repubblica italiana in nome del popolo italiano - La Privata Repubblica
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motivazione <strong>del</strong>l'impugnata sentenza quello che avevano già prospettato nei motivi di appello, e<br />
cioè che entrambi erano stati vittime dei servizi di sicurezza, <strong>in</strong>teressati ad occultare responsabilità<br />
di altri soggetti.<br />
Il rilievo è, <strong>in</strong>nanzi tutto, smentito dal fatto che l'accertamento <strong>del</strong>le responsabilità di Fioravanti<br />
Giuseppe Valerio e di Mambro Francesca è stato conseguente all'utilizzazione di numerose fonti<br />
probatorie, nessuna <strong>del</strong>le quali è oggettivamente riconducibile all'attività <strong>in</strong>vestigativa dei servizi di<br />
sicurezza.<br />
Inoltre, già nella sentenza di primo grado il problema, sollevato dalla difesa degli imputati, era stato<br />
esam<strong>in</strong>ato e già <strong>in</strong> quella sede si era accertato che tutta l'operazione di "depistaggio" <strong>del</strong> Sismi era<br />
diretta ad allontanare i sospetti sui gruppi <strong>del</strong>la destra eversiva operanti <strong>in</strong> Italia, per concentrarli<br />
sulle piste <strong>in</strong>ternazionali: e siffatta conclusione è stata motivatamente recepita dall'impugnata<br />
sentenza. Infatti nessuna <strong>in</strong>dicazione specifica, né tanto meno <strong>in</strong>diretta, suscettibile di appropriate<br />
conferme, era stata mai prospettata dal Sismi <strong>in</strong> quella direzione, anzi, non a caso era stato escluso il<br />
co<strong>in</strong>volgimento dei N.A.R. perché ciò rappresentava una condizione essenziale per rendere<br />
verosimile l'artificiosa ipotesi che era stata accreditata dall'espediente temerario al quale si era fatto<br />
ricorso, e cioè verso la collocazione ed il successivo ritrovamento <strong>del</strong>la valigia carica di esplosivo<br />
sul treno Taranto-Milano. Vero è che la <strong>in</strong>formativa <strong>del</strong> Sismi co<strong>in</strong>volgeva anche esponenti italiani<br />
<strong>del</strong> terrorismo di destra: ma trattavasi di mendaci <strong>in</strong>formazioni, tali rivelatesi non appena l'autorità<br />
giudiziaria bolognese poté svolgere le sue <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i: Giorgio Vale non era mai stato<br />
nell'appartamento di Via Rizzo, ad Imperia, né aveva acquistato i biglietti r<strong>in</strong>venuti <strong>in</strong> quella<br />
valigia. Pertanto, aver <strong>in</strong>dicato Vale quale autore possibile <strong>del</strong>la strage non significava affatto voler<br />
co<strong>in</strong>volgere Valerio Fioravanti, perché <strong>in</strong> tal caso si sarebbe dovuto scegliere una <strong>in</strong>dicazione di<br />
fatti o circostanze capaci di resistere almeno ad una prima, sommaria verifica <strong>in</strong>vestigativa.<br />
Viceversa, accreditava l'ipotesi che il depistaggio che i servizi di sicurezza avevano effettuato<br />
favorisse Fioravanti ed il gruppo che a questi faceva capo, il fatto che il M.A.B. r<strong>in</strong>venuto <strong>in</strong> quella<br />
valigia proveniva, secondo le rivelazioni di Maurizio Abbat<strong>in</strong>o, da Massimo Carm<strong>in</strong>ati, cioè da un<br />
personaggio <strong>del</strong>la cosiddetta "banda <strong>del</strong>la Magliana" che aveva rapporti con i fratelli Fioravanti e<br />
con Gilberto Cavall<strong>in</strong>i: la stessa realizzazione <strong>del</strong>la calunnia era stata resa possibile, nella sua<br />
conclusiva manifestazione, dal soccorso di chi aveva tutto l'<strong>in</strong>teresse aff<strong>in</strong>chè quell'opera di<br />
depistaggio riuscisse nelle f<strong>in</strong>alità che i suoi artefici speravano di conseguire.<br />
Né può affermarsi, come hanno sostenuto i ricorrenti, che s<strong>in</strong>tomatica <strong>del</strong>la falsità <strong>del</strong>le<br />
dichiarazioni di Massimo Sparti e <strong>del</strong> co<strong>in</strong>volgimento dei servizi di sicurezza nelle accuse a<br />
Fioravanti e Mambro era la circostanza dallo Sparti riferita, e cioè che Fioravanti avrebbe rivelato<br />
che la matt<strong>in</strong>a <strong>del</strong> 2 agosto 1980, per non farsi riconoscere, aveva girato per le strade di Bologna<br />
dopo aver avuto l'accortezza di vestirsi <strong>in</strong> modo da sembrare un turista tedesco o un altoates<strong>in</strong>o:<br />
secondo la nota <strong>in</strong>formativa <strong>del</strong> Sismi, tedeschi erano coloro che avevano trasportato quell'esplosivo<br />
che era stato r<strong>in</strong>venuto il 13.1.1981 e che doveva servire per altri attentati sui treni, sicché<br />
Fioravanti aveva scelto il travestimento meno appropriato per sottrarsi al rischio di una possibile<br />
identificazione.<br />
II rilievo prospettato dalla difesa non tiene conto di un fatto essenziale, e cioè che le rivelazioni fatte<br />
da Fioravanti allo Sparti risalgono al 4 agosto 1980, mentre l'operazione che si concluse con il<br />
ritrovamento di quella valigia risale al 13.1.1981, sicché nessun collegamento tra le due vicende è<br />
proponibile nell'ottica prospettata dalla difesa e d'altronde, secondo la rappresentazione fatta da<br />
Fioravanti a Sparti sugli accorgimenti usati per non farsi riconoscere, quella misura, e cioè vestirsi<br />
<strong>in</strong> modo da sembrare un turista, quale che fosse la sua apparente provenienza, era l'unico mezzo di<br />
cui l'imputato <strong>in</strong> quel momento, poteva disporre, per limitare i rischi di un possibile riconoscimento.<br />
<strong>La</strong> sentenza impugnata non si è neppure sottratta all'onere di verificare se la personalità dei due<br />
imputati ricorrenti era compatibile con la partecipazione a quel <strong>del</strong>itto e con il comportamento<br />
successivo: ha verificato quale esperienza professionale, <strong>in</strong> attentati e gravi <strong>del</strong>itti, avesse acquistato<br />
Valerio Fioravanti e quale rapporto di collaudata e fe<strong>del</strong>e collaborazione avesse sempre a lui offerto