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Storia del San Luigi - Istituto San Luigi

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Rossi, Sebastiano Rocca, Giuseppe Giuffrida, Rosario Pavone, Michele Vasta, Antonino Caramma,<br />

Giuseppe Cannavò, Salvatore Miller, Giuseppe Visalli, Rosario Cannavò.<br />

Nel 1927 il direttore fratel <strong>Luigi</strong> comincia ad avere gravi disturbi alla vista ed è costretto a<br />

lasciare spesso la Comunità per visite e cure in Continente, sostituito con «missione temporanea»<br />

da fratel Mauro e da fratel Cassiano (già <strong>del</strong>la Casa di Catania).<br />

Alla scuola, i nuovi alunni sono, fra gli altri, Francesco Amico, Biagio Bella, Francesco Figuera,<br />

Ettore Violante, Antonino Valerio, Michele Calì, Gaetano Madaudo, Salvatore Pittera, Alfio<br />

Samperi, Rosario Borzì, Nicola Patanè.<br />

Memorabile la gita all'Alcantara con le auto messe a<br />

disposizione (con relativi autisti) dai signori Figuera,<br />

Rossi Cardillo ed altri.<br />

Nel giugno <strong>del</strong> 1928 la speranza che fratel <strong>Luigi</strong><br />

possa recuperare la vista è esclusa dai medici, che<br />

prescrivono assoluto riposo. Il direttore parte per Roma<br />

salutato con estrema tristezza dai Confratelli.<br />

Il 28 settembre giunge per sostituirlo nella carica<br />

l'amato fratel Francesco (Maynart), già direttore dal<br />

1912 al 1923.<br />

Subito il nuovo direttore dà il massimo impulso<br />

all'Oratorio: i 115 ragazzi presenti al suo arrivo<br />

diventano 220 in dicembre. La domenica, alle otto <strong>del</strong><br />

mattino, in attesa <strong>del</strong>la santa messa, il cortile brulica di<br />

ragazzi. Vengono da ogni parte <strong>del</strong>la città, affluiscono<br />

specialmente dai quartieri più popolari. Per essi mons.<br />

Pasquale Pennisi aveva speso energie e denaro.<br />

Fratel Francesco ne prosegue l'opera. Egli è là ad<br />

abbracciare, con il suo occhio sagace di educatore e il<br />

suo cuore di figlio di <strong>San</strong> Giovanni Battista, le frotte di<br />

ragazzi vocianti e festosi, ne studia l'indole, ne provoca,<br />

con la preghiera e la passione <strong>del</strong>la fede, le aperture <strong>del</strong><br />

cuore verso i disegni di Dio.<br />

Suona la campana: è l'ora <strong>del</strong>la messa. I ragazzi si raggruppano secondo le classi <strong>del</strong> catechismo<br />

e si recano nel salone, nel cui fondo, dall'altro lato <strong>del</strong> palco, spicca l'altare, sfavillante di luci, con<br />

la statua sorridente <strong>del</strong>l'Immacolata Concezione. L'altro appuntamento è nel pomeriggio per il<br />

catechismo. Ai vari gruppi il catechismo è impartito da ragazzi più grandicelli, chiamati al compito<br />

di catechisti. Ascoltata la «Dottrina», si torna in salone per la benedizione eucaristica. Dopo, viene<br />

rinchiuso l'altare con la portiera mobile, le spalliere dei banchi vengono rivoltate verso il teatro,<br />

dove ha luogo a volte anche l'opera dei pupi.<br />

Il doposcuola viene invece tenuto da fratel Sisto, e conta sino a 29 alunni, dei quali undici <strong>del</strong><br />

Regio Ginnasio. In ottobre, l'anno scolastico si apre con 71 alunni. Poi diventano 109 e nel<br />

pomeriggio sono 124.<br />

L'11 dicembre muore il cardinale Francica Nava, e il direttore e un fratello si recano a Catania<br />

per i funerali. Il 13 dicembre i fratelli Pennisi di Floristella versano 20.500 lire al direttore, quale<br />

parte <strong>del</strong> capitale destinato per la Fondazione <strong>del</strong>l'Oratorio. La somma viene inviata alla Comunità<br />

di Benevento che, nei momenti difficili, aveva fatto un prestito a quella di Acireale. Tra i nuovi<br />

alunni sono Claudio Trovato (poi sacerdote), Alfio Leotta, Venerando Cavallaro, Alfredo Pisano,<br />

Rosario Scaccianoce, Mario Musmeci, Angelo Grassi, Mario Figuera, Antonio Politi. quanti altri!<br />

Nel marzo <strong>del</strong> 1929 l'Oratorio vede 754 ragazzi alla messa domenicale, in maggio sono 914 alla<br />

messa e 1064 al catechismo! La crisi economica che travaglia il Paese genera estrema povertà nelle<br />

famiglie <strong>del</strong>le classi meno abbienti. 1 ragazzi sono ora attratti nell'Oratorio oltre che dalla assenza<br />

assoluta di svago nelle proprie famiglie per quello che l'Oratorio dà: non soltanto per il panino o il<br />

vestito dismesso che si distribuisce ogni tanto.<br />

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