza nascosta. È giunto all’apatia<br />
totale che non si pone più il<br />
problema <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>l’amore, <strong>del</strong>lo<br />
stimolo a ricercare e a interpellare<br />
gli altri e se stesso. Il pericolo <strong>del</strong> vuoto<br />
è in agguato. Di là dalla fictio <strong>del</strong>lo<br />
scrittore francese, un altro filosofo<br />
suo conterraneo, Gilles Lipovetsky,<br />
nel suo saggio, L’ère du vide, descrive<br />
l’umanità risucchiata nel gorgo<br />
<strong>del</strong> nulla, estranea alle discipline, alle<br />
regole, alla progettualità, a tutto.<br />
La figura <strong>del</strong> prete è perciò emblematica<br />
di questo trionfo narcisistico <strong>del</strong><br />
nulla in cui coincidono gli opposti fino<br />
all’assurdo (un ministro di Cristo<br />
che non crede più nel Cristo che rappresenta!<br />
stando al monito paolino<br />
“Pro Christo legatione fungimus”<br />
(Coloss., 7, 24). È per evitare questi<br />
estremi che bisogna presentare ai<br />
giovani i paradigmi valoriali <strong>del</strong> sistema<br />
sociale nelle sue articolazioni<br />
religiose, etiche, giuridiche, economiche,<br />
ecc., come rimedio all’era degli<br />
uomini vuoti votati al nulla.<br />
Lei si è preso la briga di raccogliere<br />
le tremila allocuzioni diverse<br />
con cui San Bonaventura si rivolge<br />
alla Vergine. Sono tutte molto<br />
belle, ma mi permetta di presentarle<br />
questa di un anonimo “poeta<br />
col saio”: “Fiore di bellezza raffinata,<br />
castello la cui porta non fu mai<br />
schiusa, salute nella debolezza,<br />
pace nella battaglia, fine smeraldo<br />
di provate virtù”. Le propongo anche<br />
questa <strong>del</strong>l’ateo Sartre. La Madonna<br />
guarda il suo bambino nella<br />
culla con la tenerezza di una<br />
madre e gli dice: “Sei Dio eppure<br />
mi rassomigli!”. Che ne dice?<br />
Rispondo sinteticamente: Maria riesce<br />
a mettere insieme i cantori dei<br />
suoi singolari doni e privilegi e l’esistenzialismo<br />
ateo dei filosofi, sebbene<br />
il contributo di Sartre all’esistenzialismo<br />
religioso sia molto rilevante<br />
nella dimensione <strong>del</strong>l’umanesimo;<br />
non si dimentichi che alle radici <strong>del</strong>l’esistenzialismo<br />
si trova il pensiero<br />
di Kirkegaard che ha influenzato i<br />
maggiori rappresentanti di questa<br />
corrente: Heidegger, Sartre, Marcel e
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong> PRIMO PIANO<br />
Jaspers, con esiti sicuramente religiosi<br />
nel filosofo danese e in Marcel, che<br />
accentua ancor più l’aspetto metafisico-religioso,<br />
e con declinazioni solo<br />
umane in Heiddeger, Sartre e Jaspers.<br />
Vorrei concludere citando per<br />
intero Sartre di cui Lei riporta la breve<br />
pericope: “penso che ci siano momenti,<br />
fuggevoli e veloci, in cui la<br />
Vergine avverte che il Cristo è suo figlio,<br />
il suo bambino, ed è Dio. Lo<br />
guarda e pensa: «Questo Dio è mio<br />
figlio. Questa carne divina è la mia<br />
carne. È fatto di me, ha i miei occhi,<br />
la forma <strong>del</strong>la sua bocca è la forma<br />
<strong>del</strong>la mia, mi assomiglia. È Dio, e<br />
mi assomiglia». Nessuna donna ha<br />
mai potuto avere il suo Dio per sé sola,<br />
un Dio bambino che si può prendere<br />
tra le braccia e coprire di baci,<br />
un Dio caldo che sorride e respira,<br />
un Dio che si può toccare e che ride.<br />
È in uno di questi momenti che dipingerei<br />
Maria se fossi pittore” (in<br />
Boriona o figlio <strong>del</strong> tuono, Natale<br />
1940).<br />
Gli Ebrei hanno un rapporto confidenziale<br />
con la divinità. L’educazione<br />
religiosa che riceviamo attraverso<br />
il Catechismo è data una volta<br />
per sempre. Ho sentito persone<br />
anche preparate ammettere la loro<br />
ignoranza in fatto di religione e<br />
non se ne vergognano. Qual è il<br />
Suo commento in merito?<br />
Il monoteismo, cioè la fede nell’esistenza<br />
di una sola Divinità, è il pilastro<br />
su cui poggia l’intero ebraismo e<br />
rappresenta l’identità <strong>del</strong>l’anima<br />
giudaica che si nutre <strong>del</strong>la parola di<br />
Dio contenuta nei testi sacri (Tanàkh<br />
o Bibbia ebraica) <strong>del</strong>l’Antico Testamento.<br />
Il Bar mitzvah o la Bat mitzvah<br />
“figlio o figlia <strong>del</strong> comandamento”<br />
(dodici anni e un giorno per le<br />
femmine e tredici anni e un giorno<br />
per i maschi) sono tenuti a rispettare<br />
la Legge (Halakhah) e le 613<br />
mizvòt o precetti, di cui 248 sono comandamenti<br />
positivi o obblighi e<br />
365 comandamenti negativi o divieti,<br />
benché molti siano riservati ai soli<br />
uomini, altri alle donne, altri ancora<br />
ai sacerdoti. Ad ogni modo si<br />
capisce bene che - quantunque non<br />
tutti gli ebrei siano ortodossi, epperò<br />
osservanti scrupolosi <strong>del</strong>le leggi <strong>del</strong>la<br />
Torah statuite dal Talmud secondo<br />
il Sinedrio, come è testimoniato<br />
dagli ebrei moderni non osservanti o<br />
non teisti o anche apertamente atei<br />
che vogliono nondimeno conservare<br />
momenti celebrativi ispirati alla tradizione<br />
ebraica solo in senso culturale<br />
e non religioso, quali il Seder<br />
(ordine) di fare memoria <strong>del</strong>la Pasqua<br />
e il Capodanno Rosh hashànah<br />
e via dicendo - in genere essi sono<br />
molto osservanti in fatto di religione<br />
al contrario dei cattolici.<br />
Oggi si vive, ut si Deus non daretur,<br />
in piena ignoranza religiosa che impedisce<br />
una nuova Evangelizzazione,<br />
come denunciato il 30 novembre<br />
2012 dal Pontefice emerito Benedetto<br />
XVI ai vescovi francesi in visita ad<br />
limina ponendo l’enfasi sull’ignoranza<br />
<strong>del</strong> mondo cattolico, non di quello<br />
laicista o secolarizzato, che inficia<br />
i contenuti stessi <strong>del</strong>la fede, ed è<br />
“ignoranza <strong>del</strong>la persona di Gesù<br />
Cristo e ignoranza <strong>del</strong>la sublimità<br />
dei suoi insegnamenti, <strong>del</strong> loro valore<br />
universale [… che] porta le nuove<br />
generazioni all’incapacità di comprendere<br />
la storia e di sentirsi eredi<br />
di questa tradizione che ha mo<strong>del</strong>lato<br />
[…] la cultura europea. Credo che<br />
in questa magistrale definizione rientrino<br />
anche le persone preparate che<br />
ammettono lepidamente la loro ignoranza<br />
in fatto di religione, che è anche<br />
e soprattutto ignoranza <strong>del</strong>le nostre<br />
radici cristiane.<br />
Che le piace di più in Dante?<br />
Sto analizzando Dante come filosofo<br />
e teologo “in audace confronto polemico<br />
con la filologia attuale”, come<br />
rileva il Prof. Giorgio Bárberi Squarotti<br />
nella prefazione al mio saggio<br />
bonaventuriano, Reditus ad Deum.<br />
Lo studio approfondito <strong>del</strong> Poeta, collocato<br />
nel suo Sitz im Leben, esalta<br />
la natura <strong>del</strong>l’impresa poetica, di incomparabile<br />
grandezza, confrontata<br />
con i succinti e di sovente colloquiali<br />
resoconti <strong>del</strong> mondo ultraterreno<br />
offerti dalle Visioni di Tundalo, di Ildebrando<br />
o dal Purgatorio di San Patrizio<br />
di frate Alberico. Per i poeti <strong>del</strong><br />
medioevo la teologia è “poesia di<br />
Dio”, come la definisce Boccaccio, è<br />
opus doctrinale ed ermeneutica. Ed<br />
è proprio il carattere teologico <strong>del</strong>la<br />
poesia che, a mio parere, permette a<br />
Dante, sub velamine arcani, di usare<br />
talvolta una “Scrittura sacramentale”<br />
in guisa di Bonaventura, in cui<br />
Scrittura ed Eucaristia (per altro mai<br />
esplicitamente menzionata!) sono<br />
orizzonti teologici mutuamente implicantisi<br />
e rinvianti entrambe al<br />
banchetto mistico <strong>del</strong>la Sapienza (si<br />
considerino la gran cena/<strong>del</strong> benedetto<br />
Agnello [Par. XXIV, 10], la cotidiana<br />
manna [Ivi XI, 133], l’agnel di<br />
Dio che le peccata tolle [Ivi XVII,<br />
133], quel cibo/che saziando di sé, di<br />
sé asseta [Pg. XXI, 129], ecc.) che già<br />
il p. Ignudi, esimio dantista, considerava<br />
nel sensus plenior <strong>del</strong>la scrittura,<br />
senza tuttavia pervenire al concetto<br />
di scrittura sacramentale presente<br />
in Bonaventura che definisce<br />
l’Agnello di Dio Pastor et Pastus,<br />
commentando San Giovanni. Di<br />
Dante mi affascina la personalità<br />
complessa di un uomo di grandi<br />
passioni, di un’anima “sdegnosa”<br />
(Inf. VIII, 44) che è alla pari dei poeti<br />
illustri <strong>del</strong>l’antichità e ne ha consapevolezza<br />
(Cfr. Ivi IV, 102), cosciente<br />
<strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la sua opera (Cfr. Ivi<br />
XVI, 127-129, XXXII, 7-9 e Par. XXIII,<br />
61-69), convinto di meritare la corona<br />
di alloro riservata ai grandi poeti<br />
(Cfr. Par. I, 22-27; XXV, 1-9), ma che<br />
è anche un appassionato studioso,<br />
un valente filosofo e teologo “nullius<br />
dogmatis expers”, e<br />
soprattutto un sommo<br />
poeta che si<br />
fa filosofo e<br />
teologo per<br />
riuscire nell’intento<br />
di<br />
guida alla<br />
salvezza<br />
eterna<br />
<strong>del</strong>la<br />
“futuragente”<br />
(Par.<br />
XXXIII, 72). Sa conciliare perfettamente<br />
la dimensione umana e la<br />
prospettiva divina nell’uomo, termine<br />
medio tra la natura corruttibile e<br />
quella incorruttibile, destinato dalla<br />
“providentia inenarrabilis” alla felicità<br />
terrena “humana ratione” con le<br />
virtù morali e intellettuali, e a quella<br />
celeste con le virtù teologali. L’io<br />
autoreferenziale <strong>del</strong> personaggio narratore<br />
(agens) diventa l’intellettuale<br />
poeta auctor, apostolo di verità, in<br />
profonda relazione: il Dante autore<br />
scrive ciò che il Dante personaggio<br />
ha visto, ma il Dante personaggio rivede<br />
quello che il Dante autore narra.<br />
Si può concludere con Auerbach<br />
che “Il fatto terreno è profezia o «figura»<br />
[…] <strong>del</strong>la realtà immediatamente<br />
e completamente divina che<br />
si otterrà in futuro […] eternamente<br />
presente nell’occhio di Dio e nell’aldilà<br />
[…] L’opera di Dante è il tentativo<br />
di una sintesi insieme poetica e<br />
sistematica, vista a questa luce, di<br />
tutta la realtà universale”.<br />
E di meno?<br />
Non c’è un parte di Dante che mi<br />
piaccia di meno. Per poter capire bene<br />
e nelle più nascoste pieghe un autore<br />
è necessaria una lectura per verba<br />
<strong>del</strong>l’intera opera. All’arte sovrana<br />
<strong>del</strong> Poeta il Carducci - a torto -nota<br />
che hanno nuociuto le disquisizioni<br />
scientifiche, filosofiche e teologiche<br />
per cui “la poesia si strascica a fatica<br />
e con respiro grosso attraverso<br />
quei lunghi andirivieni …”. Attenuerei<br />
il giudizio e lo riferirei ai soli<br />
aspetti scientifici e astronomici, sapendo<br />
di sbagliare, perché tutto in<br />
Dante è purissima poesia, ivi com-<br />
prese le parti ostiche per noi, ma non<br />
per i lettori <strong>del</strong> suo tempo abituati all’enciclopedismo<br />
medioevale <strong>del</strong>la<br />
enkylios paidea “formazione globale”<br />
tramite le arti liberali <strong>del</strong>la grammatica,<br />
retorica e dialettica (riunite<br />
nel cosiddetto trivium, sermonciales<br />
o teoretiche) e <strong>del</strong>l’aritmetica geometria,<br />
astronomia e musica (quadrivium,<br />
reales o naturali).<br />
Padre Bianco se ci guardiamo intorno<br />
ci troviamo immersi in un<br />
mare di cose spiacevoli. Ci può dare<br />
una voce di speranza?<br />
Paolo VI ha definito efficacemente il<br />
nostro tempo come<br />
un’”anestesia <strong>del</strong>la<br />
coscienza”<br />
per cui si è<br />
perso<br />
ogni<br />
senso<br />
morale<br />
<strong>del</strong>la<br />
grazia,<br />
<strong>del</strong> peccato<br />
e<br />
<strong>del</strong>la<br />
stessa<br />
presenza<br />
di Dio,<br />
una volta<br />
avverti-<br />
ta dappertutto: “Dovunque il guardo<br />
giro, /immenso Dio ti vedo: /nell’opre<br />
tue t’ammiro, /ti riconosco in<br />
me” (Pietro Metastasio, Sull’amore<br />
di Dio e la bellezza <strong>del</strong> creato, aria<br />
XXVI). Ci troviamo difronte alla “banalità<br />
<strong>del</strong> male” prospettata da Hannah<br />
Arendt secondo la quale il male<br />
diventa nor-male, quasi come se<br />
fosse una norma.<br />
È proprio dal fallimento <strong>del</strong> senso e<br />
dal vuoto etico che è opportuno partire,<br />
giacché la nostra speranza è che<br />
il vuoto etico preluda a una formazione<br />
assiologia inedita. Viviamo in<br />
un’ epoca in cui ogni punto di riferimento<br />
tradizionale è scomparso, in<br />
uno spazio da cui sono state rimosse<br />
le basi abituali, ontologiche, metafisiche<br />
e religiose. La crisi <strong>del</strong>la certezza<br />
si estende dalla scienza, filosofia,<br />
diritto, ecc., fino all’universo etico.<br />
Proprio nel momento in cui le<br />
azioni <strong>del</strong>l’uomo si rivelano gravide<br />
di rischi e pericoli, nel “mare di cose<br />
spiacevoli” di cui Lei parla, ci troviamo<br />
immersi in questo nichilismo<br />
quale rapporto col nulla, o nichilismo<br />
beato “eu-oudenose”, per dirla<br />
col Nietzsche, legato alla “morte di<br />
Dio” e ai suoi ideali sovrasensibili.<br />
“Ora tremiamo nella nudità di un<br />
nihilismo, nel quale il massimo di<br />
potere si unisce al massimo di vuoto”<br />
(Hans Jonas). In questa crisi epocale<br />
entrano in gestazione i nuovi<br />
valori <strong>del</strong>la post modernità. Rileva<br />
giustamente il Monod che “Nessuna<br />
società può sopravvivere senza un<br />
codice morale basato su valori compresi,<br />
accettati e rispettati dalla maggioranza”.<br />
Per Kant l’etica è “scienza <strong>del</strong>la li-<br />
bertà” e in quanto filosofia pratica<br />
non si fonda su ciò che è ma su ciò<br />
che deve essere. In questa direzione<br />
si muovono alcuni tentativi dei moderni<br />
pensatori per uscire dallo stallo:<br />
la pragmatica universale di Habermass<br />
quale creazione di un universale<br />
concreto tramite la comunicazione<br />
trasparente, la riformulazione<br />
di un contratto sociale in cui il<br />
“velo di ignoranza” favorisca le classi<br />
meno abbienti di Rawls nell’applicazione<br />
dei principi di giustizia, il<br />
principio di responsabilità di Jonas<br />
legato al controllo dei poteri e alla<br />
salvaguardia <strong>del</strong> creato, il principio<br />
<strong>del</strong>la trascendenza divina di Levinas<br />
<strong>del</strong>l’etica come relazione intersoggettiva<br />
in cui l’incontro con l’altro<br />
è avvertito come l’accettazione<br />
diretta di responsabilità<br />
nei suoi<br />
confronti, verso cui mi<br />
provo eticamente votato,<br />
subordinato<br />
nel mio essere<br />
a questa relazione,<br />
e così<br />
via. Credo che<br />
la scienza <strong>del</strong>la<br />
libertà si configuri<br />
come controllo<br />
<strong>del</strong> controllo<br />
e come potere<br />
sul potere, come ragione<br />
pratica garantita<br />
dal consenso<br />
uni-<br />
versale e da una responsabilità totale<br />
anche e principalmente verso le generazioni<br />
future. La speranza consiste<br />
nella riconsiderazione <strong>del</strong>la dignità<br />
e <strong>del</strong>la centralità <strong>del</strong>la persona,<br />
infinitamente superiori al concetto<br />
generico di vita (bios) ritrovando l’idea<br />
kantiana di un fine in sé e, per i<br />
cristiani, di immagine di Dio. La<br />
speranza cristiana si fonda sulla resurrezione<br />
di Cristo a cui tutti noi<br />
siamo chiamati a partecipare ed è la<br />
vera speranza, in opposizione a quella<br />
dei greci basata sulla tecnica e sul<br />
progresso. Colgo in Isidoro di Siviglia,<br />
nelle sue Etimologie, il riferimento ultimativo<br />
al Logos-Cristo, perché fa<br />
derivare la speranza, spes, da pes, il<br />
piede di Cristo su cui poggia e cammina<br />
il mondo.<br />
Don Bianco Lei è una persona di<br />
immensa cultura e per questo mi<br />
aspetto da Lei una risposta a questa<br />
domanda che so senza risposta:<br />
unde malum?<br />
In effetti una risposta univoca e onnicomprensiva<br />
su un tema di grande<br />
complessità non è stata ancora<br />
data, né mi arrischierò a farlo io;<br />
nondimeno però è compito <strong>del</strong>lo studioso<br />
di rispondere alle interpellanze<br />
perché non restino inevase. Il Male<br />
nella sua incomprensibilità e indiscernibilità<br />
assoluta, che diventa orrore,<br />
prende forma e figura radicalmente<br />
ad Auschwitz-Birkenau con il<br />
suo inaudito e con<br />
l’esperienza estrema <strong>del</strong> suo eccesso<br />
(Nemo), non definibile con gli<br />
strumenti concettuali tradizionali<br />
<strong>del</strong>la teologia, <strong>del</strong>la metafisica, <strong>del</strong>la<br />
filosofia, <strong>del</strong>l’etica, <strong>del</strong>la storiografia,<br />
<strong>del</strong>la psicologia, <strong>del</strong>la sociologia, e<br />
via enumerando, in quanto “Male<br />
assoluto” “Male estremo”, “Male radicale”,<br />
ecc., prodotto da tutte le violenze<br />
genocidiarie di massa nel secolo<br />
breve degli orrori e dei totalitarismi.<br />
Il Male non può essere definito nella<br />
sua essenza o inseità; è l’uomo che<br />
lo realizza con le sue azioni, e, dopo<br />
l’esperienza di non poter immaginare<br />
l’inimmaginabile, che ci rende<br />
analfabeti emotivi (Diners), che ci<br />
ha regalato la modernità, con le sue<br />
attitudini sterminazionistiche, è fatalmente<br />
messa in crisi, credo, la tradizionale<br />
dicotomia Bene/Male. Il<br />
defectus e la streiesis, deficienzamancanza<br />
sono intrinsecamente<br />
connesse a un ordo, non essendo<br />
concepibile nessun genere di ordine<br />
senza difetto. Il Male è perciò ciò che<br />
nega questo ordine, ciò che non è alcun<br />
ordine, è negazione <strong>del</strong>l’ente, il<br />
non assoluto.<br />
Il Male non può essere definitivo<br />
nella sua essenza<br />
o inseità: è l’uomo che lo<br />
realizza con le sue azioni<br />
Già Platone si interrogava: “il Male<br />
sta forse soltanto nell’ignoranza <strong>del</strong>l’anima?”<br />
(Prot. 435 d-e). Il Male è<br />
semplice negazione <strong>del</strong> Bene, da cui<br />
è tutto ciò che è, epperò semplice negazione<br />
<strong>del</strong>l’essere, nihil absolutum?<br />
Ma allora come non vedere l’eterno<br />
conflitto tra buoni e cattivi? Se non<br />
ha sede tra gli dei, continua Platone,<br />
“si aggira su questa terra e intorno<br />
alla nostra natura mortale”<br />
(Thaet. 176 a). Due anime<br />
allora sono all’inizio di ogni<br />
cosa, l’una che opera il bene,<br />
l’altra che produce folli<br />
e disordinati moti? (Cfr.<br />
Leg. X, 896 - d 897). Da<br />
questa aporia: teodicea<br />
razionalizzante o dualismo?<br />
Male come negazione<br />
o reale agón?<br />
Non esce la filosofia<br />
fino ai nostri giorni,<br />
anche se dopo gli<br />
stermini di massa<br />
<strong>del</strong> XX secolo il<br />
Male ha assunto<br />
E<br />
’ proprio dal fallimento <strong>del</strong> senso e dal vuoto etico che è opportuno<br />
partire, giacché la nostra speranza è che il vuoto<br />
etico preluda a una formazione assiologica inedita<br />
una configurazione reale e si caratterizza<br />
in K. Barth come il “lato sinistro<br />
<strong>del</strong>la creazione”, “das Nichtige”,<br />
che si identifica con la morte (Tod),<br />
con la tribolazione (Übel) e con il<br />
peccato (Sünde). In linea con Heidegger<br />
esso è “nulla nullificante”, ossia<br />
realtà attiva e potente e non semplice<br />
limite, “negatio boni”, di agostiniana<br />
memoria. Il dramma immedicabile<br />
di Auschwitz lo ha presentato<br />
in tutta la sua drammaticità, facendo<br />
crollare “i maestosiedifici <strong>del</strong>la<br />
teodicea, <strong>del</strong>la teologia razionale,<br />
<strong>del</strong>la apologetica, <strong>del</strong> trattato de Deo:<br />
e la polvere è salita fino a oscurare<br />
Dio.<br />
Quando si è presa coscienza di questa<br />
rovina, il problema <strong>del</strong> male è<br />
apparso in tutta la sua rinnovata e<br />
inviolata grandezza” (P. De Benedetti).<br />
Per Ricoeur Barth “concede che<br />
solo una teologia «spezzata», vale a<br />
dire una teologia che abbia rinunciato<br />
alla totalizzazione sistematica,<br />
può impegnarsi nella temibile via di<br />
pensare il male” il cui carattere rimane<br />
comunque aporetico. Il discorso<br />
sul Male richiede un’articolata investigazione,<br />
che non è possibile sviluppare<br />
in questa sede.<br />
Credo, tuttavia, che per tentare di afferrarlo<br />
occorra uscire dalle considerazioni<br />
solo filosofiche o teologiche e<br />
valutarlo come categoria morale, patologica,<br />
psichica, in una parola,<br />
umana. Senza curarsi di definirlo, le<br />
narrazioni archetipiche dicono che il<br />
Male è una realtà e ne narrano l’origine,<br />
ne descrivono le forme, ne prospettano<br />
gli esiti. Proprio perché numinoso<br />
assume il volto duplice <strong>del</strong><br />
tremendum e <strong>del</strong> fascinosum. Nella<br />
21<br />
concezione greca la realtà <strong>del</strong> Male<br />
non ha una ragione né una soluzione,<br />
mentre in quella cristiana ha<br />
una ragione (unde malum? Dal peccato<br />
originale) e una possibilità di<br />
soluzione (la redenzione).<br />
Ciò non pertanto un elemento rimane<br />
comune: nel pensiero greco come<br />
in quello cristiano il Male è immanente<br />
all’esistenza. La Arendt riconosce<br />
al Male un carattere oggettivo<br />
e primario di un dato intrinseco all’esistenza:<br />
è banale manifestazione<br />
<strong>del</strong>l’umano. Non è eccezionale nemmeno<br />
nella straordinarietà di un genocidio,<br />
perché è nor-male, appartiene<br />
alla consuetudine <strong>del</strong> vivere e alla<br />
pratica <strong>del</strong>l’esistere.<br />
Per lo stoicismo il Male è parte non<br />
solo primaria, ma anche necessaria<br />
<strong>del</strong>la realtà: contribuisce a realizzare<br />
l’ordine universale e la pienezza<br />
<strong>del</strong>l’esistente. Nella teodicea di Leibnitz,<br />
fondendo l’elemento onto-teologico<br />
con quello filosofico, l’argomentazione<br />
centrale sostiene<br />
che il Male è tale solo alla<br />
miope vista <strong>del</strong>l’uomo:<br />
nella più lungimirante visione<br />
divina, esso fa parte<br />
di un’armonia e di un<br />
equilibrio che la mente<br />
umana non sa cogliere.<br />
Dante sviluppa identiche<br />
considerazioni invitando a<br />
non valutare con “la veduta corta<br />
d’una spanna” (Par. XIX, 81) e ammonendo:<br />
“Non sien le genti, ancor,<br />
troppo sicur/a giudicar” (Ivi XIII,<br />
130). Molte volte - sostiene il Poeta -<br />
l’uomo giudica come male un elemento<br />
parziale o la frase isolata dal<br />
contesto che, nella sua globalità, è<br />
bene.<br />
Troppe volte confessa: “ho veduto tutto<br />
il verno prima/il prun mostrarsi rigido<br />
e feroce, /poscia portare la rosa<br />
in su la cima” (Ibidem 133-135). Le<br />
riflessioni attuali sul Male hanno abbandonato<br />
la concezione di esso come<br />
semplice apparenza, attestata da<br />
Scoto Eriugena a Agostino, per optare<br />
in favore <strong>del</strong> suo carattere relazionale<br />
relativo e reattivo. L’ombra partecipa<br />
in maniera essenziale al processo<br />
individuativo <strong>del</strong>la luce. La<br />
stessa etimologia <strong>del</strong>la parola Male<br />
complica le cose poiché resta oscura,<br />
forse persa, ma per contiguità ricorda<br />
un termine latino e l’accadico<br />
mâlum, che definisce i capelli scompigliati<br />
per lutto e sofferenza, la nostalgia<br />
e la perdita (Semeraro), e<br />
quindi si relaziona alla vita nei suoi<br />
aspetti diofferenza. Per il Rella ci sono<br />
Figure <strong>del</strong> male confrontate con il<br />
bene che vanno dalla malvagità alla<br />
sofferenza fino al “male di vivere”<br />
affrontate nell’etica, nella filosofia,<br />
nell’arte e nella letteratura nel cui<br />
solco si iscrivono opere grandissime<br />
che sanno descrivere l’umano in tutto<br />
il suo ampio spettro, dal grottesco<br />
al sublime, dalla bellezza all’orrore,<br />
dall’abisso <strong>del</strong> dolore alla gioia che<br />
rende divini: da Shakespeare a Ibsen,<br />
da Dante a Dostoevskij, per citare<br />
solo i nomi più significativi.<br />
Non c’è mai soluzione possibile, visione<br />
<strong>del</strong> Male senza il Bene, ideale<br />
senza carne e sangue, la bellezza<br />
senza la preghiera. In psicologia il<br />
Male sgorga dalle profondità dall’ombra<br />
(in teologia bonus ex malo)<br />
e intreccia relazioni costanti con le<br />
sfere luminose <strong>del</strong>la coscienza e <strong>del</strong>l’io.<br />
Esso si rivela come aspetto incontestabile<br />
<strong>del</strong>la realtà, parte non eliminabile<br />
<strong>del</strong>la totalità e si palesa in<br />
vincoli con il Bene. Mediante la dialettica<br />
Male/Bene, ombra/io, l’uomo<br />
ignaro e inconscio si evolve in individuo<br />
cosciente e eticamente responsabile.<br />
Nella realtà <strong>del</strong>la vita psichica,<br />
per quanto paradossale, il Male<br />
è nor-male. Esso è categoria complessa<br />
e articolata e deve essere adeguatamente<br />
compresa nei suoi molteplici<br />
modi di manifestarsi in una<br />
riflessione in cui dovrebbero avere<br />
spazio le scienze antropologiche a<br />
confronto.<br />
Concludo con Simone Weil: “Dio<br />
non può amare in noi che il consenso<br />
a ritirarci per lasciarlo passare, come<br />
egli stesso, creatore, si è ritirato<br />
per lasciarci essere”. Infatti, tra noi e<br />
Dio si inserisce un’apparenza (limite,<br />
ombra, male) che dobbiamo eliminare<br />
per cui vi sarebbe altro da<br />
Dio. Non vi è altro, invece, che Dio:<br />
prima e al di là <strong>del</strong> Bene e <strong>del</strong> Male,<br />
nel bene e nel male, nella loro negazione<br />
e nel loro superamento.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Quei disertori <strong>del</strong>l’esercito di Annibale<br />
Si fermarono in una vallata dei Pirenei e fondarono un paese che chiamarono Vulturaria. Quando le unità cartaginesi arrivarono<br />
in Italia e risalirono la Campania per attaccare Roma, alcuni si stabilirono in una valle e fondarono l’attuale Volturara Irpina<br />
EDMONDO MARRA<br />
Il viaggio alla ricerca <strong>del</strong>la fondazione<br />
e <strong>del</strong>le origini di Volturara<br />
