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dipartimento di progettazione dell'architettura

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<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />

ta anni del Novecento, ha mo<strong>di</strong>ficato, a<br />

fine secolo, i suoi contenuti e i suoi obiettivi.<br />

All’idea <strong>di</strong> riqualificazione <strong>di</strong>ffusa si<br />

è sostutuita l’idea <strong>di</strong> una rigenerazione<br />

puntuale <strong>di</strong> alcune parti delle città che,<br />

attraverso l’architettura, si presenta al<br />

pubblico per ottenerne il consenso. Ciò<br />

ha cambiato il valore del progetto ed il<br />

compito degli architetti.<br />

I progetti degli ultimi anni testimoniano<br />

efficacemente la portata e le conseguenze<br />

<strong>di</strong> questo mutamento.<br />

Scopo e fasi della ricerca<br />

Si intende documentare quale ruolo è<br />

svolto dal progetto <strong>di</strong> architettura nei<br />

programmi <strong>di</strong> rinnovo urbano, in quali<br />

fasi interviene, quanto incide nella formulazione<br />

dei programmi, nella loro presentazione<br />

al pubblico e nella loro attuazione.<br />

E’ prevista una prima fase <strong>di</strong> lettura dei<br />

documenti pubblicati sui principali progetti<br />

<strong>di</strong> recupero realizzati nell’ultimo<br />

decennio e una seconda fase <strong>di</strong> selezione<br />

<strong>di</strong> alcuni casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o significativi.<br />

Metodologia<br />

I casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o selezionati saranno messi<br />

a confronto utilizzando appropriati<br />

meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione.<br />

Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />

Una rassegna preliminare <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong><br />

recupero urbano seguita dalla presentazione<br />

dei casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in esame.<br />

Durata<br />

Annuale.<br />

Titolo della ricerca:<br />

Firenze: la città degli stranieri e il cimitero<br />

degli Allori<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Gobbi Sica Grazia Ricercatore<br />

Altri componenti dell’unità operativa<br />

afferenti al Dipartimento:<br />

Crestini Enzo Ricercatore<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

La ricerca si propone <strong>di</strong> offrire da una<br />

ine<strong>di</strong>ta angolazione la lettura <strong>di</strong> un “uso”<br />

della città che nel XIX secolo vene fatto<br />

dalla nutrita colonia <strong>di</strong> residenti stranieri.<br />

Il cimitero degli Allori, uno dei due<br />

cimiteri evangelici <strong>di</strong> Firenze, aperto dopo<br />

la chiusura del primo, quello cosiddetto<br />

degli Inglesi a piazza Donatello, è la testimonianza<br />

ultima dei numerosissimi<br />

forestieri che attratti dal mito della città,<br />

in fuga dagli orrori della civiltà industriale<br />

scelsero Firenze come <strong>di</strong>mora d’elezione.<br />

Stu<strong>di</strong>are il cimitero e i personaggi<br />

che vi sono sepolti significa dunque non<br />

solo analizzare il luogo cimiteriale connotato<br />

dalla presenza <strong>di</strong> opere d’arte,<br />

richiami simbolici tipici della cultura figurativa<br />

del periodo fra otto e novecento,<br />

ma anche rievocare una parte non<br />

irrilevante della vita urbana fiorentina<br />

dello stesso periodo.<br />

I fon<strong>di</strong> archivistici del cimitero evangelico,<br />

delle chiese protestanti, gli archivi<br />

fotografici pubblici e privati, la British<br />

Library e l’Archivio Romantico del Gabinetto<br />

Viesseux, alcuni archivi privati sono<br />

i punti da cui muove la ricerca iniziata<br />

nell’anno 2004-2005. Lo stato d’avanzamento<br />

della ricerca, la cui conclusione è<br />

prevista nel prossimo biennio, riguarda<br />

il completamento della ricognizione nell’archivio<br />

del cimitero degli Allori e la<br />

consultazione completa dei registri delle<br />

sepolture la schedatura fotografica e<br />

l’allestimento delle schede analitiche.<br />

Una restituzione sintetica del lavoro verrà<br />

presentata al convegno internazionale<br />

“Monumental Cemeteries: knowledge,<br />

Conservation, Restyling and Innovation”<br />

tenuto a Modena dal 3 al 5 maggio 2006<br />

sotto il patrocinio dell’Unesco e dell’Association<br />

of Significant Cemeteries in<br />

Europe ASCE.<br />

Titolo della ricerca:<br />

Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia speciale nell’area italiana.<br />

