Suono in gioco - Edizioni Centro Studi Erickson

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Suono in gioco – © 2005, Erickson 44 Sonorizzo Per modificare il numero di pulsazioni della singola traccia Scegli un suono dagli archivi Play/Stop: avvia/interrompi la lettura del suono Ascolta la singola traccia Regola il n. di pulsazioni Imposta la modalità di esecuzione del suono Regola il volume Salva il set in uso Apri la guida Chiudi il programma Richiama un set già salvato Torna al menu Tracce Avvia la registrazione Come utilizzarlo, suggerimenti • Contrappunto a più voci Possiamo considerare la sovrapposizione di più parti, di più linee melodiche, come una prima forma di contrappunto. Il controllo delle tecniche del contrappunto, con le sue regole sulla conduzione delle parti e il controllo verticale, esula
Suono in gioco – © 2005, Erickson dagli intenti di questa pubblicazione; ciononostante alcuni suggerimenti possono comunque essere dati a riguardo. Per l’apprendimento delle tecniche di contrappunto si comincia normalmente con esercizi semplici, a due parti (voci): da «nota contro nota» (le voci si muovono simultaneamente) a «due note contro una», «quattro note contro una», movimenti obliqui in cui una parte sta ferma mentre l’altra si muove, fino ad arrivare al contrappunto fiorito. I suggerimenti successivi dovranno essere presi come spunti, consigli, percorsi da cui attingere idee per la composizione, più che come tecniche vere e proprie da rispettare rigorosamente. • Contrappunto – Canone Il canone è una tecnica di contrappunto in cui le diverse parti entrano successivamente, una dopo l’altra e, a ogni nuova entrata, viene riproposta la stessa linea melodica. Prova a costruire un frammento di linea melodica, copiarlo su una seconda pista sfasandone l’entrata e successivamente continua la prima parte in modo che si accordi con la seconda che sta ora riproponendo il canone (ripetizione). In questo modo potrai costruire le diverse parti del canone. • Contrappunto – Eterofonia Per eterofonia si intende una specie di contrappunto in cui la voce principale viene seguita dalla altre secondo principi di piccoli sfasamenti, ritardi, anticipazioni, fermate: il movimento delle parti è, in generale, principalmente sincrono. Possiamo costruire, ad esempio, una prima, elementare eterofonia tenendo ferma una delle parti (nota pedale) e facendo girare intorno le altre, oppure facendo un canone molto ravvicinato in cui le voci si inseguono a breve distanza. Le combinazioni che si possono ottenere utilizzando questa tecnica nelle sue varie declinazioni possono dare origine a materiali musicali molto interessanti: prova a costruire una sonorizzazione utilizzando solo questa tecnica. • Regolarità, coincidenza, simmetria, densità, poliritmia Per quanto riguarda le relazioni tra le parti dal punto di vista strettamente ritmico, sono valide le indicazioni suggerite nella parte relativa a RITMO, con l’eccezione della polimetria, principio costruttivo che SONORIZZO non può accogliere, non essendo dotato di indipendenza delle tracce sul piano del numero di pulsazioni. 45
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