Per tutte le stagioni della tua vita. Ph: D onna Impresa© Model: Sara Ben Zidane e Roberto Baldassarri. Un ringraziamento spciale all'imprenditore Remo Scartozzi che ha reso possibile questo servizio fotografico
con noi nel prossimo numero ANTONELLA:GIULIETTI Titolare di due aziende nei pressi di Verona una delle quali la Elite s.a.s Bioallergen Leader nella ricerca e sviluppo prodotti per le Allergie Respiratorie e Dermatologiche. Propine e commercializza Programmi Completi di Bonifica per Hotels ( ALLERGY FREE HOTELS) , Navi. scuole, asili , cliniche, case di riposo, uffici... Nel campi dell 'Arredamento/ ergonomia e' consulente e fornitore di tessuti di pregio per arredi, imbottiti per Strutture di Alto Livello. In Italia e all' 'Estero. Antonella è una donna forte, tenace che si distingue, oltre che per determinazione, anche e soprattutto per la passione che mette in tutte le sue attività non perdendo mai di vista la sua identità ed i valori morali in cui crede fermamente: primi fra tutti l’onestà, il rispetto e l’amore per le persone. ALESSANDRA:TONELLI Alessandra Tonelli è l’intraprendente cotitolare della FG Milano, tutta rigorosamente made in Italy, che propone calzature femminili di lusso destinate ad una clientela d’elite. Lavorazione artigianale, cura del dettaglio ed eccellenza dei materiali fanno delle calzature FG un prodotto davvero unico per qualità e stile: vere e proprie opere d’arte in grado di coniugare design, lusso ed originalità. Tessuti unici, pellami pregiatissimi , accessori di lusso e dettagli ricercati ed un design ultra femminile, sono i punti di forza di queste creazioni di cui ci si innamora perdutamente al primo colpo d’occhio: un must have per ogni shoes addicted… MARIA CECILIA: BERIOLI La definiscono la guerriera armata di violoncello, musicista perugina ricca di talento e di passione, convinta che “la musica debba tornare a dar parte della quotidianità”. Da anni insegue questa missione su molteplici fronti, nei concerti, numerosissimi e di grande successo, nelle produzioni dove alla musica si abbina la lirica, la recitazione e la danza, non di meno nella valorizzazione dei giovani talenti e compositori contemporanei, nelle collaborazioni più disparate, nella moltitudine delle tuurnée all’estero. Primo violoncello nei Solisti di Perugia, Maria Cecilia è inoltre fondatrice di Umbria Ensamble, vanta studi di perfezionamento tra Perugia e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ma anche una laurea con lode in filosofia. Ha suonato con nomi eccellenti, fra questi: Cafiso, Bollani e George Benson ad Umbria Jazz. In tournee all'estero, è approdata al Birdland di New York ed alla corte dell’Imperatore del Giappone, esibendosi anche con l 'Imperatrice Michiko al pianoforte. BIANCA:IMBEMBO Il fulcro dell’esperienza di Bianca Imbembo è sempre stato quello di mettere in gioco le proprie capacità e le proprie conoscenze nel settore fashion. Bianca, infatti, ha creato e gestisce un’impresa individuale dove si occupa della lavorazione e della vendita di borse da donna. L’amore per il glamour l’ha portata a conoscere e frequentare il settore con attenzione e sensibilità verso le tendenze e i cambiamenti del gusto e del mercato. Quando ho deciso che aveva voglia di mettersi in gioco si è guardata intorno ed ha messo in attività le antenne per cogliere il mood. Ha notato che il feltro era una materia prima poco frequentata e scarsamente valorizzata, ha immaginato, pertanto, una linea di borse che potesse nobilitarla attraverso la cura per il particolare e la raffinatezza del particolare in cui il Made in Italy eccelle. Si è attrezzata per svolgere una ricerca di mercato che le consentisse di individuare la migliore qualità di feltro disponibile e da lì è partita. Alla grande. In poco tempo ha messo in cantiere una moltitudine di cose, a partire dalla collezione di borse realizzata con feltro ottenuto dal riciclo del PET, la plastica che troneggia sulle nostre tavole domestiche riempita d’acqua e bibite. Sensibile e attenta alla salvaguardia dell’ambiente, ha cercato un buon prodotto realizzato con materiali da riciclo e colorato con tinture naturali. La sensibilità al tema della responsabilità sociale la esprime e realizza in diversi contesti , oltre quello del rispetto dell’ambiente vi è, infatti, l’adesione al progetto Save Woman con Roberta Bruzzone affinché parte del ricavato dalla vendita di alcuni modelli sia devoluto ad azioni volte a contrastare la violenza contro le donne. Imprenditrice a quarant’anni, Bianca ha scelto un nome del brand pregno di significato: kilesa che rimanda Le mie