dipartimento di progettazione dell'architettura
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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
ratteri dei nostri centri antichi, legandoli<br />
all’architettura moderna e contemporanea,<br />
sfruttando le residue occasioni possibili<br />
per creare una rete <strong>di</strong> elementi<br />
polari come condensatori <strong>di</strong> qualità urbana,<br />
sulla base dei principi <strong>di</strong> nuova<br />
centralità, <strong>di</strong> figurabilità urbana, <strong>di</strong> interconnessione<br />
funzionale e <strong>di</strong> città aperta<br />
nei suoi rapporti con la natura e il<br />
paesaggio.<br />
La ricerca è articolata in un piano pluriennale<br />
<strong>di</strong> cui questo è il primo anno e<br />
mira a elaborazioni progettuali nell’area<br />
fiorentina e toscana, sperimentando ipotesi<br />
progettuali nel rapporto fra architettura<br />
e città, proprio come strumento<br />
conoscitivo e <strong>di</strong> verifica dei caratteri dei<br />
luoghi e dello spazio.<br />
Il progetto <strong>di</strong> ricerca concerne la messa<br />
a punto degli strumenti <strong>di</strong> intervento progettuale<br />
per alcune aree-problema dei<br />
centri della Toscana, proprio per la sua<br />
finalità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre – oltre al materiale<br />
informativo <strong>di</strong> base - alcune soluzioni,<br />
proiezioni e sperimentazioni progettuali,<br />
che presentano in modo sintetico e<br />
intuitivo la conoscenza dei problemi e la<br />
loro interpretazione, definendo alcuni<br />
principi su cui articolare il <strong>di</strong>battito in seno<br />
alle amministrazioni o alla citta<strong>di</strong>nanza,<br />
in modo da ricercare elementi <strong>di</strong> consenso<br />
per poter fissare delle norme <strong>di</strong><br />
area e implementare delle procedure <strong>di</strong><br />
intervento.<br />
In particolare la ricerca è rivolta alla<br />
definizione <strong>di</strong> strategie per affrontare:<br />
1. la definizione dei “vuoti” esistenti - o<br />
esito <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>smesse – in punti strategici<br />
per lo sviluppo e l’immagine dei caratteri<br />
identitari della città; il <strong>di</strong>segno<br />
dello spazio pubblico<br />
2. la riqualificazione <strong>di</strong> quartieri ex-industriali<br />
degradati<br />
3. i nuovi monumenti legati al tempo libero<br />
allo sport e alla natura<br />
4. le strips sature <strong>di</strong> accesso ai centri<br />
abitati<br />
5. le aree <strong>di</strong> frangia delle infrastrutture<br />
6. il ri<strong>di</strong>segno dei confini del tessuto urbano<br />
7. le nuove aree naturali urbane<br />
In particolare la ricerca si incentra su<br />
alcune “aree campione” in<strong>di</strong>viduate all’interno<br />
delle aree Comunali <strong>di</strong> Monsummano<br />
e <strong>di</strong> Pistoia, scelte grazie alla collaborazione<br />
delle Amministrazioni comunali<br />
locali.<br />
La ricerca per l’Amministrazione Comunale<br />
<strong>di</strong> Monsummano si incentra sul punto<br />
1 (la definizione dei “vuoti” esistenti -<br />
o esito <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>smesse – in punti strategici<br />
per lo sviluppo e l’immagine dei<br />
caratteri identitari della città) e riguarda<br />
lo stu<strong>di</strong>o e le proposte per le aree urbane<br />
della frazione <strong>di</strong> Cintolese per fornire<br />
all’Amministrazione Comunale in<strong>di</strong>cazioni<br />
<strong>di</strong> planivolumetrico per le <strong>di</strong>verse aree<br />
<strong>di</strong> sviluppo del polo urbano <strong>di</strong> Cintolese<br />
e in<strong>di</strong>cazioni ed elementi <strong>di</strong> progetto architettonico<br />
preliminare per il nuovo centro<br />
urbano <strong>di</strong> Cintolese, comprensivo <strong>di</strong><br />
un sistema <strong>di</strong> spazi pubblici e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
pubblici e privati, anche a carattere specialistico.<br />
La ricerca per l’Amministrazione<br />
Comunale <strong>di</strong> Pistoia si incentra sui<br />
punti 3 e 4 (le strips sature <strong>di</strong> accesso ai<br />
centri abitati; le aree <strong>di</strong> frangia delle infrastrutture<br />
) e riguarda lo stu<strong>di</strong>o e le<br />
proposte per le aree urbane <strong>di</strong> viale Adua<br />
e <strong>di</strong> viale Fermi.<br />
La ricerca progettuale muoverà dal materiale<br />
documentario <strong>di</strong> base fornito dall’Amministrazione,<br />
impiegherà il progetto<br />
urbano e architettonico come strumento<br />
conoscitivo e interpretativo e<br />
come esemplificazione <strong>di</strong> proposte sulla<br />
base delle quali si svilupperà un confronto<br />
con gli Uffici e l’Amministrazione Comunale.<br />
