Scarica - Centro Terapia Cognitiva
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FILOGENESI<br />
DELL’AMICIZIA...<br />
Anna Banderali* Marcella Linguadoro**<br />
“...tutto il mondo ha bisogno di amicizia...”<br />
(Saba, 1951)<br />
Ci sono animali che vivono in gruppo e altri rigorosamente solitari.<br />
Tali inclinazioni si sono sviluppate nel corso della fi logenesi, è giusto<br />
chiedersi quali vantaggi selettivi abbiano comportato.<br />
Qui di seguito approfondiremo i benefi ci della vita in gruppo, essendo<br />
l’uomo “l’animale sociale” per eccellenza.<br />
L’aggregazione ha signifi cati e scopi diversi in base al livello di evoluzione<br />
dell’animale nella scala fi logenetica: a partire dagli insetti,<br />
che hanno un cervello molto semplice, per passare ai pesci, dotati<br />
di cervello rettiliano, successivamente agli uccelli, con un’organizzazione<br />
cerebrale più complessa; più avanti nella scala evolutiva<br />
troviamo i mammiferi, cui si aggiunge il cervello limbico, fi no ad<br />
arrivare ai primati, dotati di neocorteccia e all’uomo, dove l’evoluzione<br />
cerebrale raggiunge i massimi livelli.<br />
Per esempio gli aracnidi falangi messicani in tempo di siccità si<br />
raggruppano in masse di migliaia di individui per proteggersi dal<br />
disseccamento. Animali che si sono allontanati dalla consociazione<br />
tendono a ritornavi presto, attratti ai congeneri da speciali sostanze<br />
odorose.<br />
Le formiche coltivatrici del SudAmerica tropicale sono addirittura<br />
organizzate in “caste”: le grandi operaie difendono il nido in<br />
qualità di soldati, le operaie medie tagliano e trasportano i pezzi<br />
di foglia, le piccole operaie lavorano le foglie per formare l’humus<br />
necessario per la crescita dei funghi di cui queste formiche si cibano.<br />
Quando le api tornano al nido vengono invitate dalle compagne a<br />
vomitare il cibo per nutrirle. Se una di esse si perde, viene accolta<br />
in un altro alveare solo se imbocca i soggetti che la attaccano.<br />
La maggior parte dei pesci d’alto mare vive in branchi. La necessità<br />
che essi hanno di associarsi è molto forte: gli individui che si<br />
trovano emarginati dal branco cercano di riguadagnare il contatto,<br />
guizzando come presi dal panico. Fino a questo punto della scala<br />
Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 2 Anno 2005<br />
Appunti...<br />
del <strong>Centro</strong><br />
<strong>Terapia</strong><br />
<strong>Cognitiva</strong><br />
Anna<br />
Banderali *<br />
Psicologa,<br />
Psicoterapeuta<br />
<strong>Cognitiva</strong>,<br />
specializzata in<br />
Psicologia<br />
scolastica e<br />
Psicologia dello<br />
Sport. Si occupa<br />
di Formazione<br />
in ambito<br />
scolastico.<br />
Marcella<br />
Linguadoro**<br />
Psicologa,<br />
specializzanda<br />
in psicoterapia<br />
cognitiva,<br />
psicologa presso<br />
l’ambulatorio di<br />
diagnosi e cura<br />
dei disturbi<br />
ossessivi,<br />
Ospedale S.<br />
Martino di<br />
Genova, fa parte,<br />
presso lo stesso<br />
Ospedale, della<br />
Commissione per<br />
la diagnosi dei<br />
casi di mobbing,<br />
in collaborazione<br />
con l’Università di<br />
Medicina di<br />
Genova.<br />
Si occupa di<br />
Formazione in<br />
ambito scolastico,<br />
e di Ricerca<br />
nell’ambito<br />
dei disturbi<br />
alimentari.<br />
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