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Edizione del 09/06/2013 - Corriere

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D omani<br />

sera la città avrà, finalmente, il suo sindaco.<br />

Si chiude così la lunga fase di transizione, cominciata<br />

con le dimissioni di Pino Galasso e seguita<br />

dalla lunga gestione commissariale <strong>del</strong> prefetto Cinzia<br />

Guercio. Si dovrebbe, quindi, tornare alla normalità. Almeno<br />

lo auspichiamo per il bene comune.<br />

Con grande franchezza, però, ci sentiamo di affermare che<br />

quella che si è appena conclusa non è stata una bella<br />

campagna elettorale. Anzi, tra le peggiori di quelle che<br />

vengono alla mente. Cominciata in sordina con un fair<br />

play degli otto candidati a sindaco, tutti desiderosi di<br />

passare il primo turno, il confronto ha visto, successivamente,<br />

l’impegno dei candidati per una ricognizione dei<br />

problemi <strong>del</strong>la città dolente, per concludersi, poi, decisamente<br />

nel modo peggiore, all’insegna <strong>del</strong>l’insulto, <strong>del</strong>la<br />

ricerca <strong>del</strong>lo scontro personale, <strong>del</strong>l’offesa messa in campo<br />

a tutti i costi.<br />

E qui una riflessione: quando la politica diventa cosa diversa<br />

dalla ricerca dei contenuti, come momento <strong>del</strong><br />

confronto, allora essa alimenta il sospetto che non ha<br />

più parole, nè metodo per combattere una civile battaglia.<br />

E ci sia consentito di esprimere il nostro disappunto<br />

nei confronti di una classe dirigente, un tempo orgoglio<br />

di questa terra, che pur di fare bottino finisce per dimenticare<br />

valori che erano il fondamento <strong>del</strong> suo successo.<br />

Da domani sera, chiunque dal ballottaggio uscirà con maggiori<br />

consensi, dovrà abbandonare parole e promesse<br />

per confrontarsi con la dura realtà che la città pone. Certo,<br />

per superare le difficoltà non basta, naturalmente, un<br />

solo uomo al comando. Occorre l’impegno di una squadra<br />

di intelligenze competenti e una dose di fantasia capace<br />

di rimodulare l’approccio alla città, definendo anzitutto<br />

il suo ruolo nei confronti <strong>del</strong>l’intera provincia. Non<br />

solo. Nella sua cinta urbana deve operare coraggiose operazioni.<br />

A cominciare dalla questione urbanistica, antico<br />

e attuale male <strong>del</strong>la città, che rappresenta, fra i tanti<br />

problemi, la madre di tutte le battaglie. E’ insopportabile<br />

lo scempio compiuto sulle colline di Avellino, mentre<br />

il suo cuore andava sempre più degradando. E che<br />

dire <strong>del</strong>le periferie che puntualmente sono tornate alla<br />

ribalta anche in questo turno elettorale?<br />

C’è la grande, terribile, drammatica questione giovanile.<br />

Va affrontata con urgenza. Sono ormai troppi, sempre di<br />

più, i giovani che vanno via, che si sentono traditi dalla<br />

loro terra, che imprecano contro di essa. Che hanno accantonato<br />

ogni speranza. Su questo terreno l’Ente locale<br />

oggi, pur nelle ristrettezze che si ritrova per la crisi globale,<br />

può, anzi deve, diventare punto di riferimento. Si<br />

tratta di affrancarsi dal clientelismo, dal concetto assistenzialistico<br />

e improduttivo e sollecitare iniziative capaci<br />

di mettere in moto nuove opportunità che soprattutto<br />

l’Europa offre. Ma i problemi, come detto, sono molti.<br />

Tanti. Aperti. Senza Risposta. Vale per tutti come esempio<br />

quello <strong>del</strong>la Dogana. E’ il simbolo <strong>del</strong>la città, <strong>del</strong> suo<br />

cuore antico. Oggi è semplicemente la testimonianza<br />

<strong>del</strong>l’ignavia e <strong>del</strong>l’abbandono. E’ una putrida ferita aperta.<br />

Che bello se il nuovo primo cittadino ricominciasse da qui.<br />

Da parte nostra continueremo a tenere il conto dei giorni<br />

<strong>del</strong>l’inedia che inesorabilmente cancellano la storia.<br />

Un ultimo appello agli elettori. Per combattere la non<br />

politica, ma soprattutto la malapolitica, occorre il vostro<br />

impegno, occorre l’espressione <strong>del</strong> proprio consenso. E’<br />

necessario partecipare, per cambiare ciò che non piace, che<br />

non è giusto. Esprimere il voto significa anche questo.<br />

ANNO XIII NUMERO 156<br />

DOMENICA 9 GIUGNO <strong>2013</strong><br />

CORRIERE<br />

Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia fondato da Gianni Festa<br />

L’Ottocento visto<br />

da un paese <strong>del</strong> Sud<br />

Sped in a.p. 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Dir. Comm. Imprese Avellino<br />

Ballottaggio: si vota da stamane dalle 8 alle 22. E domani dalle 7 fino alle ore 15<br />

E’ il giorno <strong>del</strong>la sfida finale<br />

Dalle parole ai fatti<br />

VALLE CAUDINA 9 ARIANO IRPINO 9 LAURO<br />

9<br />

Narcotrafficante ottiene<br />

i domiciliari per un cavillo<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

La “Regione Irpina”<br />

e i suoi patrioti<br />

Padre Bianco e l’etica<br />

<strong>del</strong>la responsabilità<br />

FIORENZO IANNINO /18 ADAMO CANDELMO / 19 ROBERTO BARBATO /20-21<br />

ANTONIO ALTERIO /24-25<br />

Assalto alla villa, ore contate<br />

per il terzo bandito<br />

Euro 0,50<br />

Si teme per la bassa partecipazione al voto. Candidati senza apparentamenti<br />

Rimane poco di una scialba campagna elettorale. Domani sera il sindaco<br />

Centro Australia, manovre<br />

per trasferire le attività<br />

AVELLINO- Sulla riorganizzazione<br />

<strong>del</strong> Centro Australia di Avellino e il<br />

rischio <strong>del</strong> trasferimento <strong>del</strong>le prestazioni<br />

per i diversamente abili nelle<br />

strutture di Sant’Angelo dei Lombardi,<br />

registriamo l’intervento di<br />

Michelangelo Varrecchia e Antonio<br />

Festa. Che dicono: «Può sembrare uno<br />

scherzo di cattivo gusto , oppure<br />

una intenzione senza alcun pre-<br />

Così al primo turno<br />

supposto di riflessione seria, una<br />

cosa però è certa: nel Centro Australiano,<br />

di Contrada Amoretta di<br />

Avellino, c’è una grande aria di tensione,<br />

angoscia, ansia e pesante<br />

preoccupazione». Sotto accusa finisce<br />

il manager <strong>del</strong>l’Asl avellinese<br />

e il suo piano di trasferimento di alcune<br />

attività.<br />

A PAGINA 4<br />

Una punta ungherese per<br />

il nuovo attacco <strong>del</strong>l’Avellino<br />

CALCIO AVELLINO - Le attese, per i tifosi <strong>del</strong>l'Avellino,<br />

si proiettano su due fronti, quello societario e quello di<br />

calciomercato. Per quanto attiene al club, la prossima settimana<br />

potrebbe portare novità anche di rilievo. Passando<br />

al discorso <strong>del</strong>le piste seguite dalla dirigenza in fase<br />

di mercato, spunta quella legata alla punta ungherese<br />

Feczenis e resta alta l'attenzione anche su Antenucci.<br />

la prossima settimana, riunione di lega con la discussione<br />

sulle date <strong>del</strong> calendario.<br />

ALLE PAGINE 32-33<br />

Luglio 1960, Ariano<br />

e il caso Campanile sera<br />

Teora e quella piazza<br />

intitolata a Ferrer<br />

LUCIANO LUCIANI/26<br />

Piantine di droga nell’ex<br />

asilo: blitz <strong>del</strong>l’Arma


CORRI R<br />

Domenica 9 Giugno <strong>2013</strong><br />

I FATTI DELLA VITA 2<br />

Afghanistan, bambino lancia una bomba contro<br />

i bersaglieri: ne uccide uno e tre restano feriti<br />

OSSERVATORIO<br />

E’ accaduto<br />

ROMA - Un morto e tre feriti per l'ennesimo<br />

attentato ai militari italiani in Afghanistan.<br />

Non il solito ordigno piazzato<br />

sulla carreggiata, stavolta, ma una<br />

bomba a mano lanciata all'interno di un<br />

Lince da un bambino di 11 anni, se e'<br />

vero quanto scrivono nella loro rivendicazione<br />

i talebani.<br />

L'ATTENTATO - Erano le 10.30 locali, le<br />

7 in Italia, ed un convoglio di militari italiani<br />

<strong>del</strong>la task force sud stava rientrando<br />

nella base di Farah, nella parte<br />

piu' meridionale e pericolosa <strong>del</strong> settore<br />

ovest <strong>del</strong>l'Afghanistan controllato dal nostro<br />

contingente. Gli istruttori <strong>del</strong> Military<br />

advisor team avevano appena svolto<br />

un'attivita' di sostegno ai soldati afgani.<br />

All'improvviso, una esplosione<br />

scuote un blindato Lince, il primo dei tre<br />

mezzi italiani. Questa volta la particolare<br />

blindatura, che in passato ha salvato<br />

molte vite da mine ed 'Ied', i micidiali<br />

ordigni improvvisati, nulla ha potuto: la<br />

bomba e' stata infatti lanciata all'interno<br />

<strong>del</strong> mezzo.<br />

LA VITTIMA, 'UN EROE' - Il capitano<br />

Giuseppe La Rosa - 31 anni, celibe, siciliano<br />

di Barcellona Pozzo di Gotto e da<br />

dicembre in servizio al 3/o reggimento<br />

bersaglieri <strong>del</strong>la 'Sassari' - e' morto sul<br />

colpo. E' la 53/a vittima italiana dall'inizio<br />

<strong>del</strong>la missione, nel 2004. 'Era un<br />

ufficiale solare, sempre disponibile. Professionalmente<br />

preparato', lo ricorda il<br />

suo comandante, il colonnello Corrado<br />

Carlini. Alla sua seconda missione in Afghanistan,<br />

e in precedenza altre tre nei<br />

Balcani, si era da poco laureato. I genitori<br />

lo piangono in silenzio.<br />

'Un eroe', lo definisce il ministro <strong>del</strong>la<br />

Difesa Mauro, perche' 'e' lui che si e'<br />

frapposto, contenendo con il proprio corpo<br />

le schegge, tra l'ordigno e gli altri occupanti<br />

<strong>del</strong> mezzo. Il suo sacrificio ci<br />

rende orgogliosi'.<br />

I FERITI - Altri tre militari, appartenenti<br />

all'82/o reggimento fanteria 'Torino',<br />

che ha sede a Barletta, ad all'8/o bersaglieri<br />

di Caserta, sono rimasti feriti. Su-<br />

Letta: «Puntare senza paura<br />

su riforme che siano ambiziose»<br />

ROMA, 8 GIU - Il discorso sulle riforme<br />

è sempre più presente nell’agenda<br />

dedl premier Letta. Puntare<br />

senza paura a riforme 'ambiziose'.<br />

Sapendo che 'le garanzie ci sono' e<br />

che non c'e' da temere che nasca 'chissa'<br />

quale mostro'. E' determinato,<br />

Enrico Letta. E allora, mentre il<br />

blog di Beppe Grillo infiamma il dibattito<br />

con l'accusa di 'colpo di stato<br />

permanente', il premier squaderna<br />

tutti i capitoli <strong>del</strong>le riforme, inclusa<br />

quella legge elettorale che pure<br />

Confindustria torna a indicare come<br />

una priorita'.Se non la faranno i<br />

partiti, avverte Letta, potra' intervenire<br />

in ultima istanza l'esecutivo.<br />

Riduzione <strong>del</strong> numero dei parlamentari,<br />

legge elettorale, fine <strong>del</strong> bicameralismo<br />

perfetto e anche titolo<br />

V <strong>del</strong>la Costituzione.<br />

Letta, nel corso di una lunga intervista<br />

a 'La Repubblica <strong>del</strong>le idee', fa<br />

un excursus <strong>del</strong>le riforme necessarie.<br />

Perche' la situazione ad ora e'<br />

'ingestibile'. 'Non si puo' dire che la<br />

soluzione <strong>del</strong>l'esistente e' la conservazione',<br />

avverte il premier. E replica<br />

cosi' a chi annuncia barricate<br />

di fronte alle modifiche <strong>del</strong>l'attuale<br />

impianto <strong>del</strong>la Carta. Se si vuole uscire<br />

dallo stallo emerso dalle urne,<br />

bisogna 'affrontare - avverte - lo scioglimento<br />

dei nodi' <strong>del</strong> nostro sistema<br />

istituzionale.<br />

Su questo capitolo la politica deve<br />

essere 'ambiziosa'.<br />

Nella consapevolezza che le 'garanzie'<br />

necessarie, assicura Letta, 'ci<br />

sono', a partire dal referendum<br />

confermativo che concludera' il percorso.<br />

'Non ho paure che possa nascere<br />

chissa' quale mostro', proclama<br />

il capo <strong>del</strong> governo. Che dice la<br />

sua sulle priorita' di intervento. Fermo<br />

restando che nel merito dei provvedimenti<br />

'ora tocca al Parlamento'.<br />

Anche sull'iter <strong>del</strong>le riforme voluto<br />

dal governo ci sono state nei giorni<br />

scorsi alcune polemiche. Ma il premier<br />

ribatte punto su punto. E mer-<br />

bito soccorsi, sono stati trasportati all'ospedale<br />

di Farah. C'e' chi ha riportato<br />

ferite da schegge alle gambe, come il<br />

maresciallo Giovanni Siero, 44 anni originario<br />

di Desenzano <strong>del</strong> Garda ma residente<br />

nel Casertano, e chi ha avuto altri<br />

traumi e lesioni, ma 'nessuno e' in<br />

pericolo di vita', assicurano allo Stato<br />

maggiore <strong>del</strong>la Difesa.<br />

coledi' sara' presente, con il vicepremier<br />

Alfano, alla prima riunione<br />

<strong>del</strong>la commissione dei 'saggi', convocata<br />

dal ministro Gaetano Quagliariello<br />

(primo tema all'ordine <strong>del</strong><br />

giorno, il superamento <strong>del</strong> bicameralismo).<br />

Sul semipresidenzialismo Letta non<br />

si sbilancia, ma ricorda al Pd la necessita'<br />

di 'una riflessione profonda'<br />

sulla 'democrazia rappresentativa'<br />

dopo quanto successo per l'elezione<br />

al Colle. Mentre sulla legge elettorale<br />

sostiene che la si deve fare solo<br />

dopo aver ridotto 'l'insostenibile'<br />

numero dei parlamentari. Ma certo,<br />

come ricordano anche il presidente<br />

<strong>del</strong> Senato Grasso e il presidente di<br />

Confindustria Squinzi, non si puo'<br />

tornare al voto con il Porcellum. Per<br />

questo, ricorda Letta, il governo avrebbe<br />

voluto una 'clausola di salvaguardia'<br />

per cambiare la legge 'porcata'.<br />

Ma 'non c'era nessun ac-<br />

cordo' tra i partiti, che su questo tema<br />

segnano 'la maggiore distanza'.<br />

Se ne riparlera' pero' nel caso prima<br />

<strong>del</strong> ritorno al voto se quell'accordo<br />

non sara' raggiunto: allora il governo<br />

potrebbe intervenire in 'ultima istanza'.<br />

Il terreno, intanto, e' pieno di mine,<br />

come testimoniano le parole di fuoco<br />

diffuse dal blog di Grillo. Oggi e'<br />

la volta <strong>del</strong>l'accusa di 'colpo di sta-<br />

L'ATTENTATORE-BAMBINO - E' stato un<br />

'coraggioso, eroico ragazzino afgano di<br />

11 anni che ha lanciato la granata', rivendicano<br />

i talebani. In realta', la ricostruzione<br />

dei fatti non e' ancora chiara.<br />

Il ministro Mauro dice che 'non ci sono<br />

riscontri' a questa versione: 'mi sembra<br />

il tipico approccio <strong>del</strong>la propaganda talebana',<br />

afferma. Lo Stato maggiore <strong>del</strong>la<br />

Difesa smentisce poi la notizia, circolata<br />

a caldo, che l'attentatore fosse un<br />

uomo con indosso una uniforme afgana.<br />

Nella sua versione ufficiale si limita a<br />

parlare di un attacco da parte di 'elementi<br />

ostili', uno dei quali 'ha lanciato<br />

un ordigno all'interno <strong>del</strong> primo dei tre<br />

mezzi' italiani, 'presumibilmente rallentato<br />

dal traffico nei pressi di un incrocio'.<br />

E' possibile, ma non ci sono conferme,<br />

che i militari abbiano aperto al<br />

bambino e che questi abbia cosi' inserito<br />

la bomba nell'abitacolo. Un ordigno<br />

probabilmente non di altissimo potenziale,<br />

e tale appunto da poter essere maneggiato<br />

da un ragazzino: lo dimostra il<br />

fatto, tra l'altro, che il mezzo e' potuto<br />

'rientrare autonomamente' alla base.<br />

DOLORE E CORDOGLIO. E C'E' CHI<br />

CHIEDE RITIRO - 'Profonda commozione'<br />

e' stata espressa dal capo <strong>del</strong>lo Stato<br />

Napolitano, mentre i presidenti <strong>del</strong> Senato<br />

Grasso e <strong>del</strong>la Camera Boldrini parlano<br />

di 'pesante tributo' che l'Italia continua<br />

a pagare per la stabilizzazione <strong>del</strong>l'Afghanistan.<br />

Il premier Letta esprime<br />

cordoglio per un 'sacrificio lancinante',<br />

cosi' come tutto il governo e il mondo<br />

<strong>del</strong>la politica. Ma e' ampio il fronte - da<br />

M5S a Sel, dall'Idv a Prc, dalla Lega ai<br />

Verdi - che insiste nel chiedere l'immediato<br />

ritiro dei soldati italiani. A rispondere,<br />

a distanza, e' lo stesso Grasso: non<br />

si puo', dice, perche' 'ci sono degli impegni<br />

internazionali da rispettare. Questo<br />

e' prioritario'.<br />

Anche lo sport si e' fermato per un minuto<br />

di raccoglimento ricordando il bersagliere<br />

ucciso, il 53/o italiano caduto<br />

in Afghanistan.<br />

Gran Premio Canada, Massa resta fuori<br />

Sebastian Vettel ha dominato le complicatissime qualifiche <strong>del</strong> Gran premio <strong>del</strong> Canada, settima prova <strong>del</strong> Mondiale di<br />

Formula 1. Secondo Lewis Hamilton (Mercedes), in una replica <strong>del</strong>la prima fila 2012.Fernando Alonso e' in sesta posizione,<br />

mentre Felipe Massa sara' addirittura sedicesimo sulla griglia a causa di un'uscita di pista durante la Q2, terminata con l'urto<br />

contro le barriere. Macchina danneggiata e molta <strong>del</strong>usione per il brasiliano, al terzo incidente consecutivo.<br />

to permanente' rivolta dal giurista<br />

Paolo Becchi a Pd e Pdl, al presidente<br />

<strong>del</strong>la Repubblica e anche al<br />

governo per la commissione dei 'saggi'<br />

sulle riforme.<br />

L'accusa e' quella di puntare a una<br />

'conventio ad excludendum' <strong>del</strong><br />

M5S che sarebbe stato tagliato fuori<br />

anche dai 'saggi'.<br />

Quelle accuse sono un 'autogol', replica<br />

il ministro Gaetano Quagliariello.<br />

Prendersela con una commissione<br />

con compiti solo di studio<br />

'e' come andare a caccia col cannone<br />

per sparare agli uccelletti'. Tanto<br />

piu' che tutte le aree sono state rappresentate,<br />

'nonostante non tutti abbiano<br />

agevolato il compito. Come<br />

Grillo e i suoi collaboratori - dice il<br />

ministro - sanno bene...'. Anche Letta<br />

scuote la testa: 'Quando sento<br />

Grillo dire che il Parlamento e' una<br />

tomba maleodorante ho difficolta' a<br />

pensar che si possa fare granche''.<br />

in Campania<br />

GdF sequestra 3 tonnellate di sigarette di contrabbando<br />

NAPOLI- Tre tonnellate di sigarette di contrabbando marcate 'Classic', <strong>del</strong> valore di oltre<br />

300mila euro, sono state sequestrate a Napoli dalla Guardia di Finanza: tre le persone arrestate<br />

e tre quelle denunciate. Le sigarette, di provenienza ucraina e di ottima qualita', erano<br />

custodite in un cassone coibentato parcheggiato all'interno di una vasta area adibita a parcheggio<br />

di automezzi pesanti di Casoria, in provincia di Napoli. Evasi tributi per oltre 400mila<br />

euro.<br />

Rapina autotrasportatori, un arresto<br />

NAPOLI - Rapina l'incasso <strong>del</strong>le consegne a due autotrasportatori su un'area di servizio <strong>del</strong>la<br />

tangenziale di Napoli ma viene notato, inseguito a piedi e arrestato da una pattuglia <strong>del</strong>la<br />

Polizia Stradale partenopea - guidata dal primo dirigente Maurizio Casamassima - e da un agente<br />

<strong>del</strong>l'Ufficio Scorte <strong>del</strong>la Questura. In manette e' finito Giovanni Pecoraro, di 39 anni,<br />

pluripregiudicato. Per impossessarsi <strong>del</strong> denaro, Pecoraro ha anche malmenato una <strong>del</strong>le vittime<br />

minacciando di avere con se un'arma.<br />

Ex dipendente sottrae 23 mln all’MPS<br />

NAPOLI - Vittima <strong>del</strong> vizio <strong>del</strong> gioco, un ex dipendente <strong>del</strong> Monte dei Paschi di Siena,<br />

con la complicita' di quattro colleghi, ha sottratto alla banca piu' di 23 milioni di<br />

euro; i cinque sono ora indagati dalla Procura <strong>del</strong>la Repubblica di Napoli assieme ad<br />

altre sette persone, tra cui alcuni titolari di agenzie di scommesse. Il pm Salvatore<br />

Scalera ipotizza per tutti il reato di associazione per <strong>del</strong>inquere e, a vario titolo, quelli<br />

di truffa e riciclaggio. Promotore <strong>del</strong>l'associazione per <strong>del</strong>inquere e' considerato Remigio<br />

C., 59 anni, ex dipendente di MPS addetto all'ufficio 'Servizi vari e logistica area<br />

Sud Ovest', che ha sede a Napoli. Il suo compito era quello di provvedere alle<br />

spese correnti <strong>del</strong>la banca, come il pagamento <strong>del</strong>le bollette. 'Gonfiando' ad arte la<br />

voce 'spese generali', Remigio C., con la complicita' dei colleghi Vincenzo N., Maria<br />

F., Giocondo C. e Giuseppe M., e' riuscito a far sborsare all'istituto di credito 23 milioni<br />

e 468.000 euro: per sua stessa ammissione, la maggior parte dei soldi e' finita<br />

nelle sue tasche, alcune centinaia di migliaia di euro in quelle dei colleghi.<br />

Favorì la latitanza <strong>del</strong> boss Setola, arrestato<br />

CASERTA - Favori' la latitanza <strong>del</strong> killer dei Casalesi Giuseppe Setola procurandogli<br />

l'ultimo alloggio utilizzato prima <strong>del</strong>la cattura. Per questo motivo e'<br />

finito in carcere Antonio Pisano, 48 anni, gia' arrestato e condannato per quei<br />

fatti, raggiunto oggi dall'ordine di carcerazione emesso dall'ufficio esecuzione<br />

penali <strong>del</strong>la Procura <strong>del</strong>la Repubblica di Napoli per il reato di favoreggiamento<br />

personale aggravato. Dalle indagini emerse che Pisano era l'intestatario<br />

<strong>del</strong> contratto d'affitto <strong>del</strong>l'immobile di Trentola Ducenta (Caserta) nel quale<br />

il capo <strong>del</strong>l'ala stragista dei Casalesi passo' parte <strong>del</strong>la sua latitanza tra la fine<br />

<strong>del</strong> 2008 e l'inizio di gennaio 20<strong>09</strong>; l'alloggio fu scoperto dai carabinieri il<br />

12 gennaio ma Setola, riusci' a fuggire con due fiancheggiatori attraverso le<br />

rete fognaria <strong>del</strong>la citta' cui aveva avuto accesso tramite un tunnel collegato<br />

con il covo; Setola fu catturato due giorni dopo a Mignano Montelungo.<br />

Trasporti, tornato regolare servizio Eav<br />

NAPOLI - Servizio regolare dei pullman <strong>del</strong>l'Eavbus, azienda <strong>del</strong> trasporto su<br />

gomma <strong>del</strong> gruppo Eav, holding <strong>del</strong>la Regione Campania. Il servizio 'e' stato<br />

ripristinato gia' nella serata di venerdì, soprattutto per le linee sostitutive dei<br />

treni di Circumvesuviana e Sepsa e sull'isola di Ischia'. I 1.270 dipendenti <strong>del</strong>l'azienda,<br />

di cui il tribunale di Napoli ha dichiarato il fallimento lo scorso mese<br />

di novembre, hanno incrociato le braccia nei giorni scorsi perche' temono<br />

per il loro futuro occupazionale. Al termine <strong>del</strong> bando di gara, indetto dalla<br />

curatela fallimentare, per la gestione <strong>del</strong> fitto <strong>del</strong> ramo d'azienda, tuttora<br />

gestito da Eav, e' stata infatti presentata una sola offerta, da parte di Clp. In<br />

base al bando, allo scadere <strong>del</strong> prossimo 30 giugno, quando finira' la gestione<br />

di Eav, il servizio sara' affidato a un nuovo soggetto. L'Eavbus ha un<br />

bacino d'utenza, in tutta la regione di 2,2 milioni di abitanti.<br />

Miss Italia: una casertana miss sport Montecarlo<br />

GENOVA - Miss Italia Sport Montecarlo e' Tiziana Morgillo, 24 anni, di Maddaloni<br />

(Caserta), ballerina di danze standard iscritta alla Federazione italiana Danza<br />

Sportiva (Fids). Insieme a lei, accede alle prefinali nazionali di Miss Italia un'altra<br />

tesserata Fids: Valentina Bonariva, 24 anni di Lecco, cui Patrizia Mirigliani ha<br />

attribuito il titolo speciale di Miss Fair Play Montecarlo. Terza classificata Sara<br />

Crincoli, 20 anni di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), professionista nella danza<br />

classica. L'elezione e' avvenuta nel corso <strong>del</strong>la serata di gala Wonderful Woman<br />

Awards, organizzata dal Comitato nazionale fairplay, nell'Hotel Fairmont<br />

<strong>del</strong>la citta' Stato. Le dieci miss in gara, tutte atlete professioniste, sono state valutate<br />

da una giuria presieduta dalla campionessa mondiale di salto in lungo Fiona<br />

May e composta tra gli altri da Christian De Sica, Remo Girone e Victoria Zinny,<br />

Alessandra Canale e Antonio Caliendo, Tiziana Luxardo e il responsabile <strong>del</strong>la<br />

direzione <strong>del</strong> turismo e congressi <strong>del</strong> Principato di Monaco Guillaume Rose. La<br />

stessa Fiona May e' stata premiata, insieme a Patrizia Mirigliani, con una medaglia<br />

d'oro al merito etico nello sport e nella cultura sportiva.<br />

Sfrattato si barrica nella sala mortuaria<br />

SALERNO - Si barrica nella sala mortuaria <strong>del</strong> cimitero di Pontecagnano Faiano (Salerno)<br />

perche' da circa tre mesi vive in auto assieme alla moglie e alle due figlie di<br />

27 e 30 anni. L'uomo, un LSU <strong>del</strong> comune dei Picentini, addetto ai servizi cimiteriali,<br />

ha deciso assieme alla famiglia di inscenare la singolare protesta, in quanto da tre<br />

mesi non dispone di un alloggio, dopo aver subito uno sfratto. La mediazione durata<br />

alcune ore e condotta dal sindaco, Ernesto Sica, e dai carabinieri <strong>del</strong>la compagnia<br />

di Battipaglia, ha fatto recedere l'uomo dalla insolita forma di protesta: per il momento<br />

il dipendente comunale sara' sistemato assieme alla famiglia in un albergo cittadino,<br />

in attesa che al piu' presto il problema <strong>del</strong>l'alloggio sia risolto definitivamente.<br />

'E' stato un intervento doveroso - ha detto il sindaco Sica - per dimostrare la vicinanza<br />

<strong>del</strong>le istituzioni ai cittadini che soffrono questo particolare momento di crisi.<br />

Si tratta di una soluzione tampone - ha aggiunto Sica - ed il problema verra' affrontato<br />

al piu' presto per cercare una soluzione definitiva. In questo momento, pero', i<br />

comuni si trovano a dover affrontare esigenze simili, sempre piu' frequenti con i pochi,<br />

quasi nulli, fondi a disposizione per le politiche sociali. sarebbe ora - ha concluso<br />

- che il governo affrontasse con la dovuta tempestivita' ed in maniera sistematica<br />

anche questa questione'.<br />

Scoperto arsenale in fondo ad un pozzo<br />

CASERTA - Un arsenale, con bombe, fucili e pistole a disposizione <strong>del</strong> clan di<br />

camorra 'Belforte' di Marcianise (Caserta), e' stato scoperto dai Carabinieri di<br />

Caserta in fondo a un pozzo, in un cortile di uso comune, nella zona centrale<br />

<strong>del</strong>la citta'. In tre borsoni, recuperati con la collaborazione dei Vigili <strong>del</strong> fuoco,<br />

sono stati trovati dieci pistole, una mitragliatrice inglese 'Sten' <strong>del</strong>la Seconda<br />

guerra mondiale, un fucile con canne mozzate, una bomba a mano, circa 800<br />

proiettili, una ventina di micce e due ricetrasmittenti. Sulle armi, che sono state<br />

sequestrateo, saranno fatti accertamenti per verificarne la provenienza e l'utilizzazione<br />

per episodi criminali.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Irisbus, Ugl: per ora nessun acquirente<br />

Voci infondate, il ministero chiarisca<br />

“Al momento non c’è nessuna manifestazione<br />

di interesse per la Irisbus di valle Ufita, ed<br />

è inutile alimentare ancora voci e dicerie su<br />

un problema così <strong>del</strong>icato ed importante”. Lo<br />

afferma il segretario generale <strong>del</strong>l’Ugl metalmeccanici,<br />

Antonio Oliviero, dopo aver appreso<br />

la notizia secondo la quale un imprenditore<br />

italiano avrebbe deciso di acquistare lo<br />

stabilimento irpino. “L’operazione <strong>del</strong>la Irisbus<br />

non si può concludere tanto facilmente<br />

- aggiunge - pertanto noi non intendiamo far<br />

parte <strong>del</strong>la schiera di chi illude o, peggio ancora,<br />

prende in giro i lavoratori. Fin dal primo<br />

momento avevamo affermato che sarebbe sta-<br />

Nel 2012 è stato un vero e proprio<br />

boom per gli impianti fotovoltaici<br />

in provincia di Avellino.<br />

La società Gse ha presentato il<br />

rapporto su scala nazionale contando<br />

per l’Irpinia 2.575 impianti<br />

contro i 1.642 <strong>del</strong>l’anno precedente.<br />

Incremento <strong>del</strong> 50 percento<br />

anche su scala regionale,<br />

con gli impianti che per lo stesso<br />

periodo sono passati da un totale<br />

di 10.071 a 16.571 unità. E<br />

l’Italia, con i suoi 478.331 impianti<br />

si conferma al secondo posto<br />

a livello mondiale, essendo<br />

stata superata soltanto dalla Germania.<br />

Ed anche in questo caso,<br />

nel 2012, l’incremento è stato pari<br />

al 45 percento. Interessante l’aspetto<br />

legato alla bonifica <strong>del</strong>l’amianto<br />

con gli impianti fotovoltaici:<br />

da qui, l’incremento segnalato<br />

<strong>del</strong> 58 percento nella bonifica<br />

e sostituzione con fotovoltaico<br />

è suddiviso territorialmente<br />

in queste percentuali: Toscana<br />

(38%), Lombardia (37%),<br />

Emilia Romagna (36%), Piemonte<br />

(35%) le Regioni che primeggiano,<br />

con Lombardia, Emilia<br />

Romagna, Veneto e Piemonte<br />

che raggiungono insieme il<br />

64% <strong>del</strong>la superficie totale italiana<br />

di coperture bonificate.La<br />

Campania si piazza nelle prime<br />

dieci posizioni, dopo la Lombardia,<br />

il Veneto, il Piemonte, l’Emilia<br />

Romagna, il Lazio e le Marche.<br />

Complessivamente le più<br />

penalizzate restano comunque le<br />

regioni meridionali e quel dato<br />

potrebbe non consentire all’Italia<br />

di concorrere al raggiungimento<br />

<strong>del</strong>l’obiettivo fissato dall’Unione<br />

Europea per il 2020,<br />

cioè quello <strong>del</strong> tetto dei mille<br />

Megawatt all’anno.<br />

L’indagine svolta dal Gruppo Servizi<br />

Energia ha preso a mo<strong>del</strong>lo<br />

gli impianti di tre tipologie: im-<br />

pianti con sistema di accumulo<br />

per entrate isolate dalla rete; impianti<br />

per entrate collegate con<br />

la rete in bassa tensione e centrali<br />

di produzione elettrica collegate<br />

alla rete in media e alta<br />

tensione. Secondo il rapporto elaborato<br />

dalla Gse, dal 2007 è in-<br />

credibilmente cresciuto il coefficiente<br />

di penetrazione nei comuni<br />

degli impianti fotovoltaici:<br />

nel 2007 era <strong>del</strong>l’unidic percento,<br />

nel 2008 <strong>del</strong> sessanta percento,<br />

nel 2010 <strong>del</strong>l’ottantatre<br />

percento e nel 2012 addirittura<br />

<strong>del</strong> 97 percento. Il coefficiente ri-<br />

LAVORO 3<br />

"L'assessore Vetrella? Che vada via al<br />

più presto, prima che provochi altri<br />

danni. Probabilmente, se ci avessero<br />

dato ascolto, avremmo evitato il disastro<br />

che caratterizza oggi il settore<br />

<strong>del</strong> trasporto pubblico in Campania".<br />

E' molto duro il giudizio <strong>del</strong> segretario<br />

generale regionale <strong>del</strong>la Cgil, Franco<br />

Tavella sull'operato <strong>del</strong>l'esponente<br />

<strong>del</strong>la giunta Caldoro.<br />

"In questi anni - precisa Tavella - l'assessorato<br />

si è caratterizzato per la sua<br />

gestione inefficiente, superficiale e irresponsabile<br />

che ha provocato grave<br />

Irpinia, è boom fotovoltaico<br />

Presentato il rapporto Gse<br />

Nel 2012 installati 2.575 impianti contro i 1.642 <strong>del</strong> 2011. Bene anche la bonifica <strong>del</strong>l’amianto<br />

REDAZIONE LAVORO<br />

AVELLINO- Taglio <strong>del</strong> nastro ieri mattina<br />

al Centro Sociale Samanta Della<br />

Porta <strong>del</strong>lo Sportello <strong>del</strong> Consumatore<br />

Promosso dall’Adoc, Associazione<br />

per la Difesa e l’Orientamento dei<br />

Consumatori, presieduta da Gianluca<br />

De Cenzo e parte <strong>del</strong> sistema integrato<br />

dei servizi UIL, membro <strong>del</strong> CNCU,<br />

Consiglio Nazionale dei Consumatori<br />

e Utenti, istituito presso il Ministero<br />

<strong>del</strong>lo Sviluppo Economico.<br />

Lo Sportello <strong>del</strong> Consumatore è un<br />

luogo d’incontro offerto ai cittadini di<br />

Avellino, intesi come consumatori ed<br />

utenti, per ricevere informazioni ed<br />

assistenza in merito alle più frequenti<br />

problematiche <strong>del</strong>la vita quotidiana,<br />

come ad esempio: disservizi in<br />

materia di telefonia, gas, luce, acqua,<br />

servizi postali, trasporti, turismo e<br />

pubblica amministrazione; garanzie<br />

nel settore <strong>del</strong>la vendita di beni e ser-<br />

La Cgil irpina domani sarà a Napoli<br />

per partecipare alla manifestazione:<br />

"Solitudine, povertà,<br />

nuove speranze. I mille volti <strong>del</strong>la<br />

crisi". Questo è il tema <strong>del</strong>l'incontro<br />

promosso dalla Cgil Campania<br />

che si terrà alle ore 9,30<br />

presso il Museo Diocesano di Napoli<br />

al largo Donnaregina. “Saremo<br />

presenti con la segreteria provinciale<br />

guidata da Vincenzo Petruzziello<br />

- afferma il responsabile<br />

organizzativo Antonio Famiglietti<br />

- ma saranno presenti anche<br />

tutti i segretari di categoria<br />

per testimoniare l’attenzione <strong>del</strong><br />

nostro sindacato nei confronti<br />

<strong>del</strong>la povertà e <strong>del</strong> disagio sociale<br />

che sta investendo un numero<br />

Sportello <strong>del</strong> Consumatore<br />

“Adoc”, il taglio <strong>del</strong> nastro<br />

to difficile individuare un successore alla Fiat<br />

e così è stato. Noi confidiamo soltanto nell’incontro<br />

al ministero <strong>del</strong>lo sviluppo economico<br />

e stiamo facendo pressione in quella direzione:<br />

solo il tavolo istituzionale aperto subito<br />

dopo la chiusura <strong>del</strong>lo stabilimento <strong>del</strong>la<br />

Valle Ufita è deputato a confermare oppure<br />

a smentire le circostanze sul futuro dei nostri<br />

lavoratori. Per noi - conclude Oliviero -<br />

restano fermi due principi: l’approvazione <strong>del</strong><br />

piano nazionale dei trasporti, salva l’ipotesi<br />

di altre soluzioni che non possiamo permetterci<br />

il lusso di scartare e la tutela dei posti di<br />

lavoro”.<br />

vizi; sanzioni amministrative e avvisi<br />

di accertamento; cartelle esattoriali Equitalia;<br />

diffide società di recupero crediti;<br />

rapporti con banche, finanziarie<br />

e assicurazioni; diritto fondamentale<br />

alla salute, alla tutela <strong>del</strong>l’ambiente,<br />

alla sicurezza, alla privacy e all’istruzione.<br />

Presso lo sportello <strong>del</strong> consumatore<br />

sarà inoltre possibile compilare il modulo<br />

di reclamo per denunciare il grave<br />

disservizio relativo al ritiro <strong>del</strong>le<br />

raccomandate inesitate presso il centro<br />

di smistamento di Pianodardine,<br />

chiedere il rimborso dei costi di disattivazione<br />

richiesti dalle società telefoniche<br />

allorquando si chiede di migrare<br />

presso altro operatore ed infine, presentare<br />

domanda per il cosiddetto bonus<br />

gas ed energia.<br />

Lo sportello <strong>del</strong> Consumatore resterà<br />

aperto dalle ore 10:00 alle ore 13:00.<br />

sempre maggiore di cittadini. E<br />

rispetto al passato il problema si<br />

sta espanendo anche nelle zone<br />

interne - ooserva Famiglietti - ritenute<br />

isola felice nei confronti<br />

<strong>del</strong>le aree metropolitane dove è<br />

sempre stato più difficile vivere<br />

per la povera gente. Ma la nostra<br />

priorità rimane sempre il lavoro<br />

ed anche la manifestazione di domani<br />

mattina servirà per organizzare<br />

al meglio lo sciopero in<br />

programma a Roma per il giorno<br />

22 giugno prossimo”. La discussione<br />

sarà introdotta dal segretario<br />

generale <strong>del</strong>la Cgil Campania,<br />

Franco Tavella, presieduta dal segretario<br />

generale <strong>del</strong>la Cgil di Napoli,<br />

Federico Libertino e conclu-<br />

Tavella, Cgil: Vetrella? Vada via prima<br />

che provochi altri danni ai trasporti<br />

guarda il rapporto tra il singolo<br />

comune e la presenza di un solo<br />

impianto e testimonia che in<br />

Italia in pratica non c’è un solo<br />

comune che non ne abbia almeno<br />

uno.<br />

In Campania la provincia di Avellino<br />

è penultima, seguita soltanto<br />

da Benevento che per il<br />

2012 ha installato 1.936 impianti<br />

contro i 1.101 <strong>del</strong>l’anno precedente.<br />

Al primo posto figura a<br />

sorpresa la provincia di Caserta<br />

con 4.1187 unità contro le 2.341<br />

<strong>del</strong> 2011; al secondo posto si posiziona<br />

a pochissima distanza la<br />

provincia di Salerno con rispettivamente<br />

3.984 unità contro le<br />

2.701 unità. Poi c’è la provincia<br />

di Napoli con 3.889 impianti realizzati<br />

nel 2012 contro i 2.286<br />

<strong>del</strong>l’anno 2011. In totale in Italia<br />

gli impianti sono 478.331 per una<br />

potenza totale di oltre sedicimila<br />

megawatt.<br />

“Solitudine e povertà”: Cgil irpina a Napoli<br />

alla manifestazione con Camusso e Sepe<br />

Mondial Group<br />

Giovedì vertice<br />

in Confindustria<br />

Giovedì prossimo la vertenza <strong>del</strong>la<br />

Mondial group di Montemiletto<br />

sbarcherà alla Confindustria di<br />

Avellino, dove i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>l’azienda incontreranno i vertici<br />

degli industriali e le organizzazioni<br />

sindacali di categoria per<br />

definire il percorso da seguire per<br />

risolvere il problema occupazionale.<br />

Intanto alla Mondial Group<br />

per adesso non ci saranno esuberi.<br />

La circostanza è salutata<br />

con cauto ottimismo dalle organizzazioni<br />

sindacali che intendono<br />

però chiudere sugli ammortizzatori<br />

sociali al fine di mettere<br />

in sicurezza tutti i lavoratori.<br />

La Mondial Group dovrebbe<br />

andare incontro all’aumento <strong>del</strong>le<br />

attività in vista <strong>del</strong>la stagione<br />

estiva. La vertenza è seguita dalla<br />

Fiom Cgil, la Ugl e la Uilm Uil.<br />

sa dal segretario generale <strong>del</strong>la Cgil,<br />

Susanna Camusso. Interventi<br />

<strong>del</strong> Cardinale di Napoli, Crescenzio<br />

Sepe, <strong>del</strong> professor Aldo<br />

Masullo e <strong>del</strong>lo scrittore Ermanno<br />

Rea.<br />

"Con questa iniziativa - spiega Tavella<br />

- vogliamo dare visibilità alle<br />

tante storie, di donne e uomini<br />

vittime <strong>del</strong>la crisi, che spesso<br />

non vengono raccontate, ma che<br />

sono comunque dolorose e vissute<br />

in solitudine. Sarà un'occasione<br />

per ragionare sulle nuove<br />

povertà e ricercare percorsi che<br />

possano portare ad un miglioramento<br />

non solo <strong>del</strong>le condizioni<br />

economiche ma anche di quelle<br />

umane e sociali".<br />

Domani lo sciopero dei lavoratori<br />

<strong>del</strong> legno contro il mancato rinnovo<br />

<strong>del</strong> Contratto Nazionale <strong>del</strong><br />

Settore “ Legno Industria”: la categoria<br />

a livello nazionale è entrata<br />

in stato di agitazione. Il sindacato<br />

unitario <strong>del</strong>la provincia di<br />

Avellino ( Filca Cisl con il segretario<br />

Mennato Magnolia, Feneal<br />

Uil con il rappresentante Carmine<br />

Piemonte e Fillea Cgil con Antonio<br />

Di Capua) hanno confermato<br />

che anche in provincia di Avellino<br />

si terrà l’agitazione e la<br />

mobilitazione dei lavoratori <strong>del</strong><br />

settore a sostegno <strong>del</strong> rinnovo<br />

contrattuale e, per costringere la<br />

“Federlegno” ( Associazione Industriale<br />

<strong>del</strong> Settore Legno) a riprendere<br />

rapidamente la trattative,<br />

per dare le giuste risposte ai<br />

lavoratori, seppur rispondenti al<br />

danno alla collettività". "L'abolizione<br />

<strong>del</strong>la tariffa <strong>del</strong> biglietto Unico, che<br />

ha privato i cittadini campani di uno<br />

strumento utile per sostenere il costo<br />

<strong>del</strong>la mobilità sul territorio, la leggerezza<br />

con la quale è stata affrontata la<br />

vicenza Eav Bus, piombata nel baratro<br />

<strong>del</strong> fallimento nella totale indifferenza<br />

<strong>del</strong>l'assessore sono ragioni sufficienti<br />

a motivare la nostra richiesta<br />

di dimissioni. Vetrella vuole portare<br />

l'intero <strong>del</strong> trasporto pubblico ad una<br />

privatizzazione selvaggia - conclude<br />

Tavella - ciò potrebbe favorire,<br />

momento di crisi. Dopo un aprima<br />

perplessità iniziale, anche l’Ugl<br />

si è unita alla protesta e marcerà<br />

unitariamnete alle altre sigle<br />

sindacali.<br />

“D’altro canto, non si capisce perché<br />

i lavoratori <strong>del</strong> settore Lapidei<br />

e <strong>del</strong> Cemento hanno rinnovato<br />

il loro Contratto Nazionale<br />

già da circa due mesi; mentre<br />

inconsapevolmente, un salto di qualità<br />

<strong>del</strong>le organizzazioni criminali, le<br />

uniche in grado di disporre <strong>del</strong>la liquidità<br />

necessaria per rilevare le aziende<br />

in difficoltà in conseguenza<br />

<strong>del</strong>la crisi economica".<br />

La posizione manifestata da Tavella<br />

è sostanzialmente condivisa anche in<br />

provincia di Avellino, dove le organizzazioni<br />

sindacali hanno vissuto un<br />

vero e proprio scontro fatto di replice<br />

e controrepliche. Ed in occasione <strong>del</strong>l’annunciata<br />

visita di Vetrella ad Ariano<br />

Irpino era stata preparata anche<br />

una contestazione più rumorosa rispetto<br />

a quelle riservate nelle precedenti<br />

sue visite. Poi, l’assessore ha<br />

annullato l’appuntamento per sopraggiunti<br />

impegni istituzionali ed i<br />

sindaci <strong>del</strong>l’arianese lo stanno ancora<br />

attendendo.<br />

UIL IRPINA, D’ORIA SMENTISCE<br />

“Non sono candidato<br />

Il sindacato sceglierà<br />

al momento giusto”<br />

Il segretario provinciale <strong>del</strong>la Uil<br />

scuola, Antonio D’Oria, smentisce<br />

di essere al momento candidato<br />

per la successione allo scomparso<br />

Franco De Feo per la segreteria<br />

generale <strong>del</strong> sindacato e<br />

precisa che qualsiasi iniziativa<br />

sarà discussa ed approvata con il<br />

sistema pacifico e democratico<br />

che ha sempre caratterizzato la<br />

Uil. Ma aggiunge pure che i segretari<br />

di categoria sono sempre<br />

naturalmente candidati per svolgere<br />

quel ruolo e non mostra di<br />

essere disinteressato nei confronti<br />

<strong>del</strong>la questione. “Apprendo dalle<br />

colonne <strong>del</strong> <strong>Corriere</strong> di essere in<br />

pole position per la successione<br />

al compianto Franco De Feo - afferma<br />

D’Oria - preciso di non essere<br />

il più accreditato e quando<br />

gli organismi <strong>del</strong>la Uil riterranno<br />

di dover individuare il successore<br />

di De Feo, lo faremo seguendo<br />

le regole <strong>del</strong>lo statuto e <strong>del</strong>la partecipazione<br />

democratica come è<br />

sempre avvenuto nel nostro sindacato.<br />

Vorrei anche precisare -<br />

aggiunge il segretario <strong>del</strong>la Uil<br />

scuola - che in occasione <strong>del</strong>le elezioni<br />

<strong>del</strong> 20<strong>09</strong>, quando fu votato<br />

Franco De Feo io non fui in<br />

contraddizione con lui, presentai<br />

soltanto una proposta politica che<br />

tendeva al rinnovamento, come<br />

<strong>del</strong> tutto normale in un sindacato<br />

che agisce in maniera partecipata<br />

e democratica, poi i consen-<br />

si incoronarono De Feo.<br />

Per le prossime elezioni non so<br />

se i tempi saranno brevi oppure<br />

lunghi - sottolinea ancora D’Oria<br />

- sono soltanto sicuro che queste<br />

si terranno nel rispetto <strong>del</strong>le stesse<br />

circostanze e con le stesse regole<br />

che permisero a De Feo di<br />

essere eletto alla guida <strong>del</strong> sindacato.<br />

La Uil è sempre stata attenta<br />

alla democrazia, alla partecipazione<br />

e saprà anche in quel caso<br />

ritrovare la massima condivisione<br />

sul nome <strong>del</strong> successore <strong>del</strong><br />

segretario improvvisamente<br />

scomparso”.<br />

Al momento il segretario regionale,<br />

Anna Rea sta guidando il<br />

sindacato irpino, ma le acque interne<br />

non sono così calme come<br />

si vorrebbe far credere e non per<br />

ragioni di conflitti tra gli iscritti<br />

ed i loro rappresentanti ma per<br />

un fatto logistico, tenuto presente<br />

che entro fine anno la Uil irpina<br />

dovrà comunque avere il suo<br />

nuovo segretario. Ufficialmente<br />

nessuno lancia candidature perché,<br />

si sa, valgono solo quelle<br />

protocollate al momento <strong>del</strong>la<br />

presentazione <strong>del</strong>le liste, ma il<br />

fermento è avvertibile anche perché<br />

l’improvvisa perdita di De<br />

Feo ha colto tutti impreparati ed<br />

ora è difficile trovare una intesa<br />

di massima che potrebbe fare i<br />

conti anche con le esigenze manifestate<br />

dai territori.<br />

Si fermano per quattro ore i lavoratori<br />

<strong>del</strong> legno. Intesa Cgil, Cisl, Uil e Ugl<br />

quelli <strong>del</strong> Legno, pur essendo un<br />

settore molto più rappresentativo<br />

nell’Industria <strong>del</strong>le Costruzioni,<br />

non debbano avere le loro specifiche<br />

risposte attraverso il rinnovo<br />

contrattuale - si legge nella nota<br />

stampa diffusa qualche giorno<br />

fa dai sindacati -<br />

le realtà produttive più significative<br />

<strong>del</strong> settore in provincia di Avellino<br />

sono rappresentate dalle<br />

aziende: Novolegno e Xilopac di<br />

Montefredane; Eurosystem e<br />

Holzbau di Calitri. Pertanto, le R-<br />

SU e le RSA di questi stabilimenti<br />

proclameranno nei prossimi<br />

giorno le quattro ore di sciopero,<br />

con assemblee nei luoghi di lavoro,<br />

auspicando una rapida ripresa<br />

<strong>del</strong>le trattative ed un buon<br />

risultato contrattuale, sia salariale<br />

che normativo.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Dopo il rinvio forzato per pioggia torna<br />

“Live your life” contro le dipendenze<br />

Martedì 11 giugno con inizio alle ore 16,45 seconda<br />

edizione di “Live your life” la kermesse musicale organizzata<br />

dal gruppo giovanile nato dal Progetto<br />

N.E.T. in collaborazione con l’ASL ed il SerT di Avellino<br />

in occasione <strong>del</strong>la Giornata Mondiale <strong>del</strong>la<br />

lotta contro le Dipendenze Patologiche <strong>2013</strong>.<br />

“Una tale modalità comunicativa, esito di un paziente<br />

e tenace lavoro di formazione di giovani Opinion<br />

Leader impegnati nella Educazione tra pari, è<br />

la testimonianza” -commenta l’ing. Sergio Florio,<br />

Direttore Generale <strong>del</strong>la ASL di Avellino- “di una sanità<br />

territoriale che, sapendo coinvolgere anche le<br />

forze vive <strong>del</strong> territorio, si dimostra sempre più capace<br />

di intercettare il reale bisogno dei cittadini, an-<br />

Centro Australia, a rischio<br />

la riabilitazione per i disabili?<br />

CITTÀ 4<br />

L’allarme lanciato da Varrecchia e Festa e l’appello al manager Florio AVELLINO- Un silen-<br />

AVELLINO- Sulla riorganizzazione<br />

<strong>del</strong> Centro Australia di Avellino<br />

e il rischio <strong>del</strong> trasferimento<br />

<strong>del</strong>le prestazioni per i diversamente<br />

abili nelle strutture di<br />

Sant’Angelo dei Lombardi, registriamo<br />

l’intervento di Michelangelo<br />

Varrecchia e Antonio Festa.<br />

«Può sembrare uno scherzo di cattivo<br />

gusto , oppure una intenzione<br />

senza alcun presupposto di riflessione<br />

seria, una cosa però è<br />

certa: nel Centro Australiano, di<br />

Contrada Amoretta di Avellino, c’è<br />

una grande aria di tensione, angoscia,<br />

ansia e pesante preoccupazione»,<br />

dicono Varrecchia e Festa.<br />

Indice punto su Sergio Florio,<br />

«dirigente pubblico, e non più<br />

Commissario, <strong>del</strong>l’ASL di Avellino.<br />

E’ lui il “soggetto” che sta facendo<br />

di tutto affinchè gli irpini<br />

ammalati diventassero dipendenti<br />

da medicina e cure sempre più<br />

incerte, insicure e costose, quando<br />

ci sono.<br />

In verità noi non sapevamo che la<br />

Sanità Pubblica e Universale, sancita<br />

dall’art. 32 <strong>del</strong>la nostra Costituzione<br />

Repubblicana, potesse avere<br />

deviazioni contrarie e opposte<br />

nella nostra Provincia. Ignoravamo<br />

che, in nome di una presunta<br />

efficienza e risparmio, si penalizzassero<br />

le categorie con i<br />

maggiori bisogni di interventi sanitari.<br />

Non immaginavamo minimamente<br />

che il governo <strong>del</strong>la Sanità<br />

potesse produrre in Irpinia questi<br />

guasti: Ospedali chiusi, grossolani<br />

tagli orizzontali fatti senza alcuna<br />

priorità e alternative».<br />

Il fatto, sempre come riferiscono<br />

Varrecchia e Festa: «Mercoledì<br />

prossimo l’ing. Sergio Florio ha<br />

convocato un incontro presso il<br />

salone <strong>del</strong> Centro Australia nel<br />

quale annuncerebbe la fine <strong>del</strong>le<br />

prestazioni riabilitazione per i pazienti<br />

diversamente abili adulti e il<br />

loro trasferimento al polo ospedaliero<br />

di S.Angelo dei Lombardi.<br />

Vorremmo ricordare che solo due<br />

anni fa, vedi <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’1 dicembre<br />

2010, Sergio Florio affermava:<br />

“…..il Centro Australia è una<br />

bella struttura pubblica, ma trascurata<br />

e sciupata….è slegata dal<br />

sistema generale, dovrebbe essere<br />

integrata”. Ora il legame dovrebbe<br />

riguardare solo l’infanzia<br />

e non si propone una sede funzionale<br />

al capoluogo per i pazienti<br />

adulti; eppure ci sono antichi ospedali<br />

che rischiano il decadimento<br />

e la fatiscenza (vedi Viale Italia,<br />

Contrada Pennini e Monteforte).<br />

Pensiamo, per un momento, ad<br />

un diversamente abile <strong>del</strong>la nostra<br />

città e dintorni che parta la mattina<br />

per un’ora di riabilitazione a S.<br />

Angelo dei Lombardi e poi ritorna<br />

dopo almeno quattro ore, viaggio<br />

compreso. Le sollecitazioni negative<br />

sulla colonna vertebrale,<br />

durante il viaggio, sono incluse<br />

nella cura? E’ un assurdo di medicina<br />

applicata... Lo sa l’ing. Florio<br />

che la maggior parte dei disabili<br />

maggiorenni, dopo anni di patimenti<br />

fisici, sono estremamente<br />

debilitati e per lo più incontinenti?<br />

Non vogliamo condannare nessuno<br />

senza processo e senza contraddittorio.<br />

Ma il buon senso e la<br />

logica ci spinge a chiederci: ma<br />

non si può fare altrimenti?<br />

Vediamo ora le proposte provenienti<br />

dai diversi interessati. La<br />

prima: la mattina i bambini sono<br />

a scuola e, in parte <strong>del</strong> Centro Au-<br />

che nella lotta contro il fenomeno in continua evoluzione<br />

<strong>del</strong>le dipendenze patologiche, fenomeno che,<br />

in scenari che vanno modificandosi (si profilano sempre<br />

più nuove modalità di assunzione <strong>del</strong>le “vecchie”<br />

sostanze e nuove devastanti dipendenze comportamentali<br />

quali il Gioco d'azzardo ed altre), continua<br />

ad interessare, purtroppo, anche il nostro territorio”.<br />

L’evento, gratuito, si svolgerà in Via De Concilii ed avrà<br />

come protagonisti assoluti i giovani artisti che si<br />

esibiranno per affermare il valore positivo <strong>del</strong>la musica<br />

contro le dipendenze da alcool e stupefacenti.<br />

Sintetizza il senso <strong>del</strong>l’evento il giovane dj avellinese<br />

e componente <strong>del</strong> Progetto N.E.T. Ettore Palmi-<br />

stralia, si possono fare terapie. Tra<br />

gli spazi utilizzabili ci sarebbe la<br />

Medicina Sportiva, che si potrebbe<br />

spostare al 5 piano di Via Circumvallazione,<br />

sede ASL, dove incredibilmente,<br />

ancora oggi e dopo<br />

10 anni di denunce, si devono recare<br />

i disabili per la richiesta di ausili<br />

e terapie domiciliari; con i disagi<br />

che potete immaginare.<br />

sano che afferma: “È un’esperienza molto importante<br />

per me ed i miei amici, poiché permette di esprimerci,<br />

di metterci in gioco e confrontarci con la<br />

società; abbiamo la possibilità di essere protagonisti<br />

assumendoci <strong>del</strong>le responsabilità. Sono molto contento<br />

<strong>del</strong> percorso svolto, ho incontrato nuovi amici<br />

ed ho stretto familiarità con loro. Davvero con questa<br />

manifestazione vogliamo invitare tutti i nostri<br />

coetanei a partecipare alla nostra esperienza <strong>del</strong> Pro-<br />

Ancora: a Contrada Pennini c’è<br />

l’antico Ospedale, recentemente<br />

ristrutturato. Il piano terra non ha<br />

barriere architettoniche, ci sono<br />

decine di stanze per ambulatori e<br />

uffici, oltre che un grande parcheggio».<br />

Terzo aspetto: «In Viale Italia c’è<br />

l’antico Ospedale Moscati con caratteristiche<br />

positive e utili per una<br />

sede riabilitativa». Ancora rivolti<br />

a Sergio Florio, , concludono:«L’Irpinia<br />

è terra di colline e<br />

montagne, e non appartiene alla<br />

pianura campana. L’inverno da<br />

noi è lungo, e a S. Angelo dei<br />

Lombardi fa molto freddo e talvolta<br />

è irraggiungibile. Ci ripensi<br />

e ci ascolti.<br />

Lei non è sicuramente il piemontese<br />

colonizzatore <strong>del</strong>l’Unità d’Italia,<br />

è un campano come noi, ospite<br />

in terra d’Irpinia. Noi abbiamo<br />

rispetto per il suo ruolo e la<br />

sua funzione, Lei ne abbia anche<br />

verso gli Irpini; almeno con il dialogo<br />

prima di decidere».<br />

E l’Asl annuncia la riorganizzazione<br />

<strong>del</strong>la struttura sanitaria riabilitativa<br />

Intanto l’Asl di Avellino, diretta dall’Ing. Segio Florio, comunica che mercoledì 12 Giugno alle ore 9:0 presso il<br />

Centro Sviluppo Infantile Australia - Contrada Moretta – Avellino – si terrà la presentazione <strong>del</strong>la” Riorganizzazione<br />

<strong>del</strong> Centro Sviluppo Infantile Australia”, che recupera la propria vocazione terapeutica, per quanto concerne<br />

la sfera psico - relazionale e riabilitativa dei minori dotati di abilità diverse, vocazione per la quale il Centro<br />

era stato donato e realizzato. Oltre la Direzione Aziendale interverranno : Mario Nicola Vittorio Ferrante,<br />

direttore sanitario <strong>del</strong>l’ASL di Avellino; Claudio Rumiano, direttore U.O.C. Riabilitazione; Marcello Celestini,<br />

responsabile polo specialistico riabilitativo” Don Gnocchi”; Antonio Gengaro - Camillo Vittozzi <strong>del</strong> Centro<br />

Riabilitazione Australia; Giovanni Maria Guazzo, psicologo – terapeuta; Marinella Pericolo, Presidente<br />

Consulta Diversamente Abili – Comune di Avellino. Le conclusioni sono affidate all’onorevole Anna Petrone,<br />

Vice Presidente V Comm. Sanità Regione Campania. Modererà il giornalista Bruno Buonanno. Saranno presenti<br />

Consiglieri Irpini Regione Campania, Ordine dei Medici Provincia di Avellino, Ordine Infermieri e Tecnici<br />

<strong>del</strong>la Riabilitazione, Polo spec. Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi, Le Associazioni di categoria, Piani<br />

di Zona, Unità Oper.. Complesse. ASL e Territorio.<br />

getto N.E.T. che -lo ricordiamo- ha la sua sede in uno<br />

stabile situato in piazza Assunta nel quartiere Valle<br />

di Avellino.<br />

La manifestazione sarà presentata dai ragazzi stessi<br />

<strong>del</strong> Progetto N.E.T., tra cui (per ricordarne solo alcuni):<br />

Mariarita Fischetti, Giuseppe Sanseverino,<br />

Chiara Staffa ed Emanuele Monda.<br />

Alle 16,45 inizieranno le esibizioni di gruppi rock locali<br />

con una jam session seguita dalla musica di: Red<br />

Liquid, Il Nastro di Moebius, Steel Alive, Petrosino &<br />

The Storms, Open Chords e Need Some Blues. Alle<br />

20,30 Andrea De Maria con alcuni degli artisti locali<br />

canteranno la sigla scritta da loro per l’evento. Seguiranno<br />

le esibizioni dei cantanti tra cui: Andrea<br />

De Maria, Caterina De Maria, Chiara Filodemo,<br />

Francesco Borghese, Ivanè, Mario Petrosino, Naomi<br />

Annunziata, Ritastella Liberale. Dalle 21,45 via<br />

al Rap e Freestyle di: Arkman, T-Rabbia e Blackout.<br />

Seguiranno balli di gruppo, disco, karaoke e sorpresa<br />

finale.<br />

NUOVA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI E ATTIVITÀ ESTIVE<br />

