30.07.2013 Views

Verso il Mercato di Qualità Sociale - Aiccon

Verso il Mercato di Qualità Sociale - Aiccon

Verso il Mercato di Qualità Sociale - Aiccon

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

STEFANO ZAMAGNI<br />

un contesto <strong>di</strong> <strong>di</strong>namica evolutiva problemi del genere non hanno ragione<br />

<strong>di</strong> porsi. Infatti, a ben poco serve chiedersi cosa fare per preservare – più o<br />

meno intatta – nel tempo la sfera dei soggetti che operano sulla base del<br />

principio <strong>di</strong> reciprocità, ovvero per scongiurare <strong>il</strong> rischio dell’omologazione<br />

del non profit rispetto al for profit. Piuttosto, quel che importa è accertare<br />

quanto e come la logica <strong>di</strong> azione del non profit riesce a penetrare, contaminandola,<br />

nella logica <strong>di</strong> azione del for profit. E viceversa. D’altro canto,<br />

anche qualora si riuscisse – con strumenti legislativi o altro – a <strong>di</strong>fendere<br />

strenuamente la nicchia del terzo settore, sarebbe forse una buona società<br />

in cui vivere quella in cui le altre due sfere andassero per conto loro, seguendo<br />

le loro logiche interne? Non lo credo proprio.<br />

4. La globalizzazione sta estendendo in modo formidab<strong>il</strong>e l’area <strong>di</strong> applicazione<br />

del contratto (tanto che per molti globalizzazione è <strong>di</strong>ventato sinonimo<br />

<strong>di</strong> mercati globali) e, come effetto a volte anche non intenzionale,<br />

tende a spiazzare l’area <strong>di</strong> azione della ri<strong>di</strong>stribuzione e del dono. Ma un<br />

“v<strong>il</strong>laggio globale” non costruito attorno a tutti e tre questi principi non può<br />

sopravvivere a lungo e bene.<br />

L’idea <strong>di</strong> attività economica che nasce dalla visione che chiamiamo<br />

“civ<strong>il</strong>e” è quella <strong>di</strong> un v<strong>il</strong>laggio “a più <strong>di</strong>mensioni”: non solo la società civ<strong>il</strong>e<br />

si regge sull’armonia dei tre principi, ma la stessa attività economica<br />

non può essere regolata dal solo “scambio <strong>di</strong> equivalenti” poiché, anche nel<br />

fare economia, tutti e tre i principi vanno attivati sia pure in forme e proporzioni<br />

<strong>di</strong>verse. Il mercato stesso per poter funzionare ha infatti bisogno<br />

non solo dello scambio strumentale, ma anche <strong>di</strong> una certa dose <strong>di</strong> gratuità<br />

e <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>stribuzione del red<strong>di</strong>to. Così, a fianco dell’impresa multinazionale<br />

<strong>di</strong> tipo capitalistico troviamo la bottega artigiana, la cooperativa,<br />

l’impresa sociale, le imprese civ<strong>il</strong>i, realtà queste che, con <strong>il</strong> loro stesso<br />

esistere, inseriscono dentro <strong>il</strong> mercato la reciprocità non strumentale, l’equità,<br />

<strong>il</strong> dono e la cooperazione. Con <strong>il</strong> loro operare, esse riven<strong>di</strong>cano la possib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>di</strong> un mercato plurale, visto e vissuto non come luogo della sola efficienza,<br />

ma anche <strong>di</strong> pratiche della socialità e soprattutto della relazionalità.<br />

Inoltre, mentre tutta la teoria tra<strong>di</strong>zionale della globalizzazione è centrata<br />

attorno alle merci, la visione dell’economia civ<strong>il</strong>e riporta l’attenzione<br />

sui beni (cioè le cose buone) e, soprattutto, sui beni più frag<strong>il</strong>i, come sono i<br />

beni relazionali.<br />

21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!