Ubriaco, mentre trasporta disabile perde una ruota - Legacoop Forlì ...

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LUNEDÌ 10 GIUGNO 2013 I RESIDENTI DEI DUE COMUNI ATTUALMENTE SAVIGNANO HA 17.889 ABITANTI, SAN MAURO PASCOLI 11.550, L’EVENTUALE COMUNE UNICO AVREBBE 29.439 RESIDENTI a Savignano il sì la fusione è molto più lontana LE SCHEDE L’arrivo dei plichi con i risultati al Comune di Savignano. La conta dei voti è iniziata ieri sera dopo le ventidue No di San Mauro: «E’ un risultato straordinario oltre ogni aspettativa. Adesso l’obiettivo è lavorare perchè la Regione rispetti la volontà dei cittadini e qualcuno non trovi escamotage per ribaltare il tutto». A Savignano i voti validi sono stati 3.936, i No 1.779 (45.20%), i Sì 2.157 (54.80%), le schede nulle 11 e le bianche 18. Contenta del risultato di Savignano è Elena Battistini anche se il responso globale non la soddisfa: «I cittadini savignanesi che hanno voluto esprimere il loro Sì con una bella maggioranza hanno dimostrato di avere compreso globalmente le motivazioni che mi avevano portato a fare la proposta della fusione per la mia città. Purtroppo l’esito negativo di San Mauro farà perdere anche a noi questa importante occasione che non si ripeterà più. Adesso sarà l’Assemblea Legislativa Regionale a decidere come proseguire l’iter». Per quel che riguarda il nome ha prevalso ‘Rubicone Pascoli’ con 1.777 preferenze a Savignano perché a San Mauro Pascoli ha prevalso ‘Pascoli Valle Rubicone’ con 824 voti. Ma a questo punto, senza fusione, la scelta del nome poco importa. Sui 29.439 residenti dei quali 21.493 aventi diritto al voto, 12.946 di Savignano (15 seggi) e 8.547 di San Mauro Pascoli (10 seggi) sono andati a votare in totale 7.538. A Savignano ha votato il 30.62% pari a 3.965 elettori (2.011 maschi e 1.954 femmine) e due maschi hanno rifiutato la scheda per la scelta del nome del Comune unico. A San Mauro Pascoli ha votato il 41.69%, pari a 3.563 elettori (1.784 maschi e 1.779 femmine) e uno solo non ha voluto la scheda per la scelta del nome da dare al comune unico. A San Mauro ha votato oltre l’11% in più. Ermanno Pasolini IL PRECEDENTE LA CONSULTAZIONE SI E’ GIA’ TENUTA IN VALSAMOGGIA: IN TRE COMUNI SU CINQUE HA VINTO IL SÌ, NEGLI ALTRI DUE IL NO ALLE 5.30 di ieri era già davanti al seggio che aspettava l’apertura, alle 6, per potere votare mettendo la sua croce sul Sì o sul No per la fusione fra Savignano e San Mauro Pascoli. Un anziano di Savignano che si è recato a votare al seggio 6 della scuola media Giulio Cesare in via Galvani, è stato sicuramente il primo a votare fra i 21.493 aventi diritto al voto per il referendum sulla fusione. E’ STATO il fatto più curioso della giornata di elezioni referendarie a Savignano e San Mauro Pascoli che ha visto una affluenza fino alle 14 molto bassa: 1.266 (9.78%) a Savignano e 1.207 (14.12%) a San Mauro Pascoli. Una affluenza scarsa anche perchè l’iniziale bella giornata di sole ha indotto molti a partire subito per il mare, visto che si poteva votare fino alle 22. Poi a mezzogiorno le nubi e al pomeriggio la prima pioggia hanno costretto molti e rientrare anzitempo. Sul nome da dare al nuovo comune unico è arrivata una dichiarazione di Andrea Pizzinelli consigliere comunale CESENAPRIMOPIANO a Savignano: «Ho girato tutti i seggi di Savignano e parlando con quelli che andavano a votare, indifferentemente favorevoli o contrari alla fusione. Tutti si sono lamentati per i nomi imposti, senza avere la possibilità di una alternativa, una riga bianca dove scrivere la propria idea di nome. Più del 90% di coloro con cui ho parlato avrebbero preferito il nome ‘Città del Rubicone’». Sabato notte il comitato del No di San Mauro Pascoli ha scatenato un putiferio in internet per il fatto che il sindaco Gianfranco Miro Gori ri- 3 RISULTATI E COMMENTI Il dopo voto, le reazioni, il dibattito e il seguito del referendum CLICCA SU www.ilrestodelcarlino.it/cesena LA GIORNATA ANCORA BAGARRE IN RETE TRA LE OPPOSTE FAZIONI La fila ai seggi è iniziata all’alba I due sindaci tra relax e grande attesa L’ALBUM Sopra, a sinistra, il sindaco di Savignano Elena Battistini alle urne. Qui accanto, Gianfranco Miro Gori, sindaco di San Mauro. In alto, a destra, Egidio Marconi del Comitato per il no di San Mauro Pascoli siede a Rimini da diversi anni, non è cittadino residente sammaurese, dove è comunque nato e secondo loro non avrebbe dovuto fare la campagna referendaria. In attesa dell’esito del voto, il sindaco di Savignano Elena Battistini, dopo essere andata a votare, ha passato la giornata a fare le faccende di casa e a stirare i panni. Gianfranco Miro Gori, sindaco di San Mauro, invece al pomeriggio è andato al cinema a vedere ‘La grande bellezza’ il film di Sorrentino e poi in giro ai seggi. e. p. ••