Eliseo, dopo il silenzio<br />

elettorale il Comitato<br />

rilancia per le priorità<br />

zio voluto durato oltre<br />

un mese, quello<br />

<strong>del</strong> “Comitato per<br />

l’Eliseo” con le elezioni<br />

comunali ormai<br />

alla conclusione, torna<br />

a far sentire la sua<br />

voce.<br />

I membri <strong>del</strong> Comitato<br />

si sono riuniti ed<br />

hanno inteso approfondire<br />

diversi aspetti.<br />

Innanzitutto, nonostante<br />

richieste esterne, dopo<br />

lunga riflessione si è ritenuto di<br />

non convocare i due candidati a<br />

sindaco per un confronto nell’ultima<br />

settimana. di ballottaggio.<br />

Sia per la ristrettezza dei<br />

tempi, sia per la volontà di proseguire<br />

nella linea di non coinvolgimento<br />

diretto, seguita dal<br />

Comitato durante la campagna<br />

elettorale.<br />

E’ stata quindi preparata una<br />

Carta di Intenti che parte da una<br />

nuova richiesta di accesso agli<br />

atti: «E’stato preferito- spiegano<br />

dal “Comitato”- mettere in<br />

standby la nuova richiesta di accesso<br />

agli atti, che è comunque<br />

più pronta e più particolareggiata<br />

<strong>del</strong>la precedente, anche alla<br />

luce <strong>del</strong> fatto che, comunque,<br />

un'analoga richiesta degli atti da<br />

parte <strong>del</strong>la Cgil è stata respinta».<br />

E’ stato successivamente stato<br />

firmato l'accordo per ospitare<br />

come Comitato per l'Eliseo un<br />

campo di volontariato internazionale<br />

dal 17 al 31 agosto <strong>2013</strong>.<br />

«Ospiteremo- dicono ancora- un<br />

massimo di 8 persone presso la<br />

struttura di Casa Betania, che ci<br />

è stata offerta gratuitamente,<br />

AVELLINO- Sarà una domenica<br />

diversa dalle altre, per i tanti fe<strong>del</strong>i<br />

<strong>del</strong>la parrocchia <strong>del</strong> Rosario.<br />

Non ci sarà il tradizionale appuntamento<br />

con don Giovanni<br />

Botta,<br />

parroco <strong>del</strong>la<br />

centralissima<br />

chiesa al corso.<br />

La santa messa<br />

da lui presieduta<br />

fino a qualche<br />

tempo fa<br />

sarà celebrata<br />

da un altro sacerdote,<br />

dopo<br />

che l’ex parroco<br />

ha preso una decisione che cambierà<br />

il corso <strong>del</strong>la sua vita. Ha<br />

scelto infatti di condividere con<br />

una compagna la seconda parte<br />

<strong>del</strong>la sua esistenza, mentre la comunità<br />

si è divisa tra chi solidarizza<br />

e chi critica la scelta <strong>del</strong>l’ex<br />

prete. Anche il vescovo di Avelli-<br />

che dovranno svolgere attività<br />

per 5 giorni alla settimana. Le<br />

spese che dovremo sostenere saranno<br />

quelle <strong>del</strong> vitto (il coordinamento<br />

dei Forum dovrebbe<br />

provvedere con un contributo<br />

parziale in tal senso), dei trasporti<br />

e degli eventuali materiali<br />

che verranno utilizzati nel corso<br />

<strong>del</strong>le attività di lavoro. E'<br />

un'occasione per coniugare attivismo<br />

e visibilità relativamente<br />

all'Eliseo, ma non solo. Verrà<br />

richiesta a tutti, a rotazione, la<br />

massima disponibilità nei giorni<br />

<strong>del</strong> campo. La programmazione<br />

<strong>del</strong>le attività attinenti richiederà<br />

a breve un'assemblea dedicata.<br />

Sarà necessaria la massima copertura<br />

mediatica per i 15 giorni<br />

<strong>del</strong> campo».<br />

Passi successivi: settimana prossima<br />

nuova riunione per riprogrammare,<br />

tempo permettendo,<br />

eventi di azione e partecipazione<br />

all'Eliseo. «Urge- dicono infine<br />

dal Comitato”- a nuovo sindaco<br />

insediato, darsi scadenze<br />

e modus operandi precisi, visto<br />

che dicembre <strong>2013</strong>, periodo in<br />

cui la struttura tornerà nella<br />

competenza <strong>del</strong>la Regione, si avvicina».<br />

IL PARROCO HA LASCIATO LA TONACA PER AMORE DI UNA DONNA<br />

La prima domenica al Rosario<br />

senza padre Giovanni Botta<br />

no, monsignor Francesco Marino,<br />

non ha preso ufficialmente<br />

posizione, dopo che l’ancora parroco<br />

gli aveva comunicato la sua<br />

decisione e<br />

anche quando,<br />

dopo la<br />

notizia data<br />

dal <strong>Corriere</strong><br />

<strong>del</strong>l’Irpinia,<br />

il fatto è divenuto<br />

di dominiopubblico.<br />

Don<br />

Giovanni ha<br />

spiegato pubblicamente<br />

le<br />

ragioni <strong>del</strong>la<br />

sua scelta, prima parlando ai fe<strong>del</strong>i<br />

e agli operatori ecclesiastici,<br />

poi attraverso gli organi di informazione.<br />

La svolta per lui sarà<br />

definitiva: per amore ha lasciato<br />

l’abito talare, per trasferirsi al<br />

Nord, dove ha già trovato lavoro,<br />

sempre in campo sociale.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

E' tempo di ballottaggi in Campania, oggi<br />

e domani, con 14 Comuni <strong>del</strong>la Regione<br />

chiamati ad eleggere il nuovo sindaco.<br />

Nella lista è presente solo un capoluogo<br />

di provincia, Avellino.<br />

Castellammare di Stabia, Avellino e Portici<br />

polarizzano gran parte <strong>del</strong>l' attenzione.<br />

E' testa a testa a Castellammare di Stabia,<br />

dove si affrontano Antonio Pentangelo<br />

(Pdl), presidente <strong>del</strong>la Provincia<br />

di Napoli (31,3% al primo turno), e<br />

Nicola Cuomo (Pd; 29,7%) segretario<br />

cittadino <strong>del</strong> partito. L' indicazione data<br />

ai propri elettori dal sindaco uscente<br />

Luigi Bobbio, che ha raccolto il 9% al<br />

primo turno, è l' astensione. E proprio<br />

questi elettori 'in libera uscita' potrebbero<br />

fare da ago <strong>del</strong>la bilancia.<br />

Ad Avellino il candidato <strong>del</strong> centrosinistra<br />

Paolo Foti, ex direttore <strong>del</strong>l'associazione<br />

costruttori (25,3%), se la vede<br />

con Costantino Preziosi, candidato<br />

<strong>del</strong>l' Udc e di tre liste civiche (23%).<br />

Qui il ballottaggio è anche una sfida tra<br />

gli ex democristiani Nicola Mancino,<br />

sponsor di Foti, e Ciriaco De Mita, che<br />

sostiene Preziosi.<br />

A Portici la partita è tutta interna al centrosinistra<br />

con Giovanni Iacone<br />

(42,6%), appoggiato da Pd, Comunisti<br />

Italiani, Socialisti democratici, ed altre<br />

5 liste, e forte <strong>del</strong> sostegno <strong>del</strong>l' sindaco<br />

uscente Vincenzo Cuomo, contrapposto<br />

a Nicola Marrone (38,8%), magistrato<br />

ed ex assessore comunale,. sostenuto<br />

da Unione di Centro, Sel, Verdi,<br />

Partito socialista, Idv, ed altre quattro<br />

liste.<br />

Negli altri Comuni il centrodestra è in<br />

vantaggio ad Afragola, dove Domenico<br />

Pannone, <strong>del</strong> Pdl (41%), affronta Domenico<br />

Tuccillo, <strong>del</strong> Pdl (36%), ed a<br />

Marano, dove Angelo Liccardo (49,6%)<br />

Quando<br />

si vota<br />

Dove<br />

si vota<br />

Come<br />

si vota<br />

Domenica 9<br />

dalle ore 8<br />

alle ore 22<br />

Lunedì 10<br />

dalle ore 7<br />

alle ore 15<br />

Bisogna recarsi<br />

alle urne provvisti<br />

di documento<br />

di identità<br />

e tessera<br />

elettorale<br />

Si sceglie solo tra<br />

i due candidati<br />

sindaci che<br />

hanno ottenuto,<br />

al primo turno,<br />

il maggior numero<br />

di voti e l’elettore<br />

vota tracciando<br />

un segno sul<br />

rettangolo entro<br />

il quale è scritto<br />

il nome <strong>del</strong> can<br />

didato prescelto<br />

IL BALLOTTAGGIO 5<br />

La parola agli elettori<br />

SI VOTA DALLE ORE 8 DI OGGI FINO ALLE 22. LUNEDÌ INVECE DALLE 7 ALLE 15<br />

Seggi aperti nelle 72 sezioni:<br />

primo test, l’affluenza alle urne<br />

se la vede con Mauro Bertini (28,0%).<br />

Tornando ad Avellino, ieri si sono insediati<br />

i seggi: si potrà votare dalle ore 8<br />

di oggi fino alle 22. Domani invece seggi<br />

aperti dalle 7 alle 15, a seguire lo spoglio.<br />

Il primo test da affrontare sarà dunque<br />

l’affluenza alle urne. Al primo turno, se<br />

si è verificato un crollo generale di partecipanti,<br />

per tutte le amministrative, la<br />

Campania è la regione che ha fatto registrare<br />

il dato più alto relativo all'affluenza<br />

alle urne. Il dato complessivo<br />

relativo a tutti i 90 comuni campani è<br />

<strong>del</strong> 74,41%, maggiore rispetto a tutte le<br />

altre regioni italiane, ma comunque in<br />

calo rispetto alle precedenti consultazioni<br />

(79,11%).<br />

La Campania è stata anche l'unica regione,<br />

assieme alla Puglia, ad aver superato<br />

la soglia <strong>del</strong> 70%.<br />

Avellino ha raggiunto una buona percentuale,<br />

due settimane fa, fermandosi<br />

al 76,97 per cento di votanti, pari a<br />

36.718 persone che si sono recate alle<br />

urne. Oltre 73mila invece gli elettori che<br />

si sono recati alle urne negli altri ventidue<br />

comuni irpini impegnati nel rinnovo<br />

degli organismi di rappresentanza.<br />

Gli elettori <strong>del</strong>le altre liste che sono state<br />

escluse al primo turno faranno ovviamente<br />

da ago <strong>del</strong>la bilancia: il test si<br />

misurerà su questo secondo livello, ancora<br />

più decisivo. Nessun apparenta-<br />

I NUMERI<br />

IN CITTA’<br />

SEZIONI 72<br />

CONSIGLIERI 32<br />

ASSESSORI 9<br />

ELETTORI<br />

MASCHI 22471<br />

FEMMINE 25235<br />

TOTALE 477<strong>06</strong><br />

mento ufficiale è stato fatto allo scadere<br />

<strong>del</strong> tempo utile: le liste collegate ai<br />

due candidati sindaci sono le stesse presentate<br />

al primo turno. Ora il test si fa<br />

interessante proprio perché si capirà<br />

quale candidato avrà saputo meglio interpretare<br />

la campagna elettorale e meglio<br />

far passare il suo messaggio agli elettori,<br />

mentre la città aspetta di fatto<br />

di poter essere rappresentata nei sui<br />

problemi e nelle sue aspettative. A proposito<br />

di attese, queste non dovrebbero<br />

essere così lunghe, e ora il riferimento<br />

è allo scrutinio elettorale. Alle quindici,<br />

chiuse le urne per il voto, si riapriranno<br />

per fare la conta. Tutto pronto anche<br />

per la macchina elettorale, dall’ufficio<br />

elettorale in Comune alla Prefettura<br />

di Avellino, che trasmetterà i dati in<br />

tempo reale. Il duello sarà avvincente, e<br />

di certo si verificheranno fughe in avanti<br />

a seconda <strong>del</strong>le sezioni. Conto alla rovescia,<br />

dunque, e buon ballottaggio ai<br />

due competitori.<br />

Al turno di ballottaggio<br />

parteciperà lo stesso corpo<br />

elettorale già chiamato<br />

al voto in occasione <strong>del</strong><br />

primo turno elettorale amministrativo<br />

<strong>del</strong> 26 e 27<br />

maggio <strong>2013</strong>. Al ballottaggio<br />

<strong>del</strong> 9 e 10 giugno<br />

non potranno prendere<br />

parte coloro che dopo il 26<br />

maggio hanno compiuto<br />

il 18° anno di età


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Centrosinistra<br />

contro Centro:<br />

la sfida è aperta<br />

MAGGIORANZA 20 CONSIGLEIRI<br />

PARTITO DEMOCRATICO<br />

15 CONSIGLIERI<br />

Petitto Livio 834 (voti)<br />

Cipriano Luca 651<br />

La Verde Stefano 583<br />

Negrone Giuseppe 5<strong>06</strong><br />

Arace Nadia 464<br />

Melillo Gerardo 457<br />

Russo Francesco 437<br />

Nargi Laura 418<br />

Genovese Antonio 403<br />

D’avanzo Guido 395<br />

Giordano Marietta 384<br />

Giacobbe Giuseppe 296<br />

Barra Caterina 286<br />

Di Iorio Francesca 260<br />

Cucciniello Salvatore 249<br />

DEMOCRATICI PER AVELLINO<br />

3 CONSIGLIERI<br />

Miro Massimiliano 197<br />

Matetich Barbara 195<br />

Grella Ida 157<br />

AUTONOMIA SUD<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Iannaccone Arturo 138<br />

CENTRO DEMOCRATICO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Poppa Nicola 231<br />

OPPOSIZIONE 12 CONSIGLIERI<br />

PAOLO<br />

FOTI<br />

COALIZIONE UNIONE DI CENTRO<br />

LISTA UDC<br />

5 CONSIGLIERI<br />

Dino Preziosi (candidato sindaco)<br />

Pericolo Raffaele 613<br />

Ambrosone Enza 610<br />

Bilotta Alberto 460<br />

Galluccio Mafalda 449<br />

LA SVOLTA INIZIA DA TE<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Palumbo Domenico 330<br />

IL BALLOTTAGGIO 6<br />

Voti 9.026<br />

25.32%<br />

Liste collegate<br />

al 2° turno<br />

Due storie a confronto, due modi di<br />

vivere e di vedere la città che sarà. Uno,<br />

Paolo Foti, ex direttore <strong>del</strong>l’Associazione<br />

costruttori, l’altro, Dino<br />

Preziosi, manager <strong>del</strong>l’Air, l’azienda<br />

di trasporti. Uno presenta un programma<br />

di Centrosinistra, l’altro viene<br />

sostenuto dal Centro.<br />

Avellino sta per scegliere il suo sindaco,<br />

alle urne l'ardua sentenza.<br />

Stamattina si sono aperti i seggi per<br />

il ballottagio: 47.7<strong>06</strong> elettori avellinesi<br />

dovranno, oggi e domani, esprimere<br />

la propria preferenza tra<br />

Paolo Foti, candidato <strong>del</strong> Partito Democratico,<br />

e Costantino Preziosi,<br />

candidato <strong>del</strong>l'Unione di Centro.<br />

In controtendenza con il dato nazionale<br />

che ha visto in molti comuni<br />

al voto una diminuzione drastica<br />

<strong>del</strong>la percentuali dei votanti (basti su<br />

tutti Roma dove alla prima tornata<br />

solo un romano su due si è recato alle<br />

urne), il capoluogo ha fatto riscontare<br />

un 76.97% dato che tradotto<br />

significa 36.718 elettori alle<br />

COALIZIONE CENTRODESTRA<br />

PDL<br />

2 CONSIGLIERI<br />

Nicola Battista (candidato sindaco)<br />

Monica Spiezia 252<br />

LISTA ABELLINUM<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Montanile Carmine 246<br />

IMPEGNO CIVICO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Virgilio Cicalese (candidato sindaco)<br />

DAVVERO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Gianluca Festa (candidato sindaco)<br />

PER CAMBIARE AVELLINO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Giancarlo Giordano (candidato sindaco)<br />

IL DU<br />

CONTO ALLA ROVESCIA PER IL N<br />

urne. Ma facciamo un passo indietro.<br />

Prendendo in esame il voto emerso<br />

dalla prima tornata, Foti ha ottenuto<br />

il 25.32% <strong>del</strong>le preferenze (9026<br />

voti) precedendo Preziosi: per lui<br />

8210 voti (23.03%).<br />

Ottocentosedici voti hanno consentito<br />

al candidato democratico di superare,<br />

al primo round, il candidato<br />

centrista. Un appassionante testa a<br />

testa emerso già dai primi exit-poll e<br />

poi dalle primissime schede scrutinate:<br />

una “battle” all'ultimo voto<br />

continuata fino alla chiusura <strong>del</strong>l'ultima<br />

sezione.<br />

I freddi numeri suggeriscono prudenza.<br />

Solo una cosa è certa: domani<br />

sera, alle ore 22, calerà ufficialmente<br />

il sipario su una campagna elettorale<br />

lunga e movimentata durante<br />

la quale momenti di fair play<br />

si sono alternati, come imprevebili<br />

onde anomale, a pathos, vis pugnandi<br />

e duri scontri fino alle code<br />

velenose nel rush finale.<br />

Alta l'attenzione dei due competi-<br />

tor sui programmi, immancabili veleni<br />

e stoccate, colpi di sciabola ed<br />

affondi decisi: tutto è consentito tra<br />

due uomini in fuga per la vittoria.<br />

Di contro, una notazione beneaugurale.<br />

Finalmente la città sembra<br />

essersi svegliata dal torpore diffuso<br />

in Italia quando l'argomento cade<br />

sulla politica. Nelle ultime settimane<br />

si è acceso il dibattito, il sindaco<br />

che verrà avrà di certo una caratteristica:<br />

aver destato dall’opacità le<br />

coscienze degli elettori catalizzandole<br />

su proposte ed idee.<br />

Capitolo a parte e molto dibattuto<br />

quello degli apparentamenti.<br />

Nessuno formale, poi ognuno ha preso<br />

la sua strada.<br />

Paolo Foti ha trovato così l'appoggio<br />

-oltre che di tutto il centrosinistra<br />

che si è rinsaldato intorno alla sua figura<br />

e <strong>del</strong>le sue liste- <strong>del</strong>l'ex vice<br />

sindaco Gianluca Festa e <strong>del</strong>l'ex assessore<br />

Sergio Trezza, i primi ad uscire<br />

allo scoperto. In seconda battuta,<br />

il candidato <strong>del</strong> Partito Demo-<br />

Se vince Foti I PRECEDENTI NEL 20<strong>09</strong><br />

Votanti I Turno 39.315 82,21%<br />

Schede bianche 403<br />

Schede Nulle 1.296<br />

Votanti II Turno 32.536 68,03%<br />

Schede bianche 214<br />

Schede Nulle 572<br />

SINDACO ELETTO<br />

GALASSO GIUSEPPE<br />

Voti I turno 15.997 42,08%<br />

Voti II turno 19.683 61,58%<br />

Candidato sindaco<br />

Preziosi Massimo<br />

Voti I turno 16.310 42,90%<br />

Voti II turno 12.281 38,42%<br />

Candidato sindaco<br />

Gengaro Antonio<br />

Voti I turno 2.684 7,<strong>06</strong>%<br />

Candidato sindaco<br />

Festa Gianluca<br />

Voti I turno 1.996 5,25%<br />

Candidato sindaco Micera Nicola<br />

Voti I turno 1.032 2,71%


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

ELLO<br />

NUOVO SINDACO DI AVELLINO<br />

cratico ha incassato l'appoggio anche<br />

<strong>del</strong> parlamentare di Scelta Civica<br />

Angelo Antonio D'Agostino ma<br />

non <strong>del</strong> candidato sindaco Virgilio<br />

Cicalese, proposto dai montiani.<br />

Il candidato <strong>del</strong>lo scudocrociato, dal<br />

canto suo, correrà con l'appoggio<br />

<strong>del</strong>le sue liste, quelle di ispirazione<br />

centrista, e col favore di una parte<br />

<strong>del</strong> centrodestra: Fratelli d'Italia e<br />

le aree <strong>del</strong> Pdl vicine all'onorevole<br />

Gianfranco Rotondi e all'ex consigliere<br />

regionale Franco D'Ercole, gli<br />

unici uomini politici che si sono<br />

schierati senza indugi col candidato<br />

centrista.<br />

Ad onor <strong>del</strong> vero, giovedì scorso, anche<br />

il presidente Caldoro ha inviato<br />

un messaggio di sostegno a Preziosi<br />

sostenendo un'identità di vedute<br />

con il coordinamento provinciale diretto<br />

dall'onorevole Cosimo Sibilia.<br />

Quest'ultimo, dopo aver discusso<br />

con De Mita, nell'unica nota ufficiale<br />

sul tema <strong>del</strong> ballottaggio pare<br />

aver tenuto lontano Preziosi.<br />

MAGGIORANZA<br />

Livio Petito<br />

Sergio Trezza<br />

Guido D’Avanzo<br />

Vincenzo De Luca<br />

Ettore Iacovacci<br />

Giuseppe Negrone<br />

Salvatore Cucciniello<br />

Ivo Capone<br />

Modestino Verrengia<br />

Antonio Genovese<br />

Stefano La Verde<br />

Francesco Todisco<br />

Gerardo Melillo<br />

Nicola Giordano<br />

Liste collegate<br />

al 2° turno<br />

Oggi commissariato<br />

COSI’ IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE NEL 20<strong>09</strong><br />

Angelo Petitto<br />

Luca Cipriano<br />

Ugo Lo Guercio<br />

Sergio Barbaro<br />

Antonio Iannaccone<br />

Gennero Romei<br />

Gianluca Gaeta<br />

Massimiliano Miro<br />

Gianluca Gaeta<br />

Massimiliano Miro<br />

Gianluca Festa<br />

Luigi Urciuoli<br />

OPPOSIZIONE<br />

Massimo Preziosi<br />

Nel valzer degli schieramenti “unofficial”<br />

è saltata fuori anche l'ipotesi<br />

che gli esponenti <strong>del</strong>la maggioranza<br />

<strong>del</strong> Pdl si stessero preparando<br />

a “far voti” per Foti che, di sicuro,<br />

avrà la preferenza di Francesco<br />

Pionati di Alleanza di Centro.<br />

Alla finestra, invece, i partiti <strong>del</strong>la sinistra<br />

capeggiati dal parlamentare<br />

Giancarlo Giordano ed il Movimento<br />

5 Stelle: niente indicazioni ai loro<br />

elettori.<br />

Ieri i due avversari hanno chiuso la<br />

campagna elettorale: ognuno assecondando<br />

il proprio stile e l’impronta<br />

data alla campagna elettorale<br />

senza dimenticarsi di infiammare<br />

l’ultimo giorno di dibattiti e confronti<br />

con la gente prima <strong>del</strong> silenzio.<br />

Nell'auditorium <strong>del</strong> “Samatha <strong>del</strong>la<br />

Porta”, Foti, tra giovani, dirigenti <strong>del</strong><br />

partito e partiti “amici”, ha annunciato<br />

i nomi di tre assessori. A rione<br />

Mazzini e a San Tommaso, Preziosi<br />

ritorna alle origini chiudendo<br />

Raffaele Pericolo<br />

Gerardo Bilotta<br />

Luigi Ercolino<br />

Domenico Palumbo<br />

Giuseppe Freda<br />

Giovanni D’Ercole<br />

Orazio Sorece<br />

Tony Cucciniello<br />

Nicola battista<br />

Costantino Preziosi<br />

Virgilio Cicalese<br />

Marco Cipriano<br />

Gerardo Bergamasco<br />

Antonio Gengaro<br />

Erika Picariello<br />

IL BALLOTTAGGIO 7<br />

la campagna elettorale.<br />

Adesso silenzio, che parlino gli elettori.<br />

Avellino ha di fronte un quinquennio<br />

difficile, deve rinascere, uscire<br />

dalla decadenza e dall'oblio.<br />

Opere pubbliche da completare, cantieri<br />

da chiudere, “occhio” alle finanze<br />

sono solo alcuni <strong>del</strong>le prime<br />

problematiche che il vincitore dovrà<br />

affrontare.<br />

Ricordandosi che amministrare la<br />

cosa pubblica è dovere morale ed etico<br />

prima ancora che politico, ridare<br />

dignità ad una comunità allo<br />

sbando diktat che va rispettato e<br />

messo in atto. La città versa in una<br />

brutta condizione di stasi che è sotto<br />

gli occhi di tutti. Per quindici giorni<br />

i due candidati si sono tenuti testa,<br />

hanno fronteggiato insieme anche<br />

momenti di tensione, esplosi a<br />

causa <strong>del</strong> dramma lavoro in città. Ora<br />

non serve più raccontare. Dalle<br />

parole si passi ai fatti. Subito. Prima<br />

però la sfida, che sarà all’ultimo voto<br />

utile.<br />

MAGGIORANZA 20 CONSIGLEIRI<br />

UDC<br />

12 CONSIGLIERI<br />

Raffaele Pericolo 613<br />

Ambrosone Enza 610<br />

Bilotta Alberto 460<br />

Galluccio Mafalda 449<br />

Bruno Mario 439<br />

Verrengia Modestino 429<br />

Cardillo Carmine 423<br />

Preziosi Lucia Irene 279<br />

Aldorasi Angelina 278<br />

Giordano Nicola 266<br />

Genovese Carmine 259<br />

Sasso Giuseppina 250<br />

LA SVOLTA INIZIA DA TE<br />

4 CONSIGLIERI<br />

Palumbo Domenico 330<br />

Cesa Fabio 282<br />

Mercuro Franco 125<br />

Giannattasio Eva 116<br />

DINO<br />

PREZIOSI<br />

Voti 8.210<br />

23,03%<br />

E’ battaglia<br />

all’ultimo voto<br />

per la città<br />

Se vince Preziosi<br />

LIBERA AZIONE DEMOCRATICA<br />

2 CONSIGLIERI<br />

Spiniello Mario 268<br />

Muscetta Katia 2<strong>09</strong><br />

AVELLINO AL CENTRO<br />

2 CONSIGLIERI<br />

De Angelis Antonietta 122<br />

Spina Antonio 120<br />

OPPOSIZIONE 12 CONSIGLIERI<br />

COALIZIONE CENTROSINISTRA<br />

PD<br />

5 CONSIGLIERI<br />

Paolo Foti (candidato sindaco)<br />

Petitto Livio 834<br />

Cipriano Luca 651<br />

La Verde Stefano 583<br />

Negrone Giuseppe 5<strong>06</strong><br />

DEMOCRATICI PER AVELLINO<br />

1 CONSIGLIERI<br />

Massimiliano Miro 197<br />

COALIZIONE CENTRODESTRA<br />

PDL<br />

2 CONSIGLIERI<br />

Nicola Battista (candidato sindaco)<br />

Monica Spiezia 252<br />

LISTA ABELLINUM<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Montanile Carmine 246<br />

IMPEGNO CIVICO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Virgilio Cicalese (candidato sindaco)<br />

DAVVERO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Gianluca Festa (candidato sindaco)<br />

PER CAMBIARE AVELLINO<br />

1 CONSIGLIERE<br />

Giancarlo Giordano (candidato sindaco)


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

IL BALLOTTAGGIO 8<br />

IL PRIMO TURNO<br />

I RISULTATI DEL VOTO DEL 26 E 27 MAGGIO<br />

Prima tornata, Avellino alle urne. E’ subito sfida<br />

a due tra Foti e Preziosi. Primato conteso fino<br />

all’ultimo, il colpo di coda è <strong>del</strong> primo: al fotofinish<br />

è avanti il candidato democratico con il<br />

25.32% (9026 voti) contro il 23.03% (8210 voti)<br />

<strong>del</strong> candidato centrista.<br />

Flop <strong>del</strong> Pdl: Battista si ferma al 16.55% inseguito<br />

da Festa all’11.01%. Cicalese non sfonda<br />

il muro <strong>del</strong> 10% (8.95%), Giordano col Sel va<br />

poco oltre il 6% (6.1%), <strong>del</strong>udono i grillini <strong>del</strong>la<br />

Guidi (5.71%) e Trezza (3.33%).<br />

Primo dato, ancor prima <strong>del</strong> voto, l’esclusione di<br />

Quintarelli a capo <strong>del</strong>la lista «Movimento Sociale<br />

- Destra nazionale»: il suo ricorso contro l’utilizzo<br />

di nome e logo, senza autorizzazione <strong>del</strong>la<br />

fondazione Alleanza Nazionale, viene respinto<br />

dal Tribunale di Avellino e rigettato dal commissione<br />

elettorale.<br />

Vane, dunque, anche le modifiche in corsa <strong>del</strong><br />

simbolo incriminato (la fiamma tricolore che richiama<br />

quella <strong>del</strong>l’Msi per l’accusa), il rischio<br />

COSÌ I VOTANTI AL PRIMO TURNO<br />

LE TENSIONI DOPO IL VOTO<br />

Il Pdl resta indietro, gli sfidanti<br />

si presentano senza apparentamenti<br />

di spostare gli election days è scongiurato.<br />

Dei 47.7<strong>06</strong> aventi diritto votano 36.718 avellinesi,<br />

alta la percentuale (76.97%) in confronto<br />

al trend nazionale ma il calo c’è rispetto al 20<strong>09</strong>:<br />

è <strong>del</strong> -5%. All’epoca tra gli sfidanti Galasso e<br />

Preziosi il primo turno finì con un sostanziale<br />

pareggio: 42.08% dei consensi per l’allora sindaco<br />

uscente esponente <strong>del</strong> centrosinistra, poco<br />

meno <strong>del</strong> candidato <strong>del</strong> centrodestra che<br />

portò a casa il 42,90%. E fu ballottaggio. Preziosi<br />

raggiunse il 38,42%, Galasso fece il botto:<br />

un plebiscito segnato da un roboante 61.58% e<br />

città riconquistarla.<br />

A cinque anni di distanza è ancora il Pd a salire<br />

sul gradino più alto <strong>del</strong> podio con 6845 preferenze<br />

(19.79%). Foti vince il “primo tempo”<br />

<strong>del</strong>la partita, democratici primo partito, bene per<br />

l’Udc: 5533 preferenze e 16%. Alle sue spalle si<br />

piazza il Pdl votato da 2513 elettori (7.27%).<br />

Subito dopo, la storia racconta di una caccia aperta<br />

alle liste civiche per catturare il consenso.<br />

Scontri duri, botta e risposta tra i due competi-<br />

tors che, inizialmente, escludono apparentamenti<br />

ufficiali. E così è stato. Foti e Preziosi al bivio: allargare<br />

la coalizione per tentare di vincere oppure<br />

evitare possibili malumori interni col rischio<br />

plausibile di non farcela. Soluzione? Gli<br />

appoggi esterni.<br />

«Resto disponibile a confrontarmi con tutto coloro<br />

che hanno a cuore il rinnovamento di Avellino»,<br />

così parlò Foti. «Non chiudiamo le porte<br />

al dialogo a nessuno ma eventuali accordi saranno<br />

costruiti solo sulla base <strong>del</strong> programma»,<br />

il pensiero di Preziosi. Ad oggi è fatto notorio<br />

come i due eserciti si sono schierati per il secondo<br />

tempo, quello decisivo. Infine, un ultimo<br />

dato. Tra i candidati eletti consiglieri a furor<br />

di popolo, Livio Petitto <strong>del</strong> Pd bissa il successo<br />

<strong>del</strong> 20<strong>09</strong> ed è ancora il “re <strong>del</strong>le preferenze” con<br />

834 voti. Per Luca Cipriano, sempre <strong>del</strong> Pd, secondo<br />

posto con 651 preferenze. Chiude il podio<br />

Raffaele Pericolo <strong>del</strong>l’Udc che ottiene 613<br />

consensi dal responso <strong>del</strong>le urne.<br />

LISTE VOTI %


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Valle Caudina, no all’estradizione<br />

in Canada per il narcos irpino Perrotta<br />

VALLE CAUDINA- Luigi Perrotta, accusato<br />

di essere un narcotrafficante italo venezuelano,<br />

tratto in arresto all'aeroporto di<br />

Malpensa nel 2007, rimasto in cella per oltre<br />

5 anni, fino al giorno in cui il Tribunale<br />

di Napoli – VIII sezione riesame, con una<br />

decisione che il suo legale Dario Vannetiello<br />

ha definito «coraggiosa, condividendo le<br />

argomentazioni <strong>del</strong> penalista Dario Vannetiello<br />

<strong>del</strong> foro di Napoli, ha concesso gli arresti<br />

domiciliari che sconterà nella Valle Caudina».L’<br />

inchiesta che lo ha coinvolto è una<br />

di quelle che può definirsi storica per la direzione<br />

nazionale antimafia e per la D.D.A.<br />

napoletana, caratterizzata dalla transnazio-<br />

Assalto in villa, ore contate<br />

per il terzo uomo <strong>del</strong>la banda<br />

Gli agenti <strong>del</strong>la Mobile sono a caccia <strong>del</strong>l’ultimo malvivente che ha preso parte al raid di Ariano<br />

REDAZIONE CRONACA<br />

ARIANO IRPINO – La polizia è<br />

sulle tracce <strong>del</strong> terzo uomo sfuggito<br />

alla operazione conclusa all’alba<br />

di venerdì scorso con l’arresto<br />

di due dei tre rapinatori che<br />

quindici giorni fa fecero irruzione<br />

nella villa <strong>del</strong>la famiglia Sampietro<br />

di Ariano Irpino. Le indagini<br />

si stanno tuttavia concentrando<br />

sul basista, la cui figura è<br />

ritenuta fondamentale dagli inquirenti,<br />

e l’ipotesi più accreditata<br />

è che sia proprio di Ariano Irpino.<br />

Le modalità con le quali il<br />

commando agì in occasione <strong>del</strong>la<br />

rapina dimostrerebbero che furono<br />

guidati da chi conosceva il<br />

luogo e tutte le circostanze: difficilmente<br />

i rapinatori, tutti <strong>del</strong> napoletano,<br />

si sarebbero potuti<br />

muovere con decisione e rapidità<br />

se non fossero stati guidati. E questo<br />

rileva anche in occasione <strong>del</strong>l’acquisto<br />

<strong>del</strong>l’utensili utilizzato<br />

per violare la cassaforte che si trovava<br />

in casa <strong>del</strong>l’imprenditore. Insomma,<br />

i rapinatori si sarebbero<br />

mossi con una disinvoltura ritenuta<br />

sospetta.<br />

Si analizzano tabulati telefonici<br />

di utenze intestate ad alcuni esponenti<br />

<strong>del</strong>la malavita locale e<br />

si incrociano testimonianze per<br />

verificare se le ipotesi appena costruite<br />

possano essere compatibili<br />

con la rapina. Nella giornata<br />

di ieri e nella notte scorsa la Polizia<br />

ha continuato a svolgere le<br />

attività di controllo sul territorio<br />

con posti di blocco lungo le principali<br />

vie di comunicazione alla<br />

ricerca <strong>del</strong>l’errore o di quel passo<br />

falso che potrebbe incastrare<br />

il basista. La sensazione è che le<br />

indagini siano complessivamen-<br />

nalità e <strong>del</strong>l’essere il narcotraffico realizzato<br />

per favorire numerose consorterie camorristiche<br />

e mafiose . I fatti risalgono all’anno<br />

2004, allorquando l’insospettabile<br />

Perrotta viveva in Venezuela, nella esotica<br />

Maracaibo e si occupava di import/export<br />

di capi di abbigliamento prodotti nella sua<br />

azienda, la società “Corto Maltese” che realizzava<br />

jeans per la nota azienda “Replay”<br />

nonché abiti da lavoro. Al Perrotta viene<br />

contestato il ruolo di cerniera tra i trafficanti<br />

sudamericani e quelli italiani, questo anche<br />

grazie alla sua conoscenza <strong>del</strong>le lingue<br />

spagnola ed italiano ed alla scaltrezza di<br />

“muoversi” e ed alla capacità di intessere<br />

te ad una svolta, anche perché ad<br />

Ariano Irpino nell’ultimo anno sono<br />

stati registrati decine di furti<br />

in appartamenti che, nei fatti, sono<br />

rimasti impuniti e che potrebbero<br />

essere riconducibili almeno<br />

CRONACA 9<br />

solidi rapporti commerciali con l’estero.L’accusa<br />

è gravissima ed ha come protagonisti,<br />

oltre al Perrotta, ben 112 indagati accusati<br />

di traffico internazionale di stupefacente proveniente<br />

dal Venezuela e destinato alle piazze<br />

europee. Al Perrotta è attribuito il ruolo di<br />

capo e promotore <strong>del</strong>l'associazione dedita<br />

al traffico transnazionale di stupefacenti che<br />

avrebbe acquistato in tutto il mondo la droga<br />

con la quale si riforniscono i clan <strong>del</strong>la<br />

camorra. Il suo nome compare decine di volte.<br />

Secondo quanto emerse all’epoca dalle<br />

indagini, il Perrotta, secondo gli inquirenti,<br />

avrebbe svolto con i Venezuelani un' opera<br />

di mediazione finalizzata a far arrivare a<br />

in parte ad una banda di professionisti<br />

che agisce dietro indicazioni<br />

partite da Ariano Irpino. Ecco<br />

perché anche i carabinieri <strong>del</strong>la<br />

locale compagnia, che pure<br />

stanno indagando su alcuni furti<br />

denunciati in passato, hanno<br />

rafforzato le attività di controllo<br />

su tutto il territorio.<br />

Il consigliere comunale di Ariano<br />

Irpino, Antonio Ninfadoro, voleva<br />

esprimere il compiacimento alle<br />

forze di polizia per la brillante<br />

operazione compiuta nei giorni<br />

scorsi e rinnovare la fiducia nei<br />

confronti <strong>del</strong>le istituzioni, la cui<br />

incisività dipende anche, come è<br />

stato dimostrato nel caso <strong>del</strong>la rapina,<br />

dalla collaborazione da parte<br />

dei cittadini».<br />

Domani l’interrogatorio di convalida<br />

per i due fermati davanti al Gup<br />

ARIANO IRPINO- E mentre gli agenti <strong>del</strong>la Squadra<br />

Mobile continuano a dare la caccia al terzo<br />

uomo, probabilmente anche lui originario <strong>del</strong><br />

napoletano, si prepara il primo atto giudiziario<br />

collegato alla brillante operazione messa a segno<br />

dagli agenti <strong>del</strong>la Mobile, agli ordini <strong>del</strong> vicequestore<br />

Paolo Iodice, coordinati dalla Procura<br />

<strong>del</strong>la Repubblica di Ariano Irpino. Domani<br />

mattina alle nove e trenta, nel carcere di Ariano<br />

Irpino, i due fermati, Angelo Annunziata e<br />

Claudio Quattroventi, dovranno infatti comparire<br />

davanti al Gip <strong>del</strong> Tribunale di Ariano Irpino<br />

Gelsomina Palmieri. E’ molto probabile che,<br />

anche per una scelta strategica a livello processuale,<br />

i due decidano di fare scena muta. Ma i<br />

gravi indizi raccolti da parte degli inquirenti e<br />

condensati nel decreto di fermo disposto dal pm<br />

Arturo De Stefano,<br />

dovrebbero servire a convincere il Gip sulle esigenze<br />

cautelari.<br />

Carabinieri, Papa lascia Avellino<br />

De Alescandris nuovo comandante<br />

AVELLINO- Cinque<br />

anni alla guida di una<br />

<strong>del</strong>le Compagnie più<br />

importanti <strong>del</strong> Comando<br />

Provinciale di<br />

Avellino, quella <strong>del</strong>la<br />

città capoluogo.<br />

Decine di stazioni, da<br />

Atripalda a Cervinara,<br />

passando per Solofra<br />

ed indagini che spesso<br />

hanno assunto anche<br />

rilevanza nazionale,<br />

ad esempio la strage degli indiani<br />

a Solofra. Da domani però il capitano<br />

Gabriele Papa, classe 80, due<br />

lauree, allievo <strong>del</strong>l'Accademia di Modena<br />

e già giovanissimo comandante<br />

<strong>del</strong>la Compagnia di Roma Piazza<br />

Dante, lascerà l'Irpinia. Un nuovo e<br />

prestigioso incarico, a Firenze, quello<br />

che attende l’ufficiale, contraddistintosi<br />

nella sua permanenza in Irpinia,<br />

anche per la sobrietà e soprattutto<br />

per la discrezione. Mai sopra le<br />

righe, anche nei rapporti con l’informazione.<br />

Ma sempre al fianco dei<br />

suoi militari. Quelli finiti nel mirino<br />

<strong>del</strong>le intimidazioni <strong>del</strong>la camorra, come<br />

la stazione di San Martino Valle<br />

Caudina, o quelli quotidianamente<br />

attaccati per le <strong>del</strong>icate indagini sostenute.<br />

Negli ultimi due anni, Papa<br />

ha creato una perfetta sinergia con il<br />

suo «vice», il tenente Paolo De Alescandris.<br />

Basti pensare a tutte le attività<br />

su rapine, furti, spaccio di dro-<br />

ga e omicidi, quello efferrato di Galyna<br />

Dotsyak ne è un esempio, che insieme<br />

hanno portato a termine. Sarà<br />

proprio il tenente Paolo De Alescandris,<br />

infatti, a guidare da domani la<br />

Del resto l’identificazione di Annunziata da parte<br />

dei titolari <strong>del</strong> negozio e soprattutto da altri<br />

cittadini che hanno collaborato e non solo, anche<br />

quella di Quattroventi, il capo, a causa di una<br />

menomazione alla mano, dovrebbero bastare<br />

insieme ad altri indizi a far restare in carcere<br />

i due malviventi.<br />

Compagnia di Avellino, in un passaggio<br />

di testimone ormai collaudato<br />

ed in perfetta continuità-. E l’ultima<br />

immagine <strong>del</strong> comandante <strong>del</strong>la<br />

Compagnia di Avellino resta quella<br />

<strong>del</strong>l’ufficiale che solo qualche giorno<br />

fa, in Via Pennini, insieme al sindaco<br />

di Mercogliano e ad un vigile <strong>del</strong><br />

Fuoco <strong>del</strong> Comando Provinciale di<br />

Avellino, ha convinto un precario a<br />

scendere da una gru da cui aveva minacciato<br />

di lanciarsi poco prima.<br />

Napoli ingenti quantitativi di cocaina. Questo,<br />

almeno, stando all' interpretazione <strong>del</strong>le<br />

moltissime telefonate allegate agli atti, dove<br />

si parla, ad esempio, di “muchachas” ritenuto<br />

un riferimento a grossi quantitativi<br />

chili di cocaina. Nel corso <strong>del</strong>le indagini il<br />

Perrotta avrebbe comunicato a mezzo posta<br />

elettronica, intercettata pure quella. Ascoltando<br />

le conversazioni che vengono eseguiti<br />

arresti e sequestri scattati nelle fasi<br />

intermedie <strong>del</strong>l' inchiesta, compreso il rinvenimento<br />

di ben 200 chili di cocaina nascosti<br />

su una nave, la "Alkman" salpata dal<br />

Venezuela e bloccata nel porto di Rostock,<br />

in Germania. Nonostante le gravissime accuse,<br />

nonostante 100 capi di imputazioni afferenti<br />

i <strong>del</strong>itti di varia natura previsti dal testo<br />

unico in materia di stupefacenti, il Perrotta,<br />

grazie all’incisiva attività difensiva, fu<br />

in primo grado assolto dall’accusa di capo<br />

e promotore <strong>del</strong>l’associazione nonché assolto<br />

da due dei tre episodi di importazio-<br />

L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI A MIGLIANO<br />

Piantine di droga<br />

nell’ex asilo, blitz<br />

e sequestri <strong>del</strong>l’Arma<br />

LAURO- I bagni <strong>del</strong>l’ex asilo di<br />

Migliano, abbandonato da anni,<br />

trasformati in un «incubatore»<br />

per piantine di cannabis.<br />

Quelle scoperte nel corso di una<br />

vera e propria operazione<br />

antidroga dai militari <strong>del</strong>la Stazione<br />

di Quindici e quelli di<br />

Lauro. I militari agli ordini <strong>del</strong><br />

capitano Iacuzio da tempo stavano<br />

controllando quella struttura,<br />

insieme ad un terreno in<br />

località Cupa, dove pure sono<br />

state ritrovate piantine di cannabis.<br />

Appostamenti durati<br />

giorno e notte, che comunque<br />

non avrebbero sortito effetto.<br />

La zona in cui si trova l’ex asilo<br />

è al centro <strong>del</strong>la piccola frazione<br />

di Lauro e quindi non è<br />

stato possibile secondo qualche<br />

ipotesi, sfuggire alle «vedette»<br />

che magari vigilavano<br />

anche su eventuali presenze di<br />

militari o di forze <strong>del</strong>l’ordine<br />

nella zona.Così si è deciso di<br />

intervenire. Con un’irruzione<br />

all’interno <strong>del</strong>la struttura, in<br />

parte di proprietà <strong>del</strong> Comune,<br />

in altra parte assegnata alla<br />

Provincia, che nel 2004 vi aveva<br />

anche distaccato una sede<br />

<strong>del</strong>la Protezione Civile ed un<br />

nucleo che si trovava sul campo<br />

per i primi interventi. Evidentemente,<br />

anche in ragione<br />

<strong>del</strong> completo abbandono da cui<br />

era ormai segnata, la struttura<br />

era diventata un luogo ideale<br />

per impiantare l’incubatore di<br />

piantine di droga. Quelle che i<br />

militari sapevano, grazie ad un<br />

lavoro di indagine, che potessero<br />

trovarsi proprio in quella<br />

struttura.<br />

ne di sostanza stupefacente, riportando condanna<br />

ad anni 14 di reclusione, decisione<br />

confermata in appello. La recente decisione<br />

assunta dai giudici <strong>del</strong> riesame appare<br />

clamorosa , se si considera anche che al Perrotta<br />

residuerebbero allo stato da scontare<br />

ulteriori 9 anni circa di Infatti, nulla è certo<br />

in quanto vi è molta attesa per l’esito <strong>del</strong><br />

giudizio di legittimità che si discuterà il 28<br />

novembre <strong>2013</strong> innanzi alla IV sezione <strong>del</strong>la<br />

Corte di cassazione, giorno nel quale la<br />

difesa invocherà l’annullamento <strong>del</strong>la sentenza<br />

di condanna. Il dato singolare è che<br />

proprio il giorno successivo alla concessione<br />

dei domiciliari, il Perrotta è stato “liberato”<br />

anche da un ulteriore titolo custodiale<br />

La Corte di Appello ha revocato la custodia<br />

cautelare applicata, questa volta, dall’Autorità<br />

Canadese che ne aveva chiesto anche<br />

l’estradizione per sottoporre a giudizio il<br />

Perrotta per diversi ed ulteriori traffici di stupefacenti<br />

tra il Venezuela ed il Canada.<br />

E hanno anche scoperto che all’interno<br />

dei bagni <strong>del</strong>la struttura,<br />

erano depositate le venti<br />

piantine, all’interno di altrettante<br />

bottigliette di plastica tagliate<br />

a metà, alte una ventina<br />

di centimetri. Non sarebbe stato<br />

quello <strong>del</strong>l’ex asilo, comunque,<br />

l’habitat definitivo dove le<br />

piantine sarebbero diventate<br />

semi. Anche perchè, come in<br />

altri casi, gli ignoti detentori<br />

<strong>del</strong>la piantagione si preparavano<br />

a spostarle altrove. Come<br />

speravano almeno i Carabinieri,<br />

che comunque avevano come<br />

priorità quella di evitare anche<br />

che le piante potessero produrre<br />

la sostanza cannabinoide.<br />

Ovviamente, prima che raggiungessero<br />

un metro e mezzo,<br />

cioè la completa fioritura, sarebbero<br />

stati necessari almeno<br />

altri due mesi. Tra le piantine<br />

sequestrate dai Carabinieri, anche<br />

una «maschio», quella indicata<br />

appunto per favorire la<br />

fioritura. In un terreno poco distante<br />

dal luogo dove è avvenuto<br />

il sequestro, sono state<br />

rinvenute altre due piantine di<br />

droga, che avevano le stesse caratteristiche<br />

di quelle nella<br />

scuola. Non è la prima operazione<br />

che i militari <strong>del</strong>la Compagnia<br />

dei Carabinieri di Baiano<br />

compiono sul fronte <strong>del</strong>la<br />

lotta alla droga, non solo nella<br />

zona <strong>del</strong> Vallo di Lauro, ma anche<br />

ed in modo particolare nel<br />

Baianese, dove non sono mancati<br />

anche arresti e sequestri di<br />

sostanze stupefacenti dai militari<br />

agli ordini <strong>del</strong> capitano Raffaele<br />

Iacuzio.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

LAURO- «Scusi, dove eravamo rimasti».<br />

Il vicesindaco Boglione cita<br />

Tortora, che per lui resta sempre<br />

un grande italiano. Ovviamente<br />

anche una metafora <strong>del</strong><br />

«processo» e dei veleni che ha dovuto<br />

subire dopo aver decretato la<br />

sfiducia all'amministrazione Mazzocca.<br />

Il verdetto per Boglione lo<br />

ha dato l’elettorato. 312 preferenze,<br />

un record assoluto. L’ex assessore,<br />

oggi vicesindaco, ha battuto sè<br />

stesso, già primo nel 2011 con 228<br />

preferenze. Insomma, usando un<br />

paragone caro a qualche suo detrattore,<br />

la targa di Boglione non è<br />

stata facilmente leggibile.<br />

Partiamo proprio da questo: la<br />

davano per spacciato: pagherà il<br />

passaggio dall’altra parte, qualcuno<br />

diceva in campagna elettorale.<br />

Alla fine sembra andata proprio<br />

diversamente?<br />

Tutte le scelte compiute sono state<br />

supportate, anzi i cittadini ci hanno<br />

premiato, facendo sì che potessimo<br />

avere un ampio consenso non<br />

solo in numeri, ma anche morale e<br />

politico. Il risultato elettorale parla<br />

chiaro. La macchina <strong>del</strong> fango,<br />

messa in azione ad arte dai soliti<br />

mestieranti <strong>del</strong>la politica, non ha<br />

sortito gli effetti sperati. Anche perché<br />

è stato fin troppo chiaro il motivo<br />

che ci ha portato allo strappo<br />

nel 2012.<br />

Non sono mancati anche in campagna<br />

elettorale veleni. Lei era il<br />

famoso autista <strong>del</strong> bus verso l’agro<br />

nocerino?<br />

Solo attacchi gratuiti contro la mia<br />

persona. Sulla questione <strong>del</strong>la mobilità<br />

come per tutto il resto, è stato<br />

fatto un lavoro che ha portato i<br />

comuni disponibili ad aderire alla<br />

VALLO LAURO- BAIANESE- CAUDINA 10<br />

Rotondi, ecco la nuova giunta Vittorio:<br />

vice di Russo, Gallo presidente <strong>del</strong>l’assise<br />

ROTONDI- In una sala consiliare<br />

gremita, ieri a Rotondi si<br />

è celebrato il primo COnsiglio<br />

Comunale <strong>del</strong>la nuova amministrazione,<br />

quella guidata dal<br />

neoeletto sindaco Antonio<br />

Russo.<br />

Nel corso <strong>del</strong>la riunione, prima<br />

<strong>del</strong> solenne guiramento da parte<br />

<strong>del</strong> sindaco, si è insediata anche<br />

la nuova giunta. Il vice di<br />

Russo sarà l’assessore uscente<br />

Claudio Vittorio mentre andranno<br />

a completare la rosa degli<br />

assessori Bartolomeo Esposito<br />

e Nello Ilario. Le <strong>del</strong>eghe<br />

a ciascono di loro verran-<br />

Il vicesindaco Boglione: la nostra<br />

«rivoluzione» parte da Equitalia<br />

Il numero due <strong>del</strong>l’amministrazione: la macchina <strong>del</strong> fango contro di me ha fallito<br />

ATTILIO RONGA<br />

no assegnate nei prossimi giorni.<br />

Sinergia anche sul nome <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale.<br />

La scelta è ricaduta<br />

sulla figura di Pino Gallo e la<br />

maggioranza ha incassato anche<br />

i voti dei due consiglieri di<br />

minoranza, il capogruppo Raffaele<br />

Lanni e Gennaro Mainolfi.<br />

Una giunta, dunque, che<br />

sostanziamente non tradisce le<br />

aspettative e le sensazioni degli<br />

ultimi giorni.<br />

Unico neo, l’assenza in giunta<br />

di quote rosa. Pare che sia stata<br />

anche valutata la possibilità<br />

richiesta motivata di assumere personale,<br />

già ad avere il nulla osta dlell’Ormel,<br />

che ha autorizzato gli<br />

stessi enti ad inserire il personale,<br />

a definire l’eventuale procedura,<br />

che in questi giorni sarà perfezionata<br />

e definita. Quello che ancora<br />

non mi riesco a spiegare è il livore<br />

e l’odio, quello che ha portato a<br />

mettere in discussione un impegno<br />

a favore di padri di famiglia, solo<br />

perché lo portava avanti un avversario<br />

politico, ma soprattutto grave<br />

è stato giocare sulla pelle di lavoratori<br />

e padri di famiglia. Non<br />

riesco a spiegarmi dei comportamenti<br />

simili.<br />

Scusi, ma se la soluzione è a portata<br />

di mano, a cosa serve la proroga?<br />

Per quanto si stia lavorando in modo<br />

spedito e concreto, in considerazione<br />

<strong>del</strong> numero di personale in<br />

disponibilità, per la maggior parte<br />

di categoria A, più difficilmente col-<br />

di inserire tra gli assessori Giovanna<br />

Cioffi, prima tra i non eletti<br />

ma poi la proposta non sarebbe<br />

passata a monte.<br />

Infine i i consiglieri di opposi-<br />

locabile altrove, una proroga sarebbe<br />

solo la possibilità di lavorare<br />

con più serenità ad altre soluzioni.<br />

E per questo il sindaco, a differenza<br />

di chi parla solo, nel concreto<br />

e con l’aiuto <strong>del</strong>l’onorevole<br />

Meloni si è attivato facendo sì che<br />

l’emendamento giungesse alla<br />

Commissione Lavoro alla Camera.<br />

Anzi, chi ha soltanto parlato, si impegnasse<br />

con i propri livelli politici<br />

affinché l’emendamento giunga<br />

ad un esito positivo.<br />

A parte veleni e impegni sulla<br />

mobilità da cosa ripartirà, da dove<br />

aveva lasciato?<br />

Archiviato il problema mobilità, assicurare<br />

il lavoro ai ragazzi, diventato<br />

il nostro pensiero quotidiano,<br />

lavorerò in qualità di vicesindaco<br />

e per la competenza legata alle mie<br />

<strong>del</strong>eghe, a rafforzare in primis il<br />

rapporto con gli enti sovracomunali.<br />

A valorizzare il nostro patrimonio,<br />

con dei progetti <strong>del</strong>la Co-<br />

Mobilità, Mastroieni (FdI): al fianco<br />

<strong>del</strong> sindaco Bossone con atti concreti<br />

Nuovi spiragli sembrano aprirsi sul futuro dei<br />

circa 30 dipendenti <strong>del</strong> Comune di Lauro collocati<br />

in disponibilità. A riferirlo è la giovanissima<br />

coordinatrice di Fratelli<br />

d’Italia “Vallo Lauro-Baianese”,<br />

Alessia Mastroieni,<br />

di rientro da Roma: «Contrariamente<br />

alle chiacchiere<br />

di qualche politico<br />

locale che ha messo in<br />

dubbio l’attenzione <strong>del</strong>l’onorevole<br />

Cirielli su questo<br />

problema in quanto<br />

non espressione politica<br />

<strong>del</strong> Vallo, siamo riusciti ad<br />

individuare proprio grazie<br />

al nostro parlamentare,<br />

oggi componente <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

di Presidenza <strong>del</strong><br />

Consiglio a Montecitorio,<br />

due enti territoriali di base <strong>del</strong> salernitano disposti<br />

ad assorbire esuberi <strong>del</strong> comune di Lauro.<br />

Si tratta dei comuni di Nocera Inferiore e di<br />

San Valentino Torio, che nei giorni scorsi hanno<br />

anche avviato le procedure amministrative per<br />

garantire l’integrazione di nuovi dipendenti nei<br />

loro rispettivi organici. Un’altra importante iniziativa<br />

è stata poi effettuata dal nostro capogruppo<br />

alla Camera, Giorgia Meloni, che nei giorni<br />

scorsi ha presentato alla XI<br />

Commissione Lavoro <strong>del</strong>la Camera<br />

dei Deputati la richiesta<br />

di proroga <strong>del</strong>la collocazione<br />

in disponibilità per ulteriori<br />

sei mesi, visto che il 30 giugno<br />

scade la fruizione <strong>del</strong>l’indennità.<br />

Non sappiamo certamente<br />

come andrà a finire, ma<br />

una cosa è certa: continueremo<br />

a lavorare con impegno,<br />

assiduità e in piena sinergia<br />

con il sindaco di Lauro, Antonio<br />

Bossone, affinché i dipendenti<br />

comunali in disponibilità<br />

trovino collocazione nel mondo<br />

<strong>del</strong> lavoro». Per la coordinatrice<br />

di Fratelli d’Italia “Vallo Lauro-Baianese”<br />

la priorità va data ai mobilitati comunali,<br />

senza però perdere di vista la crescita <strong>del</strong> territorio.<br />

«In tal senso, - precisa la Mastroieni - condividiamo<br />

e sosteniamo appieno il programma<br />

amministrativo di Antonio Bossone».<br />

zione hanno fatto gli auguri al<br />

nuovo esecutivo, assicurando<br />

che saranno vigili rispetto all’attività.<br />

Infine registriamo l’intervento<br />

<strong>del</strong> consigliere Tonino Campanile<br />

il quale in un precedente<br />

articolo era stato mensionato<br />

tra i tre consiglieri <strong>del</strong>la maggioranza<br />

uscente che avevano<br />

siglato un accordo per elettorale<br />

con il sindaco.<br />

Il nome di Campanile è stato<br />

confuso con quello di Saccomando<br />

mentre Campanile in<br />

Consiglio Comunale rappresenterà<br />

il Partito Democratico.<br />

munità Europea, ed in questo sarò<br />

affiancato a titolo gratuito da tecnici<br />

e professionisti, che operano e<br />

monitorano costantemente tutte le<br />

offerte <strong>del</strong>la programmazione comunitaria.<br />

Per quanto riguarda i<br />

tributi non dovrà essere come il settore<br />

che vampirizza i cittadini. Anzi,<br />

saremo pronti ad ascoltarli, tenendo<br />

in considerazione anche la<br />

grave congiuntura economica. Nella<br />

riprogrammazione <strong>del</strong> settore<br />

proprio su questo aspetto ci saranno<br />

iniziative che daranno epiù garanzie<br />

ai cittadini e maggiore risparmio<br />

al Comune. Rivedendo anche<br />

il rapporto con la riscossione Equitalia».<br />

E sarà sicuramente una<br />

sfida importante.<br />

I genitori si autofinanziano<br />

Spazio verde alle Materne<br />

LAURO – Ieri mattina presso la scuola materna<br />

di Migliano si è svolta l’inaugurazione<br />

<strong>del</strong> nuovo spazio giochi <strong>del</strong>l’asilo, per<br />

dare ai piccoli scolaretti la possibilità di giocare<br />

in sicurezza nell’edificio scolastico. Questa<br />

iniziativa è stata interamente finanziata<br />

dai genitori dei bambini e da alcuni sponsor<br />

dei commercianti di Lauro che hanno<br />

avvertito l’urgenza, piuttosto che l’esigenza<br />

di ristrutturare un’importante area di<br />

quella che è considerata la seconda casa dei<br />

bambini che la frequentano. Si tratta nello<br />

specifico <strong>del</strong>la ristrutturazione di un’area<br />

<strong>del</strong>la scuola adeguata con prato sintetico,<br />

installata e messa in condizione stesso da<br />

alcuni genitori. Iniziativa che è nata prima<br />

<strong>del</strong>l'avvento <strong>del</strong>la nuova amministrazione<br />

AVELLA/IL SINDACO BACCHETTA IL CENTROSINISTRA<br />

Caso canoni agricoli<br />

l’ira di Biancardi:<br />

falsità dal centrosinistra<br />

AVELLA- «Le proposte <strong>del</strong>la minoranza<br />

sull’enfiteusi? Le sto ancora aspettando».<br />

Domenico Biancardi è a<br />

dir poco sorpreso da quello che i rappresentanti<br />

<strong>del</strong> centrosinistra hanno<br />

sostenuto dopo l’ultima riunione <strong>del</strong><br />

civico consesso. Altro che dietrofront,<br />

spiega il sindaco di Avella, la decisione<br />

è nient’altro che il frutto di un<br />

confronto avviato dalla maggioranza<br />

con i titolari dei fondi. E il sindaco<br />

ricostruisce anche i passaggi che<br />

hanno portato alla definizione <strong>del</strong>la<br />

vicenda. «Abbiamo avuto un incontro<br />

con i proprietari dei terreni. Quello<br />

a cui hanno partecipato numerosi<br />

rappresentanti <strong>del</strong> Comitato nato<br />

ad Avella per definire insieme a noi<br />

una soluzione adeguata sul caso dei<br />

canoni pregressi. Incontro al quale,<br />

e che per la stessa volontà dei genitori, ad<br />

eccezione <strong>del</strong>l'autorizzazione assegnata dal<br />

commissario prefettizio non ha visto altri<br />

coinvolgimenti da parte di rappresentanti<br />

politici locali. Anche perchè è avvenuta proprio<br />

in campagna elettorale. E ieri mattina<br />

non c'erano rappresentanti istituzionali. Un<br />

esempio di come sia possibile anche contribuire<br />

a far crescere spazi, come quello<br />

<strong>del</strong>la scuola e dei bambini, con iniziative<br />

che hanno visto impegnati imprenditori e<br />

privati. I genitori ora puntano a riprendere<br />

anche il piccolo orto che si trova alle spalle<br />

<strong>del</strong>l’istituto. Quello dove i bambini potrebbero<br />

anche iniziare a fare educazione al rispetto<br />

<strong>del</strong>la natura e a coltivare e adottare<br />

una pianta.<br />

mi preme ribadire, erano assenti i<br />

rappresentanti <strong>del</strong>la minoranza. Per<br />

cui non comprendo a quale titolo essi<br />

oggi parlino di vittoria <strong>del</strong> centrosinistra:ma<br />

dove e quando?». Insomma,<br />

una vera e propria verità opposta<br />

a quella di Palmieri e dei rappresentanti<br />

<strong>del</strong> centrosinistra.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Irno service, Guacci: il sindaco<br />

non ha nessuna responsabilità<br />

SOLOFRA - «La responsabilità <strong>del</strong>l'annullamento<br />

<strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera assembleare<br />

<strong>del</strong> 27 luglio 2012 con cui erano stati eletti<br />

quali componenti <strong>del</strong> Consiglio di<br />

Amministrazione Federico Pirolo, Francesco<br />

De Girolamo e Franco Coppola.<br />

A fare chiarezza il capogruppo di maggioranza<br />

di Solofra Domani, Maria Luisa<br />

Guacci. «L'amministrazione, nella<br />

persona <strong>del</strong> sindaco, ha partecipato alla<br />

riunione come socio di maggioranza.<br />

L'eccezione sollevata dal signor Pio Gagliardi<br />

tramite ricorso al procedimento<br />

arbitrale è relativa alla irritualità <strong>del</strong>la<br />

convocazione per due soli soci. Le nor-<br />

MERCOGLIANO - «Un laboratorio<br />

civico Pdl - Pd per creare<br />

una alternativa alla attuale all’Amministrazione<br />

Carullo».<br />

E’ la proposta di Bruno Gambar<strong>del</strong>la,<br />

segretario cittadino<br />

<strong>del</strong> Pd di Mercogliano e dirigente<br />

provinciale <strong>del</strong> Pd, che<br />

precisa: «Noi partiamo dalla<br />

comune opposizione a questa<br />

amministrazione e abbiamo come<br />

obiettivo la formazione di<br />

una lista unitaria che possa<br />

proporre una alternativa democratica.<br />

Dunque per prima cosa da un<br />

analisi <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

Carullo viene<br />

fuori che sono stati tre anni disastrosi:<br />

da una parte il populismo<br />

più sfacciato, dall’altro la<br />

cattiva gestione, per esempio<br />

ricordo ultimamente gli errori<br />

macroscopici commessi nella<br />

redazione <strong>del</strong> bilancio e bilancio.<br />

Noi dunque in vista <strong>del</strong>le prossime<br />

elezioni vogliamo avviare<br />

un percorso civico partendo da<br />

questo presupposto - continua<br />

Gambar<strong>del</strong>la.<br />

Del resto - spiega ancora Gambar<strong>del</strong>la<br />

- non sono di quelli<br />

che chiedono che la politica<br />

faccio un passo indietro ma se<br />

mai di lato. Non sono un amatore<br />

<strong>del</strong> civismo strictu senso,<br />

credo nel ruolo dei partiti, nella<br />

politica fatta dai partiti.<br />

Nel caso di Mercogliano il comunque<br />

denominatore tra Pd e<br />

Pdl è il passato di opposizione<br />

a Carullo e le battaglie che abbiamo<br />

condiviso come quella<br />

MONTEMILETTO - A Montemiletto,<br />

dal prossimo mese, inizia<br />

la raccolta porta a porta <strong>del</strong>l’olio<br />

vegetale esausto. I cittadini<br />

sono pregati di porre, nel giorno<br />

previsto dal Comune, la tanichetta<br />

da 5 litri (precedentemente<br />

consegnata gratuitamente)<br />

piena di olio esausto. L'olio<br />

esausto di origine vegetale, pur<br />

non pericoloso in sè, se disperso<br />

nell'ambiente causa gravi<br />

danni alla flora e alla fauna. Analogamente,<br />

se smaltito attraverso<br />

la rete fognaria, raggiunge<br />

gli impianti di depurazione, causando<br />

a essi gravi danni con un<br />

elevato costo economico.<br />

Infatti questa raccolta consente<br />

notevoli vantaggi economici.<br />

Attraverso i processi di trattamento<br />

e riciclo si ottengono prodotti<br />

ad elevato valore aggiunto,<br />

quali lubrificanti vegetali per<br />

macchine agricole, combustibile<br />

per recupero energetico ed altri<br />

prodotti.<br />

La raccolta di olio sarà sostenu-<br />

me statutaria durante la seduta sono<br />

state tutte rispettate e il consiglio di amministrazione<br />

eletto in modo democratico.<br />

Del resto - osserva l'avvocato Guacci -<br />

la procedura non corretta è stata predisposta<br />

dall’ex presidente <strong>del</strong>l'Irno, che<br />

era espressione <strong>del</strong>l'amministrazione<br />

precedente, quella <strong>del</strong> sindaco Antonio<br />

Guarino.<br />

Ora è chiaro che l'attuale primo cittadino<br />

non ha nessuna responsabilità. E il<br />

lodo non è stato ancora omologato dal<br />

presidente <strong>del</strong> tribunale è dunque non è<br />

ancora efficace. In carica dunque rima-<br />

per il Centro Mercogliano. Ci rivolgiamo<br />

anche società civile,<br />

e alle tante associazioni che o-<br />

ta da una campagna di sensibilizzazione<br />

a partire dalle scuole<br />

facendo riferimento al nostro<br />

esercito di ecologisti, che sono i<br />

bambini, per i quali abbiamo il<br />

dovere di creargli un mondo migliore.<br />

Si realizza ciò, grazie alla<br />

convenzione tra la Ecolit tra-<br />

HINTERLAND 11<br />

perano sul territorio.<br />

Ci proponiamo di presentare<br />

un unico candidato che a pre-<br />

sporti srl e l ‘amministrazione.<br />

Il Comune di Montemiletto è noto<br />

anche per i successi e i buoni<br />

risultati <strong>del</strong>la raccolta differenziata,<br />

infatti bisogna darne merito<br />

all'Amministrazione che ha<br />

saputo concretizzare in pochi anni<br />

la raccolta porta a porta.<br />

ne ancora Federico Pirolo.<br />

E poi - continua ancora Guacci - da<br />

quando si è costituito il nuovo consiglio<br />

di amministrazione sono stati raggiunti<br />

dei buoni risultato: il risanamento dei<br />

conti e l’efficientamento dei servizi.<br />

Non credo ci sia nulla da eccepire in<br />

merito sulla gestione <strong>del</strong>la società. Le<br />

contestazioni di Gagliardi sono dovute<br />

al fatto che all’interno <strong>del</strong>la società non<br />

è entrato nessun componente di sua espressione.<br />

Spero ora che in futuro ci<br />

sia una atteggiamento collaborativo e di<br />

sostegno per il bene comune, e il livore<br />

venga messo da parte».<br />

Nel consiglio di amministrazione ci sono<br />

Federico Pirolo, Francesco De Girolamo<br />

e Franco Coppola; presidente <strong>del</strong><br />

consiglio di amministrazione, il dott. Federico<br />

Pirolo; nominati quali componenti<br />

<strong>del</strong> collegio sindacale il dott. Fi-<br />

Gambar<strong>del</strong>la: laboratorio civico<br />

per creare l’alternativa a Carullo<br />

Il segretario cittadino: un progetto Pd-Pdl con la società civile, nessun inciucio<br />

