Nasce dolceVi - Gustolocale
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• La sovramaturazione: consiste nel lasciare i<br />
grappoli appesi per un periodo più prolungato e<br />
vendemmiarli in ritardo. Si noti che solo se esiste un<br />
buon livello di acidità si ottengono vini di livello.<br />
Questa tecnica è abbastanza praticata anche per<br />
eliminare l’eccesso di acidità o rinforzare le uve nel<br />
caso dei vini secchi.<br />
• Il Marciume nobile o Botrytis cinerea, invece, è un<br />
fungo parassita veicolato dalla umidità. Se<br />
intervengono condizioni meteorologiche, come<br />
alcune nebbie particolari, questi parassiti attaccano<br />
le bucce riducendo l’acqua ed innestando un<br />
procedimento di “botrizzazione”. Questa modalità di<br />
raccolta è estremamente dispendiosa dato che le uve<br />
devono essere vendemmiate ripetutamente: nel<br />
Sauterne, per fare un esempio, si prevedono fino a<br />
12 vendemmie successive. Il principale prodotto di<br />
questa metodologia è sicuramente il Sauterne, ma<br />
anche nella vendemmia del Tokay ungherese ci sono<br />
alcune similitudini; in Italia si produce attraverso<br />
questa tecnica il Muffato della Sala di Antinori.<br />
Si è provato a riprodurre artificialmente le condizioni<br />
di cui sopra anche inserendo spore di Butritys ma il<br />
risultato non è paragonabile a quello che la natura ci<br />
può dare.<br />
Il vino preferito dagli antichi<br />
Il vino dolce ha avuto fin dall'antichità importanti<br />
estimatori: i Greci tessevano le lodi del vino<br />
magnificando la sua dolcezza e la sua potenza e i<br />
Romani viaggiavano con degli intrugli a base di<br />
miele e spezie dolci da aggiungere al vino che<br />
trovavano lungo i loro viaggi. Perfino il sistema di<br />
trasporti fu influenzato dalla necessità di trasportare<br />
il vino in modo veloce.<br />
Con l’andare dei secoli e la diffusione del cristianesimo<br />
i monaci portarono con loro non soltanto la<br />
fede, ma anche immense distese di vigneti. Il Sud<br />
produceva vino e lo vendeva; il Nord lo comprava e<br />
lo beveva. Per fare un esempio la Malvasia e il<br />
Moscato sono vini che sono resistiti al tempo anche<br />
nella loro denominazione.<br />
• Appassimento delle uve. Qui siamo proprio in casa.<br />
L’appassimento delle uve dopo la Vendemmia; o<br />
deposte su cassette o appese per i piccioli è una<br />
tecnica abbondantemente applicata nel Veneto e<br />
particolarmente nelle zone di Verona e Vicenza. Vedi<br />
Il Recioto e l’Amarone.<br />
Appassiti fino a Febbraio e poi direttamente lavorate<br />
fanno diventare dei vini di grande pregio.che tutti noi<br />
abbiamo la fortuna di assaporare. Sentore di miele e<br />
di frutta disidratata possiamo cogliere gustando un<br />
buon Recioto di Soave e di Gambellara. Mentre un<br />
Recioto Amarone ci farà inebriare con i suoi sentori<br />
di frutti di boschi e ciliegie mature.<br />
• Congelamento dei grappoli. Una pratica diffusa nei<br />
paesi molto freddi come Germania, Austria e<br />
Canada. Si lascia che i grappoli appesi siano colpiti<br />
naturalmente dalle gelate notturne; il gelo riesce a<br />
congelare l’acqua presente nell’uva che viene<br />
eliminata nel momento della pigiatura producendo<br />
vini con un’acidità elevata e con un alto tasso<br />
zuccherino.<br />
Romolo Cacciatori<br />
La richiesta di vino e la sua necessità di trasportarlo<br />
non ebbe mai pausa durante i secoli e così si<br />
ritrovano documenti mercantili delle Repubbliche<br />
marinare in cui il vino è una merce di scambio<br />
spesso trattata: le uniche due necessità di cui ha<br />
bisogno sono velocità e puntualità.<br />
Durante il Rinascimento la Malvasia e il Moscatello,<br />
sempre vinificati in dolce, furono tra i vini preferiti<br />
sia in Italia che in Europa. La Toscana, invece, si<br />
specializzò nella Vernaccia, detta la Malvasia<br />
indigena, e per prima cominciò a vinificarlo affinché<br />
risultasse un vino meno dolce anche se morbido e<br />
potenzialmente forte.