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Ubriaco, mentre trasporta disabile perde una ruota - Legacoop Forlì ...

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“ “<br />

LUNEDÌ 10 GIUGNO 2013<br />

BANDIERE COMUNALI<br />

A MEZZ’ASTA IN SEGNO<br />

DI LUTTO PER LA TRAGEDIA<br />

IL SINDACO PAOLO ZOFFOLI<br />

Sara e Beatrice, vite spezzate<br />

La conducente dell’altra auto era ubriaca: arrestata<br />

AUTO<br />

DISTRUTTE<br />

Immagini tratte<br />

dal Tg 2 di ieri,<br />

edizione delle 13<br />

te il gravissimo fenomeno delle<br />

stragi del sabato sera». Lo sottolinea<br />

l’Asaps (Associazione amici e<br />

sostenitori della polizia stradale)<br />

in <strong>una</strong> nota spiegando che «nelle<br />

strade di Romagna lo stragismo<br />

delle notti del fine settimana negli<br />

ultimi anni aveva subito un auspicato<br />

ridimensionamento» <strong>mentre</strong><br />

da inizio 2013 i morti sono stati<br />

5 e 19 i feriti. Con 5 vittime (3 a<br />

Ravenna, 1 a <strong>Forlì</strong> e 1 a Rimini) si<br />

eguaglia il numero di tutto il<br />

2012, sottolinea l’associazione.<br />

L’Osservatorio il Centauro-Asaps<br />

(che prende in considerazione gli<br />

incidenti delle due notti del fine<br />

settimana dove sia coinvolto almeno<br />

uno dei conducenti con meno<br />

di 30 anni) aveva infatti registrato<br />

nel 2012, nelle tre province romagnole<br />

di <strong>Forlì</strong>-Cesena, Ravenna e<br />

Rimini «‘solo’ 22 incidenti gravi<br />

che avevano causato 5 vittime e<br />

43 feriti». Va ricordato che negli<br />

anni ‘80 e ‘90 si contava quel nu-<br />

LA NOTTE ha inghiottito le loro vite. Ha spazzato via i<br />

sogni di due ragazze, ne ha cancellato l’entusiasmo e la voglia<br />

di vivere. Sara Valentini e Beatrice Casanova non ci<br />

sono più. Hanno trovato la morte in un tragico incidente a<br />

Pinarella. Uno schianto terribile sulla statale Adriatica, nella<br />

notte tra sabato e domenica. Il giorno di festa che si è<br />

trasformato in giorno di lutto. Sara e Beatrice erano due<br />

studentesse al liceo linguistico Morgagni di <strong>Forlì</strong>. Due<br />

grandi amiche, non compagne di classe. Entrambe al quarto<br />

anno, rispettivamente nella sezione A e C. La notizia della<br />

loro scomparsa ha scosso tutti, ieri. I familiari, ma anche<br />

gli amici, gli insegnanti del Morgagni e i compagni di scuola.<br />

Che si sono sentiti attraverso i social network, telefonati,<br />

incontrati. Hanno saputo così. E oggi si vedranno per<br />

ricordare Sara e Beatrice tutti insieme, proprio a scuola.<br />

CHI ha incrociato la propria vita con quella di Sara ne parla<br />

come «<strong>una</strong> ragazza d’oro, con molti amici e tanta voglia<br />

di fare esperienze». Amava la musica e progettava di vivere<br />

all’estero. Per questo aveva scelto il liceo linguistico. Studiava<br />

inglese, francese e tedesco. Era figlia unica. «Sono frastornata,<br />

in questo momento il pensiero va alla famiglia»,<br />

TRAGEDIA<br />

3,45<br />

L’ORA DELLO SCHIANTO<br />

La sciagura è accaduta<br />

poco prima delle 3.45.<br />

Una Mercedes classe A,<br />

guidata da <strong>una</strong> 27enne<br />

ucraina avrebbe invaso<br />

l’opposta corsia di marcia<br />

mero di vittime qualche volta in<br />

un solo fine settimana, poi le campagne<br />

antialcol e di informazione,<br />

i decuplicati controlli con l’etilometro<br />

della polizia stradale e<br />

delle altre forze di polizia e le norme<br />

più severe hanno contribuito<br />

all’inversione della tendenza.<br />

L’Asaps è promotrice con le associazioni<br />

Lorenzo Guarnieri e Gabriele<br />

Borgogni di Firenze della<br />

raccolta firme per l’omicidio stradale<br />

e per l’ergastolo della patente<br />

(sono arrivate a oltre 70.000 adesioni)<br />

nei casi di incidente che<br />

coinvolga conducenti con valori<br />

alcolemeci elevati o sotto l’effetto<br />

di droga, grida alla politica e al<br />

Parlamento la necessità di intervenire<br />

presto.<br />

OGGI CI RITROVEREMO<br />

A SCUOLA PER RICORDARE<br />

INSIEME SARA E BEATRICE<br />

FORLI’PRIMOPIANO<br />

I COMPAGNI DI CLASSE<br />

LA NOTIZIA ha fulminato<br />

Forlimpopoli. Due ragazze<br />

morte, due amici ricoverati in<br />