Questo percorso <strong>di</strong> concertazione<br />
è finalizzato alla precisazione delle proposte<br />
e alla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> principi e<br />
scelte, che potranno successivamente<br />
essere oggetto <strong>di</strong> una procedura partecipata<br />
nel rapporto con la citta<strong>di</strong>nanza.<br />
La ricerca progettuale mira a definire in<br />
termini <strong>di</strong> compatibilità e <strong>di</strong> sostenibilità<br />
ambientale la <strong>di</strong>sposizione delle volumetrie<br />
ammissibili, gli elementi <strong>di</strong> spazialità<br />
urbana, il rapporto fra le funzioni pubbliche<br />
e private, sistemi <strong>di</strong> collegamento<br />
e <strong>di</strong> relazione, il rapporto con le aree<br />
sistemate a verde, gli elementi <strong>di</strong> materiali<br />
e finiture, <strong>di</strong> arredo urbano, le aree<br />
<strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> viabilità. Il progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
sarà sviluppato – nelle sue possibili<br />
alternative - con scritti, <strong>di</strong>segni (planivolumetrici,<br />
planimetrici e prospettici),<br />
plastici, proiezioni renderizzate, proprio<br />
per poter valutare l’impatto delle soluzioni<br />
immaginate e per fornire all’Amministrazione<br />
gli strumenti per definire i<br />
piani operativi <strong>di</strong> comparto.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Identità dell’architettura italiana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Zermani Paolo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Alpini Mauro Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Butini Riccardo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Mugnai Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bracar<strong>di</strong> Michela Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Catarsi Silvia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> ricerca si propone <strong>di</strong> indagare<br />
il tema costituito dall’identità dell’architettura<br />
italiana.<br />
L’architettura italiana presenta, a partire<br />
dall’architettura romana, un insieme<br />
<strong>di</strong> caratteri originali chiaramente riconoscibili<br />
che, maturati dalla progressiva<br />
evoluzione del classico, costituiscono un<br />
patrimonio attingibile fino alla fine dell’Ottocento.<br />
La catastrofe del paesaggio e la frantumazione<br />
dei co<strong>di</strong>ci indotte dal XX secolo<br />
23<br />
hanno oggi mo<strong>di</strong>ficato la <strong>di</strong>stanza tra le<br />
cose, dando luogo a una alterazione <strong>di</strong><br />
quei caratteri secolari.<br />
Ma non è possibile sostituire quel sistema<br />
in crisi con una deriva.<br />
La sfida è sulle nuove misure.<br />
L’incombente trasformazione della città<br />
e del paesaggio, la frantumazione dei<br />
riferimenti, la scomparsa <strong>di</strong> un orizzonte<br />
sicuro che aveva giustificato,per secoli,<br />
la ricerca <strong>di</strong> un ideale infinito prospettico<br />
capace <strong>di</strong> governare la migliore<br />
architettura italiana non giustificano ce<strong>di</strong>menti<br />
e deviazioni.<br />
La ricerca, articolata su tre annualità, si<br />
propone <strong>di</strong> indagare i caratteri persistenti<br />
dell’identità architettonica italiana proponendone<br />
un censimento tematico al fine<br />
<strong>di</strong> costituire un abaco critico <strong>di</strong> esperienze<br />
(inerenti la tipologia, i materiali, le tecniche)<br />
da sottoporre al confronto con il<br />
presente.<br />
Intervenendo sulle lacerazioni del nostro<br />
tempo, negli interstizi lasciati vuoti dalla<br />
frenesia produttiva, noi dobbiamo imparare<br />
e insegnare una nuova possibile<br />
geografia in cui le<br />
architetture,necessariamente frammentate,<br />
sappiano riannodare spazi e tempi<br />
apparentemente privi <strong>di</strong> relazione.<br />
La fase finale della ricerca si concreterà,<br />
in tal senso, attraverso una serie <strong>di</strong><br />
sperimentazioni progettuali riguardanti<br />
luoghi emblematici del paesaggio italiano<br />
contemporaneo.<br />
La prima fase della presente ricerca triennale<br />
si è sviluppata negili anni 2005 attraverso<br />
la scelta <strong>di</strong> tre contesti (quello<br />
meri<strong>di</strong>onale e insulare, quello centro italiano,<br />
quello settentrionale) su cui si è<br />
promossa una ingente raccolta bibliografica.<br />
La letteratura <strong>di</strong> viaggio, <strong>di</strong> cinema,<br />
il lavoro dei fotografi e la specificità delle<br />
molte storie regionali hanno consentito<br />
<strong>di</strong> tracciare un itinerario emblematico<br />
delle trasformazioni dei <strong>di</strong>versi enclave<br />
2<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo