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NOTE/ANMERKUNGEN 1 NEGRI A., Ricordo, in “Corriere delle maestre”, 1987, 12-13, p./S. 85. 2 ULIVIERI S., Alfabetizzazione, processi di scolarizzazione femminile e percorsi professionali tra tradizione e mutamento, in ULIVIERI S. (a cura di/Hrsg.), Educazione e ruolo femminile, Scandicci (Firenze) 1992, p./S. 177. 3 Cfr. POMATA G., La storia delle donne. Una questione di confine, in TRANFAGLIA N. (a cura di/Hrsg.), Il mondo contemporaneo, vol. X: Gli strumenti della ricerca, t. III, Firenze 1983, p./S. 436. 4 ULIVIERI S., Alfabetizzazione, processi di scolarizzazione femminile e percorsi professionali tra tradizione e mutamento, cit., p./S. 178. 5 ARIÈS P., DUBY G. (a cura di/Hrsg.), La vita privata. L’Ottocento, Bari 1988, p./S. 435. 6 PERTUGI G., Educazione e politica in Italia 1860-1900, Torino 1978, p./S. 193. 7 Cfr./vgl. in SOLDANI S., Nascita della maestra elementare, in SOLDANI S. (a cura di/Hrsg.), Donne e scuola, Bari-Roma, 1993. 8 Ibidem, pp./S. 68-69. 9 Ibidem, p./S. 74; Soldani cita Bice Sacchi, insegnante laica e progressista, impegnata in tutte le battaglie per l’emancipazione femminile. Soldani zitiert Bice Sacchi, laizistische und fortschrittliche, in allen Kämpfen für die Emanzipation der Frauen engagierte Lehrerin. 10 Cfr./S. BARBAGLI M., Disoccupazione intellettuale e sistema scolastico in Italia (1859-1973), Bologna 1974. 11 GIANINI BELOTTI E., Prima della quiete, Milano 2003. 12 DEFANT G., Primo libro di lettura per le scuole popolari austriache, 1911. Il libro è la versione in lingua italiana per il Trentino del testo comune a tutte le scuole popolari dell’Impero Austroungarico, edito dall’imperia regio Ministero del Culto e dell’Insegnamento. Ogni nazionalità dell’Austria-Ungheria aveva diritto al libro e all’insegnamento nella propria lingua madre. Tra loro i testi variavano solo per alcuni approfondimenti di tipo locale. Anche a Bolzano e ad Innsbruck il libro era diffuso ovviamente nella versione tedesca, curata da altri insegnati e sotto la supervisione dell’ispettore Haushotter di Innsbruck. Es ist die Verfassung in italienischer Sprache für das Trentino des für alle Volksschulen des Österreichisch- Ungarischen Kaiserreiches gültigen, von dem königlichen Ministerium für Kultus und Unterricht veröffentlichten Schulbuches. Jede Nationalität hatte in Österreich-Ungarn Anrecht auf dieses Buch und auf den Unterricht in der eigenen Sprache. Die Bücher unterschieden sich nur in der Vertiefung einiger lokaler Aspekte. Auch in Bozen und Innsbruck war dieses Buch, natürlich in der deutschen, von anderen Lehrern unter der Leitung von Inspektor Haushotter ausgeführten Version, verbreitet. 13 “L’amico dei fanciulli”, libro di lettura delle scuole elementari Maggiori degli Imperial Regi Stati Austriaci, Vienna 1842, pp./S. 88-93. 14 DEFANT, op. cit., pp./S. 35-36. 15 DEFANT G., Quinto libro di lettura per le scuole popolari austriache, 1908, pp. 14-15. 16 Ibidem, p./S. 22. 17 Ibidem, p./S. 23. 18 Ibidem, pp./S. 32-33. 19 Ibidem, pp./S. 41-42. 20 Ibidem, pp./S. 134-135 21 Ibidem, pp./S. 134-135. 22 Ibidem, pp./S. 189-190. 23 Ibidem, pp./S. 236-237. 24 Cfr. ALDEGHERI E., L’istruzione femminile in Trentino Alto Adige dalla Riforma Teresiana alla Prima Guerra Mondiale, Università degli Studi di Trento, Anno Accademico 1994-1995, p./S. 100. 25 Ibidem, p./S. 101. 26 Ibidem, pp./S. 115-116. 27 PEDROLLI S., Educazione femminile calasinga, in Annuario del Civico Liceo Femminile di Rovereto alla fine dell’anno scolatico 1906/07, Rovereto 1907, pp./S. 3-4. 28 PEDROLLI S., Preparazione della donna al lavoro, in Annuario del Civico Liceo Femminile di Rovereto alla fine dell’anno scolatico 1907/08, Rovereto 1907, pp./S. 3-4. 29 PETRUCCI A., L’italiano nuovo. Letture della seconda classe elementare, La Libreria dello Stato, Roma 1939. 30 GALEOTTI G., Saluto al Duce, Roma 2001: La Capo-Squadra Piccola Italiana, 1939, pp./S. 66-118. 31 Ibidem. A, B, C, D “Filmine” anni Cinquanta 32 , scuola elementare di Caldaro (BZ). Kurzfilmstreifen, 50er Jahre, Kaltern (Bozen). Negli anni Cinquanta le “filmine” fanno la loro apparizione nella scuola: si tratta di una successione di diapositive a colori che venivano proiettate in classe e che (oltre ad aspetti disciplinari) rappresentano storie, esperienze, esempi morali grazie ad immagini costruite appositamente per l’attività educativa. Ecco alcune storie dedicate alle bambine, conservate nella scuola elementare di Caldaro fino alla sua chiusura negli anni Novanta. Le autrici dei testi e delle immagini sono esponenti di quel rinnovamento della letteratura per l’infanzia che caratterizzerà la scuola secondaria a partire dalla metà degli anni Cinquanta. Nonostante le innovazioni, però, l’immagine femminile rimane la stessa: buona, servizievole, piccola massaia, angelo del focolare, ordinata e disciplinata. Solo a partire dagli anni Sessanta l’immagine femminile dei libri di testo e delle “filmine” dovrà fare i conti con la realtà sociale profondamente mutata e con i movimenti femministi e delle donne. In den fünfziger Jahren erscheinen in der Schule die ersten „Kurzfilmstreifen“: es handelt sich dabei um eine Folge von farbigen Diapositivbildern, die in den Klassen vorgeführt wurden und mittels eigens für den Unterricht geschafften Bildern, neben Fachinhalten, auch Geschichten, Erfahrungen, moralische Beispiele darstellten. Wir zeigen einige für Mädchen gedachte Geschichten, welche bis zu ihrer Schließung in den neunziger Jahren in der Grundschule von Kaltern aufbewahrt waren Die Autorinnen der Texte und Bilder sind Vertreterinnen jener Erneuerung der Kinderliteratur, welche die Sekundärschule ab Mitte der fünfziger Jahre begleiten wird. Trotz der Erneuerungen bleibt aber die Darstellung der Frau dieselbe: sie ist gut, hilfsbereit, kleine Hausfrau, Engel des häuslichen Herdes, ordentlich und beherrscht. Erst ab den sechziger Jahren wird sich das Frauenbild mit der stark veränderten sozialen Realität, dem Feminismus und den Frauenbewegungen auseinander setzen müssen. 57