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CAPITOLO 3 – TEMPO E SUA MISURA<br />
po in termini dell’angolo orario del Sole, tale <strong>misura</strong> non potrebbe mai correlarsi<br />
con il tempo siderale e quindi non potrebbe essere determinato dai<br />
passaggi al meridiano delle stelle. Il risultato di ciò è che il tempo universale<br />
può essere associato a quello siderale per mezzo di relazioni numeriche.<br />
Il tempo universale è perciò determinato mediante osservazioni del moto<br />
diurno della stelle o da radio sorgenti.; la <strong>misura</strong> di UT, che dipende dalla<br />
località di <strong>misura</strong>, è indicata con la sigla UT0; correggendo questa <strong>misura</strong><br />
dello spostamento in longitudine della località per il moto polare si ottiene<br />
il tempo UT1 che risulta essere indipendente dalla località di osservazione<br />
ma che comunque è influenzato leggermente dalla anomalie delle rotazione<br />
terrestre. Dal I gennaio 1984 il tempo siderale medio di Greenwich (GMST)<br />
è stato associato al UT1.<br />
3.18.6 - Il <strong>Tempo</strong> delle effemeridi (ET)<br />
La rotazione siderale della Terra non è costante e le sue variazioni non seguono<br />
una legge semplice, cosicché il tempo siderale legato alla <strong>sua</strong> rotazione<br />
non risponde alle necessità della Meccanica Celeste.<br />
Nei problemi astronomici occorre invece un tempo uniforme, determinabile<br />
mediante osservazioni, che rappresenti nel migliore dei modi il tempo<br />
dinamico, nonché un istante iniziale di riferimento per cui t=to=0.<br />
Il tempo dinamico è calcolato negli Osservatori Astronomici per mezzo<br />
della longitudine del Sole che può essere definita dal seguente sviluppo<br />
temporale<br />
λ = C<br />
C<br />
C<br />
C<br />
o<br />
1<br />
2<br />
o<br />
+ C T + C T<br />
1<br />
o ' ''<br />
= 270 4148<br />
. 04<br />
= 129602768.<br />
13<br />
= 1.<br />
089<br />
''<br />
2<br />
2<br />
''<br />
(3.25)<br />
con T frazione di secolo giuliano (36525) all’epoca 1900, oppure dalla relazione<br />
λ =<br />
= αo<br />
− Δ P αom<br />
(3.26)