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Ubriaco, mentre trasporta disabile perde una ruota - Legacoop Forlì ...

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12<br />

RAVENNA - FORLÌ<br />

DOLORE Sabato, Sara e Beatrice, avevano fatto festa con tutto l’istituto per l’ultimo giorno di scuola<br />

La vice preside Roberti: E’ stato così improvviso, così ingiusto, erano le ragazze della nostra famiglia”<br />

La tragedia ha colpito al cuore il Classico<br />

Neanche 20 ore prima<br />

avevano fatto<br />

festa. Sabato, l’ultimo<br />

giorno di scuola,<br />

era stato uno spasso. Lì, al<br />

Liceo Classico Morgagni di<br />

<strong>Forlì</strong> si conoscono tutti. E ancor<br />

più tutti conoscevano Sara<br />

e Beatrice, talmente allegre e<br />

vivaci, sempre insieme, che si<br />

distinguevano. Inseparabili.<br />

Solo gli indirizzi al Linguistico<br />

che avevano scelto le aveva divise:<br />

Sara Valentini frequentava<br />

la 4°A con la lingua tedesca,<br />

Beatrice Casanova, la 4°C con<br />

la lingua spagnola. Alcune<br />

classi, sabato, sono andate al<br />

parco urbano e come ormai si<br />

usa, pochi minuti dopo, le<br />

classica foto, della 4°A, era già<br />

su Facebook con l’insegnante<br />

di tedesco. Poi via a casa per<br />

dare inizio alle lunghe vacanze<br />

estive. Il quarto anno è sempre<br />

il più bello, si è già un po’<br />

grandi e non c’è il peso dell’esame.<br />

Allora si pensa solo al<br />

divertimento. E infatti Sara e<br />

Beatrice avevano organizzato<br />

la serata alla Indie di Pinarella<br />

dove hanno trascorso la nottata<br />

fino poco dopo le tre. Poi in<br />

auto coi due amici sono ripartite<br />

alla volta di Forlimpopoli.<br />

Pochi minuti dopo, il tragico<br />

destino le ha portate via insieme,<br />

morte nello stesso istante.<br />

“Erano le ragazze della famiglia<br />

del Classico - dice la vice<br />

preside dell’istituto Morgagni,<br />

Vera Roberti, affranta dal do-<br />

DECINE DI MESSAGGI<br />

Increduli Strazio<br />

dei tanti amici<br />

su Facebook<br />

Il Liceo Classico Morgagni E’ precipitato in un grande dolore<br />

lore -. E’ stato tutto così improvviso,<br />

così ingiusto che sono<br />

senza parole. Doveva essere<br />

un giorno di festa per loro<br />

per la fine dell’anno scolastico<br />

dove si sono sempre distinte<br />

per l’impegno. Ora si è rotto<br />

Migliaia gli amici su Facebook<br />

di Sara e Beatrice (Dodo e<br />

Bea) che ieri ininterrottamente<br />

non hanno continuano a<br />

scrivere dei messaggi sulle<br />

bacheche delle due ragazze<br />

di Forlimpopoli: ognuno ha<br />

voluto lasciare un saluto, un<br />

ricordo, un bel momento passato<br />

inseme. Leggerli fa venire<br />

i brividi, ma fa anche capire<br />

che queste due ragazze avevano<br />

<strong>una</strong> carica speciale.<br />

Qualcosa che attirava tutti,<br />

non soltanto perché queste Una foto su Facebook di Sara<br />

due ragazze erano bellissime,<br />

ma per la loro gioia che trasmettevano,<br />

con <strong>una</strong> foto, con un post, con un link. Nessuno<br />

credeva a questa tragedia. Infatti i primi timidi messaggi sono<br />

arrivati in tarda mattinata. Il primo è un cuore. Forse l’amica<br />

che l’ha messo non si è azzardata a scrivere nulla, sperando<br />

che ciò che aveva saputo fosse <strong>una</strong> chiacchiera maledetta,<br />

anche se quel cuore diceva tutto. Poi è stato un fiume<br />

di parole: “Ricordo i pomeriggi passati a ridere e scherzare..nessuno<br />

- dicono a Sara - dimenticherà mai il tuo sorriso,<br />

nessuno potrà mai dimenticarsi di te..proteggici da lassù,<br />

sono sicura che sei diventata un angelo bellissimo...ciao<br />

Sarina”. “Anche il cielo piange per voi! Ciao Sara e ciao Bea”,<br />

dice Gabriele per la giornata triste e dolorosa di pioggia.<br />

“Ancora non riesco a rendermene conto - scrive Giusy - ieri<br />

sera alle Indie ci siamo viste abbracciate salutate ci siamo<br />

fatte festa..e ora di tutto cio resta solo il tuo ricordo non e<br />

giusto.. se ne vanno sempre i migliori”. E <strong>una</strong> compagna di<br />

