tutte le testimonianze su nuccia - NucciaTolomeo.it
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OMELIA DELL’ARCIVESCOVO ANTONIO CILIBERTI Doc. 79<br />
Nella ce<strong>le</strong>brazione eucaristica del settimo convegno – Chiesa del Monte – 26 gennaio 2011<br />
Con grande affetto io vi saluto nel Signore in questo giorno così bello, nel qua<strong>le</strong><br />
vogliamo commemorare, dopo 14 anni della <strong>su</strong>a dipart<strong>it</strong>a, la carissima Nuccia Tolomeo,<br />
nostra sorella che, con dign<strong>it</strong>à, ci ha preceduto nella fede e nella testimonianza di essa. Questo<br />
saluto cordia<strong>le</strong> e fraterno è per tutti voi; giunga a tutti i figli della nostra c<strong>it</strong>tà e, in maniera<br />
particolare, agli amici di Nuccia.<br />
Ma consent<strong>it</strong>emi che questo saluto abbia ancora accenti di particolari grat<strong>it</strong>udine nei<br />
confronti, innanz<strong>it</strong>utto, del carissimo Padre Pasqua<strong>le</strong>, che zela con passione apostolica la<br />
bontà di questo singolare processo.<br />
Siamo qui, intorno a una singolare figura, la carissima Nuccia, per cui tutti siamo<br />
impegnati a sostenere il processo della <strong>su</strong>a beatificazione, e quindi, in una prospettiva di<br />
speranza, il processo della <strong>su</strong>a canonizzazione. Guardare ai nostri fratelli che ci hanno<br />
preceduti nella fede sostanzialmente cosa vuol dire per noi? La risposta a questo interrogativo<br />
l’attingiamo in maniera pregnante innanz<strong>it</strong>utto nel libro santo. Quando il libro sacro dice che<br />
Dio è tre volte santo vuol dire precisamente questo: che Egli è la sant<strong>it</strong>à. In Cristo possiamo<br />
cogliere la perfezione della sant<strong>it</strong>à. Egli è tre volte santo. Dunque noi saremo santi in mi<strong>su</strong>ra<br />
in cui rassomiglieremo sempre più a Gesù Cristo, in mi<strong>su</strong>ra in cui ci identificheremo a Lui, o<br />
meglio ancora, come insegna l’apostolo, in mi<strong>su</strong>ra in cui ci cristificheremo. Il santo, allora, è<br />
colui che nella semplic<strong>it</strong>à della <strong>su</strong>a v<strong>it</strong>a ripropone la stessa sant<strong>it</strong>à di Cristo. Ve lo auguro a<br />
tutti: la sant<strong>it</strong>à è la final<strong>it</strong>à natura<strong>le</strong> della nostra v<strong>it</strong>a. Perché l’uomo possa dare un senso<br />
compiuto alla <strong>su</strong>a quotidiana esistenza dovrà essere davvero santo. E’ la sant<strong>it</strong>à che da senso<br />
compiuto alla nostra v<strong>it</strong>a umana. Allora noi daremo un senso autentico alla nostra quotidiana<br />
esistenza in mi<strong>su</strong>ra in cui riproporremo, nella povertà della nostra carne, il Cristo vivo nella<br />
perfezione della <strong>su</strong>a sant<strong>it</strong>à.<br />
Su questo concetto fondamenta<strong>le</strong> proiettiamo la figura di questa nostra sorella, la<br />
carissima Nuccia. Ella è la proposta incarnata della sant<strong>it</strong>à di Cristo nella povertà della<br />
<strong>su</strong>a v<strong>it</strong>a. Ella per fare questo, innanz<strong>it</strong>utto ha dovuto s<strong>le</strong>gare la <strong>su</strong>a quotidiana esistenza dal<strong>le</strong><br />
grinfie del<strong>le</strong> cose caduche e contingenti di quaggiù, che rendono meschina e assai povera la<br />
nostra esistenza. Si è liberata dal <strong>le</strong>game con <strong>le</strong> creature, si è liberata dall’involucro materia<strong>le</strong><br />
del <strong>su</strong>o essere umano, dal <strong>su</strong>o corpo segnato e, <strong>su</strong>lla esemplar<strong>it</strong>à di Cristo, in maniera<br />
crocifissa, ha vis<strong>su</strong>to con intens<strong>it</strong>à la <strong>su</strong>a relazione di ver<strong>it</strong>à e di amore con Gesù. Ha accolto<br />
Cristo nel mistero della <strong>su</strong>a v<strong>it</strong>a come il Verbo di Dio che si è fatto carne, come reincarnata<br />
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