Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
16 economia <strong>12</strong> LUGLIO <strong>2008</strong><br />
DI MARCO ZACCARIA<br />
Questa settimana<br />
desidero<br />
parlarvi di un<br />
concetto che<br />
ritengo essere<br />
interessante e<br />
sui cui penso<br />
sia utile rifl ettere<br />
per capire<br />
da cosa può<br />
essere guidata una scelta di investimento.<br />
Immaginiamo di analizzare<br />
un ipotetico titolo azionario e<br />
che per ipotesi l’andamento di<br />
questo titolo nel tempo sia approssimativamente<br />
orizzontale.<br />
Immaginiamo inoltre di applicare<br />
alla valutazione del titolo<br />
una media mobile (per esempio<br />
una media degli ultimi 5 giorni<br />
che viene aggiornata quindi alla<br />
fi ne di ogni seduta di borsa). La<br />
maggior parte delle case di investimento,<br />
come abbiamo già<br />
spiegato più volte nelle settimane<br />
scorse, consiglia di acquistare<br />
uno specifi co titolo quando<br />
questo dimostra una decisa dinamica<br />
positiva (cioè quando è<br />
già salito di un bel po’), per poi<br />
vendere sulla debolezza (ovvero<br />
quando il titolo è già crollato!) in<br />
base alla convinzione di “puntare<br />
sul cavallo che corre di più”.<br />
Più o meno lo stesso avviene con<br />
il nostro titolo dall’andamento<br />
pressoché piatto. Gli analisti<br />
consiglieranno di comprare<br />
In borsa la pazienza paga: ecco perché è meglio acquistare nei periodi di crisi<br />
e vendere quando le quotazioni volano<br />
Vendi tu che compro io,<br />
i trucchi per investire in borsa<br />
www.minettigroup.com www.minettigroup.com<br />
Via Lanza, 41 - Vicenza Ovest<br />
Prenotazione tavoli: 393.1365903<br />
Infoline: 0444.560264<br />
Aperto da MARTEDÌ a SABATO<br />
dalle 23,00 alle 4,00<br />
www.plazalapdance.com<br />
IPERMERCATO<br />
AUCHAN<br />
VIA LANZA<br />
MILANO VICENZA<br />
OVEST<br />
VENEZIA<br />
Chi svende poi si pente<br />
Nel grafi co la linea più in basso rappresenta la ricchezza delle famiglie italiane, in mezzo la crescita<br />
ipotetica della ricchezza se avessero tenuto duro durante le fasi di ribasso, quella più in alto rappresenta<br />
la crescita di ricchezza che avrebbero avuto se avessero incrementato l’esposizione in azioni<br />
in fase di forti ribassi<br />
quando la sua quotazione sarà<br />
superiore alla media, partendo<br />
dalla convinzione che la fase di<br />
ribassi sia ormai lontana; e al<br />
contrario andranno a vendere<br />
quando il prezzo sarà inferiore<br />
al prezzo medio, ritenendo conclusa<br />
la fase rialzista. Quello che<br />
chiedo è: se sappiamo che il titolo<br />
ha e, ipotizziamo per facilità,<br />
continuerà ad avere, un andamento<br />
più o meno piatto (molto<br />
vicino quindi al suo valore medio),<br />
perché andare ad acquistare<br />
quando ci troviamo al di sopra<br />
del prezzo medio dello stesso<br />
(media mobile) per vendere al<br />
di sotto del prezzo medio? Una<br />
risposta potrebbe essere quella<br />
di evitare ribassi eccessivi impedendo<br />
agli investitori di perdere<br />
grandi quantitativi di denaro in<br />
fasi economiche diffi cili come<br />
quelle attuali. Un’altra risposta<br />
potrebbe essere che, quando un<br />
titolo inizia a scendere va ad autoalimentarsi<br />
un circolo vizioso<br />
che incute paura nei detentori<br />
del titolo che si sta sgonfi ando<br />
anche se l’azienda è solida esattamente<br />
come qualche settimana<br />
prima (mi riferisco ad esempio<br />
ad alcuni istituti di credito<br />
nostrani). In sostanza, il panico<br />
degli investitori genera ribassi<br />
che portano alcuni titoli a quotazioni<br />
davvero ridicole. Resta<br />
il fatto che la strategia di acquistare<br />
sull’onda dell’entusiasmo<br />
quando le quotazioni sono alte,<br />
e vendere quando stanno precipitando,<br />
nella maggior parte dei<br />
casi si rivela sbagliata: semplifi -<br />
cando, è come dire che acquisto<br />
un’azione quando è in linea con<br />
il suo prezzo medio, e la rivendo<br />
quando è ad un prezzo più basso.<br />
Certo, direte, magari dipende<br />
dalle ipotesi inserite. Invece<br />
