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...erranze ...migrazioni - Pedagogika

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<strong>Pedagogika</strong>.it/2010/XIV_1/cultura/a_due_voci<br />

104<br />

zioni terapeutiche o educative possono<br />

prendere. Si pensi, ad esempio, anche<br />

al film di Faenza sul rapporto tra Jung e<br />

Sabina Spielrein. Un romanticismo tragico<br />

pareva abitare simili storie. La gente<br />

si appassiona e non è detto che qualcuno<br />

intraprenda un cammino analitico<br />

nella segreta speranza di poter vivere<br />

un’esperienza analoga. Più duro, invece,<br />

supporre che il transfert sia la prima e la<br />

più profonda delle prigioni, la schiavitù<br />

volontaria inseguita e ricercata, masochisticamente.<br />

Se l’analista, il padrone,<br />

il boss, come diavolo chiamarlo?, diventa<br />

il dottor Dappertutto, vuol dire che<br />

l’immaginazione paranoica prende concretezza.<br />

E’ realtà, non più sogno. Ciao<br />

ciao romanticismo, siamo nella persecuzione.<br />

San Vittore è già lì, anche senza le<br />

sbarre. Una cura che doveva aiutare una<br />

persona sofferente si è trasformata in un<br />

inferno. Ben più facile uscire da un sintomo<br />

che da quell’inferno. Come fare?<br />

Chiudere con tutto? Si può, certo. Ma a<br />

quale prezzo? Curiosamente, il problema<br />

riguarda sia i pazienti che i loro terapeuti<br />

nella misura in cui gli stessi dipendono<br />

emotivamente e intellettualmente dal leaderino<br />

di turno, il signor Nessuno che<br />

il gruppo ha elevato a suo dio personale.<br />

Ecco, in fondo, il peccato, il peccato più<br />

grave che il transfert può indurre, quello<br />

dell’idolatria. L’adorazione dell’altro,<br />

la sua stupida beatificazione. Confesso<br />

che quel che ho visto e continuo a vedere<br />

in ambiti psicoanalitici, quelli che<br />

dovrebbero essere più vaccinati a riguardo,<br />

fa talmente segno di una religiosità<br />

acefala e morbosa, totalmente acritica<br />

che raramente mi è capitato di incontrare<br />

all’esterno, quanto meno in quelle<br />

dimensioni.<br />

Di chi è la colpa? Non è così sempli-<br />

ticato” o abbandonato in campo psicoanalitico.<br />

Il tema è quello della natura<br />

del legame sociale, della struttura e delle<br />

storture dello stesso. Il laboratorio al<br />

quale applicare questa lente è quello dei<br />

legami sociali all’interno delle società<br />

psicoanalitiche dove la perversione del<br />

transfert lavora e dove l’interrogazione<br />

sulla risoluzione dei legami transferali<br />

non dovrebbe assolutamente essere<br />

messa in subordine ad altri temi, anzi<br />

potrebbe divenire l’occasione per capirne<br />

qualcosa di più sui legami sociali.<br />

Silvia Vegetti Finzi nella sua Storia della<br />

psicoanalisi, verso la fine, parlando di<br />

Victor Tausk, scriveva che sarebbe necessario<br />

riscrivere una storia della psicoanalisi<br />

interrogandosi sulle vittime, su<br />

coloro che sono stati costretti al silenzio<br />

o hanno preferito togliersi di mezzo.<br />

Sarebbe un’angolatura particolare<br />

sicuramente interessante, occorrerebbe<br />

avere l’onestà scientifica e gli strumenti<br />

per evitare di leggere tutto in termini<br />

scandalistici o riducendo tutto a dimensioni<br />

puramente personali tralasciando<br />

gli aspetti interpersonali, i rapporti tra<br />

maestri e allievi, i percorsi che si intraprendono<br />

o che sono stati intrapresi per<br />

sancire l’appartenenza ad una data società<br />

(non solo psicoanalitica).<br />

Il testo certo non affronta questi temi, è<br />

però uno strumento possibile per andare<br />

in questa direzione, occorre solo avere<br />

un desiderio di capirne qualcosa, un<br />

desiderio che nasca dalla consapevolezza<br />

di assenza di immunità, che il passato<br />

non risolto, non passato, proietta coni<br />

d’ombra sul presente, rischiando di ritornare<br />

e ripetersi, cogliere che “sebbene<br />

ci crediamo assolti siamo per sempre<br />

coinvolti”. Quale tema può avere una<br />

maggiore pertinenza analitica?

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