REDAZIONE<br />

scindere dalla sua appartenenza<br />

al Gruppo di Liberi per Mercogliano<br />

<strong>del</strong> Pd e Patto per<br />

Mercogliano <strong>del</strong> Pdl. Non si<br />

tratta di una ammucchiata, o di<br />

un inciucio - avverte Gambar<strong>del</strong>la.<br />

Noi prendiamo le distanze<br />

dalla pseudopposizione <strong>del</strong><br />

Centrosinistra per Mercogliano<br />

che in questi anni ha tenuto un<br />

comportamento subdolo, nei<br />

confronti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

senza mai adottare scelte chiare,<br />

forti., ma sempre fiancheggiando<br />

gli uomini <strong>del</strong> sindaco<br />

Carullo. A noi interessa un progetto<br />

che sia strutturato proprio<br />

per creare un alternativa decisa».<br />

Adamo: fallito il laboratorio Pd- Udc<br />

Pacia: sono in cerca solo di poltrone<br />

ATRIPALDA - Continuano le reazioni sulla crisi<br />

nella maggioranza apertasi dopo la decisione <strong>del</strong><br />

sindaco Paolo Spagnuolo di votare al Consiglio<br />

di amministrazione la lista <strong>del</strong> Pd al posto di quella<br />

<strong>del</strong>l’Udc. Una scelta che ha provocato<br />

le reazioni <strong>del</strong> gruppo <strong>del</strong>l’Udc<br />

che ha rassegnato in blocco le <strong>del</strong>eghe.<br />

«L’ennesima crisi. Lo avevamo detto<br />

sin dall’inizio dalla nascita di questa<br />

maggioranza troppo eterogenea -<br />

commenta l’esponete di Sel e ed ex<br />

assessore comunale, Luigi Adamo.<br />

Si trattava di una armata brancaleone -a ggiunge<br />

ancora Adamo. Hanno tentato di amministrare<br />

con giochi di prestigio. Hanno provato a cambiare<br />

le carte in tavole, a i mescolare i ruoli, perdendo<br />

continuamente pezzi.<br />

Questo nuovo scontro segna l’inizio <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong>l’esperimento<br />

politico che ha visto assieme Udc<br />

Montemiletto, dal prossimo mese<br />

al via la raccolta degli olii esausti<br />

e Pd. Un laboratorio politico che ha dato risultati<br />

molto <strong>del</strong>udenti e nelle ultime elezioni ha caratterizzato<br />

Solofra e Atripalda.<br />

Oggi è la città che ne risente. Del resto molto dipende<br />

anche da quello che sta succedendo<br />

a d Avellino. In sostanza ad<br />

Atripalda siamo ancora legati a logiche<br />

di potere vecchie e superate.<br />

Credo che questa amministrazione si<br />

sia dimostrata la peggiore di questi<br />

ultimi anni. Ma ora siamo arrivati alla<br />

fine».<br />

Ad intervenire anche il consigliere di<br />

opposizione, il socialista Ulderico Pacia: «Dicono<br />

che non sono in cerca di poltrone. Ma la verità<br />

è che lo strappo si è consumato proprio sugli incarichi.<br />

Fossi il sindaco Spagnuolo andrei subito<br />

alle elezioni. Si va avanti da ormai troppo tempo<br />

con questa storia. Sarà la gente a giudicare e decidere».<br />

lippo Paone, il rag. Ermelindo Ginolfi<br />

ed il dott. Francesco Garzilli, quali sindaci<br />

effettivi, nonché il dott. Mario Cresta<br />

ed il dott. Vincenzo D’Alessandro,<br />

quali sindaci effettivi; nominato presidente<br />

<strong>del</strong> collegio sindacale, il dott. Filippo<br />

Paone.<br />

RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO<br />

Dirigenza scolastico<br />

Pratola contro Prata<br />

il sindaco Tenneriello:<br />

non è la soluzione<br />

PRATA - «Non è uno scontro tra<br />

Prata e Pratola, io voglio solo<br />

tutelare gli interessi <strong>del</strong> mio<br />

paese». Il sindaco Gaetano Tenneriello<br />

si dice rammaricato<br />

<strong>del</strong>la notizia <strong>del</strong> ricorso al Consiglio<br />

di Stato da parte <strong>del</strong> comune<br />

di Pratola Serra con la<br />

quale si dispone al’nnullamento<br />

<strong>del</strong>l’accorpamento <strong>del</strong>l’Istituto<br />

comprensivo di Prata Principato<br />

Ultra con quello di Pratola<br />

Serra.<br />

Il Tar Campania ha notificato il<br />

29 maggio al Comune di Pratola<br />

Serra la sentenza di annullamento<br />

<strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong>la<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la giunta regionale<br />

<strong>del</strong>la Campania n. 11 <strong>del</strong><br />

30.01.2012 , <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera di<br />

giunta regionale <strong>del</strong>la Campania<br />

n. 36 <strong>del</strong> 14.02.2012, <strong>del</strong>la<br />

<strong>del</strong>ibera di giunta <strong>del</strong>la Provincia<br />

<strong>del</strong> 26 gennaio <strong>del</strong> 2012 adottata<br />

dalla Direzione scolastica<br />

regionale per la Campania,<br />

Il Tar Campania con ordinanza<br />

n. 01830/2012 Registro Generale<br />

ha pronunciato la sospensione<br />

<strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la <strong>del</strong>iberazione<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale<br />

n. 11/20. Accogliendo il ricorso<br />

<strong>del</strong> Comune di Prata di<br />

Principato Ultra. Ma l'amministrazione<br />

di Pratola ha deciso<br />

ore di proporre l'appello al<br />

Consiglio di Stato.<br />

Per il sindaco Tenneriello, «una<br />

decisione incomprensibile,<br />

di cui non intende le motivazioni.<br />

«Non si tratta di mettere<br />

i comuni l’uno contro l’altro<br />

ma di assicurare il bene <strong>del</strong>la<br />

nostra collettività. Si potevano<br />

scegliere altre soluzioni».<br />

brevi<br />

Solofra, dal 18<br />

al via le attività<br />

<strong>del</strong>la ludoteca<br />

SOLOFRA - La data per le iscrizioni<br />

è stata prorogata fino a martedì<br />

18 giugno.<br />

Sarà possibile iscriversi i giorni lunedì-<br />

mercoledì - venerdì presso<br />

l'ufficio <strong>del</strong>l'Assessore alla Pubblica<br />

Istruzione dalle ore 16.00 alle<br />

18.00.<br />

Ed inoltre i giorni lunedì- mercoledì<br />

- venerdì dalle ore <strong>09</strong>.30 alle ore<br />

12.00, ed i giorni martedì- giovedì<br />

dalle 16.00 alle 17.30, presso l'Ufficio<br />

Politiche Sociali. Si fa presente<br />

che all'atto <strong>del</strong>l'iscrizione deve essere<br />

presentato il certificato di sana<br />

e robusta costituzione.Per informazioni<br />

telefonare allo 0825/582422.<br />

Il ventiquattro<br />

il concorso<br />

per i Vigili urbani<br />

SOLOFRA - Fissate per il prossimo<br />

ventiquattro giugno le prove per la<br />

selezione dei candidati per il ruolo di<br />

comandante <strong>del</strong>la polizia municipale.<br />

Si tratta di selezionare un funzionario<br />

a tempo pieno assunto a tempo<br />

indeterminato. Questo l’elenco<br />

degli ammessi: De simone Luigi, Ferraro<br />

Annamaria, Salvato Donato,<br />

Giordano Luigi, Cucumile Pietro. Elenco<br />

non ammessi: Palmese Paola,<br />

Testaverde Fulvio, Caschili Efisio Alessandro,<br />

Giannetta Domenico,<br />

D’arco Teresa, Torre Giovanni. elenco<br />

ammessi con riserva: Picone Sebastiano,<br />

Bellobuono Anna, Volpicelli<br />

Vincenzo.<br />

Nuove regole<br />

al cimitero<br />

di Atripalda<br />

Atripalda - A partire dal 10 giugno<br />

entrerà in vigore il nuovo<br />

orario estivo <strong>del</strong> Cimitero di Atripalda<br />

, che meglio si adatta<br />

alle esigenze <strong>del</strong>la collettività.<br />

Con ordinanza immediatamente<br />

esecutiva i nuovi ingressi saranno<br />

così gestiti:<br />

Dalle ore 8.30 alle ore 12. ed il<br />

pomeriggio dalle ore 16. alle ore<br />

18.30. E' disposto inoltre l'avviso<br />

alla cittadinanza mediante<br />

affissione per 30 giorni consecutivi<br />

all'Albo pretorio comunale,<br />

affissione presso il cimitero<br />

e pubblicazione sul sito internet.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Ieri l’insediamento <strong>del</strong>l’amministrazione comunale. La Mascolo per le quote rosa<br />

Marzano, la nuova squadra<br />

di Greco, Moschiano il vice<br />

REDAZIONE<br />

MARZANO DI NOLA- Si è insediata<br />

ufficialmente la nuova<br />

Amministrazione Comunale di<br />

Marzano di Nola.<br />

Nella serata di ieri, nell’aula<br />

Consiliare il Sindaco Trifone<br />

Greco al termine <strong>del</strong> Giuramento<br />

per la quale a pronunciato le<br />

seguenti parole : giuro solennemente<br />

di essere fe<strong>del</strong>e alla costituzione<br />

italianafra gli applausi<br />

<strong>del</strong>la popolazione accorsa<br />

in massa ha presentato gli indirizzi<br />

Programmatici di Governo<br />

approvati all’unanimità dai<br />

consiglieri Comunali mentre<br />

successivamente Greco ha annunciato<br />

la Composizione <strong>del</strong>la<br />

Nuova Giunta composta da Antonio<br />

Moschiano Vicesindaco<br />

con <strong>del</strong>ega alle attività produttive<br />

e Giuseppina Mascolo come<br />

quota rosa <strong>del</strong> Consiglio Assessore<br />

alle Politiche Sociali ed<br />

alle Politiche Scolastiche. Inoltre<br />

hanno ricevuto <strong>del</strong>eghe anche<br />

i restanti Consiglieri Comunali<br />

come di seguito riportato:<br />

Antonio Sangermano che successivamente<br />

sarà nominato<br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio e stato<br />

<strong>del</strong>egato alle Politiche e Giovanili<br />

ed al Personale, Alessandro<br />

Caiazzo Sport, Turismo e<br />

Spettacolo Antonio Ariano Cultura<br />

e Ambiente, Rocco Fatibene<br />

Politiche Europee, tra le discussione<br />

all’ordine <strong>del</strong> Giorno<br />

le elezioni <strong>del</strong>la Commissione Elettorale<br />

e dei Rappresentati agli<br />

Enti sovra comunali per la<br />

quale sono stati eletti Antonio<br />

IRPINIA 12<br />

Moschiano e Sangermano componenti<br />

titolari <strong>del</strong>la Commissione<br />

Elettorale, Caiazzo Alessandro<br />

e Rocco Fatibene sono<br />

stai eletti come supplenti, mentre<br />

Alessandro Caiazzo e Stato<br />

eletto quale rappresentate per<br />

l’ATO, Rocco Fatibene rappresentante<br />

<strong>del</strong> Piano di Zona e<br />

<strong>del</strong>l’Unione dei Comune per la<br />

quale e stato eletto anche Antonio<br />

Ariano.<br />

Il Sindaco a caldo ha messo in<br />

evidenza com la nuova squadra<br />

di governo insediatasi ieri sera<br />

assume l’impegno di dedicare<br />

tutte le proprie energie per la<br />

crescita <strong>del</strong>la nostra Comunità.<br />

Altavilla, accusato di spacciare coca<br />

Trentasettenne assolto dopo due anni<br />

ALTAVILLA IRPINA- Assolto dall’accusa di concorso<br />

in detenzione di cocaina ai fini<br />

<strong>del</strong>lo spaccio. Questa la decisione<br />

<strong>del</strong> giudice monocratico <strong>del</strong> Tribunale<br />

di Avellino nei confronti di<br />

Vincenzo Fortunato, nato da Acerra<br />

nel 1975 e residente ad Altavilla.<br />

L’uomo era stato arrestato nell’ottobre<br />

<strong>del</strong> 2011 dagli agenti <strong>del</strong>la Mobile<br />

di Benevento. Nei suoi confronti<br />

la Procura di Avellino aveva chiesto<br />

una condanna a sei anni di reclusione.<br />

Il magistrato ha invece accolto le conclusioni<br />

<strong>del</strong> suo difensore, il penalista Alberico Villani. La<br />

vicenda risale al 2011, quando i due, partiti da Benevento<br />

per poi recarsi a San Giorgio <strong>del</strong> Sannio,<br />

poi a Napoli nel quartiere Forcella piazza "storica"<br />

<strong>del</strong>lo spaccio partenopeo ed infine, ritornare nel<br />

Sannio. Il momento decisivo <strong>del</strong>l'operazione antidroga<br />

è avvenuta nei pressi <strong>del</strong> casello<br />

di "Avellino Est": i due spacciatori<br />

hanno imboccato la vecchia<br />

viabilità che collega Avellino<br />

con Benevento. Bloccata l'auto,<br />

gli occupanti sono stati identificati<br />

per i due arrestati. Nel corso <strong>del</strong>la<br />

perquisizione personale, sotto<br />

l'ascella sinistra di De Iasio, è stato<br />

rinvenuto un involucro di carta<br />

bianca chiuso con il nastro adesivo<br />

marrone, contenente una palla di cocaina<br />

<strong>del</strong> peso di 45,362grammi destinata non ai singoli<br />

consumatori ma agli spacciatori <strong>del</strong>la città. Nel vano<br />

portaoggetti <strong>del</strong> cruscotto vi era un coltello a serramanico<br />

in acciaio con una lama di 8 cm, tre telefoni<br />

cellulari e 670euro in contanti.<br />

Rubinaccio alla guida<br />

<strong>del</strong> Mir in Irpinia<br />

La nomina di Samorì<br />

VALLO LAURO- Giuseppe Rubinaccio<br />

è stato nominato ieri<br />

mattina a Napoli coordinatore<br />

provinciale <strong>del</strong> Mir, i Moderati<br />

in rivoluzione guidati da Giampiero<br />

Samorì. Ed è stato proprio<br />

il presidente <strong>del</strong> movimento,<br />

presente alla manifestazione<br />

che si è svolta al business<br />

center al Centro Direzionale,<br />

ad indicare il trentacinquenne<br />

ex dirigente provinciale<br />

<strong>del</strong> Pdl alla guida <strong>del</strong> suo<br />

movimento, che tra pochi mesi<br />

diventerà partito, nella provincia<br />

di Avellino. Sarà lui a<br />

dover gestire la fase di trasformazione<br />

<strong>del</strong> movimento insieme<br />

al segretario regionale Amedeo<br />

Giglio e al vicesegretario<br />

Del Giudice, attuale sindaco<br />

di Striano. «Sono onorato di<br />

questa nomina-spiega Rubinaccio-<br />

e la dedico ai miei 600<br />

elettori, che mi hanno consentito<br />

di avere un ruolo ed una<br />

grande opportunità in favore di<br />

queste terre». Sono onorato anche<br />

per il fatto che sia stato<br />

proprio il presidente Samorì ad<br />

indicarmi. Sapremo sicuramente<br />

costruire un gruppo solido<br />

e impegnato a dare risposte<br />

al territorio. Quello che noi<br />

ascolteremo e a cui andremo<br />

incontro anche attraverso l’attività<br />

dei nostri parlamentari.<br />

«Tale intesa verte su diversi<br />

punti fondamentali, tra questi<br />

la presentazione al Parlamento,<br />

da parte dei parlamentari<br />

collegati con il Mir, dei primi<br />

sette progetti più urgenti di<br />

riforma strutturale <strong>del</strong>lo Stato<br />

IERI A NAPOLI<br />

(sicurezza di riorganizzazione<br />

<strong>del</strong>le forze di polizia italiane,<br />

ambiente, scuola, sanità, occupazione,<br />

imposizione fiscale,<br />

piano turistico di sviluppo<br />

economico elevato <strong>del</strong>le regioni<br />

meridionali italiane).<br />

Rubinaccio potrebbe presto incontrarsi<br />

anche con Walter Ferrazza,<br />

Sottosegretario agli Affari<br />

Regionali ed Autonomie<br />

Welfare <strong>del</strong> Mir.<br />

«Gli impegni con la nostra collettività<br />

sono quelli di giungere<br />

ad una vera e propria politica<br />

a favore <strong>del</strong>la gente, non dei<br />

pochi. Ma quello che a me preme<br />

di più è il lavoro per trovare<br />

soluzioni contro la crisi.<br />

Quella che anche nella nostra<br />

provincia sta uccidendo tanti<br />

onesti lavoratori, imprenditori<br />

e padri di famiglia. E’ il momento<br />

di dare risposte concrete<br />

su questo fronte».


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Grottaminarda, concerto di fine anno<br />

all’istituto scolastico “Giovanni XXIII”<br />

GrottaminardaGROTTAMINARDAFrigento<br />

per la Festa dei piccoli comuni di Legambiente,<br />

l'orchestra <strong>del</strong>la Scuola Secondaria<br />

di 1° grado Giovanni XXIII di Grottaminarda<br />

si è cimentata nel concerto di fine anno.<br />

Per l'occasione presentata dal dirigente Angelo<br />

Cobino una nuova interessante pubblicazione:<br />

“Itinerario turistico- culturale”.<br />

L'aula magna <strong>del</strong>l'istituto era gremita dai<br />

genitori dei piccoli strumentisti, circa 50 elementi<br />

tra violini, clarinetti, flauti traversi<br />

oltre ai solisti alternatisi al pianoforte. Esibizione<br />

anche degli studenti <strong>del</strong> primo anno,<br />

mostratisi già padroni <strong>del</strong>lo strumento<br />

ARIANO IRPINO È tempo di regole<br />

sul Tricolle ed entra a regime<br />

il nuovo sistema di controllo<br />

<strong>del</strong>la sosta affidato all’Azienda di<br />

Mobilità Ufitana. Da domani, lunedì<br />

10 luglio, gli automobilisti arianesi<br />

e <strong>del</strong> circondario dovranno<br />

munirsi di ticket e dovranno<br />

aver rispetto <strong>del</strong>le indicazioni dettate<br />

dalla segnaletica evitando di<br />

ritrovarsi un bollettino sul cruscotto<br />

<strong>del</strong>la propria vettura. Si dovranno<br />

acquistare, in definitiva,<br />

nuovamente i cosiddetti “grattini”<br />

che d’ora in poi saranno unici:<br />

sia per la sosta nel parcheggio<br />

coperto <strong>del</strong> Calvario sia per quelli<br />

a raso. Biglietto a tempo, quindi,<br />

ed ogni ora costerà cinquanta<br />

centesimi. Mentre bisogna dimenticare<br />

la tecnologia dei parcometri<br />

che, seppur ancora istallati,<br />

non si prevede entreranno in<br />

funzione.<br />

A controllare il perimetro urbano<br />

e i diversi livelli <strong>del</strong> parcheggio<br />

coperto, ci saranno gli addetti Amu<br />

che rispetteranno una turnazione:<br />

due controllori per il turno<br />

mattutino e due per quello pomeridiano<br />

fino alle ore 20. Saranno<br />

facilmente riconoscibili<br />

grazie alla classica divisa aziendale<br />

oltre all’utilizzo <strong>del</strong>la pettorina<br />

luminescente da ausiliare <strong>del</strong><br />

traffico. «Dalla prossima settimana<br />

sarà avviata una campagna di<br />

lotta all’evasione tariffaria – fanno<br />

sapere dalla direzione Amu -.<br />

I dipendenti <strong>del</strong>l’azienda ufitana<br />

gireranno in città alla ricerca dei<br />

cosiddetti “portoghesi”. Fino ad<br />

ora, l’automobilista era disorientato<br />

fra grattini, parcometri non<br />

funzionanti, e voci diffuse che i<br />

controlli non avvenivano». Dal-<br />

grazie all'impegno e alla dedizione dei docenti:<br />

Angelo Abruzzese per il clarinetto,<br />

Lucia Cardinale per il pianoforte, Rosita Di<br />

Sisto per il violino e Maria Rosaria Cardinale<br />

per il flauto. Tra l'altro proprio quest'anno<br />

il Corso di strumento musicale presso<br />

la scuola “Giovanni XXIII” ha raggiunto<br />

il traguardo dei 10 anni. Di grande piacevolezza<br />

il repertorio proposto con l'apertura<br />

dedicata all'Inno di Mameli, brani classici,<br />

qualche swing e studi tecnici per i diversi<br />

strumenti protagonisti. Molto interessante<br />

la pubblicazione “Itinerario turisticoculturale”<br />

realizzata nell'ambito <strong>del</strong> Pon<br />

l’Amu divulgano le novità così da<br />

avvisare in tempo l’utenza. Ma il<br />

direttore facente funzione, Gerardo<br />

Caccese, in nome <strong>del</strong>l’Azienda<br />

lancia anche un appello al-<br />

ARIANO/UFITA 13<br />

l’Amministrazione Comunale e al<br />

corpo <strong>del</strong>la Polizia Municipale affinché<br />

si badi a ripristinare e aggiornare<br />

la segnaletica verticale e<br />

orizzontale che generano un bel<br />

po’ di confusione. In tal modo<br />

giunge a conclusione di un braccio<br />

di ferro fra Comune e Amu<br />

per la gestione dei parcheggi a pagamento.<br />

L’azienda una parte avanzata la<br />

proposta per incrementare l’introito<br />

<strong>del</strong>le somme destinate a ridurre<br />

il disavanzo accumulato<br />

dalle passate gestioni e dall’altra<br />

il Comune, che pur essendo orientativamente<br />

d’accordo intendeva<br />

vederci chiaro prima di autorizzare<br />

l’operazione perché avrebbe<br />

dovuto rinunciare alla voce<br />

attiva di oltre centomila euro<br />

“Le(g)ali al Sud” C3, interventi di educazione<br />

ambientale, interculturale, sui diritti umani,<br />

sulla legalità e sul lavoro” realizzato<br />

in gemellaggio con l'Istituto Comprensivo<br />

“Pascoli” di Frigento e la scuola Secondaria<br />

di 1° grado “Pascoli” di Voghera. L'Istituto<br />

di ricerca “Biogem” è stato partner di<br />

alto profilo culturale e scientifico <strong>del</strong> progetto.<br />

La pubblicazione vuole essere un<br />

Parcheggi affidati all’Amu<br />

Da lunedì tornano i ticket<br />

Ariano, l’azienda <strong>del</strong>egata per riscuotere la sosta nei parcheggi coperti e a raso. Tolleranza zero<br />

REDAZIONE IRPINIA<br />

Ariano, in zona<br />

Camporeale:<br />

disagi e degrado<br />

ARIANO IRPINO- Periferia di<br />

nord-est trascurata. I cittadini di<br />

località Camporeale lamentano<br />

disagi per la cattiva distribuzione<br />

dei punti luce sul territorio, con<br />

zone fortemente illuminate senza<br />

che ve ne siano le necessità,<br />

come ad esempio davanti alla stazione<br />

ferroviaria di Pianerottolo,<br />

e zone buie nonostante la presenza<br />

<strong>del</strong>le abitazioni. Intanto è<br />

da segnalare l’intervento <strong>del</strong>l’assessore<br />

ai lavori pubblici <strong>del</strong> comune<br />

di Ariano, Giuliana Franciosa,<br />

che proprio a seguito di alcune<br />

segnalazioni provenienti dagli<br />

utenti <strong>del</strong> servizio di trasporto<br />

pubblico ha provveduto a far<br />

sistemare la pensilina che si trova<br />

lungo la strada statale 90 nel<br />

punto in cui attarversa la contrada<br />

Camporeale. Nei prossimi giorni<br />

l’intervento si estenderà anche<br />

alle altre zone cittadine.<br />

GESUALDO-VENERDÌ IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DOPO IL VOTO<br />

Forgione nomina la giunta<br />

Il suo vice sarà D’Adamo<br />

GESUALDO – Il Consiglio Comunale<br />

d’insediamento si terrà il<br />

prossimo venerdì, 15 giugno, alle<br />

ore 18 e in tale occasione il neo<br />

sindaco Domenico Forgione comunicherà<br />

i nomi dei componenti<br />

<strong>del</strong>la nuova giunta oltre alle linee<br />

programmatiche. Forgione ha nominato<br />

suo vice Federico D’Adamo,<br />

gli assessorati andranno invece<br />

a Gianluca Scrima e Assunta<br />

Annese, mentre presiederà la<br />

pubblica assise la candidata di<br />

Torre dei Monaci, Luigina Solomita.<br />

A confermarlo è lo stesso primo<br />

cittadino durante l’intervista televisiva<br />

condotta da Gianni Raviele<br />

nella rubrica “Dopo il voto”.<br />

Negli studi di Canale 58, Forgione<br />

spiega come la sua amministrazione<br />

conta «due quote rosa,<br />

quella che ha ricevuti maggiori<br />

consensi, anche se si tratta di un<br />

voto appena, ricoprirà il ruolo di<br />

Assessore, ma anche all’altra<br />

verrà data la giusta collocazione<br />

come Presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale.<br />

La nostra amministrazione<br />

non sarà basata su ruoli di<br />

maggiore o minore responsabilità,<br />

ognuno dovrà fare il meglio per<br />

Gesualdo». Forgione sempre al di-<br />

rettore Raviele racconta come<br />

«dopo una sana competizione elettorale,<br />

sia già stato avviato un<br />

processo di pacificazione all’interno<br />

<strong>del</strong>la comunità gesualdina,<br />

chiaro segno di rottura e discontinuità.<br />

Abbiamo avuto un risultato<br />

positivo, c’è stato sì qualche<br />

episodio spiacevole, ma nulla di<br />

rilevante. Stiamo cercando di istaurare<br />

un clima di serenità sia<br />

all’interno <strong>del</strong>la casa comunale,<br />

con i dipendenti, sia all’esterno<br />

affinché la nostra amministrazione<br />

possa rispondere a quelle che<br />

sono le esigenze concrete <strong>del</strong> paese.<br />

In questi giorni, infatti, ci siamo<br />

occupati <strong>del</strong>la verifica <strong>del</strong>lo<br />

stato di salute <strong>del</strong> bilancio comunale<br />

e presumo che in pochissimo<br />

tempo avremmo un<br />

quadro completo <strong>del</strong>la situazione.<br />

Come affermato anche nella<br />

campagna elettorale quello che<br />

dipenderà dalla nuova amministrazione<br />

verrà subito messo in<br />

pratica. Saranno quindi effettuati<br />

alcuni tagli e quelle risorse verranno<br />

utilizzate per garantire alcuni<br />

servizi per il cittadino quali<br />

il progetto H24, iniziative quindi<br />

per il sociale e il volontariato».<br />

COMUNE DI VOLTURARA<br />

Provincia di Avellino<br />

Il Commissario Straordinario Liquidatore il giorno 10/07/<strong>2013</strong> alle<br />

ore 10,00 terrà pubblico incanto per la vendita <strong>del</strong>la struttura<br />

già adibita a cinema. Base d’asta €. 493.000,00.<br />

Gli interessati dovranno far pervenire le offerte entro le ore 12 <strong>del</strong><br />

giorno <strong>09</strong>/07/<strong>2013</strong><br />

Il bando integrale è visionabile nell’albo on line <strong>del</strong> sito www.volturarairpina.av.it.<br />

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO LIQUIDATORE<br />

all’anno. Resta non risolto il problema<br />

dei parchimetri, la cui soluzione<br />

non è agevole perché implica<br />

interessi pubblici e dei privati<br />

con i quali il Comune ha sottoscritto<br />

la convenzione finita nel<br />

mirino <strong>del</strong>la politica e di alcune<br />

istituzioni locali. Per l’Amu si tratta<br />

di un tentativo, nels enso che<br />

da sola la gestione dei parcheggi<br />

non realizzerà il risultato <strong>del</strong> pareggio<br />

di bilancio, che non avverrà<br />

se non dopo l’approvazione<br />

definitiva di un piano industriale<br />

condiviso e frutto <strong>del</strong>l’organizzazione<br />

di un servizio che<br />

non potrà essere esattamente<br />

quello garantito finora. Alcune<br />

corse sono state già tagliate, ma<br />

è probabile che il tutto non sia<br />

ancora sufficiente.<br />

mezzo per fare marketing territoriale, una<br />

sorta di guida turistica che promuova il territorio,<br />

spaziando tra i comuni <strong>del</strong>la valle<br />

<strong>del</strong>l'Ufita, e <strong>del</strong>l'Alta Irpinia elencandone<br />

storia, bellezze architettoniche e peculiarità,<br />

partendo, naturalmente da Grottaminarda,<br />

toccando poi Melito Irpino, Ariano<br />

Irpino, Frigento, Rocca San Felice, Sant'Angelo<br />

dei Lombardi, Guardia dei Lombardi,<br />

Morra De Sanctis, con capitoli dedicati al<br />

Castello di Ariano con il suo Museo <strong>del</strong>la<br />

Civiltà Normanna, al Castello di Gesualdo,<br />

roccaforte e residenza principesca, al cammino<br />

micaelico che dalla vicina Puglia si estende<br />

fino alla Normandia, ed ancora con<br />

capitoli dedicati alla Valle <strong>del</strong> Reno con i<br />

suoi vigneti, la sua arte e la sua cultura e<br />

alle città di Pniewy e Poznan in Polonia, ad<br />

evidenziare la dimensione europea <strong>del</strong>la<br />

progettualità <strong>del</strong>l'Istituto scolastico grazie<br />

anche a Comenius.<br />

FRIGENTO<br />

E’ il giorno<br />

<strong>del</strong>la messa<br />

in diretta<br />

dalla cattedrale<br />

FRIGENTO – C’è attesa in paese<br />

per l’arrivo <strong>del</strong>le telecamere di Rai<br />

Uno che trasmetteranno quest’oggi<br />

in diretta la celebrazione <strong>del</strong>la<br />

Santa Messa. Il rito sarà presieduto<br />

dal parroco don Pietro Bonomo<br />

e avrà luogo all’interno <strong>del</strong>l’ex<br />

chiesa Cattedrale intitolata a Santa<br />

Maria Assunta in Cielo. Per diversi<br />

secoli Frigento è stata sede<br />

vescovile e vanta alcune chiese di<br />

grande pregio artistico e architettonico.<br />

Fra queste la Cattedrale<br />

scelta per la diretta Rai. È il monumento<br />

simbolo di Frigento, non<br />

solo per il suo valore artistico, ma<br />

soprattutto per l’importanza storica,<br />

in quanto testimone di un’antica<br />

grandezza. La trasmissione <strong>del</strong><br />

primo canale <strong>del</strong>la Tv pubblica avrà<br />

inizio dalle ore 10.55.<br />

brevi<br />

A Paternopoli<br />

“Domande<br />

e risposte”<br />

PATERNOPOLI – «La vostra presenza<br />

è fondamentale per dare<br />

avvio ad un processo di partecipazione<br />

democratica e di libertà<br />

di pensiero e di dar voce a quanti<br />

come noi hanno voglia di cambiare<br />

attraverso un’opposizione<br />

trasparente propositiva e costruttiva».<br />

Così Antonio Morsa si rivolge<br />

alla popolazione di Paternopoli<br />

rinnovando l’invito per<br />

questo pomeriggio quando, nel<br />

Centro Cepas, si terrà un dibattito<br />

dal titolo “Domanda e Risposta”<br />

per un confronto con la cittadinanza<br />

“utile a riflettere ad alta<br />

voce sull'andamento amministrativo<br />

e politico <strong>del</strong> comune”.<br />

Vari gli argomenti che saranno<br />

sviscerati nel confronto popolare:<br />

“Assunzione segreteria comunale;<br />

Polizza assicurativa per responsabilità<br />

civile degli amministratori;<br />

Randagismo; Storia e sorte<br />

<strong>del</strong> centro polifunzionale per<br />

disabili di via Capuani; Manifestazioni;<br />

Programmazione opere<br />

pubbliche manutenzione <strong>del</strong> patrimonio<br />

edilizio; Incarichi a professionisti<br />

esterni; Variante urbanistica<br />

al vigente PRG; Pianta organica,<br />

Tarsu, incentivi al personale;<br />

Spazzamento strade e contratti<br />

interinali; Accadimenti consiglio<br />

comunale <strong>del</strong> 19 aprile con<br />

l’approvazione <strong>del</strong> bilancio consuntivo<br />

2012; Citta<strong>del</strong>la <strong>del</strong> carnevale<br />

e relativo epilogo; Atti ingiustificati<br />

e da ostacolo all'attività<br />

imprenditoriale”.


FARMACIE DI TURNO<br />

Dal 3 al 9 giugno<br />

Servizio notturno<br />

(ore 20.00 - 8.30)<br />

COPPOLINO Viale Italia, 199<br />

Tel 0825 34475<br />

Servizio continuativo<br />

(8.30 - 20.00)<br />

TULIMIEROVia Circumvallazione<br />

Tel 0825-281140<br />

Sabato pomeriggio e festivi<br />

COPPOLINO Viale Italia, 199<br />

Tel 0825 34475<br />

NUMERO VERDE<br />

800/852525<br />

CI HANNO<br />

LASCIATO<br />

Federico Matarazzo<br />

Ne danno il triste annuncio la<br />

moglie Angela Polese, i figli<br />

Umberto e Candida, la nuora<br />

Marianna D’Acienro, il genero<br />

Carmine Librera, i nipoti Federico<br />

ed Ersilia, i cognati, le cognate<br />

e parenti tutti.<br />

Registrazione Tribunale<br />

di Avellino n° 381<br />

<strong>del</strong> 18 maggio 2000<br />

Edizioni Proposta sud s.r.l.<br />

Via Annarumma 39/A 83100 Avellino<br />

CAMPOREALE SOLOFRA<br />

AUGURI<br />

Buon compleanno<br />

Michela<br />

Al mio dolce amore, tantissimi<br />

auguri per il suo 23esimo<br />

compleanno. Sei la luce <strong>del</strong>la<br />

mia vita, ogni giorno trascorso<br />

insieme a te è fantastico,<br />

pieno di gioia e allegria.<br />

Spero di renderti sempre felice<br />

e di vedere quel magnifico<br />

sorriso sul tuo viso ogni giorno<br />

<strong>del</strong>la mia vita.<br />

Sei il mio cuore.<br />

Ti amoooooo, Enzo.<br />

La prima Comunione<br />

di Daniele<br />

Riceve il sacramento <strong>del</strong>la<br />

prima Cumunione<br />

Daniele Secondino.<br />

Auguri per questo lieto<br />

evento dai genitori<br />

Loredana e Leopoldo<br />

e dai familiari tutti e<br />

dalla redazione.<br />

Amministratore<br />

SIMONA FESTA<br />

Direttore responsabile<br />

IVANA PICARIELLO<br />

La prima comunione<br />

di Giuseppe Montuori<br />

GIUSEPPE<br />

Oggi per te è il giorno più<br />

bello: riceverai tra le tue innocenti<br />

mani il pane <strong>del</strong>la vita.<br />

Prepara il tuo cuore ad accoglierlo!<br />

Lascia che risuoni a festa la<br />

tua anima tra le note <strong>del</strong>l'Ave<br />

Maria e con la purezza dei<br />

bianchi gigli arrivi a te Gesù.<br />

Non sarai più solo; in te custodirai<br />

lo Spirito Santo con<br />

quella Fede che onorerà la<br />

tua esistenza.<br />

Il nostro augurio è che tu<br />

possa sempre rivivere, attraverso<br />

i tuoi occhi e la tua anima,<br />

la stessa luminosa<br />

gioia che stai vivendo oggi<br />

che ricevi Gesù nel cuore.<br />

Tantissimi auguri da<br />

Giuseppina Colucci<br />

e Pasquale Can<strong>del</strong>a.<br />

Prima Comunione<br />

Enrico Bianco<br />

Oggi riceverà il sacramento<br />

<strong>del</strong>la prima comunione nel<br />

CONFIDENZIALE 14<br />

OGGI<br />

CORRIERE<br />

Redazione<br />

Via Annarumma 39/A<br />

Telefono 0825 792424<br />

Fax 0825 792440<br />

email provincia@corriereirpinia.it<br />

Duomo di<br />

Avellino il piccolo Enrico<br />

Bianco. Tanti auguri di cuore<br />

per questo giorno<br />

speciale da chi ti vuole un<br />

bene" speciale" la tua mamma<br />

Cristina Luciano e il<br />

tuo papa' Felice Bianco.<br />

Prima Comunione<br />

Manila Del Core<br />

In questo giorno così solenne,<br />

la bellissima e dolcissima<br />

Manila riceve il<br />

Sacramento <strong>del</strong>la Prima Comunione<br />

nella Basilica Cattedrale<br />

di Ariano Irpino,<br />

approfondendo il rapporto<br />

con Gesù, ricevendo un bene<br />

prezioso, da conservare<br />

sempre nel proprio cuore.<br />

Alla tenerissima Manila, alla<br />

mamma Francesca, alla cara<br />

sorella Marika, al<br />

nostro carissimo ed<br />

insostituibile collega Francesco,i<br />

migliori auguri per<br />

vivere altre mille giorni<br />

ricolmi di questa magia, felicità<br />

e gioia,arricchiti<br />

dai sorrisi di tutte le persone<br />

a loro care, con grande affetto<br />

da tutto lo<br />

staff <strong>del</strong>la C&P Grafica di Ariano<br />

Irpino, dalla signora<br />

Vittoria Intonti, dagli<br />

amici Marco Dell’Infante,<br />

Andrea Tutolo e Lucrezia Zerella.<br />

Prima Comunione<br />

Filomena Gambar<strong>del</strong>la<br />

Quotidiano <strong>del</strong>l’Irpinia a diffusione regionale<br />

I nostri cuori sono pieni<br />

di gioia nel giorno <strong>del</strong>la tua<br />

Prima Comunione. Ti auguriamo<br />

una vita di felice serenità<br />

da trascorrere sempre<br />

con accanto Gesù!<br />

Vivissimi auguri<br />

dai tuoi cugini<br />

Pasquale Can<strong>del</strong>a<br />

e Giuseppina Colucci<br />

Buon compleanno<br />

Angelo Vinciguerra<br />

Ha festeggiato il suo<br />

compleanno tra un<br />

rifornimento di carburante e<br />

l'altro il re <strong>del</strong>le stazioni Agip<br />

Angelo Vinciguerra,<br />

attorniato da sua moglie, dai<br />

I CONSIGLI PER<br />

TENTARE LA FORTUNA<br />

Attenzione a questo metodo a<br />

dir poco sorprendente,Una sola<br />

ambata da giocare su due<br />

ruote, come ambata semplice,<br />

ma sopratutto come estratto determinato.<br />

Il metodo ha dato 9<br />

colpi su 9 l’estratto determinato<br />

sulla ruota di Palermo. E 6<br />

casi su 9 sulla ruota di genova.<br />

Ma vediamo subito la condizione<br />

di gioco quale è e cosa ci<br />

consiglia. CONDIZIONI DI<br />

GIOCO Estrazione Generatrice:<br />

10° Estrazione Mensile | Data<br />

Inizio: 02/01/2012 Casi Esaminati:<br />

17 | Data Fine: 24/05/13<br />

PUBBLICITA’<br />

Strategie srl<br />

tel.0825/1735224 fax 0825/1800154<br />

Igor Russomanno tel 3388978211<br />

Distribuito da Testa Dora & C.<br />

Stampato da Rotostampa LIONI<br />

CORRIERE<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

EMERGENZE CHE TEMPO FA<br />

PREFETTURA 0825/7981<br />

CARABINIERI 112- O825/ 682333<br />

POLIZIA 113<br />

POLIZIA STRADALE 0825/2<strong>06</strong>1<br />

GUARDIA FINANZA 117<br />

VIGILI DEL FUOCO 115<br />

VIGILI URBANI 0825/74830<br />

PRONTO SOCCORSO 118<br />

LA RASSEGNA<br />

Festa <strong>del</strong>la Musica<br />

e “SFrutta la Nota”<br />

In occasione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Musica<br />

<strong>2013</strong> (21 giugno, giorno <strong>del</strong><br />

Solstizio d’estate) l’Associazione<br />

Stravinsky di Avellino inaugurerà<br />

la sua XV edizione de I Concerti<br />

Itineranti con la rassegna dal titolo<br />

“SFrutta la Nota”.<br />

Dal 15 al 29 giugno, nei fine settimana,<br />

sei diversi appuntamenti<br />

concertistici, ed una conferenza<br />

multimediale, seguiti da<br />

momenti di convivialità, ci faranno<br />

assaporare le Note <strong>del</strong> tango<br />

argentino di Astor Piazzolla,<br />

<strong>del</strong>le famose Melodie classiche<br />

napoletane, <strong>del</strong>le arie liriche tratte<br />

dalle più famose opere ed operette,<br />

<strong>del</strong>le Songs di Broadway,<br />

<strong>del</strong>le Cantate tratte dalla tradizione<br />

popolare italiana e straniera,<br />

<strong>del</strong>le atmosfere spagnole rievocate<br />

dalle pagine pianistiche di<br />

compositori quali Granados ed<br />

Albeniz.<br />

Periferia di nord-est<br />

trascurata. I cittadini di<br />

località Camporeale<br />

lamentano disagi per<br />

la cattiva distribuzione<br />

dei punti luce<br />

INFERNO & PARADISO<br />

La vignetta di Don Juan<br />

ESTRAZIONE<br />

<strong>09</strong> giugno <strong>2013</strong><br />

BARI 27 87 76 37 69<br />

CAGLIARI 2 43 56 26 60<br />

FIRENZE 36 29 59 13 65<br />

GENOVA 63 26 29 59 28<br />

MILANO 48 46 87 25 1<br />

NAPOLI 22 80 9 45 77<br />

PALERMO 52 33 11 78 62<br />

ROMA 73 86 25 21 63<br />

TORINO 9 63 28 74 79<br />

VENEZIA 45 68 69 89 83<br />

NAZIONALE 41 18 50 20 87<br />

NUMERI IN MASSIMO RITARDO<br />

Bari Numero<br />

Ritardo<br />

85 78 70 71 47<br />

Cagliari Numero<br />

Ritardo<br />

68 17 22 12 56<br />

Firenze Numero<br />

Ritardo<br />

78 25 7 42 77<br />

Genova Numero<br />

Ritardo<br />

36 9 53 11 86<br />

Milano Numero 74 76 85 77 41<br />

Ritardo<br />

Napoli Numero<br />

Ritardo<br />

70 62 28 36 21<br />

Palermo Numero<br />

Ritardo<br />

27 22 24 34 21<br />

Roma Numero<br />

Ritardo<br />

35 49 34 82 29<br />

Torino Numero<br />

Ritardo<br />

53 60 22 16 50<br />

Venezia Numero<br />

Ritardo<br />

47 41 19 71 89<br />

Solofra ospiterà Riccardo<br />

Lattuada, docente<br />

di Storia <strong>del</strong>l’Arte<br />

Moderna presso la<br />

Seconda Università degli<br />

Studi di Napoli<br />

CONCORSO N. 69 08/<strong>06</strong><br />

5 -10 -31- 53 -56 -61<br />

numero jolly 21<br />

numero superstar 19<br />

Vincitori Quote<br />

Nessuna vincita 6<br />

Nessuna vincita 5+1<br />

Cinque 13 €24.911,64<br />

Quattro 1.270 €257,00<br />

Tre 42.049 € 15,64<br />

Minima: 13<br />

Massima: 17<br />

Oggi<br />

Avellino: Poco nuvoloso<br />

Irno solofrano: Nuvoloso<br />

Arianese: Nuvoloso<br />

Baianese: Nuvoloso<br />

Alta Irpinia: Poco nuvoloso<br />

ValleCaudina: Nuvoloso<br />

Minima: 13<br />

Massima: 23<br />

Domani<br />

Avellino: Deboli temporali<br />

Irno solofrano: Deboli temporali<br />

Arianese: Deboli temporali<br />

Baianese: Deboli temporali<br />

Alta Irpinia: Deboli temporali<br />

ValleCaudina: Deboli temporali<br />

SANTO DEL GIORNO: SAN EFREM<br />

SEGNO ZODIACALE: GEMELLI<br />

MERCATI SETTIMANALI: ALTAVILLA - CASTELBARONIA -<br />

CASTELFRANCI - CONZA - FORINO - LAURO - LUOGOSANO -<br />

MONTEFORTE - MONTEMILETTO - MONTORO S. - PAROLISE -<br />

SAN MARTINO<br />

figli e dagli amici più cari.<br />

Sempre sorridente e disponibile<br />

con tutti, gli auguriamo<br />

"litri di auguri in modo<br />

da non rimanere a secco."<br />

Auguri Sinceri da tutti i tuoi<br />

clienti di Valle e dalla redazione<br />

<strong>del</strong> <strong>Corriere</strong>.<br />

Auguri ai dipendenti<br />

<strong>del</strong> Conad Trevico<br />

Auguri dalla Baronia – In<br />

questo giorno interamente<br />

dedicato a te, le colleghe e i<br />

colleghi <strong>del</strong> Conad Trevico<br />

augurano a Virginia di vivere<br />

infiniti attimi di felicità<br />

circondata dall'affetto <strong>del</strong>le<br />

persone che ama di più!<br />

Buon compleanno.<br />

A Mirabella si celebrano<br />

112 Comunioni<br />

Una funzione religiosa da<br />

guiness dei primati tanto che<br />

sarà officiata nella piazza <strong>del</strong><br />

piccolo borgo. La chiesa <strong>del</strong>la<br />

Madonna <strong>del</strong> Carmine si è rivelata<br />

troppo piccola per<br />

contenere la marea di persone<br />

e di cresimandi. Saranno<br />

infatti in centododici a ricevere<br />

il sacramento <strong>del</strong>la confermazione,<br />

detto volgarmente<br />

cresima.<br />

La più piccola cresimanda,<br />

Alessia ha dodici anni, mentre<br />

la più grande ne ha 54.<br />

Oggi si ritroveranno tutti a<br />

Calore di Mirabella, con il<br />

Vescovo di Avellino,<br />

mons Marino<br />

Casi vincenti: 14 | Ruote di Gioco:<br />

GENOVA – PALERMO Colpi<br />

di Gioco: 5 | Vi allego il metodo<br />

in questione. Il metodo ha<br />

dato per 12 colpi positivi, su 17<br />

totali. E di questi 12 colpi positivi,<br />

10 sono di estratto determinato.<br />

Attenzione: sono puramente<br />

consigli presi dal web e<br />

non hanno alcuna attendibilità<br />

di vincita certa.<br />

Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi<br />

statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250


Ditelo al <strong>Corriere</strong><br />

Lettera dal sentimento<br />

a cura di Emanuela Sica<br />

Crema di riso amara<br />

La campanellaavevaannunciato<br />

il suo<br />

triplo rintocco.<br />

Le<br />

sedioline<br />

ed i banchettifurono,<br />

in<br />

un attimo,<br />

vuoti. Il<br />

rumore<br />

dei passi,<br />

il vociare festoso dei bambini, si mischiò,<br />

ben presto, al tintinnio <strong>del</strong>le<br />

posate che iniziarono a battere sui<br />

piatti, ancora vuoti. Nell’altra stanza,<br />

di fianco al refettorio, nell’asilo<br />

nido, nessuna voce a scaldare l’ambiente.<br />

Soltanto un sediolino, un<br />

bambino ed una donna. La pappa<br />

era pronta, fumante. Era ora di mangiare<br />

ma il piccolo non ne voleva<br />

sapere. Pochi tentativi maldestri. La<br />

crema di riso era sul tavolo, sul bavaglino,<br />

sulla faccia, sul pavimento,<br />

ma non nella bocca. “Allora?<br />

Non vuoi proprio mangiare?”Da<br />

quella domanda, al momento immediatamente<br />

successivo, non ci fu<br />

alcuna risposta comprensibile. Nessun<br />

ragionamento logico a tenere<br />

banco. Quando la piccola manina<br />

scansò, per l’ennesima volta, il cucchiaio,<br />

un primordiale istinto prese<br />

il sopravvento. Fu questione di attimi.<br />

Il livore salì negli occhi. La reazione<br />

montò nelle ossa, nei muscoli.<br />

La donna ebbe un sussulto scomposto.<br />

Una ribellione sconsiderata.<br />

Con la mano destra poggiò il cucchiaio<br />

nel piatto, con la sinistra afferrò<br />

il bavaglino. Lo tirò con forza<br />

verso di sé. Lo tenne stretto come a<br />

strapparlo. Con precisione prese la<br />

direzione voluta. Una sberla secca<br />

venne crocifissa sulla guancia. Su<br />

quel volto morbido, ancora immaturo.<br />

Il piccolo trasalì, come se gli<br />

mancasse il respiro ma rimase, immobile,<br />

a guardarla. Gli occhi appresero<br />

immediatamente il dolore, inaspettato,<br />

come trafitti da una scarica<br />

di corrente. Le ciglia cominciarono<br />

a muoversi velocemente. Sbattevano<br />

contro le prime gocce di lacrime.<br />

Lacrime che iniziarono a<br />

riempire gli occhi, a riversarsi in una<br />

diga senz’argini. Lacrime che colarono,<br />

ben presto, lungo le discese,<br />

sinuose, paffute, di quella pelle<br />

LA MANIFESTAZIONE<br />

TRAVERSATA DEL PARTENIO<br />

PER GIUSTINO FORTUNATO<br />

Era il 9 giugno 1878 quando, partendo<br />

da Cervinara, Giustino Fortunato<br />

compiva la sua Traversata<br />

<strong>del</strong> Partenio. A135 anni di distanza,<br />

si ripete quello che ormai è diventato<br />

un rito, una consuetudine<br />

Questa sera in tv<br />

RAI 1<br />

16:35 Domenica In - Così è la vita<br />

18:50 L'Eredità<br />

20:00 TELEGIORNALE<br />

20:35 Rai Tg Sport - 5 minuti di recupero<br />

20:40 Affari Tuoi<br />

21:30 Un medico in famiglia 8<br />

23:15 TG1 60 Secondi<br />

23:45 Speciale Tg1<br />

00:50 TG1 Notte<br />

RAI 2<br />

17:15 Tg2 - L.I.S.<br />

17:20 Tornado - La furia <strong>del</strong> cielo<br />

18:10 A prova d'inganno<br />

19:35 Lasko<br />

20:30 Tg2<br />

21:00 Incontro amichevole<br />

22:35 La Domenica Sportiva estate<br />

01:00 Tg2<br />

01:20 Sorgente di vita<br />

01:50 Meteo 2<br />

01:55 Appuntamento al cinema<br />

rosea. Il piccolo portò le manine sulla<br />

fronte, come a creare un’inutile,<br />

quanto improvvisata, barriera. Il<br />

tempo sembrò prendere una rincorsa<br />

repentina su quell’istantanea<br />

di violenza. Tutto precipitò nel baratro<br />

di pochi attimi. Seguì un risucchio<br />

e quello che era uscito dagli<br />

occhi ritornò nel naso, aggredito<br />

da un pianto a singhiozzo. A quella<br />

richiesta di aiuto, involontaria<br />

quanto decisa, a quel pianto disperato,<br />

fece eco una seconda folata di<br />

rabbia. Ancora schiaffi. Il silenzio,<br />

che prima aleggiava nella stanza,<br />

dipinta di mille colori, di fiori ed alberi<br />

incantati, venne travolto dallo<br />

smarrimento agonizzante <strong>del</strong> terrore.<br />

Non una richiesta di perdono<br />

venne messa in conto. Non una richiesta<br />

di pietà venne considerata<br />

ammissibile. Non una richiesta di<br />

tregua venne valutata possibile. Soltanto<br />

schiaffi: botte. La viltà, cruda,<br />

vergognosa, di battere un bambino<br />

indifeso. Eppure quella era la stanza<br />

dei giochi, <strong>del</strong>le risate, <strong>del</strong>la spensieratezza<br />

e mai nessuno avrebbe<br />

immaginato di trovarsi di fronte ad<br />

una scena <strong>del</strong> genere. Il carabiniere<br />

spense il video e trattenne, a fatica,<br />

la rabbia nei pugni. Disse: “Mi<br />

dispiace” con un filo di voce e ritornò<br />

alla sua scrivania. Infilò un foglio<br />

nella macchina da scrivere e si<br />

fermò ad aspettare. Seduti davanti a<br />

lui, i genitori di quel bambino. La<br />

madre, caduta in uno stato di trans,<br />

aveva gli occhi pieni di sconcerto,<br />

rossi, gonfi di lacrime dense, amare,<br />

come quella crema di riso incollata<br />

sull’incoscienza. Spiaccicata sulle<br />

cose, sull’infanzia, sulla dolcezza<br />

di suo figlio. Inerme e solo davanti<br />

al buio <strong>del</strong>la ragione. Il padre<br />

puntava lo sguardo sul pavimento<br />

lesionato. Fissava una crepa, la più<br />

grande, simile a quella che aveva,<br />

adesso, nel suo cuore. Teneva le mani<br />

sulle gambe, che si muovevano<br />

nervosamente, come tremanti. Vedere<br />

ciò che avevano visto era più<br />

che una tortura.<br />

Il carabiniere attese ancora un attimo<br />

e poi iniziò a battere sui tasti.<br />

La rabbia sistemò verbi e congiunzioni.<br />

Il concetto si cristallizzò senza<br />

sconti. La denuncia si catapultò<br />

sul foglio senza il limite <strong>del</strong> pensiero.<br />

Denuncia ancora in attesa di giustizia.<br />

Non quella degli uomini ma<br />

divina.<br />

legata al ricordo di uno dei più importanti<br />

esponenti <strong>del</strong> Meridionalismo<br />

<strong>del</strong>la storia, Promossa da Irpinia<br />

Trekking e dal Gal Partenio,<br />

con il patrocinio <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong> Partenio<br />

e dei Comuni di Cervinara,<br />

San Martino Valle Caudina, Pannarano,<br />

Sant’Angelo a Scala, Summonte,<br />

Mercogliano, Ospedaletto<br />

d’Alpinolo e Avellino, “La Traversata<br />

<strong>del</strong> Partenio”si ispira ad uno<br />

dei momenti <strong>del</strong> viaggio.<br />

RAI 3<br />

19:00 TG3<br />

19:30 Tg Regione<br />

19:31 Tg Regione - Meteo<br />

20:00 Blob<br />

20:10 Che tempo che fa<br />

21:30 Report<br />

23:25 TG3<br />

23:35 Tg Regione<br />

23:40 Gazebo<br />

RETEQUATTRO<br />

17:50 Meteo.it<br />

18:50 Anteprima Tg4<br />

18:55 Tg4 - Telegiornale<br />

19:31 Meteo.it<br />

19:35 Tempesta d'amore<br />

21:30 Riassunto<br />

Pilastri <strong>del</strong>la Terra<br />

21:35 Tierra de Lobos - L'amore e il coraggio<br />

23:35 I Bellissimi di Rete 4<br />

23:42 Boogie Nights - L'altra Hollywood<br />

CANALE 5<br />

16:30 Come un <strong>del</strong>fino - La serie<br />

18:50 The Money Drop<br />

20:00 Tg5<br />

20:39 Meteo.it<br />

20:40 Striscia la domenica<br />

21:30 Superpaperissima<br />

22:07 Tgcom<br />

22:08 Meteo.it<br />

00:10 Ombre <strong>del</strong> passato<br />

00:47 Tgcom<br />

ITALIA 1<br />

15:50 Internazionali BNL d'Italia<br />

18:28 Studio Aperto - Anticipazioni<br />

18:30 Studio Aperto<br />

18:58 Meteo.it<br />

19:00 Così fan tutte<br />

19: 00 Dante's Peak - La furia <strong>del</strong>la montagna<br />

20:17 Tgcom<br />

20:20 Meteo.it<br />

21:25Fast and Furious<br />

00:45 2 Brat camp<br />

01:15 2 Broke Girls<br />

CORRIERE<br />

CONFIDENZIALE Domenica 9 giugno <strong>2013</strong> 15<br />

Falsi invalidi,<br />

la misura<br />

è ormai colma<br />

Un lungo e dettagliato dossier era stato recapitato il 27 maggio<br />

<strong>2013</strong> al Quirinale dal Presidente <strong>del</strong>l’A.N.I.D.A Giuseppe Sannino,<br />

disabile colpito dal virus <strong>del</strong>la polio alla tenera età di 8 mesi.<br />

“La misura è colma e l’esasperazione è tanta!” afferma Sannino.<br />

Una vita da disabile in difesa dei disabili, e adesso si trova a sostenere<br />

nel silenzio generale una solitaria lotta contro l’INPS ed i<br />

suoi soprusi.<br />

“In questo paese, se non ti suicidi non fai notizia!.” Afferma con amarezza<br />

il leader di uno dei movimenti dei disabili più grandi <strong>del</strong><br />

Sud e che soprattutto non fa nessuna distinzione tra i disabili, perché<br />

tutti hanno gli stessi diritti e le stesse necessità.<br />

Ebbene, proprio contro di lui l’INPS ha dichiarato Guerra!!<br />

Sannino nel 2008 è stato tra i primi ad essere chiamato a controllo<br />

dall’INPS, secondo quanto prevedeva la campagna di verifica sorta<br />

in merito ai falsi invalidi; fino a quella data era un disabile con<br />

invalidità riconosciuta al 100%, con l’assegnazione <strong>del</strong>la indennità<br />

di accompagnamento.<br />

L’Inps dopo il controllo ridusse al Sannino la percentuale all’80%<br />

nonostante i diversi controlli di verifica avuti negli anni precedenti<br />

che avevano sempre confermato il 100% con accompagnamento.<br />

Nel mese di ottobre 2010 dopo 2 anni di battaglia legale il Magistrato<br />

da ragione a Sannino smentendo i medici che gli avevano<br />

ridotto l’invalidità. Una sentenza simbolo che gli riconosce la giusta<br />

invalidità 100% con accompagnamento dalla data <strong>del</strong>la revoca.<br />

Sannino come è giusto che sia, da Presidente A.N.I.D.A. denuncia<br />

su tutti i mass-media le ingiustizie che aveva subito, ma<br />

con tempistica a dir poco “sospetta” veniva sottoposto ingiustifi-<br />

Le lettere rigorosamente firmate vanno indirizzate a Il <strong>Corriere</strong> quotidiano<br />

<strong>del</strong>l’Irpinia via Annarumma 39/a Avellino Fax 0825-792440 o all’indirizzo<br />

mail:provincia@corriereirpinia.it<br />

Le lettere<br />

LA 7<br />

17:10 The District<br />

17:55 L'Ispettore Barnaby<br />

20:00 Tg La7<br />

20:30 In Onda<br />

21:30 Return to Me<br />

00:10 Tg La7 Sport<br />

00:25 Movie Flash<br />

SKYCINEMA1<br />

14 : 55 Scusa ma ti voglio sposare<br />

16 : 45 Bianco e nero<br />

18 : 35 007 Skyfall<br />

21 : 00 Marilyn<br />

21: 10 88 Minuti<br />

23:10 Act of valor<br />

SKYSPORT1<br />

17 : 00 Fan Club Napoli<br />

17 : 30 Fan Club Juventus<br />

18 : 00 UEFA Champions League<br />

18 : 30 UEFA Europa League<br />

19 : 00 Champions League Review<br />

20 : 00 Serie A Remix Stagione Ritorno<br />

catamente ad una nuova verifica e dopo la partecipazione di Sannino<br />

il 07-12-2011 alla trasmissione <strong>del</strong>la rai UNO Mattina, in cui<br />

si scontra con un dirigente molto importante <strong>del</strong>l’INPS, il 23-12-<br />

2011 riceve la comunicazione dal’INPS con la quale gli riducono<br />

nuovamente l’invalidità all’80%.<br />

Il Presidente dichiara “Quelle mie posizioni debbono aver dato<br />

molto fastidio ai dirigenti <strong>del</strong>l’INPS, per aver suscitato le loro reazioni<br />

tanto discriminatorie nei miei confronti”.<br />

L’Inps non ha tenuto nemmeno minimamente in considerazione<br />

la sentenza.<br />

Sannino si è rivolto al Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Napolitano e<br />

afferma “Quello che avrei voluto sapere da colui che per la sua<br />

alta carica è anche il Presidente <strong>del</strong> C.S.M., e se l’INPS è autorizzata<br />

a non rispettare le sentenze di un Tribunale italiano”.<br />

Purtroppo, in data 7 giugno <strong>2013</strong> ha ricevuto la solita lettera standard<br />

scritta da un funzionario che scontatamente dichiara che la<br />

Magistratura è indipendente e deve fare il suo corso autonomo.<br />

A questo punto afferma Sannino : “la domanda sorge spontanea:<br />

l’Istituto di Previdenza ha più poteri <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica?”<br />

Sannino, suo malgrado, dal 2011 ha dovuto nuovamente<br />

attivare la macchina giudiziaria: 2 ricorsi ex art. 700 c.p.c., reclamo<br />

ex art. 699 Terdieces c.p.c. ed infine nel maggio 2012 istanza<br />

A.T.P. ex art. 445 bis c.p.c., si prevedono altri anni di battaglia legale…<br />

Sballottato da una Giustizia che non riesce a capire la natura <strong>del</strong><br />

contendere, con sentenze che si rincorrono, procedure che si accavallano<br />

ed incartamenti che si intersecano, Sannino ha cercato<br />

di ottenere l’interessamento di Ministri, Sottosegretari, politici che<br />

hanno fatto anche interrogazioni parlamentari senza che ci fosse<br />

nessun risultato.<br />

“Sembra che tutti abbiano timore di mettersi contro l’Inps, ma io<br />

non mi arrendo” Conclude Sannino.<br />

Per una maggior comprensione di quanto segnalato si allega dossier<br />

analitico dei fatti accaduti dal 2008 al <strong>2013</strong>.<br />

Inoltre tutto presente sul sito www.anidaonlus.i e sulla pagina face<br />

book <strong>del</strong>l’associazione.<br />

Giuseppe Sannino, Presidente Anida<br />

Ad Ariano lotta alle tossicodipendenze<br />

Presso l'Auditorium comunale di Ariano Irpino, si<br />

terrà domani alle ore 20,00 la manifestazione musicale<br />

'Giovani senza frontiere' nell'ambito <strong>del</strong> progetto<br />

Musica-Teatro dedicato ai giovani e all'adolescenza<br />

2012-<strong>2013</strong>, Alcol-Droga e problematiche<br />

correlate. Si tratta di un evento intermedio alle attività<br />

che riprenderanno a settembre e proseguiranno<br />

fino a fine anno. I giovani potranno liberamente<br />

esprimersi ed esibirsi sul palco <strong>del</strong>l'Auditorium,<br />

non solo quelli che hanno partecipato alle<br />

attività ma chiunque lo desideri. Le iniziative<br />

musicali laboratoriali , promosse dal Comune di<br />

Come eravamo<br />

Così si giocava a Bellizzi, anni 70, la foto è tratta dal sito “www.avellinesi.it”<br />

