SPECIALE MoToGP GP di Jerez 34 35
Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine » Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o Periodico elettronico di informazione motociclistica Pedrosa vince il GP di Spagna, Rossi 4° di Giovanni Zamagni | Pedrosa vince in sol<strong>it</strong>aria. Sorpasso da brivido con spallata di Marquez su Lorenzo all’ultima curva. Rossi quarto a quasi nove secondi T rionfo di Dani Pedrosa, con Marc Marquez secondo e Jorge Lorenzo terzo, dopo un discusso contatto all’ultima curva – da giovedì beffardamente denominata “Jorge Lorenzo” -, del tutto simile a quello tra Valentino Rossi e Sete Gibernau nel 2005. Solo quarto, staccato, Rossi, addir<strong>it</strong>tura ottavo Andrea Dovizioso. Mentre Pedrosa, dopo una splendida cavalcata sol<strong>it</strong>aria, tagliava il traguardo, vincendo mer<strong>it</strong>atamente sulla “sua” pista, alle sue spalle, alla curva Lorenzo accadeva quello che era già successo tra Rossi e Gibernau nel 2005: in questo caso, davanti c’era Jorge, apparentemente con un discreto vantaggio, ma Marc ci ha provato ugualmente, forzando oltremodo la staccata. Così facendo, Marquez è entrato e a quel punto il contatto è stato inev<strong>it</strong>abile, perché Lorenzo ha comunque chiuso la traiettoria per fare la curva. Sorpasso regolare? Manovra sporca? Come era già successo nel 2005, si discuterà all’infin<strong>it</strong>o sulla sportellata di Marquez a Lorenzo – perché tale è – ma il mio primo giudizio a caldo – quindi può essere rivisto – è che il sorpasso ci sta, non è stato così esagerato. “Non dico niente di quanto successo all’ultima curva: magari a freddo, ma adesso no” ha commentato duro Lorenzo dopo aver rifiutato la mano del rivale. “Nell’ultimo giro ho dato il 110%, mi spiace per Lorenzo. Ma le gare sono così e anche Rossi aveva fatto così con Gibernau” è stata la replica del giovane campione, che, ormai è chiaro, non ha nessun timore riverenziale per nessuno. ATTACCHI FURIBonDI Mentre Pedrosa andava in fuga dopo aver conquistato il comando al sesto giro, tra Lorenzo e Marquez accadeva di tutto, con Marc che in almeno tre occasioni aveva rischiato di tamponare il rivale alla staccata della “Dry Sack”. Poi, lo spagnolo della Honda si era un po’ calmato, ma nei giri finali si è rifatto sotto e in quello conclusivo ha tentato il tutto per tutto, prima finendo un po’ largo alla sol<strong>it</strong>a “Dry Sack”, poi al tornantino finale, effettuando un sorpasso che sa veramente di beffa. Con il secondo posto, Marquez mantiene la testa della classifica, con tre punti di vantaggio su Pedrosa e 4 su Lorenzo, in un campionato sempre meno mondiale e sempre più “spagnolo”. PEDRoSA, CHE GRAnDE Dopo aver preso paga nei due primi GP, Pedrosa è arrivato a Jerez con tutto da perdere e mille pressioni, che però ha gest<strong>it</strong>o al meglio in prova e, soprattutto, in gara, dimostrando tutto il suo valore: per reagire così bisogna essere veramente forti, sia nella guida sia nella testa. Così, in tre gare abbiamo il terzo vinc<strong>it</strong>ore differente, per un campionato davvero equilibrato, anche se, purtroppo, “mononazione”. RoSSI, MInIMo SInDACALE Opaca prestazione di Rossi, che ha chiuso quarto a 8”914 dalla vetta: il risultato, in se stesso, <strong>Moto</strong>GP non è così negativo, ma è preoccupante che Valentino non sia mai stato in gara. E, come è già successo negli ultimi due anni in Ducati, Rossi fatica troppo nelle fasi iniziali della gara, mentre da metà GP in poi gira con il tempo dei migliori: c’è molto da lavorare. DISASTRo DovIZIoSo Male la Ducati e, in particolare, Andrea Dovizioso, che ha preso paga dal compagno di squadra, non al meglio della condizione per un dolore alla mano, finendo di poco davanti al collaudatore Michele Pirro: su una pista che odia, Andrea non ha ripetuto le belle prestazioni dei GP precedenti. A terra Andrea Iannone, caduto al quarto giro mentre era quarto. Martedì Andrea verrà operato al braccio destro dal professo Myr per risolvere un problema di indurimento degli avambracci. L’intervento non gli impedirà di correre a Le Mans. I PRIMI CoMMEnTI Pedrosa: “Lorenzo era veloce nei primi giri, ma sono riusc<strong>it</strong>o a stargli dietro. Ho visto che potevo fare un po’ meglio, sono andato al comando, ma mi sono tenuto un po’ di margine per non consumare troppo le gomme. Alla fine avevo un buon vantaggio, l’ho amministrato e ho ottenuto una v<strong>it</strong>toria fondamentale”. Marquez: “La mia intenzione non era appoggiarmi a Lorenzo, volevo passarlo pul<strong>it</strong>o. In precedenza ero fin<strong>it</strong>o un po’ lungo, mentre per l’ultima curva aveva studiato il video del sorpasso tra Rossi e Gibernau e anche altri: era giusto provarci. Lorenzo è un grande pilota, ma è un sorpasso di gara. Mi spiace che adesso sia così arrabbiato, ma lo sarei anch’io se avessi perso il secondo posto… Manovre così in <strong>Moto</strong>2 se ne vedono a tutte le gare”. Lorenzo: “E’ successo questo, adesso non ne voglio parlare: a caldo dici cose sbagliate. Forse, se avessi saputo che era così vicino, avrei fatto qualcosa di diverso”. 36 37