Analisi comparata dei <strong>di</strong>versi filoni<br />

tipologici dell’architettura dalle matrici<br />

originarie al movimento moderno<br />

Responsabie dell’unità operativa:<br />

Maffei Gian Luigi Professore associato<br />

9<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

Inten<strong>di</strong>amo per e<strong>di</strong>lizia specialistica tutti<br />

quegli e<strong>di</strong>fici che spiccano dal contesto<br />

del costruito e costituiscono le emergenze<br />

quali i palazzi, le chiese, i conventi, i teatri,<br />

gli ospedali, ecc. e cioè quegli elementi<br />

<strong>di</strong> qualificazione urbana che chiamiamo<br />

servizi.<br />

Si vuole ricostruire la <strong>di</strong>alettica che ha<br />

portato all’attuale complessità <strong>di</strong> questi<br />

e<strong>di</strong>fici dalle matrici originarie comuni con<br />

l’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base residenziale. L’unica <strong>di</strong>fferenza<br />

con l’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base è che negli<br />

e<strong>di</strong>fici speciali va considerata l’intenzionalità<br />

del progettista e il portato culturale<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici precedenti che sono <strong>di</strong> modelli<br />

per i successivi.<br />

Pertanto è importante eseguire una lettura<br />

il più possibile significativa, per aree<br />

culturali omogenee, dell’insieme <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

che abbiano la stessa destinazione<br />

per costruirne un processo evolutivo<br />

dalle matrici al Movimento Moderno così<br />

da poter in<strong>di</strong>viduare i caratteri tipologici<br />

permanenti e le variazioni via via successive<br />

che hanno determinato le <strong>di</strong>fferenziazioni<br />

<strong>di</strong>acroniche.<br />

Proprio per facilitare la comprensione <strong>di</strong><br />

ciascun e<strong>di</strong>ficio all’interno del singolo<br />

processo tipologico si andrà a raggruppare<br />

gli e<strong>di</strong>fici a seconda della costanza<br />

<strong>di</strong> specializzazione in categorie <strong>di</strong>stinte<br />

a posteriori cioè per “filoni tipologici”.<br />

Fasi della ricerca<br />

Collazione <strong>di</strong> esempi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici speciali dei<br />

<strong>di</strong>versi filoni, nella stessa scala, numerosi<br />

e rappresentativi e costruzione del<br />

processo.<br />

Lettura critica delle componenti compositive<br />

identificanti il filone stesso e costruzione<br />

<strong>di</strong> metodo <strong>di</strong> comprensione finalizzato<br />

alla <strong>progettazione</strong> degli stessi.<br />

Durata<br />

Si prevedono due annualità <strong>di</strong> ricerca finalizzate:<br />

la prima alla raccolta del materiale<br />

e la seconda per trarne le debite<br />

conclusioni teoriche, metodologiche e<br />

operative.<br />

Titolo della ricerca:<br />

Il castello <strong>di</strong> Shawbak (Giordania): dalla<br />

ricerca all’intervento <strong>di</strong> restauro<br />

Responsabile dell’unità operativa:<br />

Mocenni Carlo Ricercatore<br />

Altri componenti dell’unità operativa<br />

:<br />

Mocenni Lodovico Architettto<br />

So<strong>di</strong> Enrico Ingegnere<br />

Lanfranchi Maria R. Restauratrice<br />

Descrizione sintetica del progetto<br />

<strong>di</strong> Ricerca:<br />

Il progetto si pone come prima fase <strong>di</strong><br />

sintesi e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> alcuni dei<br />

temi già affrontati nell’ambito del progetto<br />

strategico che ha principalmente<br />

interessato lo stu<strong>di</strong>o, il rilievo e il restauro<br />

dei castelli crociati dell’area <strong>di</strong> Petra, in<br />

Giordania. Alla luce <strong>di</strong> quanto acquisito<br />

lungo un percorso <strong>di</strong> ricerca pluriennale,<br />

sono apparse sempre più evidenti le<br />

problematiche relative all’effettivo ruolo<br />

che l’esperienza crociata, già a partire<br />

dalle prime realizzazioni – l’area <strong>di</strong> Petra,<br />

con i castelli <strong>di</strong> al- Wu’ayra, al-Habis,<br />

Zibb-atouf e la fortezza reale <strong>di</strong><br />

Shawbak, ne contiene alcune fra le più<br />

importanti, sia sul piano documentario,<br />

sia sul piano conservativo – rappresentò<br />

per l’evoluzione della fortificazioni<br />

europee. A <strong>di</strong>retto contatto con i castra<br />

romano-bizantini e con i castelli arabi,<br />

2<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />

ricerca <strong>di</strong> ateneo

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