Irpina ha inizio con la<br />
lettura di un libro scritto nel<br />
1700 sulla storia di Montpellier<br />
in Francia.<br />
Si parla <strong>del</strong>la spedizione di Annibale<br />
che nel 218 avanti Cristo parte da Cartagena<br />
in Spagna con 100.000 uomini<br />
e 37 elefanti alla volta <strong>del</strong>l’Italia per<br />
distruggere Roma.<br />
Durante il percorso molti soldati disertano<br />
ed in una vallata dei Pirenei<br />
fondano un paese che chiamano Vulturaria,<br />
per la numerosa presenza di<br />
avvoltoi, richiamati dalle carcasse di<br />
animali che gli aborigeni gettavano in<br />
quel posto. Indubbiamente fu una<br />
sorpresa scoprire che esiste o esisteva<br />
un’altra Volturara, ma che fosse in<br />
Spagna poi fu ancora più inaspettata.<br />
Sapevo <strong>del</strong>l’esistenza di Volturara Appula<br />
in Puglia, ma non immaginavo<br />
nemmeno lontanamente che in un’altra<br />
nazione, con un‘altra lingua, potesse<br />
esserci un paese che nei tempi<br />
remoti <strong>del</strong> medioevo era chiamata<br />
Vulturaria, come le altre due Vulturariae<br />
italiane.<br />
Nel viaggio alla ricerca di prove storiche,<br />
dalla Francia centrale scendo sulla<br />
costa atlantica ed affronto i Pirenei<br />
in trasversale per arrivare al Mediterraneo.<br />
La prima tappa è Lourdes per ritrovare<br />
un poco di serenità interiore e a seguire<br />
Andorra, mondo sospeso nel<br />
tempo, misterioso ed intrigante.<br />
Si parte quindi alla volta <strong>del</strong>l’antica<br />
VULTURARIA, attraverso montagne e<br />
vallate, che assomigliano molto alle<br />
nostre.<br />
Le sorprese iniziano quando, vicini alla<br />
meta, mi imbatto in un paese che<br />
si chiama MONTELLA.<br />
Incomincio a fare strane supposizioni,<br />
e vado alla ricerca di conferme,<br />
per una ipotesi suggestiva, ma molto<br />
opinabile e forse non giustificabile.<br />
Preso dal desiderio di ritrovare la gemella<br />
<strong>del</strong> mio paese, non ci fermiamo,<br />
ma continuiamo il viaggio.<br />
Arrivati nel luogo dove doveva sorgere<br />
il paese, di Volturara nessuna traccia,<br />
ma alla fine qualcuno si ricorda<br />
di un castello diroccato che anticamente<br />
si chiamava così e che oggi è<br />
chiamato di ULTRERA.<br />
Le ipotesi diventano nella mia mente,<br />
di parte, una suggestiva realtà. Anche<br />
Volturara Irpina in dialetto si chiama<br />
OTRALE, ed i due nomi si assomigliano<br />
foneticamente ed il castello è una<br />
dimensione comune a tutte e due.<br />
Quindi partiamo alla ricerca <strong>del</strong> castello<br />
che si trova a circa 700 metri sopra<br />
di noi.<br />
Man mano che saliamo il paesaggio<br />
diventa un incubo. Dirupi immani e<br />
con la strada larga giusto per far passare<br />
la macchina. Si ha paura di guardare<br />
di lato per i precipizi che si affacciano<br />
dal ciglio.<br />
Ma arrivati alla vetta lo spettacolo che<br />
ci si pone davanti è qualcosa di veramente<br />
eccezionale.<br />
Davanti a me il Golfo <strong>del</strong> Leone con il<br />
Mediterraneo ed il Sud <strong>del</strong>la Francia<br />
con una miriade di paesi e città, dietro<br />
una vallata piena di alberi, sospesa<br />
tra le montagne , identica alla val-<br />
lata che sta a Volturara Irpina dietro il<br />
castello di San Michele.<br />
Le stesse profondità, le stesse curve<br />
sinuose dei monti, le stesse salite. Mi<br />
sembra di stare al mio paese.<br />
Ultrera, l’antica Vulturaria spagnola,<br />
stava là, in quella valle e l’ambiente è<br />
uguale alla antica Vulturaria irpina.<br />
Dopo le foto di rito, scendiamo verso<br />
il mare con le stesse paure <strong>del</strong>l’andata,<br />
ma con la soddisfazione di aver<br />
forse scoperto le origini <strong>del</strong> mio paese.<br />
Arriviamo al mare e ancora una sorpresa<br />
sembra confermare le mie ipotesi<br />
dopo un centinaio di chilometri.<br />
A confine tra Spagna e Francia mi imbatto<br />
in un paese che si chiama Baynuls,<br />
che può essere tradotto in Bagnoli.<br />
Sorbs (Sorbo) lo incontriamo<br />
dopo 200 chilometri vicino a Montpellier<br />
sulla strada che porta verso l’Italia,<br />
ma è un sovrappiù che trascri-<br />
viamo solo per nota, mentre Salse<br />
(Salza) si trova vicino a Baynuls.<br />
Alla fine l’ipotesi suggestiva che mi<br />
aveva condotto nei Pirenei non perde<br />
la sua validità, anzi si rafforza e diventa<br />
nella mia mente una certezza<br />
inconfutabile.<br />
E’ il 218 avanti Cristo, l’ultimo giorno<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
di maggio.<br />
L’esercito cartaginese al comando di<br />
Annibale, partito da Cartagena in Spagna,<br />
vuole arrivare alla conquista di<br />
Roma, passando i Pirenei e le Alpi ed<br />
attaccando i romani alle spalle. Sono<br />
in centomila e hanno innanzi a loro<br />
come onda d’urto 37 elefanti africani<br />
addestrati alla guerra.<br />
Arrivano ai Pirenei verso la metà d’agosto,<br />
dopo aver perso per strada<br />
45.000 uomini, per diserzione o combattimenti.<br />
In una valle si accampano, per riprendere<br />
fiato in attesa di scendere in<br />
pianura e costruiscono un punto di<br />
guardia in legno, castellum, sopra la<br />
collina sovrastante la vallata per difendersi<br />
da eventuali attacchi <strong>del</strong>le<br />
popolazioni indigene.<br />
Le diserzioni continuano ed Annibale<br />
decide allora di lasciare liberi coloro<br />
che non hanno più intenzione di se-<br />
guire il suo esercito.<br />
Vuole uomini motivati e pronti a tutto<br />
pur di distruggere Roma.<br />
Se ne vanno in centinaia e centinaia,<br />
e molti preferiscono restare in quella<br />
valle piena di avvoltoi, usata dagli indigeni<br />
per buttarvi le carogne degli<br />
animali morti, facile preda dei rapaci.<br />
LE ORIGINI<br />
Annibale con gli elefanti Volturara Irpina Ruderi castello Volturara Irpina<br />
Castello di Ultrera nei Pirenei, antica Vulturaria<br />
Montella Pirenei<br />
Vallata dei Pirenei dove sorgeva Volturaria<br />
I nuovi abitanti la chiamano “Vulturaria”,<br />
ossia rifugio di avvoltoi (dal libro<br />
“la Societè archeologique de<br />
Montpellier” <strong>del</strong> 1700).<br />
Annibale arriva in Italia, evita di attaccare<br />
Roma e dopo alterne vicende<br />
sconfigge il 2 Agosto <strong>del</strong> 216 a.C. l’esercito<br />
romano nella pianura di Canne<br />
in Puglia. Per avvicinarsi a Roma<br />
risale in Campania e si dirige verso<br />
Capua in attesa <strong>del</strong>lo scontro finale.<br />
Decidono di fermarsi e chiamano il posto con lo stesso nome <strong>del</strong> luogo<br />
che avevano lasciato nei Pirenei, ossia “ Vulturaria”, oggi Volturara<br />
Irpina. Esiste ancora nella parte alta <strong>del</strong> nostro territorio un sentiero<br />
chiamato passo di Annibale, che indica la strada percorsa dall’esercito<br />
cartaginese diretto a Capua, come nei pressi di Vulturaria<br />
spagnola esiste ancora un luogo chiamato la rupe di Annibale<br />
Durante il tragitto molti soldati, stanchi<br />
<strong>del</strong>la guerra e dei tanti sacrifici,<br />
scappano in ogni direzione. Alcuni di<br />
loro trovano una valle isolata, piena<br />
di rapaci e di avvoltoi.<br />
E’ molto simile alla valle che due anni<br />
prima hanno lasciato in Spagna,<br />
con la stessa collina che la sovrasta.<br />
22<br />
Decidono di fermarsi e<br />
chiamano il posto con<br />
lo stesso nome <strong>del</strong> luogo<br />
che avevano lasciato<br />
nei Pirenei, ossia “Vulturaria”,<br />
oggi Volturara<br />
Irpina.<br />
Esiste ancora nella parte<br />
alta <strong>del</strong> nostro territorio<br />
un sentiero chiamato<br />
passo di Annibale,<br />
che indica la strada percorsa<br />
dall’esercito cartaginese<br />
diretto a Capua,<br />
come nei pressi di<br />
Vulturaria spagnola esiste<br />
ancora un luogo<br />
chiamato la rupe di Annibale.<br />
Il primo insediamento<br />
poteva essere dietro la<br />
collina <strong>del</strong> castello vicino<br />
alla località Serra,<br />
poi nei secoli l’abitato è stato spostato<br />
nella posizione attuale.<br />
Gli altri paesi menzionati durante il<br />
viaggio (Montellà, Baynuls, Salse,<br />
Sorbs ...) possono essere <strong>del</strong>le pure<br />
coincidenze oppure hanno dato il nome<br />
ai paesi vicini a Volturara Irpina.<br />
Non bisogna dimenticare che le loro<br />
origini risalgono guarda caso allo stesso<br />
periodo in cui fu fondata Volturara<br />
e che gli stessi soldati, vedendo la somiglianza<br />
tra le montagne <strong>del</strong>l’Irpinia<br />
ed dei Pirenei abbiano voluto ricordare<br />
i paesi fondati due anni prima in<br />
Spagna, ripetendone i nomi.<br />
Occorre precisare anche che potrebbero<br />
esserci altri nomi di paesi dal nome<br />
simile tra la Spagna e l’Irpinia,<br />
paesi chi io non ho incontrato durante<br />
il viaggio e che andrebbero a rinforzare<br />
questa ipotesi che non sembra<br />
tanto lontana dalla realtà. Un ultimo<br />
dato suggestivo può essere dato dal<br />
fatto che Irpinia è quasi un anagramma<br />
di Pirenei.<br />
In definitiva la venuta di Annibale di<br />
Italia che durò quindici anni portò<br />
cambiamenti epocali e diede origine<br />
ad una sorta di modernizzazione e di<br />
trasformazioni che ridisegnarono l’Italia<br />
meridionale nei secoli successivi<br />
e contribuirono al progresso dei popoli<br />
interessati.
Rubrica<br />
di<br />
EnoGastronomia<br />
di Annito Abate<br />
email: annito.abate@libero.it<br />
blog: www.annitoabate.wordpress.com<br />
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
VitignoItalia: luci e ombre<br />
All’ingresso la distribuzione dei bicchieri con tanto di tracolla<br />
“griffata”, alle spalle una scenografia di luci e ombre “ammicca”<br />
al tema portante <strong>del</strong>la Manifestazione<br />
“A”, Sala <strong>del</strong>le Prigioni affollata di wine lovers; in primo piano<br />
la postazione <strong>del</strong>l’Irpina e blasonata “Cantina Di Marzo” di<br />
Tufo. Gli arredi tutti rigorosamente in materiali “sostenibili”<br />
Lungo il percorso, sotto uno splendido porticato di pietra e<br />
tufo si arriva alla Vigna Felix, l’enoteca regionale dove si degustano<br />
le etichette <strong>del</strong>le cinque Province <strong>del</strong>la Campania<br />
Sfoglio il catalogo di “VITIGNOITALIA vini al<br />
castello”, mi colpisce lo slogan di una pubblicità:<br />
“L’Italia è il primo esportatore di vino<br />
al mondo”, dove la singolare combinazione cromatica<br />
non sembra essere la chiave di lettura voluta:<br />
“L’Italia è di vino al mondo”, infatti, scritto in<br />
rosso, non ha un senso compiuto ma tutta la combinazione<br />
di colori, forse, ha significato come le<br />
ombre di un quadro disegnate dalla luce. Ammetto<br />
che quanto descritto è una criptica associazione<br />
mentale per la doppia sensazione provata alla<br />
manifestazione fatta di “chiari” e di “scuri”: la<br />
consapevolezza che c’è bisogno di ingranare una<br />
marcia in più e, contemporaneamente, di recuperare<br />
quanto di buono esiste e resta dentro come<br />
consolidata emozione. Che l’Italia sia il primo<br />
esportatore di vino al mondo non può che gratificare<br />
ma la consapevolezza che questo traguardo<br />
vuol dire appiattirsi sui gusti internazionali potrebbe<br />
far pensare.<br />
Che Vitigno Italia sia una manifestazione potenzialmente<br />
affascinante può tranquillizzare ma la<br />
consapevolezza che possa emergere una certa<br />
“stanchezza” preoccupa.<br />
Sono arrivato sul ponte lavatoio <strong>del</strong> Castel <strong>del</strong>l’Ovo<br />
di Napoli un tantino stressato, come un docente<br />
che comincia gli esami dopo aver scoperto che<br />
gli hanno rigato la macchina; mi sono sorpreso a<br />
vivere questa edizione <strong>2013</strong> di Vitigno Italia a due<br />
velocità, tra emozione e distacco.<br />
Non riesco ad uscire dall’ingorgo a “croce uncinata”<br />
che si è addensato intorno al Maschio Angioino,<br />
in macchina c’è <strong>del</strong> vino bianco che ha bisogno<br />
di potersi raffreddare per la prevista degustazione.<br />
Mi presento alla barra dei vari parcheggi “consultati”<br />
come un peccatore alle Porte <strong>del</strong> Paradiso: non<br />
c’è posto per me! Vago nel limbo d’asfalto tra via<br />
Nazario Sauro ed il Tunnel <strong>del</strong>la Vittoria alla spasmodica<br />
ricerca di un posto auto, “pettino”, una<br />
ad una, tutte le traverse, chiedo agli spacciatori di<br />
spazio veicolare ma nessuna striscia o vuoto sembra<br />
apparire da quello che ai miei occhi appare<br />
sempre più come un mare di lamiere variopinte.<br />
Scacciato dal Paradiso e rifiutato dal purgatorio infilo<br />
la via <strong>del</strong>l’inferno e mi addentro nelle viscere<br />
<strong>del</strong>la Napoli sotterranea e finalmente riesco a posizionare<br />
la mia trappola metallica; sostituirei un<br />
viaggio di mille chilometri con il dover parcheggiare<br />
nelle città impossibili.<br />
A piedi attraverso la suadente musica filodiffusa ed<br />
il tufo giallo scavato nei secoli, i passi si susseguono<br />
frettolosi, sui pavimenti resinati, verso l’uscita;<br />
finalmente sono fuori, evito di respirare all’imboccatura<br />
<strong>del</strong> Tunnel, non si sa mai, supero la sede de<br />
“Il Mattino”, imbocco una traversa ed infine sono<br />
sul lungomare, destinazione Vitigno Italia. Il clima<br />
è mite, finalmente sembra arrivata l’estate, la passeggiata,<br />
quindi, può diventare salutare come la<br />
sensazione di respirare quel soffio di iodio che viene<br />
su dal mare appena increspato; l’accumulo<br />
d’ansia per la fase traffico/parcheggio non è <strong>del</strong> tutto<br />
scemato e mi sorprendo a varcare l’ingresso <strong>del</strong>l’Evento<br />
con i sensi puntati sul verso sbagliato.<br />
G<br />
Questa sensibilità indotta mi porta a vivere con attenzione<br />
i particolari che mi circondano, quasi un<br />
puntiglio per quello che vedo; scorgo i dettagli che<br />
si sovrappongono come gli strati di una millefoglie<br />
fatta con la crema sbagliata: la mangi, anche con<br />
piacere, ma resta, nella bocca e nella mente, un<br />
aroma che volevi fosse altra cosa.<br />
La strada che si inerpica tra le pareti di tufo di Castel<br />
<strong>del</strong>l’Ovo è bellissima, illuminata da una luce<br />
calda ed invasa dal senso di mare che si scorge da<br />
più punti, laddove, un tempo, gli arcieri prima ed<br />
i cannonieri dopo, avevano il compito di difendere<br />
la citta<strong>del</strong>la.<br />
«Salirò tra le rose di questo giardino, salirò fino a<br />
quando sarò solamente un puntino lontano» penso<br />
al riff <strong>del</strong>la canzone di Daniele Silvestri ed alla<br />
mia mente che si estranea tra la gente in tema con<br />
le sensazioni che stavo provando: una folla silente<br />
che diventa un caos calmo, una sequenza di ossimori<br />
emozionali che, lungo il percorso, avvalorano<br />
la mia lettura di una manifestazione tra luci<br />
ed ombre, tra attrazione e repulsione. Nella Sala<br />
<strong>del</strong>le Prigioni “A” rifiuto una grappa (non posso cominciare<br />
da un distillato), scelgo invece un “Bianco<br />
di Martiena IGT”, fresca declinazione Toscana<br />
di trebbiano, malvasia e grechetto. Nella Sala <strong>del</strong>la<br />
Sirena “B” mi lascio tentare da un “tagliente” Pinot<br />
Bianco di Caldaro in Alto Adige. Nella Sala Italia<br />
“C” voglio degustare il nuovo Greco DOC Sannio<br />
di Fattoria La Rivolta (ho conservato un bel ricordo<br />
di quello <strong>del</strong>la scorsa annata).<br />
Nelle Sale “D” e “G” non riesco ad entrare, guardo<br />
i colophon all’ingresso ma il flusso spettrale <strong>del</strong>le<br />
ombre dei bevitori mi trattiene, non è assolutamente<br />
spocchiosa repulsione ma solo voglia di restare<br />
spettatore di una scena, tutto sommato, affascinante,<br />
resa ancora più attraente dalle luci di Napoli<br />
e <strong>del</strong> tramonto che, oltre il parapetto, si mischiano<br />
al mare all’orizzonte.<br />
Ma quest’anno c’è il “food”: formaggi, salumi, pasta<br />
e l’immancabile Mozzarella di Bufala Campana<br />
DOP, diventata ormai una “star” nel panorama<br />
enogastronomico; per questa edizione la “novità”<br />
è l’abbinamento con i vini e la possibilità di “mangiare”,<br />
oltre che “bere”.<br />
Quest’anno c’è il “progetto di sostenibilità ambientale:<br />
la “novità” è che si fa “riciclaggio” e che<br />
sedie e banchi di degustazione sono in cartone, devo<br />
dire anche abbastanza resistenti.<br />
Finalmente mi rifugio nel vino e nell’arte, tra i “Percorsi<br />
contemporanei <strong>del</strong> gusto creativo” dove l’AIS<br />
Napoli ha organizzato una bella e distensiva (finalmente)<br />
degustazione guidata di 4 coppie di vini<br />
abbinati ai 4 elementi per antonomasia: Terra,<br />
Acqua, Fuoco ed Aria. In abbinamento dipinti a tema.<br />
Prima <strong>del</strong> ritorno (non al futuro) mi concedo un’altra<br />
“novità”: al suono di un mandolino mi faccio<br />
una pizza … ma senza birra!<br />
E’ tardi ormai, riattraverso la Napoli sotterranea,<br />
sbaglio qualche uscita nel groviglio <strong>del</strong> parcheggio<br />
Morelli e finalmente posso tornare a casa; il traffico<br />
a quest’ora sembra dare tregua al mio sistema<br />
nervoso<br />
23<br />
ustoeacapo<br />
architetture <strong>del</strong> sapore<br />
Circa 200 le<br />
Cantine aderenti<br />
a “VITIGNOI-<br />
TALIA vini al castello”,<br />
IX Salone<br />
dei vini e dei<br />
territori vitivinicoli<br />
italiani a<br />
Napoli nella<br />
splendida location<br />
di Castel<br />
<strong>del</strong>l’Ovo. Il format<br />
è vincente?<br />
“I”, Antro di Virgilio, affiancamento <strong>del</strong> food al vino con la<br />
presenza <strong>del</strong> Pastificio “Fratelli Di Martino” e dei quattro<br />
principali consorzi di tutela dei grandi formaggi italiani Dop<br />
Il flusso spettrale <strong>del</strong>le ombre dei visitatori fa da primo piano<br />
alle luci di Napoli e <strong>del</strong> tramonto che, oltre il parapetto,<br />
si mischiano al mare all’orizzonte<br />
I “Percorsi contemporanei <strong>del</strong> gusto creativo”, titolo <strong>del</strong>la degustazione<br />
organizzata da AIS Napoli: 4 coppie di vini abbinati<br />
ai 4 elementi per antonomasia: Terra, Acqua, Fuoco ed Aria
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />
Contro gli arianesi i cittadini di Monreale<br />
Il caso “Campanile Sera”<br />
Luglio 1960, la cittadina <strong>del</strong> tricolle rimbalzò sulle prime pagine <strong>del</strong>la<br />
stampa, per la sua partecipazione alla famosa trasmissione televisiva<br />
condotta da Mike Buongiorno, Enzo Tortora e Renato Tagliani<br />
ANTONIO ALTERIO<br />
Parlare <strong>del</strong> 1960 significainevitabilmente<br />
rievocare la<br />
stupenda corsa di<br />
Livio Berruti, il velocista<br />
<strong>del</strong>l’atletica<br />
italiana, che il 3 settembre vinse<br />
una memorabile 200 metri<br />
con il tempo di 20”5, battendo i<br />
più quotati americani ed i records<br />
italiano, europeo ed olimpionico.<br />
Fu l’epilogo <strong>del</strong>le olimpiadi<br />
che vennero inaugurate il<br />
25 agosto in una Roma affollata<br />
di stranieri, richiamati dalle immagini<br />
<strong>del</strong>la Dolce Vita magicamente<br />
riprese da Federico Fellini<br />
e diffuse nei cinema di tutto<br />
il mondo.<br />
Ariano in quell’anno non rimase<br />
ai margini <strong>del</strong>la sport, anzi<br />
ebbe la fortuna e l’orgoglio di<br />
avere dato un tedoforo al Comitato<br />
Organizzatore dei Giochi<br />
<strong>del</strong>la XVII Olimpiade. Fu la Sezione<br />
Fiaccola Olimpica di<br />
Avellino che segnalò il nominativo<br />
di Ottone (Titino) Chianca,<br />
atleta arianese di valore nelle<br />
gare podistiche. A lui toccò portare<br />
la fiaccola olimpica, che doveva<br />
raggiungere Roma, per un<br />
tratto di strada di 1500 metri attraverso<br />
la nostra Provincia.<br />
Un’occasione straordinaria che<br />
il Cav. Vito Genovese, Segretario<br />
Delegato Provinciale Coni, il<br />
13 Agosto 1960, rivolgendosi a<br />
Chianca esaltò con queste parole<br />
“L’IRPINIA tutta L’ammirerà<br />
e l’Applaudirà, L’ITALIA tutta,<br />
tutto il mondo intero sarà con<br />
Lei il giorno 22 Agosto <strong>del</strong>l’anno<br />
1960. Al grido di Viva lo<br />
Sport e Viva Olimpia, riceva il<br />
nostro fraterno abbraccio”.<br />
Intanto la squadra calcistica locale,<br />
capeggiata dall’indimenticabile<br />
sig. Salvatore Scardinale,<br />
si faceva onore nel campionato<br />
di promozione. I calciatori <strong>del</strong>la<br />
compagine erano Colangelo,<br />
Gangale, Landolfi, Basile, Guerriero,<br />
Lazzaruolo, Corsano,<br />
Pompeo, Struzziero, Ladimiro,<br />
D’Argenio e Zollo.<br />
Nel campionato provinciale <strong>del</strong>le<br />
squadre universitarie prevalse<br />
quella <strong>del</strong>la facoltà di Giurisprudenza<br />
di Ariano, guidata<br />
dal professore di Educazione Fisica<br />
Lanzilli. I calciatori erano<br />
gli universitari: Riccio Carminio,<br />
Ciccone Dino, Greco Fernando,<br />
Scaperrotta Gabriele, Iuspa Antonio,<br />
Luparella Gaetano, Ciccarelli<br />
Ettore, Ciasullo Gennarono,<br />
Piombino Lucio ed Albanese<br />
Enrico.<br />
I Padri Pallottini, venuti in Ariano<br />
per curare la parrocchia di S.<br />
Eustachio in S. Francesco celebrarono<br />
il venticinquesimo anniversario<br />
<strong>del</strong>la loro presenza in<br />
città con una solenne Novena in<br />
onore <strong>del</strong>la Madonna Immacolata,<br />
predicata dal padre Cappuccino<br />
di Trento Nicola da Postioma.<br />
Non pochi arianesi avranno presente<br />
la protesta fatta dai commercianti<br />
che sollecitarono sia il<br />
Commissario prefettizio cittadino,<br />
sia il Prefetto di Avellino a<br />
non disporre la chiusura domenicale<br />
dei negozi.<br />
Erano in 150 i firmatari, che rivolsero<br />
alla massima autorità<br />
provinciale, con lettera <strong>del</strong> 28<br />
luglio 1960, “viva preghiera perché<br />
non venga dato ascolto a<br />
quelli che la chiusura la vogliono,<br />
e tenga a cuore le condizio-<br />
ni disastrose dei sottoscritti che<br />
la chiusura domenicale si ridurrebbero<br />
alla miseria”.<br />
Alle elezioni amministrative tenutesi<br />
il 6 novembre ancora una<br />
volta si affermò la lista capeggiata<br />
dal senatore Enea Franza<br />
con 5141 voti, seguita dalla Democrazia<br />
Cristiana con 3552 voti,<br />
dal partito Comunista con<br />
2381 voti, dal partito Socialista<br />
Italiano con 1169 preferenze, dal<br />
partito Socialista Democratico<br />
con 613 voti ed infine dal partito<br />
Stella e Corona con 357 voti.<br />
Ma <strong>del</strong> 1960 nella maggior parte<br />
degli arianesi rimangono i ricordi<br />
<strong>del</strong>le immagini, diffuse in<br />
tutta Italia dalla televisione, prima<br />
<strong>del</strong>la gara svolta tra la città<br />
di Monreale e la nostra Ariano<br />
durante la trasmissione “Campanile<br />
Sera”..<br />
Fin dall’inizio <strong>del</strong>l’anno erano<br />
apparse sui giornali specializzati<br />
le notizie di una possibile partecipazione<br />
di Ariano ai giochi<br />
<strong>del</strong>la nota e molto seguita trasmissione<br />
“Campanile Sera”.<br />
Tale competizione televisiva,<br />
realizzata a partire dal 5 novembre<br />
1959, era condotta da Mike<br />
Buongiorno, Enzo Tortora e Renato<br />
Tagliani. Fu il primo gioco<br />
collettivo che coinvolse il pubblico<br />
a casa o nelle piazze <strong>del</strong>le<br />
città in gara; la sfida avveniva<br />
tra rappresentanti di una località<br />
<strong>del</strong> Nord Italia ed una <strong>del</strong><br />
Sud.<br />
Alcuni esperti rappresentanti le<br />
singole città si recavano negli<br />
studi RAI di Milano per rispondere<br />
alle domande di cultura varia<br />
proposte da Buongiorno,<br />
mentre un comitato di esperti<br />
dalle piazze <strong>del</strong>le città in gara<br />
risolvevano i quesiti proposti<br />
dagli altri due conduttori.<br />
Era prevista anche una gara<br />
sportiva con il coinvolgimento<br />
di atleti locali ed una gara di attualità<br />
tra due famiglie <strong>del</strong>le<br />
città contendenti. Prima <strong>del</strong>lo<br />
spettacolo la RAI trasmetteva un<br />
filmato riguardante i pregi paesaggistici,<br />
culturali, culinari e<br />
produttivi <strong>del</strong>le singole località,<br />
facendo conoscere al folto pubblico<br />
televisivo le bellezze e le<br />
attrattive di numerose contrade<br />
<strong>del</strong> territorio nazionale.<br />
Non si vincevano premi, ma<br />
l’orgoglio di avere primeggiato,<br />
sconfiggendo la squadra avversaria.<br />
Da tempo si parlava che Ariano<br />
sarebbe stata chiamata a sfidarsi<br />
con qualche altra città, dopo<br />
la richiesta avanzata alla RAI<br />
dalla locale sezione turistica, la<br />
“Pro-Ariano”. Finalmente il 7<br />
maggio 1960 giunse la comunicazione<br />
ufficiale <strong>del</strong>l’ammissione<br />
alla tanto desiderata gara televisiva,<br />
a cui la stampa locale<br />
diede ampio risalto.<br />
A seguito di ciò gli organizzatori<br />
cominciarono a fare i preparativi<br />
per affrontare gli avversari<br />
nel miglior modo possibile, in<br />
attesa di conoscere la data <strong>del</strong>lo<br />
scontro e la città campione<br />
da sfidare. Il 9 Luglio la Rai comunicò<br />
che la gara doveva avvenire<br />
contro la città di Monreale<br />
e per questo vennero scelti i<br />
campioni locali <strong>del</strong>la cultura<br />
nelle persone di Stanislao Scapati<br />
e Nino Maresca, in seguito<br />
sostituito da Gerardo (Dino)<br />
Ciccone.<br />
I giornali danno risalto<br />
all’evento<br />
I giornali locali ebbero tanto da<br />
dire e da scrivere e non mancarono<br />
all’appuntamento per dare<br />
notizie di entrambe le città gareggianti,<br />
ma soprattutto per fare<br />
il tifo per la cittadina <strong>del</strong> tricolle.<br />
Il settimanale di Napoli “Mezzogiorno<br />
Oggi” il 20 luglio pubblicò<br />
un “Numero Speciale Per<br />
Campanile Sera”, nel quale<br />
campeggiava a caratteri cubitali<br />
“Contro Monreale più agguerrita<br />
e organizzata che mai-<br />
BUONA FORTUNA, ARIANO!”.<br />
In un riquadro a lato <strong>del</strong>l’intestazione<br />
si leggevano ed ancora<br />
si leggono questa descrizione<br />
<strong>del</strong> panorama visto dai tre colli<br />
di Ariano “…ti affacci dall’alto<br />
<strong>del</strong> suo Tricolle sulla immensa<br />
vallata che t’abbraccia tutto intorno…All’orizzonte<br />
il Taburno<br />
