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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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sotto il lavello della cucina) e precipitavo con esso giù dal balcone<br />

ma molto lentamente Sembrava che non fi nisse mai.<br />

In realtà il giorno prima stavano proprio per montare quel mobiletto:<br />

erano gli ultimi lavoretti del trasloco.<br />

Un’ altra scena che ricordo di quel periodo è quando mia mamma<br />

mi ha portato dal parrucchiere. Non ricordo di per sé il momento<br />

in cui mi tagliavano i capelli, ricordo l’ episodio in macchina e la<br />

forte lite tra i miei genitori. Mio papà si era alterato perché mia<br />

mamma mi aveva fatto fare la frangetta. Ha frenato di colpo ed<br />

io che mi trovavo seduta nel sedile posteriore (ma in mezzo) sono<br />

andata diretta contro il parabrezza rompendolo con la mia testa.<br />

Abitando in quella casa a XXX ricordo anche mia nonna materna<br />

che mi diceva sempre di non avvicinarmi alla fi nestra col buio<br />

perché potevo vedere il lupo che veniva a prendermi. D’ estate mio<br />

papà preferiva portarmi con sé al suo paese natio dai nonni, zii<br />

e cugini anziché lasciarmi con mamma e nonna materna. Forse<br />

pensava che mi maltrattassero ma non ricordo se e cosa facessero<br />

in quel periodo. Ricordo un viaggio lunghissimo, ancora prima<br />

che costruissero il tratto fi nale dell’autostrada del sole, quando<br />

c’era la vecchia statale. Il caldo tremendo e che colonne. Mio papà<br />

la sera tirava giù i sedili posteriori dell’auto e poneva un piccolo<br />

materassino su cui farmi dormire, con una bacinella a fi anco di<br />

acqua in caso di troppo caldo. Giunti a destinazione, in occasione<br />

di Ferragosto siamo andati in montagna con tutti i parenti. Mia<br />

nonna paterna ha avuto un attacco di cuore. Ricordo che continuavo<br />

a fare i capricci perché volevo tornare a casa. Mi mancava<br />

la mia mamma. Continuavo a ripetere: “Voglio la mamma!”. Non<br />

ricordo nient’altro della mia permanenza a XXX.<br />

In uno dei nostri viaggi in meridione ho scoperto di avere una sorella<br />

maggiore. Che strano avere una sorella, forse non mi rendevo<br />

neppure conto di cosa signifi casse questa parola. Ricordo che per<br />

amicizia prima di ripartire le ho regalato dei piattini e pentolini<br />

che usavo per giocare, quelli delle bambole fatti in plastica.<br />

All’improvviso la mia vita veniva catapultata da una situazione<br />

solitaria ad una in cui mia sorella maggiore era tornata a vivere<br />

con noi, due fratellini più piccoli erano nati. Che confusione!<br />

Avevo quattro anni quando sono nati Ermanno ed Alessandra<br />

(nomi di fantasia).<br />

Ricordo che all’ospedale dove mamma ha partorito io le ho chiesto:<br />

“Ma come fanno a nascere i bambini?” E mamma mi ha risposto:<br />

“li porta la cicogna”. Allora mi domandavo come avesse fatto la<br />

cicogna ad entrare in quell’ospedale. Forse era scesa dal camino<br />

28 Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 2 Anno 2005

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