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9] Appunti «guercineschi» per la chiesa del Carmine di Brescia 151<br />
chi, fra Giacomo Lechi, allora a Milano, e il padre Faustino,<br />
in merito alle trattative per l’acquisto di una pala, non meglio<br />
specificata, del Guercino, che si trovava appunto sul mercato<br />
milanese14 . La pratica procede lentamente e ad un certo punto<br />
sembra addirittura in procinto di cadere, anche perché (cito<br />
da una lettera del 5 messidoro, vale a dire il 25 giugno 1798)<br />
«il Direttorio ha ordinato che non si vendano pubblici quadri<br />
se prima non sono peritati da professori a ciò destinati». Ma<br />
poi si conclude positivamente per i Lechi, come risulta da un<br />
altro scritto del 13 brumale (3 novembre 1798), dove Giacomo<br />
informa il padre che il dipinto è stato acquistato e «finalmente<br />
il bel Guercino sarà a casa per formare la corona di quella<br />
bella raccolta» 15 .<br />
Ora, che io sappia, l’unica pala del Guercino che si trovava<br />
allora, e si trova ancora, a Milano, è l’Annunciazione all’altar<br />
maggiore della chiesa dell’Annunciata nell’Ospedale Maggiore,<br />
o Ca’ Granda, oggi sede dell’Università degli Studi di Milano16<br />
(Figura 1). Nonostante le soppressioni e i passaggi di<br />
proprietà, l’opera è ancora collocata nella sua sede originaria,<br />
dove arrivò nel 1639 (per la fretta dell’incaricato del ritiro a<br />
Bologna, col colore non ancora asciutto, il che provocò i problemi<br />
di conservazione che ancora l’affliggono) e non mi ri-<br />
14 F. LECHI, 1968, p. 18.<br />
15 Ibidem, p. 20. Le indicazioni delle date delle lettere, conservate ancora<br />
nell’archivio familiare entro il faldone della corrispondenza di Faustino<br />
Lechi, coi nn. 71 e 72, sono state gentilmente fornite dall’ing. Pietro Lechi.<br />
Sui tre figli maggiori di Faustino: Giuseppe, Giacomo e Angelo, si veda<br />
SERGIO ONGER, La società nobiliare bresciana alla vigilia della rivoluzione,<br />
in 1797, il punto di svolta. Brescia e la Lombardia veneta, a cura di<br />
SERGIO MONTANARI, SERGIO ONGER, MARIO PEGRARI, atti del convegno<br />
(23-24 ottobre 1997), Brescia 1999, in particolare alle pp. 277-281.<br />
16 Fu dipinta fra l’ottobre del 1638 e il 20 marzo del 1639, data del saldo<br />
al pittore, per la piccola chiesa che ancora la contiene. Vedi La Ca’ Granda.<br />
Ospedale Maggiore di Milano, catalogo della mostra, Milano, 1981, pp.<br />
1<strong>07</strong> e 109, e LUIGI SALERNO, I dipinti del Guercino, Roma 1988, n. 177 a<br />
p. 262.