il Partenio il Matese, la bella<br />
Dormiente…Nelle terse albe, fra<br />
i monti una pennellata di azzurro<br />
rivela il mare di<br />
Salerno…Dall’altra parte le dorate<br />
messi pugliesi e l’opulento<br />
golfo di Manfredonia. Ed a sera<br />
si accende la corolla <strong>del</strong>le luci<br />
amiche: Montecalvo, Villanova<br />
<strong>del</strong> Battista, Trevico, Casalbore,<br />
Savignano, Greci…Questa è la<br />
tavolozza per i tuoi sogni!”. E<br />
queste sono le buone ragioni<br />
per le quali amiamo Ariano.<br />
Poi seguivano articoli descrittivi<br />
<strong>del</strong>la città e dei suoi abitanti,<br />
nonché dei campioni scelti per<br />
gareggiare. Opportunamente<br />
elogiativo fu il profilo biografico<br />
fatto a Stanislao Scapati,<br />
scelto per le materie culturali.<br />
Di lui il cronista, tra l’altro,<br />
scrisse “ha bruciato tutti i probabili<br />
candidati, offrendo una<br />
prova di cultura e di prontezza<br />
veramente eccezionale. Gli stessi<br />
commissari inviati dalla T.V.<br />
hanno trovato senza precedenti<br />
le possibilità culturali <strong>del</strong> giovane<br />
arianese”. Ed ancora “La sua<br />
preparazione, ma soprattutto la<br />
varietà e ricchezza d’interessi<br />
culturali mostrata, hanno sbalordito<br />
tutti. Qualcuno ha definito<br />
paurosamente elefantiaca la<br />
cultura <strong>del</strong> giovane. Ma ciò che<br />
colpisce sono le sue particolari<br />
possibilità mnemoniche, la sua<br />
eccezionale prontezza nel localizzare<br />
e centrare l’argomento in<br />
questione”.<br />
A me oggi non rimane che confermare<br />
queste lodevoli qualità,<br />
ancora persistenti egregiamente<br />
nell’amico Stanislao a quale va<br />
il mio più sincero augurio di<br />
lunga vita.<br />
Il giornale non trascurò di sotto-<br />
...seguivano articoli descrittivi <strong>del</strong>la città e dei suoi abitanti,<br />
nonché dei campioni scelti per gareggiare. Opportunamente<br />
elogiativo fu il profilo biografico fatto a Stanislao<br />
Scapati, scelto per le materie culturali. Di lui il cronista<br />
scrisse “ha bruciato tutti i probabili candidati....”<br />
lineare le capacità organizzative<br />
dei dirigenti <strong>del</strong>la “Pro-Ariano”,<br />
che, diretta dal presidente Giuseppe<br />
Intonti, dall’ing. Giuseppe<br />
De Gruttola , dal prof. Giuseppe<br />
D’Agostino, dall’avv. Maresca<br />
e dall’avv. Enrico Franza,<br />
da anni si adoperava per promuovere<br />
iniziative culturali,<br />
giochi e divertimenti vari per i<br />
turisti.<br />
Scriveva l’articolista “A parte,<br />
comunque, le nostre parole, agli<br />
arianesi resta il merito di aver<br />
lavorato per la loro bella cittadina,<br />
che si apre ogni anno di più<br />
all’interesse turistico. In questi<br />
ultimi tempi, infatti le presenze<br />
ad Ariano di villeggianti si aggirano<br />
intorno alle cinquemila<br />
unità, una cifra notevole ove si<br />
consideri il rapporto con la popolazione<br />
<strong>del</strong>la zona e le possibilità<br />
ricettive <strong>del</strong>la stessa”.<br />
Purtroppo <strong>del</strong> turismo e <strong>del</strong>le<br />
presenze di forestieri è rimasto<br />
il ricordo dei tempi favorevoli ai<br />
quali non si è saputo dare un<br />
seguito, tanto meno si è saputo<br />
e voluto operare un loro recupero,<br />
forse perché sono cambiati i<br />
gusti e le preferenze dei turisti.<br />
Ma ritorniamo a Campanile Sera.<br />
Sul N. 13-14 <strong>del</strong> 21 Luglio 1960<br />
il “Tartarino”, sottotitolato “serio-<br />
semiserio- umoristico- pupazzettato”,<br />
il direttore Guido<br />
Capuano dedicò quasi tutti i<br />
suoi articoli al prossimo evento<br />
televisivo.<br />
In prima pagina l’articolo di<br />
fondo esordiva “L’incontro di<br />
Campanile Sera ha messo in effervescenza<br />
la civettuola Ariano.<br />
Da oltre un mese la popolazione<br />
è in ribollimento, la città<br />
è in rivoluzione, e gli organizzatori<br />
sono presi dalla febbre <strong>del</strong>le<br />
grandi attese”.<br />
Non poteva essere diversamen-<br />
24<br />
te perché era l’occasione, tanto<br />
attesa e desiderata da tutti, per<br />
portare alla ribalta nazionale la<br />
nostra città e le nostre contrade.<br />
Ecco allora come il giornalista<br />
presentava i preparativi per gli<br />
addobbi <strong>del</strong> centro cittadino:<br />
“La grande piazza, il chiazzullo<br />
come è chiamata allegramente<br />
dagli arianesi, presenta l’aspetto<br />
<strong>del</strong>le solenni ricorrenze, come<br />
quella <strong>del</strong> Santo Patrono.<br />
Anche il Campanile di S. Oto alla<br />
cui ombra abitualmente ristagna<br />
la vita cittadina, è in fiamme<br />
e per la serata d’onore sarà<br />
illuminato da 300 fiammelle di<br />
grassi resistenti al vento, così<br />
come per l’illuminazione di San<br />
Pietro in Vaticano”.<br />
In città regnava la piena armonia<br />
tra tutte le forze politiche rivolte<br />
a dare unitariamente il<br />
massimo <strong>del</strong>la compattezza e<br />
<strong>del</strong> rendimento in vista <strong>del</strong>l’unico<br />
comune obbiettivo “La Vittoria”.<br />
Per questo Capuano non mancò<br />
di sottolineare “Questo benedetto<br />
Campanile Sera ha il merito<br />
eccezionale di avere, in tempi di<br />
politicume e di politicanti, riunito<br />
in un unico campanile tutti<br />
i caporioni, i capoccia, ed i<br />
capoccioni <strong>del</strong>la politica, senza<br />
distinzione di idee e di partiti”.<br />
Altri rotocalchi si interessarono<br />
alla nostra città, <strong>del</strong>la quale col-
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />
sero gli aspetti più disparati sia<br />
<strong>del</strong> territorio, che <strong>del</strong>la popolazione.<br />
A questo proposito mi<br />
piace riportare ciò che venne<br />
scritto sul settimanale “Eva”<br />
dei bambini e <strong>del</strong>le ragazze<br />
arianesi in un reportage di Carla<br />
Angrisani.<br />
Dei primi sosteneva “Hanno<br />
una simpatica prerogativa i<br />
bambini di Ariano Irpino: sono<br />
tutti belli e sanissimi. La saluberrima<br />
aria <strong>del</strong>la cittadina giova<br />
particolarmente ai piccoli<br />
abitanti, che sono tutti rosei e<br />
paffutelli, da mangiarsi con i baci…”.<br />
Dopo avere sottolineato le<br />
preferenze naturalistico- ecologico<br />
<strong>del</strong>le mamme concluse<br />
“Ariano ospita in ogni periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno tanti bambini in convalescenza<br />
e li restituisce alla<br />
città in perfetta salute e con un<br />
aspetto invidiabile”.<br />
Delle nostre giovani donne mise<br />
in evidenza la loro simpatia<br />
e saggezza e per questo scrisse<br />
“Sono ragazze moderne quelle<br />
di Ariano, ragazze che sanno<br />
assumere con coscienza certe<br />
responsabilità, donne attive e<br />
intelligenti che hanno, come<br />
cornice a queste doti, un aspetto<br />
piacevole e curato: si vestono,<br />
si truccano e si pettinano<br />
secondo i canoni che detta la<br />
moda, senza tuttavia sfruttarne<br />
gli eccessi”<br />
Ed ancora, quasi a volere ulteriormente<br />
avvalorare il suo pensiero<br />
e le sue tesi, sostenne le<br />
sue argomentazioni con queste<br />
affermazioni rese dalle stesse<br />
ragazze “Siamo libere da complessi,<br />
studiamo e balliamo, lavoriamo<br />
e ci dedichiamo agli<br />
sport, aiutiamo nelle faccende<br />
domestiche e andiamo al cinema”.<br />
La giornalista volle chiudere<br />
con un suo ultimo commento<br />
“Fanno…. Cento cose le ragazze<br />
di Ariano, trovano il tempo<br />
per il lavoro e il divertimento. E<br />
fanno tutto con buon senso e<br />
con quel pizzico di saggezza<br />
che non stona mai”.<br />
Sia l’uno che l’altro articolo erano<br />
corredati da fotografie dei<br />
protagonisti chiamati in causa.<br />
Allora per i bambini furono<br />
pubblicate le immagini di<br />
“Gianluigi ed Ico Mazza, Fulvio<br />
Bevere, Aldo Loconte, Giovanni<br />
Maresca e <strong>del</strong> “piccolo Caruso”.<br />
I volti femminili inseriti furono<br />
più numerosi: Angelina Formato,<br />
Anna Renzulli, Renata Gardini,<br />
Anna Maria Ciasullo, Olga<br />
Gelormini, Isabella Caruso, Gerarda<br />
Zecchino, Lina Villamarino,<br />
Maria Lo Conte, Annamaria<br />
Maresca e Mariolina Ciccarelli”.<br />
L’organizzazione e la gara<br />
Ma vediamo come si pensò di<br />
affrontare la gara nel migliore<br />
dei modi, per rendere il più efficiente<br />
possibile lo scambio di<br />
notizie e di informazioni tra le<br />
24 commissioni di consulenti e<br />
gli esperti predestinati a dare le<br />
risposte al conduttore.<br />
Intanto il Palazzo di città diventò<br />
il punto di ritrovo <strong>del</strong>le 24<br />
commissioni di consulenti, smistati<br />
in altrettante stanze “con<br />
ampia dotazione di libri, di di-<br />
zionari, rubriche.. due apparecchi<br />
telefonici e televisori”, tutte<br />
collegate con gli esperti <strong>del</strong> palco<br />
posizionato nella piazza.<br />
Le commissioni previste si riferivano<br />
alle seguenti 24 materie:<br />
letterarie, scientifiche, giuridiche,<br />
straniere, <strong>del</strong>le religioni,<br />
economia domestica e moda,<br />
musica, medicina, teatro e cinema,<br />
enigmistica, filatelia, letteratura<br />
gialla, strade e ferrovie,<br />
sport, ingegneria, giornalismo,<br />
caccia e pesca, militari, scienze<br />
marittime, giuochi, piante e fiori,<br />
artigianato, automobilismo,<br />
bancaria.<br />
Ovviamente furono mobilitati e<br />
“precettati” tutti i professionisti<br />
cittadini e gli esperti <strong>del</strong>le singole<br />
materie. Per l’artigianato furono<br />
allertati i signori: Blundo<br />
Michele, Puzo Riccardo e Carchia<br />
Giovanni; per le materie<br />
militari: i generali Adinolfi e Michele<br />
Alterio, il col. D’Alessandro;<br />
per piante e fiori i signori:<br />
notaio Moscatelli, Addivinola,<br />
l’avv. Manganiello.<br />
Mi fermo a queste particolari<br />
materie, perché sarebbe noioso<br />
fare l’elenco dei componenti di<br />
tutte le altre, che ammontavano<br />
complessivamente al numero di<br />
cento. La macchina organizzatrice<br />
prevedeva altri incarichi,<br />
riguardanti il reperimento libri<br />
ed esperti, il curatore <strong>del</strong> filmato<br />
e l’esecutivo che era formato<br />
dal Rag. Cindolo Cherubino<br />
commissario straordinario al comune,<br />
il dott. Mazza Giovanni,<br />
l’avv. Maresca Antonio, il dott.<br />
Intonti Giuseppe, il sig. Franza<br />
Enrico, l’ing. Aliperta Enzo ed il<br />
dott. Pelosi Carmine; coordinatori<br />
furono l’ing. Giuseppe De<br />
Gruttola ed il dott. Capobianco<br />
Enzo.<br />
Non mancarono gli aiuti di<br />
esperti provenienti da Avellino<br />
e da altre città <strong>del</strong> circondario.<br />
Ma veniamo alla gara che giovedì<br />
21 luglio vide fronteggiarsi<br />
la compagine arianese con la<br />
forte rappresentanza <strong>del</strong>la città<br />
di Monreale, da tempo detentrice<br />
<strong>del</strong> primato <strong>del</strong>le vittorie per<br />
avere già sconfitto le squadre<br />
<strong>del</strong>le città di: Novi Ligure, Tiene,<br />
Rivoli, San Felice Circeo e<br />
Chioggia.<br />
Lo scontro culturale alla presenza<br />
di Mike Buongiorno nello<br />
studio Rai di Milano vide come<br />
protagonisti Dino Ciccone ed il<br />
giovane Stanislao Scapati, che<br />
affrontò il professore Santulli di<br />
Monreale.<br />
Nella piazza di Ariano il conduttore<br />
televisivo era Renato Tagliani.<br />
Per le gare sportive, alcune partite<br />
di tennis da tavolo (pingpong),<br />
in Ariano si fronteggiarono<br />
il campione siciliano ed il<br />
giovane Ortensio Zecchino,<br />
mentre sul campo di Monreale<br />
si sfidarono il campione locale<br />
con il giovane Tonino Maggio<br />
rappresentante <strong>del</strong> tricolle.<br />
Il risultato non fu favorevole per<br />
la squadra di Ariano, che seppe<br />
tener testa alla più forte e più<br />
fortunata squadra siciliana, co-<br />
me titolarono i giornali locali.<br />
Fu presentato anche un ricorso<br />
alla Rai per alcune irregolarità,<br />
ma il risultato finale rimase convalidato.<br />
Ed allora sul “<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’Irpinia”<br />
<strong>del</strong> 23 luglio 1960 Andrea<br />
De Vinco pubblicò un articolo<br />
dal titolo “Sfortunata Ariano a<br />
Campanile – Sera” e poi “Gli irpini<br />
si sono battuti con Onore”.<br />
Il giornalista individuò, come<br />
“elemento determinante <strong>del</strong>la<br />
defaillance.. ancora una volta<br />
nella valentia <strong>del</strong>l’avversaria<br />
che di settimana in settimana”<br />
aveva perfezionato “la sua organizzazione<br />
ed acquistarne in<br />
esperienza”.<br />
Non mancò di sottolineare che<br />
Ariano aveva ben figurato al<br />
punto di avere “dato la sensazione<br />
di potere conseguire un<br />
sorprendente exploit contrastando<br />
in modo brillante la vittoria<br />
dei siciliani” e rendendo la gara<br />
“sempre incerta ed equilibrata”.<br />
Così scrisse Carla Angrisani sul settimanale Eva: “Hanno<br />
una simpatica prerogativa i bambini di Ariano Irpino:<br />
sono tutti belli e sanissimi. La saluberrima aria <strong>del</strong>la<br />
cittadina giova particolarmente ai piccoli abitanti, che<br />
sono tutti rosei e paffutelli, da mangiarsi con i baci…”<br />
Come ho sopra riportato, prima<br />
<strong>del</strong>la competizione, la televisione<br />
proiettò un filmato nel quale<br />
vennero presentate immagini<br />
dei vasti e magnifici panorami<br />
che dall’alto di Ariano si aprono<br />
volgendo lo sguardo in ogni direzione<br />
verso le regioni confinanti:<br />
Molise, Abruzzo, Lucania<br />
e Puglia.<br />
E De Vinco, a tal proposito, non<br />
mancò di scrivere “Questo per<br />
noi è stato il lato più interessan-<br />
te <strong>del</strong>la trasmissione. Far conoscere<br />
l’Irpinia agli italiani i quali<br />
sanno solo <strong>del</strong>la sua povertà,<br />
<strong>del</strong>la sua miseria economica;<br />
per questo avremmo preferito<br />
che la Televisione avesse sostato<br />
più a lungo nelle nostre zone,<br />
ad Ariano, nella nostra Irpinia<br />
sempre più bella e suggestiva<br />
proprio lì in quella vallata che è<br />
dato vedere da quassù e dove<br />
pare che il tempo trascorra lentamente<br />
quasi impercettibile”.<br />
Mi piace chiudere questo mio<br />
articolo con la testimonianza<br />
che diede Ortensio Zecchino in<br />
una intervista rilasciata al sempre<br />
compianto avvocato Gerardo<br />
(Geri) D’Alessandro nel 2010<br />
e pubblicata sul giornale<br />
“Com’eravamo 1960- piccolo almanacco<br />
di eventi storico- politici<br />
e di costume”. Ebbene Zecchino<br />
ricordò che proprio nel<br />
1960 aveva vinto il campionato<br />
diocesano di ping-pong nel singolo<br />
e nel doppio in coppia con<br />
Ninfadoro, organizzato dall’Azione<br />
Cattolica tra i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le varie parrocchie cittadine.<br />
Fu gioco forza per gli organizzatori<br />
averlo come rappresentante<br />
in quella memorabile sera <strong>del</strong><br />
1960.<br />
Sul risultato Zecchino ebbe a<br />
rammaricarsi, anche perché non<br />
aveva giocato come soleva fare<br />
da schiacciatore, ovvero “smesciatore”<br />
sempre in attacco, essendo<br />
stato convinto dagli organizzatori<br />
ad essere<br />
più cauto ossia “pallinaro”<br />
, ovvero palleggiare in attesa<br />
<strong>del</strong>l’errore <strong>del</strong>l’avversario.<br />
All’osservazione di Geri che<br />
“quella sconfitta per 11 a 7” ancora<br />
gli bruciava, Zecchino ammise<br />
l’amarezza provata anche<br />
e soprattutto per non avere potuto<br />
dare il suo pieno contributo<br />
alla causa <strong>del</strong>la sua città.<br />
Le foto riportate sono tratte<br />
dai giornali citati<br />
25
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Teora, ricordando Ferrer<br />
La sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero organizzò il 13 ottobre 1910 l’intitolazione <strong>del</strong>la piazza all’anarchico spagnolo fondatore<br />
<strong>del</strong>la Scuola Moderna, laica e razionalista. L’epigrafe di Giovanni Pascoli non ebbe lo sperato successo<br />
LUCIANO LUCIANI<br />
“Teora a Ferrer”, così titolava<br />
un articolo apparso sulle<br />
colonne <strong>del</strong> Grido,<br />
(giornale fondato e diretto<br />
da Ferdinando Cianciulli a<br />
Montella), <strong>del</strong> 30 – 31 ottobre<br />
1910 a pagina 2.<br />
Era la cronaca <strong>del</strong>la cerimonia che<br />
la Sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero di<br />
Teora organizzò il 13 ottobre 1910<br />
per la intitolazione <strong>del</strong>la piazza da<br />
Largo Tarantino a Piazza Francisco<br />
Ferrer e per lo scoprimento <strong>del</strong>la lapide<br />
a lui dedicata, per commemorare<br />
l’anniversario <strong>del</strong>la morte <strong>del</strong>l’anarchico<br />
e libero pensatore spagnolo,<br />
nato nel 1858 ad Alella in<br />
Spagna pedagogista, fondatore <strong>del</strong>la<br />
Scuola Moderna, laica e razionalista.<br />
Il pensiero di Ferrer era caratterizzato<br />
da un forte anticlericalismo dovuto<br />
anche alla situazione sociale<br />
<strong>del</strong>la Spagna di quel periodo.<br />
Per Ferrer la fondazione di scuole libere<br />
avrebbe potuto combattere sia<br />
la Chiesa e i suoi privilegi che lo<br />
Stato e il suo strapotere sui cittadini-sudditi.<br />
Già dalla rivoluzione <strong>del</strong> 1868 gli<br />
strati più evoluti <strong>del</strong>la classe operaia<br />
avevano creato <strong>del</strong>le scuole laiche,<br />
tentando così di dare un'istruzione<br />
diversa ai propri figli.<br />
La Escuela moderna si presentava<br />
diversa dalle altre scuole laiche perché<br />
aveva un carattere apertamente<br />
rivoluzionario, volto ad emancipare<br />
i bambini <strong>del</strong>le classi povere rifiutando<br />
qualsiasi principio di autorità<br />
sia da parte <strong>del</strong>lo Stato che <strong>del</strong>la<br />
Chiesa.<br />
In seguito alla dichiarazione <strong>del</strong>la<br />
legge marziale nel 19<strong>09</strong> durante la<br />
"Settimana tragica", una rivolta<br />
scoppiata il 26 luglio quando la popolazione<br />
si ribellò alla Guardia Civile<br />
che aveva il compito di far imbarcare<br />
i coscritti (per la quasi totalità<br />
appartenenti alle classi povere)<br />
mandati a combattere nelle guerra<br />
coloniali in Africa.<br />
Ferrer fu arrestato il 31 agosto con<br />
l'accusa di essere il fomentatore <strong>del</strong>la<br />
rivolta.<br />
Sottoposto ad un processo farsa da<br />
parte <strong>del</strong> tribunale militare, venne<br />
condannato a morte con prove artefatte<br />
e fucilato a Barcellona, il 13 ottobre<br />
di quell'anno, nella fortezza di<br />
Montjuich.<br />
Poco dopo la sua esecuzione, nacquero<br />
negli Stati Uniti varie "scuole<br />
moderne" sul mo<strong>del</strong>lo di quella di<br />
Ferrer, la prima e più importante<br />
<strong>del</strong>le quali fu costituita a New York<br />
nel 1911.<br />
La Sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero di<br />
Teora si intitolava a Giordano Bruno.<br />
Fu fondata ed aperta da Pasquale<br />
Luciani, sottile politico abile organizzatore,<br />
agli inizi <strong>del</strong> ‘900, e si<br />
chiuse con l’inizio <strong>del</strong>la guerra <strong>del</strong><br />
1915-1918.<br />
Diedero incarico allo studente Emilio<br />
Stefanelli, poi ingegnere, di ottenere<br />
da un uomo illustre il testo <strong>del</strong>la<br />
lapide da dedicare a Francisco<br />
Ferrer.<br />
Scrisse al poeta Giovanni Pascoli<br />
che gli mandò questo, pubblicato<br />
dal giornale letterario “La Rana” di<br />
Bologna, col titolo “La Protesta”,<br />
però il testo non ebbe lo sperato<br />
successo:<br />
UNO SCOPPIO DI FUCILI<br />
UBBIDIENTE AD UN BREVE<br />
CENNO DI SPADA<br />
DA DENTRO UNA TORVE<br />
SOLITARIA<br />
CINTA DI MURI E DI FOSSE<br />
ECHEGGIÒ NELLE SCUOLE DEL-<br />
LA TERRA,<br />
RIMBOMBÒ’ NELLE OFFICINE<br />
DEL MONDO<br />
E I PENSATORI ALZARONO GLI<br />
OCCHI DAL LIBRO<br />
E I LAVORATORI ALZARONO IL<br />
PUGNO DALL’INCUDINE<br />
E SI VOLSERO AL TRAMONTO<br />
DOV’ERA BAGLIOR DI FIAMME E<br />
ODOR DI ROGHI<br />
FRANCISCO FERRER<br />
ERA LÀ,<br />
CADUTO IN UN TETRO FOSSATO<br />
E GLI UCCISORI INCOSCIENTI<br />
SFILAVANO DAVANTI IL<br />
CADAVERE INSANGUINATO<br />
DI COLUI CHE VOLEVA<br />
REDIMERE ANCH’ESSI INFELICI.<br />
STRINGETEVI L’UN L’ALTRO<br />
AVANTI QUESTO MARTIRIO<br />
O PENSIERO E LAVORO UMANI.<br />
QUELLO CHE FERRER<br />
NON POTÈ REDIMERE CON LA<br />
PAROLA<br />
LI REDIMA COL SANGUE.<br />
Non contento il direttivo <strong>del</strong> circolo<br />
richiese un testo al prof. Angelo<br />
Zuccarelli, docente di antropologia<br />
criminale all’Università di Napoli, e<br />
questi lo mandò e fu accettato:<br />
ATLETA DEL PENSIERO<br />
NOVATORE MODERNO<br />
AGITATORE TRA I MAGGIORI<br />
DELLA STORIA<br />
NELLA PATRIA DECADUTA<br />
SOTTO IL GIOGO OSCURANTISTA<br />
CON L’AMORE ALLA SCUOLA<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
Giovanni Pascoli Giordano Bruno<br />
Teora<br />
SCEVRA DA FOSSILIZZAZIONI<br />
DOMMATICHE<br />
FRANCISCO FERRER<br />
RIACCESE LA SACRA FIACCOLA<br />
DI REDENZIONE CIVILE<br />
E<br />
INCROLLABILE NELLA FEDE DEL<br />
VERO<br />
AL PIOMBO INIQUO DEI<br />
TRESCANTI CON LOYOLA<br />
PRESENTO’ INTREPIDO IL PETTO<br />
SUO<br />
---------------------------------------<br />
I GIOVANI E I LIBERI PENSATORI<br />
DI TEORA<br />
POSERO<br />
13 OTTOBRE 1910<br />
La cerimonia si svolse di sera nella<br />
Piazza Congrega, illuminata da lampade<br />
ad acetilene, testualmente leggiamo<br />
nell’articolo tratto da “Il Grido”:<br />
“Prima che oscurasse, la piazza comunale<br />
era gremita di gente.<br />
Quivi si ergeva la tribuna oratoria,<br />
ed a capo di essa, in un intreccio di<br />
bandiere, tra lumi e fiori, splendeva<br />
l’immagine <strong>del</strong> martire catalano.<br />
Alle ore diciannove circa, tra entusiastiche<br />
grida di evviva, assume la<br />
presidenza il signor Pasquale Luciani.<br />
Questi lasciando il compito agli altri<br />
di parlare degli ideali di Ferrer, e degli<br />
ammaestramenti <strong>del</strong> suo martirio,<br />
con chiarezza di espressione e<br />
con vigoria di argomenti tratta l’origine<br />
degli Dei e dei Culti. Attacca<br />
violentemente i preti e solleva il velo<br />
<strong>del</strong>la loro turpitudine.<br />
Seguono applauditi i giovani studenti:<br />
Emilio Stefanelli comincia<br />
sferzando ed attaccando di santa ragione<br />
i corvi <strong>del</strong>la Chiesa, nemici<br />
<strong>del</strong> progresso e sobillatori <strong>del</strong>le famiglie,<br />
accenna fugacemente alle<br />
condizioni <strong>del</strong>la Spagna contemporanea,<br />
indi passa a trattare il tema<br />
<strong>del</strong>l’educazione, facendo emergere<br />
la figura vivida di Ferrer come educatore<br />
e maestro.<br />
LA STORIA<br />
Francisco Ferrer<br />
Pannuti Garibaldi illustra la grandezza<br />
di Ferrer apostolo <strong>del</strong>la<br />
“Scuola Moderna”. Inneggia ai prodi<br />
e degni figli <strong>del</strong>la scienza, i quali<br />
dischiusero le porte <strong>del</strong>la verità fugando<br />
dogmi e menzogne, ed ai<br />
martiri <strong>del</strong> libero pensiero la cui memoria<br />
splende e splenderà sempre a<br />
vergogna dei loro carnefici.<br />
Vincenzo Vitellio, dopo essersi compiaciuto<br />
<strong>del</strong>la partecipazione di tutti<br />
i concittadini alla solenne commemorazione<br />
- indizio questo di<br />
progresso – illustra la vita politica<br />
<strong>del</strong>la Spagna contemporanea, collegando<br />
e facendo emergere quella di<br />
F. Ferrer dal processo Moral ai gloriosi<br />
moti di Barcellona.<br />
Inneggia all’amore libero di Soledad<br />
Villafranca, all’eroismo <strong>del</strong> capitano<br />
Galceran, fa rivivere gli orrori <strong>del</strong><br />
castello di Montiuich.<br />
Parlando poi dei nuovi ideali civili<br />
attacca e sferza la ignavia dei governanti<br />
e la intolleranza sacerdotale,<br />
<strong>del</strong> cui triste connubio molte vittime<br />
illustri registra la storia.<br />
Termina in forma lirica l’apoteosi<br />
<strong>del</strong> martirio e <strong>del</strong>la redenzione di<br />
Ferrer, interrotto da calorose ovazioni.<br />
Chiude il comizio il sig. Giuseppe<br />
Pannuti esponendo rapidamente le<br />
molte nefandezze dei gesuiti.<br />
Formatosi quindi il corteo tra lo<br />
sventolio di bandiere, tra bagliori di<br />
torce, in un unisono di evviva si<br />
muove verso il largo Tarantino, ora<br />
piazza Ferrer.<br />
Quivi Luciani inneggia ad un avvenire<br />
di pace e di fratellanza sociale,<br />
manda un saluto ed un plauso a Canalejas<br />
per la sua opera di redenzione<br />
civile, e viene scoperta la lapide.<br />
Di questo ricordo modesto nella forma,<br />
ma grande nel suo significato,<br />
parla molto applaudito e con calore<br />
F. Cianciulli.<br />
Rileva i <strong>del</strong>itti <strong>del</strong>la Santa Romana<br />
Inquisizione, che ha distrutto i corpi,<br />
ma non ha potuto sopprimere le<br />
26<br />
aspirazione dei popoli verso la luce<br />
e la libertà intera <strong>del</strong>le intelligenze,<br />
verso il diritto e la giustizia umana<br />
e sociale. Termina con dei versi <strong>del</strong><br />
Carducci, ricordando infine che tutte<br />
le infamie dei governi e <strong>del</strong>’ira<br />
clericale furono sempre pagate a caro<br />
prezzo.<br />
Ad un anno di distanza dall’assassinio<br />
di Ferrer quanto cammino per il<br />
proletariato europeo!”<br />
La targa era posta sulla casa di Giuseppe<br />
Stafanelli, in seguito fu rimossa<br />
e messa in un deposito <strong>del</strong><br />
Municipio, intorno ai primi degli anni<br />
“trenta”, perché gli ideali per i<br />
quali il Ferrer era stato fucilato contrastavano<br />
con l’ideologia fascista, e<br />
poi, andò distrutta.<br />
Comunque, il Libero Pensiero a Teora<br />
lasciò ampie tracce anche nella<br />
toponomastica <strong>del</strong>le strade: Piazza<br />
Giordano Bruno, Piazza Giovanni<br />
Bovio, Via Ruggero Bonghi, Piazza<br />
Ferrer, Piazza XX Settembre.<br />
Si parla di un’altra epigrafe che doveva<br />
essere inaugurata a Giordano<br />
Bruno come leggiamo in questo trafiletto<br />
pubblicato ne “Il Grido” <strong>del</strong><br />
24 gennaio 1913: “Teora - In questa<br />
morta gora d’Irpinia ha preso salde<br />
radici la Sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero.<br />
