dipartimento di progettazione dell'architettura
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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Paoli Piero<br />
Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Capestro Antonio Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Palumbo Cinzia Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’attività <strong>di</strong> ricerca si svolgerà in parallelo<br />
alla elaborazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità<br />
per il recupero <strong>di</strong> strutture urbane<br />
come nuove centralità in contesti territoriali<br />
con particolari potenzialità.<br />
Contenuti<br />
Il tema della ricerca è quello <strong>di</strong> elaborare<br />
un quadro metodologico-operativo<br />
coniugato ad un campo <strong>di</strong> ricerca che<br />
in<strong>di</strong>vidui un in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> sviluppo per nuclei<br />
urbani <strong>di</strong>smessi tra riqualificazione<br />
e reinvenzione delle risorse proprie e del<br />
territorio <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Le operazioni <strong>di</strong> riqualificazione si intendono<br />
come il recupero <strong>di</strong> queste realtà<br />
come sistemi architettonici significativi<br />
nella struttura dell’impianto e nella particolare<br />
connotazione semantica assunta<br />
attraverso il loro rapporto con la natura<br />
<strong>di</strong> cui antropizzano materiali e volumi.<br />
Le operazioni <strong>di</strong> reinvenzione mirano al<br />
ripensamento <strong>di</strong> queste realtà con un<br />
ruolo <strong>di</strong> eccellenza nell’ambito <strong>di</strong> un circuito<br />
<strong>di</strong> pregio costituito da un sistema<br />
<strong>di</strong> parchi naturali ed altre località <strong>di</strong> struttura<br />
simile.<br />
Obiettivi<br />
Il fine della ricerca è quello <strong>di</strong> sintentizzare<br />
una metodologia progettuale capace<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un percorso tematico<br />
<strong>di</strong> risorse tra strutture urbane <strong>di</strong>smesse<br />
e territorio e promuovere la rinascita <strong>di</strong><br />
una rete <strong>di</strong> potenzialità complementari<br />
basate sulla qualità sia dell’ambiente<br />
costruito che <strong>di</strong> quello naturale.<br />
Parole chiave del linguaggio progettuale:<br />
identità dei luoghi e innovazione,<br />
memoria e proiezione verso il futuro.<br />
Fasi <strong>di</strong> lavoro<br />
Prima fase - elaborazione <strong>di</strong> uno stato<br />
dell’arte per evidenziare strategie progettuali<br />
e caratteri <strong>di</strong> nuove identità formulate<br />
in Italia o all’estero su temi simili.<br />
Seconda fase - messa a fuoco <strong>di</strong> un<br />
modello operativo progettuale attraverso<br />
una realtà campione da recuperare<br />
come centro <strong>di</strong> eccellenza nel territorio<br />
attraverso la riqualificazione dei suoi<br />
manufatti architettonici e la promozione<br />
<strong>di</strong> un network <strong>di</strong> rinnovati rapporti con<br />
l’ecosistema naturale <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Durata<br />
La ricerca sarà annuale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I parchi tecnologici e culturali della società<br />
me<strong>di</strong>evale. Le abbazie cistercensi:<br />
organizzazione spaziale dell’architettura<br />
e dell’ambiente.<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pinagli Maria Gabriella Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Angelini Leonardo Cultore della materia<br />
Morano Rosa Maria Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca è stata finalizzata all’approfon<strong>di</strong>mento<br />
del ruolo dell’Or<strong>di</strong>ne cistercense<br />
al <strong>di</strong> fuori del fenomeno monastico-religioso<br />
ed all’analisi <strong>di</strong> tematiche<br />
volte piuttosto alla ricostruzione <strong>di</strong> rapporti<br />
politici, economici, sociali ed istituzionali<br />
nella loro valenza locale ed europea.<br />
L’importanza dei monaci bianchi si fonda<br />
sull’abilità <strong>di</strong> costruire e gestire, degli<br />
degli “exempla” in<strong>di</strong>viduati nella storia,<br />
appare già avanzata, se non compiuta,<br />
l’arco <strong>di</strong> soli centocinquant’anni, centinaia<br />
<strong>di</strong> abbazie in tutta Europa, opportunamente<br />
