Credito - Regione Autonoma della Sardegna

trasformando la propria garanzia da
sussidiaria a primaria.
Esiste inoltre, tra le PMI, una
vasta domanda, per lo più inespressa,
di consulenza finanziaria integrata.
I necessari processi di incorporazione
in strutture di dimensioni
adeguate mediante fusioni, portano
una rimodulazione della attuale rete
distributiva dei Confidi, con una
parziale riconversione verso l’attività
di consulenza finanziaria alle
imprese.
Sostenere i Confidi in questo
ruolo, sempre più determinante sul
mercato del credito, costituisce
un’azione politica di rilievo per un
Paese che fonda le basi dell’economia
sulle piccole e medie imprese.
Un primo passo è stato compiuto,
a livello nazionale, con l’adozione
della normativa quadro.
A livello locale, invece, le istituzioni
dovrebbero sostenere, in maniera
adeguata e rinnovata, i progetti di
sviluppo dei Confidi relativi a:
- Passaggio evolutivo all’art. 107:
come già evidenziato, la vigilanza
della Banca d’Italia genera
degli altissimi costi di riorganizzazione
e di gestione e sono
pochi, oggi, i Confidi in grado
di sostenerne l’onere senza un
concreto sostegno durante il
lungo e complesso iter di trasformazione
in intermediario
vigilato. Andrebbe prevista la
possibilità, per i Confidi, di
accedere a forme di contributo
a sostegno degli investimenti
per acquisto di sistemi (hardware
e software) e servizi
esterni (consulenza legale e
fiscale, consulenza organizzativa,
outsourcing), oltre che dei
costi interni (personale da attribuire
al progetto di start up,
funzioni da aggiungere o da
potenziare nell’organigramma
a regime).
- Fusioni e concentrazioni: la politica
regionale dovrebbe confermare
la previsione di contributi
agevolativi finalizzati a favorire
l’accorpamento dei Confidi, a
condizione che tali operazioni
siano supportate da specifiche
due diligence, operate da primari
istituti finanziari a garanzia
della sostenibilità ed efficacia
delle operazioni di fusione.
Una crescita dimensionale costituisce
la base per migliorare la
propria governance, la dotazione
di capitale e la gestione del
rischio. Essa consentirebbe ai
Confidi di esercitare un ruolo
decisivo sul mercato del credito,
a tutto vantaggio delle piccole e
medie imprese.
- Rafforzamento Garanzie Confidi:
Basilea 2 impone un rafforzamento
patrimoniale dei Confidi.
Le regioni, le province, i
comuni, le CCIAA dovrebbero
garantire rilevanti contributi
volti ad accrescere i fondi di
garanzia dei Confidi, al fine di
rendere questi ultimi interlocutori
validi e credibili dagli istituti
di credito. In tal modo, un
più ampio bacino di imprese
migliorerebbe la propria capacità
di ottenere credito a costi
vantaggiosi, destinando tali
risorse allo sviluppo ed alla crescita
dell’attività imprenditoriale.
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