You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
QUALE UOMO PER LE VIRTù?<br />
on tutte le azioni dell’uomo sono azioni tipicamente umane”, osservavano<br />
gli antichi. Col che non facevano altro che ribadire un’apparente<br />
ovvietà: tanta parte della vita dell’uomo è, con le debite proporzioni, simi-<br />
“ N<br />
le a quella degli altri esseri viventi; tuttavia esiste una sorta di riserva, una<br />
regione a statuto speciale dell’agire tipicamente umana, una regione sconosciuta<br />
e impraticabile per le altre specie animali. Dire «persona» significa<br />
prendere atto di questa diversità qualitativa ben presentita, cercando<br />
naturalmente di illustrarne i tratti.<br />
L’ovvietà in questione oggi si direbbe però solo apparente, perché sempre<br />
più diffusamente ci si chiede se la diversità dell’uomo non sia in tutto<br />
solo una questione di proporzioni: l’organizzazione del lavoro di un’azienda<br />
di successo non appare in fondo diversa dalle raffinate tecniche di caccia<br />
di gruppo delle manguste; per la fedeltà di un cane al proprio padrone<br />
– e la cronaca ci propone spesso storie indubbiamente commuoventi –<br />
non è forse spendibile, fatte le debite proporzioni, l’idea di amicizia? E perché<br />
non quella di amore?<br />
Anche le virtù possono essere lette in quest’ottica; si è detto della dinamica<br />
della virtù, dell’habitus e quindi dell’allenamento e della ricorrenza<br />
nell’agire che rende perciò abituali certi atteggiamenti, certe reazioni. Ma<br />
dov’è la differenza tra l’allenamento e l’addestramento? È innegabile che<br />
anche per molti animali valgano le medesime dinamiche: certe capacità si<br />
sviluppano e confermano con il tempo, con un lavoro attento e assiduo e<br />
certo anche con fatica, come sanno tutti gli allevatori seri.<br />
Una prima prospettiva rispetto a questi interrogativi è stata offerta dagli<br />
approfondimenti dei precedenti Dossier, in cui l’idea di virtù è stata lunga-<br />
14<br />
dialoghi n. 3 settembre 2007