Credito - Regione Autonoma della Sardegna

IL RUOLO DEL CREDITO IN SARDEGNA
Dino Bàrranu - Direttore Consorzio Fidi Fin Sardegna
In questa sede mi è stato richiesto
di fare un excursus sull’esperienza
della garanzia mutualistica nel
settore dell’artigianato, mettendo in
evidenza non soltanto i dati positivi,
ma anche e, forse, soprattutto le criticità
di uno strumento ancora poco
conosciuto ma che rappresenta certamente,
nel panorama creditizio,
un elemento che punta ad una forte
innovazione dei prodotti e che spinge
il sistema bancario a confrontarsi
con una rappresentatività nuova
delle imprese.
Una brevissima scheda sul
Consorzio che dirigo ormai da 15
anni.
Fin Sardegna nasce da una felice
intuizione dell’allora segretario
della CNA sarda, Marco Marini, che
vide nella garanzia mutualistica un
sistema dalle potenzialità enormi,
sia per le nuove politiche associative
della confederazione, sia per superare
la conflittualità del rapporto tra
banca ed impresa.
Oggi Fin Sardegna rappresenta
2423 imprese, con un capitale sociale
di oltre 3.650.000 euro, per un
ammontare di affidamenti garantiti
di circa 250.000.000. Le garanzie prestate
superano i 105.000.000.
Il patrimonio netto supera i
14.000.000.
La certificazione del sistema
organizzativo aziendale, con riferimento
alla norma ISO 9001, conseguita
nel 1999, ha sancito l’omologazione
di un modello organizzativo
efficace, in condizione di operare in
regime di equilibrio economico.
L’organico è passato dagli iniziali
3 addetti agli attuali 48, operanti
nelle nove sedi attive nei più
importanti centri dell’isola.
Al di là dei numeri, che pure
hanno la loro importanza, l’esperienza
di Fin Sardegna è significativa
per analizzare cosa vuol dire oggi
fare garanzia mutualistica in Sardegna
nel settore dell’artigianato e,
più in generale, applicarla alla
micro impresa.
L’incontro odierno, come già
sottolineato dai colleghi che mi hanno
preceduto, fornisce l’occasione
per porre sul tappeto alcune importanti
questioni di pressante attualità
per il mondo della piccola impresa,
ed in particolare della “micro impresa“
che, nella nostra regione, rappresenta
oltre il 95% del totale, con
meno di tre addetti.
Ci troviamo di fronte un quadro
complesso rappresentato da grandi
mutamenti dovuti all’ampliamento
del mercato, all’imminente attuazione
degli accordi di Basilea 2 e, per quanto
ci riguarda più da vicino, al nuovo
quadro giuridico di riferimento rappresentato
dall’attuazione della Legge
Quadro sui Consorzi Fidi. Per la
fine dell’estate si prevede la pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale delle
istruzioni di vigilanza della Banca
d’Italia, contestualmente al Decreto
che il Ministero dell’Economia dovrà
emanare sulla stessa materia.
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