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Voglio una vetta... dove ascoltare il mio Dio - Associazione ...

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15 ottobre ‘91 ore 22,56<br />

Con <strong>il</strong> fido compagno di corda Mariano e con Luca, abbiamo deciso di provare<br />

la gialla e strapiombante parete del Salto delle streghe a Campione. Una<br />

grande sfida con me stesso.<br />

Stiamo tentando <strong>una</strong> via estremamente diffic<strong>il</strong>e: un grande problema alpinistico,<br />

l’ultimo rimasto sulla parete. Questa via ha per me un forte significato: <strong>il</strong><br />

ritorno al grande alpinismo. Ho 38 anni, non ho la forza e forse nemmeno <strong>il</strong><br />

coraggio di un tempo e per di più mi sento uno straccio; ho però l’esperienza di<br />

oltre vent’anni di alpinismo estremo, con molte vie nuove, un carattere forte,<br />

ma soprattutto un Angelo grande, e con <strong>il</strong> suo aiuto riuscirò a scalare questa<br />

montagna.<br />

“Siamo al terzo tentativo e ogni volta le difficoltà sono strenue. Devo salire<br />

su rocce spesso friab<strong>il</strong>i, con un chiodo tra i denti per piantarlo di corsa magari<br />

appeso sulle dita di <strong>una</strong> sola mano. E’ uno sforzo notevole che richiede tanta<br />

esperienza e coraggio. Sono al limite, tuttavia non voglio desistere e questa via<br />

porterà <strong>il</strong> nome di Serenella”.<br />

Oggi, mentre i miei compagni stavano salendo verso di me al punto di sosta,<br />

guardando in basso vedevo i tetti delle grandi vecchie case e della fabbrica.<br />

Nella piazza c’erano degli amici che mi chiamavano e gli abitanti del paese col<br />

naso all’insù. Avevo la sensazione di arrampicare per loro.<br />

Campione è un paese che è stato costruito per la fabbrica, tanto che se questa<br />

muore (come è morta), sembra che tutto lì debba finire. Ma la gente vive ancora<br />

ed ama quella fetta di terra.<br />

Credo che nelle difficoltà le menzogne e le ipocrisie non esistono. Così come<br />

quando si tenta <strong>una</strong> via nuova ci vuole coraggio, lealtà, bisogna esprimere tutta<br />

la forza fisica e mentale e la nostra via può diventare un’opera d’arte, un capolavoro<br />

d’estetica. E’ <strong>il</strong> risultato di <strong>una</strong> forza misteriosa che è in noi alpinisti e<br />

che ci permette di andare oltre i nostri limiti, è un dono di <strong>Dio</strong> e dell’amore per<br />

quello che facciamo!<br />

Per la prima volta mi trovavo nuovamente oltre <strong>il</strong> sesto grado dopo la battaglia<br />

contro <strong>il</strong> cancro di mia moglie e tutto sembrava un sogno, <strong>una</strong> grande sfida<br />

o un incubo.<br />

Volevo quella via per dedicarla a Serenella, consapevole che lassù avrei dovuto<br />

dare tutto, rischiare, e non poco…<br />

Tutti sfuggiamo la morte, eppure è la conseguenza della vita. Ogni giorno<br />

muore qualcuno anche se sembra impossib<strong>il</strong>e che possa accadere a me. Tutta-<br />

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