Il lavoro di propaganda si svolge<br />
fra il massimo entusiasmo dei<br />
giovani.<br />
Quanto prima avremo l’inaugurazione<br />
di una epigrafe a Giordano<br />
Bruno, al martire più eminente <strong>del</strong><br />
Libero Pensiero, contro cui ancora si<br />
scaglia la bava dei preti.” Però di<br />
questa epigrafe non è stata trovata<br />
alcuna traccia.<br />
A cento anni, su proposta <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Libero Pensiero Irpino<br />
Giordano Bruno di Castelfranci, nella<br />
veste <strong>del</strong> Presidente Felice Storti,<br />
verrà posta, a Teora, la lapide per<br />
ricordare “Giordano Bruno e i cento<br />
anni <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la Sezione<br />
<strong>del</strong> Libero Pensiero” le cui parole saranno<br />
dettate dal filosofo Aldo Masullo.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Forze oscure sul Conclave<br />
Nel secondo romanzo di Crescenzo Fabrizio un thriller sulla complessità <strong>del</strong>l’intreccio, tra personaggi che si muovo<br />
in un’area molto estesa, tra Vecchio continente, Americhe e Asia. Partendo dalle dimissioni di Benedetto XVI<br />
GRAZIA DE GIROLAMO<br />
Dopo “Ombre, penombre e luci nascoste”,<br />
pubblicato nel 2010, Crescenzo<br />
Fabrizio si ripropone al pubblico<br />
con un thriller da leggere tutto<br />
d’un fiato (Fatima, Medjugorie: il<br />
Conclave- La profezia e il Segreto”,<br />
Book Sprint Edizioni, pagg. 270; E 15,80). La complessità<br />
<strong>del</strong>l’intreccio è ripagata dallo straordinario<br />
equilibrio con cui l’autore tiene insieme le vite di<br />
personaggi che si<br />
muovono e determinano<br />
eventi in un’area<br />
geografica estremamente<br />
estesa comprendente<br />
il Vecchio<br />
continente, le Americhe<br />
e l’Asia. Crescenzo<br />
Fabrizio è nato in<br />
Irpinia nel 1968. Nel<br />
romanzo fonde la sua<br />
esperienza in ambito<br />
politico-sociale accumulata<br />
in anni di proficua<br />
attività giornalistica<br />
e la sua formazione<br />
cattolica, confermata<br />
da una fede<br />
sincera e appassionata.<br />
La lettura <strong>del</strong> romanzo<br />
produce un effetto<br />
profondamente<br />
straniante: è continuamente<br />
sospeso tra la<br />
finzione letteraria e<br />
l’attualità storica: “ Le<br />
dimissioni improvvise<br />
di Benedetto XVI hanno<br />
trasformato in attualità<br />
le bozze di un<br />
romanzo che avevo<br />
iniziato a scrivere nel giugno <strong>del</strong> 2010 e chiuso<br />
provvisoriamente nell’aprile <strong>del</strong>l’anno successivo”.<br />
Inizia così la premessa <strong>del</strong>l’autore ad un racconto<br />
di fantasia che pure intreccia cronaca ed ipotesi sul<br />
futuro. L’evento <strong>del</strong> Conclave è al contempo premessa<br />
e punto di svolta dei fatti che nel romanzo<br />
si raccontano. Dietro il rito e l’ufficialità di un<br />
evento spirituale e mediatico di tale rilievo, si celano<br />
e si agitano forze oscure ed uomini pericolosi<br />
che intendono strumentalizzare l’elezione <strong>del</strong><br />
nuovo pontefice al fine di affermare il proprio potere<br />
o peggio, la propria ideologia. Il romanzo di<br />
Crescenzo Fabrizio risuona come un grido contro<br />
il fondamentalismo di ogni parte e in qualsiasi forma<br />
esso si manifesti. Che sia cattolico, islamico o<br />
protestante esso assesta ancora oggi duri colpi ai<br />
valori irrinunciabili <strong>del</strong>la tolleranza religiosa e <strong>del</strong>la<br />
solidarietà tra popoli. Fatti di cronaca recenti,<br />
troppo recenti, rendono il messaggio centrale <strong>del</strong><br />
romanzo quanto mai vivo ed attuale. Solo all’anno<br />
scorso risale la reazione sanguinaria degli afghani<br />
al rogo di alcune copie <strong>del</strong> Corano avvenuto<br />
nella base americana di Bagram, a nord di Kabul.<br />
I vertici militari dichiararono che i testi erano<br />
stati bruciati per ragioni di sicurezza.<br />
A nulla valse. L’ “incidente” costò la vita a 12 persone.<br />
Pochi giorni fa l’opinione pubblica è stata invece<br />
tramortita dalla notizia <strong>del</strong>la decapitazione di<br />
un soldato britannico avvenuta per strada, a Londra,<br />
ad opera di due uomini al grido di “Allah è<br />
grande”. Il romanzo inneggia al dialogo tra le religioni<br />
e alla riconciliazione tra credi religiosi nel segno<br />
<strong>del</strong> culto di Maria. A Medjugorje, luogo di duri<br />
scontri etnico-religiosi, ella sarebbe apparsa ai<br />
veggenti presentandosi quale “Regina <strong>del</strong>la pace”.<br />
Nel 1992 Medjugorje fu il punto di partenza <strong>del</strong>la<br />
pulizia etnica da parte <strong>del</strong> consiglio di difesa<br />
croato, che voleva la completa distruzione <strong>del</strong> monastero<br />
serbo-ortodosso di Žitomislić. Dal 1993, i<br />
signori <strong>del</strong>la Guerra croati costruirono cinque campi<br />
di concentramento dove prigionieri serbi e bosniaci<br />
furono torturati e uccisi. La collina <strong>del</strong>le ap-<br />
parizioni, il Podbrdo, di proprietà <strong>del</strong>l'Ordine francescano,<br />
fu usata a quei tempi dalla milizia locale<br />
come zona per testare lanciagranate. Nel romanzo<br />
è il personaggio di padre Luca a dare voce al pensiero<br />
<strong>del</strong>l’autore: “ Il culto di Maria può essere il<br />
punto di incontro fra il mondo cristiano e il mondo<br />
musulmano. Il Corano stesso dedica infatti alla<br />
Madre di Gesù un’intera sura, citandola ben sessanta<br />
volte e ponendola al fianco di Fatima, la figlia<br />
di Maometto. Non a caso nell’Islam <strong>del</strong>la religione<br />
di Stato e <strong>del</strong> divieto di culto <strong>del</strong>le altre religioni,<br />
i santuari<br />
mariani sono divenuti<br />
i luoghi di<br />
incontro e di dialogo<br />
tra cristiani<br />
e musulmani”.<br />
La componente<br />
mistico-teologica<br />
<strong>del</strong>l’opera serve<br />
allo scrittore al<br />
fine di <strong>del</strong>egittimare<br />
gli stessi<br />
fondamentalismi;<br />
essi troverebbero<br />
alimento<br />
proprio nel magma<br />
<strong>del</strong>le interpretazioniideologiche<br />
che poco<br />
invece dovrebbero<br />
riguardare<br />
l’uomo di fede.<br />
Così, alla pubblicazione<br />
<strong>del</strong> terzo<br />
mistero di Fatima,organizzazioni<br />
<strong>del</strong> cattolicesimo<br />
radicale e<br />
intransigente<br />
non esitarono a<br />
parlare di complotto<br />
per l’occultamento <strong>del</strong> reale contenuto <strong>del</strong><br />
messaggio <strong>del</strong>la Vergine, indicandben quattro cardinali<br />
(tra cui Ratzinger) quali ideatori e fautori<br />
Gli occhi di tutti i cardinali seduti nella<br />
Cappella Sistina correvano da un angolo<br />
all'altro <strong>del</strong>la grande sala, come se<br />
dinanzi a loro si stesse svolgendo un'appassionante<br />
partita di tennis: lo sguardo <strong>del</strong> cardinale<br />
Marini cercava quello di Oliviero Esposito,<br />
e quello di monsignor Der Vosche correva<br />
dal fidato cardinale Wasser ad ognuno dei porporati<br />
<strong>del</strong>le <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong>l'Africa e <strong>del</strong>l'Est<br />
Europa.<br />
Chi lo aveva tradito? E perché tra gli italiani<br />
c'era stata una spaccatura nella spaccatura? O<br />
si trattava di doppi e tripli giochi? Comunque<br />
stessero le cose, la sua elezione era ad un soffio<br />
dall'andare in fumo.<br />
La proclamazione dei risultati <strong>del</strong>la prima votazione<br />
<strong>del</strong>la mattinata aveva misurato la distanza<br />
siderale che s'era creata tra i voti ottenuti<br />
da Jorge Coletti e quelli <strong>del</strong> papabile olandese:<br />
al primo erano andati 63 voti e al secondo<br />
soltanto 37; i voti <strong>del</strong> cardinale Michele<br />
Marini erano scesi dai 27 <strong>del</strong>la sera precedente<br />
ai 15 di quella mattina: i due dei cardinali<br />
portoghesi e 13 degli elettori italiani; quindici<br />
voti: esattamente quanto bastava a Coletti per<br />
raggiungere quota 78, uno in più <strong>del</strong>la soglia<br />
dei 2/3 prevista per l'elezione <strong>del</strong> nuovo Papa.<br />
Nessuna scheda bianca, nessun voto disperso:<br />
un segnale inequivocabile che i riposiziona-<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
IL LIBRO<br />
<strong>del</strong>la cospirazione. Le ombre che a cinquant’anni<br />
dalla sua celebrazione si gettano sul Concilio Vaticano<br />
II sono il segno di un attrito mai sopito all’interno<br />
<strong>del</strong> mondo<br />
cattolico sulla corretta<br />
interpretazione da<br />
dare al Concilio. Ad<br />
oggi la dichiarazione<br />
Dignitatis Humanae<br />
resta uno<br />
dei documenti più<br />
discussi in quanto<br />
affermante il valore<br />
<strong>del</strong>la libertà religiosa,<br />
il diritto<br />
di professare liberamente<br />
il proprio<br />
credo senza<br />
per questo essere<br />
oggetto di discriminazioni<br />
o<br />
persecuzioni.<br />
Da tali esempi<br />
si deduce l’importanza<br />
che<br />
l’autore attribuisce<br />
alla<br />
contestualizzazionestorica<br />
di determinati<br />
atti o<br />
fatti a cui è<br />
sempre necessarioattribuire<br />
il<br />
giusto valore,<br />
senza<br />
lasciarsi<br />
andare a<br />
pretestuose e fuorvianti letture.<br />
Alla Roma <strong>del</strong> Conclave fa da sfondo l’Italia<br />
bifronte, tragicamente dilaniata tra i suoi mali e le<br />
sue bellezze. L’Italia stretta in una rete di relazioni<br />
criminali. L’Italia in cui attecchisce agevolmente<br />
ogni forma di corruzione. Gli omicidi di mafia<br />
menti erano stati tutti consumati, e restava<br />
davvero poco spazio per ulteriori manovre. Già<br />
pochi secondi dopo la proclamazione dei risultati<br />
da parte <strong>del</strong> Cardinale Decano, fu chiaro<br />
a tutti che la <strong>del</strong>egazione africana e quella<br />
asiatica avevano espresso un voto compatto per<br />
Coletti; fu altrettanto chiaro che solo sei dei sette<br />
cardinali <strong>del</strong>l'Europa orientale contattati da<br />
Wasser per il tramite di Vaysas avevano scelto<br />
Der Vosche: evidentemente il settimo, chiunque<br />
fosse, era passato alla causa <strong>del</strong>la corrente<br />
terzomondista, sottraendosi all'accordo tra<br />
Vaysas e Wasser.<br />
A Coletti, ormai, non restava che offrire a Michele<br />
Marini la Segreteria di Stato per essere il<br />
2660 Papa <strong>del</strong>la Chiesa di Roma.<br />
I pensieri di Der Vosche si affollavano e si disperdevano<br />
tra ipotesi e timori.<br />
"Non c'è né il tempo né la possibilità di contatti<br />
fra cardinali, e quindi questa seconda votazione<br />
dovrebbe ricalcare la prima. A meno che<br />
... ". I pensieri di Jorge Coletti erano turbati<br />
da opposte emozioni, per quanto paradossalmente<br />
coincidenti con quelle <strong>del</strong> suo concorrente<br />
olandese. "Dio non può volere che accada<br />
in questa votazione. Non sono pronto, non<br />
sono pronto", pensò.<br />
Avvertì sulla spalla il peso leggero <strong>del</strong>la mano<br />
<strong>del</strong> cardinale venezuelano Cierro.<br />
27<br />
in Sicilia, le losche manovre finanziarie <strong>del</strong>la Milano<br />
da bere. Il Sud, terra in cui impiegare senza<br />
rischi capitali sporchi in straordinari complessi turistici<br />
ma che custodisce e quasi cela agli occhi dei<br />
più le sue energie positive: i monti diventano luoghi<br />
di ritiro spirituale per<br />
tanti giovani<br />
che scelgono<br />
di attenderel’elezione<br />
<strong>del</strong><br />
Sommo Pontefice<br />
nel digiuno<br />
e nella<br />
meditazione.<br />
Le poetiche<br />
descrizioni <strong>del</strong><br />
Laceno e <strong>del</strong><br />
panorama godibile<br />
dal Monte<br />
Cervialto sono<br />
tra i pochi<br />
momenti in cui<br />
al lettore è dato<br />
respirare serenità,<br />
guardare<br />
con ottimismo alla<br />
vita. La narrazione<br />
si svolge in<br />
gran parte in ambienti<br />
chiusi, clandestini<br />
o solenni<br />
(come la Cappella<br />
Sistina), ma pur<br />
sempre carichi di<br />
tensione. Essa si<br />
scioglie in un finale<br />
all’insegna <strong>del</strong>la più<br />
alta spiritualità: un<br />
invito a non smarrire<br />
la fede. Il romanzo è<br />
edito da “Book Sprint<br />
Editori”. Per ogni informazione è possibile visitare<br />
il blog <strong>del</strong>l’autore al link: http://crescenzofabrizioblog.wordpress.com/.<br />
La proclamazione dei risultati<br />
«Ormai siamo ad un passo», gli sussurrò.<br />
«Dio non voglia, Dio non voglia - replicò il cardinale<br />
salvadoregno - c'è ancora bisogno di parlare,<br />
c'è ancora bisogno di capire».<br />
I suoi vicini notarono come un affanno, qualcosa<br />
di più <strong>del</strong>la naturale tensione di un uomo<br />
che sente sulle proprie spalle il peso di una<br />
tremenda responsabilità: essere il Vicario<br />
in terra <strong>del</strong> Figlio di Dio.<br />
«Gesù ci ha detto: non abbiate paura», commentò<br />
avvicinandosi monsignor Oliviero Esposito.<br />
«La mia non è paura - rispose debolmente Coletti<br />
- ma smarrimento di fronte all'immensità<br />
<strong>del</strong> compito e alle mie povere forze. Ma vi ringrazio<br />
infinitamente per quanto state facendo.<br />
Tutti».<br />
L'esito <strong>del</strong>la seconda votazione <strong>del</strong>la mattinata<br />
confermò i timori di Der Vosche e lo smarrimento<br />
di Coletti.<br />
«Cardinale Jorge Coletti voti 70, cardinale Christophe<br />
Der Vosche voti 37, cardinale Michele<br />
Marini voti 8», scandì il Decano.<br />
A quel punto fu chiaro che il cardinale Marini<br />
aveva lasciato la porta spalancata ad un accordo.<br />
La pausa per il pranzo ed il riposo pomeridiano<br />
sarebbero stati decisivi.<br />
(capitolo 6)
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Vittime di una battaglia aerea<br />
A Pratola Serra il punto d’impatto di un bimotore <strong>del</strong>l’aviazione statunitense caduto durante la seconda guerra<br />
mondiale mitragliato dalla caccia italo-tedesca Le testimonianze, i morti. Era il ventisette agosto <strong>del</strong> 1943<br />
MATTEO PIERRO<br />
La localizzazione di questo abbattimento<br />
si deve alla costanza di Andrea<br />
Fiore nel ricercare notizie e<br />
testimoni di un evento <strong>del</strong> quale<br />
aveva tanto sentito parlare da<br />
bambino. Utili informazioni sono<br />
pervenute da suo cugino Fiorenzo Capone il<br />
quale assisté a quanto accadde quel 27 agosto<br />
1943. Egli ricorda di aver visto un grosso bimotore<br />
americano inseguito e mitragliato dalla<br />
caccia italo-tedesca. Ad un certo punto dall’aereo<br />
si lanciarono alcuni membri <strong>del</strong>l’equipaggio<br />
mentre il velivolo finiva la sua corsa fracassandosi<br />
nei pressi di Pratola Serra e uccidendo<br />
due suoi amici d’infanzia. Lo stesso<br />
evento è stato descritto da Vincenzo Cannaviello<br />
nel suo volume sull’Irpinia durante la seconda<br />
guerra mondiale.<br />
Egli annotò: “Pratola Serra ebbe essa pure i<br />
suoi spettacoli tragici. Il 27 agosto ’43 non lungi<br />
dal Comune durante un conflitto aereo, poco<br />
dopo mezzogiorno, nostri velivoli da caccia<br />
abbatterono un bimotore americano che precipitava<br />
avvolto da orrende fiamme nella località<br />
‘Foreste’. Dell’equipaggio composto da 5 aviatori,<br />
solo 3 lanciatisi col paracadute furono catturati.<br />
Uno, il sottotenente Ruppelt A. Ellis, degli<br />
Stati Uniti, venne arrestato subito sul posto<br />
<strong>del</strong>l’atterraggio; un altro, Remi T. Deloucke fu<br />
raggiunto poco dopo da Carabinieri nella frazione<br />
Montaperto <strong>del</strong> Comune di Montemiletto;<br />
il terzo in contrada Serra <strong>del</strong>lo stesso Comune<br />
cadde nelle mani di militari germanici,<br />
di passaggio, i quali probabilmente lo portarono<br />
verso Foggia. Addosso a ciascuno dei due<br />
aviatori catturati dai nostri Carabinieri, furono<br />
trovati notevole quantità di monete italiane e<br />
straniere, cartine topografiche <strong>del</strong>l’Italia, bussola<br />
e perfino, su uno di essi, una coroncina ed<br />
un libretto di salmi religiosi. Sul luogo <strong>del</strong> disastro<br />
furono poi raccolti apparecchi, paracadute,<br />
una radio trasmittente, una pistola lanciarazzi<br />
e diversi oggetti di uso militare. Degli<br />
altri due piloti non restavano che misere ossa<br />
carbonizzate frammiste ai residui <strong>del</strong> bimotore<br />
distrutto. Se il crollo di questo non danneggiò<br />
le prossime case coloniche, provocò la morte<br />
di contadinelli, che si trovavano sul posto: il<br />
ragazzo Pasquale Alfieri e la giovanetta Angela<br />
Alfieri. Durante l’abbattimento <strong>del</strong>l’aereo i<br />
poveretti erano corsi a ripararsi sotto un vicino<br />
albero; ma vennero raggiunti ed avviluppati<br />
con tanta violenza dalle fiamme <strong>del</strong> velivolo,<br />
da non trovare scampo. Per le gravissime<br />
ustioni il giorno successivo essi decedettero,<br />
c’è da immaginare fra quali atroci torture!”.<br />
Com'è nostra consuetudine abbiamo cercato<br />
un riscontro sul terreno a quello che ci era stato<br />
riferito e che avevamo letto. Condotti da Fiorenzo<br />
ci siamo recati nel punto dove egli ricordava<br />
si era schiantato il velivolo ferendo a morte<br />
i suoi due amici. Grazie anche alla cortese<br />
disponibilità <strong>del</strong> proprietario <strong>del</strong> fondo, Valentino<br />
Tranfaglia, abbiamo potuto eseguire una<br />
ricerca con l’ausilio dei metal detector e fin da<br />
subito sono apparsi numerosi frammenti d’alluminio<br />
tipici di un crash site che hanno confermato<br />
quanto appurato fino a quel momento.<br />
Ulteriori ricerche ci hanno permesso di apprendere<br />
che la mattina <strong>del</strong> 27 agosto 1943 una<br />
formazione di 36 B-25 <strong>del</strong> 310° Bomber Group<br />
decollò dall’aeroporto di Menzel Timeme in<br />
Tunisia con l’obiettivo di colpire la città di Benevento<br />
per interrompere le linee di comunicazione<br />
che la attraversavano. La rotta prevedeva<br />
di sorvolare il Mediterraneo e di entrare<br />
sul territorio italiano a nord di Napoli, virare a<br />
destra per colpire Benevento e poi proseguire<br />
nell’interno <strong>del</strong>l’Irpinia per sbucare di nuovo<br />
sul mare fra Battipaglia ed Eboli. L’obiettivo<br />
venne duramente colpito e i rapporti parlano<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
I Salerno Air Finders sono una costola <strong>del</strong>l'Associazione<br />
SALERNO 1943 nata nel 2007<br />
grazie all’impegno di un gruppo di amici appassionati<br />
di storia locale. Nel corso <strong>del</strong> tempo<br />
i suoi volontari hanno ricostruito le storie<br />
di decine di militari di terra e di aria che persero<br />
la vita nei pressi di Salerno. L'Associazione,<br />
infatti, si occupa anche di preservare<br />
la memoria degli aviatori che durante gli anni<br />
<strong>del</strong>la seconda guerra mondiale precipitarono<br />
con i loro aerei in Campania e nelle regioni<br />
limitrofe. Finora i SALERNO AIR FIN-<br />
DERS hanno rintracciato i punti d’impatto di<br />
25 aerei e riportato alla luce le vicende di decine<br />
di aviatori.<br />
L'Associazione non ha finalità di lucro, è apolitica,<br />
apartitica e ripudia la guerra come mezzo<br />
di risoluzione <strong>del</strong>le controversie tra i popoli. Gli scopi<br />
statutari sono la raccolta, catalogazione, conservazione,<br />
il restauro, ma soprattutto la condivisione<br />
di tutto il materiale bellico e non, inerente al<br />
secondo conflitto mondiale, che ebbe come scenario<br />
di guerra Salerno e la sua provincia. Lungi dal<br />
desidero di esaltare il secondo conflitto mondiale<br />
o semplicemente collezionare materiale bellico, i<br />
soci di SALERNO 1943 vogliono far conoscere alle<br />
nuove generazioni che la guerra significa dolore e<br />
morte. Basti pensare alle famiglie di coloro che vi<br />
persero la vita, all'ansia che<br />
STORIE DI GUERRA<br />
La rotta seguita dai bombardieri statunitensi il 27 agosto 1943 Alcuni dei frammenti <strong>del</strong> motore <strong>del</strong> B-25 rinvenuti sul luogo <strong>del</strong>l'impatto<br />
Angela Alfieri<br />
La rotta seguita dai bombardieri statunitensi il 27 agosto 1943<br />
madri, mogli, figli, genitori, fratelli e sorelle provarono<br />
vedendo partire i loro cari e allo strazio che<br />
dovettero subire quando appresero che molti di loro<br />
non sarebbero più tornati. Essi sperano, ricostruendo<br />
le storie di tante giovani vite spezzate dalla<br />
guerra, di perpetuare la memoria <strong>del</strong>le vittime<br />
e di ricordare alle nuove generazioni quegli infausti<br />
anni affinchè simili eventi non abbiano a ripetersi.<br />
Nel corso degli anni il materiale recuperato<br />
dai volontari è stato esposto presso enti, istituzioni,<br />
scuole ed altri luoghi pubblici. In ogni occasione<br />
sia la preparazione che la visita <strong>del</strong>le esposi-<br />
28<br />
<strong>del</strong>la distruzione <strong>del</strong>lo snodo ferroviario insieme<br />
ad una locomotiva e ad alcuni vagoni e <strong>del</strong>l’interruzione<br />
<strong>del</strong>le strade che intersecavano il<br />
centro sannita.<br />
Come riferiscono le relazioni <strong>del</strong>l’aviazione statunitense<br />
la reazione avversaria fu dura e veemente<br />
sia prima che dopo il bombardamento.<br />
Gli americani riferirono di essere stati attaccati<br />
da circa 50 velivoli nemici fra i quali individuarono<br />
Messerschimitt 1<strong>09</strong>, Focke Wulf 190,<br />
Macchi 202, Reggiane 2001 e un enigmatico P-<br />
40 ostile con la colorazione mimetica nordafricana.<br />
Al momento non è dato sapere se si trattasse<br />
effettivamente di un aereo statunitense<br />
catturato dalle truppe <strong>del</strong>l’Asse ed utilizzato<br />
contro gli americani onde poter contare sul fattore<br />
sorpresa oppure sia stata semplicemente<br />
una svista degli aviatori durante le concitate fasi<br />
<strong>del</strong> combattimento. Essi vantarono l’abbattimento<br />
di 18 velivoli nemici. L’aviazione italo-tedesca<br />
riuscì invece ad abbattere 3 bombardieri,<br />
tutti <strong>del</strong> 379° Bomber Squadron, fra i<br />
quali quello pilotato dal sottotenente Ruppelt.<br />
Il suo equipaggio era composto dal sottotenente<br />
Remi T. DeLouche Jr. e dai sergenti<br />
Nathan B. Snyder, James R. Grimm e Edward<br />
Thomas Joseph. Riacquistata la libertà quando<br />
il suo campo di prigionia venne liberato dai<br />
suoi connazionali Ellis A. Ruppelt informò le<br />
autorità in relazione alla scomparsa di due uomini<br />
<strong>del</strong> suo velivolo e cioè i sergenti Snyder e<br />
Joseph. Nella sua lettera datata 18 ottobre 1945<br />
affermò che tutti riuscirono a lanciarsi dal velivolo<br />
prima che si abbattesse al suolo e che<br />
Giovanni Giordano, prete a Pratola Serra, gli<br />
aveva scritto per comunicargli che Nathan B.<br />
Snyder era stato ucciso dai tedeschi presenti in<br />
zona.<br />
Egli non fu l’unica vittima di quel giorno. Oltre<br />
agli aviatori deceduti durante i combattimenti<br />
aerei, vi furono le tante vittime <strong>del</strong> bombardamento<br />
<strong>del</strong> capoluogo sannita e i giovani<br />
Angela e Pasquale Alfieri il cui unico torto fu<br />
quello di trovarsi nel posto sbagliato al momento<br />
sbagliato.<br />
I valorosi Salerno Air Finders<br />
I ricercatori: Matteo Ragone, Fiorenzo Capone, Andrea Fiore,<br />
Luigi Fortunato e Gigino Vitolo<br />
zioni sono state totalmente gratuite. Migliaia di<br />
persone, fra le quali numerose scolaresche, hanno<br />
visitato gli allestimenti esprimendo il loro<br />
apprezzamento per il lavoro svolto e restando<br />
notevolmente impressionate dai cimeli esposti.<br />
Nel marzo <strong>del</strong> <strong>2013</strong> l’Associazione ha ricevuto<br />
un importante riconoscimento dalla sezione <strong>del</strong><br />
Dipartimento <strong>del</strong>la Difesa degli Stati Uniti d'America,<br />
il Defense Prisoner of War - Missing Personnel<br />
Office (DPMO), che si occupa di rintracciare<br />
i militari statunitensi dispersi in guerra. I<br />
volontari hanno fattivamente collaborato alla<br />
ricerca dei resti di due aviatori americani precipitati<br />
nel salernitano e sono diventati il referente<br />
per il DPMO per le ricerche di altri dispersi<br />
nel sud Italia. Chi volesse avere un’idea <strong>del</strong>la<br />
quantità e <strong>del</strong>la tipologia degli oggetti recuperati<br />
dai volontari di SALERNO 1943 può visitare la<br />
mostra SCHEGGE DI STORIA da essi allestita insieme<br />
all'Archivio di Stato di Salerno, in piazza Abate<br />
Conforti 7. L'esposizione sarà visitabile fino<br />
al 31 dicembre. L'ingresso è libero. L'Associazione<br />
desidera anche informare che sono benvenute le<br />
segnalazioni di crash aerei o di luoghi in cui ci sono<br />
stati combattimenti come pure il conferimento<br />
di materiale e documentazione su quei giorni di<br />
guerra. Chi volesse contattarli può farlo mediante<br />
il tel 347 51 78 529 oppure via email redazione@1943saler-
Ducato di Benevento nel IX secolo<br />
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Allah si fermò al Calvello<br />
Gli storici locali cristiani hanno voluto far dimenticare la storia <strong>del</strong> castello saraceno di Bagnoli, per cancellare<br />
la memoria <strong>del</strong>la sconfitta subita. Gli arabi nella loro avanzata distrussero tutti i manieri che incontrarono<br />
FEDERICO LENZI<br />
Inghiottito dai boschi che dai<br />
monti <strong>del</strong> Laceno degradano verso<br />
la piana <strong>del</strong>l’Ofanto si trovano<br />
<strong>del</strong>le rovine dimenticate da tutti,<br />
volutamente dimenticate. Rovine<br />
che non ci appartengono, che<br />
non appartengono alla nostra cultura cristiana<br />
e di cui nel tempo, quando la religione<br />
era collante di popoli, si è voluto far<br />
perdere la memoria abbandonandole a se<br />
stesse. Si è voluto che il tempo distruggesse<br />
questo castello per cancellare una<br />
sconfitta, per dimenticare lo spettro <strong>del</strong>la<br />
grande paura che si aggirò tra gli abitanti<br />
di queste terre molti secoli fa. “La storia<br />
la scrivono i vincitori, ma la verità la<br />
saprai solo dagli sconfitti”, in questo caso<br />
ci restano solo vaghe testimonianze<br />
tramandatesi nella cultura popolare e poi<br />
trascritte nei libri di storia locale: la vera<br />
