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T: Ah?
P: No probabilmente ho applicato ancora quell’ attaccamento di
cui avevamo parlato...nel senso che sono stata zitta mentre lui si
stava preparando per andarsene, però mi dicevo “Se ne sta andando,
chissà come andrà a fi nire...ci lasceremo”...no...e poi pensavo:
“No così non può andare, non ce la faccio...così non mi piace”...
cioè proprio me lo ripetevo...
T: Non le piaceva...cosa?
P: Il suo atteggiamento.
T: Il suo atteggiamento.
P: Questo atteggiamento di sentirsi aggredito...gliel’ho anche detto
dopo....prima del pianto...gli ho detto: “Non posso parlarti di niente,
ogni volta che cerco di dirti qualcosa...di esprimerti quello che
sento...” poi gli ho detto anche: “Ma che mostro pensi che io sia?”
è allucinante...perché lui pensava che io pensassi chissà che cose
su sua madre...cose negative su sua madre... “Ma chi pensi che io
sia?”...è allucinante...l’ho guardato dritto negli occhi e gli ho detto:
“Ma cavoli, è un anno che facciamo l’amore.. .cioè, ma tu con chi
pensi di aver fatto l’amore in questo periodo...me lo dici?” e poi gli
devo aver detto anche qualcosa del tipo: “Se è così, non voglio aver
più niente a che fare... “
T:Uhm
P: Eh...sapevo che mi sarei pentita di questa cosa
T: Di dire questa cosa?
P: Si, è chiaro...perchè se ci fossimo lasciati sarei stata male da
morire
T: Ah
P: Però, quando poi si è messo sù la giacca che se ne stava andando
via...io mi sono detta veramente... “Lo lascio andare, basta...”
cioè...”non posso costringere nessuno a capirmi, ad amarmi...se
pensa queste cose su di me sono stufa di continuare a giustifi carmi
a dimostrare che sono tutt’ altro”...cioè ero stanca...niente, ho lasciato.
che si vestisse.. .fra l’altro eravamo venuti con la mia macchina,
quindi avrei dovuto riaccompagnarlo io...se no se ne doveva
andare a piedi...allora ha detto: “Siamo qui con la tua macchina,
mi riporti a casa?” allora io mi sono alzata, mi sono vestita e poi
mentre mi allacciavo le scarpe e stavo prendendo le ultime cose..
.lui probabilmente, che non voleva andare via ...perché pensava
che l’avrei bloccato
T: (rido) Perché era un copione nuovo? (ride anche lei)
P: Esatto...(ridiamo ancora assieme)...insomma Poi c’è stata la discussione,
poi il: pianto...va beh
Scuola di Formazione in Psicoterapia Cognitiva - Vol. 2 Anno 2005
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Terapia
Cognitiva
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