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Scarica - Centro Terapia Cognitiva

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di persona?...” farò bene ? Lei (terapeuta) cosa ne dice?..” Avrei<br />

potuto, come terapeuta, continuare la seduta in mille modi riprendendo<br />

i temi del dubbio, del giusto/sbagliato e altro, ma ho detto<br />

“Mi è venuto in mente questo proverbio: Più la lava più la sporca”.<br />

Il paziente ha sorriso, rasserenato in volto e nello spirito, non ha<br />

più ripreso l’argomento.<br />

Talvolta è il terapeuta che successivamente può guidare il paziente<br />

stesso all’approfondimento della metafora, ponendo domande<br />

che orientino il paziente alla ricerca di altri possibili punti di vista<br />

(come nei casi clinici descritti da Berisso e da Mossi). L’esplorazione<br />

così condotta ha la potenzialità di far indossare un nuovo paio<br />

d’occhiali con lenti di diverso colore, al variare dello stato mentale<br />

può variare la sua visione del mondo e il suo stesso sistema di<br />

credenze.<br />

Un ambito dove l’utilizzo di metafore appare particolarmente effi -<br />

cace è quello del trattamento di pazienti psicosomatici. Le persone<br />

con questa organizzazione di personalità necessitano di ambienti<br />

metaforici in grado di stimolare la rifl essione circa modalità alternative<br />

di relazione con sé e con il mondo. Infatti i defi cit metacognitivi<br />

tipici di questa organizzazione impediscono un’effi cace<br />

attività introspettiva e di autoregolazione. La metafora offre il<br />

vantaggio di consentire da un lato l’aggiramento del problema,<br />

garantendo la possibilità di effettuare delle narrazioni sul mondo<br />

interiore della persona; dall’altro stimola le competenze metacognitive<br />

rappresentando un modello di analisi ed interpretazione<br />

delle proprie emozioni.<br />

Ad esempio, nel caso di una paziente bulimica (Berisso), è stato<br />

possibile lavorare su come avere degli ideali possa essere “un motore”,<br />

“un volano”, una spinta a sviluppare aspetti nuovi di sé,<br />

oppure una “palla al piede” se questi diventano una meta irraggiungibile<br />

dal cui confronto non si può che uscirne a pezzi.<br />

Sempre attraverso l’uso di metafore è stato possibile esplorare la<br />

differenza tra “ideale dell’Io e Io ideale”, la possibilità di “coltivare<br />

il proprio giardino” occupandosene, lavorandoci alacremente oppure<br />

continuando a “buttare immondizia lamentandosi che non è<br />

bello come quello del vicino”.<br />

Il tema del corpo e della sessualità rappresenta un’area sulla quale<br />

è spesso molto diffi cile lavorare con persone con un’organizzazione<br />

psicosomatica, in quanto il corpo appare come un mezzo spesso<br />

odiato per entrare in relazione con l’altro sesso. A questo proposito<br />

attraverso una rilettura in termini psicologici della favola della<br />

Bella Addormentata nel Bosco, è stato possibile lavorare sulla<br />

Scuola di Formazione in Psicoterapia <strong>Cognitiva</strong> - Vol. 2 Anno 2005<br />

Appunti...<br />

del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Terapia</strong><br />

<strong>Cognitiva</strong><br />

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