Ariano Irpino,Assessorato<br />

Lotta alleTossicodipendenze,<br />

a<br />

cura <strong>del</strong>l'associazione<br />

'-<br />

Musica & Arte'<br />

<strong>del</strong> Maestro<br />

Nicolino Squarcio, si svolgono presso il 'Putipu',<br />

il Centro comunale giovanile di produzione<br />

e fruizione musicale.<br />

FOX CRIME<br />

18:20 N.C.I.S.<br />

19:10 Law & Order svu<br />

20:05 Law & Order svu<br />

21:00 C.S.I. Miami<br />

21:55 C.S.I. Miami<br />

22:45 C.S.I. Miami<br />

23:40 C.S.I.<br />

NATIONAL GEOGRAPHIC<br />

17:00 I maghi <strong>del</strong> garage<br />

17:55 Artisti <strong>del</strong> gusto<br />

18:05 Gli animali piu' pericolosi<br />

19:00 Monster Fish: pesci giganti<br />

20:00 Man vs Food: la sfida finale<br />

20:55 La Terra vista dallo spazio<br />

22:45 Inside World War II<br />

23:45 Il tempio maledetto <strong>del</strong> Terzo Reich<br />

CIELO<br />

21:00 End Game<br />

22:30 Cielo che Gol! Night<br />

00:15 La febbre <strong>del</strong>la Formula 1<br />

00:30 Appuntamento al buio -<br />

Gli incontri<br />

Ipse dixit....<br />

I veri grandi spiriti costruiscono, come<br />

le aquile, i loro nidi a grandi altezze,<br />

nella solitudine.<br />

(Arthur Schopenhauer)<br />

La vostra<br />

stella<br />

ariete dal 21/3 al 19/4<br />

Niente di meglio che il<br />

transito <strong>del</strong>la Luna in<br />

Gemelli per celebrare<br />

alla grande la domenica.<br />

on gli amici sarete<br />

perfettamente a vostro agio<br />

toro dal 20/4 al 21/5<br />

Segnali contraddittori<br />

arrivano dalle stelle.<br />

Siete spinti da tanti<br />

buoni propositi, ma alla<br />

fine rischiate di cadere<br />

in tutt’altre tentazioni<br />

gemelli dal 21/5 al 20/6<br />

Le stelle stemperano le<br />

passioni e ridimensionano<br />

i problemi. Scrollata<br />

di dosso ogni residua incertezza,<br />

penserete solo<br />

a godervi la domenica<br />

cancro dal 22/6 al 22/7<br />

Giornata priva di sorprese,<br />

ma comunque<br />

tranquilla. Oggi si respira<br />

l’aria <strong>del</strong>l’estate:<br />

basta pensare solo al<br />

lavoro<br />

leone dal 23/7 al 22/8<br />

Approfittate <strong>del</strong> transito<br />

<strong>del</strong>la Luna in Gemelli,<br />

che arricchisce la<br />

comunicativa ed asseconda<br />

la passione per<br />

l’arte: date sfogo alla creatività<br />

vergine dal 23/8 al 22/9<br />

L’odierna configurazione<br />

astrale esaspera il<br />

lato più spinoso <strong>del</strong> vostro<br />

carattere, rendendovi<br />

intolleranti, individualisti<br />

e poco disponibili<br />

bilancia dal 23/9 al 22/10<br />

Incontri piacevoli vi faranno<br />

dimenticare le<br />

noie domestiche. In<br />

serata, una cena con<br />

gli amici renderà l’atmosfera<br />

disinvolta e frizzante<br />

scorpione dal 23/10 al 21/11<br />

Affidatevi senza riserve<br />

alla vostra determinazione,<br />

capace di piegare<br />

qualsiasi resistenza.<br />

Se ciò che avete non vi<br />

basta, chiedete di più<br />

sagittario dal 22/11 al 21/12<br />

Il desiderio di spaziare,<br />

allontanandovi dal solito<br />

ambiente, sarà il<br />

giusto stimolo per programmare<br />

a breve<br />

scadenza un viaggio all’estero<br />

capricorno dal 22/12 al 19/1<br />

Raccoglierete i frutti di<br />

quello che avete seminato<br />

e guarderete<br />

avanti. Non più insidioso,<br />

il futuro diventa<br />

il campo <strong>del</strong>le possibilità<br />

acquario dal 20/1 al 18/2<br />

In trigono al vostro<br />

cielo, la Luna e Giove<br />

congiunti in Gemelli<br />

promettono grandi novità,<br />

a condizione che<br />

siate disposti a coglierle<br />

pesci dal 19/2 al 20/3<br />

Simile ad una bomba<br />

ad orologeria, l’ostilità<br />

<strong>del</strong>la Luna innesca<br />

una reazione<br />

a catena, destabilizzando<br />

il cuore e la mente


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

GESUALDO<br />

Don Bosco<br />

in scena con<br />

la Compagnia<br />

“SulReale”<br />

Domenica 16 Giugno presso il Convento<br />

dei Cappuccini di Gesualdo alle<br />

ore 21:30 andrà in scena il musical<br />

“Don Bosco” a cura <strong>del</strong>la Compagnia<br />

“SulReale”, Associazione culturale<br />

“Luciano Li Pizzi”, con il patrocinio<br />

<strong>del</strong> Comune di Ariano Irpino e <strong>del</strong>la<br />

Diocesi Ariano-Lacedonia. Un musical<br />

per ricordare la vita e le opere di<br />

Don Bosco, che 150 anni fa, immaginò<br />

una carta dei diritti per gli adolescenti<br />

costretti fin dalla tenera età a<br />

lavorare, consacrandosi come una<br />

sorta di precursore dei sindacati dei<br />

nostri giorni. Nello spettacolo verranno<br />

raccontate le difficoltà incontrare<br />

per far sorgere i primi oratori ed<br />

i grandi successi ottenuti con la creazione<br />

<strong>del</strong>le prime missioni. Non mancheranno<br />

i riferimenti alla realtà storica<br />

e sociale di quel periodo storico.<br />

Dunque una vicenda straordinaria,<br />

seria ed importante, ma raccontata<br />

con leggerezza ed allegria attraverso<br />

musiche che passeranno dal rock al<br />

gospel al rap, anche con momenti acrobatici,<br />

per far comprendere soprattutto<br />

ai più giovani chi era Don<br />

Bosco e creare in loro la curiosità di<br />

andare ad approfondire la sua figura.<br />

Il musical, prodotto da Alessandro Pagliaro<br />

con la regia di Katia Cogliano,<br />

direzione artistica Marika Cuoco.<br />

MONTEFORTE IRPINO- Dopo la<br />

prima giornata di ieri, continuerà<br />

anche nalla giornata di<br />

oggi la seconda edizione di Piazza<br />

Senza Frontiere, manifestazione<br />

all’insegna <strong>del</strong>la socializzazione<br />

e <strong>del</strong> gioco organizzata<br />

dal Clan Eos <strong>del</strong> gruppo scout Agesci<br />

Monteforte Irpino1. Dopo<br />

il successo <strong>del</strong>lo scorso anno, i<br />

ragazzi hanno voluto ripetere<br />

l’esperienza dei ‘giochi di piazza’<br />

per tutta la cittadinanza di<br />

Monteforte Irpino e per tutti coloro<br />

che ovviamente vorranno unirsi.<br />

Sarà possibile giocare a biliardino,<br />

a ping pong e a giochi di carte. Lo<br />

scorso anno, alla prima edizione di<br />

Piazza Senza Frontiere, in un solo pomeriggio<br />

parteciparono più di 300<br />

persone che occuparono la centralissima<br />

Piazza Umberto I fino a tarda<br />

DOMENICA PROSSIMA LA SECONDA EDIZIONE<br />

“Children’s Day”, Pro Loco<br />

Atripalda per i più piccoli<br />

ATRIPALDA- E’ tutto pronto per la<br />

II^ <strong>Edizione</strong> di “Children’s Day”,<br />

manifestazione organizzata dalla<br />

Pro Loco Atripaldese, in collaborazione<br />

con il Circolo Amatori <strong>del</strong>la<br />

Bici, con il patrocinio <strong>del</strong> Comune<br />

di Atripalda. L’appuntamento è per<br />

domenica 16 ad Atripalda dalle ore<br />

10. Per l’intera giornata, Piazza<br />

Umberto I si trasformerà in un<br />

grande parco giochi dove saranno<br />

allestiti giochi gonfiabili, dedicati<br />

ai più piccoli. La manifestazione<br />

vedrà abbinate alle attività ludiche<br />

momenti dedicati allo svago e allo<br />

sport.<br />

Dalle 9,30 fino alle 10,30 sarà pos-<br />

Inizia a prendere corpo la diciottesima<br />

edizione <strong>del</strong>l’Ariano folk festival in vista<br />

<strong>del</strong>la sua presentazione ufficiale prevista<br />

per il prossimo 30 giugno a Roma<br />

con molta probabilità presso il ‘Circolo<br />

degli artisti’. Già chiusi alcuni importanti<br />

contratti per lo show in programma<br />

dal 15 al 18 agosto <strong>2013</strong>. Parteciperanno<br />

alla kermesse organizzata dall’associazione<br />

‘Red sox’, Enzo Avitabile<br />

con i Bottari, dal Giappone, Skaff<br />

Links, dalla Serbia, Dubioza Kollectiv,<br />

dalla Grecia, Locomondo. E gli organizzatori<br />

<strong>del</strong> festival promettono numerose<br />

sorprese per l’edizione che segna<br />

l’ingresso <strong>del</strong>la manifestazione nella<br />

maggiore età, riconfermandola come<br />

l’evento di punta <strong>del</strong>l’estate arianese.<br />

La promozione <strong>del</strong>l’Ariano folk festival<br />

dura tutto l’anno, grazie al progetto Aff<br />

Euroclub tour, una sorta di staffetta nei<br />

principali circuiti musicali europei per<br />

la presentazione <strong>del</strong>l’evento arianese e<br />

per la promozione <strong>del</strong>le tipicità <strong>del</strong> territorio.<br />

La prima parte <strong>del</strong>la maratona<br />

europea si è conclusa lo scorso 19 maggio<br />

con un evento parigino presso lo<br />

storico locale ‘Alimentaion Generale’,<br />

dove si sono esibiti per l’occasione il<br />

‘Nomad set’ e Lord Sassafrass.<br />

Una tappa importante, quella di Parigi,<br />

che insieme agli appuntamenti di Barcellona<br />

e di Bruxelles, ha contribuito a<br />

rendere ancora più forte all’estero il<br />

marchio di successo ‘Ariano folk festival’.<br />

In vista <strong>del</strong>la programmazione <strong>del</strong>l’edizione<br />

2014, una <strong>del</strong>egazione <strong>del</strong>l’associazione<br />

‘Red sox’ si è recata a Siviglia<br />

per partecipare al festival ‘Territorios’,<br />

uno degli appuntamenti più importanti<br />

<strong>del</strong> settore a livello europeo.<br />

VIVIRPINIA 16<br />

sibile iscriversi al percorso ciclo -<br />

turistico che toccherà le seguenti<br />

strade: Via MELFI – Via ROMA -<br />

Via FERROVIA – Via S.LORENZO –<br />

Via PIANODARDINE – Via MAN-<br />

FREDI - PIAZZA UMBERTO I – Via<br />

MELFI – Via ROMA- Via Aldo Moro<br />

– Via Salvi – Via Caracciolo –<br />

Piazza Orta- Via Gramsci – Via FIU-<br />

ME con arrivo in piazza Umberto<br />

I.<br />

La Pro Loco Atripaldese allestirà il<br />

proprio stand con materiale informativo<br />

sulle attività svolte e il materiale<br />

illustrativo <strong>del</strong>la Città.<br />

L’accesso ai giochi e la partecipazione<br />

alle attività in programma è<br />

Ariano folk festival è un progetto etnoculturale<br />

nato nel ’96 e negli anni è cresciuto<br />

fino a diventare punto di riferimento<br />

nei paesi europei e <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />

L’Ariano international film festival respira<br />

il profumo di una storia avvincente<br />

lunga secoli e secoli. Il neonato<br />

festival <strong>del</strong> cinema, organizzato dall’associazione<br />

culturale e di promozione<br />

<strong>del</strong> territorio Rai.Co onlus, che sta<br />

testando la macchina organizzativa in<br />

vista <strong>del</strong> debutto di agosto (la prima edizione<br />

andrà in scena dal 20 al 22),<br />

potrà vantare un prestigioso patrocinio,<br />

quello <strong>del</strong> ‘Sovrano militare ordine teutonico’.<br />

Il ‘Sovrano ordine militare teutonico’<br />

è una legittima gemmazione<br />

<strong>del</strong>l’Ordine crociato dei cavalieri teutonici,<br />

fondato nella città di San Giovanni<br />

d’Acri in Palestina nel 1198. L’Ordine<br />

ha lo scopo di preservare, difen-<br />

totalmente gratuita per tutti. La<br />

manifestazione è interamente realizzata<br />

grazie ai proventi <strong>del</strong> 5 per<br />

1000 che i Cittadini hanno destinato<br />

all’associazione Pro Loco Atripaldese.<br />

L’iniziativa è finalizzata alla creazione<br />

di un momento di forte socialità<br />

ed aggregazione, per trasmettere<br />

ai più piccoli l’importanza<br />

<strong>del</strong>lo stare insieme divertendosi.<br />

Inoltre, attraverso il percorso ciclo<br />

– turistico, grandi e piccini saranno<br />

coinvolti in un tour alla scoperta<br />

<strong>del</strong> nostro territorio.<br />

«Ringraziamo- ci tengono ad evidenziare<br />

i membri <strong>del</strong>la Pro Loco<br />

di Atripalda- quanti stanno collaborando<br />

per il buon esito <strong>del</strong>la Manifestazione.<br />

Vi aspettiamo- concludono- numerosi<br />

per trascorrere una giornata insieme<br />

all’insegna <strong>del</strong> puro divertimento».<br />

Al via la macchina organizzativa <strong>del</strong>la kermesse di Red Sox<br />

Un Ariano Folk Festival<br />

“teutonico” con Avitabile<br />

MONTEFORTE IRPINO ULTIMA GIORNATA DELLA MANIFESTAZIONE CON IL GRUPPO SCOUT<br />

Tutti in “Piazza senza frontiere”<br />

sera, all’insegna <strong>del</strong>la convivialità e<br />

<strong>del</strong> divertimento tramite i giochi proposti.<br />

In questa seconda edizione si<br />

è aggiunta la novità <strong>del</strong> biliardino umano,<br />

che vedrà fronteggiarsi squadre<br />

di sei persone e che già nelle prove<br />

ha riscosso molto successo. Ogni<br />

torneo ha un costo di 2 euro per par-<br />

tecipante, mentre l’iscrizione<br />

al biliardino umano sarà di tre<br />

euro. La partecipazione è aperta<br />

a tutte le età. Saranno inoltre<br />

previsti degli stand enogastronomici.<br />

Questi soldi<br />

serviranno sia per l’organizzazione<br />

<strong>del</strong>la manifestazione<br />

che per il finanziamento <strong>del</strong>le<br />

attività che il Clan Eos svolge<br />

durante tutto il suo anno associativo,<br />

con presenza costante<br />

e attiva sia sul territorio<br />

montefortese che irpino in<br />

termini di volontariato, di animazione<br />

e di esperienze di crescita personale<br />

e comunitaria dei ragazzi tra i<br />

16 e i 21 anni.<br />

Vi aspettiamo, quindi, sabato dalle ore<br />

15 alle ore 22 e domenica dalle ore<br />

16:00 alle 22:00 a Monteforte Irpino,<br />

in Piazza Umberto I.<br />

dere e diffondere la fede cattolica apostolica<br />

romana, proteggere, assistere,<br />

soccorrere ed aiutare il bambino, il povero,<br />

l’anziano, l’infermo, e comunque<br />

tutti gli esseri umani in difficoltà. Promuovere<br />

e mantenere vivi i principi <strong>del</strong>la<br />

Cavalleria Cristiana, seguire l’insegnamento<br />

di Cristo e <strong>del</strong>la sua Santa<br />

Chiesa. La vera Sovrana <strong>del</strong>l’Ordine è<br />

la Madre di Dio, Maria Santissima, a<br />

cui si consacra e sotto la cui protezione<br />

si pone, venerata da tutte le confessioni<br />

cristiane nella sua Maternità Divina,<br />

definita al Concilio di Efeso 481<br />

d.C. Dunque, un prestigioso riconoscimento<br />

per una manifestazione ai nastri<br />

di partenza che sta registrando, già<br />

alle battute iniziali, uno strepitoso successo.<br />

Sono numerosissimi, infatti, i lavori<br />

che giungono allo staff <strong>del</strong> festival<br />

da ogni parte di Italia e dall’estero. Il<br />

termine ultimo per poter partecipare alla<br />

kermesse inviando il proprio prodotto<br />

è il 30 giugno.<br />

La tre giorni di cinema, che porterà sul<br />

Tricolle numerosi personaggi <strong>del</strong> mondo<br />

<strong>del</strong>lo spettacolo, <strong>del</strong> cinema e <strong>del</strong><br />

teatro, prevede cinque sezioni: lungometraggi,<br />

cortometraggi, cortometraggi<br />

scuole, cortometraggi animazione, serie<br />

web, fenomeno di grande rilevanza negli<br />

Stati Uniti, che adesso si sta diffondendo<br />

anche in Italia. Il festival prevede<br />

un bando di concorso aperto a registi<br />

di ogni nazione. Collegati alla rassegna<br />

cinematografica, un concorso fotografico<br />

diviso in due sezioni, cinema<br />

e tema libero, e un altro dedicato ai<br />

musicisti e alle colonne sonore; il brano<br />

che supererà la selezione diventerà<br />

la colonna sonora <strong>del</strong> festival.<br />

L’Ugl giovani di Grottolella in collaborazione con il<br />

Forum dei Giovani e con il patrocinio <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

comunale di Grottolella, ha organizzato la<br />

manifestazione “Riprendiamoci il Territorio”. Una serie<br />

di giornate ecologiche che con l’ausilio di volontari<br />

consentiranno di ripristinare siti storici e paesaggistici<br />

di Grottolella. Si inizia oggi con la prima giornata<br />

dedicata alla sorgente di acqua sulfurea in località<br />

Cerreta nei pressi <strong>del</strong> Torrente San Giulio. Il programma<br />

proseguirà con altre tre giornate dedicate rispettivamente<br />

alla riqualificazione <strong>del</strong>la sorgente Festola,<br />

<strong>del</strong>l’antico lavatoio in Via Fontana e <strong>del</strong> Borgo<br />

antico ai piedi <strong>del</strong> Castello Macedonio “La nostra proposta<br />

– dice Benito Spagnuolo Coordinatore Ugl Giovani<br />

di Grottolella – vuole sensibilizzare l’attenzione<br />

nei confronti di scorci suggestivi e paesaggistici che<br />

possono diventare attrattiva turistica di Grottolella.<br />

Opportuno quindi il patrocinio <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

comunale che recependo il nostro messaggio ha pensato<br />

bene di esserci vicino e di promuovere insieme<br />

a noi questa iniziativa di volontariato”. Soddisfazione<br />

anche da parte <strong>del</strong> Vice Sindaco e assessore al tu-<br />

L’ANGOLO DEL MEDICO<br />

PER LE VOSTRE E-MAIL provincia@co riereirpinia.it FAX 0825-792440<br />

f<br />

In Cina<br />

accertati 400<br />

“Villaggi<br />

<strong>del</strong> cancro”<br />

DR. ATTILIO SPIDALIERI<br />

Specialista in Endocrinologia e Diabetologia<br />

Le Figaro indica che il ministero cinese <strong>del</strong>- <strong>del</strong><br />

l’ambiente ha pubblicato, per la prima volta, la<br />

lista dei “ villaggi <strong>del</strong> cancro “, borghi nei qua- qua<br />

li il livello di inquinamento è tale che la popo- popo<br />

lazione di persone ammalate di cancro raggiun- raggiun<br />

gerebbe livelli allarmanti.<br />

La Cina conterebbe, secondo cifre ormai ufficiali,<br />

più di 400 villaggi con questa sinistra reputa- reputa<br />

zione.<br />

Le Figaro spiega così che in un testo che pro- pro<br />

clama la volontà di controllare i rischi legati al-<br />

l’esposizione a sostanze chimiche nell’ambien-<br />

nell’ambien<br />

te, durante il periodo <strong>del</strong> piano quinquennale (<br />

2011 – 2015 ), il ministero <strong>del</strong>l’ambiente ricono- ricono<br />

sce che il problema è importante e che i prodotti<br />

chimici tossici sono stati all’origine di numero- numero<br />

se crisi ambientali, legate all’inquinamento <strong>del</strong>- <strong>del</strong><br />

l’aria e <strong>del</strong>l’acqua. Esistono anche casi molto<br />

seri come i villaggi <strong>del</strong> cancro in alcune regioni<br />

circoscritte.<br />

Il quotidiano osserva che nelle campagne gli a-<br />

busi di imprese che inquinano senza limiti e sen- sen<br />

za ritegno alimentano il malcontento <strong>del</strong>le po- po<br />

polazioni rurali.<br />

Ma l’inquinamento che ha colpito Pechino nel<br />

gennaio scorso ha senza dubbio dato nuova am- am<br />

piezza al dibattito. Una nube di pericolosità i-<br />

nedita ha avvolto la capitale cinese per quasi tre<br />

settimane, smentendo l’idea che il fenomeno re-<br />

stasse limitato a qualche sacca industrializzata.<br />

Con il rapporto <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>l’ambiente il go- go<br />

verno centrale spera di dare una prova <strong>del</strong>la pro- pro<br />

pria volontà di non ignorare più il problema, ma<br />

di combatterlo.<br />

Le Monde rileva ugualmente che Pechino rico- rico<br />

nosce la presenza dei “ villaggi <strong>del</strong> cancro “, no- no<br />

tando che l’inquinamento è la causa di una au- au<br />

mentata mortalità in molte regioni.<br />

Il giornale spiega inoltre che, secondo il mini- mini<br />

stero <strong>del</strong>l’ambiente, il 23% degli stabilimenti chi- chi<br />

mici e farmaceutici costituisce una minaccia per<br />

i campi e le sorgenti di acqua in prossimità.<br />

Il nuovo piano di lotta contro l’inquinamento<br />

stabilisce notoriamente <strong>del</strong>le quote di emissio- emissio<br />

ne per una lista di prodotti chimici riguardanti<br />

sei settori industriali.<br />

IN SCENA GLI ALUNNI DELLA SEZIONE E<br />

“La festa <strong>del</strong>l'Orto”, recita<br />

di fine anno all’Ist. Adamo<br />

ATRIPALDA- Recita di<br />

fine anno per gli alunni<br />

<strong>del</strong>la sezione E <strong>del</strong>la<br />

scuola primaria “Nicolino<br />

Adamo” di Atripalda<br />

il cui direttore è<br />

Elio Parziale. “La festa<br />

<strong>del</strong>l'Orto” il titolo <strong>del</strong>la<br />

recita preparata dalle maestre Annamaria ed Elvira. Grande<br />

successo per i giovani studenti che hanno incassato<br />

gli applausi <strong>del</strong> pubblico e dei genitori.<br />

SARÀ RIPRISTINATA L’ANTICA SORGENTE A SAN GIULIO<br />

Grottolella, “Giornata Ecologica”<br />

con l’Ugl e Forum <strong>del</strong>la gioventù<br />

rismo Rino Medugno<br />

che si dice soddisfatto e<br />

coinvolto dall’iniziativa.<br />

“E’ il primo appuntamento<br />

specifico – sostiene<br />

il Vice Sindaco di<br />

Grottolella – che consentirà<br />

grazie al sostegno<br />

dei volontari di sistemare<br />

un luogo caratteristico<br />

di Grottolella senza gravio di spesa pubblica.<br />

L’intervento di riqualificazione sarà completato<br />

dall’analisi specifica e dettagliata <strong>del</strong>l’acqua <strong>del</strong>la<br />

sorgente per accertarne la potabilità e le caratteristiche<br />

mineralogiche. Anche questa spesa non graverà sulla<br />

spesa pubblica grazie alla sponsorizzazione <strong>del</strong> laboratorio<br />

AnalisiSata di Avellino”. Intanto nei prossimi<br />

giorni l’assessorato al turismo <strong>del</strong> comune di Grottolella<br />

pubblicherà il cartellone dettagliato <strong>del</strong>le manifestazioni<br />

estive. C’è molta attesa per la sagra <strong>del</strong><br />

maialino di Sant’Antonio in programma dal 21 al 23<br />

Giugno prossimo».


ALL’INTERNO<br />

18 - L’Ottocento visto da Sud<br />

Iannino<br />

19 - L’Irpinia patriottica<br />

Can<strong>del</strong>mo<br />

20- 21 - “Io, Padre Michele Bianco”<br />

Barbato<br />

Ai tempi di Dante si avvertiva<br />

molto fortemente<br />

l’esigenza di un rinnovamento<br />

morale e spirituale<br />

<strong>del</strong>la Chiesa che<br />

partiva soprattutto dai<br />

grandi ordini religiosi come I certosini, I<br />

Cistercensi, I Silvestrini, I Celestini, gli<br />

Olivetani, I Benedettini.I monaci vestivano<br />

abiti rudi<br />

dandosi regolamenti severi mangiando<br />

cibi poveri e nutrendosi di acqua e preghiere.In<br />

questo ambiente si sviluppò un<br />

culto tutto particolare per la Vergine Maria.<br />

Ogni monastero aveva un’icona dinanzi<br />

a cui , la sera prima di coricarsi, si<br />

piegavano in ginocchio per invocarne la<br />

protezione.<br />

La prima Madonna venerata a Montevergine,<br />

per la sua antichità, era detta di<br />

San Guglielmo, ma appariva troppo ieratica<br />

e distaccata per cui I Verginiani fecero<br />

di tutto per averne un a che fosse<br />

più vicina alla loro sensibilità religiosa. L’<br />

Abate Beda ricostruisce il momento in<br />

cui i monaci si rivolgono al pittore Montano<br />

d’Arezzo, e gli dicono come deve<br />

essere la Madonna che egli deve dipingere<br />

per loro. Deve essere come una Regina<br />

con una corona in testa e un mantello<br />

di colore blu con riflessi Dorati. Il<br />

trono regale deve recare i gigli di Francia.<br />

I piedi devono poggiare su un cuscino.<br />

La Madonna deve esprimere un sentimento<br />

di bontà e di dolcezza, ma anche<br />

di severità penetrando all’interno <strong>del</strong>la<br />

coscienza per estirparle il male contenuto.<br />

Il risultato a cui pervenne il Montano<br />

fu di particolare gradimento tanto<br />

che l’immagine Santa <strong>del</strong>la Madonna e<br />

<strong>del</strong> suo bambino divenne oggetto di venerazione<br />

da parte di principi e sovrani<br />

ed anche di gente povera ed ignorante.<br />

Ognuno poteva rivolgersi a lei e parlarle<br />

come meglio credeva. Importante era aprire<br />

il proprio cuore dinanzi a lei.Il quadro<br />

metteva d’accordo un po’ tutti: I teologi<br />

come la gente semplice . Doveva esprimere<br />

innanzitutto il simbolo <strong>del</strong>la<br />

verginità espresso attraverso il maphorion<br />

che le copre il capo. E’ Madre di Dio<br />

e tutti gli angeli le debbono rendere gli<br />

onori regali. Il Montano per rendere figurativamente<br />

il concetto,dipinge gli angeli<br />

molto molto piccoli. Si riconoscono<br />

per le aureole . I tre angeli <strong>del</strong>la base sono<br />

Gabriele,e Michele Raffaele. I due angeli<br />

posti sulla spalliera ed uno sulla base<br />

bruciano incenso mentre altri due sono<br />

angeli cantori . Sulla base Gabriele fa<br />

degli strani segni con cui spiega la doppia<br />

natura di Gesù Bambino uomo e Dio<br />

e nello stesso tempo ed indica la Trinità<br />

con la mano sinistra. L’angelo che sta al<br />

centro , ha nelle mani un globo per indicare<br />

la supremazia di Dio sul creato.Il<br />

terzo angelo volge lo sguardo verso la<br />

Madonna affinché aiuti I suoi fe<strong>del</strong>i a salvarsi.<br />

La Madonna per oltre sette secoli<br />

è rimasta nella cappella Angioina ma nel<br />

1960 fu trasferita nella nuova chiesa per<br />

consentire una maggiore presenza di pellegrini.<br />

Lì è rimasta fino allo scorso anno<br />

quando il nuovo Abate, per ispirazione<br />

divina interpellò il Soprintendente<br />

Giuseppe Muollo se era possibile trasferire<br />

di nuovo la Madonna nella vecchia<br />

cappella. Dopo una attenta ricognizione<br />

si capì che la Madonna poteva ritornare<br />

nella antica sede senza subire al-<br />

CULTURA<br />

SPETTACOLI<br />

24-25 - Ariano e il “Campanile Sera”<br />

Alterio LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

cun danno. Occorreva creare un sistema<br />

di argani e di carrelli che consentissero<br />

di maneggiare la preziosa tavola con la<br />

massima libertà possibile. Una visione<br />

più ravvicinata e dettagliata hanno dimostrato<br />

che l’artista che ha eseguito è<br />

senza dubbio Montano d’Arezzo lo stesso<br />

che ha eseguito gli affreschi <strong>del</strong> Duomo<br />

di Napoli.<br />

Montano pur aderendo aalla tradizione<br />

pittorica di Cimabue e Giotto si proponeva<br />

come un artista moderno.<br />

Il restauro moderno ha dovuto sanare I<br />

guasti causati dagli interventi <strong>del</strong> 60 determinati<br />

dall’uso di una vernice che si era<br />

ossidata accentuate il colore nero <strong>del</strong><br />

fondo. La Madonna nera era tale per questa<br />

ragione non perché nata così. Le principali<br />

scoperte sono avvenute grazie a<br />

questo intervento che ha chiarito come<br />

il colore sia stato disteso direttamente sul<br />

legno e solo occasionalmente su un leggero<br />

strato di fondo. La tecnica seguita<br />

è quella <strong>del</strong> cartone preparatorio e <strong>del</strong>la<br />

trasposizione mediante sinopia. Insomma<br />

un bel lavoro se si esclude la scelta<br />

dei tasselli da adoperare come campioni<br />

risultati non molto significativi per<br />

una esatta datazione.<br />

E’ opinione diffusa quella di addossare<br />

all’euro le colpe <strong>del</strong>l’attuale interminabile<br />

crisi economica. Non è la prima<br />

volta che viene tirata in ballo la moneta,<br />

colpevole dei disastri dei popoli, ieri<br />

come oggi.<br />

L’ Archivio Storico per le Province Napoletane,<br />

Anno III, f. I Napoli 1878 riporta<br />

un interessante, e per alcuni versi<br />

attualissimo, saggio di Scipione Volpicella<br />

intitolato Affari <strong>del</strong>la Mutazione<br />

<strong>del</strong>la Moneta <strong>del</strong>l'Anno 1622. Scrive<br />

l’autore <strong>del</strong>l’articolo: “In un codice <strong>del</strong>la<br />

Biblioteca Nazionale di Napoli …s'incontra<br />

alle carte 33-44 una scrittura intitolata:<br />

Affari <strong>del</strong>la mutazione <strong>del</strong>la<br />

moneta <strong>del</strong>l' anno 1622 cavati dagli Annali<br />

<strong>del</strong>la Città e Regno di Napoli mano<br />

scritti appresso l'autore Nicolò Caputo”.<br />

Veniamo a sapere che nell’anno 1622:”<br />

S'accrebbero le calamità <strong>del</strong>l'anno antecedente,<br />

che s' aggiravano in quelli<br />

due poli, il primo <strong>del</strong>la carestia de' grani<br />

ed altre vettovaglie, ed il secondo <strong>del</strong>la<br />

moneta corrosa, chiamata in questo<br />

Regno per disprezzo zannetta”. Si tratta<br />

<strong>del</strong> mezzo carlino d’argento coniato<br />

a Napoli durante i regni di Filippo II<br />

(1527-1598) e di Filippo III (1578-1621)<br />

di Spagna.<br />

La situazione nel Regno napoletano era<br />

grave:” E toccante al primo capo, il<br />

mancamento de' viveri, e principalmente<br />

de' grani, perché ascesero sino a<br />

docati sei il tomolo, fu cagionato dalle<br />

continue piogge di quattro mesi, accompagnate<br />

da terribili venti scirocchi,<br />

che non meno rendevano tempestoso il<br />

mare a' naviganti che guaste le strade<br />

<strong>del</strong>le Provincie per la condotta <strong>del</strong>le vettovaglie<br />

per terra; per lo che la città metropoli<br />

pativa i travagli <strong>del</strong>la fame”. In<br />

quell’anno il “Cardinal don. Antonio<br />

Zabatta arcivescovo di Burgos, maneggiava<br />

le redini <strong>del</strong> pubblico governo<br />

con carico di viceré”, incarico che<br />

tenne per due anni dal 14 dicembre<br />

1620. Sfortuna volle che durante il suo<br />

governo il Regno fu funestato da calamità<br />

naturale, la carestia, e dalla “sciagura<br />

<strong>del</strong>le Zannette e di altre monete ritagliate”,<br />

un’ alterazione monetaria.<br />

“Ma, per rimediarsi al misfatto de' falsificatori<br />

e ritagliatori di denari, ne furono<br />

in un giorno molti condannati al<br />

remo, altri desterrati, ed altri con vituperosa<br />

morte fatti perire , proibendosi<br />

a' bancherotti e tiratori d'oro il poterne<br />

comprare. E con tutto ciò le calamità<br />

<strong>del</strong> Regno furono grandi e maggiori di<br />

gran lunga che sperimentarono in tempo<br />

<strong>del</strong>la buona moneta, ragionate solo<br />

dalla poca quantità che ne fu zeccata.<br />

Onde il Regno tutto ne restò scarsissimo,<br />

né si poteva giungere a quell'abbondanza<br />

che n'era stata prima; ché si<br />

stimava che la sola moneta zannetta ascendesse<br />

a sei milioni , <strong>del</strong>la quale i<br />

banchi si ritrovarono pieni ed i cittadini<br />

abbondanti. Laonde ottimamente registrò<br />

il Reggente Carlo Tappia Marchese<br />

di Belmonte, che non si può dar mutazione<br />

di moneta senza sconvolgi-<br />

CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

&<br />

La Madonna, come una Regina<br />

I monaci si rivolsero al pittore Montano d’Arezzo e gli comunicarono l’immagine che avrebbe<br />

REDAZIONE CULTURA<br />

IL CONVEGNO<br />

Francesco Guarino<br />

nelle pittura <strong>del</strong> Seicento<br />

SOLOFRA - Venerdì 14 giugno alle ore 18:00<br />

Solofra ospiterà Riccardo Lattuada, docente<br />

di Storia <strong>del</strong>l’Arte Moderna presso la Seconda<br />

Università degli Studi di Napoli. Nel Salone<br />

maggiore <strong>del</strong> Palazzo Orsini, oggi sede municipale<br />

presenterà il volume “Francesco Guarino<br />

da Solofra (1611-1651) nella pittura napoletana<br />

<strong>del</strong> Seicento” edito da Paparo. Si tratta<br />

di una ristampa aggiorna ta di quello che è<br />

stato il primo contributo organico su uno dei<br />

più importanti pittori <strong>del</strong>l’Italia meridionale<br />

nella prima metà <strong>del</strong> Seicento. La nuova edizione<br />

è stata redatta distinguendo chiaramente<br />

il testo <strong>del</strong> 2000 dalle nuove aggiunte e preci-<br />

sazioni. Le nuo ve parti consistono in una introduzione<br />

alla seconda edizione, che serve<br />

anche come sin tetica rassegna degli studi degli<br />

ultimi anni sulla pittura a Napoli nella prima<br />

metà <strong>del</strong> Seicento. La discussione sulle<br />

nuove pro poste attributive prodotte dalla critica<br />

dal 2000 al 2012 è contenuta in una nuova<br />

sezio ne dopo il catalogo ragionato <strong>del</strong>le opere<br />

di Francesco Guarino. La nuova introduzione,<br />

al pari di tutte le parti saggistiche <strong>del</strong><br />

libro, è redatta in Italiano e in Inglese. Fondamentale<br />

per la realizzazione <strong>del</strong> volume è stato<br />

l’apporto <strong>del</strong>lo sponsor tecnico “Officina<br />

s.r.l. - Chimica in Movimento” <strong>del</strong>la famiglia<br />

D’Onofrio di Solofra. La cerimonia di presentazione<br />

<strong>del</strong>l’opera è sotto l’egida <strong>del</strong>l’Associazione<br />

A.S.Be.Cu.So. (Associazione Salvaguardia<br />

Beni Culturali Solofra), con il patrocinio<br />

<strong>del</strong>la Città di Solofra e la collaborazione<br />

<strong>del</strong>la Proloco. Il benvenuto sarà affidato al<br />

Sindaco Michele Vignola e al Mons. Mario<br />

Pierro, Primicerio <strong>del</strong>la Collegiata. Interverranno:<br />

Antonio Braca per la Soprintendenza<br />

di Salerno ed Avellino; Rosanna Cioffi direttore<br />

<strong>del</strong> Dipartimento di Lettere e Beni Culturali<br />

<strong>del</strong>la Seconda Università degli Studi di Napoli;<br />

Mario Alberto Pavone ordinario di Storia<br />

<strong>del</strong>l’Arte Moderna a Salerno.<br />

SOCIETA’<br />

TRA PRESENTE E PASSATO<br />

La moneta zannetta<br />

VIRGILIO IANDIORIO<br />

mento <strong>del</strong> pubblico; e però che il principe<br />

non vi deve venire se non' astretto<br />

dalla necessità ... Mercé che i banchi<br />

tutti e sette mancarono , e la moneta<br />

nuova , per essere d' ottima lega e soprabbondante<br />

di peso, fu estratta furtivamente<br />

dal Regno, e pochissima ne fu<br />

zeccata”.<br />

Chi se la vide male fu proprio il cardinale<br />

viceré, il quale il giorno <strong>del</strong>l' Epifania<br />

<strong>del</strong>l’anno 1622, venne persuaso<br />

dal Prefetto <strong>del</strong>l'annona a farsi vedere<br />

per la città. “Dalla quale sul principio<br />

che cominciò a governare fu stimato di<br />

gran talento, ma di soverchia facilità di<br />

tratto, e di genio così amoroso che non<br />

sapeva condannare i <strong>del</strong>inquenti, e condannati<br />

ancora li assolveva dalle pene<br />

dovute quando ne veniva richiesto per<br />

grazia; onde ne cadde prima in ottimo<br />

concetto di principe santissimo , e poscia<br />

in odio a’ Napolitani , che non vogliono<br />

altro che l'abbondanza: essendo<br />

pur troppo vero l'ammaestramento di<br />

quel gran politico, che i governatori de'<br />

regni, anche inetti, sono adorati da' popoli<br />

nel primo semestre, e nel secondo<br />

poi amati, nel terzo odiati, ed in capo<br />

a due anni calunniati e perseguitati come<br />

una pubblica peste anche gli ottimi”.<br />

Mentre in carrozza , si avviava<br />

verso il Duomo,” ove maggiormente<br />

concorrevano le processioni <strong>del</strong> popolo,<br />

sentì colle proprie orecchie parole irreverenti<br />

e verso la sua persona poco amorevoli,<br />

affermando molti temerarii<br />

ed insolenti cagionarsi questa carestia<br />

dalla cattiva moneta che si spendeva in<br />

quel tempo, e non dalle scarse raccolte<br />

di tanti anni antecedenti”. Il 4 maggio<br />

<strong>del</strong>lo stesso anno dalle parole ingiuriose<br />

si passò alle vie di fatto:” S'incominciò<br />

a sentire d' una fazione di gente<br />

vile e malcontenta il prologo d'una<br />

sanguinosa tragedia, a cagione che, passeggiando<br />

per la città il Cardinale insieme<br />

col Conte di Monterey venuto da<br />

Roma per ambasciatore , giunsero nella<br />

strada <strong>del</strong>l' Olmo, ed ecco che alcuni<br />

temerarii plebei, <strong>del</strong>la gente più vile<br />

e disperata di quel rione, ebbero ardire<br />

di manomettere il Cardinale, tirandoli<br />

<strong>del</strong>le pietre, con altre insolenze ed ingiurie,<br />

parendo a questi ignoranti poltroni<br />

che lui fosse stato cagione di tanti<br />

mali. Ed allora s' avvide il Viceré, che<br />

le sedizioni si vogliono estinguere nella<br />

radice quando cominciano a germogliare,<br />

e non aspettare che l'insolenza<br />

prenda forza… Laonde mosso adesso<br />

da giustissimo sdegno ne <strong>del</strong>egò la causa<br />

al Reggente Giovanbattista Valenzuola<br />

ed a' Consiglieri Cesare Alderisio,<br />

Pomponio Salvo e Scipione Rovito, dai<br />

quali contro i colpevoli <strong>del</strong>inquenti a'29<br />

<strong>del</strong> medesimo mese fu promulgata sentenza…<br />

in esecuzione <strong>del</strong>la quale furono<br />

questi disgraziati condotti sui carri<br />

e per le strade con infocate tenaglie<br />

afflitti nel petto e nelle mammelle , e<br />

poi a colpo di martello fatti morire su<br />

le ruote nella Piazza di Porto, ed i loro<br />

cadaveri divisi in pezzi esposti alli augelli<br />

<strong>del</strong>l' aria senza sepoltura, e le case<br />

diroccate e menatovi sale”.<br />

Virgilio Iandiorio<br />

17


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

L’Ottocento visto da Sud<br />

Ceppaloni dipendeva “dal circondario di Altavilla per il Giudice Regio e di Avellino per i tribunali nel paese”.<br />

La difficoltà degli scambi commerciali ed economici per l’assenza di vie rotabili, la scarsa scolarizzazione<br />

I<br />

FIORENZO IANNINO<br />

Nel dizionariogeografico<br />

<strong>del</strong> Regno<br />

di Napoli pubblicato<br />

da Lorenzo Giustiniani<br />

nel 1797, a<br />

proposito di Ceppaloni<br />

si leggono note assai<br />

scarne: “Terra in Principato Ulteriore,<br />

in diocesi di Benevento, distante da<br />

Montefuscolo miglia 6, abitata inoggi<br />

da circa 2500 individui, in tutti i suoi<br />

piccioli dieci casali appellati Avella, Garemelle,<br />

Guglieri, Chianche, Manni,<br />

Picciolilli, Pipicielli, Santacroce, Valva,<br />

San Giovanni. La tassa <strong>del</strong> 1532 fu di<br />

fuochi 205, <strong>del</strong> 1561 di 290, <strong>del</strong> 1595<br />

di 5<strong>09</strong>, <strong>del</strong> 1648 di 235, e <strong>del</strong> 1669 di<br />

133”. Mancano, nel testo, quelle pur<br />

minime informazioni sull’economia, la<br />

storia e i monumenti, che di solito l’autore<br />

ci offre per molti altri paesi. Per<br />

saperne qualcosa in più, si può far ricorso<br />

ad un posteriore manoscritto<br />

“Cenno statistico, geologico, fitologico,<br />

zoologico e commerciale di Ceppaloni”,<br />

inviato nel 1853 alla Reale Società Economica<br />

di Principato Ultra dal medico<br />

Onofrio Parenti, che divenne poi direttore<br />

<strong>del</strong>l’Orto agrario provinciale di<br />

Avellino.<br />

Notizie statistiche e curiose<br />

Il documento abbonda di informazioni<br />

statistiche: sappiamo, così, che il paese<br />

dipendeva “dal circondario di Altavilla<br />

pel Giudice Regio e di Avellino pei<br />

tribunali nel paese” (dopo il 1860 sarà<br />

invece incluso nella neoistituita provincia<br />

di Benevento) e che l’amministrazione<br />

comunale era di seconda<br />

classe, con un conciliatore ed un “supplente<br />

giudiziario”. Dettagliate note sono<br />

dedicate alla “condizione zoologica<br />

popolare”, cioè alla demografia. In<br />

quell’anno Ceppaloni contava circa<br />

3400 abitanti, ulterioremente suddivisi<br />

per fasce d’età, sesso e stato civile.<br />

La media dei matrimoni annui ascendeva<br />

a trenta a fronte di trentadue<br />

morti ed ottanta nati. Curioso e comunque<br />

interessante è anche l’analitico<br />

censimento <strong>del</strong>la popolazione animale<br />

domestica, dai cavalli alle galline,<br />

con relative indicazioni sulla natalità e<br />

la mortalità (sappiamo, ad esempio,<br />

che in quell’anno erano morte 80 galline<br />

e 10 galli d’india). Leggendo le<br />

informazioni sulla “condizione popolare<br />

per stato economico”, cioè sullo stato<br />

sociale e sui mestieri esercitati in<br />

paese, apprendiamo che la gran parte<br />

degli abitanti (1251) erano genericamente<br />

indicati come possidenti (senza<br />

distinzioni di reddito, però).<br />

I cittadini ufficialmente considerati<br />

“poveri” erano soltanto dieci (cinque<br />

maschi ed altrettante femmine).Vi erano<br />

poi 407 “contadini” e 50 “individui<br />

all’attuale servizio militare”. Gli addetti<br />

alle “arti liberali” erano: tre medici,<br />

altrettanti “agrimensori” e quattro notai<br />

e legali. I cosiddetti “artisti” oggi<br />

diremmo artigiani) erano: otto muratori,<br />

dieci sarti, cinque “legnaioli”, dieci<br />

calzolai, sei barbieri e salassatori,<br />

quindici tessitrici, due sensali, dodici<br />

commercianti. L’unica nota curiosa è<br />

data dai sei suonatori di tamburo.<br />

Completavano il quadro i dodici frati<br />

(sacerdoti e laici) <strong>del</strong> convento dei<br />

Riformati e gli undici sacerdoti secolari<br />

(“incluso il Parroco, che dirige la<br />

parrocchia, e <strong>del</strong>l’economi, uno addetto<br />

alla cura <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong> villaggio<br />

Cianche e l’altro a quella <strong>del</strong> villaggio<br />

S. Giovanni, fornite entrambe da Battistero”).<br />

Soffermandoci ancora sulla<br />

struttura ecclesiastica, apprendiamo<br />

che in paese vi erano un cimitero comunale<br />

e due “camposanti principiati<br />

e non finiti”. Un fugace appunto è dedicato<br />

alle opere d’arte: “ è notabile<br />

nella Chiesa Parrocchiale un quadro<br />

<strong>del</strong>la Passione, che pretendesi essere<br />

opera <strong>del</strong>li Zingari; e nella chiesa de’<br />

Riformati è degna di menzione la statua<br />

di San Francesco, di cui s’ignora<br />

l’autore. Vi è una cappella rurale poi<br />

<strong>del</strong>la famiglia Iannotti, dipendente dal<br />

Cappellano regio”.<br />

Uomini illustri e povera gente<br />

Sfiorando il tema <strong>del</strong>la “condizione<br />

onorifica” di Ceppaloni, l’autore <strong>del</strong>la<br />

memoria ricorda che “merita onorevol<br />

menzione il non guari trapassato, di<br />

cui compiangiamo per sempre la perdita,<br />

don Luigi Barone, giovane di bella<br />

riuscita nella pittura, che fissatosi in<br />

Napoli fu più volte premiato nelle<br />

esposizioni solenni per invenzione e finezza<br />

de’ suoi dipinti”.<br />

Altri personaggi illustri erano monsignor<br />

De Blasio, vescovo di Castellaneta,<br />

nato nel secolo precedente, e “l’arciprete<br />

don Domenico Iannotti, che di<br />

proprio corredò di molti ornamenti la<br />

Chiesa parrocchiale”. Infine, “per opera<br />

di beneficenza deve ricordarsi don<br />

Onofrio Parenti seniore, che nella carestia<br />

<strong>del</strong> 1764 somministrò di pane l’in-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

tiero comune”.<br />

Riguardo alla “condizione sanitaria” il<br />

quadro <strong>del</strong>ineato è a suo modo ottimistico:<br />

“ la pubblica salute non va compromessa<br />

per cause miasmatiche o cosmotelluriche<br />

giacché l’aria è salubre,<br />

le acque sono pure, perlocché non si<br />

hanno a deplorare malattie di periodo,<br />

o altre da simili cagioni dipendenti.<br />

Non ho curato ancora nello esercizio di<br />

mia professione alcuna tubercolosi, ed<br />

un medico che ha 35 anni di esercizio<br />

ne ha assistito un solo in sua vita. Le<br />

malattie contagiose poco si travagliano;<br />

i morbi acuti d’indole infiammatoria,<br />

son quelli che più vi dominano. Non vi<br />

è condotta medica né cerusica, ma i<br />

medici e cerusici che vi sono si prestano<br />

per tutti, precise pei poveri gratuitamente.<br />

La inoculazione vaccinica è in buono<br />

stato, ed annualmente s’inoculano non<br />

meno di 50 fanciulli. Gli animali d’industria<br />

agricola andiedero soggetti nell’anno<br />

scorso alle afte contagiose, ma<br />

previo pochi preservativi non si ebbe a<br />

deplorare la morte di alcuno”.<br />

Qualche nota critica la ritroviamo invece<br />

nel capitolo dedicato all’istruzione:<br />

“si manca di maestro normale, ma<br />

parecchi fanciulli sono inviati nel leggere<br />

e scrivere ed altri rudimenti da’<br />

frati Rifrormati, ed altri sacerdoti secolari,<br />

ma col metodo barbaro individuale;<br />

giunti a dieci o dodici anni si spediscono<br />

in Benevento dalle famiglie comode,<br />

ed i meno agiati si danno alla<br />

agricoltura. Si manca pure <strong>del</strong>la maestra<br />

<strong>del</strong>le fanciulle, perciò poche sono<br />

quelle che si istruiscono <strong>del</strong>le arti donnesche”.<br />

Occupandosi <strong>del</strong>le istituzioni<br />

di beneficenza, Parenti lamentò che<br />

l’antica rendita annua di trecento ducati,<br />

vincolata al “mantenimento di un<br />

Ospedale pe’ poveri” era ora passata<br />

STORIA DEL TERRITORIO<br />

alle spese di culto: in poche parole, era<br />

diventata appannaggio <strong>del</strong> clero, “contro<br />

la santa ispirazione de’ fondatori”.<br />

Un’altra istituzione ritenuta particolarmente<br />

utile per la popolazione contadina,<br />

ma purtroppo anch’essa scomparsa<br />

da tempo, era il Monte frumentario:<br />

“Potrebbe il Municipio fondarlo<br />

facilmente cogli avanzi di cassa luoghi<br />

pii e comunali, nonché da significatorie<br />

provenienti dall’una o l’altra gestione,<br />

come pure dalla liberalità de’ privati,<br />

aprendo apposite soscrizioni”.<br />

Il commercio è frenato<br />

dalla rete viaria<br />

Le maggiori produzioni locali (che erano<br />

“il vino, il frutto ed il grano”) venivano<br />

acquistate dagli “incettatori napoletani<br />

e di Terra di Lavoro”. Purtroppo,<br />

però, la mancanza di strade adeguate<br />

rendeva difficoltosa la consegna<br />

<strong>del</strong>la merce, con conseguenze negative<br />

sui prezzi: “in quanto al commercio sarebbe<br />

alquanto attivo se avesse strade<br />

rotabili, poiché il comune dista quattro<br />

miglia da Benevento, sei da Montesarchio<br />

e dieci da Avellino.<br />

E’ in costruzione una traversa rotabile,<br />

che menerà sulla strada Irpina Ferdinandea,<br />

ma se ne rende trascurato il<br />

proseguimento non solo, ma ancora deperire<br />

il già costruito, colpa di nostra<br />

oscitanza”.<br />

Una soluzione poteva essere il passaggio<br />

in zona <strong>del</strong>la ferrovia, che a torto<br />

si immaginava prossimo: “Ma non<br />

lungi sarà il giorno <strong>del</strong>la costruzione di<br />

una ferrovia, che unisca il Tirreno e<br />

l’Adriatico, e che il progresso europeo e<br />

la posizione naturale <strong>del</strong> nostro regno<br />

reclamano. Dessa per condizione topografica<br />

indispensabile deve accostarsi a<br />

Benevento, corre il Calore e menarsi<br />

18<br />

nelle Puglie, per tale opera ne sentirà<br />

tutto il regno l’utile e più questo comune<br />

per esservi limitrofo”. Le fiere annuali<br />

erano due: “ La prima al 1° 2° 3°<br />

4° giorno di agosto ( detta <strong>del</strong>la Porziuncola)<br />

ed è molto accorsata, negoziandovisi<br />

di assai bovini ed altri animali<br />

ancora; ed i calzolai di Montesarchio<br />

vi fanno molto commercio di scarpe.<br />

L’altra fiera è detta <strong>del</strong>l’Addolorata,<br />

si celebra a 15 e 16 settembre, ma è<br />

poco accorsata per mancanza di zelo<br />

pubblico nelle Autorità Comunali”. Infine,<br />

ricordando che in estate per Ceppaloni<br />

passavano numerosi “abitanti di<br />

tutta la Valle Caudina, e molti paesi di<br />

Terra di Lavoro, per condursi alla Macina<br />

nei molini di Chianche e Chienchetella,<br />

messi all’est <strong>del</strong> nostro territorio”,<br />

Parenti osservò che, con strade<br />

migliori e più sicure, “farebbesi stazione<br />

di deposito nell’abitato con grande<br />

utile pubblico per i prodotti di ogni<br />

natura, che si consumerebbero”.<br />

Consigli per il vino<br />

Il rapporto di Parenti è ricco di osservazioni<br />

sull’agricoltura e sul sistema<br />

vegetale <strong>del</strong> paese: tutte le piante esistenti<br />

sul territorio sono minuziosamente<br />

censite e catalogate. Non mancano<br />

poi le tabelle dedicate alla produzione<br />

annua dei frutti. Particolare attenzione<br />

è rivolta all’uva e al sistema<br />

di vinificazione, con relativi consigli<br />

pratici: “ Di viti se ne coltivano per frutto<br />

e per vino […] Non vi ha sito <strong>del</strong> territorio<br />

comunale, che non sia coverto<br />

da vitigni, ed ogni possidente ne coltiva<br />

per uso proprio e per venderne; vi sono<br />

talune contrade, che danno vino generoso,<br />

altre poderoso ed altre finalmente<br />

leggiero. Potrebbesene migliorare<br />

la qualità, perfenzionandone la coltura<br />

nonché la manufatturazione e conservazione<br />

<strong>del</strong> vino; perlocché ho fatto<br />

costruire <strong>del</strong>le botti col metodo seguente,<br />

cioè la prima più piccola, e l’ultima<br />

più grande, onde servire gradatamente<br />

per la fermentazione e travasazione<br />

nella medesima cantina, senza deteriorazione<br />

<strong>del</strong>le qualità […]”<br />

Tra le altre piante pregiate e diffuse<br />

nell’agro di Ceppaloni vi erano le ciliege<br />

e i fichi, “di squisito gusto e ricercati<br />

ne’ mercati di Benevento, Montesarchio<br />

ed Altavilla”. Gli ulivi, invece,<br />

“vegetano e fruttificano propiziamente<br />

presso l’abitato, ma la coltura è<br />

ristretta”. Si stava intanto diffondendo<br />

l’uso <strong>del</strong>la patata, che “coltivasi ne<br />

terreni sciolti, e vi produce bene piantandosi<br />

di marzo; si ha un solo tipo,<br />

mancando <strong>del</strong>la gialla ed altre varietà<br />

ricercate”.<br />

Non mancano, infine, le notizie sulla<br />

caccia e la pesca, che integravano l’economia<br />

ed il regime alimentare dei<br />

ceppalonesi: “Gli animali che ordinariamente<br />

di cacciano sono i quadrupedi<br />

ed i volatili suddetti, ed a chi ammazza<br />

una volpe, gli statuti municipali<br />

accordano un premio di carlini dieci<br />

dal fondo <strong>del</strong>le multe, atteso il danno<br />

che arreca all’industria agricola un tale<br />

animale. Di certe epoche, gli uccelli<br />

di transito sono eccellenti, come la beccaccia,<br />

tordo, lodola, beccafico. La pesca<br />

più ordinaria si fa nel fiume Sabato<br />

di rane, gamberi, anguille, trotte ecc,<br />

taluni proprietari ne hanno nelle vasche<br />

o peschiere; riprovo l’uso di materie venefiche<br />

che ne distruggono cento per<br />

averne uno”.


Guglielmo Pepe<br />

CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

La “Regione Irpina” e i suoi patrioti<br />

La R. Società Economica ebbe un ruolo fondamentale. Tre le relazioni topografiche <strong>del</strong> 1816 in cui si condanna un regime<br />

ormai in disfacimento. Nella zona di Avellino si affinavano gli animi e i cuori di uomini pronti alla rivolta<br />

ADAMO CANDELMO<br />

Forse era soltanto il dispetto<br />

per il mancato moto rivoluzionario<br />

<strong>del</strong> 3 maggio, forse<br />

era il presagio di quello<br />

che già di lì a un mese stava<br />

per maturare ai primi di<br />

luglio! Ma non si trattava di un episodio<br />

isolato, di un fatto singolo dovuto<br />

ad un patriota. La "R. Società Economica",<br />

in quel tempo, fu una vera e<br />

propria fucina di patrioti. Sono <strong>del</strong> 1816<br />

tre "Relazioni topografiche", quella di<br />

S. Lucia di Serino, redatta da Luigi Pelosi,<br />

quella di Torella da Michele Marchese,<br />

e quella di Altavilla da Pasquale<br />

Salerno: fra riga e riga di queste relazioni,<br />

un passo dietro l'altro, vi è la<br />

condanna di un regime che è ormai in<br />

disfacimento economicamente prima<br />

ancora che politicamente. Un esempio<br />

per tutte: il rendiconto <strong>del</strong>le spese <strong>del</strong>la<br />

città di Avellino verso la fine <strong>del</strong> XVIII<br />

secolo. Le rendite <strong>del</strong> Comune erano,<br />

rappresentate dalla somma di ducati<br />

7116, 5, di cui 6400 provenienti da gabelle.<br />

Di queste alla Regia Corte andavano<br />

ducati 1326, e alla stessa, per pagamenti<br />

fiscali, altri 2841 ducati; e soltanto<br />

al Principe di Avellino (per scannaggio,<br />

forno e taverna) andavano 740<br />

ducati senza peraltro considerare il "solito<br />

regalo per il Natale" (così si intitolava<br />

questa partita) consistente in prosciutti,<br />

salami, lardo, formaggi per il valore<br />

di ducati<br />

115,13. E quasi per contrappunto si notava<br />

in quei "ragguagli" che ben poche<br />

diecine di ducati erano previsti per il<br />

"mastro di Scuola" e per il medico. In<br />

queste relazioni vi si poteva leggere che<br />

non vi erano né medici, né "cerusici<br />

condottari" <strong>del</strong> Comune, non da pubblici<br />

stabilimenti; e tra gli "speziali" vi<br />

erano alcuni che di questa materia non<br />

si intendevano. L'ostetricia era nelle<br />

mani di donnicciole ignoranti, diffusi i<br />

morbi venerei e curati, da "segretisti" e<br />

donnicciole.<br />

Nello studio di queste vicende economiche<br />

<strong>del</strong>la "Regione Irpina" (così venne<br />

indicata la zona di Avellino dalla<br />

Massoneria che doveva dar vita al primo<br />

nucleo <strong>del</strong>la Carboneria) si affinavano<br />

gli animi e i cuori dei patrioti e<br />

nello spingere all'azione e alla rivolta<br />

tenevano soprattutto a mente, e avevano<br />

buon gioco, il tenore di vita di un<br />

popolo stremato dalle gabelle, dalle pestilenze,<br />

dai soprusi. E a riprova di ciò<br />

troviamo nel 1817 insignito <strong>del</strong>la carica<br />

di vice presidente <strong>del</strong>la "Società Economica"<br />

Pietro <strong>del</strong> Luca da Montefusco,<br />

colui che doveva essere La mente<br />

<strong>del</strong>la rivoluzione <strong>del</strong> 1820 e alla cui<br />

penna si debbono quei caldi proclami<br />

che il de Concilij, che certamente letterato<br />

non era, andava pubblicando nei<br />

giorni fortunosi <strong>del</strong> luglio.<br />

Quell'attività patriottica era ormai diventata<br />

di dominio pubblico; e la voce<br />

volò fino a Napoli e il risultato fu che<br />

Guglielmo Pepe veniva trasferito in Calabria<br />

e Lorenzo de Concilij in Abruzzo.<br />

Il Pepe, verso la metà di giugno<br />

dové lasciare Avellino e i" de Concilij vi<br />

rimase temporeggiando e preparando<br />

quella rivolta ch'egli già sapeva essere<br />

nell'aria. I piccoli giornaletti alla macchia,<br />

i cartelli che venivano apposti di<br />

notte sui muri,sul portone <strong>del</strong>lo stesso<br />

Palazzo di Città sono ormai di pubblico<br />

dominio,corrono di bocca in bocca. Il<br />

22 e il 24 giugno i deputati carbonari<br />

<strong>del</strong>le varie provincie tenevano ad Avellino<br />

due assemblee, e su un foglio manoscritto<br />

giusto di quell'epoca è detto<br />

che i deputati giurarono "di correre alle<br />

armi tostoché si attentasse alla libertà<br />

di uno solo dei soci". Ma nessuno aveva<br />

voglia di attentarvi, e lo stesso Lorenzo<br />

de Concilij si destreggiava abil-<br />

mente e a Napoli faceva apparire la sua<br />

voce molto aspra verso i patrioti e ad<br />

Avellino incitava all'azione.<br />

130 CAVALLEGGERI<br />

Nel citato elenco dei "fatti cronologici"<br />

successi ad Avellino dal '18 al '31 è riferito<br />

che un certo tenente Fresegna<br />

giunge a Nola a riferire a quei patrioti<br />

che le "Vindite" di Avellino e di Foggia<br />

sono pronte; e il 1^ luglio arriva ancora<br />

a Nola un tale Nunzio Scala mandatovi<br />

da Avellino da don Nicola Imbimbo<br />

uno dei settari più in vista -ad informare<br />

che "tutto è pronto in Principato<br />

Ultra". E a Nola non si fanno attendere.<br />

Il l^ luglio è la festa di S.Teobaldo,<br />

patrono <strong>del</strong>la Carboneria, e sotto i suoi<br />

auspici nella notte seguente i due sottotenenti<br />

Morelli e Silvati con 130 tra<br />

sergenti e soldati <strong>del</strong> Reggimento "Borbone<br />

Cavalleria" disertano dal quartiere<br />

di Nola secondati dal prete Minichini<br />

e da 21 settari e al grido di Monteforte!<br />

Monteforte! si dirigono verso Avellino<br />

dove sanno che Lorenzo de Concilij<br />

ha preparato il terreno. Sul numero<br />

dei cavalieri che disertarono dal quartiere<br />

di Nola, che è diverso in alcuni autori,<br />

non ci sono dubbi, secondo il Cannaviello,<br />

che ha consultato l'Atto di Accusa<br />

<strong>del</strong> R. Procuratore G. Brundesini<br />

contro il Pepe, Carrascosa e de Concilij.<br />

Il de Concilij infatti finge di combattere<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

gli insorti; in realtà li favorisce. Stabilisce<br />

un contatto con Morelli e Silvati, fa<br />

piegare lo squadrone verso Mercogliano<br />

per toglierlo dall'Appia. Chiama da<br />

ogni Comune le compagnie dei militi in<br />

pieno assetto di guerra, si pone in contatto<br />

coi comandanti amici <strong>del</strong>le provincie<br />

limitrofe, tiene a rapporto i capi<br />

settore (i due fratelli Giuseppe e Tommaso<br />

De Filippi, il maggiore Nicola Pio-<br />

nati, il capitano Preziosi, i tenenti Gallo<br />

e Giannattasio) e quindi alla fine di<br />

una laboriosa giornata si incontra segretamente<br />

con Morelli nelle vicinanze<br />

di Mercogliano. Primo risultato di questo<br />

incontro fu che la sera stessa Morelli,<br />

rafforzato da compagnie di militi<br />

che il de Concilij aveva posto a sua disposizione,si<br />

ricongiunge con Silvati<br />

sulle gole di Monteforte dove si temeva<br />

il maggior attacco <strong>del</strong>le truppe borboniche.<br />

L'indomani i cavalleggeri e i settari di<br />

Nola entrano in Avellino e con loro fa<br />

causa comune la Gendarmeria, i Fucilieri<br />

reali presidiari, i1 distaccamento<br />

Sanniti, i Carbonari. Morelli con sei<br />

"deputati <strong>del</strong> Popolo" (Gaetano Licastro,<br />

Nicola Imbimbo, Scipione Giordano,<br />

Giuseppe Vitale,Gabriele Damiani e<br />

Saverio Ranucci) si presenta alle autorità<br />

che erano radunate nel Palazzo <strong>del</strong>l'Intendente<br />

mentre il popolo tutto di<br />

Avellino insorgeva e acclamava i rivoltosi.<br />

Morelli spiega le ragioni che hanno<br />

spinto lui e Silvati all'impresa e annunzia,<br />

fra il generale giubilo, che non<br />

è lui l'autore di questa impresa, bensì il<br />

de Concilij che lo aveva più volte spinto<br />

e potendo poi al suo arrivo distruggere<br />

l'opera, l'aveva invece favorita e<br />

ingigantita. I "Deputati <strong>del</strong> Popolo" a<br />

loro volta annunziano il governo rappresentativo<br />

promulgato dalla Provincia<br />

ne domandano la sanzione sovrana<br />

I MOTI LIBERALI<br />

e proclamano capo di tutte le forze costituzionali<br />

Lorenzo de Concilij.<br />

La folla si moltiplicava sempre più nel<br />

Gran Largo dei Tribunali, de Concilij<br />

dovette più volte apparire al balcone,<br />

scendere nella stessa piazza; montava<br />

quindi a cavallo ed assumeva il comando<br />

<strong>del</strong>le milizie schierate. E in mezzo<br />

alla Piazza, seguito dagli altri esponenti<br />

<strong>del</strong>la rivolta, de Concilij giurò solennemente<br />

fe<strong>del</strong>tà alla costituzione di<br />

Spagna, precedendo così' di undici<br />

giorni il gesto di Ferdinando I. E da<br />

quel giorno il "Gran Largo dei Tribunali"<br />

la maggiore piazza di Avellino, prese<br />

il nome di "Piazza <strong>del</strong>la Libertà".<br />

Nome che tuttora reca nonostante un<br />

inutile tentativo dei fascisti cent'anni<br />

dopo di tramutarne il nome in "Piazza<br />

<strong>del</strong>la Rivoluzione";una rivoluzione,be-<br />

Pietro Colletta scrisse: “Cinque<br />

giorni di storia racchiudono<br />

i fasti di cinque<br />

secoli di gloria. gli avellinesi<br />

han ripigliato il nome<br />

degli Irpini e ne sono degni”<br />

ninteso,che non aveva nulla a che vedere<br />

con quella <strong>del</strong> 1820.<br />

CINQUE GIORNATE<br />

Le cinque giornate che ne seguirono<br />

possono, a giusto titolo, definirsi le<br />

"cinque giornate di Avellino". Il de<br />

Concilij postosi all'opera esautorò e sostituì<br />

col segretario generale Lucente,<br />

l'Intendente Sant'Agapito che non aveva<br />

voluto prestare giuramento; lanciò i<br />

proclami che già abbiamo ricordati; fece<br />

organizzare in ogni Comune <strong>del</strong>la<br />

Provincia una guardia di sicurezza interna<br />

per evitare contraccolpi reazionari<br />

ed anche le sempre possibili azioni di<br />

briganti. E intanto provvedeva a rafforzare<br />

i distaccamenti per evitare sorprese<br />

dai regi che già avanzavano dalla<br />

parte di Salerno coi generali Campana<br />

e Nunziante, e dalla parte di Mugnano<br />

<strong>del</strong> Cardinale coi generali Roccaromana<br />

e Carrascosa.<br />

Ma tutti evitarono gli scontri e temporeggiavano:<br />

quei generali- e soprattutto<br />

Carrascosa - condividevano l'ansia di libertà<br />

che già rifulgeva in Avellino e non<br />

volevano impegnare le truppe in una<br />

battaglia frontale; i piccoli scontri che<br />

si ebbero nelle gole di Monteforte, o al<br />

di qua di Montoro, furono sfavorevoli<br />

ai regi. Anzi, respinto il nemico sulla<br />

salita <strong>del</strong>la Laura, le truppe di de Concilij<br />

entravano il giorno 3 a Salerno e vi<br />

proclamavano la costituzione, come i<br />

settari lo stesso giorno l'avevano proclamata<br />

a Foggia.<br />

E con le provincie di Salerno e Foggia<br />

sollevata era la Basilicata; in agitazione<br />

erano il Molise e la Terra di Lavoro. E<br />

nella città di Avellino gli insorti ingrossavano<br />

e giungevano in forze da ogni<br />

parte: i battaglioni <strong>del</strong>l'Arianese comandati<br />

dal maggiore Florio, e dal Santangiolese<br />

comandati dal maggiore Alvino.<br />

E il giorno 5 il reggimento "Prin-<br />

19<br />

cipe Cavalleria" disertando con due<br />

cannoni da Nocera veniva a far causa<br />

comune con Avellino;un altro reggimento<br />

disertava da Foggia;lo stesso facevano<br />

nella notte dal 5 al 6 Guglielmo<br />

Pepe (che non aveva ancora raggiunto<br />

la sua destinazione in Calabria e si era<br />

trattenuto a Napoli) e il generale Napolitani<br />

che a capo di squadroni di cavalleria,<br />

si era diretto anch'egli ad Avellino<br />

ad ingrossare le forze al comando<br />

<strong>del</strong> de Concilij. In una parola - racconta<br />

il Cannaviello - il Regno tranquillissimo<br />

il 10 luglio, il giorno 5 era tutto in<br />

fiamme. Senonché la tranquillità che<br />

aveva preceduto il luglio, come abbiamo<br />

visto innanzi, era una tranquillità<br />

apparente: il popolo che a lungo aveva<br />

compresso il suo tormento, alfine esplodeva.<br />

Quelle manifestazioni, le sollecitazioni<br />

che provenivano<br />

a Napoli<br />

da ogni dove pie-<br />

garono alfine il<br />

governo e il Re,<br />

ormai impotenti a<br />

domare la sommossa.<br />

E quando<br />

nella stessa notte<br />

sul 6 luglio cinque<br />

eletti <strong>del</strong>la<br />

Carboneria, qualificatisiambasciatori<br />

<strong>del</strong> popolo si<br />

presentarono alla<br />

Reggia per<br />

comunicare a Ferdinando<br />

I che esso<br />

voleva la costituzione, il vecchio monarca<br />

si arrese. All'alba <strong>del</strong> 6 infatti un<br />

editto sovrano, affisso a tutti gli angoli<br />

<strong>del</strong>la Capitale e subito spedito ai rivoltosi<br />

e alle provincie, prometteva nel<br />

corso di otto giorni, le basi di una costituzione.<br />

L'entusiasmo fu generale; la costituzione<br />

non era stata ancora giurata "sui<br />

santi evangeli" che Guglielmo Pepe e<br />

Lorenzo de Concilij vollero che le truppe<br />

che avevano contribuito a quella pacifica<br />

rivoluzione avessero l'apoteosi<br />

<strong>del</strong>la Capitale.<br />

E infatti a Napoli convennero, la mattina<br />

<strong>del</strong> 9, ch'era una domenica, e dal<br />

campo di Marte sfilarono verso la Reggia<br />

in lungo corteo con molte bande<br />

musicali, il drappello di Morelli e Silvati<br />

(più tardi il 23 dicembre 1820 fu chiamato<br />

con legge <strong>del</strong> Parlamento lo<br />

"squadrone sacro", ma quale effimera<br />

legge se di lì a poco i due sottotenenti<br />

dovevano penzolare dalla forca <strong>del</strong> cardinal<br />

Ruffo!), e poi Pepe, Napoletani,<br />

de Concilij venivano a cavallo alla testa<br />

<strong>del</strong>le loro milizie, e poi il prete Luigi<br />

Minichini che sulla veste di prete aveva<br />

le armi <strong>del</strong> combattente, e poi le<br />

"vindite" e poi una lunga schiera di<br />

Carbonari coi loro vessilli. Le legioni Irpine<br />

si fregiavano <strong>del</strong>la fatidica coccarda<br />

tricolore e gridavano "Viva la Libertà";<br />

ma quello era un grido che già<br />

ne preannunziava un altro,quello che<br />

quarant'anni dopo,il 7 settembre 1860,<br />

doveva infiammare i cuori dei napoletani<br />

e, degli Italiani tutti: "Viva l'Unita<br />

d'Italia".<br />

E Pietro Colletta scriveva qualche mese<br />

dopo sul giornale "l'amico <strong>del</strong>la costituzione"<br />

che vide la luce dieci giorni<br />

dopo la elargita costituzione: "Cinque<br />

giorni di storia racchiudono i fasti di<br />

cinque secoli di gloria. Gli Avellinesi<br />

han ripigliato il nome degli Irpini e ne<br />

sono degni".


