Credito - Regione Autonoma della Sardegna

struttura dei sistemi bancari e sviluppo
e non individua una tipologia
di banca, per sua natura destinata,
a diventare di riferimento
per le piccole e medie imprese, è
pur vero che le banche con un forte
radicamento territoriale, hanno
tradizionalmente svolto un ruolo
importante nel funzionamento dei
circuiti finanziari che riguardano
le piccole imprese.
Quindi, per arricchire il sistema
creditizio sardo di nuovi operatori
bancari locali che sappiano attivare
con il tessuto locale un rapporto virtuoso,
non può che contribuire positivamente
il progetto di sviluppo
della Regione.
Pertanto, per rilanciare lo sviluppo
economico dell’isola è però
necessario un patto strategico tra gli
Enti Locali, le associazioni di categoria
e il sistema del credito, affinché
si individuino politiche comuni
volte a sostenere l’innovazione e il
rafforzamento di un nuovo tessuto
produttivo imperniato sulle piccole
e medie imprese. Favorire una maggiore
trasparenza nei rapporti banca
e impresa, rendere complessivamente
più agevole l’accesso al credito,
in questo può avere un ruolo
strategico anche il rafforzamento di
un sistema di garanzia collettiva dei
fidi. Fornire, da parte degli istituti
finanziari, servizi avanzati, supporti
all’internazionalizzazione, alla promozione
dell’imprenditorialità e
dell’innovazione.
In chiusura, voglio fornire alcuni
dati delle BCC in Sardegna.
Abbiamo 1.880 soci, il patrimonio è
di 22,626 milioni, la raccolta diretta
160,74, la raccolta indiretta 5.904, gli
impieghi 135.568.
La Banca di Arborea, non posso
darvi che alcuni dati: il totale dei
depositi provinciali è di 1.017 milioni,
di cui BCC di Arborea 117 milioni,
11,50% della quota nella nostra
Provincia di Oristano. Il totale dei
prestiti provinciali è di 867 milioni,
di cui BCC di Arborea 104 milioni,
quota pari al 12% provinciale. Montante
Provincia 1.884 milioni, contro
BCC di Arborea 221 milioni, quota
11,73%.
Siamo la seconda banca in termini
di sportelli. Ci viene facile dirlo,
ne abbiamo 5, abbiamo la seconda
quota di mercato, dietro al Banco
di Sardegna. Abbiamo obbligazioni
fuori Provincia pari a 30 milioni,
non tenendo conto che questi facciano
parte dei depositi, impieghiamo
in Provincia 17 milioni in più di
quanto raccogliamo.
Ad onore di questi risultati, si
stanno costituendo diversi gruppi
promotori, sparsi un po’ in tutta la
Sardegna, con l’augurio e la speranza
che riescano veramente a concretizzare
il loro sogno, perché oggi
aprire un istituto di credito è veramente
un sogno, perché comporta
impegni di ogni tipo e non di poco
conto.
Io chiuderei così, anche se in
maniera un po’ cruda, spero però
che tutto ciò che ho detto, i dati che
ho trasmesso, possano aiutare la
riflessione.
Qualche messaggio, qualche
impressione penso che l’abbiamo
dettata; a chi ci ha ascoltato, dico di
trarre le dovute conclusioni.
Grazie a tutti.
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