Ubriaco, mentre trasporta disabile perde una ruota - Legacoop Forlì ...

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I NODI DELL’EDILIZIA Un Piano Marshall per gli immobili invenduti SERVE UN PATTO del territorio a cui aderiscano tutte le componenti (Comune, architetti, studi professionali, istituti di credito e imprese) per far sì che la grande partita della rigenerazione urbana e dello sviluppo urbano a consumo zero di nuovo territorio — lanciata nei giorni scorsi dal sindaco Paolo Lucchi — si traduca in realtà. Rigenerare Cesena, e in particolare intervenire su abitazioni costruite negli anni ’60 e ’70 (ancora una fetta percentuale fortemente rilevante del costruito cesenate) è una grande sfida che deve comportare però una serie di facilitazioni per le famiglie che debbono intervenire sui loro immobili attraverso incentici per il risparmio energetico e la sicurezza sisimica nonchè una disciplina di rigenerazione urbana che faciliti e incentivi il recupero, rendendolo attrattivo a prezzi abbordabili. Il prezzo economico degli interventi sarà una variabile dirimente. Nonostante la crisi che sta falcidiando il settore, le nostre imprese edili e della filiera,che resistono sul merctao, hanno un patromonio di grande affidabilità e un know how di rispetto che le rendono pronte a rispondere alla sfida della rigenerazione. Nella bioedilizia, nel settore del risparmio energetico i nostri imprenditori sono all’avanguardia e possono essere partner di sicura garanzia per gli interventi che dovranno scaturire. Un’altra partita grande partita, a parere della Confartigianato, è quella della riconversione dell’invenduto : si stima che solo a Cesena siano oltre 3700 gli appartamenti non utlizzati e che debbono ancora trovare un acquirente . Questa riconversione potrebbe essere orientata alla creazioen di alloggi di housing sociale, a prezzi più bassi e convenzionati, ma per farlo serve anche in questa complessa operazione l’ausilio di un patto perfra Fondazione Cassa di Risparmio, banche, Comuni, organizzazioni di categoria, che coinvolga tutti gli attori , financo i notai. Starei per dire un piano Marshall dell’invenduto. Come organizzazione che tutela e affianca le imprese abbiamo seguito con interesse anche l’esplicitazione della nuova politica che verrà adottata dalla giunta nel percorso verso il prossimo Piano strutturale, sulla realiazzione delle aree produttive. Nessun nuovo lotto verà realizzato in vista di possibili eventuali acquisitori, ma si andrà suul sicuro intervenendo in presenza di progetti seri di insediamento o ampliamento aziendale. IN QUESTA complicatissima fase contrassegnata dalla crisi e dallo stallo nel settore delle aree produttive con la dratica caduta della domanda, la linea è condivibile. A patto che, però, da parte di degli uffici comunali dell’Urbanistica maturi una sensibilità nuova e più spiccata rispetto a quella che continua ad appalesarsi, in maniera tale che i progetti aziendali di insediamento possano trovare risposte molto più celeri ed efficaci. Gli interlocutori di imprenditori e dei loro progettisti debbono dimostrare nei fatti una mentalità diversa rispetto a quello difensiva che purtroppo spesso è venuta a galla, per essere al passo con la sfida che anche loro debbono giocare. Per fare un fosso ci vogliono due sponde. Giampiero Placuzzi, vicesegretario Confartigianato Cesena
•• 2 FORLI’PRIMOPIANO LUNEDÌ 10 GIUGNO 2013 STRADE DI SANGUE “ SI CONOSCEVANO DALLE MEDIE ERANO SEMPRE ASSIEME E SONO UNITE NELLA MORTE DEBORA, LA MADRE DI SARA Tornavano dalla discoteca “ AVREBBE FATTO LA PSICOLOGA Le vittime, 17 e 18 anni, erano di Forlimpopoli. IN Sul suo futuro era ancora incerta, ma sono sicuro che sarebbe stata una psicologa eccezionale Sapeva tirarti fuori le cose per poi tenerle segrete IL RICORDO DI SARA «Per tutti noi era ‘Dodo’ Aveva il dono dell’ascolto» SABATO sera. Sono da poco passate le sei del pomeriggio. Il primo weekend senza scuola. Davanti solo il sole, l’estate. Il popolo studentesco si divide, la metà sceglie la festa a Panighina di Bertinoro, l’attesissimo After School Party. L’altra metà il mare, di sera. La discoteca, le Indie di Pinarella. A due passi da Cervia. Sara Valentini sceglie la Riviera. Ma ha un amico del cuore al quale vuol recapitare un messaggio. L’AMICO è Alessandro Bazzocchi, Liceo scientifico di Forlì. «Mi ha scritto che aveva finito il quarto anno del classico senza debiti e chiedeva a me come fosse andata». Un messaggino veloce, carico di affetto per uno dei suoi amici più stretti. Poi la sera, il mare. SARA aveva appena chiuso il quarto anno del Classico, indirizzo linguistico. «Non chiamatela Sara, per tutti era Dodo. Come fosse nato questo soprannome nessuno lo sa ma lei era solo L’INCUBO che si ripete. Tragedia diversa, ma stesse lacrime e stesso immenso dolore. Nella notta tra il 14 e il 15 novembre 2009 a perdere la vita sulla strada, mentre si recavano alla discoteca Le Indie, furono Giorgia e Perla, amiche per la pelle. La scorsa notte è stata la volta