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong> PRIMO PIANO<br />

Colloquio con padre Michele Bianco<br />

La speranza? Il risveglio etico<br />

“Sono necessarie una macroetica ma anche un’etica <strong>del</strong>la responsabilità fondate sulla<br />

ragione e non sulla tecnica o sull’economia, ma sulla conoscenza intesa come sapere<br />

umanistico che nutre la libertà di pensiero e di parola e l’autonomia di giudizio”<br />

ROBERTO BARBATO<br />

Ho conosciuto<br />

Don<br />

Michele<br />

Bianco grazie ad una<br />

sua magistrale e poderosa<br />

lectura Dantis, tenuta<br />

nel corso di un convegno proposto<br />

e promosso dal Liceo Colletta<br />

e dalla rivista “SINESTESIE” in cui<br />

ha sviluppato il tema <strong>del</strong> Loquace silenzio<br />

e <strong>del</strong>l’azione silenzio e <strong>del</strong>l’azione<br />

salvifica <strong>del</strong>la Vergine. Pur<br />

confessando qualche dubbio interpretativo<br />

debbo dire che sono rimasto<br />

letteralmente ammirato dal vigore<br />

espressivo e dall’intenso misticismo<br />

che pervade il dato ermeneutico.<br />

Figura carismatica don Michele<br />

riesce nel poco tempo che gli rimane<br />

libero a dedicarsi alla sua passione<br />

principale, la lettura come lo dimostrano<br />

le migliaia di libri che,<br />

esondati dalla biblioteca, hanno invaso<br />

ogni spazio vitale perfino la<br />

cucina <strong>del</strong>la casa canonica, regno finora<br />

incontrastato <strong>del</strong>la simpaticissima<br />

e vivacissima mamma. E mentre<br />

già si affollano i primi fe<strong>del</strong>i in<br />

cerca di speranza o di una voce amica<br />

ha inizio la nostra conversazione.<br />

Don Michele è docente di Etica presso<br />

l’università di Bari, filosofo, teologo,<br />

critico. Il suo libro su Palatucci<br />

è già alla seconda ristampa.<br />

Padre Michele mi consenta di<br />

chiamarla così semplicemente: la<br />

teologia rimane sempre la via preferenziale<br />

per arrivare a Dio sia<br />

pure con l’aiuto <strong>del</strong>la Vergine o ci<br />

sono percorsi o itinerari più agevoli?<br />

Prima di rispondere alla Sua domanda,<br />

è opportuno richiamare l’attenzione<br />

sul concetto di teologia, che è<br />

un “discorso su Dio”, ossia una trattazione<br />

scientifica sulla divinità -<br />

Sant’Agostino, in questo senso, la definisce<br />

“De divinitate rationem sive<br />

sermonem” - che si può fare in due<br />

maniere: seguendo i principi <strong>del</strong>la<br />

ragione o quelli <strong>del</strong>la Rivelazione.<br />

Nel primo caso si ha la teologia naturale<br />

o teodicea, nel secondo la teologia<br />

propriamente detta, che è la<br />

scienza che tratta di Dio e di tutto ciò<br />

che a Lui si riferisce secondo un complesso<br />

di proposizioni, sistematicamente<br />

ordinate tra loro, dedotte da<br />

principi certi. La teologia non si limita<br />

a esporre verità rivelate, ma le esamina,<br />

ne analizza i termini e deduce<br />

le conclusioni che vi sono implicitamente<br />

contenute. Essa ha per oggetto<br />

primario Dio e per oggetto secondario<br />

tutto ciò che è distinto da<br />

Dio ma che a Lui non di meno si riferisce:<br />

quindi gli Angeli, l’uomo ed<br />

anche il mondo materiale. La teologia<br />

tuttavia si distingue dalle altre<br />

scienze perché procede alla luce <strong>del</strong>la<br />

Rivelazione, il che vuol dire che i<br />

suoi principi non hanno l’evidenza<br />

intrinseca (come quelli di tutte le<br />

scienze), bensì quella estrinseca, cioè<br />

l’autorità di Dio rivelante, che non<br />

può né ingannarsi né ingannare, come<br />

ci ricorda il Concilio Vaticano I.<br />

La sua certezza scaturisce dalla sapienza<br />

indefettibile di Dio, la sua<br />

materia è Dio stesso, autore <strong>del</strong>l’ordine<br />

soprannaturale, il suo fine è<br />

quello di condurre gli uomini alla visione<br />

beatifica. Si divide in teologia<br />

dogmatica, “regula credendarum”, e<br />

morale, “regula agendarum”, speculativa<br />

e positiva. Le prime due classificazioni<br />

riguardano la materia, le<br />

altre due il metodo. La teologia, stricto<br />

sensu, rimane ancorata alla Rivelazione<br />

come suo fondamento e alla<br />

fede come sua intelligenza critica,<br />

perché la vita di fede <strong>del</strong> credente<br />

possa essere motivata e significativa.<br />

L’approccio al Mistero di Dio attraverso<br />

la mariologia - la branca più<br />

vitale <strong>del</strong>la teologia sistematica, riassumibile<br />

nel motto ad Jesum per<br />

Mariam, o, meglio ancora, ad Mariam<br />

per Jesum, ponendo l’accento<br />

su Maria come donna ecclesiale, rendendola<br />

una figura significativa per<br />

i cristiani d’oggi, icona <strong>del</strong> Mistero in<br />

una dimensione simbolico - narrativa<br />

e storico-biblica, relazionale<br />

a Cristo e alla<br />

Chiesa, di cui è membro<br />

eccezionale oltre<br />

che mo<strong>del</strong>lo e madre,<br />

come rimarcano il Proemio<br />

al capitolo 8 <strong>del</strong>la<br />

Marialis cultus di Paolo<br />

VI (2 febbraio 1974) e<br />

l’Enciclica Redemptoris<br />

Mater di Giovanni Paolo II<br />

(25 marzo 1987) - può avvenire<br />

per via catafatica,<br />

con cui si ascrivono a Dio i<br />

concetti relativi ai nomi con<br />

cui lo si indica, ma solo come<br />

Causa Prima di tutte le cose,<br />

perché essi non possono mai<br />

esprimere adeguatamente la<br />

Sua natura, o apofatica, che<br />

procede per negazioni, rifiutando<br />

di riferire a Dio gli attributi<br />

presi dal mondo sensibile e intellegibile,<br />

poiché Egli trascende ogni<br />

conoscenza e concetto.<br />

A prevalere in occidente è la teologia<br />

catafatica con la Scolastica, ma vi è<br />

pure una significativa tradizione<br />

apofatica con Maestro Eckhart, i mistici<br />

spagnoli <strong>del</strong> XVI secolo e la tradizione<br />

mistica francescana. Personificando<br />

questa negatività, i neoplatonici<br />

avevano chiamato l’inaccessibile<br />

Divinità Silenzio. Del resto anche<br />

San Tommaso assevera che “di<br />

Dio non possiamo sapere ciò che è,<br />

ma soltanto ciò che non è, e quale relazione<br />

ha con tutto il resto” (Summa<br />

contra gentiles I, 30; Summa<br />

theologica I, q. 3, prol.). “Non è la conoscenza<br />

che illumina il Mistero, ma<br />

è il Mistero che illumina la conoscenza”.<br />

Credo che l’uomo di oggi sia affascinato<br />

da un itinerario simbolico,<br />

quale quello proposto ad esempio da<br />

San Bonaventura, che accentua la<br />

teologia <strong>del</strong>la bellezza.<br />

San Francesco, asserisce il Dottore Serafico,<br />

ha “contemplato nelle cose<br />

belle il più bello” (Legenda Maior 9,<br />

1). La teologia è scienza pratica, conoscenza<br />

concreta <strong>del</strong> divino nell’umano,<br />

o, più correttamente, <strong>del</strong>l’umano<br />

nel divino, che si coglie con il<br />

terzo occhio <strong>del</strong> Cuore o <strong>del</strong>la Fede.<br />

Occorre un costante dialogo tra scienza<br />

e fede e il recupero <strong>del</strong>l’elemento<br />

simbolico per una visione trinitaria<br />

<strong>del</strong>la creazione, come ci ricordano<br />

San Francesco, che sente e vive il<br />

Mistero, e San Bo-<br />

naventura,<br />

che lo pensa con la potenza<br />

organizzatrice <strong>del</strong> suo genio<br />

nell’Itineraruium mentis in Deum e<br />

lo propone come mo<strong>del</strong>lo a tutti per<br />

giungere a Dio, come rileva opportunamente<br />

il Gilson.<br />

Lei parla spesso con i giovani e<br />

non li lusinga, anzi usa un tono<br />

giustamente severo richiamandoli<br />

a un forte sentire. È sicuro di essere,<br />

non dico capito, ma almeno<br />

ascoltato?<br />

L’esigenza di “sentire”, in senso forte,<br />

come Lei giustamente dice, nasce<br />

dalla necessità di proporre alle giovani<br />

generazioni, mete e traguardi alti,<br />

dopo la crisi <strong>del</strong>l’individuo, ribadita,<br />

tra gli altri, da Theodor W.<br />

Adorno secondo cui “l’individuo<br />

sembra ormai condannato a potersi<br />

mantenere in vita soltanto a patto di<br />

abdicare alla sua individualità, di<br />

cancellare i confini <strong>del</strong>l’ambiente, di<br />

rinunciare a una parte consistente<br />

<strong>del</strong>la propria autonomia e indipendenza.<br />

In ampi strati <strong>del</strong>la popolazione<br />

non esiste più alcun «io» in<br />

senso tradizionale”; l’esigenza <strong>del</strong>la<br />

modernità con le sue aporie irrisolte,<br />

colto da Carl Schmitt e sintetizzato<br />

da Kosselleck per il quale “l’uomo,<br />

dal quale sono stati dedotti il nonuomo,<br />

il superuomo e il sottouomo,<br />

conferma soltanto un arbitrio [Beliebigkeik]<br />

ideologico, che non riesce a<br />

definire ciò che deriva storicamente<br />

dal proprio concetto: che egli è un essere<br />

ambivalente, e definire la sua<br />

natura resta un rischio politico”, e la<br />

stessa condizione postmoderna <strong>del</strong>l’uomo<br />

che vede, per Jean-François<br />

Lyotard, il crollo dei sistemi teorici e<br />

<strong>del</strong>le grandi narrazioni totalizzanti,<br />

con uno sradicamento e con una<br />

molteplicità di linguaggi e nessuna<br />

verità, ma solo combinazioni pragmatiche<br />

che registrano questo paradosso,<br />

mettono in risalto la necessità<br />

di riformulare con le categorie<br />

ermeneutiche moderne i<br />

grandi temi <strong>del</strong> passato e farli rivivere<br />

nelle figure paradigmatiche<br />

degli spiriti magni che ci<br />

hanno lasciato un insegnamento<br />

“aere perennius”: non<br />

si potrà capire il futuro senza<br />

radicarlo nel passato. E questo<br />

“sentire forte” i giovani<br />

hanno bisogno di percepirlo.<br />

Ero presente ad una Sua Lectura<br />

Dantis, in cui ha trattato argomenti<br />

difficili senza mai perdere fiato<br />

con una partecipazione che trascende<br />

il fatto culturale o apologetico<br />

e diventa energia pura ed esaltazione<br />

mistica. Si riconosce in<br />

questo giudizio personale?<br />

Sì, intendendo, però, per “esaltazione<br />

mistica” l’approdo alla Verità mediante<br />

lo studium e poi la ratio e la<br />

contemplatio che ci fanno pervenire,<br />

come dichiara san Bonaventura, al<br />

supermentalis excessus, ossia alla<br />

mistica. E in fondo si tratta proprio<br />

<strong>del</strong> cammino proposto da Dante:<br />

dall’oscura notte <strong>del</strong> peccato, simboleggiata<br />

dalla “selva” e dalla “diserta<br />

piaggia”, attraverso il pentimento<br />

sincero, con l’uso <strong>del</strong>la ragione (Virgilio)<br />

e con l’atto teologico <strong>del</strong>l’abbandono<br />

fiducioso alla volontà di<br />

Dio (Beatrice), si giunge alla fine,<br />

per l’intercessione di San Bernardo<br />

e per il dono <strong>del</strong>la Vergine “mediatri-<br />

ce tra la conoscenza e l’estasi”, come<br />

dice il Gilson, alla contemplazione o<br />

mistica, come dir si voglia.<br />

Ritornando al mondo giovanile<br />

credo che il problema principale<br />

sia l’assenza di ogni forma di responsabilità<br />

o di impegno. Il risultato?<br />

La noia, l’indifferenza che Heidegger<br />

chiamava “la nebbia silenziosa che<br />

si raccoglie negli abissi <strong>del</strong>l’esistere”.<br />

Può darci un antidoto contro questa<br />

pericolosa tossina?<br />

Per definire il concetto di nulla Heidegger,<br />

nella sua opera, Concetti fondamentali<br />

<strong>del</strong>la metafisica, contrappone<br />

al linguaggio comune “scolorito<br />

nell’incolore uniformità <strong>del</strong>l’ovvietà”<br />

quello metafisico e, dal nulla<br />

relativo, passa al nulla assoluto, che<br />

nega la totalità di ciò che è, la totalità<br />

<strong>del</strong>le cose che sono. E, proprio<br />

perché si contrappone a questa totalità,<br />

il nulla stesso è concetto totale.<br />

Il nulla è dato in un’esperienza e<br />

non in un pensiero; e questa esperienza<br />

<strong>del</strong> nulla è vissuta appunto<br />

come esperienza di totalità nell’atto<br />

<strong>del</strong> suo annientamento.<br />

Il richiamo alla totalità è significativo<br />

nell’approccio al problema metafisico<br />

attraverso la via <strong>del</strong>le emozioni.<br />

Gioia, tristezza, ansietà, paura, ecc.,<br />

sono momenti <strong>del</strong>la vita quotidiana,<br />

“un costante affaccendamento” (alltägliches<br />

Dahintreiben), legati alla<br />

particolarità di un momento o di<br />

uno scopo. La noia (Langweile) come<br />

stato psicologico è la caduta di<br />

interessi per un oggetto in favore di<br />

un altro ed è legata alla dimensione<br />

<strong>del</strong>la quotidianità. Essa tuttavia può<br />

giungere fino al totale disinteresse<br />

per qualsiasi oggetto e ogni particolarità<br />

tende a rifluire in una totalità<br />

indifferenziata che va dissolvendosi<br />

che ci strappa alla stessa quotidianità;<br />

e in questo movimento il nulla<br />

appare come “totalità che si annulla”.<br />

Tale noia profonda perde il significato<br />

psicologico e assume quello<br />

metafisico che la sottrae all’affaccendamento<br />

quotidiano.<br />

In essa c’è la totalità come un diffondersi<br />

su ogni cosa di un velo di nebbia<br />

sempre più fitta. L’analisi <strong>del</strong> filosofo<br />

riflette lo status <strong>del</strong>l’uomo moderno:<br />

il soggetto contemporaneo<br />

sperimenta il passaggio dalla propria<br />

onnipotenza all’impotenza, dalla sicurezza<br />

all’insicurezza, dal trionfo<br />

all’angoscia; spezzato il nesso prescrittivo<br />

tra particolare e universale,<br />

tra soggetto e dovere, l’età contemporanea,<br />

vuota di forma e di destinazione,<br />

oscilla tra arbitrario particolarismo<br />

(la cattiva singolarità) e informe<br />

massificazione (la cattiva universalità),<br />

tra razionalità dei mezzi e irrazionalità<br />

dei fini, in un’anomia<br />

che sconta l’inconciliabilità tra etica<br />

<strong>del</strong>la responsabilità e etica <strong>del</strong>le convinzioni,<br />

tra apatia e stile cool. Non<br />

esiste un antidoto specifico. Occorre<br />

la rifondazione di nuovi universali<br />

concreti che, pur facendo i conti con<br />

il relativismo e il nichilismo postmoderni,<br />

colmino il vuoto lasciato dagli<br />

assoluti astratti <strong>del</strong>la modernità (valore<br />

centrale <strong>del</strong> soggetto con la sua<br />

intrinseca razionalità e la sua nativa<br />

libertà) col suo soggettivismo razionalistico,<br />

costruttivistico e universalistico<br />

e col trionfo <strong>del</strong>l’Assoluto razionale,<br />

<strong>del</strong> logos che rende universale<br />

il particolare. Proprio l’indifferentismo<br />

etico di massa postula il risveglio<br />

etico come momento di speranza<br />

in un nuovo senso etico <strong>del</strong><br />

soggetto e <strong>del</strong>l’umanità. Sono necessarie<br />

una macroetica (Apel, Habermas),<br />

ma anche un’etica <strong>del</strong>la responsabilità<br />

(Jonas), fondate sulla<br />

ragione e non sulla tecnica, “lonta-<br />

20<br />

no abbandono <strong>del</strong>l’essere” (Heidegger),<br />

o sull’economia, ma sulla conoscenza<br />

intesa come sapere umanistico<br />

che nutre la libertà di pensiero e<br />

di parola, l’autonomia <strong>del</strong> giudizio e<br />

la forza <strong>del</strong>la ragione come condizioni<br />

di un’umanità matura e responsabile<br />

(Naussbaum). La filosofia e,<br />

in genere, il sapere, diventano uno<br />

strumento di liberazione perché ampliano<br />

i confini <strong>del</strong>la nostra coscienza<br />

e umanità (Bencivegna).<br />

Recentemente ho letto il libro di Georges<br />

Bernanos che narra il dramma<br />

di un prete ateo che viene risucchiato<br />

dal vuoto. Solo finzione letteraria.<br />

Lo scrittore cattolico francese Georges<br />

Bernanos, più noto al grande pubblico<br />

per il suo celebre romanzo Diario<br />

di un curato di campagna, presenta<br />

la figura <strong>del</strong> prete come protagonista<br />

principale. Il divino e l’umano, il Bene<br />

e il Male si confrontano nella sua<br />

opera nella caratterizzazione psicologica<br />

dei protagonisti nel cui animo<br />

l’autore scava a fondo. Nel 1927<br />

pubblica L’impostura che descrive<br />

l’abbé Cénabre che sprofonda nel baratro<br />

<strong>del</strong>l’incredulità fino a giungere<br />

all’ateismo che esprime nel grido:<br />

“non credo più!”. Bernanos distingue<br />

a ragione tra essenza e nulla (il fatto<br />

che non si senta più Dio non significa<br />

eo ipso che Egli non esista),<br />

tra tentazione e rifiuto e dubbio. Père<br />

Cénabre è andato oltre l’assenza<br />

di Dio e il suo silenzio; il suo animo<br />

è pervenuto al nulla, il “niente nientificante”<br />

di Heiddeger, alla noia<br />

profonda che non si confronta più<br />

con niente, neppure con l’assenza di<br />

una presenza nascosta. È giunto all’apatia<br />

totale che non si pone più il<br />

problema <strong>del</strong>la fede, <strong>del</strong>l’amore, <strong>del</strong>lo<br />

stimolo a ricercare e a interpellare<br />

gli altri e se stesso. Il pericolo <strong>del</strong> vuoto<br />

è in agguato. Di là dalla fictio <strong>del</strong>lo<br />

scrittore francese, un altro filosofo<br />

suo conterraneo, Gilles Lipovetsky,<br />

nel suo saggio, L’ère du vide, descrive<br />

l’umanità risucchiata nel gorgo<br />

<strong>del</strong> nulla, estranea alle discipline, alle<br />

regole, alla progettualità, a tutto.<br />

La figura <strong>del</strong> prete è perciò emblematica<br />

di questo trionfo narcisistico <strong>del</strong><br />

nulla in cui coincidono gli opposti fino<br />

all’assurdo (un ministro di Cristo<br />

che non crede più nel Cristo che rappresenta!<br />

stando al monito paolino<br />

“Pro Christo legatione fungimus”<br />

(Coloss., 7, 24). È per evitare questi<br />

estremi che bisogna presentare ai<br />

giovani i paradigmi valoriali <strong>del</strong> sistema<br />

sociale nelle sue articolazioni<br />

religiose, etiche, giuridiche, economiche,<br />

ecc., come rimedio all’era degli<br />

uomini vuoti votati al nulla.<br />

Lei si è preso la briga di raccogliere<br />

le tremila allocuzioni diverse<br />

con cui San Bonaventura si rivolge<br />

alla Vergine. Sono tutte molto<br />

belle, ma mi permetta di presentarle<br />

questa di un anonimo “poeta<br />

col saio”: “Fiore di bellezza raffinata,<br />

castello la cui porta non fu mai<br />

schiusa, salute nella debolezza,<br />

pace nella battaglia, fine smeraldo<br />

di provate virtù”. Le propongo anche<br />

questa <strong>del</strong>l’ateo Sartre. La Madonna<br />

guarda il suo bambino nella<br />

culla con la tenerezza di una<br />

madre e gli dice: “Sei Dio eppure<br />

mi rassomigli!”. Che ne dice?<br />

Rispondo sinteticamente: Maria riesce<br />

a mettere insieme i cantori dei<br />

suoi singolari doni e privilegi e l’esistenzialismo<br />

ateo dei filosofi, sebbene<br />

il contributo di Sartre all’esistenzialismo<br />

religioso sia molto rilevante<br />

nella dimensione <strong>del</strong>l’umanesimo;<br />

non si dimentichi che alle radici <strong>del</strong>l’esistenzialismo<br />

si trova il pensiero<br />

di Kirkegaard che ha influenzato i<br />

maggiori rappresentanti di questa<br />

corrente: Heidegger, Sartre, Marcel e


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong> PRIMO PIANO<br />

Jaspers, con esiti sicuramente religiosi<br />

nel filosofo danese e in Marcel, che<br />

accentua ancor più l’aspetto metafisico-religioso,<br />

e con declinazioni solo<br />

umane in Heiddeger, Sartre e Jaspers.<br />

Vorrei concludere citando per<br />

intero Sartre di cui Lei riporta la breve<br />

pericope: “penso che ci siano momenti,<br />

fuggevoli e veloci, in cui la<br />

Vergine avverte che il Cristo è suo figlio,<br />

il suo bambino, ed è Dio. Lo<br />

guarda e pensa: «Questo Dio è mio<br />

figlio. Questa carne divina è la mia<br />

carne. È fatto di me, ha i miei occhi,<br />

la forma <strong>del</strong>la sua bocca è la forma<br />

<strong>del</strong>la mia, mi assomiglia. È Dio, e<br />

mi assomiglia». Nessuna donna ha<br />

mai potuto avere il suo Dio per sé sola,<br />

un Dio bambino che si può prendere<br />

tra le braccia e coprire di baci,<br />

un Dio caldo che sorride e respira,<br />

un Dio che si può toccare e che ride.<br />

È in uno di questi momenti che dipingerei<br />

Maria se fossi pittore” (in<br />

Boriona o figlio <strong>del</strong> tuono, Natale<br />

1940).<br />

Gli Ebrei hanno un rapporto confidenziale<br />

con la divinità. L’educazione<br />

religiosa che riceviamo attraverso<br />

il Catechismo è data una volta<br />

per sempre. Ho sentito persone<br />

anche preparate ammettere la loro<br />

ignoranza in fatto di religione e<br />

non se ne vergognano. Qual è il<br />

Suo commento in merito?<br />

Il monoteismo, cioè la fede nell’esistenza<br />

di una sola Divinità, è il pilastro<br />

su cui poggia l’intero ebraismo e<br />

rappresenta l’identità <strong>del</strong>l’anima<br />

giudaica che si nutre <strong>del</strong>la parola di<br />

Dio contenuta nei testi sacri (Tanàkh<br />

o Bibbia ebraica) <strong>del</strong>l’Antico Testamento.<br />

Il Bar mitzvah o la Bat mitzvah<br />

“figlio o figlia <strong>del</strong> comandamento”<br />

(dodici anni e un giorno per le<br />

femmine e tredici anni e un giorno<br />

per i maschi) sono tenuti a rispettare<br />

la Legge (Halakhah) e le 613<br />

mizvòt o precetti, di cui 248 sono comandamenti<br />

positivi o obblighi e<br />

365 comandamenti negativi o divieti,<br />

benché molti siano riservati ai soli<br />

uomini, altri alle donne, altri ancora<br />

ai sacerdoti. Ad ogni modo si<br />

capisce bene che - quantunque non<br />

tutti gli ebrei siano ortodossi, epperò<br />

osservanti scrupolosi <strong>del</strong>le leggi <strong>del</strong>la<br />

Torah statuite dal Talmud secondo<br />

il Sinedrio, come è testimoniato<br />

dagli ebrei moderni non osservanti o<br />

non teisti o anche apertamente atei<br />

che vogliono nondimeno conservare<br />

momenti celebrativi ispirati alla tradizione<br />

ebraica solo in senso culturale<br />

e non religioso, quali il Seder<br />

(ordine) di fare memoria <strong>del</strong>la Pasqua<br />

e il Capodanno Rosh hashànah<br />

e via dicendo - in genere essi sono<br />

molto osservanti in fatto di religione<br />

al contrario dei cattolici.<br />

Oggi si vive, ut si Deus non daretur,<br />

in piena ignoranza religiosa che impedisce<br />

una nuova Evangelizzazione,<br />

come denunciato il 30 novembre<br />

2012 dal Pontefice emerito Benedetto<br />

XVI ai vescovi francesi in visita ad<br />

limina ponendo l’enfasi sull’ignoranza<br />

<strong>del</strong> mondo cattolico, non di quello<br />

laicista o secolarizzato, che inficia<br />

i contenuti stessi <strong>del</strong>la fede, ed è<br />

“ignoranza <strong>del</strong>la persona di Gesù<br />

Cristo e ignoranza <strong>del</strong>la sublimità<br />

dei suoi insegnamenti, <strong>del</strong> loro valore<br />

universale [… che] porta le nuove<br />

generazioni all’incapacità di comprendere<br />

la storia e di sentirsi eredi<br />

di questa tradizione che ha mo<strong>del</strong>lato<br />

[…] la cultura europea. Credo che<br />

in questa magistrale definizione rientrino<br />

anche le persone preparate che<br />

ammettono lepidamente la loro ignoranza<br />

in fatto di religione, che è anche<br />

e soprattutto ignoranza <strong>del</strong>le nostre<br />

radici cristiane.<br />

Che le piace di più in Dante?<br />

Sto analizzando Dante come filosofo<br />

e teologo “in audace confronto polemico<br />

con la filologia attuale”, come<br />

rileva il Prof. Giorgio Bárberi Squarotti<br />

nella prefazione al mio saggio<br />

bonaventuriano, Reditus ad Deum.<br />

Lo studio approfondito <strong>del</strong> Poeta, collocato<br />

nel suo Sitz im Leben, esalta<br />

la natura <strong>del</strong>l’impresa poetica, di incomparabile<br />

grandezza, confrontata<br />

con i succinti e di sovente colloquiali<br />

resoconti <strong>del</strong> mondo ultraterreno<br />

offerti dalle Visioni di Tundalo, di Ildebrando<br />

o dal Purgatorio di San Patrizio<br />

di frate Alberico. Per i poeti <strong>del</strong><br />

medioevo la teologia è “poesia di<br />

Dio”, come la definisce Boccaccio, è<br />

opus doctrinale ed ermeneutica. Ed<br />

è proprio il carattere teologico <strong>del</strong>la<br />

poesia che, a mio parere, permette a<br />

Dante, sub velamine arcani, di usare<br />

talvolta una “Scrittura sacramentale”<br />

in guisa di Bonaventura, in cui<br />

Scrittura ed Eucaristia (per altro mai<br />

esplicitamente menzionata!) sono<br />

orizzonti teologici mutuamente implicantisi<br />

e rinvianti entrambe al<br />

banchetto mistico <strong>del</strong>la Sapienza (si<br />

considerino la gran cena/<strong>del</strong> benedetto<br />

Agnello [Par. XXIV, 10], la cotidiana<br />

manna [Ivi XI, 133], l’agnel di<br />

Dio che le peccata tolle [Ivi XVII,<br />

133], quel cibo/che saziando di sé, di<br />

sé asseta [Pg. XXI, 129], ecc.) che già<br />

il p. Ignudi, esimio dantista, considerava<br />

nel sensus plenior <strong>del</strong>la scrittura,<br />

senza tuttavia pervenire al concetto<br />

di scrittura sacramentale presente<br />

in Bonaventura che definisce<br />

l’Agnello di Dio Pastor et Pastus,<br />

commentando San Giovanni. Di<br />

Dante mi affascina la personalità<br />

complessa di un uomo di grandi<br />

passioni, di un’anima “sdegnosa”<br />

(Inf. VIII, 44) che è alla pari dei poeti<br />

illustri <strong>del</strong>l’antichità e ne ha consapevolezza<br />

(Cfr. Ivi IV, 102), cosciente<br />

<strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la sua opera (Cfr. Ivi<br />

XVI, 127-129, XXXII, 7-9 e Par. XXIII,<br />

61-69), convinto di meritare la corona<br />

di alloro riservata ai grandi poeti<br />

(Cfr. Par. I, 22-27; XXV, 1-9), ma che<br />

è anche un appassionato studioso,<br />

un valente filosofo e teologo “nullius<br />

dogmatis expers”, e<br />

soprattutto un sommo<br />

poeta che si<br />

fa filosofo e<br />

teologo per<br />

riuscire nell’intento<br />

di<br />

guida alla<br />

salvezza<br />

eterna<br />

<strong>del</strong>la<br />

“futuragente”<br />

(Par.<br />

XXXIII, 72). Sa conciliare perfettamente<br />

la dimensione umana e la<br />

prospettiva divina nell’uomo, termine<br />

medio tra la natura corruttibile e<br />

quella incorruttibile, destinato dalla<br />

“providentia inenarrabilis” alla felicità<br />

terrena “humana ratione” con le<br />

virtù morali e intellettuali, e a quella<br />

celeste con le virtù teologali. L’io<br />

autoreferenziale <strong>del</strong> personaggio narratore<br />

(agens) diventa l’intellettuale<br />

poeta auctor, apostolo di verità, in<br />

profonda relazione: il Dante autore<br />

scrive ciò che il Dante personaggio<br />

ha visto, ma il Dante personaggio rivede<br />

quello che il Dante autore narra.<br />

Si può concludere con Auerbach<br />

che “Il fatto terreno è profezia o «figura»<br />

[…] <strong>del</strong>la realtà immediatamente<br />

e completamente divina che<br />

si otterrà in futuro […] eternamente<br />

presente nell’occhio di Dio e nell’aldilà<br />

[…] L’opera di Dante è il tentativo<br />

di una sintesi insieme poetica e<br />

sistematica, vista a questa luce, di<br />

tutta la realtà universale”.<br />

E di meno?<br />

Non c’è un parte di Dante che mi<br />

piaccia di meno. Per poter capire bene<br />

e nelle più nascoste pieghe un autore<br />

è necessaria una lectura per verba<br />

<strong>del</strong>l’intera opera. All’arte sovrana<br />

<strong>del</strong> Poeta il Carducci - a torto -nota<br />

che hanno nuociuto le disquisizioni<br />

scientifiche, filosofiche e teologiche<br />

per cui “la poesia si strascica a fatica<br />

e con respiro grosso attraverso<br />

quei lunghi andirivieni …”. Attenuerei<br />

il giudizio e lo riferirei ai soli<br />

aspetti scientifici e astronomici, sapendo<br />

di sbagliare, perché tutto in<br />

Dante è purissima poesia, ivi com-<br />

prese le parti ostiche per noi, ma non<br />

per i lettori <strong>del</strong> suo tempo abituati all’enciclopedismo<br />

medioevale <strong>del</strong>la<br />

enkylios paidea “formazione globale”<br />

tramite le arti liberali <strong>del</strong>la grammatica,<br />

retorica e dialettica (riunite<br />

nel cosiddetto trivium, sermonciales<br />

o teoretiche) e <strong>del</strong>l’aritmetica geometria,<br />

astronomia e musica (quadrivium,<br />

reales o naturali).<br />

Padre Bianco se ci guardiamo intorno<br />

ci troviamo immersi in un<br />

mare di cose spiacevoli. Ci può dare<br />

una voce di speranza?<br />

Paolo VI ha definito efficacemente il<br />

nostro tempo come<br />

un’”anestesia <strong>del</strong>la<br />

coscienza”<br />

per cui si è<br />

perso<br />

ogni<br />

senso<br />

morale<br />

<strong>del</strong>la<br />

grazia,<br />

<strong>del</strong> peccato<br />

e<br />

<strong>del</strong>la<br />

stessa<br />

presenza<br />

di Dio,<br />

una volta<br />

avverti-<br />

ta dappertutto: “Dovunque il guardo<br />

giro, /immenso Dio ti vedo: /nell’opre<br />

tue t’ammiro, /ti riconosco in<br />

me” (Pietro Metastasio, Sull’amore<br />

di Dio e la bellezza <strong>del</strong> creato, aria<br />

XXVI). Ci troviamo difronte alla “banalità<br />

<strong>del</strong> male” prospettata da Hannah<br />

Arendt secondo la quale il male<br />

diventa nor-male, quasi come se<br />

fosse una norma.<br />

È proprio dal fallimento <strong>del</strong> senso e<br />

dal vuoto etico che è opportuno partire,<br />

giacché la nostra speranza è che<br />

il vuoto etico preluda a una formazione<br />

assiologia inedita. Viviamo in<br />

un’ epoca in cui ogni punto di riferimento<br />

tradizionale è scomparso, in<br />

uno spazio da cui sono state rimosse<br />

le basi abituali, ontologiche, metafisiche<br />

e religiose. La crisi <strong>del</strong>la certezza<br />

si estende dalla scienza, filosofia,<br />

diritto, ecc., fino all’universo etico.<br />

Proprio nel momento in cui le<br />

azioni <strong>del</strong>l’uomo si rivelano gravide<br />

di rischi e pericoli, nel “mare di cose<br />

spiacevoli” di cui Lei parla, ci troviamo<br />

immersi in questo nichilismo<br />

quale rapporto col nulla, o nichilismo<br />

beato “eu-oudenose”, per dirla<br />

col Nietzsche, legato alla “morte di<br />

Dio” e ai suoi ideali sovrasensibili.<br />

“Ora tremiamo nella nudità di un<br />

nihilismo, nel quale il massimo di<br />

potere si unisce al massimo di vuoto”<br />

(Hans Jonas). In questa crisi epocale<br />

entrano in gestazione i nuovi<br />

valori <strong>del</strong>la post modernità. Rileva<br />

giustamente il Monod che “Nessuna<br />

società può sopravvivere senza un<br />

codice morale basato su valori compresi,<br />

accettati e rispettati dalla maggioranza”.<br />

Per Kant l’etica è “scienza <strong>del</strong>la li-<br />

bertà” e in quanto filosofia pratica<br />

non si fonda su ciò che è ma su ciò<br />

che deve essere. In questa direzione<br />

si muovono alcuni tentativi dei moderni<br />

pensatori per uscire dallo stallo:<br />

la pragmatica universale di Habermass<br />

quale creazione di un universale<br />

concreto tramite la comunicazione<br />

trasparente, la riformulazione<br />

di un contratto sociale in cui il<br />

“velo di ignoranza” favorisca le classi<br />

meno abbienti di Rawls nell’applicazione<br />

dei principi di giustizia, il<br />

principio di responsabilità di Jonas<br />

legato al controllo dei poteri e alla<br />

salvaguardia <strong>del</strong> creato, il principio<br />

<strong>del</strong>la trascendenza divina di Levinas<br />

<strong>del</strong>l’etica come relazione intersoggettiva<br />

in cui l’incontro con l’altro<br />

è avvertito come l’accettazione<br />

diretta di responsabilità<br />

nei suoi<br />

confronti, verso cui mi<br />

provo eticamente votato,<br />

subordinato<br />

nel mio essere<br />

a questa relazione,<br />

e così<br />

via. Credo che<br />

la scienza <strong>del</strong>la<br />

libertà si configuri<br />

come controllo<br />

<strong>del</strong> controllo<br />

e come potere<br />

sul potere, come ragione<br />

pratica garantita<br />

dal consenso<br />

uni-<br />

versale e da una responsabilità totale<br />

anche e principalmente verso le generazioni<br />

future. La speranza consiste<br />

nella riconsiderazione <strong>del</strong>la dignità<br />

e <strong>del</strong>la centralità <strong>del</strong>la persona,<br />

infinitamente superiori al concetto<br />

generico di vita (bios) ritrovando l’idea<br />

kantiana di un fine in sé e, per i<br />

cristiani, di immagine di Dio. La<br />

speranza cristiana si fonda sulla resurrezione<br />

di Cristo a cui tutti noi<br />

siamo chiamati a partecipare ed è la<br />

vera speranza, in opposizione a quella<br />

dei greci basata sulla tecnica e sul<br />

progresso. Colgo in Isidoro di Siviglia,<br />

nelle sue Etimologie, il riferimento ultimativo<br />

al Logos-Cristo, perché fa<br />

derivare la speranza, spes, da pes, il<br />

piede di Cristo su cui poggia e cammina<br />

il mondo.<br />

Don Bianco Lei è una persona di<br />

immensa cultura e per questo mi<br />

aspetto da Lei una risposta a questa<br />

domanda che so senza risposta:<br />

unde malum?<br />

In effetti una risposta univoca e onnicomprensiva<br />

su un tema di grande<br />

complessità non è stata ancora<br />

data, né mi arrischierò a farlo io;<br />

nondimeno però è compito <strong>del</strong>lo studioso<br />

di rispondere alle interpellanze<br />

perché non restino inevase. Il Male<br />

nella sua incomprensibilità e indiscernibilità<br />

assoluta, che diventa orrore,<br />

prende forma e figura radicalmente<br />

ad Auschwitz-Birkenau con il<br />

suo inaudito e con<br />

l’esperienza estrema <strong>del</strong> suo eccesso<br />

(Nemo), non definibile con gli<br />

strumenti concettuali tradizionali<br />

<strong>del</strong>la teologia, <strong>del</strong>la metafisica, <strong>del</strong>la<br />

filosofia, <strong>del</strong>l’etica, <strong>del</strong>la storiografia,<br />

<strong>del</strong>la psicologia, <strong>del</strong>la sociologia, e<br />

via enumerando, in quanto “Male<br />

assoluto” “Male estremo”, “Male radicale”,<br />

ecc., prodotto da tutte le violenze<br />

genocidiarie di massa nel secolo<br />

breve degli orrori e dei totalitarismi.<br />

Il Male non può essere definito nella<br />

sua essenza o inseità; è l’uomo che<br />

lo realizza con le sue azioni, e, dopo<br />

l’esperienza di non poter immaginare<br />

l’inimmaginabile, che ci rende<br />

analfabeti emotivi (Diners), che ci<br />

ha regalato la modernità, con le sue<br />

attitudini sterminazionistiche, è fatalmente<br />

messa in crisi, credo, la tradizionale<br />

dicotomia Bene/Male. Il<br />

defectus e la streiesis, deficienzamancanza<br />

sono intrinsecamente<br />

connesse a un ordo, non essendo<br />

concepibile nessun genere di ordine<br />

senza difetto. Il Male è perciò ciò che<br />

nega questo ordine, ciò che non è alcun<br />

ordine, è negazione <strong>del</strong>l’ente, il<br />

non assoluto.<br />

Il Male non può essere definitivo<br />

nella sua essenza<br />

o inseità: è l’uomo che lo<br />

realizza con le sue azioni<br />

Già Platone si interrogava: “il Male<br />

sta forse soltanto nell’ignoranza <strong>del</strong>l’anima?”<br />

(Prot. 435 d-e). Il Male è<br />

semplice negazione <strong>del</strong> Bene, da cui<br />

è tutto ciò che è, epperò semplice negazione<br />

<strong>del</strong>l’essere, nihil absolutum?<br />

Ma allora come non vedere l’eterno<br />

conflitto tra buoni e cattivi? Se non<br />

ha sede tra gli dei, continua Platone,<br />

“si aggira su questa terra e intorno<br />

alla nostra natura mortale”<br />

(Thaet. 176 a). Due anime<br />

allora sono all’inizio di ogni<br />

cosa, l’una che opera il bene,<br />

l’altra che produce folli<br />

e disordinati moti? (Cfr.<br />

Leg. X, 896 - d 897). Da<br />

questa aporia: teodicea<br />

razionalizzante o dualismo?<br />

Male come negazione<br />

o reale agón?<br />

Non esce la filosofia<br />

fino ai nostri giorni,<br />

anche se dopo gli<br />

stermini di massa<br />

<strong>del</strong> XX secolo il<br />

Male ha assunto<br />

E<br />

’ proprio dal fallimento <strong>del</strong> senso e dal vuoto etico che è opportuno<br />

partire, giacché la nostra speranza è che il vuoto<br />

etico preluda a una formazione assiologica inedita<br />

una configurazione reale e si caratterizza<br />

in K. Barth come il “lato sinistro<br />

<strong>del</strong>la creazione”, “das Nichtige”,<br />

che si identifica con la morte (Tod),<br />

con la tribolazione (Übel) e con il<br />

peccato (Sünde). In linea con Heidegger<br />

esso è “nulla nullificante”, ossia<br />

realtà attiva e potente e non semplice<br />

limite, “negatio boni”, di agostiniana<br />

memoria. Il dramma immedicabile<br />

di Auschwitz lo ha presentato<br />

in tutta la sua drammaticità, facendo<br />

crollare “i maestosiedifici <strong>del</strong>la<br />

teodicea, <strong>del</strong>la teologia razionale,<br />

<strong>del</strong>la apologetica, <strong>del</strong> trattato de Deo:<br />

e la polvere è salita fino a oscurare<br />

Dio.<br />

Quando si è presa coscienza di questa<br />

rovina, il problema <strong>del</strong> male è<br />

apparso in tutta la sua rinnovata e<br />

inviolata grandezza” (P. De Benedetti).<br />

Per Ricoeur Barth “concede che<br />

solo una teologia «spezzata», vale a<br />

dire una teologia che abbia rinunciato<br />

alla totalizzazione sistematica,<br />

può impegnarsi nella temibile via di<br />

pensare il male” il cui carattere rimane<br />

comunque aporetico. Il discorso<br />

sul Male richiede un’articolata investigazione,<br />

che non è possibile sviluppare<br />

in questa sede.<br />

Credo, tuttavia, che per tentare di afferrarlo<br />

occorra uscire dalle considerazioni<br />

solo filosofiche o teologiche e<br />

valutarlo come categoria morale, patologica,<br />

psichica, in una parola,<br />

umana. Senza curarsi di definirlo, le<br />

narrazioni archetipiche dicono che il<br />

Male è una realtà e ne narrano l’origine,<br />

ne descrivono le forme, ne prospettano<br />

gli esiti. Proprio perché numinoso<br />

assume il volto duplice <strong>del</strong><br />

tremendum e <strong>del</strong> fascinosum. Nella<br />

21<br />

concezione greca la realtà <strong>del</strong> Male<br />

non ha una ragione né una soluzione,<br />

mentre in quella cristiana ha<br />

una ragione (unde malum? Dal peccato<br />

originale) e una possibilità di<br />

soluzione (la redenzione).<br />

Ciò non pertanto un elemento rimane<br />

comune: nel pensiero greco come<br />

in quello cristiano il Male è immanente<br />

all’esistenza. La Arendt riconosce<br />

al Male un carattere oggettivo<br />

e primario di un dato intrinseco all’esistenza:<br />

è banale manifestazione<br />

<strong>del</strong>l’umano. Non è eccezionale nemmeno<br />

nella straordinarietà di un genocidio,<br />

perché è nor-male, appartiene<br />

alla consuetudine <strong>del</strong> vivere e alla<br />

pratica <strong>del</strong>l’esistere.<br />

Per lo stoicismo il Male è parte non<br />

solo primaria, ma anche necessaria<br />

<strong>del</strong>la realtà: contribuisce a realizzare<br />

l’ordine universale e la pienezza<br />

<strong>del</strong>l’esistente. Nella teodicea di Leibnitz,<br />

fondendo l’elemento onto-teologico<br />

con quello filosofico, l’argomentazione<br />

centrale sostiene<br />

che il Male è tale solo alla<br />

miope vista <strong>del</strong>l’uomo:<br />

nella più lungimirante visione<br />

divina, esso fa parte<br />

di un’armonia e di un<br />

equilibrio che la mente<br />

umana non sa cogliere.<br />

Dante sviluppa identiche<br />

considerazioni invitando a<br />

non valutare con “la veduta corta<br />

d’una spanna” (Par. XIX, 81) e ammonendo:<br />

“Non sien le genti, ancor,<br />

troppo sicur/a giudicar” (Ivi XIII,<br />

130). Molte volte - sostiene il Poeta -<br />

l’uomo giudica come male un elemento<br />

parziale o la frase isolata dal<br />

contesto che, nella sua globalità, è<br />

bene.<br />

Troppe volte confessa: “ho veduto tutto<br />

il verno prima/il prun mostrarsi rigido<br />

e feroce, /poscia portare la rosa<br />

in su la cima” (Ibidem 133-135). Le<br />

riflessioni attuali sul Male hanno abbandonato<br />

la concezione di esso come<br />

semplice apparenza, attestata da<br />

Scoto Eriugena a Agostino, per optare<br />

in favore <strong>del</strong> suo carattere relazionale<br />

relativo e reattivo. L’ombra partecipa<br />

in maniera essenziale al processo<br />

individuativo <strong>del</strong>la luce. La<br />

stessa etimologia <strong>del</strong>la parola Male<br />

complica le cose poiché resta oscura,<br />

forse persa, ma per contiguità ricorda<br />

un termine latino e l’accadico<br />

mâlum, che definisce i capelli scompigliati<br />

per lutto e sofferenza, la nostalgia<br />

e la perdita (Semeraro), e<br />

quindi si relaziona alla vita nei suoi<br />

aspetti diofferenza. Per il Rella ci sono<br />

Figure <strong>del</strong> male confrontate con il<br />

bene che vanno dalla malvagità alla<br />

sofferenza fino al “male di vivere”<br />

affrontate nell’etica, nella filosofia,<br />

nell’arte e nella letteratura nel cui<br />

solco si iscrivono opere grandissime<br />

che sanno descrivere l’umano in tutto<br />

il suo ampio spettro, dal grottesco<br />

al sublime, dalla bellezza all’orrore,<br />

dall’abisso <strong>del</strong> dolore alla gioia che<br />

rende divini: da Shakespeare a Ibsen,<br />

da Dante a Dostoevskij, per citare<br />

solo i nomi più significativi.<br />

Non c’è mai soluzione possibile, visione<br />

<strong>del</strong> Male senza il Bene, ideale<br />

senza carne e sangue, la bellezza<br />

senza la preghiera. In psicologia il<br />

Male sgorga dalle profondità dall’ombra<br />

(in teologia bonus ex malo)<br />

e intreccia relazioni costanti con le<br />

sfere luminose <strong>del</strong>la coscienza e <strong>del</strong>l’io.<br />

Esso si rivela come aspetto incontestabile<br />

<strong>del</strong>la realtà, parte non eliminabile<br />

<strong>del</strong>la totalità e si palesa in<br />

vincoli con il Bene. Mediante la dialettica<br />

Male/Bene, ombra/io, l’uomo<br />

ignaro e inconscio si evolve in individuo<br />

cosciente e eticamente responsabile.<br />

Nella realtà <strong>del</strong>la vita psichica,<br />

per quanto paradossale, il Male<br />

è nor-male. Esso è categoria complessa<br />

e articolata e deve essere adeguatamente<br />

compresa nei suoi molteplici<br />

modi di manifestarsi in una<br />

riflessione in cui dovrebbero avere<br />

spazio le scienze antropologiche a<br />

confronto.<br />

Concludo con Simone Weil: “Dio<br />

non può amare in noi che il consenso<br />

a ritirarci per lasciarlo passare, come<br />

egli stesso, creatore, si è ritirato<br />

per lasciarci essere”. Infatti, tra noi e<br />

Dio si inserisce un’apparenza (limite,<br />

ombra, male) che dobbiamo eliminare<br />

per cui vi sarebbe altro da<br />

Dio. Non vi è altro, invece, che Dio:<br />

prima e al di là <strong>del</strong> Bene e <strong>del</strong> Male,<br />

nel bene e nel male, nella loro negazione<br />

e nel loro superamento.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Quei disertori <strong>del</strong>l’esercito di Annibale<br />

Si fermarono in una vallata dei Pirenei e fondarono un paese che chiamarono Vulturaria. Quando le unità cartaginesi arrivarono<br />

in Italia e risalirono la Campania per attaccare Roma, alcuni si stabilirono in una valle e fondarono l’attuale Volturara Irpina<br />

EDMONDO MARRA<br />

Il viaggio alla ricerca <strong>del</strong>la fondazione<br />

e <strong>del</strong>le origini di Volturara<br />

Irpina ha inizio con la<br />

lettura di un libro scritto nel<br />

1700 sulla storia di Montpellier<br />

in Francia.<br />

Si parla <strong>del</strong>la spedizione di Annibale<br />

che nel 218 avanti Cristo parte da Cartagena<br />

in Spagna con 100.000 uomini<br />

e 37 elefanti alla volta <strong>del</strong>l’Italia per<br />

distruggere Roma.<br />

Durante il percorso molti soldati disertano<br />

ed in una vallata dei Pirenei<br />

fondano un paese che chiamano Vulturaria,<br />

per la numerosa presenza di<br />

avvoltoi, richiamati dalle carcasse di<br />

animali che gli aborigeni gettavano in<br />

quel posto. Indubbiamente fu una<br />

sorpresa scoprire che esiste o esisteva<br />

un’altra Volturara, ma che fosse in<br />

Spagna poi fu ancora più inaspettata.<br />

Sapevo <strong>del</strong>l’esistenza di Volturara Appula<br />

in Puglia, ma non immaginavo<br />

nemmeno lontanamente che in un’altra<br />

nazione, con un‘altra lingua, potesse<br />

esserci un paese che nei tempi<br />

remoti <strong>del</strong> medioevo era chiamata<br />

Vulturaria, come le altre due Vulturariae<br />

italiane.<br />

Nel viaggio alla ricerca di prove storiche,<br />

dalla Francia centrale scendo sulla<br />

costa atlantica ed affronto i Pirenei<br />

in trasversale per arrivare al Mediterraneo.<br />

La prima tappa è Lourdes per ritrovare<br />

un poco di serenità interiore e a seguire<br />

Andorra, mondo sospeso nel<br />

tempo, misterioso ed intrigante.<br />

Si parte quindi alla volta <strong>del</strong>l’antica<br />

VULTURARIA, attraverso montagne e<br />

vallate, che assomigliano molto alle<br />

nostre.<br />

Le sorprese iniziano quando, vicini alla<br />

meta, mi imbatto in un paese che<br />

si chiama MONTELLA.<br />

Incomincio a fare strane supposizioni,<br />

e vado alla ricerca di conferme,<br />

per una ipotesi suggestiva, ma molto<br />

opinabile e forse non giustificabile.<br />

Preso dal desiderio di ritrovare la gemella<br />

<strong>del</strong> mio paese, non ci fermiamo,<br />

ma continuiamo il viaggio.<br />

Arrivati nel luogo dove doveva sorgere<br />

il paese, di Volturara nessuna traccia,<br />

ma alla fine qualcuno si ricorda<br />

di un castello diroccato che anticamente<br />

si chiamava così e che oggi è<br />

chiamato di ULTRERA.<br />

Le ipotesi diventano nella mia mente,<br />

di parte, una suggestiva realtà. Anche<br />

Volturara Irpina in dialetto si chiama<br />

OTRALE, ed i due nomi si assomigliano<br />

foneticamente ed il castello è una<br />

dimensione comune a tutte e due.<br />

Quindi partiamo alla ricerca <strong>del</strong> castello<br />

che si trova a circa 700 metri sopra<br />

di noi.<br />

Man mano che saliamo il paesaggio<br />

diventa un incubo. Dirupi immani e<br />

con la strada larga giusto per far passare<br />

la macchina. Si ha paura di guardare<br />

di lato per i precipizi che si affacciano<br />

dal ciglio.<br />

Ma arrivati alla vetta lo spettacolo che<br />

ci si pone davanti è qualcosa di veramente<br />

eccezionale.<br />

Davanti a me il Golfo <strong>del</strong> Leone con il<br />

Mediterraneo ed il Sud <strong>del</strong>la Francia<br />

con una miriade di paesi e città, dietro<br />

una vallata piena di alberi, sospesa<br />

tra le montagne , identica alla val-<br />

lata che sta a Volturara Irpina dietro il<br />

castello di San Michele.<br />

Le stesse profondità, le stesse curve<br />

sinuose dei monti, le stesse salite. Mi<br />

sembra di stare al mio paese.<br />

Ultrera, l’antica Vulturaria spagnola,<br />

stava là, in quella valle e l’ambiente è<br />

uguale alla antica Vulturaria irpina.<br />

Dopo le foto di rito, scendiamo verso<br />

il mare con le stesse paure <strong>del</strong>l’andata,<br />

ma con la soddisfazione di aver<br />

forse scoperto le origini <strong>del</strong> mio paese.<br />

Arriviamo al mare e ancora una sorpresa<br />

sembra confermare le mie ipotesi<br />

dopo un centinaio di chilometri.<br />

A confine tra Spagna e Francia mi imbatto<br />

in un paese che si chiama Baynuls,<br />

che può essere tradotto in Bagnoli.<br />

Sorbs (Sorbo) lo incontriamo<br />

dopo 200 chilometri vicino a Montpellier<br />

sulla strada che porta verso l’Italia,<br />

ma è un sovrappiù che trascri-<br />

viamo solo per nota, mentre Salse<br />

(Salza) si trova vicino a Baynuls.<br />

Alla fine l’ipotesi suggestiva che mi<br />

aveva condotto nei Pirenei non perde<br />

la sua validità, anzi si rafforza e diventa<br />

nella mia mente una certezza<br />

inconfutabile.<br />

E’ il 218 avanti Cristo, l’ultimo giorno<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

di maggio.<br />

L’esercito cartaginese al comando di<br />

Annibale, partito da Cartagena in Spagna,<br />

vuole arrivare alla conquista di<br />

Roma, passando i Pirenei e le Alpi ed<br />

attaccando i romani alle spalle. Sono<br />

in centomila e hanno innanzi a loro<br />

come onda d’urto 37 elefanti africani<br />

addestrati alla guerra.<br />

Arrivano ai Pirenei verso la metà d’agosto,<br />

dopo aver perso per strada<br />

45.000 uomini, per diserzione o combattimenti.<br />

In una valle si accampano, per riprendere<br />

fiato in attesa di scendere in<br />

pianura e costruiscono un punto di<br />

guardia in legno, castellum, sopra la<br />

collina sovrastante la vallata per difendersi<br />

da eventuali attacchi <strong>del</strong>le<br />

popolazioni indigene.<br />

Le diserzioni continuano ed Annibale<br />

decide allora di lasciare liberi coloro<br />

che non hanno più intenzione di se-<br />

guire il suo esercito.<br />

Vuole uomini motivati e pronti a tutto<br />

pur di distruggere Roma.<br />

Se ne vanno in centinaia e centinaia,<br />

e molti preferiscono restare in quella<br />

valle piena di avvoltoi, usata dagli indigeni<br />

per buttarvi le carogne degli<br />

animali morti, facile preda dei rapaci.<br />

LE ORIGINI<br />

Annibale con gli elefanti Volturara Irpina Ruderi castello Volturara Irpina<br />

Castello di Ultrera nei Pirenei, antica Vulturaria<br />

Montella Pirenei<br />

Vallata dei Pirenei dove sorgeva Volturaria<br />

I nuovi abitanti la chiamano “Vulturaria”,<br />

ossia rifugio di avvoltoi (dal libro<br />

“la Societè archeologique de<br />

Montpellier” <strong>del</strong> 1700).<br />

Annibale arriva in Italia, evita di attaccare<br />

Roma e dopo alterne vicende<br />

sconfigge il 2 Agosto <strong>del</strong> 216 a.C. l’esercito<br />

romano nella pianura di Canne<br />

in Puglia. Per avvicinarsi a Roma<br />

risale in Campania e si dirige verso<br />

Capua in attesa <strong>del</strong>lo scontro finale.<br />

Decidono di fermarsi e chiamano il posto con lo stesso nome <strong>del</strong> luogo<br />

che avevano lasciato nei Pirenei, ossia “ Vulturaria”, oggi Volturara<br />

Irpina. Esiste ancora nella parte alta <strong>del</strong> nostro territorio un sentiero<br />

chiamato passo di Annibale, che indica la strada percorsa dall’esercito<br />

cartaginese diretto a Capua, come nei pressi di Vulturaria<br />

spagnola esiste ancora un luogo chiamato la rupe di Annibale<br />

Durante il tragitto molti soldati, stanchi<br />

<strong>del</strong>la guerra e dei tanti sacrifici,<br />

scappano in ogni direzione. Alcuni di<br />

loro trovano una valle isolata, piena<br />

di rapaci e di avvoltoi.<br />

E’ molto simile alla valle che due anni<br />

prima hanno lasciato in Spagna,<br />

con la stessa collina che la sovrasta.<br />

22<br />

Decidono di fermarsi e<br />

chiamano il posto con<br />

lo stesso nome <strong>del</strong> luogo<br />

che avevano lasciato<br />

nei Pirenei, ossia “Vulturaria”,<br />

oggi Volturara<br />

Irpina.<br />

Esiste ancora nella parte<br />

alta <strong>del</strong> nostro territorio<br />

un sentiero chiamato<br />

passo di Annibale,<br />

che indica la strada percorsa<br />

dall’esercito cartaginese<br />

diretto a Capua,<br />

come nei pressi di<br />

Vulturaria spagnola esiste<br />

ancora un luogo<br />

chiamato la rupe di Annibale.<br />

Il primo insediamento<br />

poteva essere dietro la<br />

collina <strong>del</strong> castello vicino<br />

alla località Serra,<br />

poi nei secoli l’abitato è stato spostato<br />

nella posizione attuale.<br />

Gli altri paesi menzionati durante il<br />

viaggio (Montellà, Baynuls, Salse,<br />

Sorbs ...) possono essere <strong>del</strong>le pure<br />

coincidenze oppure hanno dato il nome<br />

ai paesi vicini a Volturara Irpina.<br />

Non bisogna dimenticare che le loro<br />

origini risalgono guarda caso allo stesso<br />

periodo in cui fu fondata Volturara<br />

e che gli stessi soldati, vedendo la somiglianza<br />

tra le montagne <strong>del</strong>l’Irpinia<br />

ed dei Pirenei abbiano voluto ricordare<br />

i paesi fondati due anni prima in<br />

Spagna, ripetendone i nomi.<br />

Occorre precisare anche che potrebbero<br />

esserci altri nomi di paesi dal nome<br />

simile tra la Spagna e l’Irpinia,<br />

paesi chi io non ho incontrato durante<br />

il viaggio e che andrebbero a rinforzare<br />

questa ipotesi che non sembra<br />

tanto lontana dalla realtà. Un ultimo<br />

dato suggestivo può essere dato dal<br />

fatto che Irpinia è quasi un anagramma<br />

di Pirenei.<br />

In definitiva la venuta di Annibale di<br />

Italia che durò quindici anni portò<br />

cambiamenti epocali e diede origine<br />

ad una sorta di modernizzazione e di<br />

trasformazioni che ridisegnarono l’Italia<br />

meridionale nei secoli successivi<br />

e contribuirono al progresso dei popoli<br />

interessati.