storia in questo caso non la sapremo mai,<br />
potremmo solo formulare ipotesi verosimili<br />
non certezze. Si dice anche che chi<br />
controlla il passato controlla il futuro e difatti<br />
hanno cancellato un tassello di storia<br />
e lasciato che il tempo distruggesse<br />
quello che sarebbe stato un pezzo <strong>del</strong> nostro<br />
patrimonio artistico. Stiamo parlando<br />
di un castello, ma non di uno dei tanti<br />
castelli longobardi che costellano la nostra<br />
Irpinia bensì di un maniero dei loro<br />
più acerrimi nemici: i saraceni.<br />
Nell’anno 827 D.C. alcuni emiri tunisini<br />
iniziarono la conquista <strong>del</strong>la Sicilia. Quest’impresa<br />
militare fu possibile grazie al<br />
patto di reciproca protezione siglato con<br />
Andrea console di Napoli. In questi anni<br />
le città marinare campane e i napoletani<br />
si allearono con i saraceni per sconfiggere<br />
il duca di Benevento Sicone che regnava<br />
anche sull’Irpinia. Il sodalizio tra napoletani<br />
e saraceni durò alcuni anni e i<br />
due eserciti collaborarono più volte. In seguito,<br />
i soldati musulmani non furono fe<strong>del</strong>i<br />
agli accordi e divennero mercenari<br />
fuori controllo al soldo <strong>del</strong> miglior offerente.<br />
Si dedicarono anche a razzie ed incursioni<br />
a spese <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>le<br />
coste spingendosi persino nell’entroterra.<br />
Sfuggiti al controllo dei principi longobardi<br />
locali e dopo essere risaliti nel Lazio<br />
saccheggiando San Pietro, furono<br />
messi a bada dalla discesa <strong>del</strong>l’imperatore.<br />
Alleatesi con i Bizantini affrontarono<br />
nuovamente nell’ 873 D.C. le truppe imperiali<br />
in Campania e Calabria. A partire<br />
da questa data le incursioni si fecero sempre<br />
più frequenti e furono create vere e<br />
proprie basi di partenza a Santa Severina<br />
e ad Agropoli da cui s’inoltravano nell’entroterra.<br />
La costa campana fu costellata da più di<br />
cinquanta torri fortificate da cui si avvistavano<br />
le navi musulmane. Conza conosciuta<br />
con il nome di Compsa era<br />
un’importante città sin dall’epoca romana<br />
e lo fu per tutto l’alto-medioevo, in seguito<br />
rasa al suolo da vari terremoti si ridimensionò.<br />
A quei tempi la città aveva<br />
un economia basata sull’agricoltura ed<br />
era tra le più ricche e popolose <strong>del</strong>la zona,<br />
per questo motivo finì nelle mire dei<br />
saraceni che nell’865 D.C. decisero di assediarla.<br />
Avendo una possente cinta muraria<br />
la città resistette per quaranta giorni<br />
ed infine i musulmani si arresero. Solo<br />
i Normanni nel 1<strong>09</strong>6 D.C. riuscirono ad<br />
espugnarla. Tutti i documenti storici relativi<br />
all’evento andarono distrutti in vari<br />
incendi avvenuti nell’arco di tempo tra i<br />
due assedi. Riflettendo e provando ad immedesimarsi<br />
nei panni degli invasori pa-<br />
re improbabile che un popolo così colto e<br />
raffinato come quello arabo s’inoltrasse<br />
in queste terre per tutto questo tempo (oltre<br />
un mese) lasciandosi alle spalle popoli<br />
terrorizzati nascosti nei boschi, ma<br />
pronti a tendere imboscate per vendicarsi<br />
dei torti subiti. Se i saraceni erano solamente<br />
interessati a rubare quanto più<br />
possibile per andare subito via, risulta impossibile<br />
che si siano fermati per tutto<br />
questo tempo ad assediare Compsa: città<br />
lontanissima dal mare considerando che<br />
ai tempi non c’erano i moderni mezzi di<br />
trasporto e non si procedeva speditamente<br />
tra le nostre inospitali montagne.<br />
Dobbiamo precisare anche che la città era<br />
situata lungo la strada che sin dall’epoca<br />
romana risalendo dalla piana <strong>del</strong> Sele,<br />
passava per il valico <strong>del</strong>le Croci d’Acerno<br />
e costeggiando i monti scendeva nella<br />
piana <strong>del</strong>l’Ofanto per terminare in Puglia:<br />
quella che collegava il Tirreno all’Adriati-<br />
co. Come avrebbero potuto condurre una<br />
vera e propria guerra e assediare la città<br />
senza stanziarsi in queste terre? Come<br />
avrebbero potuto dormire sogni tranquilli<br />
accampandosi in una terra di straniera<br />
ed essendo circondati da nemici? Il clima<br />
nel Medioevo secondo alcuni studi era<br />
ancora più rigido rispetto ad ora e a questo<br />
va aggiunta la certezza che le nostre<br />
terre in passato pullulavano di lupi. Prendendo<br />
in considerazione questi dati è veramente<br />
improbabile che si siano accampati<br />
per tutto questo tempo invece che<br />
stanziarsi stabilmente.<br />
Troviamo risposta ai nostri interrogativi<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
RoccoPietro Colantuono sulle rovine <strong>del</strong> castello saraceno da “Storia di Lioni”<br />
Schizzo <strong>del</strong> castello saraceno da “Storia di Lioni”<br />
facendo una scrupolosa lettura di “Memorie<br />
storiche di Bagnoli Irpino” <strong>del</strong> Sanduzzi<br />
e leggendo la “Storia di Lioni” di<br />
RoccoPietro Colantuono. A pagina 211 <strong>del</strong><br />
primo libro menzionato dopo aver parlato<br />
<strong>del</strong> castello longobardo di Bagnoli sorto<br />
intorno al 775 D.C. in un rigo e mezzo<br />
si accenna vagamente ad un “castello pagano”<br />
situato in territorio lionese, ma a<br />
ridosso <strong>del</strong> confine conLaceno (frazione<br />
di Bagnoli). L’autore cita come fonte il<br />
“Chronicon Cassinense” e sostiene di<br />
aver visitato i ruderi. Questo libro anche<br />
se è considerato come una vera e propria<br />
Bibbia dagli storici locali non è <strong>del</strong> tutto<br />
completo, lo stesso autore ammette che<br />
non avendo molti mezzi d’informazione<br />
ha semplicemente raccolto da varie fonti<br />
quante più notizie possibili e considerando<br />
il volume <strong>del</strong>l’opera non si dilunga<br />
mai sulle antiche costruzioni che ai suoi<br />
tempi erano già in cattivo stato di con-<br />
servazione. Sanduzzi afferma che questo<br />
castello viene citato nel “Chronicon Cassinense”<br />
mentre si narra l’assedio di<br />
Compsa da parte <strong>del</strong> sultano di Bari, purtroppo<br />
non sono riuscito a reperire e a<br />
consultare personalmente quest’opera.<br />
Nel libro si racconta che gli arabi nella loro<br />
avanzata distrussero tutti i castelli che<br />
incontrarono lungo il percorso compreso<br />
quello longobardo di Bagnoli. Essendo<br />
quella su cui avanzavano una via d’interesse<br />
commerciale e strategico era protetta<br />
da una fitta rete di castelli longobardi.<br />
Nella cronaca si dice anche che dopo aver<br />
distrutto tutti i forti nemici i Saraceni ne<br />
PAGINE DI STORIA<br />
Interno di una <strong>del</strong>le torri <strong>del</strong> castello saraceno da “Storia di Lioni”<br />
eressero uno sui monti lionesi per controllare<br />
al meglio le operazioni militari<br />
nella valle <strong>del</strong>l’Ofanto. Non essendoci altri<br />
rilievi i monti <strong>del</strong> Laceno dominano<br />
sull’intera valle; dal monte Magnone (più<br />
vicino a Bagnoli che a Lioni) nei giorni<br />
più tersi si vede persino la Puglia ed il<br />
mare che si affaccia timidamente all’orizzonte.<br />
Sempre nel “Chronicon Cassinense”<br />
si narra che tutti i centri abitati <strong>del</strong>la<br />
zona furono abbandonati per paura dei<br />
tremendi massacri perpetrati dagli infe<strong>del</strong>i.<br />
RoccoPietro Colantuono nella sua<br />
“Storia di Lioni” parla di ben due castelli<br />
sulla strada che collega Lioni a Laceno.<br />
Da sempre i popoli hanno scelto posizioni<br />
elevate per controllare al meglio le zone<br />
sottostanti. Uno di questi castelli si trovava<br />
nella località Oppido che ai tempi<br />
<strong>del</strong>le conquiste romane era la città gemella<br />
<strong>del</strong> capoluogo degli Irpini: Ferentino.<br />
Non sappiamo quando fu costruito e<br />
Il castello a cui si riferisce il “Chronicon Cassinense” e dunque<br />
il Sanduzzi è probabilmente quello di Paola denominato<br />
anche “castello di buonalbergo”. Questo maniero sorgeva<br />
sulle pendici <strong>del</strong> Monte Calvello situato al confine tra il territorio<br />
bagnolese (Laceno) e quello lionese<br />
ne da chi fu costruito, si sa solo che fu raso<br />
al suolo dal terremoto <strong>del</strong> 10/<strong>09</strong>/1349.<br />
Il castello a cui si riferisce il “Chronicon<br />
Cassinense” e dunque il Sanduzzi è probabilmente<br />
quello di Paola denominato<br />
anche “castello di buonalbergo”. Questo<br />
maniero sorgeva sulle pendici <strong>del</strong> Monte<br />
Calvello situato al confine tra il territorio<br />
bagnolese (Laceno) e quello lionese. Precisamente<br />
era ubicato nei pressi <strong>del</strong>le cascate<br />
di “Gorgosavo” create dal fiume<br />
Ofanto. La zona in cui sorgeva era denominata<br />
dalla popolazione locale “crepatore”<br />
o “schiatta-cristiani”, due nomi dal<br />
significato lugubre. Nel dialetto locale i<br />
29<br />
termini “crepare” e “schiattare” sono sinonimi<br />
di morte. Sappiamo benissimo<br />
che solamente i Saraceni nella storia locale<br />
si sono macchiati di grandi massacri<br />
di cristiani, quindi per essersi conservata<br />
questa denominazione nella toponomastica<br />
locale è un dato di fatto che siano<br />
passati di lì. Inoltre, quella montagna<br />
coincide con le descrizioni date nel “Chronicon<br />
Cassinense” di un monte al confine<br />
tra i due comuni altirpini che domina<br />
la valle sottostante. Questa zona per la<br />
vicinanza alle cascate ed essendo circondata<br />
dai boschi non avrebbe creato problemi<br />
per l’approvvigionamento di acqua<br />
e legna da ardere. Secondo la testimonianza<br />
di Colantuono al di sopra <strong>del</strong>le rovine<br />
si trovava una vecchia casa colonica<br />
in pessimo stato usata come rifugio dai<br />
pastori.<br />
Nel libro oltre a <strong>del</strong>le foto <strong>del</strong>le rovine e a<br />
degli schizzi si trovano anche altri dettagli,<br />
ad esempio: la forma era rettangolare<br />
con lati lunghi trentadue e diciotto metri<br />
(i lati più lunghi erano quelli a est-ovest),<br />
le mura molto possenti inglobavano <strong>del</strong>le<br />
torri agli angoli e sul lato nord e su<br />
quello ovest erano presenti due torri di<br />
forma circolare all’esterno e quadrata all’interno<br />
di due metri di diametro, quella<br />
sul lato est aveva un diametro leggermente<br />
inferiore. A oriente il castello era<br />
protetto da un dirupo molto profondo che<br />
terminava nel letto <strong>del</strong> fiume, questo dirupo<br />
terminava a nord dove si trovavano<br />
le cascate. Si parla anche di una galleria<br />
scavata nella collina in direzione est-sud,<br />
lì si trovavano dei grandi massi che a detta<br />
di Colantuono potevano essere resti di<br />
mura pelasgiche che giungevano fino a<br />
sud dove si trovava l’ingresso <strong>del</strong>la fortezza<br />
in parte demolito per costruire la<br />
casa colonica. Da quella zona si vede la<br />
valle sottostante, Lioni, Nusco, Morra de<br />
Sanctis e Andretta. L’ultima notizia fornitaci<br />
da Colantuono è la causa e l’anno di<br />
distruzione di questa fortificazione: il terremoto<br />
<strong>del</strong> 1496. Quindi essendo rimasto<br />
in uso per oltre cinquecento anni dopo il<br />
passaggio dei Saraceni avrà subito certamente<br />
<strong>del</strong>le modifiche sul piano architettonico.<br />
Sarei stato veramente lieto di poter visitare<br />
la zona e costatare lo stato attuale di<br />
conservazione <strong>del</strong>le rovine, ma anche<br />
avendo origini lionesi-bagnolesi non ho<br />
una sufficiente conoscenza <strong>del</strong>la zona e<br />
non ho la strumentazione e l’esperienza<br />
adatta per inoltrarmi nella montagna alla<br />
ricerca di questo rudere. Delle rovine se<br />
n’è persa la memoria ed essendo queste<br />
cascate <strong>del</strong> “Gorgosavo” una zona poco<br />
conosciuta e frequentata non sono riuscito<br />
nemmeno a trovare qualcuno in grado<br />
di condurmi. Inoltre, le ricerche <strong>del</strong><br />
Colantuono si sono svolte prima <strong>del</strong> sisma<br />
<strong>del</strong> 1980 e quindi i resti <strong>del</strong>le mura<br />
potrebbero aver subito ulteriori danni.<br />
Questi ruderi se valorizzati potrebbero essere<br />
l’anello di congiunzione tra un turismo<br />
fatto di escursioni nei monti e di visite<br />
guidate al patrimonio artistico locale.<br />
Il castello saraceno rappresenta uno dei<br />
momenti più bui <strong>del</strong>la nostra storia, ma<br />
pur sempre degno di nota e da non dimenticare.<br />
La storia nella buona e nella<br />
cattiva sorte cambia le sorti dei popoli e<br />
non saremmo ciò che siamo se i nostri<br />
antenati non avessero subito queste invasioni<br />
e la storia avrebbe seguito un altro<br />
corso. L’importante è non dimenticare,<br />
cercare sempre le proprie origini per<br />
conoscersi meglio, perché senza passato<br />
non c’è futuro!
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Un paese e la memoria <strong>del</strong> Sud<br />
Salandra nella prefazione <strong>del</strong> volume spiega:“Il mio tentativo è di provare a raccontare<br />
una comunità che non c’è più perché scalfita dal tempo e soprattutto dal terremoto <strong>del</strong>l’80”<br />
REDAZIONE CULTURA<br />
Lo spiega con Chiarezza<br />
Andrea Salandra nella<br />
prefazione <strong>del</strong> volume “Il<br />
mio tentativo è di provare<br />
a raccontare di un paese<br />
e, soprattutto, di una<br />
comunità che non ci sono più perché<br />
scalfiti dal tempo e soprattutto dal terremoto<br />
<strong>del</strong>l’80”. Un racconto rivolto<br />
soprattutto ai giovani perché si riapproprino<br />
<strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la comunità<br />
di cui fanno parte. Una narrazione<br />
che non può non partire dal sacrificio<br />
degli emigranti costretti a lasciare<br />
queste terre ma che si alimenta soprattutto<br />
<strong>del</strong>le voci e <strong>del</strong>le immagini<br />
di chi ha conosciuto sulla propria pelle<br />
la vita contadina, la miseria, la speranza<br />
di un riscatto lontano dall’Italia.<br />
Un volume che si apre con una<br />
lettera rivolta alla comunità, quella<br />
con cui l’autore chiedeva l’impegno di<br />
tutti, giovani e meno giovani, per raccogliere<br />
foto, documenti, testimonianze<br />
e interviste, per rimettere insieme<br />
i tasselli <strong>del</strong>la storia locale.<br />
Nasce così “Santomenna, sui sentieri<br />
<strong>del</strong>la memoria” che sceglie un sottotitolo<br />
certamente efficace come “M’<br />
cuntava labonanima r’ patr’me”, per<br />
ribadire il valore centrale <strong>del</strong> racconto<br />
nella salvaguardia <strong>del</strong>la memoria.<br />
E sono proprio le testimonianze di<br />
tanti emigranti l’anima <strong>del</strong>la pubblicazione,<br />
un’emigrazione che fu fenomeno<br />
vastissimo anche a Santomenna<br />
con genitori e figli spesso costretti<br />
a vendere il microfondo di proprietà<br />
per trovare il denaro necessario a pagarsi<br />
un biglietto e finanziare il primo<br />
periodo di soggiorno all’estero, con<br />
donne ritrovatesi quasi all’improvviso<br />
a gestire il bilancio familiare, alimentato<br />
dalle rimesse, dopo la partenza<br />
<strong>del</strong> marito. Poiché molto spesso<br />
era il capofamiglia a dover compiere<br />
il primo passo di attraversare<br />
l’Atlantico e tentare la fortuna prima<br />
di richiamare moglie e figli.<br />
La donna aspettava con un misto di<br />
ansia e timore “le lettere di chiamata”<br />
con cui il marito all’estero chiedeva ai<br />
familiari di raggiungerlo, spesso allegando<br />
foto dei nuovi mondi, dollari e<br />
biglietti di viaggio prepagati.<br />
Eloquenti le cifre che Salandra snocciola<br />
con precisione, se tra il 1876 e il<br />
1900 l’esodo interessò soprattutto le<br />
regioni settentrionali, nei due decenni<br />
successivi il primato migratorio<br />
passò alle regioni meridionali con<br />
quasi tre milioni di persone emigrate<br />
dalla Calabria, Campania e Sicilia.<br />
Tre furono le destinazioni principali<br />
<strong>del</strong>l’emigrazione italiana, l’Argentina<br />
negli anni tra il 1860 e il 1880, il Brasile<br />
tra il 1880 e il 1892 e gli Stati Uniti.<br />
Salandra ripercorre la trafila a cui<br />
erano sottoposti gli emigranti, dai test<br />
di intelligenza alle prove di lettura<br />
degli stampati originali che costringevano<br />
molti analfabeti a rientrare in<br />
patria fino ai controlli dei medici con<br />
“i vecchi, i deformi, i ciechi, i sordomuti<br />
e tutti coloro che soffrono di malattie<br />
contagiose, aberrazioni mentali<br />
e qualsiasi infermità inesorabilmente<br />
esclusi dal suolo americano”.<br />
E tra quegli emigranti o tra discendenti<br />
di quegli emigranti non mancò<br />
chi riuscì a farsi strada, come Frank<br />
Carlucci, diplomatico e uomo politico<br />
statunitense, capace di ricoprire vari<br />
incarichi di governo nelle amministrazioni<br />
repubblicane tra il 1971 e il<br />
1989, fino a diventare sotto l’amministrazione<br />
Reagan segretario <strong>del</strong>la Difesa<br />
degli Stati Uniti dal novembre <strong>del</strong><br />
1987 al gennaio <strong>del</strong> 1989.<br />
Suo nonno Francesco, tagliapietre, era<br />
partito da Santomenna nel 1892 insieme<br />
al fratello Nick, aveva a lungo<br />
lavorato a Scranton con un imprenditore<br />
tedesco di nome Conrad Schroeder,<br />
lasciando l’azienda nel 1884 per<br />
formare una partnership per il taglio<br />
<strong>del</strong>la pietra con il fratello Nick. Ed è<br />
a suo nonno che la biografa Susa Mazur<br />
dedica grande attenzione nel libro<br />
dedicato a Frank Carlucci III “La vita<br />
di Frank Carlucci I, inizialmente sfuggita<br />
all’opinione pubblica, viene prepotentemente<br />
alla ribalta in quanto è<br />
il nonno di uno dei cavalieri <strong>del</strong>la<br />
scacchiera politica Frank Carlucci III<br />
<strong>del</strong> Carlyle Group.<br />
Carlucci I era un uomo esuberante e<br />
ha lasciato un’eredità da capomastro<br />
che merita attenzione.<br />
Tra i suoi progetti più importanti ricordiamo<br />
la stazione di approdo di El-<br />
lis Island nella baia di New York, la<br />
grande scalinata <strong>del</strong>l’Arlington National<br />
Cemetery e il Willard Hotel di Washington<br />
Dc”. E sono davvero tante le<br />
storie che prendono forma, sfogliando<br />
le pagine <strong>del</strong> volume, come quella<br />
che emerge dalla testimonianza di Felice<br />
Venutolo, emigrante in Argentina,<br />
che ripercorre la storia <strong>del</strong>la propria<br />
famiglia “Incominciai a pensare ai<br />
soldi per pagare il viaggio in Argentina.<br />
Mi telefonarono che un signore di Castelnuovo<br />
prestava soldi per viaggi al-<br />
LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />
l’estero, sono andato a trovarlo e mi<br />
ha detto che lui mi prestava somma<br />
solo se io avevo un garante. Ho parlato<br />
con mio padre per sapere lui poteva<br />
farlo e mi ha detto di sì. In seguito,<br />
mese a mese, mandavo dall’Argentina<br />
i soldi <strong>del</strong> viaggio.<br />
E’ stato molto duro lasciare la famiglia<br />
e la piccola casa fatta con tanti<br />
sacrifici. Il primo agosto 1949 sono<br />
partito da Napoli con una nave da carico<br />
e passeggeri.<br />
La nave toccava tutti i porti. Palermo,<br />
Tunisia, Isole Canarie, Rio de Janeiro,<br />
Santos, Montevideo, Buenos Aires:<br />
dopo 32 ore, quando sono sceso dalla<br />
nave, ho sentito l’impulso di baciare<br />
la terra. Grazie a Dio ero arrivato<br />
salvo. Il giorno dopo l’arrivo, sono<br />
andato in questura per sollecitare il<br />
documento di residenza argentina.<br />
Dopo quattro giorni ho iniziato a lavorare:<br />
non era il lavoro che volevo<br />
ma bisognava accontentarsi…. Incominciai<br />
a lavorare in una fabbrica di<br />
tessuti notte e giorno, questo mi permetteva<br />
di guadagnare un 30 per cento<br />
in più.<br />
Poi tutto è cambiato quando ho deci-<br />
so di sposarmi: ero stanco di una vita<br />
da solo, in quel momento in Argentina<br />
non si stava tanto male, in Italia, e<br />
più ancora Santomenna, era difficile<br />
vivere decorosamente. Così ho pensato<br />
ad una ragazza <strong>del</strong> mio paese che<br />
sapeva tutto <strong>del</strong>la mia storia.<br />
Ecco come è venuto il pensiero di scegliere<br />
proprio Vincenza Salandra…..Ci<br />
siamo sposati per procura il giorno 5<br />
gennaio 1954 ed ho cominciato a fare<br />
i documenti per farla venire il più presto<br />
possibile”. Aveva, invece, 15 anni<br />
Alfonso Figurelli quando partì per<br />
STORIA DEL TERRITORIO<br />
l’Argentina all’età di 15 anni. Suo padre<br />
era partito nel 1950 e aveva convinto<br />
la famiglia a seguirlo, promettendo<br />
un buon paio di scarpe per tutti.<br />
Ritroviamo così rituali e abitudini<br />
che scandivano la vigilia <strong>del</strong> viaggio<br />
o il giorno <strong>del</strong>la partenza, come il giro<br />
per il paese per il saluto alla comunità,<br />
tra raccomandazioni e abbracci.<br />
Diciassette giorni durò la traversata<br />
“Non furono facili i primi tempi: pur<br />
molto intraprendente e curioso tanto<br />
da spostarsi subito e da solo da Lanusi<br />
alla vicina capitale Buenos Aires,<br />
quando utilizzava i mezzi di trasporto,<br />
Alfonso scrutava sempre tutti alla<br />
ricerca di qualche viso conosciuto,<br />
magari di qualche amico che aveva<br />
appena lasciato a Santomenna, gli<br />
amici di bottega <strong>del</strong> compare Attilio<br />
gli mancavano proprio tanto.<br />
Anche Alfonso era arrivato a Lanusi,<br />
un grosso centro industriale non lontano<br />
dalla capitale Buenos Aires, dove<br />
c’è una grossa comunità di sammennesi…<br />
Come tutti quelli che ne hanno avuto<br />
l’opportunità ha cercato di mantene-<br />
La donna aspettava con un misto di ansia e timore “le lettere<br />
di chiamata” con cui il marito all’estero chiedeva ai familiari<br />
di raggiungerlo, spesso allegando foto dei nuovi mondi,<br />
dollari e biglietti di viaggio prepagati.<br />
re le tradizioni sammennesi, che ha<br />
voluto trasmettere ai propri figli, anche<br />
in Argentino: l’orto, l’allevamento<br />
<strong>del</strong>le galline e dei colombi, la cucina”.<br />
Ma non è stato così per tutti, in<br />
tanti proprio come nel caso <strong>del</strong>la sorella<br />
di Alfonso, hanno voluto rompere<br />
ogni legame con Santomenna. Storie<br />
come quella di Maria Calabrese,<br />
partita a soli 23 anni e con un bambino<br />
di due anni per l’Argentina assieme<br />
al fratello Getano “Il costo <strong>del</strong> suo<br />
viaggio non rientrò, come per altri,<br />
negli accordi italo-argentini, quindi<br />
30<br />
dovette affrontarlo con soldi in prestito,<br />
regolarmente restituiti anche<br />
grazie alle rimesse che il marito già<br />
inviava dall’America.<br />
Partì da Genova dove, qualche mese<br />
prima, aveva passato la visita medica<br />
che superò brillantemente nonostante<br />
la paura per il riacutizzarsi di un<br />
mal di fegato, dovuto evidentemente<br />
allo stress. Fu un viaggio di ventiquattro<br />
giorni durante il quale, per<br />
paura <strong>del</strong>le sue coliche epatiche,<br />
scambiava regolarmente la sua razione<br />
con quella destinata al piccolo Vito…In<br />
Argentina dove Maria rimase<br />
per sei anni faceva la sarta ed aiutava<br />
nelle macellerie gestita anche da alcuni<br />
miei parenti.<br />
Nella macelleria, in particolare Maria<br />
curava il piccolo reparto frutta”. A rivivere<br />
nelle pagine di Salandra sono<br />
anche costumi, riti, tradizioni legati<br />
alla Santomenna di una volta.<br />
Un’analisi che non può non partire<br />
dalla constatazione <strong>del</strong> ruolo di spartiacque<br />
nella storia politica, sociale e<br />
culturale <strong>del</strong> centro irpino <strong>del</strong> sisma<br />
<strong>del</strong>l’80, capace di alimentare speranze<br />
con la creazione di aree industriali<br />
che avrebbero dovuto produrre occasioni<br />
di lavoro ma che raggiungeranno<br />
solo in parte il proprio scopo.<br />
Salandra rievoca i mestieri di una volta,<br />
dal barbiere all’arrotino, dal fornaio<br />
<strong>del</strong> Sud alla mietitura e alle altre<br />
tradizioni legate alla vita nei campi,<br />
dalla scuola ai riti e superstizioni contadine<br />
che comprendevano personaggi<br />
come “lo scazzamurieghr” o “li<br />
pumpnar” , il lupo mannaro” e naturalmente<br />
l’arte <strong>del</strong> malocchio, espressione<br />
<strong>del</strong>la paura di venire a contatto<br />
con le forze <strong>del</strong> diabolico, dalle feste<br />
patronali come quella <strong>del</strong>la Madonna<br />
<strong>del</strong>le Grazie al dialetto locale. Inevitabile<br />
il riferimento agli anni <strong>del</strong>la<br />
guerra, che impose gravi sacrifici all’economia<br />
contadina, con l’obbligo<br />
per chi produceva grano di consegnarlo<br />
all’ammasso, fino alla diffusione<br />
<strong>del</strong> mercato illegale per riuscire<br />
ad aggiudicarsene un poco in più.<br />
Come racconta Giovanni Calabrese<br />
“Giovanni ha moltissimi ricordi <strong>del</strong><br />
periodo di guerra: a Santomenna c’erano<br />
di stanza i tedeschi che presiedevano<br />
tutte le strade, in modo particolare<br />
“la vianova” e ed erano sempre<br />
nelle terre “Re Paulott” alla variante.<br />
Una postazione fissa di mitragliatrici<br />
contraerei era a “L’incasci”….<br />
Quando successivamente arrivarono<br />
gli americani, occuparono più o meno<br />
gli stessi posti dei tedeschi….Giovanni<br />
ricorda che tutti i giovani, pur<br />
senza capire la lingua, socializzavano<br />
con gli americani dai quali ricevevano<br />
caramelle e sigaretta….<br />
Qualche famiglia ne approfittava per<br />
condividere con i soldati americani<br />
anche il rancio. Giovanni ricorda diversi<br />
bombardamenti, uno in particolare<br />
prese solo marginalmente Santomenna<br />
(dalle conche a S. Lucia)…..<br />
Allora tutti erano convinti che un caposquadriglia<br />
americano, di origini<br />
sammennesi, volutamente risparmiò<br />
il paese, sganciando le bombe solo<br />
nella parte marginale <strong>del</strong> paese”.<br />
Tanti frammenti, dunque, che risultano<br />
tutti ugualmente preziosi e che<br />
consegnano la storia di un piccolo<br />
paese, che si fa emblema <strong>del</strong>la storia<br />
<strong>del</strong> Sud.
