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Sentiero Sardegna Sentiero Italia Sentiero Europa - Enit

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dallo Stazzo L’Agnata a Val Licciola (e al nodo delle grotte)<br />

2 ª<br />

tappa<br />

2. 4a - Lo stazzo L’Agnata.<br />

sino a q. 703, nei pressi del visibile stazzo di q. 678, che tralasciamo flettendo a dx e risalendo<br />

più dolcemente ad E del M. Sualteddu.Andiamo ancora per circa 1 km in penepiano<br />

verso SSE sino a innestarci sull’asfalto di Balascia.<br />

Su questo andiamo ad E (a sn) per 500 m lasciandolo quindi per entrare a dx in una carrareccia<br />

che ad ampio arco ci fa prima toccare tre case e poi aggirare la Casa la Sarra<br />

dal basso. Giunti a SE della casa ci troviamo abbastanza vicini alle due casette di q. 706,<br />

ma non le tocchiamo e da lì invece prendiamo il viottolo a sn che in discesa ci porta rapidamente<br />

alle case di Calarìgiu. Indi scendiamo ancora e attraversiamo su Rizzolu de Cu-<br />

Balascia. La sua traduzione merita molta circospezione. Da una parte si può ipotizzare l’origine della radice<br />

Bala- dall’antichissima tribù dei Bàlari, che infatti, provenendo dal Sassarese dopo la traversata dalle<br />

Baleari, arrivò sino alla Gallura e comunque giunse almeno a insediarsi sulle alture di Balascia, incontrandosi<br />

(o scontrandosi?) con l’altrettanto antica tribù dei Corsi che a quanto pare occupava, oltre alla Corsica<br />

meridionale, anche gran parte dell’attuale Gallura. Dall’altra parte si può ipotizzare un’origine italiana.<br />

Balascio è infatti una varietà preziosa di spinello trasparente e di colore rosso (composta da ossidi di<br />

alluminio e di magnesio).Tale nome appare dal 1295 ed è riportato anche nel Milione di Marco Polo. Non<br />

è improbabile che proprio a Balascia siano stati trovati, in quei tempi, questi spinelli. Infatti la gibba granitica<br />

di Balascia presenta sopravvivenze (rarissime) di filladi quarzifere, rocce di transizione metamorfosate<br />

dal contatto plutonico. In queste linee di contatto non è difficile ritrovare cristalli commerciabili.<br />

32<br />

Calarìgiu = gallur.‘bosco di biancospini’ (Crataegus oxyacantha).

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