Rubrica<br />

di<br />

EnoGastronomia<br />

di Annito Abate<br />

email: annito.abate@libero.it<br />

blog: www.annitoabate.wordpress.com<br />

CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

VitignoItalia: luci e ombre<br />

All’ingresso la distribuzione dei bicchieri con tanto di tracolla<br />

“griffata”, alle spalle una scenografia di luci e ombre “ammicca”<br />

al tema portante <strong>del</strong>la Manifestazione<br />

“A”, Sala <strong>del</strong>le Prigioni affollata di wine lovers; in primo piano<br />

la postazione <strong>del</strong>l’Irpina e blasonata “Cantina Di Marzo” di<br />

Tufo. Gli arredi tutti rigorosamente in materiali “sostenibili”<br />

Lungo il percorso, sotto uno splendido porticato di pietra e<br />

tufo si arriva alla Vigna Felix, l’enoteca regionale dove si degustano<br />

le etichette <strong>del</strong>le cinque Province <strong>del</strong>la Campania<br />

Sfoglio il catalogo di “VITIGNOITALIA vini al<br />

castello”, mi colpisce lo slogan di una pubblicità:<br />

“L’Italia è il primo esportatore di vino<br />

al mondo”, dove la singolare combinazione cromatica<br />

non sembra essere la chiave di lettura voluta:<br />

“L’Italia è di vino al mondo”, infatti, scritto in<br />

rosso, non ha un senso compiuto ma tutta la combinazione<br />

di colori, forse, ha significato come le<br />

ombre di un quadro disegnate dalla luce. Ammetto<br />

che quanto descritto è una criptica associazione<br />

mentale per la doppia sensazione provata alla<br />

manifestazione fatta di “chiari” e di “scuri”: la<br />

consapevolezza che c’è bisogno di ingranare una<br />

marcia in più e, contemporaneamente, di recuperare<br />

quanto di buono esiste e resta dentro come<br />

consolidata emozione. Che l’Italia sia il primo<br />

esportatore di vino al mondo non può che gratificare<br />

ma la consapevolezza che questo traguardo<br />

vuol dire appiattirsi sui gusti internazionali potrebbe<br />

far pensare.<br />

Che Vitigno Italia sia una manifestazione potenzialmente<br />

affascinante può tranquillizzare ma la<br />

consapevolezza che possa emergere una certa<br />

“stanchezza” preoccupa.<br />

Sono arrivato sul ponte lavatoio <strong>del</strong> Castel <strong>del</strong>l’Ovo<br />

di Napoli un tantino stressato, come un docente<br />

che comincia gli esami dopo aver scoperto che<br />

gli hanno rigato la macchina; mi sono sorpreso a<br />

vivere questa edizione <strong>2013</strong> di Vitigno Italia a due<br />

velocità, tra emozione e distacco.<br />

Non riesco ad uscire dall’ingorgo a “croce uncinata”<br />

che si è addensato intorno al Maschio Angioino,<br />

in macchina c’è <strong>del</strong> vino bianco che ha bisogno<br />

di potersi raffreddare per la prevista degustazione.<br />

Mi presento alla barra dei vari parcheggi “consultati”<br />

come un peccatore alle Porte <strong>del</strong> Paradiso: non<br />

c’è posto per me! Vago nel limbo d’asfalto tra via<br />

Nazario Sauro ed il Tunnel <strong>del</strong>la Vittoria alla spasmodica<br />

ricerca di un posto auto, “pettino”, una<br />

ad una, tutte le traverse, chiedo agli spacciatori di<br />

spazio veicolare ma nessuna striscia o vuoto sembra<br />

apparire da quello che ai miei occhi appare<br />

sempre più come un mare di lamiere variopinte.<br />

Scacciato dal Paradiso e rifiutato dal purgatorio infilo<br />

la via <strong>del</strong>l’inferno e mi addentro nelle viscere<br />

<strong>del</strong>la Napoli sotterranea e finalmente riesco a posizionare<br />

la mia trappola metallica; sostituirei un<br />

viaggio di mille chilometri con il dover parcheggiare<br />

nelle città impossibili.<br />

A piedi attraverso la suadente musica filodiffusa ed<br />

il tufo giallo scavato nei secoli, i passi si susseguono<br />

frettolosi, sui pavimenti resinati, verso l’uscita;<br />

finalmente sono fuori, evito di respirare all’imboccatura<br />

<strong>del</strong> Tunnel, non si sa mai, supero la sede de<br />

“Il Mattino”, imbocco una traversa ed infine sono<br />

sul lungomare, destinazione Vitigno Italia. Il clima<br />

è mite, finalmente sembra arrivata l’estate, la passeggiata,<br />

quindi, può diventare salutare come la<br />

sensazione di respirare quel soffio di iodio che viene<br />

su dal mare appena increspato; l’accumulo<br />

d’ansia per la fase traffico/parcheggio non è <strong>del</strong> tutto<br />

scemato e mi sorprendo a varcare l’ingresso <strong>del</strong>l’Evento<br />

con i sensi puntati sul verso sbagliato.<br />

G<br />

Questa sensibilità indotta mi porta a vivere con attenzione<br />

i particolari che mi circondano, quasi un<br />

puntiglio per quello che vedo; scorgo i dettagli che<br />

si sovrappongono come gli strati di una millefoglie<br />

fatta con la crema sbagliata: la mangi, anche con<br />

piacere, ma resta, nella bocca e nella mente, un<br />

aroma che volevi fosse altra cosa.<br />

La strada che si inerpica tra le pareti di tufo di Castel<br />

<strong>del</strong>l’Ovo è bellissima, illuminata da una luce<br />

calda ed invasa dal senso di mare che si scorge da<br />

più punti, laddove, un tempo, gli arcieri prima ed<br />

i cannonieri dopo, avevano il compito di difendere<br />

la citta<strong>del</strong>la.<br />

«Salirò tra le rose di questo giardino, salirò fino a<br />

quando sarò solamente un puntino lontano» penso<br />

al riff <strong>del</strong>la canzone di Daniele Silvestri ed alla<br />

mia mente che si estranea tra la gente in tema con<br />

le sensazioni che stavo provando: una folla silente<br />

che diventa un caos calmo, una sequenza di ossimori<br />

emozionali che, lungo il percorso, avvalorano<br />

la mia lettura di una manifestazione tra luci<br />

ed ombre, tra attrazione e repulsione. Nella Sala<br />

<strong>del</strong>le Prigioni “A” rifiuto una grappa (non posso cominciare<br />

da un distillato), scelgo invece un “Bianco<br />

di Martiena IGT”, fresca declinazione Toscana<br />

di trebbiano, malvasia e grechetto. Nella Sala <strong>del</strong>la<br />

Sirena “B” mi lascio tentare da un “tagliente” Pinot<br />

Bianco di Caldaro in Alto Adige. Nella Sala Italia<br />

“C” voglio degustare il nuovo Greco DOC Sannio<br />

di Fattoria La Rivolta (ho conservato un bel ricordo<br />

di quello <strong>del</strong>la scorsa annata).<br />

Nelle Sale “D” e “G” non riesco ad entrare, guardo<br />

i colophon all’ingresso ma il flusso spettrale <strong>del</strong>le<br />

ombre dei bevitori mi trattiene, non è assolutamente<br />

spocchiosa repulsione ma solo voglia di restare<br />

spettatore di una scena, tutto sommato, affascinante,<br />

resa ancora più attraente dalle luci di Napoli<br />

e <strong>del</strong> tramonto che, oltre il parapetto, si mischiano<br />

al mare all’orizzonte.<br />

Ma quest’anno c’è il “food”: formaggi, salumi, pasta<br />

e l’immancabile Mozzarella di Bufala Campana<br />

DOP, diventata ormai una “star” nel panorama<br />

enogastronomico; per questa edizione la “novità”<br />

è l’abbinamento con i vini e la possibilità di “mangiare”,<br />

oltre che “bere”.<br />

Quest’anno c’è il “progetto di sostenibilità ambientale:<br />

la “novità” è che si fa “riciclaggio” e che<br />

sedie e banchi di degustazione sono in cartone, devo<br />

dire anche abbastanza resistenti.<br />

Finalmente mi rifugio nel vino e nell’arte, tra i “Percorsi<br />

contemporanei <strong>del</strong> gusto creativo” dove l’AIS<br />

Napoli ha organizzato una bella e distensiva (finalmente)<br />

degustazione guidata di 4 coppie di vini<br />

abbinati ai 4 elementi per antonomasia: Terra,<br />

Acqua, Fuoco ed Aria. In abbinamento dipinti a tema.<br />

Prima <strong>del</strong> ritorno (non al futuro) mi concedo un’altra<br />

“novità”: al suono di un mandolino mi faccio<br />

una pizza … ma senza birra!<br />

E’ tardi ormai, riattraverso la Napoli sotterranea,<br />

sbaglio qualche uscita nel groviglio <strong>del</strong> parcheggio<br />

Morelli e finalmente posso tornare a casa; il traffico<br />

a quest’ora sembra dare tregua al mio sistema<br />

nervoso<br />

23<br />

ustoeacapo<br />

architetture <strong>del</strong> sapore<br />

Circa 200 le<br />

Cantine aderenti<br />

a “VITIGNOI-<br />

TALIA vini al castello”,<br />

IX Salone<br />

dei vini e dei<br />

territori vitivinicoli<br />

italiani a<br />

Napoli nella<br />

splendida location<br />

di Castel<br />

<strong>del</strong>l’Ovo. Il format<br />

è vincente?<br />

“I”, Antro di Virgilio, affiancamento <strong>del</strong> food al vino con la<br />

presenza <strong>del</strong> Pastificio “Fratelli Di Martino” e dei quattro<br />

principali consorzi di tutela dei grandi formaggi italiani Dop<br />

Il flusso spettrale <strong>del</strong>le ombre dei visitatori fa da primo piano<br />

alle luci di Napoli e <strong>del</strong> tramonto che, oltre il parapetto,<br />

si mischiano al mare all’orizzonte<br />

I “Percorsi contemporanei <strong>del</strong> gusto creativo”, titolo <strong>del</strong>la degustazione<br />

organizzata da AIS Napoli: 4 coppie di vini abbinati<br />

ai 4 elementi per antonomasia: Terra, Acqua, Fuoco ed Aria


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />

Contro gli arianesi i cittadini di Monreale<br />

Il caso “Campanile Sera”<br />

Luglio 1960, la cittadina <strong>del</strong> tricolle rimbalzò sulle prime pagine <strong>del</strong>la<br />

stampa, per la sua partecipazione alla famosa trasmissione televisiva<br />

condotta da Mike Buongiorno, Enzo Tortora e Renato Tagliani<br />

ANTONIO ALTERIO<br />

Parlare <strong>del</strong> 1960 significainevitabilmente<br />

rievocare la<br />

stupenda corsa di<br />

Livio Berruti, il velocista<br />

<strong>del</strong>l’atletica<br />

italiana, che il 3 settembre vinse<br />

una memorabile 200 metri<br />

con il tempo di 20”5, battendo i<br />

più quotati americani ed i records<br />

italiano, europeo ed olimpionico.<br />

Fu l’epilogo <strong>del</strong>le olimpiadi<br />

che vennero inaugurate il<br />

25 agosto in una Roma affollata<br />

di stranieri, richiamati dalle immagini<br />

<strong>del</strong>la Dolce Vita magicamente<br />

riprese da Federico Fellini<br />

e diffuse nei cinema di tutto<br />

il mondo.<br />

Ariano in quell’anno non rimase<br />

ai margini <strong>del</strong>la sport, anzi<br />

ebbe la fortuna e l’orgoglio di<br />

avere dato un tedoforo al Comitato<br />

Organizzatore dei Giochi<br />

<strong>del</strong>la XVII Olimpiade. Fu la Sezione<br />

Fiaccola Olimpica di<br />

Avellino che segnalò il nominativo<br />

di Ottone (Titino) Chianca,<br />

atleta arianese di valore nelle<br />

gare podistiche. A lui toccò portare<br />

la fiaccola olimpica, che doveva<br />

raggiungere Roma, per un<br />

tratto di strada di 1500 metri attraverso<br />

la nostra Provincia.<br />

Un’occasione straordinaria che<br />

il Cav. Vito Genovese, Segretario<br />

Delegato Provinciale Coni, il<br />

13 Agosto 1960, rivolgendosi a<br />

Chianca esaltò con queste parole<br />

“L’IRPINIA tutta L’ammirerà<br />

e l’Applaudirà, L’ITALIA tutta,<br />

tutto il mondo intero sarà con<br />

Lei il giorno 22 Agosto <strong>del</strong>l’anno<br />

1960. Al grido di Viva lo<br />

Sport e Viva Olimpia, riceva il<br />

nostro fraterno abbraccio”.<br />

Intanto la squadra calcistica locale,<br />

capeggiata dall’indimenticabile<br />

sig. Salvatore Scardinale,<br />

si faceva onore nel campionato<br />

di promozione. I calciatori <strong>del</strong>la<br />

compagine erano Colangelo,<br />

Gangale, Landolfi, Basile, Guerriero,<br />

Lazzaruolo, Corsano,<br />

Pompeo, Struzziero, Ladimiro,<br />

D’Argenio e Zollo.<br />

Nel campionato provinciale <strong>del</strong>le<br />

squadre universitarie prevalse<br />

quella <strong>del</strong>la facoltà di Giurisprudenza<br />

di Ariano, guidata<br />

dal professore di Educazione Fisica<br />

Lanzilli. I calciatori erano<br />

gli universitari: Riccio Carminio,<br />

Ciccone Dino, Greco Fernando,<br />

Scaperrotta Gabriele, Iuspa Antonio,<br />

Luparella Gaetano, Ciccarelli<br />

Ettore, Ciasullo Gennarono,<br />

Piombino Lucio ed Albanese<br />

Enrico.<br />

I Padri Pallottini, venuti in Ariano<br />

per curare la parrocchia di S.<br />

Eustachio in S. Francesco celebrarono<br />

il venticinquesimo anniversario<br />

<strong>del</strong>la loro presenza in<br />

città con una solenne Novena in<br />

onore <strong>del</strong>la Madonna Immacolata,<br />

predicata dal padre Cappuccino<br />

di Trento Nicola da Postioma.<br />

Non pochi arianesi avranno presente<br />

la protesta fatta dai commercianti<br />

che sollecitarono sia il<br />

Commissario prefettizio cittadino,<br />

sia il Prefetto di Avellino a<br />

non disporre la chiusura domenicale<br />

dei negozi.<br />

Erano in 150 i firmatari, che rivolsero<br />

alla massima autorità<br />

provinciale, con lettera <strong>del</strong> 28<br />

luglio 1960, “viva preghiera perché<br />

non venga dato ascolto a<br />

quelli che la chiusura la vogliono,<br />

e tenga a cuore le condizio-<br />

ni disastrose dei sottoscritti che<br />

la chiusura domenicale si ridurrebbero<br />

alla miseria”.<br />

Alle elezioni amministrative tenutesi<br />

il 6 novembre ancora una<br />

volta si affermò la lista capeggiata<br />

dal senatore Enea Franza<br />

con 5141 voti, seguita dalla Democrazia<br />

Cristiana con 3552 voti,<br />

dal partito Comunista con<br />

2381 voti, dal partito Socialista<br />

Italiano con 1169 preferenze, dal<br />

partito Socialista Democratico<br />

con 613 voti ed infine dal partito<br />

Stella e Corona con 357 voti.<br />

Ma <strong>del</strong> 1960 nella maggior parte<br />

degli arianesi rimangono i ricordi<br />

<strong>del</strong>le immagini, diffuse in<br />

tutta Italia dalla televisione, prima<br />

<strong>del</strong>la gara svolta tra la città<br />

di Monreale e la nostra Ariano<br />

durante la trasmissione “Campanile<br />

Sera”..<br />

Fin dall’inizio <strong>del</strong>l’anno erano<br />

apparse sui giornali specializzati<br />

le notizie di una possibile partecipazione<br />

di Ariano ai giochi<br />

<strong>del</strong>la nota e molto seguita trasmissione<br />

“Campanile Sera”.<br />

Tale competizione televisiva,<br />

realizzata a partire dal 5 novembre<br />

1959, era condotta da Mike<br />

Buongiorno, Enzo Tortora e Renato<br />

Tagliani. Fu il primo gioco<br />

collettivo che coinvolse il pubblico<br />

a casa o nelle piazze <strong>del</strong>le<br />

città in gara; la sfida avveniva<br />

tra rappresentanti di una località<br />

<strong>del</strong> Nord Italia ed una <strong>del</strong><br />

Sud.<br />

Alcuni esperti rappresentanti le<br />

singole città si recavano negli<br />

studi RAI di Milano per rispondere<br />

alle domande di cultura varia<br />

proposte da Buongiorno,<br />

mentre un comitato di esperti<br />

dalle piazze <strong>del</strong>le città in gara<br />

risolvevano i quesiti proposti<br />

dagli altri due conduttori.<br />

Era prevista anche una gara<br />

sportiva con il coinvolgimento<br />

di atleti locali ed una gara di attualità<br />

tra due famiglie <strong>del</strong>le<br />

città contendenti. Prima <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo la RAI trasmetteva un<br />

filmato riguardante i pregi paesaggistici,<br />

culturali, culinari e<br />

produttivi <strong>del</strong>le singole località,<br />

facendo conoscere al folto pubblico<br />

televisivo le bellezze e le<br />

attrattive di numerose contrade<br />

<strong>del</strong> territorio nazionale.<br />

Non si vincevano premi, ma<br />

l’orgoglio di avere primeggiato,<br />

sconfiggendo la squadra avversaria.<br />

Da tempo si parlava che Ariano<br />

sarebbe stata chiamata a sfidarsi<br />

con qualche altra città, dopo<br />

la richiesta avanzata alla RAI<br />

dalla locale sezione turistica, la<br />

“Pro-Ariano”. Finalmente il 7<br />

maggio 1960 giunse la comunicazione<br />

ufficiale <strong>del</strong>l’ammissione<br />

alla tanto desiderata gara televisiva,<br />

a cui la stampa locale<br />

diede ampio risalto.<br />

A seguito di ciò gli organizzatori<br />

cominciarono a fare i preparativi<br />

per affrontare gli avversari<br />

nel miglior modo possibile, in<br />

attesa di conoscere la data <strong>del</strong>lo<br />

scontro e la città campione<br />

da sfidare. Il 9 Luglio la Rai comunicò<br />

che la gara doveva avvenire<br />

contro la città di Monreale<br />

e per questo vennero scelti i<br />

campioni locali <strong>del</strong>la cultura<br />

nelle persone di Stanislao Scapati<br />

e Nino Maresca, in seguito<br />

sostituito da Gerardo (Dino)<br />

Ciccone.<br />

I giornali danno risalto<br />

all’evento<br />

I giornali locali ebbero tanto da<br />

dire e da scrivere e non mancarono<br />

all’appuntamento per dare<br />

notizie di entrambe le città gareggianti,<br />

ma soprattutto per fare<br />

il tifo per la cittadina <strong>del</strong> tricolle.<br />

Il settimanale di Napoli “Mezzogiorno<br />

Oggi” il 20 luglio pubblicò<br />

un “Numero Speciale Per<br />

Campanile Sera”, nel quale<br />

campeggiava a caratteri cubitali<br />

“Contro Monreale più agguerrita<br />

e organizzata che mai-<br />

BUONA FORTUNA, ARIANO!”.<br />

In un riquadro a lato <strong>del</strong>l’intestazione<br />

si leggevano ed ancora<br />

si leggono questa descrizione<br />

<strong>del</strong> panorama visto dai tre colli<br />

di Ariano “…ti affacci dall’alto<br />

<strong>del</strong> suo Tricolle sulla immensa<br />

vallata che t’abbraccia tutto intorno…All’orizzonte<br />

il Taburno<br />

il Partenio il Matese, la bella<br />

Dormiente…Nelle terse albe, fra<br />

i monti una pennellata di azzurro<br />

rivela il mare di<br />

Salerno…Dall’altra parte le dorate<br />

messi pugliesi e l’opulento<br />

golfo di Manfredonia. Ed a sera<br />

si accende la corolla <strong>del</strong>le luci<br />

amiche: Montecalvo, Villanova<br />

<strong>del</strong> Battista, Trevico, Casalbore,<br />

Savignano, Greci…Questa è la<br />

tavolozza per i tuoi sogni!”. E<br />

queste sono le buone ragioni<br />

per le quali amiamo Ariano.<br />

Poi seguivano articoli descrittivi<br />

<strong>del</strong>la città e dei suoi abitanti,<br />

nonché dei campioni scelti per<br />

gareggiare. Opportunamente<br />

elogiativo fu il profilo biografico<br />

fatto a Stanislao Scapati,<br />

scelto per le materie culturali.<br />

Di lui il cronista, tra l’altro,<br />

scrisse “ha bruciato tutti i probabili<br />

candidati, offrendo una<br />

prova di cultura e di prontezza<br />

veramente eccezionale. Gli stessi<br />

commissari inviati dalla T.V.<br />

hanno trovato senza precedenti<br />

le possibilità culturali <strong>del</strong> giovane<br />

arianese”. Ed ancora “La sua<br />

preparazione, ma soprattutto la<br />

varietà e ricchezza d’interessi<br />

culturali mostrata, hanno sbalordito<br />

tutti. Qualcuno ha definito<br />

paurosamente elefantiaca la<br />

cultura <strong>del</strong> giovane. Ma ciò che<br />

colpisce sono le sue particolari<br />

possibilità mnemoniche, la sua<br />

eccezionale prontezza nel localizzare<br />

e centrare l’argomento in<br />

questione”.<br />

A me oggi non rimane che confermare<br />

queste lodevoli qualità,<br />

ancora persistenti egregiamente<br />

nell’amico Stanislao a quale va<br />

il mio più sincero augurio di<br />

lunga vita.<br />

Il giornale non trascurò di sotto-<br />

...seguivano articoli descrittivi <strong>del</strong>la città e dei suoi abitanti,<br />

nonché dei campioni scelti per gareggiare. Opportunamente<br />

elogiativo fu il profilo biografico fatto a Stanislao<br />

Scapati, scelto per le materie culturali. Di lui il cronista<br />

scrisse “ha bruciato tutti i probabili candidati....”<br />

lineare le capacità organizzative<br />

dei dirigenti <strong>del</strong>la “Pro-Ariano”,<br />

che, diretta dal presidente Giuseppe<br />

Intonti, dall’ing. Giuseppe<br />

De Gruttola , dal prof. Giuseppe<br />

D’Agostino, dall’avv. Maresca<br />

e dall’avv. Enrico Franza,<br />

da anni si adoperava per promuovere<br />

iniziative culturali,<br />

giochi e divertimenti vari per i<br />

turisti.<br />

Scriveva l’articolista “A parte,<br />

comunque, le nostre parole, agli<br />

arianesi resta il merito di aver<br />

lavorato per la loro bella cittadina,<br />

che si apre ogni anno di più<br />

all’interesse turistico. In questi<br />

ultimi tempi, infatti le presenze<br />

ad Ariano di villeggianti si aggirano<br />

intorno alle cinquemila<br />

unità, una cifra notevole ove si<br />

consideri il rapporto con la popolazione<br />

<strong>del</strong>la zona e le possibilità<br />

ricettive <strong>del</strong>la stessa”.<br />

Purtroppo <strong>del</strong> turismo e <strong>del</strong>le<br />

presenze di forestieri è rimasto<br />

il ricordo dei tempi favorevoli ai<br />

quali non si è saputo dare un<br />

seguito, tanto meno si è saputo<br />

e voluto operare un loro recupero,<br />

forse perché sono cambiati i<br />

gusti e le preferenze dei turisti.<br />

Ma ritorniamo a Campanile Sera.<br />

Sul N. 13-14 <strong>del</strong> 21 Luglio 1960<br />

il “Tartarino”, sottotitolato “serio-<br />

semiserio- umoristico- pupazzettato”,<br />

il direttore Guido<br />

Capuano dedicò quasi tutti i<br />

suoi articoli al prossimo evento<br />

televisivo.<br />

In prima pagina l’articolo di<br />

fondo esordiva “L’incontro di<br />

Campanile Sera ha messo in effervescenza<br />

la civettuola Ariano.<br />

Da oltre un mese la popolazione<br />

è in ribollimento, la città<br />

è in rivoluzione, e gli organizzatori<br />

sono presi dalla febbre <strong>del</strong>le<br />

grandi attese”.<br />

Non poteva essere diversamen-<br />

24<br />

te perché era l’occasione, tanto<br />

attesa e desiderata da tutti, per<br />

portare alla ribalta nazionale la<br />

nostra città e le nostre contrade.<br />

Ecco allora come il giornalista<br />

presentava i preparativi per gli<br />

addobbi <strong>del</strong> centro cittadino:<br />

“La grande piazza, il chiazzullo<br />

come è chiamata allegramente<br />

dagli arianesi, presenta l’aspetto<br />

<strong>del</strong>le solenni ricorrenze, come<br />

quella <strong>del</strong> Santo Patrono.<br />

Anche il Campanile di S. Oto alla<br />

cui ombra abitualmente ristagna<br />

la vita cittadina, è in fiamme<br />

e per la serata d’onore sarà<br />

illuminato da 300 fiammelle di<br />

grassi resistenti al vento, così<br />

come per l’illuminazione di San<br />

Pietro in Vaticano”.<br />

In città regnava la piena armonia<br />

tra tutte le forze politiche rivolte<br />

a dare unitariamente il<br />

massimo <strong>del</strong>la compattezza e<br />

<strong>del</strong> rendimento in vista <strong>del</strong>l’unico<br />

comune obbiettivo “La Vittoria”.<br />

Per questo Capuano non mancò<br />

di sottolineare “Questo benedetto<br />

Campanile Sera ha il merito<br />

eccezionale di avere, in tempi di<br />

politicume e di politicanti, riunito<br />

in un unico campanile tutti<br />

i caporioni, i capoccia, ed i<br />

capoccioni <strong>del</strong>la politica, senza<br />

distinzione di idee e di partiti”.<br />

Altri rotocalchi si interessarono<br />

alla nostra città, <strong>del</strong>la quale col-


CORRI R<br />

Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />

sero gli aspetti più disparati sia<br />

<strong>del</strong> territorio, che <strong>del</strong>la popolazione.<br />

A questo proposito mi<br />

piace riportare ciò che venne<br />

scritto sul settimanale “Eva”<br />

dei bambini e <strong>del</strong>le ragazze<br />

arianesi in un reportage di Carla<br />

Angrisani.<br />

Dei primi sosteneva “Hanno<br />

una simpatica prerogativa i<br />

bambini di Ariano Irpino: sono<br />

tutti belli e sanissimi. La saluberrima<br />

aria <strong>del</strong>la cittadina giova<br />

particolarmente ai piccoli<br />

abitanti, che sono tutti rosei e<br />

paffutelli, da mangiarsi con i baci…”.<br />

Dopo avere sottolineato le<br />

preferenze naturalistico- ecologico<br />

<strong>del</strong>le mamme concluse<br />

“Ariano ospita in ogni periodo<br />

<strong>del</strong>l’anno tanti bambini in convalescenza<br />

e li restituisce alla<br />

città in perfetta salute e con un<br />

aspetto invidiabile”.<br />

Delle nostre giovani donne mise<br />

in evidenza la loro simpatia<br />

e saggezza e per questo scrisse<br />

“Sono ragazze moderne quelle<br />

di Ariano, ragazze che sanno<br />

assumere con coscienza certe<br />

responsabilità, donne attive e<br />

intelligenti che hanno, come<br />

cornice a queste doti, un aspetto<br />

piacevole e curato: si vestono,<br />

si truccano e si pettinano<br />

secondo i canoni che detta la<br />

moda, senza tuttavia sfruttarne<br />

gli eccessi”<br />

Ed ancora, quasi a volere ulteriormente<br />

avvalorare il suo pensiero<br />

e le sue tesi, sostenne le<br />

sue argomentazioni con queste<br />

affermazioni rese dalle stesse<br />

ragazze “Siamo libere da complessi,<br />

studiamo e balliamo, lavoriamo<br />

e ci dedichiamo agli<br />

sport, aiutiamo nelle faccende<br />

domestiche e andiamo al cinema”.<br />

La giornalista volle chiudere<br />

con un suo ultimo commento<br />

“Fanno…. Cento cose le ragazze<br />

di Ariano, trovano il tempo<br />

per il lavoro e il divertimento. E<br />

fanno tutto con buon senso e<br />

con quel pizzico di saggezza<br />

che non stona mai”.<br />

Sia l’uno che l’altro articolo erano<br />

corredati da fotografie dei<br />

protagonisti chiamati in causa.<br />

Allora per i bambini furono<br />

pubblicate le immagini di<br />

“Gianluigi ed Ico Mazza, Fulvio<br />

Bevere, Aldo Loconte, Giovanni<br />

Maresca e <strong>del</strong> “piccolo Caruso”.<br />

I volti femminili inseriti furono<br />

più numerosi: Angelina Formato,<br />

Anna Renzulli, Renata Gardini,<br />

Anna Maria Ciasullo, Olga<br />

Gelormini, Isabella Caruso, Gerarda<br />

Zecchino, Lina Villamarino,<br />

Maria Lo Conte, Annamaria<br />

Maresca e Mariolina Ciccarelli”.<br />

L’organizzazione e la gara<br />

Ma vediamo come si pensò di<br />

affrontare la gara nel migliore<br />

dei modi, per rendere il più efficiente<br />

possibile lo scambio di<br />

notizie e di informazioni tra le<br />

24 commissioni di consulenti e<br />

gli esperti predestinati a dare le<br />

risposte al conduttore.<br />

Intanto il Palazzo di città diventò<br />

il punto di ritrovo <strong>del</strong>le 24<br />

commissioni di consulenti, smistati<br />

in altrettante stanze “con<br />

ampia dotazione di libri, di di-<br />

zionari, rubriche.. due apparecchi<br />

telefonici e televisori”, tutte<br />

collegate con gli esperti <strong>del</strong> palco<br />

posizionato nella piazza.<br />

Le commissioni previste si riferivano<br />

alle seguenti 24 materie:<br />

letterarie, scientifiche, giuridiche,<br />

straniere, <strong>del</strong>le religioni,<br />

economia domestica e moda,<br />

musica, medicina, teatro e cinema,<br />

enigmistica, filatelia, letteratura<br />

gialla, strade e ferrovie,<br />

sport, ingegneria, giornalismo,<br />

caccia e pesca, militari, scienze<br />

marittime, giuochi, piante e fiori,<br />

artigianato, automobilismo,<br />

bancaria.<br />

Ovviamente furono mobilitati e<br />

“precettati” tutti i professionisti<br />

cittadini e gli esperti <strong>del</strong>le singole<br />

materie. Per l’artigianato furono<br />

allertati i signori: Blundo<br />

Michele, Puzo Riccardo e Carchia<br />

Giovanni; per le materie<br />

militari: i generali Adinolfi e Michele<br />

Alterio, il col. D’Alessandro;<br />

per piante e fiori i signori:<br />

notaio Moscatelli, Addivinola,<br />

l’avv. Manganiello.<br />

Mi fermo a queste particolari<br />

materie, perché sarebbe noioso<br />

fare l’elenco dei componenti di<br />

tutte le altre, che ammontavano<br />

complessivamente al numero di<br />

cento. La macchina organizzatrice<br />

prevedeva altri incarichi,<br />

riguardanti il reperimento libri<br />

ed esperti, il curatore <strong>del</strong> filmato<br />

e l’esecutivo che era formato<br />

dal Rag. Cindolo Cherubino<br />

commissario straordinario al comune,<br />

il dott. Mazza Giovanni,<br />

l’avv. Maresca Antonio, il dott.<br />

Intonti Giuseppe, il sig. Franza<br />

Enrico, l’ing. Aliperta Enzo ed il<br />

dott. Pelosi Carmine; coordinatori<br />

furono l’ing. Giuseppe De<br />

Gruttola ed il dott. Capobianco<br />

Enzo.<br />

Non mancarono gli aiuti di<br />

esperti provenienti da Avellino<br />

e da altre città <strong>del</strong> circondario.<br />

Ma veniamo alla gara che giovedì<br />

21 luglio vide fronteggiarsi<br />

la compagine arianese con la<br />

forte rappresentanza <strong>del</strong>la città<br />

di Monreale, da tempo detentrice<br />

<strong>del</strong> primato <strong>del</strong>le vittorie per<br />

avere già sconfitto le squadre<br />

<strong>del</strong>le città di: Novi Ligure, Tiene,<br />

Rivoli, San Felice Circeo e<br />

Chioggia.<br />

Lo scontro culturale alla presenza<br />

di Mike Buongiorno nello<br />

studio Rai di Milano vide come<br />

protagonisti Dino Ciccone ed il<br />

giovane Stanislao Scapati, che<br />

affrontò il professore Santulli di<br />

Monreale.<br />

Nella piazza di Ariano il conduttore<br />

televisivo era Renato Tagliani.<br />

Per le gare sportive, alcune partite<br />

di tennis da tavolo (pingpong),<br />

in Ariano si fronteggiarono<br />

il campione siciliano ed il<br />

giovane Ortensio Zecchino,<br />

mentre sul campo di Monreale<br />

si sfidarono il campione locale<br />

con il giovane Tonino Maggio<br />

rappresentante <strong>del</strong> tricolle.<br />

Il risultato non fu favorevole per<br />

la squadra di Ariano, che seppe<br />

tener testa alla più forte e più<br />

fortunata squadra siciliana, co-<br />

me titolarono i giornali locali.<br />

Fu presentato anche un ricorso<br />

alla Rai per alcune irregolarità,<br />

ma il risultato finale rimase convalidato.<br />

Ed allora sul “<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’Irpinia”<br />

<strong>del</strong> 23 luglio 1960 Andrea<br />

De Vinco pubblicò un articolo<br />

dal titolo “Sfortunata Ariano a<br />

Campanile – Sera” e poi “Gli irpini<br />

si sono battuti con Onore”.<br />

Il giornalista individuò, come<br />

“elemento determinante <strong>del</strong>la<br />

defaillance.. ancora una volta<br />

nella valentia <strong>del</strong>l’avversaria<br />

che di settimana in settimana”<br />

aveva perfezionato “la sua organizzazione<br />

ed acquistarne in<br />

esperienza”.<br />

Non mancò di sottolineare che<br />

Ariano aveva ben figurato al<br />

punto di avere “dato la sensazione<br />

di potere conseguire un<br />

sorprendente exploit contrastando<br />

in modo brillante la vittoria<br />

dei siciliani” e rendendo la gara<br />

“sempre incerta ed equilibrata”.<br />

Così scrisse Carla Angrisani sul settimanale Eva: “Hanno<br />

una simpatica prerogativa i bambini di Ariano Irpino:<br />

sono tutti belli e sanissimi. La saluberrima aria <strong>del</strong>la<br />

cittadina giova particolarmente ai piccoli abitanti, che<br />

sono tutti rosei e paffutelli, da mangiarsi con i baci…”<br />

Come ho sopra riportato, prima<br />

<strong>del</strong>la competizione, la televisione<br />

proiettò un filmato nel quale<br />

vennero presentate immagini<br />

dei vasti e magnifici panorami<br />

che dall’alto di Ariano si aprono<br />

volgendo lo sguardo in ogni direzione<br />

verso le regioni confinanti:<br />

Molise, Abruzzo, Lucania<br />

e Puglia.<br />

E De Vinco, a tal proposito, non<br />

mancò di scrivere “Questo per<br />

noi è stato il lato più interessan-<br />

te <strong>del</strong>la trasmissione. Far conoscere<br />

l’Irpinia agli italiani i quali<br />

sanno solo <strong>del</strong>la sua povertà,<br />

<strong>del</strong>la sua miseria economica;<br />

per questo avremmo preferito<br />

che la Televisione avesse sostato<br />

più a lungo nelle nostre zone,<br />

ad Ariano, nella nostra Irpinia<br />

sempre più bella e suggestiva<br />

proprio lì in quella vallata che è<br />

dato vedere da quassù e dove<br />

pare che il tempo trascorra lentamente<br />

quasi impercettibile”.<br />

Mi piace chiudere questo mio<br />

articolo con la testimonianza<br />

che diede Ortensio Zecchino in<br />

una intervista rilasciata al sempre<br />

compianto avvocato Gerardo<br />

(Geri) D’Alessandro nel 2010<br />

e pubblicata sul giornale<br />

“Com’eravamo 1960- piccolo almanacco<br />

di eventi storico- politici<br />

e di costume”. Ebbene Zecchino<br />

ricordò che proprio nel<br />

1960 aveva vinto il campionato<br />

diocesano di ping-pong nel singolo<br />

e nel doppio in coppia con<br />

Ninfadoro, organizzato dall’Azione<br />

Cattolica tra i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le varie parrocchie cittadine.<br />

Fu gioco forza per gli organizzatori<br />

averlo come rappresentante<br />

in quella memorabile sera <strong>del</strong><br />

1960.<br />

Sul risultato Zecchino ebbe a<br />

rammaricarsi, anche perché non<br />

aveva giocato come soleva fare<br />

da schiacciatore, ovvero “smesciatore”<br />

sempre in attacco, essendo<br />

stato convinto dagli organizzatori<br />

ad essere<br />

più cauto ossia “pallinaro”<br />

, ovvero palleggiare in attesa<br />

<strong>del</strong>l’errore <strong>del</strong>l’avversario.<br />

All’osservazione di Geri che<br />

“quella sconfitta per 11 a 7” ancora<br />

gli bruciava, Zecchino ammise<br />

l’amarezza provata anche<br />

e soprattutto per non avere potuto<br />

dare il suo pieno contributo<br />

alla causa <strong>del</strong>la sua città.<br />

Le foto riportate sono tratte<br />

dai giornali citati<br />

25


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Teora, ricordando Ferrer<br />

La sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero organizzò il 13 ottobre 1910 l’intitolazione <strong>del</strong>la piazza all’anarchico spagnolo fondatore<br />

<strong>del</strong>la Scuola Moderna, laica e razionalista. L’epigrafe di Giovanni Pascoli non ebbe lo sperato successo<br />

LUCIANO LUCIANI<br />

“Teora a Ferrer”, così titolava<br />

un articolo apparso sulle<br />

colonne <strong>del</strong> Grido,<br />

(giornale fondato e diretto<br />

da Ferdinando Cianciulli a<br />

Montella), <strong>del</strong> 30 – 31 ottobre<br />

1910 a pagina 2.<br />

Era la cronaca <strong>del</strong>la cerimonia che<br />

la Sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero di<br />

Teora organizzò il 13 ottobre 1910<br />

per la intitolazione <strong>del</strong>la piazza da<br />

Largo Tarantino a Piazza Francisco<br />

Ferrer e per lo scoprimento <strong>del</strong>la lapide<br />

a lui dedicata, per commemorare<br />

l’anniversario <strong>del</strong>la morte <strong>del</strong>l’anarchico<br />

e libero pensatore spagnolo,<br />

nato nel 1858 ad Alella in<br />

Spagna pedagogista, fondatore <strong>del</strong>la<br />

Scuola Moderna, laica e razionalista.<br />

Il pensiero di Ferrer era caratterizzato<br />

da un forte anticlericalismo dovuto<br />

anche alla situazione sociale<br />

<strong>del</strong>la Spagna di quel periodo.<br />

Per Ferrer la fondazione di scuole libere<br />

avrebbe potuto combattere sia<br />

la Chiesa e i suoi privilegi che lo<br />

Stato e il suo strapotere sui cittadini-sudditi.<br />

Già dalla rivoluzione <strong>del</strong> 1868 gli<br />

strati più evoluti <strong>del</strong>la classe operaia<br />

avevano creato <strong>del</strong>le scuole laiche,<br />

tentando così di dare un'istruzione<br />

diversa ai propri figli.<br />

La Escuela moderna si presentava<br />

diversa dalle altre scuole laiche perché<br />

aveva un carattere apertamente<br />

rivoluzionario, volto ad emancipare<br />

i bambini <strong>del</strong>le classi povere rifiutando<br />

qualsiasi principio di autorità<br />

sia da parte <strong>del</strong>lo Stato che <strong>del</strong>la<br />

Chiesa.<br />

In seguito alla dichiarazione <strong>del</strong>la<br />

legge marziale nel 19<strong>09</strong> durante la<br />

"Settimana tragica", una rivolta<br />

scoppiata il 26 luglio quando la popolazione<br />

si ribellò alla Guardia Civile<br />

che aveva il compito di far imbarcare<br />

i coscritti (per la quasi totalità<br />

appartenenti alle classi povere)<br />

mandati a combattere nelle guerra<br />

coloniali in Africa.<br />

Ferrer fu arrestato il 31 agosto con<br />

l'accusa di essere il fomentatore <strong>del</strong>la<br />

rivolta.<br />

Sottoposto ad un processo farsa da<br />

parte <strong>del</strong> tribunale militare, venne<br />

condannato a morte con prove artefatte<br />

e fucilato a Barcellona, il 13 ottobre<br />

di quell'anno, nella fortezza di<br />

Montjuich.<br />

Poco dopo la sua esecuzione, nacquero<br />

negli Stati Uniti varie "scuole<br />

moderne" sul mo<strong>del</strong>lo di quella di<br />

Ferrer, la prima e più importante<br />

<strong>del</strong>le quali fu costituita a New York<br />

nel 1911.<br />

La Sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero di<br />

Teora si intitolava a Giordano Bruno.<br />

Fu fondata ed aperta da Pasquale<br />

Luciani, sottile politico abile organizzatore,<br />

agli inizi <strong>del</strong> ‘900, e si<br />

chiuse con l’inizio <strong>del</strong>la guerra <strong>del</strong><br />

1915-1918.<br />

Diedero incarico allo studente Emilio<br />

Stefanelli, poi ingegnere, di ottenere<br />

da un uomo illustre il testo <strong>del</strong>la<br />

lapide da dedicare a Francisco<br />

Ferrer.<br />

Scrisse al poeta Giovanni Pascoli<br />

che gli mandò questo, pubblicato<br />

dal giornale letterario “La Rana” di<br />

Bologna, col titolo “La Protesta”,<br />

però il testo non ebbe lo sperato<br />

successo:<br />

UNO SCOPPIO DI FUCILI<br />

UBBIDIENTE AD UN BREVE<br />

CENNO DI SPADA<br />

DA DENTRO UNA TORVE<br />

SOLITARIA<br />

CINTA DI MURI E DI FOSSE<br />

ECHEGGIÒ NELLE SCUOLE DEL-<br />

LA TERRA,<br />

RIMBOMBÒ’ NELLE OFFICINE<br />

DEL MONDO<br />

E I PENSATORI ALZARONO GLI<br />

OCCHI DAL LIBRO<br />

E I LAVORATORI ALZARONO IL<br />

PUGNO DALL’INCUDINE<br />

E SI VOLSERO AL TRAMONTO<br />

DOV’ERA BAGLIOR DI FIAMME E<br />

ODOR DI ROGHI<br />

FRANCISCO FERRER<br />

ERA LÀ,<br />

CADUTO IN UN TETRO FOSSATO<br />

E GLI UCCISORI INCOSCIENTI<br />

SFILAVANO DAVANTI IL<br />

CADAVERE INSANGUINATO<br />

DI COLUI CHE VOLEVA<br />

REDIMERE ANCH’ESSI INFELICI.<br />

STRINGETEVI L’UN L’ALTRO<br />

AVANTI QUESTO MARTIRIO<br />

O PENSIERO E LAVORO UMANI.<br />

QUELLO CHE FERRER<br />

NON POTÈ REDIMERE CON LA<br />

PAROLA<br />

LI REDIMA COL SANGUE.<br />

Non contento il direttivo <strong>del</strong> circolo<br />

richiese un testo al prof. Angelo<br />

Zuccarelli, docente di antropologia<br />

criminale all’Università di Napoli, e<br />

questi lo mandò e fu accettato:<br />

ATLETA DEL PENSIERO<br />

NOVATORE MODERNO<br />

AGITATORE TRA I MAGGIORI<br />

DELLA STORIA<br />

NELLA PATRIA DECADUTA<br />

SOTTO IL GIOGO OSCURANTISTA<br />

CON L’AMORE ALLA SCUOLA<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

Giovanni Pascoli Giordano Bruno<br />

Teora<br />

SCEVRA DA FOSSILIZZAZIONI<br />

DOMMATICHE<br />

FRANCISCO FERRER<br />

RIACCESE LA SACRA FIACCOLA<br />

DI REDENZIONE CIVILE<br />

E<br />

INCROLLABILE NELLA FEDE DEL<br />

VERO<br />

AL PIOMBO INIQUO DEI<br />

TRESCANTI CON LOYOLA<br />

PRESENTO’ INTREPIDO IL PETTO<br />

SUO<br />

---------------------------------------<br />

I GIOVANI E I LIBERI PENSATORI<br />

DI TEORA<br />

POSERO<br />

13 OTTOBRE 1910<br />

La cerimonia si svolse di sera nella<br />

Piazza Congrega, illuminata da lampade<br />

ad acetilene, testualmente leggiamo<br />

nell’articolo tratto da “Il Grido”:<br />

“Prima che oscurasse, la piazza comunale<br />

era gremita di gente.<br />

Quivi si ergeva la tribuna oratoria,<br />

ed a capo di essa, in un intreccio di<br />

bandiere, tra lumi e fiori, splendeva<br />

l’immagine <strong>del</strong> martire catalano.<br />

Alle ore diciannove circa, tra entusiastiche<br />

grida di evviva, assume la<br />

presidenza il signor Pasquale Luciani.<br />

Questi lasciando il compito agli altri<br />

di parlare degli ideali di Ferrer, e degli<br />

ammaestramenti <strong>del</strong> suo martirio,<br />

con chiarezza di espressione e<br />

con vigoria di argomenti tratta l’origine<br />

degli Dei e dei Culti. Attacca<br />

violentemente i preti e solleva il velo<br />

<strong>del</strong>la loro turpitudine.<br />

Seguono applauditi i giovani studenti:<br />

Emilio Stefanelli comincia<br />

sferzando ed attaccando di santa ragione<br />

i corvi <strong>del</strong>la Chiesa, nemici<br />

<strong>del</strong> progresso e sobillatori <strong>del</strong>le famiglie,<br />

accenna fugacemente alle<br />

condizioni <strong>del</strong>la Spagna contemporanea,<br />

indi passa a trattare il tema<br />

<strong>del</strong>l’educazione, facendo emergere<br />

la figura vivida di Ferrer come educatore<br />

e maestro.<br />

LA STORIA<br />

Francisco Ferrer<br />

Pannuti Garibaldi illustra la grandezza<br />

di Ferrer apostolo <strong>del</strong>la<br />

“Scuola Moderna”. Inneggia ai prodi<br />

e degni figli <strong>del</strong>la scienza, i quali<br />

dischiusero le porte <strong>del</strong>la verità fugando<br />

dogmi e menzogne, ed ai<br />

martiri <strong>del</strong> libero pensiero la cui memoria<br />

splende e splenderà sempre a<br />

vergogna dei loro carnefici.<br />

Vincenzo Vitellio, dopo essersi compiaciuto<br />

<strong>del</strong>la partecipazione di tutti<br />

i concittadini alla solenne commemorazione<br />

- indizio questo di<br />

progresso – illustra la vita politica<br />

<strong>del</strong>la Spagna contemporanea, collegando<br />

e facendo emergere quella di<br />

F. Ferrer dal processo Moral ai gloriosi<br />

moti di Barcellona.<br />

Inneggia all’amore libero di Soledad<br />

Villafranca, all’eroismo <strong>del</strong> capitano<br />

Galceran, fa rivivere gli orrori <strong>del</strong><br />

castello di Montiuich.<br />

Parlando poi dei nuovi ideali civili<br />

attacca e sferza la ignavia dei governanti<br />

e la intolleranza sacerdotale,<br />

<strong>del</strong> cui triste connubio molte vittime<br />

illustri registra la storia.<br />

Termina in forma lirica l’apoteosi<br />

<strong>del</strong> martirio e <strong>del</strong>la redenzione di<br />

Ferrer, interrotto da calorose ovazioni.<br />

Chiude il comizio il sig. Giuseppe<br />

Pannuti esponendo rapidamente le<br />

molte nefandezze dei gesuiti.<br />

Formatosi quindi il corteo tra lo<br />

sventolio di bandiere, tra bagliori di<br />

torce, in un unisono di evviva si<br />

muove verso il largo Tarantino, ora<br />

piazza Ferrer.<br />

Quivi Luciani inneggia ad un avvenire<br />

di pace e di fratellanza sociale,<br />

manda un saluto ed un plauso a Canalejas<br />

per la sua opera di redenzione<br />

civile, e viene scoperta la lapide.<br />

Di questo ricordo modesto nella forma,<br />

ma grande nel suo significato,<br />

parla molto applaudito e con calore<br />

F. Cianciulli.<br />

Rileva i <strong>del</strong>itti <strong>del</strong>la Santa Romana<br />

Inquisizione, che ha distrutto i corpi,<br />

ma non ha potuto sopprimere le<br />

26<br />

aspirazione dei popoli verso la luce<br />

e la libertà intera <strong>del</strong>le intelligenze,<br />

verso il diritto e la giustizia umana<br />

e sociale. Termina con dei versi <strong>del</strong><br />

Carducci, ricordando infine che tutte<br />

le infamie dei governi e <strong>del</strong>’ira<br />

clericale furono sempre pagate a caro<br />

prezzo.<br />

Ad un anno di distanza dall’assassinio<br />

di Ferrer quanto cammino per il<br />

proletariato europeo!”<br />

La targa era posta sulla casa di Giuseppe<br />

Stafanelli, in seguito fu rimossa<br />

e messa in un deposito <strong>del</strong><br />

Municipio, intorno ai primi degli anni<br />

“trenta”, perché gli ideali per i<br />

quali il Ferrer era stato fucilato contrastavano<br />

con l’ideologia fascista, e<br />

poi, andò distrutta.<br />

Comunque, il Libero Pensiero a Teora<br />

lasciò ampie tracce anche nella<br />

toponomastica <strong>del</strong>le strade: Piazza<br />

Giordano Bruno, Piazza Giovanni<br />

Bovio, Via Ruggero Bonghi, Piazza<br />

Ferrer, Piazza XX Settembre.<br />

Si parla di un’altra epigrafe che doveva<br />

essere inaugurata a Giordano<br />

Bruno come leggiamo in questo trafiletto<br />

pubblicato ne “Il Grido” <strong>del</strong><br />

24 gennaio 1913: “Teora - In questa<br />

morta gora d’Irpinia ha preso salde<br />

radici la Sezione <strong>del</strong> Libero Pensiero.<br />

Il lavoro di propaganda si svolge<br />

fra il massimo entusiasmo dei<br />

giovani.<br />

Quanto prima avremo l’inaugurazione<br />

di una epigrafe a Giordano<br />

Bruno, al martire più eminente <strong>del</strong><br />

Libero Pensiero, contro cui ancora si<br />

scaglia la bava dei preti.” Però di<br />

questa epigrafe non è stata trovata<br />

alcuna traccia.<br />

A cento anni, su proposta <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Libero Pensiero Irpino<br />

Giordano Bruno di Castelfranci, nella<br />

veste <strong>del</strong> Presidente Felice Storti,<br />

verrà posta, a Teora, la lapide per<br />

ricordare “Giordano Bruno e i cento<br />

anni <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la Sezione<br />

<strong>del</strong> Libero Pensiero” le cui parole saranno<br />

dettate dal filosofo Aldo Masullo.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Forze oscure sul Conclave<br />

Nel secondo romanzo di Crescenzo Fabrizio un thriller sulla complessità <strong>del</strong>l’intreccio, tra personaggi che si muovo<br />

in un’area molto estesa, tra Vecchio continente, Americhe e Asia. Partendo dalle dimissioni di Benedetto XVI<br />

GRAZIA DE GIROLAMO<br />

Dopo “Ombre, penombre e luci nascoste”,<br />

pubblicato nel 2010, Crescenzo<br />

Fabrizio si ripropone al pubblico<br />

con un thriller da leggere tutto<br />

d’un fiato (Fatima, Medjugorie: il<br />

Conclave- La profezia e il Segreto”,<br />

Book Sprint Edizioni, pagg. 270; E 15,80). La complessità<br />

<strong>del</strong>l’intreccio è ripagata dallo straordinario<br />

equilibrio con cui l’autore tiene insieme le vite di<br />

personaggi che si<br />

muovono e determinano<br />

eventi in un’area<br />

geografica estremamente<br />

estesa comprendente<br />

il Vecchio<br />

continente, le Americhe<br />

e l’Asia. Crescenzo<br />

Fabrizio è nato in<br />

Irpinia nel 1968. Nel<br />

romanzo fonde la sua<br />

esperienza in ambito<br />

politico-sociale accumulata<br />

in anni di proficua<br />

attività giornalistica<br />

e la sua formazione<br />

cattolica, confermata<br />

da una fede<br />

sincera e appassionata.<br />

La lettura <strong>del</strong> romanzo<br />

produce un effetto<br />

profondamente<br />

straniante: è continuamente<br />

sospeso tra la<br />

finzione letteraria e<br />

l’attualità storica: “ Le<br />

dimissioni improvvise<br />

di Benedetto XVI hanno<br />

trasformato in attualità<br />

le bozze di un<br />

romanzo che avevo<br />

iniziato a scrivere nel giugno <strong>del</strong> 2010 e chiuso<br />

provvisoriamente nell’aprile <strong>del</strong>l’anno successivo”.<br />

Inizia così la premessa <strong>del</strong>l’autore ad un racconto<br />

di fantasia che pure intreccia cronaca ed ipotesi sul<br />

futuro. L’evento <strong>del</strong> Conclave è al contempo premessa<br />

e punto di svolta dei fatti che nel romanzo<br />

si raccontano. Dietro il rito e l’ufficialità di un<br />

evento spirituale e mediatico di tale rilievo, si celano<br />

e si agitano forze oscure ed uomini pericolosi<br />

che intendono strumentalizzare l’elezione <strong>del</strong><br />

nuovo pontefice al fine di affermare il proprio potere<br />

o peggio, la propria ideologia. Il romanzo di<br />

Crescenzo Fabrizio risuona come un grido contro<br />

il fondamentalismo di ogni parte e in qualsiasi forma<br />

esso si manifesti. Che sia cattolico, islamico o<br />

protestante esso assesta ancora oggi duri colpi ai<br />

valori irrinunciabili <strong>del</strong>la tolleranza religiosa e <strong>del</strong>la<br />

solidarietà tra popoli. Fatti di cronaca recenti,<br />

troppo recenti, rendono il messaggio centrale <strong>del</strong><br />

romanzo quanto mai vivo ed attuale. Solo all’anno<br />

scorso risale la reazione sanguinaria degli afghani<br />

al rogo di alcune copie <strong>del</strong> Corano avvenuto<br />

nella base americana di Bagram, a nord di Kabul.<br />

I vertici militari dichiararono che i testi erano<br />

stati bruciati per ragioni di sicurezza.<br />

A nulla valse. L’ “incidente” costò la vita a 12 persone.<br />

Pochi giorni fa l’opinione pubblica è stata invece<br />

tramortita dalla notizia <strong>del</strong>la decapitazione di<br />

un soldato britannico avvenuta per strada, a Londra,<br />

ad opera di due uomini al grido di “Allah è<br />

grande”. Il romanzo inneggia al dialogo tra le religioni<br />

e alla riconciliazione tra credi religiosi nel segno<br />

<strong>del</strong> culto di Maria. A Medjugorje, luogo di duri<br />

scontri etnico-religiosi, ella sarebbe apparsa ai<br />

veggenti presentandosi quale “Regina <strong>del</strong>la pace”.<br />

Nel 1992 Medjugorje fu il punto di partenza <strong>del</strong>la<br />

pulizia etnica da parte <strong>del</strong> consiglio di difesa<br />

croato, che voleva la completa distruzione <strong>del</strong> monastero<br />

serbo-ortodosso di Žitomislić. Dal 1993, i<br />

signori <strong>del</strong>la Guerra croati costruirono cinque campi<br />

di concentramento dove prigionieri serbi e bosniaci<br />

furono torturati e uccisi. La collina <strong>del</strong>le ap-<br />

parizioni, il Podbrdo, di proprietà <strong>del</strong>l'Ordine francescano,<br />

fu usata a quei tempi dalla milizia locale<br />

come zona per testare lanciagranate. Nel romanzo<br />

è il personaggio di padre Luca a dare voce al pensiero<br />

<strong>del</strong>l’autore: “ Il culto di Maria può essere il<br />

punto di incontro fra il mondo cristiano e il mondo<br />

musulmano. Il Corano stesso dedica infatti alla<br />

Madre di Gesù un’intera sura, citandola ben sessanta<br />

volte e ponendola al fianco di Fatima, la figlia<br />

di Maometto. Non a caso nell’Islam <strong>del</strong>la religione<br />

di Stato e <strong>del</strong> divieto di culto <strong>del</strong>le altre religioni,<br />

i santuari<br />

mariani sono divenuti<br />

i luoghi di<br />

incontro e di dialogo<br />

tra cristiani<br />

e musulmani”.<br />

La componente<br />

mistico-teologica<br />

<strong>del</strong>l’opera serve<br />

allo scrittore al<br />

fine di <strong>del</strong>egittimare<br />

gli stessi<br />

fondamentalismi;<br />

essi troverebbero<br />

alimento<br />

proprio nel magma<br />

<strong>del</strong>le interpretazioniideologiche<br />

che poco<br />

invece dovrebbero<br />

riguardare<br />

l’uomo di fede.<br />

Così, alla pubblicazione<br />

<strong>del</strong> terzo<br />

mistero di Fatima,organizzazioni<br />

<strong>del</strong> cattolicesimo<br />

radicale e<br />

intransigente<br />

non esitarono a<br />

parlare di complotto<br />

per l’occultamento <strong>del</strong> reale contenuto <strong>del</strong><br />

messaggio <strong>del</strong>la Vergine, indicandben quattro cardinali<br />

(tra cui Ratzinger) quali ideatori e fautori<br />

Gli occhi di tutti i cardinali seduti nella<br />

Cappella Sistina correvano da un angolo<br />

all'altro <strong>del</strong>la grande sala, come se<br />

dinanzi a loro si stesse svolgendo un'appassionante<br />

partita di tennis: lo sguardo <strong>del</strong> cardinale<br />

Marini cercava quello di Oliviero Esposito,<br />

e quello di monsignor Der Vosche correva<br />

dal fidato cardinale Wasser ad ognuno dei porporati<br />

<strong>del</strong>le <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong>l'Africa e <strong>del</strong>l'Est<br />

Europa.<br />

Chi lo aveva tradito? E perché tra gli italiani<br />

c'era stata una spaccatura nella spaccatura? O<br />

si trattava di doppi e tripli giochi? Comunque<br />

stessero le cose, la sua elezione era ad un soffio<br />

dall'andare in fumo.<br />

La proclamazione dei risultati <strong>del</strong>la prima votazione<br />

<strong>del</strong>la mattinata aveva misurato la distanza<br />

siderale che s'era creata tra i voti ottenuti<br />

da Jorge Coletti e quelli <strong>del</strong> papabile olandese:<br />

al primo erano andati 63 voti e al secondo<br />

soltanto 37; i voti <strong>del</strong> cardinale Michele<br />

Marini erano scesi dai 27 <strong>del</strong>la sera precedente<br />

ai 15 di quella mattina: i due dei cardinali<br />

portoghesi e 13 degli elettori italiani; quindici<br />

voti: esattamente quanto bastava a Coletti per<br />

raggiungere quota 78, uno in più <strong>del</strong>la soglia<br />

dei 2/3 prevista per l'elezione <strong>del</strong> nuovo Papa.<br />

Nessuna scheda bianca, nessun voto disperso:<br />

un segnale inequivocabile che i riposiziona-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

IL LIBRO<br />

<strong>del</strong>la cospirazione. Le ombre che a cinquant’anni<br />

dalla sua celebrazione si gettano sul Concilio Vaticano<br />

II sono il segno di un attrito mai sopito all’interno<br />

<strong>del</strong> mondo<br />

cattolico sulla corretta<br />

interpretazione da<br />

dare al Concilio. Ad<br />

oggi la dichiarazione<br />

Dignitatis Humanae<br />

resta uno<br />

dei documenti più<br />

discussi in quanto<br />

affermante il valore<br />

<strong>del</strong>la libertà religiosa,<br />

il diritto<br />

di professare liberamente<br />

il proprio<br />

credo senza<br />

per questo essere<br />

oggetto di discriminazioni<br />

o<br />

persecuzioni.<br />

Da tali esempi<br />

si deduce l’importanza<br />

che<br />

l’autore attribuisce<br />

alla<br />

contestualizzazionestorica<br />

di determinati<br />

atti o<br />

fatti a cui è<br />

sempre necessarioattribuire<br />

il<br />

giusto valore,<br />

senza<br />

lasciarsi<br />

andare a<br />

pretestuose e fuorvianti letture.<br />

Alla Roma <strong>del</strong> Conclave fa da sfondo l’Italia<br />

bifronte, tragicamente dilaniata tra i suoi mali e le<br />

sue bellezze. L’Italia stretta in una rete di relazioni<br />

criminali. L’Italia in cui attecchisce agevolmente<br />

ogni forma di corruzione. Gli omicidi di mafia<br />

menti erano stati tutti consumati, e restava<br />

davvero poco spazio per ulteriori manovre. Già<br />

pochi secondi dopo la proclamazione dei risultati<br />

da parte <strong>del</strong> Cardinale Decano, fu chiaro<br />

a tutti che la <strong>del</strong>egazione africana e quella<br />

asiatica avevano espresso un voto compatto per<br />

Coletti; fu altrettanto chiaro che solo sei dei sette<br />

cardinali <strong>del</strong>l'Europa orientale contattati da<br />

Wasser per il tramite di Vaysas avevano scelto<br />

Der Vosche: evidentemente il settimo, chiunque<br />

fosse, era passato alla causa <strong>del</strong>la corrente<br />

terzomondista, sottraendosi all'accordo tra<br />

Vaysas e Wasser.<br />

A Coletti, ormai, non restava che offrire a Michele<br />

Marini la Segreteria di Stato per essere il<br />

2660 Papa <strong>del</strong>la Chiesa di Roma.<br />

I pensieri di Der Vosche si affollavano e si disperdevano<br />

tra ipotesi e timori.<br />

"Non c'è né il tempo né la possibilità di contatti<br />

fra cardinali, e quindi questa seconda votazione<br />

dovrebbe ricalcare la prima. A meno che<br />

... ". I pensieri di Jorge Coletti erano turbati<br />

da opposte emozioni, per quanto paradossalmente<br />

coincidenti con quelle <strong>del</strong> suo concorrente<br />

olandese. "Dio non può volere che accada<br />

in questa votazione. Non sono pronto, non<br />

sono pronto", pensò.<br />

Avvertì sulla spalla il peso leggero <strong>del</strong>la mano<br />

<strong>del</strong> cardinale venezuelano Cierro.<br />

27<br />

in Sicilia, le losche manovre finanziarie <strong>del</strong>la Milano<br />

da bere. Il Sud, terra in cui impiegare senza<br />

rischi capitali sporchi in straordinari complessi turistici<br />

ma che custodisce e quasi cela agli occhi dei<br />

più le sue energie positive: i monti diventano luoghi<br />

di ritiro spirituale per<br />

tanti giovani<br />

che scelgono<br />

di attenderel’elezione<br />

<strong>del</strong><br />

Sommo Pontefice<br />

nel digiuno<br />

e nella<br />

meditazione.<br />

Le poetiche<br />

descrizioni <strong>del</strong><br />

Laceno e <strong>del</strong><br />

panorama godibile<br />

dal Monte<br />

Cervialto sono<br />

tra i pochi<br />

momenti in cui<br />

al lettore è dato<br />

respirare serenità,<br />

guardare<br />

con ottimismo alla<br />

vita. La narrazione<br />

si svolge in<br />

gran parte in ambienti<br />

chiusi, clandestini<br />

o solenni<br />

(come la Cappella<br />

Sistina), ma pur<br />

sempre carichi di<br />

tensione. Essa si<br />

scioglie in un finale<br />

all’insegna <strong>del</strong>la più<br />

alta spiritualità: un<br />

invito a non smarrire<br />

la fede. Il romanzo è<br />

edito da “Book Sprint<br />

Editori”. Per ogni informazione è possibile visitare<br />

il blog <strong>del</strong>l’autore al link: http://crescenzofabrizioblog.wordpress.com/.<br />

La proclamazione dei risultati<br />

«Ormai siamo ad un passo», gli sussurrò.<br />

«Dio non voglia, Dio non voglia - replicò il cardinale<br />

salvadoregno - c'è ancora bisogno di parlare,<br />

c'è ancora bisogno di capire».<br />

I suoi vicini notarono come un affanno, qualcosa<br />

di più <strong>del</strong>la naturale tensione di un uomo<br />

che sente sulle proprie spalle il peso di una<br />

tremenda responsabilità: essere il Vicario<br />

in terra <strong>del</strong> Figlio di Dio.<br />

«Gesù ci ha detto: non abbiate paura», commentò<br />

avvicinandosi monsignor Oliviero Esposito.<br />

«La mia non è paura - rispose debolmente Coletti<br />

- ma smarrimento di fronte all'immensità<br />

<strong>del</strong> compito e alle mie povere forze. Ma vi ringrazio<br />

infinitamente per quanto state facendo.<br />

Tutti».<br />

L'esito <strong>del</strong>la seconda votazione <strong>del</strong>la mattinata<br />

confermò i timori di Der Vosche e lo smarrimento<br />

di Coletti.<br />

«Cardinale Jorge Coletti voti 70, cardinale Christophe<br />

Der Vosche voti 37, cardinale Michele<br />

Marini voti 8», scandì il Decano.<br />

A quel punto fu chiaro che il cardinale Marini<br />

aveva lasciato la porta spalancata ad un accordo.<br />

La pausa per il pranzo ed il riposo pomeridiano<br />

sarebbero stati decisivi.<br />

(capitolo 6)


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Vittime di una battaglia aerea<br />

A Pratola Serra il punto d’impatto di un bimotore <strong>del</strong>l’aviazione statunitense caduto durante la seconda guerra<br />

mondiale mitragliato dalla caccia italo-tedesca Le testimonianze, i morti. Era il ventisette agosto <strong>del</strong> 1943<br />

