14.06.2013 Views

tutte le testimonianze su nuccia - NucciaTolomeo.it

tutte le testimonianze su nuccia - NucciaTolomeo.it

tutte le testimonianze su nuccia - NucciaTolomeo.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

TESTIMONIANZA SU NUCCIA Doc. 23<br />

di Carmelina Quattrone in Cosentino<br />

Cosa posso dire di Nuccia? Vorrei parlare con <strong>le</strong>i come se fosse ancora viva, così come la ricordo.<br />

“Nuccia, eri un Gesù da amare. Conosco buona parte della tua v<strong>it</strong>a. Ho ab<strong>it</strong>ato per tanto tempo di<br />

fronte alla tua casa. La tua mamma Carmelina sempre premurosa, quante volte piangeva per la tua<br />

s<strong>it</strong>uazione! So che, piccolissima, hai avuto la poliomiel<strong>it</strong>e, purtroppo progressiva. Venivo a trovarti…<br />

ma il più del<strong>le</strong> volte eri tu che dicevi a tua mamma di chiamarmi dal balcone: "Vieni, Carmelina, ti<br />

vuo<strong>le</strong> Nuccia". Lo dicevo a mia mamma e poi volavo. Mi vo<strong>le</strong>vi sempre in casa tua e quando entravo<br />

mi facevi festa”.<br />

Avevo circa 16 anni, quando l'amicizia con Nuccia incominciò ad essere più assidua: ore e ore<br />

passate in armonia, senza cr<strong>it</strong>iche o paro<strong>le</strong> cattive per nes<strong>su</strong>no, perchè tutto ciò era peccato.<br />

A 18 anni andai ad ab<strong>it</strong>are un po' più lontano da Nuccia, ma di tanto in tanto andavo a trovarla e <strong>le</strong>i,<br />

sempre contenta, mi accoglieva col <strong>su</strong>o sorriso. Rec<strong>it</strong>avamo il Santo Rosario all'aperto nel corti<strong>le</strong> di<br />

casa <strong>su</strong>a, insieme alla cara zia Elvira, sorella della mamma di Nuccia, al<strong>le</strong> cugine, la cara Donna Ade<strong>le</strong><br />

<strong>su</strong>a vicina di casa e tante altre vicine. Tutto ciò fino al mio 23° anno di età, quando mi trasferii da<br />

Catanzaro Sala a Catanzaro c<strong>it</strong>tà, senza però perdere l'amicizia della mia cara Nuccia.<br />

Mi allontanai tra <strong>le</strong> lacrime. I nostri colloqui si svolgevano per lo più al te<strong>le</strong>fono. Non consideravo<br />

Nuccia un’inferma, ma una preziosa fonte di consigli <strong>su</strong> tutto. Ricordo che quando studiavano i miei<br />

figli la chiamavo: "Nuccia, Savy (o Adolfo) oggi ha un comp<strong>it</strong>o in classe… oggi ha un esame da<br />

<strong>su</strong>perare". E <strong>le</strong>i: "Non parliamo, preghiamo. I tuoi figli -diceva- sono miei figli spir<strong>it</strong>uali". E così fu<br />

per tutta la <strong>su</strong>a v<strong>it</strong>a.<br />

Mi chiamava anche <strong>le</strong>i: "Carmelina, preghiamo per mia nipote Cristina, deve <strong>su</strong>perare un esame.<br />

Preghiamo per mio nipote Gabrie<strong>le</strong>". Questi, figli della cugina Anna, li ha cresciuti <strong>le</strong>i, li ha avuti<br />

sempre vicini nella stessa casa.<br />

Non è faci<strong>le</strong> raccontare la storia di Gaetanina Tolomeo, chiamata da tutti Nuccia. Questo<br />

diminutivo la rendeva più familiare al mondo che la circondava e tanti erano i <strong>su</strong>oi amici. Ricordo<br />

quando la <strong>su</strong>a cara cugina Anna la portava in braccio ad ascoltare la santa messa. La puliva come una<br />

bambina e Nuccia, rivolgendosi a <strong>le</strong>i, <strong>le</strong> diceva: "Girami, mettimi un cuscino, perché non posso stare<br />

sempre nella stessa posizione". La imboccava, <strong>le</strong> porgeva sempre il fazzo<strong>le</strong>tto o dei panni dove<br />

depos<strong>it</strong>are il muco puru<strong>le</strong>nto. Mi sono trovata tante volte presente in varie circostanze e <strong>le</strong>i invocava<br />

sempre: "Gesù e Maria, aiutatemi". Sembrava che i <strong>su</strong>oi amici del cielo fossero lì presenti. La<br />

corona del santo rosario era la <strong>su</strong>a fede<strong>le</strong> compagna, la teneva sempre avvolta <strong>su</strong>l <strong>su</strong>o esi<strong>le</strong> polso<br />

con<strong>su</strong>mato dalla malattia.<br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!