di Sara e Beatrice, giovanissime, sognatrici e inseparabili anche loro, sin dai tempi delle medie. Due famiglie a Forlimpopoli sono state spezzate, sconvolte da una perdita inimmaginabile. Un’amarezza accresciuta dal susseguirsi di dolorose notizie nel corso della notte prima, e della giornata poi. Fino all’arresto della 27enne ucraina, accusata di omicidio colposo plurimo aggravato. Dodo. La mia più cara amica». Strappata alla vita, alle quattro del mattino, sulla strada del mare. Sulla strada verso casa. «Era una persona tranquilla. In discoteca andava spesso, come tanti di noi. L’inverno al Vidia di Cesena e d’estate alle Indie». Alessandro racconta che quando erano assieme la musica preferita era quella dei Sum 41 e della band A Day To Remember. «SO CHE L’ULTIMO libro che stava leggendo, in chiave critica, era Cinquanta sfumature di grigio. Libro che però non la stava convincendo. Dodo aveva il dono dell’ascolto, sapeva tirarti fuori tutto per poi conservarlo come un segreto impenetrabile. Sul suo futuro era ancora abbastanza incerta ma sono certo che sarebbe stata un psicologa eccezionale». Sara Valentini era figlia unica e ha lasciato il padre, che lavora per un’assicurazione e la madre, dipendente del Comune di Forlì. Mattia Sansavini «E’ UNA COSA che non auguro nemmeno al mio peggior nemico», sentenzia addolorata e ancora incredula Debora Schiumarini, madre di Sara, impiegata presso il Comune di Forlì e segretaria personale dell’assessore Katia Zattoni. «Sono cose che non dovrebebro mai accadere — commenta la donna, circondata da amici e familiari che non la lasciano un attimo —. Ogni fine settimana siamo punto e a capo. E questa volta è toccato a me. A noi». Il pensiero va inevitabilmente a un’altra madre, quella di Beatrice, vicina a lei nella vita per quelle due figlie che si volevano così bene, e ora anche nella tragedia. «Sara e Beatrice erano sempre assieme. Si conosce- CARCERE Una 27enne Un’ucraina di 27 anni si è allontanata a piedi e, rintracciata poco dopo, è risultata in stato di ebbrezza, con tasso alcolemico di 1,5. E’ stata arrestata dalla polstrada ANCORA una tragedia sulle nostre strade. Sabato notte, al rientro dalla discoteca Le Indie, sono morte due giovanissime. La breve vita di Beatrice Casanova, 17 anni, e di Sara Valentini, 18, entrambe residenti a Forlimpopoli, è finita tragicamente all’altezza di Pinarella di Cervia nello schianto frontale dell’auto sulla quale viaggiavano, assieme a due amici, con una vettura finita contro mano. LA CONDUCENTE di questo veicolo, un’ucraina di 27 anni, si è allontanata a piedi e, rintracciata poco dopo, è risultata in stato di ebbrezza, con tasso alcolemico di 1,5. La Polizia stradale di Forlì, intervenuta per i rilievi dell’inci- IL PRECEDENTE 15 NOVEMBRE 2009 Come Giorgia e Perla STESSA discoteca, stessa dinamica. Giorgia Gagliardi, 18 anni, e Perla Rubboli, 20, nella notte tra il 14 e 15 novembre 2009 erano dirette a Le Indie di Pinarella quando la loro auto è stata travolta da una Bmw guidata dal 24enne Jonathan Palazzese. dente, ha provveduto al suo arresto e al successivo trasporto in carcere. La sciagura è accaduta poco prima delle 3.45. Una Mercedes classe A, guidata dall’ucraina e con a bordo due albanesi, percorreva l’Adriatica in direzione di Ravenna quando avrebbe invaso l’opposta corsia di marcia, scontrandosi con una Citroen Saxo su cui viaggiavano Beatrice Casanova, Sara Valentini e i due ragazzi, di 21 e 22 anni. Nell’incidente è rimasta coinvolta anche una terza auto. Il 118 — accorso con sei automezzi, compresi quelli di due medici rianimatori — non ha potuto fare nulla per Beatrice e Sara. I ragazzi che erano con loro sono stati ricoverati in gravi condizioni, uno a Cesena e uno a Ravenna; lesioni non gravi ha riportato il conducente della Golf. IL DRAMMATICO incidente «ripropone quasi improvvisamen- IL DOLORE DELLA FAMIGLIA DEBORA SCHIUMARINI, MADRE DI SARA, E SEGRETARIA DELL’ASSESSORE COMUNALE KATIA ZATTONI «Spero che quella donna si renda conto di ciò che ha fatto» FELICI Sara e Beatrice in spiaggia. Erano pronte a godersi l’estate Lo schianto avvenne sulla Cervese intorno all’una e trenta circa. L’etilometro, al quale i carabinieri sotttoposero il giovane, fece registrare un valore pari a 0,66 (il limite di legge è 0,50). Arrestato, il giovane ha patteggiato la pena nel 2011. vano sin dai tempi delle scuole medie, frequentavano la stessa classe. Poi si sono iscritte allo stesso liceo, il Linguistico, anche se in sezioni diverse». Sempre assieme, anche a danza, una delle tante passioni che le accomunavano. «E sono morte assieme», conclude. POI il pensiero va all’altra protagonista di questa triste vicenda, la 27enne che da ieri sera è detenuta presso la casa circondariale di Forlì (a Ravenna non c’è la sezione femminile). L’arresto della donna «mi ha lasciato ancora di più l’amaro in bocca — racconta Debora —. Spero che si renda conto di quello che ha fatto e che non lo faccia mai più».
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