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170 FIORELLA FRISONI [28 cherubini, vi è raffigurata in estasi e in levitazione, e reca in mano il suo cuore fiammeggiante, colpito da un raggio emanato dallo Spirito Santo, mentre la corona di spine, imposta alla monaca carmelitana dal Signore alla presenza di santa Caterina da Siena e sant’Agostino nel luglio dello stesso 1584, è appoggiata sull’altare, sopra un cuscino di color carminio. Il restauro cui l’opera è stata sottoposta ha rivelato come l’iscrizione leggibile sul pallio posto sopra l’altare: «B. GENNARI F. 1631», che ne aveva in primo momento causato l’assegnazione a Benedetto, non sia attendibile, perché apposta in epoca più tarda, non prima del Settecento. E, in ogni caso, l’anno segnato precederebbe di due anni la data di nascita di Benedetto. In più, un’incisione del bolognese Francesco Curti (Figura 10) riproduce proprio quella composizione corredandola della scritta: «Ces. Genar. pinx. et delin.», che sembrerebbe attestare per l’opera oggi a Cento la paternità di Cesare Gennari35 . Un ulteriore conforto in questo senso potrebbe provenire anche dall’analisi stilistica delle opere dei due fratelli, anche se non sempre distinguibili nella loro attività giovanile, considerata anche la fedeltà da loro dimostrata nei primi tempi ai modelli del Barbieri. Il confronto fra la paletta ora a Cento ed un dipinto, proprio del 1669, assegnato concordemente dalle fonti a Benedetto, vale a dire la Madonna appare a san Liborio, già sull’altare dedicato a quel santo nella chiesa di San Domenico a Ferrara ed oggi nella Pinacoteca Nazionale della stessa città (Figura 11), rivela, a mio parere, come in quest’ultima la materia pittorica sia più brillante e smaltata e le fisionomie appaiano diverse36 . Più vicina alla Santa Maria Maddalena de’ Pazzi appare la bella pala del Rosario della Pinacoteca di Forlì, del 1660 circa (Figura 12), che le fonti storiche assegnano ad 35 L’incisione, della quale si conserva un esemplare nella Pinacoteca di Bologna, Gabinetto Disegni e Stampe, vol. 14 n. 5370, è pubblicata nello stesso saggio monografico 2004, p. 210, fig. 345. La riproduzione qui pubblicata, da un negativo del Gabinetto dei Disegni che mi è stato gentilmente messo a disposizione dalla dott. ssa Elena Rossoni, si deve al laboratorio Art 74 di Bologna. 36 P. BAGNI, 1986, pp. 15, 42, scheda 22.
29] Appunti «guercineschi» per la chiesa del Carmine di Brescia 171 Figura 11 – Benedetto Gennari, La Vergine col Bambino appare a san Liborio, Ferrara, Pinacoteca Nazionale.
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