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Sentiero Sardegna Sentiero Italia Sentiero Europa - Enit

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da Perdasdefogu a Xorreddus<br />

23 ª<br />

tappa<br />

23.4 - I tacchi eocernici del Salto di Quirra<br />

visti dalla valle di San Giorgio.<br />

Assieme al Sarcidano costituisce la seconda meseta calcarea della <strong>Sardegna</strong>. Il Sarcidano è<br />

tutto del periodo Giurassico: ma qui la meseta presenta, con giaciture pressoché pianeggianti<br />

e giustapposte, a W il blocco paleozoico (Devoniano: gneiss porfiroidi e scisti sericitici<br />

prodotti da vulcanismo sottomarino), a E il Cenozoico (Eocene: puddinghe, arenarie,<br />

calcari argillosi).<br />

L’idrografia sotterranea del Salto di Quirra ha uno sviluppo di 9000 metri con le ramificazioni<br />

di S’Angutidorgiu e S’Angutidorgeddu, lunghissime grotte che stanno ad E dell’altopiano<br />

(a NE del M. Cardiga) e poggiano direttamente sugli scisti metamorfici.<br />

242<br />

Angutidòrgiu (dim. Angutidorgèddu) = ‘inghiottitoio’, riferito al fenomeno carsico di questo rio che viene<br />

inghiottito dallo strato calcareo per poi apparire qualche chilometro oltre quando sfiora gli scisti. È<br />

usata anche la variante ingutidòrgiu < tardo latino inglutire.

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