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148 FIORELLA FRISONI<br />

[6<br />

Ci si potrebbe chiedere il perché della presenza nella pala<br />

di un santo piuttosto raro, non legato al culto del Carmelo e<br />

il cui nome non coincide con quello del committente che si<br />

chiamava, come si è detto, Giovita. Luciano Anelli mi segnala<br />

la presenza, nella chiesa oggi soppressa di San Mattia in via<br />

delle Grazie, di una confraternita intitolata a san Mattia, che<br />

fu abrogata alla fine del Cinquecento. Può essere che il culto<br />

e gli obblighi di quella confraternita siano trasmigrati al non<br />

lontano Carmine. Ma la questione resta aperta.<br />

La pala guercinesca trova spazio, col corredo di giudizi assolutamente<br />

positivi, in tutte le guide locali, da Bernardino Faino<br />

a Francesco Paglia, che era stato in Bologna allievo dello<br />

stesso Guercino e sembra apprezzare particolarmente gli<br />

«amorevoli sguardi», le «falde così bene intese» (vale a dire i<br />

panneggi), «l’accordamento… supremo» e, in particolare, il<br />

«finto altare» su cui siede la Vergine, «coperto di una baldachino<br />

di Lacca riuolto in belle falde che pare di seta Lucente» 8 .<br />

Le lodi generali vengono in qualche modo contraddette dalla<br />

valutazione più prudente di un famoso viaggiatore francese,<br />

Charles-Nicolas Cochin, che, visitando Brescia nel 1773,<br />

ne apprezza il disegno e la composizione ma non i passaggi<br />

tonali, poco variati, e il timbro dominante rossastro (si ricordi<br />

la «lacca» citata dal Paglia), che dà morbidezza ma non lascia<br />

spazio ai toni grigi e blu. La testa del sant’Andrea Corsini,<br />

che il «passeggere» non identifica, gli appare brutta e senza<br />

carattere; i panneggi, sebbene dipinti in materia corposa,<br />

piatti; le ombre molto forti e quasi «affumicate» 9 .<br />

8 B. FAINO, ibidem; F. PAGLIA, ed. BOSELLI, 1967, I, pp. 144, 145. Vedi<br />

anche ROSSANA PRESTINI, Una chiesa, un quartiere: storie di devozioni e di<br />

minuta quotidianità, in G. MEZZANOTTE, V. VOLTA, R. PRESTINI, 1991, pp.<br />

121-267. Le citazioni sono a p. 221.<br />

9 CHARLES-NICOLAS COCHIN, Voyage d’Italie, ou Recueil de Notes Sur<br />

les Ouvrages de Peinture et de Sculpture, qu’on voit dans les principales villes<br />

d’Italie, Parigi 1773, pp. 224, 225. Il commento è pubblicato da R. PRE-<br />

STINI, 1991, p. 284, nota 222.

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