classe “Dodo.<br />

Un nome (dico cosi perchè ti presentavi cosi a tutti!), mille<br />

emozioni. Eri <strong>una</strong> ragazza fantastica. Ti ricorderò come mi<br />

hai lasciata ieri pomeriggio, al parco, con la faccia da furbetta<br />

e il tuo bellissimo sorriso. Rip piccolo angelo”. Poi ancora<br />

“Con te era bellissimo parlare e scherzare. Migliori amici di<br />

sedile (capiremo solo io e te) ciao Dodo”. Tantissimi cuori e<br />

messaggi inviati poi a Beatrice, ragazza “dolcissima è buona”,<br />

Qualcuno scrive anche sotto alla sua foto. Impossibile<br />

stare dietro a alla fila di parole che ognuno vuole lasciare<br />

nelle due bacheche. Due bacheche divenute uno strazio.<br />

qualcosa. Non sarà più come<br />

prima. Il nostro istituto ha<br />

subìto un lutto terribile, <strong>una</strong><br />

disgrazia troppo grande che<br />

non si può nemmeno descrivere”.<br />

Parole struggenti quelle<br />

della vicepreside che torna a<br />

dire che “erano le ragazze della<br />

famiglia del Liceo Classico”.<br />

“Fin da questa mattina presto,<br />

appena appreso la notizia<br />

frammentaria e ancora non<br />

confermata esattamente sono<br />

partite decine di chiamate. Ci<br />

siamo telefonati in tanti, dai<br />

professori agli studenti. Nessuno<br />

voleva crederci. Poi a<br />

mano a mano che passavano i<br />

minuti la tragedia prendeva la<br />

forma della gigantesca dimensione”.<br />

Ognuno ha voluto dire,<br />

e anche qui succede sempre<br />

così, qual è stato l’ultimo istante<br />

che ha parlato con Sara<br />

o Beatrice. Allora un’amica minorenne<br />

racconta che si sono<br />

sono salutate dicendo: “Scrivimi<br />

su Facebook Dodo”. Dodo,<br />

così voleva essere chiamata<br />

Sara. Tutti la chiamavano Dodo<br />

e a volte si arrabbiava<br />

quando gli amici dicevano il<br />

suo nome. Sara e Beatrice si<br />

conoscevano da tempo ed erano<br />

sempre state amiche. Insieme<br />

hanno trascorso parte<br />

della breve vita fianco a fianco.<br />

“C’era un patto tra loro - dice<br />

<strong>una</strong> compagna di scuola di<br />

Beatrice - avrebbero dovuto<br />

stare sempre unite, lo sapevano<br />

tutti”.<br />

COINCIDENZE<br />

Quattro anni dopo Fatalità<br />

Perla e Giorgia morirono così<br />

Il tragico incidente dell’altra notte a Pineralla porta alla<br />

mente quello altrettanto drammatico e simile per tanti<br />

versi a quello accaduto nella notte tra il 14 e il 15 novembre<br />

del 2009. Giorgia Gagliardi, 18 anni e Perla Rubboli di<br />

20 anni erano a bordo di <strong>una</strong> Lancia Y guidata da Perla.<br />

un’altra amica che si salverà, era seduta a fianco, Giorgia<br />

dietro. Erano dirette alle Indie <strong>una</strong> discoteca di Pinarella di<br />

Cervia e percorrevano la Cervese (Sara e Beatrice l’altra<br />

notte uscivano dalla stessa discoteca). Quella sera c’era <strong>una</strong><br />

nebbia fitta. Giorgia intorno all’1 e 10 aveva chiamato i<br />

suoi genitori dal telefonino: “Siamo quasi arrivate”. E invece<br />

qualche minuto dopo il terribile impatto. Una Bmw guidata<br />

da un giovane modenese di ritorno dalla Riviera fa un<br />

sorpasso azzardato che si rivelerà fatale. Lo schianto è<br />

frontale e violentissimo: Giorgia e Perla muoiono sul colpo,<br />

l’altra ragazza sarà ricoverata d’urgenza in rianimazione<br />

ma ce la farà.<br />

Giorgia Gagliardi e Perla Rubboli Le altre due ragazze morte<br />

RABBIA La madre di Sara è la segretaria dell’assessore forlivese Katia Zattoni<br />

