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premi e premiati - B2B24 - Il Sole 24 Ore

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l’analisi<br />

22 - Speciale Tv d’Oro 2009<br />

LE OPINIONI DEI GIURATI DEL TV D’ORO<br />

numero di collegamenti dalle piazze. In ogni caso è<br />

improprio paragonare questa emittente alle altre locali:<br />

trattasi di un caso unico nel panorama italiano.<br />

Infi ne, sul fronte dei personaggi ho notato la brillante<br />

conduttrice di ‘Linea Stadio’ di Teleboario, capace di dare<br />

ritmo e carattere al “solito format sportivo”.<br />

La parola a Mauro Scarpellini<br />

Sei anche tu alla seconda esperienza in<br />

giuria. Più di un anno dopo, che sensazioni<br />

hai avuto?<br />

Ho avuto la conferma che il livello complessivo<br />

del settore è buono, ha ormai raggiunto una<br />

propria maturità con standard tecnologici<br />

ed editoriali che fi no a qualche anno fa non<br />

c’erano o, meglio, riguardavano solo una<br />

piccola fetta di editori. Ora sono più diffusi e<br />

si vede.<br />

Che te ne pare della programmazione<br />

sportiva?<br />

I format dei programmi sportivi che impazzano<br />

sulle reti nazionali devono molto alle Tv locali<br />

in termini di grammatica televisiva. È un<br />

patrimonio che le Tv locali hanno pian piano valorizzato al<br />

proprio interno.<br />

Molti si misurano con il talk di approfondimento; ti<br />

sembrano prodotti ben fatti?<br />

Sì, direi di sì, e con un discreto margine di crescita. Una<br />

parte del pubblico ama questo genere di programmi,<br />

ma non sempre sulle reti nazionali vanno in onda<br />

trasmissioni che soddisfano le aspettative. Ormai la<br />

ventennale guerra politica intorno alla fi gura del Premier<br />

ha un po’ avvelenato i talk nazionali, col risultato<br />

di perdere ogni tanto di vista l’approfondimento sui<br />

problemi della “signora Maria”. È questo, a mio avviso, lo<br />

spazio sul quale si devono misurare le Tv locali.<br />

L’intrattenimento pare tarato su un pubblico anziano. È<br />

una scelta saggia o solo “inevitabile”?<br />

Questa è una nota dolente non solo per le locali, ma<br />

per la Tv tutta. È come se il patrimonio della prima Tv,<br />

quella in bianco e nero, con i suoi grandi varietà, fosse<br />

andato del tutto perduto. Un’altra cosa<br />

sono i programmi per la terza età<br />

di sapore tradizionale, magari un<br />

po’ strapaesani, ma che hanno un<br />

fedele bacino di pubblico.<br />

Ti sembrano pronte, le Tv, a produrre<br />

contenuti per i propri mux digitali?<br />

Mah, la Tv locale ha in mano un<br />

mestiere che è ben delineato, ma col<br />

passaggio alla DTT corre il rischio di<br />

perdere visibilità. Serviranno soldi, idee,<br />

frequenze e coraggio che non sempre ci sono.<br />

In realtà il mondo che gira intorno alle realtà locali del<br />

nostro Paese è ricco di interessi, situazioni, personaggi e<br />

ambienti potenzialmente traducibili in materia televisiva<br />

anche interessante. Qualcuno ci sta già provando, ad<br />

esempio, tanto per fare un nome, il Gruppo Panto in<br />

Veneto.<br />

La parola a<br />

Emanuele Bruno<br />

Quest’anno c’è stata una<br />

partecipazione da record,<br />

qual è stata stavolta<br />

l’impressione d’insieme<br />

che hai avuto?<br />

Ho visto tanti programmi<br />

d’approfondimento ben fatti,<br />

molti direttori e ‘direttore’<br />

in gamba, alcune grandi<br />

emittenti che sono tornate<br />

a misurarsi con produzioni<br />

ambiziose e l’hanno fatto<br />

molto bene. Sullo sport mi<br />

pare che l’offerta cominci ad<br />

essere un po’ troppo standardizzata; qui non penso che si<br />

possano fare innovazioni clamorose, ma forse si potrebbe<br />

“impreziosire un po’” con personaggi o rubriche, cose che<br />

invece quasi nessuno pare volere sperimentare.<br />

L’intrattenimento vero lo propongono in pochi e molto<br />

spesso si prediligono generi e impostazioni molto classici.<br />

Cita un programma non <strong>premi</strong>ato che secondo te<br />

meritava di più…<br />

Mi è piaciuto molto un programma di TeleBari ambientato<br />

all’Università e realizzato da universitari: frizzante,<br />

intelligente, fuori dagli schemi della Tv generalista, ma<br />

anche fuori dalla routine della ‘buona’ Tv locale.<br />

La Tv locale che parla ai giovani? Ma non ti sembra che<br />

sia troppo tardi per cercare il recupero…<br />

È vero, forse è un po’ tardi, ma gli editori non devono<br />

pensare che basti solo l’ancoraggio al territorio per<br />

fare bene il loro compito. O meglio: ci sono Tv locali<br />

che fanno già molto più del loro dovere, ma ce ne sono<br />

anche altre che - in bacini più ricchi e più<br />

ampi - ‘devono’ tentare di fare anche cose<br />

diverse.<br />

Mi pare infatti triste l’idea che questo mezzo<br />

si rivolga inevitabilmente soprattutto o<br />

addirittura solo al pubblico generico che segue<br />

l’informazione sul territorio e a quello composto<br />

prevalentemente da anziani che non hanno<br />

voglia di cambiare e mettere alla prova le loro<br />

abitudini di ascolto. La collocazione defi nitiva sul<br />

target ‘prostata/dentiera’ mi sembra riduttiva e<br />

rischiosa. ■

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