LUNEDÌ 10 GIUGNO 2013 CESENA In arrivo fondi per le piste ciclabili Una buona boccata d’ossigeno per chi è abituato a spostarsi via pedale CESENA ha non poche piste ciclabili, ma il problema è che in buona parte non sono collegate fra loro e ciò comporta disagi e pericoli ai ciclisti. Nei giorni scorsi, però, il Comune di Cesena ha ottenuto dalla Regione un contributo per il Progetto di continuità e sicurezza dei tratti incompleti degli itinerari ciclabili esistenti: si tratta di un importo di 750mila euro, di cui 450mila finanziati dalla Regione Emilia Romagna. «GRAZIE a questo contributo — annuncia il sindaco Paolo Lucchi — si potrà procedere al completamento dei percorsi ciclabili e ciclopedonali in 12 tratti stradali o intersezioni che interrompono la continuità della rete ciclabile esistente». «CON IL PIANO della sosta varato nell’estate del 2010 — prosegue il sindaco — l’amministrazione comunale ha deciso di puntare con decisione su parcheggi scambiatori dell’Ippodromo e del Montefiore, a cui nel 2012 si è affiancato il parcheggio di Ponte Abbadesse. LA FORMULA parcheggio scambiatore più bus navetta ha registrato un crescente successo: nel solo 2012 sono stati quasi 167mila i cesenati che li hanno utilizzati, con una media giornaliera di oltre 500 utenti (che così non gravano sul centro storico)». «A FEBBRAIO — prosegue Lucchi — è stato adottato il Biciplan, cioè il Piano generale della mobilità ciclabile), che fotografa la rete dei collegamenti a disposizione dei ciclisti e il loro utilizzo: 81,6 i chilometri di piste ciclabili, di cui di cui una sessantina di rete urbana per la ciclabilità quotidiana, senza dimenticare i 26 km di percorsi caratterizzati anche da ele- menti di carattere ricreativo e turistico (è il caso dell’itinerario lungo il Savio, verso Cervia e di quello verso Cesenatico). A UTILIZZARLI giornalmente sono dodicimila ciclisti, di cui quasi la metà sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto. Nel Biciplan ci sono anche le linee guida per i prossimi interventi: in cima alla lista, quelli per dare continuità e sicurezza nei tratti incompleti degli itinerari esistenti». L’INTERVENTO IL COMITATO DI DIFESA SOCIALE «Edifici pubblici ai bisognosi» IMMOBILI pubblici del Comune a sfrattati e poveri cesenati, basta con le aste per venderli. Lo chiede il Comitato di difesa sociale, organismo che sta assumendo sempre più protagonismo in città, il quale ha messo nel mirino la politica dell’amministrazione comunale di Cesena che continua a mettere in «(s)vendita» — sostiene l’organismo sorto recentemente — immobili pubblici. Secondo il Comitato gli immobili pubblici non devono essere venduti, ma riutilizzati subito per rispondere alle esigenze delle famiglie bisognose dove mancano lavoro e reddito. «Gli ultimi immobili posto in vendita sono stati quattro appartamenti ex alloggi popolari — osserva il Comitato — tre poderi, tre ex scuo- IL PROGETTO Il sindaco Lucchi: «Grazie a questo piano si completeranno i percorsi» le, due negozi ed un supermercato, tre aree edificabili (fra cui quella relativa alla piattaforma logistica di Pievesestina, con sopra una casa.) La scusa solita è quella di far cassa: i soldi ci servono, c’è il patto di stabilità, così possiamo sistemare strade e scuole. Ma il patto di stabilità qualcuno l’ha firmato». «Intanto — prosegue il comitato — gli sfratti si susseguono in città: il prossimo ci sarà venerdì. Un’altra famiglia con padre disoccupato perchè licenziato, due bambine, madre malata. L’amministrazione comunale dice di non avere soluzioni per questa famiglia. Eppure c’è un appartamento invenduto al quartiere Vigne. Eppure la ex scuola elementare di San Cristoforo è recuperabile ad uso residenziale». SERVIZI EMESSO UN AVVISO DAL COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA Agevolazioni fiscali per acquisto di gasolio IL COMUNE di Bagno di Romagna ha emesso un avviso pubblico riguardante le agevolazioni fiscali per l’acquisto di gasolio e gpl ad uso riscaldamento per le zone non metanizzate, informando in particolare i cittadini che il Consiglio comunale ha provveduto ad approvare l’aggiornamento delle aree metanizzate e non metanizzate esistenti nel territorio del Comune termale, secondo le più recenti disposizioni di legge. Per ottenere l’agevolazione fiscale è necessario compilare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, nelle quale dovrà essere dichiarato che la zona in cui è ubicato l’edificio per il quale si richiede l’agevolazione fa parte della zona climatica ‘E’ ed è stata riconosciuta come non metanizzata dalla deliberazione del Consiglio comunale n.20/2013. Inoltre è necessario dichiarare che il combustibile che si intende ritirare a prezzo agevolato verrà impiegato per riscaldamento, esclusivamente presso l’impianto termico citato. Alla dichiarazione dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità. 5 ••
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