donne alla cultura del buddismo ed a sentimenti contrastanti come l’ansia, la determinazione, la paura e l’ambizione i quali, fusi tra di loro, impediscono all’individuo di focalizzarsi sui problemi. Il rimedio per orientarsi in tale confusione è offerto dalla meditazione. Essendo l’unico soggetto a detenere la leadership nell’impresa, i compiti e le responsabilità che le derivavano dal lavoro sono svolti prettamente da lei; così è riuscita ad acquisire un backgroung di conoscenze molto ampie e variegate che abbracciano tutta la gamma dei passaggi, dalla nascita alla vendita del prodotto, quindi dalla lavorazione dei materiali, al marketing e alla pubblicità del prodotto fino alla vendita dello stesso: le borse le sogna, le disegna, ne sceglie i materiali, le produce, le sfila, le presenta, le vende: sono le lancette pubbliche che scandiscono il tempo di questa grintosa donna a due teste, mezza stilista e mezza imprenditrice. Intuizione, creatività risvegliata prorompente unita al coraggio, possono dare vita a storie simili, esempi concreti per chi ha sogni da realizzare. A prescindere dalla storia personale di Bianca, dal suo percorso, dalla fatica, dalla tenacia e dall'essere nel posto giusto al momento giusto, noi guardiamo le sue collezioni e vediamo del nuovo, oltre che del bello. Quello che ci piace di questa storia è che, oltre alla capacità imprenditoriale, finalmente vediamo del talento. Le collezioni sono coerenti, hanno una storia che ne guida il progetto, le sue creazioni le osservi e capisci quello che la designer ti sta raccontando. Sinceramente siamo felici che tutto ciò stia funzionando. E' un bellissimo esempio. Questo insegna che nella vita non è mai troppo tardi. Così come non è mai troppo tardi per indossare una sua “KILESA BAGS”. Peruviana ma trapiantata a Salerno, Rosa è fondatrice e presidentessa dell'associazione “Stranieri nel mondo” che dal 2010, anno della sua nscita ad oggi, vanta centinaia di iscritti provenienti prevalentemente dai paesi dell'America latina (Perù, Colombia, Brasile, Argentina, Bolivia), del centro America (Guatemala, Honduras, El Salvaror), dell'est Europa (Geogia, Russia, Ucraina). Scopo della Onlus è quello di fornire agli immigrati, presenti sul territorio salernitano, tutti gli strumenti utili al fine di giungere ad una completa integrazione. A tal proposito l'associazione, anche mediante la preziosissima collaborazione dei volontari, organizza corsi di formazione linguistica gratuiti, per l'insegnamento dell'italiano che di fatto rappresenta per queste persone, vista la moltitudine di etnie, l'unica possibilità di comunicare tra loro, corsi di educazione civica e scambio fra le varie culture. Numerosi sono gli incarichi che Rosa Mondragon ricopre nel campo della tutele degli immigrati, a cominciare dall'adempiere al ruolo di responsabile sindacale della Uil per gli immigrati, all'essere membro del consiglio territoriale per l'immigrazione della Prefettura di Salerno, non ultimo, il far parte dell'elenco traduttori e periti del Tribunale di Salerno. Grazie alla sua capacità di ascoltare e coinvolgere tutti, Rosa è riuscita ad affrontare con successo le problematiche più importanti ed anche a trovare le soluzioni operando di concerto con le Istituzioni ed assumendosi sempre le sue responsabilità. Fra le priorità dell’associazione, che sono il promuovere politiche per la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, l’innovazione, la conoscenza, il sapere, l’informazione, il dialogo tra i popoli, i diritti e doveri per una vera cooperazione internazionale, anche il vigilare affinché il lavoro nero, una delle piaghe sociali più preoccupanti che riguardano in particolare il mondo degli immigrati, non abbia ancora a che proliferare e l'incoraggiare la cultura imprenditoriale. Un processo che passa attraverso la valorizzazione degli aspetti positivi dell’immigrazione, lo scambio professionale, la condivisione culturale e l’impegno unitario per la soluzione delle problematiche comuni. Questa strada permetterà di costruire delle prospettive concrete e contribuirà a proiettarci in un futuro diverso e migliore, aperto ad una cooperazione internazionale basata su una maggior conoscenza delle differenti realtà e sul rispetto reciproco. Solo così le radici diverse potranno rappresentare la ricchezza e non l’ostacolo per lo sviluppo di una società civile e moderna, nella quale i diritti civili ed umani fondamentali vengano garantiti a tutti, senza distinzioni e contrasti: per il bene dei ROSA MARIA: nostri figli e delle generazioni future. MONDRAGON DAMIAN www.donnaimpresa.com 65