Il sindaco Zoffoli: “Lutto cittadino”<br />

E il Comune di <strong>Forlì</strong> piange con Debora<br />

La notizia della tragedia è arrivata tardi<br />

nella sonnolenta Forlimpopoli di ieri mattina<br />

con il tempo scuro e nero. Alle 9 piovigginava<br />

e c’era poca gente in giro. Nella<br />

pasticceria Maltoni, luogo di ritrovo e crocevia<br />

obbligato dei forlimpopolesi, nessuno<br />

sapeva del dramma. Poi arriva un’auto,<br />

scendono tre ragazzi che parlano di un<br />

grave incidente. Il sindaco Paolo Zoffoli,<br />

non era a casa. Era andato all’escursione<br />

di Funghi e Flora” in montagna dove non<br />

arrivano le chiamate. Il vice sindaco Alessandro<br />

Michelacci soltanto nel tardo pomeriggio<br />

scopre ciò che è accaduto. Zoffoli<br />

capirà che qualcosa di grave è successo<br />

non appena torna a funzionare il cellulare:<br />

<strong>una</strong> raffica di messaggi così non portano<br />

nulla di buono. Infatti di lì a poco viene<br />

“E ora al Liceo<br />

Morgagni non sarà<br />

più come prima”<br />

Paolo Zoffoli Sindaco di Forlimpopoli<br />

informato e resta ammutolito. “Conosco<br />

bene le famiglie. Qui ci conosciamo tutti.<br />

Sono senza parole. Faremo il lutto cittadino”.<br />

La madre di Sara è Debora Schiuma-<br />

rini ed è la segretaria dell’assessore alla<br />

partecipazione del Comune di <strong>Forlì</strong> Katia<br />

Zattoni, il padre della ragazza lavora all’Unipol.<br />

Perdono la loro figlia unica. I genitori<br />

di Beatrice sono molto conosciuti. Il<br />

padre lavora Softer dove aver lavorato tanti<br />

anni all’Orbat. La madre è occupata nel<br />

settore avicolo. Beatrice lascia nel dolore i<br />

genitori e <strong>una</strong> sorella più piccola. Forlimpopoli<br />

piano piano si rende conto di ciò<br />

che è accaduto. Una tragedia così grande<br />

cambia <strong>una</strong> comunità. Tutti si sentono più<br />

fragili e impauriti. Don Agostino Fornasari<br />

prega. Questa sera in San Rufillo ci sarà un<br />

momento di raccoglimento. I funerali non<br />

sono ancora stati fissati. Si attende l’autorizzazione<br />

della Procura della Repubblica<br />

di Ravenna per gli accertamenti di legge.<br />

Stragi del sabato sera: da inizio anno 5 morti e 19 feriti<br />

L’Asaps ripropone il reato di omicidio stradale<br />

SICUREZZA Giordano Biserni dell’Associazione degli amici della Polizia stradale rilancia l’idea di infliggere<br />

pene severissime per i conducenti che guidano ubriachi o drogati e l’“ergastolo” della patente<br />

Il drammatico incidente di<br />

sabato notte a Pinarella di<br />

Cervia nel quale hanno perso<br />

la vita <strong>una</strong> 17enne e<br />

<strong>una</strong>18enne, di Forlimpopoli e<br />

dove sono rimasti gravemente<br />

feriti i due ragazzi di 21 e<br />

22 anni. Per l’Asaps si ripropone<br />

quasi “improvvisamente”<br />

il gravissimo fenomeno<br />

delle stragi del sabato sera.<br />

“Diciamo improvvisamente -<br />

sostiene il presidente dell’Asap<br />

Giordano Biserni - perché,<br />

come già documentato,<br />

dall’Asaps, nelle strade di Romagna<br />

lo stragismo delle notti<br />

del fine settimana negli ultimi<br />

anni aveva subito un ridimensionamento.<br />

Tanto che<br />

l’Osservatorio il Centauro-Asaps<br />

che prende in considerazione<br />

gli incidenti delle due<br />

notti del fine settimana dove<br />

sia coinvolto almeno uno dei<br />

conducenti con meno di 30<br />

anni aveva registrato nel<br />

2012, nelle tre province romagnole<br />

di <strong>Forlì</strong>-Cesena, Ravenna<br />

e Rimini ‘solo’ 22 incidenti<br />

LUNEDÌ<br />

10. GIUGNO 2013<br />

gravi che avevano causato 5<br />

vittime e 43 feriti. Negli anni<br />

‘80 e ‘90 si contava quel numero<br />

di vittime qualche volta<br />

in un solo fine settimana, poi<br />

le campagne anti alcol e di<br />

informazione, i decuplicati<br />

controlli avevano contribuito<br />

all’inversione della tendenza.<br />

Ora questo drammatico<br />

scontro ci riporta alla cruda<br />

realtà e ci provoca un angosciante<br />

paragone con la triste<br />

scomparsa delle giovanissime<br />

Giorgia e Perla che a loro vol-<br />

ta persero la vita sulla Cervese<br />

nel 2009. Il conducente<br />

dell’altro veicolo che aveva<br />

un valore alcolemico superiore<br />

alla norma venne condannato<br />

dopo due anni a <strong>una</strong> lieve<br />

pena di 20 mesi di reclusione”.<br />

Intanto nelle 3 province di<br />

Romagna nel 2013 alla data<br />

odierna, per le sole stragi del<br />

sabato sera, siamo già a 5 vittime<br />

(3 a Ravenna, 1 a <strong>Forlì</strong> e<br />

1 a Rimini) lo stesso numero<br />

di tutto il 2012”.

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