CALCIO/PRIMA CATEGORIA<br />
Oggi<br />
pomeriggio<br />
ecco play<br />
off e out<br />
SERVIZIO A PAGINA 35<br />
<strong>Corriere</strong><br />
Sport<br />
CALCIO/SECONDA CATEGORIA<br />
Le sei<br />
irpine<br />
in corsa<br />
per la Prima<br />
SERVIZIO A PAGINA 35<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Avellino al lavoro in fase di calciomercato: per il reparto offensivo spunta la pista Feczesin<br />
Attacco al mercato<br />
Interessamento alla punta ungherese. E Fabbro carica: “Sono pronto a ripartire in biancoverde”<br />
L’ALTRO CALCIO<br />
SFIDE PLAY OFF<br />
Pisa e Latina per la B<br />
Oggi il match d’andata<br />
SERVIZIO A PAGINA 34<br />
LOGO U.S. AVELLINO<br />
Dell’Anno: “Una Onlus<br />
e la voglia di unire i tifosi”<br />
SERVIZIO A PAGINA 33<br />
CALCIO/TERZA CATEGORIA<br />
Cione Grazia<br />
Bagnoli<br />
e Bisaccia<br />
festeggiano<br />
SERVIZIO A PAGINA 39
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
Piste calde<br />
Feczesin<br />
e Antenucci<br />
GIANLUCA AMATUCCI<br />
CALCIOMERCATO. Tutti al lavoro in fase<br />
di contatti, trattative e primi passi di<br />
calciomercato, con gli incontri che potrebbero<br />
anche portare a conclusioni positive.<br />
In questa ottica, continua l’opera<br />
<strong>del</strong>la società irpina, al fine di costruire un<br />
gruppo che possa essere competitivo per<br />
la prossima stagione in cadetteria. Tanti<br />
nomi, tante voci di corridoio, aspettando<br />
quelle che saranno le prime conferme<br />
ufficiali, rispetto a <strong>del</strong>le trattative che<br />
sono state avviate e potrebbero essere<br />
anche a buon punto. Interessamento da<br />
parte <strong>del</strong> gruppo biancoverde, si sarebbe<br />
registrato anche per un attaccante in forza<br />
all’Ascoli, il 27 enne centravanti ungherese<br />
Róbert Feczesin. Ha giocato 38<br />
gare con la casacca dei bianconeri e ha<br />
messo a segno 7 marcature. La sua esperienza<br />
in Italia è partita nel 2007 ed ha anche<br />
giocato con il Brescia. 32 i gol segnati<br />
in cadetteria. All’estero, ha indossato le<br />
maglie di Debrecen, Sopron e Ujpest. Con<br />
l’attaccante ungherese, altra pista che resta<br />
calda, è quella relativa al 29 enne<br />
Mirko Antenucci, punta che ha un contratto<br />
in scadenza il prossimo anno con<br />
il Catania. Ha iniziato in Sicilia per poi<br />
passare allo Spezia: 33 gare per lui con 6<br />
marcature, dopo che aveva già giocato<br />
con il torino 60 partite con<br />
16 marcature realizzate. 40,<br />
le gare giocate con l’Ascoli<br />
nel 20<strong>09</strong>, con un bottino<br />
considerevole di goal, ben<br />
24. Prima ancora ha vestito<br />
le casacche di Pisa, Venezia, Giulianova<br />
e Ancona.<br />
FABBRO PRONTO A RIPARTIRE. Intanto,<br />
chi ha voglia di restare ad Avellino, è<br />
Alessandro Fabbro. Il roccioso difensore<br />
centrale, tra i protagonisti <strong>del</strong>la splendida<br />
cavalcata dei lupi, su twitter ha detto<br />
la sua, esprimendosi così sul futuro:<br />
“L’interesse di altre squadre fa piacere<br />
ma l’interesse più grande è quello di restare<br />
ad Avellino e difendere ciò che abbiamo<br />
conquistato. Un anno fa ho firmato<br />
un biennale per vincere subito e giocare<br />
in B. Gli accordi si mantengono”. Insomma<br />
Fabbro è pronto a ripartire con maggiore<br />
vigore e massimo impegno anche<br />
nella prossima avventura in cadetteria<br />
con la casacca dei biancoverdi.<br />
LA SOCIETA'. Tiene sempre banco la vicenda<br />
<strong>del</strong> futuro assetto societario <strong>del</strong>l'AS<br />
CALCIO 32<br />
calcio avellino<br />
Trattative di calciomercato in<br />
fermento. Contatti per un attaccante<br />
ungherese. E in tema società,<br />
si attendono possibili sviluppi<br />
Avellino, considerando la volontà espressa<br />
dal gruppo Iacovacci di cedere le proprio<br />
quote, nell’interezza o anche in parte.<br />
Ricordiamo che la famiglia avellinese<br />
è in possesso <strong>del</strong> 50,50% <strong>del</strong> pacchetto azionario<br />
<strong>del</strong>l'A.S. Avellino. Qualche giorno<br />
fa avevamo contattato l’avvocato Carlo<br />
Lanzetta che sta seguendo le trattati-<br />
“<br />
Calciomercato<br />
Citta<strong>del</strong>la<br />
Tra gli amaranto, appare<br />
possibile la riconferma<br />
in panchina <strong>del</strong> tecnico<br />
Foscarini<br />
Calciomercato<br />
Resta al centro <strong>del</strong>l’attenzione la situazione in seno<br />
alla società biancoverde. Il gruppo Iacovacci ha<br />
intenzione di vendere e le trattative continuano<br />
Crotone<br />
Il team rossoblu ha deciso<br />
di confermare, anche<br />
per la prossima stagione,<br />
la guida tecnica a mister<br />
Drago.<br />
ve per conto <strong>del</strong> gruppo Iacovacci che ci<br />
aveva già spiegato dei primi contatti intercorsi<br />
e degli incontri svolti sia in terra<br />
lombarda che ad Avellino, con imprenditori<br />
che si erano detti interessati, relativamente<br />
alla possibilità <strong>del</strong>l'acquisto <strong>del</strong>le<br />
quote poste in vendita da parte <strong>del</strong>la famiglia<br />
Iacovacci: “Abbiamo incontrato<br />
Bari<br />
La squadra pugliese ha<br />
chiuso già con un prestito,<br />
quello <strong>del</strong> centrocampista<br />
Attila Filkor,<br />
ungherese <strong>del</strong> Milan.<br />
ad inizio <strong>del</strong>la scorsa settimana il gruppo<br />
HS - aveva affermato il legale - e anche a<br />
Milano ci sono stati contatti ed incontri<br />
con imprenditori <strong>del</strong> Nord Italia interessati<br />
a questa operazione”. In particolare,<br />
in Irpinia, l'interessamento si è registrato<br />
da parte <strong>del</strong>l’imprenditore Michele Gubitosa<br />
<strong>del</strong>la HS company. A quanto sembra,<br />
la trattativa che era stata avviata ma<br />
che non era andata a buon fine in un primo<br />
momento, sarebbe tornata al centro<br />
<strong>del</strong>la discussione anche se sembra che il<br />
risultato sia stato lo stesso, quindi con u-<br />
Empoli<br />
Il gruppo toscano che ha<br />
sfiorato l’impresa, anche<br />
per la prossima serie B<br />
ha stabilito che si affiderà<br />
a mister Sarri.<br />
Brescia<br />
Il Brescia punta su<br />
Giampaolo ed ha già<br />
dalla sua parte una freccia<br />
in più, Daniele Corvia.<br />
Modena<br />
Per i gialloblù <strong>del</strong> Modena<br />
la prima conferma<br />
ufficiale è quella<br />
<strong>del</strong> mister, Walter Novellino. <br />
na chiusura, con un “nulla di fatto”. Va<br />
anche ricordato che il gruppo Iacovacci,<br />
seppur intenzionato a vendere le proprie<br />
quote, non ha certo voglia di "svendere"<br />
come più volte sottolineato anche sul nostro<br />
quotidiano, da parte <strong>del</strong>l’Amministratore<br />
Delegato Alberto Iacovacci.<br />
GIOVEDI’ A ROMA L’ASSEMBLEA DEL-<br />
LA LEGA DI B E LA DISCUSSIONE SUL-<br />
LE DATE DELLA PROSSIMA STAGIO-<br />
NE. Intanto la Lega Serie B terrà la sua assemblea<br />
nella casa <strong>del</strong>lo sport italiano, alla<br />
presenza <strong>del</strong> presidente Giovanni Malagò.<br />
Convocazione,<br />
alle 14:00 di giovedì ì<br />
13 giugno nella sede<br />
<strong>del</strong> Coni a Roma. Diversi<br />
i punti all'Ordine<br />
<strong>del</strong> giorno inseriti<br />
dal presidente Andrea<br />
Abodi. Si discuterà l’istituzione<br />
di una<br />
Commissione Medico-scientifica<br />
er la salute<br />
degli atleti, le date<br />
<strong>del</strong> calendario<br />
<strong>2013</strong>/2014, l’istituzione<br />
<strong>del</strong>la Fondazione<br />
B Solidale (iniziativa<br />
lodevole), gli aggiornamenti<br />
relativi al<br />
marketing associativo<br />
con il progetto B<br />
Club.<br />
”
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
L’attaccante in forza all’Ascoli potrebbe<br />
rientrare nei piani <strong>del</strong> team irpino. Sarebbe<br />
un possibile rinforzo per il reparto offensivo<br />
ANGIULLI ALLE FINAL FOUR<br />
Convegno interessante a Cremona a cui ha partecipato<br />
anche il centrocampista <strong>del</strong>l’Avellino Federico Angiulli.<br />
Presenti campioni <strong>del</strong> passato e giocatori <strong>del</strong> futuro.<br />
Un evento svolto nell’ambito <strong>del</strong>le Final Four <strong>del</strong><br />
torneo Beretti e che ha ospitato, tra gli altri, Gigi Simoni,<br />
Roberto Pruzzo e Mattia Nardi <strong>del</strong>la Cremonese.<br />
Conferiti il Premio Laudano (miglior marcatore)<br />
e il Premio Cestani (miglior media voto).<br />
Ad Avellino, conferma in panchina<br />
per mister Massimo Rastelli. Ieri ci<br />
siano soffermati sulla panchina <strong>del</strong><br />
Brescia dove appare evidente che sarà<br />
mister Giampaolo a gestire il gruppo<br />
per la prossima stagione agonistica<br />
ed oggi ci trasferiamo in terra romagnola<br />
per parlare <strong>del</strong> Cesena, altra<br />
squadra di serie cadetta che affronteranno<br />
i Lupi in campionato. Il sodalizio<br />
bianconero ha deciso di confermare<br />
Pierpaolo Bisoli alla guida <strong>del</strong><br />
team.<br />
LA SCHEDA DEL MISTER. Da calciatore<br />
ha vestito 11 casacche, partendo<br />
dalla stagione 1981/’82 per chiudere<br />
con il calcio giocato nel 2002/2003<br />
tornando nella squadra dove aveva<br />
iniziato a giocare nel campionato dilettantistico.<br />
Ha iniziato a giocare con<br />
la squadra <strong>del</strong> Porretta, inserita nel<br />
campionato di Prima Categoria. Tutti<br />
lo ricordano da calciatore nella sua<br />
esperienza con il Cagliari dove ha giocato<br />
prevalentemente sul settore destro<br />
<strong>del</strong> rettangolo di gioco. Ha anche<br />
giocato in Coppa UEFA con il<br />
team sardo nella stagione 1993/1994.<br />
Tre anni dopo, nel ‘97, a seguito <strong>del</strong>la<br />
retrocessione <strong>del</strong>la formazione sarda<br />
nella serie cadetta e dopo aver patito<br />
un infortunio, una frattura di tibia<br />
e perone, con operazione che lo ha tenuto<br />
lontano dai campi per i tre quarti<br />
<strong>del</strong>la stagione venne ceduto alla<br />
squadra toscana <strong>del</strong>l’Empoli, che era<br />
una neopromossa nella massima divisione<br />
italiana. Dopo due anni la<br />
scelta di passare a giocare per il Perugia,<br />
trasferendosi poi a Brescia e Pistoia<br />
per poi decidere di dire addio al<br />
calcio giocato con la maglia <strong>del</strong> team<br />
<strong>del</strong>la sua città.<br />
LA CARRIERA DA ALLENATORE.<br />
Pierpaolo Bisoli, nato a Porretta Terme<br />
il 20 novembre 1966 ha deciso di<br />
intraprendere la carriera da allenato-<br />
CALCIO 33<br />
I mister <strong>del</strong>la B: il Cesena conferma il tecnico<br />
I bianconeri di Romagna<br />
ripartono da Pierpaolo Bisoli<br />
Prosegue il nostro viaggio sulle panchine <strong>del</strong>la serie cadetta. Oggi facciamo<br />
tappa a Cesena dove ad allenare sarà il mister originario di Porretta Terme<br />
re, in un primo momento al fianco di<br />
Dino Zoff, nel ruolo di vice nella stagione<br />
2004/’05 quando il mister era<br />
alla guida <strong>del</strong>la Fiorentina. Poi, dal<br />
2005 al 2007, è passato ad allenare i<br />
toscani <strong>del</strong>l Prato, dove ha avuto a<br />
disposizione e ha dato spazio ad un<br />
calciatore <strong>del</strong> valore di Alessandro<br />
Diamanti. Ha anche allenato a Foligno,<br />
arrivando alla lotteria dei Playoff<br />
per l’accesso in serie cadetta, con<br />
l’avventura che non si è conclusa con<br />
un successo. Nel 2008, arriva a Cesena.<br />
Il 6 giugno, l’annuncio. C’è il torneo<br />
di Prima Divisione in Lega pro<br />
che termina con la vittoria al primo<br />
posto ed il ritorno in cadetteria. L’anno<br />
dopo c’è la sua conferma alla guida<br />
<strong>del</strong> team bianconero e la stagione<br />
vede chiudere la squadra romagnola<br />
al secondo posto in graduatoria. Arriva<br />
così anche una nuova, storica<br />
A Cesena, per Bisoli, prima è arrivata una doppia miracolosa<br />
promozione dalla C1 alla A. Poi, dopo le esperienze vissute a Cagliari<br />
e nella “sua” Bologna, ecco l’ultima perla: una salvezza cadetta<br />
promozione che riporta il Cesena in<br />
serie A. Tutto questo, a distanza di<br />
19 anni dall’ultima volta nella massima<br />
divisione. Dopo i festeggiamenti<br />
per la promozione, annuncia la decisione<br />
di lasciare e il 22 giugno <strong>del</strong><br />
2010 approda al cagliari e viene ufficialmente<br />
annunciato come nuovo<br />
allenatore <strong>del</strong> sardi. Alla vigilia <strong>del</strong>la<br />
trasferta col Chievo mette fuori rosa il<br />
capitano Daniele Conti e il vice capitano<br />
Alessandro Agostini, ritenendo<br />
che i due non debbano più far parte<br />
<strong>del</strong> progetto. La vicenda si risolve positivamente<br />
pochi giorni dopo, quando<br />
i due giocatori vengono riammessi<br />
in formazione per volere <strong>del</strong> presi-<br />
LA VICENDA DEL LOGO. Appuntamento con la<br />
presentazione <strong>del</strong>la Onlus "Per la Storia" nella<br />
mattinata di ieri presso l’ex Asilo Patria e Lavoro<br />
di Avellino. Mario Dell’Anno ha presentato a<br />
stampa e tifosi la Onlus che avrà<br />
il compito di gestire il Logo<br />
<strong>del</strong>l'U.S. Avellino, nel corso di<br />
un incontro tenuto dall'acquirente<br />
<strong>del</strong> Logo stesso. Tra i primissimi,<br />
importanti passi da<br />
muovere c’è, come già più volte<br />
ribadito da Dell’Anno, quello<br />
di poter nuovamente vedere<br />
sulle maglie <strong>del</strong>l'Avellino lo<br />
storico logo, come confermato<br />
dallo stesso Dell'Anno: “Sapete<br />
bene che avevo cercato di acquisirlo<br />
già con Pugliese. Poi il<br />
tentativo fatto e che è andato a<br />
buon fine nell’asta tenuta a<br />
marzo. Obiettivo centrato ed ora sono pronto a ribadire<br />
che sono motivato unicamente dalla passione<br />
e l’amore che mi lega a questa maglia. Questo<br />
lupo è quello che ha permesso all’attuale società<br />
di iscriversi in serie D e di usufruire in seguito dei<br />
due ripescaggi. Da parte mia c'è e ci sarà anche<br />
LE DATE DEL MERCATO<br />
Fin a domenica 30 giugno saranno possibili gli<br />
accordi preliminari. Via al calciomercato estivo<br />
il 1° luglio, con chiusura fissata al 2 settembre<br />
invece <strong>del</strong> 31 agosto, con orario di chiusura fissato<br />
per le 23:00 (prima era alle 19:00. Per tutti<br />
i club interessanti, ci sarà tempo per risolvere<br />
le comproprietà a partire dal 20 e fino al 22<br />
giugno.<br />
dente Cellino. Il 15 novembre 2010<br />
c’è l’esonero, dopo due sconfitte casalinghe<br />
consecutive contro Napoli e<br />
Genoa. Il 26 maggio 2011 passa ad allenare<br />
il Bologna al posto di mister<br />
Alberto Malesani. Anche qui arriva<br />
un esonero, il 4 ottobre, dopo avere<br />
ottenuto un pareggio e quattro sconfitte.<br />
Gli è subentrato il 5 ottobre 2011<br />
Stefano Pioli. Dopo aver rescisso contratto<br />
che lo legava al Bologna, torna<br />
sulla panchina <strong>del</strong> Cesena con cui firma<br />
un contratto biennale, al posto di<br />
Nicola Campe<strong>del</strong>li, esonerato dopo<br />
sole 3 giornate di serie B a causa di altrettante<br />
sconfitte. Ora si prepara a<br />
questa nuova avventura.<br />
Dell’Anno ha presentato la Onlus:<br />
“Vogliamo l’unità tra i tifosi”<br />
massimo impegno teso a ricucire lo strappo nella<br />
tifoseria, una divisione che dovrà cessare. Più volte<br />
ho spiegato che occorre trovare unità tra tutti i<br />
tifosi. Credo che siamo tutti una famiglia e ora cercherò<br />
di incontrare i vecchi tifosi.<br />
Colori sociali e stadio sono gli<br />
stessi, non sono certo cambiati.<br />
In quanto all’amministrazione<br />
comunale oggi ha altro a cui pensare.<br />
La città e la gente: ecco cosa<br />
rappresenta il Logo. Presidenti,<br />
allenatori e calciatori passano,<br />
lo dice il mondo <strong>del</strong> calcio. La<br />
carica è passata a tre persone diverse<br />
da quando è stato fondato<br />
il nuovo club. In tema di quote<br />
posso dire che sono state scelte alcune<br />
persone che in provincia sono<br />
disponibili a darci una mano.<br />
Vogliamo raggiungere 15 mila<br />
quote e credo che possiamo anche superare questo<br />
tetto. Nelle nostre intenzioni c'è anche quella di destinare<br />
parte <strong>del</strong> ricavato nel sociale”. Non ci sono<br />
speculazioni.<br />
sE per la prossima settimana, nuovo incontro in<br />
arrivo per capire come stanno andando le cose.
Centottanta<br />
minuti per un<br />
posto in B. Si<br />
giocano tutto<br />
Carpi e Lecce,<br />
con il primo<br />
atto <strong>del</strong>la<br />
doppia finale<br />
playoff che si<br />
terrà in Emilia.<br />
Mister<br />
Gustinetti carica<br />
il team in<br />
giallorosso<br />
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
CALCIO / PLAY OFF DI LEGA PRO<br />
Quattro squadre vogliono la serie cadetta. Oggi le sfide d’andata per mettere un’ipoteca sul successo<br />
Pisa e Latina in campo per la B<br />
Carpi e Lecce vogliono vincere<br />
Le statistiche <strong>del</strong> Pisa in campionato:<br />
ha chiuso a 52 punti, con 15<br />
vittorie, 7 pareggi ed 8 sconfitte<br />
I toscani sono arrivati alla finale dopo<br />
aver eliminato il Perugia nella semifinale<br />
Play Off.<br />
LE FINALI PLAY OFF. Oggi si torna a giocare<br />
in Lega Pro e in Prima Divisione va in scena il<br />
primo dei due atti decisivi a stabilire le due che<br />
tra le 4 contendenti arrivate nelle finalissime, avranno<br />
diritto a giocare, nella prossima stagione,<br />
in serie cadetta, passando per la porta secondaria<br />
ed avendo vinto alla fine, le sfide nelle lotterie<br />
dei Play off. Un primissimo passo verso la<br />
meta l’hanno già mosso due <strong>del</strong> team girone B,<br />
il Pisa e il Latina che hanno escluso dalla corsa,<br />
rispettivamente il Perugia di mister Camplone e<br />
la Nocerina <strong>del</strong> tecnico aretuseo, Gaetano Auteri.<br />
Nell’altro raggruppamento si sono aggiudicate<br />
la possibilità di giocarsi la finale il Llecce e<br />
il Carpi e anche questa sarà una doppia sfida<br />
ricca di insidie per le due contendenti, da giocare<br />
al massimo <strong>del</strong>la concentrazione.<br />
Girone B : PISA - LATINA<br />
Oggi alle ore 15.00 (gara trasmessa<br />
in differita su RaiSport,<br />
domani 10 giugno alle ore<br />
20.45).<br />
PISA: Tra i toscani di registra<br />
un’assenza importante per la<br />
sfida che si gioca questo pomeriggio.<br />
A saltare la <strong>del</strong>icata gara1<br />
che vale per la finale Play off sarà<br />
lo squalificato Tulli. Il tecnico dei nerazzurri<br />
Pagliari è intenzionato a confermare<br />
la stessa formazione titolare che si è<br />
qualificata a Perugia, ma Favasuli è tornato ad allenarsi<br />
a parte, dopo essere rimasto fermo per<br />
un problema muscolare. Se non ce la fa, al suo<br />
posto è pronto Barberis.<br />
LATINA: Tra i pontini assente certo è lo squalificato<br />
Cottafava. Qualche dubbio da risolvere<br />
quindi, alla vigilia <strong>del</strong>la prima sfida <strong>del</strong>la finale<br />
Play off per il mister, subentrato a Fabio Pecchia,<br />
a stagione quasi finita. Stefano Sanderra infatti<br />
dovrà decidere come operare sul suo pacchetto<br />
arretrato. La difesa <strong>del</strong> Latina è in emergenza,<br />
visto che il recupero di De Giosa appare ancora<br />
difficile, seppure non impossibile. L’eventuale<br />
assenza dei due centrali consegna una maglia<br />
da titolare ad Agius e costringe all’accentramento<br />
di Bruscagin che lascia la difesa <strong>del</strong>la fascia mancina<br />
a Giacomini. Allenamento differenziato pure<br />
per l’attaccante Jefferson, alle prese con un<br />
pestone rimediato mercoledì in allenamento, le<br />
sue condizioni però non preoccupano.<br />
Arbitro: signor Daniele Chiffi di Padova.<br />
Girone A : CARPI - LECCE<br />
Oggi alle ore 15:00 (gara trasmessa in diretta su<br />
RaiSport).<br />
CARPI: A porte chiuse la penultima seduta di<br />
allenamento. Mister Brini deve valutare soprattutto<br />
le condizioni di Papini, alle prese con un edema<br />
al polpaccio, non ancora riassorbito. Il<br />
centrocampista proverà a esserci, mentre sembra<br />
scontata l’assenza di Melara che sente ancora<br />
dolore al ginocchio. Il rientro di Terigi, in<br />
difesa per Gagliolo, dovrebbe essere l’unica<br />
variante nella squadra già vista<br />
domenica scorsa con l’Alto Adige.<br />
Se invece Brini decidesse<br />
di rischiare Papini,<br />
allora sarebbe Perini a uscire<br />
per fare spazio all’ex<br />
ternano nel modulo<br />
4-2-3-1.<br />
LECCE: Rientra dalla<br />
squalifica De Rose. Arrivato<br />
nel ritiro di Correggio,<br />
il Lecce ha svolto un allenamento<br />
pomeridiano: programma<br />
differenziato per Bogliacino,<br />
alle prese con una lieve lombalgia.<br />
Mister Elio Gustinetti dispone di 20 giocatori,<br />
compreso Kalombo, giovane <strong>del</strong>la formazione<br />
Berretti. Oggi potrebbe trovare posto<br />
sin dall’inizio Vanin, in ballottaggio con De Rose.<br />
In attacco conferma per Chevanton e Jeda.<br />
Arbitro: signor Fabio Maresca di Napoli.<br />
(Nella foto in basso, l’abbraccio tra due mister<br />
prima <strong>del</strong>l’ultima gara <strong>del</strong>la stagione regolamentare.<br />
Rastelli e Pagliari si salutano prima <strong>del</strong><br />
fischio d’inizio <strong>del</strong>la sfida tra Lupi e Pisa che ha<br />
chiuso la stagione con il successo dei toscani in<br />
campo al “Partenio - Lombardi”. Un incontro,<br />
davanti alle due panchine, che si potrebbe ripetere,<br />
andata e ritorno, questa volta in serie cadetta,<br />
nel caso in cui la squadra toscana riuscisse<br />
ad aggiudicarsi la doppia sfida in avvicinamento<br />
contro il Latina di mister Stefano Sanderra -<br />
nella foto al centro <strong>del</strong>la pagina).<br />
Le statistiche <strong>del</strong> Latina in campionato:<br />
15 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte.<br />
Terzo al fianco dei molossi.<br />
I pontini sono scattati in finale, estromettendo<br />
dai giochi la Nocerina di mister<br />
Gaetano Auteri.<br />
Il Mister <strong>del</strong><br />
Carpi, Fabio<br />
Brini (ex calciatore<strong>del</strong>l’Avellino<br />
con 12<br />
presenze dall’<br />
‘89 al ‘92) si<br />
affida al consueto<br />
4-2-3-1<br />
e sembra deciso<br />
a confermare<br />
lo stesso<br />
undici che ha<br />
battuto il Sud<br />
Tirol.<br />
34
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
I/II cATegOrIA PLAY OFF/OUT<br />
PROMOSSE<br />
E BOCCIATE<br />
Nel pomeriggio di<br />
oggi, partite<br />
fondamentali per<br />
le sorti <strong>del</strong>le società<br />
irpine dilettantistiche<br />
di Prima<br />
e Seconda<br />
Sporting Atripalda - S. Agata e Solofra - Irno Fisciano per i play off<br />
Obiettivo: Promozione<br />
Tre squadre irpine in lotta<br />
ATRIPALDA - Sporting e Sant’Agata<br />
Irpina per fare la storia.<br />
Due tra le squadre più forti e temute<br />
<strong>del</strong> girone E di Prima Categoria<br />
si sfideranno oggi pomeriggio<br />
sul sintetico di San Michele<br />
di Serino per il primo passo<br />
verso il gran balzo in Promozione.<br />
Oltre alla sfida di San Michele<br />
di Serino, al “Gallucci” di Solofra<br />
si giocherà un’altra sfida importante:<br />
quella tra il Città di<br />
Solofra di Gianni Lettieri e l’Irno<br />
Fisciano, altra<br />
compagine certamente<br />
non tenera.<br />
Due sfide affascinanti,<br />
dall’esito incerto<br />
e dalle grandi<br />
aspettative. Il ds<br />
<strong>del</strong>lo Sporting Atripalda,<br />
Filomeno<br />
Pelosi, racconta<br />
l’atmosfera che si<br />
vive in casa Sporting:<br />
«I calciatori e<br />
tutto lo staff sono<br />
carichi. Mister Tropeano<br />
sta dando una<br />
grande spinta<br />
alla squadra in vista<br />
<strong>del</strong>l’incontro<br />
con il Sant’Agata. In rosa abbiamo<br />
calciatori esperti, che<br />
ARIANO IRPINO - Tutti<br />
abili e arruolati i ragazzi<br />
che difendono i colori <strong>del</strong><br />
Manna, a parte gli squalificati<br />
Giorgione e Macchione<br />
e Picari infortunato.<br />
Per il resto i ragazzi di<br />
mister Grasso sono pronti<br />
a calpestare il terreno di<br />
gioco <strong>del</strong> Silvio Renzulli<br />
di Ariano Irpino che già li<br />
ha visti trionfare contro<br />
Bonito e provare a continuare<br />
la rincorsa alla prima<br />
categoria. Un buon<br />
segnale per l’allenatore<br />
Felice Grasso il recupero<br />
di Can<strong>del</strong>ino e Grasso che<br />
sono stati fuori per qualche<br />
tempo. L’ambiente è<br />
carico, venerdì ultimo allenamento,<br />
