DONNA IMPRESA MAGAZINE cover Pierlorenzo Bassetti e Marco Gambedotti
"IT MAKES THE DIFFERENCE" Percorsi professionali diversi ma sensibilità affini avvicinano il duo creativo che ama spaziare nella cultura dell’immagine verso l’inventiva e l’originalità. La loro, è una ricerca della bellezza orientata alla felicità. Obiettivo solo per gente tosta, gente che ha capito una cosa: bisogna concedersi sempre una possibilità. O forse più di una. Pierlorenzo e Marco, due tipi tosti, non tipi da “Mi chiedo cosa sarebbe successo se…”. continua su PDF e/o http://www.donnaimpresa.com Pierlorenzo Bassetti (Pierlorenzo Bassetti Tessuti) e Marco Gambedotti (Cadiee
"IT MAKES THE DIFFERENCE" Percorsi professionali diversi ma sensibilità affini avvicinano il duo creativo che ama spaziare nella cultura dell’immagine verso l’inventiva e l’originalità. La loro, è una ricerca della bellezza orientata alla felicità. Obiettivo solo per gente tosta, gente che ha capito una cosa: bisogna concedersi sempre una possibilità. O forse più di una. Pierlorenzo e Marco, due tipi tosti, non tipi da “Mi chiedo cosa sarebbe successo se…”. continua su PDF e/o http://www.donnaimpresa.com
Pierlorenzo Bassetti (Pierlorenzo Bassetti Tessuti) e Marco Gambedotti (Cadiee
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Le mie donne<br />
IRENE<br />
La mia interlocutrice è Irene Pivetti. Una donna forte, schietta e determinata, quanto basta.<br />
Quanto basta per rendersi immediatamente conto che con lei le chance devi guadagnartele,<br />
a prescindere dal genere, a prescindere dallo status, a prescindere. E’ quel tipo di donna<br />
capace di essere un'amica sincera, ma all'occorrenza, anche una formidabile avversaria. Ha il<br />
carattere della leader, è combattiva, ma sa chinare la testa quando lo ritiene opportuno, e mai<br />
per remissività. Istintiva, ma non impulsiva, se viene provocata ha una lingua molto tagliente<br />
che può scegliere anche di non tenere a freno, poco le importa esser giudicata spregiudicata.<br />
Se la cava con un sorriso dolcissimo, dopo. Di quelli che ti portano a perdonarle anche il più<br />
audace dei commenti. Il più grande pregio di Irene ma anche il suo più grande difetto penso<br />
sia quello di cercare il lato migliore in ogni persona, e ciò sembrerebbe essere in palese<br />
contrasto con quanto espresso su di lei fino a questo momento, eppure non lo è. Riesce, con<br />
la sua imprevedibile dolcezza, a tirare fuori da ognuno, le cose più belle e a trovare il lato<br />
positivo in ogni situazione, fino a quando ovviamente non le si dia un valido motivo per<br />
abbassare la soglia della fiducia e della meraviglia e guardare la realtà delle cose, e delle<br />
persone, sulla base di criteri non manifesti, ma tangibili. E' una scelta morale. Irene Pivetti<br />
non è una donna che ha bisogno di presentazioni vista anche la notorietà per i trascorsi<br />
politici e l’impegno a favore della internazionalizzazione del made in Italy attraverso il<br />
progetto “Only Italia” di cui è Presidente e che ha catturato la leadership nel progetto di<br />
trasformazione globale, tuttavia ho voluto introdurre quanto ci appresteremo a leggere<br />
essenzialmente per due motivi: il primo, per vanità. Il fatto che abbia deciso di dare continuità<br />
ai nostri incontri mi fa sentire privilegiata. Non penso che sia così scontato piacerle. Il<br />
secondo è che, pur mantenendo un senso di ospitalità ammirevole ed un essere<br />
gradevolmente informale nell’atteggiamento e nella dialettica, anche più volte sconfinata in<br />
rapidi excursus che poco avevano a che fare con il leit-motiv dell’intervista ma che si sono<br />
resi indispensabili al fine della corrispondenza empatica, non si è sottratta dal dirmi che<br />
dovevo sacrificare il mio barocchesco pourparler arzigogolato e ridondante ad un<br />
interloquire contemporaneo senza troppi fronzoli e imbellettamenti e dal farmi percepire, con<br />
lo sguardo qualcosa del tipo “… dai, che tanto ci siamo capite”. Il suo “... stringi stringi”<br />
proferito con un sorriso appena accennato mi è parso come qualcosa di particolarmente<br />
intimo, in quel momento avevamo compreso entrambe qualcosa di importante: lei poteva<br />
sentirsi libera di esprimere la sua necessità a congedarmi anche frettolosamente vista<br />
l’agenda che le imponeva ritmi faticosissimi sulla consapevolezza che io non mi sarei offesa.<br />
Ci sono livelli di comprensione, più alta, dove le persone si incontrano. Oppure no. Che dire<br />
ancora: credo che nella vita avere una passione, un obiettivo per cui lottare, forza di volontà,<br />
crederci ed essere determinati, mettersi in gioco, siano gli ingredienti di una formula magica<br />
per ottenere risultati stra-ordinari ma che a prescindere dall’obiettivo (che sia nello sport, nel<br />
lavoro piuttosto che nella vita di tutti i giorni), l’unica cosa che davvero ci renda tali sia il<br />
chiederci cosa merita i nostri sacrifici e come possiamo rendere speciale la nostra vita e<br />
quella degli altri. Il resto è tempo perso. Scuse, alibi, chiacchiere, alienazione. Centrarci<br />
dunque, riportando dentro di noi le scelte e la responsabilità dei risultati è l’unico modo di<br />
trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno; i grandi uomini della storia d’altronde non avevano<br />
risorse economiche, avevano situazioni culturali spesso avverse, avevano tutti contro, erano<br />
spesso derisi. Cartesio, Leonardo da Vinci, Newton, Tesla, <strong>Marco</strong>ni, Lincoln, Ghandi,<br />
Churchill, Madre Teresa, Steve Jobs, Harley e Davidson, Bill Gates, e ne potremmo citare<br />
decine o centinaia. Tutti accomunati da qualcosa, quel qualcosa che noi chiamiamo<br />
passione, volontà, vision e determinazione incrollabile. Certo, anche dal genio. Non di meno,<br />
il considerarsi parte di un universo in cui "esistere" sulla base del rispetto delle diversità<br />
biologiche e culturali ma soprattutto sul credere fermamente che ogni loro azione potesse<br />
fare la differenza. Invece di passare il tempo a spiegare perché oggi è così difficile<br />
raggiungere un traguardo, perché non si possono fare certe cose, perché “era meglio<br />
prima”… chiediamoci quanta, della nostra passione mettiamo in campo, quanto siamo<br />
disposti a dare di noi e cosa possiamo fare per fare la differenza ogni giorno, per rendere<br />
migliore noi stessi, il nostro lavoro e l’ambiente intorno a noi.<br />
PIVE TTI<br />
ORGANIGRAMMA " ONLY ITALIA"<br />
* Presidente: Irene Pivetti<br />
* Vicepresidente: Biagio Cerrato<br />
* Amministratore: Stefania Villa<br />
* Organo di valutazione: Michele Di Franco . Donato Nitti<br />
Fernando Memoli<br />
* Presidente Only Italia Academy: Elisabetta Amore<br />
* Segreteria e Ufficio Stampa Antonella Pitrelli info-press<br />
06.68408111 ufficiostampa@irenepivetti.it<br />
www.only-italia.it<br />
www.donnaimpresa.com 29