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tutte le testimonianze su nuccia - NucciaTolomeo.it

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che ‘il dolore e la morte non sono l'ineluttabi<strong>le</strong> sorte dell'uomo', (come taluni credono), né un<br />

castigo di Dio, bensì la 'via stretta' che conduce al paradiso; perciò, mezzi di santificazione e<br />

di grazia offerti a tutti dal Padre, perché ciascuno mer<strong>it</strong>i, attraverso la prova, il premio eterno.<br />

Infatti, il dolore e la morte sono entrati nel mondo a causa del peccato. Dio li ha<br />

redenti, ma non li ha abol<strong>it</strong>i, perché rispetta la libertà dell'uomo, creato a <strong>su</strong>a immagine e<br />

somiglianza.<br />

Nuccia intuì che queste ver<strong>it</strong>à di fede vanno conosciute, accettate e vis<strong>su</strong>te da ogni<br />

uomo, perché "la v<strong>it</strong>a non potrà mai essere comp<strong>le</strong>tamente felice, non essendo il paradiso, né<br />

comp<strong>le</strong>tamente infelice, perché ne è la via". La v<strong>it</strong>a è per tutti dono gratu<strong>it</strong>o di Dio e reca in<br />

sé un dovere da compiere, una missione da portare avanti, perché non c'è premio senza<br />

impegno, non c'è gioia senza dolore. Nella chiesa, pertanto, ognuno ha una funzione<br />

insost<strong>it</strong>uibi<strong>le</strong>, ciascuno una <strong>su</strong>a vocazione, armonizzata con quella di tutti gli altri membri; e<br />

tutti traggono identica v<strong>it</strong>a dall'unione con Cristo. Ognuno è cristiforme. Nes<strong>su</strong>no soffre solo.<br />

Nes<strong>su</strong>no soffre inutilmente, perché ogni v<strong>it</strong>a è preziosa agli occhi di Dio: a Lui nes<strong>su</strong>no è<br />

indifferente.<br />

Queste ver<strong>it</strong>à rivelate da Gesù sotto la croce furono <strong>le</strong> più consolanti per Nuccia, che<br />

capì di poter dare senso alla <strong>su</strong>a povera v<strong>it</strong>a spezzata, utilizzando il prezioso ta<strong>le</strong>nto<br />

ricevuto con la v<strong>it</strong>a: la sofferenza. Accesa dalla car<strong>it</strong>à e dalla gioia di poter corrispondere<br />

all’amore del Padre, la nostra sorella, mentre il dolore la con<strong>su</strong>mava, imparò ad abbandonarsi<br />

totalmente a Dio, unendosi a Cristo nel dolore e nella preghiera. Con Lui si offriva<br />

continuamente v<strong>it</strong>tima al Padre per riparare i peccati del mondo, per la conversione dei propri<br />

cari, per <strong>su</strong>ffragare <strong>le</strong> anime del purgatorio, per i poveri e gli ammalati, soprattutto per quelli<br />

che soffrono senza speranza e per i giovani che cercano la felic<strong>it</strong>à <strong>su</strong> strade sbagliate.<br />

Amare - soffrire, soffrire - offrire, amare - pregare divennero per Nuccia il <strong>su</strong>o stesso<br />

respiro, i batt<strong>it</strong>i del <strong>su</strong>o cuore, lo scopo della <strong>su</strong>a v<strong>it</strong>a, perché sofferenza e preghiera erano per<br />

<strong>le</strong>i non solo luogo d'incontro con l'Amato, ma anche possibil<strong>it</strong>à di continua offerta di atti di<br />

car<strong>it</strong>à. Essi piacquero tanto al Signore e conquistarono il cuore di tante sorel<strong>le</strong> e di tanti<br />

fratelli, che in Nuccia trovarono spesso la risposta ai loro prob<strong>le</strong>mi, imparando a pregare<br />

e a ridimensionare <strong>le</strong> proprie esigenze di v<strong>it</strong>a, <strong>le</strong> proprie sofferenze.<br />

Sicché, l'umi<strong>le</strong> casetta della nostra sorella malata si trasformò <strong>le</strong>ntamente in un piccolo<br />

cenacolo, dove si pregava insieme, quando la salute di Nuccia lo permetteva, e si adorava la<br />

Croce in si<strong>le</strong>nziosa contemplazione del <strong>su</strong>o corpo penante nel<strong>le</strong> ore di maggiore dolore. Ma,<br />

sorprendentemente, dopo ore o giorni di queste prove, ella tornava a sorridere, perché Gesù<br />

era con <strong>le</strong>i e si aspettava da <strong>le</strong>i ancora molto frutto.<br />

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