ieri riposo. Rammarico per le assenze<br />
ma come aveva già dichiarato lo<br />
stesso allenatore: «I ragazzi sono motivati<br />
e penso che con l’aiuto dei tifosi,<br />
si potrà fare davvero una bella figura.<br />
E quindi andare avanti». Questo<br />
diceva l’allenatore <strong>del</strong> Manna, Felice<br />
Grasso, a caldo dopo la vittoria<br />
sul Bonito e questo hanno ripetuto i<br />
ragazzi ed i tifosi che invaderanno<br />
gli spalti <strong>del</strong> Renzulli. La città di Ariano<br />
Irpino ha già altre compagini<br />
che militano in campionati maggiori<br />
ma la voglia di fare bene è tanta<br />
anche in altre società come Manna<br />
che i supporters arianesi sperano in<br />
hanno vissuto<br />
partite <strong>del</strong> genere<br />
diverse<br />
volte».<br />
Una sfida importante,<br />
dunque, anche<br />
per voltare<br />
finalmente<br />
pagina dopo<br />
la cocente<br />
sconfitta <strong>del</strong>lo<br />
scorso anno<br />
proprio in<br />
finale: «C’è voglia di continuare<br />
- continua Pelosi - anche per ri-<br />
una nuova promozione. Tra questa<br />
e il Manna c’è però, come detto il Frigento<br />
che ha disputato un buon campionato<br />
e non bisogna dimenticare<br />
l’impresa compiuta a Montefusco,<br />
contro il Pietradefusi. Vittoria fuori<br />
casa per i ragazzi di mister Di Rienzo,<br />
contro quella che era sta la seconda<br />
forza <strong>del</strong> torneo. La sfida dovrebbe<br />
avere anche una cornice di<br />
pubblico corposa. Insomma si ipotizza<br />
che sugli spalti <strong>del</strong> Renzulli possano<br />
esserci circa mille spettatori, e<br />
molti arriveranno da Frigento, come<br />
già avvenuto nella semifinale di play<br />
off a Montefusco contro Pietradefusi.<br />
«La squadra è tranquilla - dice il<br />
scattare la gara<br />
<strong>del</strong>lo scorso<br />
anno persa<br />
contro il Carotenuto.<br />
E<br />
poi abbiamo<br />
dalla nostra<br />
parte i tanti<br />
tifosi che in<br />
questo anno<br />
ci hanno seguitiovunque.<br />
Ci daranno una spinta forte per<br />
AL “RENZULLI” LA SFIDA DECISIVA PER LA PRIMA. GRASSO: “SIAMO MOTIVATI”, CIPRIANO: “PER LA STORIA”<br />
Manna - Frigento: è tutto pronto<br />
tuttofare <strong>del</strong>la società,<br />
Carletto Cipriano - e sa di<br />
essere ad un passo dalla<br />
storia». Nulla viene lasciato<br />
al caso, il raduno<br />
dei calciatori è previsto a<br />
Pagliara, alle ore 12,15,<br />
nei pressi di un noto ristorante<br />
<strong>del</strong>la zona. In<br />
quei locali i ragazzi si fermeranno<br />
per mangiare e,<br />
quindi, per le ore 14,30 è<br />
prevista la partenza per Ariano<br />
Irpino. Intanto i tifosi<br />
raggiungeranno lo stadio<br />
<strong>del</strong>la città <strong>del</strong> tricolle<br />
con pullman ed altri mezzi<br />
privati. L’attesa è ancora<br />
una volta forte. La<br />
squadra non dovrebbe<br />
cambiare dalla solita, anche se il mister<br />
fa pretattica e non parla. Neppure<br />
con i vertici societari si lascia<br />
scappare informazioni sulla formazione.<br />
Accenna solo ad un dubbio,<br />
ma non lo esplicita. Mancheranno<br />
solo Damiano e Romano, gli altri sono<br />
tutti pronti. Tensione forte, dunque,<br />
e si auspicano tutti di continuare<br />
il cammino con i play off regionali,<br />
verso il sogno <strong>del</strong>la prima Categoria.<br />
In campo con il solito 4-4-2, marcature<br />
a uomo sugli attaccanti avversari.<br />
E marcature rigide anche sui<br />
propri calciatori. La notte scorsa in<br />
giro per locali, a controllare che gli atleti<br />
si comportassero da tali.<br />
CALCIO 35<br />
andare avanti». La<br />
formazione atripaldese<br />
scenderà quasi<br />
sicuramente in<br />
campo con la formazione<br />
tipo di<br />
questa stagione,<br />
anche se mancheranno<br />
perdine fondamentali<br />
come<br />
Sabatino Siciliano e<br />
Fabio Cesa. Tutto<br />
pronto, dunque,<br />
con un incontro<br />
che regalerà grandi<br />
emozioni.<br />
SOLOFRA - L’altra<br />
sfida in cartellone<br />
è quella, sempre<br />
oggi pomeriggio,<br />
tra il Città di Solofra<br />
e l’Irno Fisciano. La squadra<br />
allenata da Gianni Lettieri affronterà<br />
sul proprio terreno di<br />
gioco una compagine importante,<br />
esperta e ben messa in campo.<br />
Ma la truppa conciaria non è<br />
certo sprovveduta.<br />
Ha calciatori di lunga data che<br />
sanno affrontare situazioni <strong>del</strong><br />
genere, e la giusta determinazione<br />
per compiere quel gran<br />
salto che la riporterebbe nel calcio<br />
dilettantistico che conta.<br />
PLAY OFF<br />
DI SCENA CANDIDA/MONTEFALCIONE - SALZA E COSMOS - MERCOGLIANO<br />
Le altre sfide per il grande salto<br />
CANDIDA - Una sola raccomandazione<br />
dalla società<br />
per i ragazzi di Mister<br />
Remigetto: dimenticare<br />
la <strong>del</strong>usione <strong>del</strong>lo<br />
spareggio perso in maniera<br />
traumatica. Oggi il<br />
Candida disputa un altro<br />
incontro di alta levatura<br />
e che potrebbe consentire<br />
alla compagine di Remigetto<br />
di poter continuare<br />
il percorso verso la<br />
Prima Categoria.<br />
C’è dunque ancora una<br />
volta una gara che vale tantissimo.<br />
E stavolta il Candida gioca in casa,<br />
almeno sulla carta perché ad ospitare<br />
la finale contro il Salza<br />
sarà lo stadio di Mirabella Eclano.<br />
Strana annata questa per i ragazzi<br />
di mister Remigetto che hanno conosciuto<br />
i campi di mezza provincia.<br />
Hanno infatti giocato oltre che<br />
a Candida, anche ospiti di Pratola<br />
Serra, Mirabella Eclano ed altri Comuni.<br />
Il Candida se dovesse vincere<br />
potrebbe non dover disputare gli<br />
altri passaggi intermedi per la promozione.<br />
Si tratta <strong>del</strong>la miglior seconda<br />
e quindi potrebbe ricevere un<br />
trattamento diverso. Almeno questo<br />
auspicano i vertici societari e i tifosi.<br />
E non pensa più allo spareggio<br />
perso contro il Sorbo. Ora si pensa<br />
ad altro. Il morale è alto e altrettanto<br />
la concentrazione. Tutti presenti<br />
LE GARE PER LA SALVEZZA<br />
“Dentro o fuori”<br />
le sfide play out<br />
di Prima Categoria<br />
Oggi pomeriggio al via anche i<br />
play out di Prima Categoria.<br />
Sfide importanti che segnano<br />
una stagione: dentro o fuori, e<br />
solo una gara secca può segnare<br />
le sorti di una società.<br />
Nei gironi D ed E le gare che<br />
vedranno impegnate le formazioni<br />
irpine sono Paternopoli -<br />
Lacedonia (raggruppamento<br />
D), Gerardo De Cesare - Bracigliano<br />
e Sirignano - Galluccese<br />
(girone E).<br />
L’incontro di Paternopoli vede<br />
due squadre che sono intenzionate<br />
a dare una svolta a una<br />
stagione poco positiva: «La<br />
partita di oggi è importante perché<br />
si deciderà una stagione»<br />
E’ il commento di Vincenzo<br />
Damiano, segretario <strong>del</strong> Paternopoli,<br />
che continua: «Abbiamo<br />
recuperato tutti, tra infortunati<br />
e squalificati, anche Roma,<br />
fuori da tanto tempo. Abbiamo<br />
un ottimo potenziale, e<br />
proprio per questo c’è <strong>del</strong> rammarico<br />
per la stagione che abbiamo<br />
disputato finora. I ragazzi<br />
sanno che la posta in gioco<br />
è alta e, se uniti, daranno<br />
tutto».<br />
Saverio Palladino <strong>del</strong> Lacedonia<br />
spera di vincere per spaz-<br />
i ragazzi <strong>del</strong>la rosa, recuperati i pochi<br />
elementi in dubbio, c’è stata una<br />
settimana per preparare la sfida<br />
contro il Salza. Ultimo allenamento<br />
ieri, anche per provare a sfidare il<br />
caldo. E si spera di fare bella figura,<br />
assicurano i vertici societari. «Dopo<br />
tanti anni vorremmo regalare una<br />
bella promozione ai nostri concittadini».<br />
Il Candida ha già conosciuto<br />
la Prima categoria, due anni fa militava<br />
in quel campionato e purtroppo<br />
alla fine la squadra retrocesse.<br />
Ora si punta a ritornare in categoria.<br />
Di fronte al candida c’è il Salza<br />
che ad inizio campionato aveva<br />
contrastato il passo <strong>del</strong> Sorbo e sembrava<br />
essere l’unica antagonista. Poi<br />
si inseriva nella lotta il Candida e<br />
contemporaneamente il Salza viveva<br />
una brutta crisi risolta sul finire<br />
<strong>del</strong> torneo restando la terza forza <strong>del</strong><br />
zare via un campionato poco<br />
felice: «Una serie di situazioni<br />
sfavorevoli ci hanno portati a<br />
giocare i play out. Ma i ragazzi<br />
sanno che in questa sfida c’è<br />
un intera stagione, e sicuramente<br />
daranno il massimo, soprattutto<br />
perché giochiamo fuori<br />
casa, con il fattore campo a<br />
sfavore».<br />
Nel girone E al Sant’Andrea Apostolo<br />
di Sirignano si sfideranno<br />
i locali con la Galluccese.<br />
Andrea Colucci,patron dei<br />
blucerchiati, è sicuro <strong>del</strong>la vittoria:<br />
«I ragazzi sono carichi<br />
perché credono nella vittoria.<br />
Dobbiamo vincere per riscattare<br />
un campionato abbastanza<br />
<strong>del</strong>udente. Ce la possiamo fare,<br />
anzi ce la dobbiamo fare. Sarebbe<br />
bello salvarci nell’anno<br />
<strong>del</strong> nostro cinquantenario».<br />
L’altra sfida in programma è<br />
quella tra la Gerardo De Cesare<br />
e il Bracigliano. La squadra<br />
di San Tommaso allenata da<br />
Gherno Giannasca è unita e<br />
compatta, e sa che quella che<br />
andrà a sfidare è una compagine<br />
tosta e determinata. Sarà<br />
una partita decisiva e, per questo,<br />
agonisticamente parlando,<br />
senza esclusioni di colpi.<br />
girone. C’è stata la rifinitura<br />
ieri, per la squadra<br />
che dovrebbe essere al<br />
completo, tranne il portiere<br />
titolare squalificato.<br />
Intanto i tifosi stanno preparando<br />
la coreografia<br />
per la sfida di oggi. Si prevedono<br />
molti tifosi al seguito<br />
<strong>del</strong>la squadra con<br />
striscioni, bandierine<br />
trombe e altri strumenti<br />
per dare la carica ai propri<br />
beniamini. C’è forte<br />
attesa e dalla società parlano<br />
di sensazioni positive. I tifosi<br />
scalpitano, la squadra appare motivata.<br />
E non sono mancate le polemiche<br />
dopo la rocambolesca vittoria<br />
contro il Torella. Ci sono, quindi, tutti<br />
gli ingredienti per una bella sfida.<br />
MONTORO SUPERIORE - Nel girone<br />
F, infine, c’è la supersfida tra i<br />
Cosmos e il Città di Mercogliano. Al<br />
Comunale di Montoro Superiopre si<br />
affronteranno due <strong>del</strong>la squadre più<br />
in forma <strong>del</strong> raggruppamento composto<br />
da squadre <strong>del</strong>l’hinterland avellinese<br />
e <strong>del</strong> baianese.<br />
I padroni di casa affronteranno un<br />
team che ha battuto nel primo turno<br />
i Rizla Group Serino. il gol decisivo<br />
di De Biase ha caricato l’ambiente<br />
che è pronto per la sfida decisiva.<br />
In casa Cosmos l’ambiente è<br />
carico. C’è la consapevolezza di fare<br />
qualcosa di storico e importante.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
III CATeGORIA A/B/C 22/26^GIORNATA<br />
GIRONE A<br />
GLI ATRIPALDSI VINCONO A .MICHELE. AIELLO: SALUTO AMARO AL CAMPIONATO<br />
L’Abellinum festeggia: è Seconda<br />
E alla fine, era<br />
quasi scontato, è<br />
l’Abellinum a festeggiare<br />
la promozione.<br />
La squadra<br />
atripaldese<br />
vince la gara in<br />
notturna a San Michele<br />
di Serino per<br />
4 a 1, ritornando a<br />
casa festante per<br />
un traguardo storico.<br />
L’Aiello rinvia la<br />
festa promozione<br />
in Seconda. La<br />
squadra di Tomeo<br />
perde a Quindici<br />
l’ultima sfida decisiva<br />
di campionato.<br />
Ma anche se<br />
avesse vinto, con<br />
il successo <strong>del</strong>l’Abellinum non<br />
sarebbe cambiato nulla.<br />
Al 15 <strong>del</strong> primo tempo Capriuolo<br />
di testa porta l'Aiello<br />
momentaneamente in vantaggio.<br />
Alla mezz'ora Torino da<br />
fuori area segna la rete <strong>del</strong> pari<br />
per la squadra di casa.<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe A<br />
22^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
SAN MICHELE SERINO - ABELLINUM 1-4<br />
QUINDICI SOCCER - AIELLO 2-1<br />
C. E. LA MANNA - ALTA IRPINIA OGGI<br />
HIRPUS 2012 - ATLETICO SERINO 4-0<br />
SERENA GROUP - CESINALI CALCIO 2-1<br />
G. SANTOSTEFANESI - REAL TUFINO OGGI<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
ABELLINUM CALCIO* 56 22 18 2 2 77 22<br />
AIELLO 52 22 17 1 4 52 18<br />
HIRPUS 2012 40 22 12 4 6 52 35<br />
CESINALI 36 22 11 3 8 51 35<br />
REAL TUFINO (-2) 35 21 12 1 8 41 32<br />
G. SANTOSTEFANESI 33 21 10 3 8 41 35<br />
SERENA GROUP (-1) 32 22 10 3 9 53 54<br />
S. MICHELE SERINO 28 22 8 4 10 37 46<br />
ATL. SERINO 25 22 7 4 11 35 52<br />
C. E. LA MANNA 15 21 3 6 12 25 49<br />
QUINDICI SOCCER 11 22 3 2 17 33 74<br />
ALTA IRPINIA 6 21 1 3 17 23 58<br />
Quando mancano cinque minuti<br />
alla fine <strong>del</strong> primo tempo<br />
Santaniello su punizione segna<br />
la seconda rete. Nel secondo<br />
tempo attacca l'Aiello ma non<br />
riesce a rimontare lo svantaggio<br />
e il Quindici può chiudere<br />
il campionato con una vittoria.<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe C<br />
26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
G. G. BANZANO - ATL. BANZANO OGGI<br />
S. EUSTACHIO - DINAMO S. FELICE 2-1<br />
S. MICHELE S. B - REAL C. SOLOFRA 0-2<br />
MONTORO - SAN VITO MONTORO OGGI<br />
REAL S. FELICE - SANTA LUCIA OGGI<br />
A. CATTOLICA - V. INTERMONTORO 3-4<br />
RIPOSA: HISPANIKA CALCIO<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
**UNA GARA IN MENO<br />
QUINDICI S. 2<br />
AIELLO 1<br />
QUINDICI SOCCER: Santaniello<br />
M., Casalino P., Scibelli<br />
B., Casalino F., Ronga,<br />
Torino, Rega, Castaldo, Graziano<br />
(15’ st Donnarumma),<br />
Santaniello F. (1’ st<br />
Scibelli), Dalia (1’ st Fusco)<br />
All. Donarumma<br />
AIELLO: Torrecuso, Siniscalchi,<br />
Russo, Tomeo, Nazzaro,<br />
Sabry, Alato, Cucciniello,<br />
Vuolo, Tedesco,<br />
Guarriello<br />
A disp.: Matarese, Galluccio<br />
All. Tomeo<br />
RETI: 15’ Capriuolo (A), 30’<br />
Torino (Q), 85’ Santaniello<br />
(Q)<br />
NOTE: Terreno di gioco in<br />
buone condizioni. Spettatori,<br />
50 circa<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
SANTA LUCIA* 63 23 21 0 2 77 14<br />
HISPANIKA 53 24 19 5 3 64 27<br />
REAL S. FELICE 46 23 14 4 5 55 27<br />
ATL. BANZANO 43 23 13 4 6 47 16<br />
REAL CALCIO SOLOFRA 40 24 13 1 10 47 46<br />
G. G. BANZANO 39 23 12 3 8 43 34<br />
A. C. PIANO** 33 23 10 3 10 50 46<br />
S. EUSTACHIO 31 24 9 4 11 37 35<br />
MONTORO 25 22 7 4 11 36 50<br />
VIS INTERMONTORO 22 22 6 4 12 29 48<br />
S. VITO MONTORO 19 24 6 2 16 32 51<br />
DINAMO S. FELICE** 13 23 3 4 16 27 79<br />
S.MICHELE SOLOFRA B 10 24 3 1 20 22 97<br />
CALCIO 36<br />
GIRONE B<br />
IL REAL CALCIO FORINO B CONQUISTA LA VITTORIA A CINQUE DALLA FINE<br />
Pennetti beffa il Borgo<br />
FORINO - Basta una<br />
rete ed il Real<br />
Forino B vince<br />
l'ultima gara di<br />
campionato contro<br />
il Borgo Montoro.<br />
Una gara che si<br />
mantiene sino alle<br />
battute finali sullo<br />
0 a 0. Al 85esimo<br />
Pennetti su azione<br />
veloce di contropiede<br />
segna la rete<br />
<strong>del</strong> vantaggio. Il<br />
Real Forino B termina<br />
così al secondo<br />
posto.<br />
«Abbiamo costruito<br />
la squadra - dice<br />
il presidente<br />
Immacolato De<br />
Angelis - soltanto<br />
per divertici. Tranne<br />
la sconfitta<br />
contro la prima in<br />
classifica abbiamo<br />
vinto quasi tutte<br />
le partite e questo è motivo di<br />
soddisfazione per noi». Con il<br />
Borgo Montoro in particolare<br />
il Real Forino B non poteva<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe B<br />
26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
MERCOGLIANO B - A. MUNIANESE OGGI<br />
R. FORINO B - BORGO MONTORO 1-0<br />
BORGO FERROVIA - L. SIRIGNANO 1-3<br />
DE JUDICIBUS - O PRIMM AMMOR OGGI<br />
HIRPINIA SOC. - SANTA PAOLINA OGGI<br />
WOLVES AV - VOLTURARA T. B 3-2<br />
RIPOSO: K. A. SOCCER<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
S. DE JUDICIBUS* 66 23 21 2 0 91 15<br />
REAL FORINO B 61 24 20 1 3 97 32<br />
SANTA PAOLINA 49 23 16 1 6 62 35<br />
LEON SIRIGNANO 47 24 15 2 7 53 47<br />
BORGO MONTORO 44 24 14 2 8 71 40<br />
O PRIMM AMMORE 30 23 9 3 11 50 55<br />
WOLVES AV 30 24 9 3 12 62 74<br />
VOLTURARA T B. 29 24 9 2 13 47 50<br />
BORGO FERROVIA 28 24 8 4 12 50 45<br />
A. MUNIANESE 25 23 8 1 14 43 70<br />
C. MERCOGLIANO B 16 23 5 1 17 36 50<br />
KING ANIMATION S. 12 24 3 3 18 32 86<br />
HIRPINIA SOCCER 10 23 3 1 19 34 129<br />
concludere nel migliore dei<br />
modi considerato che la squadra<br />
di De Angelis era, fisicamente,<br />
messa meglio.<br />
REAL FORINO B 1<br />
BORGO MONTORO 0<br />
REAL FORINO B: Rega,<br />
Moffa, (87 De Angelis), Alato<br />
(70' Pennetti), Del Gaizo<br />
G., Califano, Capriuolo,<br />
De Cristoforo (46' Del Gaizo<br />
L.), Cirriello, Liotti, Della<br />
Rocca, Tufano<br />
All. De Angelis<br />
BORGO MONTORO: Giacco,<br />
Vietri, Palumbo M., Russo,<br />
D'Amore, Ricci, Ianora (70’<br />
Vitale), Riccio, Natale,<br />
D'Orsi, Palumbo C. (80' De<br />
Girolamo)<br />
All.: Aversa<br />
RETE: 85’Pennetti<br />
NOTE: Terreno di gioco in<br />
buone condizioni.<br />
Spettatori presenti sugli<br />
spalti, circa cinquanta<br />
GIRONE C<br />
I RAGAZZI DI MISTER COPPOLA BATTONO “ALL’INGLESE” IL MATCH CON IL S. MICHELE<br />
Il Real Calcio Solofra vince il derby<br />
SOLOFRA - Il Real Calcio Solofra<br />
chiude nel migliore deri modi<br />
la sua stagione, battendo per<br />
2 a 0 il San Michele Solofra B<br />
nel derby conciario.<br />
Una gara combattuta da entrambe<br />
le squadre che, nonostante<br />
la differenza tecnica,<br />
hanno dato vita a un incontro<br />
ben giocato e molto bello da<br />
vedere.<br />
La cronaca: Al 24esimo <strong>del</strong> primo<br />
tempo Nicolini segna la prima<br />
rete su Azione. Nel secondo<br />
tempo il Real Calcio Solofra<br />
raddoppia con D'Urso.<br />
«La società - così la nota - ringrazia<br />
l'allenatore Coppola per<br />
il lavoro svolto. Il prossimo anno<br />
si ripartirà. Ringraziamenti<br />
all'allenatore da parte di Pacel-<br />
li. Stagione conclusa con qualche<br />
amarezza per quanto riguarda<br />
l'obiettivo mancato <strong>del</strong><br />
vertice <strong>del</strong>la classifica».<br />
S. MICHELE B 0<br />
REAL C. SOLOFRA 2<br />
REAL CALCIO SOLOFRA: Luciano<br />
M. II, Rizzo, Iannone,<br />
Luciano M. I, De Piano G.,<br />
De Piano L., D'Urso, Maffei<br />
A., Nicolini, Luciano N., Gallucci<br />
A disp. Maffei N., Pacelli<br />
All. Coppola<br />
RETI: 24’ Nicolini,75’ D’Urso<br />
NOTE: Terreno di gioco in<br />
buone condizioni.Giornata<br />
calda e soleggiata.<br />
Spettatori presenti, circa cinquanta.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
III CategorIa D/e<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe d<br />
26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
HELLAS ALTAVILLA - ATLANTIS 2-2<br />
LIB. GROTTOLELLA - CENTRO STO. OGGI<br />
SP. PATERNOPOLI - ROCCABASCERANA 1-2<br />
LIONS M. MILITUM - SERRA 2007 2-0<br />
ATL. SAN POTITO - SP. VENTICANO 1-2<br />
PAROLISE - V. VOLTURARA OGGI<br />
RIPOSA: ATL. MONTEFUSCO<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
CENTRO STORICO AV* 66 23 22 0 1 71 15<br />
SPORT. VENTICANO 56 24 17 4 2 60 18<br />
L. MONS MILITUM 47 24 15 1 8 48 27<br />
ATLANTIS 44 24 13 4 6 58 31<br />
HELLAS ALTAVILLA 42 24 12 4 8 32 29<br />
LIB. GROTTOLELLA 40 23 12 3 7 30 30<br />
SERRA 2007 32 24 10 2 12 46 44<br />
VIRTUS VOLTURARA 29 23 9 2 12 31 46<br />
ATL. MONTEFUSCO 26 24 7 5 12 40 50<br />
ATL. SAN POTITO 20 24 5 5 14 26 42<br />
ROCCABASCERANA 20 24 6 2 15 35 70<br />
PAROLISE CALCIO 15 23 3 6 14 26 45<br />
SP. PATERNOPOLI B 6 24 2 0 22 16 80<br />
CALCIO 37<br />
26^gIorNata<br />
26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
CASTELFRANCO - BONITO OGGI<br />
TAURASI - ECLANESE 3-1<br />
ATL. TAURASI - GROTTA OGGI<br />
PILA AI PIANI - S. ANGELO ALL’E. OGGI<br />
SAVIGNANESE - SP. ARIANO 2-1<br />
ZUNGOLI - SP. FLUMERI 4-1<br />
RIPOSA: PIETRA VIVA<br />
*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />
I REDS PRATOLANI DI MISTER DE PALMA SALUTANO LA STAGIONE PIAZZANDOSI A METÀ CLASSIFICA<br />
I Lions chiudono con una vittoria<br />
MONTEMILETTO:<br />
Vittoria per i “leoni”<br />
di Montemiletto, che<br />
chiudono questa stagione<br />
a quarantasei<br />
punti, piazzandosi<br />
nella zona alta <strong>del</strong>la<br />
classifica.<br />
Sconfitta per la compagine<br />
di Pratola Serra,<br />
che pure chiude la<br />
stagione con un punteggio<br />
soddisfacente,<br />
piazzandosi a metà<br />
classifica, a quota trentadue<br />
punti.<br />
Una stagione altalenante per i<br />
reds di mister De Palma, una<br />
prima parte in salita, con quasi<br />
tutto il girone di andata in<br />
grosse difficoltà, poi la rinascita,<br />
e la soddisfazione di<br />
chiudere comunque con un<br />
buon punteggio.<br />
Per i Lions invece il bello stabile<br />
ha fatto parte <strong>del</strong>la stagione,<br />
ci sono stati momenti di<br />
ombra, ma i vecchi leoni hanno<br />
saputo reagire alla grande<br />
guadagnandosi un posto tra le<br />
prime <strong>del</strong>la classe.<br />
Quindi più che soddisfacente<br />
il campionato dei Lions che<br />
EUROGOL DI TUCCIA PER I LOCALI NELLA RIPRESA<br />
Pareggio tra Hellas ed Atlantis<br />
nell’ultima di campionato<br />
ALTAVILLA: Pareggio tra Hellas<br />
Altavilla ed Atlantis nell’ultima<br />
giornata di campionato. Apre le<br />
danze Scarpa per gli ospiti: scatto<br />
sulla sinistra di La Regina che<br />
mette in mezzo, Scarpa supera<br />
il diretto avversario e tira di sinistro.<br />
Lonardo al ventesimo <strong>del</strong>la<br />
ripresa accorcia per l’Hellas:<br />
cross dalla destra di Tuccia che<br />
fa arrivare un preciso filtrante<br />
proprio per Lonardo che insacca<br />
facile. Atlantis di nuovo in<br />
vantaggio al 25esimo sempre<br />
con Scarpa, La regina batte il<br />
calcio d’angolo e si getta sulla<br />
palla Scarpa che a volo realizza.<br />
L’Atlantis tiene bene il campo e<br />
il gioco e soprattutto in questa<br />
fase <strong>del</strong>la gara ha la predominanza<br />
<strong>del</strong>la gara.<br />
chiudono a quarantasei.<br />
Tornando alla gara, vediamo<br />
un primo tempo in cui entrambe<br />
le compagini hanno<br />
numerose occasioni. Bene il<br />
Serra con Vacchio Bavaro e<br />
Cucciniello, che sprecano sotto<br />
porta, a tu per tu col portiere.<br />
I Lions tengono bene il campo,<br />
d’altra parte, ed è netta la<br />
predominanza.<br />
Bene i contropiede <strong>del</strong> Serra<br />
che creano non poche difficoltà<br />
a D’Andrea.<br />
Il gol <strong>del</strong> vantaggio dei Lions,<br />
nasce proprio da un mancato<br />
gol <strong>del</strong> Serra in contropiede.<br />
Sul fronte opposto si ripete il<br />
Il pareggio <strong>del</strong>l’Hellas arriva inaspettato,<br />
un eurogol di Tuccia<br />
al 38esimo che lascia a bocca aperta<br />
tutti. Da fuori area tira emette<br />
la palla nell’incrocio dei<br />
pali. Impossibile da intercettare<br />
per Tortora. Tutta la società <strong>del</strong>l’Atlantis”ringrazia<br />
tutta la squadra,<br />
e uno speciale ringraziamento<br />
a chi ha giocato meno<br />
tempo, contribuendo comunque<br />
alla buona riuscita <strong>del</strong> campionato:<br />
da Antonio in poi”.<br />
La squadra avellinese chiude il<br />
campionato al quarto posto, con<br />
tredici vittorie. L’Hellas Altavilla<br />
invece, un posto prima, chiude<br />
infatti a quarantadue, disputando<br />
un buon campionato anch’essa.<br />
Appuntamento quindi<br />
alla prossima stagione.<br />
medesimo copione,<br />
Martignetti, parte da<br />
metà campo elude<br />
pochi avversari e va<br />
sicuro vero Mauro, il<br />
quale non riesce a<br />
bloccare la sfera. Siamo<br />
alla mezzora <strong>del</strong><br />
primo tempo.<br />
Nella ripresa il Serra,<br />
sotto di un golo, svolge<br />
una manovra continua<br />
di attacco nei<br />
confronti <strong>del</strong>la difesa<br />
locale.<br />
Buone le occasioni con Masucci<br />
Mario e ancora con Bavaro.<br />
Ma al 40esimo la difesa<br />
pratolana viene nuovamente<br />
tradita, questa volta però col<br />
dubbio <strong>del</strong> fuorigioco.<br />
L’autore <strong>del</strong> gol è Capone,<br />
sempre in contropiede, in seguito<br />
ad un’azione <strong>del</strong> Serra.<br />
La difesa ospite, supponendo<br />
il fuorigioco, resta quasi ferma,<br />
è Capone ha tutto il tempo<br />
di insaccare per il due a zero<br />
definitivo.<br />
Si conclude così l’ultimo di<br />
campionato per i Lions Mons<br />