MATTEO PIERRO<br />

La localizzazione di questo abbattimento<br />

si deve alla costanza di Andrea<br />

Fiore nel ricercare notizie e<br />

testimoni di un evento <strong>del</strong> quale<br />

aveva tanto sentito parlare da<br />

bambino. Utili informazioni sono<br />

pervenute da suo cugino Fiorenzo Capone il<br />

quale assisté a quanto accadde quel 27 agosto<br />

1943. Egli ricorda di aver visto un grosso bimotore<br />

americano inseguito e mitragliato dalla<br />

caccia italo-tedesca. Ad un certo punto dall’aereo<br />

si lanciarono alcuni membri <strong>del</strong>l’equipaggio<br />

mentre il velivolo finiva la sua corsa fracassandosi<br />

nei pressi di Pratola Serra e uccidendo<br />

due suoi amici d’infanzia. Lo stesso<br />

evento è stato descritto da Vincenzo Cannaviello<br />

nel suo volume sull’Irpinia durante la seconda<br />

guerra mondiale.<br />

Egli annotò: “Pratola Serra ebbe essa pure i<br />

suoi spettacoli tragici. Il 27 agosto ’43 non lungi<br />

dal Comune durante un conflitto aereo, poco<br />

dopo mezzogiorno, nostri velivoli da caccia<br />

abbatterono un bimotore americano che precipitava<br />

avvolto da orrende fiamme nella località<br />

‘Foreste’. Dell’equipaggio composto da 5 aviatori,<br />

solo 3 lanciatisi col paracadute furono catturati.<br />

Uno, il sottotenente Ruppelt A. Ellis, degli<br />

Stati Uniti, venne arrestato subito sul posto<br />

<strong>del</strong>l’atterraggio; un altro, Remi T. Deloucke fu<br />

raggiunto poco dopo da Carabinieri nella frazione<br />

Montaperto <strong>del</strong> Comune di Montemiletto;<br />

il terzo in contrada Serra <strong>del</strong>lo stesso Comune<br />

cadde nelle mani di militari germanici,<br />

di passaggio, i quali probabilmente lo portarono<br />

verso Foggia. Addosso a ciascuno dei due<br />

aviatori catturati dai nostri Carabinieri, furono<br />

trovati notevole quantità di monete italiane e<br />

straniere, cartine topografiche <strong>del</strong>l’Italia, bussola<br />

e perfino, su uno di essi, una coroncina ed<br />

un libretto di salmi religiosi. Sul luogo <strong>del</strong> disastro<br />

furono poi raccolti apparecchi, paracadute,<br />

una radio trasmittente, una pistola lanciarazzi<br />

e diversi oggetti di uso militare. Degli<br />

altri due piloti non restavano che misere ossa<br />

carbonizzate frammiste ai residui <strong>del</strong> bimotore<br />

distrutto. Se il crollo di questo non danneggiò<br />

le prossime case coloniche, provocò la morte<br />

di contadinelli, che si trovavano sul posto: il<br />

ragazzo Pasquale Alfieri e la giovanetta Angela<br />

Alfieri. Durante l’abbattimento <strong>del</strong>l’aereo i<br />

poveretti erano corsi a ripararsi sotto un vicino<br />

albero; ma vennero raggiunti ed avviluppati<br />

con tanta violenza dalle fiamme <strong>del</strong> velivolo,<br />

da non trovare scampo. Per le gravissime<br />

ustioni il giorno successivo essi decedettero,<br />

c’è da immaginare fra quali atroci torture!”.<br />

Com'è nostra consuetudine abbiamo cercato<br />

un riscontro sul terreno a quello che ci era stato<br />

riferito e che avevamo letto. Condotti da Fiorenzo<br />

ci siamo recati nel punto dove egli ricordava<br />

si era schiantato il velivolo ferendo a morte<br />

i suoi due amici. Grazie anche alla cortese<br />

disponibilità <strong>del</strong> proprietario <strong>del</strong> fondo, Valentino<br />

Tranfaglia, abbiamo potuto eseguire una<br />

ricerca con l’ausilio dei metal detector e fin da<br />

subito sono apparsi numerosi frammenti d’alluminio<br />

tipici di un crash site che hanno confermato<br />

quanto appurato fino a quel momento.<br />

Ulteriori ricerche ci hanno permesso di apprendere<br />

che la mattina <strong>del</strong> 27 agosto 1943 una<br />

formazione di 36 B-25 <strong>del</strong> 310° Bomber Group<br />

decollò dall’aeroporto di Menzel Timeme in<br />

Tunisia con l’obiettivo di colpire la città di Benevento<br />

per interrompere le linee di comunicazione<br />

che la attraversavano. La rotta prevedeva<br />

di sorvolare il Mediterraneo e di entrare<br />

sul territorio italiano a nord di Napoli, virare a<br />

destra per colpire Benevento e poi proseguire<br />

nell’interno <strong>del</strong>l’Irpinia per sbucare di nuovo<br />

sul mare fra Battipaglia ed Eboli. L’obiettivo<br />

venne duramente colpito e i rapporti parlano<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

I Salerno Air Finders sono una costola <strong>del</strong>l'Associazione<br />

SALERNO 1943 nata nel 2007<br />

grazie all’impegno di un gruppo di amici appassionati<br />

di storia locale. Nel corso <strong>del</strong> tempo<br />

i suoi volontari hanno ricostruito le storie<br />

di decine di militari di terra e di aria che persero<br />

la vita nei pressi di Salerno. L'Associazione,<br />

infatti, si occupa anche di preservare<br />

la memoria degli aviatori che durante gli anni<br />

<strong>del</strong>la seconda guerra mondiale precipitarono<br />

con i loro aerei in Campania e nelle regioni<br />

limitrofe. Finora i SALERNO AIR FIN-<br />

DERS hanno rintracciato i punti d’impatto di<br />

25 aerei e riportato alla luce le vicende di decine<br />

di aviatori.<br />

L'Associazione non ha finalità di lucro, è apolitica,<br />

apartitica e ripudia la guerra come mezzo<br />

di risoluzione <strong>del</strong>le controversie tra i popoli. Gli scopi<br />

statutari sono la raccolta, catalogazione, conservazione,<br />

il restauro, ma soprattutto la condivisione<br />

di tutto il materiale bellico e non, inerente al<br />

secondo conflitto mondiale, che ebbe come scenario<br />

di guerra Salerno e la sua provincia. Lungi dal<br />

desidero di esaltare il secondo conflitto mondiale<br />

o semplicemente collezionare materiale bellico, i<br />

soci di SALERNO 1943 vogliono far conoscere alle<br />

nuove generazioni che la guerra significa dolore e<br />

morte. Basti pensare alle famiglie di coloro che vi<br />

persero la vita, all'ansia che<br />

STORIE DI GUERRA<br />

La rotta seguita dai bombardieri statunitensi il 27 agosto 1943 Alcuni dei frammenti <strong>del</strong> motore <strong>del</strong> B-25 rinvenuti sul luogo <strong>del</strong>l'impatto<br />

Angela Alfieri<br />

La rotta seguita dai bombardieri statunitensi il 27 agosto 1943<br />

madri, mogli, figli, genitori, fratelli e sorelle provarono<br />

vedendo partire i loro cari e allo strazio che<br />

dovettero subire quando appresero che molti di loro<br />

non sarebbero più tornati. Essi sperano, ricostruendo<br />

le storie di tante giovani vite spezzate dalla<br />

guerra, di perpetuare la memoria <strong>del</strong>le vittime<br />

e di ricordare alle nuove generazioni quegli infausti<br />

anni affinchè simili eventi non abbiano a ripetersi.<br />

Nel corso degli anni il materiale recuperato<br />

dai volontari è stato esposto presso enti, istituzioni,<br />

scuole ed altri luoghi pubblici. In ogni occasione<br />

sia la preparazione che la visita <strong>del</strong>le esposi-<br />

28<br />

<strong>del</strong>la distruzione <strong>del</strong>lo snodo ferroviario insieme<br />

ad una locomotiva e ad alcuni vagoni e <strong>del</strong>l’interruzione<br />

<strong>del</strong>le strade che intersecavano il<br />

centro sannita.<br />

Come riferiscono le relazioni <strong>del</strong>l’aviazione statunitense<br />

la reazione avversaria fu dura e veemente<br />

sia prima che dopo il bombardamento.<br />

Gli americani riferirono di essere stati attaccati<br />

da circa 50 velivoli nemici fra i quali individuarono<br />

Messerschimitt 1<strong>09</strong>, Focke Wulf 190,<br />

Macchi 202, Reggiane 2001 e un enigmatico P-<br />

40 ostile con la colorazione mimetica nordafricana.<br />

Al momento non è dato sapere se si trattasse<br />

effettivamente di un aereo statunitense<br />

catturato dalle truppe <strong>del</strong>l’Asse ed utilizzato<br />

contro gli americani onde poter contare sul fattore<br />

sorpresa oppure sia stata semplicemente<br />

una svista degli aviatori durante le concitate fasi<br />

<strong>del</strong> combattimento. Essi vantarono l’abbattimento<br />

di 18 velivoli nemici. L’aviazione italo-tedesca<br />

riuscì invece ad abbattere 3 bombardieri,<br />

tutti <strong>del</strong> 379° Bomber Squadron, fra i<br />

quali quello pilotato dal sottotenente Ruppelt.<br />

Il suo equipaggio era composto dal sottotenente<br />

Remi T. DeLouche Jr. e dai sergenti<br />

Nathan B. Snyder, James R. Grimm e Edward<br />

Thomas Joseph. Riacquistata la libertà quando<br />

il suo campo di prigionia venne liberato dai<br />

suoi connazionali Ellis A. Ruppelt informò le<br />

autorità in relazione alla scomparsa di due uomini<br />

<strong>del</strong> suo velivolo e cioè i sergenti Snyder e<br />

Joseph. Nella sua lettera datata 18 ottobre 1945<br />

affermò che tutti riuscirono a lanciarsi dal velivolo<br />

prima che si abbattesse al suolo e che<br />

Giovanni Giordano, prete a Pratola Serra, gli<br />

aveva scritto per comunicargli che Nathan B.<br />

Snyder era stato ucciso dai tedeschi presenti in<br />

zona.<br />

Egli non fu l’unica vittima di quel giorno. Oltre<br />

agli aviatori deceduti durante i combattimenti<br />

aerei, vi furono le tante vittime <strong>del</strong> bombardamento<br />

<strong>del</strong> capoluogo sannita e i giovani<br />

Angela e Pasquale Alfieri il cui unico torto fu<br />

quello di trovarsi nel posto sbagliato al momento<br />

sbagliato.<br />

I valorosi Salerno Air Finders<br />

I ricercatori: Matteo Ragone, Fiorenzo Capone, Andrea Fiore,<br />

Luigi Fortunato e Gigino Vitolo<br />

zioni sono state totalmente gratuite. Migliaia di<br />

persone, fra le quali numerose scolaresche, hanno<br />

visitato gli allestimenti esprimendo il loro<br />

apprezzamento per il lavoro svolto e restando<br />

notevolmente impressionate dai cimeli esposti.<br />

Nel marzo <strong>del</strong> <strong>2013</strong> l’Associazione ha ricevuto<br />

un importante riconoscimento dalla sezione <strong>del</strong><br />

Dipartimento <strong>del</strong>la Difesa degli Stati Uniti d'America,<br />

il Defense Prisoner of War - Missing Personnel<br />

Office (DPMO), che si occupa di rintracciare<br />

i militari statunitensi dispersi in guerra. I<br />

volontari hanno fattivamente collaborato alla<br />

ricerca dei resti di due aviatori americani precipitati<br />

nel salernitano e sono diventati il referente<br />

per il DPMO per le ricerche di altri dispersi<br />

nel sud Italia. Chi volesse avere un’idea <strong>del</strong>la<br />

quantità e <strong>del</strong>la tipologia degli oggetti recuperati<br />

dai volontari di SALERNO 1943 può visitare la<br />

mostra SCHEGGE DI STORIA da essi allestita insieme<br />

all'Archivio di Stato di Salerno, in piazza Abate<br />

Conforti 7. L'esposizione sarà visitabile fino<br />

al 31 dicembre. L'ingresso è libero. L'Associazione<br />

desidera anche informare che sono benvenute le<br />

segnalazioni di crash aerei o di luoghi in cui ci sono<br />

stati combattimenti come pure il conferimento<br />

di materiale e documentazione su quei giorni di<br />

guerra. Chi volesse contattarli può farlo mediante<br />

il tel 347 51 78 529 oppure via email redazione@1943saler-


Ducato di Benevento nel IX secolo<br />

CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Allah si fermò al Calvello<br />

Gli storici locali cristiani hanno voluto far dimenticare la storia <strong>del</strong> castello saraceno di Bagnoli, per cancellare<br />

la memoria <strong>del</strong>la sconfitta subita. Gli arabi nella loro avanzata distrussero tutti i manieri che incontrarono<br />

FEDERICO LENZI<br />

Inghiottito dai boschi che dai<br />

monti <strong>del</strong> Laceno degradano verso<br />

la piana <strong>del</strong>l’Ofanto si trovano<br />

<strong>del</strong>le rovine dimenticate da tutti,<br />

volutamente dimenticate. Rovine<br />

che non ci appartengono, che<br />

non appartengono alla nostra cultura cristiana<br />

e di cui nel tempo, quando la religione<br />

era collante di popoli, si è voluto far<br />

perdere la memoria abbandonandole a se<br />

stesse. Si è voluto che il tempo distruggesse<br />

questo castello per cancellare una<br />

sconfitta, per dimenticare lo spettro <strong>del</strong>la<br />

grande paura che si aggirò tra gli abitanti<br />

di queste terre molti secoli fa. “La storia<br />

la scrivono i vincitori, ma la verità la<br />

saprai solo dagli sconfitti”, in questo caso<br />

ci restano solo vaghe testimonianze<br />

tramandatesi nella cultura popolare e poi<br />

trascritte nei libri di storia locale: la vera<br />

storia in questo caso non la sapremo mai,<br />

potremmo solo formulare ipotesi verosimili<br />

non certezze. Si dice anche che chi<br />

controlla il passato controlla il futuro e difatti<br />

hanno cancellato un tassello di storia<br />

e lasciato che il tempo distruggesse<br />

quello che sarebbe stato un pezzo <strong>del</strong> nostro<br />

patrimonio artistico. Stiamo parlando<br />

di un castello, ma non di uno dei tanti<br />

castelli longobardi che costellano la nostra<br />

Irpinia bensì di un maniero dei loro<br />

più acerrimi nemici: i saraceni.<br />

Nell’anno 827 D.C. alcuni emiri tunisini<br />

iniziarono la conquista <strong>del</strong>la Sicilia. Quest’impresa<br />

militare fu possibile grazie al<br />

patto di reciproca protezione siglato con<br />

Andrea console di Napoli. In questi anni<br />

le città marinare campane e i napoletani<br />

si allearono con i saraceni per sconfiggere<br />

il duca di Benevento Sicone che regnava<br />

anche sull’Irpinia. Il sodalizio tra napoletani<br />

e saraceni durò alcuni anni e i<br />

due eserciti collaborarono più volte. In seguito,<br />

i soldati musulmani non furono fe<strong>del</strong>i<br />

agli accordi e divennero mercenari<br />

fuori controllo al soldo <strong>del</strong> miglior offerente.<br />

Si dedicarono anche a razzie ed incursioni<br />

a spese <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>le<br />

coste spingendosi persino nell’entroterra.<br />

Sfuggiti al controllo dei principi longobardi<br />

locali e dopo essere risaliti nel Lazio<br />

saccheggiando San Pietro, furono<br />

messi a bada dalla discesa <strong>del</strong>l’imperatore.<br />

Alleatesi con i Bizantini affrontarono<br />

nuovamente nell’ 873 D.C. le truppe imperiali<br />

in Campania e Calabria. A partire<br />

da questa data le incursioni si fecero sempre<br />

più frequenti e furono create vere e<br />

proprie basi di partenza a Santa Severina<br />

e ad Agropoli da cui s’inoltravano nell’entroterra.<br />

La costa campana fu costellata da più di<br />

cinquanta torri fortificate da cui si avvistavano<br />

le navi musulmane. Conza conosciuta<br />

con il nome di Compsa era<br />

un’importante città sin dall’epoca romana<br />

e lo fu per tutto l’alto-medioevo, in seguito<br />

rasa al suolo da vari terremoti si ridimensionò.<br />

A quei tempi la città aveva<br />

un economia basata sull’agricoltura ed<br />

era tra le più ricche e popolose <strong>del</strong>la zona,<br />

per questo motivo finì nelle mire dei<br />

saraceni che nell’865 D.C. decisero di assediarla.<br />

Avendo una possente cinta muraria<br />

la città resistette per quaranta giorni<br />

ed infine i musulmani si arresero. Solo<br />

i Normanni nel 1<strong>09</strong>6 D.C. riuscirono ad<br />

espugnarla. Tutti i documenti storici relativi<br />

all’evento andarono distrutti in vari<br />

incendi avvenuti nell’arco di tempo tra i<br />

due assedi. Riflettendo e provando ad immedesimarsi<br />

nei panni degli invasori pa-<br />

re improbabile che un popolo così colto e<br />

raffinato come quello arabo s’inoltrasse<br />

in queste terre per tutto questo tempo (oltre<br />

un mese) lasciandosi alle spalle popoli<br />

terrorizzati nascosti nei boschi, ma<br />

pronti a tendere imboscate per vendicarsi<br />

dei torti subiti. Se i saraceni erano solamente<br />

interessati a rubare quanto più<br />

possibile per andare subito via, risulta impossibile<br />

che si siano fermati per tutto<br />

questo tempo ad assediare Compsa: città<br />

lontanissima dal mare considerando che<br />

ai tempi non c’erano i moderni mezzi di<br />

trasporto e non si procedeva speditamente<br />

tra le nostre inospitali montagne.<br />

Dobbiamo precisare anche che la città era<br />

situata lungo la strada che sin dall’epoca<br />

romana risalendo dalla piana <strong>del</strong> Sele,<br />

passava per il valico <strong>del</strong>le Croci d’Acerno<br />

e costeggiando i monti scendeva nella<br />

piana <strong>del</strong>l’Ofanto per terminare in Puglia:<br />

quella che collegava il Tirreno all’Adriati-<br />

co. Come avrebbero potuto condurre una<br />

vera e propria guerra e assediare la città<br />

senza stanziarsi in queste terre? Come<br />

avrebbero potuto dormire sogni tranquilli<br />

accampandosi in una terra di straniera<br />

ed essendo circondati da nemici? Il clima<br />

nel Medioevo secondo alcuni studi era<br />

ancora più rigido rispetto ad ora e a questo<br />

va aggiunta la certezza che le nostre<br />

terre in passato pullulavano di lupi. Prendendo<br />

in considerazione questi dati è veramente<br />

improbabile che si siano accampati<br />

per tutto questo tempo invece che<br />

stanziarsi stabilmente.<br />

Troviamo risposta ai nostri interrogativi<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

RoccoPietro Colantuono sulle rovine <strong>del</strong> castello saraceno da “Storia di Lioni”<br />

Schizzo <strong>del</strong> castello saraceno da “Storia di Lioni”<br />

facendo una scrupolosa lettura di “Memorie<br />

storiche di Bagnoli Irpino” <strong>del</strong> Sanduzzi<br />

e leggendo la “Storia di Lioni” di<br />

RoccoPietro Colantuono. A pagina 211 <strong>del</strong><br />

primo libro menzionato dopo aver parlato<br />

<strong>del</strong> castello longobardo di Bagnoli sorto<br />

intorno al 775 D.C. in un rigo e mezzo<br />

si accenna vagamente ad un “castello pagano”<br />

situato in territorio lionese, ma a<br />

ridosso <strong>del</strong> confine conLaceno (frazione<br />

di Bagnoli). L’autore cita come fonte il<br />

“Chronicon Cassinense” e sostiene di<br />

aver visitato i ruderi. Questo libro anche<br />

se è considerato come una vera e propria<br />

Bibbia dagli storici locali non è <strong>del</strong> tutto<br />

completo, lo stesso autore ammette che<br />

non avendo molti mezzi d’informazione<br />

ha semplicemente raccolto da varie fonti<br />

quante più notizie possibili e considerando<br />

il volume <strong>del</strong>l’opera non si dilunga<br />

mai sulle antiche costruzioni che ai suoi<br />

tempi erano già in cattivo stato di con-<br />

servazione. Sanduzzi afferma che questo<br />

castello viene citato nel “Chronicon Cassinense”<br />

mentre si narra l’assedio di<br />

Compsa da parte <strong>del</strong> sultano di Bari, purtroppo<br />

non sono riuscito a reperire e a<br />

consultare personalmente quest’opera.<br />

Nel libro si racconta che gli arabi nella loro<br />

avanzata distrussero tutti i castelli che<br />

incontrarono lungo il percorso compreso<br />

quello longobardo di Bagnoli. Essendo<br />

quella su cui avanzavano una via d’interesse<br />

commerciale e strategico era protetta<br />

da una fitta rete di castelli longobardi.<br />

Nella cronaca si dice anche che dopo aver<br />

distrutto tutti i forti nemici i Saraceni ne<br />

PAGINE DI STORIA<br />

Interno di una <strong>del</strong>le torri <strong>del</strong> castello saraceno da “Storia di Lioni”<br />

eressero uno sui monti lionesi per controllare<br />

al meglio le operazioni militari<br />

nella valle <strong>del</strong>l’Ofanto. Non essendoci altri<br />

rilievi i monti <strong>del</strong> Laceno dominano<br />

sull’intera valle; dal monte Magnone (più<br />

vicino a Bagnoli che a Lioni) nei giorni<br />

più tersi si vede persino la Puglia ed il<br />

mare che si affaccia timidamente all’orizzonte.<br />

Sempre nel “Chronicon Cassinense”<br />

si narra che tutti i centri abitati <strong>del</strong>la<br />

zona furono abbandonati per paura dei<br />

tremendi massacri perpetrati dagli infe<strong>del</strong>i.<br />

RoccoPietro Colantuono nella sua<br />

“Storia di Lioni” parla di ben due castelli<br />

sulla strada che collega Lioni a Laceno.<br />

Da sempre i popoli hanno scelto posizioni<br />

elevate per controllare al meglio le zone<br />

sottostanti. Uno di questi castelli si trovava<br />

nella località Oppido che ai tempi<br />

<strong>del</strong>le conquiste romane era la città gemella<br />

<strong>del</strong> capoluogo degli Irpini: Ferentino.<br />

Non sappiamo quando fu costruito e<br />

Il castello a cui si riferisce il “Chronicon Cassinense” e dunque<br />

il Sanduzzi è probabilmente quello di Paola denominato<br />

anche “castello di buonalbergo”. Questo maniero sorgeva<br />

sulle pendici <strong>del</strong> Monte Calvello situato al confine tra il territorio<br />

bagnolese (Laceno) e quello lionese<br />

ne da chi fu costruito, si sa solo che fu raso<br />

al suolo dal terremoto <strong>del</strong> 10/<strong>09</strong>/1349.<br />

Il castello a cui si riferisce il “Chronicon<br />

Cassinense” e dunque il Sanduzzi è probabilmente<br />

quello di Paola denominato<br />

anche “castello di buonalbergo”. Questo<br />

maniero sorgeva sulle pendici <strong>del</strong> Monte<br />

Calvello situato al confine tra il territorio<br />

bagnolese (Laceno) e quello lionese. Precisamente<br />

era ubicato nei pressi <strong>del</strong>le cascate<br />

di “Gorgosavo” create dal fiume<br />

Ofanto. La zona in cui sorgeva era denominata<br />

dalla popolazione locale “crepatore”<br />

o “schiatta-cristiani”, due nomi dal<br />

significato lugubre. Nel dialetto locale i<br />

29<br />

termini “crepare” e “schiattare” sono sinonimi<br />

di morte. Sappiamo benissimo<br />

che solamente i Saraceni nella storia locale<br />

si sono macchiati di grandi massacri<br />

di cristiani, quindi per essersi conservata<br />

questa denominazione nella toponomastica<br />

locale è un dato di fatto che siano<br />

passati di lì. Inoltre, quella montagna<br />

coincide con le descrizioni date nel “Chronicon<br />

Cassinense” di un monte al confine<br />

tra i due comuni altirpini che domina<br />

la valle sottostante. Questa zona per la<br />

vicinanza alle cascate ed essendo circondata<br />

dai boschi non avrebbe creato problemi<br />

per l’approvvigionamento di acqua<br />

e legna da ardere. Secondo la testimonianza<br />

di Colantuono al di sopra <strong>del</strong>le rovine<br />

si trovava una vecchia casa colonica<br />

in pessimo stato usata come rifugio dai<br />

pastori.<br />

Nel libro oltre a <strong>del</strong>le foto <strong>del</strong>le rovine e a<br />

degli schizzi si trovano anche altri dettagli,<br />

ad esempio: la forma era rettangolare<br />

con lati lunghi trentadue e diciotto metri<br />

(i lati più lunghi erano quelli a est-ovest),<br />

le mura molto possenti inglobavano <strong>del</strong>le<br />

torri agli angoli e sul lato nord e su<br />

quello ovest erano presenti due torri di<br />

forma circolare all’esterno e quadrata all’interno<br />

di due metri di diametro, quella<br />

sul lato est aveva un diametro leggermente<br />

inferiore. A oriente il castello era<br />

protetto da un dirupo molto profondo che<br />

terminava nel letto <strong>del</strong> fiume, questo dirupo<br />

terminava a nord dove si trovavano<br />

le cascate. Si parla anche di una galleria<br />

scavata nella collina in direzione est-sud,<br />

lì si trovavano dei grandi massi che a detta<br />

di Colantuono potevano essere resti di<br />

mura pelasgiche che giungevano fino a<br />

sud dove si trovava l’ingresso <strong>del</strong>la fortezza<br />

in parte demolito per costruire la<br />

casa colonica. Da quella zona si vede la<br />

valle sottostante, Lioni, Nusco, Morra de<br />

Sanctis e Andretta. L’ultima notizia fornitaci<br />

da Colantuono è la causa e l’anno di<br />

distruzione di questa fortificazione: il terremoto<br />

<strong>del</strong> 1496. Quindi essendo rimasto<br />

in uso per oltre cinquecento anni dopo il<br />

passaggio dei Saraceni avrà subito certamente<br />

<strong>del</strong>le modifiche sul piano architettonico.<br />

Sarei stato veramente lieto di poter visitare<br />

la zona e costatare lo stato attuale di<br />

conservazione <strong>del</strong>le rovine, ma anche<br />

avendo origini lionesi-bagnolesi non ho<br />

una sufficiente conoscenza <strong>del</strong>la zona e<br />

non ho la strumentazione e l’esperienza<br />

adatta per inoltrarmi nella montagna alla<br />

ricerca di questo rudere. Delle rovine se<br />

n’è persa la memoria ed essendo queste<br />

cascate <strong>del</strong> “Gorgosavo” una zona poco<br />

conosciuta e frequentata non sono riuscito<br />

nemmeno a trovare qualcuno in grado<br />

di condurmi. Inoltre, le ricerche <strong>del</strong><br />

Colantuono si sono svolte prima <strong>del</strong> sisma<br />

<strong>del</strong> 1980 e quindi i resti <strong>del</strong>le mura<br />

potrebbero aver subito ulteriori danni.<br />

Questi ruderi se valorizzati potrebbero essere<br />

l’anello di congiunzione tra un turismo<br />

fatto di escursioni nei monti e di visite<br />

guidate al patrimonio artistico locale.<br />

Il castello saraceno rappresenta uno dei<br />

momenti più bui <strong>del</strong>la nostra storia, ma<br />

pur sempre degno di nota e da non dimenticare.<br />

La storia nella buona e nella<br />

cattiva sorte cambia le sorti dei popoli e<br />

non saremmo ciò che siamo se i nostri<br />

antenati non avessero subito queste invasioni<br />

e la storia avrebbe seguito un altro<br />

corso. L’importante è non dimenticare,<br />

cercare sempre le proprie origini per<br />

conoscersi meglio, perché senza passato<br />

non c’è futuro!


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Un paese e la memoria <strong>del</strong> Sud<br />

Salandra nella prefazione <strong>del</strong> volume spiega:“Il mio tentativo è di provare a raccontare<br />

una comunità che non c’è più perché scalfita dal tempo e soprattutto dal terremoto <strong>del</strong>l’80”<br />

REDAZIONE CULTURA<br />

Lo spiega con Chiarezza<br />

Andrea Salandra nella<br />

prefazione <strong>del</strong> volume “Il<br />

mio tentativo è di provare<br />

a raccontare di un paese<br />

e, soprattutto, di una<br />

comunità che non ci sono più perché<br />

scalfiti dal tempo e soprattutto dal terremoto<br />

<strong>del</strong>l’80”. Un racconto rivolto<br />

soprattutto ai giovani perché si riapproprino<br />

<strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la comunità<br />

di cui fanno parte. Una narrazione<br />

che non può non partire dal sacrificio<br />

degli emigranti costretti a lasciare<br />

queste terre ma che si alimenta soprattutto<br />

<strong>del</strong>le voci e <strong>del</strong>le immagini<br />

di chi ha conosciuto sulla propria pelle<br />

la vita contadina, la miseria, la speranza<br />

di un riscatto lontano dall’Italia.<br />

Un volume che si apre con una<br />

lettera rivolta alla comunità, quella<br />

con cui l’autore chiedeva l’impegno di<br />

tutti, giovani e meno giovani, per raccogliere<br />

foto, documenti, testimonianze<br />

e interviste, per rimettere insieme<br />

i tasselli <strong>del</strong>la storia locale.<br />

Nasce così “Santomenna, sui sentieri<br />

<strong>del</strong>la memoria” che sceglie un sottotitolo<br />

certamente efficace come “M’<br />

cuntava labonanima r’ patr’me”, per<br />

ribadire il valore centrale <strong>del</strong> racconto<br />

nella salvaguardia <strong>del</strong>la memoria.<br />

E sono proprio le testimonianze di<br />

tanti emigranti l’anima <strong>del</strong>la pubblicazione,<br />

un’emigrazione che fu fenomeno<br />

vastissimo anche a Santomenna<br />

con genitori e figli spesso costretti<br />

a vendere il microfondo di proprietà<br />

per trovare il denaro necessario a pagarsi<br />

un biglietto e finanziare il primo<br />

periodo di soggiorno all’estero, con<br />

donne ritrovatesi quasi all’improvviso<br />

a gestire il bilancio familiare, alimentato<br />

dalle rimesse, dopo la partenza<br />

<strong>del</strong> marito. Poiché molto spesso<br />

era il capofamiglia a dover compiere<br />

il primo passo di attraversare<br />

l’Atlantico e tentare la fortuna prima<br />

di richiamare moglie e figli.<br />

La donna aspettava con un misto di<br />

ansia e timore “le lettere di chiamata”<br />

con cui il marito all’estero chiedeva ai<br />

familiari di raggiungerlo, spesso allegando<br />

foto dei nuovi mondi, dollari e<br />

biglietti di viaggio prepagati.<br />

Eloquenti le cifre che Salandra snocciola<br />

con precisione, se tra il 1876 e il<br />

1900 l’esodo interessò soprattutto le<br />

regioni settentrionali, nei due decenni<br />

successivi il primato migratorio<br />

passò alle regioni meridionali con<br />

quasi tre milioni di persone emigrate<br />

dalla Calabria, Campania e Sicilia.<br />

Tre furono le destinazioni principali<br />

<strong>del</strong>l’emigrazione italiana, l’Argentina<br />

negli anni tra il 1860 e il 1880, il Brasile<br />

tra il 1880 e il 1892 e gli Stati Uniti.<br />

Salandra ripercorre la trafila a cui<br />

erano sottoposti gli emigranti, dai test<br />

di intelligenza alle prove di lettura<br />

degli stampati originali che costringevano<br />

molti analfabeti a rientrare in<br />

patria fino ai controlli dei medici con<br />

“i vecchi, i deformi, i ciechi, i sordomuti<br />

e tutti coloro che soffrono di malattie<br />

contagiose, aberrazioni mentali<br />

e qualsiasi infermità inesorabilmente<br />

esclusi dal suolo americano”.<br />

E tra quegli emigranti o tra discendenti<br />

di quegli emigranti non mancò<br />

chi riuscì a farsi strada, come Frank<br />

Carlucci, diplomatico e uomo politico<br />

statunitense, capace di ricoprire vari<br />

incarichi di governo nelle amministrazioni<br />

repubblicane tra il 1971 e il<br />

1989, fino a diventare sotto l’amministrazione<br />

Reagan segretario <strong>del</strong>la Difesa<br />

degli Stati Uniti dal novembre <strong>del</strong><br />

1987 al gennaio <strong>del</strong> 1989.<br />

Suo nonno Francesco, tagliapietre, era<br />

partito da Santomenna nel 1892 insieme<br />

al fratello Nick, aveva a lungo<br />

lavorato a Scranton con un imprenditore<br />

tedesco di nome Conrad Schroeder,<br />

lasciando l’azienda nel 1884 per<br />

formare una partnership per il taglio<br />

<strong>del</strong>la pietra con il fratello Nick. Ed è<br />

a suo nonno che la biografa Susa Mazur<br />

dedica grande attenzione nel libro<br />

dedicato a Frank Carlucci III “La vita<br />

di Frank Carlucci I, inizialmente sfuggita<br />

all’opinione pubblica, viene prepotentemente<br />

alla ribalta in quanto è<br />

il nonno di uno dei cavalieri <strong>del</strong>la<br />

scacchiera politica Frank Carlucci III<br />

<strong>del</strong> Carlyle Group.<br />

Carlucci I era un uomo esuberante e<br />

ha lasciato un’eredità da capomastro<br />

che merita attenzione.<br />

Tra i suoi progetti più importanti ricordiamo<br />

la stazione di approdo di El-<br />

lis Island nella baia di New York, la<br />

grande scalinata <strong>del</strong>l’Arlington National<br />

Cemetery e il Willard Hotel di Washington<br />

Dc”. E sono davvero tante le<br />

storie che prendono forma, sfogliando<br />

le pagine <strong>del</strong> volume, come quella<br />

che emerge dalla testimonianza di Felice<br />

Venutolo, emigrante in Argentina,<br />

che ripercorre la storia <strong>del</strong>la propria<br />

famiglia “Incominciai a pensare ai<br />

soldi per pagare il viaggio in Argentina.<br />

Mi telefonarono che un signore di Castelnuovo<br />

prestava soldi per viaggi al-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

l’estero, sono andato a trovarlo e mi<br />

ha detto che lui mi prestava somma<br />

solo se io avevo un garante. Ho parlato<br />

con mio padre per sapere lui poteva<br />

farlo e mi ha detto di sì. In seguito,<br />

mese a mese, mandavo dall’Argentina<br />

i soldi <strong>del</strong> viaggio.<br />

E’ stato molto duro lasciare la famiglia<br />

e la piccola casa fatta con tanti<br />

sacrifici. Il primo agosto 1949 sono<br />

partito da Napoli con una nave da carico<br />

e passeggeri.<br />

La nave toccava tutti i porti. Palermo,<br />

Tunisia, Isole Canarie, Rio de Janeiro,<br />

Santos, Montevideo, Buenos Aires:<br />

dopo 32 ore, quando sono sceso dalla<br />

nave, ho sentito l’impulso di baciare<br />

la terra. Grazie a Dio ero arrivato<br />

salvo. Il giorno dopo l’arrivo, sono<br />

andato in questura per sollecitare il<br />

documento di residenza argentina.<br />

Dopo quattro giorni ho iniziato a lavorare:<br />

non era il lavoro che volevo<br />

ma bisognava accontentarsi…. Incominciai<br />

a lavorare in una fabbrica di<br />

tessuti notte e giorno, questo mi permetteva<br />

di guadagnare un 30 per cento<br />

in più.<br />

Poi tutto è cambiato quando ho deci-<br />

so di sposarmi: ero stanco di una vita<br />

da solo, in quel momento in Argentina<br />

non si stava tanto male, in Italia, e<br />

più ancora Santomenna, era difficile<br />

vivere decorosamente. Così ho pensato<br />

ad una ragazza <strong>del</strong> mio paese che<br />

sapeva tutto <strong>del</strong>la mia storia.<br />

Ecco come è venuto il pensiero di scegliere<br />

proprio Vincenza Salandra…..Ci<br />

siamo sposati per procura il giorno 5<br />

gennaio 1954 ed ho cominciato a fare<br />

i documenti per farla venire il più presto<br />

possibile”. Aveva, invece, 15 anni<br />

Alfonso Figurelli quando partì per<br />

STORIA DEL TERRITORIO<br />

l’Argentina all’età di 15 anni. Suo padre<br />

era partito nel 1950 e aveva convinto<br />

la famiglia a seguirlo, promettendo<br />

un buon paio di scarpe per tutti.<br />

Ritroviamo così rituali e abitudini<br />

che scandivano la vigilia <strong>del</strong> viaggio<br />

o il giorno <strong>del</strong>la partenza, come il giro<br />

per il paese per il saluto alla comunità,<br />

tra raccomandazioni e abbracci.<br />

Diciassette giorni durò la traversata<br />

“Non furono facili i primi tempi: pur<br />

molto intraprendente e curioso tanto<br />

da spostarsi subito e da solo da Lanusi<br />

alla vicina capitale Buenos Aires,<br />

quando utilizzava i mezzi di trasporto,<br />

Alfonso scrutava sempre tutti alla<br />

ricerca di qualche viso conosciuto,<br />

magari di qualche amico che aveva<br />

appena lasciato a Santomenna, gli<br />

amici di bottega <strong>del</strong> compare Attilio<br />

gli mancavano proprio tanto.<br />

Anche Alfonso era arrivato a Lanusi,<br />

un grosso centro industriale non lontano<br />

dalla capitale Buenos Aires, dove<br />

c’è una grossa comunità di sammennesi…<br />

Come tutti quelli che ne hanno avuto<br />

l’opportunità ha cercato di mantene-<br />

La donna aspettava con un misto di ansia e timore “le lettere<br />

di chiamata” con cui il marito all’estero chiedeva ai familiari<br />

di raggiungerlo, spesso allegando foto dei nuovi mondi,<br />

dollari e biglietti di viaggio prepagati.<br />

re le tradizioni sammennesi, che ha<br />

voluto trasmettere ai propri figli, anche<br />

in Argentino: l’orto, l’allevamento<br />

<strong>del</strong>le galline e dei colombi, la cucina”.<br />

Ma non è stato così per tutti, in<br />

tanti proprio come nel caso <strong>del</strong>la sorella<br />

di Alfonso, hanno voluto rompere<br />

ogni legame con Santomenna. Storie<br />

come quella di Maria Calabrese,<br />

partita a soli 23 anni e con un bambino<br />

di due anni per l’Argentina assieme<br />

al fratello Getano “Il costo <strong>del</strong> suo<br />

viaggio non rientrò, come per altri,<br />

negli accordi italo-argentini, quindi<br />

30<br />

dovette affrontarlo con soldi in prestito,<br />

regolarmente restituiti anche<br />

grazie alle rimesse che il marito già<br />

inviava dall’America.<br />

Partì da Genova dove, qualche mese<br />

prima, aveva passato la visita medica<br />

che superò brillantemente nonostante<br />

la paura per il riacutizzarsi di un<br />

mal di fegato, dovuto evidentemente<br />

allo stress. Fu un viaggio di ventiquattro<br />

giorni durante il quale, per<br />

paura <strong>del</strong>le sue coliche epatiche,<br />

scambiava regolarmente la sua razione<br />

con quella destinata al piccolo Vito…In<br />

Argentina dove Maria rimase<br />

per sei anni faceva la sarta ed aiutava<br />

nelle macellerie gestita anche da alcuni<br />

miei parenti.<br />

Nella macelleria, in particolare Maria<br />

curava il piccolo reparto frutta”. A rivivere<br />

nelle pagine di Salandra sono<br />

anche costumi, riti, tradizioni legati<br />

alla Santomenna di una volta.<br />

Un’analisi che non può non partire<br />

dalla constatazione <strong>del</strong> ruolo di spartiacque<br />

nella storia politica, sociale e<br />

culturale <strong>del</strong> centro irpino <strong>del</strong> sisma<br />

<strong>del</strong>l’80, capace di alimentare speranze<br />

con la creazione di aree industriali<br />

che avrebbero dovuto produrre occasioni<br />

di lavoro ma che raggiungeranno<br />

solo in parte il proprio scopo.<br />

Salandra rievoca i mestieri di una volta,<br />

dal barbiere all’arrotino, dal fornaio<br />

<strong>del</strong> Sud alla mietitura e alle altre<br />

tradizioni legate alla vita nei campi,<br />

dalla scuola ai riti e superstizioni contadine<br />

che comprendevano personaggi<br />

come “lo scazzamurieghr” o “li<br />

pumpnar” , il lupo mannaro” e naturalmente<br />

l’arte <strong>del</strong> malocchio, espressione<br />

<strong>del</strong>la paura di venire a contatto<br />

con le forze <strong>del</strong> diabolico, dalle feste<br />

patronali come quella <strong>del</strong>la Madonna<br />

<strong>del</strong>le Grazie al dialetto locale. Inevitabile<br />

il riferimento agli anni <strong>del</strong>la<br />

guerra, che impose gravi sacrifici all’economia<br />

contadina, con l’obbligo<br />

per chi produceva grano di consegnarlo<br />

all’ammasso, fino alla diffusione<br />

<strong>del</strong> mercato illegale per riuscire<br />

ad aggiudicarsene un poco in più.<br />

Come racconta Giovanni Calabrese<br />

“Giovanni ha moltissimi ricordi <strong>del</strong><br />

periodo di guerra: a Santomenna c’erano<br />

di stanza i tedeschi che presiedevano<br />

tutte le strade, in modo particolare<br />

“la vianova” e ed erano sempre<br />

nelle terre “Re Paulott” alla variante.<br />

Una postazione fissa di mitragliatrici<br />

contraerei era a “L’incasci”….<br />

Quando successivamente arrivarono<br />

gli americani, occuparono più o meno<br />

gli stessi posti dei tedeschi….Giovanni<br />

ricorda che tutti i giovani, pur<br />

senza capire la lingua, socializzavano<br />

con gli americani dai quali ricevevano<br />

caramelle e sigaretta….<br />

Qualche famiglia ne approfittava per<br />

condividere con i soldati americani<br />

anche il rancio. Giovanni ricorda diversi<br />

bombardamenti, uno in particolare<br />

prese solo marginalmente Santomenna<br />

(dalle conche a S. Lucia)…..<br />

Allora tutti erano convinti che un caposquadriglia<br />

americano, di origini<br />

sammennesi, volutamente risparmiò<br />

il paese, sganciando le bombe solo<br />

nella parte marginale <strong>del</strong> paese”.<br />

Tanti frammenti, dunque, che risultano<br />

tutti ugualmente preziosi e che<br />

consegnano la storia di un piccolo<br />

paese, che si fa emblema <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong> Sud.


CALCIO/PRIMA CATEGORIA<br />

Oggi<br />

pomeriggio<br />

ecco play<br />

off e out<br />

SERVIZIO A PAGINA 35<br />

<strong>Corriere</strong><br />

Sport<br />

CALCIO/SECONDA CATEGORIA<br />

Le sei<br />

irpine<br />

in corsa<br />

per la Prima<br />

SERVIZIO A PAGINA 35<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Avellino al lavoro in fase di calciomercato: per il reparto offensivo spunta la pista Feczesin<br />

Attacco al mercato<br />

Interessamento alla punta ungherese. E Fabbro carica: “Sono pronto a ripartire in biancoverde”<br />

L’ALTRO CALCIO<br />

SFIDE PLAY OFF<br />

Pisa e Latina per la B<br />

Oggi il match d’andata<br />

SERVIZIO A PAGINA 34<br />

LOGO U.S. AVELLINO<br />

Dell’Anno: “Una Onlus<br />

e la voglia di unire i tifosi”<br />

SERVIZIO A PAGINA 33<br />

CALCIO/TERZA CATEGORIA<br />

Cione Grazia<br />

Bagnoli<br />

e Bisaccia<br />

festeggiano<br />

SERVIZIO A PAGINA 39


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Piste calde<br />

Feczesin<br />

e Antenucci<br />

GIANLUCA AMATUCCI<br />

CALCIOMERCATO. Tutti al lavoro in fase<br />

di contatti, trattative e primi passi di<br />

calciomercato, con gli incontri che potrebbero<br />

anche portare a conclusioni positive.<br />

In questa ottica, continua l’opera<br />

<strong>del</strong>la società irpina, al fine di costruire un<br />

gruppo che possa essere competitivo per<br />

la prossima stagione in cadetteria. Tanti<br />

nomi, tante voci di corridoio, aspettando<br />

quelle che saranno le prime conferme<br />

ufficiali, rispetto a <strong>del</strong>le trattative che<br />

sono state avviate e potrebbero essere<br />

anche a buon punto. Interessamento da<br />

parte <strong>del</strong> gruppo biancoverde, si sarebbe<br />

registrato anche per un attaccante in forza<br />

all’Ascoli, il 27 enne centravanti ungherese<br />

Róbert Feczesin. Ha giocato 38<br />

gare con la casacca dei bianconeri e ha<br />

messo a segno 7 marcature. La sua esperienza<br />

in Italia è partita nel 2007 ed ha anche<br />

giocato con il Brescia. 32 i gol segnati<br />

in cadetteria. All’estero, ha indossato le<br />

maglie di Debrecen, Sopron e Ujpest. Con<br />

l’attaccante ungherese, altra pista che resta<br />

calda, è quella relativa al 29 enne<br />

Mirko Antenucci, punta che ha un contratto<br />

in scadenza il prossimo anno con<br />

il Catania. Ha iniziato in Sicilia per poi<br />

passare allo Spezia: 33 gare per lui con 6<br />

marcature, dopo che aveva già giocato<br />

con il torino 60 partite con<br />

16 marcature realizzate. 40,<br />

le gare giocate con l’Ascoli<br />

nel 20<strong>09</strong>, con un bottino<br />

considerevole di goal, ben<br />

24. Prima ancora ha vestito<br />

le casacche di Pisa, Venezia, Giulianova<br />

e Ancona.<br />

FABBRO PRONTO A RIPARTIRE. Intanto,<br />

chi ha voglia di restare ad Avellino, è<br />

Alessandro Fabbro. Il roccioso difensore<br />

centrale, tra i protagonisti <strong>del</strong>la splendida<br />

cavalcata dei lupi, su twitter ha detto<br />

la sua, esprimendosi così sul futuro:<br />

“L’interesse di altre squadre fa piacere<br />

ma l’interesse più grande è quello di restare<br />

ad Avellino e difendere ciò che abbiamo<br />

conquistato. Un anno fa ho firmato<br />

un biennale per vincere subito e giocare<br />

in B. Gli accordi si mantengono”. Insomma<br />

Fabbro è pronto a ripartire con maggiore<br />

vigore e massimo impegno anche<br />

nella prossima avventura in cadetteria<br />

con la casacca dei biancoverdi.<br />

LA SOCIETA'. Tiene sempre banco la vicenda<br />

<strong>del</strong> futuro assetto societario <strong>del</strong>l'AS<br />

CALCIO 32<br />

calcio avellino<br />

Trattative di calciomercato in<br />

fermento. Contatti per un attaccante<br />

ungherese. E in tema società,<br />

si attendono possibili sviluppi<br />

Avellino, considerando la volontà espressa<br />

dal gruppo Iacovacci di cedere le proprio<br />

quote, nell’interezza o anche in parte.<br />

Ricordiamo che la famiglia avellinese<br />

è in possesso <strong>del</strong> 50,50% <strong>del</strong> pacchetto azionario<br />

<strong>del</strong>l'A.S. Avellino. Qualche giorno<br />

fa avevamo contattato l’avvocato Carlo<br />

Lanzetta che sta seguendo le trattati-<br />

“<br />

Calciomercato<br />

Citta<strong>del</strong>la<br />

Tra gli amaranto, appare<br />

possibile la riconferma<br />

in panchina <strong>del</strong> tecnico<br />

Foscarini<br />

Calciomercato<br />

Resta al centro <strong>del</strong>l’attenzione la situazione in seno<br />

alla società biancoverde. Il gruppo Iacovacci ha<br />

intenzione di vendere e le trattative continuano<br />

Crotone<br />

Il team rossoblu ha deciso<br />

di confermare, anche<br />

per la prossima stagione,<br />

la guida tecnica a mister<br />

Drago.<br />

ve per conto <strong>del</strong> gruppo Iacovacci che ci<br />

aveva già spiegato dei primi contatti intercorsi<br />

e degli incontri svolti sia in terra<br />

lombarda che ad Avellino, con imprenditori<br />

che si erano detti interessati, relativamente<br />

alla possibilità <strong>del</strong>l'acquisto <strong>del</strong>le<br />

quote poste in vendita da parte <strong>del</strong>la famiglia<br />

Iacovacci: “Abbiamo incontrato<br />

Bari<br />

La squadra pugliese ha<br />

chiuso già con un prestito,<br />

quello <strong>del</strong> centrocampista<br />

Attila Filkor,<br />

ungherese <strong>del</strong> Milan.<br />

ad inizio <strong>del</strong>la scorsa settimana il gruppo<br />

HS - aveva affermato il legale - e anche a<br />

Milano ci sono stati contatti ed incontri<br />

con imprenditori <strong>del</strong> Nord Italia interessati<br />

a questa operazione”. In particolare,<br />

in Irpinia, l'interessamento si è registrato<br />

da parte <strong>del</strong>l’imprenditore Michele Gubitosa<br />

<strong>del</strong>la HS company. A quanto sembra,<br />

la trattativa che era stata avviata ma<br />

che non era andata a buon fine in un primo<br />

momento, sarebbe tornata al centro<br />

<strong>del</strong>la discussione anche se sembra che il<br />

risultato sia stato lo stesso, quindi con u-<br />

Empoli<br />

Il gruppo toscano che ha<br />

sfiorato l’impresa, anche<br />

per la prossima serie B<br />

ha stabilito che si affiderà<br />

a mister Sarri.<br />

Brescia<br />

Il Brescia punta su<br />

Giampaolo ed ha già<br />

dalla sua parte una freccia<br />

in più, Daniele Corvia.<br />

Modena<br />

Per i gialloblù <strong>del</strong> Modena<br />

la prima conferma<br />

ufficiale è quella<br />

<strong>del</strong> mister, Walter Novellino. <br />

na chiusura, con un “nulla di fatto”. Va<br />

anche ricordato che il gruppo Iacovacci,<br />

seppur intenzionato a vendere le proprie<br />

quote, non ha certo voglia di "svendere"<br />

come più volte sottolineato anche sul nostro<br />

quotidiano, da parte <strong>del</strong>l’Amministratore<br />

Delegato Alberto Iacovacci.<br />

GIOVEDI’ A ROMA L’ASSEMBLEA DEL-<br />

LA LEGA DI B E LA DISCUSSIONE SUL-<br />

LE DATE DELLA PROSSIMA STAGIO-<br />

NE. Intanto la Lega Serie B terrà la sua assemblea<br />

nella casa <strong>del</strong>lo sport italiano, alla<br />

presenza <strong>del</strong> presidente Giovanni Malagò.<br />

Convocazione,<br />

alle 14:00 di giovedì ì<br />

13 giugno nella sede<br />

<strong>del</strong> Coni a Roma. Diversi<br />

i punti all'Ordine<br />

<strong>del</strong> giorno inseriti<br />

dal presidente Andrea<br />

Abodi. Si discuterà l’istituzione<br />

di una<br />

Commissione Medico-scientifica<br />

er la salute<br />

degli atleti, le date<br />

<strong>del</strong> calendario<br />

<strong>2013</strong>/2014, l’istituzione<br />

<strong>del</strong>la Fondazione<br />

B Solidale (iniziativa<br />

lodevole), gli aggiornamenti<br />

relativi al<br />

marketing associativo<br />

con il progetto B<br />

Club.<br />


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

L’attaccante in forza all’Ascoli potrebbe<br />

rientrare nei piani <strong>del</strong> team irpino. Sarebbe<br />

un possibile rinforzo per il reparto offensivo<br />

ANGIULLI ALLE FINAL FOUR<br />

Convegno interessante a Cremona a cui ha partecipato<br />

anche il centrocampista <strong>del</strong>l’Avellino Federico Angiulli.<br />

Presenti campioni <strong>del</strong> passato e giocatori <strong>del</strong> futuro.<br />

Un evento svolto nell’ambito <strong>del</strong>le Final Four <strong>del</strong><br />

torneo Beretti e che ha ospitato, tra gli altri, Gigi Simoni,<br />

Roberto Pruzzo e Mattia Nardi <strong>del</strong>la Cremonese.<br />

Conferiti il Premio Laudano (miglior marcatore)<br />

e il Premio Cestani (miglior media voto).<br />

Ad Avellino, conferma in panchina<br />

per mister Massimo Rastelli. Ieri ci<br />

siano soffermati sulla panchina <strong>del</strong><br />

Brescia dove appare evidente che sarà<br />

mister Giampaolo a gestire il gruppo<br />

per la prossima stagione agonistica<br />

ed oggi ci trasferiamo in terra romagnola<br />

per parlare <strong>del</strong> Cesena, altra<br />

squadra di serie cadetta che affronteranno<br />

i Lupi in campionato. Il sodalizio<br />

bianconero ha deciso di confermare<br />

Pierpaolo Bisoli alla guida <strong>del</strong><br />

team.<br />

LA SCHEDA DEL MISTER. Da calciatore<br />

ha vestito 11 casacche, partendo<br />

dalla stagione 1981/’82 per chiudere<br />

con il calcio giocato nel 2002/2003<br />

tornando nella squadra dove aveva<br />

iniziato a giocare nel campionato dilettantistico.<br />

Ha iniziato a giocare con<br />

la squadra <strong>del</strong> Porretta, inserita nel<br />

campionato di Prima Categoria. Tutti<br />

lo ricordano da calciatore nella sua<br />

esperienza con il Cagliari dove ha giocato<br />

prevalentemente sul settore destro<br />

<strong>del</strong> rettangolo di gioco. Ha anche<br />

giocato in Coppa UEFA con il<br />

team sardo nella stagione 1993/1994.<br />

Tre anni dopo, nel ‘97, a seguito <strong>del</strong>la<br />

retrocessione <strong>del</strong>la formazione sarda<br />

nella serie cadetta e dopo aver patito<br />

un infortunio, una frattura di tibia<br />

e perone, con operazione che lo ha tenuto<br />

lontano dai campi per i tre quarti<br />

<strong>del</strong>la stagione venne ceduto alla<br />

squadra toscana <strong>del</strong>l’Empoli, che era<br />

una neopromossa nella massima divisione<br />

italiana. Dopo due anni la<br />

scelta di passare a giocare per il Perugia,<br />

trasferendosi poi a Brescia e Pistoia<br />

per poi decidere di dire addio al<br />

calcio giocato con la maglia <strong>del</strong> team<br />

<strong>del</strong>la sua città.<br />

LA CARRIERA DA ALLENATORE.<br />

Pierpaolo Bisoli, nato a Porretta Terme<br />

il 20 novembre 1966 ha deciso di<br />

intraprendere la carriera da allenato-<br />

CALCIO 33<br />

I mister <strong>del</strong>la B: il Cesena conferma il tecnico<br />

I bianconeri di Romagna<br />

ripartono da Pierpaolo Bisoli<br />

Prosegue il nostro viaggio sulle panchine <strong>del</strong>la serie cadetta. Oggi facciamo<br />

tappa a Cesena dove ad allenare sarà il mister originario di Porretta Terme<br />

re, in un primo momento al fianco di<br />

Dino Zoff, nel ruolo di vice nella stagione<br />

2004/’05 quando il mister era<br />

alla guida <strong>del</strong>la Fiorentina. Poi, dal<br />

2005 al 2007, è passato ad allenare i<br />

toscani <strong>del</strong>l Prato, dove ha avuto a<br />

disposizione e ha dato spazio ad un<br />

calciatore <strong>del</strong> valore di Alessandro<br />

Diamanti. Ha anche allenato a Foligno,<br />

arrivando alla lotteria dei Playoff<br />

per l’accesso in serie cadetta, con<br />

l’avventura che non si è conclusa con<br />

un successo. Nel 2008, arriva a Cesena.<br />

Il 6 giugno, l’annuncio. C’è il torneo<br />

di Prima Divisione in Lega pro<br />

che termina con la vittoria al primo<br />

posto ed il ritorno in cadetteria. L’anno<br />

dopo c’è la sua conferma alla guida<br />

<strong>del</strong> team bianconero e la stagione<br />

vede chiudere la squadra romagnola<br />

al secondo posto in graduatoria. Arriva<br />

così anche una nuova, storica<br />

A Cesena, per Bisoli, prima è arrivata una doppia miracolosa<br />

promozione dalla C1 alla A. Poi, dopo le esperienze vissute a Cagliari<br />

e nella “sua” Bologna, ecco l’ultima perla: una salvezza cadetta<br />

promozione che riporta il Cesena in<br />

serie A. Tutto questo, a distanza di<br />

19 anni dall’ultima volta nella massima<br />

divisione. Dopo i festeggiamenti<br />

per la promozione, annuncia la decisione<br />

di lasciare e il 22 giugno <strong>del</strong><br />

2010 approda al cagliari e viene ufficialmente<br />

annunciato come nuovo<br />

allenatore <strong>del</strong> sardi. Alla vigilia <strong>del</strong>la<br />

trasferta col Chievo mette fuori rosa il<br />

capitano Daniele Conti e il vice capitano<br />

Alessandro Agostini, ritenendo<br />

che i due non debbano più far parte<br />

<strong>del</strong> progetto. La vicenda si risolve positivamente<br />

pochi giorni dopo, quando<br />

i due giocatori vengono riammessi<br />

in formazione per volere <strong>del</strong> presi-<br />

LA VICENDA DEL LOGO. Appuntamento con la<br />

presentazione <strong>del</strong>la Onlus "Per la Storia" nella<br />

mattinata di ieri presso l’ex Asilo Patria e Lavoro<br />

di Avellino. Mario Dell’Anno ha presentato a<br />

stampa e tifosi la Onlus che avrà<br />

il compito di gestire il Logo<br />

<strong>del</strong>l'U.S. Avellino, nel corso di<br />

un incontro tenuto dall'acquirente<br />

<strong>del</strong> Logo stesso. Tra i primissimi,<br />

importanti passi da<br />

muovere c’è, come già più volte<br />

ribadito da Dell’Anno, quello<br />

di poter nuovamente vedere<br />

sulle maglie <strong>del</strong>l'Avellino lo<br />

storico logo, come confermato<br />

dallo stesso Dell'Anno: “Sapete<br />

bene che avevo cercato di acquisirlo<br />

già con Pugliese. Poi il<br />

tentativo fatto e che è andato a<br />

buon fine nell’asta tenuta a<br />

marzo. Obiettivo centrato ed ora sono pronto a ribadire<br />

che sono motivato unicamente dalla passione<br />

e l’amore che mi lega a questa maglia. Questo<br />

lupo è quello che ha permesso all’attuale società<br />

di iscriversi in serie D e di usufruire in seguito dei<br />

due ripescaggi. Da parte mia c'è e ci sarà anche<br />

LE DATE DEL MERCATO<br />

Fin a domenica 30 giugno saranno possibili gli<br />

accordi preliminari. Via al calciomercato estivo<br />

il 1° luglio, con chiusura fissata al 2 settembre<br />

invece <strong>del</strong> 31 agosto, con orario di chiusura fissato<br />

per le 23:00 (prima era alle 19:00. Per tutti<br />

i club interessanti, ci sarà tempo per risolvere<br />

le comproprietà a partire dal 20 e fino al 22<br />

giugno.<br />

dente Cellino. Il 15 novembre 2010<br />

c’è l’esonero, dopo due sconfitte casalinghe<br />

consecutive contro Napoli e<br />

Genoa. Il 26 maggio 2011 passa ad allenare<br />

il Bologna al posto di mister<br />

Alberto Malesani. Anche qui arriva<br />

un esonero, il 4 ottobre, dopo avere<br />

ottenuto un pareggio e quattro sconfitte.<br />

Gli è subentrato il 5 ottobre 2011<br />

Stefano Pioli. Dopo aver rescisso contratto<br />

che lo legava al Bologna, torna<br />

sulla panchina <strong>del</strong> Cesena con cui firma<br />

un contratto biennale, al posto di<br />

Nicola Campe<strong>del</strong>li, esonerato dopo<br />

sole 3 giornate di serie B a causa di altrettante<br />

sconfitte. Ora si prepara a<br />

questa nuova avventura.<br />

Dell’Anno ha presentato la Onlus:<br />

“Vogliamo l’unità tra i tifosi”<br />

massimo impegno teso a ricucire lo strappo nella<br />

tifoseria, una divisione che dovrà cessare. Più volte<br />

ho spiegato che occorre trovare unità tra tutti i<br />

tifosi. Credo che siamo tutti una famiglia e ora cercherò<br />

di incontrare i vecchi tifosi.<br />

Colori sociali e stadio sono gli<br />

stessi, non sono certo cambiati.<br />

In quanto all’amministrazione<br />

comunale oggi ha altro a cui pensare.<br />

La città e la gente: ecco cosa<br />

rappresenta il Logo. Presidenti,<br />

allenatori e calciatori passano,<br />

lo dice il mondo <strong>del</strong> calcio. La<br />

carica è passata a tre persone diverse<br />

da quando è stato fondato<br />

il nuovo club. In tema di quote<br />

posso dire che sono state scelte alcune<br />

persone che in provincia sono<br />

disponibili a darci una mano.<br />

Vogliamo raggiungere 15 mila<br />

quote e credo che possiamo anche superare questo<br />

tetto. Nelle nostre intenzioni c'è anche quella di destinare<br />

parte <strong>del</strong> ricavato nel sociale”. Non ci sono<br />

speculazioni.<br />

sE per la prossima settimana, nuovo incontro in<br />

arrivo per capire come stanno andando le cose.