ospedale. Il sindaco di Forlimpopoli,<br />

Paolo Zoffoli, ha ordinato<br />

per oggi le bandiere com<strong>una</strong>li<br />

a mezz’asta. Lutto.<br />

Per Sara ‘Dodo’ Valentini e per<br />

Beatrice Casanova. E il cuore<br />

stretto in gola per i due amici<br />

sotto osservazione: Luca Maresi<br />

e Steve Casadio.<br />

Beatrice aveva appena terminato<br />

il quarto anno del Liceo classico<br />

‘Morgagni’ di <strong>Forlì</strong>, indirizzo<br />

linguistico.<br />

«ERAVAMO alle elementari<br />

assieme — ricorda l’amico Enrico<br />

Di Tella — nella sezione B.<br />

Poi alle medie ci siamo divisi,<br />

lei nella A e io nella C e alle superiori<br />

io scelto lo Scientifico e<br />

lei il Classico». Vite come rivoli<br />

che si diramano per incrociarsi<br />

poi in discoteca, sull’autobus.<br />

Gioventù che per il primo sabato<br />

sera dopo la fine dell’anno<br />

scolastico si distribuisce, chi alla<br />

festa ‘After School Party’ e<br />

“<br />

3<br />

••<br />

AGGIORNAMENTI SUL WEB<br />

Tutte le informazioni in<br />

tempo reale, fotogallery,<br />

video e spazio ai commenti<br />

dei lettori. Clicca sul sito<br />

www.ilrestodelcarlino.it/forli<br />

Eravamo alle elementari<br />

insieme, poi alle medie<br />

ci siamo divisi: lei era<br />

andata al classico. Il mio<br />

ricordo di lei è di <strong>una</strong><br />

ragazza aperta<br />

chi alle ‘Indie’.<br />

ALLEGRA<br />

E APERTA<br />

IL RICORDO DI BEATRICE<br />

«Era <strong>una</strong> persona semplice<br />

e di grande intelligenza»<br />

«ERA <strong>una</strong> ragazza intelligente<br />

e molto aperta. Semplice, direi,<br />

ma quella semplicità propria<br />

delle persone intelligenti». Studentessa<br />

del Classico, portata<br />

per le lingue e con un futuro tutto<br />

da disegnare. Un orizzonte libero,<br />

come la mente di <strong>una</strong> ragazza<br />

che finisce l’anno scolastico<br />

e attende la prima serata di<br />

libertà.<br />

BEATRICE lascia <strong>una</strong> sorellina.<br />

Il papà, Franco Casanova, è<br />

stato uno dei fondatori del club<br />

di tifosi della Juve di Forlimpopoli.<br />

Ex lavoratore della distilleria<br />

‘Orbat’ di Forlimpopoli, dopo<br />

la chiusura dello stabilimento<br />

aveva trovato lavoro nella ditta<br />

‘Softer’ di Villa Selva, a <strong>Forlì</strong>.<br />

La madre di Beatrice, Simona<br />

Guidi, lavorava prima come<br />

commessa in un negozio di Forlimpopoli<br />

poi era stata assunta<br />

agli stabilimenti ‘Amadori’.<br />

Forlimpopoli si sta stringendo<br />

attorno a loro.<br />

m.s.<br />

LE REAZIONI DI AMICI E INSEGNANTI LE DUE GIOVANI STUDENTESSE FREQUENTAVANO IL LINGUISTICO A FORLÌ<br />

Choc al liceo Morgagni, oggi i compagni si ritrovano a scuola<br />

GIOCOSE<br />

Un’immagine<br />

delle due<br />

amiche<br />

sorridenti<br />

le parole di Silvia Cenesi, sua insegnante di inglese sin dalla<br />

prima. L’anno scolastico si era chiuso ufficialmente proprio<br />

sabato. La serata alla discoteca Indie non era altro che<br />

un modo per festeggiare. Beatrice viene descritta da chi<br />

l’ha conosciuta come «seria, tranquilla e diligente». Anche<br />

lei era un’ottima studentessa. «Non dimenticherò mai<br />

quando ascoltava le mie lezioni con concentrazione e mi<br />

guardava con i suoi grandi occhioni. Di lei non posso che<br />

parlare bene», il ricordo di Patrizia Leoni, l‘insegnante di<br />

italiano e latino. Che ha visto Beatrice crescere. «È stata<br />

con me dal primo anno. È maturata passo dopo passo». Oltre<br />

all’inglese e al francese, aveva scelto di studiare la lingua<br />

spagnola. Era <strong>una</strong> ragazza riservata. Piena di sogni. E<br />

in fondo, dal punto di vista di un insegnante, fare i conti<br />

con la morte di <strong>una</strong> studentessa lascia lo stesso profondo<br />

senso di innaturalezza che prova un genitore quando affronta<br />

la scomparsa di un figlio. Proprio il durissimo compito<br />

che ora toccherà alle famiglie di Sara e Beatrice. Due<br />

ragazze che stavano fiorendo, prima che un tragico incidente<br />

ne spezzasse improvvisamente l’esistenza. In quella maledetta<br />

notte che ha inghiottito le loro vite.<br />

Giuseppe Catapano

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