strutturate sulla base <strong>di</strong> un adeguato<br />
impianto legislativo ed organizzate<br />
in modo da costituire i no<strong>di</strong> <strong>di</strong> un efficiente<br />
sistema in cui transitavano e si<br />
scambiavano conoscenze ed innovazioni.<br />
Tale patrimonio culturale ha superato<br />
ben presto gli ambiti strettamente<br />
monastici ed è stato messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
sia della popolazione rurale che <strong>di</strong><br />
quella urbana, con la quale i monaci hanno<br />
sviluppato una fitta maglia <strong>di</strong> relazioni.<br />
La ricerca, quin<strong>di</strong>, ha inteso rimuovere<br />
un’interpretazione <strong>di</strong>storta dell’agire dei<br />
monaci bianchi, troppo a lungo relegato<br />
esclusivamente entro i confini del recinto<br />
abbaziale e non connesso alla città ed<br />
al territorio.<br />
L’indagine ha permesso, inoltre, la definizione<br />
dei caratteri “invarianti” propri<br />
del modello cistercense (-localizzazione<br />
del cenobio; -architettura monastica e<br />
“modello berna<strong>di</strong>no”, organizzazione<br />
dello spazio abbaziale e delle strutture<br />
<strong>di</strong> produzione; -organizzazione fon<strong>di</strong>aria,<br />
dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro e del ruolo dei<br />
monaci bianchi e dei conversi laici nel<br />
processo <strong>di</strong> trasformazione del paesaggio<br />
agrario e nell’introduzione <strong>di</strong> fattori<br />
innovativi nella strutturazione del territorio;<br />
-economia “a componenti multiple”;<br />
-uso e gestione dell’acqua, ecc.) e<br />
la loro coniugazione con gli elementi “varianti”<br />
delle singole abbazie ed in particolare<br />
del cenobio <strong>di</strong> San Galgano in Val<br />
<strong>di</strong> Merse.<br />
Sulla base <strong>di</strong> queste considerazioni, lo<br />
stu<strong>di</strong>o dell’abbazia <strong>di</strong> San Galgano e dei<br />
suoi caratteri principali è stato assunto<br />
come esemplificativo della politica e delle<br />
strategie territoriali messe in atto dall’Or<strong>di</strong>ne<br />
cistercense in tutta Europa.<br />
L’analisi del caso specifico, infatti, <strong>di</strong>venta<br />
para<strong>di</strong>gmatico ed applicabile nei<br />
25<br />
numerosi contesti europei interessati<br />
dalla rete abbaziale cistercense, nell’ottica<br />
della salvaguar<strong>di</strong>a e della valorizzazione<br />
economica, in adesione ai modelli<br />
contenuti nello “Schema <strong>di</strong> sviluppo dello<br />
spazio europeo” (SSSE) ed alle politiche<br />
territoriali comunitarie.<br />
La ricerca, così strutturata, ha fornito<br />
in<strong>di</strong>cazioni sull’organizzazione del sistema<br />
cistercense a scala europea ed ha<br />
cominciato ad in<strong>di</strong>care quali possano<br />
essere i para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong> lettura per una singola<br />
realtà abbaziale che rappresenta<br />
un’unità nella pluralità. Un’unità <strong>di</strong>stinta<br />
ma mai <strong>di</strong>visa, anzi in continua interrelazione<br />
con “locale” e “globale”.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Le figure dello spazio sacro<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Ricci Andrea Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Cossu Cristiano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Toni Ada<br />
Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Broccolo Bruno Docente a contratto<br />
Cavicchioli Andrea Cultore della materia<br />
Piatti Andrea Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’ obiettivo primario della ricerca, come<br />
si può chiaramente evincere dall’iniziale<br />
sintesi programmatica, è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
ed esplicitare percorsi operativi<br />
in termini progettuali che sappiano conciliare<br />
la necessità <strong>di</strong> rispondere alle<br />
nuove esigenze (simboliche, liturgiche e<br />
pratiche) espresse dal culto cattolico, con<br />
la possibilità <strong>di</strong> ritrovare, attraverso un<br />
processo <strong>di</strong> metamorfosi nel contemporaneo,<br />
figure e strategie spaziali, riconoscibili<br />
per antica tra<strong>di</strong>zione costruttiva,<br />
ma oggi spesso liquidate come obsolete.<br />
Mentre una prima fase, più <strong>di</strong>retta all’acquisizione<br />
della necessaria documen-<br />
2<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo