Storia del San Luigi - Istituto San Luigi
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Alla morte <strong>del</strong> fondatore, avvenuta il 7 aprile 1719, la congregazione conta già 23 scuole. (Oggi<br />
essa è diffusa in tutto il mondo ed i Fratelli lavorano in 1.400 istituzioni diverse sparse in 83<br />
nazioni).<br />
Il 24 maggio 1900 Papa Leone XIII proclamerà santo il fondatore e nel 1950 Pio XII lo designerà<br />
patrono degli educatori.<br />
* * *<br />
Don Pasquale Pennisi, dunque, rimane favorevolmente colpito dai Fratelli e pensa all'Oratorio<br />
acese. Ne parla con il padre gesuita Emanuele De Caro suo antico precettore, il quale gli suggerisce<br />
di prendere contatti con la Congregazione dei Fratelli, che ha già due Comunità in Sicilia, quelle di<br />
Noto e di Catania. Scrive parecchie lettere alla Casa Madre; ma passa il tempo e non arriva risposta.<br />
Don Pasqualino però non desiste. Nel marzo <strong>del</strong> 1908, va a Roma e, facilitato dalle conoscenze<br />
<strong>del</strong>la sua famiglia, chiede e udienza a Pio X.<br />
Al Papa esprime il desiderio di migliorare il suo Oratorio<br />
festivo, mostra qual è il suo ideale per l'avvenire. Dice di<br />
avere scritto al superiore generale dei Fratelli, ma senza<br />
ricevere risposta.<br />
Pio X ascolta attentamente, ammira in cuor suo quel<br />
giovane sacerdote che lavora con tanto zelo ed entusiasmo, e<br />
lo rassicura <strong>del</strong> suo interessamento.<br />
Pochi giorni dopo, il Procuratore generale dei Fratelli <strong>del</strong>le<br />
Scuole Cristiane viene chiamato in Vaticano. Il <strong>San</strong>to Padre,<br />
dopo aver esposto i fatti e le richieste che provengono da<br />
Acireale, conclude così: «Vogliamo sperare che la parola <strong>del</strong><br />
Papa sarà ascoltata».<br />
Quella «parola», dà presto i suoi frutti: in Francia si<br />
occupano immediatamente di scegliere i «Fratelli» da inviare<br />
ad Acireale. Nel maggio <strong>del</strong> 1908 giunge nella nostra città<br />
fratel Dionigi, direttore <strong>del</strong> Collegio S. <strong>Luigi</strong> di Noto, inviato<br />
dai Superiori per un sopralluogo alla Casa che dovrebbe<br />
ospitare la nuova Comunità. La visita dà esito positivo.<br />
Lunedì 12 ottobre 1908 giungono i Fratelli ad Acireale.<br />
Sono quattro: il Direttore fratel Giocondo (Soulerin) che viene<br />
trasferito dalla Comunità degli Artigianelli di Roma; il vice direttore fratel Andrea (Bazzalla)<br />
proviene dagli «Artigianelli» di Genova; fratel Emilien (Colonna) dalla Comunità di Noto e fratel<br />
Thomas (Cassagnes) da Catania.<br />
Il fondatore <strong>del</strong>l'Oratorio, don Pasquale Pennisi, va a riceverli alla Stazione ferroviaria, e con la<br />
carrozza li conduce all'Oratorio, già preparato per ospitarli. I sacerdoti che ne hanno avuto sino a<br />
qualche giorno prima la cura si sono discretamente ritirati insieme con il direttore don Vincenzo<br />
Valastro. Resta solo il can. Salvatore Finocchiaro, quale cappellano.<br />
Giunti in via Galatea, alla porta <strong>del</strong>la Casa, don Pasqualino, con gesto squisito, fa aprire la porta<br />
ai Fratelli stessi, ai quali ha consegnato la chiave. Così fa con le chiavi di tutte le altre porte<br />
<strong>del</strong>l'Oratorio. Scende poi nel giardino, raccoglie un po' di verdura e la offre ai Fratelli, quali nuovi<br />
responsabili <strong>del</strong>la Casa. Infine con gli occhi pieni di gioia e di commozione si allontana.<br />
Terminate tali formalità, i Fratelli si radunano allora nella sala comune e letta l'«ubbidienza» (il<br />
documento che contiene la nomina dei Superiori), recitano il Veni Creator, l'invocazione a <strong>San</strong><br />
Giovanni Battista de La Salle, all'Immacolata, a <strong>San</strong> Giuseppe e a <strong>San</strong>ta Venera patrona di Acireale.<br />
Questo il testo <strong>del</strong>la Convenzione tra don Pasquale Pennisi e l'<strong>Istituto</strong> dei Fratelli <strong>del</strong>le Scuole<br />
Cristiane, sottoscritto il 12 ottobre 1908:<br />
«Art. I - Il Rev.mo Padre Don Pasquale Pennisi dei Baroni di Floristella affida all'<strong>Istituto</strong> dei<br />
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