Centottanta<br />

minuti per un<br />

posto in B. Si<br />

giocano tutto<br />

Carpi e Lecce,<br />

con il primo<br />

atto <strong>del</strong>la<br />

doppia finale<br />

playoff che si<br />

terrà in Emilia.<br />

Mister<br />

Gustinetti carica<br />

il team in<br />

giallorosso<br />

CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

CALCIO / PLAY OFF DI LEGA PRO<br />

Quattro squadre vogliono la serie cadetta. Oggi le sfide d’andata per mettere un’ipoteca sul successo<br />

Pisa e Latina in campo per la B<br />

Carpi e Lecce vogliono vincere<br />

Le statistiche <strong>del</strong> Pisa in campionato:<br />

ha chiuso a 52 punti, con 15<br />

vittorie, 7 pareggi ed 8 sconfitte<br />

I toscani sono arrivati alla finale dopo<br />

aver eliminato il Perugia nella semifinale<br />

Play Off.<br />

LE FINALI PLAY OFF. Oggi si torna a giocare<br />

in Lega Pro e in Prima Divisione va in scena il<br />

primo dei due atti decisivi a stabilire le due che<br />

tra le 4 contendenti arrivate nelle finalissime, avranno<br />

diritto a giocare, nella prossima stagione,<br />

in serie cadetta, passando per la porta secondaria<br />

ed avendo vinto alla fine, le sfide nelle lotterie<br />

dei Play off. Un primissimo passo verso la<br />

meta l’hanno già mosso due <strong>del</strong> team girone B,<br />

il Pisa e il Latina che hanno escluso dalla corsa,<br />

rispettivamente il Perugia di mister Camplone e<br />

la Nocerina <strong>del</strong> tecnico aretuseo, Gaetano Auteri.<br />

Nell’altro raggruppamento si sono aggiudicate<br />

la possibilità di giocarsi la finale il Llecce e<br />

il Carpi e anche questa sarà una doppia sfida<br />

ricca di insidie per le due contendenti, da giocare<br />

al massimo <strong>del</strong>la concentrazione.<br />

Girone B : PISA - LATINA<br />

Oggi alle ore 15.00 (gara trasmessa<br />

in differita su RaiSport,<br />

domani 10 giugno alle ore<br />

20.45).<br />

PISA: Tra i toscani di registra<br />

un’assenza importante per la<br />

sfida che si gioca questo pomeriggio.<br />

A saltare la <strong>del</strong>icata gara1<br />

che vale per la finale Play off sarà<br />

lo squalificato Tulli. Il tecnico dei nerazzurri<br />

Pagliari è intenzionato a confermare<br />

la stessa formazione titolare che si è<br />

qualificata a Perugia, ma Favasuli è tornato ad allenarsi<br />

a parte, dopo essere rimasto fermo per<br />

un problema muscolare. Se non ce la fa, al suo<br />

posto è pronto Barberis.<br />

LATINA: Tra i pontini assente certo è lo squalificato<br />

Cottafava. Qualche dubbio da risolvere<br />

quindi, alla vigilia <strong>del</strong>la prima sfida <strong>del</strong>la finale<br />

Play off per il mister, subentrato a Fabio Pecchia,<br />

a stagione quasi finita. Stefano Sanderra infatti<br />

dovrà decidere come operare sul suo pacchetto<br />

arretrato. La difesa <strong>del</strong> Latina è in emergenza,<br />

visto che il recupero di De Giosa appare ancora<br />

difficile, seppure non impossibile. L’eventuale<br />

assenza dei due centrali consegna una maglia<br />

da titolare ad Agius e costringe all’accentramento<br />

di Bruscagin che lascia la difesa <strong>del</strong>la fascia mancina<br />

a Giacomini. Allenamento differenziato pure<br />

per l’attaccante Jefferson, alle prese con un<br />

pestone rimediato mercoledì in allenamento, le<br />

sue condizioni però non preoccupano.<br />

Arbitro: signor Daniele Chiffi di Padova.<br />

Girone A : CARPI - LECCE<br />

Oggi alle ore 15:00 (gara trasmessa in diretta su<br />

RaiSport).<br />

CARPI: A porte chiuse la penultima seduta di<br />

allenamento. Mister Brini deve valutare soprattutto<br />

le condizioni di Papini, alle prese con un edema<br />

al polpaccio, non ancora riassorbito. Il<br />

centrocampista proverà a esserci, mentre sembra<br />

scontata l’assenza di Melara che sente ancora<br />

dolore al ginocchio. Il rientro di Terigi, in<br />

difesa per Gagliolo, dovrebbe essere l’unica<br />

variante nella squadra già vista<br />

domenica scorsa con l’Alto Adige.<br />

Se invece Brini decidesse<br />

di rischiare Papini,<br />

allora sarebbe Perini a uscire<br />

per fare spazio all’ex<br />

ternano nel modulo<br />

4-2-3-1.<br />

LECCE: Rientra dalla<br />

squalifica De Rose. Arrivato<br />

nel ritiro di Correggio,<br />

il Lecce ha svolto un allenamento<br />

pomeridiano: programma<br />

differenziato per Bogliacino,<br />

alle prese con una lieve lombalgia.<br />

Mister Elio Gustinetti dispone di 20 giocatori,<br />

compreso Kalombo, giovane <strong>del</strong>la formazione<br />

Berretti. Oggi potrebbe trovare posto<br />

sin dall’inizio Vanin, in ballottaggio con De Rose.<br />

In attacco conferma per Chevanton e Jeda.<br />

Arbitro: signor Fabio Maresca di Napoli.<br />

(Nella foto in basso, l’abbraccio tra due mister<br />

prima <strong>del</strong>l’ultima gara <strong>del</strong>la stagione regolamentare.<br />

Rastelli e Pagliari si salutano prima <strong>del</strong><br />

fischio d’inizio <strong>del</strong>la sfida tra Lupi e Pisa che ha<br />

chiuso la stagione con il successo dei toscani in<br />

campo al “Partenio - Lombardi”. Un incontro,<br />

davanti alle due panchine, che si potrebbe ripetere,<br />

andata e ritorno, questa volta in serie cadetta,<br />

nel caso in cui la squadra toscana riuscisse<br />

ad aggiudicarsi la doppia sfida in avvicinamento<br />

contro il Latina di mister Stefano Sanderra -<br />

nella foto al centro <strong>del</strong>la pagina).<br />

Le statistiche <strong>del</strong> Latina in campionato:<br />

15 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte.<br />

Terzo al fianco dei molossi.<br />

I pontini sono scattati in finale, estromettendo<br />

dai giochi la Nocerina di mister<br />

Gaetano Auteri.<br />

Il Mister <strong>del</strong><br />

Carpi, Fabio<br />

Brini (ex calciatore<strong>del</strong>l’Avellino<br />

con 12<br />

presenze dall’<br />

‘89 al ‘92) si<br />

affida al consueto<br />

4-2-3-1<br />

e sembra deciso<br />

a confermare<br />

lo stesso<br />

undici che ha<br />

battuto il Sud<br />

Tirol.<br />

34


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

I/II cATegOrIA PLAY OFF/OUT<br />

PROMOSSE<br />

E BOCCIATE<br />

Nel pomeriggio di<br />

oggi, partite<br />

fondamentali per<br />

le sorti <strong>del</strong>le società<br />

irpine dilettantistiche<br />

di Prima<br />

e Seconda<br />

Sporting Atripalda - S. Agata e Solofra - Irno Fisciano per i play off<br />

Obiettivo: Promozione<br />

Tre squadre irpine in lotta<br />

ATRIPALDA - Sporting e Sant’Agata<br />

Irpina per fare la storia.<br />

Due tra le squadre più forti e temute<br />

<strong>del</strong> girone E di Prima Categoria<br />

si sfideranno oggi pomeriggio<br />

sul sintetico di San Michele<br />

di Serino per il primo passo<br />

verso il gran balzo in Promozione.<br />

Oltre alla sfida di San Michele<br />

di Serino, al “Gallucci” di Solofra<br />

si giocherà un’altra sfida importante:<br />

quella tra il Città di<br />

Solofra di Gianni Lettieri e l’Irno<br />

Fisciano, altra<br />

compagine certamente<br />

non tenera.<br />

Due sfide affascinanti,<br />

dall’esito incerto<br />

e dalle grandi<br />

aspettative. Il ds<br />

<strong>del</strong>lo Sporting Atripalda,<br />

Filomeno<br />

Pelosi, racconta<br />

l’atmosfera che si<br />

vive in casa Sporting:<br />

«I calciatori e<br />

tutto lo staff sono<br />

carichi. Mister Tropeano<br />

sta dando una<br />

grande spinta<br />

alla squadra in vista<br />

<strong>del</strong>l’incontro<br />

con il Sant’Agata. In rosa abbiamo<br />

calciatori esperti, che<br />

ARIANO IRPINO - Tutti<br />

abili e arruolati i ragazzi<br />

che difendono i colori <strong>del</strong><br />

Manna, a parte gli squalificati<br />

Giorgione e Macchione<br />

e Picari infortunato.<br />

Per il resto i ragazzi di<br />

mister Grasso sono pronti<br />

a calpestare il terreno di<br />

gioco <strong>del</strong> Silvio Renzulli<br />

di Ariano Irpino che già li<br />

ha visti trionfare contro<br />

Bonito e provare a continuare<br />

la rincorsa alla prima<br />

categoria. Un buon<br />

segnale per l’allenatore<br />

Felice Grasso il recupero<br />

di Can<strong>del</strong>ino e Grasso che<br />

sono stati fuori per qualche<br />

tempo. L’ambiente è<br />

carico, venerdì ultimo allenamento,<br />

ieri riposo. Rammarico per le assenze<br />

ma come aveva già dichiarato lo<br />

stesso allenatore: «I ragazzi sono motivati<br />

e penso che con l’aiuto dei tifosi,<br />

si potrà fare davvero una bella figura.<br />

E quindi andare avanti». Questo<br />

diceva l’allenatore <strong>del</strong> Manna, Felice<br />

Grasso, a caldo dopo la vittoria<br />

sul Bonito e questo hanno ripetuto i<br />

ragazzi ed i tifosi che invaderanno<br />

gli spalti <strong>del</strong> Renzulli. La città di Ariano<br />

Irpino ha già altre compagini<br />

che militano in campionati maggiori<br />

ma la voglia di fare bene è tanta<br />

anche in altre società come Manna<br />

che i supporters arianesi sperano in<br />

hanno vissuto<br />

partite <strong>del</strong> genere<br />

diverse<br />

volte».<br />

Una sfida importante,<br />

dunque, anche<br />

per voltare<br />

finalmente<br />

pagina dopo<br />

la cocente<br />

sconfitta <strong>del</strong>lo<br />

scorso anno<br />

proprio in<br />

finale: «C’è voglia di continuare<br />

- continua Pelosi - anche per ri-<br />

una nuova promozione. Tra questa<br />

e il Manna c’è però, come detto il Frigento<br />

che ha disputato un buon campionato<br />

e non bisogna dimenticare<br />

l’impresa compiuta a Montefusco,<br />

contro il Pietradefusi. Vittoria fuori<br />

casa per i ragazzi di mister Di Rienzo,<br />

contro quella che era sta la seconda<br />

forza <strong>del</strong> torneo. La sfida dovrebbe<br />

avere anche una cornice di<br />

pubblico corposa. Insomma si ipotizza<br />

che sugli spalti <strong>del</strong> Renzulli possano<br />

esserci circa mille spettatori, e<br />

molti arriveranno da Frigento, come<br />

già avvenuto nella semifinale di play<br />

off a Montefusco contro Pietradefusi.<br />

«La squadra è tranquilla - dice il<br />

scattare la gara<br />

<strong>del</strong>lo scorso<br />

anno persa<br />

contro il Carotenuto.<br />

E<br />

poi abbiamo<br />

dalla nostra<br />

parte i tanti<br />

tifosi che in<br />

questo anno<br />

ci hanno seguitiovunque.<br />

Ci daranno una spinta forte per<br />

AL “RENZULLI” LA SFIDA DECISIVA PER LA PRIMA. GRASSO: “SIAMO MOTIVATI”, CIPRIANO: “PER LA STORIA”<br />

Manna - Frigento: è tutto pronto<br />

tuttofare <strong>del</strong>la società,<br />

Carletto Cipriano - e sa di<br />

essere ad un passo dalla<br />

storia». Nulla viene lasciato<br />

al caso, il raduno<br />

dei calciatori è previsto a<br />

Pagliara, alle ore 12,15,<br />

nei pressi di un noto ristorante<br />

<strong>del</strong>la zona. In<br />

quei locali i ragazzi si fermeranno<br />

per mangiare e,<br />

quindi, per le ore 14,30 è<br />

prevista la partenza per Ariano<br />

Irpino. Intanto i tifosi<br />

raggiungeranno lo stadio<br />

<strong>del</strong>la città <strong>del</strong> tricolle<br />

con pullman ed altri mezzi<br />

privati. L’attesa è ancora<br />

una volta forte. La<br />

squadra non dovrebbe<br />

cambiare dalla solita, anche se il mister<br />

fa pretattica e non parla. Neppure<br />

con i vertici societari si lascia<br />

scappare informazioni sulla formazione.<br />

Accenna solo ad un dubbio,<br />

ma non lo esplicita. Mancheranno<br />

solo Damiano e Romano, gli altri sono<br />

tutti pronti. Tensione forte, dunque,<br />

e si auspicano tutti di continuare<br />

il cammino con i play off regionali,<br />

verso il sogno <strong>del</strong>la prima Categoria.<br />

In campo con il solito 4-4-2, marcature<br />

a uomo sugli attaccanti avversari.<br />

E marcature rigide anche sui<br />

propri calciatori. La notte scorsa in<br />

giro per locali, a controllare che gli atleti<br />

si comportassero da tali.<br />

CALCIO 35<br />

andare avanti». La<br />

formazione atripaldese<br />

scenderà quasi<br />

sicuramente in<br />

campo con la formazione<br />

tipo di<br />

questa stagione,<br />

anche se mancheranno<br />

perdine fondamentali<br />

come<br />

Sabatino Siciliano e<br />

Fabio Cesa. Tutto<br />

pronto, dunque,<br />

con un incontro<br />

che regalerà grandi<br />

emozioni.<br />

SOLOFRA - L’altra<br />

sfida in cartellone<br />

è quella, sempre<br />

oggi pomeriggio,<br />

tra il Città di Solofra<br />

e l’Irno Fisciano. La squadra<br />

allenata da Gianni Lettieri affronterà<br />

sul proprio terreno di<br />

gioco una compagine importante,<br />

esperta e ben messa in campo.<br />

Ma la truppa conciaria non è<br />

certo sprovveduta.<br />

Ha calciatori di lunga data che<br />

sanno affrontare situazioni <strong>del</strong><br />

genere, e la giusta determinazione<br />

per compiere quel gran<br />

salto che la riporterebbe nel calcio<br />

dilettantistico che conta.<br />

PLAY OFF<br />

DI SCENA CANDIDA/MONTEFALCIONE - SALZA E COSMOS - MERCOGLIANO<br />

Le altre sfide per il grande salto<br />

CANDIDA - Una sola raccomandazione<br />

dalla società<br />

per i ragazzi di Mister<br />

Remigetto: dimenticare<br />

la <strong>del</strong>usione <strong>del</strong>lo<br />

spareggio perso in maniera<br />

traumatica. Oggi il<br />

Candida disputa un altro<br />

incontro di alta levatura<br />

e che potrebbe consentire<br />

alla compagine di Remigetto<br />

di poter continuare<br />

il percorso verso la<br />

Prima Categoria.<br />

C’è dunque ancora una<br />

volta una gara che vale tantissimo.<br />

E stavolta il Candida gioca in casa,<br />

almeno sulla carta perché ad ospitare<br />

la finale contro il Salza<br />

sarà lo stadio di Mirabella Eclano.<br />

Strana annata questa per i ragazzi<br />

di mister Remigetto che hanno conosciuto<br />

i campi di mezza provincia.<br />

Hanno infatti giocato oltre che<br />

a Candida, anche ospiti di Pratola<br />

Serra, Mirabella Eclano ed altri Comuni.<br />

Il Candida se dovesse vincere<br />

potrebbe non dover disputare gli<br />

altri passaggi intermedi per la promozione.<br />

Si tratta <strong>del</strong>la miglior seconda<br />

e quindi potrebbe ricevere un<br />

trattamento diverso. Almeno questo<br />

auspicano i vertici societari e i tifosi.<br />

E non pensa più allo spareggio<br />

perso contro il Sorbo. Ora si pensa<br />

ad altro. Il morale è alto e altrettanto<br />

la concentrazione. Tutti presenti<br />

LE GARE PER LA SALVEZZA<br />

“Dentro o fuori”<br />

le sfide play out<br />

di Prima Categoria<br />

Oggi pomeriggio al via anche i<br />

play out di Prima Categoria.<br />

Sfide importanti che segnano<br />

una stagione: dentro o fuori, e<br />

solo una gara secca può segnare<br />

le sorti di una società.<br />

Nei gironi D ed E le gare che<br />

vedranno impegnate le formazioni<br />

irpine sono Paternopoli -<br />

Lacedonia (raggruppamento<br />

D), Gerardo De Cesare - Bracigliano<br />

e Sirignano - Galluccese<br />

(girone E).<br />

L’incontro di Paternopoli vede<br />

due squadre che sono intenzionate<br />

a dare una svolta a una<br />

stagione poco positiva: «La<br />

partita di oggi è importante perché<br />

si deciderà una stagione»<br />

E’ il commento di Vincenzo<br />

Damiano, segretario <strong>del</strong> Paternopoli,<br />

che continua: «Abbiamo<br />

recuperato tutti, tra infortunati<br />

e squalificati, anche Roma,<br />

fuori da tanto tempo. Abbiamo<br />

un ottimo potenziale, e<br />

proprio per questo c’è <strong>del</strong> rammarico<br />

per la stagione che abbiamo<br />

disputato finora. I ragazzi<br />

sanno che la posta in gioco<br />

è alta e, se uniti, daranno<br />

tutto».<br />

Saverio Palladino <strong>del</strong> Lacedonia<br />

spera di vincere per spaz-<br />

i ragazzi <strong>del</strong>la rosa, recuperati i pochi<br />

elementi in dubbio, c’è stata una<br />

settimana per preparare la sfida<br />

contro il Salza. Ultimo allenamento<br />

ieri, anche per provare a sfidare il<br />

caldo. E si spera di fare bella figura,<br />

assicurano i vertici societari. «Dopo<br />

tanti anni vorremmo regalare una<br />

bella promozione ai nostri concittadini».<br />

Il Candida ha già conosciuto<br />

la Prima categoria, due anni fa militava<br />

in quel campionato e purtroppo<br />

alla fine la squadra retrocesse.<br />

Ora si punta a ritornare in categoria.<br />

Di fronte al candida c’è il Salza<br />

che ad inizio campionato aveva<br />

contrastato il passo <strong>del</strong> Sorbo e sembrava<br />

essere l’unica antagonista. Poi<br />

si inseriva nella lotta il Candida e<br />

contemporaneamente il Salza viveva<br />

una brutta crisi risolta sul finire<br />

<strong>del</strong> torneo restando la terza forza <strong>del</strong><br />

zare via un campionato poco<br />

felice: «Una serie di situazioni<br />

sfavorevoli ci hanno portati a<br />

giocare i play out. Ma i ragazzi<br />

sanno che in questa sfida c’è<br />

un intera stagione, e sicuramente<br />

daranno il massimo, soprattutto<br />

perché giochiamo fuori<br />

casa, con il fattore campo a<br />

sfavore».<br />

Nel girone E al Sant’Andrea Apostolo<br />

di Sirignano si sfideranno<br />

i locali con la Galluccese.<br />

Andrea Colucci,patron dei<br />

blucerchiati, è sicuro <strong>del</strong>la vittoria:<br />

«I ragazzi sono carichi<br />

perché credono nella vittoria.<br />

Dobbiamo vincere per riscattare<br />

un campionato abbastanza<br />

<strong>del</strong>udente. Ce la possiamo fare,<br />

anzi ce la dobbiamo fare. Sarebbe<br />

bello salvarci nell’anno<br />

<strong>del</strong> nostro cinquantenario».<br />

L’altra sfida in programma è<br />

quella tra la Gerardo De Cesare<br />

e il Bracigliano. La squadra<br />

di San Tommaso allenata da<br />

Gherno Giannasca è unita e<br />

compatta, e sa che quella che<br />

andrà a sfidare è una compagine<br />

tosta e determinata. Sarà<br />

una partita decisiva e, per questo,<br />

agonisticamente parlando,<br />

senza esclusioni di colpi.<br />

girone. C’è stata la rifinitura<br />

ieri, per la squadra<br />

che dovrebbe essere al<br />

completo, tranne il portiere<br />

titolare squalificato.<br />

Intanto i tifosi stanno preparando<br />

la coreografia<br />

per la sfida di oggi. Si prevedono<br />

molti tifosi al seguito<br />

<strong>del</strong>la squadra con<br />

striscioni, bandierine<br />

trombe e altri strumenti<br />

per dare la carica ai propri<br />

beniamini. C’è forte<br />

attesa e dalla società parlano<br />

di sensazioni positive. I tifosi<br />

scalpitano, la squadra appare motivata.<br />

E non sono mancate le polemiche<br />

dopo la rocambolesca vittoria<br />

contro il Torella. Ci sono, quindi, tutti<br />

gli ingredienti per una bella sfida.<br />

MONTORO SUPERIORE - Nel girone<br />

F, infine, c’è la supersfida tra i<br />

Cosmos e il Città di Mercogliano. Al<br />

Comunale di Montoro Superiopre si<br />

affronteranno due <strong>del</strong>la squadre più<br />

in forma <strong>del</strong> raggruppamento composto<br />

da squadre <strong>del</strong>l’hinterland avellinese<br />

e <strong>del</strong> baianese.<br />

I padroni di casa affronteranno un<br />

team che ha battuto nel primo turno<br />

i Rizla Group Serino. il gol decisivo<br />

di De Biase ha caricato l’ambiente<br />

che è pronto per la sfida decisiva.<br />

In casa Cosmos l’ambiente è<br />

carico. C’è la consapevolezza di fare<br />

qualcosa di storico e importante.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

III CATeGORIA A/B/C 22/26^GIORNATA<br />

GIRONE A<br />

GLI ATRIPALDSI VINCONO A .MICHELE. AIELLO: SALUTO AMARO AL CAMPIONATO<br />

L’Abellinum festeggia: è Seconda<br />

E alla fine, era<br />

quasi scontato, è<br />

l’Abellinum a festeggiare<br />

la promozione.<br />

La squadra<br />

atripaldese<br />

vince la gara in<br />

notturna a San Michele<br />

di Serino per<br />

4 a 1, ritornando a<br />

casa festante per<br />

un traguardo storico.<br />

L’Aiello rinvia la<br />

festa promozione<br />

in Seconda. La<br />

squadra di Tomeo<br />

perde a Quindici<br />

l’ultima sfida decisiva<br />

di campionato.<br />

Ma anche se<br />

avesse vinto, con<br />

il successo <strong>del</strong>l’Abellinum non<br />

sarebbe cambiato nulla.<br />

Al 15 <strong>del</strong> primo tempo Capriuolo<br />

di testa porta l'Aiello<br />

momentaneamente in vantaggio.<br />

Alla mezz'ora Torino da<br />

fuori area segna la rete <strong>del</strong> pari<br />

per la squadra di casa.<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe A<br />

22^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

SAN MICHELE SERINO - ABELLINUM 1-4<br />

QUINDICI SOCCER - AIELLO 2-1<br />

C. E. LA MANNA - ALTA IRPINIA OGGI<br />

HIRPUS 2012 - ATLETICO SERINO 4-0<br />

SERENA GROUP - CESINALI CALCIO 2-1<br />

G. SANTOSTEFANESI - REAL TUFINO OGGI<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

ABELLINUM CALCIO* 56 22 18 2 2 77 22<br />

AIELLO 52 22 17 1 4 52 18<br />

HIRPUS 2012 40 22 12 4 6 52 35<br />

CESINALI 36 22 11 3 8 51 35<br />

REAL TUFINO (-2) 35 21 12 1 8 41 32<br />

G. SANTOSTEFANESI 33 21 10 3 8 41 35<br />

SERENA GROUP (-1) 32 22 10 3 9 53 54<br />

S. MICHELE SERINO 28 22 8 4 10 37 46<br />

ATL. SERINO 25 22 7 4 11 35 52<br />

C. E. LA MANNA 15 21 3 6 12 25 49<br />

QUINDICI SOCCER 11 22 3 2 17 33 74<br />

ALTA IRPINIA 6 21 1 3 17 23 58<br />

Quando mancano cinque minuti<br />

alla fine <strong>del</strong> primo tempo<br />

Santaniello su punizione segna<br />

la seconda rete. Nel secondo<br />

tempo attacca l'Aiello ma non<br />

riesce a rimontare lo svantaggio<br />

e il Quindici può chiudere<br />

il campionato con una vittoria.<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe C<br />

26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

G. G. BANZANO - ATL. BANZANO OGGI<br />

S. EUSTACHIO - DINAMO S. FELICE 2-1<br />

S. MICHELE S. B - REAL C. SOLOFRA 0-2<br />

MONTORO - SAN VITO MONTORO OGGI<br />

REAL S. FELICE - SANTA LUCIA OGGI<br />

A. CATTOLICA - V. INTERMONTORO 3-4<br />

RIPOSA: HISPANIKA CALCIO<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

**UNA GARA IN MENO<br />

QUINDICI S. 2<br />

AIELLO 1<br />

QUINDICI SOCCER: Santaniello<br />

M., Casalino P., Scibelli<br />

B., Casalino F., Ronga,<br />

Torino, Rega, Castaldo, Graziano<br />

(15’ st Donnarumma),<br />

Santaniello F. (1’ st<br />

Scibelli), Dalia (1’ st Fusco)<br />

All. Donarumma<br />

AIELLO: Torrecuso, Siniscalchi,<br />

Russo, Tomeo, Nazzaro,<br />

Sabry, Alato, Cucciniello,<br />

Vuolo, Tedesco,<br />

Guarriello<br />

A disp.: Matarese, Galluccio<br />

All. Tomeo<br />

RETI: 15’ Capriuolo (A), 30’<br />

Torino (Q), 85’ Santaniello<br />

(Q)<br />

NOTE: Terreno di gioco in<br />

buone condizioni. Spettatori,<br />

50 circa<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

SANTA LUCIA* 63 23 21 0 2 77 14<br />

HISPANIKA 53 24 19 5 3 64 27<br />

REAL S. FELICE 46 23 14 4 5 55 27<br />

ATL. BANZANO 43 23 13 4 6 47 16<br />

REAL CALCIO SOLOFRA 40 24 13 1 10 47 46<br />

G. G. BANZANO 39 23 12 3 8 43 34<br />

A. C. PIANO** 33 23 10 3 10 50 46<br />

S. EUSTACHIO 31 24 9 4 11 37 35<br />

MONTORO 25 22 7 4 11 36 50<br />

VIS INTERMONTORO 22 22 6 4 12 29 48<br />

S. VITO MONTORO 19 24 6 2 16 32 51<br />

DINAMO S. FELICE** 13 23 3 4 16 27 79<br />

S.MICHELE SOLOFRA B 10 24 3 1 20 22 97<br />

CALCIO 36<br />

GIRONE B<br />

IL REAL CALCIO FORINO B CONQUISTA LA VITTORIA A CINQUE DALLA FINE<br />

Pennetti beffa il Borgo<br />

FORINO - Basta una<br />

rete ed il Real<br />

Forino B vince<br />

l'ultima gara di<br />

campionato contro<br />

il Borgo Montoro.<br />

Una gara che si<br />

mantiene sino alle<br />

battute finali sullo<br />

0 a 0. Al 85esimo<br />

Pennetti su azione<br />

veloce di contropiede<br />

segna la rete<br />

<strong>del</strong> vantaggio. Il<br />

Real Forino B termina<br />

così al secondo<br />

posto.<br />

«Abbiamo costruito<br />

la squadra - dice<br />

il presidente<br />

Immacolato De<br />

Angelis - soltanto<br />

per divertici. Tranne<br />

la sconfitta<br />

contro la prima in<br />

classifica abbiamo<br />

vinto quasi tutte<br />

le partite e questo è motivo di<br />

soddisfazione per noi». Con il<br />

Borgo Montoro in particolare<br />

il Real Forino B non poteva<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe B<br />

26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

MERCOGLIANO B - A. MUNIANESE OGGI<br />

R. FORINO B - BORGO MONTORO 1-0<br />

BORGO FERROVIA - L. SIRIGNANO 1-3<br />

DE JUDICIBUS - O PRIMM AMMOR OGGI<br />

HIRPINIA SOC. - SANTA PAOLINA OGGI<br />

WOLVES AV - VOLTURARA T. B 3-2<br />

RIPOSO: K. A. SOCCER<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

S. DE JUDICIBUS* 66 23 21 2 0 91 15<br />

REAL FORINO B 61 24 20 1 3 97 32<br />

SANTA PAOLINA 49 23 16 1 6 62 35<br />

LEON SIRIGNANO 47 24 15 2 7 53 47<br />

BORGO MONTORO 44 24 14 2 8 71 40<br />

O PRIMM AMMORE 30 23 9 3 11 50 55<br />

WOLVES AV 30 24 9 3 12 62 74<br />

VOLTURARA T B. 29 24 9 2 13 47 50<br />

BORGO FERROVIA 28 24 8 4 12 50 45<br />

A. MUNIANESE 25 23 8 1 14 43 70<br />

C. MERCOGLIANO B 16 23 5 1 17 36 50<br />

KING ANIMATION S. 12 24 3 3 18 32 86<br />

HIRPINIA SOCCER 10 23 3 1 19 34 129<br />

concludere nel migliore dei<br />

modi considerato che la squadra<br />

di De Angelis era, fisicamente,<br />

messa meglio.<br />

REAL FORINO B 1<br />

BORGO MONTORO 0<br />

REAL FORINO B: Rega,<br />

Moffa, (87 De Angelis), Alato<br />

(70' Pennetti), Del Gaizo<br />

G., Califano, Capriuolo,<br />

De Cristoforo (46' Del Gaizo<br />

L.), Cirriello, Liotti, Della<br />

Rocca, Tufano<br />

All. De Angelis<br />

BORGO MONTORO: Giacco,<br />

Vietri, Palumbo M., Russo,<br />

D'Amore, Ricci, Ianora (70’<br />

Vitale), Riccio, Natale,<br />

D'Orsi, Palumbo C. (80' De<br />

Girolamo)<br />

All.: Aversa<br />

RETE: 85’Pennetti<br />

NOTE: Terreno di gioco in<br />

buone condizioni.<br />

Spettatori presenti sugli<br />

spalti, circa cinquanta<br />

GIRONE C<br />

I RAGAZZI DI MISTER COPPOLA BATTONO “ALL’INGLESE” IL MATCH CON IL S. MICHELE<br />

Il Real Calcio Solofra vince il derby<br />

SOLOFRA - Il Real Calcio Solofra<br />

chiude nel migliore deri modi<br />

la sua stagione, battendo per<br />

2 a 0 il San Michele Solofra B<br />

nel derby conciario.<br />

Una gara combattuta da entrambe<br />

le squadre che, nonostante<br />

la differenza tecnica,<br />

hanno dato vita a un incontro<br />

ben giocato e molto bello da<br />

vedere.<br />

La cronaca: Al 24esimo <strong>del</strong> primo<br />

tempo Nicolini segna la prima<br />

rete su Azione. Nel secondo<br />

tempo il Real Calcio Solofra<br />

raddoppia con D'Urso.<br />

«La società - così la nota - ringrazia<br />

l'allenatore Coppola per<br />

il lavoro svolto. Il prossimo anno<br />

si ripartirà. Ringraziamenti<br />

all'allenatore da parte di Pacel-<br />

li. Stagione conclusa con qualche<br />

amarezza per quanto riguarda<br />

l'obiettivo mancato <strong>del</strong><br />

vertice <strong>del</strong>la classifica».<br />

S. MICHELE B 0<br />

REAL C. SOLOFRA 2<br />

REAL CALCIO SOLOFRA: Luciano<br />

M. II, Rizzo, Iannone,<br />

Luciano M. I, De Piano G.,<br />

De Piano L., D'Urso, Maffei<br />

A., Nicolini, Luciano N., Gallucci<br />

A disp. Maffei N., Pacelli<br />

All. Coppola<br />

RETI: 24’ Nicolini,75’ D’Urso<br />

NOTE: Terreno di gioco in<br />

buone condizioni.Giornata<br />

calda e soleggiata.<br />

Spettatori presenti, circa cinquanta.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

III CategorIa D/e<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe d<br />

26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

HELLAS ALTAVILLA - ATLANTIS 2-2<br />

LIB. GROTTOLELLA - CENTRO STO. OGGI<br />

SP. PATERNOPOLI - ROCCABASCERANA 1-2<br />

LIONS M. MILITUM - SERRA 2007 2-0<br />

ATL. SAN POTITO - SP. VENTICANO 1-2<br />

PAROLISE - V. VOLTURARA OGGI<br />

RIPOSA: ATL. MONTEFUSCO<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

CENTRO STORICO AV* 66 23 22 0 1 71 15<br />

SPORT. VENTICANO 56 24 17 4 2 60 18<br />

L. MONS MILITUM 47 24 15 1 8 48 27<br />

ATLANTIS 44 24 13 4 6 58 31<br />

HELLAS ALTAVILLA 42 24 12 4 8 32 29<br />

LIB. GROTTOLELLA 40 23 12 3 7 30 30<br />

SERRA 2007 32 24 10 2 12 46 44<br />

VIRTUS VOLTURARA 29 23 9 2 12 31 46<br />

ATL. MONTEFUSCO 26 24 7 5 12 40 50<br />

ATL. SAN POTITO 20 24 5 5 14 26 42<br />

ROCCABASCERANA 20 24 6 2 15 35 70<br />

PAROLISE CALCIO 15 23 3 6 14 26 45<br />

SP. PATERNOPOLI B 6 24 2 0 22 16 80<br />

CALCIO 37<br />

26^gIorNata<br />

26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

CASTELFRANCO - BONITO OGGI<br />

TAURASI - ECLANESE 3-1<br />

ATL. TAURASI - GROTTA OGGI<br />

PILA AI PIANI - S. ANGELO ALL’E. OGGI<br />

SAVIGNANESE - SP. ARIANO 2-1<br />

ZUNGOLI - SP. FLUMERI 4-1<br />

RIPOSA: PIETRA VIVA<br />

*PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA<br />

I REDS PRATOLANI DI MISTER DE PALMA SALUTANO LA STAGIONE PIAZZANDOSI A METÀ CLASSIFICA<br />

I Lions chiudono con una vittoria<br />

MONTEMILETTO:<br />

Vittoria per i “leoni”<br />

di Montemiletto, che<br />

chiudono questa stagione<br />

a quarantasei<br />

punti, piazzandosi<br />

nella zona alta <strong>del</strong>la<br />

classifica.<br />

Sconfitta per la compagine<br />

di Pratola Serra,<br />

che pure chiude la<br />

stagione con un punteggio<br />

soddisfacente,<br />

piazzandosi a metà<br />

classifica, a quota trentadue<br />

punti.<br />

Una stagione altalenante per i<br />

reds di mister De Palma, una<br />

prima parte in salita, con quasi<br />

tutto il girone di andata in<br />

grosse difficoltà, poi la rinascita,<br />

e la soddisfazione di<br />

chiudere comunque con un<br />

buon punteggio.<br />

Per i Lions invece il bello stabile<br />

ha fatto parte <strong>del</strong>la stagione,<br />

ci sono stati momenti di<br />

ombra, ma i vecchi leoni hanno<br />

saputo reagire alla grande<br />

guadagnandosi un posto tra le<br />

prime <strong>del</strong>la classe.<br />

Quindi più che soddisfacente<br />

il campionato dei Lions che<br />

EUROGOL DI TUCCIA PER I LOCALI NELLA RIPRESA<br />

Pareggio tra Hellas ed Atlantis<br />

nell’ultima di campionato<br />

ALTAVILLA: Pareggio tra Hellas<br />

Altavilla ed Atlantis nell’ultima<br />

giornata di campionato. Apre le<br />

danze Scarpa per gli ospiti: scatto<br />

sulla sinistra di La Regina che<br />

mette in mezzo, Scarpa supera<br />

il diretto avversario e tira di sinistro.<br />

Lonardo al ventesimo <strong>del</strong>la<br />

ripresa accorcia per l’Hellas:<br />

cross dalla destra di Tuccia che<br />

fa arrivare un preciso filtrante<br />

proprio per Lonardo che insacca<br />

facile. Atlantis di nuovo in<br />

vantaggio al 25esimo sempre<br />

con Scarpa, La regina batte il<br />

calcio d’angolo e si getta sulla<br />

palla Scarpa che a volo realizza.<br />

L’Atlantis tiene bene il campo e<br />

il gioco e soprattutto in questa<br />

fase <strong>del</strong>la gara ha la predominanza<br />

<strong>del</strong>la gara.<br />

chiudono a quarantasei.<br />

Tornando alla gara, vediamo<br />

un primo tempo in cui entrambe<br />

le compagini hanno<br />

numerose occasioni. Bene il<br />

Serra con Vacchio Bavaro e<br />

Cucciniello, che sprecano sotto<br />

porta, a tu per tu col portiere.<br />

I Lions tengono bene il campo,<br />

d’altra parte, ed è netta la<br />

predominanza.<br />

Bene i contropiede <strong>del</strong> Serra<br />

che creano non poche difficoltà<br />

a D’Andrea.<br />

Il gol <strong>del</strong> vantaggio dei Lions,<br />

nasce proprio da un mancato<br />

gol <strong>del</strong> Serra in contropiede.<br />

Sul fronte opposto si ripete il<br />

Il pareggio <strong>del</strong>l’Hellas arriva inaspettato,<br />

un eurogol di Tuccia<br />

al 38esimo che lascia a bocca aperta<br />

tutti. Da fuori area tira emette<br />

la palla nell’incrocio dei<br />

pali. Impossibile da intercettare<br />

per Tortora. Tutta la società <strong>del</strong>l’Atlantis”ringrazia<br />

tutta la squadra,<br />

e uno speciale ringraziamento<br />

a chi ha giocato meno<br />

tempo, contribuendo comunque<br />

alla buona riuscita <strong>del</strong> campionato:<br />

da Antonio in poi”.<br />

La squadra avellinese chiude il<br />

campionato al quarto posto, con<br />

tredici vittorie. L’Hellas Altavilla<br />

invece, un posto prima, chiude<br />

infatti a quarantadue, disputando<br />

un buon campionato anch’essa.<br />

Appuntamento quindi<br />

alla prossima stagione.<br />

medesimo copione,<br />

Martignetti, parte da<br />

metà campo elude<br />

pochi avversari e va<br />

sicuro vero Mauro, il<br />

quale non riesce a<br />

bloccare la sfera. Siamo<br />

alla mezzora <strong>del</strong><br />

primo tempo.<br />

Nella ripresa il Serra,<br />

sotto di un golo, svolge<br />

una manovra continua<br />

di attacco nei<br />

confronti <strong>del</strong>la difesa<br />

locale.<br />

Buone le occasioni con Masucci<br />

Mario e ancora con Bavaro.<br />

Ma al 40esimo la difesa<br />

pratolana viene nuovamente<br />

tradita, questa volta però col<br />

dubbio <strong>del</strong> fuorigioco.<br />

L’autore <strong>del</strong> gol è Capone,<br />

sempre in contropiede, in seguito<br />

ad un’azione <strong>del</strong> Serra.<br />

La difesa ospite, supponendo<br />

il fuorigioco, resta quasi ferma,<br />

è Capone ha tutto il tempo<br />

di insaccare per il due a zero<br />

definitivo.<br />

Si conclude così l’ultimo di<br />

campionato per i Lions Mons<br />

Militum che vincono per due<br />

reti a zero sul Serra 2007.<br />

H. ALTAVILLA 2<br />

ATLANTIS 2<br />

HELLAS ALTAVILLA: Vatui, Camerlengo,<br />

Saccone, D’Onofrio,<br />

marino, Mangone, Tuccia, Lizza<br />

(Lonardo 15’st), Cafasso, Schettini,<br />

Rosato. A disp: Galasso. All:<br />

Gaeta<br />

ATLANTIS: Tortora, D’Avanzo L.,<br />

Iodice (Generoso 1’st), Testa (Colella<br />

42’st), Ferraro, Memmolo,<br />

Ficociello R., D’Avanzo A. F.,<br />

Scarpa, D’Avanzo A. L. (D’Avanzo<br />

A. 30’st), La Regina (Ficociello<br />

B. 30’st). A disp: Buonavita.<br />

All: Ficociello, D’Avanzo G.,<br />

Colella<br />

MARCATURE: Scarpa (25’, 25’st),<br />

Lonardo (20’st), Tuccia (38’st)<br />

LIONS M. M. 2<br />

SERRA 2007 0<br />

LIONS MONS MILITUM: D’Andrea,<br />

Della Rosa, Garofalo, ragno,<br />

Capone A., Musto, Martignetti,<br />

Lonardi, Petrillo, Melella,<br />

Capone D. A disp: Fiorito,<br />

Ferraro, Todesca, Capone S. All:<br />

Pisano<br />

SERRA 2007: Mauro, Coccia, Bilotto,<br />

Ballarano S., Panza, Vacchio<br />

(Tuccia 5’st), Masucci M.<br />

(Fontana 40’st), Fabrizio, Cucciniello<br />

(Masucci 12’st), Bavaro,<br />

Capone. A disp: Ballarano R.,<br />

Musto, Tuccia, Naddeo, Masucci<br />

P. Fontana. All: De Palma<br />

MARCATURE: Martignetti (30’),<br />

Capone (40’st)<br />

AMMONITI: Ballarano S., Lonardi<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni, giornata soleggiata.<br />

TeRzA CATeGORIA GIRONe e<br />

LO SPORTING ARIANO SI AGGIUDICA LA MEDAGLIA DI BRONZO<br />

Savignanese di misura grazie<br />

alla doppietta di Manzo<br />

SAVIGNANO: Nonostante la<br />

sconfitta contro la Savignanese lo<br />

Sporting Ariano chiude il campionato<br />

al terzo posto. La Savignanese<br />

chiude invece a venti<br />

punti, terzultima in classifica. Ottima<br />

stagione per la squadra ufitana,<br />

che vanta ben quattordici<br />

vittorie, un pò in ombra, invece<br />

la stagione <strong>del</strong>la Savignanese, costellata<br />

da qualche difficoltà anche<br />

a livello societario. Tornando<br />

alla gara di oggi, la squadra di mister<br />

Della Marra, si porta a casa<br />

gli ultimi tre punti <strong>del</strong>la stagione,<br />

grazie alla doppietta di Manzo,<br />

che realizza le reti tutte nel primo<br />

tempo.<br />

Un’ottima prova per il numero<br />

quattro <strong>del</strong>la Savignanese, che disputa<br />

una gara egregia.<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

ATL. TAURASI* 62 23 21 3 0 54 16<br />

TAURASI 53 24 16 5 3 42 13<br />

SPORTING ARIANO 47 24 14 5 5 58 29<br />

SPORTING FLUMERI 45 24 13 6 4 55 24<br />

BONITO B 40 23 12 4 7 49 35<br />

S. ANGELO ALL’ESCA (-1) 37 23 12 2 9 43 29<br />

PIETRA VIVA 33 24 9 5 10 39 38<br />

ZUNGOLI 24 24 7 6 13 43 54<br />

CASTELFRANCO 23 23 7 2 14 41 52<br />

SAVIGNANESE (-1) 20 24 6 2 16 25 40<br />

PILA AI PIANI 19 23 6 1 16 21 67<br />

ECLANESE B 15 24 3 7 14 29 60<br />

GROTTA B (-1) 14 23 3 3 16 16 55<br />

LO SPORTING FLUMERI CHIUDE A QUARANTACINQUE PUNTI<br />

Uno scatenato Ciccone trascina<br />

lo Zungoli verso il trionfo<br />

ZUNGOLI: Nell’ultimo impegno<br />

di campionato lo Zungoli tira fuori<br />

gli artigli e sbaraglia lo Sporting<br />

Flumeri con quattro reti. In gran<br />

spolvero , l’attaccante Ciccone<br />

che realizza tre gol. Una gara a<br />

senso unico per i padroni di casa,<br />

che tengono bene il campo<br />

per tutti i novanta minuti. Lo<br />

Sporting Flumeri già virtualmente<br />

in vacanza, si fa sfuggire parecchie<br />

occasioni, e lascia fare agli<br />

avversari.<br />

Il primo gol arriva alla mezzora<br />

con Ciccone, lo Zungoli realizza<br />

subito, dopo cinque minuti, il due<br />

a zero, sempre con Ciccone. Il primo<br />

tempo si chiude sul due a zero<br />

per i padroni di casa. Nella ripresa<br />

accorcia le distanze per lo<br />

Sporting Flumeri Meninno, con<br />

un tiro da fuori imprendibile per<br />

Pagliarulo. La risposta dei padroni<br />

di casa non si fa attendere, e<br />

dopo pochi minuti arriva il terzo<br />

gol, che di fatto blinda la vittoria<br />

per i locali. Protagonista questa<br />

volte, Albanese. Ciccone al 40esimo<br />

realizza il definitivo quattro<br />

a uno per l’ottava vittoria in campionato<br />

<strong>del</strong>lo Zungoli, che chiude<br />

la stagione a ventiquattro punti.<br />

Il primo gol viene realizzato con<br />

un veloce contropiede da parte di<br />

Manzo, che riceve da centrocampo<br />

da Mottola, e da solo si invola<br />

verso Sebastiano che non può<br />

far altro che lasciar scorrere la<br />

palla in rete. Al 24esimo fallo in<br />

area di Panza su Manzo. L’arbitro<br />

assegna la massima punizione.<br />

Lo stesso Manzo dal dischetto<br />

trasforma il rigore. Siamo quasi<br />

alla mezzora e la Savignanese<br />

è già sopra di due marcature. Lo<br />

Sporting Ariano al 45esimo accorcia<br />

le distanze con Panzone,<br />

che su passaggio a volo di Costanzo,<br />

tira da fuori area e centra<br />

la rete. Nella ripresa squadre piuttosto<br />

statiche e risultato che si fissa<br />

sul due a uno per la Savignanese.<br />

ZUNGOLI 4<br />

SP. FLUMERI 1<br />

ZUNGOLI: Pagliarulo. Raffa<br />

V.I, Iorizzo, Zevola, Coppola,<br />

Agnano, Tarone, Pagliarulo<br />

M., Ciccone, Raffa V. II. A disp:<br />

Flammia, Albanese, Zante,<br />

Iannuzzi. All: Pagliarulo<br />

SPORTING FLUMERI: Garofalo,<br />

Salza, Pollastrone, Palmarozza,<br />

Di Chiara, Meninno,<br />

Grasso, Bravoco, Rubinia, Del<br />

Sordo, Di paola. A disp: Di<br />

Paola P. All: Del Sordo<br />

MARCATURE:Ciccone (30’,<br />

35’, 40’st), Meninno (30’st),<br />

Albanese (30’st)<br />

ARBITRO: Fabio Pisacreta <strong>del</strong>la<br />

sezione di Avellino<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni, spettatori presenti<br />

circa cinquanta.<br />

SAVIGNANESE 2<br />

SP. ARIANO 1<br />

SAVIGNANESE: Della Marra, Capozzi,<br />

Raffa, Manzo, Corsano,<br />

Mottola, Tarantino, Ciampone,<br />

SAuchelli, De Maina, Russo. A<br />

disp: Minichiello, Chillo. All:<br />

Della Marra<br />

SPORTING ARIANO: Sebastiano,<br />

Panza, Squarcio, Castagnozzi,<br />

Sabatino, Senape, Albanese,<br />

Cuordoro, Costanzo, Panzone,<br />

Gargiulo (Lo Conte 30’st).<br />

A disp: Maraio, Lo Conte A. All:<br />

Caso<br />

MARCATURE: Manzo (12’,<br />

24’), Panzone (45’)<br />

AMMONITI: Senape, Chillo,<br />

Corsano.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

ALTRI<br />

SPORT<br />

Nel mirino<br />

<strong>del</strong> sodalizio<br />

biancoverde<br />

anche l’ala<br />

piccola croata<br />

di Cremona<br />

SPORT<br />

La firma <strong>del</strong> coach di Porto S. Giorgio prevista per la prossima settimana<br />

Pancotto, è quasi fatta<br />

Mercato: piace Peric<br />

AVELLINO - In casa Sidigas<br />

Scandone continuano le grandi<br />

manovre di mercato. A tenere<br />

banco è sempre il caso<br />

Pancotto. Il coach di Porto San<br />

Giorgio non si è ancora invontrato<br />

con la società per il rinnovo,<br />

ma nei prossimi giorni,<br />

entro metà settimana prossima,<br />

l’ex allenatore <strong>del</strong> Barcellona<br />

Pozzo di Gotto dpovrebbe<br />

mettere nero su bianco.<br />

Nelle scorse settimane la conferma<br />

di Pancotto sembrava<br />

scontata, poi la firma rinviata<br />

ha dato vita a voci su un possibile<br />

clamoroso ritorno in<br />

panca <strong>del</strong>l’ex “sindaco” Vitucci<br />

da Varese che avrebbe portato<br />

sotto braccio amnche<br />

Mike Green. Rumors affascinanti,<br />

ma che quasi sicuramente<br />

rimarranno tali. Sul taccuino<br />

<strong>del</strong>la dirigenza, intanto,<br />

si è scritto un altro nome:<br />

quello di Hrvoje Peric. Il 28enne<br />

nazionale croato, ala piccolo,<br />

è in uscita dalla Vanoli<br />

Cremona. La carriera <strong>del</strong> cestista<br />

croato: nel torneo 2000-<br />

2001 gioca con il KK Dubrovnik.<br />

Nel torneo successivo,<br />

2001-2002, è al Plastik Solin.<br />

Dal 2002 al 2008 gioca con lo<br />

Spalato.<br />

Le ultime 2 stagioni in Croazia,<br />

dal 2008 al 2010, le disputa<br />

con la maglia <strong>del</strong>lo Zadar.<br />

La prima parte <strong>del</strong>la stagione<br />

20<strong>09</strong>-2010 la gioca in Spagna<br />

nella Liga ACB con Málaga. In<br />

A ha giocato anche con la maglia<br />

di Treviso. Un giocatore<br />

che può di sicuro innalzare il<br />

tasso tecnico <strong>del</strong>la squadra.<br />

IN RICORDO DI GIACOMO -<br />

Un busto in ricordo di Giacomo<br />

Del Mauro. All’interno <strong>del</strong><br />

Palazzetto <strong>del</strong>lo Sport è stata<br />

esposta la figura in bronzo <strong>del</strong><br />

mai dimenticato atleta avellinese<br />

scomparso 25 anni fa.<br />

Alla cerimonia hanno preso<br />

parte il presidente <strong>del</strong>l’associazione,<br />

Rocco Fusco, il fratello<br />

di Giacomo, Mauro Del<br />

Mauro, il Presidente Regionale<br />

<strong>del</strong> Coni, Cosimo Sibilia e il<br />

<strong>del</strong>egato <strong>del</strong> Coni Avellino,<br />

Giuseppe Saviano.<br />

LA MANIFESTAZIONE<br />

Sportdays:<br />

esordio<br />

<strong>del</strong> 2°Torneo<br />

di scherma<br />

AVELLINO - Continua la manifestazione<br />

Sportdays in programma al<br />

campo Coni di via Tagliamento. Si<br />

parte alle 10 e 30 con la Pedal Go<br />

Kart:percorsi di destrezza a tempo.Alle<br />

ore 16 l’Orienteering, a cura<br />

<strong>del</strong>la FISO Avellino. Dalle ore 16<br />

alle 19 ecco i tornei di Minitennis, a<br />

cura <strong>del</strong>l’Avellino Tennis Academy.<br />

Sempre dalle 4 di pomeriggio fino<br />

alle 19.30, il 2°Torneo di scherma a<br />

cura <strong>del</strong>la Podjgym Avellino. Ci sarà<br />

sempre la baby dance ad allietare i<br />

più piccoli. Di sera, a partire dalle<br />

20, di scena lo Zumba.<br />

38<br />

MIRABELLA ECLANO<br />

Il campetto<br />

di calcio a 5<br />

dedicato<br />

a Sirignano<br />

MIRABELLA E.: Ieri pomeriggio allapresenza<br />

<strong>del</strong>l’Eclanese Calcio è stato<br />

inaugurato il nuovo campo di calcetto.<br />

La struttura di calcio a 5 è stata<br />

intitiolata alla memoria <strong>del</strong>l’indimenticato<br />

storico presidente <strong>del</strong>l’Eclanese,<br />

Ettore Sirignano, scomparso<br />

nel settembre scorso. Il campetto<br />

è stato omoloato secondo le ultime<br />

norme FIF. Grazie a finanziamenti<br />

regionali è stato sistemato anche<br />

la struttura calcisctisca <strong>del</strong> “Nuovo<br />

Lando D’Elia”. Viva soddisfazione<br />

da parte <strong>del</strong>l’assessore alle polisitche<br />

giovanili e allo sport, Antonio<br />

Sirignano.


CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

III CATeGORIA F/G 26^GIORNATA<br />

BAGNOLI IRPINO - Il Cione<br />

Grazia Bagnoli realizza un sogno.<br />

Il prossimo anno la squadra<br />

di mister Vincenzo Grieco<br />

militerà in Seconda Categoria.<br />

Obiettivo promozione centrato<br />

a pieni voti. Dopo il passo falso<br />

contro il Sant’Angelo, il Bagnoli<br />

si riscatta sbarazzandosi<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe f<br />

26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

S. R.VILLAMAINA - A. D. GNOCCHI OGGI<br />

C.G. BAGNOLI - GESUALDO B 3 - 2<br />

A. CASTELFRANCI - MONTEMARANO 4 - 2<br />

CASTELVETERE - R. CALABRITTANA 2 - 0<br />

MORRA DE S. - S. ANDREA DI CONZA 2 - 1<br />

V. CASTELVETERE - SANT'ANGELO OGGI<br />

RIPOSO: SCAND. CALCIO MONTELLA<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

C. GRAZIA BAGNOLI 56 24 17 5 2 55 20<br />

CASTELVETERE 54 24 16 6 2 70 27<br />

S. ANDREA DI CONZA 52 24 16 5 3 85 31<br />

MORRA D.S. 48 24 15 3 6 53 29<br />

MONTEMARANO 39 24 11 6 7 53 37<br />

R. CALABRITTANA 35 24 10 5 9 50 41<br />

SANT’ANGELO 34 23 10 4 9 53 40<br />

ATL. CASTELFRANCI 33 24 10 3 11 46 50<br />

SCANDONE CALCIO 32 23 10 2 11 41 38<br />

GESUALDO B (-1) 26 24 7 6 11 36 41<br />

S. R. VILLAMAINA 14 23 4 2 17 28 64<br />

V. CASTELVETERE 9 23 2 3 18 20 65<br />

A. DON GNOCCHI (-3) 1 23 1 1 21 21 122<br />

GIRONE F<br />

3 A 2 AL GESUALDO E LA TRUPPA DI GRIECO VINCE IL CAMPIONATO<br />

Cione Grazia: obiettivo raggiunto<br />

C.G. BAGNOLI 3<br />

GESUALDO B 2<br />

CIONE GRAZIA BAGNOLI: Di<br />

Capua, Nicastro, Cieri, Bettua<br />

(32’ Nigro G.), Gatta (23’ Meloro),<br />

Santoriello, Branca (18’<br />

Nigro V.), Santoriello A., Vivolo<br />

(18’ Labbiento), Bove,<br />

Dell’Angelo.<br />

A disp.: Nigro Gi., Nicastro,<br />

Di Mauro.<br />

All: Grieco Vincenzo.<br />

GESUALDO B: n.p.<br />

RETI: 16’ Gatta (CG), 17’<br />

Branca (CG), 32’ Nigro (CG).<br />

NOTE: Terreno di gioco in<br />

buone condizioni. Spettatori<br />

presenti sugli spalti 150 circa.<br />

Giornata calda e soleggiata.<br />

<strong>del</strong> Gesualdo, battuto 3 a 2 e<br />

soprattutto chiudendo il campionato<br />

in testa a quota 56, resistendo<br />

strenuamente all’accanito<br />

inseguimento <strong>del</strong> Castelvetere<br />

e <strong>del</strong> Sant’Andrea di<br />

Conza. Il Cione Grazia ha raggiunto<br />

un obiettivo che era nell’aria.<br />

Infatti dall’inizio <strong>del</strong><br />

campionato la squadra di mister<br />

Grieco ha sempre frequentato<br />

le zone alte <strong>del</strong>la classifica,<br />

alternandosi più volte, con<br />

il Castelvetere, il Morra e il<br />

Sant’Andrea, nelle prime tre posizioni.<br />

La cronaca <strong>del</strong>la gara: Il<br />

Gesualdo scende in campo con<br />

soli otto uomini.<br />

La gara perciò prende. Al 16’ i<br />

padroni di casa passano in vantaggio<br />

con il gol di Gatta che<br />

dopo un errore difensivo <strong>del</strong><br />

Gesualdo, intercetta la palla e<br />

batte il portiere.<br />

Passa soltanto un minuto e arriva<br />

il raddoppio, firmato da<br />

Branca, che su un assist di Gatta,<br />

controlla, si gira e batte il<br />

portiere indirizzando la palla<br />

nell’angolino. Al 32’ arriva il<br />

terzo gol marcato Bagnoli. Nigro,<br />

con una saetta dai trenta<br />

metri, supera il numero uno avversario<br />

direttamente da calcio<br />

piazzato.<br />

Dopo le due brevi parentesi <strong>del</strong><br />

Gesualdo, il match termina al<br />

60’ per l’infortunio di un giocatore<br />

ospite. Dopo due anni di<br />

Terza Categoria, il Bagnoli debutterà<br />

in Seconda. Un plauso<br />

particolare va all’allenatore<br />

Grieco che è riuscito in modo<br />

impeccabile a portare la squadra<br />

alla vittoria <strong>del</strong> campionato.<br />

Dopo la gara, abbracci e festa<br />

grande per tutti gli appassionati<br />

di calcio a Bagnoli.<br />

GIRONE F<br />

AI RAGAZZI DI LIMONE NON BASTA LA VITTORIA SULLA REAL CALABRITTANA<br />

Successo amaro per il Castelvetere<br />

CASTELVETERE 2<br />

R. CALABRITTANA 0<br />

CASTELVETERE: Picariello, Fede,<br />

Vena A., Follo R., Follo<br />

G.,Vena L., Vena M., Rizzo, Petruzzi,<br />

Meriano, Vena Mi. A disp.:<br />

Bello, Picardi, Vena C., Orecchio,<br />

Tro<strong>del</strong>la, Bocchino,<br />

D’Asaro. All: Limone Raffaele.<br />

REAL CALABRITTANA: Castagno,<br />

Lione, Di Popolo, Farella,<br />

Spatola, Luongo F., Mattia, Carluccio,<br />

Ficetola, Giovine, Napoliello.<br />

A disp.: Farella Pa.,<br />

Palmieri, Luongo G. All: Castagno<br />

Alessandro.<br />

RETI: 23’ Follo R., 26’ Lione<br />

(aut.).<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni. Spettatori accorsi<br />

sugli spalti circa 60. Giornata<br />

calda e soleggiata.<br />

CASTELVETERE - Vittoria senza<br />

gioia per il Castelvetere che<br />

nell’impegno interno, s’impone<br />

per due a zero sulla Real Calabrittana.<br />

Con il successo <strong>del</strong> Cione<br />

Grazia sul Gesualdo, che ha<br />

sancito la promozione in Seconda<br />

Categoria <strong>del</strong>la squadra di<br />

Bagnoli, sfuma purtroppo il sogno<br />

<strong>del</strong> Castelvetere, che ci ha<br />

creduto fino all’ultimo.<br />

Partita intensa, giocata con il<br />

cuore, dalla truppa di mister Limone,<br />

consapevole che tra le<br />

mura amiche si sarebbe potuto<br />

decidere il destino <strong>del</strong>la squadra.<br />

I padroni di casa non <strong>del</strong>udono<br />

le aspettative e danno il massimo<br />

dal primo minuto.<br />

Partono subito forte gli undici di<br />

Limone che al 23’ passano in<br />

vantaggio grazie alla rete di Follo,<br />

che sugli sviluppi di un corner<br />

è più lesto di tutti a piazzare<br />

la sfera alle spalle di Castagno.<br />

I padroni di casa mettono la<br />

quarta e al 26’ realizzano il raddoppio.<br />

La rete arriva sempre dopo<br />

gli sviluppi di un angolo, ma<br />

stavolta è la buona sorte a pre-<br />

miare i ragazzi <strong>del</strong> Castelvetere,<br />

aiutati dalla sfortunata autorete<br />

di Lione che involontariamente<br />

insacca nella propria porta.<br />

La Real non sta certo a guardare<br />

e al 45’ si rende pericolosa con<br />

Luongo che penetra in area, ma<br />

non trova nessuno ad assisterlo.<br />

Nella ripresa il ritmo di gioco cala<br />

e le squadre non riescono a<br />

rendersi pericolose, salvo qualche<br />

incursione dei locali che però<br />

non riescono a trovare la via <strong>del</strong><br />

gol.<br />

Gli undici di Limone si arroccano<br />

per difendere il risultato. L’ultimo<br />

sussulto arriva dai piedi di<br />

Petruzzi, neutralizzata dal pregevole<br />

intervento <strong>del</strong> numero uno<br />

<strong>del</strong>la Real, Castagno.<br />

CALCIO 39<br />

TeRzA cATeGORIA GIRONe G<br />

26^GIORNATA - <strong>09</strong>/<strong>06</strong>/<strong>2013</strong><br />

BISACCIA - ANTONIO SPIRITO 4 - 1<br />

S. NICOLA BARONIA - AQUILONIA OGGI<br />

APPENNINICA - CARIFE OGGI<br />

SP. ACCADIA - SP. SCAMPITELLA 2 - 3<br />

ANDRETTA - VALLESACCARDA OGGI<br />

ANZANO 1971 - VIS LACEDONIA<br />

RIPOSO: LUPI TREVICO<br />

BISACCIA - Finalmente siamo<br />

giunti all’epilogo di questo entusiasmante<br />

campionato. Dopo il<br />

secondo posto <strong>del</strong>l’anno scorso,<br />

la SSD Bisaccia <strong>del</strong> presidente Angelo<br />

Mitrione riesce nell’impresa.<br />

Squadra P.ti G V N P F S<br />

BISACCIA 57 24 18 3 3 56 21<br />

ANDRETTA 52 23 16 6 2 54 17<br />

AQUILONIA 49 23 15 4 4 66 31<br />

SP. ACCADIA 47 24 15 2 7 49 39<br />

S. NICOLA BARONIA 41 23 12 5 6 44 30<br />

CARIFE 31 23 8 7 8 41 45<br />

ANTONIO SPIRITO 29 24 8 5 11 37 37<br />

SP. SCAMPITELLA 25 24 7 4 13 42 55<br />

LUPI TREVICO 23 24 6 5 13 39 60<br />

APPENNINICA 19 23 5 4 14 42 67<br />

VALLESACCARDA (-1) 19 22 5 5 12 21 42<br />

VIS LACEDONIA 17 23 4 5 14 24 37<br />

ANZANO 15 23 3 6 14 18 50<br />

GIRONE G<br />

IL PRESIDENTE ANGELO MITRIONE: « FESTA GRANDE, TEAM ESEMPLARE»<br />

La SSD Bisaccia vola in Seconda<br />

BISACCIA 4<br />

ANTONIO SPIRITO 1<br />

SSD BISACCIA: Antolino, Perullo,<br />

De Gianni, De Guglielmo,<br />

Damiano, Balascio, Lo<br />

Priore, La Penna, Ciani, Macina,<br />

Tanga. A disp.: De Luca,<br />

Gentile, Tanga G., Gentile M.,<br />

Grippo, Morano, Massa.<br />

All: Bonavitacola Gianni.<br />

ANTONIO SPIRITO:Fuschetto,<br />

Fortuna, Urbano, Fortuna E.,<br />

Caggiano, Fortuna S., D’Annunzio,<br />

Pagnotta, Cirasella, Rinaldi,<br />

Pezzillo. A disp.: rorro,<br />

buglione, pandiscia, borea.<br />

All: Capobianco Antonio.<br />

RETI: 35’ Caggiano (AS), 44’ lo<br />

priore (B), 5’st Tanga (B), 38’st<br />

Massa (B), 40’st Massa (B),<br />

38’st.<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni. Giornata calda<br />

e soleggiata. Grande coreografia<br />

dei tifosi <strong>del</strong> Bisaccia. Spettatori<br />

presenti sugli spalti più<br />

di 1000.<br />

La compagine rossoblu chiude in<br />

bellezza, rifilando quattro reti all’Antonio<br />

Spirito. Gli ospiti giungono<br />

a Bisaccia agguerriti e determinati<br />

con lo scopo di rendere<br />

la vita difficile agli undici di mister<br />

Bonavitacola. Il primo tempo<br />

è giocato a grande ritmo da entrambe<br />

le formazioni. A sbloccare<br />

il risultato è la rete di Caggiano,<br />

che porta in vantaggio gli ospiti.<br />

I locali non si fanno intimorire<br />

dallo svantaggio e quasi allo scadere<br />

<strong>del</strong> primo tempo acciuffano<br />

il pari con Lo Priore che segna<br />

con una pregevole staffilata dal limite.<br />

Al 5’ <strong>del</strong>la ripresa arriva il<br />

sorpasso rossoblu firmato da Tanga.<br />

I padroni di casa si rendono<br />

più volte pericolosi e sono sfortunati<br />

quando in un assedio alla<br />

porta avversaria si vedono negare<br />

il gol da quattro legni nel giro<br />

di pochi secondi. Al 20’ altra traversa<br />

di Tanga che centra il montante<br />

con una staffilata dal limi-<br />

te. Al 38’Massa mette al sicuro il<br />

risultato con una bordata da fuori<br />

area. A calare il poker per i rossoblu<br />

è Macina che prende palla<br />

a centrocampo, salta due giocatori,<br />

e dal limite lascia partire una<br />

conclusione imprendibile per<br />

l’estremo difensore avversario. A<br />

fine gara esplode la festa dei tifosi<br />

bisaccesi. Il presidente Angelo<br />

Mitrione: «Voglio ringraziare i<br />

tifosi che ci hanno sostenuto per<br />

tutto il campionato. Sono stati<br />

l’arma in più. Ci hanno saputo incoraggiare<br />

anche nei momenti difficili<br />

che pure ci sono stati. Stesso<br />

discorso per tutto lo staff direttivo,<br />

che è stato sempre presente ed<br />

infine, un grazie di cuore lo devo<br />

a tutti i ragazzi che sono stati esemplari:<br />

hanno vissuto un anno<br />

basato su tanti sacrifici. Un ringraziamento<br />

particolare va al mister,<br />

l’artefice di questo splendido<br />

traguardo, insieme a tutti gli sponsor».<br />

Francesco De Risi<br />

GIRONE G<br />

IL TEAM DI MISTER FLAMMIA BATTE 3 A 2 LO SPORTING ACCADIA<br />

Sp.Scampitella corsara in Puglia<br />

SP. ACCADIA 2<br />

SP. SCAMPITELLA 3<br />

SPORTING ACCADIA: Scisco,<br />

Scopese, Pedano, Francavilla,<br />

Micucci, Mirabella M., Russo,<br />

Marinaccio, De Cotis, De Rosa,<br />

Mirabella G. A disp.: Di Miscio,<br />

Iacullo. All: Palatella Romano.<br />

SPORTING SCAMPITELLA: De<br />

Paola, Di Gregorio, Rinaldi,<br />

Flammia F., Giannetta, Nuzzo,<br />

Annicchiarico, Lanza, Fino,<br />

Flammia N. All: Flammia Michele.<br />

RETI: 15’De Rosa(SA), 2’st<br />

Flammia N.(SS), 20’st Mirabella<br />

G.(SA), 30’ Nuzzo (SS), 45’st<br />

Flammia N. (SS).<br />

NOTE: Terreno di gioco in buone<br />

condizioni. Giornata calda<br />

e soleggiata. Spettatori presenti<br />

circa 50.<br />

SANT’AGATA DI PUGLIA - Nonostante<br />

sia sceso in campo in dieci<br />

uomini, lo Sporting Scampitella<br />

riesce ad imporsi sullo Sporting Accadia<br />

per 3 a 2, e ad uscire corsaro<br />

dalla trasferta pugliese. Gara<br />

molto combattuta. Primo tempo<br />

dominato dai locali che passano in<br />

vantaggio al 15’ con De Rosa. Primo<br />

tempo che termina con il vantaggio<br />

dei padroni di casa, e con le<br />

squadre che si dirigono negli spogliatoi.<br />

Al 2’ <strong>del</strong>la ripresa Nicola<br />

Flammia pareggia i conti con un<br />

ottimo rasoterra, su lancio di Lanza.<br />

Al 20’ sorpasso <strong>del</strong>l’Accadia:<br />

Micucci ruba palla sulla trequarti,<br />

la serve a Mirabella che trafigge De<br />

Paola.<br />

Il pareggio degli ospiti arriva dieci<br />

minuti più tardi e porta la firma di<br />

Nuzzo che dopo aver saltato due<br />

uomini, lascia partire una gran<br />

staffilata da fuori che si infila nel<br />

set. Al 45’ lo Scampitella fa il colpaccio,<br />

mettendo a segno la terza<br />

marcatura nata da una bella giocata<br />

ancora di Nicola Flammia,<br />

che salta due uomini e di sinistro<br />

piazza la palla sotto la traversa.<br />

A BISACCIA<br />

AGGRESSIONE SUGLI SPALTI,<br />

L’ANDRETTA PROTESTA<br />

Un increscioso episodio si sarebbe verificato<br />

a Bisaccia durante la partita <strong>del</strong>la squadra locale<br />

che valeva la promozione in Seconda<br />

Categoria. Alcuni dirigenti e giocatori <strong>del</strong>la<br />

Polisportiva Andretta si sono recati a Bisaccia<br />

per assistere al match. Durante l’incontro<br />

però, un giocatore <strong>del</strong>l’Andretta, Pasquale<br />

D’Ascoli, sugli spalti, sarebbe stato aggredito,<br />

secondo la denuncia <strong>del</strong>lo stesso, da un<br />

calciatore <strong>del</strong> Bisaccia, che in quel momento<br />

si trovava in panchina. Il giocatore avrebbe<br />

abbandonato il bordo campo e sarebbe<br />

salito sugli spalti per aggredire il bomber <strong>del</strong>la<br />

squadra rivale in campionato.<br />

In una nota dei dirigenti <strong>del</strong>l’Andretta si legge:<br />

«Siamo rammaricati per ciò che è accaduto<br />

nell’impianto sportivo di Bisaccia. Un<br />

nostro tesserato è stato aggredito da un giocatore<br />

<strong>del</strong> Bisaccia, e ha dovuto far ricorso alle<br />

cure dei sanitari <strong>del</strong>l’ospedale di Sant’Angelo<br />

dei Lombardi. Il nostro giocatore stava assistendo<br />

in modo civile e pacifico alla gara tra<br />

il Bisaccia e l’Antonio Spirito. Questa non è<br />

sportività, al di là dei risultati che possono<br />

giungere dal campo».

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