ipotizzare un andamento lineare<br />
è l’ipotesi, tra tutte quelle possibili,<br />
più corretta ove applicare i<br />
propri ragionamenti. Infatti, vi<br />
saranno titoli dal trend positivo<br />
e altri dal trend negativo. La<br />
media dei loro andamenti, sarà<br />
all’incirca orizzontale grazie alle<br />
correlazioni inverse dei vari set-<br />
tori industriali (sale il petrolio,<br />
sale Tenaris e scende Fiat).<br />
Investire quindi al di sopra di<br />
una media mobile per disinvestire<br />
al di sotto della stessa è<br />
come andare al casinò e voglio<br />
dimostrarvelo nel modo più<br />
semplice possibile; andate al casinò<br />
e scoprirete che alla roulette<br />
potrete puntare su 38 numeri:<br />
0, 00, e tutti i numeri interi<br />
dall’1 al 36. Se vincete, vincete<br />
36 volte quello<br />
che avete puntato<br />
(meglio 35<br />
volte la vostra<br />
puntata più<br />
quanto avete<br />
puntato). Il<br />
casinò quindi,<br />
su 38 milioni<br />
di puntate (ho<br />
preso un numero<br />
molto grande<br />
per supportare<br />
la mia tesi con<br />
Perché andare<br />
ad acquistare<br />
quanto ci<br />
troviamo al<br />
di sopra del<br />
prezzo medio<br />
del titolo per<br />
vendere al di<br />
sotto?<br />
la statistica che richiede numerosità<br />
di dati elevate), se ne porta<br />
a casa un numero pari a 2 milioni,<br />
cioè quelle che l’insieme<br />
dei clienti perdono tutti messi<br />
assieme. Ci sarà chi vincerà naturalmente,<br />
ma in media si deve<br />
essere consci del fatto che, alla<br />
lunga, come clienti giocatori, si<br />
perde al casinò.<br />
Nei mercati fi nanziari è un po’<br />
la stessa cosa (a patto di parlare<br />
di imprese sane e non in fallimento).<br />
Quando un’impresa<br />
sana vale molto meno del proprio<br />
prezzo medio di un periodo<br />
di un intervallo di tempo considerevole,<br />
prezzo che quindi è<br />
prossimo al valore reale dell’impresa<br />
stessa, e l’impresa rimane<br />
sana e continua a guadagnare i<br />
medesimi utili o, meglio, li aumenta,<br />
è bene aumentare la<br />
propria esposizione su tale impresa.<br />
Allo stesso modo, quando<br />
ci si trova in aree molto al<br />
di sopra del prezzo medio di un<br />
titolo che rimane pur sempre<br />
rappresentativo di un’ottima<br />
impresa, è comunque prudente<br />
alleggerire la propria esposizione<br />
verso quello specifi co titolo.<br />
Questo ragionamento da “uomo<br />
della strada, è lo stesso che fa<br />
Warren Buffett, un signore anziano<br />
che è riuscito a divenire<br />
(a oltre 80 anni) l’uomo più ricco<br />
del mondo. Volete un esempio<br />
del suo ragionamento? Un<br />
anno fa le azioni del gruppo automobilistico<br />
BMW quotavano<br />
oltre i 45 euro al pezzo. Oggi,<br />
valgono sotto i 30 e l’azienda<br />
vende e guadagna di più. Gli<br />
analisti dicono di vendere, Buffett<br />
ha appena confermato di<br />
essere entrato nel capitale della<br />
casa automobilistica dietro<br />
un poderoso acquisto di azioni<br />
BMW in Borsa.<br />
Un altro che ragiona in questo<br />
modo è Pietro Giuliani, fondatore<br />
e leader di Azimut, società<br />
di gestione di patrimo-<br />
ni quotata in Borsa.<br />
Giuliani ha affermato<br />
in una recentissima<br />
intervista pubblicata<br />
che a questi prezzi è<br />
pronto a costruire portafogli<br />
al 100% azionari<br />
(rischiosissimo!). E<br />
sapete da cosa sarebbe<br />
composto questo 100%<br />
di azioni? In gran parte<br />
da istituti di credito<br />
italiani, reduci da un<br />
vero e proprio ingiustifi cato<br />
massacro nei mercati fi nanziari.<br />
Le performance di Giuliani,<br />
in media, sono state sin dalla<br />
fondazione della sua società di<br />
gestione, superiori di oltre un<br />
punto e mezzo al rendimento<br />
dei Bot mentre, in media, le<br />
banche hanno distrutto ricchezza<br />
andando ad offrire rendimenti<br />
un punto e mezzo inferiori<br />
ai Bot! Chi avrà ragione<br />
stavolta? Buffett e Giuliani o i<br />
gestori che hanno in passato<br />
bruciato i risparmi delle famiglie?<br />
Solo il tempo ce lo dirà.