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Gli amici non bastano (quando ci sono) a sostenere ed a rispondere
in modo contenente e coerente.
Con genitori ed insegnanti a volte è diffi cile parlare, soprattutto se
sono oggetto del confl itto attuale, o più semplicemente, è presente
l’idea che il problema è proprio e che forse bisogna cominciare a
trovare da sé le risorse per affrontarlo.
Spesso quindi il ricorso all’ascolto psicologico non è solo un segno
di disagio, ma il segno di una emancipazione e di una crescita dove
l’adulto non è giudice né riferimento affettivo da cui si dipende
in modo ambivalente, e dove l’adolescente è contemporaneamente
portatore di richieste di aiuto e sostegno, ma anche della voglia
di sbrogliarsela da solo, senza la rete di protezione degli adulti di
riferimento o del gruppo di coetanei.
Riguardo alla “riservatezza “ di questo spazio e del contenuto delle
comunicazioni, spesso si generano confusioni.
Da un lato nello psicologo c’è l’esigenza di rispondere ad un bisogno
fondamentale di uno spazio comunicativo riservato, dall’altro
la necessità di condividere con genitori e scuola il disagio dell’adolescente.
Quali siano i contenuti riservati, e quali siano invece da condividere
con genitori ed insegnanti, se lo psicologo debba avere funzioni
di garante dello spazio segreto oppure debba porsi come mediatore
tra il ragazzo da un lato ed adulti di riferimento dall’altro, è questione
da defi nire di volta in volta, è anzi uno degli aspetti e degli
argomenti d’affrontare nel colloquio d’ascolto.
L’importanza di uno sportello d’ascolto nella scuola e non all’esterno,
è da sostenersi per diversi motivi
Esiste, per alcuni ragazzi, un fattore di urgenza; situazioni di diffi
coltà, a volte non necessariamente gravi che possono però essere
vissute molto intensamente, e generare sintomi e stati emotivi che
preoccupano e mettono alla prova la tenuta di un’immagine di sé
già così esposta a rapidi cambiamenti, procurando a volte stati di
ansia profonda.
La possibilità di una risposta rapida, “a portata di mano”, meno
medicalizzata di quanto preveda l’accesso come “paziente” al Servizio
Sanitario esterno, riveste per alcuni un’importanza fondamentale.
La scuola ha compiti di socializzazione, di apprendimento, di
scambio e crescita. Proprio perché riveste queste caratteristiche la
scuola è un ambito dove possono in alcuni casi evidenziarsi meglio,
nel confronto con coetanei ed adulti, aspetti di sé confl ittuali .
La richiesta di aiuto è il segno della fi ducia nella possibilità di ri-
72 Scuola di Formazione in Psicoterapia Cognitiva - Vol. 2 Anno 2005