Credito - Regione Autonoma della Sardegna
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A questo punto cito una frase<br />
dell’intervento di Dino Barranu: “In<br />
buona sostanza, secondo il nostro<br />
punto di vista, la banca dovrebbe<br />
stare molto meno nei propri uffici e<br />
molto più vicino alle imprese”. È<br />
vero, noi proviamo a farlo, non è<br />
semplice, sicuramente crediamo che<br />
l’avvicinamento alle imprese possa<br />
essere anche fatto con l’utilizzo dei<br />
Confidi. Certo, abbiamo Confidi a<br />
prima chiamata, o con garanzia sussidiaria,<br />
alcuni già oggi fanno la prima<br />
chiamata, ma, di fatto, il grosso<br />
dei Confidi è con garanzia sussidiaria.<br />
Non è solo un problema di<br />
garanzia, indubbiamente importante<br />
per la banca, fa superare alcune<br />
difficoltà, ma penso che l’esperienza<br />
dei Confidi possa essere utilizzata<br />
anche in termini di conoscenza del<br />
territorio, almeno per quanto<br />
riguarda una grande banca come<br />
noi.<br />
Abbiamo vantaggi da quest’operazione?<br />
Io penso di sì! Questa<br />
è l’evoluzione dei soci, nostri clienti<br />
garantiti dai Confidi. Il grafico è<br />
quello precedente: pratiche equilibrate,<br />
normali e vulnerabili; da<br />
dicembre 2005 a maggio 2007 c’è<br />
un’evoluzione positiva delle classi<br />
di reti di queste pratiche affidate e<br />
garantite dai Confidi, più o meno in<br />
parità, nel senso che c’è un lieve<br />
decremento del tasso di sofferenza;<br />
quindi a parità del tasso di sofferenza<br />
essenziale, siamo riusciti a portare<br />
l’8% di pratiche vulnerabili ad<br />
essere in una condizione di normalità,<br />
più o meno il 9%, a traslarle da<br />
una condizione di normalità a una<br />
condizione di equilibrio. Questo<br />
significa che la formazione e l’informazione<br />
congiunta con il Consorzio<br />
Fidi, fa capire all’impresa l’importanza<br />
di strutturare meglio il proprio<br />
bilancio aziendale e porsi<br />
meglio nei confronti del mercato.<br />
Quindi, dico che la qualità<br />
informativa che ci danno le associazioni<br />
di categoria, i Consorzi Fidi, è<br />
importante per una banca come la<br />
nostra per poter incidere in quel<br />
rating, per poter arrivare prima ed<br />
evitare il default dell’azienda.<br />
Infine, per chiudere, dico che,<br />
secondo me, la sfida può essere vinta,<br />
però dobbiamo fornire tutti<br />
un’informazione più chiara, migliorare<br />
i tempi di incasso. Noi banche<br />
dobbiamo essere più chiare nei<br />
nostri metodi di valutazione, bisogna<br />
che l’imprenditore investa di<br />
più e meglio nelle aziende, quando<br />
può farlo. Penso debba essere creato<br />
il processo di consultazione e di<br />
coordinamento, di cui abbiamo parlato,<br />
fra tutti gli attori del sistema<br />
economico isolano. Dobbiamo<br />
migliorare, a mio avviso, il sistema<br />
delle garanzie perché, comunque,<br />
c’è ancora molto lavoro da fare sui<br />
Confidi, e dobbiamo ovviamente<br />
cercare di dare concretezza a queste<br />
cose.<br />
È importante focalizzare l’attenzione<br />
su alcune cose. Per esempio,<br />
penso che il prestito partecipativo<br />
debba essere uno strumento da<br />
utilizzare, magari modulandolo<br />
meglio, come un sistema per affrontare<br />
il discorso sulla sottopatrimonializzazione<br />
delle aziende.<br />
Siamo una <strong>Regione</strong> turistica, il<br />
mutuo stagionale, (cioè la possibilità<br />
di pagare una rata capitale nel<br />
momento in cui l’azienda ha la massima<br />
liquidità), è un prodotto che,<br />
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