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Sentiero Sardegna Sentiero Italia Sentiero Europa - Enit

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dal “Muto di Gallura” (Aggius) a L’Agnata<br />

2 ª<br />

tappa<br />

2. 3b - Caprette al pascolo.<br />

Ora risaliamo agli stazzi Pampana e subito dopo la casa proseguiamo risalendo ripidamente<br />

a S con una serie di tornanti che si fanno largo nella boscaglia ai fini dello sfruttamento<br />

del sughero. Dopo circa 2 km di risalita arriviamo a un’area pianeggiante utilizzata<br />

a prato-pascolo, trovando consecutivamente due cancelletti di legno e filo spinato,<br />

varcati i quali siamo presso la cima del monte S. Bachisio, sulla rotabile bianca S.<br />

Bachisio-Tempio (q. 460). Dalla SS 127 abbiamo percorso complessivamente 4 km.<br />

Andiamo a dx (SSW) lungo la rotabile innestando presto nell’altra rotabile Stazzo Rànciga-S.<br />

Bachisio-L’Agnata. Andiamo ad E (sinistra) in discesa raggiungendo presto l’antica<br />

chiesetta di S. Bachisio, dove hanno costruito due caseggiati di servizio molto pedestri,<br />

un vero obbrobrio estetico che vìola la sacralità del luogo.<br />

Stazzi Pàmpana, ossia ‘gli stazzi del pàmpino’, delle vigne, con riferimento a una situazione del passato<br />

ora mutata, anche perché questi terreni sono posti a bacìo. Il gallur. pàmpana ha un riscontro perfetto<br />

nell’it. regionale pàmpana.<br />

Stazzo Rànciga. Si può pensare anche qui a un soprannome (in questo caso al femminile) dell’antico<br />

proprietario, più che a un cognome. In logud. rànzigu significa ‘amaro’ e deriva dal lat. ràncidus che però<br />

nella semantica differisce notevolmente, essendo sfociato nell’it. ràncido.<br />

San Bachisio. Si conosce l’origine bizantina di questo culto esclusivamente sardo. Il fatto che il nome -<br />

non riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa - derivi da Bacchus (nome recenziore del greco Diònysos e come<br />

tale recepito nel culto romano), indica chiaramente che in questo sito, prima che il duca bizantino Zabarda<br />

sconfiggesse definitivamente il re dei Barbaricini Ospitone, si praticava il culto orgiastico. Furono poi<br />

i Bizantini, paghi di salvare le apparenze della religione cristiana senza poterne imporre la sostanza, ad ottenere<br />

lentamente che Bacco fosse trattato... alla stregua d’un santo cristiano. San Bachisio è il patrono di<br />

Bolòtana ed è proprio nei bassorilievi di quella chiesa che il culto orgiastico risulta manifesto.<br />

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