Militum che vincono per due<br />
reti a zero sul Serra 2007.<br />
H. ALTAVILLA 2<br />
ATLANTIS 2<br />
HELLAS ALTAVILLA: Vatui, Camerlengo,<br />
Saccone, D’Onofrio,<br />
marino, Mangone, Tuccia, Lizza<br />
(Lonardo 15’st), Cafasso, Schettini,<br />
Rosato. A disp: Galasso. All:<br />
Gaeta<br />
ATLANTIS: Tortora, D’Avanzo L.,<br />
Iodice (Generoso 1’st), Testa (Colella<br />
42’st), Ferraro, Memmolo,<br />
Ficociello R., D’Avanzo A. F.,<br />
Scarpa, D’Avanzo A. L. (D’Avanzo<br />
A. 30’st), La Regina (Ficociello<br />
B. 30’st). A disp: Buonavita.<br />
All: Ficociello, D’Avanzo G.,<br />
Colella<br />
MARCATURE: Scarpa (25’, 25’st),<br />
Lonardo (20’st), Tuccia (38’st)<br />
LIONS M. M. 2<br />
SERRA 2007 0<br />
LIONS MONS MILITUM: D’Andrea,<br />
Della Rosa, Garofalo, ragno,<br />
Capone A., Musto, Martignetti,<br />
Lonardi, Petrillo, Melella,<br />
Capone D. A disp: Fiorito,<br />
Ferraro, Todesca, Capone S. All:<br />
Pisano<br />
SERRA 2007: Mauro, Coccia, Bilotto,<br />
Ballarano S., Panza, Vacchio<br />
(Tuccia 5’st), Masucci M.<br />
(Fontana 40’st), Fabrizio, Cucciniello<br />
(Masucci 12’st), Bavaro,<br />
Capone. A disp: Ballarano R.,<br />
Musto, Tuccia, Naddeo, Masucci<br />
P. Fontana. All: De Palma<br />
MARCATURE: Martignetti (30’),<br />
Capone (40’st)<br />
AMMONITI: Ballarano S., Lonardi<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni, giornata soleggiata.<br />
TeRzA CATeGORIA GIRONe e<br />
LO SPORTING ARIANO SI AGGIUDICA LA MEDAGLIA DI BRONZO<br />
Savignanese di misura grazie<br />
alla doppietta di Manzo<br />
SAVIGNANO: Nonostante la<br />
sconfitta contro la Savignanese lo<br />
Sporting Ariano chiude il campionato<br />
al terzo posto. La Savignanese<br />
chiude invece a venti<br />
punti, terzultima in classifica. Ottima<br />
stagione per la squadra ufitana,<br />
che vanta ben quattordici<br />
vittorie, un pò in ombra, invece<br />
la stagione <strong>del</strong>la Savignanese, costellata<br />
da qualche difficoltà anche<br />
a livello societario. Tornando<br />
alla gara di oggi, la squadra di mister<br />
Della Marra, si porta a casa<br />
gli ultimi tre punti <strong>del</strong>la stagione,<br />
grazie alla doppietta di Manzo,<br />
che realizza le reti tutte nel primo<br />
tempo.<br />
Un’ottima prova per il numero<br />
quattro <strong>del</strong>la Savignanese, che disputa<br />
una gara egregia.<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
ATL. TAURASI* 62 23 21 3 0 54 16<br />
TAURASI 53 24 16 5 3 42 13<br />
SPORTING ARIANO 47 24 14 5 5 58 29<br />
SPORTING FLUMERI 45 24 13 6 4 55 24<br />
BONITO B 40 23 12 4 7 49 35<br />
S. ANGELO ALL’ESCA (-1) 37 23 12 2 9 43 29<br />
PIETRA VIVA 33 24 9 5 10 39 38<br />
ZUNGOLI 24 24 7 6 13 43 54<br />
CASTELFRANCO 23 23 7 2 14 41 52<br />
SAVIGNANESE (-1) 20 24 6 2 16 25 40<br />
PILA AI PIANI 19 23 6 1 16 21 67<br />
ECLANESE B 15 24 3 7 14 29 60<br />
GROTTA B (-1) 14 23 3 3 16 16 55<br />
LO SPORTING FLUMERI CHIUDE A QUARANTACINQUE PUNTI<br />
Uno scatenato Ciccone trascina<br />
lo Zungoli verso il trionfo<br />
ZUNGOLI: Nell’ultimo impegno<br />
di campionato lo Zungoli tira fuori<br />
gli artigli e sbaraglia lo Sporting<br />
Flumeri con quattro reti. In gran<br />
spolvero , l’attaccante Ciccone<br />
che realizza tre gol. Una gara a<br />
senso unico per i padroni di casa,<br />
che tengono bene il campo<br />
per tutti i novanta minuti. Lo<br />
Sporting Flumeri già virtualmente<br />
in vacanza, si fa sfuggire parecchie<br />
occasioni, e lascia fare agli<br />
avversari.<br />
Il primo gol arriva alla mezzora<br />
con Ciccone, lo Zungoli realizza<br />
subito, dopo cinque minuti, il due<br />
a zero, sempre con Ciccone. Il primo<br />
tempo si chiude sul due a zero<br />
per i padroni di casa. Nella ripresa<br />
accorcia le distanze per lo<br />
Sporting Flumeri Meninno, con<br />
un tiro da fuori imprendibile per<br />
Pagliarulo. La risposta dei padroni<br />
di casa non si fa attendere, e<br />
dopo pochi minuti arriva il terzo<br />
gol, che di fatto blinda la vittoria<br />
per i locali. Protagonista questa<br />
volte, Albanese. Ciccone al 40esimo<br />
realizza il definitivo quattro<br />
a uno per l’ottava vittoria in campionato<br />
<strong>del</strong>lo Zungoli, che chiude<br />
la stagione a ventiquattro punti.<br />
Il primo gol viene realizzato con<br />
un veloce contropiede da parte di<br />
Manzo, che riceve da centrocampo<br />
da Mottola, e da solo si invola<br />
verso Sebastiano che non può<br />
far altro che lasciar scorrere la<br />
palla in rete. Al 24esimo fallo in<br />
area di Panza su Manzo. L’arbitro<br />
assegna la massima punizione.<br />
Lo stesso Manzo dal dischetto<br />
trasforma il rigore. Siamo quasi<br />
alla mezzora e la Savignanese<br />
è già sopra di due marcature. Lo<br />
Sporting Ariano al 45esimo accorcia<br />
le distanze con Panzone,<br />
che su passaggio a volo di Costanzo,<br />
tira da fuori area e centra<br />
la rete. Nella ripresa squadre piuttosto<br />
statiche e risultato che si fissa<br />
sul due a uno per la Savignanese.<br />
ZUNGOLI 4<br />
SP. FLUMERI 1<br />
ZUNGOLI: Pagliarulo. Raffa<br />
V.I, Iorizzo, Zevola, Coppola,<br />
Agnano, Tarone, Pagliarulo<br />
M., Ciccone, Raffa V. II. A disp:<br />
Flammia, Albanese, Zante,<br />
Iannuzzi. All: Pagliarulo<br />
SPORTING FLUMERI: Garofalo,<br />
Salza, Pollastrone, Palmarozza,<br />
Di Chiara, Meninno,<br />
Grasso, Bravoco, Rubinia, Del<br />
Sordo, Di paola. A disp: Di<br />
Paola P. All: Del Sordo<br />
MARCATURE:Ciccone (30’,<br />
35’, 40’st), Meninno (30’st),<br />
Albanese (30’st)<br />
ARBITRO: Fabio Pisacreta <strong>del</strong>la<br />
sezione di Avellino<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni, spettatori presenti<br />
circa cinquanta.<br />
SAVIGNANESE 2<br />
SP. ARIANO 1<br />
SAVIGNANESE: Della Marra, Capozzi,<br />
Raffa, Manzo, Corsano,<br />
Mottola, Tarantino, Ciampone,<br />
SAuchelli, De Maina, Russo. A<br />
disp: Minichiello, Chillo. All:<br />
Della Marra<br />
SPORTING ARIANO: Sebastiano,<br />
Panza, Squarcio, Castagnozzi,<br />
Sabatino, Senape, Albanese,<br />
Cuordoro, Costanzo, Panzone,<br />
Gargiulo (Lo Conte 30’st).<br />
A disp: Maraio, Lo Conte A. All:<br />
Caso<br />
MARCATURE: Manzo (12’,<br />
24’), Panzone (45’)<br />
AMMONITI: Senape, Chillo,<br />
Corsano.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
ALTRI<br />
SPORT<br />
Nel mirino<br />
<strong>del</strong> sodalizio<br />
biancoverde<br />
anche l’ala<br />
piccola croata<br />
di Cremona<br />
SPORT<br />
La firma <strong>del</strong> coach di Porto S. Giorgio prevista per la prossima settimana<br />
Pancotto, è quasi fatta<br />
Mercato: piace Peric<br />
AVELLINO - In casa Sidigas<br />
Scandone continuano le grandi<br />
manovre di mercato. A tenere<br />
banco è sempre il caso<br />
Pancotto. Il coach di Porto San<br />
Giorgio non si è ancora invontrato<br />
con la società per il rinnovo,<br />
ma nei prossimi giorni,<br />
entro metà settimana prossima,<br />
l’ex allenatore <strong>del</strong> Barcellona<br />
Pozzo di Gotto dpovrebbe<br />
mettere nero su bianco.<br />
Nelle scorse settimane la conferma<br />
di Pancotto sembrava<br />
scontata, poi la firma rinviata<br />
ha dato vita a voci su un possibile<br />
clamoroso ritorno in<br />
panca <strong>del</strong>l’ex “sindaco” Vitucci<br />
da Varese che avrebbe portato<br />
sotto braccio amnche<br />
Mike Green. Rumors affascinanti,<br />
ma che quasi sicuramente<br />
rimarranno tali. Sul taccuino<br />
<strong>del</strong>la dirigenza, intanto,<br />
si è scritto un altro nome:<br />
quello di Hrvoje Peric. Il 28enne<br />
nazionale croato, ala piccolo,<br />
è in uscita dalla Vanoli<br />
Cremona. La carriera <strong>del</strong> cestista<br />
croato: nel torneo 2000-<br />
2001 gioca con il KK Dubrovnik.<br />
Nel torneo successivo,<br />
2001-2002, è al Plastik Solin.<br />
Dal 2002 al 2008 gioca con lo<br />
Spalato.<br />
Le ultime 2 stagioni in Croazia,<br />
dal 2008 al 2010, le disputa<br />
con la maglia <strong>del</strong>lo Zadar.<br />
La prima parte <strong>del</strong>la stagione<br />
20<strong>09</strong>-2010 la gioca in Spagna<br />
nella Liga ACB con Málaga. In<br />
A ha giocato anche con la maglia<br />
di Treviso. Un giocatore<br />
che può di sicuro innalzare il<br />
tasso tecnico <strong>del</strong>la squadra.<br />
IN RICORDO DI GIACOMO -<br />
Un busto in ricordo di Giacomo<br />
Del Mauro. All’interno <strong>del</strong><br />
Palazzetto <strong>del</strong>lo Sport è stata<br />
esposta la figura in bronzo <strong>del</strong><br />
mai dimenticato atleta avellinese<br />
scomparso 25 anni fa.<br />
Alla cerimonia hanno preso<br />
parte il presidente <strong>del</strong>l’associazione,<br />
Rocco Fusco, il fratello<br />
di Giacomo, Mauro Del<br />
Mauro, il Presidente Regionale<br />
<strong>del</strong> Coni, Cosimo Sibilia e il<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong> Coni Avellino,<br />
Giuseppe Saviano.<br />
LA MANIFESTAZIONE<br />
Sportdays:<br />
esordio<br />
<strong>del</strong> 2°Torneo<br />
di scherma<br />
AVELLINO - Continua la manifestazione<br />
Sportdays in programma al<br />
campo Coni di via Tagliamento. Si<br />
parte alle 10 e 30 con la Pedal Go<br />
Kart:percorsi di destrezza a tempo.Alle<br />
ore 16 l’Orienteering, a cura<br />
<strong>del</strong>la FISO Avellino. Dalle ore 16<br />
alle 19 ecco i tornei di Minitennis, a<br />
cura <strong>del</strong>l’Avellino Tennis Academy.<br />
Sempre dalle 4 di pomeriggio fino<br />
alle 19.30, il 2°Torneo di scherma a<br />
cura <strong>del</strong>la Podjgym Avellino. Ci sarà<br />
sempre la baby dance ad allietare i<br />
più piccoli. Di sera, a partire dalle<br />
20, di scena lo Zumba.<br />
38<br />
MIRABELLA ECLANO<br />
Il campetto<br />
di calcio a 5<br />
dedicato<br />
a Sirignano<br />
MIRABELLA E.: Ieri pomeriggio allapresenza<br />
<strong>del</strong>l’Eclanese Calcio è stato<br />
inaugurato il nuovo campo di calcetto.<br />
La struttura di calcio a 5 è stata<br />
intitiolata alla memoria <strong>del</strong>l’indimenticato<br />
storico presidente <strong>del</strong>l’Eclanese,<br />
Ettore Sirignano, scomparso<br />
nel settembre scorso. Il campetto<br />
è stato omoloato secondo le ultime<br />
norme FIF. Grazie a finanziamenti<br />
regionali è stato sistemato anche<br />
la struttura calcisctisca <strong>del</strong> “Nuovo<br />
Lando D’Elia”. Viva soddisfazione<br />
da parte <strong>del</strong>l’assessore alle polisitche<br />
giovanili e allo sport, Antonio<br />
Sirignano.
CORRI R<br />
Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />
III CATeGORIA F/G 26^GIORNATA<br />
BAGNOLI IRPINO - Il Cione<br />
Grazia Bagnoli realizza un sogno.<br />
Il prossimo anno la squadra<br />
di mister Vincenzo Grieco<br />
militerà in Seconda Categoria.<br />
Obiettivo promozione centrato<br />
a pieni voti. Dopo il passo falso<br />
contro il Sant’Angelo, il Bagnoli<br />
si riscatta sbarazzandosi<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe f<br />
26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
S. R.VILLAMAINA - A. D. GNOCCHI OGGI<br />
C.G. BAGNOLI - GESUALDO B 3 - 2<br />
A. CASTELFRANCI - MONTEMARANO 4 - 2<br />
CASTELVETERE - R. CALABRITTANA 2 - 0<br />
MORRA DE S. - S. ANDREA DI CONZA 2 - 1<br />
V. CASTELVETERE - SANT'ANGELO OGGI<br />
RIPOSO: SCAND. CALCIO MONTELLA<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
C. GRAZIA BAGNOLI 56 24 17 5 2 55 20<br />
CASTELVETERE 54 24 16 6 2 70 27<br />
S. ANDREA DI CONZA 52 24 16 5 3 85 31<br />
MORRA D.S. 48 24 15 3 6 53 29<br />
MONTEMARANO 39 24 11 6 7 53 37<br />
R. CALABRITTANA 35 24 10 5 9 50 41<br />
SANT’ANGELO 34 23 10 4 9 53 40<br />
ATL. CASTELFRANCI 33 24 10 3 11 46 50<br />
SCANDONE CALCIO 32 23 10 2 11 41 38<br />
GESUALDO B (-1) 26 24 7 6 11 36 41<br />
S. R. VILLAMAINA 14 23 4 2 17 28 64<br />
V. CASTELVETERE 9 23 2 3 18 20 65<br />
A. DON GNOCCHI (-3) 1 23 1 1 21 21 122<br />
GIRONE F<br />
3 A 2 AL GESUALDO E LA TRUPPA DI GRIECO VINCE IL CAMPIONATO<br />
Cione Grazia: obiettivo raggiunto<br />
C.G. BAGNOLI 3<br />
GESUALDO B 2<br />
CIONE GRAZIA BAGNOLI: Di<br />
Capua, Nicastro, Cieri, Bettua<br />
(32’ Nigro G.), Gatta (23’ Meloro),<br />
Santoriello, Branca (18’<br />
Nigro V.), Santoriello A., Vivolo<br />
(18’ Labbiento), Bove,<br />
Dell’Angelo.<br />
A disp.: Nigro Gi., Nicastro,<br />
Di Mauro.<br />
All: Grieco Vincenzo.<br />
GESUALDO B: n.p.<br />
RETI: 16’ Gatta (CG), 17’<br />
Branca (CG), 32’ Nigro (CG).<br />
NOTE: Terreno di gioco in<br />
buone condizioni. Spettatori<br />
presenti sugli spalti 150 circa.<br />
Giornata calda e soleggiata.<br />
<strong>del</strong> Gesualdo, battuto 3 a 2 e<br />
soprattutto chiudendo il campionato<br />
in testa a quota 56, resistendo<br />
strenuamente all’accanito<br />
inseguimento <strong>del</strong> Castelvetere<br />
e <strong>del</strong> Sant’Andrea di<br />
Conza. Il Cione Grazia ha raggiunto<br />
un obiettivo che era nell’aria.<br />
Infatti dall’inizio <strong>del</strong><br />
campionato la squadra di mister<br />
Grieco ha sempre frequentato<br />
le zone alte <strong>del</strong>la classifica,<br />
alternandosi più volte, con<br />
il Castelvetere, il Morra e il<br />
Sant’Andrea, nelle prime tre posizioni.<br />
La cronaca <strong>del</strong>la gara: Il<br />
Gesualdo scende in campo con<br />
soli otto uomini.<br />
La gara perciò prende. Al 16’ i<br />
padroni di casa passano in vantaggio<br />
con il gol di Gatta che<br />
dopo un errore difensivo <strong>del</strong><br />
Gesualdo, intercetta la palla e<br />
batte il portiere.<br />
Passa soltanto un minuto e arriva<br />
il raddoppio, firmato da<br />
Branca, che su un assist di Gatta,<br />
controlla, si gira e batte il<br />
portiere indirizzando la palla<br />
nell’angolino. Al 32’ arriva il<br />
terzo gol marcato Bagnoli. Nigro,<br />
con una saetta dai trenta<br />
metri, supera il numero uno avversario<br />
direttamente da calcio<br />
piazzato.<br />
Dopo le due brevi parentesi <strong>del</strong><br />
Gesualdo, il match termina al<br />
60’ per l’infortunio di un giocatore<br />
ospite. Dopo due anni di<br />
Terza Categoria, il Bagnoli debutterà<br />
in Seconda. Un plauso<br />
particolare va all’allenatore<br />
Grieco che è riuscito in modo<br />
impeccabile a portare la squadra<br />
alla vittoria <strong>del</strong> campionato.<br />
Dopo la gara, abbracci e festa<br />
grande per tutti gli appassionati<br />
di calcio a Bagnoli.<br />
GIRONE F<br />
AI RAGAZZI DI LIMONE NON BASTA LA VITTORIA SULLA REAL CALABRITTANA<br />
Successo amaro per il Castelvetere<br />
CASTELVETERE 2<br />
R. CALABRITTANA 0<br />
CASTELVETERE: Picariello, Fede,<br />
Vena A., Follo R., Follo<br />
G.,Vena L., Vena M., Rizzo, Petruzzi,<br />
Meriano, Vena Mi. A disp.:<br />
Bello, Picardi, Vena C., Orecchio,<br />
Tro<strong>del</strong>la, Bocchino,<br />
D’Asaro. All: Limone Raffaele.<br />
REAL CALABRITTANA: Castagno,<br />
Lione, Di Popolo, Farella,<br />
Spatola, Luongo F., Mattia, Carluccio,<br />
Ficetola, Giovine, Napoliello.<br />
A disp.: Farella Pa.,<br />
Palmieri, Luongo G. All: Castagno<br />
Alessandro.<br />
RETI: 23’ Follo R., 26’ Lione<br />
(aut.).<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni. Spettatori accorsi<br />
sugli spalti circa 60. Giornata<br />
calda e soleggiata.<br />
CASTELVETERE - Vittoria senza<br />
gioia per il Castelvetere che<br />
nell’impegno interno, s’impone<br />
per due a zero sulla Real Calabrittana.<br />
Con il successo <strong>del</strong> Cione<br />
Grazia sul Gesualdo, che ha<br />
sancito la promozione in Seconda<br />
Categoria <strong>del</strong>la squadra di<br />
Bagnoli, sfuma purtroppo il sogno<br />
<strong>del</strong> Castelvetere, che ci ha<br />
creduto fino all’ultimo.<br />
Partita intensa, giocata con il<br />
cuore, dalla truppa di mister Limone,<br />
consapevole che tra le<br />
mura amiche si sarebbe potuto<br />
decidere il destino <strong>del</strong>la squadra.<br />
I padroni di casa non <strong>del</strong>udono<br />
le aspettative e danno il massimo<br />
dal primo minuto.<br />
Partono subito forte gli undici di<br />
Limone che al 23’ passano in<br />
vantaggio grazie alla rete di Follo,<br />
che sugli sviluppi di un corner<br />
è più lesto di tutti a piazzare<br />
la sfera alle spalle di Castagno.<br />
I padroni di casa mettono la<br />
quarta e al 26’ realizzano il raddoppio.<br />
La rete arriva sempre dopo<br />
gli sviluppi di un angolo, ma<br />
stavolta è la buona sorte a pre-<br />
miare i ragazzi <strong>del</strong> Castelvetere,<br />
aiutati dalla sfortunata autorete<br />
di Lione che involontariamente<br />
insacca nella propria porta.<br />
La Real non sta certo a guardare<br />
e al 45’ si rende pericolosa con<br />
Luongo che penetra in area, ma<br />
non trova nessuno ad assisterlo.<br />
Nella ripresa il ritmo di gioco cala<br />
e le squadre non riescono a<br />
rendersi pericolose, salvo qualche<br />
incursione dei locali che però<br />
non riescono a trovare la via <strong>del</strong><br />
gol.<br />
Gli undici di Limone si arroccano<br />
per difendere il risultato. L’ultimo<br />
sussulto arriva dai piedi di<br />
Petruzzi, neutralizzata dal pregevole<br />
intervento <strong>del</strong> numero uno<br />
<strong>del</strong>la Real, Castagno.<br />
CALCIO 39<br />
TeRzA cATeGORIA GIRONe G<br />
26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />
BISACCIA - ANTONIO SPIRITO 4 - 1<br />
S. NICOLA BARONIA - AQUILONIA OGGI<br />
APPENNINICA - CARIFE OGGI<br />
SP. ACCADIA - SP. SCAMPITELLA 2 - 3<br />
ANDRETTA - VALLESACCARDA OGGI<br />
ANZANO 1971 - VIS LACEDONIA<br />
RIPOSO: LUPI TREVICO<br />
BISACCIA - Finalmente siamo<br />
giunti all’epilogo di questo entusiasmante<br />
campionato. Dopo il<br />
secondo posto <strong>del</strong>l’anno scorso,<br />
la SSD Bisaccia <strong>del</strong> presidente Angelo<br />
Mitrione riesce nell’impresa.<br />
Squadra P.ti G V N P F S<br />
BISACCIA 57 24 18 3 3 56 21<br />
ANDRETTA 52 23 16 6 2 54 17<br />
AQUILONIA 49 23 15 4 4 66 31<br />
SP. ACCADIA 47 24 15 2 7 49 39<br />
S. NICOLA BARONIA 41 23 12 5 6 44 30<br />
CARIFE 31 23 8 7 8 41 45<br />
ANTONIO SPIRITO 29 24 8 5 11 37 37<br />
SP. SCAMPITELLA 25 24 7 4 13 42 55<br />
LUPI TREVICO 23 24 6 5 13 39 60<br />
APPENNINICA 19 23 5 4 14 42 67<br />
VALLESACCARDA (-1) 19 22 5 5 12 21 42<br />
VIS LACEDONIA 17 23 4 5 14 24 37<br />
ANZANO 15 23 3 6 14 18 50<br />
GIRONE G<br />
IL PRESIDENTE ANGELO MITRIONE: « FESTA GRANDE, TEAM ESEMPLARE»<br />
La SSD Bisaccia vola in Seconda<br />
BISACCIA 4<br />
ANTONIO SPIRITO 1<br />
SSD BISACCIA: Antolino, Perullo,<br />
De Gianni, De Guglielmo,<br />
Damiano, Balascio, Lo<br />
Priore, La Penna, Ciani, Macina,<br />
Tanga. A disp.: De Luca,<br />
Gentile, Tanga G., Gentile M.,<br />
Grippo, Morano, Massa.<br />
All: Bonavitacola Gianni.<br />
ANTONIO SPIRITO:Fuschetto,<br />
Fortuna, Urbano, Fortuna E.,<br />
Caggiano, Fortuna S., D’Annunzio,<br />
Pagnotta, Cirasella, Rinaldi,<br />
Pezzillo. A disp.: rorro,<br />
buglione, pandiscia, borea.<br />
All: Capobianco Antonio.<br />
RETI: 35’ Caggiano (AS), 44’ lo<br />
priore (B), 5’st Tanga (B), 38’st<br />
Massa (B), 40’st Massa (B),<br />
38’st.<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni. Giornata calda<br />
e soleggiata. Grande coreografia<br />
dei tifosi <strong>del</strong> Bisaccia. Spettatori<br />
presenti sugli spalti più<br />
di 1000.<br />
La compagine rossoblu chiude in<br />
bellezza, rifilando quattro reti all’Antonio<br />
Spirito. Gli ospiti giungono<br />
a Bisaccia agguerriti e determinati<br />
con lo scopo di rendere<br />
la vita difficile agli undici di mister<br />
Bonavitacola. Il primo tempo<br />
è giocato a grande ritmo da entrambe<br />
le formazioni. A sbloccare<br />
il risultato è la rete di Caggiano,<br />
che porta in vantaggio gli ospiti.<br />
I locali non si fanno intimorire<br />
dallo svantaggio e quasi allo scadere<br />
<strong>del</strong> primo tempo acciuffano<br />
il pari con Lo Priore che segna<br />
con una pregevole staffilata dal limite.<br />
Al 5’ <strong>del</strong>la ripresa arriva il<br />
sorpasso rossoblu firmato da Tanga.<br />
I padroni di casa si rendono<br />
più volte pericolosi e sono sfortunati<br />
quando in un assedio alla<br />
porta avversaria si vedono negare<br />
il gol da quattro legni nel giro<br />
di pochi secondi. Al 20’ altra traversa<br />
di Tanga che centra il montante<br />
con una staffilata dal limi-<br />
te. Al 38’Massa mette al sicuro il<br />
risultato con una bordata da fuori<br />
area. A calare il poker per i rossoblu<br />
è Macina che prende palla<br />
a centrocampo, salta due giocatori,<br />
e dal limite lascia partire una<br />
conclusione imprendibile per<br />
l’estremo difensore avversario. A<br />
fine gara esplode la festa dei tifosi<br />
bisaccesi. Il presidente Angelo<br />
Mitrione: «Voglio ringraziare i<br />
tifosi che ci hanno sostenuto per<br />
tutto il campionato. Sono stati<br />
l’arma in più. Ci hanno saputo incoraggiare<br />
anche nei momenti difficili<br />
che pure ci sono stati. Stesso<br />
discorso per tutto lo staff direttivo,<br />
che è stato sempre presente ed<br />
infine, un grazie di cuore lo devo<br />
a tutti i ragazzi che sono stati esemplari:<br />
hanno vissuto un anno<br />
basato su tanti sacrifici. Un ringraziamento<br />
particolare va al mister,<br />
l’artefice di questo splendido<br />
traguardo, insieme a tutti gli sponsor».<br />
Francesco De Risi<br />
GIRONE G<br />
IL TEAM DI MISTER FLAMMIA BATTE 3 A 2 LO SPORTING ACCADIA<br />
Sp.Scampitella corsara in Puglia<br />
SP. ACCADIA 2<br />
SP. SCAMPITELLA 3<br />
SPORTING ACCADIA: Scisco,<br />
Scopese, Pedano, Francavilla,<br />
Micucci, Mirabella M., Russo,<br />
Marinaccio, De Cotis, De Rosa,<br />
Mirabella G. A disp.: Di Miscio,<br />
Iacullo. All: Palatella Romano.<br />
SPORTING SCAMPITELLA: De<br />
Paola, Di Gregorio, Rinaldi,<br />
Flammia F., Giannetta, Nuzzo,<br />
Annicchiarico, Lanza, Fino,<br />
Flammia N. All: Flammia Michele.<br />
RETI: 15’De Rosa(SA), 2’st<br />
Flammia N.(SS), 20’st Mirabella<br />
G.(SA), 30’ Nuzzo (SS), 45’st<br />
Flammia N. (SS).<br />
NOTE: Terreno di gioco in buone<br />
condizioni. Giornata calda<br />
e soleggiata. Spettatori presenti<br />
circa 50.<br />
SANT’AGATA DI PUGLIA - Nonostante<br />
sia sceso in campo in dieci<br />
uomini, lo Sporting Scampitella<br />
riesce ad imporsi sullo Sporting Accadia<br />
per 3 a 2, e ad uscire corsaro<br />
dalla trasferta pugliese. Gara<br />
molto combattuta. Primo tempo<br />
dominato dai locali che passano in<br />
vantaggio al 15’ con De Rosa. Primo<br />
tempo che termina con il vantaggio<br />
dei padroni di casa, e con le<br />
squadre che si dirigono negli spogliatoi.<br />
Al 2’ <strong>del</strong>la ripresa Nicola<br />
Flammia pareggia i conti con un<br />
ottimo rasoterra, su lancio di Lanza.<br />
Al 20’ sorpasso <strong>del</strong>l’Accadia:<br />
Micucci ruba palla sulla trequarti,<br />
la serve a Mirabella che trafigge De<br />
Paola.<br />
Il pareggio degli ospiti arriva dieci<br />
minuti più tardi e porta la firma di<br />
Nuzzo che dopo aver saltato due<br />
uomini, lascia partire una gran<br />
staffilata da fuori che si infila nel<br />
set. Al 45’ lo Scampitella fa il colpaccio,<br />
mettendo a segno la terza<br />
marcatura nata da una bella giocata<br />
ancora di Nicola Flammia,<br />
che salta due uomini e di sinistro<br />
piazza la palla sotto la traversa.<br />
A BISACCIA<br />
AGGRESSIONE SUGLI SPALTI,<br />
L’ANDRETTA PROTESTA<br />
Un increscioso episodio si sarebbe verificato<br />
a Bisaccia durante la partita <strong>del</strong>la squadra locale<br />
che valeva la promozione in Seconda<br />
Categoria. Alcuni dirigenti e giocatori <strong>del</strong>la<br />
Polisportiva Andretta si sono recati a Bisaccia<br />
per assistere al match. Durante l’incontro<br />
però, un giocatore <strong>del</strong>l’Andretta, Pasquale<br />
D’Ascoli, sugli spalti, sarebbe stato aggredito,<br />
secondo la denuncia <strong>del</strong>lo stesso, da un<br />
calciatore <strong>del</strong> Bisaccia, che in quel momento<br />
si trovava in panchina. Il giocatore avrebbe<br />
abbandonato il bordo campo e sarebbe<br />
salito sugli spalti per aggredire il bomber <strong>del</strong>la<br />
squadra rivale in campionato.<br />
In una nota dei dirigenti <strong>del</strong>l’Andretta si legge:<br />
«Siamo rammaricati per ciò che è accaduto<br />
nell’impianto sportivo di Bisaccia. Un<br />
nostro tesserato è stato aggredito da un giocatore<br />
<strong>del</strong> Bisaccia, e ha dovuto far ricorso alle<br />
cure dei sanitari <strong>del</strong>l’ospedale di Sant’Angelo<br />
dei Lombardi. Il nostro giocatore stava assistendo<br />
in modo civile e pacifico alla gara tra<br />
il Bisaccia e l’Antonio Spirito. Questa non è<br />
sportività, al di là dei risultati che possono<br />
giungere dal campo».