Comunicare fisica.07 - proceedings alta risoluzione
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LA FISICA PER PINOCCHIO<br />
> Susanna Tessaro<br />
INFN sezione di Trieste, via Valerio 2, Trieste<br />
Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta, via Montegrappa 1, Trieste<br />
Sommario<br />
La Fisica è sempre più importante per professioni tecnico-pratiche dove la soluzione di problemi richiede<br />
applicazione e disciplina, oltre che a sufficienti competenze matematiche; ma generalmente chi si iscrive a<br />
scuole o corsi professionali, lo fa spesso sperando di poter abbandonare lo studio tradizionale e potersi dedicare<br />
esclusivamente ad attività pratiche. Questo intervento presenta un esempio specifico e vuole invitare a riflettere<br />
su questo tipo di contesto di insegnamento, con ragazzi difficili, ma dove proprio la Fisica sta alla base della<br />
professione.<br />
1 Introduzione<br />
Che fare perché Pinocchio e Lucignolo invece che scappare al Paese dei Balocchi restino con te a capire che<br />
cos’è un momento d’inerzia o l’induzione elettromagnetica? Che fare quando i tuoi studenti “devono” fare Fisica<br />
perché è basilare per le loro future professioni ma sono quelli che non riescono a stare seduti e concentrati per<br />
più di dieci secondi e/o che si sono iscritti ad un corso professionale nella speranza di non vedere più un libro in<br />
vita loro?<br />
I principi fisici sono sempre più importanti in professioni generalmente considerate poco nobili come il<br />
meccanico, l’elettricista o l’operatore edile ed apprenderli, capirli a fondo, saperli applicare per la soluzione<br />
di problemi richiede applicazione e disciplina, oltre che a sufficienti competenze matematiche. Eppure<br />
generalmente quelli che dalla scuola media – per la quasi totalità maschi – si iscrivono a scuole o corsi<br />
professionali, lo fanno nella speranza di poter abbandonare per sempre libri e quaderni e potersi dedicare<br />
esclusivamente ad attività pratiche. Anche negli Istituti Tecnici si incontrano, in maggioranza, allievi che ad un<br />
Liceo tradizionale hanno preferito quel tipo di scuola con l’aspettativa di fare più attività di laboratorio che di<br />
teoria.<br />
Ci si trova perciò di fronte ad una situazione contraddittoria: da un lato allievi esuberanti, poco inclini alla<br />
meditazione ed allo studio, che spesso rifiutano totalmente la lezione frontale e lo studio individuale; dall’altro,<br />
per affrontare con cognizione di causa ed autonomia professioni come ad esempio quella del tecnico elettrico<br />
od elettronico, l’esigenza di riuscire a trasmettere concetti astratti come quello di campo o leggi non facili come<br />
quelle dell’elettromagnetismo.<br />
Questo intervento ha un duplice obiettivo. Il primo, è di presentare un esempio di percorso integrato tra scuola<br />
ed ente di formazione: le difficoltà che si incontrano, i metodi adottati ed alcuni esempi. Il secondo obiettivo,<br />
forse più importante, quello di invitare a riflettere su questo tipo di contesto di insegnamento, con ragazzi<br />
difficili, ma dove proprio la Fisica sta alla base della professione.<br />
2 Percorsi integrati ITIS A. VOLTA Trieste – ENAIP FVG<br />
Nell’ambito della formazione professionale, un esempio è costituito da due percorsi di prima formazione offerti<br />
nella provincia di Trieste: Installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e Meccanici. I corsi sono<br />
triennali, con 1200 ore annue, di cui 300 curate dalla scuola per le materie di italiano e area storica, inglese,<br />
matematica, fisica e chimica. Le classi sono finora state composte da 20-22 allievi in prima, 15-16 in seconda,<br />
12-14 in terza e gli abbandoni stanno diminuendo. Sono previste delle integrazioni nelle materie di scienze,<br />
biologia, diritto, disegno e matematica per quella parte di allievi, particolarmente positivi, che vogliano, dopo la<br />
qualifica professionale, iscriversi al quarto anno dell’ITIS A. Volta ed il cui numero è andato progressivamente<br />
aumentando.<br />
Le criticità sono soprattutto incentrate nella mancanza di attenzione e motivazione, nella sfiducia in se stessi e<br />
negli insegnanti, nella conflittualità con i compagni.<br />
Una classe tipo è composta da allievi appena usciti dalla scuola media (alcuni con un percorso regolare,<br />
molti già respinti una o due volte, alcuni non ancora in possesso del diploma), vi sono allievi che hanno già<br />
trascorso uno o più anni in scuole medie superiori e alcuni (massimo 1 o due per classe) con problemi gravi di<br />
apprendimento o comportamento.<br />
23 COMUNICARE FISICA.07<br />
TRIESTE 1/6 OTTOBRE 2007